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Lasciare il passato nel passato
Presentazione libro F. Shapiro su EMDR Presentazione del libro, titolo, autore e scopi - Per esempio dire: ”Questo libro è una guida di facile utilizzo sviluppata dall’ideatrice di un approccio psicoterapico scientificamente validato, che ha trattato con successo milioni di persone nel mondo.Sia nel caso di ostacoli minori che di traumi maggiori, siamo tutti influenzati dai ricordi e dalle esperienze che non riusciamo a rievocare o che non comprendiamo bene. A chi desidera ottenere un vero cambiamento, “Lasciare il passato nel passato” fornisce esercizi pratici per aumentare la propria consapevolezza relativa alla condizione umana ed al proprio potenziale. Scritto in uno stile colloquiale ed umoristico, attraverso il racconto di storie affascinanti realmente accadute e di nozioni di neuroscienze, il libro rende facile comprendere come è possibile restare bloccati in vari aspetti della nostra vita e indica come poter reagire. Non permettete che reazioni inconsce ed automatiche prendano il sopravvento. Chi è Francine Shapiro- ideatrice del metodo EMDR - Per esempio dire: “La Dottoressa Shapiro, ideatrice dell’EMDR (EyeMovement Desensitization and Reprocessing), ci spiega come si sviluppa la nostra personalità e perché restiamo intrappolati in modi di sentire, credere e agire che ci penalizzano. Grazie ad esempi dettagliati e ad utili esercizi, i lettori impareranno a comprendere se stessi e i motivi che spingono le persone a comportarsi in un determinato modo. In particolare, i lettori potranno apprendere tecniche volte a migliorare le loro relazioni, ad abbattere barriere emotive, a superare limitazioni e a distinguersi, proprio come viene insegnato ad atleti olimpici, a manager e ad artisti di successo.” Spiegazione dell’EMDR - Per esempio dire: ”Quasi tutte le procedure e i casi illustrati in questo libro sono tratti da una terapia denominata EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), un metodo scientificamente validato e inserito nelle Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanitàperla gestione delle condizioni correlate allo stress, e indicato come trattamento di elezione per la cura dei traumi”. Traumi con la t maiuscola e minuscola - I traumi possono essere legati a relazioni traumatiche, soprattutto se vissute in età infantile e all’interno della famiglia. In psicoterapia è sempre stato importante identificare e focalizzarsi sugli eventi di vita traumatici o con un grande impatto emotivo per capire i fattori che hanno contribuito allo sviluppo della patologia o disagio, che porta il paziente in terapia. La focalizzazione dell’EMDR è sul ricordo delle esperienze traumatiche che hanno contribuito a sviluppare la patologia o il disagio presentato dal paziente. Il ricordo traumatico viene trattato terapeuticamente. La Shapiro per spiegare meglio le conseguenze del trauma scrive: “Chi soffre di PTSD cerca di evitare tutto ciò che gli ricorda l’evento traumatico, ma i pensieri che lo riguardano continuano comunque a comparire quando meno se l’aspetta.È evidente che nel cervello di tali persone l’esperienza negativa è immagazzinata in un modo altamente disturbante. Così, quando un veterano con PTSD ripensa a quanto gli è accaduto tre anni prima in Iraq o in Afghanistan, lo può sentire nel proprio corpo, con i pensieri e le immagini presenti al momento dell’evento. Lo stesso accade al reduce della guerra del Vietnam quando ripensa a qualcosa che gli è successo più di trent’anni fa. Un marine che ha partecipato a diverse missioni ed è stato testimone di molte perdite umane può essere ossessionato da una morte in particolare. Quando ci pensa prova lo stesso senso di impotenza, lo stesso dolore, lo stesso cordoglio e la stessa rabbia provati all’epoca, per cui reagisce nei confronti del mondo circostante con quelle emozioni.In modo simile, se una persona violentata un anno fa o molestata cinquant’anni fa ha un PTSD, per lei il passato è ancora presente. Quando pensa a quello che le è successo, le sembra che tutto avvenga di nuovo, oppure le capita di provare paura e angosciain presenza di certe persone o in certi luoghi. Tuttavia, indipendentemente dall’epoca in cui ha avuto luogo l’evento e dalla cronicità dei sintomi, non è detto che il PTSD debba essere permanente. Su questo punto i risultati della ricerca sono chiari. Un altro elemento importante è che, benché una diagnosi formale di questo disturbo presupponga un trauma maggiore, come l’aver subito una rapina o una violenza, recentemente un gran numero di studi ha dimostrato che le esperienze della vita quotidiana, come i problemi di coppia o quelli di disoccupazione, possono produrre esattamente lo stesso numero di sintomi del PTSD, e talvolta di più.Questa scoperta contiene importanti implicazioni per noi tutti: dimostra che non esiste una linea di demarcazione netta tra tipi di eventi, né tra sintomi. Come a coloro che soffrono di PTSD, qualche volta è capitato a tutti di sentirsi ansiosi, spaventati, nervosi o isolati dagli altri, di avere pensieri di cui è difficile sbarazzarsi, sensi di colpa o sogni disturbanti. Per qualcuno si tratta di reazioni basate sulla situazione del momento, per cui quello di cui hanno bisogno è riflettere e trovare le informazioni necessarie ad affrontarla. In altri i sintomi si dileguano non appena la situazione cambia. Ma in molte persone si presentano spesso oppure senza alcun motivo apparente.Generalmente ciò segnala l’esistenza di ricordi non elaborati sottostanti, che di quei sintomi sono la causa. Tali ricordi possono essere identificati e trattati. Pertanto è utile tener presente che, qualunque