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rischio elettrico

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rischio elettrico
SICUREZZA
e
RISCHIO
ELETTRICO
-----------------------------------------------------------------------------
PERICOLO
• La “Norma UNI EN 292 PARTE I/1991”
• Pericolo come fonte di possibili lesioni o danni alla salute.
• Rischio come combinazione di probabilità e di gravità di
possibili lesioni o danni alla salute in una situazione pericolosa.
È fondamentale, quindi, distinguere tra i concetti di pericolo e di
rischio che risultano sostanzialmente diversi in quanto il pericolo
contiene in sé la certezza del verificarsi dell’evento avverso
mentre il rischio implica solo la possibilità, con la conseguenza
che il rischio non potrà essere eliminato finché esisterà una
sorgente di pericolo.
PERICOLO
Il comma 1 dell’art. 15 del nuovo decreto legislativo stabilisce, tra
le misure generali di tutela nei luoghi di lavoro, la valutazione di
tutti i rischi per la salute e la sicurezza, la programmazione della
prevenzione e l’eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia
possibile, la loro riduzione al minimo in relazione alle
conoscenze acquisite in base al progresso tecnico.
D. Lgs. 81/2008
• Il capo III del titolo III del D. Lgs. 81/2008 impone, fra l'altro,
di effettuare una vera e propria valutazione del rischio elettrico.
• La valutazione del rischio elettrico non è una verifica di
conformità degli impianti; la verifica di conformità, in questo
settore specifico così rigidamente regolamentato, è una attività a
monte della valutazione, perché risulterebbe difficile difendere
impianti non rispondenti ai requisiti normativi.
• Sulla conformità la valutazione entra in gioco quando si deve
sviluppare un eventuale piano di rimessa a norma di impianti
esistenti; in questo caso è di aiuto per definire le priorità degli
interventi.
• La parte importante della valutazione è quella relativa ai rischi
presenti nell'esercizio e nella manutenzione ordinaria di impianti
a norma.
D. Lgs. 81/2008
• Anche gli impianti completamente a norma sono caratterizzati da
rischi elettrici (che dal punto di vista del normatore rientrano, a
buon diritto, fra i rischi residui). Ora, per i rischi residui, vale una
considerazione generale: perché i lavoratori esposti possano
evitare i rischi residui presenti sul luogo di lavoro, gli stessi
devono essere informati e, se necessario, formati e addestrati.
• La valutazione dei rischi elettrici non è solo una formalità
prevista per legge ma una opportunità di migliorare realmente le
condizioni di sicurezza, regolamentando correttamente tutte le
operazioni e attività soggette a rischio, e parallelamente
formando adeguatamente il personale esposto.
• Si ritiene che, appaltando interamente all'esterno l'attività di
manutenzione elettrica, la valutazione del rischio con riferimento
a tale attività non spetti al datore di lavoro committente; non è
così perché le peculiarità dell'impianto e i relativi rischi devono
essere comunicati dal committente secondo quanto previsto
dall'articolo 26 del D. Lgs. 81/2008.
Condizioni per la sicurezza
Le condizioni, a cui la sicurezza si riferisce, possono essere così raggruppate:
• Condizioni d'impiego e d'installazione
ogni impianto, apparecchio o componente deve essere installato e utilizzato
in conformità alle norme e alle indicazioni fornite dal costruttore, sia
riguardo alle condizioni ambientali sia alle misure complementari di
protezione.
• Condizioni di manutenzione
gli apparecchi ed i componenti, per i quali è prevista una manutenzione,
devono essere oggetto di una idonea manutenzione.
• Il mancato rispetto anche di una sola delle condizioni suddette comporta in
generale un decadimento del livello di sicurezza.
Il livello di sicurezza accettabile
L 'incidente può sopraggiungere per causa di forza maggiore o per caso fortuito.
• Causa di forza maggiore: la causa dell'incidente è di natura
completamente sconosciuta alla scienza ed alla tecnica o non è storicamente
prevedibile.
• Caso fortuito: il caso fortuito corrisponde al rischio accettato dalla regola
dell'arte (rischio calcolato).
• Nel settore elettrico il caso fortuito è richiamato in tutte le norme CEI : "Nessuna
norma, per quanto accuratamente studiata, può garantire in modo assoluto l'immunità delle
persone e delle cose dai pericoli dell' energia elettrica. L‘ applicazione delle disposizioni
contenute nelle presenti norme può diminuire le occasioni di pericolo, ma non evitare che
circostanze accidentali possano determinare situazioni pericolose per le persone o per le cose".
