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Ipertesto - Liceo Scientifico
Liceo Scientifico “Pitagora” Rende Lettura e Scrittura: Pitagora’s L@b Il Progetto Le attività Curriculari Extracurriculari La Valutazione La Certificazione Il Progetto Programma delle attività di Biblioteca ApertaLettura - Scrittura Area 2. Sostegno al lavoro dei docenti – Progettazione didattica Prof.ssa Giovanna Miccichè Area 3. Interventi e servizi per gli studenti Prof.ssa Carmela Contatore Motivazioni Le attività di “Lettura-Scrittura”, strettamente correlate a quelle di “Biblioteca Aperta”, progettate e messe in atto nella scuola per il potenziamento dell’offerta formativa fin dal 1994/95 intendono fornire risposte concrete ai bisogni ed alle aspettative degli alunni rispetto alla Biblioteca di Istituto come luogo di promozione e diffusione della cultura, assicurando luoghi e spazi di incontro e di dibattito in orario curriculare ed extra curriculare. Le attività progettuali hanno fatto registrare negli anni una sensibile ricaduta sia sul piano della Ricerca didattica che su quello del coinvolgimento degli studenti di tutte le classi e sezioni dell’istituto. In risposta ai bisogni rilevati nel corso della realizzazione delle attività stesse, il progetto iniziale si è arricchito di nuove sezioni: la Scrittura Creativa (grafica –teatrale– narrativa – poetica) ed i Moduli di Scrittura (saggio, recensione, articolo di giornale) che hanno suscitato l’interesse dei giovani, i quali hanno aderito alle iniziative - svoltesi in ambito extracurriculare - consentendo l’esperienza di Gruppi di lavoro a classi aperte, di Didattica laboratoriale, della compresenza di docenti di discipline ed ambiti disciplinari diversi. Dall’anno scolastico 2001/02, le attività di Lettura – Scrittura sono diventate parte integrante del Curricolo di studio di tutte le classi, a partire dal Biennio, introducendo alcune strategie innovative: Articolazione delle attività . LETTURA di testi letterari e non, su tematiche proposte dagli studenti. . LABORATORI di Scrittura pragmatica: diario, lettera, articolo di giornale (cronaca – intervista), relazione…per il biennio; saggio, articolo di giornale (opinione – inchiesta)… per il triennio. . LABORATORI di Scrittura Creativa: grafica pubblicitaria, testi poetici, narrativi, drammatici…per il biennio; vignetta/striscia, fumetto, testi poetici, narrativi, teatrali… per il triennio. Finalità 1. 2. 3. Stimolare la creatività dei giovani con ricaduta su motivazione e autostima. Acquisire comportamenti metacognitivi. Instaurare rapporti di collaborazione con agenzie culturali (redazioni dei giornali, stazioni radiotelevisive locali, case editrici), enti locali, assessorati, comunale – provinciale – regionale, favorendo l’inserimento della scuola nel contesto territoriale. Obiettivi 1. 2. 3. Promuovere il possesso di competenze linguistiche: lessicali, di codifica, decodifica e ricodifica dei testi. Sviluppare abilità linguistico-comunicative (lettura, scrittura nei diversi contesti di uso). Acquisire competenze specifiche di analisi critica e strumenti perfezionati di produzione scritta. Metodi . . . . . . . . Lettura individuale autonoma e guidata Lettura collettiva Laboratori di Lettura Laboratori di Scrittura Creativa Laboratori di Scrittura Pragmatica Incontri-dibattiti con scrittori, poeti, editori, critici,intellettuali ecc. Visite guidate a redazioni di quotidiani, stazioni radiotelevisive e case editrici Seminari di studio con esperti ( Università, Enti ed Associazioni culturali ) Modalità di Svolgimento 1. Attività curriculare (con l’utilizzo delle suddette strategie) durante le Pause Didattiche di novembre/marzo. 2. Attività extracurriculare: (ottobre – aprile) ”Leggere in Biblioteca” 3. Collaborazione con la Biblioteca Comunale di Rende e con le Biblioteche del territorio. 4. Utilizzo della Biblioteca d’Istituto. 5. Individuazione di testi ed opere da proporre alla lettura. 6. Costituzione di gruppi di lavoro (docenti-alunni). 7. Produzione di testi da pubblicare in raccolte antologiche da presentare a cura degli studenti-autori in manifestazioni pubbliche. 8. Produzione di testi informativi e vignette per il Giornalino d’Istituto “La voce del Pitagor@”. Verifica •Documentazione dell’attività svolta da parte dei docenti in attività di Ricerca-Azione (Moduli e schede di lavoro). •Pubblicazione di una raccolta antologica dei lavori prodotti dai giovani. •Pubblicazione on line sul sito del Liceo. •Iniziative di pubblicizzazione delle attività: poster, locandine, manifesti degli incontri . •Somministrazione di questionari di gradimento •Griglie di valutazione approntate dai docenti secondo i seguenti indicatori: Progressione nell’apprendimento: tecniche di lettura, competenza semantica, individuazione del tema generale e/o dei nuclei essenziali, originalità compositiva, autonomia di giudizio. •Schede di analisi dei testi proposti alla lettura individuale e collettiva con indicatori di valutazione concordati con gli studenti all’inizio dell’attività •Coerenza , correttezza, originalità degli elaborati e degli interventi prodotti per gli incontri e le manifestazioni previste dal progetto •Documentazione fotografica •Riprese video •Monitoraggio per il rilevamento dei dati quantitativi e di ricaduta didattica (rilevamento degli esiti in sede di scrutinio). •Riconoscimento dei crediti acquisiti in sede di valutazione finale •Documentazione bibliografico-documentaria dei testi e/o dei siti consultati dai gruppi di lavoro (alunni, docenti, esperti) nel corso dell’attività 1994-2010: Quindici anni di Lettura-Scrittura 1993-94 Realizzazione di studi e ricerche su tematiche europee: “L’evoluzione storica dell’idea europea”; “L’Europa e l’ambiente”; “l’Europa e lo sport”; “L’Europa e la salvaguardia della salute; “Il Latino: la prima lingua comune europea” 1994-95 Partecipazione, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Rende, alla MostraConvegno di studi “1844-1994: I fratelli Bandiera ed il Risorgimento Italiano nel 150° anniversario della spedizione”, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Cosenza, La Biblioteca Civica di Cosenza, i dipartimenti di Storia e di Filologia dell’UNICAL, il Centro Studi di Filatelia e Storia Postale Calabrese di Rende. Pubblicazione degli elaborati prodotti negli Atti del Convegno, a cura dell’Istituto degli Studi Storici di Prato. 1995-96 Realizzazione di studi, ricerche, indagini sul territorio di Rende: “Quale città? I giovani osservano...per proporre...” • Manifestazione pubblica e presentazione dei lavori svolti alla presenza del prof. Paolo Jedwlovskj, del dipartimento di Sociologia dell’UNICAL, e del Prof. Demetrio Festa, del dipartimento di Urbanistica dell’UNICAL • Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontro con Dacia Maraini. Gli studenti presentano recensioni, relazioni, schede di analisi e “gradimento” sul romanzo “Bagheria” 1996-97 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, gli studenti incontrano Giuseppe Avolio, autore de “La vanità del nulla”, e si confrontano sul tema “I giovani e la poesia”. 1997-98 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, gli studenti incontrano il prof. Nicola Merola, Direttore del Dipartimento di Filologia dell’UNICAL, sul tema: “I giovani e la Letteratura” • Nella Biblioteca Comunale di Rende, incontro con la scrittrice Enrica Marelli, sul testo “Raccontami l’Africa”, ed. Periferia 1998-99 Nella Biblioteca Comunale di Rende, Laboratori di Lettura sul tema “Prospettive europee della cultura meridionale”. • Analisi dei testi “L’isola riflessa”, di Fabrizia Ramondino , ed. Einaudi; “Il muro dei muri” di Carmine Abate; “Gea e Turandot” di Carmelina Sicari. • Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, gli studenti incontrano il prof. Romano Luperini, Docente di Letteratura Italiana presso l’Università di Siena, sul tema: “Dante e il 900” 1999-2000 Nella Biblioteca Comunale di Rende, incontri con : • Franco Crivaro, autore de “La stanza del poeta” • Enrica Marelli, autrice de “Una rosa per due” • Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, gli studenti incontrano la prof.ssa Margherita Ganeri, del Dipartimento di Filologia dell’UNICAL, sul tema: “Il Memoriale di Volponi e la Letteratura Italiana del secondo 900” • Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontro con Maria Fontana Ardito, autrice di “Anima nuda”, ed. Periferia 2000-2001 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontro-dibattito con la prof.ssa Piera Bruno, docente di storia, ed il dott. Paride Leporace, caporedattore de “Il Quotidiano” sul tema: “Mafia e giustizia”. Gli studenti presentano i lavori prodotti all’interno del Laboratorio di Lettura-Scrittura sul testo di A. Cordopatri “Noi, Cordopatri di Capece”, ed. Periferia • Nell’ Aula multimediale del Liceo, incontro con U. Apa, autore delle “Novelle della Piana” 2001-2002 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontro con Maria Fontana Ardito, autrice di “Gambe di metallo”, ed. Periferia • Nell’ Aula multimediale del Liceo, incontro con lo scrittore-sceneggiatore Ugo Barbara , autore de “La notte dei sospetti” , Rizzoli ed. 2002-2003 Nell’Aula multimediale del Liceo, incontro con Paolo Ruffilli, autore de “Preparativi per la partenza”, ed. Marsilio 2003-2004 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, in occasione della “Giornata della Memoria” in ricordo del compianto prof. Tobia Cornacchioli, Presidente dell’Istituto di Studi Storici Meridionali, incontro con F.Costner, autore di “5598. Campo di concentramento di Dortmund”, ed. Klipper 2004-2005 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontro con Dacia Maraini, autrice di “Colomba”, ed. Rizzoli 2005-2006 Nelle sale del Museo del Presente, incontri con: • Genevieve Makaping, autrice de “Traiettorie di sguardi: e se gli altri foste voi?”, ed. Rubbettino • Anna Rosa Macrì , giornalista della RAI di Cosenza, e Pasquale Falco, direttore della casa ed. Periferia, sul testo di Saverio Montalto “La famiglia Montalbano”, ed. Periferia. • Pino Siciliano, autore de “Le mani di mio padre” ed. Pellegrini. Presente la dott.ssa Antonietta Cozza, giornalista. • Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontro con Enrica Marelli e G. Bisignano , autori de “A scuola di cuore”, ed. Piccin. Moderatore il giornalista RAI Pasqualino Pandullo 2006-2007 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontro con Nicola Gratteri, autore de “Fratelli di sangue”, ed. Pellegrini • Laboratori di scrittura giornalistica sul tema “Istituzioni e legalità” • Organizzazione della III Settimana Regionale delle biblioteche. Incontri con : • Filippo Veltri, Direttore sede calabrese ANSA; Paride Leporace, Direttore di Calabria Ora; • Francesca Viscone, autrice de “La globalizzazione delle cattive idee. Mafia, Musica , Mass Media”, ed. Rubbettino. • Mario Ambel, esperto di educazione linguistica , autore di “Gaia e loro”, Falco editore, testo di narrativa sulla fatica di crescere . • Laboratori di Lettura guidata con Dalida Dabbicco, Chiara Gualdoni e gli attori del Piccolo Teatro di Milano sul tema: “Visioni di Galileo a Cosenza”. • Laboratori di scrittura creativa liberamente ispirati alla Vita di Galilei di Brecht. Pubblicazione degli elaborati ne “L’officina degli scrittori”, a cura dell’Ufficio Organizzazione e Produzione del piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa 2007-2008 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontro con Nicola Gratteri, autore de “Il grande inganno”, ed. Pellegrini • Laboratori di lettura guidata sul tema “Lotta alle mafie ed educazione alla Legalità” • Organizzazione della IV Settimana Regionale delle Biblioteche. Incontri con : • Renate Siebert, sociologa dell’UNICAL, autrice di “Storia di Elisabetta”, ed. Le Pratiche ; • Nicoletta Torre, autrice di “Mi ha svegliato il silenzio”, Falco editore; • Arcangelo Badolati, giornalista, autore di “Ndrangheta eversiva”, ed. Klipper ; • Vito Teti, antropologo dell’UNICAL, autore di “Appello per una nuova Calabria”. • Partecipazione agli incontri con Fulvio Mazza, giornalista e saggista, e con i redattori di “Bottega Editoriale” su “Le forme della comunicazione e la scrittura giornalistica” 2008-2009 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontri con • Carmine Abate, autore de “Gli anni veloci” , Mondadori • il Prefetto di Catanzaro, dott. Giuseppe Calvosa, sul tema “I giovani e la legalità” • Nel Museo del Presente di Rende, incontro con Renate Siebert, autrice di “In direzione ostinata e contraria”, ed. Pironti, sul tema: “Noi e gli altri: la percezione del diverso” • Laboratori di lettura guidata sui temi della Memoria e dell’Olocausto : “Diario di Anna Frank”, ed. Einaudi ; “Se questo è un uomo”, di Primo Levi, ed. Einaudi ; “Il bambino dal pigiama a righe” di John Boyne, ed Fabbri . 