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Presentazione D.S.A.
ITIS e LST “T.Sarrocchi” Siena, 12 novembre 2009 Una rete per l’integrazione: Corso di Formazione per Docenti della Scuola Secondaria di II grado I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) Prof.ssa Carlotta Agnelli, Prof. Francesco Buini, Prof.ssa Francesca Leoncini. 1 Premessa • Una rete per l’integrazione • Esigenze • Quali sono i temi affrontati • Perché li abbiamo scelti • Obiettivi degli incontri • Esempi di esperienze didattiche riferite dal prof. Marco Bianciardi, dalla prof.ssa Annarita Magini e dalla prof.ssa Rita Triglia 2 Video Da “Come può essere così difficile” di Rick D. Lavoie. Nel filmato distribuito dall’AID (Associazione Italiana Dislessia), un gruppo composto da educatori, psicologi, genitori, assistenti sociali e ragazzi, mediante una simulazione, si trova a sperimentare la frustrazione, l’ansia e la tensione che vivono i ragazzi con disturbo di apprendimento. 3 Lo studente diversamente abile Diversamente abili... a scuola, luogo in cui ogni persona deve essere messa in condizione di sviluppare le proprie capacità ed abilità. Garantire le pari opportunità delle persone disabili vuol dire innanzitutto assicurare e promuovere l'esercizio del diritto all'educazione, all'istruzione ed all'integrazione sociale. La normativa italiana attraverso gli artt. 12, 13, 14, 15, 16, 17 della legge 104 del 1992, sancisce il diritto all'educazione e all'istruzione nelle istituzioni scolastiche di ogni genere e grado e stabilisce che "l'integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione". 4 L’obiettivo L’obiettivo deve essere quello di migliorare la qualità della vita degli studenti e di fornire loro gli strumenti per diventare sempre più autonomi, in modo da integrarsi non solo nella comunità scolastica, ma, successivamente, anche nel mondo del lavoro. 5 Presa di coscienza della diversità Tutti i membri del consiglio di classe in cui è iscritto un alunno diversamente abile devono necessariamente conoscere gli elementi essenziali della tipologia di handicap presente (genealogia della disabilità, forme di svantaggio che essa comporta nei processi di apprendimento, capacità residuali…) e le informazioni generali sulla storia personale e scolastica dello studente. 6 Cosa deve fare la scuola? ACCOGLIENZA Conoscere e valorizzare le diversità COSTRUIRE UN PROGETTO “SU” E “PER” LO STUDENTE frutto della collaborazione tra: •Docenti di sostegno •Docenti curricolari •Famiglia •Enti e associazioni •ASL LA CONVERGENZA DEGLI INTERVENTI E’ INDISPENSABILE PER LA LORO EFFICACIA 7 Integrazione… come fare? IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ SI FONDA SULLA ASSUNZIONE DA PARTE DI TUTTI I DOCENTI DELLA CLASSE DEL PROGETTO DI INTEGRAZIONE. L’obiettivo potrà essere ottenuto solo se il consiglio di classe, nella sua totalità, sarà disponibile ad impiegare tempo, energie e risorse intellettuali per organizzare e supportare un percorso di didattica sperimentale ed individualizzata. 8 L’insegnante flessibile Programmare ed insegnare, tenendo conto delle diverse forme di intelligenza presenti in classe, risulterà anche un ottimo modo per coinvolgere tutti gli alunni, rendendo la vita scolastica più ricca e formativa. 9 Proposte didattiche alternative E’ indispensabile ipotizzare un percorso didattico, frutto di un progetto condiviso e costruito da parte di tutti, con mezzi occorrenti per supportarlo e griglie da adottare per la valutazione. Questo lavoro di squadra, risultato di collaborazione in tutti gli ambiti scolastici, permetterà che sia impedito il formarsi della coppia “docente di sostegno/studente diversamente abile” antitesi assoluta dell’integrazione. 10 I problemi della valutazione Il problema del diversamente abile inserito in una classe emerge soprattutto in sede di valutazione con la paura del confronto con i compagni, trascurando il percorso particolare e le dinamiche valutative scelte per perseguire gli obiettivi predisposti. Adottando gli stessi parametri utilizzati con gli altri studenti si nega la natura stessa del diversamente abile. In sede di Esame di Stato, le griglie di valutazione devono essere le stesse utilizzate durante l’intero a.s.. In un compito scritto di un dislessico, ad esempio, NON DEVE esser corretto l’errore formale, l’ortografia. Così valutiamo i deficit non le potenzialità. 11 Un testo scritto da Andrea, 18 anni 12 Dislessici Con gli studenti dislessici il lavoro risulta più complesso perché la dislessia non è una disabilità evidente e quindi i ragazzi, i compagni e gli insegnanti hanno maggiore difficoltà a capire. Inoltre il più delle volte la dislessia viene diagnosticata dopo molti anni di insuccessi scolastici, per cui il ragazzo ha ormai acquisito una scarsa autostima e un senso di inadeguatezza. 13 Quanta sofferenza “Sono la mamma di Samuele e racconto la storia di un bambino che ha sofferto e ci ha fatto soffrire. Ma lui non ne ha colpa, come non ne abbiamo noi genitori. Perché c’è una scuola, una scuola che avrebbe dovuto sapere quello che noi genitori non sapevamo esistesse; noi non sapevamo che esistesse il disturbo di apprendimento, una difficoltà così importante per i bambini che vanno a scuola. Ma la scuola sì, avrebbe dovuto saperlo...” Da Storie di dislessia. Bambini di oggi e di ieri raccontano la loro battaglia quotidiana a cura di G.Stella 14 Classificazione dei D.S.A. Si parla di Disturbo Specifico di Apprendimento (D.S.A.) quando uno studente mostra delle difficoltà isolate e circoscritte nella lettura, nella scrittura e nel calcolo, in una situazione in cui il livello scolastico globale e lo sviluppo intellettivo sono nella norma e non sono presenti deficit sensoriali. •La dislessia •La disortografia •La discalculia •La disgrafia 15 Cos’è la DISLESSIA? http://www.youtube.com/watch?v=IIZfvFCITOE (video youtube intervista Giacomo Stella) Secondo la definizione scientifica più recente la Dislessia è una disabilità specifica dell’apprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarse abilità nella scrittura e nella decodifica. 16 L’incidenza La dislessia riguarda in Italia circa il 4% della popolazione scolastica… ciò significa che statisticamente 1 studente su 25 è affetto da dislessia! 17 Errori caratteristici di un soggetto con D.S.A. Nonostante la dislessia si manifesti in differenti modi nei diversi soggetti, è possibile raggruppare gli errori tipici commessi dal soggetto dislessico: • Sostituzione dei suoni vicini come n/m, f/v, t/d, s/z, c/g, p/b, … • Inversione di lettere e di numeri. • Sostituzione di lettere scritte in modo simile o ribaltate (n/u, d/p/b/q). • Difficoltà, a volte, nei rapporti spaziali e temporali (lateralizzazione destra/sinistra, alto/basso, e le varie combinazioni). • Difficoltà, a volte, ad imparare informazioni in sequenza (tabelline, mesi, giorni della settimana…). • Difficoltà, a volte, ad esprimere in modo chiaro il proprio pensiero. • Difficoltà, a volte, nel calcolo, nella coordinazione oculo-motoria, nella comprensione dei testi scritti. Nei testi scritti da questi ragazzi, spesso si trovano vari tipi di errori: Errori di tipo fonologico (scambi, omissioni-aggiunte, inversioni di lettere, grafema incompleto). Errori di tipo non fonologico (grafema omofono, h, doppie, attaccatura-staccatura delle parole). 18 Disortografia La disortografia è la difficoltà nel tradurre in segni grafici i suoni corrispondenti. A livello ortografico vengono manifestati gli stessi errori che la dislessia presenta nel leggere. Gli errori si distinguono in: 1) Errori fonologici Scambio grafemi (b-p, b-d, f-v, r-l, p-q, a-e) omissioni o aggiunte di lettere o sillabe inversioni (il-li) grafema inesatto (sh,sch, ghi) 2) Errori non fonologici - Separazioni illegali (in-sieme) - Fusioni illegali (“lacqua”, “nonèvero”) - Scambio grafema omofono (“quore”, cuaderno, squola) - Omissione o aggiunta di h 3) Altri errori - Accenti - Doppie 19 Discalculia La discalculia corrisponde alla difficoltà nell’eseguire calcoli aritmetici anche semplici. I discalculici possiedono un’intelligenza normale e non hanno problemi nel compiere i ragionamenti matematici. A questi soggetti risulta difficile: • riconoscere e scrivere i numeri (scrittura speculare es. 9-6; 3-ε o invertita es. 19-91); • distinguere e comprendere le quattro operazioni aritmetiche; • Distinguere i simboli di > e < ; • eseguire le operazioni in colonna, allineare correttamente i numeri secondo i principi del valore posizionale delle cifre; • apprendere in modo soddisfacente la tavola pitagorica (fatti aritmetici); • identificare i dati rilevanti per la corretta risoluzione di un problema (problem solving). Alcune di tali difficoltà, possono spesso essere collegate a mancata lateralizzazione. 20 Disgrafia Si tratta di un disturbo della psicomotricità collegato, il più delle volte, alla non affermazione della prevalenza motoria manuale o a difetti nell’organizzazione percettivomotoria del movimento o alla destrezza manuale. Si manifesta come: incapacità o maldestrezza nel realizzare il gesto grafico, collegata a difficoltà nel dosare la pressione per tracciare i segni sul foglio, nel controllare la dimensione e la grandezza delle lettere, a coordinare il segno grafico in modo armonico. Inoltre spesso la grafia è obliqua o spostata in alto o in basso. 21 La lettura prodaqi nlente risute r pivvicile gere puetse qoce rige. Palcuno siaddelerà algi erori pi standa. Evettinfanemete appiano sotsiito duaicele tera, noeso palcosa, agiutno atlro e suvo palche palaro. inraltà tsate drofando artivicialnete buelo ce aqituanlente drovano i ragazi qislesici nl lerege. Lo sforzo impiegato nella decodifica del testo impedisce, o quantomeno limita, la comprensione. 