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valutazione cognitiva File - E

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valutazione cognitiva File - E
VALUTAZIONE
INTELLIGENZA
Cos’è l’Intelligenza?
“L’aggregato o la capacità globale dell’individuo di agire con uno
scopo, di pensare razionalmente e di confrontarsi in maniera efficace
con il proprio ambiente…”
(Wechsler, 1944, pag.3)
Globale: perché caratterizza il comportamento dell’individuo in senso
globale.
Aggregato: perché è costituita da elementi o abilità che si differenziano a
livello qualitativo.
•Mentre le abilità intellettive rappresentate nella scala possono
essere essenziali come precursori del comportamento intelligente
anche altri determinanti dell'intelligenza, di natura non intellettiva,
possono aiutare a determinare come si esprimono le abilità di un
soggetto.
•Questi fattori che non sono tanto abilità quanto piuttosto tratti e
attitudini, comprendono attributi quali la pianificazione e la
consapevolezza dell'obiettivo, l'entusiasmo, la dipendenzaindipendenza, l'impulsività, l'ansia, la perseveranza.
•Questi tratti non vengono valutati direttamente nelle misure
standardizzate delle abilità intellettive, tuttavia influenzano la
performance del bambino in queste misure così come la sua
efficacia nel vivere quotidiano e nelle più grandi sfide della vita.
“L’intelligenza è una funzione dell’intera
personalità ed è sensibile ad altri fattori oltre
quelli inclusi nel concetto di abilità cognitive.
I test di intelligenza misurano inevitabilmente
anche questi fattori”.
(Wechsler, 1981)
Intelligenza come Funzione
dell'Io





Memoria
Esame realtà
Capacità sintesi
Motricità
Livello cognitivo
“…I test di intelligenza dovrebbero
essere utilizzati ed interpretati da
chi è sufficientemente consapevole
di interpretarli in maniera
intelligente…”
(Kaufmann, 1994 pg.6)
• Come scrivono Kaufman e Lichtenberger
(2002, p. 415):
La persona cui vengono somministrati i test
chiede a chi esamina il suo protocollo di non
sintetizzare la sua intelligenza in un unico
numero “freddo”.
La finalità dell’interpretazione del profilo, infatti,
dovrebbe essere quella di rispondere a
questa domanda identificando ipotetici punti
di forza e di debolezza, che vanno ben oltre
l’informazione circoscritta dal QI Totale e che
porteranno presumibilmente a indicazioni
pratiche, che aiutano a rispondere ai quesiti
dell’invio.
Uno dei metodi più noti e più utilizzati per valutare
l’intelligenza è sicuramente rappresentato dalle scale
Wechsler (prima versione 1939)
Le scale Wechsler comprendono un insieme di strumenti
per la valutazione delle abilità cognitive in diversi gruppi di
soggetti:
 WAIS (Wechsler Adult Intelligence Scale) per
soggetti adulti,
 WISC (Wechsler Intelligence Scale for Children) per
bambini e ragazzi dai 5 ai 16 anni e mezzo,
 WPPSI (Wechsler Preschool and Primary Scale of
Intelligence)per bambini dai 4 ai 6 anni e mezzo
QUANDO UTILIZZARE LA WISC?


La scala WISC è la misura di intelligenza
psicometrica più ampiamente utilizzata per i
bambini
Si tratta di una scala con specifiche e
assodate caratteristiche psicometriche, che è
stata oggetto di numerose ricerche
- RILEVAZIONE DEL RITARDO MENTALE (ORA DISABILITA’
INTELLETTIVA)
- MISUARARE IL POTENZIALE COGNITIVO
- RILEVARE LA COERENZA INETERNA DELLO SVILUPPO
INTELLETTUALE
INDIVIDUARE FORZE E DEBOLEZZE DEL FUNZIONAMENTO
COGNITIVO DEL BAMBINO
EVIDENZIARE RISORSE DEL FUNZIONAMENTO DEL BAMBINO
PIANIFICAZIONE SCOLASTICA.
VALUTAZIONE DELLE RISORSE.
RICERCA CLINICA E
NEUROPSICOLOGICA.
DSM 5



