Diapositiva 1 - Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle di Genova
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Diapositiva 1 - Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle di Genova
Dimensionamento sezioni scuole per l’infanzia anno scolastico 2016 – 2017 Lunedì 29 febbraio 2016 – ore 9,30 Alcune situazioni dal 2012 ad oggi ROMA Nel documento unico di programmazione 2016-2018 il commissario Tronca ha previsto un piano di privatizzazione dei nidi comunali. Il programma stabilisce, a causa dell'impossibilità di reperire le risorse necessarie in Bilancio, la progressiva cessione allo Stato delle scuole dell'infanzia e la concessione a terzi dei nidi. Diciassette strutture in cinque municipi diversi stanno per passare ai privati… La causa sono i costi, che non sono più sostenibili […]Le rette degli asili nido aumenteranno di circa 200 euro a famiglia nel prossimo anno scolastico. TORINO Nel 2012 il sindaco Piero Fassino scelse di affidare ai privati dieci dei 54 asili comunali, a causa dello sforamento del patto di stabilità che impedì la stabilizzazione di 340 educatrici. Intanto continua la statalizzazione delle scuole d'infanzia, quest'anno altre 5. BOLOGNA Gli asili nidi e le scuole materne sono entrate nell’occhio del ciclone. Si è visto un progressivo incremento delle tariffe, quando non ne sono state inventate ad hoc. Alcuni nidi sono stati chiusi per ristrutturazioni e quando riapriranno non saranno più comunali ma gestiti da privati. FIRENZE Anche a Firenze gli asili comunali stanno passando alle cooperative; per la scuola dell’infanzia è una prima volta visto che i pomeriggi in gestione ai privati sono una sperimentazione che scatta dal 2015/2016. Per i nidi è invece la conferma di una strada già presa: 10 giorni fa Palazzo Vecchio ha deciso di esternalizzare altri due nidi fin qui comunali […] Dall’anno prossimo su 60 nidi 32 saranno comunali tout court, 28 tra appalti, concessioni e gestioni a cooperative private. Per il Comune una scelta obbligata: mancano 65 insegnanti sulla materna e una trentina sui nidi… IMOLA Scatta la bufera sui servizi scolastici all'infanzia che dall'inizio del prossimo anno scolastico la giunta intende dare in gestione pure a soggetti privati. PARMA Dal prossimo anno educativo 2015-2016 potrebbero andare in fumo circa 230 posti-bambino negli asilo nido e scuole per l'infanzia comunali. Un'assemblea che ha confermato le voci di chiusura già comunicate ai genitori, mettendo sul piatto anche nuovi tagli ed esternalizzazioni. Lo Stato La vicesindaca di Firenze Cristina Giachi che ha la delega del Comune alla Scuola ha scritto al ministro Giannini chiedendo la statalizzazione delle materne; a Genova come assessore alla Scuola ho scritto al ministro Giannini ricordando che ben quattro scuole dell’infanzia comunali genovesi dal 2011 hanno il codice dello Stato ma il passaggio (consentirebbe il recupero di 30 insegnanti e manterrebbe il livello di qualità delle scuole comunali) non è avvenuto: per il prossimo anno scolastico 2016 2017 non è stato previsto l'organico di potenziamento delle scuole per l’infanzia statali né, nel caso dei nidi comunali, è previsto l’impegno dell’Amministrazione centrale a finanziare i Comuni e non più le Regioni consentendo ai nidi comunali di allargarsi. Per ora restano buone intenzioni future, mentre nel presente c’è - come ho scritto in una nota per ANCI di cui coordino la Commissione Scuola Liguria – “il modo un po’ schizofrenico di affrontare la questione da parte dell’Amministrazione centrale perché da un lato lo Stato completa il suo organico a spese dei Comuni (dal 2011 ad oggi sono passate allo Stato 69 insegnanti), dall’altro nulla fa perché i Comuni possano mantenere il servizio che, ovviamente, non è solo di numeri ma anche di qualità”. Scuole dell’infanzia