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Software applicativi Videoscrittura: Microsoft Word I programmi di videoscrittura I programmi di videoscrittura sono la categoria di software più utilizzata in assoluto. Tutti hanno bisogno di scrivere, prima o poi, sia al lavoro che a casa. La videoscrittura permette di creare semplici lettere o volantini, ma anche testi più complessi come tesi di laurea, o impaginare libri interi. Evoluzione – Editor di testi C’è stata una vera evoluzione dei programmi per la videoscrittura nel corso della storia dei PC. I primi programmi per scrivere erano chiamati EDITOR di testi e permettevano poche operazioni, rispetto a quelle attuali. Un editor di testo lavora in modo molto simile alla macchina da scrivere. Editor di testi Un editor non produce un documento complesso, ma un semplice testo ASCII, cioè un testo senza formattazione: niente parole in grassetto, niente allineamento, niente tabelle, ecc. I file prodotti hanno normalmente estensione TXT. C’è stata una vera evoluzione dei programmi per la videoscrittura nel corso della storia dei PC. I primi programmi per scrivere erano chiamati EDITOR di testi e permettevano poche operazioni, rispetto a quelle attuali. Un editor di testo lavora in modo molto simile alla macchina da scrivere, permettendo di scrivere testi anche molto lunghi, ma sempre con lo stesso carattere, sempre con la stessa dimensione. Non era possibile inserire immagini o mettere un titolo al centro del foglio. Il vantaggio di questi programmi, rispetto alle macchine da scrivere, si può riassumere in un articolo di un giornalista americano, edito nella metà degli anni ’80. Questo giornalista affermava di essere entusiasta di poter scrivere sul computer perché poteva copiare, spostare, cancellare e aggiungere testo senza dover riscrivere tutto l’articolo. Con la macchina da scrivere infatti, se si commettono errori si deve buttare il foglio e cominciare il lavoro dall’inizio. Con il computer invece si può correggere, aggiungere, spostare testo senza problemi, perché si lavora sul monitor e solo alla fine si stampa il documento. Un editor non produce un documento, ma un semplice testo ASCII, cioè un testo senza formattazione: niente parole in grassetto, niente allineamento, niente tabelle, ecc. ASCII (si pronuncia aschi) è la sigla di un codice di caratteri americano e rappresenta i file con estensione TXT. Editor di testi: Blocco note Start\Programmi\Accessori\Blocco note Editor di documenti: WordPad Il sistema operativo Windows include al proprio interno il programma di videoscrittura WordPad, dotato delle funzionalità di base comuni a tutte le applicazioni di questo tipo Start\Programmi\Accessori\WordPad WordPad Editor testi evoluto Il righello è lo strumento che indica la larghezza della pagina (esclusi i margini), e che permette di regolare i margini e i rientri dei paragrafi, semplicemente spostando con il mouse gli indicatori laterali. La barra dei menu: contiene tutti i comandi che servono per gestire un documento, divisi per argomento Le barre degli strumenti permettono di applicare molti comandi contenuti con un solo clic del mouse sulle icone. Le impostazioni generali Questa immagine mostra le icone delle barre degli strumenti di WordPad. Tra queste, soltanto l’icona Data/Ora e l’ora attuale) e l’icona Colore (che inserisce nel testo la data (che permette di scegliere il colore del testo), hanno un aspetto differente rispetto alle icone contenute nelle barre degli strumenti di Microsoft Word. Microsoft Word • Microsoft Word rappresenta un word processor evoluto. • Permette di scrivere testi con facilità e di modificarli perchè in formato elettronico, usufruendo di tutte le tradizionali funzioni di editing e di formattazione. • Dispone inoltre di caratteristiche avanzate quali: Programmi di videoscrittura • • • • • la formattazione l’impaginazione la possibilità di inserire immagini nel documento la creazione di tabelle ecc. La formattazione • possibilità di scrivere in grassetto • mettere un titolo al centro del foglio • cambiare colore e tipo di carattere … e tutto ciò che riguarda il modo di scrivere il testo. I file creati con programmi di videoscrittura si chiamano, in genere, documenti e non testi, proprio perché oltre al testo puro vengono aggiunti formattazione, immagini e altri oggetti. Editor o programma di videoscrittura? Anche se editor di testi e programmi di videoscrittura non sono esattamente la stessa cosa, i due termini sono spesso utilizzati per indicare lo stesso tipo di programmi… Potrebbe succedervi di leggere che Word è un editor di testi. Microsoft Word E’ un programma per la videoscrittura che permette di scrivere testi (come un normale editor), di formattare il testo, aggiungere immagini e altri oggetti. Microsoft Word è il programma di videoscrittura più utilizzato al mondo. Tuttavia, ne esistono altri i cui comandi e funzionalità sono simili. Funzioni • • • • • • • • • • funzioni varie di generazione automatica correttore ortografico, grammaticale dizionario dei sinonimi correzione automatica possibilità di visualizzazioni wysiwyg anteprima di stampa evoluta possibilità di attivare il salvataggio automatico del documento possibilità di importare oggetti (grafici, immagini, fogli elettronici, ecc) creati da altre applicazioni e di aggiornarli automaticamente stampa unione evoluta formule di calcolo e funzioni statistiche Menù File Funzioni svolte Gestione dei file (apertura, salvataggio, chiusura) impaginazione e stampa Modifica Variazioni del contenuto del lavoro: annulla, taglia, copia, incolla, seleziona tutto… Visualizza Tipo di modalità di visualizzazione del lavoro, gestione delle barre degli strumenti… Inserisci Introduzione di nuovi elementi all’interno del lavoro corrente: File, immagini, clip art, word art, file sonori, filmati… Menù Funzioni svolte Strumenti Servizi vari disponibili con il programma, gestione di macro, controlli ortografici e grammaticali multilingue, sunto automatico… Tabella Con esso si possono gestire tabelle all’interno del programma o modificare quelle importate da excel. Finestra Gestione delle finestre di lavoro, all’interno della finestra del programma ? Guida in linea, informazioni varie sulla versione del programma in uso Funzioni di Word Inserimento di immagini Produzione di materiali pubblicitari Collegamenti ipertestuali Generazione di ipertesti Controlli linguistici multilingue Revisioni Correzioni ortografiche e grammaticali, sillabazioni automatiche… Gestioni di lavori di gruppo Da dove si comincia? Sul sistema Windows occorre portare il puntatore del mouse sulla barra delle applicazioni e fare clic col tasto sinistro sul pulsante AVVIO o START, selezionare il menu Programmi scegliendo poi con un nuovo clic la “W” azzurra che corrisponde al programma Microsoft Word. APRIRE WINWORD 2000 Come prima operazione si deve imparare ad aprire Microsoft Winword. Fare clic sul pulsante START, portare il puntatore del mouse sopra PROGRAMMI. Si apre una seconda lista di comandi, spostare il puntatore su questa nuova lista e fare clic sopra Microsoft Winword, come indicato sulla figura 01. FIG. 01 Dopo pochi secondi si aprirà la finestra di Microsoft Winword 2000. Avvio di Word Avvio di WinWord • Per avviare Winword • Doppio clic sull’icona del collegamento a Word nel Desktop oppure • clic sul pulsante Avvio sulla barra delle Applicazioni, selezionare Programmi e quindi Word oppure • clic sul pulsante Avvio quindi scegliere Esegui, digitare path + Winword.exe. Avvio di Word sul Mac Su sistema Apple invece è necessario fare clic sulla mela colorata in alto. Una volta aperto il menù cliccare su “Applicazioni recenti” e successivamente selezionare la riga Microsoft Word. La schermata di apertura di Word Microsoft Word I pulsanti di visualizzazione permettono di cambiare rapidamente la modalità di visualizzazione del file. Equivalgono alle opzioni del menu Visualizza. Le barre di scorrimento permettono di vedere anche le parti del documento che eccedono le dimensioni dello schermo. La barra di stato indica il numero della pagine, il totale delle pagine del documento e la posizione del cursore. Icona Word Barra del Titolo pulsante di chiusura del Menu di Controllo Pulsante di ingrandimento Barra dei menu pulsante di riduzione a icona Barra Strumenti standard Puntatore del mouse Punto di inserimento Barra Strumenti Formattazione Righello Verticale Righello Orizzontal e Barra di selezione Riga di stato Pulsanti di visualizzazione normale, layout web, layout di stampa e visualizzazione struttura Barra di scorrimento Orizzontale Barra di scorrimento verticale Righello orizzontale rientro prima riga paragrafo rientro sporgente margine sinistro rientro dal margine sinistro pulsante allineamento tabulazioni margine destro Elementi essenziali della finestra 1. BARRA DEL TITOLO: mostra il nome del programma aperto (Microsoft Word) e il nome del file aperto (Documento 1). 2. BARRA DEI MENU (File, Modifica, ecc.). Barra del Menù Menù file Uscita WinWord • Per uscire da Winword • Menu File - Esci oppure clic sul pulsante Chiudi del menu di controllo applicazione. CHIUDERE WINWORD 2000 Per chiudere il programma si utilizza il pulsante chiudi, rappresentato da una X. Si trova in alto a destra sulla finestra di Winword, è visualizzato nella figura 01. FIG. 01 INTERFACCIA Nelle figure seguenti sono riportati gli elementi essenziali della finestra. 1. BARRA DEL TITOLO: dove si possono leggere il nome del programma aperto (Microsoft Winword) e il nome del file aperto (Documento 1). FIG. 01 2. BARRA DEI MENU (File, Modifica, ecc.). FIG. 02 Ogni menu contiene una lista di comandi. Per aprire un qualsiasi menu si deve fare un clic sul nome, per esempio VISUALIZZA, e subito si apre una “tendina” con una lista di comandi che ha l’aspetto seguente: FIG. 03 La lista dei comandi non è completa: sono visibili solo quelli principali e quelli utilizzati più spesso. Per questo motivo, ogni volta che si cerca un comando, si deve fare un clic alla fine della lista, sulle doppie frecce (evidenziate dal rettangolo rosso nella figura 03), in questo modo la lista diventa completa. FIG. 04 Per chiudere il menu si deve cliccare nuovamente sul rispettivo nome. 3. BARRA DEGLI STRUMENTI. FIG. 05 Questa barra è formata da una serie di pulsanti che rappresentano un modo più veloce, rispetto ai menu, di applicare i comandi. Ogni pulsante rappresenta un’operazione, per sapere quale è sufficiente fermare il puntatore del mouse sopra un pulsante e aspettare (senza fare clic). Dopo pochi secondi appare il nome, come sulla figura 06. 4. RIGHELLO. Serve per indicare in quale parte del foglio si può scrivere. FIG. 07 5. BARRA DI STATO. Indica l’operazione che si sta compiendo, cioè lo stato in cui si trova il programma in un determinato momento. Si trova in basso, alla fine della finestra di Winword, sopra il pulsante START. Visualizza alcune informazioni utili, per esempio pagina1, sezione 1, prima pagina su uno pagine totali, riga 1 e colonna 1. FIG. 08 6. La parte rimanente della finestra è il foglio su cui si scrivono i documenti. PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel precedente capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Winword: barra del titolo, barra dei menu, righello, barra degli strumenti, foglio di lavoro e barra di stato. Nella versione di Word 2000 le barre degli strumenti non si trovano subito a posto, infatti, la prima volta che si apre il programma ci sono due barre degli strumenti attaccate, che sembrano una unica. È necessario imparare a sistemarle. Nella figura 01 sono mostrate le barre degli strumenti, come appaiono prima di sistemarle. FIG. 01 Chi non è esperto può pensare che questa figura rappresenti un’unica barra, in realtà sono due. La prima inizia dove c’è il foglio bianco (il primo pulsante), la seconda inizia dove c’è la scritta “Times new roman”. Disposte in questo modo non sono efficienti, in quanto non visualizzano tutti i pulsanti. Per lavorare meglio occorre dividerle, disporle una sotto l’altra. Ogni barra degli strumenti inizia con una linea grigia verticale, come evidenziato nella figura 02. FIG. 02 I rettangoli rossi mostrano qual è la parte iniziale. Ogni barra può essere spostata in qualsiasi posizione dello schermo, prendendola sulla linea verticale. Si deve portare il puntatore del mouse sopra la linea, il puntatore assume l’aspetto di una quadrupla freccia nera, mostrata nella figura 03. FIG. 03 Se il puntatore del mouse non assume questo aspetto si deve continuare a muoverlo sullo schermo, vicino alla linea grigia, finché non si trova la posizione giusta. Solo quando sono visualizzate le quattro frecce si deve cliccare e tenere premuto il tasto sinistro del mouse. Tenendo premuto il tasto sinistro portare la barra degli strumenti in mezzo allo schermo. ESEMPIO. Separare le barre degli strumenti. Portare il puntatore del mouse sopra la linea verticale che c’è prima della scritta “Times new roman”. Muovere il puntatore del mouse finché non diventa una quadrupla freccia. FIG. 04 Premere e tenere premuto il tasto sinistro del mouse, portare il puntatore del mouse al centro dello schermo. Questo metodo si chiama trascinamento. Notare che, insieme al puntatore del mouse, si sta trascinando l’intera barra, con tutti i pulsanti. A questo punto si può rilasciare il tasto sinistro del mouse. Questo metodo si chiama trascinamento. Notare che, insieme al puntatore del mouse, si sta trascinando l’intera barra, con tutti i pulsanti. A questo punto si può rilasciare il tasto sinistro del mouse. FIG. 05 La barra degli strumenti portata al centro dello schermo ha cambiato aspetto: la linea grigia verticale è sostituita dalla barra blu che indica il nome degli strumenti (nell’esempio formattazione). Per spostare la barra “Formattazione” si deve prenderla sulla barra blu (esattamente come per tutte le finestre di Windows). ESEMPIO. Spostare una barra degli strumenti. ESEMPIO. Spostare una barra degli strumenti. Mettere il puntatore del mouse sopra la barra blu, il puntatore assume la forma di una freccia bianca. Premere e tenere premuto il tasto sinistro del mouse e spostare la barra in qualsiasi posizione dello schermo. Provare a spostare la barra sopra i bordi della finestra di Word, quando la barra arriva esattamente nel bordo della finestra assume la forma che aveva all’inizio, cioè con la linea grigia verticale. Riassumendo: Le barre degli strumenti possono avere forme diverse, a seconda della posizione nello schermo. Se una barra si trova sui bordi della finestra di Word, la sua forma è “schiacciata” e la barra inizia con una linea grigia verticale. Se la barra si trova in mezzo alla finestra, la linea grigia viene sostituita dalla barra blu che indica il nome. Per spostare una barra degli strumenti la si deve prendere sulla linea grigia oppure sul titolo. È possibile mettere nella posizione più comoda tutte le barre degli strumenti. La barra, quando si trova al centro della finestra, ha un pulsante che raffigura una X, a destra del titolo, che serve per chiudere la barra stessa. ESEMPIO. Chiudere una barra degli strumenti. Provare a fare un clic sulla X: sparisce la barra dallo schermo, è stata chiusa. Le barre visibili quando si apre Word non sono tutte quelle disponibili, ne esistono molte altre, ognuna con una sua specifica funzione. Normalmente sono visualizzate solo nel caso in cui si sta compiendo un’azione particolare, praticamente appaiono solo quando serve. Il motivo per cui non sono tutte visibili sullo schermo è perché, se così fosse, occuperebbero troppo spazio. Quindi la maggior parte sono nascoste finché non diventano necessarie. È possibile visualizzare o nascondere una qualsiasi barra degli strumenti in ogni momento. Si deve cliccare sul menu VISUALIZZA e fermare il puntatore del mouse in corrispondenza del comando “Barre degli strumenti” (senza fare clic). Appare una lista, come mostrato nella figura 06. La barra che corrisponde al nome Standard ha una V in fianco, questo significa che è attiva, cioè che è visualizzata. Per visualizzare o nascondere una qualsiasi barra si deve fare un clic sul nome. ESEMPIO. Visualizzare una barra degli strumenti. Aprire il menu VISUALIZZA, spostare il puntatore del mouse sul comando “Barre degli strumenti”, aspettare che si apra la lista e fare clic sul comando “Immagine”. È stata attivata, cioè visualizzata la barra degli strumenti immagine. Per nasconderla si devono ripetere le stesse operazioni appena fatte: aprire il menu VISUALIZZA, spostare il puntatore del mouse sul comando “Barre degli strumenti” e FIG. 07 aspettare che si apra la lista. Notare che questa volta il comando “Immagine” ha una V in fianco, infatti la barra è visualizzata. Fare clic sul comando “Immagine” e la barra scompare. Le due barre degli strumenti che di solito sono sempre attive sono le prime: Standard e Formattazione. Controllare che sul vostro computer queste due barre abbiano la V, nel menu VISUALIZZA – BARRE DEGLI STRUMENTI. Se non è così, visualizzarle entrambe, nascondendo tutte le altre. Prendere con il mouse la barra Formattazione, sul titolo, e portarla sotto quella Standard (quella con il pulsante del foglio bianco). Si deve prestare attenzione perché, muovendo anche di pochissimo il mouse, la barra cambia forma. È importante non mollare il tasto sinistro del mouse, finché è premuto si può continuare a spostare la barra. Le due figure seguenti indicano la posizione sbagliata (08) e quella corretta (09). FIG. 08 FIG. 09 Questa operazione per sistemare le barre degli strumenti non si deve fare sempre. Infatti, quando si nascondono o si visualizzano le barre degli strumenti, Word registra le modifiche per le successive sessioni di lavoro. Detto in altre parole, ogni volta che si apre il programma si trovano le barre degli strumenti esattamente come erano state lasciate la volta precedente. Inserire Testo Inserire del testo • DIGITARE IL TESTO Word è un programma di videoscrittura, per cui la prima cosa da imparare è come scrivere il testo. Questa operazione è talmente facile che non ci sarebbe bisogno di spiegarla, ma il manuale intende non solo insegnare ad utilizzare il programma, ma anche fare apprendere il motivo per cui si utilizzano i comandi: non solo come, ma anche perché. Per scrivere il testo è sufficiente aprire il programma e digitare il testo sulla tastiera. Qualsiasi cosa si digiti viene automaticamente inserito sul foglio. Per ora occupiamoci di inserire solo il testo, senza andare a capo, senza maiuscole e senza correggere gli errori di digitazione. Esempio • ESEMPIO. A capo automatico. Aprire un nuovo file in Word ( senza fare altre operazioni, digitate il testo seguente, senza preoccuparsi di andare a capo (il testo da digitare verrà visualizzato in corsivo). • fino a quando esisterà, a causa delle leggi e dei costumi, una dannazione sociale che crea artificialmente, in piena civiltà, inferni, e che complica con una fatalità umana il destino, che è divino; fino a quando i tre problemi del secolo, la degradazione dell’uomo a causa del proletariato, l’abbrutimento della donna a causa della fame e l’atrofia del fanciullo a causa delle tenebre che l’avvolgono, non saranno risolti; fino a quando, in certe regioni, sarà possibile l’asfissia sociale; in altre parole, e sotto un punto di vista ancor più esteso, fino a quando ci saranno sulla terra ignoranza e miseria, esercizi come questo potranno non essere utili. Esempio • Durante la digitazione ci si accorge che, arrivati a fine riga, il testo va a capo da solo: si arrangia il programma a sistemare tutto. • Se si desidera mandare a capo il testo prima della fine della riga si deve utilizzare il tasto INVIO. Dopo aver premuto il tasto INVIO si comincia a scrivere all’inizio della riga successiva. Per ora si consideri INVIO come il ritorno carrello della macchina da scrivere, in seguito si vedrà che non è esattamente così. • ESEMPIO. Invio. Continuando l’esercizio precedente premere INVIO e scrivere il testo seguente, andando a capo con INVIO al posto di (invio). • prima riga (invio) seconda riga (invio) terza riga, prova di digitazione. Continuando a scrivere il testo andrà a capo solo a fine riga e sarà il programma a stabilire quante parole stanno nella riga precedente (invio) ultima riga Scrivere Testo • • Seguendo alla lettera le istruzioni il testo dovrebbe risultare come mostrato nella figura 01. Cancellare del testo • CANC, BACK SPACE Si possono utilizzare due tasti per correggere gli errori: CANC e BACK SPACE. • Il primo si trova sopra le frecce direzione nella tastiera, con la scritta CANC (in alcune tastiere DEL). • Il secondo si trova sopra INVIO ed è rappresentato da una freccia verso sinistra. Entrambi cancellano un carattere alla volta, cioè eliminano un carattere per ogni pressione del tasto. • La differenza è che CANC elimina un carattere a destra del cursore, mentre BACK SPACE elimina un carattere a sinistra del cursore: il cursore è il riferimento non solo per la scrittura, ma anche per le correzioni. Quindi, prima di premere i tasti CANC o BACK SPACE si deve posizionare il cursore nel punto in cui si vogliono cancellare i caratteri. Esempio • • • ESEMPIO. CANC e BACK SPACE. Aprire un nuovo file (capitolo 08.01) e digitare il testo seguente: Prova di utilizzo dei tasti BACK SPACE CANC per correggere gli errori. Si ricorda di utilizzare la visualizzazione layout di stampa (capitolo 03.04) e di attivare il pulsante MOSTRA NASCONDI (capitolo 04.02). Si vogliono cancellare le parole BACK SPACE e CANC, utilizzando i rispettivi tasti. Per prima cosa portare il cursore tra la parola SPACE e la parola CANC, come si vede nella figura 01. • FIG. 01 Back Space • Premere più volte il tasto BACK SPACE sulla tastiera, per cancellare un carattere alla volta a sinistra del cursore, cioè la scritta BACK SPACE. Il risultato si vede nella figura 02. • FIG. 02 • Cancellare Premere più volte il tasto CANC sulla tastiera, per cancellare un carattere alla volta a destra del cursore, cioè la scritta CANC, il risultato si vede nella figura 03. • FIG. 03 • Per correggere si possono utilizzare entrambi i tasti indifferentemente, posizionando il cursore correttamente. I due tasti non sono uno migliore dell’altro o uno più veloce dell’altro, il loro utilizzo dipende solo dalla posizione del cursore. Dopo aver cancellato i caratteri sbagliati, se si desidera inserire altro testo è sufficiente digitarlo. Provare a scrivere nuovamente BACK SPACE CANC. Nel capitolo 06 si vedrà come cancellare più caratteri insieme, per esempio intere parole, righe o pagine. A cosa serve la selezione • INTRODUZIONE Selezionare significa dire al programma con quale parte del testo si intende lavorare. Quando si seleziona una parte del foglio si lavora solo con quella: tutti i comandi valgono solo per le righe selezionate, non per tutte le altre. • In generale si adopera la selezione per utilizzare gli stessi comandi su una parte del testo, per esempio colorare e ingrandire la riga del titolo. • Senza la selezione, si dovrebbe lavorare un carattere alla volta, come per tutti i comandi visti nei capitoli precedenti. • Questo significherebbe ripetere la stessa operazione (colore e ingrandimento) per tutti i caratteri, cioè decine, centinaia di volte. • Utilizzando la selezione, invece, i comandi (colorare e ingrandire) si devono eseguire una volta sola per tutto il testo selezionato. • • Una buona regola per lavorare con i programmi di videoscrittura, quando non si è ancora esperti e non si conoscono bene i comandi, è quella di scrivere prima tutto il testo, senza preoccuparsi di come viene disposto nel foglio. • Solo successivamente si passa a quella che viene chiamata la formattazione del testo, cioè per esempio scegliere il tipo di carattere, il colore, sottolineare le parole importanti, centrare i titoli, ecc. • Questo non è il sistema più veloce per lavorare, ma è sicuramente il più semplice e quello che evita la maggior parte dei problemi. • È possibile formattare il testo anche durante la digitazione, ma ciò implica una conoscenza molto avanzata dei comandi e del programma e complica molto l’utilizzo di Word. • La parte del testo selezionata cambia colore, come se si passasse sopra al testo con un pennarello evidenziatore. • SELEZIONARE CON LA TASTIERA • Nel capitolo 04.05 si è visto come spostare il cursore utilizzando la tastiera, gli stessi tasti premuti insieme a SHIFT (freccia verso l’alto) servono per selezionare. • Le frecce direzione muovono il cursore un carattere alla volta nella direzione della freccia, SHIFT + frecce direzione seleziona il testo un carattere alla volta, nella direzione della freccia. • I tasti FINE e HOME spostano il cursore all’inizio e alla fine della riga, quindi SHIFT + FINE e SHIFT + HOME servono per selezionare il testo dalla posizione del cursore fino alla fine o fino all’inizio della riga. CTRL + HOME e CTRL + FINE mandano il cursore rispettivamente all’inizio e alla fine del documento, quindi SHIFT + CTRL + HOME e SHIFT + CTRL + FINE servono per selezionare il testo dalla posizione del cursore fino all’inizio o fino alla fine del documento, rispettivamente. ESEMPIO. • ESEMPIO. Prove di selezione con la tastiera. Aprire un nuovo documento e digitare il seguente testo: • Il riconoscitore di design pattern implementato è stato realizzato completamente con il linguaggio Java. Tale scelta è stata influenzata dalle caratteristiche di Java, la sua portabilità tra le varie piattaforme e dal fatto che questo linguaggio è di pubblico dominio. Oltre al Java Development Kit, versione 1, sono stati utilizzati due tool per implementare gli analizzatori sintattico e lessicale, in particolare sono stati utilizzati JLex e CUP. Entrambi i tool sono scritti completamente in Java e sono a loro volta di pubblico dominio. • Provare tutti i comandi sopra descritti sul testo. Nell’immagine 01 si vede un esempio di selezione. Provare tutti i comandi sopra descritti sul testo. Nell’immagine 01 si vede un esempio di selezione. Come si vede, il testo selezionato è colorato come se fosse stato utilizzato un pennarello evidenziatore nero. Per poter vedere il testo sotto il nero dell’evidenziatore, il testo è visualizzato al negativo, cioè in bianco. Quando un testo è selezionato non si vede mai il colore vero del testo, ma sempre il colore negativo. Un’altra cosa molto importante da notare è che quando c’è un testo selezionato non c’è il cursore. La selezione esclude il cursore, e viceversa. Per togliere la selezione dal testo si deve quindi posizionare il cursore in un punto del testo, facendo un clic con il mouse o utilizzando uno dei tasti precedenti, senza lo SHIFT. Selezione SELEZIONARE CON IL MOUSE • Per selezionare il testo si può utilizzare anche il mouse, che è generalmente lo strumento preferito, ma non sempre il migliore. Per esempio selezionare una parola e mezza con il mouse, oppure selezionare pochi caratteri, risulta più difficile che non con la tastiera. • Il primo sistema per selezionare è il più semplice di tutti ed è quello più utilizzato in assoluto. Si deve portare il puntatore del mouse sopra il testo, cliccare e tenere premuto il pulsante sinistro, muovere il puntatore (tenendo premuto il tasto sinistro). Tutto il testo sopra cui si passa con il puntatore diventa nero, cioè viene selezionato, fino a quando si rilascia il pulsante sinistro del mouse. Per riavere il cursore si deve semplicemente fare un clic sul testo. SELEZIONARE CON IL MOUSE • Di seguito saranno spiegati altri sistemi per selezionare testo con il mouse, che corrispondono a scorciatoie rispetto al metodo precedente. Si devono però introdurre due concetti importanti: parola e paragrafo (cioè cosa sono le parole e i paragrafi per Word). Si è già visto che il computer considera come carattere qualsiasi cosa venga premuto sulla tastiera, compresi gli spazi e gli INVII (che non vengono stampati). • Winword non ha il dono della semantica, cioè non conosce il significato del testo. Word non riconosce le parole dal significato, ma utilizza questo concetto: una parola è un insieme di caratteri seguita da uno spazio. Non ha nessuna importanza se la parola sia corretta o errata, se manca una doppia o una vocale. Per esempio la stringa di testo “un’automobile” nella lingua italiana è formata da due parole, per il computer invece, non essendoci lo spazio in mezzo, è formata da un’unica parola. • Il concetto di paragrafo è un po’ più complesso. Nei libri si dice che finisce un paragrafo quando si trova un punto a capo. Cioè un paragrafo è composto da tutte le righe, formate anche da più frasi, fino a dove si va a capo. Nel computer si considera come paragrafo il testo compreso tra due simboli di fine paragrafo. Possono esserci zero righe e zero parole (cioè solo i due simboli), oppure tante righe e tante parole. Nelle figure 01, 02, 03 e 04 si vedono alcuni esempi. SELEZIONARE CON IL MOUSE • Possono esserci zero righe e zero parole (cioè solo i due simboli), oppure tante righe e tante parole. Nelle figure 01, 02, 03 e 04 si vedono alcuni esempi. • FIG. 01, un unico paragrafo, senza testo. • FIG. 02, due paragrafi, senza testo • FIG. 03, un paragrafo con testo. • FIG. 04 ESEMPIO • • • • • • ESEMPIO. Parole, paragrafi. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente. Andare a capo con INVIO al posto della scritta (a capo con invio). Si può paragonare un foglio elettronico ad una grande tabella disegnata su un foglio di carta. La tabella è suddivisa in righe e colonne, l’incrocio tra una riga e una colonna forma una cella (una casella della tabella). Nelle celle si possono inserire varie informazioni: numeri, testo, date, percentuali, ecc. (a capo con invio) Un foglio di calcolo è un programma che permette di creare le tabelle in modo automatico e semplice: non si deve disegnare la tabella, ma è già pronta sullo schermo. Quello che si deve fare è semplicemente inserire i dati all’interno della tabella. (a capo con invio) Un foglio di calcolo non si limita solo a questo, altrimenti sarebbe sufficiente utilizzare un programma per la videoscrittura, per esempio Microsoft Winword. • I dati numerici possono essere elaborati utilizzando diverse operazioni (somma, differenza, ecc.) e funzioni (media, massimo, ecc.) al fine di ottenere dei risultati, sempre numerici. Questa è la caratteristica per cui si utilizza un foglio di calcolo anziché un programma per videoscrittura, cioè fare operazioni e ottenere dei risultati. (a capo con invio) Queste operazioni sono tali che, una volta create, possono essere utilizzate con dati diversi. • Il testo dovrebbe risultare molto simile a quello che si vede nella riduzione della figura 05. BARRA DI SELEZIONE • Una parte dello schermo del programma è dedicata alla selezione del testo, per velocizzare la selezione quando il testo in questione è lungo. La barra di selezione è la parte bianca del foglio a sinistra del testo. Inizia dopo il righello verticale e finisce dove cominciano le righe. • Quando si porta il puntatore del mouse su questa zona, il puntatore assume la forma di una freccia bianca che ha la punta verso il testo. • Nella figura 01 la zona barra di selezione è colorata in azzurro, per distinguerla dal resto del foglio, e il puntatore è colorato in rosso. BARRA DI SELEZIONE BARRA DI SELEZIONE • Per utilizzare la barra di selezione si deve semplicemente portare il cursore sopra la zona indicata e attendere che il puntatore assuma la forma di una freccia in direzione del testo. • Se la barra di selezione del vostro computer è molto meno spaziosa di quella della figura, verificare di utilizzare la visualizzazione layout di stampa e utilizzare le barre di scorrimento per portarsi a sinistra del tutto nello schermo. Un clic sulla barra di selezione evidenzia una riga (indipendentemente dal fatto che si tratti di un paragrafo o meno). • Premendo il tasto sinistro del mouse e spostando il puntatore verso l’alto o verso il basso (sempre tenendo premuto il pulsante) si selezionano tutte le righe vicino alle quali si passa con il puntatore stesso. Doppio clic sulla barra di selezione evidenzia un paragrafo, cioè da INVIO a INVIO. • Triplo clic sulla barra di selezione evidenzia tutto il documento, dall’inizio alla fine. Questo è il sistema più veloce per selezionare tutte le pagine scritte. • ESEMPIO. Barra di selezione. Provare sul testo dell’esercizio precedente a selezionare utilizzando i comandi appena visti per la barra di selezione. • Non è possibile selezionare parti di testo non contigue, cioè pezzi di testo staccati, non esiste nessun comando che compie questa operazione. Si può capire il motivo pensando a come Word memorizza il testo. CANCELLARE LA SELEZIONE • Si è visto sopra che quando c’è un testo selezionato manca il cursore e, viceversa, quando c’è il cursore non ci può essere testo evidenziato. Si può dire che la selezione sostituisce il cursore. In precedenza sono stati introdotti i comandi CANC e BACK SPACE, che servono per cancellare un carattere alla volta. Gli stessi comandi possono eliminare una parola intera, un paragrafo, più pagine o tutto il documento con un’unica operazione: si deve prima selezionare il testo da cancellare, poi utilizzare indifferentemente uno dei due tasti, tutto il testo selezionato viene eliminato in un’unica operazione. • ESEMPIO. Cancellare la selezione. Selezionare una parola nel testo degli esercizi precedenti, come mostrato nella figura 01. BARRA DI SELEZIONE Selezione più Canc • Premere il tasto CANC (o BACK SPACE) una sola volta, l’intera parola viene cancellata, figura 02. Provare a selezionare altre parti del testo e premere CANC. ANNULLA E RIPRISTINA • Un altro effetto della selezione è che se c’è testo selezionato e si digita un qualsiasi carattere nella tastiera, tutta la selezione sparisce e viene sostituita da quell’unico carattere. • ESEMPIO. Selezionare tutto il testo degli esempi precedenti, con un triplo clic nella barra di selezione. BARRA DI SELEZIONE Premere il carattere “a” sulla tastiera, tutto il testo sparisce e viene sostituito dalla “a” appena digitata. ANNULLA • Succede spesso, per errore, di premere un carattere nella tastiera quando c’è un testo selezionato e veder sparire tutto. Prima di imprecare e disperarsi esiste un comando che serve ad annullare l’ultima operazione fatta: ANNULLA, il cui pulsante è mostrato nella figura 03. ANNULLA • Provare a fare un clic sulla freccia blu, ricompare tutto il testo. Il comando ANNULLA memorizza tutte le operazioni (in realtà qualcuna la salta) che vengono fatte dall’apertura del file fino a quando il file è stato salvato. Facendo un clic sulla freccetta nera vicino al pulsante si apre una lista che consiste in tutte le operazioni compiute sul file, in ordine inverso, cioè dall’ultima alla prima. • È possibile annullare una qualsiasi operazione facendoci un clic sopra, ma bisogna fare attenzione perché le operazioni sono legate in modo simile ad una catena. Per esempio se sono state fatte 10 operazioni e si annulla la numero 8, verranno annullate anche la 9 e la 10. Questo significa che quando si commette un errore è meglio correggerlo subito, prima di eseguire qualsiasi altro comando. Se si utilizza in modo scorretto il pulsante ANNULLA, c’è anche un comando che memorizza le operazioni annullate: RIPRISTINA, figura 05. Questo comando si utilizza nello stesso modo del precedente. ANNULLA FORMATO MAIUSCOLE/MINUSCOLE • Succede di scrivere alcune righe e solo alla fine accorgersi di aver lasciato premuto il tasto CAPS LOOK, il risultato è quello che si vede nella figura 01. • FIG. 01 MAIUSCOLE/MINUSCOLE • È possibile convertire il testo, utilizzando il comando MAIUSCOLE/MINUSCOLE, che si trova all’interno del menu FORMATO. Si deve prima selezionare il testo e, subito dopo, lanciare il comando, e appare la finestra di dialogo visualizzata nella figura 02. FIG. 02 MAIUSCOLE/MINUSCOLE • Si deve cliccare vicino al comando che si desidera utilizzare e in seguito fare clic su OK. Le figure seguenti mostrano, uno alla volta, i comandi eseguiti sul testo della figura 01. • FIG. 03, Normale. • FIG. 04, tutto minuscole. • FIG. 05, tutto maiuscole. • FIG. 06, tutte iniziali maiuscole. • FIG. 07, inverti maiuscole/minuscole. SIMBOLI • Sulla tastiera non sono disponibili tutti i caratteri esistenti al mondo, per esempio non si trova il simbolo ©, oppure ®; mancano anche molti caratteri utilizzati in altri paesi, per esempio la Ñ spagnola, oppure la Ü tedesca, come mancano molti simboli utilizzati in matematica, per esempio le lettere dell’alfabeto greco. È possibile trovare e inserire tutti questi simboli utilizzando il comando SIMBOLI, all’interno del menu INSERISCI. Lanciando il comando si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 01. Simboli Simboli • I simboli sono raggruppati in base al tipo di carattere, quindi quelli visibili sono solo una parte di quelli che si possono trovare. Per cercare altri caratteri si deve fare un clic sulla tendina (freccia nera) della casella di testo “Tipo di carattere”, che si trova in alto a sinistra. Nella lista che appare si deve fare un clic sul nome di un carattere e compaiono altri simboli. Simboli • Oltre ai caratteri di testo, sono disponibili anche simboli come telefoni, computer, ruote o altri oggetti che è possibile inserire: provare a scegliere i caratteri Winding. Una volta trovato il simbolo che si vuole inserire nel testo, si deve fare un clic sulla cella del simbolo, che diventa blu e un clic sul pulsante INSERISCI. I simboli sono inseriti all’interno del testo nella posizione indicata dal cursore. Inserire i simboli con il comando SIMBOLI è corrispondente a digitarli con la tastiera, quindi, prima di aprire la finestra del comando si deve posizionare il cursore nel punto in cui si desidera inserire il nuovo carattere. Una volta inseriti nel testo, i simboli si comportano come tutti gli altri caratteri, Word non distingue tra quelli che si digitano da tastiera e quelli che si inseriscono dal menu. • ESEMPIO. Simboli. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente: Simboli Prova simboli. Provare ad inserire dei simboli come si vede nella figura 02, nelle stesse posizioni. FIG. 03 Tutti i simboli della figura fanno parte del tipo di carattere “symbol”. Provando l’esempio precedente ci si accorge di un grosso difetto: si perde molto tempo ad inserire un simbolo. C’è un sistema per inserire più velocemente i simboli che si utilizzano spesso, quello di assegnare una combinazione di tasti. Esempi • ESEMPIO. Assegnare una combinazione di tasti. Lanciare il comando INSERISCI – SIMBOLO, fare un clic su un simbolo a scelta e fare un clic sul pulsante SCELTA RAPIDA, in basso nella finestra di dialogo, figura 01. Si apre una nuova finestra di dialogo, figura 04. • • • • Fare un clic dentro la casella “Nuova combinazione”, in modo che lampeggi il cursore. In questa casella si deve digitare la combinazione di tasti da assegnare al simbolo. Le combinazioni di tasti si compongono scegliendo uno o due tra i tasti SHIFT, ALT, CTRL e ALTGR e uno dei caratteri dell’alfabeto (compresi i numeri). Per esempio sono combinazioni di tasti CTRL +C, ALT +V, SHIFT + 6, CTRL + SHIFT + B. Si deve porre attenzione nella scelta dei tasti, perché molte combinazioni sono già occupate dal programma. Provare a digitare CTRL + C (premere e tenere premuto il tasto CTRL e contemporaneamente premere e rilasciare il tasto C). La combinazione viene scritta nella casella “nuova combinazione”, ma subito più in basso il programma avverte che questa combinazione è assegnata al comando copia. • Ogni volta che si sceglie una combinazione e sotto il programma scrive che è già assegnata, conviene cambiarla. • Cancellare CTRL + C e provare a digitare CTRL + SHIFT + W, il programma ci avverte che questa combinazione è libera, cioè non è assegnata, come si vede nella figura 06. • Una volta trovata una combinazione non assegnata, si deve memorizzare la combinazione facendo un clic sul pulsante ASSEGNA. • La combinazione viene spostata dalla casella “nuova combinazione” alla casella “combinazioni correnti”. • Fare un clic sul pulsante CHIUDI e si ritorna alla finestra di dialogo precedente. Chiudere questa finestra utilizzando il pulsante X in alto a destra. • Da questo momento in poi è possibile scrivere il simbolo assegnato utilizzando la combinazione di tasti scelta. Provare a ripetere più volte la combinazione di tasti CTRL + SHIFT + W, si vedrà che ogni volta verrà inserito nel testo il simbolo scelto. • Conviene assegnare una combinazione solo Ai simboli che sono utilizzati spesso. Gestione File FILE NUOVO • FILE NUOVO Prendere un nuovo file significa iniziare un nuovo lavoro. In qualsiasi momento è possibile terminare un lavoro e cominciarne un altro, facendo un clic sul pulsante NUOVO, evidenziato da un rettangolo rosso nella figura 01. Il pulsante si trova in alto a sinistra, nella barra degli strumenti e corrisponde al comando NUOVO, che si trova aprendo il menu FILE. • Con questa operazione Word apre un nuovo file, che prende il nome di DOCUMENTO 2 (il numero aumenta ogni volta). Nella barra delle applicazioni, quella dove si trova START, sono visualizzati due pulsanti che rappresentano i due file di Word aperti (aprendo più file si trova un pulsante per ogni file aperto). Apri Nella figura 02 si nota che ci sono due file aperti: Documento1 e Documento2. Il file che si vede nella finestra di Word è Documento2: quello che ha il pulsante premuto. Per tornare a lavorare con il file Documento1 si deve premere il rispettivo pulsante. In generale, quando ci sono più file aperti, ad ogni file corrisponde un pulsante sulla barra delle applicazioni, il file che si utilizza è quello con il pulsante premuto, per passare ad un altro file si deve fare un clic sul pulsante con il nome del file. Il numero massimo di file nuovi che si possono creare dipende dalla quantità di memoria del computer. Un altro modo di vedere quali sono i file aperti è quello di utilizzare il menu FINESTRA: aprendo il menu finestra, alla fine dei comandi, si trova la lista dei file aperti. In questa lista un solo nome di file ha una V di fianco: è il file attivo. Per passare da un file all’altro si deve aprire il menu FINESTRA e fare un clic sul nome del file. Finestre • • • Nella figura 02 si nota che ci sono due file aperti: Documento1 e Documento2. Il file che si vede nella finestra di Word è Documento2: quello che ha il pulsante premuto. Per tornare a lavorare con il file Documento1 si deve premere il rispettivo pulsante. In generale, quando ci sono più file aperti, ad ogni file corrisponde un pulsante sulla barra delle applicazioni, il file che si utilizza è quello con il pulsante premuto, per passare ad un altro file si deve fare un clic sul pulsante con il nome del file. • Il numero massimo di file nuovi che si possono creare dipende dalla quantità di memoria del computer. • Un altro modo di vedere quali sono i file aperti è quello di utilizzare il menu FINESTRA: aprendo il menu finestra, alla fine dei comandi, si trova la lista dei file aperti. In questa lista un solo nome di file ha una V di fianco: è il file attivo. Per passare da un file all’altro si deve aprire il menu FINESTRA e fare un clic sul nome del file. • La figura 03 mostra il menu FINESTRA con i file DOCUMENTO1 e DOCUMENTO2. DOCUMENTO1 è il file attivo. FILE SALVA CON NOME • • • • • Fare un clic sul pulsante del file DOCUMENTO2 e scrivere quanto segue: File Documento2, prova di memorizzazione. Il nome del file, DOCUMENTO2, è visualizzato, oltre che nel pulsante sulla barra delle applicazioni, anche sulla barra del titolo (quella blu in alto). Il lavoro che stiamo facendo, come qualsiasi altro lavoro con il computer, è temporaneamente memorizzato sulla memoria RAM. La memoria RAM è una memoria volatile, cioè perde tutto il suo contenuto quando viene tolta la corrente, quando cioè si spegne il computer. Questo significa che, se non si dice niente, ogni volta che viene spento il computer e poi riacceso, si deve ricominciare il lavoro dall’inizio. Di solito, invece, si vogliono memorizzare i lavori in modo da poterli successivamente riprendere per modificarli o ampliarli. Per memorizzare un file e riprenderlo in seguito si utilizza un’altra memoria: la memoria su dischi (di solito HARD DISK o FLOPPY DISK). La memoria RAM è utilizzata come memoria di lavoro (temporanea) dal computer, in quanto è veloce. I dischi sono utilizzati come memoria permanente: quando si registra un file sull’ hard disk questo rimane “per sempre”. Permanente significa che il file memorizzato rimane finché non si decide di cancellarlo. Non viene utilizzato l’ hard disk direttamente come memoria di lavoro perché è molto più lento della RAM. Salva con nome • Ogni volta che siamo interessati a mantenere un file dobbiamo memorizzarlo, cioè dire esplicitamente a Word di registrare il file sull’ hard disk. • Questa operazione viene fatta con il comando SALVA CON NOME, che si trova nella barra degli strumenti, vicino al pulsante NUOVO, oppure all’interno del menu FILE. La figura 01 mostra il pulsante, contornato da un rettangolo rosso. Salva con nome • • • Quando si fa un clic su questo pulsante, appare la finestra SALVA CON NOME, visualizzata nella figura 02. In questa finestra si devono indicare due cose: La directory in cui memorizzare il file nella tendina in alto evidenziata dal rettangolo rosso che si chiama SALVA IN. Se non si specifica una directory Word utilizza la cartella DOCUMENTI, come tutti i programmi della Microsoft. • Il nome del file sulla casella in basso evidenziata dal rettangolo rosso. Si deve fare un clic dentro la casella bianca, cancellare il nome predefinito e scrivere il nuovo nome. Se non si digita niente Word utilizza Documento1, Documento2, ecc., come si vede nella figura 02. Provare a scrivere magico. Fare un clic sul pulsante SALVA. Salva con nome • La finestra SALVA CON NOME sparisce e sembra che non sia successo niente. Osservando più attentamente si notano due cose: • è cambiato il nome del file sulla barra del titolo in alto; • è cambiato il nome del file sul pulsante nella barra delle applicazioni in basso. Come si vede nelle figure 03 e 04. • File - Esci • Questo indica che il file è stato registrato nell’ hard disk. Chiudere Word, utilizzando il comando FILE – ESCI, il computer, prima di chiudere il programma, chiude tutti i file aperti dentro Word. • Per i file che sono stati registrati sull’ hard disk non ci sono problemi. Se però sono stati creati nuovi file e non sono stati salvati con nome, l’applicazione chiede se veramente si vogliono chiudere. Sono stati creati due file: Documento1 e Documento2, all’inizio si trovavano entrambi sulla memoria RAM. • Poi abbiamo registrato Documento2 sull’ hard disk e gli abbiamo dato il nome “magico”. Quando abbiamo utilizzato il comando FILE – ESCI, Word ha chiuso senza problemi il file magico, per il file Documento1 avverte che: • Documento1 si trova sulla memoria RAM; • Se lo chiudiamo sarà perso per sempre. Salva • Winword chiede quindi se si intende memorizzarlo nell’ hard disk, tutto ciò è fatto con la seguente finestra: Ci sono tre possibilità: Il pulsante SÌ manda alla finestra SALVA CON NOME, vista prima e che serve per memorizzare il file sull’ hard disk. Il pulsante NO chiude il file, senza memorizzarlo. Il pulsante ANNULLA fa tornare a Word, praticamente annulla il comando dato prima: FILE – ESCI. FILE APRI • • Riaprire Winword. Ogni volta si trova un nuovo file Documento1, sul quale lavorare. Spesso si vuole, invece di cominciare un nuovo lavoro, riprendere un file già iniziato. Questo significa dire al computer di andare a prendere il file nell’ hard disk, leggerlo e memorizzarlo sulla memoria di lavoro: la RAM. Questa operazione in termini informatici è chiamata aprire il file. Per aprire un file si utilizza il comando APRI, che si trova nella barra degli strumenti vicino al pulsante NUOVO o nel menu FILE. Il pulsante apri è evidenziato, nella figura 01, con un rettangolo rosso. Apri • • Dopo aver fatto un clic sul pulsante APRI, appare la finestra 02 molto simile alla finestra SALVA CON NOME. Si devono indicare due cose: • La directory in cui si trova il file, utilizzando la tendina CERCA IN, evidenziata dal rettangolo rosso in alto; • Il nome del file. Una volta scelta la directory, nella parte centrale della finestra appare la lista di tutti i file contenuti nella cartella stessa. Si deve fare un doppio clic sul nome del file, nel nostro caso magico. Dopo queste operazioni si apre il file scelto e si può riprendere il lavoro da dove era stato lasciato. Il risultato finale è lo stesso che si otterrebbe facendo il lavoro tutto di seguito. Scrivere alla fine del testo “seconda volta”. Il risultato dovrebbe essere il seguente. • FILE SALVA • • Le nuove modifiche sono memorizzate nella memoria RAM. Questo significa che, se vogliamo tenere tutte le modifiche, dobbiamo registrarle sull’ hard disk. Non è più necessario ripetere tutte le fasi precedenti, in quanto Winword conosce già la directory in cui si intende memorizzare il file e conosce anche il nome del file. Quindi per memorizzare le modifiche si utilizza il comando SALVA, anziché SALVA CON NOME. Il comando SALVA si trova nella barra degli strumenti, come mostrato nella figura 01, o all’interno del menu FILE. Salva • Il pulsante è lo stesso di prima. In effetti, i comandi SALVA e SALVA CON NOME sono la stessa cosa. La differenza è che il primo si utilizza quando il file è già stato registrato in precedenza, il secondo si utilizza la prima volta che si registra il file. • Il comando SALVA CON NOME può essere utilizzato anche per creare una copia del file, con un nome diverso o su una directory diversa. Ogni volta che si utilizza FILE - SALVA CON NOME, Windows propone di salvare il file nella cartella su cui è stato aperto, con il nome con cui è stato aperto: corrisonde al comando SALVA. Cambiando nome al file o cartella del file si crea una copia del file: si ottengono due documenti, uno con la versione aggiornata, uno con la versione più vecchia, senza modifiche. IMPOSTA PAGINA • • • Prima di iniziare a scrivere il testo si deve scegliere il supporto su cui scrivere, cioè se utilizzare un foglio oppure una busta, le dimensioni del foglio e altre caratteristiche. Per decidere le caratteristiche della pagina si utilizza il comando IMPOSTA PAGINA che si trova all’interno del menu FILE. Lanciando questo comando si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 01. Margini. • • La finestra è divisa in 4 schede, rappresentate dai nomi che si vedono in alto: Margini, Dimensioni, Alimentazione e Layout. Per passare da una scheda all’altra si deve fare clic sul nome della scheda stessa. Cominciamo ad analizzare la scheda Margini. A destra c’è un’area chiamata Anteprima che mostra il risultato dei comandi utilizzati nel resto della finestra. Ogni volta che si utilizza un comando si controlla sull’anteprima per vedere il risultato. • Sulla sinistra ci sono le misure dei margini di scrittura, che rappresentano l’area del foglio su cui si scrive. Generalmente nessuno vuole iniziare a scrivere nell’angolo in alto a sinistra della pagina, ma si comincia un po’ più in basso e un po’ più a destra dal bordo. Praticamente i margini indicano la distanza dai bordi del foglio e creano un secondo “foglio” più piccolo sul quale si scrive il testo. La figura 02 mostra la pagina con i margini rappresentati in rosso. Rilegatura • • • Per modificare i margini si utilizzano le frecce vicino al numero: la freccia verso l’alto aumenta il margine, quella verso il basso lo diminuisce. Le modifiche dei margini riguardano l’intero documento, dalla prima all’ultima pagina. Sotto i margini c’è una casella chiamata rilegatura che serve se il documento stampato debba essere anche rilegato. In questo caso è utile aggiungere almeno un centimetro in più al margine di sinistra. Se non si prevede lo spazio per la rilegatura, può succedere che risulti difficile leggere nei fogli, in quanto la colla o le graffette della rilegatura tolgono spazio al testo. Per aumentare o diminuire lo spazio della rilegatura si usano le frecce, come visto per i margini. La rilegatura viene segnalata con una “griglia” nell’anteprima, figura 03. Rilegatura • • In basso a destra, nella finestra di dialogo, ci sono altre due opzioni riguardanti la rilegatura: Posizione della rilegatura A sinistra, In Alto. La prima è quella predefinita e visibile nella figura 03, la seconda serve per rilegare le pagine come un blocco notes anziché come un libro, figura 04. Intestazione a piè di pagina • • Sotto la rilegatura si trovano le misure dell’intestazione e dei piè di pagina, che rappresentano tutto ciò che si scrive sopra il margine superiore la prima o tutto ciò che si scrive sotto il margine inferiore, verranno trattati in un prossimo capitolo. L’unica cosa da segnalare in questo capitolo è che per i piè di pagina si deve modificare la misura, infatti molte stampanti tagliano la parte inferiore del documento se non si mette la misura di almeno 1,7 cm come piè di pagina. Sotto si trova l’opzione Pagine affiancate, che serve quando si intende stampare fronte e retro le pagine, come nei libri. Facendo un clic sul quadrato bianco appare una V e sull’anteprima si vedono le pagine affiancate, figura 05. 