Alcuni dati statistici
• In Italia avvengono mediamente circa 400
infortuni mortali per elettrocuzione ogni anno.
• Il 4 ÷ 5% degli infortuni da elettricità ha esito
mortale.
• Circa il 10÷15% di tutti gli incendi hanno origine
dall'impianto elettrico o dagli apparecchi elettrici
utilizzatori.
Infortuni non classificati come
elettrici ma che hanno origine
elettrica.
•
Molti infortuni hanno origine elettrica, ma non figurano nelle statistiche tra quelli dovuti
all'elettricità, perché classificati in base all'agente che li ha provocati, ad es. :
•
CADUTA DALL’ALTO (impalcature, scale, ecc.), a seguito di azione eccitomotoria della
corrente;
•
MORTE PER SCHIACCIAMENTO, a causa di azionamento intempestivo di un
apparecchio pericoloso, ad esempio una macchina utensile, dovuto a un guasto nel circuito
elettrico di comando non correttamente progettato ed eseguito;
•
cause connesse con la MANCANZA DI ENERGIA ELETTRICA, dove non è prevista
una adeguata alimentazione di sicurezza;
•
ESPLOSIONI in luoghi con presenza di materiali esplosivi o di atmosfere esplosive, la
cui sorgente di innesco è di origine elettrica.
IL RISCHIO ELETTRICO
IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI
ELETTRICI
Elettrocuzione
Esplosione
Incendio
Devo salvaguardare:
– la sicurezza di persone e cose
– la sicurezza dell’impianto
10
DEFINIZIONI
11
IMPIANTI ELETTRICI
Si definisce impianto elettrico, l’insieme dei componenti
(cavi, canalizzazioni, apparecchiature di manovra,
apparecchiature di protezione, quadri elettrici, prese a
spina, ecc.) compresi tra il punto di fornitura dell’energia
(contatore ENEL) e il punto di utilizzazione.
12
Utilizzatori elettrici
• Si definiscono utilizzatori
elettrici le apparecchiature che
utilizzano l’energia elettrica per
produrre lavoro, calore, luce,
come pure le apparecchiature
informatiche, le apparecchiature
per telecomunicazioni, ecc.
13
Sovraccarico:
E’ una condizione anomala di funzionamento, in conseguenza
del quale i circuiti elettrici sono percorsi da una corrente
superiore rispetto a quella per la quale sono stati dimensionati.
La non tempestiva interruzione di questa “sovracorrente” può
dar luogo all’eccessivo riscaldamento dei cavi o di altri
componenti dell’impianto elettrico
14
PRINCIPALI TIPOLOGIE DI INFORTUNIO
ELETTRICO
ELETTROCUZIONE
Il contatto di una persona con parti in tensione può determinare il passaggio
di una corrente attraverso il corpo umano, con conseguenze che vanno dal lieve
fastidio a danni anche mortali.
Il funzionamento biologico del corpo umano è governato da un'attività
elettrica dell'ordine delle decine di mV. Una corrente elettrica proveniente
dall'esterno, sommandosi alle piccole correnti fisiologiche interne, può alterare le
funzioni vitali dell'organismo causando danni che possono anche essere
irreversibili o addirittura letali.
Tali effetti sono funzione di:
– intensità della corrente
– durata del contatto
– natura della corrente (continua/alternata)
– frequenza
– percorso della corrente nel corpo
– stato di salute generale
– sesso del soggetto
15
Effetti della Circolazione della corrente nel
corpo umano
Scossa lieve
Ustioni
Spiacevole sensazione al passaggio della corrente
Dovute agli effetti termici provocati dal
passaggio di corrente nei tessuti.
Distruzione di tessuti superficiali 
profondi, danneggiamento di arti (braccia,
spalle, arti inferiore ecc..
Tetanizzazione
Arresto Respiratorio
1/2
Rotture delle arterie, con
emorragie, distruzione
dei centri nervosi..
