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IL VENTO - Des Ambrois

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IL VENTO - Des Ambrois
I.I.S.S. L. Des Ambrois
IL METEO SUI MONTI:
notizie dalla
2°B scientifico
A.S. : 2005/2006
Oulx
•Previsioni del tempo
Mattia Falcone.
•Rilevamenti meteorologici
Aline Poncet.
•Temperatura
Cristina Mainardi.
•Umidità
Barbara Scaffidi Muta.
•Pressione atmosferica
Marco Segafredo.
•Struttura verticale dell’atmosfera
Stefano Usseglio.
•Composizione dell’ aria
Giulia Boeri.
•Distribuzione della nuvolosità in un ciclone
Daniele Scardanzan.
•Il vento
Luca De Albertis.
•I venti locali
James Salomoni.
•Situazioni meteorologiche delle regioni
alpine
Alessandro e Federico Franceschini.
•Sbarramento e Favonio
Miriam Girodo.
•Stabilità atmosferica e temporali
Davide Ugetti.
•Le nuvole
Davide Cimenti.
•Le precipitazioni
Edoardo Artuso.
•Le radiazioni
Emanuela Burigo.
•L’inversione termica
Micol Grandi.
•Cenni sul clima
Eugenio Greco.
•Interpretazione delle carte
Luca Lariccia.
• Pericoli in montagna
Davide Poncet e Giorgia Ozello.
… oggi invece utilizziamo modelli
numerici, derivati dall’elaborazione
di dati raccolti sui nodi di una
griglia mondiale dai quali si possono
estrapolare le previsioni.
Agli albori
dell’umanità vi erano
stregoni che si
servivano della
“magia” per
prevedere le
condizioni climatiche
future …
In luoghi come le Alpi, a
causa dell’orografia
complessa di alcuni
territori, con il metodo
numerico, aumentano
anche le incertezze della
elaborazione, per questo
vengono utilizzati altri
sistemi di previsione.
In Europa è nato l’ ECMWF,
che grazie ad una griglia con
nodi più ravvicinati e un
maggior numero di stazioni,
ottiene risultati più
Nella nostra zona, a Sestriere
troviamo una stazione
meteorologica che raccoglie i
dati da 60 centraline dislocate
nei vari siti olimpici.
Infine una volta elaborati i
dati viene redatto il
bollettino; quindi spetta al
meteorologo interpretarlo in
modo corretto senza
divulgare informazioni
errate.
In passato diversi autori
hanno individuato
regole semi-empiriche
per prevedere il tempo
atmosferico…
Rosso di
mattina, brutto
tempo si
avvicina…
… infine altri aiuti possono pervenire
dai proverbi che aiutano…ma non
troppo!
…rosso di sera,
bel tempo si
spera
Cielo a
pecorelle,
pioggia a
catinelle
RILEVAMENTI METEOROLOGICI
• Per effettuare dei
rilevamenti
meteorologici si
possono utilizzare
diversi strumenti,
quali: il barometro
il termometro,
l’igrometro, il
pluviometro
e l’anemometro. Di
solito questi strumenti
sono riuniti tutti in
un’unica centralina.
•
LE RADIOSONDE E I
SATELLITI
Le radiosonde servono
per
sapere le condizioni
dell’atmosfera. Esse
racchiudono strumenti per la
temperatura, la pressione e
l’umidità che vengono portati
in quota da un pallone
aerostatico.
• I satelliti sono di due tipi:
quelli orbitali, che ruotano
attorno alla Terra e rilevano
una fascia circolare del globo;
e quelli geostazionari, che sono
situati su un punto fisso. Le
informazioni che ottengono
vengono poi inviate alle
centraline meteorologiche che
realizzano le animazioni su uno
schermo e le previsioni.
TEMPERATURA
.La teoria cinetica del gas.
.L’unità di misura della temperatura.
.Distribuzione spaziale.
.Il fenomeno del versante caldo.
.Metodi di misurazione:
-Termometro a liquido;
-Termometro a bimetallo;
-Le coppie termoelettriche;
-Termometro a resistenza.