2009-2010 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontri con • Giulia Fresca, autrice di “Sognatore di Algoritmi”, Pellegrini editore • Assunta Scorpiniti, autrice di “Sette storie su scala di seta”, Editoriale Progetto 2000 • Rappresentanti delle Istituzioni e delle forze dell’ordine sul tema: “I giovani e la legalità. Legalità agita e legalità percepita”. Discussione sui dati emersi dall’elaborazione del questionario “Parole di Legalità” distribuito nelle classi prime e quarte del Liceo. Le attività Curriculari Laboratori di scrittura durante la 3° e 4° ora della PAUSA DIDATTICA Organizzazione di gruppi per classi aperte . Individuazione di una tematica che “attraversi” e coinvolga tutti i gruppi, pur impegnati in tipologie differenti di scrittura (poesia, saggio breve, giornalismo…). Compresenza/Codocenza. La PAUSA DIDATTICA l'idea: valorizzare la libera creatività degli studenti la pausa didattica è la sospensione della normale attività curriculare per dare spazio a metodologie e strategie alternative che consentano il rinforzo, il consolidamento e l'approfondimento delle conoscenze acquisite. per mezzo di attività laboratoriali e modulari (Laboratori di Scrittura, Informatica, Fisica, Storia, Scienze, Grafica, Linguistici in L2, Filmico) LABORATORIO DI SCRITTURA L’idea: Leggere per Scrivere e Scrivere per Leggere ORGANIZZAZIONE GRUPPI SCHEDE DI LAVORO La Produzione: Giornalismo… Poesia… Organizzazione Gruppi I “Tutor” dei vari gruppi sono alunni. Affiancati dai docenti, svolgono un ruolo prezioso nella conduzione dei laboratori. Schede di Lavoro Schema di Intervista rivolta agli Studenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. A proposito della pausa didattica, le prime due ore di recupero e consolidamento sono efficaci? Gli argomenti sono stati assimilati nel modo migliore possibile o riscontri ancora difficoltà? Riesci a seguire facilmente le lezioni oppure ti risulta pesante? Per quanto riguarda, poi, le attività creative, qual è stata la tua scelta? Perché? Le tue aspettative sono state soddisfatte? Sì o No. Perché? Che cosa si sta producendo nel corso? Ne sei soddisfatto o avresti voluto fare qualcosa d’altro? Sei soddisfatto della pausa didattica? Se sì! Perché? Se no! Perché? Vorresti ripetere tale esperienza o la reputi inutile? Schema di Intervista rivolta al Preside 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Come è nata l’idea della pausa didattica? Quali sono state le difficoltà incontrate nell’organizzarla? Quali nell’attuarla? A proposito del progetto sulla pausa didattica, qual è stata la posizione dei genitori? La collaborazione dei rappresentanti degli alunni dell’Istituto è stata proficua? Nel caso in cui abbiano fatto delle proposte, quali sono state? Alle luce dell’esperienza che è stata progettata e che ora è in attuazione, qual è la sua posizione? Pensa che potrà ripetersi? Se sì. Perché? Se no. Perché? Schema orario pausa didattica Biennio Attività Destinatari Operatori coinvolti Tempi Modalità di svolgimento Recupero Alunni I – II classe Gruppi omogenei secondo livelli di difficoltà Docenti discipline fondanti (area logico -linguistica Logico -matematica) Novembre Per una durata di 10 gg. ca. Didattica Laboratoriale Didattica modulare (dalle h. 8:25 alle h. 10:25) Consolidamento Alunni I – II classe Docenti disponibili di tutte le discipline Per una durata di 10 gg ca. Didattica Laboratoriale Didattica modulare (dalle h. 8:25 alle h. 10:25) Attività Creative Alunni I – II classe Docenti disponibili di tutte le discipline Per una durata di 10 gg. ca. Studenti Tutor (dalle h. 10:40 alle h. 12:30) Classi Aperte Costituzione gruppi che consentano la libera espressione della creatività degli studenti Schema orario pausa didattica Triennio Attività Destinatari Operatori coinvolti Tempi Modalità di svolgimento Recupero Alunni III classe Gruppi omogenei secondo livelli di difficoltà Docenti discipline fondanti (area logico -linguistica Logico -matematica) Novembre Didattica laboratoriale Didattica modulare Alunni III – IV classe Docenti disponibili di tutte le discipline Consolidamento Per una durata di 10 gg. ca. (dalle h. 8:25 alle h. 10:25) Novembre Didattica laboratoriale Didattica modulare Per una durata di 10 gg. ca. (dalle h. 8:25 alle h. 10:25) Approfondimento Alunni V classe Docenti dei consigli delle V classi Esperti Docenti universitari Studenti Tutor Attività Creative Alunni III – IV e V classe Docenti disponibili di tutte le discipline Studenti Tutor Novembre Per una durata di 10 gg. ca. (dalle h. 8:25 alle h. 10:25) Simulazione di prove scritte e del colloquio d’esame Predisposizione percorsi pluridisciplinari Incontri con docenti e studenti universitari e rappresentanti del mondo del lavoro Novembre Per una durata di 10 gg. ca. (dalle h. 10:40 alle h. 12:30) Classi aperte Costituzione gruppi che consentano la libera espressione della creatività degli studenti Giornalismo… La Pausa Didattica Danda est tamen omnibus aliqua remissio, non solum quia nulla res est, quae perferre possit continuum laborem, atque ea quoque, quae sensu et anima carent, ut servare vim suam possint, velut quiete alterna retenduntur, sed quod studium discendi voluntate, quae cogi non potest, constat. Itaque et virium plus adferunt ad discendum renovati ac recentes. Quintiliano Tuttavia si deve dare agli alunni qualche concessione, non solo perché non c’è nessuna cosa, che possa sopportare un continuo lavoro, e anche quelle cose inanimate che mancano di sensibilità, affinché possano conservare la loro forza, si concedono come a dire fasi di quiete alterna, ma anche perché il desiderio di imparare dipende dalla volontà, che non può subire costrizioni. E così con più forze riprendono ad imparare rinnovati e riposati. La Pausa Didattica: un’invenzione di Quintiliano Chi pensava che la pausa didattica fosse un’invenzione della scuola moderna,un prodotto di nuova generazione, si sbagliava di grosso! Infatti i Romani e precisamente Quintiliano avevano già provato il valore e l’utilità di un momento di stacco dalla normale routine scolastica. L’autore latino nei suoi scritti manifesta la necessità di momenti di pausa nel corso dello svolgimento di qualsiasi tipo di attività, affinché gli alunni possano ritornare riposati e pronti ad affrontare meglio l’anno scolastico. E anche il Pitagora è partito con l’esperimento della pausa didattica: dieci giorni finalizzati, nelle prime due ore a recuperare e consolidare le materie curriculari, nelle altre due a valorizzare le capacità creative di alunni e insegnanti. Laboratorio musicale, fotografico, filmico, teatrale: sono solo alcune delle attività inserite per soddisfare le differenti attitudini dei ragazzi. Un esperimento, una prova per la scuola del futuro, una scuola realizzata con e per gli alunni, modellata sulle loro esigenze. Ovviamente è tutto ancora in fase sperimentale, ci sono lacune da colmare e particolari da rivedere; ma si tratta certamente di una tappa importante, di un nodo fondamentale verso una scuola nuova. Quintiliano ha visto la realizzazione del suo progetto dopo un bel po’ di anni, ora sta a noi impegnarci affinché non debbano passare così tanti secoli prima che la pausa didattica diventi un appuntamento fisso per la nostra scuola. IV G Il gruppo dei “giornalisti”: Francesca Elia Simona Piro Federica Ferraro Cristina Amato Pamela Tropeano Diego Cosentino Laura Mannella Elena Strina Valentina Scanga Menuccia Ferraro Giuseppe Di Palma Simona Salituro Silvia Redente Gloriano Santoro Antonio Festa Michele D’Ignazio Ada Cozza Jessica Furfaro Ida Drago Andrea Puntillo Marta Alberto Nuovo Vaccino contro la Novembrite: la Pausa Didattica Novità all’interno del liceo scientifico “Pitagora” di Rende: alunni e professori insieme per lottare contro la monotonia delle vecchie istituzioni scolastiche. Lo dicevano anche i latini: “danda est tamen omnibus aliqua remissio”. Per dieci giorni si sono messi da parte penne e calamaio, per dare spazio ad un nuovo metodo di studio: imparare senza l’ossessione dell’interrogazione. Per la pausa didattica, l’orario previsto conta di quattro ore giornaliere, di cui le prime due dedicate al recupero e all’approfondimento, mentre le altre ad attività laboratoriali, che si svolgono in classi aperte per migliorare la socializzazione tra gli studenti. Varie sono state le proposte in sede di assemblea, ma quelle che hanno suscitato maggiori adesioni sono state il laboratorio linguisticomusicale, fotografico, di scrittura creativa e non potevano mancare le preferenze per le attività motorie. Inoltre gli studenti hanno la possibilità di lavorare al fianco degli insegnanti come “tutors”, e grazie alla loro partecipazione attiva si pensa di raggiungere risultati soddisfacenti, tanto da sperare in una seconda programmazione nell’ultima parte dell’anno. Non più scuse, per il virus della novembrite c’è un solo rimedio: LA PAUSA DIDATTICA. IV G Poesia… Giochi Grafici Giochi Fonici acrostico palla di neve sciarada apostrofo metagramma mesostico anagramma calligramma tautogramma omofonia monovocalismo lipogramma bi- triconsonantismo Testi Poetici Acrostici Pensare senza Agire e' Un'inutile Scelta; perciò Abbiamo Deciso di Intraprendere una Didattica Alternativa Tenendo presente Tutto ciò In Cui, sempre, Abbiamo creduto Per Avviare Una Scuola Autentica Dobbiamo Impegnarci Davvero Aiutandoci Tutti Troveremo Insieme Ciò che Aspettavamo da sempre Possiamo Amare Una Scuola Antica? Decidiamo Insieme Dove Andare Tra Tante Inibizioni Ci Arriveremo Mi levo nell’aria su Ali dorate Rido di emozioni Immaginarie pensando Amore Penso alla vita, dura, Ardua frusta che schiocca Ogni giorno su schiene. Lapidazione tanto Acre quanto lieve Luminosa nel mio essere Unisco e confondo l’inaccessibile con l’assoluto Illuminando le Selve oscure dei miei sentimenti Ancora sconvolti dalla profondità dell’esistere Sempre in cerca delle Tenebre più oscure E del nulla più nero, Forse per conoscere Ancora il significato Nascosto del bene In contrasto con quello Aspro e terribile del male Essere perfetti Non serve a nulla Riesco a vivere In ogni caso Contenta di esistere Ancora io Volavo A volte Lentamente nei miei sogni E Nulla mi fermava Tanto che, destata, Incredula, Nulla poteva Alzarmi se non le ali Tenero E Romantico Eri Sempre Amor mio Fra tante stelle Ricordo Ancora quella Nascosta nel mio Cuore E Sapendola Cercare Amerò Penso: è Autunno, Osservando Le foglie A terra cadute . Grandi nuvole Ricoprono il cielo e Annaffiano i prati Ma penso: quando tornerai O primavera? Guardo dalla finestra; La luce Immortala grandi Alberi spogli Sincera e corretta Accetto critiche e contraddizioni Razionalizzando Anche i più semplici momenti della vita quotidiana. Ali d'aquila ferita Liberano il mio cuore In un volo ancora Celato nella segreta Essenza del mio essere Vivere Ancora, Non Esistere Sola e Senza Amore Dammi Amore: Mi Incendierebbe Ancora Nell' Anima Ancora Nella Notte, Arricchita da Mille luci dell' Arcobaleno, Ricordo Il mio primo Amore A mio Nipote A te che nascerai Foglia tenera, Erba bagnata Dalla rugiada. Energia pura, Ritmo sfrenato Ingenua creatura Con gli Occhi spalancati al futuro. Scintillio di Angeli Racchiudi nel tuo cuore e Attraverso i tuoi occhi lì Ho visti ridere. Apro gli occhi, Li ho tenuti chiusi per troppo tempo E ora riesco a vedere non Solo sconosciuti orizzonti, ma anche i Sentimenti più Intimi della mia Anima Ascolta il tuo cuore, Libera i tuoi pensieri E solo allora riscoprirai Sentimenti ispirati Sempre da quell’ Amore che Nessuno di noi Due Riuscirà mai A dimenticare. Mi considerano Estroversa ma è solo apparenza, mi Nascondo dietro Una maschera di Ceramica pronta a Molte volte sembro strana Crollare quando Anche adesso sono così, Incontro veri Regina del mio mondo. Amici Guerra soccombe nel vuoto, Hanno forza i sentimenti E nel cuore dormono tranquilli finché Rombo di tuono luminoso Inoltra nel grande sonno Tanto brivido per la dispersione Alla quale nessuno, da sveglio, sa reagire Acrostici realizzati da… • • • • • • • • • • • • • • • • • Maria Tancredi Paola Palma Luisa De Seta Enrica Romeo Stefania Colopi Valentina Costabile Francesca Stellato Paola Gramoglia Sara Romeo Damiana Rizzuti Anna Maria Stelllato Vanessa Beltrano Alessandra Cardamone Alice Caputo Teresa Iorio Margherita Scalise Menuccia Ferraro a te che dici tante parole, ricordo emozioni, fantastici sentimenti, comunissime situazioni collocate sebbene ancora poche, sono per te . Palle di Neve è il mio viso bello grande piccolo nascosto misterioso fingendo allegre risate forse solo per un o a te che dici bugie sempre pentiti amore vero non vi è Tautogrammi Tautogrammi in S Sola, senza sapere se saranno sensazioni sconosciute, singolari… Spesso soffermandomi su segreti sentimenti sento scivolare strani sospiri, solitari silenzi. Sconcertanti scoperte sfuggono senza sapere se saranno solo sogni svaniti. Alice Caputo Sento scorrere sangue. Strane sensazioni sorvolano sullo spirito, sconvolgendolo. Strano, se sorgono Stupidità, stoltezza, Sensualità, socialità, simultaneamente sento sollevarsi Sincerità, serenità, Serietà, solitudine. Strane sensazioni soffiano soavemente su segreti sentimenti. Scrutandoli scopro Sentieri sconosciuti. Strano, sorrido… Menuccia Ferraro Tautogrammi in L e in F La luna lontana Lancia luminosi luccichii. Limpidi laghi lambiscono Languidi lidi. Francesca forbendo fulgidi fiori, Lampeggianti luci Fingendosi felice, foggia fugaci forme Lustrano la Lattea. Fra finte follie, forse fuggendo Linfa letale, Furiosi fremiti, forse fingendo Lugubre luce; Felici fortune, ferendo fortemente false figure. Lettore latitante, Leggo le liriche Francesca Casciaro Leganti luoghi lunari. Margherita Scalise Monovocalismo Vò solo col nonno, o torno? Sono grosso, odoroso, Sogno troppo, dormo poco: Ho poco sonno! Ho molto controllo. Non porto orzo cotto, Solo molto pomodoro. Controllo l’orto Con poco sforzo. Fò l’orco col mondo. Coccolo l’orso, Mordo l’osso. Tocco l’oro: Tondo e storto, Lo colgo. Soffoco, oh mondo, Volo col corvo… Sono Totonno. Monovocalismo in O: Totonno Margherita Scalise, Paola Palma, Enrica Romeo Lipogramma “Alla Sera” senza O Magari perché della fatal quiete Tu sei l’immagine a me sì cara vieni Sera! E mentre ti si avvicinan liete Le nubi estivi e i Zeffiri sereni, E mentre dall’aere pien di neve inquiete Tenebre e lunghe a tutti i pianeti meni Sempre scendi chiamata, e gentilmente Tieni le mie secrete vie. Vagar mi fai insieme ai miei pensier sui passi Diretti all’infinità eterna, e simultaneamente fugge L’implacabile lancetta; e và insieme a lui il turbine Delle cure insieme a cui egli si strugge; E nell’ammirar la tua pace, si acquieta L’anima guerrier che rugge in me. Testi Poetici Lontano Ho voglia di volare via, come Gli uccelli, lontano, dove Il Sole splende, anche dopo Il più burrascoso dei temporali. Ho voglia di trovare un luogo, Nel quale