NEURODEVELOPMENTAL DISORDER
DISABILITA’ INTELLETTUALE (INTELLECTUAL
DEVELOPMENTAL DISORDER)
Deficit nelle abilità mentali generali come:
ragionamento, problem solving, pianificazione, pensiero
astratto, giudizio, apprendimento scolastico,
apprendimento dall’esperienza. Il deficit risulta il
difficoltà nel funzionamento adattivo, ad esempio vi è
un fallimento nell’acquisire gli standard di
indipendenza personale e responsabilità sociale.
Disabilità intellettiva


Possono includere aspetti di comunicazione,
partecipazione sociale, scolastica o lavorativa e
indipendenza personale a casa o nei contesti
sociali.
DISTURBO CON ESORDIO IN ETA’ EVOLUTIVA che
include sia un deficit intellettivo che difficoltà in
campo concettuale, sociale e pratico.
Disabilità intellettiva



Criteri:
A. deficit nelle funzioni intellettive come ragionamento,
problem solving, pianificazione, giudizio,
apprendimento scolastico, apprendimento
dall’ambiente  confermato sia da un assessment
clinico e individualizzato che da test di intelligenza
standardizzati.
B. deficit nel funzionamento adattivo che risulta dal
fallimento di ottenimento degli standard evolutivi e
socio-culturali di indipendenza personale e
responsabilità sociale.



B. senza supporto esterno il deficit del soggetto
limita il funzionamento in una o più attività nella
vita di tutti i giorni ( comunicazione, partecipazione
sociale, scuola, lavoro, e vita in comunità)
C. esordio del deficit intellettivo e e adattivo
durante il periodo infantile.
SOSTITUZIONE DEL TERMINE RITARDO MENTALE






Attenzione: i vari livelli si severità della DISABILITA’
INTELLETTIVA sono assegnati in base al funzionamento
adattivo e non al punteggio di QI, poiché è il grado di
adattamento che determina il livello di supporto
richiesto.
I punteggi di QI molto bassi sono empiricamente meno
validi
MILD
MODERATE
SEVERE
PROFOUND



CONCEPTUAL-ACADEMIC DOMAIN: memoria,
linguaggio, lettura, ragionamento, acquisizione
conoscenze, problem solving, capacità di giudizio.
SOCIAL: consapevolezza propri stati e altrui, emozioni,
empatia, comunicazione interpersonale, amicizie
PRACTICAL: imparare e gestire attività giornaliere di
cura personale, gestione soldi, responsabilità scuola,
lavoro, attività ricreative
MILD



CONCEPTUAL: età prescolare non differenze
conclamate. Poi difficoltà lettura, aritmetica, denaro.
Negli adulti compromesse funzioni esecutive, memoria a
breve termine. Pensiero concreto nell’approccio a
problemi.
SOCIAL: interazioni sociali immature. Difficoltà
regolazione emotiva. Comprensione limitata del senso
di rischio, giudizio sociale immaturo, spesso facilmente
manipolabili e plagiabili.
PRACTICAL: cura personale a volte mantenuta.
Supporto per attività complesse in negozi, trasporto,
gestione denaro. Supporto per lavoro e famiglia.
Moderate



Conceptual: sviluppo lento linguaggio e prerequisiti.
Livello elementare acquisizioni scolastiche.
Assistenza continuativa per i compiti giornalieri.
SOCIALE: lingaggio sociale povero, giudizio sociale
e capacità decisionale limitata. Supporto
necessario.
PRATICAL: possibile “addestramento”
all’indipendenza e cura personale nei bisogni di
base. Lavoro con semplici mansioni e supporto
costante. In pochi casi comportamenti disadattivi
Severo



Conceptual: poca comprensione concetti riguardanti
numeri, quantità, tempo. Persone di riferimento
supportano e hanno funzione di gestione nelle azioni
che implicano pianificazione o scelta di soluzioni.
Sociale: linguaggio povero, parole frase. Focus su qui e
ora. Utilizzo più sociale che esplicativo. Relazioni
procurano stato benessere.
Pratico: supporto richiesto per ogni attività.
Supervisione continua. Incapace di scegliere
responsabilmente. Possibili acquisizioni con training
costante
Profondo