.Errori di misurazione.
Strumenti di misurazione
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Termometro a liquido
Recipiente cilindrico di vetro speciale riempito con del mercurio.
Termometro a bimetallo
È la dilatazione termica di due strisce di metallo incurvate e saldate
insieme. Con l’aumentare della temperatura un metallo si dilata più
dell’altro e la curvatura cambia.
Le coppie termoelettriche
Sfruttano la tensione elettrica che c’è al punto di giunzione di due fili
di metallo.
Termometro a resistenza
Principio dell’elettrodinamica.
Trasforma la misurazione della temperatura in una misurazione
elettrica.
L’umidità è data dalla quantità
variabile di vapore acqueo
nell’aria. Quest’ ultimo può
arrivare ad occupare solo fino al
4% del volume dell’aria, ma per
la meteorologia è senza dubbio il
gas più importante. Al di sopra
di questa quantità avvengono le
precipitazioni.
L’acqua è l’unica sostanza che si
presenta nell’atmosfera in tutti gli
stati possibili: solido, liquido, gassoso.
Durante i processi di cambiamento di
stato vengono assorbite o cedute
grosse quantità di energia.
•Densità: è data dalla quantità di molecole d’ aria in un
determinato volume, misurata in Kg/m3
•Pressione:è una forza esercitata dall’aria su una superficie.
Essa diminuisce salendo in quota e aumenta avvicinandosi al
livello del mare. In meteorologia si usa misurarla in
ettoPascal dove:
1hPa = 100Pa = 1mb = 0,001Bar
La legge di Dalton dice che la pressione
totale esercitata da tutti i gas che
costituiscono l’aria è uguale alla somma
delle pressioni parziali esercitata da ognuno
di essi.
p=∑ pi
Il barometro aneroide è stato inventato da Vidie nel
1843. Esso è formato da una o più capsule
metalliche, esse si comprimono con il crescere della
pressione e si dilatano con il suo diminuire , tutto
questo viene riportato su un grafico.
Il barometro a mercurio è stato inventato da Torricelli nel 1643.
Esso è formato da una cannuccia chiusa in una estremità
riempita di mercurio e messa capovolta sottovuoto in una
vaschetta contenente mercurio. Il liquido salirà a seconda della
pressione. Temperatura e forza di gravità influenzano però i
risultati.
Il barometro a ebollizione consente di misurare l’altitudine di una
certa località. È composto da un termometro che viene messo
sopra del vapore indicando così, temperatura e valore pressorio.
Le prime ricerche
meteorologiche furono
effettuate con
mongolfiere, ma grazie
alle radiosonde si sono
potuti approfondire gli
studi sull’atmosfera
L’atmosfera si divide in:
- Troposfera
- Stratosfera
- Mesosfera
- Termosfera
L’altimetro è uno degli
strumenti più pratici e utili
soprattutto per chi pratica
escursionismo, perché
permette di misurare
l’altezza in funzione della
pressione; questo permette
quindi un’informazione sia
sull’altezza sia sulle
condizioni atmosferiche
Composizione dell’ aria
•L’atmosfera terrestre è una miscela di gas invisibili che
avvolge la Terra per circa mille km. La sua composizione
è in continua e lenta trasformazione. Attualmente, fino a
100 km di quota, è costituita per la maggior parte da
azoto (N2 78,09%) e ossigeno (O2 20,95%) e il
rimanente 1% da altri gas.
Nella composizione attuale dell’atmosfera
troviamo anche l’anidride carbonica(CO2) e
l’ozono (O3).
L’ANIDRIDE CARBONICA è in continuo aumento ed e’ la
responsabile dell’effetto serra. Questo causa la crescita
della temperatura media del nostro pianeta,che avrà
importanti effetti sul clima delle Alpi.
L’OZONO ha una concentrazione massima di 5-10
ppm. È responsabile dell’assorbimento dei raggi
ultravioletti anche se e’ un gas tossico per l’uomo. La sua
concentrazione nell’aria aumenta notevolmente durante
l’estate nelle zone molto trafficate →SMOG
FOTOCHIMICO
Pressioni, anticicloni e fronti
• .La massa d’aria è un grosso
corpo che si estende
orizzontalmente con
temperatura uniforme.