sia permesso amare Liberamente, senza alcun Vincolo di alcun tipo. Ma non voglio amare, è Presto, l’amore porta spesso Al dolore, ma è troppo tardi: Io sto già soffrendo. Stefania Colopi Rugiada Calda rugiada scivola dal tuo stelo Inonda la mia anima. Una goccia zoppica sulle mani, Una goccia gorgheggia, L’ardore, l’abbraccio, L’estasi. Cascate assetate Nubi vergognose Squarci golosi. I pensieri che sudano Mi fanno male Come scaglie di gesso. Ho bisogno che tu mi riempa Là dove c’è il vuoto. Un abisso di miele, una laguna di fragole infinite. Rebecca Spadafora Luce Il Bacio E la luce della candela mi assale Costringendomi ad aprire gli occhi, a riflettere sul mio castello costruito con muri di apparenza trasformando la falsità di quello che non si è in vuoti mattoni senza calce. Ora il soffio del mio più remoto pensiero Ha distrutto tutto. E’ strano, eppure mi sono divertita! Ma la mia era solo un'effimera illusione. E più và spegnendosi la luce della candela Più il buio accende la mia solitudine. Sono al buio... Però che bello, riesco ad ammirare La lucentezza delle stelle. Un bacio E poi il silenzio. Perché le parole Non potrebbero spiegare Né capire. Le mani si cercano Gli sguardi si incrociano Le bocche sorridono: Tutto nella speranza Che un breve attimo Possa durare un’eternità Menuccia Ferraro Menuccia Ferraro Anima Mi guardo ad uno specchio E nei miei occhi Vedo la mia anima riflessa: Un’aquila ancorata Ad una desolata spiaggia… Riuscirà a liberarsi? E’ Menuccia Ferraro Il chiarore opaco della notte È il vuoto che lasci dentro di me Il lento infrangersi delle onde sulla sabbia È la consapevolezza dei miei sentimenti Il volo d’un’aquila ferita È il mio sguardo che cerca il tuo Il fiore timido e insicuro tra la neve È il mio cuore gelato dalla tua indifferenza La logora pagina di un libro È la speranza di approdare Sulla spiaggia del tuo cuore Alice Caputo Tiepido rosso Guerra Oh tiepido rosso Che stai per cadere Nell’acqua Portandoti con te La mia estate. Tu, che catturi il mio sguardo Cullandolo nelle mille Sfumature del tuo fascino, Tu che rapisci i miei pensieri Facendoli annegare Nell’immensità del tuo volto, Dammi pace con la tua vastità, Dammi serenità con il tuo tormento E sogno e acqua E dolcezza e afflizione E speranza e angoscia E vita e morte tremano, Oh tiepido rosso, nei calici Del tuo petto sbattuto dalle onde Vi è un popolo al mondo Che come una candela al vento Và lentamente spegnendosi. Ed io? Io guardo. Dolore, distruzione, angoscia. E le persone muoiono Inesorabilmente Come d’autunno le foglie cadono Ad una ad una dagli alberi. Ed io? Io prego affinché Dio benedica Ogni goccia di sangue Versata per la stupidità umana. Alice Caputo Menuccia Ferraro LABORATORIO FILMICO Appunti sulla specificità del - Linguaggio Cinematografico Il linguaggio cinematografico è, diversamente da quelli affrontati nella pratica didattica, per sua natura composito, perché risulta da un insieme di vari codici e di più linguaggi che attengono alla visione (colonna visiva) e al sonoro (colonna sonora). Il Cinema – ha detto M. Antonioni - “non è suono: parola, rumore, musica. Non è immagine: paesaggio, atteggiamento, gesto. Ma un tutto indecomponibile steso in una sua durata che lo penetra e ne determina l’essenza stessa”. Nel linguaggio filmico si possono individuare varie categorie di significanti: 1) CODICI VISIVI (comuni ad altri linguaggi, quali la pittura, la fotografia, il fumetto): - IMMAGINI IN MOVIMENTO (tre possibilità di movimento della macchina da presa: 1) all’interno dell’inquadratura; 2) tra le inquadrature, per effetto del montaggio; 3) la carrellata, quando la macchina da presa accompagna il personaggio nei suoi spostamenti; 4) la panoramica, quando la macchina da presa ruota intorno al proprio asse in senso orizzontale,verticale o obliquo, con funzione essenzialmente descrittiva. - TRACCE GRAFICHE (appartengono al linguaggio scritto e costituiscono tutto ciò che nel film è leggibile nel senso stretto del termine: titoli di testa e di coda, sottotitoli, didascalie) 2) CODICI SONORI: PARLATO - MUSICA - RUMORI Le parti sonore del film fanno riferimento a codici come la lingua parlata o la musica o i rumori, che il cinema integra nel suo linguaggio con scopi espressivi: la musica nel film non costituisce un fatto a sé stante, ma s’intreccia con le immagini e crea varie possibilità di significati. L’idea Filmica E’ l’idea che è alla base di ogni progetto cinematografico e che non può essere resa compiutamente con una pagina scritta o con un altro linguaggio che non sia il cinema. Dall’idea di base si sviluppa il soggetto. La fase successiva è costituita dal trattamento che consiste nella definizione della trama, dei tempi, dei luoghi, dei caratteri dei personaggi e dell’ambiente. Al trattamento fa seguito la sceneggiatura , in cui vengono definiti i dialoghi ed ogni altro particolare della scena. Il Montaggio Il montaggio rappresenta la sintassi del film, perché con questa operazione si uniscono le varie parti del racconto cinematografico. Per evidenti esigenze di produzione, spesso parti del film vengono girate in luoghi (set) situati in luoghi diversi, in modo indipendente dall’ordine della sceneggiatura: il montaggio ricompone l’ordine, conferisce il ritmo, il senso della narrazione. Il montaggio è considerato l’elemento fondamentale del linguaggio cinematografico per le infinite possibilità espressive e tecniche. Può essere invisibile (unione ordinata e logica delle sequenze: cinema americano classico) oppure a stacchi (discontinuità fra le sequenze e le inquadrature). Il montaggio costruisce il tempo narrativo/l’arco delle vicende narrate (un film di due ore può raccontare un’intera vita con una contrazione/sintesi del tempo: ellissi). Con il montaggio il tempo può essere manipolato rispetto all’ordine degli eventi: • • • • tempo lineare, ordine fra il “prima” e il “dopo”. flash-back (analessi) ritorno al passato. flash-forward (prolessi) anticipazione del futuro. Montaggio frequentativo, ripetizione degli stessi eventi nel tempo con significati connotativi. • Montaggio alternato, situazioni contemporanee ma non contigue nello spazio (successione di immagini tra inseguitore ed inseguito) per suggerire affinità o contrasto tra situazioni e personaggi. • Montaggio parallelo, situazioni parallele che possono convergere in un evento unificante per suggerire affinità o contrasto tra situazioni e personaggi. Il montaggio interviene anche sullo spazio per renderlo funzionale al racconto, sempre con scopi connotativi/simbolici. Ad esempio la frantumazione dello spazio (montaggio rapido tra le inquadrature) intensifica la drammaticità della situazione rappresentata. L’accostamento di inquadrature, per mezzo del montaggio, crea complesse relazioni di significati, vere e proprie metafore (montaggio poetico). In alternativa al montaggio esiste il piano sequenza che consente di narrare senza interrompere, apparentemente, la ripresa. Se ciò che è rappresentato entra o esce dall’inquadratura e la macchina rimane ferma, il piano sequenza è fisso; se invece la macchina da presa si sposta lentamente, il piano sequenza è mobile. Oltre al piano sequenza, un’altra possibilità per limitare l’uso del montaggio è il ricorso alla profondità di campo: nella stessa inquadratura si rappresentano più avvenimenti disposti in profondità. La macchina da presa, con particolari strumenti tecnici, mette a fuoco tutti i piani rappresentati o ne sottolinea uno sfocando gli altri. Il Punto di vista o Focalizzazione Nel cinema, analogamente a quanto riguarda il narratore in letteratura, colui che narra, cioè il regista,decide la prospettiva da cui narrare, cioè il punto di vista (focalizzazione). - Se nell’opera letteraria i tipi di focalizzazione possono essere diversi (zero, interna, esterna) e possono variare ed intrecciarsi, nel racconto filmico il punto di vista è a focalizzazione zero quando la macchina da presa si eleva all’altezza dell’occhio (campi lunghi o lunghissimi per rappresentare scene di massa) oppure quando lo spettatore vede qualcosa di più del personaggio stesso. - Nella focalizzazione interna (soggettiva) la macchina da presa è al posto degli occhi del personaggio che fa o subisce un’azione. Molto frequente nel cinema è la focalizzazione su un personaggio, quando il personaggio è seguito costantemente dalla macchina da presa. - Nella focalizzazione esterna la macchina da presa segue dall’esterno i fatti, senza intervenire a sottolineare personaggi o fatti: modo di raccontare “documentaristico” (proprio del Neorealismo). Liceo Scientifico “Pitagora” - Rende Scheda di Analisi del Testo Filmico (appunti per la discussione) 1. Dati Titolo (in lingua originale) Regia Autore del Soggetto Autore della Sceneggiatura Autore della Musica Direttore della Fotografia Cast (Interpreti principali) Durata Genere (drammatico - commedia - storico - western - giallo - thriller - horror - avventura - fantastico - musical - fantascienza - ecc.) 2. Il Film Trama (Sintesi della vicenda rappresentata) Contestualizzazione (collocazione storica della vicenda narrata e nella filmografia del regista) Focalizzazione (il punto di vista: interno, esterno, zero) Tema del film Scopo/messaggio dell’opera (informare – denunciare – suscitare emozioni – divertire ecc. ) 3. Linguaggio del Film Struttura/Sintassi narrativa (sono presenti:1-“blocchi” di narrazione, 2- ordine cronologico, 3- alternanza di piani temporali) Tecniche usate (tipologia delle inquadrature, usate con valore espressivo/connotativo: la macchina da presa è mobile o fissa, usa il campo lungo o il primo piano; elementi di risalto del montaggio) Ritmo (lento, rapido, alternato) Effetti sonori (che conferiscono significato alla narrazione) Effetti di luce/colore (che conferiscono significato alla narrazione) 4. Interpretazione Personale (contributo alla discussione e/o al dibattito) AVATAR: la scheda • Titolo originale: Avatar Anno di uscita: 2009 Durata: 162 minuti Genere: Fantascienza Regia: James Cameron Sceneggiatura: James Cameron Produttore: James Cameron, Jon Landau Produttore esecutivo: Colin Wilson Casa di produzione: 20th Century Fox, Giant Studios, Lightstorm Entertainment Fotografia: Mauro Fiore Musiche: James Horner Personaggi: Sam Worthington (Jake Sully), Zoe Saldana (Neytiri), Sigourney Weaver (Dr. Grace Augustine), Giovanni Ribisi (Parker Selfridge), Michelle Rodriguez (Trudy Chacòn), Joel Moore (Norm Spellman), Stephen Lang (Col. Miles Quaritch), CCH Pounder (Mo'at), Laz Alonso (Tsu'tey), Wes Studi (Eytucan), Dileep Rao (Dr. Max Patel), Matt Gerald (Lyle Wainfleet). AVATAR: un film da vedere • Avatar è stato uno dei film più attesi dell’anno e sicuramente non ha deluso le aspettative dei milioni di spettatori accorsi nei cinema di tutto il mondo per vederlo. Il protagonista è Jake Sully, un ex marine sulla sedia a rotelle che si ritrova a sostituire il fratello gemello, ucciso durante una rapina, in un progetto scientifico sul pianeta Pandora, abitato dalla tribù dei Na’vi, una popolazione dalla pelle blu e dai tratti simili a quelli umani. Pandora è un pianeta primordiale dalla fitta vegetazione, abitato da svariate specie di animali fantastici; poiché l’aria del pianeta non è respirabile dagli umani, essi hanno creato degli avatar, ovvero degli ibridi tra un umano e un Na’vi, controllabili grazie ad un’interfaccia mentale. Jake ha il compito di controllare l’avatar di suo fratello, essendo l’unico compatibile con il suo DNA, per aiutare alcuni scienziati disposti a tutto pur di impadronirsi di una pietra preziosissima, l’unobtanium, anche a costo di uccidere la popolazione dei Na’vi. Però, entrando in contatto con la tribù e con la bella Neytiri, Jake comincia a dubitare del suo compito, grazie anche all’appoggio della dottoressa Grace e dei suoi amici. Avatar è stato distribuito in formato 3D in tutto il mondo riscuotendo un successo davvero strabiliante e riuscendo a diventare il film che ha incassato di più nella storia del cinema, battendo Titanic, film tra l’altro dello stesso James Cameron, regista di Avatar. Cameron ha cominciato ha lavorare ad Avatar fin dal 1996, e c’è da dire che questi 14 anni sono stati ben ricompensati. • La trama potrà sembrare un po’scontata, anche perché nel corso del film si riesce ad intuire quale sarà il finale della storia, ma nella sua semplicità cattura lo spettatore per ben tre ore di proiezione senza annoiarlo, mostrando un mondo davvero fantastico. Il pianeta Pandora, come la popolazione dei Na’vi e tutte le specie che lo abitano, sono stati studiati alla perfezione, e gli effetti speciali sono davvero ben strutturati; inoltre le immagini in 3D danno più animazione alla storia e rendono più interessante l’approccio . C’è da aggiungere che la lingua parlata dai Na’vi è una lingua creata appositamente per il film, e ciò rende l’idea di quale sia stata la cura dei dettagli da parte del regista e di tutti i collaboratori. Avatar riesce a farci immergere nel mondo di Pandora tanto che alla fine non vorremmo più uscirne, tutti vorremmo abitare in un pianeta insieme a creature fantastiche, con alberi alti 300 metri e piante che si “illuminano”. Soprattutto lancia un bel messaggio di rispetto ed uguaglianza verso il prossimo e dimostra che, anche se due persone sono completamente diverse, possono andare d’accordo o addirittura innamorarsi, proprio come Jake e Neytiri, il quale ha deciso di abbandonare tutto per stare con la sua amata e per difendere quella che ormai è diventata anche la sua terra. Inoltre, nel periodo di crisi ambientale in cui ci troviamo, Avatar ci insegna a difendere il nostro pianeta perché, come ci hanno spiegato i Na’vi, “tutta l’energia è solo in prestito, e un giorno bisognerà restituirla”. Decisamente 5 stelle. Dal libro al film...Il Riccio • Scheda del Film: Titolo: Il Riccio Titolo originale: Le hèrisson Nazione: Francia, Italia