Conceptual: assenza processo simbolico. Uso oggetti
per cura, lavoro. Difficoltà coordinazione visuo
motoria.
Sociale: estremamente limitata comprensione del
linguaggio . Espressione non verbale. Relazioni con
persone conosciute con contenimento e gestione
fisica ed emotiva.
Pratical: dipendente dagli altri per tutto. Se non vi
sono difficoltà visive e motorie semplici lavoretti
possono essere eseguiti. Attività ricreative semplici.
Criteri




2 deviazioni standard sotto la media con 5 pt di
margine di errore (70+-5 punti).
Singolo QI non basta batteria neuropsicologica
Importanza della valutazione da parte di altri
informants per le aree dell’adattamento
GLOBAL DEVELOPMENTAL DELAY
Descrizione QI
QI 130 e > 130
120<QI>129
110<QI>119
90<QI>109
80<QI>89
70<QI>79
69 e al di sotto
Eccezionalmente alto
Alto
Medio Alto
Medio
Medio Basso
Basso
Eccezionalmente basso
Gradi di gravità del Ritardo Mentale
Possono essere specificati 4 gradi di gravità del Ritardo
Mentale, che riflettono il livello della compromissione
intellettiva:
Ritardo Borderline (livello del QI da 71 a 84)
Ritardo Mentale Lieve (livello del QI da 50-55 a circa
70)
Ritardo Mentale Moderato (livello del QI da 35-40 a
50-55)
Ritardo Mentale Grave (livello del QI da 20-25 a 3540)
Ritardo Mentale Gravissimo (livello del QI sotto 20
o 25)
Ritardo Mentale, Gravità Non Specificata
Borderline Intellectual
Functioning
• Criteri DSM-IV
• 1 o 2 Ds sotto la media (QI 71-84)
• Emotività controllata accresce le possibilità
cognitive perchè rende più fluidi gli schemi
cognitivi
Un modello di interpretazione (IP) della WISC
Input
Integrazione
Immagazzinam
ento
Output
Modo in cui
l’informazione arriva
agli organi di senso
ed entra nella mente
Interpretazione e
processamento
dell’informazione
Sistemazione
dell’informazione per
il suo successivo
utilizzo
Espressione
dell’informazine
(linguaggio o
comportamento
fisico)
SUBTEST WISC IV (Media=100;
DS=15)











1. DISEGNO CUBI
2.SOMIGLIANZE
3.MEMORIA CIFRE
4.CONCETTI ILLUSTRATI
5.CIFRARIO
6.VOCABOLARIO
7.RIORDINAMENTO LETTERE E NUMERI
8.RAGIONAMENTO CON MATRICI
9.COMPRENSIONE
10.RICERCA SIMBOLI
(SUPPLEMENTARI: COMPLETAMENTO FIGURE, CANCELLAZIONE,
INFORMAZIONE, RAGIONAMENTO ARITMETICO, RAGIONAMENTO
CON PAROLE).
7. Disegno con i cubi DC

Una serie di modelli geometrici
bidimensionali che il bambino riproduce
usando cubetti colorati, accostando le
superfici bianche e rosse entro un limite
stabilito.
7. DISEGNO CON CUBI
Richiesta del
subtest
Obiettivo
generale
Principali variabili cognitive
implicate
Riprodurre disegni
geometrici di difficoltà
crescente accostando fra
loro le superfici colorate
in bianco e in rosso di
alcuni cubetti .
Valutare la capacità di
concettualizzazione,
pianificazione e
ridefinizione delle
strategie di soluzione
dei problemi attraverso
la capacità di
percepire,
analizzare e
sintetizzare secondo la
modalità visiva di
pensiero.
Capacità di analisi visiva come
capacità di scomposizione di un
insieme nelle sue parti componenti;
Capacità di sintesi visiva, intesa come
capacità di organizzazione delle parti
per costruire un tutto;
Capacità di organizzazione visuopercettiva; capacità di ragionamento su
dati visivi; coordinazione visuomotoria;
Passare dal modello bidimensionale al
materiale tridimensionale; analizzare
mentalmente il modello; identificare la
relazione tra il singolo cubetto e la
figura completa; rappresentarsi la
relazione tra i singoli cubetti.
Problem solving
Analizzare un tutto
percettivamente
strutturato separandolo
concettualmente nei suoi
elementi componenti.
7. Disegno con i cubi