2 pagine per foglio • Sono cambiati anche i nomi dei margini: quello che prima si chiamava margine sinistro è diventato margine esterno, mentre il margine destro è diventato il margine interno, proprio come succede sui libri. • L’opzione successiva si chiama 2 pagine per foglio ed è una novità della versione 2.000 del programma, non c’è sulle versioni precedenti. Serve per stampare le pagine in versione ridotta, appunto per far stare due pagine sullo stesso foglio. Imposta pagina • • Rimane il pulsante PREDEFINITO, che è meglio non utilizzare. Questo pulsante cambia i valori preimpostati dei comandi della finestra, sostituendoli con i nuovi valori inseriti. In pratica significa che aprendo un nuovo file, invece di trovare il foglio con le dimensioni e i margini normali, si trova il foglio con le impostazioni scelte dall’utente e con i margini modificati. Conviene non utilizzare questo pulsante. Passiamo alla scheda Dimensioni, dove si può scegliere il tipo di supporto su cui scrivere, figura 07. Dimensioni foglio • • Sulla destra si trova ancora l’anteprima, con la stessa funzione della scheda precedente. A sinistra c’è una casella che si chiama Dimensioni foglio e che serve, appunto, a scegliere le dimensioni della pagina. Per cambiare le dimensioni si deve fare un clic sulla tendina, la freccia nera a destra della casella, e scegliere un tipo di foglio sulla lista che si apre, figura 08. Altezza e Larghezza • • Nella lista c’è una barra di scorrimento per vedere gli altri tipi di documento, tra i quali si trovano anche le buste. Il contenuto della lista dipende dalla stampante installa nel computer. È anche possibile personalizzare il foglio immettendo a mano le misure in centimetri sfruttando le caselle sottostanti: Altezza e Larghezza. Più in basso c’è la sezione Orientamento foglio in cui si può scegliere se scrivere e stampare in orizzontale o in verticale. La figura 09 mostra la scheda Alimentazione, che è poco utilizzata, infatti i comandi di questa scheda si trovano nelle proprietà della stampante. Conviene scegliere le impostazioni direttamente nelle proprietà della stampante. Layout • L’ultima scheda si chiama Layout ed è visualizzata nella figura 10. Intestazione a piè di pagina • La maggior parte dei controlli di questa scheda sono accessibili utilizzando altri comandi, che si vedranno in seguito. Per esempio l’area Intestazioni e piè di pagina verrà trattata nel capitolo riguardante tale argomento, in questo capitolo non si capirebbe la funzione, non conoscendo l’argomento. • I comandi che si utilizzano in questa finestra sono due, di cui il primo è l’allineamento verticale. Facendo un clic sulla tendina si apre la lista dei possibili allineamenti, come si vede nella figura 11. • • • • L’allineamento L’allineamento verticale riguarda tutto il testo di una pagina e serve per decidere come sistemare il testo. Normalmente il testo viene disposto in alto sul foglio, esattamente dove è stato scritto. In alcuni casi si vuole portare il testo al centro del foglio (centrato), per esempio per fare cartelli o avvisi. L’allineamento giustificato serve per “allungare” il testo: le righe scritte sono distribuite su tutta la pagina, aumentando la distanza tra le righe. ESEMPIO. Allineamento verticale. Aprire un nuovo file e scrivere le tre righe seguenti sostituendo (invio) con il simbolo di fine paragrafo, come al solito. Prima riga. (invio) Seconda riga. (invio) Terza riga. Il testo è disposto in alto nel foglio, come si vede nella figura 12 (le dimensioni del testo sono state ingrandite). FILE – IMPOSTA PAGINA • Lanciare il comando FILE – IMPOSTA PAGINA e fare un clic sulla scheda Layout. Aprire la tendina del comando Allineamento verticale, fare un clic su Centrato e un clic sul pulsante OK. Il testo verrà disposto nella pagina come mostrato nella figura 13. FILE – IMPOSTA PAGINA • Aprire nuovamente il comando FILE – IMPOSTA PAGINA e selezionare la scheda Layout. Aprire la tendina del comando Allineamento verticale e fare un clic sulla voce giustificato, infine fare un clic su OK. Il testo verrà disposto come mostrato nella figura 14. numeri di riga • Il secondo comando utile nella scheda Layout corrisponde al pulsante numeri di riga, che apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 15. numeri di riga • • Per aggiungere i numeri di riga si deve fare clic sulla casella bianca Aggiungi numeri di riga, che serve per attivare tutti gli altri comandi della finestra. Poi si deve scegliere il numero iniziale (comincia da), la distanza del numero di riga dal testo e ogni quante righe deve essere visualizzato il numero (conta per). La figura 16 mostra un esempio. Formattazione Testo INTRODUZIONE • Compito della videoscrittura non è solamente quello di digitare il testo in un documento, ma anche quello di sistemare il testo in una “struttura” che sia piacevole da vedere e comoda da leggere, viene chiamata la formattazione del testo. • Formattare il testo significa per esempio scegliere il tipo di carattere con cui si scrive, la dimensione del carattere, il colore del carattere, l’allineamento e tutto ciò che riguarda gli aspetti “stilistici” del testo. • Di solito non si vuole applicare una formattazione uguale a tutto il testo, ma si vuole differenziare le varie parti del documento, per esempio i titoli dei capitoli sono più grandi del testo sottostante. Si deve quindi scegliere la parte di testo che si intende modificare selezionandola. • Se non si seleziona un testo, i comandi di formattazione sono inutili (quasi tutti), è come se non fossero stati applicati. BARRA DEGLI STRUMENTI • Nella barra degli strumenti formattazione si trovano i comandi più spesso utilizzati per modificare il carattere del testo. I primi due sono quelli mostrati nella figura 01. Se non si trovano i comandi di formattazione, consultare il capitolo 03. tipo di carattere • Il primo pulsante rappresenta il tipo di carattere, ogni nome rappresenta un modo diverso di scrivere. • Si può pensare al tipo di carattere come alla scrittura delle persone: ogni persona scrive lo stesso testo in modo differente, personalizzato. • Il carattere predefinito in Word è il Times new roman, per cambiare carattere si deve selezionare il testo e fare un clic sulla freccia nera vicino al nome del carattere, si apre una lista (figura 02), che rappresenta i vari modi di scrivere. Nella lista c’è una barra di scorrimento, perché l’elenco dei nomi è lungo. • Una volta trovato il carattere che si vuole utilizzare si deve fare un clic sopra quel nome. dimensione del carattere • La lista di caratteri è suddivisa in questo modo: in alto ci sono gli ultimi caratteri utilizzati, poi c’è una doppia riga per separare e sotto ci sono tutti gli altri, in ordine alfabetico. • Il secondo comando della figura 01 rappresenta la dimensione del carattere. Quella predefinita in Winword 2000 è 12, mentre nelle versioni precedenti era 10, per cambiare la dimensione di un testo si deve: prima selezionare il testo, poi fare un clic sulla tendina (freccia nera) e si apre una lista che rappresenta le dimensioni possibili (figura 03), infine si deve fare un clic sul numero scelto. • Anche in questo caso è presente la barra di scorrimento perché la lista è lunga. • • Nella lista non sono presenti tutte le dimensioni, per esempio mancano quasi tutti i numeri dispari, è comunque possibile scegliere un numero diverso da quelli della lista. Si deve fare un clic all’interno della casella del numero, il numero viene selezionato in blu (figura 04), poi si deve cancellare il numero della casella (con CANC o BACK SPACE), digitare la dimensione desiderata e premere INVIO. Il tutto sempre dopo aver selezionato il testo da ingrandire. Esempio • • • ESEMPIO. Carattere e dimensione. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente, sostituendo (invio) come al solito: Carattere Arial (invio) Carattere Wingdings (invio) dimensione 16 (invio) dimensione 40 Il testo dovrebbe risultare come nella figura 05. Selezione e dimensione • • • Selezionare la prima riga e applicare il tipo di carattere Arial, aprendo la tendina e utilizzando la barra di scorrimento (se necessario). Selezionare la seconda riga e applicare il tipo di carattere Wingdings. Selezionare la terza riga e applicare la dimensione 16, utilizzando la tendina. Selezionare la quarta riga e applicare la dimensione 40 digitando il numero nell’apposita casella. Il risultato si vede nella figura 06. Grassetto Corsivo Sottolineato • I successivi comandi rappresentano, rispettivamente, la scrittura in grassetto, in corsivo (nelle precedenti versioni si chiamava Italico) e sottolineato. Esempio • • • Per utilizzare questi comandi si deve selezionare il testo e fare un clic sul pulsante, il pulsante rimane premuto. Per togliere il comando si deve selezionare il testo e fare un clic sul pulsante che è premuto, il pulsante torna in fuori. Questi comandi possono essere utilizzati separatamente o contemporaneamente, tutte le combinazioni sono possibili, per esempio per avere grassetto e corsivo si deve selezionare il testo, fare un clic sulla G e fare un clic sulla C. ESEMPIO. Grassetto, Corsivo, Sottolineato. Aprire un nuovo file e digitare il testo della figura 08. Esempio • Selezionare una riga alla volta e premere il pulsante o i pulsanti relativi al testo, il risultato si vede nella figura 09. Colore • Gli ultimi pulsanti che riguardano la formattazione del carattere si trovano in fondo alla barra di formattazione e si chiamano, rispettivamente, evidenziatore e colore carattere. • Il primo serve per simulare l’effetto di un pennarello evidenziatore sul testo, effetto che riesce benissimo sullo schermo, ma che risulta male sulla stampa (con molte stampanti). Per utilizzare questo comando si deve selezionare il testo, fare un clic sulla tendina (freccia nera), si apre una lista di colori (figura 11), infine fare un clic su uno dei colori. eliminare l’effetto • Per eliminare l’effetto dell’evidenziatore si deve selezionare il testo, aprire la tendina del comando e fare un clic su Non presente. • Il secondo comando serve per colorare il testo. Come per tutti gli altri strumenti visti, si deve selezionare il testo, aprire la tendina, si apre una lista di colori, fare un clic sul colore scelto. Attenzione, se il testo è selezionato si vede il colore in negativo, per vedere il colore scelto si deve togliere la selezione. Il colore predefinito del testo è Automatico. Esempio • ESEMPIO. Evidenziatore e colore carattere. Aprire un nuovo file e copiare il testo della figura 13. • Selezionare la prima riga e applicare l’evidenziatore di colore giallo, selezionare una alla volta le altre righe e applicare il comando scritto nelle righe stesse. Il risultato si può vedere nella figura 14. FORMATO CARATTERE • FORMATO CARATTERE • Gli strumenti visti sopra si possono trovare anche utilizzando il comando CARATTERE che si trova all’interno del menu FORMATO, figura 01. In generale è preferibile utilizzare la barra degli strumenti, perché è molto più veloce. Il comando all’interno del menu offre però molti più strumenti, che sono utilizzati in situazioni particolari. Anche utilizzando il comando FORMATO – CARATTERE si deve prima di tutto selezionare il testo, altrimenti tutti gli strumenti utilizzati non hanno valore: è come se non fossero mai stati fatti. In realtà, se non si seleziona niente, la formattazione viene applicata al cursore, il testo digitato (senza spostare il cursore) prende la formattazione del cursore, ma è un sistema molto complicato da utilizzare. • Tipo • La finestra di dialogo è divisa in 3 schede (Tipo, Spaziatura e posizione e Effetti di testo), per passare da una scheda all’altra si deve fare un clic sul nome. • La prima scheda è Tipo e contiene i comandi più utilizzati. In fondo alla finestra c’è una sezione che si chiama Anteprima che serve a mostrare come risulta il testo in base alle scelte effettuate nella finestra. Ogni volta che si prova un qualsiasi comando all’interno della finestra, si deve controllare l’anteprima per vedere l’effetto. • • In alto a sinistra si trova l’area Tipo di carattere che serve per scegliere il carattere con cui si scrive il testo. Per scegliere un carattere si deve fare clic sul nome e controllare il risultato nell’anteprima. •Più a destra si trova la sezione Stile, che corrisponde ai pulsanti grassetto, corsivo e sottolineato. Ancora più a destra si può scegliere la dimensione del carattere. •Sotto il tipo di carattere c’è una casella che permette di modificare il colore del carattere. •Si deve aprire la tendina (freccia nera), viene visualizzata una lista di colori e si deve fare clic sopra uno dei colori. Anche in questo caso si può vedere il risultato controllando nell’anteprima. Stile sottolineatura • Tutti questi strumenti sono più comodi da utilizzare direttamente con la barra degli strumenti, mentre i prossimi si possono trovare solo utilizzando il menu. • Dopo il colore del carattere si trova la casella Stile sottolineatura che permette non solo di sottolineare il testo, ma di scegliere anche il tipo di sottolineatura. Si deve fare un clic sulla tendina e si apre una lista di possibili tipi di sottolineatura, visualizzati nella figura 03. • colore della sottolineatura • Vicino al tipo di sottolineatura si trova il colore della sottolineatura, che può essere diverso dal colore del testo. Anche in questo caso si deve aprire la tendina e fare un clic sul colore. • Se non si sceglie un colore per la sottolineatura, questa prende il colore del testo. • L’ultima sezione si chiama Effetti e raggruppa un insieme di comandi che servono, appunto, per applicare degli effetti particolari al testo. Invece di spiegare ogni singolo effetto, si mostra a cosa corrisponde nelle figure seguenti. Effetti • Gli effetti successivi si vedono solo con dimensioni grandi dei caratteri, altrimenti non si riescono a distinguere. Maiuscoletto • Maiuscoletto trasforma i caratteri minuscoli in maiuscolo, con dimensione più piccola delle vere maiuscole. Spaziatura e posizione • • • L’opzione nascosto serve per nascondere il testo, ma solo nella stampa. Non è un effetto molto utilizzato, può servire per inserire dei commenti che poi non vengono stampati. Nella stampa non si vede il buco lasciato dal testo nascosto, ma il testo viene ridisposto come per i normali documenti. La scheda successiva, Spaziatura e posizione, contiene dei comandi per distanziare i caratteri. proporzioni • La casella proporzioni è utilizzata pochissimo, la definizione di proporzioni è: espande o comprime il testo in senso orizzontale in misura percentuale rispetto alle dimensioni correnti. La casella spaziatura serve per aumentare o diminuire la distanza dei caratteri all’interno delle parole. La casella Posizione serve per personalizzare gli effetti apice e pedice, cioè per alzare o abbassare ulteriormente il testo in apice o pedice. La crenatura è un’impostazione tipografica che riduce la distanza tra i caratteri, ma solo per alcuni tipi di caratteri e per alcune dimensioni. Praticamente la crenatura tiene conto della forma dei caratteri e considera che alcuni caratteri possono essere avvicinati più di altri, per esempio la A maiuscola vicino alla V maiuscola. Effetti di testo • L’ultima scheda si chiama Effetti di testo e serve per creare degli effetti di animazione che non sono opportuni nei normali documenti di Word, ma che possono essere piacevoli su Internet. Tutti gli effetti risultano male sulla stampa, quindi in genere non sono utilizzati. effetti possibili • Nella figura 10 si possono vedere gli effetti possibili. Formattazione Paragrafo INTRODUZIONE • Un paragrafo per Word è tutto il testo compreso tra due simboli di fine paragrafo. I comandi che riguardano i paragrafi sono sempre applicati all’intero paragrafo, anche se non è completamente selezionato. • Per esempio se si evidenzia una sola parola di una riga e si applica l’allineamento centrato, tutta la riga viene allineata al centro. Se così non fosse, le parole risulterebbero sovrapposte. BARRA DEGLI STRUMENTI • BARRA DEGLI STRUMENTI • La figura 01 mostra i 4 comandi che riguardano i paragrafi; in ordine sono allineamento a sinistra, allineamento al centro, allineamento a destra e allineamento giustificato. • Per scegliere l’allineamento si deve selezionare il testo e fare un clic su uno dei pulsanti, quello scelto rimane premuto, gli altri tornano in fuori. A differenza dei comandi grassetto corsivo e sottolineato del capitolo precedente, questi 4 pulsanti si escludono a vicenda: non è possibile avere più di un allineamento contemporaneamente sullo stesso paragrafo. ESEMPIO • ESEMPIO. Allineamento. Aprire un nuovo file e scrivere il testo della figura 02. • Selezionare una riga alla volta e applicare l’allineamento rispettivo, il risultato si può vedere sulla figura 03. Esempio • Per l’allineamento giustificato serve un testo più lungo. Aprire un nuovo file e copiare il testo seguente. • Corse su per i gradini. Poco dopo Paul lo udì ritornare, ma non velocemente. Accompagnava il fratellino storpio. Lo fece sedere sul gradino inferiore, poi si strinse a lui e indicò l’automobile. “Eccola, Buddy, proprio come ti ho detto di sopra. Suo fratello gliela ha regalata per natale e non gli è costata un centesimo. E un giorno io te ne regalerò una uguale... allora vedrai tutte le belle cose delle vetrine natalizie che ho cercato di descriverti.” Selezione • Selezionare tutto e applicare l’allineamento giustificato. Nella figura 04 si vede il testo allineato a sinistra, nella figura 05 si vede lo stesso testo con l’allineamento giustificato. L’allineamento giustificato dispone il testo a blocchi, cioè fa in modo che la riga finisca sempre esattamente sul margine destro, aumentando la distanza tra le parole. I quotidiani per sistemare le colonne utilizzano l’allineamento giustificato. RIENTRI • rientri sono molto utilizzati nelle lettere commerciali. Servono per spostare il testo dal margine, cioè per iniziare a scrivere un po’ più avanti o per fermarsi un po’ prima rispetto ai margini. Non si devono confondere i rientri con i margini, infatti i rientri valgono solo per alcuni paragrafi e sono costruiti rispetto ai margini, mentre i margini si applicano all’intero documento e sono costruiti rispetto ai bordi del foglio. Ci sono tre tipi di rientri: sinistro, destro e di prima riga. Il rientro sinistro sposta il testo più avanti rispetto al margine sinistro. Il rientro destro sposta il testo più indietro rispetto al margine destro. Il rientro di prima riga sposta il testo più avanti del margine sinistro, ma solo le prime righe di ogni paragrafo, cioè solo le righe dopo un INVIO. Nella figura 01 sono rappresentati i simboli dei rientri sinistro e prima riga, per distinguerli sono stati colorati in rosso: sono due triangoli e un rettangolo. I comandi dei rientri si trovano sul righello orizzontale, subito sotto le barre degli strumenti. Rientri • • • • Per applicare il rientro sinistro si deve selezionare il testo, portare il puntatore del mouse sopra il rettangolo (la punta della freccia deve essere esattamente dentro il rettangolo), cliccare e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse e trascinare sul righello il puntatore del mouse. Si spostano contemporaneamente i due triangoli e il rettangolo. Alla fine si rilascia il pulsante sinistro del mouse, nella posizione in cui si vuole applicare il rientro sinistro. ESEMPIO. Rientro sinistro. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente: Un mio amico di nome Paul ricevette un’automobile come regalo di Natale da suo fratello. La vigilia di Natale, quando Paul uscì dall’ufficio, un monello di strada stava girando attorno all’auto nuova luccicante, ammirandola. “È sua questa macchina, signore?” domandò. Paul annuì. “Me l’ha regalata mio fratello per Natale.” Il ragazzo rimase sbalordito. “Vuole dire che suo fratello gliel’ha regalata e a lei non è costata niente? Ragazzi, vorrei...” esitò. Naturalmente paul sapeva che cosa avrebbe voluto. Avrebbe voluto avere un fratello così. Ma quello che disse il ragazzo scosse Paul fino ai talloni. “Vorrei,” proseguì il ragazzo, “poter essere un fratello così.” Selezionare tutto il testo e portare il puntatore del mouse sopra il rettangolo del rientro sinistro, come mostrato nella figura 02. trascinare il puntatore • Cliccare e tenere premuto il tasto sinistro del mouse, trascinare il puntatore verso destra, fino ad arrivare in corrispondenza del numero due e rilasciare il pulsante sinistro del mouse. Il risultato è mostrato nella figura 03. trascinare • Per applicare l’allineamento di prima riga si deve selezionare il testo, portare il puntatore del mouse sopra il triangolino in alto (figura 04), cliccare e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse e trascinare sul righello. In questo caso viene preso solo il triangolo sopra, non gli altri due oggetti. Esempio • ESEMPIO. Rientro di prima riga. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente: • Un mio amico di nome Paul ricevette un’automobile come regalo di Natale da suo fratello. La vigilia di Natale, quando Paul uscì dall’ufficio, un monello di strada stava girando attorno all’auto nuova luccicante, ammirandola. “È sua questa macchina, signore?” domandò. Paul annuì. “Me l’ha regalata mio fratello per Natale.” Il ragazzo rimase sbalordito. “Vuole dire che suo fratello gliela ha regalata e a lei non è costata niente? Ragazzi, vorrei...” esitò. Naturalmente paul sapeva che cosa avrebbe voluto. Avrebbe voluto avere un fratello così. Ma quello che disse il ragazzo scosse Paul fino ai talloni. “Vorrei,” proseguì il ragazzo, “poter essere un fratello così.” • Selezionare tutto il testo e portare il puntatore del mouse sopra il triangolo in alto, cliccare e tenere premuto il tasto sinistro del mouse e trascinare il puntatore verso destra fino al numero 1. Rilasciare il tasto sinistro del mouse, il risultato si può vedere nella figura 05. Esempio Esempio • Il rientro destro è molto più semplice, perché ha un solo triangolo. Per applicare il rientro destro si deve selezionare il testo, portare il puntatore del mouse sopra il triangolo (il rientro destro si trova a destra sul righello, figura 06). A questo punto si deve cliccare e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse e trascinare il puntatore verso sinistra, in corrispondenza della posizione in cui si vuole far terminare il testo. Esempio • • Di seguito sono esposti due esempi che mostrano l’utilizzo del rientro sinistro nelle lettere commerciali. ESEMPIO. Indirizzo nelle lettere. Aprire un nuovo file e digitare il testo della figura 07. Selezione e allineamento • Selezionare tutto il testo e applicare l’allineamento centrato, il risultato si vede nella figura 08 (il testo è stato ingrandito). Esempio • Non sempre si desidera questo effetto, di solito si vuole portare l’indirizzo al centro del foglio, ma in modo che il testo inizi tutto nello stesso punto. Selezionare tutto il testo e rimettere l’allineamento a sinistra. Ora spostare verso il centro del foglio il rientro sinistro, prendendo il rettangolo, il risultato si vede nella figura 09. Confrontare bene le figura 08 e 09. Esempio • ESEMPIO. Firme. Se la firma è unica, è sufficiente utilizzare l’allineamento a destra, se le firme sono più di una o sono “composte”, l’allineamento a destra non va bene. Aprire un nuovo file e digitare la firma della figura 10. Esempio • Le due righe dovrebbero risultare centrate una con l’altra. Selezionare il testo e riapplicare l’allineamento a sinistra. Per portare le firme a destra e centrarle una rispetto all’altra si utilizzano due comandi: l’allineamento e i rientri. Selezionare tutto il testo e applicare l’allineamento centrato, in questo modo le righe risultato centrate non solo sul foglio, ma anche una rispetto all’altra. Per portare le righe a destra si utilizza il rientro di sinistra: selezionare il testo, portare il puntatore del mouse sopra il rettangolo del rientro di sinistra e trascinare verso destra finché le firme non arrivano a fine foglio. Il risultato è quello della figura 12. FORMATO PARAGRAFO • La barra degli strumenti è molto più veloce dei menu, ma i menu sono più completi. Anche per il paragrafo, come per il carattere, è previsto un comando che si chiama PARAGRAFO e si trova all’interno del menu FORMATO. La figura 01 mostra la finestra di dialogo del comando FORMATO – PARAGRAFO. La finestra di dialogo è divisa in due schede, la prima si chiama Rientri e spaziatura. In basso si trova la sezione Anteprima che visualizza il risultato degli strumenti scelti. Conviene sempre controllare l’anteprima quando si applica un comando. Il primo strumento, in alto a sinistra, serve per scegliere l’Allineamento e corrisponde ai 4 pulsanti visti sopra. Per applicare l’allineamento non conviene utilizzare il comando FORMATO - PARAGRAFO, ma conviene utilizzare i pulsanti che sono più veloci. Si deve aprire la tendina, fare un clic sulla freccia nera e fare un clic sul nome dell’allineamento scelto. Livello struttura è utilizzato molto poco e solo sui documenti di grandi dimensioni, in questo manuale non viene considerato. Sotto l’allineamento si trova la sezione dedicata ai Rientri, dove si possono specificare gli stessi rientri visti sopra (speciale corrisponde a prima riga). In genere è più comodo il righello, si utilizza il menu se c’è la necessita di utilizzare misure precise, che con il righello sono difficili da impostare. Le frecce verso l’alto servono per aumentare il numero, quelle verso il basso per diminuirlo. Infine si trova la sezione Spaziatura, che comprende anche l’interlinea. L’interlinea è la distanza tra le righe di uno stesso paragrafo, mentre la spaziatura è la distanza tra due paragrafi, cioè tra l’ultima riga del paragrafo precedente e la prima riga del paragrafo successivo. Per aumentare o diminuire la spaziatura si utilizzando le frecce, verso l’alto aumentano e verso il basso diminuiscono il valore. Per l’Interlinea si deve fare un clic sulla tendina, freccia nera, si apre una lista di comandi (figura 02), alla fine si deve fare un clic sul tipo di interlinea che si desidera applicare. Interlinee Le interlinee Singola, 1,5 righe e Doppia sono quelle che si trovano anche nelle macchine da scrivere e sono quelle più utilizzate. Quelle più difficili da capire sono Minima ed Esatta, spiegate nell’esempio seguente. FORMATO – PARAGRAFO Interlinee • ESEMPIO. Interlinea minima ed esatta. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente: • Il microprocessore, per poter lavorare ha bisogno di memoria. Questa memoria deve essere veloce, in modo da rispondere alle richieste nel minor tempo possibile. • Selezionare tutto il testo, aprire il comando FORMATO – PARAGRAFO e scegliere Interlinea Esatta. Nella casella a fianco all’interlinea impostare il valore 20, utilizzando le frecce e fare un clic su OK, il risultato si vede nella figura 03. Interlinea esatta • • • Le righe sono distanziate. Interlinea esatta significa che la distanza tra le righe è esattamente di 20 punti, né più né meno. Le interlinee Singola, 1,5 righe e Doppia dipendono dalle dimensioni del testo, l’interlinea esatta no. Selezionare il testo e impostare la dimensione del carattere a 36. L’interlinea resta ancora di 20, il testo ha dimensione 36, il risultato si vede sulla figura 04: il testo risulta sovrapposto. Interlinea minima • Interlinea minima significa che la dimensione minima dell’interlinea è quella impostata, ma se il testo è più grande la misura dell’interlinea è aumentata automaticamente per non vedere il testo sovrapposto come nella figura 10.21. • Selezionare tutto il testo, aprire il comando FORMATO – PARAGRAFO, scegliere interlinea minima e impostare il valore a 20, utilizzando le frecce. Fare un clic sul pulsante OK, il risultato si può vedere nella figura 05. La misura dell’interlinea • La misura dell’interlinea sarebbe 20, ma dato che il testo è troppo grande, l’interlinea è stata aumentata automaticamente. • Selezionare tutto il testo e applicare la dimensione del carattere 12. Il carattere è piccolo, quindi l’interlinea è di 20 punti. • L’interlinea esatta e quella minima si comportano nello stesso modo quando la dimensione del carattere è ridotta, si differenziano quando la dimensione del carattere supera la misura dell’interlinea. Esempio • ESEMPIO. Interlinea e spaziatura paragrafi. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente, andando a capo al posto di (INVIO). • Il modo in cui sono memorizzate le informazioni, come cioè sono gestiti i settori e le tracce di un disco, dipende dal file system (spiegato più avanti). I cerchi concentrici sono chiamati tracce in quanto seguendo questi cerchi il computer trova le informazioni. La quantità di tracce dipende dal disco, non esiste un numero unico. (invio) Anche i settori variano la loro dimensione a seconda del tipo di disco. La capacità di memorizzazione è uguale per tutti i settori, da ciò consegue che sulle tracce interne le informazioni sono più concentrate rispetto alle tracce più esterne. (invio) Tutte le tracce che sono disposte alla stessa distanza dall’estremità del disco formano un CILINDRO. Il numero dei cilindri corrisponde al numero di tracce presenti su una faccia. • Selezionare tutto il testo e aprire il comando FORMATO – PARAGRAFO. Impostare interlinea doppia e spaziatura prima e dopo a 20. Il risultato si vede nella figura 06. In azzurro è mostrata l’interlinea, in giallo la spaziatura. Esempio Distribuzione testo • La seconda scheda si chiama Distribuzione testo ed è visualizzata nella figura 07. Controlla righe isolate • Anche in questa scheda c’è l’anteprima, con la stessa funzione della precedente. Controlla righe isolate sistema il testo in due casi: • L’ultima riga di un paragrafo all’inizio di una nuova pagina viene riportata nella pagina precedente; • La prima riga di un paragrafo alla fine di una pagina viene portata nella pagina successiva. Mantieni assieme le righe impedisce di avere le righe del paragrafo su due pagine diverse. Il paragrafo deve rimanere tutto nella stessa pagina. Mantieni con il successivo impedisce di avere in due pagine diverse il paragrafo precedente e quello successivo. Praticamente corrisponde al comando precedente per due paragrafi anziché per uno solo. Anteponi interruzione manda il paragrafo selezionato in una nuova pagina. Ometti numeri di riga impedisce di visualizzare i numeri di riga vicino ai paragrafi selezionati. Non sillabare impedisce la sillabazione automatica sui paragrafi selezionati. • Formato Bordi e sfondo • • FORMATO BORDI E SFONDO Il comando BORDI E SFONDO, all’interno del menu FORMATO, permette di mettere un colore di sfondo e di impostare un bordo al testo. Generalmente i bordi e gli sfondi sono applicati all’intero paragrafo, ma è anche possibile scegliere di applicarli al testo, cioè solo alle parole selezionate. Si deve prima selezionare il testo, poi applicare i comandi. La figura 01 visualizza la finestra BORDI E SFONDI. Bordi • La finestra di dialogo è divisa in tre schede. La prima scheda riguarda i Bordi del testo. L’area a sinistra della finestra mette a disposizione alcuni “stili” di bordi predefiniti, per utilizzarli si deve fare clic sopra lo stile scelto, A destra della finestra c’è l’anteprima che visualizza il risultato dei comandi scelti.Ogni volta che si utilizza un comando si controlla il risultato nell’anteprima. • Con gli strumenti dell’area che si trova in mezzo alla finestra si possono definire i bordi in modo personalizzato. Stile serve per decidere il tipo di linea del bordo, per esempio tratteggiata o doppia. Si utilizza la barra di scorrimento e si deve fare un clic sopra lo stile di linea scelto. Più in basso si decide il colore del bordo. Facendo un clic sulla tendina, freccia nera, si apre una lista di colori, si deve poi fare un clic sul colore scelto. spessore • Infine si può decidere lo spessore del bordo, sempre utilizzando la tendina. pulsanti • • Tutti questi comandi non hanno nessun effetto senza la conferma, infatti guardando l’anteprima non succede niente. Per applicare questi strumenti, si devono confermare utilizzando i pulsanti vicino all’anteprima e visualizzati nella figura 04, che rappresentano rispettivamente i bordi sopra, sotto, a sinistra, a destra e tra due paragrafi. Esempio • • Un clic su un pulsante mette i bordi nel punto corrispondente al pulsante (si vedono sull’anteprima), con le impostazioni scelte nell’area in mezzo. Quindi per mettere i bordi in tutte le direzioni si devono prima scegliere i colori e le dimensioni, poi fare clic sui pulsanti dell’anteprima. È possibile mettere un colore (o tipo di linea o spessore) diverso per ogni lato del testo. ESEMPIO. Bordi uguali. Aprire un nuovo file e digitare il testo visualizzato nella figura 05. FORMATO – BORDI E SFONDO • Lanciare il comando FORMATO – BORDI E SFONDO e fare un clic sul nome della scheda bordi. Fare un clic sul comando Nessuno, a sinistra nella finestra, in modo da personalizzare i bordi e, utilizzando l’area centrale, scegliere i bordi con doppia linea, spessore 3 pt e colore BLU, come mostrato nella figura 07. Tutti gli strumenti utilizzati sono evidenziati in rosso nella figura. Esempio • Il risultato si può vedere nella figura 08. Esempio • ESEMPIO. Bordi diversi. Aprire un nuovo file e digitare il testo visualizzato nella figura 05, lo stesso dell’esempio precedente. Selezionare i due paragrafi, come si vede nella figura 06 (come nell’esempio precedente). Lanciare il comando FORMATO – BORDI E SFONDO e fare un clic sul nome della scheda bordi. Fare un clic sul comando Nessuno, a sinistra nella finestra, in modo da personalizzare i bordi. Scegliere lo stile linea continua, colore blu e spessore 2 e un quarto pt, poi confermare i bordi in alto e in basso, utilizzando i pulsanti vicino all’anteprima, come mostrato nella figura 09. Tutti gli strumenti utilizzati sono evidenziati in rosso nella figura. Bordi Esterni • Per i bordi esterni scegliere lo stile linea tratteggiata, colore verde e spessore 3 pt, poi confermare i bordi a sinistra e a destra, utilizzando i pulsanti vicino all’anteprima, come mostrato nella figura 10. Tutti gli strumenti utilizzati sono evidenziati in rosso nella figura. bordo tra i due paragrafi • Per il bordo tra i due paragrafi scegliere lo stile linea doppia, colore giallo e spessore 1 e mezzo pt, poi confermare il bordo tra i paragrafi, utilizzando il pulsante vicino all’anteprima, come mostrato nella figura 11. Tutti gli strumenti utilizzati sono evidenziati in rosso nella figura. Applica • Il risultato si può vedere nella figura 12. • Importantissimo è il comando Applica a, che serve per decidere se i bordi devono essere messi all’intero paragrafo o solo al testo selezionato. Si deve aprire la tendina (clic sulla freccia nera) e fare un clic su Paragrafo o su Testo. Esempio • ESEMPIO. Bordi, paragrafi e testo. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente: • Il DOS è il vecchio sistema operativo, che fino a qualche anno fa era il più diffuso sui PC, prima dell’avvento di Windows 95 e successori. Le caratteristiche principali di questo sistema operativo sono: testuale, monoutente, monotask. • Selezionare “sistema operativo”, come mostrato nella figura 13. FORMATO – BORDI E SFONDO Lanciare il comando FORMATO – BORDI E SFONDO, scegliere colore, spessore e stile della linea e, utilizzando i pulsanti dell’anteprima, impostare i bordi sopra, sotto, a sinistra e a destra. Aprire la tendina “Applica a”,fare un clic su paragrafo e fare un clic sul pulsante OK. Il risultato è visualizzato nella figura 14. FORMATO – BORDI E SFONDO • I bordi sono stati applicati non solo alle parole selezionate, ma all’intero paragrafo. Selezionare il testo “caratteristiche principali”, come mostrato nella figura 15. Lanciare il comando FORMATO – BORDI E SFONDO e scegliere le caratteristiche dei bordi. Applicare i bordi utilizzando i pulsanti dell’anteprima, aprire la tendina “Applica a”, fare un clic su testo e un clic sul pulsante OK. Il risultato è visualizzato nella figura 16. Sfondo • Il bordo è stato applicato solo al testo selezionato, non all’intero paragrafo. • La terza scheda si chiama Sfondo e serve per mettere un colore di sfondo al testo, figura 17. sfondo • • • Per scegliere uno sfondo si deve semplicemente fare un clic sul colore desiderato, nella sezione Riempimento. È anche possibile fare uno sfondo di due colori, utilizzando la sezione Motivo. Per il motivo si deve aprire la tendina Stile e scegliere il modo in cui amalgamare i due colori (per esempio righette, a quadratini o mescolando i colori in percentuale). Si deve poi scegliere il secondo colore. La terza scheda si chiama Bordo pagina, il nome definisce anche la sua funzione: mettere un bordo intorno a tutto il foglio. La scheda bordo pagina è praticamente uguale a quella bordo, anche per l’utilizzo dei comandi. Unica novità è il comando a tendina Motivo bordo, visualizzato nella figura 18. Aprendo la tendina di questo comando si trovano molte immagini che possono essere utilizzate come bordo per l’intera pagina. Purtroppo con molte stampanti il bordo inferiore non viene stampato bene, viene tagliato. Disporre il testo in colonne INTRODUZIONE • Le tabulazioni sono uno degli strumenti più difficili di tutto il programma. Derivano dalle macchine da scrivere, dove sono utilizzate per incolonnare il testo. Per capire meglio la funzione delle tabulazioni, introduciamo il concetto stesso nelle macchine da scrivere. Le vecchie macchine da scrivere avevano un carrello che si spostava avanti e indietro sopra il foglio. Per allineare le parole correttamente nelle colonne si dovevano contare i caratteri che precedevano ogni colonna. Nelle macchine da scrivere ogni carattere occupa lo stesso spazio, mentre nel computer ogni carattere ha una dimensione diversa, per esempio la “i” occupa meno della “m”, per cui nel computer non è più possibile disporre il testo in colonne contando il numero di spazi, altrimenti il testo non verrebbe allineato bene. Invece di dover contare per ogni riga lo stesso numero di spazi, era possibile mettere un “blocco” al carrello, in corrispondenza dell’inizio di ogni colonna. Si dovevano contare gli spazi una sola volta e utilizzare un tasto per fissare il tabulatore, cioè per mettere il blocco al carrello. In questo modo, si poteva utilizzare un apposito tasto, chiamato TAB (tabulatore), che mandava avanti il carrello in corrispondenza del blocco, cioè dove iniziava la colonna. Tab • Nella videoscrittura il funzionamento è abbastanza simile, considerando che al posto del carrello si utilizza il righello e che al posto del blocco si utilizzano dei simboli, sempre sul righello. U n’altra differenza è che nella macchina da scrivere il tasto TAB, se non erano fissati i blocchi, mandava il carrello alla fine della riga, mentre in Word il tasto TAB, se non sono fissati i simboli di tabulazione, utilizza le tabulazioni predefinite (una ogni 1,25 cm). • • Il tasto TAB si trova a sinistra nella tastiera ed è, di solito, rappresentato con due frecce in direzione opposta. Anche questo tasto rappresenta un carattere che deve essere memorizzato dal programma. Attivando il pulsante MOSTRA/NASCONDI si vede il simbolo della tabulazione: una freccia verso destra. La figura 01 visualizza i simboli di tabulazione, colorati in rosso. Tabulazione • • • Come si vede, alcuni simboli di tabulazione (frecce), sono completi, altri sono più corti o addirittura si vedono poco (come l’ultimo). Questo dipende dal testo e da dove si preme il tasto tabulazione. Il tasto tabulazione manda avanti fino al primo “blocco” che trova sul righello, se il blocco è distante la freccia si vede bene, se il blocco è vicino, la freccia si vede poco. Le tabulazioni predefinite sul righello sono rappresentate da piccole tacche grigie, che nella figura 02 sono colorate in rosso per evidenziarle. L’impostazione predefinita • Con la videoscrittura è anche possibile decidere un allineamento rispetto ai simboli sul righello. L’impostazione predefinita (che corrisponde all’utilizzo nelle macchine da scrivere) è allineamento a sinistra, cioè il testo inizia dove trova il blocco e procede verso destra, come mostrato nella figura 03. Tabulazione con allineamento • Tabulazione con allineamento a destra significa che il testo comincia dal simbolo di tabulazione, ma viene scritto verso sinistra, come si vede nella figura 04. Tabulazione con allineamento centrato • Tabulazione con allineamento centrato significa che il testo risulta centrato rispetto al simbolo di tabulazione, figura 05. Allineamento decimale • L’ultimo possibile allineamento si chiama decimale e serve per allineare i numeri con la virgola, come si vede nella figura 06. FORMATO TABULAZIONI • Per disporre il testo in colonne con le tabulazioni si deve prima di tutto digitare il testo, mettendo davanti alle parole da disporre in colonna il simbolo di tabulazione, cioè si deve premere il tasto TAB. Il testo risulterà disposto male, finché non verranno messi i simboli sul righello. In seguito si deve selezionare il testo e disporre sul righello i simboli di tabulazione. Per mettere i “blocchi” sul righello si utilizza il comando TABULAZIONI, che si trova all’interno del menu FORMATO; la finestra di dialogo del comando è visualizzata nella figura 01. tabulazioni predefinite • In alto a destra si vede la misura delle tabulazioni predefinite, che possono essere modificate utilizzando le frecce. Per mettere i “blocchi” sul righello si deve scrivere un numero in cm sulla casella di testo Posizione tabulazioni. Si deve fare un clic dentro la casella per fare apparire il cursore e scrivere il numero (senza cm). Il numero digitato corrisponde ai cm sul righello. Scritto il numero si deve decidere il tipo di allineamento, un po’ più a destra, facendo un clic sul nome dell’allineamento scelto. È anche possibile scegliere un carattere di riempimento, un po’ più in basso. Il carattere di riempimento è utile nelle liste quando le colonne sono distanti, per mostrare bene la corrispondenze tra una parola di una colonna e una parola di un’altra colonna. •Dopo aver scelto tutte le caratteristiche del primo “blocco”, si deve fare un clic sul pulsante IMPOSTA. Il numero viene riportato all’interno della casella sotto a Posizione tabulazioni, che verrà chiamata, nel manuale, casella delle tabulazioni correnti. Poi si deve ripetere tutto il procedimento per ogni blocco che si intende utilizzare. La figura 02 mostra la finestra FORMATO – TABULAZIONI con dei blocchi impostati. Esempio • Il pulsante CANCELLA serve per eliminare un blocco, selezionato nella casella tabulazioni correnti, mentre il pulsante CANCELLA TUTTO elimina contemporaneamente tutte le impostazioni. ESEMPIO1. Tabulazioni. Aprire un nuovo file e digitare il testo della figura 03. FORMATO – TABULAZIONI • • Come si vede, il testo risulta disposto male, non bene incolonnato. Selezionare tutto il testo e lanciare il comando FORMATO – TABULAZIONI, si apre la finestra di dialogo della figura 01. In questo esempio ci sono due colonne, ma la prima si trova nel margine sinistro, quindi non è considerata per le tabulazioni; si deve mettere il blocco solo per la colonna NOME. Fare un clic sulla casella di testo Posizione tabulazioni e digitare il numero 4. Fare un clic su allineamento “A sinistra” e un clic sul pulsante imposta. Il numero 3 viene riportato sulla casella delle tabulazioni correnti, fare un clic sul pulsante OK. Il risultato si vede nella figura 04. ESEMPIO • Il testo è disposto in colonne, perfettamente allineato in corrispondenza del simbolo sul numero 4 nel righello. Quel simbolo rappresenta il blocco che è stato impostato. • ESEMPIO2. Tabulazioni. Aprire un nuovo file e digitare il testo della figura 05. FORMATO – TABULAZIONI • Tra NOME e CITTÀ c’è un simbolo di tabulazione, che non si vede perché il testo finisce vicinissimo al simbolo di tabulazione predefinita. In questo caso si hanno 3 colonne, della prima non si tiene conto perché si trova sul margine sinistro, la seconda è come l’esempio precedente, la terza si vuole allineare al centro rispetto al simbolo di tabulazione. Selezionare tutto il testo e lanciare il comando FORMATO – TABULAZIONI. Fare un clic sulla casella di testo Posizione tabulazioni, digitare 4, fare un clic sull’allineamento a sinistra e un clic sul pulsante IMPOSTA. La prima tabulazione viene inserita sulla casella delle tabulazioni correnti. Fare un clic sulla casella posizione tabulazioni, cancellare il numero scritto e digitare il numero 8. Fare un clic su allineamento centrato e un clic sul carattere di riempimento numero 2. Fare un clic sul pulsante IMPOSTA, il numero 8 viene inserito sulle tabulazioni correnti, alla fine fare un clic sul pulsante OK. Il risultato si vede nella figura 06. FORMATO – TABULAZIONI • Nel righello ci sono 2 simboli, uno per ogni blocco. I simboli hanno due figura diverse, che rappresentano rispettivamente l’allineamento a sinistra e quello centrato. I puntini che si vedono tra NOME e CITTÀ rappresentano il carattere di riempimento. Per qualsiasi modifica si deve selezionare tutto il testo e utilizzare il comando FORMATO – TABULAZIONI. TABULAZIONI SUL RIGHELLO • È possibile definire le tabulazioni utilizzando il righello, in modo più veloce. Si deve digitare il testo, selezionarlo, scegliere il simbolo corrispondente al tipo di allineamento di cui si ha bisogno e fare un clic direttamente sul righello, in corrispondenza della posizione in cui si vuole mettere il blocco. Per scegliere il tipo di allineamento delle tabulazioni si deve utilizzare la casella che si trova a sinistra del righello, evidenziata con un rettangolo rosso nella figura 01. Tabulatori • Ad ogni clic nella casella cambia il simbolo. Nella figura 02 sono visualizzati, in ordine, i simboli che rappresentano l’allineamento a sinistra, l’allineamento a destra, l’allineamento al centro e l’allineamento decimale. • Si può anche spostare il simbolo sul righello: si deve selezionare il testo, portare il puntatore del mouse esattamente sopra il simbolo della tabulazione nel righello, premere e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse e trascinare verso destra o verso sinistra. Quando si trova la nuova posizione si rilascia il pulsante del mouse. Per eliminare le tabulazioni si deve selezionare il testo, portare il puntatore del mouse esattamente sopra il simbolo di tabulazione sul righello, premere e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse e trascinare verso il basso, cioè verso il foglio. Un volta che il puntatore ha raggiunto il foglio si deve rilasciare il pulsante sinistro del mouse. ESEMPIO1 • ESEMPIO1. Tabulazioni con il righello. Aprire un nuovo file e copiare il testo della figura 03. • Selezionare tutto il testo, portare il puntatore del mouse sopra la casella delle tabulazioni (figura 01) e fare clic finché non appare il simbolo di tabulazione sinistra (il primo della figura 02). Portare il puntatore del mouse in corrispondenza del numero 5 sul righello (appena sotto il numero e appena sopra la barra grigia) e fare un clic. Nel righello si vede il simbolo della tabulazione e il testo risulta incolonnato, figura 04. Selezionare • Selezionare nuovamente il testo e portare il puntatore del mouse sopra il simbolo di tabulazione sul righello, sotto il puntatore appare il nome del simbolo, come si vede nella figura 05. Cliccare e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse. Trascinare il simbolo sul righello fino al numero 6 e rilasciare. La colonna viene sistemata sulla nuova posizione. ESEMPIO2. • ESEMPIO2. Tabulazioni con righello. Aprire un nuovo file e copiare il testo della figura 06. Selezionare tutto il testo • Selezionare tutto il testo, portare il puntatore del mouse sopra la casella delle tabulazioni (figura 01) e fare clic finché non appare il simbolo di tabulazione sinistra (il primo della figura 02). Portare il puntatore del mouse in corrispondenza del numero 5 sul righello e fare un clic. Portare il puntatore del mouse sopra la casella delle tabulazioni (figura 01) e fare clic finché non appare il simbolo di tabulazione al centro (il terzo della figura 02). Portare il puntatore del mouse in corrispondenza del numero 9 sul righello (appena sotto il numero e sopra la barra grigia) e fare un clic. Nel righello si vedono i simboli delle tabulazioni e il testo risulta incolonnato, figura 07. Elenchi PULSANTI • PULSANTI Il modo più semplice e veloce per creare gli elenchi è quello di digitare il testo, selezionarlo e fare un clic su uno dei pulsanti per gli elenchi, visualizzati nella figura 01. Il pulsante rimane premuto ad indicare l’utilizzo dell’elenco. Pulsanti • Il primo pulsante rappresenta gli elenchi numerati, il secondo gli elenchi puntati. La differenza tra i due tipi di elenchi consiste nel fatto che gli elenchi puntati utilizzano lo stesso simbolo per ogni punto dell’elenco, mentre quelli numerati utilizzano un simbolo con una numerazione e un ordine progressivo (come per esempio numeri o lettere dell’alfabeto). Per passare da un tipo di elenco ad un altro si deve semplicemente fare un clic sul pulsante del nuovo elenco, dopo aver selezionato il testo. Per togliere l’elenco si deve selezionare il testo e fare un clic sul pulsante dell’elenco, che era premuto e torna in fuori. ESEMPIO • ESEMPIO. Elenchi. Aprire un nuovo file e digitare il testo della figura 02. • Selezionare il testo e fare un clic sul pulsante ELENCO PUNTATO, la figura 03 illustra il risultato. Selezionare nuovamente il testo e fare un clic sul pulsante ELENCO NUMERATO • Esempi • In qualsiasi momento è possibile inserire nuove voci nell’elenco, senza doverlo rifare. Portare il cursore subito dopo MILANO, premere INVIO e digitare la nuova città BOLOGNA. Automaticamente Word sistema l’elenco, come si vede nella figura 05. Per eliminare una voce dall’elenco si deve selezionare l’intero paragrafo, compreso il simbolo di fine paragrafo, e digitare CANC, Word sistema l’elenco. Selezionare la città VERONA, compreso il simbolo di fine paragrafo, come mostrato nella figura 06. Esempi • Premere il tasto CANC, sparisce la città VERONA e il punto dell’elenco, automaticamente sono anche sistemati tutti i numeri relativi alle altre città, come si vede nella figura 07. Esempio • ESEMPIO. Elenchi con paragrafi lunghi. Non sempre gli elenchi sono formati da singole parole, spesso nelle lettere si utilizzano gli elenchi per paragrafi di molte righe. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente, andando a capo al posto di (INVIO). • Come ogni dispositivo, anche il disco fisso è soggetto a usura, errori e malfunzionamenti. Può succedere che siano persi o rovinati alcuni dati nell’ hard disk. Per certi tipi di problemi è possibile intervenire e riparare all’errore, in altri casi invece si deve necessariamente sostituire il disco. (INVIO) Uno degli errori più frequenti è noto come BAD SECTOR (settore “cattivo”, rovinato). Quando viene segnalato questo errore significa che i dati memorizzati nel bad sector sono stati persi. Quindi si deve controllare periodicamente il disco, prima di memorizzare le informazioni, in modo da non utilizzare i settori rovinati. Windows fornisce un programma che controlla e ripristina alcuni tipi di errori: SCANDISK. • Selezionare tutto il testo e fare un clic sul pulsante ELENCO NUMERATO, il risultato si vede nella figura 08. Esempio I punti dell’elenco • I punti dell’elenco sono creati per ogni paragrafo, cioè solo dopo un INVIO. Posizionare il cursore davanti alla scritta “Può succedere”, come mostrato nella figura 09. INVIO • Premere il tasto INVIO, viene creato un nuovo paragrafo e, di conseguenza, un nuovo punto dell’elenco, figura 10. • Per andare a capo, senza cambiare paragrafo, quindi anche senza cambiare punto elenco, si deve utilizzare la combinazione di tasti SHIFT + INVIO, che crea un simbolo chiamato testo a capo. Questo simbolo, figura 11, non cambia paragrafo, il suo unico effetto è quello di cambiare riga. SHIFT + INVIO • Posizionare il cursore davanti alla scritta “Quindi si deve”, come mostrato nella figura 12. Digitare SHIFT + INVIO, il testo va a capo, ma non cambia punto elenco, come mostrato nella figura 13, il simbolo di testo a capo è in rosso. ELENCHI PUNTATI • Il pulsante ELENCO PUNTATO prevede un unico simbolo. Utilizzando il comando ELENCHI PUNTATI E NUMERATI, che si trova nel menu FORMATO, è possibile scegliere qualsiasi simbolo per l’elenco. Eseguendo il comando si apre la finestra di dialogo mostrata nella figura 01. FORMATO – ELENCHI PUNTATI E NUMERATI • La finestra è divisa in tre schede, per passare da una scheda all’altra si deve fare un clic sul nome. Nella finestra sono presenti più immagini che rappresentano i simboli più utilizzati negli elenchi, per utilizzarli si deve selezionare il testo, lanciare il comando FORMATO – ELENCHI PUNTATI E NUMERATI, fare un clic su uno dei simboli e un clic sul pulsante OK. Per scegliere un simbolo diverso si deve fare un clic su uno di quelli predefiniti e premere il pulsante PERSONALIZZA, si apre un’altra finestra di dialogo, figura 02. PUNTO ELENCO • Per scegliere un simbolo diverso si deve premere il pulsante PUNTO ELENCO, che apre la finestra di dialogo SIMBOLI, vista in un precedente capitolo. Nella finestra simboli si deve scegliere il simbolo e fare clic su CHIUDI. Il pulsante CARATTERE serve se si vuole scegliere una formattazione diversa, per il simbolo, rispetto al testo. Apre la finestra di dialogo CARATTERE, vista anche questa in un precedente capitolo. La sezione Posizione punto elenco serve per spostare il simbolo dell’elenco rispetto al margine sinistro, praticamente è il rientro del simbolo. Utilizzando le frecce si possono aumentare o diminuire le misure e controllando nell’Anteprima si vede il risultato. È più facile provare e guardare l’anteprima che spiegarlo. La sezione Posizione testo serve per spostare il testo in corrispondenza al simbolo dell’elenco, anche in questo caso è più facile provare e guardare l’anteprima che non spiegarlo. Dopo aver fatto tutte le scelte si deve fare clic sul pulsante OK. PERSONALIZZA • Nella finestra ci sono alcuni esempi di elenchi predefinititi, per utilizzarli si deve semplicemente farci un clic sopra e un clic su OK. Se si desidera un elenco numerato, diverso da quelli predefiniti, si deve sceglierne uno e fare un clic sul pulsante PERSONALIZZA, si apre una seconda finestra di dialogo, figura 02. Elenchi Numerati • La seconda scheda del comando FORMATO – ELENCHI PUNTATI E NUMERATI si chiama Numeri o lettere e serve per personalizzare gli elenchi numerati. Si deve selezionare il testo, lanciare il comando e fare un clic sul nome della scheda, figura 01. Stile numero • La finestra è molto simile a quella per personalizzare gli elenchi, quindi si vedranno solo gli strumenti diversi. Per scegliere un elenco diverso si deve aprire la tendina della casella Stile numero, facendo un clic sulla freccia nera, figura 03. Formato numero • Più a destra c’è la casella Comincia da che serve per scegliere il numero o la lettera iniziale dell’elenco. Più in basso, nella casella di testo Posizione numero si stabilisce l’allineamento del numero elenco. È utile quando l’elenco supera i 9 punti per allineare a destra i numeri, in modo che le unità si trovino sopra le unità, le decine sopra le decine, e così di seguito. Lo strumento più importante è Formato numero, dove si può scegliere cosa visualizzare prima e dopo il numero dell’elenco. Si deve fare un clic all’interno della casella di testo e digitare i caratteri che attorniano il numero. Il numero è rappresentato da una casellina grigia, che non deve essere cancellata. Nella figura 04 c’è un esempio che mostra cosa scrivere per visualizzare i numeri dell’elenco nella forma: (1). Dopo aver fatto tutte le scelte si deve fare clic sul pulsante OK. ELENCHI A STRUTTURA • La figura 01 visualizza un esempio di elenco a struttura. FORMATO – ELENCHI PUNTATI E NUMERATI • Gli elenchi a struttura sono più elenchi semplici messi insieme, uno dentro l’altro. L’elenco più esterno fa parte di quello che viene chiamato il primo livello, quelli più interni fanno parte del secondo, terzo, quarto livello (al massimo 9 livelli). Per creare un elenco a struttura si deve digitare il testo, lanciare il comando FORMATO – ELENCHI PUNTATI E NUMERATI e fare un clic sulla scheda Struttura, figura 02. Dentro la finestra di dialogo si devono definire tutti gli elenchi, un livello alla volta. Praticamente è come fare più elenchi semplici (quelli visti sopra) in un’unica operazione. RIDUCI RIENTRO e AUMENTA RIENTRO • Questa finestra di dialogo è praticamente uguale alla finestra di dialogo Numeri o lettere, tranne che per la casella Livello. Per definire l’elenco si lavora esattamente come negli elenchi precedenti, facendo prima un clic sul livello da modificare. Finito un livello si passa ad un altro. Dopo aver fatto tutte le scelte si deve fare clic sul pulsante OK. Purtroppo non è ancora sufficiente, infatti dopo queste operazioni il testo risulta tutto sul primo livello della struttura, infatti Word non può sapere come dividere il testo in livelli. Si deve quindi, manualmente, indicare al programma quali sono le parti da mettere al primo livello, quali al secondo livello, ecc. Per fare questa operazione si utilizzano i pulsanti RIDUCI RIENTRO e AUMENTA RIENTRO (che possiamo rinominare in riduci livello e aumenta livello), visualizzati nella figura 03. Esempio • ESEMPIO. Elenco a struttura. Aprire un nuovo file e copiare le parole seguenti, una per riga. FORMATO – ELENCHI PUNTATI E NUMERATI • Selezionare tutto il testo, lanciare il comando FORMATO – ELENCHI PUNTATI E NUMERATI e fare un clic sulla scheda Struttura. Selezionare il primo esempio di struttura e fare un clic sul pulsante personalizza. Fare un clic su livello 1 e selezionare il tipo di elenco numeri (1, 2, 3). Fare un clic su livello 2 e selezionare il tipo di elenco lettere minuscole (a, b, c). Fare un clic su livello 3 e selezionare il tipo di elenco puntato (con uno qualsiasi dei simboli) e fare un clic su OK. Il testo risulta come nella figura 04. Esempio • Selezionare insieme scheda madre, cpu, hard disk e cd rom, come mostrato nella figura 05. AUMENTA RIENTRO • Fare un clic sul pulsante AUMENTA RIENTRO, il testo selezionato passa al secondo livello, come si vede nella figura 06 AUMENTA RIENTRO • Selezionare insieme 30 X, 40 X e 42 X e fare un primo clic sul pulsante aumenta rientro, il testo selezionato viene portato al secondo livello. Fare un secondo clic sul pulsante AUMENTA RIENTRO e il testo viene portato al terzo livello, figura 07. Esempio • Si deve continuare con questo sistema fino alla fine dell’elenco, il risultato finale è visualizzato nella figura 08. Spostare e copiare Trascinamento • • Il trascinamento è il metodo per copiare o spostare più veloce e più semplice da apprendere. È adatto quando si lavora all’interno di un’area completamente visibile sullo schermo. Per spostare il testo si procede come segue: selezionare il testo da spostare; • portare il puntatore del mouse sul bordo dei caratteri selezionati, il puntatore assume la forma di una freccia bianca; • premere e tenere premuto il tasto sinistro del mouse; • sempre tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, muovere la mano in direzione delle posizione in cui si intende portare il testo; • trovata la posizione corretta, rilasciare il pulsante sinistro del mouse. La posizione corretta è indicata da una piccola linea verticale formata da puntini neri, che si sposta insieme al puntatore. È possibile spostare testo solo deve c’è altro testo, non in un punto vuoto del foglio, esattamente come non è possibile spostare il cursore sulla parte bianca del foglio. Il testo viene cancellato, tolto da dove si trovava all’inizio e viene spostato nella nuova posizione. • Esempio • ESEMPIO. Spostare con trascinamento. Aprire un nuovo file e copiare il testo seguente: • I grafici sono immagini che rappresentano le tabelle, o meglio che rappresentano i dati delle tabelle. In generale, risulta molto più semplice e immediato consultare un grafico che una tabella. A conferma di ciò, nelle riviste in edicola si trovano spesso articoli che presentano dei dati (statistiche, inchieste, bilanci, ecc.) attraverso dei grafici, non attraverso le tabelle. In genere i grafici più utilizzati sono quelli a torta o gli istogrammi, perché sono i più semplici da capire anche senza conoscenze matematiche. • Selezionare la parola grafici, come mostrato nella figura 01 e applicare il colore rosso al carattere, questo per riconoscere la parola quando avrà cambiato posizione. Esempio Portare il puntatore del mouse sul bordo della selezione e aspettare che assuma la forma di una freccia. Esempio • Premere e tenere premuto il tasto sinistro del mouse. Tenendo premuto il tasto sinistro del mouse spostare la mano, con lo spostamento è visualizzato sotto il puntatore un rettangolo che indica il testo trascinato e una linea verticale che indica la posizione del cursore, cioè dove verrà rilasciato il testo. Inserire il testo tra le parole “gli” e “istogrammi” nella penultima riga, 03. Esempio • Il testo è stato eliminato dalla posizione originale e trasferito in quella nuova. • • Per copiare il testo si procede come segue: selezionare il testo da copiare; • portare il puntatore del mouse sul bordo della selezione, il puntatore assume la forma di una freccia bianca; • premere e tenere premuto il tasto sinistro del mouse; • premere e tenere premuto nella tastiera CTRL; • sempre tenendo premuto il tasto sinistro del mouse e il tasto CTRL sulla tastiera, muovere la mano in direzione delle posizione in cui si intende portare il testo; • trovata la posizione corretta, rilasciare il pulsante sinistro del mouse, per ultimo rilasciare il tasto CTRL sulla tastiera. Il testo viene lasciato dove si trovava all’inizio e viene copiato anche nella nuova posizione: si ottengono due testi identici in due posizioni diverse, appunto la copia. • Esempio • ESEMPIO. Copiare con trascinamento. Si utilizza il testo dell’esempio precedente. Selezionare la parola immagini, come mostrato nella figura 04. Colorare in • Colorare in verde il testo, per vedere meglio il risultato finale. Portare il puntatore del mouse sul bordo della selezione e aspettare che assuma la forma di una freccia. • Premere e tenere premuto il tasto sinistro del mouse. Premere e tenere premuto il tasto CTRL della tastiera. Tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse e il tasto CTRL, spostare la mano: con lo spostamento sono visualizzati un rettangolo, sotto il puntatore, che indica il testo selezionato, la linea verticale che indica la posizione del cursore e una croce che indica la copia (per distinguere dallo spostamento). Esempio • Rilasciare il tasto sinistro del mouse e, dopo, rilasciare il tasto CTRL. Inserire il testo tra le parole “nelle” e “riviste” nella terza riga, 07. TAGLIA, COPIA, INCOLLA • Il metodo del trascinamento, pur essendo semplice e veloce, non è sempre conveniente. Per esempio se si deve copiare un testo in un altra pagina o in un altro file, con il trascinamento risulta difficile. Il metodo TAGLIA, COPIA, INCOLLA risulta meno facile all’inizio, ma più comodo una volta appreso. È adatto per copiare o spostare in posizioni distanti, per esempio fogli diversi o file diversi. In generale si devono fare le seguenti operazioni: • selezionare; • TAGLIA per spostare, oppure COPIA per copiare. Uno solo dei due, non prima uno e poi l’altro; • destinazione; • INCOLLA. Taglia copia incolla • Queste quattro operazioni valgono nel caso generale: qualsiasi programma di Windows, qualsiasi cosa si voglia copiare o spostare. Una volta imparate, possono essere usate in ogni altra applicazione nello stesso modo. La prima operazione è esattamente quella vista nel precedente paragrafo: serve per dire al programma quale testo si intende spostare o copiare. La seconda operazione serve per dire a Word che si ha l’intenzione di copiare o spostare il testo selezionato. Il programma a questo punto sa che si intende fare l’operazione, ma non sa ancora quando e dove. Se ci si ferma all’operazione 2, è come non fare niente. La terza fase serve per indicare quale sarà la nuova posizione del testo selezionato. Si deve portare il cursore nella posizione in cui si intende portare i caratteri selezionati. La quarta fase indica a Word che si vuole compiere l’operazione, cioè spostare o copiare il testo. Solo a questo punto il programma esegue la copia o lo spostamento. L’errore più frequente è fermarsi alla seconda operazione. TAGLIA, COPIA e INCOLLA • comandi TAGLIA, COPIA e INCOLLA si trovano all’interno del menu MODIFICA o nella barra degli strumenti rappresentati nella figura 01. Le forbici rappresentano TAGLIA, il doppio foglio COPIA e la cartellina con il foglio INCOLLA. ESEMPIO. TAGLIA • ESEMPIO. TAGLIA. Aprire un nuovo file e copiare il testo seguente: • Si nota che Excel, invece di calcolare il risultato, riporta esattamente quanto scritto. Il problema è che il programma non può conoscere le nostre intenzioni. Per Excel è stato scritto un testo, che è stato riportato esattamente. Si deve, pertanto, specificare ad Excel che si vuole scrivere un’operazione e che interessa il risultato di questa operazione. Per fare ciò, si deve digitare il simbolo di uguale, “=”, davanti all’operazione. Il simbolo = indica ad Excel di fare i calcoli e riportare il risultato. • Selezionare la parola Excel, come mostrato nella figura 02 e colorare in rosso, per vedere meglio il risultato. Esempio • Selezionare la parola Excel (operazione 1) e fare un clic sul pulsante TAGLIA nella barra degli strumenti (operazione 2). Il testo selezionato sparisce. Esempio • Posizionare il cursore tra la parola “riportato” e la parola “esattamente” nella terza riga, figura 04 (operazione3). INCOLLA Fare un clic sul pulsante INCOLLA (operazione 4). ESEMPIO. COPIA • ESEMPIO. COPIA. Si utilizza il testo dell’esempio precedente. Selezionare la parola calcolare e applicare il colore blu, per vedere meglio il risultato. Selezionare la parola calcolare (operazione 1), come mostrato nella figura 06. pulsante COPIA • Fare un clic sul pulsante COPIA nella barra degli strumenti (operazione 2), apparentemente non è successo niente, in realtà il programma copia la selezione nella memoria RAM e attende la conferma. Posizionare il cursore tra la parola “questa” e la parola “operazione” nella penultima riga (operazione3) e fare un clic sul pulsante INCOLLA (operazione 4). Copia Formato • Il comando COPIA FORMATO, figura 01, serve per copiare la formattazione del testo, anziché il testo. • Si deve selezionare il testo con la formattazione che si vuole copiare, fare un clic sul pulsante COPIA FORMATO, il puntatore assume la forma di un pennello (quella del pulsante) e selezionare il testo a cui si vuole applicare la formattazione. Facendo doppio clic sul pulsante COPIA FORMATO, il pulsante rimane premuto ed è possibile copiare la formattazione in più parti diverse, finché non si fa tornare in fuori il pulsante, con un clic. ESEMPIO. Copia Formato. • ESEMPIO. Copia Formato. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente: • Selezionare la prima riga e applicare la formattazione seguente: tipo di carattere Arial, dimensione carattere 16, grassetto, colore carattere rosso, come si vede nella figura 02. COPIA FORMATO • Selezionare la prima riga e fare un clic sul pulsante COPIA FORMATO, il puntatore assume la forma di un pennello. Selezionare la Quarta riga, il puntatore torna normale e la quarta riga assume la formattazione della prima, figura 03. Selezionare la seconda riga e applicare la formattazione seguente: tipo di carattere Courier New, dimensione carattere 18, corsivo, colore carattere blu, come si vede nella figura 04. COPIA FORMATO • Selezionare la seconda riga e fare doppio clic sul pulsante COPIA FORMATO, il puntatore assume la forma di un pennello e il pulsante rimane premuto. Selezionare la decima riga, figura 05. • Il puntatore ha ancora la forma di un pennello, selezionare le righe ottava e sesta, figura 06. • Il puntatore del mouse ha ancora la forma di un pennello, per terminare l’operazione fare un clic sul pulsante COPIA FORMATO, che ritorna normale. Trova e sostituisci Trova • Lo strumento TROVA è molto utile sui documenti di grandi dimensioni per cercare una riga o una parola nel documento stesso. Si deve aprire il menu MODIFICA e fare un clic sul comando TROVA e si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 01. TROVA SUCCESSIVO • Si deve inserire il testo da cercare nella casella Trova e fare un clic sul pulsante TROVA SUCCESSIVO. Word comincia a cercare dalla posizione del cursore verso la fine del documento, arrivato alla fine riparte dall’inizio e arriva fino alla posizione del cursore. Se trova una corrispondenza la seleziona e sospende la ricerca. Si deve controllare se il testo trovato corrisponde a quello cercato, in tal caso si fa un clic sul pulsante CHIUDI, altrimenti si fa un clic sul pulsante TROVA SUCCESSIVO per cercare un’altra corrispondenza. ESEMPIO. Trova • • ESEMPIO. Trova. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente: Un mio amico di nome Paul ricevette un’automobile come regalo di Natale da suo fratello. La vigilia di Natale, quando Paul uscì dall’ufficio, un monello di strada stava girando attorno all’auto nuova luccicante, ammirandola. “È sua questa macchina, signore?” domandò. Paul annuì. “Me l’ ha regalata mio fratello per Natale.” Il ragazzo rimase sbalordito. “Vuole dire che suo fratello gliel’ ha regalata e a lei non è costata niente? Ragazzi, vorrei...” esitò. Naturalmente paul sapeva che cosa avrebbe voluto. Avrebbe voluto avere un fratello così. Ma quello che disse il ragazzo scosse Paul fino ai talloni. “Vorrei,” proseguì il ragazzo, “poter essere un fratello così.” Paul guardò il ragazzo con meraviglia, poi impulsivamente aggiunse: “Ti piacerebbe fare un giro con la mia machina?” “Oh, si, tantissimo.” Dopo un breve giro, il ragazzo si volse e con gli occhi luccicanti chiese: “Signore, le dispiacerebbe passare davanti a casa mia?” Paul sorrise. Pensava di sapere che cosa volesse il ragazza. Voleva mostrare ai vicini che poteva tornare a casa su un’auto grande. Ma Paul si sbagliava di nuovo. “Può fermarsi dove ci sono quei gradini?” chiese il ragazzo. Corse su per i gradini. Poco dopo Paul lo udì ritornare, ma non velocemente. Accompagnava il fratellino storpio. Lo fece sedere sul gradino inferiore, poi si strinse a lui e indicò l’automobile. “Eccola, Buddy, proprio come ti ho detto di sopra. Suo fratello gliel’ ha regalata per natale e non gli è costata un centesimo. E un giorno io te ne regalerò una uguale... allora vedrai tutte le belle cose delle vetrine natalizie che ho cercato di descriverti.” Paul scese e sollevò il ragazzo sul sedile anteriore dell’auto. Il fratello maggiore, con gli occhi luccicanti, salì accanto e tutti e tre cominciarono un memorabile giro natalizio. Dan Clark MODIFICA – TROVA • Eseguire il comando MODIFICA – TROVA, nella finestra di dialogo digitare la parola Paul e fare un clic sul pulsante TROVA SUCCESSIVO. Provare più volte a cliccare sul pulsante TROVA SUCCESSIVO e osservare che ogni volta viene trovata la parola Paul, in una posizione diversa. • Il pulsante ALTRO, aggiunge alla finestra di dialogo alcuni comandi, come si vede nella figura 02. Maiuscole/minuscole e Solo parole intere • Le opzioni utilizzate sono Maiuscole/minuscole e Solo parole intere. La prima opzione permette di cercare la parola esattamente come è stata digitata, cioè Paul è diverso d paul e da PAUL, quindi digitando Paul le altre non vengono cercate. Per la seconda facciamo un esempio: se non è attiva e si digita “da”, vengono trovate tutte le parole che iniziano con “da”, per esempio da, dado, Davide, dati. Il pulsante SPECIALE permette di cercare alcuni caratteri particolari, che non si possono digitare da tastiera. Un clic sul pulsante SPECIALE apre una lista di questi caratteri, figura 03. FORMATO • Il pulsante FORMATO apre un menu dove si trovano i comandi CARATTERE, PARAGRAFO e altri che riguardano la formattazione, per cercare un testo senza conoscere i caratteri, ma conoscendo la formattazione. ESEMPIO. • ESEMPIO. Trova formattazione. Selezionare a caso 10 parole nel testo dell’esercizio precedente e colorarle in rosso. Eseguire il comando MODIFICA – TROVA e fare un clic sulla casella Trova, senza scrivere niente. Fare un clic sul pulsante ALTRO, fare un clic sul pulsante FORMATO e uno su CARATTERE. Si apre la finestra di dialogo per il carattere, selezionare il colore rosso e fare un clic su OK, il risultato si vede nella figura 04. • Nella casella di testo Trova non c’è scritto niente, ma subito sotto è indicato che si intende cercare un testo con una particolare formattazione: carattere rosso. Provare a fare clic più volte sul pulsante TROVA SUCCESSIVO, verranno trovate, una alla volta, tutte le parole colorate in rosso. Sostituisci • Lo strumento SOSTITUISCI è molto utile sui documenti di grandi dimensioni per cercare un testo e sostituirlo con un altro, in particolare è conveniente quando si deve sostituire la stessa frase o parola molte volte. Si deve aprire il menu MODIFICA e fare un clic sul comando SOSTITUISCI, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 01. Sostituisci con • La finestra è identica a quella del comando TROVA, con in più la casella di testo Sostituisci con, dove si deve digitare il testo con cui si vuole sostituire quello trovato. Il pulsante SOSTITUISCI elimina il testo trovato e inserisce il testo da sostituire, una sola operazione. Il pulsante SOSTITUISCI TUTTO automaticamente compie l’operazione del pulsante precedente su tutto il documento, senza chiedere conferma; alla fine visualizza il numero di sostituzioni effettuate. • ESEMPIO. Sostituisci. Si utilizza il testo degli esercizi precedenti. Si vuole sostituire la parola Paul con la parola Paolo, in tutto il documento. Eseguire il comando MODIFICA – SOSTITUISCI e digitare Paul nella casella di testo Trova. Digitare Paolo nella casella di testo Sostituisci con e fare un clic sul pulsante TROVA SUCCESSIVO. Provare a fare clic sul pulsante SOSTITUISCI, poi sul pulsante SOSTITUISCI TUTTO. Vai a • • Lo strumento VAI A serve per spostarsi in un certo punto del documento, per esempio la pagina 54; è utile soprattutto nei documenti lunghi. Si deve eseguire il comando VAI A che si trova nel menu MODIFICA, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 01. A sinistra, nella casella Vai a, si può scegliere in base a quale elemento spostarsi sul documento, mentre a destra, nella casella Numero di pagina, si deve digitare il numero della pagina che si vuole visualizzare. Controllo ortografico Controllo ortografica • Winword non conosce il significato delle parole, ciononostante è in grado di effettuare due tipi di controlli sul documento: il controllo ortografico e il controllo grammaticale. Per effettuare il controllo ortografico il programma dispone di un dizionario che è un elenco di parole. Ricordiamo che parola per il computer è un insieme di caratteri seguiti da uno spazio. Ogni parola digitata dall’utente viene confrontata con la lista del dizionario, se la parola corrisponde a una della lista è corretta, altrimenti è considerata sbagliata e viene sottolineata in rosso. Può succedere che il dizionario contenga la parola al singolare, ma non quella al plurale. • Il controllo grammaticale è fatto in un modo più difficile da spiegare e da capire, si deve sempre considerare che il computer non conosce il significato. Il controllo grammaticale controlla se le frasi sono costruite correttamente, ha un insieme di regole fisse che paragona alla frase scritta. Non è detto che se il controllo grammaticale rileva un errore, la frase sia per forza scorretta. controllo ortografico • Dopo aver scritto un documento, conviene sempre fare sia il controllo ortografico che quello grammaticale, perché sono in grado di rilevare la maggior parte degli errori di digitazione (non tutti). Il primo rileva gli errori parola per parola, il secondo in genere segnala regole grammaticali che possono essere saltate, ma almeno in una occasione è d’aiuto: se si digita due volte la stessa parola, per esempio “casa casa”, il correttore ortografico non rileva errori in quanto entrambe risultano sulla lista del dizionario, mentre il correttore grammaticale rileva la parola ripetuta e la segnala. Si utilizza il correttore ortografico direttamente scrivendo il testo, infatti le parole considerate scorrette sono segnalate con una sottolineatura rossa. Quando ci si accorge dell’errore è possibile correggerlo utilizzando CANC o BACK SPACE o fare clic con il tasto destro del mouse sopra la parola sottolineata, esce una lista di suggerimenti. I suggerimenti sono forniti non considerando il significato del termine (perché Word non lo conosce), ma cercando nel dizionario parole con caratteri simili. Per esempio i suggerimenti per casa potrebbero essere cassa e caso, che hanno significati completamente diversi ma sono composte da caratteri simili. ESEMPIO • ESEMPIO. Tasto destro. Aprire un nuovo file e digitare il testo, esattamente come è scritto, della figura 01. Portare il puntatore del mouse sopra la parola sottolineata in rosso e fare un clic con il tasto destro, si apre una tendina, figura 02. Aggiungi • Le parole della prima sezione sono i suggerimenti, per utilizzarle si deve fare un clic sopra con il tasto sinistro del mouse. Nella seconda sezione c’è il comando Ignora tutto che serve per fare in modo che la parola venga considerata corretta nel documento, in modo che non sia più sottolineata. Negli altri documenti verrà ancora considerata sbagliata. Il comando Aggiungi inserisce la parola nel dizionario, in modo che non venga più considerata sbagliata nel documento e anche in tutti gli altri documenti. Nell’ultima sezione l’unico comando utile è Lingua, che serve per cambiare la lingua del dizionario, cioè per utilizzare il dizionario e il correttore grammaticale di altre lingue. In Winword 2000 è possibile installare i correttori di italiano, inglese, francese e tedesco, nelle versioni precedenti del programma, invece, era disponibile solo la lingua italiana, le altre dovevano essere acquistate a parte. CONTROLLO ORTOGRAFIA E GRAMMATICA • Alla fine del documento, per fare un controllo completo, si deve eseguire il comando CONTROLLO ORTOGRAFIA E GRAMMATICA, che si trova nel menu STRUMENTI. Il comando apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 03. Cambia • comandi Ignora tutto, Aggiungi, Lingua dizionario e Suggerimenti hanno la stessa funzione vista per il tasto destro. Il comando Ignora si differenzia da Ignora tutto perché considera la parola corretta solo in quella occorrenza, non nel resto del documento. Per cui, se la parola appare in altre zone del documento sarà nuovamente considerata scorretta. La casella di testo più in alto mostra un’anteprima dell’errore evidenziando in rosso (correttore ortografico) o in verde (correttore grammaticale) l’errore riscontrato. Per correggere si può accettare uno dei suggerimenti, con un clic sopra, oppure mettere il cursore nella casella dell’anteprima e correggere a mano, come su un normale documento. Per confermare la correzione si utilizza il pulsante Cambia, che corregge l’errore solo in quella occorrenza, non nel resto del documento, oppure Cambia tutto che corregge lo stesso errore in tutto il documento. Sillabazione • Dopo aver digitato il testo è possibile selezionarlo e sillabarlo utilizzando il comando SILLABAZIONE, come mostrato nella figura 01. finestra di dialogo visualizzata • Si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 02. Sillaba automaticamente il documento • L’opzione Sillaba automaticamente il documento serve per sillabare il documento automaticamente, durante la digitazione, senza dover poi richiamare il comando. Sillaba parole maiuscole serve per fare in modo che anche le parole maiuscole vengano sillabate, altrimenti sono escluse perché considerate importanti. L’area di sillabazione indica la zona in cui Word considera di sillabare le parole, 0,5 cm significa che la zona di sillabazione inizia 0,5 cm prima del margine destro. L’ultimo comando serve per decidere il numero massimo di righe consecutive che possono essere sillabate. ESEMPIO. • ESEMPIO. Sillabazione. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente: • I componenti che controllano e fanno funzionare i dischi, seguendo i comandi della CPU, si chiamano controller e possono essere di diversi tipi. • Selezionare il testo ed eseguire il comando SILLABAZIONE, il risultato si vede nella figura 03. Caselle di testo Introduzione • INTRODUZIONE OGGETTI Nei precedenti capitoli si è parlato di tutto ciò che riguarda il testo, ma in un documento è possibile aggiungere elementi che non fanno parte del testo: gli oggetti. Un OGGETTO è un qualsiasi elemento di Winword che non fa parte del testo e che viene gestito come “corpo estraneo”, cioè viene gestito diversamente dai caratteri. Una volta che un oggetto è stato creato, è possibile ingrandirlo e spostarlo indipendentemente dal testo che ha intorno; un oggetto può anche essere posizionato oltre i margini di scrittura o in qualsiasi altra posizione dove il testo non può arrivare. Ci sono più tipi di oggetti che possono essere inseriti in un file, i più comuni sono le immagini, le caselle di testo, i wordart e i disegni. Ognuno di questi ha alcune caratteristiche che lo distinguono dagli altri, ma tutti gli oggetti hanno delle proprietà comuni, che hanno anche tutti gli altri. Grazie a ciò, molti comandi per gestire gli oggetti sono uguali per tutti gli oggetti, quindi è sufficiente imparare ad utilizzarli per un tipo e si conoscono anche per tutti gli altri tipi. Tutti gli oggetti sono creati attraverso il menu INSERISCI, seguito dal nome dell’oggetto. Tutti gli oggetti possono essere modificati attraverso il menu FORMATO, seguito dal nome dell’oggetto. Caselle di Testo • Si è detto che si può scrivere testo solo dove ci sono dei caratteri, non è possibile iniziare a scrivere un documento direttamente al centro della pagina. Per scrivere nel centro del foglio si devono utilizzare più strumenti, per esempio premere INVIO più volte e utilizzare l’allineamento centrato. In alcune situazioni sarebbe più comodo poter scrivere direttamente al centro del foglio, senza dover seguire tutti i passaggi, per esempio per inserire l’indirizzo del destinatario nelle buste. Le CASELLE DI TESTO sono un oggetto che permette di scrivere testo in qualsiasi posizione del documento. Per creare una casella di testo si utilizza il comando INSERISCI – CASELLA DI TESTO, il puntatore assume la forma di una croce, figura 01. All’interno della casella di testo lampeggia • All’interno della casella di testo lampeggia il cursore, evidenziato in rosso nella figura 02, che serve per scrivere caratteri dentro la casella stessa. Se non appare il cursore si deve portare il puntatore del mouse dentro il rettangolo e fare un clic. Il testo digitato quando il cursore si trova dentro il rettangolo, viene visualizzato all’interno della casella di testo, figura 03. Casella Testo • Si deve posizionare il puntatore sul foglio (qualsiasi punto della pagina), premere e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse e, sempre tenendo premuto il pulsante, muovere la mano. Con lo spostamento si disegna sul foglio un rettangolo, sempre tenendo premuto il pulsante si può allargare o rimpicciolire il rettangolo. Quando si trova la giusta dimensione (che comunque può essere modificata in seguito), si deve rilasciare il pulsante sinistro del mouse e il rettangolo rimane visualizzato, quella è la casella di testo, figura 02. Casella Testo • Si può considerare la casella di testo come un piccolo pezzo di carta posizionato sopra il foglio. Il testo all’interno di questo oggetto può essere formattato (ingrandito, colorato, ecc.), utilizzando i soliti strumenti di formattazione, come per i normali documenti. La figura 04 visualizza la casella di testo precedente con i caratteri formattati. Casella Testo • Quando il testo digitato supera le dimensioni del rettangolo, il testo in eccedenza non viene visualizzato, ma è comunque memorizzato, figura 05. Casella Testo • Per visualizzare il testo in eccedenza si deve ingrandire il rettangolo. Per modificare le dimensioni delle caselle di testo si utilizzano le maniglie, che sono i quadratini bianchi che si vedono intorno al bordo, nella figura 06 sono evidenziati in rosso. Casella Testo • Si deve portare il puntatore del mouse sopra una delle maniglie, il puntatore assume la forma di una doppia freccia nera, figura 07. A questo punto si deve premere e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse e, sempre tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, si deve muovere il puntatore nella direzione in cui si desidera modificare la dimensione del rettangolo. Raggiunta la dimensione desiderata si deve rilasciare il pulsante. Casella Testo • Mentre si “tira” una maniglia, sullo schermo si vede la dimensione che assumerà l’oggetto rappresentata con un rettangolo tratteggiato, figura 08. Casella Testo • Quando la casella di testo è ingrandita, i caratteri che prima non erano visualizzati diventano visibili, figura 09. Casella Testo • Il bordo a spina di pesce serve per indicare che la casella di testo è selezionata, ma non viene stampato, il bordo che viene stampato è quello visibile quando l’oggetto non è selezionato. Per togliere la selezione dalla casella di testo si deve fare un clic sul foglio, fuori dal rettangolo, in questo modo si posiziona il cursore sul testo e la casella risulta deselezionata, figura 10. Casella Testo • Quello che si vede nella figura 10 è ciò che viene stampato. Quando la casella di testo non è selezionata, non è possibile lavorare con essa, cioè i comandi dell’oggetto non sono disponibili. Per lavorare con un qualsiasi oggetto, prima si deve selezionarlo, poi si utilizzano gli strumenti per le modifiche, esattamente come si è visto per il testo. Per selezionare una casella di testo si deve portare il puntatore del mouse sopra il bordo e fare un clic. La casella di testo è selezionata quando si vede il bordo a spina di pesce, con le maniglie. Casella Testo • Per spostare la casella di testo si deve posizionare il puntatore del mouse sul bordo della casella, in qualsiasi punto del bordo escluse le maniglie, il puntatore del mouse assume la forma di 4 frecce nere, come visualizzato nella figura 11 (il puntatore è colorato in rosso). Casella Testo • Quando il puntatore del mouse si trova in questa posizione si deve premere e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse e, sempre tenendo premuto il pulsante sinistro, spostare la mano nella direzione in cui si desidera portare la casella di testo. Quando si trova la posizione desiderata si deve rilasciare il pulsante sinistro del mouse. Per cancellare una casella di testo si deve selezionarla facendo un clic sul bordo della casella stessa, il bordo appare con la forma a spina di pesce, ma non si vede il cursore dentro il rettangolo, poi si deve premere CANC sulla tastiera, in questo modo sparisce l’oggetto. Casella Testo • Casella Testo. Indirizzo sulle buste. Aprire un nuovo file e utilizzare il comando FILE – IMPOSTA PAGINA. Selezionare la scheda DIMENSIONI e, nella casella “Dimensioni foglio”, scegliere una busta, come mostrato nella figura 12. visualizza la busta scelta • Fare un clic sul pulsante OK, il documento diventa una busta, invece del solito foglio A4. La figura 13 visualizza la busta scelta, ridotta con lo zoom. INSERISCI – CASELLA DI TESTO • Lanciare il comando INSERISCI – CASELLA DI TESTO (si ricorda di allargare la lista dei comandi, altrimenti casella di testo non è accessibile) e disegnare un rettangolo nella busta, figura 14. INSERISCI – CASELLA DI TESTO • Si vede nella figura un’ancora, per il momento sarà ignorata, verrà considerata in seguito. Digitare, all’interno della casella, l’indirizzo del destinatario, come mostrato nella figura 15. Se il testo non è completamente visibile • • Se il testo non è completamente visibile si deve allargare la casella di testo, come spiegato sopra. L’ultima cosa da fare è posizionare l’indirizzo nella busta. Si deve portare il puntatore del mouse sopra il bordo, escluse le maniglie, premere e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse e trascinare la casella nella posizione in cui si vuole stampare l’indirizzo, figura 16. In seguito si vedrà anche come eliminare il bordo. Per fare la stessa cosa senza usare le caselle di testo, si devono utilizzare le tabulazioni o i rientri, impiegando molto più tempo e utilizzando sistemi che sono più difficili. Provare a sistemare l’indirizzo sulla busta utilizzando le tabulazioni. Ancora • Quando un oggetto è selezionato si vede (se è attivo il pulsante MOSTRA/NASCONDI) una piccola ancora, figura 01. Questa icona serve per indicare che un oggetto è “legato” ad un certo paragrafo. • L’esempio seguente mostrerà la funzione dell’ancora. ESEMPIO • ESEMPIO. Oggetto e ancora. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente (un numero per riga): • 1 2 3 4 5 • Creare una casella di testo, utilizzando il comando INSERISCI – CASELLA DI TESTO. Quando l’oggetto è selezionato • Quando l’oggetto è selezionato, è possibile prendere l’ancora con il puntatore del mouse e, tenendo premuto il pulsante sinistro, portare l’ancora vicino a uno qualsiasi dei paragrafi. Provare a mettere l’ancora vicino al numero 3, figura 03. funzione dell’ancora • Come si vede, è stata spostata l’ancora, ma non la casella di testo. La funzione dell’ancora è di abbinare l’oggetto al paragrafo vicino cui è posta l’ancora stessa. La posizione di un oggetto è memorizzata come distanza da un paragrafo, quando il paragrafo viene spostato anche l’oggetto si sposta nella stessa misura, mantenendo così la stessa distanza dal paragrafo. Posizionare il cursore subito dopo il numero 1, come mostrato nella figura 04, il cursore è evidenziato in rosso. funzione dell’ancora • È importante notare che l’ancora non è più visibile, questo perché l’oggetto non è più selezionato. Premere due volte INVIO, i paragrafi 1 e 2 vengono distanziati, di conseguenza anche il paragrafo 3 viene spostato e la cornice, che ha l’ancora abbinata al paragrafo 3, viene spostata per mantenere la stessa distanza con il paragrafo, figura 05. funzione dell’ancora • Selezionare la casella di testo e controllare la posizione dell’ancora: si trova ancora abbinata al paragrafo 3, come mostrato nella figura 06. • Tutti gli oggetti hanno un’ancora, con la stessa funzione vista per le caselle di testo. Barra degli Strumenti Casella Testo • Quando è selezionata una casella di testo dovrebbe apparire automaticamente una barra degli strumenti, visualizzata nella figura 01, se non appare consultare i primi capitoli di questo manuale. ESEMPIO • La maggior parte dei comandi della barra degli strumenti sono utilizzati raramente e per situazioni difficili da spiegare. L’unico comando che vale la pena di prendere in considerazione è l’ultimo pulsante, che serve per ruotare il testo all’interno della casella di testo. Ogni clic sul pulsante fa ruotare il testo in una direzione diversa. • ESEMPIO. Ruotare il testo. Aprire un nuovo file, creare una casella di testo con il comando INSERISCI – CASELLA DI TESTO e scrivere, dentro l’oggetto, la parola “PROVA”, come visualizzato nella figura 02. barra degli strumenti casella testo • Provare a fare clic sull’ultimo pulsante della barra degli strumenti casella di testo, ad ogni clic il testo viene girato dentro la casella. Le figure seguenti mostrano le possibili rotazioni. Formato Casella Testo • • Nel capitolo precedente è stato detto che gli oggetti sono creati utilizzando il menu INSERISCI e sono gestiti utilizzando il menu FORMATO. Il menu formato apre una finestra di dialogo che è uguale per tutti gli oggetti, quindi, una volta imparati i comandi per le caselle di testo, gli stessi comandi sono conosciuti anche per tutti gli altri oggetti. È possibile utilizzare il menu FORMATO solo se è selezionato un oggetto, altrimenti il comando è bloccato. Tutti i comandi della finestra di dialogo relativa alle proprietà degli oggetti verranno spiegati nel seguente esempio. ESEMPIO. Aprire un nuovo file e creare una casella di testo. All’interno della casella digitare la scritta “PROVA COMANDI”, come mostrato nella figura 01. FORMATO – CASELLA DI TESTO • Tenendo selezionata la casella di testo, eseguire il comando FORMATO – CASELLA DI TESTO, si apre la finestra di dialogo PROPRIETÀ OGGETTO. Per gli altri oggetti il comando è lo stesso, sostituendo a casella di testo il nome dell’oggetto selezionato. PROPRIETÀ OGGETTO • La figura 03 visualizza la finestra di dialogo PROPRIETÀ OGGETTO. Colori e linee RIEMPIMENTO • La finestra di dialogo è divisa in più schede, quattro sono comuni a tutti gli oggetti (Web, Colori e Linee, Dimensioni e Layout), una è specifica per le caselle di testo (Casella di testo) e una è specifica per le immagini (Immagine). Le quattro schede comuni sono identiche per tutti gli oggetti, le altre sono attive solo se l’oggetto selezionato ha lo stesso nome delle schede. La scheda attiva nella figura 03, Colori e linee, serve per “configurare” i bordi e lo sfondo dell’oggetto in questione. Nella sezione RIEMPIMENTO si può scegliere il colore di sfondo dell’oggetto, nel caso delle caselle di testo è il colore che appare sotto le scritte. Si deve fare un clic sulla tendina, freccia nera, si apre una lista di colori, figura 04, e fare un clic sul colore scelto. semitrasparente • Nessun riempimento serve per annullare il colore di sfondo precedentemente impostato. Gli strumenti Altri colori ed Effetti di riempimento verranno spiegati nel capitolo dei disegni. La casella semitrasparente serve per stampare il colore di sfondo con effetto semitrasparente (è più facile vedere il risultato che descriverlo a parole). La sezione LINEA serve per stabilire le caratteristiche del bordo dell’oggetto selezionato. Il comando Colore serve per colorare il bordo, si utilizza come il comando per il colore dello sfondo. Nessuno serve per non stampare il bordo della casella di testo, utile per esempio quando si deve stampare l’indirizzo sulle buste. Il comando Tratteggio serve per scegliere una linea tratteggiata anziché continua, si deve fare clic sulla tendina, appare una lista di segmenti tratteggiati, figura 05, e si deve fare clic sul segmento Stile • Il comando Stile serve per scegliere lo spessore della linea, si deve fare un clic sulla tendina, freccia nera, e appare una lista che contiene diversi esempi (figura 06). Il comando Spessore è una ripetizione del precedente, che permette di definire la dimensione del bordo in punti. Per modificare la dimensione si utilizzano le frecce, verso l’alto aumenta il numero, verso il basso lo diminuisce. La sezione Frecce • La sezione Frecce è poco usata e, nella maggior parte degli oggetti, è inattiva, infatti è visualizzata in grigio e non si può utilizzare. Può essere attivata solo se l’oggetto selezionato è una freccia. Provare ad applicare i comandi della scheda “Colori e linee” come mostrato nella figura 07, i comandi utilizzati sono evidenziati in rosso. Il risultato si vede nella figura 08. Web • Fare un clic sulla scheda Web, visualizzata nella figura 09. Questa scheda non si utilizza per niente, serve solo nel caso in cui si utilizzi Winword per creare pagine da mettere in Internet (assolutamente sconsigliato). Nelle pagine HTML gli oggetti non sono previsti, per cui la scheda Web ha il compito di mostrare come verrebbe visualizzato l’oggetto in Internet. Dimensioni • Fare un clic sulla scheda Dimensioni, che serve, come dice il nome stesso, per modificare le dimensioni dell’oggetto. In genere conviene modificare le dimensioni di un oggetto utilizzando le maniglie, si utilizza questa finestra quando c’è bisogno di dimensioni precise, espresse in centimetri. Altezza e Larghezza • • Per impostare le dimensioni dell’oggetto si utilizzano le frecce delle caselle Altezza e Larghezza, la freccia verso l’alto aumenta, quella verso il basso diminuisce. È possibile anche aumentare o diminuire le dimensioni dell’oggetto in percentuale in base alle dimensioni originali, utilizzando sempre le frecce nelle caselle Altezza e Larghezza della sezione Proporzioni. Per esempio mettere Altezza all’120% significa che l’altezza viene aumentate del 20% rispetto a quella originale. Il comando più utile è la casella Blocca proporzioni, che, se attiva, fa in modo che l’oggetto mantenga sempre le proporzioni originali tra altezza e larghezza. Fare un clic sulla scheda Casella di testo, figura 11. Questa scheda esiste solo nel caso l’oggetto selezionato sia una casella di testo, per gli altri oggetti non è attiva. Scrivere all’interno di una casella di testo • Scrivere all’interno di una casella di testo è come scrivere in un piccolo documento, quindi anche all’interno della casella di testo si devono stabilire dei margini, per non stampare i caratteri attaccati ai bordi del rettangolo, esattamente come si stabiliscono i margini per i normali documenti. Lo scopo della scheda Casella di testo è quello di stabilire i margini all’interno dei quali verrà digitato il testo. CONVERTI IN CORNICE • Il pulsante CONVERTI IN CORNICE serve per trasformate una casella di testo in una cornice. Le cornici sono le caselle di testo delle vecchie versioni del programma, con molte limitazioni rispetto a quelle attuali. • Fare un clic sulla scheda Layout, figura 13. Questa scheda è quella più importante per gli oggetti. In linea con il testo • Gli oggetti non fanno parte del testo, sono al di fuori dei caratteri. Questa scheda serve per decidere come risulta l’oggetto rispetto al testo. La maggior parte dei pulsanti che si vedono sono più utili con gli altri oggetti che non con le caselle di testo, in particolare sono molto utilizzati per le immagini. In linea con il testo non è attivo, non può essere utilizzato con le caselle di testo. Se viene selezionato questo comando l’oggetto torna a far parte del testo, cioè viene considerato come un carattere di grandi dimensioni, verrà analizzato nel capitolo delle immagini. Incorniciato dispone il testo intorno all’oggetto, creando una specie di cornice con il testo, come si vede sul disegno del pulsante. Il testo non segue la forma dell’oggetto, ma segue sempre una forma rettangolare. Ravvicinato significa che il testo viene scritto intorno all’oggetto, seguendo la forma dell’oggetto stesso, come si vede sulla figura del pulsante. Anche questo comando viene utilizzato con le immagini, per le caselle di testo è equivalente a quello precedente. Davanti al testo serve per mettere l’oggetto sopra il testo, nascondendo il testo che si trova sotto l’oggetto. Corrisponde a incollare un pezzo di carta sopra al documento. Dietro al testo significa che l’oggetto viene messo come sfondo del testo. Non ha senso utilizzare dietro al testo con le caselle di testo, ha invece senso con le immagini. Per vedere gli effetti di questi comandi si deve creare un oggetto all’interno di un documento con testo scritto, perciò aprire un nuovo file e scrivere il testo seguente: testo • Il REGISTRO DI CONFIGURAZIONE, o REGISTRY, è il database centrale di Microsoft Windows 95, 98 e Me, che contiene e gestisce i dati della configurazione del sistema. Molti problemi o situazioni di emergenza possono essere risolti attraverso il registro di configurazione. Il registro è formato da due file chiamati SYSTEM.DAT E USER.DAT. Il file SYSTEM.DAT si trova nella cartella \WINDOWS e contiene la configurazione hardware e software del sistema e le impostazioni dei dati. Le impostazioni di questo file sono necessarie e sono utilizzate da Windows durante la fase di avvio del sistema; contiene informazioni per caricare i driver di periferica e per stabilire quale hardware è disponibile. Il file USER.DAT contiene informazioni relative all’utente, come per esempio il nome, le impostazioni del Desktop e del menu Avvio. Questo file non ha una posizione specifica nell’ hard disk, la sua posizione dipende dalla configurazione del computer. Per esempio se un PC è collegato in rete con un server, il file USER.DAT è situato sul server. In genere questo file si trova nella cartella \WINDOWS\PROFILES. INSERISCI – CASELLA DI TESTO • Dopo aver digitato tutto il testo, creare una casella di testo utilizzando il comando INSERISCI – CASELLA DI TESTO e scrivere all’interno del rettangolo “PROVA COMANDI LAYOUT”, come mostrato nella figura 14. FORMATO – CASELLA DI TESTO • Selezionare la casella di testo, lanciare il comando FORMATO – CASELLA DI TESTO e aprire la scheda Layout. Provare uno per uno i comandi spiegati sopra, le figure seguenti visualizzano i risultati. Esempio • Tra le due figure non c’è differenza, utilizzando le caselle di testo, la differenza si vede solo con gli altri oggetti. • Non si riesce a vedere e a leggere il testo sotto la casella. Dietro al testo • È evidente che non ha senso utilizzare il comando “Dietro al testo” con questo tipo di oggetti. • I comandi della sezione Allineamento orizzontale servono per l’allineamento dell’oggetto, ma sono poco utilizzati in quanto, di solito, si preferisce posizionare gli oggetti sulla pagina utilizzando il trascinamento. Immagini ClipArt • Le immagini predefinite del pacchetto OFFICE, il gruppo di programmi di cui fa parte Word, si chiamano CLIPART, sono fornite insieme al programma e sul sito della Microsoft è possibile scaricare centinaia di nuove immagini già pronte. Le clipart sono un oggetto, come le caselle di testo, per cui per aggiungere un’immagine al documento si utilizza il menu INSERISCI. Prima di inserire un’immagine si deve posizionare il cursore nel punto in cui si vuole mettere l’immagine stessa. Il comando completo per inserire una clipart nel documento è INSERISCI – IMMAGINE – CLIPART, figura 01. CLIPART • Si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 02. CLIPART • Questa finestra di dialogo utilizza il sistema di lavoro dei Browser per Internet: le parole selezionate sono Link (collegamenti) che mandano in altre posizioni, la freccia a sinistra torna indietro di una schermata, la freccia a destra manda avanti di una schermata e il pulsante con i quadratini (vicino alle frecce) manda alla schermata iniziale. Seguendo le categorie si deve cercare l’immagine da inserire, trovata l’immagine si deve posizionare il puntatore sopra e fare un clic, esce un fumetto con dei comandi, figura 03. Inserisci oggetto clipart • Quando esce il fumetto si deve posizionare il puntatore del mouse sopra il primo pulsante del fumetto, Inserisci oggetto clipart (figura 04) e si deve fare un clic, la clipart viene inserita nel testo in corrispondenza del cursore. Alla fine si deve chiudere la finestra di dialogo utilizzando il pulsante con la X in alto a destra, almeno che non si intenda inserire altre immagini. ESEMPIO. • • • ESEMPIO. Inserire una clipart. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente: Se il registro di configurazione è corrotto, cioè rovinato, Windows non può essere avviato. Per poter avviare nuovamente Windows si deve sistemare il registro di configurazione. Prima di arrivare a questo, conviene fare una copia di backup dei file USER.DAT e SYSTEM.DAT, quando tutto funziona correttamente. La copia deve essere fatta in un dispositivo diverso dal disco di installazione di Windows (di solito C:), utilizzando un qualsiasi programma per la copia dei file o per i backup (per esempio Esplora risorse, Risorse del computer, copy). Le copie dei file di registro rimangono in un dispositivo sicuro, con la speranza di non doverli mai utilizzare. Nel momento in cui il registro di configurazione (originale) si rovina, si devono utilizzare i file di backup: si copiano i file di backup sopra i file originali (sovrascrittura), con un qualsiasi programma, e si riavvia il computer. Posizionare il cursore dopo la parola Windows, nella quinta riga, come mostrato nella figura 05 (il cursore è evidenziato in rosso). Posizionare il cursore dopo la parola Windows • Posizionare il cursore dopo la parola Windows, nella quinta riga, come mostrato nella figura 05 (il cursore è evidenziato in rosso). INSERISCI – IMMAGINE – CLIPART • Eseguire il comando INSERISCI – IMMAGINE – CLIPART, scegliere un’immagine e inserirla nel testo, utilizzando il fumetto, come spiegato sopra, il risultato si può vedere nella figura 06. clipart • La clipart è stata inserita nel testo, come se fosse un carattere gigantesco. In questa versione del programma le clipart, appena vengono inserite, si comportano diversamente dagli altri oggetti, infatti l’immagine risulta in linea con il testo, non al di fuori come dovrebbe succedere. Fare un clic sopra la clipart, risulta selezionata (figura 07), ma invece di avere le maniglie bianche, come visto per le caselle di testo, ha le maniglie nere. Questa situazione è dovuta al fatto che la clipart per il momento è in linea con il testo. FORMATO – IMMAGINE • • Le maniglie, anche se nere, servono sempre per ingrandire o restringere l’immagine, come visto nel capitolo delle caselle di testo. Quando si posiziona il puntatore del mouse sopra una delle maniglie, il puntatore assume la forma di una doppia freccia nera, si deve premere e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse e trascinare fino alla dimensione desiderata. Come visto per le caselle di testo, anche le clipart hanno la finestra proprietà, all’interno del menu FORMATO. Eseguire il comando FORMATO – IMMAGINE, come mostrato nella figura 08. FORMATO – IMMAGINE • Si apre la finestra di dialogo già vista in un precedente capitolo, con gli stessi comandi, in questo capitolo vedremo solo le differenze. Selezionare la scheda Immagine, che per le caselle di testo e per gli altri oggetti è bloccata, figura 09. Ritaglia • La sezione Ritaglia serve per tagliare la clipart, come si fa con una forbice su un’immagine in un foglio di carta. Si devono inserire le misure di quanti centimetri tagliare e in che direzione tagliare. La sezione Controllo immagine è più interessante. Il comando colore serve per applicare alcuni effetti alla clipart, si deve fare un clic sulla tendina, si apre una lista di effetti (figura 10) e si deve fare un clic sopra il nome dello strumento desiderato. Luminosità e Contrasto • I comandi Luminosità e Contrasto hanno lo stesso significato degli omonimi tasti sui comandi delle televisioni. È possibile modificare la luminosità e il contrasto utilizzando le barre di scorrimento o agendo sulle frecce per aumentare o diminuire la percentuale. Il pulsante REIMPOSTA riporta tutto come era all’inizio, prima di aprire la finestra delle proprietà. • Fare un clic sulla scheda Layout, figura 11. In linea con il testo • La scheda Layout è identica a quella vista per le caselle di testo, solo che con le immagini la maggior parte dei pulsanti ha più senso. Per prima cosa si deve notare che il comando attivo è In linea con il testo: è evidenziato in blu. Questo comando non è disponibile per gli altri oggetti, vale solo per le clipart. Se è attivo, l’immagine risulta dentro il testo e perde le caratteristiche degli oggetti. Provare uno per uno i pulsanti, le figure seguenti visualizzano i risultati. Il testo “disegna” un rettangolo intorno all’immagine • Il testo “disegna” un rettangolo intorno all’immagine. Quando l’immagine non è più in linea con il testo ed è selezionata, ha le maniglie bianche come tutti gli altri oggetti. differenza tra Incorniciato e Ravvicinato • Per capire la differenza tra Incorniciato e Ravvicinato si devono osservare con attenzione le due immagini precedenti: utilizzando Ravvicinato, il testo segue la forma dell’immagine. L’immagine diventa lo sfondo del testo • L’immagine diventa lo sfondo del testo. Barra degli strumenti X immagini • BARRA STRUMENTI IMMAGINE • Quando una clipart è selezionata appare la barra degli strumenti immagine, visualizzata nella figura 01. Se nel vostro computer non vedete questa barra degli strumenti, consultate il capitolo 03 del manuale. INSERISCI IMMAGINE • Il primo pulsante si chiama INSERISCI IMMAGINE e riguarda un comando che vedremo alla fine di questo capitolo. Il secondo pulsante, Controllo immagine, corrisponde al comando colore della scheda Immagine, e serve per applicare alcuni effetti. Un clic sul pulsante apre la stessa lista di comandi della casella colore, visualizzati nella figura 02. Contrasto • Il terzo e il quarto pulsante servono per aumentare o diminuire il Contrasto dei colori, esattamente come il rispettivo strumento nella scheda Immagine. Ogni clic su uno dei pulsanti aumenta o diminuisce la percentuale di contrasto. Il quinto e il sesto servono per aumentare o diminuire la Luminosità. Il settimo pulsante si chiama Ritaglia e corrisponde all’omonimo strumento nella scheda Immagine. Per utilizzarlo si deve fare un clic sul pulsante, che rimane premuto, il puntatore cambia aspetto: una freccia con sotto la stessa figura dell’icona del pulsante. Si deve portare il puntatore sopra una delle maniglie, premere e tenere premuto il tasto sinistro del mouse e, sempre tenendo premuto il pulsante, trascinare verso l’interno dell’immagine per tagliarla, verso l’esterno per aggiungere spazio bianco al disegno. Alla fine si deve fare un ultimo clic sul pulsante nella barra degli strumenti, in modo da farlo uscire. Questo comando è molto utile per ritagliare le parti delle immagini che non servono, per esempio si utilizza quando le immagini hanno un contorno bianco, per togliere quel contorno. L’ottavo pulsante, Stile linea, serve per mettere un bordo alla clipart. Si deve fare un clic sul pulsante e si apre la lista di linee possibili, figura 03. Disposizione testo • Il pulsante successivo, Disposizione testo, quello con il disegno del cane, è il più importante e il più utilizzato con le immagini. Si deve fare un clic sul pulsante e si apre una lista di comandi, figura 04. FORMATO – IMMAGINE • Questi comandi sono gli stessi incontrati nella finestra FORMATO – IMMAGINE, scheda Layout, cioè sono gli strumenti per scegliere come disporre l’oggetto rispetto al testo. Utilizzare questi comandi nella barra degli strumenti permette di risparmiare tempo. Il pulsante con disegnato il secchiello, Formato immagine, apre la finestra di dialogo FORMATO – OGGETTO. Il penultimo pulsante, Imposta colore trasparente, è quasi sempre inattivo: si può utilizzare in pochissime occasioni. Serve per togliere un colore dall’immagine e renderlo trasparente, in modo che si veda il testo sotto il colore scelto. L’ultimo pulsante, Reimposta immagine, serve per annullare tutti i comandi provati sull’oggetto. Ingrandire spostare e cancellare • INGRANDIRE, SPOSTARE, CANCELLARE • Per queste tre operazioni vale quanto detto nei capitoli precedenti per le caselle di testo. Per ingrandire una clipart si deve selezionare l’oggetto e si devono trascinare le maniglie. Per spostare un’immagine si deve selezionare l’oggetto, portare il puntatore del mouse sopra l’oggetto, il puntatore assume la forma di una freccia e si trascina l’immagine sul foglio. Per cancellare una clipart si deve selezionare l’oggetto e premere CANC sulla tastiera. Disegno Sono immagini “semplici” che è possibile inserire nel documento utilizzando un’apposita barra degli strumenti, chiamata BARRA DEI DISEGNI, anche i disegni sono considerati oggetti. Per visualizzare la barra dei disegni è possibile utilizzare il menu VISUALIZZA, oppure il pulsante Disegno, visualizzato nella figura 01. Un clic sul pulsante permette di visualizzare la barra dei disegni e il pulsante rimane premuto, un altro clic nasconde la barra e il pulsante rimane in fuori. La barra dei disegni può essere posizionata in qualsiasi punto dello schermo, ma conviene portarla in basso nella finestra, appena sopra la barra di stato, dove dovrebbe posizionarsi automaticamente se non è stata spostata in precedenza, figura 02. Forme • • Gli strumenti di questa barra verranno analizzati a gruppi, nei capitoli seguenti I pulsanti visualizzati nella figura 01 rappresentano gli strumenti per disegnare, disponibili in Word. Il primo pulsante, Forme, apre una tendina nella quale si trovano una serie di categorie di oggetti, figura 02. • Si deve fare un clic sul pulsante per aprire la lista, poi si deve posizionare il puntatore del mouse, senza cliccare, sulla categoria che interessa e si apre una seconda lista che rappresenta i disegni possibili per quella categoria, figura 03. • Per completare l’operazione si deve posizionare il puntatore del mouse, senza cliccare, sopra la figura scelta e fare un clic. Il puntatore del mouse assume la forma di una croce, figura 04, esattamente come succede per le caselle di testo. Si deve posizionare il puntatore del mouse, che ha la forma di croce, sopra il foglio, cliccare e tenere premuto il tasto sinistro del mouse e trascinare il puntatore, la figura viene disegnata sullo schermo, proprio come succede per le caselle di testo. • I disegni sono oggetti, come le clipart, per ingrandire o rimpicciolire si utilizzano le maniglie, per spostare si usa il trascinamento e per cancellare si utilizza il tasto CANC. L’unica novità è rappresentata dal quadratino giallo, presente solo in alcuni disegni, che serve per cambiare l’aspetto dell’oggetto, nella figura 05 serve per modificare la bocca dello SMILE. Il quadratino giallo si utilizza come le maniglie, cioè si posiziona il puntatore del mouse sopra il quadrato, il puntatore assume la forma di una punta di freccia, si clicca e si tiene premuto il pulsante sinistro del mouse e si trascina. La figura 06 visualizza una modifica. • Tra le categorie disponibili, un caso particolare sono i Callout. Questi sono praticamente delle caselle di testo con figure particolari. Si creano come le altre forme, ma una volta disegnate sullo schermo è possibile scrivere testo all’interno della figura, proprio come le caselle di testo. La figura 07 visualizza un callout con un testo. La griglia intorno indica che l’oggetto è selezionato e assomiglia molto alla selezione delle caselle di testo. Rispetto alle caselle di testo i callout hanno una linea che può essere direzionata verso un testo o una figura. • Il secondo pulsante, Linea, serve per disegnare una linea. Si deve fare un clic sul pulsante e il puntatore assume la forma di una croce. Si deve posizionare il puntatore sul foglio, premere e tenere premuto il tasto sinistro del mouse e trascinare; quando si rilascia il pulsante del mouse, viene disegnata una linea sulla pagina, figura 08. • I pulsanti successivi servono per disegnare, rispettivamente, una Freccia, un Rettangolo o un’Elisse. Si deve prima fare un clic sul pulsante, poi trascinare la figura sul foglio. Linee, frecce, rettangoli ed elissi sono gestite come tutti gli altri oggetti, quindi le maniglie servono per ingrandire e rimpicciolire, si spostano sulla pagina con il trascinamento, si cancellano con il tasto CANC. • Per disegnare figure geometriche regolari, per esempio un quadrato invece che un rettangolo o un cerchio invece che una elisse, si deve premere e tenere premuto il tasto SHIFT (MAIUSCOLE), mentre si disegna l’oggetto. OGGETTI • I pulsanti visualizzati nella figura 01 rappresentano gli strumenti per inserire oggetti nel documento. Questi tre pulsanti corrispondono ai comandi INSERISCI – CASELLA DI TESTO, INSERISCI – IMMAGINE – WORDART e INSERISCI – IMMAGINE – CLIPART. Il primo e il terzo sono oggetti che già conosciamo, il Wordart verrà spiegato più avanti. Non c’è niente da sapere su questi pulsanti se non che, se la barra dei disegni è visualizzata, sono un modo più veloce per creare caselle di testo, clipart e wordart. Formato Oggetti • Anche i disegni, essendo oggetti, se sono selezionati hanno a disposizione le proprietà, con il comando FORMATO – FORME. La finestra di dialogo ha attive solo quattro schede, perché, come visto nei capitoli precedenti, le schede Immagine e Casella di testo sono disponibili solo per gli omonimi oggetti. La scheda più importante è Layout, che serve per stabilire il comportamento del testo rispetto all’oggetto. Anche in questo caso vale quanto detto nei precedenti capitoli, i comandi sono identici. Colori • I pulsanti della figura 01 servono per colorare gli oggetti, non solo i disegni, ma anche qualsiasi altro oggetto, come per esempio le caselle di testo. Verranno spiegati con un esempio. È possibile che uno o più di questi pulsanti siano inattivi, cioè colorati in grigio e impossibili da utilizzare; questi comandi hanno validità a seconda dell’oggetto selezionato. • ESEMPIO. Colori oggetti. Aprire un nuovo file e disegnare un rettangolo utilizzando l’apposito pulsante sulla barra dei disegni, figura 02. Tenendo selezionato il rettangolo disegnato, utilizzeremo, uno alla volta, i pulsanti della figura 01. Il primo pulsante, quello con il secchiello, si chiama Colore riempimento e serve per colorare lo sfondo dell’oggetto. Si deve fare un clic sulla tendina, freccia nera vicino al pulsante, e si apre una lista di colori, figura 03, si deve poi portare il puntatore del mouse sopra il colore scelto e fare un clic. La figura 04 visualizza il rettangolo colorato in blu. • Nessun riempimento serve per togliere il colore di sfondo dell’oggetto. Se si utilizza questo comando, è possibile vedere ciò che sta sotto al disegno, per esempio il testo o un altro oggetto. Un clic su Altri colori di riempimento apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 05, nella quale è possibile scegliere colori differenti da quelli predefiniti. • Il comando Effetti di riempimento permette di comporre effetti “spettacolari” sulle figure, degni di programmi di grafica più sofisticati. Si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 06, divisa in più schede. • La scheda Sfumature è divisa in due parti: Colori e Sfumatura. La sezione Sfumatura mostra un’anteprima del risultato e permette di scegliere la direzione della sfumatura dei colori. La sezione Colori permette di scegliere se lavorare con uno o più colori. Selezionando l’opzione Un colore, si deve scegliere il colore da utilizzare e se fare la sfumatura verso il chiaro o verso lo scuro. Per queste impostazioni, all’interno della stessa sezione vengono aggiunti i comandi, visualizzati nella figura 07. La scheda Sfumature è divisa in due parti: Colori e Sfumatura. La sezione Sfumatura mostra un’anteprima del risultato e permette di scegliere la direzione della sfumatura dei colori. La sezione Colori permette di scegliere se lavorare con uno o più colori. Selezionando l’opzione Un colore, si deve scegliere il colore da utilizzare e se fare la sfumatura verso il chiaro o verso lo scuro. Per queste impostazioni, all’interno della stessa sezione vengono aggiunti i comandi, visualizzati nella figura 07. • Selezionando l’opzione Due colori si devono scegliere due colori da amalgamare, poi, nella sezione Sfumatura, il modo di amalgamarli insieme. • L’opzione Preimpostato mette a disposizione delle combinazioni di colori predefinite. La figura 09 visualizza il rettangolo con una sfumatura di colori. La scheda Trama, figura 10, mette a disposizione un insieme di sfondi che di solito sono utilizzati per internet. • La scheda Motivo permette di creare effetti con due colori, come per esempio righe, quadratini e mattoncini, figura 11. • • Si devono scegliere due colori, quello in Primo piano e quello in Secondo piano e un tipo di motivo tra quelli visualizzati. La scheda Immagine è poco utilizzata, permette di definire una immagine come sfondo. Nella scheda Immagine si deve indicare la cartella che contiene la figura e il nome del file. Il pulsante con disegnato un pennello, Colore linea, serve per definire il colore del bordo dell’oggetto. Si deve fare un clic sulla tendina, freccia nera, si apre una lista di colori, figura 12, e si deve fare un clic sul colore scelto. • Per togliere il bordo si deve fare un clic su Nessuna linea. Altri colori è identico alla funzione del pulsante precedente. Linee con motivi apre la finestra di dialogo motivi, uguale a quella della figura 11, nella quale è possibile scegliere il motivo del bordo, visibile però solo se il bordo è largo. La figura 13 mostra il rettangolo con bordo rosso. • Il pulsante con la A rappresenta il Colore del carattere, comando già analizzato in un precedente capitolo e che si trova anche in alto nella barra degli strumenti formattazione. Il pulsante successivo, Stile linea, apre una lista di linee che possono essere utilizzate per il bordo dell’oggetto, figura 14. • La figura 15 visualizza il rettangolo esempio con un bordo di 3 punti. Il pulsante successivo, Stile tratteggio, serve per modificare la linea del bordo, apre una lista di possibili disposizioni, figura 16. • Il pulsante con i disegni delle frecce, Stile freccia, apre una lista di possibili tipi di punte per le frecce. Gli strumenti di questo pulsante sono attivi solo se l’oggetto selezionato è una freccia. Gli altri comandi della barra dei disegni verranno analizzati nel prossimo capitolo. • OMBREGGIATURA La figura 01 visualizza il penultimo pulsante della barra degli strumenti disegno: Ombreggiatura. Questo strumento serve per creare l’ombra di un oggetto. Non può essere utilizzato con tutti gli oggetti, può succedere che siano inattivi i comandi. Un clic sul pulsante apre una lista, che comprende alcuni esempi di ombre possibili e alcuni comandi, figura 02. • • • Nessuna serve per annullare l’effetto ombreggiatura. Per creare un’ombra si deve selezionare l’oggetto e fare un clic su uno degli esempi. ESEMPIO. Ombra. Aprire un nuovo file, disegnare un rettangolo, colorare lo sfondo in blu e il bordo in rosso, figura 03. Selezionare il rettangolo, aprire la tendina del pulsante Ombreggiatura e fare un clic su uno degli esempi della lista, figura 04. • Un clic su Impostazioni ombreggiatura apre la barra degli strumenti omonima, figura 05. Il primo pulsante della barra, Attiva/Disattiva ombreggiatura, serve per annullare o rimettere l’effetto dell’ombra all’oggetto. Quando il pulsante è premuto, come nella figura, significa che l’oggetto ha un’ombra. I quattro pulsanti seguenti, Spingi ombreggiatura in alto/basso/a destra/a sinistra, servono per spostare l’ombra rispetto all’oggetto. Ogni clic su uno dei pulsanti muove l’ombra nella direzione della freccia. La figura 06 visualizza il rettangolo precedente con l’ombra spostata. • L’ultimo pulsante della barra, Colore ombreggiatura, serve per cambiare il colore dell’ombra. Si deve fare un clic sulla tendina, freccia nera, e un clic sulla lista di colori che appare, figura 07. Per chiudere la barra degli strumenti ombreggiatura si utilizza il pulsante con la X. • 3 DIMENSIONI • L’ultimo strumento della barra dei disegni, figura 01, serve per applicare l’effetto 3D agli oggetti. Anche questo comando, come l’ombreggiatura, non è disponibile per tutti gli oggetti. L’effetto 3D è incompatibile con l’effetto ombreggiatura, per cui, se si utilizza uno dei due, automaticamente si esclude l’altro. Anche i bordi vengono esclusi quando si utilizza questo effetto. • Per applicare l’effetto 3D si deve selezionare l’oggetto, fare un clic sul pulsante 3D, si apre una lista di effetti, figura 02, e fare un clic sull’effetto scelto. La figura 03 visualizza il rettangolo dell’esempio con un effetto 3d. • Annulla 3D serve per togliere l’effetto delle 3 dimensioni, mentre Impostazioni 3D serve per aprire la barra degli strumenti omonima, figura 04. Il primo pulsante, Attiva/Disattiva 3D, serve per applicare o eliminare l’effetto 3 dimensioni, quando il pulsante è premuto, come nella figura, significa che l’oggetto è in 3D. I quattro pulsanti successivi, Ruota in basso/in alto/a destra/ a sinistra, servono per ruotare l’oggetto su se stesso, ogni clic ruota l’oggetto nella direzione indicata dalla freccia. La figura 05 visualizza il solito rettangolo dopo alcune rotazioni. • Il prossimo pulsante, Profondità, apre una lista di dimensioni per la profondità dell’effetto 3D, figura 06. • Si deve selezionare uno degli esempi, oppure digitare il numero desiderato nella casella Personalizza. Il pulsante successivo, Direzione, apre una lista che serve per impostare la direzione della terza dimensione, figura 07. • • Il pulsante successivo, Illuminazione, serve per scegliere da che parte far arrivare la luce nell’oggetto. Con un clic si apre una lista, figura 08, nella quale è possibile scegliere la direzione e anche se si vuole una luce intensa, normale o tenue. Il prossimo pulsante, Superficie, serve per applicare alcuni effetti particolari all’oggetto, con un clic si apre la lista di effetti, figura 09. • L’ultimo strumento, Colori, serve per stabilire il colore della terza dimensione. Si deve fare un clic sulla tendina, freccia nera, si apre una lista di colori, figura 10, e un clic sul colore scelto. • La figura 11 visualizza il rettangolo dell’esempio con l’effetto 3D in rosso. • LAVORARE CON PIÙ OGGETTI • Il pulsante Disegno, nella barra degli strumenti Disegno, mette a disposizione una lista di comandi utili quando si deve lavorare con più oggetti contemporaneamente. La figura 01 visualizza la lista di comandi, completa, che saranno analizzati nell’esempio seguente. • • ESEMPIO. Comandi Disegno. Aprire un nuovo file e disegnare i 3 oggetti visualizzati nella figura 02, con gli stessi colori. Questi tre disegni sono oggetti separati, che devono essere gestiti uno alla volta. Per applicare dei comandi contemporaneamente a tutti gli oggetti, devono essere selezionati insieme. Per selezionare insieme più oggetti si deve fare clic sopra ogni disegno, tenendo premuto il tasto SHIFT (maiuscole). Provare a selezionare gli oggetti creati, la figura 03 visualizza i tre oggetti selezionati insieme. • Come si vede, ogni oggetto ha visualizzate le sue maniglie. Quando più oggetti sono selezionati insieme è possibile modificare il colore a tutti con un solo comando o spostarli tutti insieme, con il trascinamento, ma ogni oggetto mantiene la sua identità. Ogni volta che si avrà bisogno di lavorare contemporaneamente con questi oggetti, si dovranno selezionare insieme. Fare un clic sul pulsante Disegno, aprire tutta la lista di comandi e fare un clic su Raggruppa. La figura 04 visualizza il risultato. • Il comando Raggruppa compone insieme più oggetti, nella figura 04 si vede che le maniglie sono uniche, intorno a tutti i disegni raggruppati. L’effetto di raggruppa è di togliere l’identità di ciascun oggetto e creare un nuovo unico disegno, quindi i 3 di prima, dopo il comando Raggruppa, sono considerati da Word come un unico oggetto e sono gestiti come un qualsiasi altro oggetto semplice. Questo strumento è molto utile quando ci sono più oggetti che devono essere tenuti insieme. È possibile dividere gli oggetti raggruppati, utilizzando il comando Separa nella lista di Disegno. Separa è attivo solo se è selezionato un oggetto composto: si possono separare solo oggetti che erano stati raggruppati con Raggruppa. Utilizzare il comando Separa per dividere i 3 oggetti. Facendo un clic su Disegno e posizionando il cursore su Ordine, si apre la lista di comandi visualizzata nella figura 05. • Per capire l’utilità di questi comandi si devono spostare gli oggetti come mostrato nella figura 06. • Selezionare uno degli oggetti e provare, uno alla volta, i primi 4 strumenti. Porta in primo piano mette l’oggetto selezionato davanti agli altri oggetti sovrapposti. Porta in secondo piano posiziona l’oggetto selezionato dietro agli altri oggetti sovrapposti. Porta avanti posiziona l’oggetto selezionato avanti di un livello alla volta, fino ad arrivare sopra a tutti gli altri. Porta dietro posiziona l’oggetto selezionato dietro di un livello alla volta, fino ad arrivare sotto a tutti gli altri. Porta davanti al testo e Porta dietro al testo servono per disporre gli oggetti sopra il testo o come sfondo del testo, sono comandi già incontrati nella finestra proprietà oggetto, le figura seguenti visualizzano il risultato. Quando si lavora con gli oggetti, Word utilizza una griglia sulla quale costruisce e sposta gli oggetti stessi. Si può considerare il lavoro sulla griglia come i disegni fatti su un quaderno a quadri, utilizzando i quadri stessi per i bordi dei disegni. Il comando Griglia, nella lista Disegno, serve per gestire le proprietà della griglia di Word, si tratta di strumenti utilizzati molto poco. L’unico aspetto che vale la pena di analizzare è il seguente: provare a spostare un oggetto, ci si accorge che lo spostamento non è lineare, ma avviene a scatti, questo è dovuto al fatto che il programma utilizza la griglia. Per muovere gli oggetti senza considerare la griglia, si deve tenere premuto il tasto ALT, sulla tastiera, durante il trascinamento. Provare. Anche la lista di strumenti Spingi è poco utilizzata, figura 09. Questi comandi spostano gli oggetti nella direzione delle frecce, di uno scatto alla volta. È più comodo spostare gli oggetti a mano. • Anche la lista di strumenti Spingi è poco utilizzata, figura 09. Questi comandi spostano gli oggetti nella direzione delle frecce, di uno scatto alla volta. È più comodo spostare gli oggetti a mano. • La lista di comandi Allinea e distribuisci, figura 10, è utile per posizionare gli oggetti tutti alla stessa altezza. • Per provare i comandi, disporre gli oggetti come mostrato nella figura 11. • Selezionare i 3 oggetti insieme, fare un clic sul pulsante Disegno, posizionare il puntatore sopra Allinea e distribuisci e fare un clic sul comando Allinea a sinistra. Word controlla i 3 disegni utilizzando la griglia, trova quello più a sinistra e posiziona tutti gli altri a partire dalla stessa “colonna” della griglia. • I comandi Distribuisci verticalmente e orizzontalmente sistemano gli oggetti selezionati alla stessa distanza l’uno dall’altro. La lista di comandi Ruota o capovolgi, figura 13, serve per girare l’immagine nel foglio. Ogni comando è descritto dal nome e da un’icona che mostra la rotazione. Selezionare il disegno con la figura del lampo, fare un clic sul pulsante Disegno, posizionare il puntatore sopra Ruota e capovolgi e fare un clic sul comando Ruota a sinistra, il risultato si vede nella figura 14. La lista di comandi Disposizione testo è la stessa della scheda Layout della finestra proprietà oggetto, analizzati già più volte. Gli altri comandi sono utilizzati pochissimo, quindi non verranno presi in considerazione. • SELEZIONE OGGETTI • Il pulsante Selezione oggetti, visualizzato nella figura 01, ha la funzione di selezionare gli oggetti, come dice il nome stesso. È molto utile quando un oggetto è disposto sotto il testo, perché in quel caso un clic sopra l’oggetto non serve per selezionare l’oggetto, ma per posizionare il cursore sul testo. Quando si fa un clic sul pulsante Seleziona oggetti, questo rimane premuto e non è più possibile lavorare con il testo: finché rimane premuto è possibile lavorare solo con gli oggetti. • RUOTA PER GRADI • La figura 01 visualizza il pulsante Ruota per gradi, il terzo nella barra dei disegni; si trova anche all’interno del comando Disegno – Ruota e capovolgi. Questo strumento è attivo solo se è selezionato un oggetto. Selezionare il disegno a forma di lampo e fare un clic sul pulsante Ruota per gradi, le maniglie di selezione spariscono, al loro posto appaiono dei cerchi verdi, figura 02, che servono per ruotare l’immagine. • Portare il puntatore del mouse sopra uno dei cerchi verdi, il puntatore assume la forma di una freccia che ruota (la stessa del pulsante), premere e tenere premuto il tasto sinistro del mouse e trascinare il puntatore. In questo modo si vede girare l’oggetto su se stesso. Una volta trovata la posizione desiderata, rilasciare il puntatore del mouse. La figura 03 visualizza una possibile rotazione. • WORDART I Wordart servono per creare logo aziendali o scritte “artistiche”. Come tutti gli oggetti, per creare un wordart si utilizza il menu INSERISCI, il comando è INSERISCI – IMMAGINE – WORDART, figura 01. • Si apre la finestra di dialogo, figura 02, nella quale sono visualizzati degli esempi di testi artistici. • Ogni esempio indica i colori, la forma e gli effetti che assumerà il testo. Si deve fare un clic sopra uno degli esempi e un clic sul pulsante OK, si apre una nuova finestra di dialogo, figura 03, nella quale si deve digitare il testo del logo. • Dopo aver digitato il testo, è possibile scegliere il tipo di carattere, la dimensione e gli effetti Grassetto e Corsivo, ma questi comandi hanno poca influenza sul risultato finale. Per concludere si deve fare un clic sul pulsante OK. • Come tutti gli oggetti, anche il wordart ha le maniglie, che servono per ingrandire e rimpicciolire, può essere spostato con il trascinamento e cancellato con il tasto CANC. Per selezionare un wordart si deve fare un clic sopra una delle lettere. Il quadratino giallo serve per modificare la forma del testo. I comandi visti per gli altri oggetti sono validi anche per il wordart, quindi rimane da analizzare solo la barra degli strumenti. Ricordiamo solamente che, anche per questo oggetto, si possono utilizzare i comandi all’interno del menu FORMATO – OGGETTO. Quando è selezionato un oggetto wordart appare la barra degli strumenti visualizzata nella figura 05. • Il primo pulsante, Inserisci wordart, serve per creare un nuovo oggetto wordart, non per modificare quello esistente, lo stesso pulsante si trova anche nella barra dei disegni. Modifica testo apre la finestra di dialogo della figura 03, nella quale è possibile cambiare o correggere i caratteri dell’oggetto. Il terzo pulsante, Raccolta wordart, apre la finestra di dialogo della figura 02, nella quale è possibile scegliere colori ed effetti differenti per il testo, utilizzando gli esempi predefiniti. Il pulsante con il disegno del secchiello, Formato wordart, apre la finestra di dialogo delle proprietà dell’oggetto, corrisponde a FORMATO – OGGETTO. Il pulsante ABC, Forme del testo, apre una lista, visualizzata nella figura 06, nella quale è possibile scegliere la forma che assume il testo. • La figura 07 visualizza l’oggetto della figura 04, con una forma diversa. I pulsanti successivi, Ruota per gradi e Disposizione testo, sono già stati analizzati in un precedente capitolo. Il prossimo pulsante, Stessa altezza lettere, ingrandisce le lettere minuscole in modo che raggiungano l’altezza di quelle maiuscole. Le figure 08 e 09 mostrano un esempio senza questo effetto la prima, con l’effetto la seconda. • Il pulsante successivo, Testo verticale, serve per disporre il testo verticalmente, con un clic, o orizzontalmente, un altro clic. La figura 10 mostra l’effetto “testo verticale” sull’esempio della figura 07. • • Gli ultimi due pulsanti, Allineamento e Spaziatura caratteri, sono utilizzati pochissimo e i loro effetti sono quasi impercettibili sugli oggetti. Per creare gli effetti migliori si possono utilizzare tutti gli strumenti visti per i disegni, in particolare gli effetti di riempimento, ombreggiatura e 3D. Le figure seguenti mostrano alcuni esempi. Intestazione a piè di pagina • INTRODUZIONE Si è visto in precedenza che non si scrive il documento sull’intero foglio di carta, ma si stabiliscono dei margini all’interno dei quali si digita il testo. I margini formano un “secondo foglio di scrittura”, più piccolo, come mostrato nella figura 01. • Per Winword tutto ciò che viene scritto in un’area sopra il margine superiore fa parte delle intestazioni, tutto ciò che viene scritto in un’area sotto il margine inferiore fa parte dei piè di pagina. Quindi, intestazioni e piè di pagina sono delle “zone” del foglio, fuori dai margini, all’interno delle quali si può scrivere. La particolarità è che tutto ciò che viene digitato in queste aree viene riportato, automaticamente, in tutte le pagine del documento. La figura 02 visualizza, in blu, le zone corrispondenti alle intestazioni e ai piè di pagina. • VISUALIZZA INTESTAZIONI E PIÈ DI PAGINA • Sembrerebbe logico trovare il comando per le intestazioni e i piè di pagina all’interno del menu INSERISCI, ma non è così. Si deve pensare che le zone in questione esistono già sul foglio di carta, non sono un pezzo in più da aggiungere, inserire, ma è sufficiente visualizzarle. Lo strumento per lavorare con le intestazioni e piè di pagina, quindi, si trova all’interno del menu VISUALIZZA, come mostrato nella figura 01. • ESEMPIO. Intestazioni. Aprire un nuovo file e digitare il testo visualizzato nella figura 02. Viene mostrata la zona sopra il margine (e sopra il testo scritto) con un’area definita da un rettangolo tratteggiato. In questa zona (come nel piè di pagina) è possibile lavorare come in qualsiasi altro punto del documento, l’unica differenza è che tutto ciò che si trova in questa area (come nel piè di pagina) viene stampato su tutte le pagine del documento. • Si nota che il testo scritto in precedenza è visualizzato in grigio, questo perché le intestazioni e i piè di pagina non fanno parte del “normale” documento, ma sono zone a sé stanti. Non è possibile lavorare contemporaneamente con il documento e le intestazioni, o si lavora in un’area, o nell’altra. Quanto sono visualizzate le intestazioni (o i piè di pagina), il documento appare in grigio, perché non può essere modificato. La stampa viene eseguita normalmente. Digitare il testo visualizzato nella figura 04 e applicare l’allineamento centrato. • Se il testo digitato occupa più spazio di quello reso disponibile dal rettangolo, l’intestazione si allunga verso il basso (il piè di pagina si allunga verso l’alto), togliendo spazio al documento. Quando si visualizzano le intestazioni e i piè di pagina si apre la barra degli strumenti con lo stesso nome, visualizzata nella figura 05. Per tornare a lavorare con il documento si deve chiudere la visualizzazione intestazioni e piè di pagina, utilizzando il pulsante CHIUDI, nella barra degli strumenti. La figura 06 mostra cosa succede dopo un clic su CHIUDI. • Il testo del documento è di nuovo visualizzato in nero, mentre il testo delle intestazioni è visualizzato in grigio (la stampa viene eseguita normalmente). Come detto sopra, non si può lavorare contemporaneamente con il documento e con le intestazioni, uno esclude l’altro. Il testo in grigio indica, appunto, che non si può lavorare con quella parte del file, a meno di “attivarla”. Per lavorare con le intestazioni e piè di pagina si utilizza il menu VISUALIZZA, ma se c’è già qualcosa all’interno di queste aree, esiste una scorciatoia: doppio clic sopra il testo delle intestazioni corrisponde al comando VISUALIZZA – INTESTAZIONI, doppio clic sopra il testo del documento corrisponde al pulsante CHIUDI. Provare a passare da intestazioni a documento con il doppio clic. Il doppio clic non funziona la prima volta, cioè per scrivere qualcosa su intestazioni vuote si deve, per forza, aprirle passando per il menu VISUALIZZA. Provare a premere il tasto INVIO molte volte, fino a raggiungere la seconda pagina del documento, si vedrà che, automaticamente, le intestazioni saranno ripetute sulla seconda pagina (e su tutte le altre), come mostrato nella figura 07. Quanto detto per le intestazioni vale anche per i piè di pagina, anche per i capitoli seguenti. • BARRA DEGLI STRUMENTI • In questo capitolo vedremo la funzione dei pulsanti presenti nella barra degli strumenti che appare automaticamente quando si visualizzano le intestazioni o i piè di pagina. La figura 01 visualizza il primo pulsante, INSERISCI VOCE GLOSSARIO. • • • Il Glossario è un’area del programma in cui è possibile memorizzare testo o grafica che si utilizza spesso, per esempio un indirizzo. In pratica non risulta comodo, per cui è quasi inutilizzato. Le voci predefinite del glossario sono quelle riportate nella figura, per utilizzarle si deve fare un clic sopra. La figura 02 visualizza il pulsante INSERISCI NUMERO DI PAGINA. Un clic sul pulsante aggiunge sul foglio un controllo che sostituisce il numero di pagina. Quello che si vede è il numero di pagina corrente, contornato da un rettangolo grigio. Il rettangolo intorno al numero indica che non si tratta di testo qualunque, ma di un controllo del programma. La figura 03 mostra come viene visualizzato il numero della pagina, inserito con il pulsante. • • I controlli di questo tipo possono essere gestiti come il resto del testo, cioè possono essere formattati e cancellati. Il controllo, in ogni pagina, visualizza il numero progressivo della pagina, per esempio, sulla prima pagina visualizza 1, sulla seconda pagina visualizza 2, ecc. Non si deve, in nessun caso, digitare il numero della pagina utilizzando la tastiera, perché tutto ciò che si digita nelle intestazioni viene riportato, tale e quale, nelle pagine successive. Per esempio, digitando in numero 1 sulla prima pagina, si stamperebbe 1 anche in tutte le altre pagine. La figura 04 visualizza il pulsante INSERISCI NUMERO DI PAGINE. Non è un errore, il pulsante precedente e questo hanno un nome simile, la differenza, nel nome, è solo nel carattere finale: “a” il primo, “e” il secondo. • • Un clic su questo pulsante inserisce un controllo che stampa il numero totale di pagine del documento. Il pulsante precedente visualizza il numero corrente della pagina (cioè il numero progressivo), mentre questo visualizza sempre il numero totale, in tutte le pagine. Un suo utilizzo è quello che si vede quando si trova una scritta del tipo “pagina 4 di 100”, il numero 100 è stampato con questo pulsante. Si avverte che il pulsante INSERISCI NUMERO DI PAGINE, utilizzato insieme al precedente ha dei problemi (funziona male), purtroppo irrisolvibili. La finestra 05 visualizza il pulsante FORMATO PAGINA NUMERI. • Un clic su questo pulsante apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 06. • • In questa finestra è possibile scegliere il tipo di numerazione da stampare, utilizzando la casella Formato numero. Un clic sulla tendina, freccia nera, apre la lista dei possibili formati, figura 07. Più in basso, si può scegliere di iniziare il conteggio da qualsiasi numero, positivo. La figura 08 visualizza il pulsante INSERISCI DATA. • • • Un clic sul pulsante inserisce nelle intestazioni (o piè di pagina) un controllo che visualizza la data. La data viene aggiornata automaticamente ad ogni stampa. La figura 09 visualizza il pulsante INSERISCI ORA. Un clic sul pulsante inserisce nelle intestazioni (o piè di pagina) un controllo che visualizza l’ora. L’ora viene aggiornata automaticamente ad ogni stampa. La figura 10 visualizza il pulsante MOSTRA/NASCONDI TESTO DOCUMENTO. • • Si è visto nel paragrafo precedente che, quando sono visualizzate le intestazioni, il testo del documento risulta in grigio. Facendo un clic su questo pulsante il testo del documento viene nascosto, solo finché si lavora con le intestazioni. Per visualizzare nuovamente il testo del documento, in grigio, si deve nuovamente fare un clic sopra il pulsante. La figura 11 visualizza il pulsante COME SEZIONE PRECEDENTE. • • È attivo solo in situazioni particolari, che riguardano aspetti avanzati del programma. Per utilizzarlo si devono conoscere le SEZIONI, che sono uno degli argomenti più ostici in Word. Serve per poter fare intestazioni e piè di pagina diversi all’interno dello stesso documento (escludendo la prima pagina e pagine pari e dispari che sono predefiniti, come si vedrà nel prossimo paragrafo). La figura 12 visualizza il pulsante ALTERNA INTESTAZIONI E PIÈ DI PAGINA. • • Un clic sul pulsante visualizza i piè di pagina, un altro clic visualizza le intestazioni, senza utilizzare le barre di scorrimento e altre perdite di tempo. La figura 13 visualizza i pulsanti MOSTRA PRECEDENTE e MOSTRA SUCCESSIVA • • Se il documento prevede intestazioni diverse, si possono visualizzare le precedenti o le successive utilizzando questi pulsanti, sono abbinati a COME SEZIONE PRECEDENTE. Una intestazione potrebbe essere applicata a 100 pagine, per cui, per vedere la successiva utilizzando la barra di scorrimento, si dovrebbero passare 100 fogli. ESEMPIO. Stampa intestazioni e piè di pagina. Aprire un nuovo file e digitare il testo visualizzato nella figura 14. • • • Eseguire il comando VISUALIZZA – INTESTAZIONI E PIÈ DI PAGINA e digitare, nello spazio dell’intestazioni, il testo seguente: PROVA INTESTAZIONE Fare un clic sul pulsante ALTERNA INTESTAZIONI E PIÈ DI PAGINA, in modo da visualizzare l’area dei piè di pagina. Digitare il testo visualizzato nella figura 16. Le caselle grigie, cioè i controlli, non devono essere digitati da tastiera, ma inseriti con i rispettivi pulsanti, in ordine: INSERISCI NUMERO DI PAGINA, INSERISCI NUMERO DI PAGINE, INSERISCI DATA e INSERISCI ORA. Stampare il documento e controllare il risultato. • IMPOSTA PAGINA • Nel capitolo precedente è stato saltato, volutamente, il pulsante IMPOSTA PAGINA, visualizzato nella figura 01. Un clic su questo pulsante apre la finestra di dialogo IMPOSTA PAGINA, nella scheda layout. La figura 02 riporta la parte della finestra relativa alle intestazioni e piè di pagina. • Nella sezione visualizzata è possibile attivare (con un clic sulla casella bianca), o disattivare (con un altro clic sulla casella bianca), le due opzioni disponibili. Diversi per pari e dispari: serve per fare intestazioni e piè di pagina diverse per le pagine pari, rispetto alle dispari. Questa opzione è utilizzata, per esempio su alcuni libri, nei quali si legge nelle pagine pari il titolo del capitolo, nelle pagine dispari il nome dell’autore. Diversi per la prima pagina: serve per fare le intestazioni, o i piè di pagina, diversi per la prima pagina, rispetto a tutte le altre pagine del documento. È utilizzata, per esempio, nelle lettere commerciali dove si stampa il nome (intestazione) della ditta nella prima pagina, ma non nelle successive. Le due opzioni possono essere utilizzate insieme. • ERRORE NEL PROGRAMMA • Può succedere che i piè di pagina non vengano stampati oppure risultino tagliati nella stampa, questo è un errore del programma, con la maggior parte delle stampanti, sopratutto quelle vecchie. Se nella stampa i piè di pagina non risultano, o risultano male, si deve utilizzare il comando FILE – IMPOSTA PAGINA e selezionare la scheda MARGINI. Nella casella dei piè di pagina si deve impostare un valore maggiore o uguale a 1,7 cm (uno virgola sette, non 1,07). In questo modo, dovrebbero essere stampati correttamente anche i piè di pagina, con tutte le stampanti. Interruzioni • • • • • • INTERRUZIONI DI PAGINA Le interruzioni di pagina servono per indicare al programma che il testo successivo all’interruzione deve essere posizionato nel foglio successivo. Sono molto utili, per esempio, nei libri quando si conclude un capitolo e si inizia il successivo non nello stesso foglio, ma nella pagina successiva. Per ora, l’unico sistema che si conosce per passare alla pagina successiva è quello di premere INVIO più volte. Questo sistema può funzionare se si stampa subito il documento e non si apportano modifiche, ma non è corretto in generale. ESEMPIO. Cambio pagina con INVIO. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente: Prima pagina. Premere INVIO più volte, fino ad arrivare alla pagina successiva e digitare: Seconda pagina. La figura 01 visualizza il risultato (pagine ridotte e testo ingrandito). • Stampando il documento si otterrebbe esattamente quello che si vede, con “seconda pagina” esattamente sotto il margine superiore. Si posizioni il cursore subito dopo la scritta “prima pagina”, come mostrato nella figura 02 (il cursore è evidenziato in rosso). • • • Digitare il testo seguente: Aggiunta alla prima pagina. Questo complica la situazione, perché anche il testo della seconda pagina viene spostato, per fare spazio all’aggiunta. La figura 03 visualizza il risultato. • Il testo della seconda pagina si è distanziato dal margine superiore. Se questo fosse un documento di 100 pagine (la tesi di laurea per esempio), si dovrebbero sistemare tutte le pagine successive a quella in cui è stata fatta la modifica. Ora si selezionino circa 15 paragrafi nella prima pagina, come mostrato nella figura 04 (dato che il testo è stato ingrandito, sono selezionati meno paragrafi nella figura). • Premere il tasto CANC, per eliminare tutti i paragrafi selezionati. In conseguenza a ciò, il testo successivo ai paragrafi deve essere ridisposto dal programma, quindi la scritta “seconda pagina” viene spostata nel primo foglio, come si vede nella figura 05. • Esiste un comando che permette di mandare il testo successivo nella pagina seguente, anche in caso di modifiche come quelle viste nell’esempio. Questo comando si chiama, appunto, INTERRUZIONE DI PAGINA e si trova all’interno del menu INSERISCI, come mostrato nella figura 06. SI ricorda che per vedere il comando INSERISCI – INTERRUZIONE si deve allargare la lista di comandi. • Con clic su INTERRUZIONE si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 07. • • Per il momento siamo interessati solamente alla sezione superiore della finestra, cioè ai primi tre comandi. Si utilizza Di pagina quando si vuole che il testo successivo (all’interruzione) venga inserito nel foglio successivo. Corrisponde alla combinazione di tasti CTRL + INVIO. La combinazione di tasti è molto comoda mentre si digita il testo. Si utilizza Di colonna quando si vuole interrompere una colonna in un punto scelto (sarà utilizzato nel capitolo dedicato alle colonne). Corrisponde alla combinazione di tasti SHIFT + CTRL + INVIO. Si utilizza Di testo quando si vuole andare a capo senza cambiare paragrafo. Questo comando è già stato utilizzato e spiegato in un precedente capitolo, corrisponde a SHIFT + INVIO. Quando si utilizza il comando INSERISCI – INTERRUZIONE – DI PAGINA, oppure si digita sulla tastiera CTRL + INVIO, si inserisce un carattere nel testo, visualizzato come nella figura 08. • Interruzione di pagina è un carattere non stampabile, come fine paragrafo, spazio e tabulazione, quindi può essere cancellato con i tasti CANC e BACK SPACE (a seconda della posizione del cursore). A volte, nella pagina manca lo spazio per visualizzare completamente il carattere “interruzione di pagina”, in quei casi viene visualizzato in formato ridotto, come nella figura 09. • • • • • ESEMPIO. Interruzione di pagina. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente: Prima pagina. Premere CTRL + INVIO, oppure utilizzare il comando INSERISCI – INTERRUZIONE – DI PAGINA e digitare: Seconda pagina. La figura 10 visualizza il risultato (pagine ridotte e testo ingrandito). • L’interruzione di pagina, mancando spazio, è visualizzata solo con i puntini. Stampando il documento si otterrebbe esattamente quello che si vede, con “seconda pagina” esattamente sotto il margine superiore. Si posizioni il cursore subito dopo la scritta “prima pagina”, come mostrato nella figura 11 (il cursore è evidenziato in rosso). • • • Digitare il testo seguente: Aggiunta alla prima pagina. Questo complica la situazione, perché anche il testo della seconda pagina viene spostato, per fare spazio all’aggiunta. La figura 12 visualizza il risultato. Il testo della seconda pagina non si è distanziato dal margine superiore. Se questo fosse un documento di 100 pagine (la tesi di laurea per esempio), non sarebbe necessario sistemare le pagine successive a quella in cui è stata fatta la modifica. • SEZIONI • Le sezioni sono uno degli strumenti più difficili di questo programma. In questo manuale verrà fatta una introduzione all’argomento, allo scopo di capire alcune situazioni particolari delle colonne (capitolo 24). Per capire cosa sono le sezioni, si propone un esempio che non ha nulla a che vedere con l’informatica. Si pensi ad una torta, fatta in modo da avere gusti diversi. La torta è divisa in più parti (sezioni), ognuna delle quali contiene ingredienti diversi (panna, cioccolata, frutta, marmellata). • La figura 01 mostra un esempio, non è una torta, ma serve per rendere l’idea. • Se le parti della torta fossero separate male, quello che succederebbe è che gli ingredienti verrebbero mischiati nelle sezioni. Si deve notare che non ci sono 4 porzioni uguali, ma sono tutte di dimensioni diverse. • Le sezioni in Word servono per dividere il documento in varie parti, in ognuna delle quali si utilizzano comandi diversi (di solito i comandi per le sezioni sono difficili). Ogni sezione può comprendere un singolo paragrafo, due paragrafi, tanti paragrafi, una pagina o tante pagine. La dimensione delle sezioni è decisa dall’utente nel momento in cui inserisce l’interruzione di sezione. • La parte inferiore della finestra visualizza i 4 tipi possibili di sezioni. Pagina successiva: divide il documento in due parti e manda il testo successivo all’interruzione nel primo foglio successivo all’interruzione stessa. Il risultato sulla stampa è molto simile all’interruzione di pagina, ma si deve capire che l’interruzione di pagina non divide il documento in due sezioni. Continua: divide il documento in due parti, ma il testo successivo all’interruzione viene scritto subito sotto, nella stessa pagina. Pagina pari: divide il documento in due parti e manda il testo successivo all’interruzione nel primo foglio, con numero progressivo pari, successivo all’interruzione stessa. Per esempio, se l’interruzione viene messa nella pagina 1, il testo successivo inizia nella pagina 2. Se l’interruzione viene messa nella pagina 2, il testo successivo inizia nella pagina 4. Pagina dispari: divide il documento in due parti e manda il testo successivo all’interruzione nel primo foglio, con numero progressivo dispari, successivo all’interruzione stessa. Per esempio, se l’interruzione viene messa nella pagina 1, il testo successivo inizia nella pagina 3. Se l’interruzione viene messa nella pagina 2, il testo successivo inizia nella pagina 3. • Anche l’interruzione di sezione è un carattere non stampabile, quindi può essere cancellata con CANC o BACK SPACE. Questo carattere viene visualizzato con una doppia riga, come si vede nella figura 03. Se manca spazio, l’interruzione di sezione viene visualizzata solo con la doppia riga tratteggiata, come succede anche per le interruzioni di pagina, figura 04. • • L’esempio seguente illustra un caso in cui possono essere utilizzate le interruzioni di sezione, non è semplice, per cui i non interessati possono passare direttamente al capitolo successivo. ESEMPIO. Intestazioni diverse. Si è visto, nel capitolo precedente, che è possibile fare intestazioni diverse per le pagine pari e dispari o per la prima pagina. Utilizzando le sezioni è possibile fare intestazioni diverse in qualsiasi parte del documento. Aprire un nuovo file e digitare “prima pagina”, poi premere INVIO. Utilizzare il comando INSERISCI – INTERRUZIONE, si apre la finestra di dialogo. Fare un clic su “interruzione di sezione Pagina successiva” e un clic sul pulsante OK. Nella seconda pagina digitare “seconda pagina”, la figura 05 visualizza il risultato. • Sono state create due sezioni, una sulla prima pagina, una sulla seconda. Ogni sezione può avere un’intestazione e un piè di pagina diversi. Posizionare il cursore sulla prima pagina e eseguire il comando VISUALIZZA – INTESTAZIONI E PIÈ DI PAGINA. Digitare “Intestazione della prima sezione”, figura 06 . • Come si vede, l’intestazione (per il momento), viene riportata in tutte le pagine. Fare un clic sul pulsante MOSTRA SUCCESSIVA, figura 07, della barra degli strumenti Intestazioni e piè di pagina. • La figura 08 visualizza il risultato. • Il cursore è stato portato nella seconda sezione (che potrebbe essere anche 100 pagine più avanti). Fare un clic sul pulsante COME SEZIONE PRECEDENTE, figura 09, che risulta premuto. • Dopo il clic, il pulsante torna in fuori, questo significa che è possibile cambiare l’intestazione della seconda sezione, indipendentemente dalla prima. Se il pulsante è premuto, cambiando la seconda intestazione si modifica contemporaneamente anche la prima. Cancellare il contenuto della seconda intestazione e digitare “intestazione della seconda sezione”, il risultato è visualizzato nella figura 10. Colonne • COLONNE Le colonne sono un modo di disporre il testo nella pagina, i quotidiani sono l’esempio classico di documenti disposti in colonne, tanto che quelle di Word sono spesso chiamate “colonne tipo giornale”. Nel caso generale, disporre il testo in colonne è un’operazione molto semplice, si utilizza il pulsante visualizzato nella figura 01. • Un clic sul pulsante apre una tendina, che serve per scegliere il numero di colonne. Passando con il puntatore del mouse sopra le colonne, queste diventano blu, alla fine si deve fare un clic. La figura 02 visualizza il pulsante premuto, con 2 colonne scelte. • • • Prima si digita il testo, poi si seleziona quello da dividere in colonne, alla fine si utilizza il pulsante. ESEMPIO. Testo in colonne. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente: Il REGISTRO DI CONFIGURAZIONE, o REGISTRY, è il database centrale di Microsoft Windows 95, 98 e Me, che contiene e gestisce i dati della configurazione del sistema. Molti problemi o situazioni di emergenza possono essere risolti attraverso il registro di configurazione. Il registro è formato da due file chiamati SYSTEM.DAT E USER.DAT. Il file SYSTEM.DAT si trova nella cartella \WINDOWS e contiene la configurazione hardware e software del sistema e le impostazioni dei dati. Le impostazioni di questo file sono necessarie e sono utilizzate da Windows durante la fase di avvio del sistema; contiene informazioni per caricare i driver di periferica e per stabilire quale hardware è disponibile. Il file USER.DAT contiene informazioni relative all’utente, come per esempio il nome, le impostazioni del Desktop e del menu Avvio. Questo file non ha una posizione specifica nell’ hard disk, la sua posizione dipende dalla configurazione del computer. Per esempio se un PC è collegato in rete con un server, il file USER.DAT è situato sul server. In genere questo file si trova nella cartella \WINDOWS\PROFILES. • Selezionare il testo compreso tra “Il file SYSTEM.DAT” e “quale hardware è disponibile”, cioè il secondo paragrafo, come mostrato nella figura 03. • Fare un clic sul pulsante COLONNE, posizionare il puntatore in corrispondenza di 3 colonne e fare un altro clic. Il testo selezionato risulta diviso in 3 colonne, come mostrato nella figura 04 (il testo è stato ridotto). • Questo è quanto serve, in generale, per utilizzare le colonne. Per gli utenti esperti (o che vogliono diventare tali) si deve guardare più attentamente il testo, si vedono, sopra e alla fine delle colonne, due interruzioni di sezione. La figura 05 evidenzia, in blu, i caratteri di fine sezione in questione. • Per poter dividere il testo in colonne, Word utilizza le sezioni. Nell’esempio si ha una sezione in una colonna, una seconda sezione in tre colonne e una terza sezione in una colonna. Ogni volta che si dispone il testo in colonne, il programma automaticamente crea le sezioni, mettendo un fine sezione sopra il testo da dividere in colonne e un fine sezione alla fine del testo. La cosa importante è che quei simboli non possono essere cancellati, altrimenti si ha un effetto “disastroso”. Posizionare il cursore prima del primo carattere “fine sezione”, come mostrato nella figura 06 (il cursore è evidenziato in rosso). • Premere il tasto CANC sulla tastiera, in questo modo si elimina il simbolo di fine sezione. È stata anche eliminata la prima sezione del documento, quindi ora Word ha a disposizione solo due sezioni. Il testo della prima sezione assume l’aspetto del testo della seconda sezione, figura 07. • Posizionare il cursore prima del secondo carattere “fine sezione”, come mostrato nella figura 08. • Premere il tasto CANC, in questo modo si elimina il carattere di fine sezione, e nel documento rimane un’unica sezione. Come si può vedere nella figura 09, il documento è tornato in un’unica colonna. • Per far tornare il testo in un’unica colonna, quindi, non si utilizza il pulsante COLONNE, ma si devono eliminare i caratteri di fine sezione. Utilizzando il pulsante COLONNE e scegliendo una sola colonna, il risultato nella stampa è simile, ma non vengono eliminati i caratteri di fine sezione, questo potrebbe portare conseguenze nel resto del documento. • INTERRUZIONE DI COLONNA • Quando si divide il testo in colonne, è il programma a decidere il punto in cui termina la prima colonna e inizia la seconda (e lo stesso per tutte le altre), vengono utilizzate quelle che si chiamano interruzioni di colonna automatiche. Non sempre Word è in grado di distribuire equamente il testo nelle colonne, ma è possibile intervenire inserendo le interruzioni di colonna manuali. Quando si inserisce una interruzione manuale, sono escluse tutte quelle automatiche, per cui si devono utilizzare le interruzioni manuali in tutte le colonne. Le interruzioni manuali si trovano su INSERISCI – INTERRUZIONE. La figura 01 visualizza la finestra di dialogo “Interruzione”. • Questo comando corrisponde a digitare nella tastiera la combinazione di tasti CTRL + SHIFT + INVIO. L’interruzione di colonna è un carattere non stampabile, come fine paragrafo, tabulazioni, ecc., per cui può essere eliminato con CANC o BACK SPACE (a seconda della posizione del cursore). • ESEMPIO. Interruzioni di colonna manuali. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente: • Il microprocessore, per poter lavorare ha bisogno di memoria. Questa memoria deve essere veloce, in modo da rispondere alle richieste nel minor tempo possibile. La memoria utilizzata dalla CPU per lavorare è detta, appunto, MEMORIA DI LAVORO (di solito la RAM). Le memorie di lavoro hanno due caratteristiche principali: sono molto veloci, sono volatili. La prima caratteristica è ovvia, la seconda significa che quando si spegne il computer vengono persi tutti i dati. Le memorie volatili funzionano con la corrente, quando manca la corrente (spegnimento del PC) perdono tutte le informazioni. Il computer necessita quindi di un altro tipo di memoria che registri i dati anche a PC spento: la MEMORIA DI MASSA, tra cui si trovano hard disk, floppy disk, CD-rom, DVD, dischi magnetoottici e tutti i dispositivi a nastri. Il termine memoria di massa era nato come contrapposizione a memoria di lavoro in quanto la RAM è molto più costosa. Con la stessa cifra è possibile acquistare una piccola quantità di memoria di lavoro, oppure una grande quantità di memoria su disco (una “massa” di memoria). La memoria di massa è detta anche memoria PERMANENTE, perché mantiene registrate le informazioni anche a computer spento. Permanente significa che i dati non vengono persi finché l’utente non decide di cancellarli. Questa memoria non può però essere utilizzata come memoria di lavoro, in quanto è molto più lenta rispetto alla RAM. La memoria di lavoro ha un “funzionamento elettrico”, per cui l’accesso ai dati è quasi immediato; mentre le memorie di massa hanno un funzionamento meccanico, per cui l’accesso ai dati è molto lento. Gli harddisk sono il tipo di memoria di massa attualmente più utilizzata, ogni computer moderno ha almeno un harddisk: sono al primo posto tra le memorie di massa sia per la velocità, sia per la quantità di memoria. Il basso costo per MegaByte (circa 10 lire) permette di conservare sugli hard disk applicazioni, database, file audio-video e ogni sorta di dati. • Selezionare il testo da “Il computer necessita” fino a “l’accesso ai dati è molto lento”, come mostrato nella figura 02. • Si vuole distribuire diversamente il testo nelle colonne. Posizionare il cursore tra “CD-ROM,” e “DVD,” nella prima colonna, come mostrato nella figura 04. • Fare un clic sul pulsante colonne, posizionare il mouse sopra 3 colonne e fare un altro clic, il risultato si vede nella figura 03. • Eseguire il comando INSERISCI – INTERRUZIONE – DI COLONNA, o digitare CTRL + SHIFT + INVIO. La prima colonna termina esattamente dopo “CD-rom,”, come si vede nella figura 05 (il carattere di fine colonna è evidenziato in rosso). • La terza colonna non esiste più, perché le interruzioni automatiche sono state sostituite da quelle manuali (non si è ancora inserita l’interruzione della seconda colonna). Posizionare il cursore tra “memoria di lavoro,” e “oppure una grande quantità”, nella seconda colonna, come mostrato nella figura 06. • Eseguire il comando INSERISCI – INTERRUZIONE – DI COLONNA, oppure premere CTRL + SHIFT + INVIO nella tastiera, il risultato si vede nella figura 07. • FORMATO COLONNE • Per chi avesse necessità di personalizzare le colonne, esiste il comando FORMATO – COLONNE, figura 01 (si deve allargare la lista di comandi). • Si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 02. • In alto, nella finestra di dialogo, si trovano alcuni esempi predefiniti di colonne, è sufficiente farci un clic sopra e controllare il risultato sull’anteprima, in basso a destra. Subito sotto è possibile scegliere il Numero di colonne. Il pulsante COLONNE permette di arrivare al massimo a quattro, mentre in questa finestra si può arrivare ad un massimo di 12. Per scegliere il numero si deve cliccare sulle frecce, verso l’alto aumenta, verso il basso diminuisce. Se ci sono più colonne, si attiva il comando Linea separatrice, che serve per mettere una linea verticale che divide le colonne. La figura 03 visualizza un esempio di testo in colonna con linea separatrice (evidenziata in rosso). • La sezione Larghezza e spaziatura si utilizza per definire la dimensione in cm delle colonne (larghezza) e della distanza tra le colonne (spaziatura). Un’unica riga è disponibile per modificare le dimensioni, in quanto tutte le colonne hanno la stessa larghezza. Aumentando la larghezza, diminuisce la spaziatura e viceversa, in quanto la larghezza del foglio rimane invariata. Di solito, le colonne hanno tutte la stessa dimensione, solo in alcuni casi si desidera che ogni colonna abbia una larghezza diversa. Per impostare una larghezza diversa in ogni colonna, si deve disattivare la casella di controllo Stessa larghezza per tutte le colonne, in basso nella finestra. Quando questa casella è disattiva, nella sezione Larghezza e spaziatura, si attivano una riga per ogni colonna scelta, in modo da permettere la modifica manuale delle dimensioni di ogni colonna e della spaziatura tra le colonne. Si deve tenere presente, anche in questo caso, che, essendo fissa la dimensione del foglio, aumentando da una parte, il programma deve diminuire le dimensioni nel resto delle colonne o spaziature. La finestra di dialogo FORMATO – COLONNE è poco utilizzata, perché il pulsante è molto più comodo e veloce, di solito è utilizzata per avere più di 4 colonne, le altre opzioni sono molto rare. • CASO PARTICOLARE • In generale, quanto detto sopra è più che sufficiente per lavorare con le colonne, esiste solo un caso particolare. Fino ad ora si è lavorato con un testo “lungo”, per cui le colonne risultavano sopra e sotto ad altro testo in una sola colonna. Il caso particolare si ha quando tutto il testo del documento deve essere disposto in colonne. ESEMPIO. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente (introduzione ai Miserabili di Victor Hugo): Fino a quando esisterà, a causa delle leggi e dei costumi, una dannazione sociale che crea artificialmente, in piena civiltà, inferni, e che complica con una fatalità umana il destino, che è divino; fino a quando i tre problemi del secolo, la degradazione dell’uomo a causa del proletariato, l’abbrutimento della donna a causa della fame e l’atrofia del fanciullo a causa delle tenebre che l’avvolgono, non saranno risolti; fino a quando, in certe regioni, sarà possibile l’asfissia sociale; in altre parole, e sotto un punto di vista ancor più esteso, fino a quando ci saranno sulla terra ignoranza e miseria, libri come questo potranno non essere utili. Hauteville House, 1 gennaio 1862 Selezionare tutto il testo, come mostrato nella figura 01. • • • • • Utilizzando il pulsante COLONNE, disporre il testo in 3 colonne, il risultato si vede nella figura 02. • Il testo è stato disposto in un’unica colonna, anziché in tre. Cosa è successo? Il programma non ha potuto inserire i simboli di fine sezione, in quanto tutto il testo del documento è stato impostato in 3 colonne, quindi il documento è formato da un’unica sezione (in 3 colonne, appunto). Non essendoci altro testo intorno, Word cerca di completare la prima colonna, fino a fondo pagina. Se si completa la prima colonna, il testo rimanente viene disposto sulla seconda, fino a fine pagina. Se si completa anche la seconda colonna, il testo rimanente viene disposto sulla terza colonna, fino a fine pagina. Nel caso venisse completata anche l’ultima colonna, il programma ricomincerebbe dalla prima colonna della pagina successiva. Quando tutto il testo viene disposto in colonne, l’effetto che si ha è che il testo non viene bene distribuito tra le colonne stesse. Il secondo problema è che, volendo aggiungere testo sopra le colonne, anche il testo aggiunto verrebbe distribuito nelle colonne, non c’è la possibilità, in automatico, di aggiungere testo in una colonna unica. Si provi a posizionare il cursore all’inizio del testo e aggiungere il titolo “I MISERABILI”, in grassetto e centrato, il risultato si può vedere nella figura 03. • Anche il titolo è stato incluso nelle colonne. • Per risolvere i problemi appena evidenziati, si devono aggiungere due paragrafi, uno sopra il testo da disporre in colonne e uno sotto il testo. Il primo paragrafo serve per avere la possibilità, in futuro, di aggiungere righe in una colonna. Il paragrafo sotto il testo serve perché così il programma distribuisce in modo “equilibrato” il testo tra le colonne. • ESEMPIO. Aprire un nuovo file e digitare il testo precedente, preceduto da un INVIO e seguito da un INVIO, come si vede nella figura 04 (i paragrafi aggiunti sono evidenziati in rosso). • Selezionare il testo, esclusi i due paragrafi aggiunti, come visualizzato nella figura 05. • Utilizzando il pulsante COLONNE, dividere il testo in 3 colonne, il risultato si vede nella figura 06. • Come si vede, il testo è disposto correttamente in 3 colonne. I due paragrafi aggiunti hanno permesso al programma di dividere il documento in 3 sezioni. Quando si deve dividere in colonne tutto il documento, si deve ricordare di aggiungere un INVIO sopra il testo e uno sotto il testo (che non devono essere inclusi nella selezione). • • STILI Il seguente esempio cerca di spiegare cosa sono gli stili e qual è la loro utilità. ESEMPIO. Stili. Si deve scrivere la tesi di laurea (oppure un libro, un documento di grandi dimensioni). Uno dei problemi che si deve affrontare è quello di stabilire la formattazione del testo: testo del documento, titolo dei capitoli, sottocapitoli, ecc. Si supponga di aver definito come formattazione dei titoli dei capitoli il carattere “Arial”, con la dimensione 14, in grassetto e sottolineato. Le prime difficoltà sorgono durante la digitazione della tesi: ogni volta che si scrive il titolo di un nuovo capitolo, si deve ricordare la formattazione di quelli precedenti (tutti i titoli devono avere le stesse caratteristiche). Se non si ricordano i comandi applicati ai titoli precedenti, si deve tornare indietro nel documento e controllare, oppure si può utilizzare il comando COPIA FORMATO, che però è molto scomodo in questo caso (probabilmente i titoli si trovano in pagine diverse). Può anche succedere che, dopo aver presentato la testi al docente, questi ci suggerisca di cambiare la formattazione del documento, ma questo significa ripassare tutte le pagine e rifare tutti i comandi di formattazione. • Si supponga di poter dare un nome alla formattazione “Arial”, dimensione 14, in grassetto e sottolineato, per esempio “Titolo Capitoli”. Durante la digitazione del documento, invece di ricordare e rifare tutti i comandi di formattazione, sarebbe sufficiente selezionare il testo e fare un clic sul nome “Titolo Capitoli”, il compito di ricordare i comandi ricadrebbe sul programma. Se, dopo aver presentato il file al docente, questi decidesse di farci cambiare formattazione, non si dovrebbe ripassare l’intero documento, ma sarebbe sufficiente cambiare “l’insieme” di comandi abbinati al nome “Titolo Capitoli”. Word, qualora venisse modificato l’insieme di comandi, provvederebbe a modificare la tesi, applicando automaticamente la nuova formattazione. • Gli STILI sono un insieme di comandi di formattazione del testo, abbinati ad un nome. Esistono stili predefiniti del programma, ma è possibile crearne di nuovi. Gli stili si trovano all’interno del menu FORMATO, figura 01 (si deve ricordare di allargare la lista dei comandi). • Facendo un clic sul comando “Stile” si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 02. • Nella casella in alto a sinistra, “Stili”, sono elencati i nomi degli stili predefiniti. All’inizio è quasi vuota, per vedere tutti gli stili si deve aprire la tendina “Mostra”, in basso a sinistra nella finestra, e fare un clic su “tutti gli stili”, come mostrato nella figura 03. • Dopo questo comando è possibile vedere la lista completa degli stili predefiniti del programma. Selezionando uno stile, un clic sul nome nella casella “Stili”, nella destra della finestra è possibile vedere “l’Anteprima del paragrafo” e “l’Anteprima del carattere”, che insieme visualizzano il risultato dello stile, se applicato al testo. Più in basso, sempre tenendo selezionato un nome, si può vedere la “Descrizione” dello stile, che praticamente è la lista di tutti i comandi di formattazione utilizzati per definire lo stile stesso. Il pulsante NUOVO serve per definire un nuovo insieme di comandi di formattazione, il pulsante MODIFICA serve per modificare uno stile esistente (quello selezionato), il comando ELIMINA serve per cancellare lo stile selezionato. Per applicare uno stile al testo si deve, prima di tutto, selezionare il testo. Poi si esegue il comando FORMATO – STILI, si seleziona un nome nella casella “Stili” e si fa un clic sul pulsante APPLICA. Nell’esempio seguente è spiegato un sistema più rapido e più comodo. • ESEMPIO. Creare e applicare un nuovo stile. Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente: • CAPITOLO PRIMO Testo del primo capitolo • CAPITOLO SECONDO Testo del secondo capitolo • CAPITOLO TERZO Testo del capitolo terzo • Eseguire il comando FORMATO – STILI, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 02. Fare un clic sul pulsante NUOVO, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 04. • Nella casella “Nome” digitare il nome dello stile: “Prova”. Nella casella “Tipo” è possibile scegliere, utilizzando la tendina (freccia nera), tra “Paragrafo” e “Carattere”. Il secondo permette di utilizzare solo i comandi che si trovano all’interno del comando FORMATO – CARATTERE, mentre il primo permette di utilizzare tutti gli strumenti di formattazione. Lasciare “Paragrafo”. • Nella casella “In base a” si deve scegliere in base a quale stile partire per definire quello nuovo. Di solito si inizia dallo stile “Normale”, cioè da zero, ma è possibile iniziare da uno stile già definito. Lasciare “Normale”, se c’è un altro nome all’interno della casella selezionare“Normale”, con la tendina. • Nella casella “Stile per paragrafo successivo” si lascia, di solito, il nome dello stile che si vuole definire. Serve per fare in modo che quando si va a capo nel testo si continui a scrivere con la stessa formattazione. Ora si devono inserire gli elementi dell’insieme, cioè i comandi di formattazione per cui si definisce lo stile. Praticamente si lavora come se fosse selezionato un testo e si stesse applicando la formattazione a quel testo, solo che invece di richiamare i comandi dal menu FORMATO, si richiamano gli stessi comandi dal pulsante FORMATO, all’interno della finestra di dialogo. La figura 05 visualizza la lista di strumenti disponibili • La maggior parte dei nomi nella lista sono spiegati nei capitoli precedenti. Fare un clic sul pulsante FORMATO e uno su CARATTERE, si apre la finestra di dialogo FORMATOCARATTERE, che è già conosciuta. Scegliere il tipo di carattere “Arial”, lo stile “Grassetto”, la dimensione 24 e il colore blu, come visualizzato nella figura 06 (i comandi utilizzati sono evidenziati in rosso). • Fare un clic sul pulsante OK, si ritorna alla finestra di dialogo precedente (figura 04), nella quale sotto “Descrizione” appare la descrizione dello stile, cioè i comandi utilizzati, come mostrato nella figura 07. • Fare un clic sul pulsante OK, si ritorna alla finestra iniziale degli stili (figura 02) e fare un clic sul pulsante CHIUDI. È stato definito lo stile “Prova”, contenente l’insieme di comandi appena utilizzati, ma non è ancora stato formattato il testo. Gli stili possono essere definiti prima di scrivere il documento e utilizzati durante la digitazione del testo, oppure, come in questo esempio, dopo la digitazione del testo. Per applicare gli stili si utilizza la casella “Stile” sulla barra di formattazione, in alto a sinistra, visualizzata nella figura 08. • All’interno della casella si trova la scritta “Normale”, che è lo stile utilizzato all’inizio in ogni documento nuovo, cioè testo senza nessun comando di formattazione. Per applicare lo stile ai titoli dei capitoli, si deve selezionare il testo e utilizzare la tendina della casella “Stile”. Selezionare il titolo “CAPITOLO PRIMO”, come mostrato nella figura 09. • Aprire la tendina (un clic sulla freccia nera) della casella “Stile”, sulla barra degli strumenti. Si apre una lista di nomi, che sono quelli più utilizzati, tra i quali ci sono tutti gli stili definiti dall’utente. Si deve posizionare il puntatore del mouse sopra il nome che si intende utilizzare (“Prova”) e fare un clic. • Il risultato si vede nella figura 11. • Utilizzando lo stesso sistema, applicare lo stile “Prova” agli altri titoli, figura 12. • Dopo aver terminato il “lunghissimo” lavoro, ci si accorge che sarebbe meglio utilizzare il colore rosso anziché il blu. Invece di rifare la formattazione a tutto il documento, è sufficiente modificare lo stile “Prova”. Eseguire il comando FORMATO – STILI, selezionare lo stile “Prova” nella casella “Stili” e fare un clic sul pulsante MODIFICA. Si apre una finestra di dialogo che è praticamente identica alla finestra del pulsante NUOVO, tranne per il nome (nella barra del titolo), figura 13. • Fare un clic sul pulsante FORMATO, posizionare il cursore su CARATTERE e fare un altro clic. Si apre la finestra di dialogo FORMATO – CARATTERE, nella quale si deve sostituire il colore blu con il rosso. Fare un clic sul pulsante OK, si ritorna alla finestra “Modifica Stile”, figura 13. Fare un clic sul pulsante OK, si ritorna alla finestra stili, figura 02. Infine, fare un clic sul pulsante CHIUDI. Automaticamente tutto il testo cui era stato applicato lo stile “Prova” cambia colore, come si può vedere nella figura 14. Modelli • INTRODUZIONE Ogni volta che si apre un nuovo documento di Word, questo si presenta sotto la forma di foglio A4, con i margini di 2 cm (quello superiore è di 2,5), il carattere “Times new roman” e tutte le altre caratteristiche predefinite. Per fornire ogni volta lo stesso foglio, con le stesse impostazioni, il programma utilizza un file che si chiama Normal.dot. Ci sono, in Word, un insieme di file con estensione .dot che sono definiti MODELLI (la t finale sta per Template, che significa modello), si differenziano dai normali DOCUMENTI, che invece hanno l’estensione .doc. Il modello principale, Normal.dot, è utilizzato dal programma per fornire sempre le stesse impostazioni iniziali, quando si apre un nuovo file, si apre in realtà il modello normale, solo che Word modifica l’estensione, passa cioè da .dot a .doc (l’estensione con cui si salvano i documenti). Cambiando l’estensione, il programma assicura che sia “impossibile” modificare il modello originale, infatti qualsiasi modifica venga effettuata, al momento di salvare il file viene utilizzata l’estensione .doc. Anche scegliendo per il nuovo file il nome Normal, questo avrebbe un nome diverso da quello originale (normal.doc è diverso da Normal.dot). Il modello Normale non è l’unico modello del programma, ma gli altri non sono molto utili. È invece utile imparare a creare nuovi modelli, perché questi portano dei vantaggi nel lavoro di tutti i giorni, l’esempio seguente spiega cerca di spiegare i vantaggi dei modelli. • • ESEMPIO. Si supponga di scrivere continuamente lettere commerciali con l’indirizzo della ditta come Intestazione. Ogni volta che serve una nuova lettera si deve aprire un nuovo file e scrivere, oltre al testo della lettera, l’indirizzo della ditta, che è già stato digitato molte volte in altri file. Le alternative alla digitazione, peraltro scomode, sono i comandi COPIA e INCOLLA, oppure utilizzare sempre lo stesso documento, ricordandosi di salvarlo con un altro nome. Utilizzare un documento già pronto con l’indirizzo sarebbe una buona soluzione, se non fosse per il fatto che un qualsiasi utente potrebbe fare un errore (cancellare l’indirizzo o modificare il numero di telefono) e salvare il file con lo stesso nome, tutti gli altri utenti ritroverebbero l’errore. Se invece si crea un modello contenente l’indirizzo, chiunque potrebbe aprire il modello. Quando si crea un nuovo file basato su un modello, il file è aperto come documento, cioè con l’estensione .doc, per cui è “impossibile” che un utente riesca a modificare il modello originale. Tutti possono aprire il modello e salvare il file come documento, con qualsiasi nome, senza mai modificare l’originale. Un modello può contenere qualsiasi cosa contenga un documento, tutti i comandi visti nel manuale valgono, tali e quali, anche per i modelli. È possibile preparare modelli predisposti di qualsiasi tipo: lettere, fax, curriculum, volantini, ecc. Creazione modelli • MODELLI • Per creare un modello si utilizza il comando FILE – NUOVO (si deve allargare la lista di comandi), visualizzato nella figura 01. Il pulsante NUOVO nella barra degli strumenti non può sostituire, solo per i modelli, il comando nel menu. • Si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 02. • In questa finestra la sezione importante si trova in basso a destra, “Crea nuovo”, dove si può scegliere tra documento o modello. Di solito, quando si utilizza il comando NUOVO è predefinita l’opzione “Documento”, solo quando si intende creare un modello è necessario fare un clic sopra l’opzione “Modello”. Questa è l’unica differenza rispetto ad un file normale, dopo aver scelto la creazione di un modello, invece che un documento, si lavora come sempre. Alla fine si salva il file, si arrangia il programma a mettere l’estensione giusta: .dot. I documenti sono salvati, come impostazione predefinita di Windows, nella cartella Documenti, mentre i modelli, come impostazione predefinita di Word, sono salvati nella cartella MODELLI (si trova all’interno della cartella OFFICE). • ESEMPIO. Creare e utilizzare un modello. Si vuole creare un modello con l’indirizzo della ditta come Intestazione. Aprire Winword ed eseguire il comando FILE – NUOVO, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 02. Fare un clic sopra l’opzione “Modello”, in modo che sia scelta, come visualizzato nella figura 03 (l’opzione scelta è evidenziata in rosso). • Fare un clic sul pulsante OK, si apre un nuovo file, come succede sempre, l’unica differenza si trova sulla barra del titolo di Word dove, invece della scritta documento, appare la scritta modello, figura 04. Eseguire il comando VISUALIZZA – INTESTAZIONI E PIÈ DI PAGINA, vengono visualizzate le intestazioni, figura 05. • • • Digitare il seguente indirizzo: ROSSI & C. Via Verdi, 107/A 31100 TREVISO 0422 46456456 [email protected] Applicare l’allineamento centrato e una formattazione simile a quella della figura 06. • Fare un clic sul pulsante CHIUDI, nella barra degli strumenti “Intestazioni e piè di pagina”. Eseguire il comando FILE – SALVA CON NOME, appare la finestra di dialogo visualizzata nella figura 07. • In alto si nota che la cartella predefinita è Modelli (evidenziata in rosso), conviene sempre utilizzare questa directory perché così il programma trova automaticamente i modelli creati dall’utente. In basso si deve digitare il nome del file, nella casella evidenziata in rosso. Digitare Prova, l’estensione non è necessaria, e fare un clic sul pulsante SALVA, si ritorna alla finestra del programma. Chiudere il file, con il comando FILE – CHIUDI (non si può adoperare il modello se è aperto). Il modello è pronto per essere utilizzato. Per aprire un nuovo documento basato sul modello Prova, si deve eseguire il comando FILE – NUOVO, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 08. • Fare un clic sopra l’icona del file “Prova”, il file risulta così selezionato (evidenziato in blu). Notare che in basso a destra, nella sezione “Crea nuovo”, è selezionata l’opzione “Documento”. Fare un clic sul pulsante OK. Si apre un nuovo file, con l’intestazione già pronta, figura 09. • Si può lavorare in questo documento come si fa di solito. Per salvare il documento si utilizza il comando FILE – SALVA CON NOME e si apre la finestra visualizzata nella figura 10. Sono evidenziate in rosso le differenze rispetto alla finestra di salvataggio dei modelli: la cartella predefinita è DOCUMENTI e l’estensione del file è doc, non dot. Anteprima di Stampa • ANTEPRIMA DI STAMPA Quando si termina di scrivere e formattare un documento conviene fare il controllo ortografico per rilevare gli errori di digitazione. Prima di stampare il documento c’è un altro controllo che conviene fare: l’anteprima di stampa. L’ANTEPRIMA DI STAMPA visualizza una “riduzione” del documento e serve a controllare il risultato che si avrebbe stampando il documento stesso. In un certo senso, possiamo pensare all’anteprima come all’utilizzo dello zoom in una percentuale che visualizza l’intera pagina, così che si possa vedere il risultato del lavoro fatto. Analizzando l’anteprima, ci si rende conto dei principali errori di impaginazione del documento, evitando stampe di prova. Per visualizzare l’anteprima di stampa si utilizza il comando FILE – ANTEPRIMA DI STAMPA (si deve allargare la lista di comandi), figura 01. • La stessa operazione può essere effettuata con un clic sul pulsante ANTEPRIMA DI STAMPA sulla barra degli strumenti, visualizzato nella figura 02. • Quando si apre l’anteprima, le barre degli strumenti vengono sostituite dai pulsanti dell’anteprima e il documento è visualizzato in formato ridotto, in modo da vedere una pagina intera. La figura 03 visualizza una pagina di un documento vista dall’anteprima di stampa. • Come si vede, non viene data importanza alla qualità grafica del documento, quello che importa è la disposizione del testo e degli oggetti sulla pagina. Dall’anteprima si dovrebbero notare caratteristiche del tipo: allineamento del testo (era meglio mettere il giustificato), disposizione delle immagini, il testo è troppo corto (conviene aumentare la dimensione del carattere e l’interlinea), e qualsiasi altra caratteristica riguardante l’impaginazione del documento. La figura 04 visualizza la barra degli strumenti dell’anteprima. • I nomi dei pulsanti sono, da sinistra verso destra, stampa, lente d’ingrandimento, una pagina, pagine multiple, zoom, mostra righello, riduci di una pagina, schermo intero, chiudi e guida rapida. Il pulsante STAMPA, come dice il nome stesso, serve per stampare il documento. Non sempre conviene utilizzare questo strumento per stampare, perché utilizza le impostazioni predefinite di stampa, ma in un ufficio chiunque può modificarle, ootrebbe succedere di premere il pulsante convinti di lanciare una stampa e di ritrovarsi 5 copie del file. Se il pulsante LENTE D’INGRANDIMENTO è premuto, come nella figura, il puntatore del mouse ha l’aspetto di una lente con un più (+) al posto del “vetro”. Si può posizionare il puntatore in un punto qualsiasi della pagina e fare un clic, si ingrandisce la pagina, visualizzando in primo piano il punto sopra il quale era posizionato il puntatore. Questo serve per controllare la qualità di stampa, in quanto si è detto sopra che nell’anteprima non viene considerata. Dopo l’avvicinamento, il puntatore del mouse ha sempre la forma di una lente, ma con un meno (-) in mezzo, con un clic si ritorna alla visualizzazione precedente. • Il pulsante UNA PAGINA visualizza esattamente una pagina alla volta nella finestra di anteprima. Se non si utilizza questo strumento è possibile visualizzare più pagine insieme, ovviamente con dimensioni ancora più ridotte. Il pulsante PAGINE MULTIPLE serve per vedere più fogli contemporaneamente. Un clic sul pulsante apre una tendina, figura 05, nella quale si può scegliere il numero di pagine da visualizzare contemporaneamente. • Il pulsante ZOOM ha la stessa funzione vista nei primi capitoli del manuale, anche il suo utilizzo è lo stesso. Premendo il pulsante MOSTRA RIGHELLO vengono visualizzati (o nascosti) i righelli orizzontali e verticali. La figura 06 mostra il righello orizzontale. • Il pulsante RIDUCI DI UNA PAGINA è utile quando nel documento ci sono una o più pagine piene e nell’ultima ci sono solo poche righe. Questo strumento riduce l’interlinea, la distanza tra i caratteri e cerca di ridurre di 1 pagina le dimensioni del documento. SCHERMO INTERO dedica l’intero schermo all’anteprima del documento, eliminando dalla facciata del monitor gli elementi non necessari (barra del titolo, barre degli strumenti, barra di stato, ecc.). Per ritornare all’anteprima si utilizza il tasto ESC, in alto a sinistra nella tastiera. Il pulsante CHIUDI serve per tornare alla visualizzazione layout di stampa, quella che si utilizza per lavorare nel documento. Conviene controllare sempre l’anteprima, prima di stampare il documento. Stampa • STAMPA • Per stampare un file, dopo aver effettuato il controllo ortografico e visualizzato l’anteprima, si utilizza il comando FILE – STAMPA, figura 01. È possibile anche utilizzare il pulsante STAMPA nella barra degli strumenti, visualizzato nella figura 02. • Il pulsante può, in alcuni casi, creare dei problemi. Infatti, quando si utilizza il comando FILE – STAMPA, il documento non viene mandato subito alla stampante, ma vengono richieste alcune informazioni, mentre quando si utilizza il pulsante, il documento viene mandato immediatamente alla stampante. Il pulsante STAMPA utilizza le impostazione della stampante che si trovano nel PANNELLO DI CONTROLLO di Windows (START – IMPOSTAZIONI – PANNELLO DI CONTROLLO – STAMPANTI). Se qualcuno modifica le impostazioni nel pannello di controllo, mettendo per esempio stampa in bianco e nero 2 copie per pagina, tutti gli altri, utilizzando il pulsante, stampano con le stesse impostazioni. Per questo motivo, se più persone utilizzano il computer e non si è sicuri delle impostazioni del pannello di controllo, conviene utilizzare sempre il comando FILE – STAMPA, che apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 03. • La prima sezione della finestra si chiama “Stampante” e serve per scegliere, se ci sono più stampanti collegate al computer, quella da utilizzare per la stampa del documento. Si utilizza la tendina della casella “Nome” e si fa un clic sul nome della stampante. Il pulsante PROPRIETÀ apre la finestra PROPRIETÀ STAMPANTE del pannello di controllo, nella quale è possibile scegliere le caratteristiche della stampa (a colori o in bianco e nero, il tipo di carta: normale, opaca, lucida, ecc.). La finestra proprietà dipende dalla marca e dal modello di stampante installata, la figura 04 visualizza un esempio della Epson. • Nella sezione “Pagine da stampare” si deve scegliere quali pagine stampare, se non si ha intenzione di stampare l’intero documento. L’opzione “Tutte”, predefinita, indica che si stampa l’intero file, dalla prima all’ultima pagina. Facendo un clic su “Pagina corrente” si stampa solo la pagina corrente, quella in cui c’è il cursore. Se è stata selezionata una parte del documento, è possibile scegliere “Selezione” che serve per stampare solo il testo selezionato. Per scegliere esattamente quali pagine stampare si deve utilizzare la casella “Pagine:” nella quale si devono digitare i numeri delle pagine da stampare. Si possono utilizzare due separatori per i numeri di pagine, la virgola “,” e il trattino “-”. Utilizzando la virgola si indica di stampare esattamente quelle pagine, per esempio 1, 2, 5, 12 significa stampare le pagina 1, la pagina 2, la pagina 5 e la pagina 12. Il trattino si utilizza per indicare un insieme di pagine “da a”, per esempio 5-12 significa stampare le pagine tra la 5 e la 12 comprese (5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12). Possono anche essere adoperati contemporaneamente, per esempio 1, 35, 7, 9, 12-14 significa stampare le pagine 1, poi dalla 3 alla 5, la 7, la 9, poi dalla 12 alla 14 (1, 3, 4, 5, 7, 9, 12, 13, 14). Nella sezione “Copie” si sceglie il numero di copie per ogni pagina da stampare. • • • È possibile digitare il numero all’interno della casella “Numero di copie”, oppure utilizzare le frecce per aumentare o diminuire il numero. Conviene sempre tenere selezionata l’opzione “Fascicola” perché, in questo modo, se si sceglie di stampare più copie, queste saranno stampate in ordine. Per esempio, in un documento di 100 pagine, si vogliono stampare 5 copie (in totale 500 pagine). Utilizzando l’opzione fascicola, il programma stampa l’intero documento la prima volta (100 pagine), poi lo stampa la seconda volta (100 pagine) e così fino all’ultima copia. Se fascicola non è attiva, invece, viene stampata 5 volte la prima pagina, poi 5 volte la seconda, poi 5 volte la terza e così fino alla fine. Dopo la stampa si devono sistemare tutti i fogli (se l’opzione non è selezionata). Nella sezione “Zoom” è possibile scegliere di stampare più pagine per foglio (ovviamente in dimensioni ridotte). Si deve fare un clic per aprire la tendina della casella “Più pagine per foglio”, come visualizzato nella figura 05. Dopo aver scelto le opzioni di