Genere: Drammatico, Sentimentale Durata: 100 min. circa Anno di produzione: 2008 Distribuzione: Eagle Picture Uscita: 05/01/2010 Produzione: Les Films des Tournelles Regia: Mona Achache Sceneggiature: Mona Achache Produzione: Anne-Dominique Toussaint Fotografia: Patrick Blossier Musica: Gabriel Yared Cast: Renèe (protagonista): Josiane Balasko Paloma (protagonista): Garance Le Guillermic Kakuro Ozu (protagonista): Togo Igawa Paul Josse (padre di Paloma): Wladimir Yardanoff Solange Josse (madre di Paloma): Anne Brochet Colombe Josse (sorella di Paloma): Solange Le Picard Manuela Lopez (amica di Renèe): Ariane Ascaride Tratto dal best seller "L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery. E' la storia di Renèe, portinaia del numero 7 in rue de Granelle: cinquantaquattro anni, grassa, sciatta, pigra, perennemente presa dalle cure per il suo gatto, dalla televisione e dalle sue piccole faccende private. In realtà l'apparenza inganna: è infatti una persona molto colta, che si dedica all'arte, alla filosofia e soprattutto alla cultura giapponese. Nello stesso palazzo vive Paloma, di dodici anni, figlia di un Ministro della Repubblica, in perenne lotta con tutta la sua famiglia che non vuole comprendere le difficoltà di questo mondo. La bambina già da tempo coltiva il progetto di un ipotetico suicidio, che dovrebbe portare a compimento il giorno del suo tredicesimo compleanno. Solo l'arrivo di un nuovo inquilino giapponese, Kakuro Ozu, metterà in crisi gli equilibri del palazzo. La sceneggiatura e la scelta dei personaggi riportano abbastanza bene la trama del libro da cui è tratto il film, anche se in alcune parti della produzione vi sono vuoti colmati a pieno, invece, nel testo. Nonostante non sia di facile comprensione per chi non ha letto il libro, questo film si dimostra un capolavoro cinematografico di notevole intensità, dedicato a coloro che vivono chiusi in una gabbia di pregiudizi e ipocrisie. Dal film al libro...L'eleganza del riccio • Scheda bibliografica: Titolo: L'eleganza del riccio Titolo originale: L'élégance du hèrisson Autrice: Muriel Barbery Area geografica: Letteratura Francese Truduzioni: Emanuelle Caillat e Cinzia Poli Grafica: Emanuele Ragnisco per Mekkanografici Associati Foto in copertina: Randy Faris/Corbis Editore: Collana Del Mondo Pagine: 335 Data di pubblicazione: ottobre 2007 Ultima stampa: luglio 2009 Prezzo: 18,00 euro • E' il confronto tra due donne di generazioni diverse e diversi ceti sociali, accomunate soltanto dall'amore per il sapere e per la cultura giapponese. Sarà proprio un uomo giapponese, Kakuro Ozu, a far incontrare le due: l'una, dodici anni e figlia di un ricco esponente della politica, troppo intelligente per la sua età, l'altra, portinaia, vedova e povera in un mondo di ricchi, troppo istruita per la sua condizione sociale. Il loro incontro aiuterà Paloma ad abbandonare il suo progetto di suicidio e farà comprendere a Renèe che è necessario mostrarsi agli altri per ciò che si è, senza temere cattivi giudizi, e che la sapienza non si quantifica con il denaro che si possiede. La maggior parte dei ragazzi che ha letto il libro ha visto soddisfatte le proprie aspettative, apprezzando il linguaggio usato e interessandosi particolarmente alla profondità dei pensieri delle protagoniste. Per gli adolescenti risulta facile immedesimarsi nel pensiero e nella vita degli altri; la storia raccontata è infatti molto vicina a noi giovani, che spesso ci mostriamo per ciò che pensiamo che gli altri apprezzino, ma non per ciò che siamo realmente. Le attività Extracurriculari . . . . . . . . L’articolo di giornale L’intervista La recensione Il saggio breve Il testo poetico Il racconto Il testo teatrale La grafica ATTIVITA’DI BIBLIOTECA APERTA LETTURA-SCRITTURA Prospetto per l’iscrizione ai Laboratori di Lettura e di Scrittura CLASSE _________ SEZ. N. • • • • • ALUNNO Laboratorio di lettura in Biblioteca Lettura individuale / Incontro con autore** Laboratorio di Scrittura Creativa*** Laboratorio di Scrittura Pragmatica (Le consegne dell’Esame di Stato) Redazione Giornale on line La voce del Pitagor@ LEGENDA * Lettura individuale autonoma e guidata * Lettura collettiva * Laboratori di Lettura ** Incontri-dibattiti con scrittori, poeti, editori, critici,intellettuali ecc. Seminari di studio con esperti (Università, Enti ed Associazioni culturali) • *** Laboratorio di Scrittura Creativa (poesia, narrativa, grafica, scrittura teatrale…) • Data : _____ • Firma del Docente Coordinatore della classe:_________________________________________ N.B. Le attività di Lettura-Scrittura saranno oggetto di valutazione e verranno certificate ai fini dell’attribuzione del credito scolastico. L’articolo di giornale Chiarezza (lessico chiaro ed accessibile al lettore medio) Leggibilità Essenzialità Obiettività ( ? ) Diversificazione del lessico in relazione all’argomento trattato ed alla destinazione editoriale Articolo di cronaca ( argomenti ed eventi di attualità ) politica, giudiziaria, nera, rosa ( eventi mondani o sentimentali ) bianca (vicende connesse alla vita civile o di interesse generale ) Articolo culturale Articolo specialistico Articolo d’opinione Commistione di generi Articoli di cronaca (riportano i fatti, illustrandoli e lasciando ai lettori la facoltà di giudicarli) Articoli di commento (esprimono i giudizi apertamente, pur fondandoli sulle notizie) Le regole del Giornalismo di Informazione 1. 2. 3. 4. 5. La regola delle cinque W : Who - Chi ( di chi si parla ) Where - Dove When - Quando What - Che cosa ( di quale avvenimento ) Why - Perché Background ( lo sfondo ) – fatti o dati precedenti o comunque utili alla comprensione dell’evento descritto Lead ( l’attacco ) - L’esordio dell’articolo riveste una notevole importanza per catturare l’attenzione del lettore Articolazione in paragrafi ( distinti attraverso il rientro dei capoversi, corrispondenti alle varie fasi ed ai vari aspetti dell’episodio descritto) Notizie – Opinioni (distinguere tra notizie oggettive e opinioni soggettive) Le consegne dell’Esame di stato “Sviluppa l’argomento scelto o in forma di saggio breve o di articolo di giornale, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano… Se scegli la forma dell’articolo di giornale, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo pezzo. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo” L’importanza del titolo Necessità di sintetizzare in pochissime parole il contenuto del testo Linguaggio efficace e accattivante Frasi “ellittiche” Di solito, il titolo è formato da tre parti: L’occhiello ( introduzione ) Il titolo vero e proprio ( necessità di evidenziare al massimo la notizia ) Il sommario ( breve sintesi del contenuto ) La struttura: L’attacco ( LEAD – guida – di lunghezza variabile ( in qualche caso assente); contiene in sintesi tutta la notizia che verrà ripresa, ampliata, nel seguito dell’articolo. Esposizione rapida e sintetica. Il blocco – la notizia viene ripresa e ripetuta, rafforzata con l’aggiunta di particolari, in forma più ampia e articolata, anche attraverso il ricorso al parere di esperti, sotto forma di brevi interviste o commenti. La chiusa Organizzazione delle attività di laboratorio sulla scrittura giornalistica: A. B. Scelta della tematica Divisione in gruppi per classi aperte, in base alla tematica prescelta. C. Ricerca della documentazione (giornalistica e non) D. Lettura guidata di varie testate giornalistiche E. Compilazione di schede di lavoro: Attività n.1: scomposizione e ricomposizione di un testo informativo sulle “regole delle cinque w” Attività n.2: esercizi di smontaggio – rimontaggio sulla struttura (attacco, blocco, chiusa) Attività n.3: esercizi di smontaggio e rimontaggio di un articolo di fondo Attività n.4: stesura di un articolo di fondo Attività n.1: Scomposizione - Ricomposizione di un Testo Informativo (“le regole delle cinque w”) 1. Informazione centrale: Chi?……………………………………………………………………… Che cosa? ………………………………………………………………. 2. Sviluppo: Quando? …………………………………………………………………. Dove? ……………………………………………………………………. Perché? ………………………………………………………………….. 3. Ulteriori informazioni: Come?…………………………………………………………………… 4. Dettagli meno importanti: Dove?Come?……………………………………………………………. Perché?Quando?…………………………………………………………. Attività n.2: La Struttura Scegli un articolo, indicane la tipologia (cronaca, cultura, scienza, sport…), leggi attentamente e valuta se la sua articolazione coincide con le parti strutturali costitutive di un articolo di giornale (lead, blocco, chiusa), riportando negli appositi spazi le parti del testo corrispondenti. Tipologia: …………………………………………………………… ……………………………………………………………………….. Lead: ………………………………………………………………… ……………………………………………………………………….. Blocco: ……………………………………………………………….. ………………………………………………………………………… Chiusa: ………………………………………………………………. ………………………………………………………………………… Divergenze o incongruenze rilevate rispetto alla struttura: ………………………………………………………………………… Attività n.3: L’articolo di Fondo (Smontaggio) Nel quotidiano individua l’articolo di fondo. Dov’è situato? …………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………… Ritaglialo ed incollalo sotto mettendo in evidenza le quattro parti essenziali (enunciazione del problema o esposizione dell’avvenimento; argomentazioni: prove attestanti l’esistenza del problema o la sussistenza del fatto; conseguenze; suggerimenti per risoluzioni o ulteriori azioni;). Rifletti: l’organizzazione di un articolo di fondo può esser considerata vicina a quella di un testo argomentativo? Esposizione della tesi Argomenti a sostegno della tesi Argomenti a sostegno della antitesi Confutazione degli argomenti dell’antitesi Conclusione Attività n.4: L’articolo di Fondo (Stesura) Scrivi un articolo di fondo 1. Esponi la notizia di riferimento; 2. Appunta le idee, i dati, le motivazioni funzionali ad argomentare il tuo punto di vista; 3. Scegli le migliori argomentazioni (individua e riportane almeno tre); 4. Schematizza in modo coerente le tue affermazioni; 5. Elabora - seguendo lo schema - le prime argomentazioni in modo persuasivo; 6. Revisiona ciò che hai scritto rendendolo più chiaro (enunciazione); 7. Prosegui nelle argomentazioni (punto 2) 8. Esplicitane le conseguenze (punto 3) 9. In un periodo riassumi le argomentazioni già espresse (conclusione) – (punto 4); 10. Controlla (post-scrittura) grammatica, sintassi, ortografia, lessico, punteggiatura; 11. Rileggi e ricopia in bella. L’Intervista Un tipo particolare di articolo di giornale che riporta un dialogo alternando le domande poste dal giornalista con le risposte fornite dal suo interlocutore. “Una conversazione, uno scambio di domande e risposte tra un giornalista e una persona le cui dichiarazioni e opinioni sono destinate ad essere diffuse pubblicamente attraverso la stampa, la radio e simili”. (da: Il grande dizionario Garzanti della lingua italiana) Tipologie A seconda del numero delle persone intervistate: . l’intervista individuale (la più semplice e la più diffusa) . l’intervista a più voci (particolarmente adatta ad approfondire un argomento confrontando il parere di più persone, secondo la formula del forum) . l’intervista a campionatura (mira a raccogliere un numero piuttosto ampio di informazioni, sottoponendo un questionario agli intervistati). A seconda degli obiettivi (che si pone l’intervistatore): . l’intervista tematica (volta ad approfondire un evento o un argomento specifico) . l’intervista personale (volta a conoscere e a mettere a fuoco la personalità dell’intervistato). . l’intervista impossibile (rivolta ad un personaggio del passato, è una forma di scrittura creativa assimilabile sia all’intervista tematica sia a quella personale ) L’intervista impossibile Rivolta ad un personaggio del passato, è una forma di scrittura creativa assimilabile sia all’intervista tematica sia a quella personale. . Individuata e ben analizzata la tematica di riferimento, nella realizzazione dell’intervista il primo passo è scegliere il personaggio da intervistare in base a due criteri: 1) che si tratti di un personaggio di rilievo, di un’autorità in materia; 2) che lo si conosca abbastanza per riuscire a formulare le domande giuste, ovvero che si disponga al riguardo di un’ampia ed articolata documentazione. . La documentazione è essenziale in quanto costituisce la base su cui costruire l’intervista. . E’ opportuno infatti partire dalle risposte che, mettendosi nei panni del personaggio, si riescono ad elaborare . Schema di Realizzazione . . . . . . . Scelta del personaggio da intervistare ( in base a criteri di rappresentatività e di congruenza con la tematica di riferimento) Raccolta ed analisi della documentazione relativa al personaggio in questione ed al contesto storico-socialeculturale di riferimento Individuazione degli elementi documentari meglio adatti ad affrontare la tematica di riferimento Individuazione di un titolo che sintetizzi ed illustri le scelte argomentative effettuate Costruzione di una scaletta che preveda una serie di “risposte” volte ad illustrare significativamente la tematica di riferimento e di domande che fungano da elementi di raccordo Stesura dello svolgimento ( introduzione; intervista; conclusione: v. STRUTTURA ) Postscrittura: revisione di lessico, ortografia, sintassi, evidenziazione a livello grafico del discorso diretto (virgolette e trattini nella scrittura manuale, grassetto o maiuscoletto nei testi stampati) La Struttura . . . UN ATTACCO sintetico in cui contestualizzare e presentare alcuni dati significativi relativi al personaggio intervistato, chiarendo i motivi di interesse del colloquio. L’INTERVISTA vera e propria in cui riportare la conversazione nella forma di domande e risposte, facendo in modo che su queste ultime si concentri l’interesse del lettore. Una breve CONCLUSIONE (non sempre necessaria, specialmente se l’ultima risposta dell’intervistato chiude il discorso in modo definitivo) Completezza Coerenza Logica dei Contenuti Struttura Linguistica Corretta (preferibile un registro medio, mai eccessivamente amichevole o confidenziale; se necessario, occorre saper utilizzare anche un linguaggio tecnico) Interviste impossibili:alcuni esempi Tematica di riferimento: conflitto generazionale e disagio giovanile. Per il periodico milanese "Nuovo Ricoglitore" (dicembre 1825 - gennaio 1826) Intervista a Giacomo Leopardi, il giovane autore degli Idilli. di Cristina Amato Intervista-racconto impossibile a Jack Kerouac, poeta alla ricerca di se stesso e della libertà …man, I’m beat! di Antonio Festa Tipologia B: Ripensando il Sessantotto, Intervista a Mario Capanna di Michele D’Ignazio Da Torre del Greco un’ intervista risalente al 17 Aprile ESCLUSIVO: UN’INTERVISTA A LEOPARDI SUI GIOVANI. L’esperienza diretta della nostra inviata, Alessia Cipriano, per una testimonianza senza tempo. di Menuccia Ferraro E’ lunedì, ci troviamo in Grecia, nella città di Efeso... …ed abbiamo il piacere di passeggiare nel giardino della villa di Eraclito… È stato molto difficile poter parlare con il filosofo, che, come sappiamo, si è sempre rifiutato di rilasciare interviste. Non potevamo però lasciarci sfuggire il parere d’un così illustre personaggio. Eraclito infatti è l’autore del trattato filosofico “Intorno alla Natura”, nel quale si è espresso più volte in favore della Guerra (Polemos). Vista la complessità della situazione internazionale abbiamo deciso pertanto di intervistarlo. