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L'isola dei due mondi di Geraldine Brooks Luigi Gaudio L’autrice: Geraldine Brooks • È una scrittrice e giornalista australiana, nata a Sydney nel 1955. • L’isola dei due mondi (titolo originario «Caleb’s crossing») si basa su un rigoroso lavoro sulle fonti storiche, e ci permette di aprire uno squarcio su un periodo storico molto interessante Il titolo: perché due mondi? • Perché in quell'isola dell'Atlantico, vicina al Massachusetts, convivono due mondi apparentemente inconciliabili: quello dei puritani che giungono dall'Inghilterra per colonizzare e per convertire, e quello degli amerindi (indiani d‘America), gli indigeni del posto, con le loro credenze animiste e usanze tribali. Le tematiche: La condizione femminile • La donna allora non poteva studiare, doveva svolgere solo mansioni domestiche. La protagonista e narratrice rivendica almeno la scelta del marito. Le tematiche: La condizione femminile • Bethia non può ammettere che anche la scelta del marito sia fatta da altri. È già difficilmente sopportabile che siano altri a decidere che cosa deve fare (la governante, per non dire la schiava) e quello che non può fare (studiare e approfondire la sua cultura). Le tematiche: La condizione femminile • Giustamente non può tollerare, quindi, che qualcun altro decida anche chi deve essere l'uomo della sua vita. Le tematiche: la religione • Il testo esplora anche questioni tematiche relative alla natura di Dio e all'interrelazione tra il peccato, la redenzione e la salvezza eterna. Caleb all'inizio si mostra scettico nei confronti della religione cristiana, dal momento che, dice a Bethia, è assurdo che tutti gli uomini paghino con il peccato originale la colpa di uno solo di loro (Adamo). Le tematiche: la religione • Poi però quando si trasferisce a Great Harbour si accosta sempre di più al cristianesimo, fino a convertirsi, senza però rinnegare del tutto le proprie origini tribali. Le tematiche: la religione • Si percepisce un giudizio negativo sul fanatismo religioso dei puritani, soprattutto per il forte senso di colpa che infonde in Bethia, e per le severe punizioni: si arriva "fino al punto di trafiggere con un chiodo la lingua del colpevole (pag. 199) di maledire qualcuno in nome di Dio, come fa Bethia con Makepeace. Le tematiche: la natura • Bethia percorre gli ampi spazi incontaminati dell’isola in groppa al suo cavallo. Lei impara ad amare e rispettare la natura da Caleb, che le insegna anche come far fruttare il terreno, abbandonando le tecniche agricole occidentali, che sull’isola sono poco efficaci. La fabula • Questo romanzo storico, ambientato nel periodo prerivoluzionario in America (dalla metà alla fine del 1600) è la storia di una giovane ragazza puritana e del suo rapporto con un ragazzo nativo, in un periodo di diversi anni, in quanto racconta tutta l'esistenza, e la lotta dei due giovani per conquistare la propria identità individuale. La fabula • Sono presenti retrospezioni (es. sulla morte di Zuriel, o sulle passeggiate di Bethia e Caleb sull'isola), e anticipazioni (vedi sezione su "Punto di vista") Narratore e punto di vista • La storia è raccontata dal punto di vista della narratrice e protagonista Bethia Mayfield. particolarmente interessante il modo in cui Bethia racconta la sua storia, iniziando ognuna delle tre parti del libro con una sorta di piccola anticipazione di quello che sarà esito, o almeno una parte dell'esito, della vicenda. Narratore e punto di vista • Poi torna indietro e spiega come sì arriva a questo risultato. In altre parole, lei inizia dalla fine e risale agli inizi, lasciando sufficienti indizi nei primi paragrafi perché il lettore