stampa, si deve fare un clic sul pulsante OK, il file viene spedito alla stampante e si può continuare a lavorare con il programma (contemporaneamente alla stampa dei fogli). Tabelle • INTRODUZIONE Una tabella è un testo diviso in righe e colonne, tra le quali si trova (di solito) una linea separatrice. L’intersezione tra una riga e una colonna forma una cella, all’interno della quale è possibile scrivere. La figura 01 visualizza un esempio di tabella. • Le tabelle che si possono creare in Word sono solo tabelle di testo, nelle quali non si possono fare calcoli, per fare tabelle con formule e operazioni di vario tipo si utilizza il programma Excel. In realtà in Word esiste la possibilità di effettuare alcune semplici operazioni, ma la loro funzione è talmente limitata che non conviene adoperarle. Il modo più veloce per creare una tabella è utilizzare il pulsante INSERISCI TABELLA nella barra degli strumenti, visualizzato nella figura 02. • Un clic sul pulsante apre una tendina, figura 03, nella quale si deve scegliere il numero di colonne e il numero di righe della tabella da creare. È importante stabilire subito il numero di colonne, mentre per il numero di righe non ci sono problemi: si vedrà in seguito che è possibile aggiungere o togliere sia colonne che righe alla tabella. Inserire del testo • INSERIRE TESTO NELLA TABELLA • Per spiegare come lavorare all’interno di una tabella si utilizza l’esempio seguente. • ESEMPIO. Creare una tabella. Aprire un nuovo file, fare un clic sul pulsante INSERISCI TABELLA e scegliere 3 righe e due colonne. Nel documento appare la tabella visualizzata nella figura 01, con il cursore (evidenziato in rosso) che lampeggia all’interno della prima cella. • I cerchietti che si vedono all’interno della tabella sono i delimitatori delle celle, indicano cioè la fine della cella. Hanno una funzione simile al simbolo di fine paragrafo per il testo normale, si deve considerare che il programma non lavora sul foglio, ma sulla memoria composta da una serie lunghissima di celle consecutive, per cui deve memorizzare il termine di ciascuna parte della tabella. La figura 02 visualizza, ingrandito, un simbolo di fine cella. • • Per scrivere nella tabella è sufficiente digitare il testo, che viene inserito nella prima cella. Digitare “COGNOME”, il risultato si vede nella figura 03 (il cursore è evidenziato in rosso). Se si preme il tasto INVIO, non si passa nella cella sottostante, ma si continua a scrivere nella stessa cella. Premendo INVIO si va a capo e tutta la riga, non solo la cella su cui si scrive, viene ingrandita per far stare il testo. Premere INVIO, il risultato si vede nella figura 04. • Utilizzare il tasto BACK SPACE per riportare la situazione come nella figura 03. Per passare alla cella successiva si utilizza il tasto TAB nella tastiera, quello in alto a sinistra, raffigurato con due frecce in direzione opposta. Premere il tasto TAB, il cursore passa nella cella successiva, come mostrato nella figura 05. Digitare “NOME” e premere il tasto TAB, si passa nella terza cella, quindi digitare “CITTA’”, il risultato si vede nella figura 06. • Premere TAB, il cursore passa nella prima cella della seconda riga, figura 07. • Digitare “Rossi”, poi premere TAB per passare alla cella successiva, scrivere “Mario”, premere TAB e digitare “Treviso”, il risultato si vede nella figura 08. Per inserire un altro nominativo non ci sono difficoltà, infatti, quando il cursore si trova nell’ultima cella della tabella, premendo il tasto INVIO si crea automaticamente una nuova riga. Premere TAB, figura 09. • • Digitare il nuovo nominativo, come visualizzato nella figura 10. SPOSTARE IL CURSORE • SPOSTARE IL CURSORE • Per spostare il cursore all’interno della tabella si utilizzano le frecce direzione o il puntatore del mouse, gli stessi visti per il testo. Le frecce direzione spostano il cursore un carattere alla volta, nella direzione della freccia, ma, se la cella è vuota, spostano il cursore sulla cella (successiva o precedente) in direzione della freccia. L’alternativa è utilizzare il puntatore del mouse: si porta il puntatore del mouse sopra il punto in cui si vuole posizionare il cursore, il puntatore assume la forma di una I e si fa un clic, il cursore viene inserito esattamente in quella posizione (proprio come succede nel testo). • ESEMPIO. Cursore nelle tabelle. Si utilizza il file con la tabella dell’esempio precedente. Provare a spostare il cursore all’interno della tabella, prima con le frecce direzione, poi con il mouse. Dopo le prove, posizionare il cursore subito dopo la parola “Mario”, nella seconda cella della seconda riga, come mostrato nella figura 01. • Premere il tasto INVIO, viene aggiunto un paragrafo nella stessa cella e tutta la riga aumenta in altezza, figura 02. • SELEZIONARE • Per formattare il testo all’interno della tabella o, comunque, per applicare altri comandi, si deve prima di tutto selezionare la parte di tabella con cui lavorare. È possibile selezionare il testo all’interno di una cella, la cella, più celle, una riga o più righe, una colonna o più colonne, tutta la tabella. Per selezionare il testo all’interno di una cella si utilizzano i sistemi visti in precedenza per il semplice testo. È selezionato il testo se appare evidenziato, ma non deve essere incluso nella selezione il simbolo di fine cella, la figura 01 visualizza un esempio con il simbolo di fine cella in questione evidenziato in rosso. • Per selezionare una cella, invece, si deve includere nella selezione il simbolo di fine cella. Si deve posizionare il puntatore del mouse all’interno della cella, poco prima dell’inizio del testo, il puntatore assume la forma di una freccia nera con direzione verso il testo e si deve fare un clic. La figura 02 visualizza la posizione del puntatore, per selezionare la prima cella della terza riga (il puntatore è evidenziato in rosso). • Per selezionare più celle, si utilizza lo stesso sistema, tenendo premuto il pulsante del mouse e passando sopra le celle da selezionare. La figura 04 visualizza due celle selezionate. • Si noti che la prima cella è mezza bianca, mentre la seconda è completamente colorata. Questo non ha importanza, infatti, ciò che conta perché sia selezionata una cella è che sia incluso il simbolo di fine cella. Il motivo per cui la prima cella è mezza bianca è perché la cella termina nella prima riga, in corrispondenza del simbolo, mentre la seconda cella termina nella seconda riga, sempre in corrispondenza del simbolo. Per selezionare una riga si deve posizionare il cursore sulla barra di selezione, dove assume la forma di una freccia bianca con direzione verso il testo e si deve fare un clic. La figura 05 mostra un esempio di selezione di una riga, si noti che anche il simbolo di fine riga (quello fuori della tabella, evidenziato in rosso) è incluso. • Per selezionare più righe si utilizza lo stesso sistema, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse e spostando il puntatore in su o in giù. La figura 06 visualizza un esempio. • Per selezionare una colonna si deve posizionare il puntatore del mouse sopra la tabella, in corrispondenza della colonna da selezionare. Il puntatore assume la forma di una freccia nera che punta verso il basso e si deve fare un clic. La figura 07 visualizza la posizione corretta del puntatore. • La figura 08 visualizza un esempio con una colonna selezionata. • Per selezionare più colonne si deve tenere premuto il tasto sinistro del mouse e passare sopra le colonne da selezionare, la figura 09 visualizza un esempio. • Per selezionare tutta la tabella si devono selezionare tutte le righe della tabella, figura 10. • CANCELLARE • Per cancellare si seleziona e si utilizza il tasto CANC nella tastiera. Si deve fare attenzione che cancellare ed eliminare sono sinonimi nella lingua italiana, ma hanno un concetto leggermente diverso nell’ambito del programma. L’esempio seguente illustra la differenza tra cancellare ed eliminare. ESEMPIO. Cancellare ed eliminare. Si utilizza il file degli esempi precedenti. Selezionare la seconda riga della tabella, figura 01. • • Premere il tasto CANC sulla tastiera, il risultato si vede nella figura 02. • È stato cancellato il testo contenuto nella riga della tabella, non la riga stessa. Togliere la riga dalla tabella, nel linguaggio di Word, si dice eliminare la riga, questa operazione verrà analizzata in un prossimo capitolo. Quando si utilizza il tasto CANC, non si elimina la parte selezionata, ma il contenuto della selezione. Selezionare l’intera tabella, figura 03. • Premere il tasto CANC, sparisce tutto il contenuto della tabella, come mostrato nella figura 04. • La tabella è memorizzata dal simbolo di paragrafo che si vede subito sotto la tabella stessa, per cui, per eliminare la tabella si devono selezionare tutte le righe e, in più, anche il simbolo di paragrafo. • Posizionare il puntatore del mouse, in corrispondenza della prima riga, nella barra di selezione, premere e tenere premuto il tasto sinistro. Spostare il mouse verso il basso, in modo da selezionare tutte le righe. Quando sono state selezionate tutte le righe, sempre tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse, continuare a spostare verso il basso il puntatore, fino ad arrivare al simbolo di fine paragrafo. A questo punto, sempre tenendo premuto il tasto sinistro, spostare il puntatore verso destra, finché anche il simbolo di fine paragrafo non risulta selezionato, come mostra la figura 05. • Premere il tasto CANC sulla tastiera, questa volta si elimina la tabella. Analizzare bene le figure 03 e 05, perché la differenza è minima: la selezione del simbolo di fine paragrafo. Inserisci Tabella • • Esiste un altro sistema per creare una tabella oltre al pulsante nella barra degli strumenti: il comando TABELLA – INSERISCI - TABELLA, figura 01. Questo strumento apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 02. Si deve specificare il “Numero di colonne” e il “Numero di righe”, utilizzando le frecce. Le “Opzioni di adattamento automatico” non sono importanti, si vedranno in seguito i comandi corrispondenti. Dopo aver scelto il numero di colonne e di righe si deve fare un clic sul pulsante OK. È evidente che il pulsante INSERISCI TABELLA è molto più comodo e veloce del menu, ma è limitato ad un massimo di 4 righe per 5 colonne, mentre nel menu si possono scegliere dimensioni più grandi. INSERISCI RIGHE, INSERISCI COLONNE • Lavorando con le tabelle, succede spesso di aver bisogno di nuove righe e/o nuove colonne. Per le righe si è visto che è possibile aggiungere un numero qualsiasi di righe, sotto la tabella, utilizzando il tasto TAB. Quando però le righe servono in mezzo alla tabella e non alla fine, oppure quando servono nuove colonne, si rende necessario utilizzare il menu TABELLA. • All’interno del menu TABELLA si trova il gruppo di comandi INSERISCI, nel quale si trovano gli strumenti per inserire una tabella, le righe, le colonne e le celle. Nella figura 01, del capitolo precedente, si vede che l’unico comando attivo (colorato) è quello per inserire una tabella, infatti, per aggiungere righe o colonne è necessario prima aver creato una tabella e, in più, si deve avere il cursore all’interno della tabella. Per vedere il funzionamento dei comandi si utilizza l’esempio seguente. • ESEMPIO. Inserisci righe e colonne. Aprire un nuovo file e lanciare il comando TABELLA – INSERISCI – TABELLA. Nella finestra di dialogo scegliere 3 righe, 3 colonne e fare un clic sul pulsante OK, il risultato si vede nella figura 01. • Scrivere un numero in ogni cella, come visualizzato nella figura 02. • • • Posizionare il cursore all’interno della casella centrale, quella che contiene il numero “CINQUE”, come mostrato nella figura 03. Eseguire il comando TABELLA – INSERISCI – RIGHE SOPRA, come mostrato nella figura 04. Viene aggiunta una riga sopra a quella nella quale si trova il cursore, come si vede nella figura 05. • Posizionare il cursore sulla cella contenente “CINQUE” ed eseguire il comando TABELLA – INSERISCI – RIGHE SOTTO. Viene aggiunta una riga sotto a quella contenente il cursore, come mostrato nella figura 06. Posizionare il cursore sulla cella contenente “CINQUE” ed eseguire il comando TABELLA – INSERISCI – COLONNE A SINISTRA. Viene aggiunta una colonna a sinistra di quella contenente il cursore, come mostrato nella figura 07. • Posizionare il cursore sulla cella contenente “CINQUE” ed eseguire il comando TABELLA – INSERISCI – COLONNE A DESTRA. Viene aggiunta una colonna a destra di quella contenente il cursore, come mostrato nella figura 08. • Si ha anche la possibilità di inserire singole celle, ma, di solito, non conviene farlo. Aggiungendo una sola cella, invece di una riga o una colonna, si “rompe l’armonia” della tabella, cioè il numero delle celle nelle righe o nelle colonne non è più uguale, questo comporta difficoltà maggiori nell’utilizzo della tabella. Per inserire una singola cella posizionare il cursore sulla cella contenente “CINQUE” ed eseguire il comando TABELLA – INSERISCI CELLE, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 09. • Per inserire la nuova cella, si devono spostare le altre a destra o in basso. Scegliere “Sposta celle a destra” e fare un clic sul pulsante OK, il risultato si vede nella figura 10. • Come si vede, c’è una cella “libera”, che si trova in una posizione non “normale” nella tabella. Quando si ha a che fare con tabelle di questo tipo, il lavoro risulta molto più difficile da gestire. Per riportare la situazione alla “normalità, fare un clic sul pulsante ANNULLA, visualizzato nella figura 11. • È anche possibile inserire contemporaneamente più righe o più colonne. Si utilizzano gli stessi comandi, solo che si deve selezionare un numero di righe (o colonne) pari a quelle che si desidera aggiungere. Selezionare le prime 3 righe della tabella, come mostrato nella figura 12. • Eseguire il comando TABELLA – INSERISCI – RIGHE SOPRA, figura 13. • SELEZIONARE • Si è già visto come selezionare le celle, righe, colonne e la tabella utilizzando il puntatore del mouse. Nel menu TABELLA si trovano i comandi per fare la selezione in modo più semplice, ma meno veloce. Si deve fare un clic sul menu TABELLA, posizionare il puntatore del mouse sopra la voce SELEZIONA e si apre una lista di possibili scelte, figura 01, si deve sceglierne una e farci un clic sopra. • La selezione è sempre riferita alla posizione del cursore. DIVIDI TABELLA • DIVIDI TABELLA • In alcune situazioni si rende necessario dividere la tabella in due parti, cioè spezzarla e creare due tabelle distinte. L’esempio seguente insegna come fare. ESEMPIO. Dividere una tabella. Aprire un nuovo file e creare la tabella visualizzata nella figura 01. Posizionare il cursore sulla prima cella della seconda riga, come visualizzato nella figura 02 (il cursore è evidenziato in rosso). • • • Eseguire il comando TABELLA – DIVIDI TABELLA, figura 03 (si deve allargare la lista di comandi). • La figura 04 riporta il risultato. È stato aggiunto un simbolo di fine paragrafo tra le due “parti” di tabella. Per riunire la tabella, quindi, si deve cancellare il simbolo di fine paragrafo. Posizionando il cursore come si vede nella figura 04, è sufficiente premere il tasto CANC, sulla tastiera, e le tabelle ritornano insieme. DIMENSIONI RIGHE E COLONNE • Quando si crea una tabella, le dimensioni delle righe e delle colonne sono scelte dal programma, in base al contenuto delle celle. Le righe hanno una dimensione che viene definita AUTOMATICA: se aumenta la dimensione del testo, automaticamente aumenta anche la dimensione delle righe. Per le colonne c’è, invece, il problema dei margini: la dimensione totale delle colonne non può andare oltre il limite dei margini della pagina, per cui, la dimensione delle colonne non è automatica, come per le righe. In ogni caso, è sempre possibile scegliere manualmente sia la dimensione delle colonne che quella delle righe. • Per cambiare le dimensioni si deve posizionare il puntatore del mouse nei bordi che dividono le celle e il puntatore assume la forma di una doppia freccia nera. Quando il puntatore assume la forma di una doppia freccia nera si deve premere e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse e si strascina fino alle dimensioni desiderate. Per modificare la dimensione delle righe si deve portare il puntatore nel bordo che divide due righe, per modificare le dimensioni delle colonne si deve posizionare il puntatore del mouse nel bordo che divide le colonne. È importante che il cursore si trovi all’interno della tabella, ma non deve essere selezionato niente all’interno della tabella, altrimenti il trascinamento genera delle situazioni anomale. • ESEMPIO. Modificare le dimensioni delle righe e colonne con il trascinamento. Aprire un nuovo file in Word e digitare la tabella della figura 01. Si vogliono ridurre le dimensioni della tabella in modo che siano giuste per contenere il testo. Posizionare il puntatore del mouse sopra il bordo tra la prima e la seconda colonna, trovando la posizione in cui il mouse assume la forma di una doppia freccia nera, figura 02 (il puntatore è evidenziato in rosso). • Cliccare e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse e trascinare verso sinistra fino ad ottenere le dimensioni desiderate, a questo punto rilasciare il pulsante sinistro del mouse, figura 03. • Si può utilizzare un sistema più veloce: ADATTA. Il programma controlla il contenuto di tutta la colonna e regola la dimensione della colonna in base alla cella che contiene il testo più lungo, senza dover fare tentativi. Per adattare la dimensione delle colonne al contenuto si deve posizionare il puntatore del mouse nel bordo che divide le colonne (provare tra la seconda e la terza colonna), il puntatore assume la forma della doppia freccia nera e si deve fare un doppio clic. Automaticamente la colonna risulta ridimensionata in base al testo delle celle, figura 04. • Provare lo stesso metodo con l’ultima colonna, posizionando il puntatore del mouse sul bordo alla fine della terza colonna, figura 05. Ciò che è stato fatto per le colonne può essere utilizzato, tale e quale, anche per le righe. • PROPRIETÀ TABELLA • Quando servono misure in centimetri per le righe e le colonne, si deve utilizzare il comando TABELLA – PROPRIETÀ TABELLA, figura 01. Si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 02. • La finestra è divisa in 4 schede, la prima delle quali, “Tabella”, è quella visualizzata nella figura. La scheda “Tabella” contiene i comandi per gestire la tabella rispetto al testo, questi sono molto simili a quelli utilizzati per gli oggetti e la loro funzione è quella che si vede sulle icone di ogni comando. Essendo praticamente gli stessi strumenti visti più volte per gli oggetti; essendo poco utilizzati non verranno spiegati in dettaglio. Saranno invece presi in considerazione, nell’esempio seguente, gli strumenti delle altre schede, che sono utilizzati molto più spesso. • • ESEMPIO. Dimensioni righe e colonne. Si utilizza la tabella dell’esempio precedente. Selezionare l’intera tabella e applicare la dimensione 16 al carattere, il risultato si vede nella figura 03. Come si è detto anche in precedenza, il programma adatta continuamente la dimensione delle righe al testo, infatti, la prima riga si è allargata in modo da contenere i caratteri che sono diventati più grandi. Le colonne, invece, sono rimaste uguali, non sono cambiate le dimensioni. • Per modificare la dimensione delle righe e delle colonne, in modo da stabilire una precisa misura in centimetri, si deve selezionare l’intera tabella ed eseguire il comando TABELLA – PROPRIETÀ TABELLA, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 02. Fare un clic sul nome della scheda “Riga", figura 04. • La sezione che si trova in alto, “Dimensione” serve per specificare le misure delle righe. Si deve fare un clic sulla casella bianca vicino al comando “Specifica altezza”, in questo modo si attivano le caselle per scegliere e modificare le misure, in centimetri, dell’altezza delle righe. Se non si mette il segno di spunta, come nella figura 04, significa che l’altezza delle righe è automatica, altrimenti, come mostrato nella figura 05, l’altezza è quella specificata sulla casella “Specifica altezza”. • Fare un clic sulla casella bianca, in modo da mettere il segno di spunta, come visualizzato nella figura 31.10 e mettere, come misura 2 cm, utilizzando le frecce o digitando il numero all’interno dell’apposita casella. Si deve inoltre stabilire se la misura è minima o esatta, all’interno della casella “Altezza riga”. Si deve fare un clic sulla tendina, freccia nera, e si apre una lista, come visualizzato nella figura 06. • Fare un clic su minima e uno sul pulsante OK, il risultato è riportato nella figura 07. Minima significa che la misura in cm specificata è l’altezza minima della riga, se le dimensioni del testo superano quelle dell’altezza, le righe vengono ingrandite ulteriormente per visualizzare il testo. Selezionare la tabella e applicare le dimensioni 72 al testo. Come si vede nella figura 08, l’altezza delle righe è stata aumentata per contenere il testo. • Selezionare la tabella ed eseguire il comando TABELLA – PROPRIETÀ TABELLA. Fare un clic sulla scheda “Riga” e scegliere esatta, nella casella “Altezza riga”. Fare un clic sul pulsante OK, il risultato è riportato nella figura 09. • ESATTA significa che le dimensioni della riga sono esattamente quelle scelte, indipendentemente dalla dimensione del testo. Infatti, anche se il testo è molto grande e non può essere visualizzato in 2 cm, l’altezza delle righe è proprio 2 cm, il testo che non entra in queste dimensioni viene tagliato, proprio come si vede nella figura 09. Selezionare la tabella ed eseguire il comando TABELLA – PROPRIETÀ TABELLA e applicare la dimensione 14 al testo, il risultato si vede nella figura 10. • L’altezza delle righe è ancora 2 cm, anche se il testo è molto piccolo. La differenza tra minima ed esatta si vede solo se la dimensione del testo supera quella delle righe, altrimenti il comportamento è identico. Di solito si utilizza esatta, in quanto si vogliono stabilire misure precise per le celle. Utilizzando minima, infatti, non si è certi che la stampa avverrà esattamente con la misura stabilita, nel caso in cui il testo venisse ingrandito. Selezionare la tabella, eseguire il comando TABELLA – PROPRIETÀ TABELLA e fare un clic sulla scheda “Colonna”, figura 11. • L’impostazione visualizzata, con il segno di spunta e la casella in grigio, indica che le colonne hanno dimensioni diverse. Fare clic sulla casella fino a far apparire il segno di spunta con lo sfondo bianco, come visualizzato nella figura 12. Questa impostazione è quella in cui si può specificare la larghezza esatta delle colonne, tutte della stessa dimensione. Impostare la larghezza a 3 cm, figura 12. • Fare un clic sul pulsante OK, il risultato si vede nella figura 13: tutte le colonne hanno la larghezza uguale, di 3 cm. Selezionare la tabella, eseguire il comando TABELLA – PROPRIETÀ TABELLA e fare un clic sulla scheda “Cella”, figura 14. • In questa scheda è possibile specificare la larghezza di ogni singola cella, nella sezione in alto, ma di solito si utilizza la stessa dimensione per tutte le colonne, oppure si modificano le dimensioni con il trascinamento. La sezione “Allineamento verticale” è, invece, molto utile. Osservando la figura 13 si vede che le celle sono grandi e il testo si trova tutto verso l’alto, nella parte superiore delle celle. Questo corrisponde al comando “In alto”. È possibile centrare il testo rispetto all’altezza delle celle, scegliendo il comando “Centrato”, oppure posizionare il testo sul fondo delle celle, “In basso”, le figure aiutano molto a capire questi strumenti. Fare un clic sull’icona dell’opzione “Centrato” e un clic sul pulsante OK. • ADATTA • Nel capitolo “dimensioni righe e colonne” è spiegato che facendo doppio clic, con il puntatore posizionato nel bordo di divisione tra due colonne, la larghezza della colonna si adatta al testo contenuto nelle celle della colonna stessa. Si può ottenere lo stesso risultato utilizzando il comando TABELLA – ADATTA – ADATTA AL CONTENUTO (si deve allargare la lista di comandi), figura 01. • Adatta al contenuto: adatta le dimensioni delle colonne al testo scritto dentro le celle delle colonne. Adatta alla pagina: cambia le dimensioni delle colonne occupando tutto lo spazio dal margine sinistro al margine destro. In pratica, occupa tutto lo spazio disponibile, utilizzando le dimensioni (totali) massime per le colonne. Larghezza fissa colonne: è l’impostazione predefinita: se la dimensione del testo varia, la larghezza delle colonne resta sempre la stessa, non cambia. Ripartisci uniformemente righe (colonne): la dimensione della tabella viene suddivisa in parti uguali tra le righe (colonne). Quindi, il perimetro della tabella rimane sempre uguale, mentre le righe (colonne) diventano tutte della stessa altezza (larghezza). • ESEMPIO. Adatta al contenuto. Selezionare la tabella degli esempi precedenti ed eseguire il comando TABELLA – ADATTA – ADATTA AL CONTENUTO, figura 02. • BORDI E SFONDO I bordi delle tabelle sono stampati così come si vedono sullo schermo. Per modificare o togliere i bordi e lo sfondo delle celle, si deve selezionare la tabella e si utilizza lo stesso comando visto per i bordi e lo sfondo dei paragrafi: FORMATO – BORDI E SFONDO, figura 01. • Si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 02. • I comandi, sia per i bordi che per gli sfondi, sono gli stessi e si utilizzano allo stesso modo, per imparare gli strumenti della finestra “bordi e sfondi”, quindi, si faccia riferimento al capitolo relativo. • ESEMPIO. Aprire un nuovo file e creare la tabella visualizzata nella figura 03. • Selezionare la tabella ed eseguire il comando FORMATO – BORDI E SFONDO. Utilizzare i comandi della finestra di dialogo per rendere la tabella come nella figura 04. • UNISCI CELLE • Il comando UNISCI CELLE, figura 01 (si deve allargare la lista di comandi), serve per unire due o più celle selezionate. Si possono costruire, con questo strumento, tabelle con “figure” particolari. Le celle da unire devono essere vuote, cioè non devono contenere testo, in caso contrario viene visualizzato un messaggio di errore. • • ESEMPIO. Unire le celle. Aggiungere una riga alla tabella dell’esempio precedente, posizionando il cursore nell’ultima cella della tabella e utilizzando il tasto TAB. Selezionare la riga aggiunta alla tabella, come visualizzato nella figura 02. Eseguire il comando TABELLA – UNISCI CELLE, il risultato è riportato nella figura 03. Quelle che prima erano tre celle sono diventate un’unica cella, che occupa lo stesso spazio, la stessa area totale. È possibile unire le celle anche in senso verticale, con lo stesso procedimento. • DIVIDI CELLE • Il comando DIVIDI CELLE, figura 01 (si deve allargare la lista di comandi), serve per dividere una o più celle selezionate, in quante “parti” si vuole. Questo comando è l’esatto inverso di quello presente nel capitolo precedente. Le celle da dividere devono essere vuote, cioè non devono contenere testo, in caso contrario viene visualizzato un messaggio di errore. • ESEMPIO. Dividere le celle. Selezionare l’ultima cella della tabella dell’esempio precedente, come mostrato nella figura 02. • Eseguire il comando TABELLA – DIVIDI CELLE, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 03. • Nella casella “Numero di colonne” si deve inserire il numero di colonne che si desidera ottenere, mentre nella casella “Numero di righe” si deve inserire il numero di righe da ottenere. Scegliere 4 colonne e 2 righe, il risultato è riportato nella figura 04. • Aprire un novo file e creare una tabella con 2 righe e due colonne, figura 05. • Selezionare l’intera tabella e lanciare il comando TABELLA – DIVIDI CELLE. Nella finestra di dialogo, figura 03, notare che è spuntata l’opzione “Unisci celle prima di dividere”, impostare 4 colonne, 4 righe e fare un clic sul pulsante OK. • Aprire un novo file e creare una tabella con 2 righe e 2 colonne. Selezionare l’intera tabella e lanciare il comando TABELLA – DIVIDI CELLE. Nella finestra di dialogo fare un clic sull’opzione “Unisci celle prima di dividere”, in modo da togliere il segno di spunta, figura 07. • La casella “Numero di righe” è bloccata, infatti non è possibile suddividere ulteriormente le celle in più righe. Impostare a 4 il numero di colonne e fare un clic sul pulsante OK, il risultato è riportato nella figura 08. Confrontare le figure 08 e 06 per capire l’utilizzo dell’opzione “Unisci celle prima di dividere”. ORDINA • Il comando TABELLA – ORDINA, figura 01 (si deve allargare la lista di comandi), serve per mettere in orine le righe delle tabelle. Di solito le tabelle hanno, nella prima riga, il nome delle colonne, che viene detto CAMPO. Per ordinare si deve scegliere in base a quale campo ordinare, cioè in base a quale colonna. • Il comando ORDINA apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 02. • Si deve aprire la tendina della casella “Ordina per” e fare un clic sul nome di campo in base al quale si desidera ordinare la tabella. Si deve anche scegliere il “Tipo” di ordinamento, aprendo la tendina visualizzata nella figura 03 • La differenza principale tra i diversi tipi di ordinamenti riguarda i numeri. Utilizzando l’ordinamento testo, il programma confronta il primo carattere di una cella con il primo di un’altra, se sono uguali passa al secondo e così di seguito. Nell’ordinamento tra numeri, invece, si confrontano i valori dei numeri. Per esempio, mettendo in ordine 3, 15, 7, e 24 come testo, il risultato è 15, 24, 3 e 7, invece nell’ordinamento numerico il risultato è 3, 7, 15 e 24. Infine si deve scegliere se l’ordinamento è “Crescente” o “Decrescente”. È possibile stabilire più di un criterio di ordinamento, utilizzando le sezioni “Poi ordina per”. • • ESEMPIO. Ordinare una tabella. Aprire un nuovo file e creare la tabella visualizzata nella figura 04. Si vuole ordinare la tabella in base al cognome delle persone. Se due persone hanno lo stesso cognome, devono essere ordinate in base al nome, se due persone hanno lo stesso cognome e lo stesso nome, devono essere ordinate in base alla città. Ci sono 3 criteri di ordinamento: cognome, nome e città. Cognome è quello più importante, poi si considera il nome, infine la città. • Si deve mettere il cursore all’interno della tabella, in qualsiasi cella (non deve esserci niente di selezionato). Lanciare il comando TABELLA – ORDINA, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 05. Si deve aprire la tendina del primo criterio e fare un clic sopra cognome, poi aprire la tendina del secondo criterio e fare un clic su nome, alla fine aprire la tendina del terzo criterio e fare un clic su città. La figura 05 visualizza le impostazioni corrette delle finestra di dialogo, le caselle utilizzate sono evidenziate in rosso. • Fare un clic sul pulsante OK e la tabella risulta ordinata, come mostrato nella figura 06. Qualora si dovesse aggiungere un ulteriore nominativo, anche e soprattutto con tabelle più lunghe, non converrebbe cercare di inserirlo nella posizione ordinata, conviene inserire i nuovi nominativi alla fine e, in seguito, ordinare la tabella. • TITOLI • Se la tabella è molto lunga, più di una pagina, in genere si riportano i titoli delle colonne su tutte le pagine. Digitando a mano i titoli, però, questi verrebbero inclusi negli eventuali ordinamenti, cosicché, ogni volta che si ordinasse la tabella, sarebbe necessario sistemare le righe dei titoli. Esiste un comando che riporta in ogni pagina i titoli della tabella, automaticamente, escludendo i titoli dall’ordinamento: RIPETI RIGHE DEL TITOLO, figura 01. • Si deve selezionare la riga, o le righe, contenente il titolo ed eseguire il comando, il resto lo fa il programma. • ESEMPIO. Ripetere i titoli. Selezionare la prima riga della tabella dell’esempio precedente, come mostrato nella figura 02. • Eseguire il comando TABELLA – RIPETI RIGHE DEL TITOLO. Apparentemente non è successo niente, ma il programma ha memorizzato la prima riga e la ripeterà in tutte le pagine. Se si prova ad aprire il menu TABELLA, senza eseguire nessun comando, si vede che RIPETI RIGHE DEL TITOLO è spuntato, è attivo, figura 03. • Posizionare il cursore sull’ultima cella della tabella, ultima riga e ultima colonna, premere e tenere premuto il tasto TAB sulla tastiera. In questo modo si aggiungono nuove righe, tenere premuto finché non si raggiunge la seconda pagina, dove, automaticamente, viene ripetuta la riga che contiene i titoli. • CONVERTI • Esiste una stretta relazione tra le tabelle e le tabulazioni: il lavoro fatto con le tabulazioni può essere svolto più semplicemente con le tabelle, togliendo i bordi; il risultato sulla stampa è lo stesso. Anche Word è in grado di cogliere la relazione esistente tra tabelle e relazioni, tanto che è possibile passare da testo in tabella a testo in tabulazioni, e viceversa. Questo strumento è molto utile per chi ha difficoltà ad utilizzare le tabulazioni e deve fare un concorso, nel quale si deve svolgere un esercizio obbligatoriamente con le tabulazioni. Gli strumenti da utilizzare sono: TABELLA – CONVERTI - TABELLA IN TESTO e TABELLA - CONVERTI - TESTO IN TABELLA, figura 01 (si deve allargare la lista di comandi). • ESEMPIO. Aprire un nuovo file e creare la tabella della figura 02. Selezionare la tabella e lanciare il comando TABELLA – CONVERTI – TABELLA IN TESTO, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 03. • Nella finestra si deve selezionare il tipo di carattere da utilizzare per separare il testo, al posto delle colonne. È già selezionato il carattere di tabulazione, che è predefinito in tutti i programmi. Fare un clic sul pulsante OK, il risultato è riportato nella figura 04. • La tabella è stata convertita con le tabulazioni, ma il testo è rimasto nella stessa disposizione. Selezionare il testo ed eseguire il comando TABELLA – CONVERTI – TESTO IN TABELLA, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 05. Di tutte le opzioni della finestra, l’unica che conviene modificare, se serve, è “Numero di colonne”, di solito il programma è in grado di rilevare automaticamente il numero di colonne giuste. Fare un clic sul pulsante OK, si ottiene la tabella di partenza. GRAFICI • I grafici sono un modo per rappresentare le informazioni contenute nelle tabelle attraverso immagini. Un grafico dovrebbe rendere la lettura dei dati più semplice, rispetto alle tabelle. Word non è in grado di creare i grafici, per farlo utilizza un programma che si chiama Microsoft Graph, questo programma prende la tabella di Word, la converte in una tabella di Excel e crea il grafico in base ai valori contenuti nella tabella. Tutto questo viene fatto automaticamente, si deve semplicemente selezionare la tabella, eseguire il comando INSERISCI – IMMAGINA – GRAFICO, figura 01. È necessario che le tabelle contengano valori numerici, in caso contrario non potrà essere creato il grafico. • ESEMPIO. Creare un grafico. Aprire un nuovo file e creare la tabella visualizzata nella figura 02. Selezionare l’intera tabella ed eseguire il comando INSERISCI – IMMAGINE – GRAFICO. La tabella viene copiata in un foglio di Excel e viene creato il grafico, figura 03. • La finestra in cui è riportata la tabella è il foglio di lavoro di Excel, il grafico si intravede sotto la finestra. In questo momento si utilizzano i comandi di Microsoft Graph, non quelli di Word, infatti sono cambiate le barre degli strumenti e dei menu. • Per ritornare a lavorare con gli strumenti di Word, si deve fare un clic sul foglio, in un punto vuoto, in questo modo si posiziona il cursore nel documento. • Il grafico è un oggetto, e viene gestito come le immagini, tutti i comandi visti per le immagini, capitolo 19, valgono anche per i grafici. Per tornare al programma Microsoft Graph si deve fare doppio clic sopra il grafico, si ritorna nella situazione visualizzata nella figura 03. I grafici sono in stretta relazione con Excel, come dimostra il fatto che, per creare il grafico la tabella di Word è stata convertita, perciò in questo manuale ci limiteremo solo a vedere come cambiare tipo di grafico, per altre funzioni si veda il manuale di Excel Si deve eseguire il comando GRAFICO – TIPO DI GRAFICO, figura 06, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 07. • Nella sezione a sinistra, “Tipo di grafico”, si deve scegliere il tipo di grafico da costruire, nella sezione di destra, “Scelte disponibili”, si deve scegliere il sottotipo del grafico. Per ogni tipo, sono visualizzate le varie rappresentazioni possibili. Scegliere il tipo “Area”, un qualsiasi sottotipo, fare un clic sul pulsante OK e un clic sul documento, figura 08. • Tutti i comandi per lavorare con il grafico, una volta inserito nel foglio, sono uguali a quelli per le immagini. Stampa Unione INTRODUZIONE • È sicuramente successo a tutti di ricevere una lettera di pubblicità da parte di un’azienda, contenente “offerte strepitose” oppure “favolosi premi”. La stessa lettera è inviata a migliaia di persone, l’unica differenza tra una pagina ed un’altra è l’indirizzo del destinatario. La STAMPA UNIONE si occupa di questo problema, non della pubblicità, ma di spedire lo stesso documento a persone diverse. Servono almeno due file: uno contiene la lettera da spedire, l’altro contiene gli indirizzi dei destinatari. Se la lettera è sostituita da una busta oppure da fogli contenenti etichette, non cambia il principio della stampa unione, cioè si lavora nello stesso modo. La lettera deve essere preparata con Word, si tratta di un semplice documento, come tutti gli altri. Il file contenente gli indirizzi può essere creato con Word, ma, se conosciuto, è possibile utilizzare un qualsiasi altro programma per creare elenchi o archivi, per esempio Excel o Access. La stampa unione inizia dopo la creazione dei file appena descritti, consiste nel mettere insieme gli indirizzi con la lettera (busta o etichetta), si dice unione dei file. Purtroppo il procedimento è lungo e laborioso. Si utilizzerà un esempio che comprende l’intero capitolo per insegnare questa procedura. ELENCO • ELENCO • Un elenco è una lista di indirizzi, divisa in colonne e righe. Ogni colonna ha un titolo, CAMPO, diverso da quello delle altre colonne, sono esempi di campi cognome, nome e indirizzo. Nella colonna che si chiama cognome possono essere inseriti solamente i cognomi delle persone, se venisse per errore digitato un nome in questa colonna, verrebbe considerato dal computer come un cognome. Ogni riga contiene tutti i dati riguardanti una sola persona, un indirizzo completo, in termini informatici si chiama RECORD. • Detto questo, sembra evidente che un elenco è una tabella, la cui prima riga contiene i titoli delle colonne (campi) e le righe successive contengono gli indirizzi delle persone (record). Non sono necessari comandi speciali per creare un elenco, è sufficiente creare la tabella con i dati all’interno e salvare il file. Aprire un nuovo file in Word e creare una tabella con 7 colonne e 2 righe, utilizzando il comando TABELLA – INSERISCI – TABELLA, figura 01. • Digitare i nomi dei campi visualizzati nella figura 02, selezionare la prima riga e applicare la formattazione grassetto. • Inserire gli indirizzi visualizzati nella figura 03. • Salvare il file con il nome INDIRIZZI. L’elenco è pronto, non serve fare altro. Il tempo che si perde in più è quello per la digitazione di tutti gli indirizzi. È disponibile un file con gli indirizzi già inseriti, si deve semplicemente fare un clic su: INDIRIZZI. Nella tabella contenente gli indirizzi è possibile aggiungere quanti campi si desidera, anche se poi non saranno utilizzati nella stampa unione: al momento opportuno, è possibile scegliere quali campi utilizzare. Lettera tipo • LETTERA TIPO • La LETTERA TIPO è il documento che si intende spedire, si tratta di una normalissima lettera, come qualsiasi altro lavoro creato con Word. Aprire un nuovo file in Word e digitare la lettera seguente: • (inizio lettera) BOTTEGA GIALLA ERBORISTERIA LA BELLEZZA CHE VIENE DAI FIORI • Titolo Cognome Nome indirizzo Cap. Città • • • • • Gentile Cliente COGNOME NOME, Le scrivo per inviarLe il nostro nuovo catalogo e per presentarLe una serie di vantaggi che, sono sicuro, la faranno felice. Per prima cosa Le offro la possibilità di presentarsi all’estate in perfetta forma, risparmiando con le nostre proposte naturali in offerta speciale : - Lo Straordinario SCONTO DEL 50% sul “COFANETTO LINEA” e anche sul “PACCO COMPLETO” ; - La Super Offerta 3 X 2 su SAPONE e SHAMPOO . Guardi sul Catalogo allegato dove troverà tutte le nostre offerte insieme ai nuovissimi prodotti da noi proposti. Spedisca subito la cartolina d’ordine con i prodotti che più Le piacciono e approfitti delle nostre offerte. Le ricordo che BOTTEGA GIALLA è sinonimo di qualità e convenienza. CORDIALI SALUTI ERICA RAMPICANTE ERBORISTA (fine lettera) Applicare alla lettera una formattazione simile a quella che si vede nella figura 01. • Si noti che, nella lettera, gli indirizzi sono stati sostituiti con Titolo, Cognome, Nome, ecc. Questo non è necessario, ma è utile per l’impaginazione della lettera. Potrebbe accadere, per esempio, che la lettera occupi esattamente una facciata, ma poi, con l’inserimento degli indirizzi, ne occupi due. Il testo scritto al posto degli indirizzi serve per vedere lo spazio che questi occupano nella lettera, evitando di dover ripetere la formattazione in seguito. È possibile utilizzare il file già creato, facendo un clic su: INDIRIZZI. Salvare il file con il nome BOTTEGA GIALLA. Questo punto è molto delicato, si deve salvare il file prima di iniziare la procedura di stampa unione, altrimenti, ogni volta che si apre il file, il programma potrebbe impiegare molto tempo per visualizzare il file, in quanto deve cercare gli indirizzi collegati. Una volta iniziata la procedura di stampa unione, non deve più essere salvata la lettera tipo. • STAMPA UNIONE • Considereremo la procedura meno veloce, ma più semplice. Aprire il file BOTTEGA GIALLA e lanciare il comando STRUMENTI – STAMPA UNIONE (si deve allargare la lista di comandi), figura 01. • Si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 02. • La finestra è divisa in 3 fasi, necessarie per arrivare alla fine della procedura. La prima fase è attiva, il pulsante è in nero, le altre sono inattive, i pulsanti sono in grigio. Fino a che non si completa la fase precedente, è impossibile utilizzare la fase successiva. In qualsiasi momento, se si esce dalla procedura e ci si perde, è sufficiente utilizzare il comando STRUMENTI – STAMPA UNIONE e si ritorna esattamente nel punto in cui si era usciti, senza dover rifare tutto. La prima fase si chiama “Documento principale” e serve per creare il documento da spedire. Nel nostro caso il documento è già stato creato, quindi si dovrà semplicemente selezionarlo. Fare un clic sul pulsante CREA della fase 1, si apre una lista, visualizzata nella figura • Si tratta dei possibili tipi di documento che possono essere utilizzati per la stampa unione, fare un clic sopra “Lettere tipo”. Per utilizzare uno qualsiasi degli altri tipi si procede nello stesso modo, cambia solo ciò che viene stampato. Viene visualizzata la finestra di dialogo rappresentata nella figura 04. • Quello che viene chiesto, in parole più semplici, è se si intende creare una lettera nuova, corrispondente al pulsante “Nuovo documento”, oppure se si intende utilizzare il documento aperto (BOTTEGA GIALLA), corrispondente al pulsante “Finestra attiva”. Fare un clic sul pulsante “Finestra attiva”, si ritorna alla finestra di dialogo “Stampa unione”, in cui si è attivata la fase 2, figura 05. • Nella fase 1 si è aggiunto un pulsante, “Modifica”, che serve per eventuali modifiche alla lettera tipo. Non è necessario utilizzare questo pulsante, in quanto la nostra lettera è già pronta. Per verificare cosa succede, fare un clic sul pulsante “Modifica”, nella fase 1, si apre una lista, nella quale compare solo il nome del file BOTTEGA GIALLA, fare un clic sopra il nome del file. • Si ritorna a lavorare con il documento BOTTEGA GIALLA. Per continuare la stampa unione, si deve utilizzare il comando STRUMENTI – STAMPA UNIONE, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 05, esattamente come era stata lasciata, cioè con la fase 2 attiva. La fase 2 consiste nello scegliere il file contenente gli indirizzi (potrebbero esserci più elenchi pronti, con funzioni diverse), che viene chiamato ORIGINE DATI. Fare un clic sul pulsante “Dati”, si apre la lista visualizzata nella figura 07. • Crea origine dati”: per creare un file contenente l’elenco degli indirizzi utilizzando una procedura guidata (per niente intuitiva), nel caso non si sappia creare una tabella in Word. “Apri origine dati”: per segnalare il nome del file contenente gli indirizzi. Qualora si trattasse di file non creati con Word, è necessario aprire i file prima di iniziare la procedura di stampa unione. Gli altri comandi sono praticamente inutilizzati. Fare un clic su “Apri origine dati”, si apre la finestra di dialogo “Apri”, nella quale si deve indicare la cartella e il nome del file contenente gli indirizzi. Aprire il file INDIRIZZI, viene visualizzato il messaggio rappresentato nella figura 08. • È importante capire cosa dice la finestra, perché si tratta dell’unica fase che non è trattata come tale del programma. La situazione attuale è la seguente: BOTTEGA GIALLA è il file lettera tipo, INDIRIZZI è il file origine dati, la fase 3 consiste nel mettere insieme i due file, cioè creare una lettera per ogni record (riga) della tabella. Il problema del programma è che non sa dove devono essere scritti gli indirizzi nella lettera tipo. La finestra, in termini più semplici, chiede di indicare a Word il punto in cui inserire gli indirizzi nella lettera (busta o etichetta). Fare un clic sul pulsante “Modifica documento principale”, si ritorna al file BOTTEGA GIALLA. È stata aggiunta alla finestra del file la barra degli strumenti “Stampa unione”, visualizzata nella figura 09. • Di tutti gli strumenti disponibili nella barra, sarà utilizzato solo il primo comando: “Inserisci campo unione”. Si deve indicare al programma i punti in cui inserire i dati del file elenco (gli indirizzi), per fare questo si devono inserire i nomi delle colonne della tabella, i campi, nelle posizioni in cui poi dovranno essere stampati gli indirizzi dei destinatari. Non è possibile scrivere i nomi dei campi a mano, altrimenti verrebbero stampati tali e quali, si deve utilizzare il pulsante “Inserisci campo unione”, che mette un codice “speciale” del programma. • Questo codice, nel momento in cui si dirà di completare l’unione, verrà sostituito dalle righe della tabella, inserendo i dati relativi al nome di campo utilizzato. Selezionare la parola “Titolo”, come visualizzato nella figura 10. • Fare un clic sul pulsante “Inserisci campo unione”, si apre la lista dei campi del file INDIRIZZI (la lista contiene i nomi delle colonne), figura 11. • Posizionare il puntatore del mouse in corrispondenza di “TITOLO”, la scritta diventa blu e fare un clic. Nel documento, il testo “Titolo” viene sostituito con il campo titolo, figura 12. • Il campo titolo è contornato da una selezione grigia, questa indica che non si tratta di testo semplice, ma di un campo. Al momento dell’unione, il campo titolo verrà sostituito dal testo contenuto nella colonna Titolo della tabella. Il campo può essere formattato o cancellato come qualsiasi altro testo. Selezionare “Cognome”, come visualizzato nella figura 13. Fare un clic sul pulsante “Inserisci campo unione”, si apre la lista dei nomi dei campi, posizionare il puntatore del mouse sopra COGNOME e fare un clic, il risultato si vede nella figura 14. • Selezionare il testo “Nome”, come visualizzato nella figura 15. Fare un clic sul pulsante “Inserisci campo unione”, si apre la lista dei campi, posizionare il puntatore del mouse sopra NOME e fare un clic, il risultato si vede nella figura 16. • Selezionare il testo “indirizzo”, fare un clic sul pulsante “Inserisci campo unione”, si apre la lista dei campi, posizionare il puntatore del mouse sopra INDIRIZZO e fare un clic, il risultato si vede nella figura 17. Selezionare il testo “Cap.”, fare un clic sul pulsante “Inserisci campo unione”, si apre la lista dei campi, posizionare il puntatore del mouse sopra CAP e fare un clic. Selezionare il testo “Città”, fare un clic sul pulsante “Inserisci campo unione”, si apre la lista dei campi, posizionare il puntatore del mouse sopra CITTA e fare un clic, il risultato si vede nella figura 18. • Selezionare il testo “Cognome”, che si trova subito dopo la scritta “Gentile cliente, come visualizzato nella figura 19. Fare un clic sul pulsante “Inserisci campo unione”, si apre la lista dei nomi dei campi, posizionare il puntatore del mouse sopra COGNOME e fare un clic, il risultato si vede nella figura 20. • Selezionare il testo “nome”, fare un clic sul pulsante “Inserisci campo unione”, si apre la lista dei campi, posizionare il puntatore del mouse sopra NOME e fare un clic, il risultato si vede nella figura 21. • L’unica cosa da notare sono gli spazi tra i campi COGNOME e nome e tra CAP e CITTA. Se mancassero gli spazi, gli indirizzi verrebbero stampati, a loro volta, senza spazi, per esempio: • Non è obbligatorio inserire tutti i campi della tabella, si possono scegliere, di volta