• .Un ciclone rappresenta una
zona mobile di bassa
pressione,e viene chiamata
anche depressione.
• .I venti all’interno del ciclone
girano in senso antiorario,e
sono tanto più forti tanto più
grande è la differenza
barica.
• .Durante lo sviluppo del
ciclone il fronte freddo si
muove in modo più veloce del
fronte caldo.
Depressioni,
anticicloni e fronti
•
•
•
•
•
Gli anticicloni rappresentano una
zona di alta pressione intorno alla
quale i venti girano in senso orario,
nei loro centri i venti sono quasi
assenti.
.Un fronte è una zona dove si creano
dei moti ascendenti a grande scala.
.Il maggior pericolo dato da un
fronte caldo è la lunga durata delle
precipitazioni.
.I fronti freddi costituiscono
notevoli pericoli per gli alpinisti
inesperti dovuti a forti raffiche di
vento soprattutto in quota e un
notevole abbassamento della
temperatura.
.Grazie alla elevata altitudine le Alpi
hanno la capacità di costituire un
ostacolo per i fronti e quindi
ritardarne l’arrivo.
IL VENTO
Il vento è uno spostamento di una massa di
aria da una zona di alta pressione verso una
di bassa pressione.
Il vento si suddivide in : •Orizzontale, caratterizzato da velocità
e direzione
•Verticale, caratterizzato solo dalla
velocità, questo è il diretto
responsabile delle formazioni delle
nubi, temporali e precipitazioni
La velocità dei venti aumenta solitamente con l’alta quota ed è
calcolata in nodi. Al contrario la direzione viene stabilita in gradi
preceduti dai punti cardinali.
LE ATTIVITA’ DEL VENTO SUL MANTO NEVOSO:
Durante le precipitazioni nevose il vento tende ad accumulare
la neve sui versanti ad esso esposti, bisogna tenere conto
però che: •Il trasporto della neve in caso di superficie debole
inizia a 10 km/h.
•In caso di superficie del manto nevoso compatta il
trasporto inizia ad una velocità di 100km/h .
Le montagne influenzano moltissimo il movimento dei venti e quindi
anche la dispersione del calore. Le temperature dell’aria sono dovute
alla radiazione solare,all’umidità e soprattutto al vento.
I VENTI LOCALI
I venti locali sono caratterizzati da un marcato ritmo
giornaliero,stagionale e da direzioni preferenziali.
Sono tipici della stagione estiva.
Si formano perché i raggi solari sulle pareti molto ripide
hanno un angolo di incidenza quasi retto e ciò determina un
più rapido riscaldamento delle vette rispetto alla valle. Di
conseguenza si crea una forte depressione che attira masse
d’aria dalla bassa valle(brezza di valle tipica nel pomeriggio
estivo a Oulx).
• La brezza di valle soffia
lungo l’asse principale della
valle dalla parte bassa a
quella alta durante il giorno
• La brezza di monte, invece,
dalla parte alta a quella
bassa,di notte,poiché il
raffredamento è più lento
nella valle e ciò crea una
depressione notturna.
• La brezza di valle è più forte
e più regolare della brezza
di monte .
• Il vento di ghiacciaio
interessa solo lo strato
d’aria direttamente a
contatto con il ghiaccio.
• La brezza di
versante,portando l’aria
caldo-umida dalla valle
in alto, dà spesso luogo
alla formazione di
nuvole cumuliformi sul
versante.
Parte 1°
L’ANTICICLONE (ZONA DI ALTA PRESSIONE)
L’alta pressione è spesso correlata al bel tempo. Ma noi sappiamo che il valore
assoluto della pressione atmosferica non così importante se non è messo in
relazione ai valori delle zone circostanti. La formazione di vasti anticicloni può avere
origini differenti a seconda della stagione. In estate quando la fascia di alta pressione
subtropicale si sposta verso nord, la regione alpina subisce maggiormente l’influsso
dell’anticiclone delle Azzorre.