Figura sfondo, capacità di scanning visivo.
Velocità psico-motoria.
Sistematicità, continuità metodo.
Flessibilità mentale.
Impulsività vs riflessività.
Ansia tratto eccessiva fretta. Aspetti ossessivi.
Lesioni lobo frontale (visuo-percettive) o lobo
occipitale (inverte bianco e rosso).
4. Somiglianze SO

Una serie di coppie di parole presentate
oralmente per le quali il bambino deve
spiegare la somiglianza con gli oggetti
quotidiani o i concetti che esse
rappresentano.
4. SOMIGLIANZE
Richiesta del
subtest
Obiettivo generale
Principali variabili
cognitive
implicate
Spiegare in che cosa
sono simili due cose.
Legato a conoscenze
verbali e ambiente
culturale.
Capacità di percepire
gli elementi comuni e
significativi dei dati,
confrontarli e
riconoscerli in un’ottita
di entità concettuale.
Valutare la capacità di
individuare relazioni
significative tra
concetti, utilizzando
appropriatamente i
processi di astrazione e
di generalizzazione.
Organizzare i dati in
base a sistemi di tipo
classificatorio.
Capacità linguistiche
sia espressive che
recettive.
Capacità di
astrazione.
Capacità di
concettualizzazione.
Capacità di
generalizzazione.
Capacità di
individuazione e di
scelta delle relazioni più
significative fra entità.
Flessibilità di
4. Somiglianze





Capacità di giudizio formale.
Distinzione dei dati essenziali da quelli
non essenziali.
Fluidità e flessibilità del pensiero.
Originalità e interessi.
Può risultare come richiesta insolita
quindi attività poco familiare, valutare
reazione e resistenza.
4. Somiglianze





Capacità di Adattamento personale.
Oppositività.
Eccessiva elaborazione.
Bisogno di dipendenza (Chiede più volte
se è giusto).
Ritardo e autismo hanno cadute gravi in
questo subtest.
12. Memoria di Cifre MC

Una serie di sequenze di numeri
presentate oralmente che il bambino
ripete nello stesso ordine per la
ripetizione diretta e nell’ordine inverso
per la ripetizione inversa.
12. MEMORIA DI CIFRE
Richiesta del subtest
Principali variabili cognitive implicate
ripetizione diretta:
Attenzione;
Capacità di rappresentazione mentale
verbale o uditiva;
Discriminazione uditiva;
Memoria uditiva a breve termine;
Span di attenzione uditiva;
Capacità di operare mentalmente partendo
da una sequenza predefinita;
Capacità di reversibilità cognitiva (ripetizione
inversa).
ripetere oralmente
delle cifre nello stesso
ordine in cui sono state
pronunciate dal clinico;
ripetizione inversa:
ripetere oralmente
delle cifre in ordine
contrario rispetto a
quello pronunciato dal
clinico
12. Memoria di Cifre






Udito
Memoria di Lavoro: discriminazione,
riorganizzazione e sintetizzazione.
Emotivamente: irrigiditi, ansia e
preoccupazione.
Comportamenti non verbali e para linguistici.
Particolari tecniche di memorizzazione.
ADHD riescono comunque ad impegnarsi.
Concetti illustrati

Il soggetto a cui vengono mostrate due
o tre file di figure deve scegliere una
figura da ciascuna fila per formare un
gruppo con caratteristiche simili.
Concetti illustrati
Richiesta del
subtest
SCEGLIERE DA
DIFFERENTI INSIEMI LE
FIGURE CHE SI
ACCOMUNANO
Obiettivo
generale
Principali variabili cognitive
implicate
Valutare la capacità di
concettualizzazione,
pianificazione e
attraverso la capacità
di percepire,
analizzare e
sintetizzare secondo la
modalità visiva di
pensiero.
Capacità di analisi visiva come
capacità di scomposizione di un
insieme nelle sue parti componenti;
Capacità di sintesi visiva, intesa come
capacità di organizzazione delle parti
per costruire un tutto;
Capacità di organizzazione visuopercettiva; capacità di ragionamento su
dati visivi;
 MEMORIA DI LAVORO,
 analizzare mentalmente il modello;
identificare la relazione tra i singoli e
gerarchizzzare le relazioni
Problem solving
3. Cifrario CR