in volta, quelli che servono. Dopo aver inserito tutti i campi necessari, si deve ritornare alla finestra stampa unione, per completare la terza fase. Eseguire il comando STRUMENTI – STAMPA UNIONE, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 22, con la terza fase attiva. • Per completare l’unione si utilizza il pulsante “Unisci”. Fare un clic sul pulsante “Unisci”, si apre la finestra visualizzata nella figura 23. Fare un clic sul pulsante UNISCI, viene creato un nuovo file, Lettere tipo 1, composto da tante pagine. In ogni pagina si trova la lettera con un indirizzo diverso, in totale ci sono tante pagine quante sono le righe della tabella (utilizzando il file indirizzi si trovano 396 pagine). • Conviene controllare il file lettere tipo, con l’anteprima di stampa, prima di procedere con la stampa del documento. Alla fine si devono chiudere tutti i file, utilizzando il pulsante chiudi (la X in alto a destra, sulla barra del titolo). Word chiede, per ogni file chiuso, di salvare le modifiche. È già stato detto che non si deve salvare il file BOTTEGA GIALLA, è stato salvato prima della stampa unione. Non si deve salvare nemmeno il file Lettere tipo 1, in quanto contiene informazioni inutili, sono presenti in altri file. Qualora servisse nuovamente il file lettere tipo 1, si dovrebbe rifare la stampa unione, questo permette di risparmiare molta memoria sull’hard disk. L’unico file che deve essere salvato, se non è stato fatto in precedenza, è il file INDIRIZZI, perché contiene gli indirizzi che possono essere utilizzati per altre stampe unione. Query • INTRODUZIONE In questo capitolo è spiegato come fare la stampa unione utilizzando solo una parte degli indirizzi. Per utilizzare una parte degli indirizzi si devono FILTRARE i dati. Filtrare significa scegliere una parte dei dati e scartare i rimanenti, la scelta è fatta stabilendo un criterio (o più criteri), per esempio i clienti di Roma. Tutti i record (righe della tabella) che non rispettano i criteri sono esclusi. Anche in questo capitolo si utilizzano i file BOTTEGA GIALLA e INDIRIZZI (fare un clic per scaricare). Tutto il capitolo è basato su un esempio (la prima parte dell’esempio, quella relativa a questo paragrafo, è spiegata in dettaglio nei capitoli precedenti). • Aprire il file BOTTEGA GIALLA e lanciare il comando STRUMENTI – STAMPA UNIONE. Si apre la finestra di dialogo, con la fase 1 attiva, “Documento principale”. Fare un clic sul pulsante CREA, si apre una lista di comandi, scegliere “LETTERA TIPO”. Appare una finestra in cui si deve fare clic sul pulsante “Finestra attiva”. Si attiva la seconda fase, “Origine dati”, fare un clic sul pulsante DATI, si apre una lista di comandi. Scegliere “Apri origine dati”, si apre una nuova finestra di dialogo, nella quale si deve cercare e aprire il file INDIRIZZI. Appare la finestra visualizzata nella figura 01, fare un clic su “Modifica documento principale”. • Inserire i CAMPI UNIONE negli appositi spazi. Eseguire il comando STRUMENTI – STAMPA UNIONE, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 02. Nel capitolo precedente è spiegato che per completare l’operazione si utilizza il pulsante UNISCI. Il risultato è che tutti i record del file INDIRIZZI sono utilizzati per la stampa unione. Nei capitoli successivi è spiegato come filtrare i record. • QUERY • Una QUERY è una interrogazione sui dati, per esempio, quali sono i clienti di Bologna? Le query servono per filtrare i dati, si deve estrarre dalla domanda il criterio corrispondente. Dall’interrogazione precedente si ricava il criterio seguente: tutti i record che hanno il campo CITTÀ uguale a “Bologna”. Word passa tutta la tabella, riga per riga, e confronta il valore del campo CITTÀ con “Bologna”, se il valore del campo è uguale a Bologna “tiene” il record (criterio verificato, corrispondente a vero), altrimenti lo “scarta”, lo nasconde (criterio non verificato, corrispondente a falso). Alla fine visualizza (o utilizza) solo i record che hanno verificato il criterio. Nella finestra prepara stampa unione fare un clic sul pulsante “Opzioni query”, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 01. • Si devono spedire le lettere solo ai clienti di Treviso, quindi il criterio è “città uguale a Treviso”. Si deve fare un clic sulla casella “Campo”, si apre la lista di nomi visualizzata nella figura 02. • Questa casella serve per indicare il campo nel quale si vuole stabilire il criterio. Utilizzando la barra di scorrimento, fare un clic sopra il campo CITTA, il nome del campo viene scritto all’interno della casella. Si deve poi scegliere l’operatore da utilizzare, all’interno della casella “Criterio”. Anche in questo caso si utilizza la tendina, visualizzata nella figura 03. • Tutti gli operatori sono descritti a caratteri e fanno esattamente quello che dice il nome. Fare un clic sopra “Uguale a”. Nella casella “Valore” si deve digitare il testo che deve essere confrontato con quello contenuto nelle celle. Fare un clic all’interno della casella bianca, per inserire il cursore e digitare “Treviso”, figura 04. • Fare un clic sul pulsante OK, si ritorna alla finestra di dialogo “Stampa unione”. Per completare si deve fare un clic sul pulsante “Unisci”, si apre una nuova finestra di dialogo, fare un clic sul pulsante “Unisci”, come visto nei precedenti capitoli. Viene creato un nuovo file, “Lettere tipo 1”, che contiene esattamente 40 pagine, una per ogni cliente di Treviso. Utilizzando la barra di scorrimento, controllare che siano stati inseriti solo i clienti la cui città è uguale a Treviso. Per effettuare nuove unioni, si deve tornare al file BOTTEGA GIALLA. Fare un clic sul menu FINESTRA, si apre una lista nella quale si trovano tutti i nomi dei file aperti, figura 05. Fare un clic sopra BOTTEGA GIALLA. Una volta tornati alla finestra BOTTEGA GIALLA, è possibile effettuare nuove unioni utilizzando la finestra STRUMENTI – STAMPA UNIONE, che si apre con tutte le fasi attive. • AND, OR • Quando si devono utilizzare più criteri insieme entrano in gioco due operatori della logica matematica, che, sopratutto all’inizio, creano confusione. Questi operatori sono rappresentati in Word dalle lettere “e” e “o”, tradotti dai relativi operatori inglesi “AND” e “OR”. Non conviene utilizzare la traduzione letterale, perché AND e OR non sono congiunzioni, ma operatori matematici. La traduzione letterale in “e” e “o” è quella che crea più confusione, una traduzione più adeguata potrebbe essere AND = contemporaneamente, OR = oppure. • Prima di vedere come utilizzare gli operatori in Word, cerchiamo di capire come funzionano in generale. Si visualizza l’effetto degli operatori con una tabella, chiamata “Tabella di verità”. Si considerano 2 criteri (C1 e C2), si vede la validità di ciascun criterio, i risultati dei due criteri vengono composti con gli operatori. La tabella di verità è rappresentata nella figura 01. • • • In poche parole, il significato è il seguente: · AND restituisce come risultato vero solo se tutti i criteri, contemporaneamente sono verificati, altrimenti il risultato è falso; · OR restituisce come risultato vero se almeno uno dei criteri è verificato, restituisce falso solo se tutti i criteri sono falsi. Purtroppo, essendo operatori matematici, non è facile capire la loro funzione. Proviamo a simulare il comportamento del programma sull’elenco visualizzato nella figura 02. • Si vogliono trovare tutti i clienti di Treviso e di Padova. Questa è la query, si deve tradurre in criteri: il criterio 1 è “città uguale a Treviso”, il criterio 2 è “città uguale a Padova”. Il problema è come mettere insieme i due criteri, cioè quale operatore utilizzare. Sembrerebbe logico, leggendo la query, utilizzare AND, in quanto l’interrogazione dive “Treviso e Padova”. Questo non si può fare, come detto sopra, non si deve tradurre “e” con AND, perché quest’ultimo non è una congiunzione, come la “e” della query. Se non si riesce a capire quale operatore deve essere utilizzato, si può provare a lavorare come il programma. Word passa le righe della tabella, dalla prima all’ultima, e, per ogni riga, verifica i criteri. • Controlliamo la prima riga. Primo criterio: la città è uguale a Treviso? Sì, quindi il criterio è verificato, segniamo vero (V). Secondo criterio: la città è uguale a Padova? No, quindi il criterio non è verificato, segniamo falso (F). Controlliamo la seconda riga. Primo criterio: la città è uguale a Treviso? No, quindi il criterio non è verificato, segniamo falso (F). Secondo criterio: la città è uguale a Padova? Sì, quindi il criterio è verificato, segniamo vero (V). Controlliamo la terza riga. Primo criterio: la città è uguale a Treviso? No, quindi il criterio non è verificato, segniamo falso (F). Secondo criterio: la città è uguale a Padova? No, quindi il criterio non è verificato, segniamo falso (F). • Si procede in questo modo per tutte le righe, alla fine si ottiene la tabella visualizzata nella figura 03. Componendo i risultati con gli operatori si ottiene la tabella della figura 04. • Utilizzando AND non esiste nessun record della tabella che possa verificare i due criteri contemporaneamente, per cui il risultato della query è 0 record. Utilizzando OR, invece, sono presi tutti i record che hanno la città uguale a Treviso oppure la città uguale a Padova, che è quello che si voleva ottenere, figura 05. • Facciamo un altro esempio. Si vogliono trovare tutti i clienti di Treviso, laureati. Questa è la query, si deve tradurre in criteri: il criterio 1 è “città uguale a Treviso”, il criterio 2 è “titolo uguale a dott.”. Il problema, come nel caso precedente, è come mettere insieme i due criteri, cioè quale operatore utilizzare. Se non si riesce a capire quale operatore deve essere utilizzato, conviene provare a lavorare come il programma, come è stato fatto nell’esempio precedente. Controlliamo la prima riga. Primo criterio: la città è uguale a Treviso? Sì, quindi il criterio è verificato, segniamo vero (V). Secondo criterio: il titolo è uguale a dott.? No, quindi il criterio non è verificato, segniamo falso (F). • Si procede in questo modo per tutte le righe, alla fine si ottiene la tabella visualizzata nella figura 06. La tabella risultante con l’operatore AND è visualizzata nella figura 07. Il risultato utilizzando l’operatore OR è visualizzato nella figura 08. • Il risultato corretto, quindi, si ottiene utilizzando AND. Il problema principale è che, in ogni caso (cioè utilizzando entrambi gli operatori), si ottiene un risultato, ma solo uno è corretto. Ogni volta che si creano query con più criteri, conviene controllare di aver ottenuto il risultato corretto. Word visualizza un messaggio di “errore” solo se non esiste un record della tabella che verifica i criteri. Questo messaggio non significa, però, che è sbagliata l’interrogazione proposta, ma solo che nella tabella presa in considerazione non ci sono record che verificano i criteri, ma potrebbero esserci in altre tabelle. • QUERY CON PIÙ CRITERI • Nel file BOTTEGA GIALLA eseguire il comando STRUMENTI – STAMPA UNIONE, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 01. • Fare un clic sul pulsante “Opzioni query”, si apre la finestra di dialogo per inserire i criteri. Si vuole spedire la lettera a tutti i clienti di Treviso e Padova, come visto nel paragrafo precedente, i criteri sono: “città uguale a Treviso” e “città uguale a Padova”. Impostare i criteri, come visualizzato nella figura 02, sono evidenziati in rosso gli strumenti utilizzati. • Prima del secondo criterio si è illuminata una casella contenente una “e”, quella casella serve per indicare l’operatore. Nel paragrafo precedente si è visto che l’operatore corretto per questa interrogazione è OR, corrispondente alla “o”, ma , per vedere gli effetti, lasciare la “e”, corrispondente a AND. Il risultato è una tabella vuota, cioè non esiste nessun record della tabella che abbia, contemporaneamente, la città uguale a Treviso e Padova. Fare un clic sul pulsante OK, viene visualizzata la finestra rappresentata nella figura 03. • Come spiegato poco fa, questo messaggio non significa necessariamente che la query è sbagliata, ma che nessuna riga della tabella verifica i criteri. Fare un clic sul pulsante OK, si ritorna alla finestra visualizzata nella figura 01. Fare un clic sul pulsante “Opzioni query”, si ritorna alla finestra visualizzata nella figura 02. Impostare i criteri come in precedenza, come visualizzato nella finestra. Questa volta si vuole utilizzare l’operatore OR, quindi si deve mettere “o” vicino al secondo criterio. Si deve fare un clic sulla tendina dell’operatore vicina al secondo criterio, si apre la lista visualizzata nella figura 04. • Posizionare il puntatore del mouse sopra la lettera “o”, la lettera viene evidenziata e fare un clic, la lettera “e” è sostituita dalla “o”, come si vede nella figura 05. • Fare un clic sul pulsante OK, si ritorna alla finestra di dialogo visualizzata nella figura 01. Fare un clic sul pulsante “Unisci”, si apre un’altra finestra di dialogo, fare un clic sul pulsante “Unisci” nella nuova finestra. Viene creato un nuovo file “Lettera tipo” nel quale ci sono esattamente 80 pagine, che corrispondono ai clienti di Treviso e di Padova. Buste • BUSTE Quando si deve stampare su buste o etichette conviene utilizzare il comando STRUMENTI – BUSTE ED ETICHETTE (si deve allargare la lista di comandi), figura 01. • Si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 02. • La finestra di dialogo è divisa in due schede: la scheda “Buste”, quella visualizzata, e la scheda “Etichette”, analizzata nel prossimo paragrafo. Come si vede, è possibile digitare nella finestra sia l’indirizzo del “mittente” che quello del “destinatario”, ma prima conviene stabilire le dimensioni della busta. Si deve fare un clic sul pulsante OPZIONI e si apre la finestra visualizzata nella • Si deve fare un clic sulla tendina della casella “Formato busta”, si apre una lista di possibili dimensioni da utilizzare con la stampante disponibile, figura 04. • Utilizzando la barra di scorrimento si cercano le dimensioni della busta da stampare e si deve fare un clic sul nome scelto. Le altre opzioni della finestra non sono molto utili, più avanti si vedrà come utilizzare quelle opzioni in modo più semplice. Una cosa importante da ricordare è: Non si possono utilizzare tutti i tipi di buste (o etichette), si devono acquistare le buste (o etichette) adatte per il tipo di stampante che si possiede. Le stampanti a getto d’inchiostro e a laser, durante la fase di stampa, producono una grande quantità di calore. Se le buste (o etichette) non sono quelle adatte alla stampante, può succedere che la colla contenuta si sciolga e vada a finire sugli ingranaggi della macchina. Il risultato è che si deve riparare (nel caso più fortunato) o gettare la stampante. • Dopo aver scelto il tipo di busta, si deve fare un clic sul pulsante OK e si ritorna alla finestra visualizzata nella figura 02. Inserire l’indirizzo del mittente e quello del destinatario negli appositi spazi, come visualizzato nella figura 05. • Si può scegliere se stampare direttamente la busta o se inserirla nel documento attivo. Per stampare la busta si deve fare un clic sul pulsante STAMPA, per unirla al documento si utilizza il pulsante AGGIUNGI AL DOCUMENTO. Nel secondo caso si ottiene un file di Word, con le dimensioni più piccole. Per visualizzare la busta intera, impostare lo zoom al 50% (capitolo 2), il risultato si vede nella figura 06. • Per Word, quindi, la busta è semplicemente un foglio più piccolo. Si può ottenere lo stesso risultato utilizzando il comando FORMATO – IMPOSTA PAGINA, modificando le impostazioni nella scheda DIMENSIONI. L’indirizzo del mittente è scritto semplicemente iniziando nell’angolo tra margine superiore e margine sinistro, come per qualsiasi altro documento. Per l’indirizzo del destinatario, invece, è utilizzata una casella di testo. Fare un clic sopra l’indirizzo del destinatario, si vede la casella di testo, figura 07. Per spostare l’indirizzo del destinatario, quindi, è sufficiente spostare la casella di testo. Questo corrisponde alle opzioni non utilizzate nella finestra della figura 03. ETICHETTE • ETICHETTE • Per stampare le etichette si utilizza il comando STRUMENTI – BUSTE ED ETICHETTE e si deve fare un clic sulla scheda “Etichette”, si apre la finestra visualizzata nella figura 01. • Per le etichette, rispetto alle buste, la situazione è più complicata. Infatti, non basta selezionare la misura delle etichette, ma si deve anche indicare il tipo di supporto. Esistono etichette in modulo continuo, i fogli tutti attaccati che poi si devono strappare, oppure etichette in fogli singoli A4 (o in altre dimensioni). Inoltre, ci possono essere fogli che contengono una sola etichetta, due etichette o un numero diverso di etichette; non basta, le etichette possono essere tutte attaccate o distanziate. Tutte queste caratteristiche devono essere indicate al programma. Si deve fare un clic sul pulsante OPZIONI, si apre la finestra di dialogo visualizzata nella figura 02. • Nella sezione in alto, “Informazioni stampante”, si deve indicare il tipo di stampante utilizzata. Nell’altra sezione si deve indicare il modello di etichette utilizzare (marca), utilizzando la casella “Etichette”, figura 03. • Le Avery sono quelle più utilizzate (anche le più costose), perché quasi tutti i tipi sono supportati dal programma. Dopo aver scelto il modello, si deve scegliere il “Tipo” di etichetta. Ogni tipo è rappresentato da un codice, che può essere letto nella confezione. Ad ogni codice corrispondono le misure, che si possono vedere nella sezione “Informazione etichetta”. Si deve trovare il codice esatto corrispondente alle proprie etichette, altrimenti è necessario indicare tutte le misure a mano. Nel caso in cui nessun codice corrisponde a quello delle vostre etichette, si deve fare un clic sul pulsante “Nuova etichetta” e si apre • Ci si deve armare di un righello e si devono inserire tutte le misure richieste nella finestra, esatte al millimetro. La spiegazione delle misure richieste si vede nella sezione “Anteprima”. Le prime volte si crea un po’ di confusione, per cui si deve stampare un foglio di prova per verificare se le misure sono esatte. Si deve, obbligatoriamente, digitare un “Nome etichetta”, come evidenziato nella figura. Il nome potrà essere utilizzato successivamente, senza dover inserire di nuovo tutte le misure. Per completare si deve fare un clic sul pulsante OK, si ritorna alla finestra visualizzata nella figura 02, dove, nella casella “Tipi”, si vede il nome di etichetta appena creato. Fare un clic sul tipo di etichetta da utilizzare e un clic sul pulsante OK, si ritorna alla finestra visualizzata nella figura 01. Fare un clic sul pulsante DOCUMENTO NUOVO, viene creato un nuovo documento, nel quale si trova una tabella, le cui celle corrispondono alle misure delle etichette. Le macro di MSWord Si definisce macro una serie di operazioni da compiere in sequenza all'interno di una procedura (Es.: MSWord), allo scopo di ottenere un certo risultato finale. La gestione di una macro prevede due momenti: 1) REGISTRAZIONE; 2) ESECUZIONE La registrazione della macro consiste nella definizione delle operazioni da eseguire e nella memorizzazione degli stessi su disco (è necessario indicare il nome della macro da memorizzare). L'esecuzione della macro consiste nella esecuzione di tutte le operazioni da essa rappresentate (è necessario indicare il nome della macro da eseguire). L'utilizzazione di una macro è consigliata quando si vuole ripetere per molte volte la stessa sequenza di operazioni (Es. Modifica del tipo e della dimensione del carattere da effettuare su molti documenti di MSWord). Registrazione di macro in MSWord Di seguito sono indicate le operazioni da compiere registrare una macro in MSWord (Versione OFFICE 97). Aprire il documento sul quale si vuole operare con una macro. Dal menu Strumenti selezionare Macro... u e poi ˜Registra Nuova macro... comparirà la finestra di dialogo Registra macro . Compilare la finestra di dialogo secondo le indicazioni della figura in alto (l'utilizzazione dei tasti Assegna la macro a Barre strumenti e Assegna la macro a Tastiera si consiglia ad un utente più esperto) e confermare cliccando su Ok. La registrazione della macro, a questo punto, è stata avviata. Comparirà una piccola finestra con due pulsanti rispettivamente per una pausa di registrazione e per terminare la registrazione. Il cursore del mouse assume l'aspetto della modalità registrazione macro (freccetta bianca con una piccola audio cassetta attaccata ad essa). Eseguire le operazioni che si vogliono inserire nella macro (quando possibile si consiglia di utilizzare la tastiera). Cliccare sul pulsante di Fine registrazione. La macro viene memorizzata automaticamente Esecuzione di macro in MSWord Aprire il documento sul quale si vuole eseguire la macro. Dal menu Strumenti selezionare Macro... u e poi uMacro... (in alternativa premere ALT + F8 sulla tastiera). Comparirà la finestra di dialogo Selezionare la macro da eseguire cliccando sul suo nome e confermare cliccando su Esegui. Esempio praticoUno studente liceale ha memorizzato in 4 documenti Word i suoi appunti di anatomia umana (tessuti). Ad ogni documento ha assegnato le seguenti caratteristiche: disposizione foglio verticale tipo di carattere Arial dimensione carattere 10 aspetto carattere Corsivo interlinea singola allineamento testo a sinistra allineamento titolo a destra Si verifica adesso la necessità di modificare l'aspetto dei 4 documenti in modo che assumano queste nuove caratteristiche: disposizione foglio orizzontale tipo di carattere Times new roman dimensione carattere 12 aspetto carattere normale interlinea doppia allineamento testo giustificato allineamento titolo centrato Trattandosi di 4 documenti e della modifica di molte caratteristiche, per ciascuno di essi, risulta evidente l'utilità delle macro. Il registratore delle macro Come si diceva, questa benvenuta funzionalità di Word 2000 consente di trasformare in un insieme di istruzioni codificate le sequenze di tasti che si premono sulla tastiera per dare corso ad una determinata operazione. In altre parole, se dopo aver attivato il registratore procediamo, per esempio, ad assegnare il grassetto, il corsivo e il colore rosso ad una parola, in una speciale sezione di Word, il cosiddetto Editor, viene trascritto automaticamente il corrispondente programma in VBA che potrà essere opportunamente richiamato tutte le volte che vogliamo assegnare contemporaneamente quegli attributi ad un’altra parola o ad una porzione di testo del documento su cui stiamo lavorando. Le macro registrate, però, hanno qualche limitazione: due, se vogliamo essere precisi. La prima si riferisce al fatto che non possono tenere conto degli spostamenti del mouse nell’ambito del documento dal momento che quando si registra una macro il mouse è inutilizzabile nell’area di edizione (ma possiamo servircene per aprire menu e impartire comandi), mentre la seconda limitazione si materializza nella loro mancanza di interattività. In altre parole, non è possibile passare delle informazioni ad una macro registrata per modificarne in un qualche modo le azioni svolte. Conviene fare un esempio. Se la nostra macro è stata impostata per assegnare certi attributi ad una zona di testo, assegnerà sempre quegli attributi, e se vogliamo procedere ad assegnazioni di natura diversa dobbiamo sviluppare un nuovo programmino. Non è previsto, insomma, specificare di volta in volta quali sono gli attributi da assegnare passando estemporaneamente alla macro le informazioni del caso. Inoltre, il nostro programmino eseguirà sempre alla lettera tutti passaggi previsti nella procedura originale senza tenere assolutamente conto di eventuali nuove situazioni. Così, se abbiamo sviluppato una macro che assegna il corsivo ad una parola, se la si lancia quando il cursore si trova su un’altra parola cui è già stato assegnato tale attributo se ne determina, invece, la visualizzazione in caratteri normali! Questo è solo un esempio semplicissimo, ma sta di fatto che in certi casi, utilizzando una macro in ambienti diversi da quelli in cui è stata impostata, i risultati potrebbero essere imprevedibili. Con un po’ di pratica, però, le suddette limitazioni possono essere ovviate intervenendo con opportune modifiche sui listati originali, ne più ne meno di come quando si modifica un documento di Word! Analizzando attentamente i risultati delle registrazioni si arriva poco per volta ad impadronirsi di alcune regole fondamentali che consentono anche ai principianti di rendere interattiva una macro o di poterla utilizzare nell’ambito dei documenti dalla più disparata struttura. Se poi si considera che una macro può essere il risultato di operazioni di copia e incolla condotte sui listati di altre macro registrate, prima o poi ci si accorge con una certa soddisfazione che non è necessario essere proprio degli esperti per mettere insieme anche applicazioni di una certa importanza. È forse questa la parte più gratificante per chi, da profano, si avvicina al per lui misterioso mondo della programmazione in VBA. A questo punto, visto che sappiamo tutto quello che bisognava sapere sul registratore delle macro e sui suoi molti pregi e pochi difetti, è il momento di entrare nel vivo del problema incominciando a registrare la nostra prima macro. Considerando che si tratta della prima esperienza ci limiteremo ad una procedura semplicissima: assegnare contemporaneamente ad una parola il grassetto, il corsivo e il colore rosso. Definizione, registrazione e lancio della macro • Definizione di una sequenza di controllo • Registrazione e lancio della macroDopo aver portato il cursore sulla parola cui si vogliono assegnare gli attributi desiderati si apre il menu Strumenti di Word e si seleziona la voce Macro. Così facendo viene aperto il corrispondente sottomenu in cui si opta per Registra nuova macro. Con questa operazione viene attivato il registratore delle macro e, contemporaneamente, si accede ad una maschera che gestisce la definizione della macro che siamo in procinto di registrare. Analizziamone la struttura, che si articola in varie sezioni. La prima è occupata dalla casella Nome macro, nella quale si digita il nome da assegnare alla macro, che verrà utilizzato quando la si vuole richiamare dall’elenco che ospita tutte quelle impostate nell’ambito del documento attivo. La seconda sezione, invece, è rappresentata da un riquadro che contiene due pulsanti. Premendo il primo la macro può venire assegnata ad una voce di menu o ad un pulsante che verrà successivamente inserito nella barra degli strumenti, mentre la selezione del secondo pulsante determina l’accesso ad una maschera in cui si può definire una combinazione di tasti (CTRL + carattere) che permetterà di lanciarla direttamente in qualsiasi momento senza dover necessariamente selezionarla nella lista di cui abbiamo appena parlato. Ma vediamo come procedere in quest’ultimo caso, rimandando ad un’altra occasione la descrizione della procedura per associare una macro ad un pulsante o ad una voce di menu. Definizione di una sequenza di controllo Premendo il pulsante con sopra impressa una tastiera si accede alla finestra di dialogo per la definizione della combinazione di tasti che determinerà il lancio della nostra macro. Nella casella di testo Nuova combinazione si digita, tenendo contemporaneamente premuto il tasto CTRL, il carattere che deve fare parte della combinazione. Se la sequenza fosse già assegnata a un’altra macro, o comunque utilizzata da Word, il fatto viene segnalato e si può optare per una combinazione diversa, dal momento che mantenendola verrà disattivata la precedente assegnazione. Ovviamente, l’inibizione della sequenza originale è solo temporanea, e se la macro dovesse essere eliminata o vi si dovesse associare una nuova combinazione di tasti, la sequenza originale ritorna immediatamente valida. Nell’elenco a discesa associato alla casella Memorizza la macro in, invece, si può specificare se la sequenza è legata unicamente al documento attivo oppure se deve essere associata al modello normal.dot, il foglio stile che viene caricato per impostazione predefinita quando si apre un nuovo documento. Operando quest’ultima scelta la macro potrà essere lanciata dall’interno di un qualsiasi documento, pertanto questa definizione si presta particolarmente per macro che gestiscono procedure generalizzate e che pertanto possono essere utilizzate indiscriminatamente senza dover tenere necessariamente conto di particolari situazioni ambientali. È il caso, tanto per fare un esempio, proprio della macro che abbiamo in mente di sviluppare. Assegnare il grassetto, il corsivo e il colore ad una parola, infatti, è un’operazione assolutamente generica che può essere eseguita in qualsiasi momento e in qualunque punto di un documento. Le assegnazioni operate si consolidano premendo il pulsante Chiudi, e così facendo si ritorna all’area di lavoro dove avrà finalmente luogo la registrazione della procedura da automatizzare. Registrazione e lancio della macro Riaccedendo all’area di lavoro si può notare la presenza di una minuscola finestra dotata di due pulsantini affiancati. La pressione del primo determina l’arresto della registrazione a procedura conclusa, mentre il secondo mette in pausa il registratore per consentire di dare corso ad eventuali operazioni che non si vuole registrare. Si noti anche che il cursore del mouse ha cambiato forma e si presenta associato al simbolo di un piccolo registratore a nastro. Solo quando lo si porta nell’area dei menu o nelle barre che contornano l’area di lavoro riprende le consuete sembianze a punta di freccia. A questo punto, dal momento che il cursore già si trova sulla parola cui assegnare i tre attributi, possiamo procedere alla loro assegnazione. 1. Aprire il menu Formato 2. Selezionare la voce Carattere e nella maschera che viene contestualmente aperta dare corso alle assegnazioni desiderate. 3. A cose fatte si fa clic sul pulsante per l’arresto del registratore (quello con sopra impresso un quadratino) concludendo così la procedura di registrazione. . Selezionare la voce Carattere e nella maschera che viene contestualmente aperta dare corso alle assegnazioni desiderate. 3. A cose fatte si fa clic sul pulsante per l’arresto del registratore (quello con sopra impresso un quadratino) concludendo così la procedura di registrazione. D’ora in poi la macro potrà essere lanciata in qualsiasi momento premendo l’eventuale pulsante che le è stato associato, richiamando la corrispondente voce di menu, digitando la relativa sequenza di controllo, o facendo doppio clic sul suo nome nell’elenco che viene visualizzato aprendo il menu Strumenti, selezionando la voce Macro e optando ancora per Macro nel sottomenu contestuale. Il risultato è quello di assegnare il grassetto, il corsivo e il colore rosso alla parola su cui è stato posizionato il cursore. L’editor di VBA • Navigare con la tastieraChi fosse interessato a vedere nero su bianco il listato creato dal registratore deve accedere all’elenco delle macro (Strumenti, Macro, Macro) selezionare il nome di quella da esaminare e fare clic sul pulsante Modifica. Così facendo si accede all’editor del VBA e, in particolare, ad una finestra in cui la macro che ci interessa può essere individuata dal fatto che la prima riga del corrispondente listato contiene il nome che le è stato assegnato (preceduto dalla istruzione Sub). Le righe successive contengono informazioni relative alla data di registrazione della macro e specificano (se è stata assegnata) la combinazione di tasti per lanciarla direttamente. Seguono le istruzioni corrispondenti alle operazioni eseguite e il listato si conclude con l’istruzione End Sub. L’editor del VBA rappresenta un ottimo strumento per apprendere a gestire le macro. Infatti, esaminando i listati delle operazioni condotte alla tastiera si riesce poco per volta a comprendere il significato dei singoli passi e si può cominciare a trasferirli da una macro all’altra con le tradizionali procedure di copia e incolla. Quando si esamina una macro, poi, si rivela la preziosa la possibilità di inibire l’esecuzione di uno o più righe del listato anteponendo a queste un semplice apostrofo. Per saperne di più sull’editor del VBA e sulle macro in genere si consiglia di aprire la guida in linea di Word, accedere alla scheda Ricerca libera e ricercare il termine Editor VBA. Fra gli argomenti individuati selezionare Utilizzo di macro per automatizzare operazioni e consultare le voci in cui si articola questa voce. Navigare con la tastiera Come si è accennato, quando si registra una macro il mouse non può essere utilizzato nell’ambito dell’area del documento. Pertanto, spostamenti ed evidenziazioni devono essere eseguiti utilizzando la tastiera. Considerando che l’impiego ormai istituzionalizzato del mouse ha fatto mandare nel dimenticatoio tutte le combinazioni di tasti per navigare all’interno di un documento vale la pena di rinfrescarsi la memoria almeno su quelle principali. Solo così si può cominciare a sviluppare qualche macro appena più impegnativa di quella che assegna il grassetto, il corsivo e il colore rosso ad una parola. Per documentarsi in profondità sugli spostamenti all’interno di un documento aprire la guida in linea di Word, accedere alla scheda Ricerca libera e digitare nella casella Navigare all’interno del documento. Premendo il pulsante cerca vengono individuati vari argomenti: consultare le videate correlate alla voce Spostamenti in un documento. Per quanto riguarda, invece, l’evidenziazione di un testo ricercare Selezione di testi e, fra gli argomenti individuati, accedere alle videate associate alla voce Selezione di testi e grafica. Si consiglia di procedere alla stampa delle tabelle che ospitano i comandi di evidenziazione e navigazione: si riveleranno preziose quando ci si accingerà a registrare le prime macro Scrivere un documento di testo Alcuni accorgimenti per velocizzare il nostro lavoro: 1. Digitare tutto il testo senza usare pulsanti di formattazione Scrivere un documento di testo 2. Controllare gli errori usando, per spostarsi, i tasti freccia per scorrere sul testo, o puntare con il mouse nel punto in cui è l’errore da correggere. Scrivere un documento di testo 3. Usare gli strumenti di formattazione del testo selezionando le parti da modificare (fare clic trascinando il mouse finché abbiamo selezionato tutta la parte di testo desiderata, oppure premere F8 usando i tasti freccia, o il tasto della maiuscola) quindi cliccare sui pulsanti desiderati: grassetto, corsivo, allineamento, colore testo, elenchi puntati o numerati, tipo carattere, ecc. FILE NUOVO Aprire un nuovo file significa iniziare un nuovo lavoro. E’ possibile farlo in qualunque momento, facendo un click sul pulsante NUOVO, senza necessariamente chiudere il documento aperto in precedenza. Con questa operazione Word apre un nuovo file, che prende il nome di “DOCUMENTO 2” (il numero aumenta ogni volta). Nella barra delle applicazioni sono visualizzati due pulsanti che rappresentano i due file di Word aperti Un altro modo di vedere quali sono i file aperti è quello di utilizzare il menu “FINESTRA”: aprendo il menu finestra, alla fine dei comandi, si trova la lista dei file aperti. In questa lista un nome di file ha un segno di spunta: è il file attivo. Per passare da un file all’altro si deve aprire il menu FINESTRA e fare un clic sul nome del file. File Salva con Nome Quando si fa un click su questo pulsante ed è attivo un documento nuovo, appare la finestra SALVA CON NOME File Apri Dopo aver fatto un clic sul pulsante “APRI” appare la finestra che ci permette di riaprire file salvati Per visualizzare il righello Menu Visualizza – Righello Consente di velocizzare le procedure di modifica dei rientri dei paragrafi selezionati, dei margini sinistro e destro della pagina e della larghezza delle colonne tipo giornale o delle colonne di una tabella, nonché di impostare i punti di tabulazione utilizzando il mouse. Durante lo spostamento del punto di inserimento gli indicatori dei rientri e i punti di tabulazione visualizzati sul righello orizzontale rifletteranno le impostazioni applicate al paragrafo contenente il punto di inserimento. Righello verticale Consente di modificare i margini superiore ed inferiore, nonché l'altezza delle righe contenute in una tabella. Il righello verticale viene visualizzato quando si attiva la visualizzazione anteprima di stampa o la visualizzazione layout di pagina. Barra di stato È una riga in fondo alla finestra di Word che presenta le statistiche riguardanti il documento attivo e lo stato di alcuni tasti importanti. Informazioni: n. di pagina, n. sezione in cui si trova il punto di inserimento, n. di pag. da inizio documento fino al punto di inserimento e n. di pag. totali, posizione punto di inserimento dal bordo superiore di pagina, n. di riga e di colonna della pag. corrente dove si trova il punto di inserimento. Es. Tasti : EST(EXT) estensione selezione REG(REC) modalità registrazione macro SSC(OVR) modalità sovrascrittura Lingua / Stato correzione ortogr./grammatic. Barra di selezione Una colonna vuota e non contrassegnata lungo il bordo sinistro della finestra del documento utilizzata per selezionare il testo con il mouse. Barre degli strumenti Menu Visualizza - Barre degli strumenti Consentono di accedere rapidamente, tramite il mouse, ai comandi e alle funzioni di Word di utilizzo più frequente. Quando viene avviato Word, vengono visualizzate la barra degli strumenti Formattazione e la barra degli strumenti Standard. Il nome dei pulsanti verrà visualizzato all'interno di piccoli riquadri posizionando il puntatore del mouse sopra ai pulsanti relativi. Barra dei menu Con la versione 2000 di Word, i menu hanno una struttura diversa rispetto a prima, infatti visualizzano solo i comandi usati più recentemente, mentre per visualizzarli tutti bisogna premere la freccia verso il basso. Per cambiare le impostazioni predefinite: menu Visualizza/Barre degli Strumenti/Personalizza, finestra Opzioni Modificare la barra strumenti Menu Visualizza - Barre degli strumenti - Personalizza Nella pagina ‘Comandi’ si possono aggiungere o togliere voci/icone dai menu di Word o dalle barre degli strumenti. Visualizzazione normale È la visualizzazione predefinita. Offre l’approssimazione meno fedele di quello che si otterrà in stampa rispetto alle altre visualizzazioni, però richiede un minore impegno del processore e quindi è indicata su computer di non elevate prestazioni o quando si lavora con documenti di grandi dimensioni. Non prevede la visualizzazione dei margini di pagina, delle intestazioni - piè di pagina, delle note in calce. Visualizzazione layout di stampa Rappresenta un’anteprima a pieno schermo, dove una pagina occupa più videate. Il documento viene presentato esattamente come in fase di stampa, senza precludere la possibilità all’utente di apportarvi delle modifiche sia a livello di testo che di formattazione. Visualizzazione layout web Simula un’anteprima di come verrebbe visualizzato il documento con un browser. Visualizzazione struttura Visualizza i titoli di diverso livello in cui è strutturato il documento. Visualizzazione a schermo intero Il documento occupa l’intera videata senza l’ingombro delle varie barre e dei componenti della finestra. Menu Visualizza - Schermo Intero Anteprima di stampa File - Anteprima di stampa Propone il documento esattamente come verrà stampato, con tutti i dettagli grafici e le formattazioni, in dimensioni ridotte ma a pagine intere in modo da verificarne le interruzioni di pagina e modificarne il testo o la formattazione prima di procedere alla stampa. È possibile visualizzare più pagine contemporaneamente, ingrandirle o ridurle. Anteprima pagina web Effettua un salvataggio di una copia del documento corrente e la apre nel browser predefinito. Finestre di documento multiple Winword consente di aprire più documenti contemporaneamente e di visualizzarli sullo schermo in finestre di documento separate. Per visualizzarli tutti contemporaneamente: menu Finestra - Disponi tutto Per visualizzare lo stesso documento in due riquadri distinti, nella stessa finestra: menu Finestra - Dividi / Finestra Rimuovi divisione Per visualizzare il documento corrente in una nuova finestra: Finestra Nuova finestra Per visualizzare un altro documento aperto: Finestra, quindi selezionare dall’elenco Strumenti di ingrandimento Menu Visualizza – Zoom La Guida in linea costituisce un importante strumento per ottenere informazioni riguardanti procedure e comandi ed è accessibile per parole chiave o per argomento. Per presentare gli argomenti nell'indice o nel sommario della guida in linea Cliccare col mouse su "?" (Help) nella barra dei menu o premere F1 Scegliere ‘Guida di Word’ scegliere Indice o Sommario Per cercare un argomento specifico nella guida Cliccare col mouse su "?" (Help) nella barra dei menu o premere F1 scegliere la scheda ‘Trova’ digitare le prime lettere della parola da ricercare nella casella clic sul pulsante ‘Trova’ selezionare un argomento Per richiamare l’assistente di Office Cliccare col mouse su "?" (Help) nella barra dei menu Selezionare ‘Visualizza l’Assistente Office’ Per attivare la Guida rapida Serve per ottenere informazioni sugli elementi dello schermo e sulle relative funzioni, sugli elementi delle finestre di dialogo e sui pulsanti delle barre degli strumenti. Cliccare col mouse su "?" (Help) sulla barra dei menu Selezionare ‘?‘ oppure, all’interno di una finestra di dialogo, fare click sul pulsante con il ‘?’ (= Guida Rapida) Creazione di un documento Word consente di creare documenti tra loro simili a partire da modelli di doc. già esistenti. - menu File - Nuovo <Documento> o <Modello> Battitura e correzione del testo a) per passare dalla modalità inserimento alla modalità sovrascrittura e viceversa: menu Strumenti – Opzioni - Cartella Modifica <Modalità Sovrascrittura> oppure doppio clic sul pulsante relativo nella Barra di Stato b) per cancellare un errore: BACKSPACE / DEL (cancellano a sinistra / destra del punto di inserimento) c) per cancellare un simbolo non stampato selezionarlo col mouse DEL d) per inserire uno spazio unificatore fra 2 parole: CTRL + MAIUSC + BARRA SPAZIATRICE e) per iniziare un paragrafo nuovo: ENTER f) per iniziare una riga nuova senza creare un paragrafo nuovo: SHIFT + ENTER g) per iniziare una pagina nuova manualmente: CTRL + ENTER oppure menu Inserisci - Interruzione <di pagina> h) per ripetere (quando è possibile) l'ultima digitazione: Menu Modifica Ripeti (tasto F4) i) per annullare (quando è possibile) le modifiche apportate a un documento: pulsante ‘Annulla’ della Barra Strumenti Standard o menu Modifica - Annulla l) per ripristinare (quando è possibile) l'ultima operazione annullata: pulsante ‘Ripristina’ della barra strumenti standard m) per digitare una lettera (maiuscola) accentata: CTRL + accento + (SHIFT) + lettera oppure Menu Formato - Cambia Maiuscola/Minuscola n) per attivare/disattivare la visualizzazione dei simboli nascosti: clic sul pulsante mostra/nascondi sulla barra strumenti standard oppure menu Strumenti Opzioni <Visualizza> <Caratteri non stampabili> e attivare l’opzione <Tutti>. o) per inserire un carattere non disponibile sulla tastiera (simbolo o carattere speciale): menu Inserisci - Simbolo p) per impostare correzioni di battitura automatiche o inserimento di simboli rapidi: menu Strumenti - Autocorrezione Per aprire uno o più documenti già esistenti Word apre un file ed eventualmente lo converte (se è in un altro formato riconosciuto) in formato normale di Word. - menu File - Apri <Nome file:> digitare direttamente il/i nomi o selezionarli dall'elenco. Elementi essenziali della finestra Ogni menu contiene una lista di comandi. Per aprire un qualsiasi menu si deve fare click sul nome, ad esempio VISUALIZZA. Si apre una “tendina” con una lista di comandi che ha l’aspetto illustrato Elementi essenziali della finestra La lista dei comandi non è visualizzata completamente: sono visibili solo quelli principali e quelli utilizzati più spesso Per questo motivo, ogni volta che si cerca un comando, si deve cliccare alla fine della lista sulle doppie frecce In questo modo la lista diventa completa Elementi essenziali della finestra 3. BARRA DEGLI STRUMENTI Questa barra è formata da una serie di pulsanti (tasti di scelta rapida) che rappresentano un modo più veloce, rispetto ai menu, di inviare i comandi. Elementi essenziali della finestra Ogni pulsante rappresenta un’operazione. Per sapere quale, è sufficiente fermare il puntatore del mouse sopra un pulsante e aspettare (senza fare click). Dopo pochi secondi ne appare il nome. Elementi essenziali della finestra 4. RIGHELLO. Serve per indicare in quale parte del foglio si può scrivere. Elementi essenziali della finestra 5. BARRA DI STATO. Visualizza una serie di informazioni sull’operazione in corso e sul documento visualizzato. Nella figura sottostante, ad esempio: pagina 1, sezione 1, prima pagina su uno pagine totali, riga 1 e colonna 1. Chiudere Word • Fare clic sul menù File cliccando poi sul comando “Esci”. • Fare un solo clic sulla piccola icona a sinistra della barra del titolo, seguito da “Chiudi”. • Battere sulla tastiera i tasti Alt+F4. • Fare clic sulla “x” in alto a destra sulla barra del titolo. Per aprire un documento recentemente aperto Il menu File visualizza i nomi degli ultimi n documenti aperti. Per impostare il valore di n: menu Strumenti - Opzioni, <Scheda Standard>, impostare un valore in ‘Lista file utilizzati di frequente’ (max = 9). Creare e salvare un documento Un moderno elaboratore di testi è in grado di leggere e salvare documenti di diverso formato. Il formato di un documento è determinato dalla sua estensione (cioè dalle tre lettere che seguono il titolo del documento e il punto). Per esempio, un file di nome mio_scritto.txt è un documento di formato .txt. Creare e salvare un documento I più diffusi formati riconosciuti dai word processor sono i seguenti: .txt (text): è un formato universale (cioè riconosciuto da ogni word processor) per documenti che comprendono soltanto semplice testo; non salvare i tuoi documenti come .txt se vi hai inserito formattazioni, immagini o tabelle: esse non sarabbero comunque visualizzate nel documento; Creare e salvare un documento .rtf (rich text format): è anch’esso un formato universale che permette di salvare nel documento anche elementi non testuali, come immagini e tabelle; inoltre questo formato genera file di piccole dimensioni; Creare e salvare un documento .doc (document): è il formato proprietario della Microsoft, ma viene letto dalla la maggior parte dei programmi in commercio; permette di salvare nel documento moltissimi elementi, e anche interi file creati con altri programmi della Microsoft, come per esempio fogli di Excel o presentazioni di PowerPoint. Creare e salvare un documento .html (hyper-text mark-up language): questo formato di file, pur non essendo un formato specifico degli elaboratori di testi, viene utilizzato sempre più spesso per creare documenti che possano essere pubblicati in Internet. L’html è infatti un linguaggio universale usato per costruire ipertesti (ossia testi in formato elettronico che sono collegati ad altri testi attraverso link) e permette l’inserimento di ogni genere di elementi (non soltanto immagini fisse o tabelle, ma anche video e suoni) nel documento. Assegna nome • • Nella parte destra della finestra ci sarà invece la visualizzazione della cartella aperta (di default è quella dei DOCUMENTI) e le varie opzioni relative al salvataggio (soprattutto NOME FILE e TIPO FILE):Se il documento non è mai stato salvato in precedenza, operare con SALVA, o cliccare sulla seguente icona equivarrà ad operare con SALVA CON NOME. Poi sarà semplicissimo fare dei salvataggi di sicurezza cliccando sull’icona con un floppy disk (in questo caso no si aprirà più nessuna finestra) o salvare quando si chiude il programma cliccando sul Sì. SALVA COME PAGINA WEB • Da notare l’opzione SALVA COME PAGINA WEB che trasforma il documento di word in un file con estensione htm, con tutte le immagini che compaiono in una cartella (autocreata). Se per esempio il vostro file si chiamerà word2000.htm, tutte le immagini saranno contenute nella cartella word2000 Salvataggio di un documento Se l'utente non attribuisce alcuna particolare estensione al file, questo verrà salvato con estensione .DOC. Se un documento viene salvato per la prima volta, Word visualizza il riepilogo informazioni se è attivata la relativa casella in menu Strumenti - Opzioni <Salva> <Riepilogo Informazioni>. Per salvare il documento attivo la prima volta oppure per aggiornarlo: - menu File - Salva <Nome file> Digitare o selezionare il nome del file <Salva in> Per selezionare il disco/directory di archiviazione <Salva come> Per salvare il documento in un formato diverso da ‘Winword’, fra quelli previsti nell’elenco Strumenti-Opzioni Generali> Presenta le opzioni di salvataggio richiamabili anche da menu Strumenti - Opzioni, Scheda ‘Salva’ Per duplicare il documento attivo: - menu File - Salva con nome Word esegue, se possibile, un salvataggio veloce, altrimenti un salvataggio completo. Per rinominare il documento attivo: - menu File – Apri, selezionare il file, click col pulsante destro e scegliere ‘rinomina’ Opzioni Scheda ‘Salva’ crea sempre copie di backup Salva la versione corrente del documento e archivia la versione precedente in un file con lo stesso nome ma con estensione = .BAK consenti salvataggio veloce Modalità predefinita = attiva; per i documenti già esistenti Word registra solo le modifiche apportate dopo l’ultimo salvataggio integrale. richiedi riepilogo informazioni presenta la finestra riepilogo informazioni al termine di ogni salvataggio richiedi salvataggio modello Normal.dot. se attiva, alla chiusura di Word chiede conferma per il salvataggio delle modifiche apportate alle impostazioni predefinite salva i dati solo per le form Consente di salvare i dati digitati in una form come un singolo record delimitato da tabulazioni così da poterli usare in un data base. incorpora caratteri TrueType Consente di incorporare i caratteri True Type utilizzati per creare un documento. Ciò permette ad altri utenti di visualizzare il documento con i tipi di carattere originali. salvataggio dei documenti in background. Modalità predefinita = attiva; consente agli utenti di continuare a lavorare mentre viene eseguito il salvataggio del doc. salvataggio automatico di un documento. Le modifiche apportate a un documento vengono automaticamente memorizzate da Word in base all’ intervallo di minuti specificato. salva i file di Word come. Selezionare il formato predefinito in cui Word deve salvare i documenti. disabilita funzionalità non supportate da Word 97 password di protezione (da lettura) password di protezione (da scrittura) sola lettura Chiusura di un documento - Menu File - Chiudi Se si desidera che le modifiche apportate al doc. dopo l'ultimo salvataggio non vengano conservate, quando compare il messaggio: "Salvare le modifiche in ...." scegliere <No> Chiusura di tutti i documenti aperti - tenere premuto tasto SHIFT - Menu File - Chiudi Per chiudere Word - Menu File - Esci APRIRE UN DOCUMENTO GIÀ ESISTENTE • È consigliabile salvare sul server, nella cartella con il nostro cognome. Si può salvare con nome anche all’inizio del lavoro. Per salvare con nome basta andare nel menu file e scegliere SALVA CON NOME. Si aprirà una finestra che a sinistra visualizzerà alcune opzioni rapide di cartelle in cui salvare: Una selezione corrisponde al testo ed alle illustrazioni contenute all'interno dell'evidenziazione. Molti comandi di formattazione di Word agiscono su una selezione. Come spostare il punto di inserimento riga precedenteSU riga successivaGIU 'carattere a sinistraSINISTRA carattere a destraDESTRAI caratt. di una rigaHOME ultimo caratt. di una rigaENDI caratt. di un documentoCTRL + HOME ultimo caratt. di un documentoCTRL + ENDI caratt. parola precedenteCTRL + SINISTRAI caratt. parola success.CTRL + DESTRAI caratt. paragrafo preced.CTRL + SUI caratt. paragrafo success.CTRL + GIU‘ Un quadrante verso l'alto/bassoPGUP/PGDN Per scorrere nel documento verso alto/bassoBARRA DI SCORRIMENTO VERTICALE verso destra/sinistraBARRA DI SCORRIMENTO ORIZZONTALE Per andare in un punto preciso del documento Menu Modifica - Vai a Selezione di testo Terminologia. Carattere: lettera, numero, simbolo o segno di interpunzione (!?;., ecc.) Parola: gruppo di caratteri separato da spazi, tab. o segni di interpunzione; comprende anche lo spazio che lo segue. Paragrafo: gruppo di caratteri che precedono un simbolo di paragrafo (¶), simbolo compreso. Riga: riga di testo che va da margine a margine. Colonna : blocco rettangolare di caratteri. Sezione: porzione di documento in cui è possibile cambiare il layout della pagina. Documento: l'intero documento, escluse le note in calce, le intestazioni o i numeri di pagina. Selezione rapida Per selezionare Procedura Qualsiasi elemento o quantità di testo Clic a inizio testo quindi trascinare col pulsante sinistro. Eventualmente premere congiuntamente ALT per disattivare la selezione automatica delle parole intere (vedi menu Strumenti – Opzioni Modifica). Una parola Doppio clic sulla parola Una o più righe di testo Clic sulla barra di selezione a sinistra della/e righe e trascinare Un paragrafo Doppio clic sulla barra di selezione accanto al paragrafo Un blocco verticale di testo Tenere premuto Alt, clic e trascinare Un elemento grafico Clic sull’elemento Un intero documento Triplo clic sulla barra di selezione o menu Modifica - Seleziona tutto o CTRL + A Selezionare utilizzando la tastiera Posizionare il punto di inserimento all'inizio del contenuto da selezionare premere F8 (estendi selezione) premere i tasti di direzione per estendere la selez. ESC per annullare la modalità di estensione della selezione o doppio clic sul pulsante relativo sulla barra di stato. oppure: posizionare il punto di inserimento all'inizio del contenuto da selezionare premere SHIFT e i tasti di direzione Appunti = Area di memoria temporanea che riceve testo ed illustrazioni da spostare da e in: 1. un'altra parte del documento attivo 2. un altro documento 3. altre applicazioni di Windows Negli appunti possono essere posti fino a 12 elementi contemporaneamente. Copiare, spostare e cancellare I word processor offrono molti modi per spostare o copiare brani di testo all’interno di un file o tra file differenti; nella scheda del manuale abbiamo visto come compiere queste operazioni attraverso i menu e le scorciatoie da tastiera. Trovare e sostituire parole o frasi Quando si digita velocemente sulla tastiera, capita spesso di inserire due spazi bianchi (anziché uno solo) per separare le parole; puoi rimediare a questa imperfezione con il comando Sostituisci. Posiziona il cursore nella casella di testo Trova e premi due volte la barra spaziatrice della tastiera; poi sposta il cursore nella riga Sostituisci con e premi una sola volta la barra spaziatrice; infine premi il pulsante Sostituisci tutto. Trovare e sostituire parole o frasi Al termine dell’operazione il programma ti avviserà di quante sostituzioni sono state effettuate. Puoi utilizzare il comando Sostituisci anche per eliminare una frase in un testo, senza doverlo leggere per intero. IL “DRAG AND DROP” • Questa operazione di editing è usata frequentemente e risulta utile in tutti i casi che coinvolgono copie o spostamenti a breve distanza all’interno del file di lavoro. • Tenendo premuto il puntatore del mouse, si può trascinare la parte selezionata fino al punto desiderato, oppure copiarla se, durante il trascinamento, è stato tenuto premuto il tasto Ctrl. TROVA • Lo strumento TROVA è molto utile sui documenti di grandi dimensioni per cercare una stringa di caratteri all’interno del documento. Si deve aprire il menu MODIFICA e fare un clic sul comando TROVA per aprire la finestra di dialogo. Il pulsante ALTRO, aggiunge alla finestra di dialogo alcuni comandi Il pulsante SPECIALE permette di cercare alcuni caratteri particolari, che non si possono digitare da tastiera. Un clic sul pulsante SPECIALE apre una lista di questi caratteri SOSTITUISCI Lo strumento SOSTITUISCI è molto utile sui documenti di grandi dimensioni per cercare un testo e sostituirlo con un altro. Si deve aprire il menu MODIFICA e fare un clic sul comando SOSTITUISCI per aprire la finestra di dialogo. VAI A Lo strumento VAI A serve per spostarsi in un certo punto del documento, per esempio la pagina 54; è utile soprattutto nei documenti lunghi. Si deve eseguire il comando VAI A che si trova nel menu MODIFICA. Per visualizzare la barra strumenti degli Appunti Clic su Menu Visualizza - Barre Strumenti - Appunti. Per cancellare testo e porlo negli Appunti selezionil testo da cancellare [Modifica] [Taglia] oppure CTRL + X Per copiare testo e porlo negli Appunti selezionare il testo [Modifica] [Copia] oppure CTRL + C Perinserire testo dagli Appunti posizionarsi col punto di inserimento [Modifica] [Incolla] oppure CTRL + V oppure tasto INS se abilitato. Per cancellare testo lasciando immutati gli Appunti selezionare il testo da cancellare DEL Come trasferire/copiare testo senza usare gli Appunti selezionare la stringa di testo da spostare clic sul testo evidenziato e trascinare, assieme al puntatore del mouse, il punto di inserimento nella posizione di destinazione (tasto CTRL per copiare) Le due funzioni consentono di ricercare/sostituire una stringa di caratteri o un insieme di formattazioni nel testo, dando la possibilità di specificare, nella sequenza stessa, caratteri speciali, tipi di formattazione, una determinata disposizione di lettere maiuscole/minuscole, eventuali operatori logici e l’orientamento della ricerca. Solo per la ricerca: posizionare il cursore per definire il punto di partenza della ricerca menu Modifica - Trova Per la ricerca e sostituzione: posizionare il cursore per definire il punto di partenza della ricerca/sostituzione menu Modifica – Sostituisci Le formattazioni più comuni Il passaggio da WordPad a Word (ossia da un elaboratore di testi molto semplificato a un elaboratore per uso professionale), rende disponibili numerosi comandi nuovi e amplia la possibilità di personalizzare vari tipi di formattazione. Un esempio di queste nuove possibilità e costituito dal comando Elenco puntato del menu Formato. Se si utilizza questo comando in WordPad, si può ottenere un solo effetto, creando un elenco come il seguente: • elenco puntato • creato • con WordPad ossia un elenco nel quale le voci sono segnalate da un pallino nero e hanno tutte lo stesso rilievo. Le formattazioni più comuni In Word il comando corrispondente è la voce Elenchi puntati e numerati del menu Formato. Scelta questa voce, si aprirà la finestra di dialogo mostrata nella figura seguente. Nella scheda Punti elenco della finestra di dialogo sarà possibile scegliere, con un clic del mouse, quale tipo di simbolo utilizzare per i punti dell’elenco (nella figura precedente, per esempio, è selezionato il segno di spunta). Le formattazioni più comuni La scheda Numeri o lettere permette di creare elenchi ordinati, in maniera da attribuire un valore gerarchico alle voci della lista. Le formattazioni più comuni Infine, la scheda Struttura consente di creare elenchi gerarchici ramificati come, per esempio, l'indice di un libro (che può essere diviso in parti, le quali si dividono a loro volta in capitoli e quindi in paragrafi). Nella creazione di queste strutture complesse, si potranno utilizzare sia simboli grafici, sia numeri o lettere. Formattazioni avanzate Il Righello presente nell’interfaccia dei Word processor è utile non solo perché mostra le dimensioni della pagina, ma anche perché consente di impostare margini e rientri del testo con un solo movimento del mouse. Digitare il testo Per scrivere è sufficiente aprire il programma e digitare il testo sulla tastiera. Qualsiasi cosa si digiti viene automaticamente inserita sul foglio. Se si desidera mandare a capo il testo prima della fine della riga si deve utilizzare il tasto INVIO. Lettera • • Spett.le Pantaleone Srl • Via Alessandro Manzoni, 24 • • • • • • • • • • 22053 Fallaci Data: 20/9/1995 Alla cortese attenzione del Vs. Sig. Zurlì oggetto : Vostro ordine del 15/9/1995. In riferimento alla Vostra offerta in oggetto Vi comunichiamo che saremo disponibili alla consegna dei materiali richiesti soltanto nel mese di novembre a causa della continua mancanza dei componenti elettrici necessari per assemblare le vostre schede. Gli attuali tempi di approvvigionamento di mosfet sono nell’ordine degli 8 mesi e le quantità da noi richieste al nostro fornitore primario non sono ancora state soddisfatte, stiamo pertanto attendendo la consegna degli ultimi elementi necessari a completare la commessa entro pochi giorni. Vi preghiamo di volerci in ogni caso contattare per tempo in caso di Vostre future necessità per evitare l’allungamento dei tempi di consegna. Con l’occasione porgiamo distinti saluti. Il Responsabile dell’Ufficio Vendite Mario Rossetti Esercitazione 1 • • • Aprire il documento NOVATOWN.DOC. Creare uno stile paragrafo chiamato Galileo da assegnare ai titoli delle "Caratteristiche del progetto NOVATOWN" (Nascita, Persone ecc.) Lo stile deve avere le seguenti caratteristiche: rientro sinistro al cm 1 dimensione carattere 14 grassetto corsivo stile per il paragrafo successivo: Normale spaziatura prima: 12 p.ti spaziatura dopo: 6 p.ti Modificare lo stile inserendo il tipo di carattere: ARIAL Esercitazione 2 • • • • • • • Il ritornello ha due frasi invertite: vanno rimesse a posto Dopo la prima strofa, il ritornello non appare più. Sostituite la parola "Ritornello:" con il ritornello completo Vi sono degli errori ortografici evidenziati che vanno corretti e altri che, pur essendo evidenziati come errore, tali non sono e che quindi vanno lasciati. Vi sono poi degli errori ortografici che non appaiono come tali: vanno individuati e corretti. Inserite all'inizio della canzone il titolo AZZURRO Salvatela con il nome azzurro_corretta.doc Stampatela Mostra nascondi Un comando fondamentale per capire tutti gli altri: MOSTRA / NASCONDI Si trova nella barra degli strumenti ed è rappresentato da una “P” invertita Premendo il pulsante vengono visualizzati tutti i caratteri, anche quelli nascosti. Premendolo di nuovo alcuni caratteri vengono nascosti. Esempio: caratteri nascosti Cliccando sul pulsante MOSTRA / NASCONDI appariranno nel testo molti simboli che prima erano nascosti: i caratteri non stampabili. CURSORE E PUNTATORE Un altro concetto fondamentale della videoscrittura è la differenza tra CURSORE e PUNTATORE. Alla fine del testo appare una “I” che lampeggia: quel simbolo si chiama CURSORE o PUNTO DI INSERIMENTO. CURSORE E PUNTATORE puntatore cursore Il cursore indica il punto in cui si inserisce il testo, cioè il punto del documento in cui si sta scrivendo. Ogni volta che si vuole scrivere si deve fare riferimento alla posizione del cursore SPOSTARE IL CURSORE Per poter scrivere in un punto qualsiasi della pagina si deve portare il CURSORE su quel punto. Quando si inizia un nuovo lavoro il cursore lampeggia in alto a sinistra, cioè all’inizio del foglio. Per scrivere più in basso sul foglio si deve portare il cursore nella posizione desiderata. SPOSTARE IL CURSORE Di solito il cursore può essere spostato solo dove c’è già del testo: non può essere messo in una zona vuota (bianca) della pagina. Ciò significa che, partendo da una pagina vuota, per scrivere in mezzo alla pagina si deve premere invio più volte, finché si arriva nel punto desiderato, cioè si deve inserire testo (caratteri). SPOSTARE IL CURSORE In generale si utilizza il cursore per aggiungere o correggere un testo già esistente. Per spostare il cursore, su un testo già esistente, si possono utilizzare alcuni tasti nella tastiera o il puntatore del mouse. Utilizzando la tastiera esistono alcune “scorciatoie”. Per esempio il tasto “FINE” (sopra le frecce direzione) porta il cursore alla fine di una riga, mentre il tasto “HOME” (sopra il tasto fine, a volte rappresentato con una freccia obliqua) porta il cursore all’inizio di una riga. SPOSTARE IL CURSORE Premendo insieme CTRL (a sinistra della tastiera) + FINE si porta il cursore alla fine del documento Anche in un documento con molte pagine, in una frazione di secondo si arriva alla fine. Premendo CTRL + HOME si riporta il cursore all’inizio. CORREZIONI - CANC, BACK SPACE Si possono utilizzare due tasti per correggere gli errori: CANC e BACKSPACE. Il primo si trova sopra le frecce direzione nella tastiera, con la scritta CANC (in alcune tastiere DEL). Il secondo si trova sopra INVIO ed è rappresentato da una freccia verso sinistra. Entrambi cancellano un carattere alla volta, cioè eliminano un carattere per ogni pressione del tasto. La differenza è che CANC elimina un carattere a destra del cursore, mentre BACKSPACE elimina un carattere a sinistra del cursore. Formattazioni di CARATTERE Comprendono il font, la dimensione, lo stile, il colore, la sottolineatura, gli effetti, la spaziatura, la posizione dei caratteri. Per applicarle: selezionare i caratteri da formattare menu Formato - Font oppure utilizzare alcuni dei pulsanti della barra strumenti formattazione Per trasformare il testo selezionato in Normale tutte minuscole TUTTO MAIUSCOLE Tutte Le Iniziali Maiuscole iNVERTI mAIUSCOLO/mINUSCOLO menu Formato - Maiuscole/minuscole (SHIFT + F3) Imposta Pagina Prima di iniziare a scrivere il testo si deve scegliere il supporto su cui scrivere, cioè se utilizzare un foglio oppure una busta, le dimensioni del foglio e altre caratteristiche. Imposta Pagina Passiamo alla scheda “Dimensioni”, dove si può scegliere il tipo di supporto su cui scrivere Formattazioni di PAGINA Comprendono i margini, la dimensione, l’orientamento di stampa, l’alimentazione, il layout di pagina, il testo su più colonne, le intestazioni/piè di pagina e le note in calce. Come impostazione predefinita agiscono su tutto il documento che, quindi, non è necessario selezionare prima. Per applicarle solo a porzioni di documento si dovrà suddividere quest’ultimo in sezioni: menu Inserisci - Interruzione di sezione e posizionare il punto di inserimento nella sezione da formattare menu File - Imposta pagina Per suddividere il testo su più colonne stile giornale: menu Formato - Colonne selezionare le opzioni È possibile inserire un’interruzione di colonna manuale con: menu Inserisci - Interruzione clic sull’opzione ‘colonna’ Intestazioni/Piè di pagina L’intestazione/piè di pagina è un elemento grafico o testuale che si trova all’interno del margine superiore/inferiore di pagina. Per impostarle: menu Visualizza - Intestazione/Piè di pagina digitare il contenuto dell’intestazione e utilizzare la barra strumenti che compare sullo schermo per inserire campi data, ora, numero di pagina, ecc. al termine clic sul pulsante ‘Chiudi’ Per inserire e numeri di pagina o la data corrente direttamente nel documento: menu Inserisci - Numeri di pagina/Data e ora clic su pulsante ‘Formato ‘ per formattare la numerazione o la data. Per inserire l’autore del documento: menu Inserisci - Campo - Autore Formattazioni di PARAGRAFO Comprendono i rientri da margine destro/sinistro, i rientri prima riga paragrafo e corpo paragrafo, gli allineamenti, le tabulazioni, l’interlinea, i bordi, le spaziature fra i paragrafi e la disposizione del testo. Per applicarle: posizionare il punto di inserimento nel paragrafo da formattare o selezionare i paragrafi da formattare col mouse menu Formato - Paragrafo oppure utilizzare alcuni dei pulsanti della barra strumenti formattazione Per impostare rientri dal margine destro, sinistro, prima riga o corpo paragrafo con il mouse posizionare il punto di inserimento nel paragrafo da formattare o selezionare i paragrafi da formattare col mouse spostare sul righello i simboli corrispondenti ai rientri da applicare (vedi appunti ‘Schermo di Winword’) Per inserire bordi, linee orizzontali, sfondi posizionare il punto di inserimento nel paragrafo da formattare o selezionare i paragrafi da formattare col mouse menu Formato - Bordi e sfondo Per creare elenchi puntati o numerati selezionare i paragrafi da formattare col mouse menu Formato - Elenchi puntati e numerati oppure clic sui relativi pulsanti nella barra strumenti formattazione Per creare un paragrafo nuovo senza aggiungere un numero o un simbolo: SHIFT + ENTER Per terminare l’editazione di nuovi elementi nella lista: ENTER + ENTER Per impostare dei tabulatori Con i comandi da menu posizionare il punto di inserimento nel paragrafo da formattare o selezionare i paragrafi da formattare col mouse menu Formato - Tabulazioni impostare la posizione, l’allineamento, il carattere di riempimento ed eventualmente modificare il valore di default delle tabulazioni predefinite. Con il mouse e il righello posizionare il punto di inserimento nel paragrafo da formattare o selezionare i paragrafi da formattare col mouse cliccare sul quadrato a sinistra del righello per scegliere il tipo di allineamento della tabulazione (a destra, a sinistra, al centro, decimale) cliccare sul righello in corrispondenza dei punti in cui si vuole impostare un fermo di tabulazione Per eliminare un fermo di tabulazione è sufficiente cliccare col puntatore del mouse sul fermo e trascinare verso il basso. Per spostare un fermo occorre cliccare col puntatore del mouse sul fermo e trascinare sul righello verso destra o sinistra. Per sapere quali formattazioni di carattere/paragrafo sono attive per un determinato carattere/paragrafo di testo: selezionare il testo di cui si vogliono conoscere le formattazioni verificare i valori della barra strumenti formattazione o le impostazioni del menu Formato Formattazione automatica menu Formato - Formattazione automatica La funzione serve per formattare automaticamente il documento grazie all'applicazione automatica di stili (ovvero un gruppo di formati predefiniti adeguati per i diversi elementi), inclusi nel modello abbinato, ai diversi elementi del documento riconosciuti, quali titoli ed elenchi puntati. Se lo si preferisce, è possibile applicare gli stili al testo in modo manuale (vedi stili di documento). Prima di utilizzare il comando Formattazione automatica è consigliabile specificare il tipo di modifiche di formattazione che si desidera apportare: menu Strumenti - Correzione Automatica, quindi selezionare le opzioni desiderate nella scheda ‘Formattazione automatica’. Dopo aver eseguito la formattazione automatica, è possibile rivedere le modifiche di formattazione apportate e gli stili applicati e quindi scegliere se accettarli, rifiutarli o modificarli. Copia formattazione Selezionare il testo con i formati che si desidera copiare; clic sul pulsante ‘Copia formato’ nella barra strumenti standard; selezionare il testo da formattare Se la selezione di partenza include il segno di paragrafo, verranno copiati lo stile di paragrafo e altri formati di paragrafo, lo stile di carattere e altri formati di carattere applicati al primo carattere della selezione. Usare modelli e stili Se ti posizioni con il mouse su un paragrafo di un documento e fai clic su Formato e poi su Stile, si aprirà la finestra di dialogo raffigurata qui sotto. Con un clic sul pulsante Modifica puoi avviare la procedura che ti permette di ridefinire le formattazioni dello stile Normale. Con un clic su Nuovo, invece, si avvierà una procedura del tutto analoga, che però ti permetterà di definire un nuovo stile, e di assegnargli un nome originale. Usare modelli e stili Potrai anche stabilire se lo stile che stai creando si debba applicare a interi paragrafi o soltanto a singoli caratteri - e soprattutto se esso debba essere aggiunto al modello, ossia al file che raccoglie gli stili disponibili per ogni documento di Word. In caso contrario, lo stile che stai creando sarà disponibile soltanto per il file corrente. Usare modelli e stili Infine fai clic sul pulsante Formato per scegliere quali formattazioni assegnare. Ognuna delle voci che vedi nella figura a fianco aprirà una finestra di dialogo identica a quelle accessibili direttamente dal menu Formato della barra dei menu. In questo caso, però, le formattazioni che sceglierai verranno salvate in memoria e saranno disponibili attraverso l'icona stile della barra degli strumenti di formattazione. Fogli di stile È stato dunque definito lo stile “Prova”, contenente l’insieme di comandi appena utilizzati, ma non è ancora stato formattato il testo. Gli stili possono essere definiti prima di scrivere il documento e utilizzati durante la digitazione del testo, oppure, come in questo esempio, dopo la digitazione del testo. Applicare uno stile Per applicare gli stili si utilizza la casella “Stile” sulla barra di formattazione, in alto a sinistra. All’interno della casella si trova la scritta “Normale”, che è lo stile utilizzato all’inizio in ogni documento nuovo, cioè testo senza nessun comando di formattazione. Per applicare lo stile ai titoli dei capitoli, si deve selezionare il testo e utilizzare la tendina della casella “Stile”. Funzioni di Word Scrittura Produzione di testi di qualsiasi genere (lettere, relazioni, appunti …) Formattazione Abbellimento di testi Impaginazione Produzione di relazioni e progetti dall’aspetto professionale, giornalini, … Stili Rappresentano un insieme di formattazioni di carattere e di paragrafo, salvate con un nome, applicabili con un solo comando al testo selezionato. Per visualizzare gli stili del documento attivo Menu Strumenti/Opzioni/Visualizza/ impostare dimensione area di stampa Attivare visualizzazione ‘normale’ del documento Per applicare uno stile esistente al testo selezionato Menu Formato/Stile Selezionare lo stile dall’elenco quindi click su Applica Per creare un nuovo stile da un modello Posizionare il cursore all’interno del paragrafo di esempio Menu Formato/Stile / Nuovo Modelli Rappresentano l’insieme di tutte le caratteristiche predefinite relative a un documento (es. formato del foglio [A4], margini di pagina, formattazioni di carattere/paragrafo, stili disponibili, glossario, ecc.) Il modello standard per i documenti è ‘Normal.dot’ e fa parte dei modelli generali. L’estensione di un modello è sempre ‘.dot’. Per creare un nuovo documento basato su un modello esistente non predefinito Menu File / Nuovo Selezionare il file del modello o la creazione guidata Click su ‘crea nuovo documento’ Per creare un nuovo modello Menu File / Nuovo Selezionare il modello di partenza Click su ‘crea nuovo modello’ Per applicare un modello diverso al documento attivo: Menu Strumenti/Modelli e Aggiunte scegliere il pulsante Applica selezionare il modello desiderato e fare clic su Apri Word esegue il controllo ortografico solo dei caratteri visualizzati, del testo del documento, delle intestazioni, dei piè di pagina e delle note in calce. È possibile eseguire il controllo ortografico di testo selezionato oppure dell’intero documento. È possibile assegnare a porzioni di testo l’attributo ‘lingua’ che consente a Word di eseguire il controllo ortografico, per quel testo, consultando il vocabolario della lingua specificata (se installato). Il controllo ortografico si basa su diversi dizionari: quello principale e quelli personalizzati attivi, intitolati direttamente dall'utente e con estensione .dic. L'aggiunta di nuove parole, così come la cancellazione, può essere fatta solo al dizionario personalizzato selezionato durante la correzione ortografica del documento. Winword italiano viene fornito con due vocabolari per il controllo ortografico: quello inglese e quello italiano. Controllo ortografico dell'intero documento posizionarsi a inizio documento menu Strumenti - Controllo ortografia Se WinWord individua una parola senza alcuna corrispondenza con le parole contenute nei suoi dizionari, visualizzerà una finestra che conterrà: <Non nel dizionario> Presenta la parola che non si trova nei dizionari attivi <Cambia in> consente di digitare la parola corretta o di selezionarla dall'elenco ‘Suggerimenti’ <Suggerimenti> se l’opzione suggerisci sempre è attiva e se è stato scelto il pulsante ‘Suggerisci’, visualizza l’ elenco delle correzioni proposte dai dizionari aperti <Aggiungi parole a> per selezionare il dizionario personalizzato a cui aggiungere la parola che si trova nella casella ‘Non nel dizionario’; pulsante <Ignora> Lascia invariata la parola nell'occorrenza selezionata e passa a quella successiva; pulsante <Ignora tutto> Lascia invariata la parola anche in altri documenti durante tutta la sessione di lavoro; pulsante <Suggerisci> visualizza l'elenco delle correzioni proposte quando l'opzione "Suggerisci sempre" non è attiva; pulsante <Cambia/Elimina> sostituisce la parola selezionata con la correzione. Se la casella ‘Cambia in’ è vuota il pulsante si trasforma in ‘Elimina’; pulsante <Cambia tutto/Elimina tutto> sostituisce o elimina la parola in tutto il documento.; pulsante <Aggiungi> aggiunge la parola al dizionario selezionato nella casella ‘Aggiungi parole a’. pulsante <Correzione automatica> Consente di aggiungere una parola all'elenco di ‘correzione automatica’. pulsante <Annulla ultimo> Consente di annullare, una alla volta, le ultime azioni eseguite. Opzioni di controllo ortografia <Dizionari personalizzati> digitare o selezionare il nome del dizionario personalizzato da utilizzare <Ignora maiuscole> ignora le parole scritte interamente in maiuscolo <Ignora parole con numeri> ignora le parole contenenti numeri <Suggerisci sempre> visualizza un elenco di correzioni suggerite per ogni parola senza corrispondenza nei dizionari <Suggerisci solo dal dizionario principale> visualizza solo le proposte di correzione contenute nel diz. principale Creazione du un dizionario personalizzato menu Strumenti - Controllo ortografia - Opzioni clic su pulsante ‘Nuovo dizionario personalizzato’ Correzione automatica Menu Strumenti - Correzione automatica Lo scopo di questa funzione è quello di eliminare gli errori di battitura più frequenti, personalizzando le impostazioni di correzione automatica del testo. Assegnazione attributo lingua selezionare la porzione di testo menu Strumenti - Lingua Controllo Della Sillabazione La sillabazione è il procedimento che consente di inserire dei trattini per la divisione delle parole a fine riga. Normalmente la sillabazione in Winword è disattivata. Word effettua la sillabazione inserendo i trattini solo quando la parola viene divisa a fine riga in sede di stampa; la sillabazione proposta coincide al punto di sillabazione più vicino alla fine della riga. Quando Word mostra la parola da sillabare, è possibile selezionare un altro punto di sillabazione. Minore è l'area di sillabazione, più giustificate saranno le righe in stampa. Opzioni della finestra di dialogo Menu Strumenti – Lingua - Sillabazione Sillaba automaticamente documento Consente di sillabare automaticamente tutto il documento. Sillaba parole maiuscole Consente di sillabare anche le parole scritte in lettere maiuscole. Area di sillabazione Consente di definire l'area entro la quale si desidera vengano sillabate le parole. Impostando un'area ristretta il margine destro risulterà più allineato, mentre aumentando l'area sarà possibile ridurre il numero di parole sillabate. La misura specificata determina lo spazio vuoto ammesso. Righe consecutive sillabate Consente di immettere il numero massimo di righe consecutive di testo che possono terminare con un trattino. Manuale Consente di visualizzare le parole da sillabare e di confermare o meno la sillabazione. Thesaurus Rappresenta una sorta di dizionario dei sinonimi. Per ottenere l’elenco dei sinonimi di una parola: selezionare la parola menu Strumenti – Lingua - Thesaurus Opzioni <Sostituisci> la parola selezionata dell’elenco sostituisce quella nel testo; <Cerca> per cercare altri sinonimi in base alle parole selezionate nella sezione ‘Significati’ e nella sezione al di sotto della casella ‘Sostituisci con sinonimo’; <Precedente> serve per percorrere a ritroso la sequenza delle selezioni. Stampare i documenti Word mette a disposizione alcuni modelli predefiniti per la creazione di documenti particolari. Scrivere indirizzi sulle buste o sulle etichette adesive, per esempio, potrebbe essere un’operazione molto complessa. Fortunatamente è possibile utilizzare un apposito modello, e in questa Attività vedremo come. Stampare i documenti Fai clic sul menu File e poi sulla voce Nuovo: apparirà la finestra di dialogo che puoi vedere qui sotto. Nella scheda Lettere e fax, seleziona la voce Autocomposizione Busta e fai clic su OK. Stampare i documenti La nuova finestra che appare ti chiederà soltanto di inserire Destinatario e Mittente negli spazi previsti: poi sarà possibile stampare la busta direttamente da qui, premendo il pulsante Stampa. Le aree Anteprima e Alimentazione, in basso a destra, mostrano aspetto e forma della busta e il modo corretto di inserirla nella stampante. Queste aree in realtà sono pulsanti: se fai clic su di esse potrai personalizzare anche questi elementi; potrai per esempio scegliere buste di dimensioni differenti. Stampare i documenti Negli ambienti di lavoro, molto spesso, anziché stampare gli indirizzi direttamente sulle buste, li si stampa su etichette adesive. La scheda Etichette, che contiene funzioni del tutto analoghe alla scheda Buste, serve proprio a facilitare questo compito. Menu File - Stampa Consente di mandare in stampa il documento attivo e di specificare le modalità di stampa desiderate. Per poter utilizzare il comando, è necessario aver installato e selezionato una stampante. Per installare una stampante: vedere la documentazione di Windows. Per selezionare una stampante: File - Stampa <nome Stampante> selezionare la stampante dall’elenco Per attivare rapidamente la stampa di una copia del documento in base alle impostazioni correnti: clic sul pulsante Stampa sulla barra degli strumenti Standard Per interrompere la stampa di un documento: Se è ancora visualizzata sullo schermo l’animazione di stampa nella riga di stato: clic sul pulsante ‘Interrompi stampa’, altrimenti: doppio clic sull’cona del Print Manager cancellare dalla coda di stampa il documento [Documento - Cancella]. Per creare una tabella Tabella – Inserisci - Tabella oppure pulsante Inserimento Tabella nella barra strumenti Standard Numero di colonne Consente di digitare o selezionare il numero di colonne desiderato. Numero di righe Consente di digitare o selezionare il numero di righe desiderato. Larghezza colonne Consente di digitare o selezionare la larghezza fissa desiderata per le colonne. L'opzione "Adatta alla finestra" permette di inserire colonne di dimensioni uguali fra il margine destro e il margine sinistro del documento; l’opzione “Adatta al contenuto” imposta la larghezza della colonna in base alla dimensione massima delle celle in essa contenute. Formato tabella Consente di visualizzare il formato predefinito scelto utilizzando il pulsante Formattazione automatica. Formattazione automatica Consente di applicare automaticamente alle tabelle formati predefiniti che includono anche bordi e sfondi. I trimestre II trimestre Gen Feb Mar Apr Mag 199 8 44 33 434 21 223 199 9 67 676 67 54 200 0 56 56 676 200 1 666 69 200 2 656 568 III trimestre Giu IV trimestre Lug Ago Set Ott Nov Dic 78 98 87 787 686 76 3 35 556 77 775 43 56 67 44 99 99 66 55 67 678 55 44 45 3 43 65 96 43 568 8 565 6 56 99 99 54 3 90 654 77 54 66 77 Per spostarsi da una cella all’altra Premere il pulsante TAB Per inserire nuove righe (colonne/celle) Tab dall’ultima cella oppure Tabella – Inserisci - Riga sotto Conversione di una tabella in testo Consente di convertire una tabella o righe di tabella selezionate, separando il contenuto delle celle di ciascuna riga con il carattere separatore specificato (tabulazione, fine paragrafo, punto e virgola, altro). selezionare la tabella o la porzione di testo Tabella - Converti la tabella in testo Conversione di un testo in tabella Consente di convertire il testo selezionato in una tabella separando il testo in colonne in base al carattere separatore specificato. selezionare il testo Tabella - Converti il testo in tabella Per dividere in due una tabella inserendo un paragrafo vuoto posizione il punto di inserimento in corrispondenza dell’interruzione Tabella - Dividi tabella Per dividere una cella in piu’ celle posizione il punto di inserimento sulla cella da dividere Tabella - Dividi cella Per unire più celle in una cella Selezionare le celle da unire Tabella – Unisci cella Selezioni nelle tabelle Per selezionare una riga di celle: doppio clic dall’area di selezione in corrispondenza della riga oppure posizionare il punto di inserimento all’interno della riga e scegliere menu Tabella/Seleziona/Riga. Per selezionare una colonna di celle: posizionare il puntatore del mouse sopra alla colonna e cliccare oppure posizionare il punto di inserimento all’interno della colonna e scegliere menu Tabella/Seleziona/Colonna] Per selezionare un’intera tabella: menuTabella/Seleziona/Tabella oppure premere ALT e doppio clic in un punto qualsiasi della tabella. Formattazioni di tabella È possibile utilizzare le formattazioni di carattere / paragrafo solite dopo avere selezionato la tabella o porzioni di tabella. Per variare l’altezza/larghezza delle righe/colonne, per cambiare l’allineamento verticale del testo nelle celle o la posizione del testo fuori dalla tabella: selezionare la tabella/riga/colonna/cella menu Tabella/Proprietà Per impostare bordi, griglie e sfondi selezionare gli elementi quindi menu Formato/Bordi e sfondo oppure: menu Tabella/Proprietà Per impostarela direzione del testo(orizzontale o verticale) di una cella: selezionare la cella click col pulsante destro del mouse selezionare ‘Direzione del testo’ Se la tabella continua nella pagina successiva, per ripetere il titolo: selezionare la riga del titolo della tabella Tabella/Ripeti Intestazione di riga Per visualizzare o meno la griglia di tabella: Posizionarsi all’interno della tabella Tabella/Visualizza-nascondi griglia Per Auto-formattare una tabella Posizionarsi all’interno della tabella Tabella/Auto-formattazione In Word è possibile creare lettere tipo personalizzate, stampare indirizzi su buste ed etichette, nonché realizzare documenti legali e cataloghi. Creazione di lettere tipo La procedura prevede l'unione di due documenti, ovvero di un documento principale e di un file di dati. Nel documento principale sono contenuti tutti gli elementi testuali e grafici che rimarranno invariati in tutte le versioni del documento finale (lettera tipo), mentre nel file di dati sono contenute tutte le informazioni variabili quali, ad esempio, i nomi e gli indirizzi dei destinatari della lettera tipo. Nel documento principale verranno inserite istruzioni speciali, definite campi unione che, in fase di stampa (=unione), verranno sostituite dai dati variabili tratti dal file di dati. [Strumenti] [Stampa unione] dalla finestra ‘Prepara stampa unione’ clic su ‘Crea’ per impostare il documento principale selezionare ‘Lettere tipo’ scegliere ‘Finestra attiva’, o ‘Nuovo documento’ per aprire una nuova finestra clic sul pulsante ‘Dati’ per impostare l’origine dei dati (apri se file già esistente o crea per file nuovo) eventualmente inserire i campi unione nel documento principale e i campi word sempre dalla finestra ‘Prepara stampa unione’ clic sul pulsante ‘Unisci’ per unire, su stampante o su file, il file dati al documento principale. Per tornare rapidamente alla finestra di dialogo ‘Prepara stampa unione’ da un documento principale, è possibile fare clic sul pulsante ‘Prepara stampa unione’ sulla barra degli strumenti Stampa unione. Per riconvertire il documento principale in documento Word “normale” attivare la finestra ‘Prepara stampa unione’, clic sul pulsante ‘Crea’ del documento principale e scegliere ‘Ripristina formato normale’ Per determinare i criteri per la selezione automatica di alcuni record in un file di dati attivare la finestra di dialogo ‘Prepara stampa unione’, oppure ‘Stampa unione’ quindi clic sul pulsante ‘Opzioni query’ e impostare i filtri, congiungendoli con l’operatore and o or. (Ad esempio, visualizzare solo i record in cui il campo "Città" contiene la voce "Firenze"). Consente di inserire un campo dall’origine dati. per visualizzare i dati del primo record e attivare i pulsanti di scorrimento tra i record Stampa Unione. Barra strumenti stampa unione per scorrere avanti e indietro nei record Modifica origine dei dati Consente di inserire un campo di Word nel documento principale in corrispondenza del punto di inserimento. Verifica errori. Unione su documento nuovo. Stampa di buste ed etichette di indirizzi Dopo aver impostato il formato desiderato per le buste e le etichette di indirizzi, la procedura di unione verrà eseguita in modo automatico. Le informazioni contenute nel file di dati verranno infatti inserite nel documento principale rispettando le impostazioni di stampa specificate. A questo punto, le buste o le etichette potranno essere stampate. [Strumenti] [Stampa unione] Dalla finestra ‘Prepara stampa unione’ clic su ‘Crea’ per impostare il documento principale selezionare ‘Etichette indirizzi’ scegliere ‘Finestra attiva’, o ‘Nuovo documento’ per aprire una nuova finestra Clic sul pulsante ‘Dati’ per impostare l’origine dei dati (apri se file già esistente o crea) impostare il documento principale, selezionando il tipo di etichetta dall’elenco o eventualmente specificando dimensioni personalizzate impostare il contenuto dell’etichetta tipo ed eventualmente inserire i campi unione nel documento principale e i campi word per le funzionalità avanzate sempre dalla finestra ‘Prepara stampa unione’ clic sul pulsante ‘Unisci’ per unire, su stampante o su file, il file dati al documento principale. 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 1 2 3 4 Trim . Trim . Trim . Trim . Elementi grafici È possibile inserire, all’interno di un documento Word, elementi grafici come immagini, disegni, organigrammi, forme, caselle di testo, clipart, figli di lavoro Excel, ecc. Tutti questi elementi possono essere definiti come ‘oggetti’. Per inserirli nel testo, dopo avere posizionato il punto di inserimento, devo selezionare il menu Inserisci/Immagine o Inserisci/Oggetto. Tipi di Immagini Propone 4 tipi diversi di immagini che si possono includere in un documento ClipArt: attiva un programma che propone una serie di ClipArt (Immagini) classificate per argomenti Da File: apre una finestra da cui è possibile selezionare il file contenente l’immagine da inserire Forme: attiva una Barra degli Strumenti i cui pulsanti aprono liste di elementi grafici (poligoni, frecce, stelle…) raggruppati per categoria. Organigramma: attiva un programma che gestisce la creazione di organigrammi WordArt: apre una finestra da cui selezionare un effetto grafico da applicare al testo. Da Scanner o Fotocamera Digitale: se al computer è collegato uno di questi strumenti è possibile acquisire le immagini e importarle direttamente nel documento Facendo clic sull’oggetto inserito, essa apparirà incluso in un rettangolo con otto quadratini (manigliette) che servono per modificare la dimensione dell’oggetto. Se le manigliette sono bianche, significa che l’oggetto non è in linea con il testo e quindi può essere spostato ovunque sul foglio, anche oltre i margini, se le manigliette sono nere (es. per le clipart) al contrario l’oggetto è in linea con il testo e quindi non può essere spostato in aree vuote del documento ma solo in corrispondenza di righe di testo. Per spostare un oggetto si deve selezionare l’oggetto, portare il puntatore del mouse sopra l’oggetto; quando il puntatore assume la forma di una freccia si trascina l’immagine sul foglio. Quando un oggetto è selezionato, appare di fianco all’oggetto una piccola ancora che ha la funzione di abbinare l’oggetto al paragrafo vicino all’ancora stessa. La posizione di un oggetto è memorizzata come distanza da un paragrafo: quando il paragrafo viene spostato anche l’oggetto si sposta nella stessa misura, mantenendo così la stessa distanza dal paragrafo. Quando unimmagine è selezionata, appare sullo schermo una barra strumenti Immagine Per modificare la formattazione di un oggetto Selezionare l’oggetto Menu Formato/nome Oggetto Importare fogli di lavoro Excel o altri oggetti nel documento. Un oggetto può essere inserito in due modalità: incorporamento o collegamento. Incorporamento: nel documento viene inserita una copia dell’oggetto, quindi, eventuali modifiche all’oggetto di partenza non avranno effetto sulla copia inserita nel documento. Per modificare l’oggetto incorporato fare doppio Clic su di esso e operare le modifiche. In questo caso non è possibile salvare l’oggetto modificato con lo stesso nome dell’oggetto originale. Collegamento: non viene creata una copia dell’oggetto, ma dei collegamenti all’oggetto stesso e dei riferimenti all’applicazione di origine, quindi ogni modifica sul file originale verrà riportata anche sul foglio di lavoro. È possibile modificare l’oggetto importato: fare un doppio clic su di esso (si apre l’applicazione con cui l’oggetto è stato creato), modificare l’oggetto e salvarlo (automaticamente viene apportata la modifica anche nel documento Word). Menu Inserisci/Oggetto Selezionare ‘crea da file’ e selezionare il file da importare Attivare la casella di controllo ‘collega al file’ per collegare, altrimenti l’oggetto viene incorporato Per cancellare un oggetto Selezionare l’oggetto con un clic del mouse premere il tasto Canc Per creare un grafico dentro a un documento Word Ci sono varie possibilità: Digitare i dati in una tabella Word, quindi selezionare la tabella e clic su Menu Inserisci/Immagine/Grafico Inserire un grafico senza avere prima predisposto una tabella selezionando sempre menu Inserisci/Immagine/grafico In questo caso viene proposto un grafico predefinito con una tabella dati predefinita, modificabile menu Inserisci/Oggetto/Microsoft Excel Chart modificare i dati predefiniti nel foglio dati e apportare modifiche al grafico prodotto nel foglio Grafico. Usare modelli e stili Word permette di creare, stili di formattazione personalizzati per i paragrafi di un documento. A questi stili potrai dare un nome e memorizzarli; essi saranno poi visualizzati nel menu a discesa che si apre al clic sull’icona Stile della barra degli strumenti di formattazione. Quando definisci un nuovo stile puoi impostare il tipo di carattere, il formato del paragrafo e delle tabulazioni, il colore di sfondo e molte altre variabili. Puoi anche scegliere di modificare lo stile Normale, che viene utilizzato per default da tutti i documenti di Word. Fogli di stile Gli STILI sono un insieme di comandi di formattazione del testo, abbinati ad un nome. Esistono stili predefiniti del programma ma è possibile crearne di nuovi. Gli stili si trovano all’interno del menu FORMATO. Nella casella in alto a sinistra, “Stili”, sono elencati i nomi degli stili predefiniti. All’inizio è quasi vuota, per vedere tutti gli stili si deve aprire la tendina “Mostra”, in basso a sinistra nella finestra, e fare un click su “tutti gli stili”, come mostrato. Fatto un clic sul pulsante NUOVO, si apre questa finestra di dialogo Nella casella “Nome” digitare il nome dello stile (ad esempio “Prova”) Nella casella “In base a” si deve scegliere in base a quale stile partire per definire quello nuovo. Ora si devono inserire gli elementi dell’insieme, cioè i comandi di formattazione per cui si definisce lo stile. Praticamente si lavora come se fosse selezionato un testo e si stesse applicando la formattazione a quel testo, solo che invece di richiamare i comandi dal menu FORMATO, si richiamano gli stessi comandi dal pulsante FORMATO, all’interno della finestra di dialogo. Fatto un clic sul pulsante “FORMATO” e uno su “CARATTERE”, si apre la finestra di dialogo FORMATOCARATTERE. Scegliere il tipo di carattere: ad esempio “Arial”, lo stile “Grassetto”, la dimensione “24” e il colore “blu”. Le nuove impostazioni: Fatto un clic sul pulsante “OK”, si ritorna alla finestra di dialogo precedente, nella quale sotto “Descrizione” appare la descrizione dello stile, cioè i comandi utilizzati. Ridimensiona la visualizzazione su schermo della percentuale di ingrandimento desiderata. Zoom Visualizza + Zoom Stampa File + Stampa Invia il documento di lavoro attivo alla stampante Controllo ortografia grammatica Strumenti + Controllo ortografia e grammatica Controlla, nel documento di lavoro attivo, la correttezza ortografica e grammaticale del testo digitato Taglia Copia Incolla Modifica + taglia o Ctrl+x Modifica + Copia o Ctrl + c Cancella la parte di documento selezionata e ne produce una copia negli Appunti. Produce negli Appunti una copia della parte del documento selezionata, senza cancellarla nel documento attivo. Inserisce, nella Modifica + incolla o posizione inserita dal cursore, il contenuto Ctrl + v memorizzato negli Appunti. Annulla Modifica + annulla Copia non un blocco di testo ma la formattazione ad esso applicata. Copia formato Dimensione carattere Elimina gli effetti dell’ultima operazione eseguita (usando la casella a discesa si possono annullare anche azioni precedenti) Formato + carattere punti Ridimensiona il carattere del testo selezionato in unità di punti tipografici (1 punto = 0.376 mm) Tipo carattere Formato + carattere Cambia la forma dei caratteri del testo selezionato Allinea a sinistra Formato + paragrafo allineamento Allinea il testo selezionato a sinistra Centra Formato + paragrafo allineamento Allinea il testo selezionato al centro Allinea a destra Formato + paragrafo allineamento Allinea il testo selezionato a destra Giustifica Formato + paragrafo allineamento Distribuisce in modo uniforme il testo nelle colonne o nei paragrafi Elenco numerato Formato + elenchi Inserisce l’ordine puntati e numerati numerico nelle proposizioni selezionate Elenco puntato Formato + elenchi Inserisce punti puntati e numerati indicativi nelle proposizioni selezionate Riduci rientro Formato + tabulazioni Diminuisce il rientro del della riga dove è posizionato il cursore Aumenta rientro Formato + tabulazioni Aumenta il rientro del della riga dove è posizionato il cursore Bordi Rende visibili o invisibili i bordi delle tabelle desiderate Evidenzia Evidenzia del colore desiderato il testo che selezioniamo con il puntatore del mouse Colore Carattere Cambia il colore al testo selezionato Siti web di approfondimento http://www.manualipc.it/manuali/corso/manuali.php?idcap =00&idman=1&size=12&sid= http://www2.stat.unibo.it/supsoft/MicroSoft/word.htm http://www.comune.jesi.an.it/jesicentro/TDC/ONLINE/ WORD/WORD.HTM http://web.tiscali.it/area12/Office/Word/Corso%20di%2 0Word.htm