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Ipertesto - Liceo Scientifico

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Ipertesto - Liceo Scientifico
Liceo Scientifico “Pitagora” Rende
Lettura e Scrittura:
Pitagora’s L@b
Il Progetto
Le attività
Curriculari Extracurriculari
La Valutazione
La Certificazione
Il Progetto
Programma delle attività di Biblioteca ApertaLettura - Scrittura
Area 2. Sostegno al lavoro dei docenti – Progettazione
didattica
Prof.ssa Giovanna Miccichè
Area 3. Interventi e servizi per gli studenti
Prof.ssa Carmela Contatore
Motivazioni
Le attività di “Lettura-Scrittura”, strettamente correlate a quelle di “Biblioteca
Aperta”, progettate e messe in atto nella scuola per il potenziamento dell’offerta
formativa fin dal 1994/95 intendono fornire risposte concrete ai bisogni ed alle
aspettative degli alunni rispetto alla Biblioteca di Istituto come luogo di promozione e
diffusione della cultura, assicurando luoghi e spazi di incontro e di dibattito in orario
curriculare ed extra curriculare. Le attività progettuali hanno fatto registrare negli anni
una
sensibile
ricaduta
sia
sul
piano
della
Ricerca
didattica
che su quello del coinvolgimento degli studenti di tutte le classi e
sezioni dell’istituto. In risposta ai bisogni rilevati nel corso della realizzazione delle
attività
stesse,
il
progetto
iniziale
si è arricchito di nuove sezioni: la Scrittura Creativa (grafica –teatrale– narrativa –
poetica) ed i Moduli di Scrittura (saggio, recensione, articolo di giornale) che hanno
suscitato l’interesse dei giovani, i quali hanno aderito alle iniziative - svoltesi in ambito
extracurriculare - consentendo l’esperienza di Gruppi di lavoro a
classi aperte, di Didattica laboratoriale, della compresenza di docenti
di
discipline
ed
ambiti
disciplinari
diversi.
Dall’anno
scolastico
2001/02, le attività di Lettura – Scrittura sono diventate parte integrante
del Curricolo di studio di tutte le classi, a partire dal Biennio, introducendo alcune
strategie innovative:
Articolazione delle attività
.
LETTURA di testi letterari e non, su tematiche proposte dagli
studenti.
.
LABORATORI di Scrittura pragmatica: diario, lettera,
articolo di giornale (cronaca – intervista), relazione…per il
biennio; saggio, articolo di giornale (opinione – inchiesta)…
per il triennio.
.
LABORATORI di Scrittura Creativa: grafica pubblicitaria,
testi poetici, narrativi, drammatici…per il biennio;
vignetta/striscia, fumetto, testi poetici, narrativi, teatrali…
per il triennio.
Finalità
1.
2.
3.
Stimolare la creatività dei giovani con ricaduta su motivazione
e autostima.
Acquisire comportamenti metacognitivi.
Instaurare rapporti di collaborazione con agenzie culturali
(redazioni dei giornali, stazioni radiotelevisive locali, case
editrici), enti locali, assessorati, comunale – provinciale –
regionale, favorendo l’inserimento della scuola nel contesto
territoriale.
Obiettivi
1.
2.
3.
Promuovere il possesso di competenze linguistiche: lessicali, di
codifica, decodifica e ricodifica dei testi.
Sviluppare abilità linguistico-comunicative (lettura, scrittura nei
diversi contesti di uso).
Acquisire competenze specifiche di analisi critica e strumenti
perfezionati di produzione scritta.
Metodi
.
.
.
.
.
.
.
.
Lettura individuale autonoma e guidata
Lettura collettiva
Laboratori di Lettura
Laboratori di Scrittura Creativa
Laboratori di Scrittura Pragmatica
Incontri-dibattiti con scrittori, poeti, editori, critici,intellettuali
ecc.
Visite guidate a redazioni di quotidiani, stazioni radiotelevisive e
case editrici
Seminari di studio con esperti ( Università, Enti ed Associazioni
culturali )
Modalità di Svolgimento
1. Attività curriculare (con l’utilizzo delle suddette strategie)
durante le Pause Didattiche di novembre/marzo.
2. Attività extracurriculare: (ottobre – aprile) ”Leggere in
Biblioteca”
3. Collaborazione con la Biblioteca Comunale di Rende e con
le Biblioteche del territorio.
4. Utilizzo della Biblioteca d’Istituto.
5. Individuazione di testi ed opere da proporre alla lettura.
6. Costituzione di gruppi di lavoro (docenti-alunni).
7. Produzione di testi da pubblicare in raccolte antologiche
da presentare a cura degli studenti-autori in
manifestazioni pubbliche.
8. Produzione di testi informativi e vignette per il Giornalino
d’Istituto “La voce del Pitagor@”.