Una serie di semplici forme (A) o
numeri (B), ciascuna associata ad un
semplice simbolo. Il bambino disegna il
simbolo dentro la forma corrispondente
(A) o sotto il numero ad esso
corrispondente (B) secondo una chiave.
I cifrari A e B sono stampati su un foglio
a parte del protocollo di notazione.
3. CIFRARIO
Richiesta del
subtest
Obiettivo generale
Principali variabili
cognitive implicate
Associare ad un
determinato
numero uno
specifico simbolo
grafico copiandolo
in un apposito
spazio
Valutare la
capacità di
adattarsi a nuove
situazioni di
apprendimento, di
imparare schemi
visuo-motori da
esperienze
ripetitive e di
operare
rapidamente con
materiale insolito
Acuità visiva
Attenzione e
concentrazione
Memoria visiva a
breve termine
Memoria di
sequenze
Capacità di
analisi e
associazione
Capacità
3. Cifrario






Capacità di analisi e associazione degli
stimoli.
Flessibilità.
Motivazione.
Ansia.
Con Sintomi compulsivi risultati mediocri.
Con Sintomi depressivi circa 2 punti in meno
rispetto alla media.
8. Vocabolario VC

Il bambino deve definire una serie di
parole presentate oralmente,
spiegandone il significato.
8. VOCABOLARIO
Richiesta del subtest
Obiettivo generale
Principali variabili
cognitive
implicate
Spiegare il significato di
una lista di parole.
Valutare, attraverso la
conoscenza di parole,
l’estensione e la
profondità della
capacità di
concettualizzazione
verbale, il grado di
padronanza e di
accuratezza delle
funzioni espressive del
linguaggio
Capacità di astrazione
su base verbale;
Capacità di
concettualizzazione e
astrazione;
Capacità di
riorganizzazione
semantica;
Capacità di recupero
delle informazioni dalla
MLT;
Capacità linguistiche
sia recettive sia
espressive.
8. Vocabolario






Parole emotivamente attive.
Influenza prime esperienze e ambiente
familiare e scolastico.
Risposte con parole-stimolo ripescate dalla
memoria.
Discriminazione parole-stimolo o confusione
uditiva.
Ritardo e autismo <7. Disfasie gravi cadute.
Psicosi: punteggi bassi per particolarità,
bizzarrie e perseverazioni.
RIORDINAMENTO LETTERE-NUMERI
Richiesta del subtest
Principali variabili cognitive implicate
Data una serie di
lettere e numeri il
bambino deve ripeterli
mettendo in ordine
prima i numeri
cominciando dal più
piccolo e poi le lettere
in ordine alfabetico
Attenzione e concentrazione;
Capacità di rappresentazione mentale
verbale o uditiva;
Discriminazione uditiva;
Memoria uditiva a breve termine;
Span di attenzione uditiva;
Capacità di operare mentalmente partendo
da una sequenza predefinita e di riorganizzare
le sequenze;
Capacità di reversibilità cognitiva (ripetizione
inversa).
RAGIONAMENTO CON LE MATRICI
Richiesta del
Obiettivo generale
subtest
Principali variabili
cognitive implicate
Il bambino osserva
Valutare la
Acuità visiva
una matrice
capacità di
Attenzione e
incompleta e deve adattarsi a nuove
concentrazione
selezionare il
situazioni di
Memoria visiva a
tassello mancante apprendimento, di
breve termine
scegliendo tra
imparare schemi
Memoria di
possibili
visuo-percettivi e
sequenze
alternativve
capacità astrazione
Capacità di
analisi e
associazione
Astrazione,
10. Comprensione CO

Una serie di domande presentate
oralmente che richiedono la soluzione di
problemi quotidiani o la comprensione
di regole sociali e concetti da parte del
bambino.
10. COMPRENSIONE
Richiesta del
subtest
Obiettivo generale
Principali variabili
cognitive implicate
Descrivere come
comportarsi in
determinate circostanze,
indicare il motivo di
certe prassi sociali e
spiegare il significato di
alcuni proverbi.
Valutare la capacità di
giudizio sociale e di
applicare le conoscenze
apprese sia secondo
criteri di appropriatezza
formale sia di effettivo
buon senso
Pensiero astratto;
Capacità di
generalizzazione;
Capacità di
ragionamento pratico
(relazione causaeffetto);
Capacità di valutazione
e recupero di esperienze
passate;
Capacità di prestare
attenzione alle
domande;
Capacità linguistiche
sia recettive sia
10. Comprensione