LA FORMAZIONE DELL’ALTA PRESSIONE ALPINA LOCALE
Le alpi di notte sono zona di formazione di alta pressione. L’aria più fredda in prossimità
del suolo infatti scorre via come vento di montagna lasciando spazio ad altra aria che
viene risucchiata dall’alto con instaurazione di un movimento discendente chiamato
sussidenza.
LA DEPRESSIONE (ZONA DI BASSA PRESSIONE)
La depressione si ha quando l’aria calda sale e converge aria fredda dalle zone circostanti che
hanno pressione atmosferica maggiore e da un movimento di aria verso l’alto, il grado
della perturbazione del tempo dipende:
1)Dalla forza dei venti verticali ascendenti.
2)Dalla loro estensione verso l’alto.
Le condizioni più perturbate sulle alpi hanno luogo quando dei vertici di bassa pressione
atlantici penetrano sull’ Europa centrale, passando sulla Germania le Alpi stesse
o sull’Italia.
LA GOCCIA FREDDA .
Un particolare tipo di depressione e quello delle goccia fredda, si tratta di configurazioni
termiche particolari che vedono una massa d’aria fredda a livelli medi e alti della
troposfera dove è presente una circolazione depressionaria. In queste situazioni nelle
alpi la neve cade con temperature molto basse e di conseguenza subisce poco
assestamento diventando facilmente trasportabile dal vento con aumento del pericolo
di valanghe di neve a lastroni.
Parte 2°
Situazione con venti da nordovest.
La situazione con correnti da nordovest
presuppone una zona di alta pressione sull’
atlantico e un canale di bassa pressione che va
dalla Scandinavia ai Balcani. In questo caso la
corrente scende sul versante nordovest delle Alpi
che formano uno sbarramento che blocca le nubi
lasciando sereno il versante sud.
Situazione con venti da nord.
Quando i venti soffiano da nord il centro dell’alta pressione è situato in zona ManicaIrlanda mentre la depressione si trova sul baltico, sui balcani, o sulla regione adriatica, la
situazione è simile a quella con venti da nordovest tranne per il fatto che le precipitazioni
sono meno abbondanti.
Venti da nordest ed est.
Per la formazione di questa situazione meteorologica è necessario che una zona di alta
pressione si estenda sull’Europa centro settentrionale e una di bassa pressione sul
mediterraneo, i venti in questo caso sono molto forti (bora).
Venti da sud.
le situazioni con venti da sud
sono quelle che apportano
maggior precipitazioni sul
nostro versante alpino. Per
far si che si formino questi
venti c’è bisogno di una
zona di alta pressione sul
mediterraneo e una di
bassa pressione
sull’ Europa del nord.
IL TERMINE FAVONIO SI
RIFERISCE AL VENTO
BURRASCOSO CHE SI PRECIPITA
NELLE VALLI DEL VERSANTE
SOTTOVENTO PROVOCANDO IN
BREVISSIMO TEMPO UN
MIGLIORAMENTO DELLA
VISIBILITA’ E GENERALMENTE
UN AUMENTO DELLA
TEMPERATURA.
CON IL TERMINE SBARRAMENTO VIENE
DEFINITO UN FENOMENO CONTRARIO
AL FAVONIO,CHE SI OSSERVA SUL
VERSANTE SOPRAVVENTO.
ESSO CONSISTE NELLA FORZATA
ASCESA DELL’ARIA, DOVUTA AL
BLOCCO DELLA CORRENTE E NELLA
FORMAZIONE DI ESTESA NUVOLOSITA’
CON PRECIPITAZIONI DI LUNGA
DURATA.
Stabilità atmosferica e
temporali
L’atmosfera può essere:
•Stabile
•Neutrale
•Instabile
Le termiche sono bolle d’aria calda
che si staccano e che salgono, verso
strati con pari temperatura o più
caldi.