Copertura cittadina Come è noto il servizio di scuola dell’infanzia non sarebbe in carico ai Comuni ma allo Stato; il Comune di Genova, tuttavia, ha una tradizione (anche a livello nazionale) di scuole dell’infanzia di notevole spessore pedagogico e cerca di non rinunciarvi. Il servizio scuole dell’infanzia a Genova è ripartito così: • Statali 43,7 % • Paritarie Comunali 32,7 % • Paritarie Convenzionate 11,9 % • Paritarie private 11,7 % Il Comune di Genova NON chiude strutture e NON privatizza nulla, lavora solo sul dimensionamento di alcune sezioni. Ecco quanto è successo negli ultimi anni: insegnanti scuole sezioni capienza a.s.11-12 452 51 194 4803 a.s.12-13 a.s.13-14 a.s.14-15 a.s.15-16 439 416 389 363 51 51 50 49 189 189 187 182 4673 4653 4623 4508 Nell’ambito della riduzione di 12 sezioni, 7 erano “primavera”. Le due scuole chiuse sono state la Delia Repetto (San Martino – rischio alluvionale) e la Farfalla (Centro Est – Lagaccio) la cui ultima sezione è passata allo Stato nel 2014-2015. La riduzione è stata complessivamente del 6%. La popolazione genovese 3 - 6 anni 2011/2012 2012/2013 2013/2014 2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018 > > > > > > > 14167 14273 14114 13573 13221 12879 12634 Il calo di bambini in età 3 - 6 anni è stato di circa l’11 %. La situazione dei docenti Risorse Insegnanti scuola dell’infanzia Organico necessario Organico nel profilo RISORSE MANCANTI PARZIALI 393 368 - 25 Cessazioni da dicembre 2015 Cessazioni anno scolastico 2016 – 2017 Risorse mancanti Medie assenze lunghe RISORSE MANCANTI TOTALI - 6 - 18 - 49 - 29 - 78 Titolari 104 Assunzioni t.d. fino al 30 giugno 2016 Assunzioni t.i. previste 2016-2017 Recupero insegnanti per sezioni non aperte (Coccinella, Villa Bernabò Brea, Chighizola) RISORSE MANCANTI REALI (78 – 28 – 2) 97 54 + 28 + 2 - 48 Situazione specifica “Coccinella” (Municipio Media Val Bisagno) • • • Staglieno Molassana Struppa Anno scolastico 2015-2016 • Offerta 6 sezioni • 150 posti • Domanda effettiva 133 • Posti vacanti 17 a.s. 2011-2012 bambini a.s. 2017-2018 bambini 506 579 262 482 520 200 calo - 5% - 10 % - 24% Anno scolastico 2016-2017 Offerta 5 sezioni 125 posti Vecchi iscritti 90 Posti per nuovi iscritti 35 Osservazioni sulla pertinenza della riduzione dell’offerta: 1. In zona (a piedi 18 minuti , in macchina 4 minuti) è presente la Scuola infanzia statale Doria di via Struppa con posti disponibili. 2. Su 133 frequentanti 14 non residenti: 4 da Bargagli, 6 da Davagna, 3 domiciliati (campo nomadi), 1 domiciliato albanese 133 - 10 non residenti = 123 totale posti non coperti 27, più di una sezione. 3. 1 insegnante perdente posto, l’altra in pensione dal 30 giugno 2016. 4. Stante la carenza di nidi è allo studio di fattibilità la proposta del Municipio di aprire una sezione primavera p.t per 10 bimbi. Situazione specifica “Bernabò Brea” (Municipio Medio Levante) • • San Martino San Francesco d’Albaro Anno scolastico 2015-2016 • Offerta 4 sezioni • 100 posti • Domanda effettiva 79 • Posti vacanti 21 a.s. 2011-2012 a.s. 2017-2018 bambini bambini 360 697 307 508 calo - 15% - 27% Anno scolastico 2016-2017 Offerta 3 sezioni 75 posti Vecchi iscritti 50 Posti per nuovi iscritti 25 Osservazioni sulla pertinenza della riduzione dell’offerta: 1. In zona (a piedi 15 minuti , in macchina 5 minuti) è presente la Scuola infanzia statale di via Scribanti (Succursale di Salita Superiore della Noce) con posti disponibili. 2. 