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Intanto, signor Eraclito, la ringraziamo vivamente per il tempo che ci concede; sappiamo infatti quanto siano estremamente impegnate le sue giornate; la meditazione richiede molte ore… Vorremmo sapere cosa pensa della situazione del momento e della guerra in Afghanistan. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Non mi meraviglia, l’avevo già previsto ! Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Ma la prego, ci spieghi meglio. In che senso l’aveva già previsto ? Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Interroga non me, ma il logos, “è saggio convenire che tutto è uno”. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo La prego, signor Eraclito, non faccia il misterioso, si spieghi meglio, altrimenti i lettori non capiranno ! Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Non mi meraviglia, non tutti, ma “solo il saggio può cogliere la realtà delle cose; non c’è speranza per coloro che non si interrogano sulla natura e sui suoi principi”. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo La prego, signor Eraclito, non sia prevenuto, ci faccia partecipi di quello che lei pensa. Ci dispiacerebbe molto non conoscere il parere di un così grande saggio quale lei è. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Si, effettivamente ad Efeso e dintorni mi considerano un saggio e mi apprezzano molto. Beh, incominci ad essermi simpatica, vuol dire che per te farò un’eccezione. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Mi stava dicendo che lei aveva già previsto la guerra in Afghanistan. Perché non ci spiega in base a quali elementi lei afferma ciò? Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Cara amica, stai ancora sbagliando… il tuo errore è questo: tu ignori il Logos ! E, come tutti gli uomini, vivi credendo di avere una tua particolare saggezza. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo La prego, non si dilunghi troppo su discorsi enigmatici. Ci spieghi come ha fatto a capire che ci sarebbe stata la guerra. Neppure la CIA è riuscita ad intercettare i movimenti dei terroristi e ad evitare l’attentato dell’ 11 settembre. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Investigai me stesso Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo D’accordo, ho capito. Lei ha investigato se stesso, ma quali elementi l’hanno portata a pensare che ci sarebbe stata la guerra ? Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo “Polemos di tutte le cose è padre, di tutto poi è re; gli uni manifesta come dei, gli altri invece come uomini; gli uni fa esistere come schiavi, gli altri invece come liberi”. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Mi scusi signor Eraclito, ma quello che ci sta dicendo appare molto strano. Secondo lei, dunque, alla base della vita stessa c’è il principio della guerra. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Proprio così, mio nuovo discepolo, incominci a ragionare bene. Diffida di coloro che si augurano che la contesa possa estinguersi sia dal mondo degli dei, che da quello degli uomini. Difatti “non vi sarebbe armonia se non vi fossero l’acuto e il grave, né vi sarebbero animali senza la femmina e il maschio, che sono contrari. Ciò che si oppone converge e la più bella delle trame si forma dai divergenti e tutte le cose sorgono secondo contesa”. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Quello che ci sta rivelando, signor Eraclito, mi perdoni, ma ci pare difficile da credere. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo “La trama nascosta è più forte di quella manifesta”. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Quindi lei non è assolutamente d’accordo con chi presenta la guerra come la più turpe di tutte le cose. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Certamente. “Belle, di fronte a dio sono tutte le cose; ma gli uomini hanno giudicato alcune cose come ingiuste, altre invece come giuste”. Ma mi spieghi come si può pensare il bello senza il brutto? “La malattia rende piacevole e buona la salute; la fame rende tale la sazietà; il penoso travaglio rende piacevole o buono il riposo”. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Mi permetta di tradurre meglio il suo pensiero e mi scusi se mi concedo questa licenza. Lei sostiene che la natura si fonda sull’esistenza dei contrari e quindi sulla contesa. Nulla potrebbe esistere senza il suo contrario. Se dovesse rispondere con una sola parola, cosa mi direbbe della guerra ? Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo VITA ! Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Se invece le proponessi la stessa cosa riguardo alla pace? Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Piattezza, morte ! Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Cosa sono pace e guerra per lei? Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Due facce di una stessa medaglia, l’una non potrebbe esistere senza l’altra. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo La ringrazio signor Eraclito, è stato molto chiaro. Volevo chiederle inoltre cosa pensa dei terroristi e in particolare dei kamikaze. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo “I trucidati di Ares, li onorano gli dei e gli uomini”. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Mi scusi, signor Eraclito, ma sono costretta a chiederle di fare chiarezza su quanto affermato, in un momento delicato come questo farebbe meglio a non lanciare messaggi sospetti. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo …Eraclito non risponde… Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Mi ero illusa circa la nuova piega che l’intervista stava prendendo, comunque vuole aggiungere altro alla sua risposta precedente? Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Si.“Questi, una volta nati, vogliono vivere e incontrare destini di morte, ma ancor più vogliono riposare; e lasciano dietro di sé figli, perché nascano destini di morte”. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Mi corregga se sbaglio signor Eraclito, lei vuole dire che i kamikaze compiono questi gesti estremi perché vogliono fuggire via da una realtà molto triste e che essi educano anche i loro figli a questo tipo di martirio ? Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Non ti rispondo, vedo che sei un discepolo promettente. Cerca di trarre da solo le tue conclusioni. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Un’altra domanda allora. Dei talebani, cosa pensa? Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo “Si purificano macchiandosi di altro sangue, come se qualcuno, entrato nella melma, con la melma si lavasse. E poi rivolgono preghiere a tali simulacri degli dei, come se qualcuno volesse discutere con le cose: non conoscono affatto né gli dei né gli eroi, quali sono davvero”. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo E degli Stati Uniti invece, cosa pensa che li abbia spinti alla guerra contro i talebani ? Secondo lei, si tratta di vendetta o di qualcos’ altro ? Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Si tratta della brama. “Contro la brama della passione è arduo combattere, qualsiasi cosa voglia, difatti essa è disposta a pagarla con l’anima”. Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Ed ora, signor Eraclito, visto che sino ad ora è stato estremamente gentile, risponda a quest’ultima domanda. Lei ha detto di aver previsto la guerra in Afghanistan, ma adesso saprebbe dire quando avrà fine ed in generale quali saranno le sue conseguenze ? Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo Cosa vuoi che ti dica! “La vita è un fanciullo che gioca, che sposta i pezzi sulla scacchiera: è il reggimento di un fanciullo”. BIBLIOGRAFIA •Giorgio Colli, “La Sapienza Greca”, vol.III, Eraclito, traduzione di Gian Biagio Conte, Adelphi, 1988 •Antonio Garzya, “Antologia della Letteratura Greca”, vol.II, SEI, 1971 •Nicola Abbagnano, Storia della Filosofia, Vol.I, UTET, 1998 Le “risposte” di Eraclito sono state elaborate sulla base dei suoi frammenti, riportati spesso integralmente, tra virgolette, nella traduzione di Gian Biagio Conte. Graphic Design & Multimedia by .:|:…. . Renato Umeton . .…:|:. & Text & Idea by :… . Melissa Infusino . ...: per il laboratorio di Scrittura Creativa La Recensione . . . Informazioni precise sull’opera: titolo – autore/regista – anno di pubblicazione/di uscita/di rappresentazione dell’opera Presentazione del contenuto dell’opera: riassunto sintetico della storia o del soggetto dell’opera. Da evidenziare uno o più episodi particolarmente significativi per l’evoluzione della storia. Rilevazione della caratteristiche dei personaggi e dei temi più importanti: Il protagonista – i personaggi più importanti: caratteri della psicologia/rapporti conflittuali o cooperativi - temi politici/sociali/morali presenti nell’opera – punto di vista dell’autore/regista. . . . . Collegamenti con altre opere dello stesso autore: Continuità o rottura tra la precedente produzione e l’opera considerata. Analisi degli aspetti formali dell’opera: Tecniche di costruzione – genere di appartenenza – linguaggio specifico – descrizione delle scene più significative/dei passi più rilevanti. Valutazione critica dell’opera: Giudizio critico su tutti gli elementi prima considerati – ricezione dell’opera presso il pubblico – successo o insuccesso: motivazioni. Scheda bibliografica/scheda riassuntiva Scheda Bibliografica (Recensione di Testo Letterario) . . . . . . Cognome e nome dell’autore; Titolo dell’opera (eventualmente seguito dal nome e cognome del curatore); Casa editrice, seguita da luogo di pubblicazione, seguito da data; Numero delle pagine (se volume unico); Numero dei volumi, se l’opera è suddivisa in tomi (con titoli … particolari di ciascun tomo); Nome della collana editrice di cui l’opera fa parte. Scheda per la Recensione di Film · Titolo: in italiano, con aggiunta del titolo in lingua originale se si tratta di film straniero; · Giudizio critico sintetico: secondo un codice prestabilito (stellette, asterischi, voci in gradazione: capolavoro/ottimo/buono/medio/insufficiente); · Produzione: paese di produzione, anno della prima distribuzione; · Fotografia: bianco e nero (b/n) o a colori (col.); · Durata: in minuti; · Regista e interpreti: nome e cognome del regista; nomi e cognomi degli attori principali in ordine di importanza; · Trama: riassunto sintetico della vicenda del film con indicazione del nome dei personaggi; · Sceneggiatura: autore della sceneggiatura e, se il film è tratto da un romanzo, anche l’autore di questo; · Colonna sonora: autore della colonna sonora e di eventuali inserti musicali; · Interpretazioni del regista: riconoscimento dell’interpretazione data dal regista alla vicenda, della sua ideologia, degli scopi prefissi; · Elementi tecnici: riconoscimento delle tecniche filmiche utilizzate dal regista, delle caratteristiche della recitazione, dell’ambientazione, dell’uso di altri linguaggi (per es. quello musicale); · Notazione storica: effetti prodotti dall’uscita del film, successo o insuccesso, discussioni seguitene; · Giudizio critico: proprio personale giudizio critico sul film. Recensione di Spettacolo · · · · · · Titolo dell’evento: se è spettacolo teatrale, indicazione del titolo dell’opera e dell’autore , se è musicale, indicazione sintetica del genere musicale; Allestimento: luogo (città e teatro) e periodo di svolgimento, nome del/dei protagonisti; regista, interpreti, cantanti, orchestre, gruppi…; Contenuto: riassunto dell’evento (se è spettacolo teatrale riassunto del testo); Caratteristiche dell’allestimento: soluzioni registiche; modalità di recitazione , luci e suoni; Giudizio: su efficacia dell’allestimento, su regia e recitazione, su interpretazione, fruibilità e gradimento del pubblico; Scheda riassuntiva: titolo, autore, regia, interpreti. • • • • • • • • • SCHEDA DI LAVORO • Attività 1. Elaborazione di una recensione 1. Inquadramento (genere, autore, contesto, tema generale) ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________ 2. Analisi (contenuti proposti, caratteristiche dell’ambiente e dei personaggi, lingua e stile) ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________ 3. Confronti eventuali con altri testi ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________ 4. Sintesi interpretativa ( il senso generale, aspetti di interesse, valutazioni sul