Per ogni termica che sale vi è una
massa d’ aria fredda che scende
questo fenomeno prende il nome di
moto convettivo
I temporali
• Una termica salendo può diventare nube
a seconda dei diversi stati d’ equilibrio
che incontra durante la sua ascesa.
Temporali possono essere provocati:
•Da calore:con poco vento,con l’atmosfera
poco stabile e con aria umida, durata 30-60
minuti.
Da fronte caldo :sono molto rari e arrivano
improvvisamente.
Da fronte freddo :calo temperatura.
Da occlusione :brevi e dopo il loro
passaggio ritorna subito il sereno.
Prefrontali :molto pericolosi si possono
formare a molti km dal fronte freddo
•Presupposto indispensabile
perché avvenga un temporale,
è la presenza di aria calda
negli strati più bassi dell’
atmosfera
I fulmini
•
La potenza di un fulmine è
localmente molto grande ma
avviene in un lasso di tempo molto
breve.
•I tipi di fulmini:
•I fuochi di S.Elmo
•Fulmini globulari
•Fulmini a collana
•Fulmini a razzo
•Fulmini ramificati
•Fulmini superficiali o di calore
Le nuvole
Parte dell’acqua in forma liquida
evapora a causa del
riscaldamento solare.
Quando il vapore incontra uno
strato di aria fredda, le piccole
gocce che costituiscono il vapore
acqueo si aggregano formano
piccoli nuclei di condensazione.
Sono nuvole che si formano
quando una massa d’aria si
solleva per superare un pendio
montuoso
La nebbia è un fenomeno che si
verifica quando una nube si trova
nello strato più basso
dell’atmosfera
•A temperature superiori a -4°C
nelle nuvole ci sono goccioline.
A temperature che oscillano tra i -4°C e i 40°C le nuvole saranno costituite da un
misto di goccioline e cristalli di ghiaccio.
La colorazione delle
nuvole dipende solamente
dall’angolo d’incidenza
della luce del sole sulla
massa nuvolosa. Un
esempio è il tramonto
A temperature inferiori ai -40°C le nuvole
saranno costituite esclusivamente da
cristalli di ghiaccio
Sono nuvole
stazionarie, quasi
sempre le possiamo
osservare nei pressi
di una catena
montuosa …
I tipi:
Le precipitazioni possono
avvenire sottoforma di:
•Pioggia:Goccioline d’ acqua sovraffuse sospese in una nube.
Quando queste goccioline si aggregano diventano più pesanti e
cominciano a cadere.
•Grandine:La grandine rappresenta un caso estremo dell’
accrescimento dei cristalli di ghiaccio.
•Neve:Questo fenomeno si manifesta soprattutto in montagna;
l’altitudine di questa precipitazione varia a seconda dello zero
termico.
•Meccanismi di
accrescimento
•Formazione della
precipitazione.
• La prima teoria spiega la formazione
delle gocce di pioggia attraverso il
processo di collisione e successiva
unione delle goccioline.
• La seconda teoria presuppone la
presenza di cristalli di ghiaccio che
crescono a spese delle goccioline d’
acqua.
Le Radiazioni
• Qualunque corpo emette radiazioni, visibili o invisibili, caratterizzate
da intensità, lunghezza e frequenza.
• Inoltre, ogni corpo in grado di emetterle è anche in grado di
assorbirle e rifletterle. Da esse dipende pure la temperatura dei
corpi.
• Le radiazioni solare e terrestre sono l’insieme delle onde emesse
rispettivamente dal sole e dalla terra.
• Di notte le nubi scambiano energia con la terra per mezzo di
radiazioni, impedendole di raffreddarsi; di giorno evitano il
surriscaldamento del pianeta da parte del sole.
• Le radiazioni solare e terrestre vengono in parte assorbite dai gas
atmosferici, dai quali, oltretutto, dipende l’effetto serra, in quanto
lasciano passare la radiazione solare ma non sono permeabili a
quella terrestre.
Effetti sull'uomo
• L'energia proveniente dal sole raggiunge la Terra come raggi
visibili, infrarossi e ultravioletti (UV).