almeno intuisca a grandi linee cosa accadrà. Questo avvince e rende il lettore estremamente interessato a capire come si evolvono i fatti. I luoghi: l’isola (Martha Vineyard) I luoghi: l’isola (Martha Vineyard) • Gran parte dell'azione del racconto è ambientata su un'isola al largo della costa orientale degli Stati Uniti, nell'Oceano Atlantico. L'isola è conosciuta oggi come Martha Vineyard, all'epoca era chiamata dagli amerindi originari del posto con il nome di Noepe. I luoghi: l’isola (Martha Vineyard) • É un'isola bellissima, e la civiltà occidentale vi trova spazio faticosamente: • "È cosi su quest' isola, dove viviamo schiacciati fra la selva e il mare. • Come i figli di Adamo dopo la Caduta, possiamo contare solo su noi stessi, dobbiamo provvedere da soli ai nostri bisogni, facendo da fabbri, panettieri, farmacisti e anche da becchini.." Pag. 13 I luoghi: Great Harbor I luoghi: Great Harbor • Sulla costa orientale dell'isola, sul lato occidentale di un'ampia baia, è insediata la comunità puritana di origine inglese nel paese dì Great Harbor (Porto Grande). È la comunità di origine di Bethia e della sua famiglia, la loro azienda agricola è nelle vicinanze di Great Harbor. I luoghi: Manitouwatootan I luoghi: Manitouwatootan • Questo è il nome di un villaggio di Wampanoag sul lato settentrionale dell'isola, l cittadini di questa città sono nativi amerindi che si sono convertiti al cristianesimo, grazie alle prediche del padre dì Bethia. Caleb ne è un esempio. Suo zio Tequamuck, che è uno stregone, si mantiene fortemente avvinghiato alle credenze animiste tradizionali. I luoghi: Takemmy e Nobnochet I luoghi: Takemmy e Nobnochet • Takemmy è un altro villaggio Wampanoag al centro dell'isola. Li vicino vive la famiglia Merry. • Nobnochet: Al Nord, vi risiede una tribù di Wampanoag, presso la quale giunge Bethia, insieme con suo padre, il pastore, che cura un indigeno ammalato. I personaggi: La famiglia Mayfield • È composta dal nonno Thomas Mayfield senior, che è anche il fondatore della colonia, che si è separato dagli altri colonizzatori del Massachusetts, per evitare la loro eccessiva rigidità. Il padre Thomas Mayfield junior è un pastore protestante. I personaggi: Bethia • Bethia è la protagonista del libro, ed è anche narratrice in prima persona. Il suo nome deriva dalla sua fede cristiana, e significa servo. Nel corso della narrazione, seguiamo Bethia a partire dai quindici anni della parte 1, ai diciassette della parte 2, fino ai settanta della parte 3. In tutte e tre le parti, e apparentemente in tutte le epoche della sua vita, Bethia dimostra forte volontà e determinazione. I personaggi: Bethia • Lei lotta costantemente per trovare l'equilibrio tra ciò che crede sia giusto (ad esempio, che lei abbia un trattamento pari a quello ricevuto da suo fratello Makepeace e dagli altri maschi della sua comunità) e la realtà (cioè, che le donne sono generalmente ritenute inferiori e sottomesse agli uomini). I personaggi: Bethia • Solo quando lei è con il ragazzo nativo Caleb sente di essere rispettata e si sente voluta bene, come se fosse lui il suo fratello, e non Makepeace. Arco di tempo • In questo romanzo storico, ambientato in America prima della rivoluzione (precisamente dalla metà alla fine del 1600) si narra tutta la vita di Bethia, una giovane ragazza puritana, e il suo rapporto di amicizia con un ragazzo nativo, in un periodo di circa settant’anni. Struttura dell'opera • Come già accennato, ognuna delle tre parti del romanzo inizia con una breve spiegazione della situazione di Bethia in quel particolare momento della sua vita, ed è seguita dalla dettagliata narrazione, capitolo per capitolo, dell'evolversi di quella