Blocco della muscolatura (per es. della mano) che
non consente di abbandonare la presa
Contrazione muscoli addetti alla respirazione o
lesione del centro Nervoso che presiede a tale
funzione
16
La resistenza elettrica della pelle aumenta:
1.Durante un intensa concentrazione mentale;
2.In presenza di parti indurite (ad es. calli, duroni
ecc.);
La resistenza elettrica della pelle diminuisce:
3. Se è umida o sudata;
4. Se il contatto avviene in un punto in cui la pelle è
tagliata o ferita;
17
EFFETTI DELLA CORRENTE SUL CORPO UMANO
CURVA DI SICUREZZA
•
I limiti convenzionali di pericolosità della corrente elettrica sia alternata che continua, in funzione del
tempo per cui fluisce attraverso il corpo umano, sono stati riassunti in un grafico tempo-corrente (dati
IEC)
•
•
Per correnti alternate fino a :
- 0,5 mA (soglia di percezione) il
passaggio di corrente non provoca
nessuna reazione qualunque sia la
durata;
- 10 mA (limite di rilascio - durata
qualsiasi) non si hanno in genere effetti
pericolosi;
- >10 mA non pericolosa se la durata
del contatto è decrescente rispetto al
valore di corrente
•
•
•
•
•
•
a
b
c1
Zona 1 - Retta “a” di equazione I=0,5 A in cui normalmente non si hanno effetti dannosi;
Zona 2 - Tra la retta “a” e la curva “b” di equazione I=10+10/t (mA), con asintoto verticale I=10 mA non si hanno normalmente
effetti fisiopatologici pericolosi;
Zona 3 - Tra la curva “b” e la curva “c” (soglia di fibrillazione ventricolare) possono verificarsi effetti quasi sempre reversibili
che possono divenire pericolosi se a causa del fenomeno della tetanizzazione, che impedisce il rilascio, ci si porta nella zona 4 ;
Zona 4 - La pericolosità aumenta allontanandosi dalla curva “c” . Si può innescare la fibrillazione con conseguente arresto cardiaco,
arresto della respirazione e ustioni
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EFFETTI DELLA FREQUENZA
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Effetti fisiopatologici della
corrente sul corpo umano
• I principali effetti più frequenti e
più importanti prodotti da una
corrente elettrica che attraversa il
corpo umano, sono
fondamentalmente quattro:
•
•
•
•
1. tetanizzazione
2. arresto della respirazione
3. fibrillazione ventricolare
4. ustioni
Elettrocuzione o Folgorazione
Nei confronti di un Impianto Elettrico
una persona può avere:
Contatto diretto
Contatto indiretto
Contatto tra la persona e parti
dell’impianto elettrico che sono
in tensione in condizioni di
ordinario funzionamento.
Contatto tra la persona e parti
conduttrici di impianto elettrico o
di un utilizzatore elettrico che
non sono ordinariamente in
tensione, ma vanno in tensione
a
causa
di
un
guasto
(Es.carcassa
di
un
elettrodomestico per un difetto
21
di isolamento, ecc..)
CONTATTO DIRETTO
• Quando una persona tocca simultaneamente almeno una parte attiva
( OSSIA IN TENSIONE ) e la terra o due parti attive, subisce un
contatto diretto.
Le parti in tensione toccate possono essere parte integrante e funzionale di
apparecchiature o impianti che per una ragione qualsiasi si vengano a
trovare esposte ovvero prive di protezione (ad es. le parti interne di
un'apparecchiatura di cui sia stato rimosso il coperchio di protezione o
dei fili elettrici con l'isolante danneggiato per abrasione).
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CONTATTI INDIRETTI
Contatto di una persona con parti conduttrici di componenti elettrici
che, pur non essendo normalmente in tensione, possono assumere
un potenziale diverso da zero in seguito ad un guasto di isolamento.
Es. contatto con la carcassa metallica di un elettrodomestico.
23
MASSA
Parte conduttrice di un componente elettrico che può essere
toccata
• non in tensione in condizioni ordinarie
• può andare in tensione in condizione di guasto o cedimento
dell’isolamento principale
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CONTATTI INDIRETTI
In assenza di impianto di terra tutta la corrente di
guasto attraversa il corpo umano.
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CONTATTI INDIRETTI
INTERRUTTORE DIFFERENZIALE
• Interruttore differenziale In= 30 mA
Metodi di protezione sono :
-Interruzione automatica del circuito;
L’impianto elettrico è protetto da un
interruttore Differenziale Coordinato con
l’impianto di terra. Nel momento in cui si
verifica
un
guasto
l’impianto
viene
automaticamente disalimentato.
L’interruttore differenziale è scelto dal progettista in
maniera che non si verifichino condizioni che vadano
oltre la zona 2 della curva di sicurezza.
