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Diapositiva 1 - Istituto Comprensivo Mazzini Castelfidardo

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Diapositiva 1 - Istituto Comprensivo Mazzini Castelfidardo
PROGETTO:CRESCERE
NELLA COOPERAZIONE
Istituto Comprensivo
“ G. Mazzini “
Castelfidardo
Classi:2^B / 2^C
aa.ss. 2011 / 2012
I SOCI…
… SI PRESENTANO
Salve, siamo gli alunni delle classi 2°B e 2°C della
Scuola secondaria di primo grado, dell’Istituto
Comprensivo “Mazzini” di Castelfidardo (Ancona,
Italia).
Abbiamo partecipato ad un’interessante iniziativa che
ci è stata proposta dal Dirigente Scolastico e dalle
nostre insegnanti all’inizio di Ottobre.
… IL CORPO DOCENTE
…LA
PROPOSTA
Dirigente e insegnanti ci hanno proposto di
formare una cooperativa scolastica e ci
hanno trasmesso così tanto il loro
entusiasmo che subito ci siamo tuffati in
questa nuova avventura, ma…
CHE COS’ È UNA
COOPERATIVA?


Una cooperativa è un’associazione di persone che si
riuniscono per il raggiungimento ed il soddisfacimento
di un bisogno comune.
Dunque, una cooperativa non si fa individualmente, ma in
compagnia di altre persone con le quali si condivide un
bisogno, un’esigenza, un obiettivo.
PRIMO COMPITO
Dopo aver compreso appieno la struttura e la
funzione di una cooperativa, abbiamo proceduto
per eleggere le cariche sociali:
LE CARICHE SOCIALI
Il Presidente
Il Vicepresidente
Il Cassiere
Il Sindaco
Il Segretario
Il Vicesindaco
LE ELEZIONI

Eleggere le cariche sociali non è stato semplice
SECONDO COMPITO: IL LOGO
Elette le cariche, è iniziata la discussione per
scegliere il logo della cooperativa già ideato nei lavori
di gruppo.
Siamo stati indecisi su due disegni appartenenti
ognuno ad una classe diversa e alla fine abbiamo deciso
di fonderli in unico logo.
IL LOGO
IL NOME
Un girotondo con tanti ragazzi significa
 Amicizia,
 Cooperazione,
 Solidarietà
E allora abbiamo dato alla Cooperativa il nome:
TERZO COMPITO
Come cooperativa non a scopo di lucro, ma di
beneficienza, dovevamo poi decidere a chi avremmo
devoluto il ricavato delle nostre attività.
PROPOSTE

n. 1 la Prof.ssa Bartolini ci ha parlato di una missione
dei cappuccini in Etiopia, in cui lei stessa ha prestato
azioni di volontariato
PROPOSTE
n. 2: il Dirigente Scolastico, prof.ssa Maria Eugenia
Tiseni, ci ha parlato della missione St. Jhoseph –
Songololo Diocesi di Matadi, in Congo.
LA DECISIONE
Non è stato difficile scegliere, perché per le buone
azioni non c’è bisogno di scegliere, si fanno e basta:
tutti abbiamo deciso di dividere il ricavato tra le due
Missioni del continente africano.
L’ AFRICA
ATTIVITÀ
Quali attività scegliere …
per avere garantiti dei proventi sicuri?
Tante proposte, due scelte:
1) MERCATINO DI NATALE (ricorrendo all’aiuto dei
genitori)
2) GESTIONE DELLE MERENDE DURANTE LA
RICREAZIONE (tutto nelle nostre mani e con l’aiuto dei
collaboratori scolastici)
DIARIO DI BORDO: MERCATINO
NATALE




