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4 Introduzione ai sistemi motori
Introduzione ai sistemi motori Sistemi sensoriali Trasformano energia fisica in informazione nervosa Sistemi motori Trasformano informazione nervosa in energia fisica Funzione dei sistemi motori Controllo del movimento e della postura A tal fine essi devono: • essere intimamente correlati con l’informazione sensoriale: essi sono funzionalmente dipendenti da essa • essere organizzati gerarchicamente Controllo integrato del movimento Il movimento richiede una corretta sequenza temporale Aggiustamento della posizione corporea per compensare la differenza tra il movimento programmato e quello effettuato Classificazione dei movimenti Movimento riflesso I riflessi posturali ci aiutano a mantenere la posizione corporea mentre siamo in piedi o camminiamo – sono integrati dal tronco encefalico – richiedono continue informazioni sensoriali da: sistema visivo, vestibolare e muscoli stessi Movimento volontario Corrisponde al tipo più complesso di movimento – richiede integrazione corticale – può essere iniziato anche in assenza di stimoli esterni – può anche diventare involontario come i riflessi (ad es. andare in bicicletta) Movimento ritmico È una combinazione di movimenti riflessi e volontari (ad es. camminare, correre) – deve essere innescato da comandi corticali ma, una volta iniziato può continuare senza ulteriori influssi cerebrali Organizzazione gerarchica dei sistemi motori • 1° livello: midollo spinale Responsabile dei comportamenti automatici e stereotipati: riflessi spinali. • 2° livello: tronco dell’encefalo, formazione reticolare e cervelletto Responsabile: o dell’integrazione dei comandi motori discendenti dai livelli superiori o dell’elaborazione dell’informazione proveniente dagli organi di senso e midollo spinale: elaborazione dei segnali per stabilizzare la postura • 3° livello: corteccia motoria e nuclei della base Responsabili del movimento volontario e del controllo dei centri motori del tronco e del midollo spinale • 4° livello: aree corticali pre-motorie Responsabili di: o Identificazione dei bersagli nello spazio o Scelta del decorso temporale dell’azione motoria o Programmazione del movimento I diversi livelli di controllo motorio hanno anche un’organizzazione in parallelo Regioni corticali premotorie e motoria suppl. In tal modo ciascun livello può agire anche indipendentemente sulla via finale comune Caratteristiche comuni dei vari livelli di controllo: Corteccia motoria Tronco dell’encefalo Midollo spinale • Presentano mappe somatotopiche • Ricevono informazioni dalla periferia (afferenze sensoriali) • Controllano le informazioni ricevute permettendo o sopprimendo la ritrasmissione dei segnali afferenti a livello dei nuclei di ritrasmissione sensitivi. Le quattro componenti gerarchiche sono a loro volta controllate da: Segnali di uscita ai muscoli Cervelletto: opera un aggiornamento del controllo del movimentomediante confronto dei segnali discendenti responsabili della risposta motoria con i segnali sensitivi destati dalle conseguenze dell’azione motoria Nuclei della base: ricevono afferenze da tutte le aree corticali e agiscono sulle aree premotorie della corteccia cerebrale Decorso dei fasci piramidali Corteccia somatomotoria Corteccia somatomotoria ● Fascio cortico-spinale crociato (laterale) ● Fascio cortico-spinale diretto (ventrale) Fascio piramidale Fascio piramidale Decussazione delle piramidi Motoneurone spinale Fascio corticospinale crociato Motoneurone spinale Fascio corticospinale diretto Corteccia somatosensoriale primaria Corteccia motoria primaria Corteccia premotoria Corteccia somatosensoriale primaria Corteccia motoria primaria Corteccia premotoria Cervello Nucleo rosso Tronco Formazione reticolare Nuclei delle colonne dorsali Decussazione delle piramidi Fascio cortico-spinale laterale Fascio cortico reticolo-spinale Fascio cortico-spinale ventrale Fascio rubro-spinale Midollo spinale Movimenti volontari Richiedono una coordinazione tra corteccia cerebrale, cervelletto e gangli della base Si distinguono tre tappe: 1) Decidere e progettare il tipo di movimento 2) Iniziare il movimento (corteccia cerebrale 3) Eseguire il movimento Informazioni necessarie all’esecuzione del movimento - Conoscenza della posizione del corpo nello spazio (dove mi trovo?) - Decisione su quale movimento eseguire (cosa voglio fare?) - Progetto su come eseguire il movimento (come voglio farlo?) - Capacità di poter mantenere in memoria il progetto per il tempo di attuaziuone - È richiesto un feedback sensoriale continuo per rifinire questo processo