1 insegnante perdente posto, l’altra in pensione dal 31 agosto 2016. Situazione specifica “Chighizola” (Municipio Levante) • • • • • San Martino San Francesco d’Albaro Valle Sturla Sturla - Quarto Nervi - Quinto - S. Ilario a.s. 2011-2012 bambini 360 697 337 720 434 a.s. 2017-2018 bambini 307 508 283 570 380 calo - 15% - 27% - 16% - 21 % - 12% Situazione specifica “Chighizola” (Municipio Levante) Anno scolastico 2015-2016 • Offerta 6 sezioni • 150 posti • Domanda effettiva • Posti vacanti 139 11 Anno scolastico 2016-2017 Offerta 5 sezioni 125 posti Vecchi iscritti 93 Posti per nuovi iscritti 32 Osservazioni sulla pertinenza della riduzione dell’offerta: 1. In zona (a piedi 5 minuti , in macchina 4 minuti) è presente la Scuola infanzia statale di Via Era 1 (succursale di via Cavallotti I.C.Sturla) con posti disponibili 2. Non ci non bimbi del Gaslini: l'ultima ed unica iscrizione alla scuola infanzia Chighizola, motivata dalla parentela con un ricoverato al Gaslini, risale all'anno scolastico 2013/14 e la presenza si è protratta dal 11/3/2013 al 31/3/2014. 3. Non si danneggia il territorio visto che dei 139 bambini iscritti i residenti Sturla-Quarto sono 80; i non residenti a Sturla-Quarto ma con uno o entrambi genitori che lavorano a Sturla – Quarto sono 14 su 139. Gli altri bambini iscritti provengono da quartieri confinanti: 20 da Valle Sturla, 18 da San Francesco d'Albaro, 14 da San Martino. 4. Nessuna insegnante perderà il posto visto che due sono a tempo determinato da graduatoria municipale con scadenza il 30 giugno 2016. 5. Se si fosse scelta l’opzione della chiusura di una sezione di altra scuola comunale dell’infanzia in crisi di iscritti (Villa Stalder) ci sarebbero state 2 insegnanti perdenti posto ma soprattutto, riducendo le sezioni da 3 a 2, si sarebbe avviato un percorso di chiusura dell’intera struttura. Scuola dell’infanzia “Contessa Govone” Multedo L’attenzione ad un sistema integrato di istruzione non ci ha esonerato anche dal valutare le problematiche create nel quartiere di Multedo dalla chiusura a fine anno scolastico della storica scuola dell’infanzia paritaria convenzionata “Contessa Govone” di via Rostan gestita dalla Congregazione delle Figlie di Nostra Signora della Neve. La chiusura determinata dall’esiguo numero di bambini iscritti (una trentina o poco più di cui 3 in convenzione) non consentono neppure di ammortizzare i costi degli stipendi (3 insegnanti a T.P., 1 insegnante P.T., 1 collaboratrice, 1 cuoca) e del mantenimento della struttura; d’altra parte la situazione demografica nel quartiere di Pegli ha confermato negli ultimi 3 anni un calo del 19% di bambini 3 – 6 anni e la presenza sul territorio di altre scuole dell’infanzia statali e paritarie con posti liberi non favorisce possibilità di incremento. L’Assessorato, anche se non direttamente interessato, è stato coinvolto dalle famiglie e, ferma restando l’impossibilità da parte del Comune di gravarsi del fitto passivo della struttura nel caso (escluso comunque dal Direttore Scolastico Regionale) lo Stato assorbisse la scuola dell’infanzia e vi destinasse qualche risorsa di personale, e si è mosso nella direzione di favorire l’incontro fra qualche cooperativa attiva nel settore e le famiglie stesse per mantenere aperta la scuola storico presidio in una zona della Città particolarmente depauperata. Altre criticità Non nascondiamo l’esistenza di altre criticità che a fronte della riduzione dei bambini 3 – 6 anni hanno colpito diverse scuole dell’infanzia comunali dislocate in altri Municipi: nel caso della Bassa Val Bisagno dove il calo è stato del 12% e ha inciso pesantemente su 2 strutture si è preferito non intervenire perché riducendo le sezioni da 3 a 2, si sarebbe avviato (come nel caso di Villa Stalder nel Levante) un percorso di chiusura dell’intera struttura; analogamente nel Medio Ponente dove il calo del 10% è stato inferiore a quello della media cittadina ed anzi in proiezione degli ultimi due anni rivela un minimo incremento (3%). In sostanza riteniamo che il lavoro svolto sia stato capillare e il dimensionamento sia avvenuto all’insegna dell’attenzione al mantenimento del servizio anche dal punto di vista della qualità .