22 La lettura fallita Mettiamo poi il caso che il vostro insegnante vi avesse chiesto di leggere a voce alta queste righe: avreste provato vergogna, soprattutto nel momento in cui il docente si fosse fatto sempre più incalzante giudicando il compito come banale. Questo sarebbe stato un duro colpo per la vostra autostima. Probabilmente al quarto o quinto tentativo fallito, avreste rinunciato. Nel migliore dei casi, avreste fatto leggere altri al vostro posto, rifugiandovi in uno stato di dipendenza. 23 Quali sono i problemi sociali ed emotivi collegati ad alunni con D.S.A.? • Frustrazione: è determinata dall’incapacità di tali alunni con un’intelligenza nella norma a soddisfare le aspettative. I loro genitori e gli insegnanti vedono un bambino intelligente ed entusiasta che non riesce a imparare a leggere e a scrivere. Sempre più spesso i dislessici e i loro genitori si sentono ripetere: ”eppure è così intelligente, se solo si impegnasse di più”. Nessuno può sapere quanto duramente i bambini dislessici ci provino. • Ansia: spesso la costante frustrazione e confusione a scuola rende questi bambini ansiosi. L’ansia fa sì che i ragazzi evitino tutto ciò che li spaventa e spesso insegnanti e genitori interpretano questo comportamento come pigrizia. Paura di mettersi in gioco. • Rabbia: la frustrazione può provocare rabbia. Il bersaglio della rabbia può essere costituito dalla scuola, dagli insegnanti, ma anche dai genitori e dalla madre in particolare. Mentre per un genitore può essere difficile gestire queste situazioni, spesso, il tutoraggio da parte di coetanei o di ragazzi poco più grandi può rivelarsi uno strumento efficace di intervento e di aiuto. 24 Quali sono i problemi sociali ed emotivi collegati ad alunni con D.S.A.? • Immagine di sé: durante i primi anni di scuola ogni bambino deve risolvere i conflitti tra un’immagine di sé positiva e i sentimenti di inferiorità, provocati dalle difficoltà nell’apprendimento. I bambini dislessici, infatti, andando incontro ad insuccessi e frustrazioni, si fanno l’idea di essere inferiori agli altri bambini e che i loro sforzi facciano poca differenza; spesso si sentono inadeguati ed incompetenti. • Depressione: i bambini dislessici sono ad alto rischio di provare intensi sentimenti di dolore e sofferenza. Forse a causa della loro bassa autostima, i dislessici temono di sfogare la loro rabbia verso l’esterno e quindi la rivolgono verso se stessi. Il bambino depresso può diventare più attivo e comportarsi male per mascherare i sentimenti di dolore. 25 Diagnosi tardive e conseguenze sociali A volte questi studenti sono etichettati come svogliati, spesso sono considerati facilmente distraibili, irrequieti, impulsivi, altre volte ancora timidi e ansiosi. Molti ragazzi sfuggono alla diagnosi perché il loro disagio viene scambiato per altro: scarso impegno, disattenzione, poca motivazione alla scuola se non addirittura rifiuto. Oppure perché confusi con alunni con difficoltà scolastiche di altra natura, il cui basso rendimento è dovuto a cause diverse: carenze emotive, socio-culturali, ambientali, handicap sensoriali (deficit di udito o della vista) o addirittura ritardo mentale. E’ inoltre da considerare che il mancato riconoscimento del disturbo o la sua inadeguata considerazione costituiscono un’importante causa di abbandono scolastico, inducono a scelte di basso profilo e, di conseguenza, condizionano il futuro dei ragazzi anche da un punto di vista sociale, comportando importanti ricadute a livello personale quali bassa autostima, depressione e talora comportamenti a rischio. 26 Quando allarmarci? Uno studente con D.S.A.: • Può leggere un brano correttamente e non cogliere il significato • Può avere grosse difficoltà con le cifre (tabelline), la notazione musicale o qualsiasi cosa che necessita di simboli da interpretare • Può avere difficoltà nella lettura e/o scrittura di lingue straniere (es. inglese, latino, greco, ecc..) • Può scrivere una parola due volte o non scriverla • Può avere difficoltà nel memorizzare termini specifici, non di uso comune • Può avere difficoltà nello studio (storia, geografia, scienze, letteratura, problemi aritmetici) quando questo è veicolato dalla lettura e si giova invece dell'ascolto per apprendere (es. registratori, adulto che legge, libri digitali) • Non prende bene gli appunti perché non riesce ad ascoltare e scrivere contemporaneamente • Quando si distrae da ciò che sta leggendo o scrivendo ha grosse difficoltà a ritrovare il punto 27 Cosa fare di fronte a certi indizi? In assenza di una diagnosi dei servizi socio-sanitari, cosa possiamo fare noi insegnanti se supponiamo che un alunno potrebbe avere D.S.A.? È opportuno confrontarsi con i colleghi. Si possono, inoltre, organizzare delle prove collettive e far esaminare il materiale raccolto da uno specialista. Se i dubbi sono confermati è necessario invitare la famiglia a richiedere un appuntamento in un Centro Specializzato per la Valutazione dei D.S.A. 28 In cosa consiste la valutazione? Quali sono i test da fare? Per questo accenneremo a un percorso che noi insegnanti siamo chiamati a compiere per effettuare uno specifico screening e per affrontare una diagnosi. La valutazione e la stesura della diagnosi, sono di stretta pertinenza specialistica. Insegnanti, operatori, tecnici della riabilitazione (logopedisti e psicomotricisti), ecc. possono somministrare solo alcuni dei test necessari per una corretta valutazione diagnostica (ad esempio le "Prove MT"). (“Nuove Prove di Lettura MT per la Scuola Media Inferiore” ed.O.S., Firenze - Cornoldi e Colpo - 1995) http://www.giuntios.it/mostraArticolo.do?idArticolo=2215 che indagano le capacità di comprensione, velocità e correttezza di lettura. Tali prove, somministrate da queste figure professionali, non hanno in alcun modo valore diagnostico, ma possono servire come indicazione per inviare il ragazzo allo specialista. 29 Referenti per la dislessia Ogni scuola dovrebbe avere un referente per i D.S.A. Tali referenti avranno il compito di: - Prestare assistenza ed essere guida nel processo formativo di ragazzi con D.S.A. - Programmare indagini di screening - Valutare l’effettiva necessità di invio ai Centri di diagnosi dei casi che gli vengono sottoposti - Favorire la comunicazione tra scuola, famiglia e servizi sanitari - Promuovere azioni di formazione e aggiornamento sui D.S.A. - Mantenere i rapporti di comunicazione con l’A.I.D.,gli uffici scolastici regionali, il MIUR, i servizi sanitari. 30 Sospetto che uno studente sia dislessico… A chi rivolgersi? Se si hanno dubbi che un ragazzo abbia difficoltà di apprendimento è necessario richiedere una valutazione specialistica (a un neuropsichiatra infantile o a uno psicologo). Per una tale valutazione ci si può rivolgere alla propria ASL di appartenenza (Servizio di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza o Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile o di Neuropsicologia), oppure a specialisti che svolgono privatamente la libera professione. Lo specialista potrà fare una diagnosi di Disturbo Specifico dell'Apprendimento (D.S.A.) solo in seguito alla valutazione clinica. 31 La diagnosi Un trattamento sarà tanto più efficace quanto più precoce sarà l’intervento. È essenziale che la diagnosi sia il risultato di un lavoro multidisciplinare tra neuropsichiatria, logopedista, psicologo, psicopedagogista. La diagnosi deve riguardare infatti le capacità cognitive, le abilità prassiche e spaziali, la memoria, il linguaggio e l’apprendimento in senso stretto. 32 Alcuni Test Clinici Alcuni dei test più comunemente usati nella pratica clinica sono i seguenti: Attenzione: • Test di Stroop • Matrici attentive • Digit-simbol • Trail Making Test Memoria • 15 parole di Rey • Parole associate • Memoria di prosa • Ripetizione di cifre • Test di Corsi Efficienza intellettiva • WISC/R. Edizioni O.S. • LEITER/R. Ediz. Stoelting CO., Wheat Lane, Wood Dale, Illinois, 60191 USA • MS 4-8. Edizioni Junior • PM47 e PM38. Edizioni O.S. 33 Alcuni Test Clinici Lettura nelle componenti di Correttezza e Rapidità di un brano • Nuove Prove di Lettura M.T. per la scuola elementare e Nuove Prove di Lettura M.T. per la Scuola Media Inferiore Cornoldi C., Colpo G. Edizioni O.S. • Test GIO-MA. Giovanardi Rossi P., Malaguti T. Edizioni del Cerro Correttezza e Rapidità nella lettura di liste di parole e non parole • Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva (liste 4 e 5) Sartori G., Job R., Tressoldi P.E. Edizioni O.S. Scrittura nella componente di dettato ortografico • Batteria per la Valutazione della Scrittura e della Competenza Ortografica Tressoldi P.E., Cornoldi C. Ediz. O.S. Calcolo nella componente del calcolo scritto e del calcolo a mente, lettura di numeri e scrittura di numeri • ABCA, Test delle Abilità di Calcolo Aritmetico Lucangeli D., Tressoldi P.E., Fiore C. Ediz. Erickson Valutazione delle Abilità Matematiche (alcune schede) • Giovanardi Rossi P., Malaguti T. Ediz. Erickson • Protocollo per la valutazione delle abilità di calcolo, Biancardi A. 34 Come si affronta? Diagnosi: procedura da attuare La valutazione diagnostica. Risulta fondamentale una conoscenza delle difficoltà e delle abilità di questi ragazzi per poter affrontare un percorso didattico. La diagnosi deve essere fatta da specialisti esperti (neuropsichiatra infantile o psicologo), mediante specifici test. La diagnosi permette di capire finalmente che cosa sta succedendo ed evitare gli errori più comuni come colpevolizzare il ragazzo ("non impara perché non si impegna") e l'attribuire la causa a problemi psicologici, errori che determinano sofferenze, frustrazioni. Il professionista dovrebbe redigere un referto scritto indicando il motivo dell'invio, i test utilizzati e la diagnosi conclusiva. 