situazione. Frequenti le ellissi e i flashback. Trama- Parte I • Il romanzo inizia con la descrizione di Bethia che finge di dormire, ma ascolta con attenzione. É stata sua madre a insegnarle il valore del silenzio: "Taci e ascolta. Sono brava in questo. É stata mia madre ad insegnarmi i pregi del silenzio" pag. 12 Trama- Parte I • Quello che sta ascoltando è il dialogo fra suo padre (il pastore Mayfieid) e il fratello (Makepeace) che discutono se è saggio portare un ragazzo di nome Caleb nella loro famiglia. Makepeace sostiene che Caleb è poco più di un pagano, mentre Mayfield è convinto che dimorare fra di loro è il modo migliore per poterlo convertire. Trama- Parte I • Inizia così un flashback in cui Bethia ricorda come anni prima ha conosciuto Caleb, spiegando così perché è tanto coinvolta dalla discussione del padre e del fratello. Trama- Parte I • A nove anni lei ha perso il fratello gemello Zuriel per un incidente, che aveva lasciato un grande vuoto, perché Bethia amava giocare con lui, si è sempre trovata in grande sintonia con Zuriel, a differenza di quanto avveniva con Makepeace. Trama- Parte I • Bethia trova però in Caleb un buon amico, che ben supplisce alla mancanza di Zuriel. Da tempo i due si incontrano spesso, di nascosto da tutti. Caleb le ha rivelato tutti i segreti dei wampanoag, e le ha insegnato la loro lingua. Inoltre le ha trasmesso un grande rispetto per tutti gli elementi della natura, nelle splendide gite insieme nel cuore della bellissima e quasi totalmente incontaminata isola dei due mondi. Trama- Parte I • Ad esempio, i bianchi vogliono far crescere sull'isola le piante nelle coltivazioni di stile europe, con le file e le zolle ben ordinate, ma riescono a far fruttare il terreno molto meglio quando accolgono, magari attraverso le strane conoscenze di Bethia, le pratiche degli indigeni, che piantano insieme fagioli e frutti selvatici. Trama- Parte I • Sull'isola è molta la tensione tra i bianchi e i nativi dell'isola. Bethia è infastidita dalla mancanza di rispetto che i coloni mostrano verso la natura. Lei è più affascinata dalla spiritualità dei Wampanoag che dalla predicazione che il padre fa ogni sabato. • "Ci insegnano fin da piccoli a vedere la Natura come un nemico da soggiogare, ma io a poco a poco sono giunta ad adorarla" pag. 15 Trama- Parte I • Per questo Bethia si sente indecisa, da una parte eccitata dalla prospettiva dell'arrivo di Caleb a casa sua, perché gli vuole bene, ma nello stesso tempo spaventata, perché ritiene un peccato il fatto che sia attratta dal modo "selvaggio" di concepire la natura. Bethia sente inoltre come un peccato il suo desiderio di conoscere e di studiare, attività proibita per le donne dell'epoca. Trama- Parte I • Caleb chiede a Bethia di dargli il libro che sta leggendo, ma Bethia spiega che non le è possibile, perché non è suo, e si sente in colpa perché ha preso il libro di nascosto. Caleb, come gli altri Wampanoag, non conosce la proprietà personale dei beni e si arrabbia. Trama- Parte I • Tutta presa dal suo senso di colpa, quando muore la madre durante il parto di un fratello mai nato, che è rimasto quindi senza nome, Bethia spiega questi lutti come una punizione divina per le simpatie da lei concepite per la religione delle tribù wampanoag. Trama- Parte I • Caleb annuncia poi a Bethia che non potranno più vedersi, perché lui deve sottoporsi al rito di iniziazione in mezzo alla foresta. Bethia ha il cuore spezzato ed è timorosa per il destino di Caleb. Trama- Parte I • Intanto il padre sta pensando di promettere la mano di sua figlia Bethia a Noah Merry, un giovane agricoltore nelle vicinanze. Quando il pastore Mayfield visita la famiglia Merry, la madre