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Immunità intestinale - Microbiologia TorVergata
The immune intelligence at work in the gut GALT (gastrointestinal associated lymphoid tissue) Noduli linfoidi singoli (tenue, colon) Noduli linfoidi aggregati (Placche di Peyer a livello dell’ileo) Follicoli linfoidi isolati (appendice) Linfonodi mesenterici Plasmacellule Ig-A secernenti Linfociti T (CD4, CD8) FAE (follicle associated epithelium) E’ diverso da quello che si dispone sui villi intestinali: Scarse cellule mucipare Cellule M (membranose) specializzate nel trasporto di Ag dal lume ai linfociti della lamina propria Cellule dendritiche ( APC) IEL (linfociti intraepiteliali) Meccanismi di tossicità CTL mediata Uccisione dipendente da perforina e granzimi (mediatori solubili nei granuli lisosomiali dei CTL) Uccisione dipendente da Fas-Fas ligand (il linfocita esprime il FasL in seguito al riconoscimento degli Ag estranei sulla cellula bersaglio) LPL (lamina propria lymphocytes) I LPL sono la componente più numerosa e attiva della mucosa intestinale: Linfociti T CD4+ e linfociti B (IgA) Nell’ambito dei linfocitiT CD4 della mucosa: Cel T regolatorie Ag-specifiche (Tr) Attività immunosoppressiva mediata dal rilascio di IL-10 e TGF-β E’ noto che a livello intestinale,così come in altre sedi corporee, è presente la microflora commensale. Il numero di batteri autoctoni che vivono sulle superfici mucose e a livello della pelle supera il numero di cellule che formano il nostro organismo (ecosistema) La normale microflora comprende principalmente batteri ma sono presenti anche virus, funghi e protozoi. I batteri commensali mostrano una forte diversità e si ritiene che siano coinvolte più di 1000 specie diverse (di queste fino a 500 specie sono state identificate nella flora intestinale) - Più del 90% della popolazione batterica è rappresentata da anaerobi obbligati, in particolare: Bacteroides, Eubacterium, Bifidobacterium, Fusobacterium, Peptostreptococcus , etc. - Normalmente presenti sono anche E.coli, Enterobacter, Lactobacillus. barriera mucosa: 1) strutture estrinseche all’intestino (caratteristiche chimico-fisiche dell’ambiente del tratto GI) -acidità gastrica -peristalsi -secrezione di muco e altre proteine 2) strutture intrinseche all’intestino (strutture fisiche dell’intestino) -tight junctions -microvilli barriera immunitaria: IMMUNITA’ INNATA (immediata,aspecifica e sempre presente ) IMMUNITA’ ADATTATIVA (all’infezione): -Immunità umorale(Ag-specifica) -Immunità cellulo-mediata (Ag-specifica) Sistema immunitario intestinale: Protezione contro i patogeni e prevenzione penetrazione di componenti immunogeniche (funzioni di barriera e antiinfettiva) Induzione della non-responsività dell’immunità sistemica verso Ag alimentari e componenti antigeniche dei batteri commensali (Tolleranza orale mucosale) Il cibo contiene un complesso insieme di prodotti animali e vegetali immunogenici. Una parte di questi Ag (1-2%) sono assorbiti intatti, cioè in forma immunogenica, dalla mucosa intestinale, raggiungendo in tal modo la circolazione sistemica. L’applicazione orale degli Ag porta allo sviluppo dell’inibizione della risposta immunitaria sistemica nei confronti degli Ag che raggiungono il sangue Le diverse mucose sembrano differire nella loro capacità di indurre la tolleranza mucosale. La mucosa nasale e intestinale appartengono ai siti più sensibili di induzione della tolleranza. La microflora residente a livello della mucosa intestinale contiene componenti in grado di attivare l’immunità innata e adattativa La microflora gioca un importante ruolo nello sviluppo postatale del SI. Nelle fasi precoci del periodo postatale stimola lo sviluppo sia dell’immunità locale che di quella sistemica. In seguito evoca, al contrario, meccanismi regolatori di inibizione, deputati a mantenere in equilibrio l’immunità mucosale e quella sistemica. - Lo stomaco (ambiente acido,enzimi proteolitici) rappresenta una barriera che previene la continua penetrazione di batteri