35 Dopo la diagnosi Ottenuta la diagnosi si possono mettere in atto aiuti specifici, tecniche di riabilitazione (entro il III anno di secondaria di I grado) e di compenso, nonché alcuni semplici provvedimenti della modifica della didattica a favore dei ragazzi dislessici e contenute nelle direttive Ministeriali (Prot. n. 4099/A/4), come ad esempio la concessione di tempi più lunghi per lo svolgimento di compiti, l'uso della calcolatrice e/o del computer. Tali provvedimenti devono poter essere utilizzati anche nei momenti di valutazione, compresi gli Esami di Stato. 36 Fattori di rischio per la strutturazione di disturbi psicopatologici nei D.S.A. Disturbi psicopatologici possono essere correlati a: • gravità del D.S.A. • segnalazione tardiva • discontinuità nella presa in carico terapeutica • discontinuità nella storia scolastica e nelle relazioni educative • modalità di elaborazione dei conflitti e organizzazione di personalità • ruolo del D.S.A. nel processo di identificazione • peso e ruolo del D.S.A. nelle interazioni familiari e sociali 37 Quali difficoltà? •Lentezza ed errori nel processo di lettura/scrittura •Non automatizzazione della Lettura/Scrittura/Calcolo •Difficoltà nel ricordare sequenze •Difficoltà nel copiare e nella scrittura sotto dettatura •Difficoltà nella comprensione del testo •Difficoltà nel progettare il testo •Difficoltà nell’espressione scritta •Difficoltà nelle lingue straniere (ex. Inglese: non corrispondenza scrittura/pronuncia, tra grafema e fonema) 38 Quali difficoltà? ELABORAZIONE Uno studente con disturbo di apprendimento presenta problemi nell’elaborazione linguistica,con la conseguenza che i processi di elaborazione richiedono tempi più lunghi rispetto a quelli dei compagni. Il ritmo sostenuto delle lezioni non facilita l’elaborazione. DISTRAIBILITÀ L’alunno con disturbo di apprendimento è distraibile (presta attenzione a tutto contemporaneamente). ESPRESSIONE VERBALE Molti ragazzi con disturbo di apprendimento soffrono di disnomia (il non trovare la parola):per loro parlare è un compito cognitivo e non associativo. Provate a raccontare a catena una storia escludendo l’uso di termini che contengono, per esempio, la N: il parlare diventa un fatto cognitivo. Alcuni alunni hanno difficoltà a prendere appunti: devono ascoltare e scrivere allo stesso tempo. Per loro ascoltare è un compito cognitivo e non possono svolgere due compiti contemporaneamente. DECODIFICA Per un dislessico leggere significa fare continue traduzioni. 39 Conseguenze Il controllo della lettura e della scrittura diventa difficilmente automatico per cui queste attività non risultano mai piacevoli. Di fronte alla fatica si riduce la curiosità e la voglia di imparare. Senza un intervento adeguato aumenta lo scarto tra potenzialità e livello scolastico. Nei casi non riconosciuti aumenta il rischio di abbandono scolastico e di deriva sociale 40 Alcuni problemi emergenti alla scuola secondaria di II grado •Aumenta la richiesta sia per qualità che per quantità: più materie e maggiore carico di studio a casa •I testi presentano un lessico specifico relativo alle varie discipline •Il livello di lettura e scrittura più complesso rende difficile l’apprendimento di concetti e l’espressione del proprio pensiero •Alcuni percorsi formativi sono difficilmente conciliabili con le caratteristiche degli studenti D.S.A. 41 Come deve agire l’insegnante? L’insegnante deve: •Accogliere realmente la “diversità”, studiarla, comunicare serenamente con il ragazzo e dimostrargli comprensione •Parlare alla classe e non nascondere il problema (possiamo chiedere ad ogni alunno della classe di esporre ai compagni una propria difficoltà) •Spiegare alla classe il perché del diverso trattamento che viene riservato in varie occasioni ai dislessici 42 Cosa prevede la legge per studenti con D.S.A Al centro delle ultime normative scolastiche c’è il concetto dell’ individualizzazione del percorso formativo. A sostegno di ciò, il M.P.I. ha divulgato ad esempio una circolare Prot. n° 4099/A/4 del 05.10.2004 in cui si invitano gli insegnanti all’ uso di strumenti compensativi e dispensativi (vedi allegato1 e 2 di cui parleremo successivamente) che permettano di ridurre le difficoltà degli studenti con D.S.A.. 43 Normativa in merito ai D.S.A. (cartella “Normativa DSA”) Normativa scolastica vigente Legge 517/77 art. 2 e 7 Legge 59/97 DPR 275/99 Legge 53/03 Note ministeriali: Nota MIUR 4099/A4 del 5.10.04 "Iniziative relative alla dislessia" Nota MIUR 26/A4 del 5.01.05 "Iniziative relative alla dislessia" Nota MIUR 26/A4 del 5.01.05 "Iniziative relative alla dislessia" Nota MIUR 1787 del 1.03.05 "Esami di Stato 2004-2005. Alunni affetti da dislessia" Prot. n° 4798/ A4a del 27/7/2005 PDF OM (ordinanza ministeriale) n.22 del 20.02.06 prot 1649 Nota MPI 4674 del 10 maggio 2007 "Disturbi di apprendimento-indicazioni operative" della C.M. n 51 del 20-5- 2009 OM prot 4600 del 10.05.07 CM (circolare ministeriale) n.28 del 15.03.07 OM n.26 del 15.03.07 -dellaC.M. n. 50 del 20-5-2009 - della C.M. prot n° 5744 del 28-5-2009 - del D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 - Circolari USR Emilia Romagna Prot 13925 del 4/9/2007 Prot. 1425 del 3/2/2009 O.M. n 40 prot 3744 dell' 8-4-2009 44 Normativa in merito ai D.S.A. Da pag. 27 a pag. 39 di Vademecum dislessia (cartella “Materiali”) vademecum_dislessia.pdf 45 Percorso didattico personalizzato La normativa sui D.S.A. consiste in una serie di note ministeriali emanate, nel corso degli ultimi anni, dal Ministero dell'Istruzione e da alcuni Uffici Scolastici Regionali. Tali circolari indicano il dovere da parte delle istituzioni scolastiche di predisporre un Percorso Didattico Personalizzato (PDP), (talora indicato anche come PEPPercorso Educativo Personalizzato) nei confronti di tutti gli alunni con diagnosi specialistica di D.S.A. Nel caso dello studente con D.S.A. i docenti hanno il compito di attivare un Percorso didattico personalizzato, comprensivo delle misure compensative e dispensative e dei criteri di valutazione personalizzati. 46 Percorso didattico personalizzato E' opportuno che tale percorso personalizzato • sia adottato dall'intero Consiglio di Classe • sia adeguato per ogni materia • per la scelta delle misure compensative e dispensative vengano interpellati lo specialista, quando possibile, la famiglia e lo studente stesso (è colui che più di ogni altro può esprimere esigenze relative alla "personalizzazione" del percorso che lo riguarda direttamente e di cui si auspica sia progressivamente sempre più consapevole.) E' DOVERE del Consiglio di classe consegnare il PDP alla famiglia fin dall'inizio dell'anno onde consentire una collaborazione costruttiva (vedi nota dell'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna 3/2/2009). 47 La valutazione di uno studente con D.S.A. Non possiamo prescindere da tale percorso in nessuna fase del processo educativo. Cosa dobbiamo considerare nella valutazione di un apprendimento • le potenzialità dello studente • la situazione di partenza • i tempi personali di tale processo Si useranno pertanto per i ragazzi con D.S.A. delle scale valutative riferite non a profili standard ma a quanto predisposto nel Percorso Didattico Personalizzato. Per studenti con D.S.A. il PDP prevede gli stessi obiettivi della classe(o obiettivi minimi), ma raggiunti o valutati in modo diverso. Ad es.in un testo scritto non dobbiamo correggere gli errori ortografici, ma, eventualmente, soltanto individuarli. 48 La valutazione di uno studente con D.S.A. Per una trattazione più dettagliata sull’argomento si rimanda al contenuto della I LEZIONE del Corso La valutazione e l’Esame di Stato degli studenti con disabilità http://www.sarrocchi.net / AGGIORNAMENTO DOCENTI CORSO FORMAZIONE “INTEGRAZIONE ED HANDICAP” chiave di accesso: handicap 49 La valutazione Tre principi chiave: La valutazione è un diritto La valutazione degli alunni con disabilità è riferita al loro PEI (o PDP) La valutazione è compito di tutti gli insegnanti La valutazione degli apprendimenti è una componente indispensabile di qualsiasi attività di insegnamento intenzionale e questo vale certamente anche in caso di disabilità. 50 Per l’utilizzazione degli strumenti dispensativi e compensativi SECONDO LA CIRCOLARE 4099/P4 del MIUR in data 05/10/2004 e poi ribadita dalla circolare protocollo N° 26 del 05/01/2005: È SUFFICIENTE LA DIAGNOSI SPECIALISTICA DI DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO (O DISLESSIA). TALI STRUMENTI DEVONO ESSERE APPLICATI IN TUTTE LE FASI DEL PERCORSO SCOLASTICO COMPRESI I MOMENTI DI VALUTAZIONE FINALE E GLI ESAMI DI STATO. 51 La valutazione di uno studente con D.S.A. Regolamento concernente “Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni …” approvato dal Consiglio dei Ministri il 13/03/2009. Articolo 10 - Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) 1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. 2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. Approfondimenti in rete: Si segnala in particolare l’Ordinanza Ministeriale n. 40 dell’ 08.04.2009 “Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2008/2009”. L’art. 17 è dedicato agli Esami dei candidati in situazione di handicap. 