modo in cui il testo è realizzato e/o sui contenuti) ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________ SCHEDA PER L’ANALISI E LA COMPRENSIONE DEL TESTO NARRATIVO A. Dati narratologici • • • • • • • • Autore, titolo, data di composizione e di pubblicazione del testo Narratore: rappresentato (testimone o protagonista), esterno alla storia; usa la prima o la terza persona. Il punto di vista: focalizzazione zero (onnisciente); focalizzazione interna (adotta il punto di vista del personaggio); focalizzazione esterna (sa meno di quanto ne sappia il personaggio: es. il racconto giallo) Il destinatario (indicare se rappresentato o implicito) Il referente: individuare i riferimenti a fatti, persone, situazioni reali Intreccio e Fabula: ricostruire la fabula e confrontarla con l’intreccio I personaggi: definire i ruoli (protagonista, antagonista, aiutanti, figure secondarie....) Individuare i luoghi della narrazione, i tempi della narrazione; i luoghi e i tempi della storia B. Comprensione globale • Tema e concezione del mondo: sulla base dell’analisi fin qui svolta, individuare il tema generale del testo e la concezione del mondo che vi è sottesa C. Lingua e stile • • Aspetti rilevanti della lingua e della struttura retorica: Strutture morfologiche ricorrenti: tempi e modi verbali; aggettivi, sostantivi, avverbi, etc. Sintassi: paratassi o ipotassi; presenza di costrutti retorici (anastrofe, chiasmo, parallelismo, climax, anacoluto, etc.) Lessico: alto o basso; ricercato o semplice; letterario o comune; Livello fonico: presenza di figure retoriche foniche: allitterazione, assonanza, consonanza, onomatopea, etc) D. Contestualizzazione (Rapportare i dati di analisi agli elementi di contesto) • • Nell’ambito della biografia dell’autore Nell’ambito di una definita tradizione filosofico-storico-culturale (con eventuale individuazione e indicazione di “tòpoi”) E. Interpretazione/Valutazione • • Commento generico personale (sul tema e/o sui personaggi, sull’autore, sullo scopo della narrazione, su ogni altro aspetto ritenuto importante e/o interessante) Commento mirato (su consegna dell’insegnante, anche riguardo a saggio critico di riferimento, eventualmente proposto a corredo della lettura) IV Settimana Regionale delle Biblioteche 6 Dicembre 2007 Incontro con Nicoletta Torre, autrice del libro “Mi ha svegliato il silenzio”, Falco editore I ragazzi del 2°I si raccontano .. Mi ha svegliato Il silenzio.. Liceo Scientifico Statale“Pitagora”- Rende Lettera all’autrice.. Carissima professoressa Nicoletta Torre, Noi ragazzi della classe 2°I vogliamo ringraziarla di cuore per quello che il suo “piccolo grande libro” ci ha trasmesso. Infatti, attraverso la lettura di “Mi ha svegliato il silenzio”, abbiamo potuto riflettere su tante importanti tematiche che accompagnano la nostra crescita : sull’adolescenza, sull’amicizia, sull’importanza della famiglia, sui conflitti interni che talvolta la segnano. La lettura di questo libro è stata veramente molto interessante. Ognuno di noi lo ha letto individualmente e poi vi ha riflettuto anche in classe e negli incontri di “lettura guidata” aperti ad altre classi dell’Istituto. Nel corso di queste attività abbiamo ascoltato ed espresso emozioni. Molti di noi continuiamo a farlo. Intanto sentiamo il bisogno di comunicarle che, attraverso questo piccolo, ma interessante “viaggio” tra le pagine del suo libro, abbiamo avuto l’opportunità di respirare la sua forte sensibilità; può immaginare, dunque, con quanta ansia abbiamo atteso questo giorno. Volevamo incontrarla, conoscerla di persona per ringraziarla dell’opportunità che ci ha offerto, del suo essere qui oggi con noi. Un’esperienza bellissima, indimenticabile, unica, irripetibile. Dialogare, poter porre tutti gli interrogativi possibili, potersi confrontare con lei e grazie a lei. Ecco perché abbiamo voluto elaborare un piccolo lavoro, cui affidare la “MEMORIA” di questo viaggio e del quale vogliamo farle dono. Con stima, i ragazzi della 2°I del Liceo Pitagora .. Mi ha svegliato il silenzio.. (schedatura libro) - Tipologia:Testo Narrativo -Informazioni Bibliografiche: 1)Autore: Nicoletta Torre 2)Titolo: Mi ha svegliato il silenzio 3)Editore: Michele Falco Editore 4) Anno di pubblicazione: 2007 5)N° pagine:91 -Citazioni: <<Quando un libro è con me è come se avessi il migliore degli amici>> << è uno spettacolo talmente sorprendente che non si può descrivere>> -Commenti: << è stato appassionante, ha catturato la nostra attenzione e ci siamo immersi nelle vicende>> Schematizzazione libro Riflessioni: ci fa capire il mondo dell’adolescenza a volte così complessa e difficile da affrontare. Messaggio:l’importanza di confrontarsi Mi ha svegliato il silenzio Autrice:Nicoletta Torre Editore:Falco Editore Temi: La scoperta dell’altro Mi ha svegliato il silenzio (sintesi) Per la corrispondenza estiva la prof decide di formare “strane coppie”: Chiara e Rob. Chiara e Rob non avevano mai socializzato a scuola e così il loro rapporto inizialmente non è di amicizia, ma con il passare del tempo imparano a conoscersi. Chiara è una ragazza cresciuta con i nonni adottivi, poiché la madre vive lontano per motivi di lavoro. Lei passa l’estate a Pietranera di Maremma, in compagnia di Cerasina e Mingo. Ama molto gli animali : possiede una cavalla, Dora, fedele amica e sostegno nei momenti neri. Rob inizialmente trascorre l’estate a Torino, in attesa di andare in campeggio con gli amici. Ma i suoi programmi vengono sconvolti, poiché il nonno inizia a dare segni di fragilità mentale ed il padre gli “impone” di trascorrere il resto dell’estate in montagna, a Borgovecchio, in sua compagnia. Chiara passa le sue giornate al mare con gli amici,attende con ansia la madre, inizia a porsi mille interrogativi dopo aver trovato in soffitta, in un giorno di pioggia, una foto che ritrae lei, la madre e un uomo con un bambino… Rob accetta a malincuore il cambio di programma voluto da suo padre, ma a poco a poco riesce a superare il suo rammarico: incontra Peppe,le sorelle e Irma, una ragazzina che lo incuriosisce molto. Inizia a frequentarla e a capire che quell’estate non sarebbe stata così male. Con Irma scopre l’esistenza di un mondo nuovo, fatto di sentimenti ed emozioni. Emozioni condivise! Emozioni urlate! E poi la scoperta del confronto, dell’amicizia , dell’affetto, di cose “piccole” che non hanno prezzo. Rob e Chiara crescono. Rob e Chiara scelgono la loro strada e, perdonando, iniziano un nuovo avvincente cammino, a Pietranera, a Bordovecchio, in un mondo che li illude e nello stesso tempo li gratifica. Rob e Chiara continueranno a scriversi e a camminare, seppur lontani, insieme. Mi ha svegliato il silenzio Nicoletta Torre • La famiglia; • Il difficile rapporto genitori figli; • Il complesso mondo dell’adolescenza; • L’amicizia; • L’amore; • La scoperta dell’altro; • Il dolore del distacco e/o dell’assenza di un genitore; • Il sapersi donare; • Adolescenti e anziani: due universi lontani e vicini; • L’amore per la natura. • L’importante dell’amicizia nella crescita; • Non si può crescere senza amore e famiglia; • L’importanza di confrontarsi; • L’importanza di sentirsi gratificati dal donare; • L’importanza dei nonni nella crescita degli adolescenti; • La fedeltà verso la natura. MESSAGGIO Difficile il viaggio, Tortuoso il cammino, La vita ti si denuda nella sua Autenticità e crudeltà. Cadi e ti rialzi, Ti senti solo. Il tuo sguardo smarrito cerca l’approdo E ti ritrovi! Il sole ritorna ad illuminare La strada… E ti ritrovi, mentre la vita Ti porge i suoi doni: AMORE, AFFETTI, FAMIGLIA. Lo sguardo si posa sul meraviglioso spettacolo Della natura inviolata in cui immergersi, Per rinascere, per continuare a credere che, Nonostante tutto, il viaggio è occasione Per credere ancora… Credere ancora che Questo nostro fluire nel tempo Non è una menzogna… I ragazzi della I G alle tradizioni agli affetti ai colori RITORNI... ai ricordi ai profumi ai sapori INDICE •L’autore: uno scrittore di origine calabrese •Le opere: un lungo ed intenso percorso letterario •Gli anni veloci: un romanzo di emozioni •Conclusione:ringraziamenti La vita di Carmine Abate • • • Carmine Abate, uno dei più grandi scrittori dei nostri tempi nasce a Carfizzi, piccolo centro che sorge sulle colline dell’entroterra crotonese. Nato nel 1954 da una famiglia italoalbanese si trasferì per studiare nella città pugliese di Bari dove conseguì la laurea. Successivamente, a causa del grande fenomeno dell’emigrazione che investì l’Italia, si trasferì con la sua famiglia ad Asburgo. Da oltre dieci anni vive in Trentino, dove esercita la professione di insegnante; ciò nonostante, ama tornare ogni volta che può al suo paese di origine. Come narratore ha esordito nel 1984 in Germania; fra le sue grandi opere troviamo “Il muro dei muri”, “ I germanesi”, “Il ballo tondo”, “Terre di andata”(raccolte di poesie) “La moto di Scanderberg” e tra gli ultimi romanzi “Gli anni veloci”. Molte di queste opere sono state vincitrici di numerosi premi. Le opere I Germanesi {1986} Il ballo tondo {1991} Il muro dei muri {1993} La moto di Scanderbeg {1999} Tra due mari {2002} La festa del ritorno {2004} Il mosaico del tempo grande {2006} Gli anni veloci {2008} I GERMANESI.. • Apparso in Italia nel 1986 è ormai praticamente introvabile; il libro racconta storia e “vita di una comunità della Calabria e dei suoi emigranti”. Scritta a quattro mani assieme alla sociologa tedesca Merke Behrmann, i Germanesi è un’opera fondamentale per la comprensione dei temi e delle peculiarità di Carmine Abate. Senza cadere nel vittimismo e nell’emotività scontata,con un’esposizione lineare e brillante, gli autori conducono il lettore all’interno della comunità di Carfizzi, paese simbolo della “Calabria spopolata” dall’emigrazione, rendendolo partecipe delle vicende umane tratteggiate “nel corso di questo movimento migratorio di esodo e ritorno”. Un libro-documento, che ha il pregio non comune di farsi leggere d’un fiato. IL BALLO TONDO • Quella di Costantino, figlio più piccolo di Francesco Avati, detto “il Mericano”, è una famiglia davvero singolare. Il padre, impetuoso e malinconico, è emigrato in Germania dalla nativa Hora, uno dei centri di origine albanese in Calabria; la madre, grande preparatrice di cibi piccantissimi, è rosa da un segreto novello; le due sorelle Orlandina e Lucrezia, dagli occhi brillanti e tempestosi, vivono tormentate storie d’amore; il nonno Lissandro, ironico e saggio, è l’ultimo depositario di un’epoca e di un mondo che vanno scomparendo. E mentre Costantino cresce, attratto ugualmente dal passato mitico della sua gente e dalla modernità, irrompono nella sua vita il vecchio Luca Rodotà, misterioso rapsodo di Corone, il maestro Carmelo Bevilacqua, cacciatore di sentimenti e di ricordi e infine, come un turbine, la sensuale e sfuggente Isabella. Attorno alle divertenti e drammatiche vicende di Costantino e della sua famiglia, Carmine Abate tesse un’opera lirica, comica e visionaria ambientata in un piccolo paese del sud, trasfigurato a regione dell’anima, magica e leggendaria, dove il tempo sembra essersi fermato per sempre. Il ballo tondo, acclamato esordio di uno dei più “originali” scrittori italiani di questi anni, è un romanzo dalle tante storie, tra cronaca e mito, tutte legate da un unico filo poetico (amore ed attese). Toccante racconto di formazione, affettuoso omaggio a un mondo visionario e incantato. Il muro dei muri • Storie di ribellione e di amore, di conflitti generazionali e di razzismo, di partenze e di attese. I protagonisti sono i Germanesi, gli immigrati italiani in Germania dalla “vita capovolta, con i piedi al nord e la testa al sud”, stranieri all’estero ed a casa propria. Pubblicata per la prima volta in tedesco nel 1984 ed in italiano nel 1993 in un’edizione ampliata, Il muro dei muri è l’opera di esordio di Carmine Abate narratore: un sorprendente “romanzo a racconti” incentrati sul tema dell’emigrazione e dell’incontro forte e partecipato di culture diverse. I suoi personaggi sono spesso giovani che si dibattono con rabbia o ironia tra improbabili miti del ritorno e voglia di integrazione, tra spaesamento e apertura a un mondo moderno, talvolta aspro e difficile, ma che offre comunque prospettive e speranze. Carmine Abate riesce a coniugare con abilità scrittura civile e capacità di affabulazione, in 14 storie intense ed esemplari, così simili a quelle di chi, nell’Italia e nell’Europa di oggi, viene a cercare la possibilità di vita nuova. LA MOTO DI SCANDERBEG • • Giovanni Alessi è sempre scappato dalla sua famiglia, dal suo paese dove è nato e cresciuto, dalla lingua che gli appartiene, l’arbereshe degli albanesi in Calabria, da se stesso e dai fantasmi del proprio passato. Ora, in Germania, dove finalmente ha raggiunto Claudia,la donna di cui è innamorato fin da ragazzino,torna con la memoria a ripensare la sua storia e la storia di suo padre Scanderberg, avventuriero strampalato e affascinante, sempre in sella all’ indistruttibile moto Guzzi Dondolino, leader delle rivolte contadine nell’Italia del dopoguerra. La storia di Scanderberg, del suo amore immortale per Lidia, le vicende di Giovanni e Claudia, si intrecciano con la misteriosa figura di Stefano Santori ( il ragazzino dagli occhi di calamita, dotato dal potere della preveggenza) e con la saga dello Scanderberg che condusse le lotte degli albanesi contro i turchi. La moto di Scanderberg, magistralmente sospeso tra narrazione, memoria e registro lirico, è uno straordinario e sorprendente romanzo sull’identità e la ricerca di se stessi, opera della maturità di uno degli scrittori italiani più originali e “appartati” dell’ ultimo decennio. TRA DUE MARI • Giorgio Bellusci ha un sogno: ricostruire il “Fondaco del fico”, una locanda nei pressi di Roccalba, paesino della Calabria, “appoggiato come un ferro di cavallo su una collina tra due mari, lo Ionio e il