Giudizio sociale e morale, appropriatezza
formale e buon senso.
Comuni esperienze di vita, ragionamento
pratico.
Prospettarsi gamma possibilità e facoltà di
scelta.
Tendenza autocontrollo
Disponibilità e Flessibilità: mette insieme
regole implicite del somministratore.
10. Comprensione



Risposte inconsuete ed inappropriate
tratti antisociali.
Risposte bizzarre possibili indici psicosi.
“Cosa devi fare se trovi un portafoglio?”
vs “Cosa si deve fare?”
11. Ricerca di Simboli RS

Una serie di gruppi accoppiati di simboli
ognuno dei quali consiste in un gruppo
target e di un gruppo di ricerca. Il
bambino analizza i due gruppi ed indica
se un simbolo target appare o meno nel
gruppo di ricerca. Entrambi i livelli del
subtest sono riportati in un unico
protocollo.
11. Ricerca di Simboli
Richiesta del subtest
Verificare se nei
due gruppi di
simboli astratti
siano presenti o
meno elementi
comuni.
Obiettivo generale
Valutare la
capacità e la
velocità di
analisi
visuopercettiva
.
Principali variabili
cognitive implicate
•Intelligenza
generale.
•Funzionamento dei
due emisferi e loro
integrazione.
•Memoria visiva.
•Memoria di lavoro
con emi sn.
•Emi ds per simboli e
richiesta.
•Decisione
11. Ricerca di Simboli




Velocità della Memoria visiva.
Motivazione: compito impegnativo e
monotono.
Problemi di Attenzione e
Concentrazione.
Ansia stato e depressi pt bassi;
1. Completamento figure CF

Una serie di figure colorate di scene e
oggetti comuni dove manca un
particolare importante che il bambino
deve identificare entro 20 secondi.
1. COMPLETAMENTO DI FIGURE
Richiesta del
subtest
Obiettivo generale
Principali variabili
cognitive implicate
Indicare che cosa manca
in una serie di 30 figure
incomplete
Valutare la capacità di
richiamo visuopercettivo, di distinguere
fra dettagli essenziali e
non essenziali e di
completamento cognitivo
su base visiva
Capacità visuo-percettive
Acuità visiva
Esaminare la figura
Esplorazione visiva
Attenzione ai dettagli;
Confrontare il disegno con
l’immagine mentale e
individuare le differenze;
Concentrazione;
Memoria visiva
Memoria a Lungo Termine
Valutare quali sono le parti
essenziali e quelle non
essenziali di una figura.
Gerarchizzare le
differenze, individuando il
particolare mancante
essenziale;
SUBTEST OPZIONALI
1. Completamento figure CF







Il subtest non sembra creare un particolare coinvolgimento emotivo.
Emerge Motivazione, spirito di iniziativa, Collaborazione (gira le
pagine), Adattamento al Compito.
Valutare coordinazione mani.
Valutare impulsività, oppositività, capacità di autocontrollo.
Risposte bizzarre e confabulate.
Risposte fuori tema o fuori figura.
Aspetti depressivi.
CANCELLAZIONE
Richiesta del
subtest
Obiettivo generale
Principali variabili
cognitive implicate
Il bambino deve
Valutare la
esaminare una
capacità di
sequenza di figure adattarsi a nuove
bersaglio e
situazioni di
rintracciarle poi in apprendimento, di
una sequenza piu’
imparare schemi
o meno strutturata
visuo-motori da
esperienze
ripetitive e di
operare
rapidamente
Acuità visiva
Attenzione e
concentrazione
Memoria visiva a
breve termine
Memoria di
sequenze
Capacità di
analisi e
associazione
Capacità
2. Informazioni IN

