Diapositiva 1 - INAF-Osservatorio Astronomico di Roma
by user
Comments
Transcript
Diapositiva 1 - INAF-Osservatorio Astronomico di Roma
Università “Tor Vergata” – Corso di Laboratorio di Astrofisica – Prof. Buonanno Principi di Interferometria – I Dr. Simone Antoniucci, INAF - OAR VLA Perché Principi di Interferometria - I Imaging con un telescopio singolo O(, ) Sorgente in cielo con distribuzione di luminosità O P(, ) PSF dello strumento I(, ) P(, ) O(, ) Risposta dello strumento Principi di Interferometria - I Imaging con un telescopio singolo • Sorgente puntiforme all’infinito diffrazione di Fraunhofer • Apertura circolare figura di Airy 2J1 D / I() D / : Lambda di osservazione D : Diametro dell’apertura J1 : Funzione di Bessel di 1° tipo • Risoluzione angolare (criterio di Rayleigh) 1.22 D D Principi di Interferometria - I Imaging con un telescopio singolo I(, ) P(, ) O(, ) Risposta del telescopio • Analizziamo la risposta in termini di frequenze (spaziali) Trasformata di Fourier ~ ~ ~ ~ I (u, v) P(u, v) O(u, v) OTF(u, v) O(u, v) OTF ~ OTF P Optical Transfer Function Power Spectrum of the PSF D/ f Principi di Interferometria - I Imaging con un telescopio singolo • Esiste una frequenza di taglio D/: il singolo telescopio funziona come un filtro passa-basso OTF • Le basse frequenze sono “pesate” maggiormente nella OTF Come funziona il campionamento delle frequenze da parte del telescopio? D/ fmax= D/ f = /D risoluzione telescopio massima frequenza campionata alte frequenze spaziali piccole scale spaziali più piccole scale spaziali campionate dai punti esterni dello specchio del telescopio (a distanza reciproca D) Specchio primario (pupilla del telescopio) Un singolo telescopio campiona TUTTE le frequenze spaziali tra 0 e D/ Principi di Interferometria - I Imaging con un telescopio singolo OTF D/ spatial frequency OTF D/ spatial frequency OTF D/ spatial frequency Principi di Interferometria - I Due telescopi: un semplice interferometro Vogliamo incrementare la risoluzione angolare del nostro strumento 1) Aumentare il diametro D del telescopio Risoluzione angolare sarà data da = /D B D Oppure, basandoci su quanto detto prima: B 2) posizionare 2 telescopi a distanza reciproca B (baseline) Risoluzione angolare sarà data da = /B Un interferometro campiona “UNA” frequenza spaziale (B/) alla volta (B>>D) Principi di Interferometria - I Esperimento di Young: interferenza • sorgente schermo con 2 fori osserviamo figura risultante • sul piano focale si osservano frange di interferenza B S1 S2 I I I1 I2 2 I1I2 μ12 cos P Φ = differenza di fase = fattore di coerenza spaziale = /B Principi di Interferometria - I Esperimento di Young con due telescopi :-) • Sorgente puntiforme all’infinito • Due telescopi con aperture circolari di diametro D, a distanza B osservo frange di interferenza modulate dalla figura di Airy del singolo telescopio • Le frange hanno ampiezza = /B B Principi di Interferometria - I Due telescopi: un semplice interferometro • Analizziamo la risposta in termini di frequenze (spaziali) Trasformata di Fourier Optical Transfer Function OTF B1 B B2 D/ f B/ Con la tecnica interferometrica campioniamo alte frequenze spaziali accesso a alte risoluzioni angolari θ ~ λ/B Più baselines più frequenze più informazioni Principi di Interferometria - I Ricapitolando… Diametro D Baseline B Singola apertura 2 Aperture 1.22 /D /B Piano focale Piano focale OTF OTF B/ D/ spatial frequency D/ spatial frequency Principi di Interferometria - I Ricapitolando… • Un singolo telescopio campiona TUTTE le frequenze spaziali tra 0 e D/ = /D OTF B1 B B2 D/ f B/ • Un interferometro campiona “UNA” frequenza spaziale (B/) alla volta = /B B>>D Più baseline più frequenze campionate più informazioni Un singolo telescopio è un interferometro “perfetto” che osserva su tutte le baseline di lunghezza compresa tra 0 e D Un interferometro è uno strumento per misurare le componenti di Fourier dell’immagine di una sorgente Principi di Interferometria - I Come (radio) Principi di Interferometria - I Principi di osservazione • 2 radiotelescopi fissi a distanza B (baseline) • sorgente emette onda radio monocromatica, fronti d’onda piani Caso I Caso II • Sorgente allo zenit • Sorgente si sposta di un angolo =/2B • Onde arrivano in fase • Onde arrivano in controfase • Onde combinate interferiscono costruttivamente • Onde combinate interferiscono distruttivamente output nullo ~ B θ Interferenza distruttiva Interferenza costruttiva θ / 2B B B Segnale in uscita Segnale in uscita Principi di Interferometria - I Principi di osservazione • Al variare di riavrò interferenze costruttive