52 Esame di Stato per candidati con D.S.A. Per i candidati con D.S.A. il C.d.C. deve predisporre una specifica relazione RELAZIONE ALUNNO H (allegato al documento del 15 maggio) Il Consiglio di classe, al fine di consentire alla Commissione d’Esame di operare correttamente secondo quanto previsto dall’Art. 6, comma 1 del DPR 323/1998, deve predisporre: - la documentazione relativa ai singoli candidati in situazione di handicap; - per i candidati che ne abbiano bisogno, le richieste di prove equipollenti e/o di assistenza e/o di tempi più lunghi sia per le prove scritte che per quelle orali; Ciò affinché il candidato possa usufruire di tutti gli strumenti e le strategie didattiche e metodologiche che la normativa vigente mette a sua disposizione (OM 40/2009, art. 12, comma 7; Regolamento sulla valutazione, art. 10, comma 1). La relazione verrà allegata al documento del 15 maggio, avendo cura di trattare i dati sensibili nel rispetto della L.196/2003 (privacy). 53 ORDINANZA MINISTERIALE N.40 del 08/04/2009 ART. 12 – Diario delle operazione e delle prove 7. […] La Commissione terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati affetti da disturbi specifici di apprendimento (D.S.A.), sia in sede di predisposizione della terza prova scritta, che in sede di valutazione delle altre due prove scritte, prevedendo anche la possibilità di riservare alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari. Al candidato sarà consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno. 54 Prove equipollenti ed Esame di Stato Le prove equipollenti possono consistere in: • MEZZI DIVERSI: le prove possono essere svolte con l’ausilio di strumenti informatici (es. scrittura con correttore ortografico per D.S.A.) • MODALITA’ DIVERSE: possono essere predisposte prove scritte al posto di orali o viceversa, prove strutturate con risposte chiusa anziché aperta, vero/falso,… • CONTENUTI DIFFERENTI DA QUELLI PROPOSTI DAL MINISTERO: possono essere predisposte prove personalizzate o trasformare le prove ministeriali (ci si avvale di personale esperto e qualificato, anche esterno alla commissione) • TEMPI PIU’ LUNGHI: può essere consentito del tempo aggiuntivo a quello normalmente previsto (anche per il resto della classe di appartenenza). 55 E’ necessario l’insegnante di sostegno per uno studente con D.S.A.? La legislazione attuale permette ai soggetti dislessici di essere aiutati da un insegnante di sostegno solo nel caso vengano segnalati e certificati ai sensi della legge 104/92. Negli altri casi l’alunno può essere diagnosticato ma non certificato ai sensi della legge e non ha diritto ad un insegnante di sostegno. La presenza di un insegnante di sostegno di classe può essere preziosa,nel ruolo di: • Lettore; • Aiutante nel prendere appunti durante le lezioni; nell’insegnare strategie per lo studio; nell’insegnamento dell’uso del computer e dei programmi di scrittura; nello studio della lingua straniera orale; • Sostegno psicologico. 56 Correlazione fra D.S.A. e interventi compensativi e dispensativi Alcune indicazioni sui possibili strumenti compensativi e dispensativi si trovano in allegato1 nota prot.13925 del 4.9.07.doc (cartella “Normativa DSA”) 57 Le lingue straniere (allegato 2 nota prot.13925 del 4.9.07) (cartella “Normativa DSA”) Nelle lingue straniere ad ortografia opaca come l'inglese e in parte il francese, la regola e non l'eccezione è che a una stessa lettera (o combinazione di lettere) corrispondono suoni diversi, oppure lo stesso suono può essere scritto utilizzando lettere diverse. Tale situazione complica molto lo studio delle lingue straniere, soprattutto nella forma scritta, da parte dei dislessici. L'indicazione più generale è quella di favorire l'apprendimento orale della lingua straniera. La lingua straniera scritta, pur essendo prevista durante il percorso scolastico e gli esami, richiede una valutazione non formale e, in ogni caso, un "compenso dovuto" ( nota 4674 del 10-5-2007) dell'orale con lo scritto. "Compenso dovuto" non significa media matematica. La prova scritta prodotta da quasi tutti i dislessici difficilmente può essere corretta da un punto di vista grammaticale e sintattico. Questo avviene anche per le lingue antiche, come latino e greco, che, pur avendo ortografia trasparente, comportano notevoli difficoltà. Dati i problemi in ambito linguistico, il MIUR ha predisposto la nota citata che riguarda appunto le lingue straniere, il latino e il greco antico, e i criteri della loro valutazione. 58 Indicazioni riguardanti le lingue straniere 1 COMPORTAMENTI GENERALI • Procedere con un insegnamento sistematico con molte ripetizioni della stessa struttura o dello stesso contenuto ma con modalità diverse per far sì che l’allievo mantenga l’attenzione • Controllare spesso con domande flash se quanto è stato spiegato o è stato oggetto di applicazione gli è sufficientemente chiaro • Riprendere sempre all’inizio della lezione quanto è stato spiegato la volta precedente • Incoraggiarlo a chiedere ogniqualvolta qualcosa non gli è chiaro • gratificarlo con commenti positivi • Evitare lo studio mnemonico di parole e dati, soprattutto se in successione cronologica • Evitare di farlo scrivere alla lavagna • Leggergli più volte le consegne delle verifiche o degli esercizi ed accertarsi che gli siano chiare • Assegnare verifiche più brevi in riferimento alle singole abilità. LETTURA: • Evitargli la lettura ad alta voce • In qualunque situazione (test/verifica/esercizio in classe) leggere per lui a voce alta, per più volte • Favorire l’utilizzo di un lettore con sintesi vocale fornendo le verifiche su supporto informatico 59 Indicazioni riguardanti le lingue straniere 2 SCRITTURA : • Evitare qualsiasi esercizio di traduzione o di semplice applicazione meccanica delle strutture grammaticali, ma assegnare esercizi di scelta multipla o di vero/falso, dando, se possibile, un esempio della struttura richiesta e non il termine grammaticale (come tale in genere non viene recepito) Se si vuole verificare una semplice produzione: • si può procedere tramite l’uso di vignette con parole-chiave (se si ritiene che l’allievo sia in grado, si possono fare inserire a lui le parole-chiave), quindi gli si chiede di “raccontare”il tutto, anche oralmente; • si può assegnare un testo non complesso (da leggergli) inerente un argomento, quindi procedere tramite domande vero/falso (anche oralmente) per verificare la comprensione del testo . Successivamente gli si chiede di produrre una mappa (o la si produce assieme) e sulla base di questa gli si chiede di “raccontare” il tutto. • Non considerare gli errori di spelling PARLATO: è sicuramente da privilegiare!!! • Prima di assegnargli un argomento da studiare, lavorare in classe producendo alla fine schemi e tabelle in modo collegiale • assegnargli sempre un argomento chiaro e definito • quando deve riferire concetti/contenuti studiati a casa lasciargli utilizzare mappe, schemi costruiti da lui, possibilmente con sinonimi in L2 a fianco delle parole chiave • nelle funzioni comunicative semplici, di vita quotidiana già note, interagire con lui, dandogli un input ogniqualvolta sia necessario 60 Indicazioni riguardanti le lingue straniere 3 ASCOLTO: è un test che utilizza abilità che in caso di dislessia sono spesso deficitarie. • E’ necessario che l’insegnante legga più lentamente, se possibile registri in anticipo su cassetta/CD e permetta all’allievo il riascolto • Assegnare solo prove d’ascolto in cui l’allievo deve semplicemente crocettare domande di vero/falso che non devono essere numerose ed essere lette, anche da una voce sintetica tenendo conto della difficoltà per l’allievo di leggere correttamente la domanda e di ricordare la domanda mentre cerca la risposta scritta (deficit di memoria di lavoro). 61 Accorgimenti necessari Dispensare: • dalla lettura a voce alta • dalla scrittura veloce sotto dettatura • dalla lettura di consegne, dall’uso del vocabolario e dallo studio mnemonico delle tabelline • dallo studio delle lingue straniere in forma scritta (nei casi più gravi) Compensare Rispettando i tempi e le modalità di apprendimento dell’alunno con D.S.A.: • concedere tempi più lunghi per lo studio • concordare tempi e modi delle verifiche (es.: organizzare interrogazioni programmate, suddividere le prove in più volte, concedere tempi più lunghi per prove scritte e/o riducendo le stesse, privilegiare le risposte chiuse, ...) • permettere l’uso di strumenti compensativi (es. tabelle di formule, calcolatrice, registratore) 62 Dovremmo inoltre… • permettere l’uso di strumenti informatici (videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale) • operare semplificazioni testuali: alleggerire il carico informativo, testi ridotti quantitativamente • utilizzare testi parlati (es. “il libro parlato”) • utilizzare testi registrati da insegnanti • fare richiesta di testi digitalizzati e/o contenenti audio/cassette • operare una valutazione formativa che non tenga conto dell’errore ortografico, ma del contenuto e che sia in grado di rinforzare l’autostima evitando di puntualizzare sulle difficoltà • avere la possibilità di usare tutti gli strumenti necessari durante le prove di verifica e gli esami finali • avere adeguamenti, riduzioni e/o tempi più lunghi per lo svolgimento degli stessi 63 Dovremmo inoltre… • Incoraggiare l'uso di schemi, tracce, uso di parole chiave per favorire l'apprendimento e sviluppare la comunicazione e l'ascolto. • Favorire l'uso di internet e delle enciclopedie multimediali per fare le ricerche. • Evitare di consegnare del materiale scritto a mano e prediligere quello stampato o digitale. • Perseguire l'apprendimento delle lingue straniere nella loro forma orale, con la possibilità di utilizzare qualsiasi supporto (ad esempio, traduttori automatici) per quella scritta. • Leggere i problemi, registrare il testo, scindere la soluzione del problema dal calcolo, fornendo l'opportunità di usare la calcolatrice, tavole pitagoriche ed altri supporti. • Accordarsi anche sulle prove a tempo (o si riduce il materiale della prova o si aumenta il tempo). 