Verifica
•Documentazione dell’attività svolta da parte dei docenti in attività di Ricerca-Azione (Moduli e schede di lavoro).
•Pubblicazione di una raccolta antologica dei lavori prodotti dai giovani.
•Pubblicazione on line sul sito del Liceo.
•Iniziative di pubblicizzazione delle attività: poster, locandine, manifesti degli incontri .
•Somministrazione di questionari di gradimento
•Griglie di valutazione approntate dai docenti secondo i seguenti indicatori: Progressione nell’apprendimento: tecniche di
lettura, competenza semantica, individuazione del tema generale e/o dei nuclei essenziali, originalità compositiva, autonomia
di giudizio.
•Schede di analisi dei testi proposti alla lettura individuale e collettiva con indicatori di valutazione concordati con gli
studenti all’inizio dell’attività
•Coerenza , correttezza, originalità degli elaborati e degli interventi prodotti per gli incontri e le manifestazioni previste dal
progetto
•Documentazione fotografica
•Riprese video
•Monitoraggio per il rilevamento dei dati quantitativi e di ricaduta didattica (rilevamento degli esiti in sede di scrutinio).
•Riconoscimento dei crediti acquisiti in sede di valutazione finale
•Documentazione bibliografico-documentaria dei testi e/o dei siti consultati dai gruppi di lavoro (alunni, docenti, esperti) nel
corso dell’attività
1994-2010:
Quindici anni di Lettura-Scrittura
1993-94 Realizzazione di studi e ricerche su tematiche europee: “L’evoluzione storica dell’idea europea”;
“L’Europa e l’ambiente”; “l’Europa e lo sport”; “L’Europa e la salvaguardia della salute; “Il
Latino: la prima lingua comune europea”
1994-95 Partecipazione, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Rende, alla MostraConvegno di studi “1844-1994: I fratelli Bandiera ed il Risorgimento Italiano nel 150°
anniversario della spedizione”, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Cosenza, La
Biblioteca Civica di Cosenza, i dipartimenti di Storia e di Filologia dell’UNICAL, il Centro Studi
di Filatelia e Storia Postale Calabrese di Rende. Pubblicazione degli elaborati prodotti negli Atti
del Convegno, a cura dell’Istituto degli Studi Storici di Prato.
1995-96 Realizzazione di studi, ricerche, indagini sul territorio di Rende: “Quale città? I giovani
osservano...per proporre...”
•
Manifestazione pubblica e presentazione dei lavori svolti alla presenza del prof. Paolo
Jedwlovskj, del dipartimento di Sociologia dell’UNICAL, e del Prof. Demetrio Festa, del
dipartimento di Urbanistica dell’UNICAL
•
Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontro con Dacia Maraini. Gli studenti presentano
recensioni, relazioni, schede di analisi e “gradimento” sul romanzo “Bagheria”
1996-97 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, gli studenti incontrano Giuseppe Avolio, autore de
“La vanità del nulla”, e si confrontano sul tema “I giovani e la poesia”.
1997-98 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, gli studenti incontrano il prof. Nicola Merola,
Direttore del Dipartimento di Filologia dell’UNICAL, sul tema: “I giovani e la Letteratura”
•
Nella Biblioteca Comunale di Rende, incontro con la scrittrice Enrica Marelli, sul testo
“Raccontami l’Africa”, ed. Periferia
1998-99 Nella Biblioteca Comunale di Rende, Laboratori di Lettura sul tema “Prospettive europee della cultura
meridionale”.
•
Analisi dei testi “L’isola riflessa”, di Fabrizia Ramondino , ed. Einaudi; “Il muro dei muri” di
Carmine Abate; “Gea e Turandot” di Carmelina Sicari.
•
Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, gli studenti incontrano il prof. Romano Luperini,
Docente di Letteratura Italiana presso l’Università di Siena, sul tema: “Dante e il 900”
1999-2000 Nella Biblioteca Comunale di Rende, incontri con :
•
Franco Crivaro, autore de “La stanza del poeta”
•
Enrica Marelli, autrice de “Una rosa per due”
•
Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, gli studenti incontrano la prof.ssa Margherita Ganeri,
del Dipartimento di Filologia dell’UNICAL, sul tema: “Il Memoriale di Volponi e la Letteratura
Italiana del secondo 900”
•
Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontro con Maria Fontana Ardito, autrice di “Anima
nuda”, ed. Periferia
2000-2001 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontro-dibattito con la prof.ssa Piera Bruno, docente
di storia, ed il dott. Paride Leporace, caporedattore de “Il Quotidiano” sul tema: “Mafia e giustizia”.
Gli studenti presentano i lavori prodotti all’interno del Laboratorio di Lettura-Scrittura sul testo di A.