• La melanina ha lo scopo di proteggere la pelle umana dai
raggi UV, ma in presenza di un loro forte aumento, non riesce
ad impedire la formazione di cellule cancerogene.
• L'esposizione prolungata ai raggi UV può causare problemi alla
salute, come scottature, cancro alla pelle, invecchiamento
della pelle, cateratta e può alterare il sistema immunitario.
• Al contrario, in quantità corretta stimola la produzione nella
pelle di vitamina “D” e ha azione antinfiammatoria su alcune
comuni dermatiti (dermatite atopica, psoriasi).
Alcuni effetti ottici nell'atmosfera
• Cielo azzurro e rosso: maggior
dispersione di questi colori
della luce del sole dalle
molecole atmosferiche.
• Arcobaleno: i raggi solari
illuminano una zona con gocce
sospese nell’aria. Spesso si
assiste anche ad un secondo
arcobaleno, seconda
riflessione dei raggi nelle
gocce.
• Gloria e corona: le gocce delle
nubi che diffrazionano la luce.
• Esistono vari modi per cui la terra scambia energia con il
sole:
- trasferendo calore all’aria sopra la superficie e poi,
con lo spostamento di essa, riscaldando l’atmosfera
(flusso di calore sensibile);
- sfruttando l’evaporazione dell’acqua e la successiva
condensazione/sublimazione che libera energia
all’aria (flusso di calore latente).
• Se si prendono in considerazione tutti i flussi esaminati
(Q = radiazioni, E = calore latente, H = calore sensibile,
B = conduzione molecolare che organizza gli scambi di
energia), si ottiene una formula, detta equazione
fondamentale per il bilancio energetico di una superficie,
che è caratterizzata dall’effettivo bilancio di energia fra i
corpi:
Q+E+H+B=0
Inversione termica
•
Per inversione termica si intende uno strato
d’aria dove la temperatura anziché diminuire
con la quota, aumenta e in più questo strato
blocca anche il rimescolamento verticale
dell’aria
• Esistono due tipi di inversione:
al suolo
in quota
come riconoscerle e utilizzarle
per prevedere il tempo
Di solito si possono riconoscere perché:
La nuvolosità è appiattita nella sua parte
superiore in caso estremo abbiamo il mare di
nebbia
La foschia stratificata è indice di più inversioni
Per prevedere il tempo
Se l’inversione si abbassa aumenta la stabilità del
tempo e la pressione atmosferica sale il
tempo tende al bello
se l’inversione si alza diminuisce la stabilità del
tempo e la pressione atmosferica scende e si
va verso il brutto tempo
Cenni sul clima
Con condizioni del tempo si definisce lo stato
dell’atmosfera su un luogo in un determinato
momento.
Con clima l'insieme delle condizioni
atmosferiche e meteorologiche presenti in un
luogo in un determinato periodo.
Alpi e clima
Per la varia morfologia delle
Alpi si possono definire fasce
climatiche in base
all’altitudine e in base alla
posizione geografica.
Elementi del clima alpino:
temperatura, precipitazioni, frane, innevamento.
I regimi meteorologici rappresentano il
“punto di incontro” fra tempo e clima.
Gli agenti climatici interagiscono con l’uomo
con vari effetti:
Termici stimoli dovuti a variazioni termiche
Attinici riguardano la radiazione
Chimici effetti provocati da sostanze
estranee nell’aria. Non esistono situazioni
nocive ma tutte possono accentuare situazioni
già presenti.
• ritiro generalizzato su tutti i continenti.
• incognita sulle calotte polari antartiche
dove l’ablazione è difficile da valutare
perché si manifesta con il distacco di
iceberg.
• eccezioni in Scandinavia e Nuova Zelanda
dove si registrano temporaneamente delle
crescite.
Su una carta al suolo si
possono vedere le
isobare,cioè linee che
uniscono dei punti con la
medesima pressione. Le
linee più scure indicano i
fronti che si spostano nella
direzione indicata dalle
piccole freccette.I numeri
indicano il valore della
pressione,e sono
accompagnati da alcune
lettere,L(low) e h(high) che
indicano rispettivamente
bassa e alta pressione.Sono
anche indicati con simboli
particolari il vento, la
nuvolosità e la quantità di
precipitazioni.