64 DARE PIU’ TEMPO Spesso il dono più grande che possiamo fare ad un ragazzo con D.S.A. è quello del tempo. 65 Cosa può ancora fare l’insegnante • Consentire l’uso del registratore durante le spiegazioni (eventualmente lo può gestire direttamente l’insegnante) • Richiedere alle case editrici testi contenenti audiocassette o CD • Permettere di usare testi ridotti, non per contenuto ma per quantita’ di pagine e con mappe concettuali • Assegnare compiti a casa in misura ridotta • Evitare il più possibile di richiedere apprendimenti mnemonici 66 Come comportarsi con il resto della classe? Nella classe in cui è presente un allievo con D.S.A. si possono generare lamentele per un trattamento considerato di favore… Occorre pertanto: •spiegare alla classe cosa sono i D.S.A. parlandone in modo scientifico e facendo esempi •far capire che questi alunni hanno bisogno di strumenti compensativi per seguire meglio la programmazione della classe (come un miope ha bisogno degli occhiali); •cercare di evitare inutili polemiche e discriminazioni spesso frequenti nel gruppo classe. 67 Come organizzare le verifiche scritte? Matematica: • dare più tempo nelle verifiche scritte o diminuire il numero di esercizi; • far usare la calcolatrice; • fornire formulari con assortimenti di figure geometriche, formule e procedure o algoritmi. Inglese: • somministrare esercizi di completamento o a risposte multiple. Italiano: • per il compito di italiano far utilizzare, ove è possibile, il computer con il correttore automatico, • nelle prove di grammatica fare consultare schede specifiche. Per tutte le altre materie: • dare più tempo oppure un minor numero di domande, • permettere l’uso del computer. 68 Errori davanti al dislessico • “E’ necessario aspettare che si sblocchi.” Il suo disturbo non è dovuto ad un “blocco temporaneo”. • “Con un maggior impegno e più esercizio risolverebbe i suoi problemi”. Il disturbo specifico di apprendimento non si “risolve” con un maggiore impegno. • “Se usa gli strumenti compensativi DEVE ottenere i medesimi risultati degli altri”. Compensare permette di ridurre lo svantaggio che, nella maggior parte delle volte, non si cancella totalmente. • “Concedo tempi più lunghi quindi la prova può essere la medesima degli altri, con la stessa complessità.” Non bastano tempi più lunghi per ridurre le distanze! 69 La scommessa di fronte ai D.S.A. • E’ possibile insegnare ad usare il codice scritto anche a chi non riesce a farlo “da solo” • E’ possibile imparare/conoscere anche se non si sa usare bene il codice scritto • Una convergenza di interventi rafforza l’efficacia di ciascuno di essi e riduce il rischio di disturbi secondari 70 Il dislessico e la lettura Per il dislessico è comunque importante scegliere passi antologici brevi, esemplari e/o dialogati, per mantenere costante il suo livello attentivo. È auspicabile che un breve percorso delle letture che si affronteranno in classe sia comunicato anticipatamente al ragazzo o ai suoi genitori, perché possano digitalizzare i passi antologici del libro che effettivamente si approfondiranno, con risparmio sul costo dell’operazione. Filmati e immagini sono anche il canale preferenziale delle informazioni Viene consigliato, inoltre, per lo studio/lettura a casa, l’utilizzo di Carlo II insieme a Loquendo oppure Carlo Mobile. Inoltre le letture per casa di romanzi e interi racconti verranno scelti dall’insegnante tra i libri disponibili dell’audioteca “Libroparlato”, perché l’alunno possa prendere a prestito l’edizione mp3, qualora non voglia acquistarla. 71 Quali accorgimenti? •L’alunno dislessico può leggere e scrivere, ma non per molto tempo, data la fatica, i tempi elevati e gli errori commessi. •Nel contesto scolastico, accanto ad opportune misure didattiche che lo dispensano dal dover leggere o scrivere brani lunghi, l’adozione di strumenti informatici è di grande aiuto sia per imparare che per migliorare le capacità di lettura e scrittura. 72 Testi di facile lettura: caratteristiche •Non più di 150-200 parole complessive •Parole tratte dal “vocabolario di base” •Frasi brevi, semplici, coordinate più che subordinate • Esplicitare sempre soggetto ed oggetto, evitando i pronomi, attenzione ai connettivi • Verbi in modo finito, all’indicativo, in forma attiva • Evitare doppie congiunzioni e doppie negazioni Caratteristiche grafiche: •aumentare l’interlinea almeno a 2 •è preferibile usare il carattere 14 come dimensione •è opportuno lasciare un ampio spazio bianco 73 Per aiutare a leggere • Distinguere informazioni principali e secondarie • Non sovraccaricare il testo di troppe informazioni e dati • Evidenziare i passaggi necessari alla comprensione ed esplicitarne il contenuto • Fornire il testo in anticipo 74 L’oralità L’informazione viene fornita per via orale. Testimonianza di Marco Alla domanda: “Come fai a seguire le lezioni, prendi appunti?” , lui risponde candidamente: “Mi basta ascoltare, memorizzo tutto! Di solito non rileggo neanche la lezione a casa. Se ho un’interrogazione non studio neanche, ripasso un po’ ma non mi serve molto perché cerco di stare molto attento in classe. Per questo mi faccio mettere il banchino da solo nell’angolo per non essere disturbato.. mi vengono le orecchie da Dumbo per seguire tutto...” Tali abilità devono essere valorizzate e non si deve colpevolizzare un ragazzo se non rilegge, non sottolinea e non studia sul cartaceo se tuttavia riesce a ottenere un buon risultato con altri metodi. Così come viene implementata la funzione della letto-scrittura durante tutto il corso degli studi, anche la capacità di gestire l’informazione orale dovrebbe essere allenata. 75 Metodologia che coinvolga il gruppo classe Ad esempio: •Attività di lavoro di gruppo che permettano all’alunno con DSA di esprimersi in modo competente ed essere riconosciuto positivamente esprimendo la propria creatività. L’apprendimento cooperativo •Uso delle mappe concettuali nelle spiegazioni e costruzione di esse da parte degli studenti. •Supporto di mappe elaborate che aiutino la fase espositiva. 76 Strumenti per imparare • • • • • • • • gli audiolibri e il libro parlato i libri in formato digitale la sintesi vocale i correttori ortografici le enciclopedie multimediali il computer lo scanner il registratore per riascoltare le lezioni spiegate in classe • la calcolatrice per le difficoltà legate al sistema dei numeri e del calcolo 77 L’audiolibro ed il libro parlato L'audiolibro e il libro parlato sono formati audio di testi. In questo caso un lettore "presta" la propria voce che viene registrata e distribuita su cd o su audiocassetta. Sono documentati miglioramenti ai test di comprensione utilizzando questi due tipi di ausili. I ragazzi dislessici hanno diritto al servizio di prestito gratuito di libri in formato audiocassetta o cd. Nella Biblioteca Comunale di Siena possiamo rivolgersi alla dott.ssa Paola Lambardi. 78 A chi rivolgersi (da http://formatoalternativo.cab.unipd.it/link/biblioteche-per-non-vedenti-centri-del-libro-parlato/ ) Biblioteca Italiana per Ciechi "Regina Margherita": cataloghi in linea e possibilità di scaricare sul proprio pc i testi ricercati, previa iscrizione gratuita. Centro Internazionale del Libro Parlato "A. Sernagiotto": sono presenti i cataloghi completi dei prodotti offerti dal Centro (audiocassette, CD, mp3, testi in Braille, etc.). Il prestito a domicilio è possibile previo pagamento di una quota associativa. Istituto "Francesco Cavazza": sul sito dell'Istituto sono presenti vari servizi, dal catalogo di audiolibri (anche acquistabili) a Telebook, catalogo di testi digitali scaricabili previa registrazione. L'Istituto Cavazza promuove CIFRA - Centro per l'Integrazione, la Formazione, la Riabilitazione e l'Autonomia di persone non vedenti e ipovedenti. Lettura Agevolata, progetto del comune di Venezia per facilitare l'accesso alla cultura e all'informazione da parte di persone con disabilità visive. Il catalogo unificato "riunisce per la prima volta in un unico database, facilmente consultabile on line, i titoli dei testi disponibili i vari centri specializzati italiani o in vendita nelle librerie". L'Audioteca di LiberLiber, progetto di biblioteca telematica accessibile, mette a disposizione gratuitamente libri parlati in diversi formati audio. I Libri di Omero è un portale dedicato a non vedenti, ipovedenti e dislessici in cui trovare audiolibri di letteratura - italiana e straniera - da scaricare gratuitamente previa registrazione. Il progetto nasce da una collaborazione tra MIBAC ed Edizioni Pendragon. Libro Parlato Lions mette a disposizione, a partire dal proprio sito web, un catalogo di audiolibri ascoltabili con un comune player musicale per pc. 79 Audio-libro e libro digitale Qual è la differenza tra audiolibri e libri in formato digitale? Per audio-libro si intende il solo formato audio di un libro, che ne permette, quindi, il solo ascolto. Esistono in commercio e presso le biblioteche libri audio di narrativa. Il Cilp (Centro del libro parlato "A. Sernagiotto" - www.libroparlato.org) dispone di testi registrati da donatori di voce anche su specifica richiesta dell'utente. I libri digitali consentono di