Cordopatri “Noi, Cordopatri di Capece”, ed. Periferia
•
Nell’ Aula multimediale del Liceo, incontro con U. Apa, autore delle “Novelle della Piana”
2001-2002 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontro con Maria Fontana Ardito, autrice di
“Gambe di metallo”, ed. Periferia
•
Nell’ Aula multimediale del Liceo, incontro con lo scrittore-sceneggiatore Ugo Barbara , autore de
“La notte dei sospetti” , Rizzoli ed.
2002-2003 Nell’Aula multimediale del Liceo, incontro con Paolo Ruffilli, autore de “Preparativi per la
partenza”, ed. Marsilio
2003-2004 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, in occasione della “Giornata della Memoria” in
ricordo del compianto prof. Tobia Cornacchioli, Presidente dell’Istituto di Studi Storici
Meridionali, incontro con F.Costner, autore di “5598. Campo di concentramento di
Dortmund”, ed. Klipper
2004-2005 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontro con Dacia Maraini, autrice di
“Colomba”, ed. Rizzoli
2005-2006 Nelle sale del Museo del Presente, incontri con:
•
Genevieve Makaping, autrice de “Traiettorie di sguardi: e se gli altri foste voi?”, ed.
Rubbettino
•
Anna Rosa Macrì , giornalista della RAI di Cosenza, e Pasquale Falco, direttore della casa ed.
Periferia, sul testo di Saverio Montalto “La famiglia Montalbano”, ed. Periferia.
•
Pino Siciliano, autore de “Le mani di mio padre” ed. Pellegrini. Presente la dott.ssa Antonietta
Cozza, giornalista.
•
Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontro con Enrica Marelli e G. Bisignano , autori
de “A scuola di cuore”, ed. Piccin. Moderatore il giornalista RAI Pasqualino Pandullo
2006-2007 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontro con Nicola Gratteri, autore de “Fratelli
di sangue”, ed. Pellegrini
•
Laboratori di scrittura giornalistica sul tema “Istituzioni e legalità”
•
Organizzazione della III Settimana Regionale delle biblioteche. Incontri con :
•
Filippo Veltri, Direttore sede calabrese ANSA; Paride Leporace, Direttore di Calabria Ora;
•
Francesca Viscone, autrice de “La globalizzazione delle cattive idee. Mafia, Musica , Mass
Media”, ed. Rubbettino.
•
Mario Ambel, esperto di educazione linguistica , autore di “Gaia e loro”, Falco editore,
testo di narrativa sulla fatica di crescere .
•
Laboratori di Lettura guidata con Dalida Dabbicco, Chiara Gualdoni e gli attori del Piccolo
Teatro di Milano sul tema: “Visioni di Galileo a Cosenza”.
•
Laboratori di scrittura creativa liberamente ispirati alla Vita di Galilei di Brecht.
Pubblicazione degli elaborati ne “L’officina degli scrittori”, a cura dell’Ufficio Organizzazione e
Produzione del piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
2007-2008 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontro con Nicola Gratteri, autore de “Il
grande inganno”, ed. Pellegrini
•
Laboratori di lettura guidata sul tema “Lotta alle mafie ed educazione alla Legalità”
•
Organizzazione della IV Settimana Regionale delle Biblioteche. Incontri con :
•
Renate Siebert, sociologa dell’UNICAL, autrice di “Storia di Elisabetta”, ed. Le Pratiche ;
•
Nicoletta Torre, autrice di “Mi ha svegliato il silenzio”, Falco editore;
•
Arcangelo Badolati, giornalista, autore di “Ndrangheta eversiva”, ed. Klipper ;
•
Vito Teti, antropologo dell’UNICAL, autore di “Appello per una nuova Calabria”.
•
Partecipazione agli incontri con Fulvio Mazza, giornalista e saggista, e con i redattori di
“Bottega Editoriale” su “Le forme della comunicazione e la scrittura giornalistica”
2008-2009 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontri con
•
Carmine Abate, autore de “Gli anni veloci” , Mondadori
•
il Prefetto di Catanzaro, dott. Giuseppe Calvosa, sul tema “I giovani e la legalità”
•
Nel Museo del Presente di Rende, incontro con Renate Siebert, autrice di “In direzione ostinata
e contraria”, ed. Pironti, sul tema: “Noi e gli altri: la percezione del diverso”
•
Laboratori di lettura guidata sui temi della Memoria e dell’Olocausto : “Diario di Anna Frank”,
ed. Einaudi ; “Se questo è un uomo”, di Primo Levi, ed. Einaudi ; “Il bambino dal pigiama a
righe” di John Boyne, ed Fabbri .
2009-2010 Nella Sala Consiliare del Comune di Rende, incontri con
•
Giulia Fresca, autrice di “Sognatore di Algoritmi”, Pellegrini editore
•
Assunta Scorpiniti, autrice di “Sette storie su scala di seta”, Editoriale Progetto 2000
•
Rappresentanti delle Istituzioni e delle forze dell’ordine sul tema: “I giovani e la legalità.
