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Conoscere i vulcani

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Conoscere i vulcani
Conoscere
ammirarli,
Clicca sul vulcano
per rispettarli,
accedere alla
pagina
principale
i vulcani
temerli
Questo ipermedia si basa su un lavoro
realizzato
unscopi
gruppoed
di inserito
alunni delle
Nato percon
altri
Molti
dei
materiali
(immagini
e
classi
4^
e
5^
della
scuola
primaria
in un contesto più ampio,
“S.Foruli
“ di Scoppito-AQ
video) sono
stati reperitiche
suloperando
l’originale
è
stato
quindi
da
me
in
piccoli
gruppi,
sotto
la da
miame
web.
Alcuni
sono
stati
rimaneggiato
ed
implementato
supervisione,
hanno
ricercato
ed
modificati in alcune parti o nel
organizzato
materiali
ed
informazioni
in
alcune
parti
per
renderlo
formato in cui erano presenti su
sull’argomento
dopo aver
elaborato
uno
adatto
alla
richiesta
del
compito
internet. Me ne scuso con i
schema di riferimento lungamente
proprietari.
negoziato e più volte modificato.
Mauro Ciotti cl E11
Prodotti
vulcanici
Vulcanesimo
secondario
Tipi di
eruzione
Cos’è un
vulcano?
Com’è fatto?
"Un vulcano è come un
enorme bestia cieca, il cui
comportamento va al di la
della comprensione degli
uomini ".
Vulcani nel
mondo
Vulcani
in Italia
Un vulcano
fai da te
Gita
d’istruzione a
Pompei
USCITA
I Vulcani
• I vulcani sono delle
fratture della crosta
terrestre che mettono
in comunicazione con
l'esterno una cavità
sotterranea
contenente magma e
gas imprigionati
all’interno della Terra.
• Questi possono risalire
in superficie
riversandosi all'esterno
e dando origine ad
un’eruzione vulcanica.
avanti
Struttura di un vulcano
In un vulcano distinguiamo:
•il focolare o camera magmatica,
cioè la zona profonda in cui si
raccoglie il magma, una massa
fusa e incandescente
•il camino vulcanico, cioè il
condotto attraverso cui il magma
sale in superficie;
•il cratere, cioè la bocca da cui
fuoriesce il magma(possono
esserci crateri secondari).
•La lava, raffreddandosi, dà origine
alla caratteristica montagna detta
anche cono vulcanico.
USCITA
home
Tipi di eruzione
I tipi di eruzione dipendono
prevalentemente dalla viscosità del
magma che risale in superficie.
La suddivisione fondamentale è tra
eruzioni effusive ed eruzioni
esplosive.
In quelle effusive il magma emesso in
superficie prende il nome di lava e
forma colate che scendono lungo i
fianchi del vulcano.
Nelle esplosive, il magma viene
frammentato in particelle di varie
dimensioni che vengono scagliate
all'esterno con violenza e si
raffreddano formando pomici, scorie
e ceneri, chiamate piroclasti.
Vuoi saperne di più?
Clicca nel riquadro
qua sotto
USCITA
avanti
Magma fluido da origine ad eruzioni di tipo
effusivo che possono presentarsi sotto due forme:
•Eruzione di tipo Hawaiano che origina vulcani a scudo
con al centro una caldera
•Eruzione di tipo Islandese, dove la lava fuoriesce
da lunghe fessure e porta alla formazione di
vasti espandimenti lavici. (Plateaux basaltici).
avanti
Eruzioni di tipo Hawaiano
Vulcano Kilauea Hawaii
L’eruzione del Mauna Lao
indietro
Eruzione di tipo Islandese
Nascita dell'isola di Surtsey, Islanda 1963
indietro
Magma meno fluido da origine ad eruzione di tipo
prevalentemente effusivo
Eruzione di tipo
stromboliano:
la lava ristagna nel
cratere e solidifica.
I gas si accumulano e
quando la pressione
aumenta, si liberano con
forti esplosioni lanciando
in aria brandelli di lava.
avanti
Eruzione di tipo stromboliano:
Etna(Italia)
Vulcano Stromboli (Italia)
indietro
Magma viscoso da origine ad eruzioni di tipo
effusivo esplosivo
•Eruzione di tipo vulcaniano: la lava
solidifica e forma un tappo di grosso
spessore , i gas si liberano con difficoltà e
provocano un esplosione violenta;
•Eruzione di tipo pliniano: i vapori e i gas
fuoriescono con forza e velocità per alcuni
km prima di espandersi (pino marittimo)
in una grande nuvola da cui ricadono
grandi quantità di pomici e piroclastiti
•Eruzione di tipo peleeano: la lava (600 800 gradi C) fuoriesce già solida insieme a
nuvole di gas, vapori e ceneri calde che
ricadono lungo i pendii del vulcano (nubi
ardenti discendenti).