vedere le pagine sullo schermo del pc, di ascoltare il testo con una sintesi vocale, copiarlo su word, ecc. 80 Il libro digitale Il libro digitale, che è il formato digitalizzato della versione stampata: si presenta dunque come la versione cartacea, ma dentro al computer. Tale strumento permette di passare direttamente all'utilizzo del software di gestione della sintesi vocale per la lettura attraverso l'ascolto. L’AID si sta adoperando per fornire ai soggetti con dislessia il formato digitale dei libri di testo di scuola, contattando e stringendo accordi con le case editrici. Attualmente è possibile fare richiesta di un libro in formato digitale attraverso il sito internet www.dislessia.it Come fare per avere i libri di testo in formato digitale? I libri in formato digitale possono essere richiesti (dai genitori o dalla scuola) alla Biblioteca Digitale dell'AID. 81 In assenza di testo in versione digitale Se la persona non possiede la versione digitale del libro, ma solo quella cartacea, necessita prima di tutto di strumenti per passare dal cartaceo al digitale per poi passare al formato anche orale. Questi strumenti sono: • lo scanner, • un software OCR, • un software di gestione di sintesi vocale • e una sintesi vocale. Lo scanner è una sorta di fotocopiatrice che collegata al computer consente di trasformare documenti cartacei (libri, riviste, ecc.) in un’immagine dentro al computer. L’OCR (Riconoscitore Ottico di Caratteri) è il software che traduce l’immagine acquisita con lo scanner in testo digitale. Infine con il software di gestione di sintesi vocale e con la sintesi vocale sarà possibile convertire il testo digitale in parlato, in modo da poter ascoltare il testo. 82 La sintesi vocale La sintesi vocale è l’applicativo che trasforma il testo digitale in audio, quindi una buona sintesi vocale riuscirà a simulare adeguatamente la lettura umana. (Esempi di sintesi vocali: Loquendo, ecc.) Il software che gestisce la sintesi vocale sarà utilizzato per inviare il testo da leggere, per regolare la velocità di lettura, per rileggere parti di testo, insomma per gestire tutte le necessità dell’utilizzatore. Una buona sintesi vocale e un buon software di gestione della sintesi consentiranno di prevenire anche i possibili problemi di accesso al significato. 83 Strumenti compensativi in matematica In matematica gli strumenti compensativi per eccellenza sono: • la calcolatrice • la tavola pitagorica • tavole con formule varie Alcuni pareri autorevoli: La calcolatrice come … “ un meraviglioso strumento per esplorare la matematica” (Dehaene 2000) Il calcolo a mente come l’esercizio delle procedure va sospeso a vantaggio della calcolatrice quando, dopo un certo “allenamento”, esse non vengono acquisite. (Biancardi, Mariani, Pieretti. 2003) 84 Altri strumenti compensativi COMPUTER VIDEOSCRITTURA • Permette di identificare le parole ortograficamente scorrette attraverso il controllo ortografico • Permette di economizzare lo sforzo per scrivere testi in soggetti con disabilità di scrittura Presuppone: la conoscenza della tastiera, la capacità di digitazione, la conoscenza dei grafemi, la capacità di analisi fonologica 85 Alcuni usi del computer Al computer oggi si può chiedere per lo studente • di parlare o di scrivere, • di correggere gli errori commessi durante la scrittura, • di permettere l’ascolto dei testi immessi, • di mettere per iscritto brani dettati oralmente. Il computer è quindi un buon lettore, correttore di testi e stenografo, che ascolta la voce, la memorizza e la trasforma in testo scritto, che può essere stampato. Il computer può essere utilizzato anche dal docente • per predisporre schemi, • sintesi dei testi contenenti i concetti principali • prove di verifica che prevedano risposte a domande a scelta multipla o contenenti figure. 86 Potenzialità offerte dalle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) La videoscrittura costituisce un primo e fondamentale mezzo per ridurre la fatica dello studente e dell’insegnante, costretto a decifrare tratti il più delle volte assolutamente illeggibili. Il computer poi offre programmi che presentano i contenuti didattici in modo gradevole, attraverso le fotografie, le animazioni, le parti vocali, e mediante una modalità interattiva che aggira e riduce le difficoltà di chi fa fatica a leggere, favorendo l’apprendimento. Ci si può soffermare sulle immagini, è possibile ascoltare più volte un contenuto o stampare alcuni passi particolarmente utili. Spesso all’interno dei programmi vi sono test di verifica che consentono anche di saggiare direttamente l’apprendimento. Sul mercato vi sono anche dei programmi che consentono di leggere mediante un lettore ottico i brani desiderati potendoli ascoltare attraverso l’emissione in voce. In questo modo qualunque libro o brano può essere letto dal computer e ascoltato. 87 Dal sito dell’Anastasis Esistono dei software specifici per studenti con D.S.A. tra cui: Carlo II Carlo Mobile Supermappe 88 Carlo II Carlo II: •È un elaboratore di testi con funzioni specifiche per la disortografia. •Ha il correttore ed il predittore ortografico e quaderni personalizzabili. •Supporta la modalità a scansione ed ha un lettore aggiuntivo dei libri in formato PDF. [Vai alla Scheda descrittiva] 89 Carlo Mobile Carlo Mobile è: • Lettore e traduttore dei testi digitali, in formato PDF • Creatore automatico di audiolibri. • Dotato anche di calcolatrice parlante. [Vai alla Scheda descrittiva] A CHI SI RIVOLGE CARLO MOBILE è un coerente insieme di applicazioni raggruppate in un'unica interfaccia, ideate per aumentare il grado di autonomia delle persone che privilegiano l'apprendimento attraverso il canale uditivo. Si rivolge pertanto sia a ragazzi e adulti con dislessia e più in generale a persone con difficoltà di lettura 90 Carlo Mobile e la lettura Con CARLO MOBILE è possibile ascoltare la lettura di qualsiasi testo selezionato con il mouse (o con le combinazioni standard di tastiera di Windows) all'interno di un qualsiasi programma, dalle e-mail ai siti Internet, dai file PDF ai file di Office, scegliendo la lingua, la velocità di lettura o la lettura scandita. CARLO MOBILE consente quindi la lettura e l'ascolto diretto dei libri digitali in formato PDF. Attivando la visualizzazione del testo possiamo anche editare in un'apposita finestra e salvare il testo letto. Tutti i brani che vengono ascoltati rimangono infatti memorizzati in un'area riservata del programma, in modo da poterli ricercare e riascoltare. Nella finestra di editing è possibile visualizzare il testo TUTTO MAIUSCOLO e modificare la forma e le dimensioni dei caratteri, il colore del testo e dello sfondo e l'interlinea per facilitare la lettura. 91 Carlo Mobile legge dallo scanner Non automaticamente. Il testo stampato sul foglio di carta va posto nello scanner e va eseguita l'operazione di scansione, seguita da una fase successiva di riconoscimento del testo, che viene effettuato attraverso un software di tipo OCR. Il software di OCR converte l'immagine prodotta dalla scanner il testo leggibile da CARLO MOBILE. I Passi sono quindi: SCANSIONE RICONOSCIMENTO LETTURA 92 Come legge i siti internet? E' sufficiente selezionare con il mouse (oppure, per chi preferisce, con gli appositi comandi da tastiera) e cliccare sul pulsante verde con il triangolo bianco (PLAY) oppure digitare contemporaneamente i tasti CTRL e A (ma si possono scegliere anche altre combinazioni di tasti). CARLO MOBILE inizierà a leggere il testo selezionato. Guardate qui come funziona. A che servono gli altri tasti vicini? Quello rosso (STOP) a fermare la lettura e quello blu a far partire la lettura automatica tradotta. 93 Si può scrivere con Carlo Mobile? No. CARLO MOBILE è nato essenzialmente per dare supporto alla lettura e all'apprendimento con diverse modalità attraverso diversi strumenti. CARLO MOBILE infatti non ha un suo ambiente di scrittura e quindi non ha i relativi strumenti di supporto alla scrittura che CARLO II V6 invece possiede. Potete utilizzare qualsiasi software per scrivere e poi leggere il testo scritto con CARLO MOBILE. Per questa ragione diciamo che CARLO MOBILE e CARLO II non sono intercambiabili, ma possono essere complementari. D: Quindi non c'è il correttore ortografico! R: Esatto. CARLO MOBILE non ha un suo correttore ortografico, ma va utilizzato, se esiste, il correttore del software che si usa per scrivere. 94 Carlo Mobile ed il calcolo Un altro strumento estremamente utile è la calcolatrice che permette di recuperare il risultato di qualsiasi calcolo. Le normali calcolatrici richiedono di digitare i numeri in modo corretto e di conoscere i segni delle operazioni, senza permettere, a chi ha difficoltà nella lettura o scrittura dei numeri, di controllare i dati inseriti. CARLO MOBILE è dotato di una calcolatrice dotata di sintesi vocale, che permette di ascoltare l'intero numero digitato e non solo le singole cifre che lo compongono, nonché il segno e il risultato, di vedere la procedura nel suo completo svolgimento, di recuperare dal "nastro virtuale" i calcoli precedenti e di copiare l'intera operazione nel testo, in modo da evitare errori di trascrizione. In questo modo i ragazzi si possono esclusivamente concentrare nello svolgimento dei problemi, piuttosto che nella scrittura dei numeri e nell'applicazione delle procedure di calcolo. E' quindi possibile copiare dati da una cella di Excel, fare i calcoli con la calcolatrice di CARLO MOBILE e incollare il risultato ovunque serva. Ecco un esempio di come funziona. 