Legalità agita e legalità percepita”. Discussione sui dati emersi dall’elaborazione del
questionario “Parole di Legalità” distribuito nelle classi prime e quarte del Liceo.
Le attività Curriculari
Laboratori di scrittura
durante la 3° e 4° ora
della PAUSA DIDATTICA
Organizzazione di gruppi per classi aperte .
Individuazione di una tematica che “attraversi”
e coinvolga tutti i gruppi, pur impegnati in
tipologie differenti di scrittura
(poesia, saggio breve, giornalismo…).
Compresenza/Codocenza.
La PAUSA DIDATTICA
l'idea: valorizzare la libera creatività degli studenti
la pausa didattica è la sospensione della normale
attività curriculare per dare spazio a
metodologie e strategie alternative
che consentano il rinforzo, il consolidamento e
l'approfondimento delle conoscenze acquisite.
per mezzo di attività laboratoriali e modulari
(Laboratori di Scrittura, Informatica, Fisica, Storia,
Scienze,
Grafica, Linguistici in L2, Filmico)
LABORATORIO DI SCRITTURA
L’idea:
Leggere per Scrivere e Scrivere per Leggere
ORGANIZZAZIONE GRUPPI
SCHEDE DI LAVORO
La Produzione:
Giornalismo…
Poesia…
Organizzazione Gruppi
I “Tutor” dei vari gruppi sono alunni. Affiancati dai docenti, svolgono
un ruolo prezioso nella conduzione dei laboratori.
Schede di Lavoro
Schema di Intervista rivolta agli Studenti
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
A proposito della pausa didattica, le prime due ore di
recupero e consolidamento sono efficaci?
Gli argomenti sono stati assimilati nel modo migliore
possibile o riscontri ancora difficoltà?
Riesci a seguire facilmente le lezioni oppure ti risulta
pesante?
Per quanto riguarda, poi, le attività creative, qual è stata la
tua scelta? Perché?
Le tue aspettative sono state soddisfatte? Sì o No. Perché?
Che cosa si sta producendo nel corso?
Ne sei soddisfatto o avresti voluto fare qualcosa d’altro?
Sei soddisfatto della pausa didattica? Se sì! Perché? Se no!
Perché?
Vorresti ripetere tale esperienza o la reputi inutile?
Schema di Intervista rivolta al Preside
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Come è nata l’idea della pausa didattica?
Quali sono state le difficoltà incontrate nell’organizzarla?
Quali nell’attuarla?
A proposito del progetto sulla pausa didattica, qual è stata
la posizione dei genitori?
La collaborazione dei rappresentanti degli alunni
dell’Istituto è stata proficua?
Nel caso in cui abbiano fatto delle proposte, quali sono
state?
Alle luce dell’esperienza che è stata progettata e che ora è
in attuazione, qual è la sua posizione?
Pensa che potrà ripetersi?
Se sì. Perché?
Se no. Perché?
Schema orario pausa didattica Biennio
Attività
Destinatari
Operatori coinvolti
Tempi
Modalità di svolgimento
Recupero
Alunni I – II classe
Gruppi omogenei
secondo livelli di
difficoltà
Docenti discipline
fondanti
(area logico -linguistica
Logico -matematica)
Novembre
Per una durata di 10 gg.
ca.
Didattica Laboratoriale
Didattica modulare
(dalle h. 8:25 alle h.
10:25)
Consolidamento
Alunni I – II classe
Docenti disponibili di
tutte le discipline
Per una durata di 10 gg
ca.
Didattica Laboratoriale
Didattica modulare
(dalle h. 8:25 alle h.
10:25)
Attività Creative
Alunni I – II classe
Docenti disponibili di
tutte le discipline
Per una durata di 10 gg.
ca.
Studenti Tutor
(dalle h. 10:40 alle h.
12:30)
Classi Aperte
Costituzione gruppi che
consentano la libera
espressione della creatività
degli studenti
Schema orario pausa didattica Triennio
Attività
Destinatari
Operatori coinvolti
Tempi
Modalità di svolgimento
Recupero
Alunni III classe
Gruppi omogenei
secondo livelli di
difficoltà
Docenti discipline fondanti
(area logico -linguistica
Logico -matematica)
Novembre
Didattica laboratoriale
Didattica modulare
Alunni III – IV
classe
Docenti disponibili di tutte le
discipline
Consolidamento
Per una durata di 10 gg.
ca.
(dalle h. 8:25
alle h. 10:25)
Novembre
Didattica laboratoriale
Didattica modulare
Per una durata di 10 gg.
ca.
