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Diapositiva 1 - passioneperlavela
IL BIGNAMI DELLA VELA RIASSUNTO PRATICO DI TUTTO QUELLO CHE BISOGNA SAPERE NELLA REGOLAZIONE DELLE VELE NELLE VARIE ANDATURE: IL FIOCCO, LA RANDA, IL GENNAKER, LO SPINNAKER, IL CARRELLO DI SCOTTA, IL VANG,IL PATARAZZO, IL TANGONE, IL CUNNINGAM, IL BARBER IL FIOCCO NELL’ANDATURA DI BOLINA • SE I FILETTI SOPRAVENTO SALGONO DOBBIAMO CAZZARE IL FIOCCO • SE I FILETTI SOTTOVENTO SALGONO DOBBIAMO LASCARE IL FIOCCO • • Si dice che il fiocco chiama alla poggia, il che significa che il timoniere deve poggiare per far stendere nuovamente i filetti, o in alternativa se non si vuole perdere la possibilita’ di stringere il vento e quindi la rotta stabilita, il prodiere deve cazzare il fiocco fino a far distendere nuovamente i filetti Si dice che il fiocco chiama all’orza, il che significa che il timoniere deve orzare per far stendere nuovamente i filetti, o in alternativa se non si vuole perdere la rotta stabilita, il prodiere deve lascare il fiocco fino a far distendere nuovamente i filetti IL FIOCCO NELL’ANDATURA AL TRAVERSO • LASCANDO LA VELA E’ IMPORTANTE SPOSTARE IN AVANTI IL PUNTO DI SCOTTA IL GENOA:REGOLAZIONE • LA REGOLAZIONE DEL GENOA E LA SUA FORMA DIPENDE DA: • • • • TENSIONE DELLA SCOTTA POSIZIONE DEL PUNTO DI SCOTTA TENSIONE DELLA DRIZZA TENSIONE DEL PATERAZZO IL GENOA: POSIZIONE DEL PUNTO DI SCOTTA • IL CARRELLO DEL PUNTO DI SCOTTA VA POSIZIONATO IN MODO TALE CHE LA PENNA SBATTA CONTEMPORANEAMENTE ALLA BASE. • Come nota se la vela e’ dotata di segnavento di lana nell’infieritura tenere conto della loro posizione per la regolazione del punto di scotta. • Se quello in alto sbatte prima spostare in avanti il punto di scotta • SE SI SPOSTA IL CARRELLO DELLA RANDA SOTTOVENTO (per contrastare la tendenza orziera della barca) IL PUNTO DI SCOTTA DEL GENOA VA SPOSTATO INDIETRO • SE SI METTE IN FORZA LA DRIZZA DEL GENOA IL PUNTO DI SCOTTA VA SPOSTATO INDIETRO IL GENOA: TENSIONE DELLA DRIZZA • CAZZANDO LA DRIZZA LA • CONCAVITA’ DELLA VELA SI SPOSTA IN AVANTI E LA VELA SI SMAGRISCE APPIATTENDOSI. LASCANDO LA DRIZZA LA CONCAVITA’ DELLA VELA SI SPOSTA INDIETRO E LA VELA DIVENTA PIU’ GRASSA. • Tale regolazione e’ ideale • La drizza va lascata fino con venti freschi e per a formare delle grinze andature di bolina lungo l’infieritura • Tale regolazione e’ ideale con venti leggeri e con andature larghe IL GENOA: TENSIONE DEL PATERAZZO • ALLENTANDO LA TENSIONE DEL • AUMENTANDO LA TENSIONE DEL PATERAZZO SI AUMENTA IL PATERAZZO SI SMAGRISCE IL GRASSO DEL GENOA. GENOVA. • Tale regolazione e’ ideale • Tale regolazione e’ ideale con venti leggeri e con con venti freschi e con andature larghe. andature di bolina. • In caso di vento forte il paterazzo va cazzato a collo e questo oltre agli effetti sulla randa (smagrimento), ha effetti sullo strallo di prua che deve risultare tesato al massimo VENTO REALE E VENTO APPARENTE • IL VENTO APPARENTE E’ SEMPRE A • QUANDO IL VENTO VERO PROVIENE PRORAVIA DEL VENTO REALE.( a DA POPPA UNA SUA PICCOLA meno che non provenga dal VARIAZIONE DI DIREZIONE dritto di prua o poppa) DETERMINA UNA GRANDE VARIAZIONE DI DIREZIONE DEL VENTO APPARENTE • TANTO PIU’ IL VENTO REALE PROVIENE DA POPPA,TANTO PIU’ QUELLO APPARENTE DIMINUISCE • QUANDO UNA BARCA NAVIGA DI BOLINA O AL TRAVERSO IL VENTO APPARENTE E’ PIU’FORTE DI QUELLO REALE • IN UNA RAFFICA IL VENTO APPARENTE ARRIVA PIU’ DA POPPA (al sopraggiungere di una raffica dobbiamo percio’ orzare per ridurre lo sbandamento) ANDATURA CON LO SPINNAKER • LE DUE BUGNE ALLA STESSA ALTEZZA • TANGONE PERPENDICOLARE (quadrato) AL VENTO (90°o poco di piu’) • SI PORTA DA 90° A 170° CON VENTO FINO A 15 NODI • SI PORTA DA 110° A 170° CON VENTO OLTRE A 15 NODI • LO SPI VA PORTATO SEMPRE FINO AL LIMITE DEL SOPRAVENTO ( lasco la scotta faccio sventare il bordo di ingresso,poi continuo cazzando e lascando • NELLE ANDATURE STRETTE QUANDO LO SPI RIFIUTA ALZO IL TANGONE (grasso a poppa) • NELLE ANDATURE VICINE ALLA POPPA ABBASSO IL TANGONE • LA RANDA CON LO SPI VA CAZZATA FIN TANTO CHE NON RIFIUTA ANDATURA CON LO SPINNAKER • QUANDO SI ALZA LO SPI E’ IMPORTANTE DISTANZIARE VELOCEMENTE IL PUNTO DI MURA DA QUELLO DI BUGNA, ALTRIMENTI ALTO E’ IL RISCHIO CHE SI ATTORCIGLI (incaramelli). • LO SPI E LA RANDA DEVONO LAVORARE IN ARMONIA, SE LASCO LO SPI, ANCHE LA RANDA VA LASCATA • IL CARICABASSO VA SEMPRE TESATO A FERRO PER EVITARE CHE LO SPI SI SOLLEVI TROPPO ACCENTUANDO IL RISCHIO DI STRAORZE O STRAPOGGE. • NELLE ANDATURE DI POPPA CAZZANDO ENTRAMBI I BARBER ( mediante delle pastecche e all’altezza delle sartie) SI STABILIZZA LO SPI E LA ROTTA AUMENTANDO LA STABILITA’ SUL TIMONE. IN PARTICOLARE CON VENTI FORTI