95 La calcolatrice con la sintesi vocale 96 Carlo Mobile ed le lingue straniere Traduttore automatico Ne esistono vari in commercio. Uno, opportunamente studiato, si trova all'interno di "Carlo Mobile ". L'uso di sintesi vocali in lingua straniera consente di ascoltare i testi nelle principali lingue europee, sia nel formato originale che tradotti in italiano, grazie al traduttore automatico incorporato in CARLO MOBILE, accedendo quindi ai percorsi formativi di lingua seconda. Il traduttore riconosce automaticamente la lingua di origine ed è quindi fondamentale per poter accedere facilmente ai siti internet in lingua estera o per corrispondere con persone di altri paesi. La qualità della traduzione corrisponde all'attuale stato dell'arte della tecnologia consumer, quindi la traduzione non è paragonabile a quella di un traduttore umano, ma rende comunque bene il contesto ed il senso del discorso. 97 Le mappe concettuali e quelle multimediali Una mappa concettuale è un modo per rappresentare la conoscenza in termini grafici, tramite la creazione di una rete di relazioni tra concetti. I concetti sono rappresentati da figure o immagini (con o senza testo) e le relazioni da linee che collegano i concetti tra di loro. Le relazioni possono essere di diversa natura: causali, cronologiche, di gruppo, di associazione, ecc... Gli usi delle mappe concettuali sono i più vari; il più comune è quello di rappresentare sinteticamente una certa realtà con un ampio uso di materiali grafici ed un uso minimizzato di materiali testuali. Nelle mappe multimediali ad una figura o immagine (concetto) può essere associato un collegamento internet, un'annotazione audio, un videoclip o una nota testuale scritta al momento oppure una mappa creata in precedenza. 98 Supermappe E’ un software che permette di creare mappe concettuali multimediali. Consente un arricchimento per la didattica, basandosi sul canale visivo e l'apprendimento cooperativo. [Vai alla Scheda descrittiva] Esse infatti superano i limiti della tradizionale mappa concettuale (limitata a testo ed immagini), esaltando le potenzialità dello strumento digitale (audio, video, link a siti internet). Utilizzando poi una sintesi vocale, le Mappe Multimediali consentono una didattica inclusiva che non emargina gli allievi con difficoltà di apprendimento o disabilità. 99 Chi può trarre vantaggi dalle Supermappe Sono diversi i soggetti che possono trarre vantaggi da un simile rappresentazione • le persone con D.S.A., le quali possono affidarsi ad un canale di apprendimento diverso da quello della letto-scrittura • ogni studente che abbia difficoltà nella comprensione del testo scritto può operare una riduzione del testo alla sua essenzialità e concentrarsi sul contenuto •le persone audiolese 100 Supermappe Ogni mappa può essere automaticamente convertita in testo ed esportata all'interno di altri programmi (SuperQuaderno , CARLO, MS Wordtm e altri) creando ad esempio la traccia di un tema. Ha una ricca dotazione di immagini pronte all'uso all'interno delle mappe e può cercare le immagini direttamente su Internet in sicurezza su alcuni siti predeterminati (Wikipedia, Flickr, ecc.), catturarle direttamente dallo schermo oppure da qualsiasi fonte esterna, comprese la fotocamere digitali. Si presta benissimo all'uso con Touch-screen ed anche con l'intero gruppo classe in modalità cooperativa utilizzando una Lavagna Interattiva Multimediale. 101 Enciclopedie multimediali Per le attività di apprendimento alternative, sono disponibili numerose enciclopedie multimediali per favorire l’apprendimento di argomenti specifici: esse offrono testi da leggere o da ascoltare, immagini e test che possono integrare il materiale didattico tradizionale. Ne esistono varie: ad es. la Treccani (che pubblica enciclopedie, dizionari e riviste su informazioni su ogni settore del sapere) è accompagnata da un supporto in Cd rom. Altre case editrici si sono attrezzate. Nello scegliere un'enciclopedia multimediale risulta importante verificare che i testi possano essere esportati nell'ambiente di riascolto della sintesi vocale, perché in alcuni casi esistono delle protezioni al "copia". Esistono anche enciclopedie on line che hanno il vantaggio di poter essere aggiornate in tempo reale: per esempio http://it.wikipedia.org e per un uso limitato e in inglese http://www.eb.com/. 102 Dizionari on-line Esistono vari dizionari on line, ne segnaliamo uno della Garzanti http://www.garzantilinguistica.it/ : all'interno del sito è possibile registrarsi gratuitamente e poi ricercare qualsiasi parola. Inoltre all'interno del sito ci sono delle facilitazioni anche per le lingue straniere: traduttore, tavola di coniugazione dei verbi, "false friends" ed una sezione di pronuncia, particolarmente utile soprattutto in lingue come l'inglese non trasparenti e con molte eccezioni. Esistono in questo senso anche un elenco di omografi e non omofoni e viceversa, ed altre particolarità di pronuncia con anche la versione audio. 103 Internet Internet offre l’accesso ad un mondo sterminato fatto di conoscenze, informazioni, immagini, strumenti; è una finestra sul mondo e la nuova generazione vi accede sempre più frequentemente. Internet è quindi un contenitore praticamente infinito di informazioni, che potrebbe rimanere inaccessibile ad un ragazzo dislessico data la rete altrettanto infinita di parole scritte. Questo potrebbe divenire un’ ulteriore fonte di discriminazione tra ragazzi “normali” e “dislessici”. 104 Come muoversi in rete Chiedere di leggere e scrivere e far di conto ad un soggetto con D.S.A., è come chiedere a qualcuno con una distorsione alla caviglia di correre i 400 metri ad ostacoli. È evidente la necessità di trovare strumenti alternativi che gli permettano comunque di raggiungere l’obiettivo in una situazione gratificante. Sarà quindi necessario introdurre la possibilità di leggere tramite una sintesi vocale e mostrare altri mezzi per aggirarsi con criterio nella rete. Esistono strumenti che permettono una ricerca mirata e facilitata. Un ragazzo con D.S.A. può essere aiutato dai motori di ricerca, che hanno la funzione di scandagliare le informazioni all’interno della rete. Per semplificare la lettura si può dotare il computer della Google Toolbar. 105 Google Toolbar Per installare la Google Toolbar: andare nel sito www.google.it , cliccare sulla voce “Google Toolbar” e seguire le istruzioni che compaiono a video. Per personalizzare la barra sarà sufficiente premere il pulsante “Google” e attivare la voce “Opzioni di Google Toolbar”. 106 Cercare nel Web La Google Toolbar permette infatti di cercare nel web come un normale motore di ricerca (“Cerca nel web”), ma sarà possibile evidenziare le parole ricercate all’interno del documento in modo da individuare anche in testi molto lunghi i capoversi nei quali si parla dell’argomento di interesse (la funzione “Evidenzia”) e si può posizionare direttamente il cursore sulle parole corrispondenti, mediante il pulsante “Trova” (la lente di ingrandimento). Le ricerche con Google permettono inoltre di scovare errori di battitura nella parola chiave inserita nel box di ricerca, il motore infatti suggerisce in modo discreto possibili alternative (“forse stavi cercando...”). Un altro modo utile di accedere ai siti di interesse è passando attraverso l’opportunità di vedere le immagini dei siti. Nella pagina in alto della ricerca infatti compare la possibilità di cercare nel “web”, tra le “immagini”, “gruppi”, ecc. Cliccando su “immagini”, si accede a pagine di disegni e foto da cui si può accedere direttamente al sito attraverso una via visiva senza ricorrere alla lettura. 107 Esistono agevolazioni economiche/fiscali per soggetti con D.S.A. per l’acquisto di materiale informatico? •A livello nazionale non sono previste agevolazioni fiscali per i soggetti con sola diagnosi di D.S.A. •Agevolazioni e contributi economici sono, viceversa, previsti da alcune amministrazioni locali (Provincia e Regione). •I Centri Territoriali di Supporto, recentemente istituiti nei vari Provveditorati, in alcune sedi forniscono PC e programmi in comodato d'uso. 108 Campus di informatica per l’autonomia I Campus di Informatica per l'Autonomia sono esperienze di formazione sull'utilizzo delle tecnologie per ragazzi con dislessia. A San Marino l'Associazione Italiana Dislessia in collaborazione con l'Università di San Marino, l'Istituto di Ricerca sulla Dislessia Evolutiva (IRIDE), l'Università di Urbino e la Cooperativa Anastasis, organizza ogni anno Campus residenziali a cui partecipano un centinaio di ragazzi dai 10 ai 14 anni con dislessia di grado severo provenienti da tutta Italia e dalla stessa Repubblica di San Marino. Nel 2006 è stato organizzato un Campus di informatica per adolescenti, arrivato oggi alla 3 edizione, che ha fornito ulteriori spunti di riflessione per l'adattamento degli strumenti e delle strategie educative (www.campusdislessia.it ). 109 Campus di informatica per l’inglese Un'altra sperimentazione importante è quella del Campus di Informatica per l'inglese, che ha permesso di vedere applicati i vari strumenti in funzione dell'apprendimento e dell'esercizio dell'inglese. Queste esperienze sono state estremamente positive sia sul piano delle prestazioni che sul piano psicologico motivazionale. Infatti, durante il Campus, i partecipanti hanno migliorato le loro performance in termini di quantità e qualità di attività portate a termine e hanno mostrato una motivazione sempre maggiore ad affrontare i vari compiti proposti e a utilizzare gli strumenti. Lo sforzo deve essere ora di trasferire questo successo nell'esperienza scolastica e nella vita quotidiana dei ragazzi con dislessia. Per questo motivo è importante il radicamento nel territorio dei doposcuola specializzati, come esperienze di supporto per i compiti scolastici e potenziamento di un metodo di studio autonomo. 