Una serie di domande presentate
oralmente che saggiano la conoscenza
del bambino circa eventi comuni,
oggetti, luoghi e popoli.
2. INFORMAZIONI
Richiesta del subtest
Obiettivo generale
Rispondere ad una serie
di domande. Le risposte
sono connesse alla
cultura di appartenenza
e sono sensibili al grado
di istruzione
Valutare le capacità del
soggetto di recepire
conoscenza dal suo
ambiente, trattenerla
per un lungo periodo e
di richiamarle poi
istantaneamente
Principali variabili
cognitive implicate
Comprensione
verbale
Capacità di acquisire
informazioni
Capacità di recupero
della informazioni dalla
MLT
2. Informazioni




Attenzione all’ambiente circostante.
Livello curiosità mentale, gamma interessi,
ambizione intellettuale.
A livello emotivo: può rievocare situazioni di
difficoltà in cui si è trovato. PAURA della
brutta figura, RITIRO alle prime difficoltà vs
DETERMINAZIONE.
Fiducia in sé: sicurezza, rapidità risposte,
disponibilità a tentare, dipendenza
dall’esaminatore.
2. Informazioni







Reazioni di incapacità espresse.
Negazioni “non l’ho mai sentito”.
Razionalizzazione “non è importante”.
“Non l’abbiamo ancora fatto a scuola”
Impulsività; eccessiva specificazione, tratti
ossessivi.
Risposte ideosincratiche:contatto incerto con la
realtà.
Disfasia: incapacità ad elicitare la risposta giusta
unita alla verbalizzare di incapacità “Ce l’ho sulla
punta della lingua”
6. Ragionamento Aritmetico
RA

Una serie di problemi aritmetici che il
bambino risolve mentalmente dandone
la soluzione oralmente. Alcuni presentati
oralmente altri per iscritto. Tempo
definito.
6. RAGIONAMENTO ARITMETICO
Richiesta del
subtest
Obiettivo
generale
Risolvere a mente,
Valutare la
entro un limite di capacità di usare i
tempo prestabilito, numeri, i concetti
dei problemi di tipo numerici di base
aritmetico
ed il ragionamento
presentati
per risolvere i
oralmente dal
problemi di tipo
clinico o scritti.
aritmetico che si
presentano nella
Svolgere un
vita quotidiana
ragionamento
usando numeri e
concetti numerici
Principali variabili
cognitive implicate
Ragionamento
Attenzione e
concentrazione;
Memoria di
lavoro;
Memoria a lungo
termine;
Capacità di
operare con i
numeri ed i concetti
numerici di base.
Restrizione
cosciente dell’area
6. Ragionamento Aritmetico





Influenze insegnamento scolastico.
A livello emotivo preoccupazione di fare
brutta figura.
Ansia: vuoto mentale-blocco da
prestazione.
Tempi latenza lunghi, disagio mimico.
Chiedono carta e matita, uso dita,
ripetono testo, autoincoraggiamento.
6. Ragionamento Aritmetico