(dalle h. 8:25
alle h. 10:25)
Approfondimento
Alunni V classe
Docenti dei consigli delle V
classi
Esperti
Docenti universitari
Studenti Tutor
Attività Creative
Alunni III – IV e V
classe
Docenti disponibili di tutte le
discipline
Studenti Tutor
Novembre
Per una durata di 10 gg.
ca.
(dalle h. 8:25
alle h. 10:25)
Simulazione di prove scritte e
del colloquio d’esame
Predisposizione percorsi
pluridisciplinari
Incontri con docenti e studenti
universitari e rappresentanti
del mondo del lavoro
Novembre
Per una durata di 10 gg.
ca.
(dalle h. 10:40
alle h. 12:30)
Classi aperte
Costituzione gruppi che
consentano la libera
espressione della creatività
degli studenti
Giornalismo…
La Pausa Didattica
Danda est tamen omnibus aliqua remissio, non solum quia nulla res est,
quae perferre possit continuum laborem, atque ea quoque, quae sensu et
anima carent, ut servare vim suam possint, velut quiete alterna
retenduntur, sed quod studium discendi voluntate, quae cogi non potest,
constat. Itaque et virium plus adferunt ad discendum renovati ac
recentes.
Quintiliano
Tuttavia si deve dare agli alunni qualche concessione, non solo perché
non c’è nessuna cosa, che possa sopportare un continuo lavoro, e anche
quelle cose inanimate che mancano di sensibilità, affinché possano
conservare la loro forza, si concedono come a dire fasi di quiete alterna,
ma anche perché il desiderio di imparare dipende dalla volontà, che
non può subire costrizioni. E così con più forze riprendono ad imparare
rinnovati e riposati.
La Pausa Didattica: un’invenzione di Quintiliano
Chi pensava che la pausa didattica fosse un’invenzione della scuola
moderna,un prodotto di nuova generazione, si sbagliava di grosso! Infatti
i Romani e precisamente Quintiliano avevano già provato il valore e
l’utilità di un momento di stacco dalla normale routine scolastica.
L’autore latino nei suoi scritti manifesta la necessità di momenti di pausa
nel corso dello svolgimento di qualsiasi tipo di attività, affinché gli
alunni possano ritornare riposati e pronti ad affrontare meglio l’anno
scolastico. E anche il Pitagora è partito con l’esperimento della pausa
didattica: dieci giorni finalizzati, nelle prime due ore a recuperare e
consolidare le materie curriculari, nelle altre due a valorizzare le capacità
creative di alunni e insegnanti. Laboratorio musicale, fotografico,
filmico, teatrale: sono solo alcune delle attività inserite per soddisfare le
differenti attitudini dei ragazzi. Un esperimento, una prova per la scuola
del futuro, una scuola realizzata con e per gli alunni, modellata sulle loro
esigenze. Ovviamente è tutto ancora in fase sperimentale, ci sono lacune
da colmare e particolari da rivedere; ma si tratta certamente di una tappa
importante, di un nodo fondamentale verso una scuola nuova.
Quintiliano ha visto la realizzazione del suo progetto dopo un bel po’ di
anni, ora sta a noi impegnarci affinché non debbano passare così tanti
secoli prima che la pausa didattica diventi un appuntamento fisso per la
nostra scuola. IV G
Il gruppo dei “giornalisti”:
Francesca Elia
Simona Piro
Federica Ferraro
Cristina Amato
Pamela Tropeano
Diego Cosentino
Laura Mannella
Elena Strina
Valentina Scanga
Menuccia Ferraro
Giuseppe Di Palma
Simona Salituro
Silvia Redente
Gloriano Santoro
Antonio Festa
Michele D’Ignazio
Ada Cozza
Jessica Furfaro
Ida Drago
Andrea Puntillo
Marta Alberto
Nuovo Vaccino contro la Novembrite:
la Pausa Didattica
Novità all’interno del liceo scientifico “Pitagora” di Rende: alunni e
professori insieme per lottare contro la monotonia delle vecchie
istituzioni scolastiche. Lo dicevano anche i latini: “danda est tamen
omnibus aliqua remissio”. Per dieci giorni si sono messi da parte penne e
calamaio, per dare spazio ad un nuovo metodo di studio: imparare senza
l’ossessione dell’interrogazione. Per la pausa didattica, l’orario previsto
conta di quattro ore giornaliere, di cui le prime due dedicate al recupero
e all’approfondimento, mentre le altre ad attività laboratoriali, che si
svolgono in classi aperte per migliorare la socializzazione tra gli studenti.
Varie sono state le proposte in sede di assemblea, ma quelle che hanno
suscitato maggiori adesioni sono state il laboratorio linguisticomusicale, fotografico, di scrittura creativa e non potevano mancare le
preferenze per le attività motorie. Inoltre gli studenti hanno la possibilità
di lavorare al fianco degli insegnanti come “tutors”, e grazie alla loro
partecipazione attiva si pensa di raggiungere risultati soddisfacenti, tanto
da sperare in una seconda programmazione nell’ultima parte dell’anno.
