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LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR
LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR Presentazione William Shakespeare Nacque nel 1564 a Stradford-upon-Avon a Londra. Nel 1592 Shakespeare diventò un drammaturgo. Attorno al 1592 diventò socio del teatro “The Globe” Morì nel 1616 Opere Commedie: La bisbetica domata, Sogno di una notte di mezza estate, Il mercante di Venezia, Le allegre comari di Windsor, La commedia degli equiovoci, I due gentiluomini di Verona, Pene d’amore perdute, Molto rumore per nulla, Come vi piace, La dodicesima notte, Tutto è bene quello che finisce bene, Misura per misura, Pericle principe di Tiro, Cimbelino, Il racconto d’inverno, La tempesta Opere Tragedie: Romeo e Giulietta, Macbeth, Amleto, Otello, Tito Andronico, Giulio Cesare, Troilo e Cressida, Re Lear, Antonio e Clepoatra, Coriolano, Timone di Atene Drammi storici: Enrico VI, Riccardo III, Riccardo II, Re Giovanni, Enrico IV, Enrico V, Enrico VIII Poemi: Venere e Adone, Lucrezia violata Poesie: Il pellegrino appassionato, La fenice e la tortora, I sonetti LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR Personaggi Sir John Falstaff Fenton: giovane uomo Shallow: giudice di campagna Slender: nipote di Shallow Frank Ford: cittadino George Page: cittadino Don Ugo Evans: parroco gallese Personaggi Dottor Caius: medico francese Robin: paggio di falstaff Madonna Ford Madonna Page Anna Page : figlia di Page e Madonna Page Monna Spiccia: governante di Caius Ruscello: signor Ford travestito Trama Sir John Falstaff, protagonista dell’opera, decide di corteggiare due ricche donne sposate, signora Ford e signora Page, inviando loro due lettere d'amore identiche. Nel frattempo i signori Page sollecitano la figlia Annette a sposarsi. Entrambi suggeriscono mariti diversi, ma lei ama solo Fenton. Contemporaneamente le due Madame decidono di vendicarsi di Falstaff: prima lo gettano nel Tamigi, poi lo fanno travestire da donna e picchiare, infine lo spaventano attirandolo nella foresta di Windsor. L’uomo capisce d’aver sbagliato e si pente. Nel contempo Annette e Fenton si sposano. TRENTO, AUDITORIUM S.CHIARA 23 gennaio 2011-ore 16 LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR di William Shakespeare Teatro Eliseo con Leo Gullotta traduzione e adattamento di Fabio Grossi e Simonetta Traversetti con Alessandro Baldinotti, Paolo Lorimer, MirellaMazzeranghi, Fabio Pasquini e conRitaAbela, FabrizioAmicucci,Valentina Gristina e Cristina Capodicasa, Gerardo Fiorenzano, Gennaro Iaccarino, Federico Mancini,GiampieroMannoni,SantePaolacci, SergioPetrella,VincenzoVersari regia Fabio Grossi scene e costumi Luigi Perego musiche Germano Mazzocchetti coreografie Monica Codena luci Valerio Tiberi regista assistente Mimmo Verdesca Commento L’opera è fedele al contesto storico e non è stata modernizzata. A differenza del copione originale, sono stati aggiunti brani musicali inerenti alle vicende narrate. Il linguaggio è abbastanza semplice e talvolta volgare. Il parroco, Don Ugo Evans, utilizza nei suoi discorsi frasi latine spesso grammaticalmente scorrette. La Regina La scena è molto scarna e l’unico elemento onnipresente è la mastodontica figura della regina Elisabetta I, che commissionò questa commedia attorno al 1600. La pelle della sovrana è candida, mentre il vestito è di velluto rosso. Inoltre può ruotare il capo osservando le vicende dall’alto. La Regina Il cambio di scenografia è rappresentato dall’alzarsi e abbassarsi dei mantelli e della gonna della donna. I primi riproducono il borgo e l’interno dell’abitazione della famiglia Ford. Con l’alzarsi del vestito, invece, la scena si sposta nella casa di Falstaff. Quando viene rappresentata la notte, sotto la quercia nella foresta di Windsor, si solleva il mantello retrostante tempestato di luci che rimandano al cielo stellato. Commento personale Leo Gullotta è riuscito ad interpretare eccellentemente il personaggio di Sir John Falstaff, riscuotendo un lungo ed intenso applauso. La commedia ci è piaciuta molto perché è stata divertente e ha coinvolto lo spettatore nelle varie vicende, proiettandolo nell’epoca shakespeariana. E’ stato molto interessante pure l’incontro con l’attore principale che ci ha fatto capire l’importanza di andare a teatro anche al giorno d’oggi quando la televisione sembra l’unico mezzo di evasione capace di “parlare” ai giovani. Fine Campestrin Arianna Campestrini Antonella Poli Francesca Purin Massimo Voltolini Michela