USCITA
home
Anak Krakatau in eruzione vulcaniana,
23. Novembre 2007
indietro
Eruzione pliniana
indietro
Eruzione peleeana
Nube ardente( Clicca l’immagine per
avviare il video)
indietro
Prodotti vulcanici
Lapilli
I prodotti emessi dai vulcani sono lava, gas
diversi e materiali solidi.
La cenere è lava polverizzata, i lapilli sono
frammenti di lava delle dimensioni di una
noce, le bombe e le pomici sono rocce
vulcaniche piene d'aria che possono avere
un diametro anche notevole.
L'emissione di gas da un vulcano si
presenta come un pennacchio di fumo.
La lava solidificando forma le rocce
vulcaniche che insieme con le ceneri
partecipano alla costruzione dell'edificio
vulcanico.
pomice
Bomba vulcanica
USCITA
home
Ceneri
vulcaniche
indietro
Vulcani in Italia
In Italia i vulcani attivi sono quattro:
ETNA , VESUVIO, STROMBOLI, VULCANO.
L'Etna si erge sulla costa orientale della Sicilia, il Vesuvio è
situato nei pressi di Napoli, lo Stromboli e Vulcano si
trovanonell'arcipelago delle EOLIE.
In Italia alcuni vulcani inattivi sono inattivi come l'Amiata e
molti laghi sono antiche caldere.
Il lago di Albano Laziale , nato dall’unione di due crateri vulcanici
avanti
L’Etna
L'Etna (Muncibeddu o
semplicemente 'a Muntagna in
siciliano) è un vulcano attivo che
si trova sulla costa orientale
della Sicilia tra Catania e
Messina. È il vulcano attivo più
alto del continente europeo e
uno dei maggiori al mondo. La
sua altezza varia nel tempo a
causa delle sue eruzioni, ma si
aggira attualmente sui 3.340 m.
s.l.m. Il suo diametro è di circa
45 chilometri.
Etna in eruzione
(foto satellitare)
avanti
Eruzione di Aprile 2000
Nelle cronache storiche che si
riferiscono agli ultimi 2000 anni
si trovano frequentemente
notizie delle sue eruzioni; tra
esse vanno ricordate quella
del1669, che distrusse parte
della città di Catania, e quella
del 1928, nel corso della quale
la lava giunse quasi al mare e
distrusse la cittadina di
Mascali, in seguito ricostruita in
una zona più vicina alla costa.
Tra le eruzioni più recenti
ricordiamo quelle del 1983 del
1992, del 2000.L’eruzione più
recente è del 2007
Eruzione del Settembre2007
avanti
Il Vesuvio
Il monte Vesuvio è un vulcano
esplosivo attivo situato in
Campania
IL VESUVIO è caratterizzato da
un'attività ciclica: a un'esplosione
segue infatti un periodo di
effusioni laviche tranquille.
Negli ultimi 25.000 anni pare che
tali eruzioni siano state solo sette.
La più violenta, dopo quella che
distrusse Pompei ed Ercolano del
79 d.C., fu quella del 1631.
Dal 1944 il Vesuvio è in una fase
di riposo; tuttavia i vulcanologi
prevedono una ripresa dell'attività
nel prossimo secolo.
Il Vesuvio visto dal satellite
Eruzione del 1944
avanti
Stromboli
Stromboli (cratere)
Lo Stromboli è il più attivo dei
vulcani europei, le sue eruzioni
avvengono con una frequenza
media di circa una ogni ora.
Gli strombolani lo chiamano
"Struògnoli". Ma quando è più
attivo e spaventa può capitare
di sentirlo chiamare Iddu",
"Lui", come se riaffiorasse la
memoria della natura divina
che un tempo era riconosciuta
ai fenomeni naturali
incontrollabili.
avanti
VULCANO
Il monte detto Vulcano della Fossa si trova nell’arcipelafo delle Eolie.
E’ alto 386 m, con pendici molto ripide.
Il cratere attivo è situato alquanto spostato a nord-ovest. Attualmente
l'attività vulcanica è data da fenomeni di solfatara e da frequenti
eruzioni, generalmente esplosive.
Sebbene l'ultima eruzione sia avvenuta nel 1888 - 1890, il vulcano non
ha mai cessato di dare prova della propria vitalità ed ancora oggi si
osservano differenti fenomeni: fumarole, getti di vapore sia sulla cresta
che sottomarini e la presenza di fanghi sulfurei dalle apprezzate
proprietà terapeutiche.
avanti
Vulcani inattivi
il Monte Amiata è - anzi era, migliaia di anni fa- un grosso
vulcano le cui eruzioni hanno per secoli inondato le basse
colline circostanti di cenere, lapilli e lava che, una volta
condensati e stratificati al suolo, sono diventati tufo,
contrassegno ed emblema di un'intera civiltà, quella etrusca.