per: / B, 2 / B, 3 / B, • A seguito della rotazione terrestre il segnale in uscita mostrerà ciclicamente una modulazione forte e debole (nulla). • La separazione angolare fra 2 posizioni in cui abbiamo interferenza costruttiva è: ∆θ≈λ/B / B Esempi: =1m B=100m A =1/100 ≈ 0.5° =5cm =6GHz B=10km ≈ 1’’ t t ≈ 2 min t ≈ 67ms t Intuitivamente: B • Sorgenti puntiformi (A, B) mostreranno variazioni ampie di segnale attraversando le linee di visibilità • Sorgenti estese (C) produrranno modulazione di minore ampiezza C t una (simulatanea presenza di coppie di punti sulla sorgente che interferiscono costruttivamente e distruttivamente) c c c c Principi di Interferometria - I Esempio I: osservazioni equatoriali • 2 radiotelescopi all’equatore, baseline in direzione E-W sorgente estesa sorgenti puntiformi non risolte C interferenza distruttiva B ∆θ≈λ/B A interferenza costruttiva λ Polo nord Principi di Interferometria - I Esempio I: osservazioni equatoriali • 2 radiotelescopi all’equatore, baseline in direzione E-W Equatore celeste “Ventagli” di visibilità (visione dall’alto) ∆θ≈λ/B N A B Equatore celeste E W “Ventagli” di visibilità C c c c c S Principi di Interferometria - I Esempio II: osservazioni polari • 2 radiotelescopi in vicinanza del polo polo nord celeste sorgente puntiforme interferenza distruttiva A ∆θ≈λ/B interferenza costruttiva λ Polo nord Equatore Principi di Interferometria - I Esempio I: osservazioni equatoriali • 2 radiotelescopi in vicinanza del polo NCP Polo nord celeste “Ventagli” di visibilità Principi di Interferometria - I Esempio III: osservazioni generiche • 2 radiotelescopi, data baseline e posizione della sorgente cos n n / B (B / ) n (B / ) 0 180 • Le linee di visibilità formano dei circoli celesti attorno alla direzione della baseline dn ( / B) / sin n dn 1 Principi di Interferometria - I Ricostruzione ideale di una (pseudo)immagine… • Abbiamo una serie di misure in cui abbiamo identificato le linee di visibilità • La sorgente si troverà su una delle linee individuate • Sovrapponendo le varie osservazioni (set di linee) otteniamo una pseudoimmagine della regione in esame, in cui identifichiamo la posizione della sorgente • Possiamo anche visualizzare ogni misura ottenuta con una data baseline come un’immagine: osserviamo un pattern di frange nel campo (in direzione normale alla baseline) sommando i vari pattern otteniamo una “immagine” del campo (shading method) Principi di Interferometria - I Quanto Principi di Interferometria - I Risposta ad una sorgente puntiforme • Sorgente puntiforme emette radiazione monocromatica di frequenza . • I due telescopi intercettano i fronti d’onda piani • Siano E1 e E2 i campi elettrici misurati dai due telescopi. E1 E 0 cos t E 2 E 0 cos(t ) s Bcos b θ θ La differenza di fase Φ è data da ( t ) 2B cos ( t ) / | E | E E0 cos t E0 cos(t ) (t ) (t ) E 2E 0 cos t cos 2 2 B Campo elettrico risultante Oscillazione ad alta frequenza modulata da oscillazione a bassa frequenza Φ/2 (battimento) Principi di Interferometria - I Risposta ad una sorgente puntiforme (t ) (t ) E 2E 0 cos t cos 2 2 Oscillazione ad alta frequenza modulata da oscillazione a bassa frequenza Φ/2 =5cm, =6GHz, B=10km ≈ 1’’ T() ≈ 17ns T(Φ) ≈ 67ms (t ) 2 (t ) E 4E cos t cos 2 2 2 2 0 2 Potenza dell’onda ( E2) Principi di Interferometria - I Risposta ad una sorgente puntiforme Mediando su un periodo T tale che: T() << T << T(Φ) (cos2 ½) (t ) 2 ( t ) 4E cos t cos 2 2 2 0 2 LP 1 2 ( t ) 4E cos 2 2 2 0 1 1 cos ( t ) 4E 2E 02 1 cos ( t ) 2 2 2 0 Risposta (nel caso di somma dei segnali) Principi di Interferometria - I Risposta ad una sorgente puntiforme • Eleviamo al quadrato il campo elettrico totale (potenza E2) E E0 cos t E0 cos(t ) 2 2 E 2 E 02 (cos 2 t 2 cos t cos(t ) cos 2 (t )) media 1/ 2 Termine di interferenza media 1/ 2 • Per descrivere l’interferenza possiamo allora considerare il prodotto E1E2 2 E E1E 2 E 02 cos t cos(t ) 0 (cos ( t ) cos( 2t ( t ))) 2 Principi di Interferometria - I Risposta ad una sorgente puntiforme 2 E E1E 2 E 02 cos t cos(t ) 0 (cos ( t ) cos( 2t ( t ))) 2 R PS ( t ) E1E 2 (E1E 2 ) LP 1 2 E 0 cos ( t ) 2 ( t ) 2B cos ( t ) / R PS ( t ) E 02 cos ( t ) E 02 cos2B cos ( t ) / Risposta (nel caso di moltiplicazione dei segnali) (è quel che si fa nel caso pratico) Principi di Interferometria - I Trattamento del segnale in un radiointerferometro Principi di Interferometria - I Risposta ad una sorgente puntiforme s Bcos b θ θ B R PS ( t ) E 02 cos2B cos ( t ) / 2 R PS E cos B( t ) s 2 0 Pattern di frange per una una sorgente puntiforme Principi di Interferometria - I “A che tante facelle?” – G. Leopardi VLTI