DI
A differenza degli altri giorni sono felice di alzarmi presto. Mi aspetta la nostra bancarella in piazza del comune. Così
mi vesto e in pochi minuti faccio colazione e riesco ad arrivare in chiesa per la messa della domenica che oggi mi
sembra un po’ più lunga e noiosa del solito, forse perché non vedo l’ ora di essere dietro la bancarella. Comunque sia, la
messa finisce! Corro all’ impazzata verso l’ uscita. Mi trovo davanti in grandissimo orologio del campanile che batte
giusto in questo momento le ore 11:00. è il mio turno! Sento in sottofondo le voci e gli schiamazzi dei miei compagni, ma
io ho occhi solo per la nostra bancarella. Bellissima!...Colorata!...
Lo sguardo mi cade subito sulla slitta di Babbo Natale e le renne, circondati da lucette che si accendono e si spengono
senza mai fermarsi. Dalla parte opposta, un armadietto un po’ sbilenco e una specie di finta porta. Infine la bancarella
coperta da degli ombrelloni che, appena li vedo, penso a casa abbiano in comune con gli ombrelloni del mare. Dopo tanta
pazienza tocca a me. Così comincio ad andare avanti e indietro per il corso con le mie amiche portando il cesto con gli
oggetti da vendere. Sono un po’ affannata con la mano sul manico del cesto ormai viola per il freddo e la punta del naso
rossa rossa, completamente paralizzata. Il cesto però si svuota e la gente compera. Porto alla cassa un mucchietto di
spiccioli. Mi siedo soddisfatta e osservo la nostra bancarella. Non è un semplice tavolo con sopra gli oggetti da
vendere, ma è molto di più. Intanto è allestito al centro della piazza, proprio sotto il grande abete. Sembra l’ interno di
una casa, della casa di Babbo Natale che con le sue renne sta uscendo dalla porta d’ingresso. La porta è una vera opera
di falegnameria, montata proprio questa mattina da un papà falegname. Da lì è come se ci si immettesse nella sala da
pranzo, con un grande tavolo con ai piedi un immenso tappeto bianco. Sul tavolo, lambito da una tovaglia rossa, di tutto
e di più. Ogni serie di oggetti, da soprammobili natalizi a candele profumate, centrini ad uncinetto, quadretti, stelle di
Natale di perline colorate. L’ armadietto a destra ospita una piccola cantinetta di legno con bottiglie d’ olio, offerte da
una cooperativa abruzzese e una gran varietà di bottiglie di vino Rosso Conero. Dalla sala da pranzo si accede al salone
con il sofà, pieno di oggetti, prodotto manifatturiero dei nostri genitori. Ahh!!...Dimenticavo!...tutto abbellito e
addobbato da ramoscelli di abete e bacche rosse, “rubati” alla selva di Castelfidardo proprio dalla nostra prof.,
accompagnata da mia madre e dal padre di Marco….che malandrina…!
Questo mercatino mi ha reso felice, perché tutti i soldi che abbiamo ricavato saranno destinati alle due Missioni
africane.
Che bello sapere che alcune persone potranno stare meglio grazie al nostro aiuto!.
MERCATINO DI NATALE
5 DICEMBRE 2010
DIARIO DI BORDO: GESTIONE DELLE MERENDE
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

Invece di fare i soliti laboratori, oggi c’è stata l’ assemblea della nostra cooperativa. La classe 2°C ci ha
raggiunto nella nostra aula insieme alla professoressa Cialabrini. È venuto anche il padre di Alioscia che,
essendo il vice cassiere ha il compito di tenere i soldi ricavati dal mercatino di Natale. In teoria sarebbe
dovuto venire il padre di Alessandro, che è il cassiere, ma come al solito, Alessandro lo ha avvisato l ultimo
minuto e il padre non ha potuto organizzarsi. Meno male che ci sono i Vice! Nel conteggiare i soldi c’è stata
così tanta confusione che non ci siamo accorti che le proff. stavano urlando per azzittirci. Solo dopo un sacco
di rimproveri ci siamo calmati un attimo e con gioia siamo riusciti a contare il denaro: ben 800 euro. Siamo
stati indecisi se portare il denaro in banca o affidarlo al genitore presente. Dopo qualche incertezza li
abbiamo dati al padre di Alioscia, perché abbiamo considerato che non era conveniente portarli in banca per i
minimi interessi che ne avremmo ricavati. Siamo poi passati al secondo punto dell’ ordine del giorno: gestione
delle merende.
Per prima cosa abbiamo deciso di offrire diversi “menù”: pizza rossa, bianca, sandwich al tonno e al
prosciutto, patatine, thè , succhi di frutta alla pesca e albicocca e acqua.
Poi abbiamo pensato di dare l’ appalto al miglior offerente delle pizzerie del territorio, pertanto in settimana
partirà una delegazione per richiedere i preventivi e decidere al più presto a chi affidare l’ appalto.

È stata una gran fatica gestire questa assemblea. Il presidente e il sindaco erano sfiniti.

Ci insegnerà qualcosa questa cooperativa?
Speriamo!
GESTIONE DELLE MERENDE
4 FEBBRAIO 2011 – 1° FASE …

Siamo andati in giro per il paese e abbiamo sentito
quale pizzeria ci potesse fare l’offerta migliore
…NON
SOLO PIZZA… MA ANCHE
SOLIDARIETÀ
EVA E STEFANO
Eva è nata in Etiopia, è
vissuta lì per tanto tempo
ed ha conosciuto da vicino
la realtà di questo Paese.
Anche per questo lei e il
marito Stefano, proprietari
di “Non solo pizza”, hanno
accolto la nostra proposta
con tanto entusiasmo,
permettendoci di avere un
buon guadagno sulle
vendite.
…2° FASE
Succhi di frutta, thè,
acqua e patatine
Sono stati forniti dal
supermercato gestito
dalla sig.ra Ivana
Zagaglia, anche lei
sempre sensibile alle
iniziative di solidarietà
del nostro Istituto.
LA LOCANDINA
LE COLLABORATRICI SCOLASTICHE …
PAOLA
PAOLA
FEDERICA
… le colonne della nostra ”Operazione merende”.
I TEENAGERS DELLA 2°B E 2°C
IL PERCORSO EDUCATIVO
E’ stato interessante ed efficace e ci ha permesso
di capire cosa sia:




la forza del gruppo
lo spirito di solidarietà
il rispetto dell’altro
l’aiuto per chi ha meno di noi
PROGETTI PER IL FUTURO


Iniziare una corrispondenza per restare informati
sulla vita della Missione in Congo
Continuare anche il prossimo anno con lo stesso
percorso, magari sperando di riuscire a guadagnare
una cifra più consistente per…
UN SORRISO IN PIU’
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