Tirreno”. La locanda custodisce una memoria preziosa: un giorno di ottobre del 1835 “ai tempi d’oro del bisnonno di Giorgio” al “Fondaco del fico” si fermarono tre viaggiatori e un cane; uno dei tre uomini era Alexandre Dumas. Nel secondo dopoguerra in questa stessa Calabria remota, in questa terra scandita da boschi, burroni, rovi e colline, isolata dagli infiniti tornanti delle sue rare strade, martellata da un sole furibondo, arriva Hanse Human, giovane fotografo tedesco che, come tanti stranieri prima di lui, è venuto fin qui, al sud, in cerca di luce, paesaggi, di nutrimento per la sua arte. Sarà proprio Giorgio, suo coetaneo, ad accompagnarlo nelle esplorazioni e nelle scoperte. Il loro rapporto resisterà alla lontananza, al tempo e al destino che fa sì che il primo diventi un fotografo di fama internazionale ed il secondo un patriarca passionale e “Sgherroso”. Infine il figlio di Hans sposerà la figlia di Giorgio. Da questo matrimonio nascerà Florian, ragazzo diviso tra due mondi e da due culture, tra Amburgo e la Calabria. LA FESTA DEL RITORNO • Un padre e un figlio. Il primo racconta la sua vita da emigrato sospesa tra partenza e ritorno, tra Francia e paese. Il secondo ricorda il suo spaesamento a la sua rabbia nei periodi senza il padre, ma anche l’incanto dell’infanzia, immersa in un paesaggio vivido, esuberante. Davanti a loro, un grande fuoco acceso sul sagrato, la notte di Natale. Tutti e due hanno un segreto da nascondere, un segreto legato all’amore della figlia maggiore per un uomo misterioso. Un enigma che si svela a poco a poco, fino all’inattesa conclusione. Ambientato in un paese arberesh della Calabria è narrato da due voci inconfondibili. La festa del ritorno è insieme un romanzo di formazione, storia d’amore, atto di denuncia verso le condizioni di vita che spingono tanta gente del sud a cercare fortune emigrando. Un romanzo insolito e intenso sulla fatica di crescere lo strazio dell’addio e il senso della vita. IL MOSAICO DEL TEMPO GRANDE • La storia comincia da Antonio Damis che sopra un camion, vestito con la camicia bianca della festa, vola verso la città per farsi la foto per il passaporto. Il camion ha un incidente poiché i freni sono stati manomessi. Chi ha fatto questo e perché? Dopo anni ad Hora in paese arriva una ragazza bionda con i capelli lunghi. E’ bellissima! Ha un figlio! Lei è la figlia di Antonio Damis. Perché è tornata in paese? Come sempre in Abate c’è il racconto dell’innamoramento che è anche un racconto di formazione, con figure maschili e femminili di rara potenza vitale come quella di Antonio Damis, l’uomo che rincorre il suo amore per mezza Europa, perduto dietro le vesti di una ballerina che canta e balla sulle antiche musiche albanesi. Abate è uno scrittore che lavora in profondità, dove la fondazione e l’invenzione del mito serve a spiegare fatti della nostra quotidianità. VICENDA TEMI E MESSAGGI FRASI D’EFFETTO RIFLESSIONI PERSONALI •VICENDA: Hanno 14 anni e molti sogni, Nicola e Anna, quando si incontrano nella bella Crotone. Lui ha il mito di Pietro Mennea: vuole diventare un grande velocista. Lei ha il mito di Lucio Battisti, a cui scrive lunghe e appassionate lettere, sognando di vedergli interpretare i testi che gli invia. Nicola ci mette poco a innamorarsi di Anna, ma la ragazza è ritrosa, testarda. Ciò nonostante, davanti al mare scintillante su cui si erge la colonna di Hera Lacinia, nei campi dai mille profumi, in mezzo ad amici rari come Rino Gaetano che cantano e amano la vita, anche per Anna è difficile non innamorarsi. Saranno per Anna e Nicola anni belli e “ pieni”; anni con il vento tra i capelli, ma veloci, veloci per chi avverte il bisogno di allontanarsi, crescendo, da quella terra meravigliosa e pure povera, dura, che ai suoi figli offre, nel migliore dei casi, i veleni che respira chi lavora alla Montecatini: un’ombra nera in riva al mare -. Tra i personaggi indimenticabili soprattutto Capocolò, misterioso e saggio, silenzioso e profondo, e Rino Gaetano, con la sua autentica parabola di uomo e artista. •Nicola rincorre a testa bassa le sue speranze, scatta in avanti con l’impazienza della gioventù. •Anna, come ogni donna, guarda più lontano… •I loro cammini si separano, intanto gli anni passano, mentre l’amore brucia sotto la cenere. Il 9 settembre 1998 la radio annuncia la morte di Lucio Battisti, consumato da un male senza scampo. Spinto dalla musica di Lucio e Rino Gaetano, Nicola sente che è venuto il momento di ritornare da Anna. Vuole confidarle finalmente il segreto che da anni lo tormenta. Non sospetta che lei ne custodisca uno ben più decisivo per entrambi. Il ritorno è accompagnato da una “rivoluzione che non intralcia affatto i sentimenti vissuti”. In questo romanzo pieno di passione Carmine Abate compie una scelta coraggiosa: il passato è costantemente “presente”, custodito dalla memoria e dipinto con le parole di Battisti e Gaetano o con quelle che coraggiosamente Abate accosta al dialetto del crotonese, caldo ed originale anche per noi giovani calabresi. •TEMI E MESSAGGI •Gli anni veloci sono quelli dell’adolescenza, che scorrono velocemente lasciando in ciascuno fermenti e scorie di un’esistenza felice e ingrata nello stesso tempo, spensierata e carica di difficoltà, di bisogni e delusioni. •TEMI: •situazione socio-politica Calabrese; •sogni e passioni degli adolescenti: •la precarietà lavorativa; l’emigrazione; •la scarsa sicurezza sul posto di lavoro; le morti bianche •la famiglia e l’amicizia. •MESSAGGI: •imparare a vedere la Calabria con occhi diversi, oltre i pregiudizi, per scoprire una terra fatta non solo di violenza ma anche di valori autentici; •lottare contro i pregiudizi e contro una società che ci costringe a “fuggire”; •vivere con intensità, con coraggio, sognando e lottando per ciò in cui si crede. ... e come dimenticare... Che la vita è comunque bella: ecco cosa non devi mai scordare. Se vuoi riuscire nella vita devi mettercela tutta , non basta il talento, conta soprattutto la volontà, non devi mai mollare,altrimenti la vita con le sue ferite e i suoi scazzeggi ti seppellisce vivo, ti affuca nella tua stessa pigrizia. … erano contenti della vita come devono esserlo i guagliùni , della vita che ha bisogno del sale giusto per essere sfiziùsa , altrimenti diventa troppo insipida o troppo salata e il troppo guasta, ti toglie il pitìtto o ti fa vomicàre. … una passione è una passione, è incarnata dentro di te come un organo vitale , come il cuore, i polmoni, i reni, non puoi eliminarla così. I rancori della giovinezza non si cancellano mai. Chi non sogna quello che vede non vede. • RIFLESSIONI • Un libro emozionante e coinvolgente, in grado di catapultarci in un’altra dimensione. Essenze inconsuete: l’odore del buon pesce cucinato da ‘zzia Pina, il profumo della terra arroventata dal sole di un’estate crotonese… • E poi il frangersi delle onde che lambiscono la costa, i falò delle rubate notti fanciulle. Indimenticabile, intenso, affascinante. Un romanzo che fa vibrare le corde del cuore, letto tutto d’un fiato. • È stato facile riconoscersi nei due quattordicenni alle prese con i primi amori, le prime vere difficoltà. • Com’è duro il mestiere di crescere.!!! Ciononostante, anche noi crediamo: “ CHE LA VITA E’ COMUNQUE BELLA” (…), soprattutto quando si ha il privilegio di viverla in una terra bella, nonostante tutto… • Le tracce della “calabritudine” guidano i passi del lettore in un mondo che, nella sua semplicità, ha il dono del “FORTE SENTIRE”, tanto da trovare in esso la risposta e il coraggio di vivere un “SALVIFICO RITORNO”. •Gruppo di lavoro: •2° G:Martina Barbieri- Mariarita CribariAlessandra Gallo-Daniele Pecora- Francesca Pellegrini-Federica Salerno-Claudia Bossio- Maria Rosaria Perri •2° A: Giada Salerno- Fadwa Gharioui- Simona Garropoli •3° I:Domenico Viapiana-Daniela Bria- Federica Paolillo- Alessandra Sbano- Fatima ElkarmouchiElvira Aragona-Martina Silvestri- Pierfrancesco Minervini Il Saggio Breve Sviluppo di un argomento - scelto dal candidato tra quelli proposti all’interno di grandi ambiti di riferimento Storico - politico Socio - economico Artistico - letterario Tecnico - scientifico L’argomento può essere svolto in una forma scelta dal candidato tra modelli di scrittura diversi: saggio breve, relazione, articolo di giornale, intervista, lettera… Testo scritto consistente nella trattazione di un problema o evento o personaggio, su cui si sia svolta un’indagine o su cui si sia raccolta della informazione, e su cui l’autore abbia elaborato una personale interpretazione. A differenza del tema tradizionale, che nella traccia contiene la tesi da dimostrare e su cui argomentare, il saggio breve deve essere organizzato sulla base di una documentazione da utilizzare per l’articolazione del discorso e la dimostrazione della tesi scelta dallo studente . A seconda dei documenti utilizzati, la tipologia del saggio è dunque di tipo: Argomentativo Descrittivo Informativo Il saggio breve deve essere effettuato sulla base di un argomento, cui seguono: una serie di documenti e di dati che si propongono allo studente la consegna del titolo e della destinazione editoriale la predeterminazione degli spazi la consegna del tempo massimo. Saggio breve Scritto di tipo argomentativo Si fonda su un’ampia documentazione Seleziona da questa le notizie giudicate pertinenti alle ipotesi da dimostrare Consulta i materiali di studio per desumere da questi i dati di fatto, gli indizi, gli esempi che possano corroborare (probatio) i giudizi elaborati coeso appropriato corretto Il titolo Diversamente dal tema, in cui la tesi è enunciata nella traccia, il saggio breve ha normalmente una struttura “a soggetto”, indica soltanto la materia, l’ambito, la tematica su cui deve svilupparsi la breve trattazione saggistica. All’alunno compete l’organizzazione dei documenti , la scelta del titolo in funzione della tesi da dimostrare e la stesura di una “scaletta” che faciliti la stesura del discorso, focalizzando i passaggi dell’esposizione argomentazione. Il formato normalmente quattro/cinque colonne del foglio protocollo Il tempo . sei ore: un’ora per la prescrittura (raccolta e organizzazione della documentazione); . quattro ore per la scrittura (stesura dello svolgimento); . un’ora per la postscrittura (rilettura e correzione). Valutazione: - qualità del bagaglio informativo acquisito; capacità di trattare - argomentare - correlare le informazioni su cui si basa l’apparato argomentativo capacità di costruire un discorso coerente, coeso, appropriato, corretto. Pianificazione del Lavoro Prescrittura Analisi dei documenti Raccolta e organizzazione della documentazione (documenti e dati forniti -esperienze di studio-conoscenze personali ) Scelta della tesi e degli argomenti Elaborazione di una scaletta SCRITTURA Stesura dello svolgimento Postscrittura Rilettura e correzione Copiatura Rilettura Le Consegne dell’Esame di Stato “Sviluppa l’argomento scelto o in forma di saggio breve o di articolo di giornale, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e svolgi su questa base la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al tuo saggio un titolo coerente e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro)… Non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo” Prescrittura a) -AAnalisi dei documenti b) scrittura di un breve testo in cui viene riassunto il contenuto di ciascun documento ed evidenziato l’argomento generale e gli eventuali argomenti secondari o specifici evidenziazione delle parole-chiave ed “espansione” di ciascuna di esse con una breve definizione o frase Letture personali, studi compiuti, ricerche… -BRaccolta e organizzazione della documentazione Tecniche di amplificazione delle informazioni a) b) c) d) e) f) g) h) per analogia o per contrario per causa o per effetto per vicinanza cronologica o geografica o ideale o d’altro genere (contiguità) per generalizzazione (un fenomeno come esempio di una categoria generale) per esemplificazione (esempi di un fenomeno evidenziato in generale) per suddivisione interna (possibili articolazioni interne di un fenomeno) per confronto con esperienza personale per confronto con esperienze di altri (personaggi autorevoli) -CScelta della tesi e degli argomenti Tesi Argomenti della tesi Antitesi Argomenti della antitesi Confutazione degli argomenti dell’antitesi -DScelta del Titolo -EElaborazione di una scaletta Conclusione E1- Introduzione E2 - Svolgimento E3 - Conclusione a) b) c) d) e) inquadramento sintetico dell’argomento: . attraverso la riformulazione del titolo scelto e l’evidenziazione delle sue idee portanti; . attraverso l’anticipazione delle parti in cui si articolerà la trattazione . attraverso una breve presentazione informativa dell’argomento principale affermazioni che anticipano la tesi interpretativa e le conclusioni cui si tenterà di giungere domande che pongono problematicamente le principali questioni del saggio a cui lo svolgimento tenterà di dare risposta; citazione di brano letterario o frase di personaggio autorevole che esprime in modo suggestivo e sintetico quanto ci si appresta ad argomentare fatto storico o aneddoto o vicenda personale da cui trarre spunto per le successive argomentazioni E1- introduzione Presentazione dell’argomento centrale E2 - svolgimento E3 - conclusione a) b) c) d) e) Argomentazione attraverso ragionamenti logici, informazioni essenziali, esempi, confronti, riferimenti a dati oggettivi. riassunto sintetico dell’argomento attraverso la ripresa, molto sintetica, dei passaggi principali dello svolgimento; affermazioni che definiscono in modo sintetico le conclusioni a cui si è giunti e verificano la validità della tesi; citazione di brano letterario o di frase di personaggio famoso che dà autorevolezza a quanto si è argomentato; fatto storico o aneddoto o vicende personali che confermano, anch’essi, quanto si è argomentato; nessuna conclusione