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Il significato di messa a terra,
esprime il concetto che tutte le
masse metalliche di un edificio,
esterne o interne, devono essere
portate allo stesso potenziale V0 del
terreno circostante, attraverso una
adeguata rete di dispersori e
conduttori di collegamento di questi
ultimi.
28
IMPIANTO DI TERRA DI UN EDIFICIO
29
CONTATTI INDIRETTI
IMPIANTO DI TERRA
30
CONTATTI DIRETTI
PROTEZIONE ADDIZIONALE
La norma CEI 64-8 considera l’interruttore
differenziale una misura di protezione addizionale
che può integrare i metodi di protezione parziale o
totale ma non sostituirli.
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PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI
TECNICHE DI PROTEZIONE PASSIVA
Non interrompono il circuito in caso di contatto diretto ma
sono finalizzate ad evitare il contatto. Le parti elettricamente
attive sono quindi segregate in modo da renderle inaccessibili.
TECNICHE DI PROTEZIONE ATTIVA
Interrompono automaticamente il circuito tramite l'intervento di
un interruttore automatico differenziale ad alta sensibilità.
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CONTATTI INDIRETTI
PROTEZIONE PASSIVA
•Componenti di II classe: si usano involucri con
doppio isolamento. Es. cavi elettrici con isolamento
doppio o rinforzato, quadri prefabbricati con
isolamento completo
•Locali isolanti ed equipotenziali non connessi a
terra : locali particolari sotto il controllo di personale
addestrato
•Separazione elettrica: si separano la sorgente di
alimentazione e l'impianto utilizzatore. Utilizzata in
locali ad uso medico.
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senza interruzione automatica
del circuito
Utilizzatori a doppio isolamento, detti pure
componenti in classe II.
Questo tipo di protezione è una protezione di
tipo passivo e consiste nel dotare gli
apparecchi
elettrici
di
un
isolamento
supplementare rispetto a quello normale.
Tali componenti non devono essere connessi
a terra.
Il contrassegno è:
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CONTATTI INDIRETTI
PROTEZIONE PASSIVA
Non interrompono il circuito in caso di guasto
• Apparecchi di classe II
Si usano involucri con doppio isolamento
-Doppio isolamento oppure isolamento rinforzato
- Vietato il collegamento al conduttore di protezione
• Separazione elettrica
Si separano la sorgente di alimentazione e l’impianto
utilizzatore
-Nei locali ad uso medico
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CONTATTI DIRETTI
Esempi di protezione passiva totale
Isolamento parti attive
Involucri: Proteggono l'uomo dai
contatti diretti e le
parti elettriche dagli agenti
esterni.
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CONTATTI DIRETTI
Esempio di protezione passiva
CEI 70-1 “Gradi di protezione degli involucri”
Classifica gli involucri con un codice IP
IP X X lettera
Usata se la protezione contro il contatto diretto > alla protezione contro
l'accesso di corpi solidi (A-D)
Protezione contro la penetrazione dei liquidi (0-8)
Protezione al contatto con parti pericolose, protezione contro l'accesso di corpi
solidi (0-6)
Apparecchio installato all'aperto:
IP54 = protetto contro la polvere, contro gli spruzzi d'acqua, dai
contatti diretti
PROTEZIONI DA SOVRACORRENTI E CORTOCIRCUITI
Dispositivi che interrompono automaticamente
l’alimentazione quando si produce un sovraccarico:
– Interruttori automatici con sganciatori
di sovracorrenti
– Interruttori combinati con fusibili
– Fusibili
NORME DI COMPORTAMENTO PER UNA CORRETTA
GESTIONE E FRUIZIONE DEGLI IMPIANTI E UTILIZZATORI
ELETTRICI
•Certificazioni;
Acquistare
Apparecchi
forniti di
•Omologazioni,
•Garanzie
•Istruzioni per l’uso
Utilizzare
Apparecchi secondo le
istruzioni per l’uso
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Non Manomettere
•Impianti elettrici
•apparecchi
Qualsiasi intervento deve
essere
affidato
a
ditte
specializzate, come previsto
dal D.M. 37/2008
Per ogni intervento su
impianti elettrici la ditta
deve
rilasciare
la
Dichiarazione di conformità a
lavori ultimati.