Oggi che il timore di un'eruzione è scomparso, l'Amiata
(1750mt. s.l.m.) è anche una delle più famose stazioni
sciistiche della Toscana
USCITA
home
Vulcanesimo secondario
Una zona che è stata sede di attività vulcanica, una
volta che questa si è estinta oppure attraversa una
fase di temporanea inattività, può presentare svariati
fenomeni che vanno sotto il nome di vulcanesimo
secondario.
Essi comprendono le fumarole, le solfatare, le mofete,
i geyser, i soffioni boraciferi e le sorgenti termali.
avanti
Le fumarole
Le fumarole sono
piccole ma profonde
fessure nel suolo da
cui fuoriescono vapore
e altri gas vulcanici.
Sono presenti
generalmente in
prossimità dei crateri o
dei fianchi di vulcani
attivi, nonché in aree
idrotermali in cui i
centri vulcanici non
sono più attivi.
Fumarole nell’isola di Vulcano
avanti
Le solfatare
Esalazione vulcanica che consiste in
emissione di vapore acqueo, e da
alcuni altri gas da cui si formano
cristalli di zolfo.
Sono manifestazioni legate a vulcani
in stato di quiescenza o prossimi
all'estinzione. Alcune possono dare
origine a depositi di zolfo, sfruttabili.
Le solfatare sono diffuse in tutte le
aree vulcaniche della Terra,
soprattutto in Islanda, in California,
in Messico, nelle Antille, in Cile, in
Giappone, nell'isola di Milo.
Numerose sono anche in Italia: nei
Campi Flegrei (con la famosa
solfatara di Pozzuoli), sull'Etna e
nell'isola di Vulcano.
La bocca Grande (Campi Flegrei)
avanti
Sono emissioni
di anidride
carbonica.
Questo gas è
più pesante
dell’aria e
perciò ristagna
nello strato
d’aria a diretto
contatto con il
suolo rendendo
difficile la
respirazione.
Le mofete
Mofeta di Orciatico (PI)
avanti
I geyser
I geyser sono manifestazioni
vulcaniche secondarie .
La nascita di un geyser ha inizio
quando l’acqua piovana filtra nel
terreno e finisce in una regione del
sottosuolo ricca di rocce porose. Le
rocce circostanti vengono riscaldate
da un bacino magmatico, quest’
acqua non giunge ad ebollizione, ma
viene spinta verso l’alto. La
temperatura aumenta e l’acqua si
trasforma in vapore.
Fuoriesce e porta con sé acqua
ancora liquida in un getto caldo.
Yellowstone National Park (U.S.A)
avanti
I soffioni
Sono getti naturali, soprattutto
di vapor d'acqua
accompagnato vari gas che
escono da fessure del suolo a
una temperatura di 120-210 °C
e a una pressione di 1-6
atmosfere.
I soffioni sono manifestazioni
legate a masse magmatiche
profonde in via di
consolidamento e si trovano in
Islanda, Alaska, California, Cile,
Nuova Zelanda, Giappone e
anche in Toscana.
avanti
Le sorgenti termali
Molto diffuse in Italia, sono costituite da
acque calde, ricche di gas e sali minerali,
spesso sfruttate per le loro proprietà
terapeutiche esse sono costituite da acque
calde che risalgono in superficie. Derivano
dal vapore acqueo, proveniente dal magma
condensatosi oppure dal riscaldamento
delle acque sotterranee per contatto con
rocce calde.
USCITA
home
Il Fujiyama, tipico stratovulcano del
Giappone centrale, ha effettuato circa 15
eruzioni di ceneri e lava dal 781 d.C. ad
oggi.
avanti
Il Krakatoa, stratovulcano insulare con
una caldera sommersa nello stretto
della Sonda, tra Giava e Sumatra.
L'eruzione del 1883 fu una delle
maggiori esplosioni naturali mai
registrate, il rumore fu udito fino a
4000 km di distanza, in Australia.
avanti
Tambora, è uno stratovulcano con caldera alla
sommità, situato nell'isola di Sumbawa
(arcipelago della Sonda). A causa dell'eruzione
del 1815 morirono 10000 persone e numerose
altre soffrirono la fame per la perdita del raccolto
e per la conseguente carestia in Europa e
avanti
nell'America settentrionale.