Sulle carte in quota al
contrario di quelle al
suolo vengono indicate le
isoipse,linee che uniscono
i punti che si trovano alla
medesima quota.Vengono
effettuate con l’ausilio dei
palloni sonda.
Si calcolano su una base
barometrica precisa che
può variare da 250hPa a
850hPa. Una cosa molto
importante riportata dalle
carte in quota sono le
formazioni cicloniche e
anticicloniche che
rispettivamente portano
cattivo e bel tempo.Dalle
interpretazioni di queste
carte i meteorologi
ricavano le previsioni del
tempo.
Pericoli in montagna
connessi al maltempo
Conoscere i pericoli è il primo passo
per dominarli; prima di affrontare un’escursione
in montagna, per ridurre i rischi, bisogna:
•Tener presente il bollettino meteo;
•Una volta arrivati sul posto è necessario
osservare
com’è cambiato il tempo e come si presenta il
terreno;
•Verificare le condizioni fisiche del gruppo.
Pericoli diretti
Visibilità ridotta:
L’elemento che compromette maggiormente l’orientamento è la
nebbia
(viene a mancare la percezione della pendenza, delle dimensioni e della
distanza)
Precipitazioni e freddo:
Il corpo umano subisce forti perdite di calore: se la temperatura
interna scende sotto i 35° si va in ipotermia.
Anche il vento può fare abbassare di molto la temperatura
soggettiva provocando rischi di congelamento per la cute esposta.
I CREPACCI, I LAGHI GHIACCIATI E LE SUPERFICI GELATE:
Il pericolo di caduta all’interno dei crepacci non è legato alla
glaciologia ma bensì ai ponti di neve che si formano su di essi e alla
loro robustezza che solitamente è dovuta alle condizioni
meteorologiche. Per evitare il pericolo di caduta all’interno di essi è
necessario verificare il consolidamento della superficie.
In un escursione in montagna si possono incontrare anche laghi
ghiacciati: teoricamente per reggere il peso di una persona sono
necessari 3-4 cm circa di ghiaccio, nel caso esso sia composto da
neve ghiacciata è necessario calcolare circa il doppio del valore
precedentemente indicato.
Molto spesso potremmo trovarci a dover affrontare un pendio molto
accentuato e la sua superficie risultare scivolosa: questo potrebbe
recare un pericolo. In questo caso è opportuno l’utilizzo di scarpe
adeguate e potrebbe essere necessario l’utilizzo di una fune di
sicurezza.
LE VALANGHE:
Le valanghe di tipo catastrofico sono generalmente legate ad
abbondanti nevicate. Le valanghe si possono dividere in due
tipi:
1. Valanghe a debole coesione, il cui punto di distacco è il
punto più alto e tende ad allargarsi mano a mano che
scende.
2. Valanghe a lastroni, ovvero quelle che solitamente vengono
staccate dagli sciatori.
Le tre condizioni necessarie per questo ultimo distacco sono la
neve con coesione tra cristalli, un piano di slittamento e un
pendio molto accentuato che solitamente supera i 30°.
METEOROLOGIA
OULX, 30/03/2006
LICEO SCIENTIFICO DES AMBROIS
CLASSE 2 B:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
ARTUSO EDOARDO
BOERI GIULIA
BURIGO EMANUELA
CIMENTI DAVIDE
DE ALBERTIS LUCA
FALCONE MATTIA
FRANCESCHINI
ALESSANDRO
FRANCESCHINI FEDERICO
GIRODO MIRIAM
GRANDI MICOL
GRECO EUGENIO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
LARICCIA LUCA
MAINARDI CRISTINA
OZELLO GIORGIA
PONCET ALINE
PONCET DAVIDE
SALOMONI JAMES
SCAFFIDI MUTA BARBARA
SCARDANZAN DANIELE
SEGAFREDO MARCO
UGETTI DAVIDE
USSEGLIO STEFANO
PROF. GIULIA PIOVANO
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