Non più scuse, per il virus della novembrite c’è un solo rimedio:
LA PAUSA DIDATTICA. IV G
Poesia…
Giochi Grafici
Giochi Fonici
acrostico
palla di neve
sciarada
apostrofo
metagramma
mesostico
anagramma
calligramma
tautogramma
omofonia
monovocalismo
lipogramma
bi- triconsonantismo
Testi Poetici
Acrostici
Pensare senza
Agire e'
Un'inutile
Scelta; perciò
Abbiamo
Deciso di
Intraprendere una
Didattica
Alternativa
Tenendo presente
Tutto ciò
In
Cui, sempre,
Abbiamo creduto
Per
Avviare
Una
Scuola
Autentica
Dobbiamo
Impegnarci
Davvero
Aiutandoci
Tutti
Troveremo
Insieme
Ciò che
Aspettavamo da sempre
Possiamo
Amare
Una
Scuola
Antica?
Decidiamo
Insieme
Dove
Andare
Tra
Tante
Inibizioni
Ci
Arriveremo
Mi levo nell’aria su
Ali dorate
Rido di emozioni
Immaginarie pensando
Amore
Penso alla vita, dura,
Ardua frusta che schiocca
Ogni giorno su schiene.
Lapidazione tanto
Acre quanto lieve
Luminosa nel mio essere
Unisco e confondo l’inaccessibile con l’assoluto
Illuminando le
Selve oscure dei miei sentimenti
Ancora sconvolti dalla profondità dell’esistere
Sempre in cerca delle
Tenebre più oscure
E del nulla più nero,
Forse per conoscere
Ancora il significato
Nascosto del bene
In contrasto con quello
Aspro e terribile del male
Essere perfetti
Non serve a nulla
Riesco a vivere
In ogni caso
Contenta di esistere
Ancora io
Volavo
A volte
Lentamente nei miei sogni
E
Nulla mi fermava
Tanto che, destata,
Incredula,
Nulla poteva
Alzarmi se non le ali
Tenero
E
Romantico
Eri
Sempre
Amor mio
Fra tante stelle
Ricordo
Ancora quella
Nascosta nel mio
Cuore
E
Sapendola
Cercare
Amerò
Penso: è
Autunno,
Osservando
Le foglie
A terra cadute .
Grandi nuvole
Ricoprono il cielo e
Annaffiano i prati
Ma penso: quando tornerai
O primavera?
Guardo dalla finestra;
La luce
Immortala grandi
Alberi spogli
Sincera e corretta
Accetto critiche e contraddizioni
Razionalizzando
Anche i più semplici momenti della vita quotidiana.
Ali d'aquila ferita
Liberano il mio cuore
In un volo ancora
Celato nella segreta
Essenza del mio essere
Vivere
Ancora,
Non
Esistere
Sola e
Senza
Amore
Dammi
Amore:
Mi
Incendierebbe
Ancora
Nell'
Anima
Ancora
Nella
Notte,
Arricchita da
Mille luci dell'
Arcobaleno,
Ricordo
Il mio primo
Amore
A mio Nipote
A te che nascerai
Foglia tenera,
Erba bagnata
Dalla rugiada.
Energia pura,
Ritmo sfrenato
Ingenua creatura
Con gli
Occhi spalancati al futuro.
Scintillio di
Angeli
Racchiudi nel tuo cuore e
Attraverso i tuoi occhi lì
Ho visti ridere.
Apro gli occhi,
Li ho tenuti chiusi per troppo tempo
E ora riesco a vedere non
Solo sconosciuti orizzonti, ma anche i
Sentimenti più
Intimi della mia
Anima
Ascolta il tuo cuore,
Libera i tuoi pensieri
E solo allora riscoprirai
Sentimenti ispirati
Sempre da quell’
Amore che
Nessuno di noi
Due
Riuscirà mai
A dimenticare.
Mi considerano
Estroversa ma è solo apparenza, mi
Nascondo dietro
Una maschera di
Ceramica pronta a
Molte volte sembro strana
Crollare quando
Anche adesso sono così,
Incontro veri
Regina del mio mondo.
Amici
Guerra soccombe nel vuoto,
Hanno forza i sentimenti
E nel cuore dormono tranquilli finché
Rombo di tuono luminoso
Inoltra nel grande sonno
Tanto brivido per la dispersione
Alla quale nessuno, da sveglio, sa reagire
Acrostici realizzati da…
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Maria Tancredi
Paola Palma
Luisa De Seta
Enrica Romeo
Stefania Colopi
Valentina Costabile
Francesca Stellato
Paola Gramoglia
Sara Romeo
Damiana Rizzuti
Anna Maria Stelllato
Vanessa Beltrano
Alessandra Cardamone
Alice Caputo
Teresa Iorio
Margherita Scalise
Menuccia Ferraro
a
te
che
dici
tante
parole,
ricordo
emozioni,
fantastici
sentimenti,
comunissime
situazioni
collocate
sebbene
ancora
poche,
sono
per
te
.