dall’ambiente fino ai tratti distali dell’app. GI. ( ciò non esclude che possa essere sede di colonizzazione batterica come nel caso di H.pilori) - Il duodeno e il digiuno possiedono una scarsa carica batterica - L’ileo contiene una massiva e diversificata popolazione microbica - Nel colon è presente il più alto numero di batteri Il SIM ha sviluppato specifici meccanismi di regolazione e antinfiammatori che rendono possibile la tolleranza immunitaria nei confronti degli Ag alimentari e dei batteri commensali (oral mucosal tolerance). L’immunità innata: 1) esercita un’azione effettrice diretta volta all’eliminazione del patogeno e all’inibizione della sua crescita attraverso il processo di fagocitosi e il rilascio di composti ad azione microbicida 2) dall’altro stimola e coordina la risposta immunitaria adattativa Ag-specifica mediante il rilascio di chemochine e citochine, l’induzione dell’attività costimolatoria da parte dei fagociti e il meccanismo di processazione e presentazione degli antigeni estranei. Principali mediatori cellulari dell’immunità innata: Neutrofili Leucociti mononucleati (monociti e macrofagi) Cellule dendritiche (APC) Cellule epiteliali Capacità di discriminare i microrganismi patogeni, e quindi pericolosi per l’ospite, dagli innocui membri della flora commensale, al contrario benefici per ospite. Sistema immunitario innato Sistemi recettoriali deputati al riconoscimento microbico innato: TOLL-LIKE RECEPTORS (TLRs) NOD1 e NOD2 (nucleotide binding oligomerisation domain) A livello cellulare lo sviluppo della risposta immunitaria innata si articola in tre fasi: Identificazione degli organismi microbici Trasduzione dell’avvenuto riconoscimento negli appropriati segnali intracellulari Stimolazione delle appropriate risposte effettrici cellulari Toll-like receptors Meccanismo primitivo di riconoscimento degli agenti patogeni (batteri, virus, funghi) Identificano molecole comunemente associate ad organismi pericolosi o dannosi Sono espressi da DCs, macrofagi, neutrofili, cellule epiteliali ed endoteliali Fino ad oggi si conoscono 11 differenti proteine transmembrana appartenenti alla famiglia TLRs I Toll-like receptors I Toll-like receptors I toll-like receptors Cellule epiteliali intestinali barriera meccanica cellule interconnesse e polarizzate tight junctions Enterociti o colonociti Globet cells Paneth cells Cellule M Cellule epiteliali intestinali Trasporto delle IgA secretorie Presentazione dell’Ag (MHC I e MHC II) TLRs e NOD proteins Rilasciano mediatori dell’infiammazione Defensine Nonostante siano continuamente esposte a una significativa carica di batteri commensali, mantengono un tono di iporesponsività nei confronti della flora intestinale Meccanismi in grado di limitare l’attivazione immunitaria Recenti studi suggeriscono una potenziale azione sinergica da parte di molecole effettrici sia dell’ospite che batteriche in grado di antagonizzare e modulare la trasmissione del segnale mediata dai TLRs sia nella fase di trasduzione che in quella effettrice. *Meccanismi dell’ospite che limitano l’infiammazione: molecole in grado di inibire specificatamente le risposte infiammatorie mediate dai TLRs: -Tollip (Tol interacting protein) legandosi al TLRs 2 e 4 inbisce IRAK Un overespressione di Tollip inibisce le risposte pro-infiammatorie TLR-mediate -SIGIRR (single immunoglobulin IL-1R related), anch’essa interferisce con il segnale mediato dai TLRs e IL-1R -ST2, antagonizza il TLR4 sequestrando MyD88 e TIRAP (proteine adattatrici associate ai TLR) -NOD2, proprietà antiinfiammatorie (mutazioni di NOD2 sono associate ad un aumentata suscettibilità nei confronti del Chron.) Antagonizzano la funzione dei TLRs, contribuiscono ai meccanismi di immunosoppressione necessari: contenimento della risposta immunitaria verso i patogeni mantenimento dell’ iporesponsività verso i commensali Meccanismi batterici: i batteri commensali modulano le risposte epiteliali proinfiammatorie verso i loro componenti Recettori antagonisti dei TLRs Batteriochinine (proteasi) La mancata espressione e la redistribuzione dei TLRs limita la trasmissione del segnale mediato dai TLRs indotta dai batteri e dai loro prodotti presenti nel lume intestinale. 