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NORME DI COMPORTAMENTO
• NON INTERVENIRE mai in caso di guasto, improvvisandosi
elettricisti e, in particolare non intervenire su quadri o armadi
elettrici (qualsiasi lavoro deve essere affidato a ditta specializzata:
Legge 37/08)
• NON COPRIRE o nascondere con armadi o altre suppellettili i
comandi e i quadri elettrici
41
Non Usare
42
43
44
Fare effettuare
a personale
qualificato
Collegare
Il controllo di apparecchi in
cui siano entrati liquidi o
che abbiano subito urti
meccanici fuori dalla norma
L’apparecchio
ad
una
presa
di
corrente idonea, in
relazione
alle
dimensioni
degli
alveoli delle prese
Presa da 10A
(alveoli piccoli)
Presa da 16A
(alveolo grandi)
45
Non sovraccaricare
Le prese di corrente con
troppi utilizzatori elettrici,
spine multiple o utilizzando
adattatori
Verificare
Sempre che l’intensità di corrente
assorbita complessivamente dagli
utilizzatori da collegare non superi
i limiti della presa stessa
46
Far sostituire da
ditte specializzate
Cavi; Prese e spine
deteriorate;
I cavi di alimentazione
degli apparecchi elettrici
siano adeguatamente
protetti contro:
Accertarsi che
•Azioni meccaniche
(passaggio di veicoli,
oggetti taglienti, ecc..)
Azioni termiche;
(sorgenti di calore)
Azioni chimiche;
(sostanze corrosive)
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Fare riparare
eventuali cavi danneggiati con
parti conduttrici a vista
Non Rimuovere mai
Coperchi cassetti di
derivazione, canalette
di protezione dei cavi
elettrici
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NORME DI COMPORTAMENTO
• SEGNALARE subito la presenza di
eventuali cavi danneggiati e con parti
conduttrici a vista
• FAR SOSTITUIRE i cavi, le prese e le spine
deteriorate rivolgendosi solo a installatori
qualificati
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NORME DI COMPORTAMENTO
• ACCERTARSI che i cavi di alimentazione degli apparecchi
elettrici siano adeguatamente protetti contro le azioni
meccaniche (passaggio di veicoli, oggetti taglienti, ecc.), le
azioni termiche (sorgenti di calore) o le azioni chimiche
(sostanze corrosive)
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NORME DI COMPORTAMENTO
• ACCERTARSI che sia stata tolta l'alimentazione elettrica
prima di effettuare qualsiasi semplice operazione sugli impianti
(anche la sostituzione di una lampadina) o sugli apparecchi
• SEGNALARE prontamente l'odore di gomma bruciata, la
sensazione di pizzicorio a contatto con un utensile elettrico o
una macchina, il crepitio all'interno di un apparecchio elettrico,
per evitare possibili incidenti
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NORME DI COMPORTAMENTO
• COLLEGARE l'apparecchio a una presa di corrente idonea
10A (alveoli della presa più piccoli) o 16A (alveoli della presa
più grandi), in relazione alle dimensioni della spina
• NON TIRARE il cavo di alimentazione per scollegare dalla
presa un apparecchio elettrico, ma staccare la spina
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NORME DI COMPORTAMENTO
• NON SOVRACCARICARE le prese di corrente con troppi utilizzatori
elettrici, utilizzando adattatori o spine multiple. Verificare sempre che
l'intensità di corrente assorbita complessivamente dagli utilizzatori da
collegare non superi i limiti della presa stessa
• ASSICURARSI sempre che l'apparecchio sia disalimentato (previo
azionamento dell'apposito interruttore), prima di staccare la spina
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NORME DI COMPORTAMENTO
• COLLEGARE l'apparecchio alla presa più vicina evitando il più possibile
l'uso di prolunghe.
• NON IMPEDIRE la corretta ventilazione degli apparecchi.
• NON USARE acqua per spegnere incendi di origine elettrica.
54
Illuminazione di emergenza
• Ogni tipo di illuminazione
che si utilizza in mancanza
dell’alimentazione normale,
viene definita come
illuminazione di
emergenza, che deve
essere alimentata da una
sorgente di energia
indipendente (batterie, UPS
o gruppo elettrogeno).
• ( Norma UNI EN 1838 )
Illuminazione di sicurezza
e
Illuminazione di riserva
• Illuminazione di sicurezza: serve per fornire un livello di
sicurezza adeguato alle persone che si vengono a trovare in una
situazione di mancanza dell’illuminazione ordinaria e ad evitare
quindi che accadano incidenti o situazioni pericolose.
• Illuminazione di riserva: serve per poter continuare, senza
sostanziali cambiamenti, le stesse attività, gli stessi lavori che si
stavano facendo durante il funzionamento dell’illuminazione
normale.