Palle di Neve
è
il
mio
viso
bello
grande
piccolo
nascosto
misterioso
fingendo
allegre
risate
forse
solo
per
un
o
a
te
che
dici
bugie
sempre
pentiti
amore
vero
non
vi
è
Tautogrammi
Tautogrammi in S
Sola, senza sapere
se saranno sensazioni
sconosciute, singolari…
Spesso soffermandomi
su segreti sentimenti
sento scivolare
strani sospiri,
solitari silenzi. Sconcertanti
scoperte sfuggono senza
sapere se saranno solo
sogni svaniti.
Alice Caputo
Sento scorrere sangue.
Strane sensazioni sorvolano
sullo spirito, sconvolgendolo.
Strano, se sorgono
Stupidità, stoltezza,
Sensualità, socialità,
simultaneamente sento sollevarsi
Sincerità, serenità,
Serietà, solitudine.
Strane sensazioni soffiano
soavemente su segreti sentimenti.
Scrutandoli scopro
Sentieri sconosciuti.
Strano, sorrido…
Menuccia Ferraro
Tautogrammi in L e in F
La luna lontana
Lancia luminosi luccichii.
Limpidi laghi lambiscono
Languidi lidi.
Francesca forbendo fulgidi fiori,
Lampeggianti luci
Fingendosi felice, foggia fugaci forme
Lustrano la Lattea.
Fra finte follie, forse fuggendo
Linfa letale,
Furiosi fremiti, forse fingendo
Lugubre luce;
Felici fortune, ferendo fortemente false figure.
Lettore latitante,
Leggo le liriche
Francesca Casciaro
Leganti luoghi lunari.
Margherita Scalise
Monovocalismo
Vò solo col nonno, o torno?
Sono grosso, odoroso,
Sogno troppo, dormo poco:
Ho poco sonno!
Ho molto controllo.
Non porto orzo cotto,
Solo molto pomodoro.
Controllo l’orto
Con poco sforzo.
Fò l’orco col mondo.
Coccolo l’orso,
Mordo l’osso.
Tocco l’oro:
Tondo e storto,
Lo colgo.
Soffoco, oh mondo,
Volo col corvo…
Sono Totonno.
Monovocalismo in O:
Totonno
Margherita Scalise, Paola Palma, Enrica Romeo
Lipogramma
“Alla Sera” senza O
Magari perché della fatal quiete
Tu sei l’immagine a me sì cara vieni
Sera! E mentre ti si avvicinan liete
Le nubi estivi e i Zeffiri sereni,
E mentre dall’aere pien di neve inquiete
Tenebre e lunghe a tutti i pianeti meni
Sempre scendi chiamata, e gentilmente
Tieni le mie secrete vie.
Vagar mi fai insieme ai miei pensier sui passi
Diretti all’infinità eterna, e simultaneamente fugge
L’implacabile lancetta; e và insieme a lui il turbine
Delle cure insieme a cui egli si strugge;
E nell’ammirar la tua pace, si acquieta
L’anima guerrier che rugge in me.
Testi Poetici
Lontano
Ho voglia di volare via, come
Gli uccelli, lontano, dove
Il Sole splende, anche dopo
Il più burrascoso dei temporali.
Ho voglia di trovare un luogo,
Nel quale sia permesso amare
Liberamente, senza alcun
Vincolo di alcun tipo.
Ma non voglio amare, è
Presto, l’amore porta spesso
Al dolore, ma è troppo tardi:
Io sto già soffrendo.
Stefania Colopi
Rugiada
Calda rugiada scivola dal tuo stelo
Inonda la mia anima.
Una goccia zoppica sulle mani,
Una goccia gorgheggia,
L’ardore, l’abbraccio,
L’estasi.
Cascate assetate
Nubi vergognose
Squarci golosi.
I pensieri che sudano
Mi fanno male
Come scaglie di gesso.
Ho bisogno che tu mi riempa
Là dove c’è il vuoto.
Un abisso di miele,
una laguna di fragole infinite.
Rebecca Spadafora
Luce
Il Bacio
E la luce della candela mi assale
Costringendomi ad aprire gli occhi,
a riflettere sul mio castello
costruito con muri di apparenza
trasformando la falsità
di quello che non si è
in vuoti mattoni senza calce.
Ora il soffio del mio più remoto pensiero
Ha distrutto tutto.
E’ strano, eppure mi sono divertita!
Ma la mia era solo un'effimera illusione.
E più và spegnendosi la luce della candela
Più il buio accende la mia solitudine.
Sono al buio...
Però che bello,
riesco ad ammirare
La lucentezza delle stelle.
