Trasporto collettivo locale: Gran Bretagna, Francia ed Italia a confronto
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Trasporto collettivo locale: Gran Bretagna, Francia ed Italia a confronto
8° Convegno VAS “Le emissioni nelle grandi città: piani e azioni per fermare l’inquinamento” Inquinamento atmosferico: conoscere per deliberare Francesco Ramella, Istituto Bruno Leoni Camera di Commercio di Milano, 16 dicembre 2010 Inquinamento atmosferico: l’opinione degli europei 100% 17 21 80% 60% 38 31 64 60 Aumenta molto Aumenta un po' Rimane stabile 40% Diminuisce un po' 24 20% 28 0% Olanda Germania Gran Bretagna Fonte: C. Gerondeau, Transport in Europe Francia Diminuisce molto PM10 e “black smoke” come indicatori per valutare l’impatto sulla salute dell’inquinamento “PM10 may be regarded as an important and useful indicator for the health risk of air pollution”. Fonte: WHO - Regional Office for Europe, Health costs due to road traffic-related air pollution. An impact assessment project of Austria, France and Switzerland, 1999, p. 9 “In several recent European studies, black smoke was found to be at least as predictive of negative health outcomes as PM10 or PM2.5” Fonte: WHO - REGIONAL OFFICE FOR EUROPE, Health Aspects of Air Pollution with Particulate Matter, Ozone and nitrogen Dioxide, Report on a WHO working Group, Bonn, 2003, p. 12 “Particles measured by an indirect gravimetric method (black smoke method/BS) give PM5 air concentrations approximately” Fonte: WHO - Regional Office for Europe, Health costs due to road traffic-related air pollution. An impact assessment project of Austria, France and Switzerland, 1999, p. 28, p. 35 La concentrazione del “fumo nero” a Parigi nel periodo invernale: 1956 - 1998 Fonte: AIRPARIF La concentrazione di polveri e PM10 a Milano: 1977 - 2005 175 50 Fonte: ARPA Lombardia Los Angeles: com’era e com’è 1953 Fonte: New York Times, 3 agosto 2005 2003 PM10: presente vs. passato e Paesi ricchi vs. poveri 1.000 1.000 [m g/m3 ] 800 600 400 200 50 200 0 Developing countries (indoor) Milano 1970 (stima) Milano 2005 Fonte: elaborazione su dati WHO e ARPA Lombardia 10 Fondo naturale Più traffico e meno smog Le emissioni unitarie delle auto: 1970 - 2015 5 0,4 0,08 0,05 Fonte: URF NOX :60 auto “2015” equivalenti a 1 auto “1970” PM :80 auto “2015” equivalenti a 1 auto “1970” Inquinamento e speranza di vita: Italia del nord vs. Norvegia Speranza di vita – anno 2003 85 83,1 82,0 80 77,1 77,1 75 Uomini Italia del Nord Donne Norvegia Fonte: elaborazione su dati ISTAT Inquinamento e speranza di vita: un confronto tra le province del Piemonte 85 NO Speranza di vita 83 VB CN BI TO AT VC AL 81 79 77 TO BI VB CN NO AL AT VC 75 20 25 30 35 40 45 50 55 3 Concentrazione media PM1 0 nel capoluogo [mg/m ] Uomini Donne Fonte: elaborazione su dati ISTAT e Legambiente 60 Rischi relativi a confronto Probabilità di ammalarsi di tumore al polmone 15 15 Mortalità per tutte le cause 15 12 12 9 9 6 6 3 3 0 1 Non fumatori 0 Fumatori 1 1,06 PM2,5 = 30 ug/m3 PM2,5 = 40 ug/m3 “Una persona che respira per un anno lo smog di una città molto inquinata come Los Angeles inala la stessa quantità di inquinanti combusti che un fumatore introduce col fumo di 40 sigarette” Fonte: A. De Togni, AUSL Ferrara Inquinamento atmosferico e speranza di vita: il parere dell’Accademia francese delle scienze “Quel est l’impact de la pollution atmosphérique sur la santé, et son importance par rapport aux autres facteurs qui sont, en France causes de décès ou de maladies? Comme nous l’avons vu, de nombreuses incertitudes persistent sur l’ampleur des effets à court et à long terme. Ces incertitudes son liées à la petitesse du risque. Il est relativement facile de mesurer un risque relatif supérieur à 5, c’est ce que l’on faisait il y a trent ans. Depouis vingt ans on s’intéresse à des risque de l’ordre de 1,5 à 2 et ceci est dejà beaucoup plus difficile car les facteurs de confusion introduisent alors des causes notables d’imprécision. Mais avec la pollution atmosphérique, on en arrivé à des risques de l’ordre de 1,02 à 1,05 et on se trouve alors dans des situations très difficiles car les résultats sont influencés de façon critique par la méthodologie utilisée: la correction des facteurs de confusion, les modèles mathématiques qui sont indispensables introduisent alors des incertitudes considérables”. Inquinamento atmosferico e speranza di vita: il parere dell’Accademia francese delle scienze “Alors que le comparaisons entre les régions de France montrent un corrélation très forte de la mortalitè prématurée avec la consommation d’alcool ed de tabac, on n’à pas mis en évidence un impact de l’ensemble des pollutions sur l’espérance de vie ou la fréquence des cancers, à l’echelle nationale ou regionale. Aucun corrélation n’apparait, en France, entre l’évolution de l’espérance de vie est la pollution atmosphérique, puisque c’est en Île de France que l’espérance de vie est la plus longue alors que c’est la région la plus urbanisée et celle où la circulation est la plus importante. On peut égalment noter que les deux régions où l’espérance de vie a le plus progressé, pendant ces dernières décennies, sont la région parisienne et la Provence Côte d’Azur. Ces faits n’excluent pas un impact de la pollution sur la santé mais suggèrent qu’il ne s’agit pas d’un determinant majeur”. Fonte: Académie des sciences - Cadas, Pollution atmosphérique due aux transports et santé publique, Paris, 1999 Riequilibrio modale: una politica inefficace (1) Ripartizione modale della domanda (pax-km) di trasporto di passeggeri L’utenza della metropolitana di Torino 100% 75% 50% 85% 85% 83% 87% 81% DE FR IT UK CH 25% 0% Passenger cars Public transport Percorrenza annua pro-capite in auto Nell’area metropolitana di Torino vi sono 8.500 spostamenti al giorno in meno pari allo 0,5% del totale Fonte: elaborazione su dati UE Fonte: Agenzia mobilità metropolitana di Torino Riequilibrio modale: una politica inefficace (2) Concentrazione media PM10 (area metropolitana del nord Italia): 50 mg/m3 PM10 di origine naturale: 10 mg/m3 Contributo antropico: 40 mg/m3 Contributo da traffico: 30 mg/m3 Contributo traffico passeggeri: 15 mg/m3 Una riduzione del 10% del traffico passeggeri su auto determinerebbe una riduzione della concentrazione di PM10 pari a circa 1,5 mg/m3 Nel caso di Torino la nuova linea di metropolitana ha ridotto la concentrazione di PM10 di circa 0,1 mg/m3 Riequilibrio modale: una politica inefficiente Costo per la riduzione unitaria delle emissioni di PM Numero indice [1985 =100] 10.000 8.000 8000 6.000 4.000 2.000 1600 100 267 1985 1995 0 2005 2015 Road pricing: quale impatto sull’inquinamento? Concentrazione media PM10 nei siti di rilevamento nell’area di applicazione della congestion charge Fonte: London Transport Cosa fare oggi? Il “riequilibrio modale” ha un doppio impatto negativo in termini di finanza pubblica: si riducono le entrate fiscali correlate all’uso dell’auto; aumenta la spesa pubblica per il settore del tpl (metro di Torino: 650 milioni di investimento e circa 30 milioni/anno di spesa corrente) L’inquinamento è in calo ma la congestione è in aumento I costi “esterni” correlati alla congestione sono quelli prevalenti in ambito urbano E’ possibile attuare politiche di riduzione della congestione (e dell’inquinamento) “senza oneri per lo Stato” Due esempi: Oslo e Parigi Il tunnel di Oslo Pedaggio introdotto nel 1990 80% degli introiti destinati alla costruzione di strade sotterranee (20% al TPL) “The Castle tunnel”: Lunghezza: 1,6 km; 6 corsie Costo: 285 milioni di € Pedaggio: 2 € Apertura al traffico: 2 settimane prima dell’introduzione del pedaggio Investimento ripagato in 15 anni "Per conquistare appena uno o due punti di quota di mercato nei confronti dell’automobile, dovremmo investire cifre colossali in trasporti collettivi. Mandiamo piuttosto le automobili sottoterra". (Presidente dell’Unione dei trasporti pubblici francesi) La metrostrada di Parigi Lunghezza: 10 km; 6 corsie (4 di marcia) Costo: 2,4 miliardi di € Finanziamento 100% a carico del concessionario (Cofiroute) Pedaggio: 1,5 – 4,50 € “Mieux circuler dessous pour mieux vivre dessus” Grazie per l’attenzione [email protected] www.brunoleoni.it Istituto Bruno Leoni (IBL) Nato nel 2003 sul modello dei think tank anglosassoni, l’IBL vuole promuovere una discussione pubblica più consapevole ed informata sui temi dell’ambiente, della concorrenza, dell’energia, delle liberalizzazioni, della fiscalità, delle privatizzazioni e della riforma dello Stato sociale. La nostra filosofia viene associata a diverse etichette: “liberale”, “liberista”, “mercatista”. Le soluzioni per cui ci battiamo, sul terreno delle politiche concrete, sono quelle che sanno dare maggior respiro alla società civile, restituire risorse all’economia, liberare la concorrenza e gli scambi e così costruire più benessere e ricchezza per tutti.