di Bethia la incoraggia, perché Noah è un buon partito. Trama- Parte I • Mentre era lì, due indigeni arrivano a raccontare di uno venuto a far loro visita che si è ammalato. Bethia scopre che il pellerossa ammalato è il padre di Caleb, il sonquem, cioè il capo della sua tribù, che ha preso l’ elleboro. Trama- Parte I • Il padre di Bethia cura e guarisce il padre di Caleb, e il pastore Mayfield spera che questo lo aiuterà a convertire gli indigeni. Ma Tequamuck, lo stregone zio di Caleb, ferma tutti, allontana Mayfield e impone il silenzio. Trama- Parte I • Più tardi, il padre di Caleb e molti altri della tribù muoiono di vaiolo. A questo punto il pastore Mayfield annuncia che Caleb verrà a vivere con loro e a studiare insieme a Makepeace e Joel, un altro Wampanoag, che è il figlio di lacoomis, il primo "pellerossa" che si è convertito al cristianesimo. Trama- Parte I • Caleb viene quindi accolto nella casa dei Mayfield, non senza il parere opposto di molte famiglie di coloni inglesi, ad esempio gli Alden, una famiglia di xenofobi razzisti, antagonisti dei Mayfield, anche se gli Alden non riescono ad avere seguito presso gli altri coloni, che riconoscono l’autorità dei Thomas Mayfield (padre e nonno). Trama- Parte I • Caleb stringe amicizia con Joel, e si dimostra portato per lo studio (a differenza del pigro Makepeace), e dal momento che gran parte delle materie di studio sono di carattere religioso, si avvicina sempre di più al cristianesimo, e si converte alla religione dei bianchi, anche se non dimentica del tutto la sua identità originaria, e la sua cultura. Makepeace dubita della conversione di Caleb, che crede sia ancora un "idolatra". Trama- Parte I • Egli potrà poi passare alla Indian School di Harvard, insieme con Joel, usufruendo dei sussidi economici di una società inglese per la conversione e l'educazione dei nativi americani, mentre Makepeace, che nutre il desiderio di diventare un pastore, anche se non ha molta voglia di studiare, non gode del sostegno economico dei suoi due compagni di studio. Trama- Parte I • Bethia è sconvolta dalla vicinanza di Caleb, ma si concentra sulle sue faccende domestiche (le uniche concesse ad una donna all'epoca). e vede la dedizione ai compiti domestici come un modo per espiare i suoi peccati, che lei crede abbiano contribuito alla morte della madre. Trama- Parte I • Bethia si dedica alla sua sorellina, Solace, ed ha il cuore spezzato quando la bambina annega in un nuovo pozzo, scavato da poco vicino alla loro casa. Il pastore Mayfield continua ad occuparsi, pur con dolore, della predicazione degli indigeni, aiutato da Bethia, che volge al padre le attenzioni che prima aveva per Solace. Trama- Parte I • Egli è convinto che l'unico modo per fare progressi nella conversione del Wampanoag è quello di distruggere il potere dei loro pawaaws (stregoni). Decide allora di partire per chiedere aiuto in Inghilterra, come aveva fatto John Eliot per la sua missione di conversione degli indiani sulla terraferma, Il Pastore Mayfield parte per l'Inghilterra, ma annega quando la sua nave affonda durante una tempesta. Trama- Parte I • Tequamuck, il pawaaw dei Wampanoag e zio di Caleb, aveva maledetto Mayfield alla sua partenza. Per questo Makepeace lo incolpa e lo ritiene responsabile della morte di suo padre. Trama- Parte I • Makepeace diventa sospettoso e geloso di Caleb e addirittura accusa Bethia di aver amoreggiato con Caleb di nascosto. Bethia però ha la coscienza pulita e le insinuazioni del fratello non fanno che peggiorare il rapporto fra Bethia e Makepeace, già da tempo deteriorato. Trama- Parte I • Nel frattempo il nonno Mayfield ha un'idea sul futuro di Makepiece e di Bethia, la confida a