sia l’emozione, la convinzione o il comportamento negativo persistente che da tempo ci affligge, non è la causa della sofferenza, ma il sintomo. La causa è probabilmente il ricordo che scatena queste reazioni. Alla base dei sintomi negativi come della salute mentale ci sono i ricordi. Ciò che fa la differenza è il modo in cui sono stati immagazzinati nel cervello. Se non sono stati elaborati, possono spingerci a reagire in maniera eccessiva o a comportarci in un modo che danneggia noi e chi ci sta vicino. Se invece sono stati ‘elaborati’, ci permettono di avere reazioni adeguate che vanno a beneficio nostro e di chi amiamo.” Utilità del libro - Questo libro si propone di chiarire chi siamo e come possiamo affrontare il dolore e certe reazioni negative e inutili. Attraverso alcune tecniche di autoaiuto il lettore può auto aiutarsi a rimuovere quei blocchi ed impedimenti che lo ostacolano nel fare le scelte migliori e nel vivere una vita serena. Il libro fornisce inoltre una chiara spiegazione riguardo all’impatto che le esperienze traumatiche hanno sul comportamento attuale. Si tratta di un testo semplice e immediato, corredato da varie ed efficaci tecniche per l’auto-regolazione emotiva. Illustrare sinteticamente i contenuti dei vari capitoli - Prima di introdurre i singoli capitoli, iniziare, ad esempio, dicendo: ”I diversi casi illustrati accompagneranno la lettura e aiuteranno a riconoscersi e a sentire meno l’unicità della propria sofferenza. Gli esercizi e le tecniche presenti nel libro aiutano non solo ad individuare i ricordi non elaborati che causano i problemi attuali, ma anche come affrontare nell’immediato emozioni, pensieri e sensazioni disturbanti”. 1. Viaggiare con il pilota automatico - I ricordi inconsci governano le nostre reazioni al mondo, e nessuno è immune da questo meccanismo. E’ quindi importante riconoscere queste risposte negative e affrontarle in modo da far sì che la nostra vita non sia solo il risultato di comportamenti automatici. 2. La mente, il cervello e ciò che conta - Il nostro modo di vedere i mondo e di interagire dipende da come le nostre esperienze sono state immagazzinate nelle reti di memoria, che sono alla base delle nostre percezioni e comportamenti. Queste reti mettono in connessioni eventi simili, e quindi vedremo come i diversi tipi di connessioni possano essere alla base della nostra infelicità, e come dalla loro trasformazione possa originare gioia, pace e benessere. 3. Si tratta del clima o del tempo atmosferico? - Nella vita succede di sentirsi tristi o infelici, le emozioni vanno e vengono a seconda di ciò che accade, ma la domanda da porsi è quanto sono pervasivi e duraturi questi sentimenti?, Può essere di aiuto notare quanto spesso e dove ci rendiamo conto di essere bloccati. 4. Cos’è che conduce il gioco? - Capita di fare delle esperienze che ci portano a sentire o ad agire in un certo modo. Perché anche se è passato tanto tempo, e sappiamo che quella non è la reazione giusta, non riusciamo a cambiarla? Qualcosa in noi non funziona. Certo che può esserci qualcosa che non funziona ma non ci deve definire. Vedremo come dei ricordi negativi bloccati possano continuare a generare pensieri e sentimenti negativi ogni volta che qualcosa li fa scattare. 5. Il paesaggio nascosto - Perché alcune persone sviluppano un senso di “sé” negativo? O altri non trovano soddisfazione e benessere nella vita? Esploreremo tali motivi e il punto migliore da cui cominciare è l’inizio, ovvero dai nostri genitori che sono il trampolino di lancio per tutte le creature viventi. 6. La connessione tra cervello, corpo e mente – In questo capitolo verrà spiegata un’ampia gamma di disturbi che implicano gravi problemi fisici, disturbi assai comuni e spesso facili da trattare, ma è necessario esaminare attentamente quando sono iniziati e cosa accadeva in quell’occasione. 7. Che cosa vuoi da me? - Come mai spesso è così difficile andare d’accordo con familiari, amici o colleghi? Si tratta di un delicato lavoro di equilibrio tra diversi punti di vista, ferite e talvolta abissi di dolore senza fondo, che si manifestano quando meno ce lo aspettiamo. Essere in relazione con qualcuno può smuovere sentimenti spesso difficili da affrontare e comprendere. Capiremo come l’origine delle nostre azioni può aiutarci a migliorare le relazioni attuali. 8. Una parte del tutto - Talvolta non possiamo fare a meno di giudicare ingiusti certi eventi, o di condannare chi ci fa del male, e soprattutto continua a farlo. Per quanto queste reazioni siano giuste e normali, più aiutarci comprendere il contesto che ha reso possibili certe azioni e reati. Per questo esamineremo in questo capitolo non le vittime, ma gli autori di reati e comportamenti violenti, e vedremo come è possibile interrompere la catena della violenza. 9. Dallo stress al benessere - E’ importante imparare dei modi funzionali di affrontare lo stress presente nella nostra vita. Verranno illustrate anche alcune tecniche usate da artisti, dirigenti, e atleti per eccellere nel loro lavoro. Ovvero la vita non consiste solo nello sbarazzarsi dalla sofferenza, ma anche nell’ampliare le proprie potenzialità sperimentando sentimenti di gioia e benessere. 10. Fanne tesoro - Ci sforziamo di essere in un certo modo ma le nostre emozioni spesso non ce lo permettono. Non riusciamo a far tesoro dell’esperienza. Esamineremo le influenze che la cultura e la società cui apparteniamo possono esercitare su di noi. A chi è rivolto? – E’ un testo utile per i professionisti della psicoterapia e per i pazienti, ma anche per chiunque voglia cercare la conoscenza di sé, e impareranno e cresceranno grazie a questo libro scritto in modo semplice ed elegante.