quando si ritiene che il discorso sia già sufficientemente chiaro. Scrittura Stesura dello svolgimento Postscrittura Controllare che: . tutti gli argomenti richiesti dal titolo scelto e dai documenti proposti siano stati sviluppati . la tesi interpretativa sia chiaramente riconoscibile . l’ordine della scaletta sia stato rispettato; se tale ordine è stato modificato in corso d’opera, accertarsi che il nuovo ordine sia coerente e logico . le proporzioni fra introduzione, svolgimento, conclusione siano equilibrate . ogni paragrafo /sequenza evidenzi con chiarezza l’argomento principale . ogni affermazione sia suffragata da informazione e -Aargomentazione Rilettura e . i connettivi, soprattutto all’inizio dei paragrafi, siano corretti Correzione Controllare inoltre: . l’ortografia (per ogni dubbio usare il dizionario) . la punteggiatura (soprattutto i punti e i punti a capo) . la sintassi (in particolare che vi sia concordanza tra soggetto e predicato, che non vi siano periodi in sospeso; che i modi e i tempi verbali rispettino le regole della concordanza) . il lessico (evitare parole generiche e cercare per ogni concetto la parola di significato più specifico) -BCopiatura e Presentazione Grafica . . grafica chiara e comprensibile opportunità di evidenziare con i rimandi a capo gli inizi dei paragrafi -CRilettura finale . considerare sinteticamente gli aspetti di contenuto, correttezza formale ed apprezzamento visivo dello svolgimento. Argomentazione TESTO ARGOMENTATIVO TEMA SAGGIO BREVE TESI - TRACCIA TESI (tematica su tesi centrale) PENSIERO DIVERGENTE PENSIERO CONVERGENTE Ragionamento complesso di ragioni tendenti a dimostrare qualcosa (nella logica, serie concatenata di proposizioni che tendono a provare o a confutare una proposizione finale) Documentazione di studi e ricerche su un tema determinato che si sviluppa attorno a tesi centrali PROVA DELLE PROPRIE OPINIONI – ESPERIENZE (fantasia – umori) PENSIERO CONVERGENTE PROVA DELLE PROPRIE OPINIONI – ESPERIENZE (fantasia – umori) PENSIERO DIVERGENTE 1) Operazione mentale per mezzo della quale da alcune premesse si intuisce (desume, deduce) una conclusione 2) Dimostrare, illustrare (rendere chiaro con documenti) per mezzo di documenti raccolti a un fine determinato (argomento o tematica di riferimento) Organizzazione delle attività di laboratorio sul Saggio Breve A. B. Scelta della tematica Divisione in gruppi per classi aperte, in base alla tematica prescelta. C . Ricerca ed analisi della documentazione D . Compilazione di schede di lavoro: Attività n.1: PRESCRITTURA Attività n.2: SCRITTURA Attività n.3: POSTSCRITTURA Attività n.1: Prescrittura 1. Leggi i documenti proposti 2. Evidenzia le valutazioni espresse nei testi documentari (convergenza) …………………………………………………………………………… 3. Elabora una “mappa” di concetti, conoscenze, dati di riferimento relativi alla problematica affrontata nei documenti (divergenza) …………………………………………………………………………… 4. Scegli alcuni dati – conoscenze (quelli che appaiono più rilevanti) …………………………………………………………………………… 5. Elabora uno schema di trattazione (dal convergente al divergente, ossia dai dati documentari alle valutazioni personali) …………………………………………………………………………… 6. Proponi un titolo al saggio progettato …………………………………………………………………………… Attività n.2: Scrittura Stendere il saggio secondo lo schema progettato (Introduzione, svolgimento, conclusione) Attività n.3: Postscrittura Rileggi e controlla: . Sono stati sviluppati tutti gli argomenti sottesi dal titolo? . La tesi interpretativa è chiaramente riconoscibile? . L’ordine della scaletta è stato rispettato? (Se l’ordine è stato modificato in corso d’opera, accertarsi che il nuovo ordine sia coerente e logico) . Le proporzioni tra introduzione, svolgimento, conclusione sono equilibrate? . Ogni affermazione è suffragata da informazione ed argomentazione? . Ogni sequenza argomentativa evidenzia con chiarezza l’argomento principale? . I connettivi, soprattutto all’inizio dei paragrafi (sequenze argomentative) sono corretti? Controlla inoltre: . Ortografia – punteggiatura – sintassi – lessico Ricopia in bella: . Utilizzando una grafia chiara e comprensibile ed evidenziando con opportuni rimandi a capo gli inizi dei paragrafi. Rileggi: . Considerando sinteticamente gli aspetti di contenuto, correttezza formale ed apprezzamento visivo dello svolgimento. SCHEDA DI LAVORO Attività 1. Smontaggio di un testo argomentativo ■ Individuare il problema ■ Esporre la tesi ■ Evidenziare la strategia argomentativa ■ Sintetizzare gli argomenti (classificandoli per categorie) Argomenti: ________________ Fatti : Esempi: Riflessioni : ______________________________________________ ■ Individuare ed esporre la soluzione al problema di partenza ■ Individuare ed esporre eventuali punti, della questione, rimasti aperti SCHEDA DI LAVORO Attività 2. Smontaggio di un testo argomentativo ■ Individuare ed esporre il problema ■ Ricercare nel testo le parti che si riferiscono al problema, sottolineandole ■ Sottolineareare i connettivi lessicali e/o sintattici che segnalano i rapporti logici tra le parti del discorso argomentativo (rapporti di causa/effetto, di esemplificazione, di conclusione, verbi come "affermare", "provare", "dimostrare, "verificare", ...) ■ Riformulare il problema, parafrasando con altre parole ■ Riconoscere la tesi proposta (predicativa, esplicativa, propositiva, preferenziale), evidenziando sul testo la parte che la contiene, e riformularla ■ Riconoscere la strategia argomentativa (affermativa, di sostegno, confutativa, dialettica) ed esporre in sintesi gli argomenti ■ Riconoscere la soluzione/conclusione ■ Attività di controllo - La tesi fa riferimenti chiari - I dati sono sufficienti e significativi - Lo spazio dedicato ai vari argomenti è equilibrato - I nessi causa-effetto degli argomenti sono evidenti e convincenti - Sono presenti citazioni di autorevoli opinioni - Gli aspetti presi in considerazione confermano effettivamente la tesi (argomenti deboli?) - La conclusione riprende la posizione complessiva SCHEDA DI LAVORO Attività 3. Elaborazione di una scaletta di un testo argomentativo Problema Identificare il fuoco dell’argomento Proporre la tesi da sostenere o confutare (definendone la tipologia: predicativa, esplicativa, propositiva, preferenziale) Identificare le idee centrali e quelle di supporto scegliendo la strategia argomentativa (affermativa, di sostegno, confutativa, dialettica) Identificare la soluzione/conclusione all’argomentazione Dare un’organizzazione interna al testo Introduzione Argomento 1 Argomento 2 Argomento 3… Conclusione Il Testo Poetico Il Racconto • • • • • • • • Testo narrativo breve Inventare una storia presuppone un’idea Stimolo cognitivo(una notizia) Stimolo visivo(un’immagine) Stimolo emotivo(uno stato d’animo) Stimolo problematico(un problema che ci interessa) Stimolo verbale(un’associazione inconsueta di parole) Stimolo fantastico(una realtà impossibile) Fabula e Intreccio Fabula L’insieme degli elementi contenutistici, avvenimenti e /o azioni, nel loro ordine logico e temporale Intreccio L’insieme degli stessi elementi contenutistici nell’ordine in cui il narratore li dispone Le parti costitutive della Fabula Esordio Situazione iniziale caratterizzata da un elemento perturbatore Spannung (sviluppo narrativo con punti di tensione) Sequenze narrative(espositive,descrittive, riflessive…) Scioglimento finale Stabilizzarsi di una nuova situazione, non necessariamente di segno positivo Organizzazione delle attività di Laboratorio per la produzione di un racconto - Scelta della tematica - Divisione in gruppi per classi aperte, in base alla tematica prescelta - Compilazione schede di lavoro Il Testo Teatrale Al centro la rappresentazione sul palcoscenico Il messaggio dell’autore viene mediato dal dialogo Elementi Costitutivi: Battute, Didascalie, Scenografia (realistica o simbolica), Illuminazione (realistica o simbolica), Commento sonoro, Costumi Le battute Dialogo: Tra due o più personaggi che parlano tra loro Monologo: Un personaggio si apparta sulla scena ed esprime a voce alta le proprie riflessioni Soliloquio: Simile al monologo. Il personaggio è solo sulla scena e pensa ad alta voce “A parte”: Un personaggio interrompe la finzione scenica e si rivolge direttamente al pubblico per commentare l’accaduto Le didascalie (d’ambiente, del personaggio, delle battute…) - In corsivo o tra parentesi, hanno una funzione informativa. - Indicano il luogo, l’epoca in cui si svolge la vicenda, come devono muoversi i personaggi, come sono vestiti, come vanno pronunciate determinate battute, come deve essere allestita una scena, i cambiamenti di scena. Le parti costitutive del testo teatrale Atti (macrosequenze) Di numero variabile Scene (microsequenze) Anch’esse di numero variabile, a seconda dei personaggi che le compongono: l’uscita o l’entrata in scena di un personaggio comporta il passaggio da una scena ad un’altra. I personaggi Protagonista motore dell’azione Comprimari Svolgono parti che per importanza vengono subito dopo quella del protagonista Secondari Di importanza minore, ma utili a chiarire ancora meglio il contesto e l’atmosfera in cui si svolge la vicenda Comparse Compaiono sulla scena insieme ad altri senza pronunciare battute La riduzione teatrale - Adattamento di una storia alla scena teatrale - Ideazione di una storia (inventata originalmente da un autore, oppure ripresa da altre forme d’arte,ad esempio da un racconto, da un romanzo, anche da un fatto di cronaca) - Stesura di una serie di ipotesi o suggerimenti per la concreta “messa in scena”dell’opera (come arredare gli ambienti, far vestire e far muovere gli attori mentre pronunciano le battute, come scegliere ed orientare le luci, eventualmente quale commento sonoro utilizzare…) Organizzazione delle attività di laboratorio per la realizzazione di una riduzione teatrale - Scelta della tematica - Divisione in gruppi per classi aperte, in base alla tematica prescelta - Compilazione schede di lavoro PAUSA DIDATTICA ATTIVITA’ CREATIVA Laboratorio Teatrale/Grafica Gruppo n° 2 L’IDEA TEATRALE • Caratteri preliminari TRASFORMABILE IN AZIONE • (nello spazio limitato del palcoscenico: accorgimenti scenografici) SVOLGIMENTO SERRATO DELLE SCENE • (ogni battuta/movimento dei personaggi deve far progredire la vicenda) MOVIMENTO INTERNO ALLA VICENDA ATTRAVERSO IL CONTRASTO O LA CONTRAPPOSIZIONE • (es. carnefice/vittima – buono/cattivo – conflitto di sentimenti – impulsi contrastanti: rimorso…) IL DIALOGO PAROLA ESSENZIALE – RIGOROSA – STRINGATA • (ogni battuta è essenziale per il progredire della vicenda) OGNI SCENA DEVE ESSERE PRECEDUTA DA INDICAZIONI DI AMBIENTE • (brevi didascalie indicano il luogo di svolgimento della scena e qualche suggerimento utile alla caratterizzazione dei personaggi: movimenti, espressione, tono di voce, abbigliamento…) PAUSA DIDATTICA ATTIVITA’ CREATIVA Laboratorio Teatrale/Grafica Gruppo n° 2 • • • • • • • • IL TESTO TEATRALE SEQUENZE PER LA COSTRUZIONE DEFINIZIONE DEL SOGGETTO DEFINIZIONE DEI PERSONAGGI STESURA DELLA SCALETTA (FASI DELLA STORIA) CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE STESURA DEI DIALOGHI PAUSA DIDATTICA ATTIVITA’ CREATIVA Laboratorio Teatrale/Grafica Gruppo n° 2 • IL TESTO TEATRALE • IL MONOLOGO – PEZZO DI PROSA RECITATO DA UN SOLO PERSONAGGIO – SVILUPPO NARRATIVO SUGGERITO DALLE PAROLE/BATTUTE – DURATA BREVE (5/10 MINUTI) – SI PARTE DAL PERSONAGGIO E NON DALLA SITUAZIONE – LINGUAGGIO COERENTE O VOLUTAMENTE DIFFORME (comico) PAUSA DIDATTICA IL TESTO TEATRALE SCHEDA DI LAVORO • • • • • • • • • • • • Sintetizza la storia del testo letto ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ 2. Elabora il soggetto di una Scena che rispecchi la vicenda del testo proposto ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ 3. Individua i personaggi e delineane le caratteristiche socio-ambientali ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ 4. Indica luogo e tempo per l’ambientazione ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ 5. Stendi un dialogo secondo gli accorgimenti suggeriti nella scheda allegata (4/5 battute) (continua sul retro del foglio) ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ La Grafica Il disegno realizzato con grafica computerizzata anima la Biblioteca di Istituto con grandi personaggi del passato: Platone, Dante, Petrarca, Pirandello, Shakespeare, Einstein siedono attorno al tavolo… sullo sfondo la magia dei libri, strumenti indispensabili per realizzare la consapevolezza di sé e la conoscenza dell’altro. La grafica… Gli elaborati grafici costituiscono le “copertine” di racconti brevi realizzati dagli alunni all’interno dei laboratori di scrittura creativa I Promessi Sposi … a fumetti “Quel ramo del lago di Como …” Anna Ida Pisani La Valutazione ATTIVITA' DI LETTURA SCRITTURA Scheda di monitoraggio dei dati di gradimento dell'attività svolta L’attività di Lettura / Scrittura cui hai partecipato è stata a tuo parere utile e proficua Molto Poco Per niente La scelta di partecipare a questa attività è stata dettata da tuoi interessi Sinceri Opportunistici Indotti Gli incontri sono stati interessanti e stimolanti Molto Poco Per niente Le modalità di preparazione e organizzazione degli incontri sono state utili a stimolare il tuo desiderio di leggere / scrivere Molto Poco Per niente Sintetizza le tue riflessioni e/o proposte sulle attività di Lettura / Scrittura da svolgersi in una scuola a misura dei giovani …………………………………………………………………………………………….. ATTIVITA' DI LETTURA SCRITTURA Scheda di Valutazione (a cura del docente tutor) • • Attiva Alunno………………..Classe…….Sez. …. • Partecipazione Sufficiente Sollecitata • • Vivo • • Motivato • Interesse Adeguato Impegno Costante Saltuario Opportunistico • Sintetica descrizione dell’attività ………………………………………………………………… • Impegno orario complessivo ore…….. • Partecipazione effettiva ore……… • Note………………….. La Certificazione