Caduta d’interesse
Si sentono traditi dall’esaminatore
perché il compito è difficile.
Per Ritardo è uno dei subtest più
difficili.
Con disturbi sfera emotiva c’è difficoltà
a mantenere l’interesse.
Con Ansia di Stato punteggi ridotti.
RAGIONAMENTO CON LE PAROLE
Richiesta del
subtest
Obiettivo generale
Principali variabili
cognitive implicate
Il bambino deve
identificare un concetto
comune che viene
descritto con una serie
di indizi
Valutare la capacità di
analizzare
dettagliatamente i
concetti e recuperare
nella memoria a lungo
termine le conoscenze,
discriminare
concettualmente
attraverso il linguaggio
Acuità uditiva
Capacità di
pianificazione cognitiva;
Capacità di
elaborazione
sequenziale;
Capacità di pensiero
logico finalizzato;
Velocità pensiero
sequenziale.
PUNTEGGI DI SIGLATURA:
QI TOTALE: Ci fornisce il livello globale di funzionamento del soggetto
(disabilità, norma, buone dotazioni)
FATTORI:
COMPRENSIONE VERBALE: (SOM-VOC-COMP): valuta la capacità di astrazione,
Generalizzazione, ragionamento pratico, recupero memoria a lungo termine, utilizzo
Del medium linguistico.
RAGIONAMENTO VISUO-PERCETTIVO: (CUBI-CONCETTI ILLUSTRATI-MATRICI):
Coordinazione visuo percettiva, ragionamento astratto su immagini, gerarchizzazione
Non verbale.
MEMORIA DI LAVORO: (MEMO CIFRE-RIORD LETTERE): capacità di operare menta
Lmente, utilizzare pensiero flessibile e reversibile, sequenze operative
VELOCITA’ DI ELABORAZIONE: (CIFRARIO-RICERCA SIMBOLI): buon utilizzo del
Tempo a disposizione per operare scelte, utilizzo memoria di lavoro
ATTENZIONE ALLA DOMANDA CON CUI ARRIVA IL SOGGETTO:
1) VALUTAZIONE DELL’INTELLIGENZA
PUNTO DI PARTENZA PER VALUTARE LE FUNZIONI DI BASE DEL SOGGETTO
ESAME DI REALTA’
GESTIONE DEL TEMPO
ADATTAMENTO A SITUAZIONI DI STRESS
PUNTI DI DEBOLEZZA
PUNTI DI FORZA
UNA VALUTAZIONE DELL’INTELLIGENZA DA SOLA NON BASTA
IL PUNTEGGIO DI QI DA SOLO NON CI DICE CHI E’ LA PERSONA
EVITARE LETTURA STATICA DEL PUNTEGGIO
1) QUANDO E’ STATO SOMMINISTRATA LA PROVA
2) STATO PSICO-FISICO DEL SOGGETTO
3) MOTIVAZIONE
ESEMPI


1) DALLE ANDE AGLI APPENNINI: QUANDO LA
VALUTAZIONE COGNITIVA DA SOLA NON CI DICE
NULLA
2) MI HANNO CHIAMATO COSì MA NON E’ IL MIO
VERO NOME: VALUTAZIONE COGNITIVA COME
BASE PER LA PRESA IN CARICO
DALLE ANDE AGLI APPENNINI
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
QI TOTALE: 60 (DSM-IV Ritardo mentale Lieve)
COMPRENSIONE VERBALE: (SOM-VOC-COMP): 66
RAGIONAMENTO VISUO-PERCETTIVO: (CUBICONCETTI ILLUSTRATI-MATRICI): 68
MEMORIA DI LAVORO: (MEMO CIFRE-RIORD LETTERE):
67
VELOCITA’ DI ELABORAZIONE: (CIFRARIO-RICERCA
SIMBOLI): 62
Dalle Ande agli Appennini

Il soggetto ha una Disabilità intellettiva?

LIVELLO QI OK sotto range

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
CONCETTUALE: difficoltà 2media, ma
apprendimenti buoni e buona capacità linguistica
SOCIALE: interazioni sociali mutate. Alcune
difficoltà regolazione emotiva.
PRACTICAL: buon funzionamento
Dalle Ande agli Appennini

Motivo Segnalazione

Adeguatezza Assessment Testistico scelto

Lettura Quantitativa


Integrazione Informazioni
Anamnesi, crescita, relazioni, investimenti, momento
storico, cos’è cambiato.
Es. 2) Mi hanno chiamato così…

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QI TOT 70 (DSM-IV Ritardo Lieve)
COMPRENSIONE VERBALE: (SOM-VOC-COMP): 62
RAGIONAMENTO VISUO-PERCETTIVO: (CUBICONCETTI ILLUSTRATI-MATRICI): 60
MEMORIA DI LAVORO: (MEMO CIFRE-RIORD LETTERE):
63
VELOCITA’ DI ELABORAZIONE: (CIFRARIO-RICERCA
SIMBOLI): 62
Es. 2) Mi hanno chiamato così

Il soggetto ha una Disabilità intellettiva?

LIVELLO QI OK sotto range

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CONCETTUALE: lettura e scrittura e apprendimento
elementare.
SOCIALE: interazioni sociali nulle. Difficoltà regolazione
emotiva. Problemi plagio.
PRACTICO: sostegno giornaliero necessario per cura
personale. Non uso denaro e tempo.
Dalle Ande agli Appennini

Motivo Segnalazione

Adeguatezza Assessment Testistico scelto

Lettura Quantitativa


Integrazione Informazioni
Anamnesi, crescita, relazioni, investimenti, momento
storico, cos’è cambiato.
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