Bethia, chiedendole una risposta, che non arriva subito, perché Bethia vuole fare un po' soffrire Makepeace, ma che poi arriva, perché comunque Bethia ritiene che questo sia il destino cui è chiamata da Dio, e Io dice anche a Caleb. Trama- Parte II • Così Bethia accompagna suo fratello, Joel e Caleb sul continente, dove diventa governante di una scuola di ragazzi adolescenti a Cambridge, Massachusetts. Suo nonno aveva sottoscritto un contratto con il maestro Carlett, preside di quella scuola, con il quale "cedeva" per quattro anni i servigi della nipote Bethia, e in cambio otteneva per Makepeace la possibilità di frequentare gli studi. Trama- Parte II • La vita dei giovani ad Harvard non è sempre felice, a causa del ricordo delle persone care perse per sempre Trama- Parte II • Mese per mese, Caleb e Joel si coinvolgono sempre di più nei loro studi, e gli elementi originari e nativi della loro personalità e identità affiorano in superficie solo occasionalmente. Nel frattempo, una giovane donna nativa, Anne, viene a studiare ad Harvard, e dorme in un pagliericcio accanto a Bethia Trama- Parte II • Dal momento che gli studi di Makepeace non proseguono bene, il nonno e Makepeace cercano di convincere Bethia a lasciare Harvard sposando Noah Merry. Suo padre Jacob Merry vorrebbe che il figlio sposasse Bethia. Trama- Parte II • Noah in effetti non è cattivo, è solo un po' rozzo, ma è un buon lavoratore. Il problema è che Bethia non può accettare che anche la scelta del marito sia fatta da altri. Già non concepisce che siano altri a determinare quello che deve fare (la governante) e quello che non può fare (studiare e approfondire la sua cultura). Trama- Parte II • Cosi quando Makepeace le fa la proposta, lei invoca la maledizione di Dio su di lui. Questo provoca la reazione anche del preside Carlett e la punizione da noi già descritta nell'introduzione. Trama- Parte II • Solo quando è passato un po' di tempo, il preside Carlett cerca di capire le motivazioni della maledizione di Bethia, ed allora fa una proposta imprevista a Bethia: che sposi suo figlio Samuel invece di Noah. Certo Carlett non può garantire l'agiatezza dei Merry, ma forse non è questa la cosa più importante per Bethia. Trama- Parte II • Infatti quando Bethia conosce Samuel Carlett, si innamora di lui. In particolare l'affascina la biblioteca di Harvard, cui accedono solo pochi eletti, ancora un po' sfornita di libri di materie scientifiche, come vorrebbe ad esempio Samuel, che è attratto dagli studi di Medicina. Trama- Parte II • Qui, incidentalmente, occorre dire che si trovano le basi della cultura americana, nel ricordo di John Harvard, il pastore protestante inglese, che ha dato il nome all'Università di Harvard. Trama- Parte II • La più antica istituzione universitaria degli Stati Uniti d'America, fu fondata nel 1636, a Cambridge, nel Massachusetts (da non confondersi con la Cambridge inglese) con i contributi di alcuni cittadini privati, fra cui il primo fu appunto John Harvard. Trama- Parte II • Bethia ha le idee abbastanza chiare su cosa scegliere fra 1. una vita agiata e tranquilla dal punto di vista economico, ma poco stimolante, che si prospettava con Noah Merry; Trama- Parte II 2. e una vita forse più stentata, accanto ad un giovane che cerca di fare il professore, e allora come adesso non è questa la professione più redditizia, ma ricca di un ingrediente che mai il giovane Merry avrebbe potuto garantirle: la cultura. Trama- Parte II • Dopo aver preso questa scelta, fu comunque tentata di lasciare la terraferma per tornare sulla sua isola, anche senza Samuel, come le proponevano il nonno e Makepeace. • "Ma un'altra visione, meno confortante, veniva a