110 Alcuni centri specializzati • Centro Educativo Up-Prendo dell'Associazione Effatà Onlus Carpi [email protected] ; • Associazione oltremodo Bologna [email protected] Per trasferire le modalità usate nei doposcuola specializzati e dei campus abbiamo bisogno della partecipazione della famiglia e degli insegnanti o, in senso più ampio, degli educatori. Così si stanno moltiplicando i corsi di formazione in tutta Italia, oltre all'istituzione dei FormaCampus esperienze di formazione durante i Campus di Informatica per l'autonomia. La sfida per la famiglia e gli educatori è, quindi, preparare un ambiente comprensivo, accogliente e fiducioso, pronto ad aiutare a sostenere i primi passi verso l'autonomia. 111 Il computer rende diversi Necessità di una svolta culturale che permetta di superare questo pregiudizio nei confronti degli strumenti informatici: come si accettano gli occhiali per il miope andranno accettati computer, scanner e altri strumenti compensativi per il dislessico. Non basta attrezzare i cosiddetti laboratori informatici o la classe, è necessario intervenire sui modelli sia strutturali che culturali. Non basta quindi introdurre un computer in classe per risolvere i problemi di un ragazzo con DSA. Spesso gli altri ragazzi riflettono semplicemente le perplessità degli adulti; se gli educatori interpretano l'avere il computer sul banco come un'ingiustizia, risulta ovvio che anche per i compagni sarà ingiusto. 112 Testimonianza di un dislessico “Ho scelto di non avere il computer in classe, perché nella scuola dove ero prima è stata una specie di tragedia, perché vedere un bambino che usa il computer.. gli altri non possono.. tu sei quindi facilitato.. facilitato per modo di dire poi.. messo davanti alla classe: vieni visto come una specie di alieno, non ti parlano perché sei diverso.." 113 Quando e come introdurre il computer in classe? Gli esperti suggeriscono di introdurre il computer in classe quando il ragazzo con dislessia lo richiede: è bene infatti non imporne l'utilizzo poiché è necessario un periodo di presa di coscienza del proprio problema e di confidenza con i mezzi. Potrebbe essere indicato cominciare ad utilizzarlo a casa o nel doposcuola inizialmente per giocare, per cercare argomenti di interesse e poi per studiare. Una volta che il soggetto con D.S.A. avrà compreso i benefici che può trarre dall'uso del computer probabilmente richiederà di utilizzarlo anche in altri ambienti se intorno a lui incontrerà situazioni favorevoli ed accoglienti. Con la classe, nel frattempo, possono essere attivati percorsi di lavoro cooperativo mediante l'utilizzo del computer e degli strumenti compensativi. L'accettazione dell'ausilio non deve essere solo da parte del diretto interessato, ma anche da parte dell'insegnante e della classe. 114 Bisogni diversi Giustizia, in un ambiente educativo, non è dare a tutti la stessa cosa, ma dare ad ognuno ciò di cui ha bisogno. Crescere una classe con questo spirito permetterà ai giovani alunni di maturare una maggiore tolleranza nei confronti delle diversità in genere. 115 Gli studenti con D.S.A. all’università Diversi atenei italiani, non tutti, mettono in atto misure per agevolare lo studio dei giovani dislessici. Tutte le informazioni si trovano sul sito delle singole Università alla voce Ufficio Accoglienza Studenti Disabili/Dislessici 116 Patente e patentino per soggetti con D.S.A. Si informa che la circolare Prot.n. 15175 , emanata da MINISTERO DEI TRASPORTI - Direzione generale per la motorizzazione in data 6 luglio 2006 , relativa all'esame di teoria con il sistema informatico per il conseguimento della patente di guida, è stata modificata a vantaggio delle persone con D.S.A in data 25 ottobre 2007 (patente 2007 (doc)). Coloro che necessitano dell'utilizzo della sintesi vocale potranno ora usufruirne evitando il controllo della commissione medica che ai sensi della precedente circolare 15175 avrebbe dovuto valutare l'idoneità psichica alla guida. Il punto 2c di detta circolare è stato modificato a seguito dell'intervento dell'AID nazionale presso il Ministero dei Trasporti punto 2C modifica (doc). Si precisa che dal 6 luglio 2006, con l'introduzione della modalità informatica, non è più possibile ottenere l'esame per la patente di guida in forma orale. PATENTINO: circolare Ministero delle Infrastutture e dei trasporti 15 dicembre 2004 circolare clicca 117 Cosa è l’AID? L'Associazione Italiana Dislessia (AID) opera per tutelare le persone con D.S.A. cooperando con le istituzioni e con i servizi che si occupano dello sviluppo e dell'educazione dei bambini e dei ragazzi. Essa è aperta a dislessici adulti, genitori, specialisti (medici, psicologi, logopedisti), insegnanti e a tutte le persone che sono interessate al tema. L'AID ha come scopi: 1. Sensibilizzare il mondo professionale, scolastico e la pubblica opinione sul problema della dislessia evolutiva; 2. Promuovere ricerca e formazione nei diversi ambiti di intervento: servizi sanitari, riabilitativi e scuola; 3. Offrire agli utenti un punto di riferimento certo e qualificato per ottenere informazioni e aiuto per consulenza e assistenza per l'identificazione del problema o per l'approccio riabilitativo e scolastico. Le Sezioni provinciali attualmente sono 87 e contano circa 3000 soci. 118 Bibliografia Per la bibliografia generale sui D.S.A. si fa riferimento alla raccolta di materiali in formato digitale elaborata dal Centro Territoriale di Supporto H I.D.E.A. dell’U.S.P. di Siena nel corso dell’a.s. 2007-2008. corso dsa\BIBLIOGRAFIA GENERALE.pdf (cartella “Materiali”) 119 Sitografia (cartella “Materiali”) Ci sono molte pubblicazioni e molti software dedicati ai DSA http://usp.scuole.bo.it/ele/ http://www.aniomap.it/indiaudio.htm http://groups.google.it/group/librodiscuola http://www.tiziana1.it/ http://www.nicky.it/ http://www.dienneti.it/risorse/ http://www.maecla.it/ http://www.didattica.org/ http://quadernoneblu.splinder.com/ http://www.tecnologieducative.it/alessandrachiaretta http://lanostramatematica.splinder.com/ http://www.webalice.it/veleggiando07/NTeDSA/index.html http://www.atuttascuola.it/didattica/dislessia.htm http://www.ivana.it/ http://www.apprendimentocooperativo.it/ http://www.ilnarratore.com/ http://www.libroparlato.org/ http://www.dislessia-genitori.org www.iprase.tn.it/prodotti/materiali_di_lavoro/dislessia www.unisi.it/ricerca/centri/dislessia/dislessia.htm 120 Alcuni Link Sul sito nazionale AID (http://www.dislessia.it) segnaliamo: software: http://www.aiditalia.org/it/software.html siti utili per trovare testi testi digitali: http://www.aiditalia.org/it/link.html tra questi evidenziamo: http://www.aiditalia.org/it/audiolibri_podcast_e_book.html http://www.comune.venezia.it/letturagevolata (catalogo generale) http://www.libroparlato.org (libri parlati) http://www.liberliber.it (Testi elettronici, utili da ascoltare con sintesi vocale del pc) http://www.aiditalia.org/it/biblioteca_digitale_aid.html (richiesta di libri in formato digitale) http://www.radio.rai.it/radio3/podcast/podcast.cfm (file audio romanzi radiofonici) http://www.microsoft.com/reader/ (lettore di e-book) http://www.o.s.dislessia.it Siti commerciali : Edizioni Centro Studi Erickson s.r.l. http://www.erickson.it Si occupa di produzione di software e libri specifici per i DSA rivolti sia ai ragazzi che agli insegnanti e formazione Leonardo Ausili www.leonardoausili.com 121 Altro materiale di riferimento PRESENTAZIONI IN PDF I Disturbi Specifici di Apprendimento: inquadramento generale a cura di Luisa Lopez, Alessandra Luci, Roberta Penge Laura Landi Gli strumenti informatici a fine didattico Luigia Milani, Bruna Mazzoncini. Valerio Corsi, Daniela Pezzella, Irene De Santis La Discalculia evolutiva M.Troiano, P.Zuccaro Vademecum dislessia M.Peroni, N.Staffa,L.Grandi, M.A.Berton Guida agli ausili informatici Dislessia COME UTILIZZARE AL MEGLIO LE NUOVE TECNOLOGIE CON I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO Presentazione a cura di Giacomo Stella Il ruolo delle TIC per studenti con problemi di dislessia e disgrafia a cura di Claudia Nicoletti Clara Rossi, Sabrina Pecchia, Carla Toninelli Nuove Tecnologie e DSA. Corso di formazione Politiche di integrazione dei disabili nella scuola a cura a Dario Ianes AA.VV Dislessia dalla diagnosi al trattamento AA.VV Disturbi alla scuola secondaria. 122 Fonte Anastasis I materiali presentati in questa pubblicazione sono prodotti e distribuiti da Anastasis Soc. Coop. piazza dei Martiri, 1/2 - 40121 Bologna tel. 051 296 21 21 - fax 051 296 21 20 Email: [email protected] Sito Web: www.anastasis.it 123 Fonti e accesso ai materiali del corso • Il materiale che abbiamo proposto è reperito da varie fonti che abbiamo riportato nelle slide contenenti la sitografia , la bibliografia e i materiali di riferimento • Tutto il materiale da noi proposto ed elaborato sarà accessibile tramite la piattaforma e-learning attiva nel nostro Istituto: http://www.sarrocchi.net/ Aggiornamento Docenti CORSO FORMAZIONE “INTEGRAZIONE ED HANDICAP” chiave di accesso: handicap 124 Voler cambiare “Prerequisito di ogni cambiamento sono le intenzioni, la volontà e la disponibilità a cambiare”. Prof. Giacomo Stella Presidente del Comitato Nazionale Tecnici dell’Associazione Italiana Dislessia (AID) Professore ordinario di Psicologia Clinica presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia 125