1)TLR2 e il TLR4 sono espressi a livelli appena rilevabili nella mucosa intestinale normale Nella linea T84 si è visto che il TLR2 e 4 sono espressi sulla membrana apicale ma in seguito all’attivazione da parte del ligando passano nei compartimenti intracellulari. 2)Le cellule epiteliali gastriche esprimono il TLR5 sulla superficie apicale e su quella basolaterale, tuttavia in seguito a gastrite da H.pilori il TLR5 subisce una redistribuzione sulla membrana basolaterale Altre cellule dell’immunità innata e adattativa partecipano al controllo della risposta infiammatoria: I macrofagi intestinali esprimono il CD14 solo nella flogosi Le T regolatorie (immunosoppressive) esprimono i TLRs Attività immunoregolatoria delle DCs Le cellule dendritiche: Originano da precursori midollari A livello ematico 2 subsets di DCs immature: CD11c+ e CD11c In base alla localizzazione: - di Langerhans (cute e mucose) - dendritiche interstiziali (cuore,fegato,polmone,GI) - dendritiche interdigitanti (aree T-dipendenti di timo e linfonodi) - dendritiche circolanti (sangue e linfa) Cellule specializzate nella presentazione dell’Ag (DCs, macrofagi,linfociti B) La cellula dendritica: Principale sistema di connessione tra la risposta immunitaria innata e quella acquisita, essendo l’ unica cellula in grado di modulare il fenotipo T helper in senso Th1 o Th2 o Tr in funzione del tipo di Ag che riconosce (plasticità funzionale) Attivazione dei linfociti T helper CD4+: Il riconoscimento ed il legame di Ag differenti a differenti TLRs e la conseguente attivazione di specifici segnali intracellulari determinano il rilascio di differenti patterns citochinici da parte delle DCs. Attivazione dei linfociti T helper CD4+: DCs discriminano Ag differenti in termini di produzione citochinica “istruendo” i linfociti T helper verso una risposta Th1/Th2/Tr L’immunità innata e adattativa Citochine:principali attività biologiche La cellula dendritica attiva il linfocita T helper CD4+: Meccanismi di tolleranza immunitaria: incapacità di sviluppare una risposta immunitaria nei confronti di un Ag specifico Prevengono l’attivazione incontrollata dei linfociti T nel corso della risposta immunitaria: 1)anergia clonale 2)immunosoppressione periferica 3)delezione clonale mediante apoptosi indotta dall’attivazione Cellule T regolatorie Ag-specifiche I Tr sono una particolare sottopopolazione di T CD4+ dotata di attività immunosoppressiva, in particolare verso la risposta Th1, mediata dal rilascio di IL-10 e TGF-β ( azione antinfiammatoria) Delezione clonale mediante apoptosi indotta dall’attivazione (sistema Fas-FasL) Attivazione Fas (TNFR/CD95) FasL (proteina di membrana o forma solubile) FADD: Fas associated protein with a death domain \ 1-stimoli apoptotici (segnali d’inizio che attivano l’apoptosi) 2-molecole regolatrici (fase di controllo e integrazione) 3-proteasi caspasiche (fase effettrice comune) 4-rimozione dei corpi apoptotici (fagocitosi) Interazione recettore-ligando FAS - ligando del Fas (linfociti T attivati) TNF - recettore del TNF (TNFR1) Apoptosi indotta dal TNF TRADD: TNFR-adapter protein with a death domain Sopravvivenza indotta dal TNF APOPTOSI,forma particolare di morte cellulare (condensazione della cromatina e frammentazione del DNA) -cellule nello sviluppo normale, nell’organogenesi, nella funzione immunitaria e nella crescita dei tessuti o è indotta da stimoli patologici. Si articola in diverse fasi critiche: -esistono diverse vie di apoptosi -fase di controllo in cui la soglia di apoptosi è determinata dal bilancio tra diversi regolatori pos e neg, che comprendono la famiglia di proteine Bcl-2 -fase effettrice (caspasi che eseguono la proteolisi finale) -corpi apoptotici sono inglobati dai macrofagi La disregolazione di questo processo può contribuire a numerosi processi patologici.