Illuminazione di sicurezza
• L’illuminazione di sicurezza, essendo preposta alla
evacuazione di una zona o di un locale deve garantire
una buona visibilità nell’intero spazio di mobilità delle
persone.
• l’illuminazione di sicurezza deve, non solo rendere
visibile il locale, ma anche illuminare le indicazioni
segnaletiche poste sulle uscite e lungo le vie di esodo, in
modo da identificare in maniera immediata il percorso
da seguire per giungere in un luogo sicuro
Installazione apparecchi di
illuminazione
• In corrispondenza di ogni uscita di sicurezza
• In corrispondenza di ogni porta di uscita prevista per l’uso in
emergenza
• Vicino ad ogni rampa di scale
• Vicino ad ogni cambio di livello
• In corrispondenza dei segnali di sicurezza
• In corrispondenza di ogni cambio di direzione lungo la via di
esodo
• In corrispondenza di ogni intersezione di corridoi
• Immediatamente all’esterno di ogni uscita che porta in un luogo
sicuro ( se non dotato di illuminazione )
• Vicino ad ogni punto o locale di pronto soccorso
• Vicino ad ogni dispositivo antincendio (estintore, manichette,
pulsanti di allarme, etc.) e ad ogni punto di chiamata telefonica per
pronto soccorso o per interventi antincendio.
Illuminazione di sicurezza per
l’esodo
• Le vie di esodo, non solo devono essere illuminate, ma
devono anche essere segnalate
• La segnaletica di sicurezza si inserisce quindi nel contesto
dell’illuminazione per l’esodo
• I livelli di illuminamento previsti per l’esodo devono
venire solo dagli apparecchi di illuminazione e non
devono tenere conto dell’illuminazione proveniente dai
dispositivi di segnalazione retroilluminati, i quali vanno
semmai ad aumentare l’illuminamento non a sostituirlo
• L'illuminamento non deve risultare inferiore a 2 lux ad
1m dal piano del calpestio, in qualsiasi punto della via di
esodo, e di 5 lux in corrispondenza delle scale e delle
porte.
Segnaletica di sicurezza
• La segnaletica di sicurezza ha lo
scopo di indicare alle persone le
vie di esodo e le uscite di
sicurezza
• La segnaletica non serve per
illuminare; per questo ci si affida
all’illuminazione di sicurezza per
l’esodo
• Se per motivi progettuali ci si affida
a segnaletica provvista di
illuminazione (retroilluminata),
questa va ad integrare, ma mai a
sostituire l’illuminazione di
sicurezza vera e propria
Illuminazione artificiale
• Un impianto di
illuminazione artificiale
deve tener conto, oltre alle
esigenze di risparmio
energetico, del livello
minimo di illuminamento
e dell'uniformità di
illuminazione, della
ripartizione della
luminanza e della
limitazione
dell'abbagliamento, della
direzionalità e tonalità
della luce e della resa dei
colori.
Aula educazione artistica in scuole d'arte
Aule per disegno tecnico
Aula educazione artistica
Aule in scuole serali per adulti
Aula educazione tecnica e laboratori
Aule lavori artigianali
Aule di preparazione ed officine
Biblioteca - area di lettura
Laboratorio di informatica
Aule in scuole medie e superiori
Aula musica
Laboratori linguistici
Sale professori
Palazzetti, palestre, piscine
Ingressi
Aule comuni e aula magna
Biblioteca - scaffali
Mensa
Scale
Aree circolazione e corridoi
Magazzini materiale didattico
750 lux
750 lux
500 lux
500 lux
500 lux
500 lux
500 lux
500 lux
500 lux
300 lux
300 lux
300 lux
300 lux
300 lux
200 lux
200 lux
200 lux
200 lux
150 lux
150 lux
100 lux
ELETTROBESTIARIO 1
ELETTROBESTIARIO 2
Pozzetto non drenante
ELETTROBESTIARIO 3
ELETTROBESTIARIO 4
ELETTROBESTIARIO 5
EFFETTI DA GUASTO ELETTRICO 1
Guasto da sovraccarico elettrico
Quadro elettrico : danno incendio da corto
circuito
EFFETTI DA GUASTO ELETTRICO 2
Esplosione
determinata
da un
corto circuito
elettrico di
una
linea elettrica
a 20 kV
Grazie per la cortese attenzione
69
Fly UP