Surtsey, piccola isola formata da un
cono di scorie e colate di lava situata
davanti alla costa meridionale
dell'Islanda. Nata dal mare nel 1963 e in
eruzione fino al 1967, ha offerto agli
scienziati la possibilità di studiare la
formazione di nuova terra e la
colonizzazione di un nuovo territorio da
parte di piante e animali
avanti
La Soufriere, stratovulcano con duomo
alla sommità, situato nella parte
meridionale dell'isola di Guadalupe; ha
eruttato con esplosioni circa una
decina di volte dal 1400 ad oggi. Nel
corso dell'ultima eruzione avvenuta
nel 1978 i 70.000 abitanti furono
evacuati per alcuni mesi.
avanti
Paricutin, vulcano del Messico,
compreso nella Sierra Madre. Cono di
scorie e lava sorto nel 1943 in un campo
di granoturco, sotto gli occhi increduli di
un contadino. Nel suo breve periodo di
vita ha costruito un cono alto 410 metri,
con estesi campi di lava. Dal 1952 non è
avanti
più attivo
Popocatepetl, stratovulcano incappucciato di
neve che si staglia contro il cielo di Città del
Messico. Ha avuto undici piccole eruzioni
esplosive tra il 1512 e il 1697; dopo una grossa
esplosione nel 1720, si sono registrate soltanto
tre piccole eruzioni, l'ultima nel 1943.
avanti
Katmai (Alaska), stratovulcano con caldera e lago
sulla sommità. L'eruzione del 1912 fù tra le più
grandi avvenute nel mondo in tempi storici: in due
giorni spessi depositi di cenere coprirono un'area
enorme e una valanga incandescente colmò una
valle larga 3 km e lunga 20 km, creando quella che
viene definita "Valle delle Diecimila Fumate". La
caldera sommitale, del diametro di 3 km, si formò
per sprofondamento. L'ultima eruzione risale al
1974.
USCITA
home
Vulcano fatto in casa
Occorrente:
•un sacchetto di ghiaia e sabbia;
•una bottiglia di plastica vuota (come quelle per l'acqua);
•bicarbonato di sodio;
•aceto;
•inchiostro rosso o passata di pomodoro;
•colla tipo vinavil;
•un pannello di compensato.
avanti
Procedimento:
Prima di cominciare l'esperimento, appoggiate il pannello di compensato su
una superficie piana.
Riempite per metà la bottiglia di plastica col bicarbonato e con l'inchiostro
rosso (oppure la passata di pomodoro).
Quindi incollate la bottiglia di plastica sul compensato con la colla. Quando
la bottiglia avrà ben aderito al pannello di compensato, disponete la sabbia
e la ghiaia attorno alla bottiglia, in modo da creare un cono che assomigli
ad un vulcano. Il foro della bottiglia deve rimanere scoperto per permettere
la fuoriuscita della "lava".
A questo punto versate rapidamente l'aceto nella bottiglia e state ad
osservare: il bicarbonato, reagendo con l'aceto, formerà della schiuma che
fuoriuscirà dal vostro vulcano come la lava in una eruzione.
USCITA
home
Autore: Manuela Lasagna
Video da YouTube
Progetto terra–acqua-aria-fuoco
La scuola primaria “S. Foruli” in viaggio di
istruzione a Pompei
Cronaca di un viaggio
Il ventinove Aprile, noi alunni della
scuola primaria “Sebastiano Foruli” di
Scoppito (AQ), siamo andati a visitare
Pompei, città sepolta dalla cenere nel
settantanove dopo Cristo in seguito ad
una tremenda eruzione del Vesuvio.
avanti
La nostra guida nella visita agli scavi della
città si chiamava Rossella.
Per prima cosa ci ha fatto vedere “L’orto
dei fuggiaschi”
Il posto ha questo nome perché
al suo interno sono stati ritrovati
i corpi di parecchie persone che
probabilmente si erano rifugiate
là per scampare al terremoto ed
in seguito sono morte sepolte
dall’eruzione.
Grazie alla tecnica di Fiorelli,
oggi si possono vedere i calchi in
gesso di quei poveretti.
avanti
Poi abbiamo visitato l’anfiteatro; era molto grande, ma più
piccolo del Colosseo.
Sulle gradinate c’erano scritti dei nomi e la guida ci ha
spiegato che quelli erano posti riservati alle famiglie più
importanti della città.
L’anfiteatro è stato chiuso dall’Imperatore per dieci anni
perché, durante una combattimento di gladiatori, era
scoppiata una rissa furibonda tra gli spettatori, come
avviene oggi negli stadi.
avanti
Abbiamo quindi visitato un luogo, il “Termopolium”,
dove si poteva fare uno spuntino; il bancone fatto di
marmo era forato in mezzo, lì si tenevano i cibi in caldo.
avanti
Infine siamo arrivati al foro, una piazza dove si svolgeva il
mercato e che era il punto di incontro per molte altre
attività.
Sullo sfondo c’era il Vesuvio e noi abbiamo fatto alcune
foto di gruppo.
USCITA
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