visitarmi. Una sola immagine: un'imponente porta di rovere massiccio che si chiudeva davanti ai miei occhi. Era la porta della biblioteca. Trama- Parte II • Un giorno si era aperta per me ed ero stata accolta nel tempio degli uomini sapienti. Non riuscivo a immaginare con chiarezza come sarebbe stata la mia vita se avessi sposato Samuel Carlett, sapevo cos'avrei perduto se non l'avessi fatto. Trama- Parte II • L'incanto delle lingue antiche sarebbe diventato solo un ricordo, nessuno mi avrebbe donato libri di poesia, nessuno mi avrebbe affascinato con le sue parole... E rammentavo anche dell'altro: labbra frementi, il tocco di mani smaniose.“ Pag. 248 Trama- Parte II • Così Bethia decide di rimanere ad Harvard a lavorare come una serva, pur di rubare qualche pillola di saggezza ascoltando di nascosto le lezioni universitarie Trama- Parte II • Bethia riesce poi ad evitare uno scandalo quando Anne subisce un aborto spontaneo, dopo una rapporto con un uomo bianco di notevole status sociale e politico, dimostrando che Anne è stata vittima e non complice di questa violenza Trama- Parte II • Il rapporto tra Bethia e Samuel si approfondisce, fino a quando lei cede al desiderio fisico per lui, ancora una volta autoconvincendosi di aver ceduto a desideri satanici. Intanto, la sua amicizia con Caleb continua, e Caleb è l’unica persona che aiuta Bethia nelle sue scelte di vita Trama- Parte III • Inizia con il commento di una ormai anziana Bethia settantenne sulla sua felicità, una volta tornata sull'isola diversi decenni prima, avendo formato una famiglia con Samuel. Si descrive come lei e Samuel si siano sposati, siano andati in Europa per consentire a Samuel di studiare medicina a Padova, e abbiano avuto un figlio, Ammi Ruhama, il primo di diversi discendenti. Trama- Parte III • Bethia ricorda anche come Caleb e Joel abbiano superato tutti i pregiudizi razziali, anche di certi loro insegnanti e compagni di studio, e siano diventati i primi della classe ad Harvard. Poco prima della loro laurea, però, Joel viene ucciso dai nativi che lottavano per impedire la diffusione della cultura dei bianchi anche fra gli amerindi, che secondo loro contaminava la loro spiritualità, mentre Caleb si ammala di tubercolosi. Trama- Parte III • Una visita disperata fatta da Bethia allo zio di Caleb, il potente pawaaw (stregone) servirà solo a rendere meno dolorosa la sua morte. Lei infatti sussurrerà all’orecchio di Caleb le ultime parole che Tequamuck le aveva affidato per lui (pag. 327), poco prima che lui muoia. Trama- Parte III • Il libro volge al termine con una nota amara: a causa di una guerra il collegio Indiano in cui hanno studiato Caleb e Joel viene demolito. Rimane solo la speranza che in un futuro qualche altro indigeno possa studiare ad Harvard come hanno fatto Caleb e Joel. Trama- Parte III • Ammalata ormai in modo incurabile, Bethia fa un bilancio della sua vita, ed è fiera anche di aver messo per iscritto la sua esperienza, anche se "queste pagine saranno il mio canto di morte.. No, non un peana (una storia di trionfo), piuttosto un lamento, una nenia tragica e un po' stonata". (pag. 329) Trama- Parte III • Di certe "stonature", però, ci pare di aver assoluta necessità, cioè abbiamo bisogno di conoscere le storie dì donne e uomini che hanno calcato le loro orme su questa terra lottando per affermare ciò che di più profondo avevano nel loro cuore, come il personaggio inventato di Bethia, e il personaggio storico di Caleb (dal cognome impronunciabile Cheeshahteaumuck). Trama- Parte III • Una breve postfazione dall'autrice descrive le fonti storiche che ha usato come base per il libro. • Un nostro contributo audio sarà dedicato a questa postfazione