Un bacio
E poi il silenzio.
Perché le parole
Non potrebbero spiegare
Né capire.
Le mani si cercano
Gli sguardi si incrociano
Le bocche sorridono:
Tutto nella speranza
Che un breve attimo
Possa durare un’eternità
Menuccia Ferraro
Menuccia Ferraro
Anima
Mi guardo ad uno specchio
E nei miei occhi
Vedo la mia anima riflessa:
Un’aquila ancorata
Ad una desolata spiaggia…
Riuscirà a liberarsi?
E’
Menuccia Ferraro
Il chiarore opaco della notte
È il vuoto che lasci dentro di me
Il lento infrangersi delle onde sulla sabbia
È la consapevolezza dei miei sentimenti
Il volo d’un’aquila ferita
È il mio sguardo che cerca il tuo
Il fiore timido e insicuro tra la neve
È il mio cuore gelato dalla tua indifferenza
La logora pagina di un libro
È la speranza di approdare
Sulla spiaggia del tuo cuore
Alice Caputo
Tiepido rosso
Guerra
Oh tiepido rosso
Che stai per cadere
Nell’acqua
Portandoti con te
La mia estate.
Tu, che catturi il mio sguardo
Cullandolo nelle mille
Sfumature del tuo fascino,
Tu che rapisci i miei pensieri
Facendoli annegare
Nell’immensità del tuo volto,
Dammi pace con la tua vastità,
Dammi serenità con il tuo tormento
E sogno e acqua
E dolcezza e afflizione
E speranza e angoscia
E vita e morte tremano,
Oh tiepido rosso, nei calici
Del tuo petto sbattuto dalle onde
Vi è un popolo al mondo
Che come una candela al vento
Và lentamente spegnendosi.
Ed io?
Io guardo.
Dolore, distruzione, angoscia.
E le persone muoiono
Inesorabilmente
Come d’autunno le foglie cadono
Ad una ad una dagli alberi.
Ed io?
Io prego affinché Dio benedica
Ogni goccia di sangue
Versata per la stupidità umana.
Alice Caputo
Menuccia Ferraro
LABORATORIO FILMICO
Appunti sulla specificità del
- Linguaggio Cinematografico Il linguaggio cinematografico è, diversamente da quelli affrontati
nella pratica didattica, per sua natura composito, perché risulta da un
insieme di vari codici e di più linguaggi che attengono alla visione
(colonna visiva) e al sonoro (colonna sonora).
Il Cinema – ha detto M. Antonioni - “non è suono: parola, rumore,
musica. Non è immagine: paesaggio, atteggiamento, gesto. Ma un
tutto indecomponibile steso in una sua durata che lo penetra e ne
determina l’essenza stessa”.
Nel linguaggio filmico si possono individuare varie categorie di
significanti:
1) CODICI VISIVI (comuni ad altri linguaggi, quali la pittura, la
fotografia, il fumetto):
- IMMAGINI IN MOVIMENTO (tre possibilità di movimento della
macchina da presa: 1) all’interno dell’inquadratura; 2) tra le
inquadrature, per effetto del montaggio; 3) la carrellata, quando la
macchina da presa accompagna il personaggio nei suoi spostamenti;
4) la panoramica, quando la macchina da presa ruota intorno al
proprio asse in senso orizzontale,verticale o obliquo, con funzione
essenzialmente descrittiva.
- TRACCE GRAFICHE (appartengono al linguaggio scritto e
costituiscono tutto ciò che nel film è leggibile nel senso stretto del
termine: titoli di testa e di coda, sottotitoli, didascalie)
2) CODICI SONORI: PARLATO - MUSICA - RUMORI
Le parti sonore del film fanno riferimento a codici come la lingua
parlata o la musica o i rumori, che il cinema integra nel suo
linguaggio con scopi espressivi: la musica nel film non costituisce
un fatto a sé stante, ma s’intreccia con le immagini e crea varie
possibilità di significati.
L’idea Filmica
E’ l’idea che è alla base di ogni progetto cinematografico e
che non può essere resa compiutamente con una pagina
scritta o con un altro linguaggio che non sia il cinema.
Dall’idea di base si sviluppa il soggetto. La fase
successiva è costituita dal trattamento che consiste nella
definizione della trama, dei tempi, dei luoghi, dei caratteri
dei personaggi e dell’ambiente. Al trattamento fa seguito la
sceneggiatura , in cui vengono definiti i dialoghi ed ogni
altro particolare della scena.
Il Montaggio
Il montaggio rappresenta la sintassi del film, perché con
questa operazione si uniscono le varie parti del racconto
cinematografico. Per evidenti esigenze di produzione,
spesso parti del film vengono girate in luoghi (set) situati
in luoghi diversi, in modo indipendente dall’ordine
della sceneggiatura: il montaggio ricompone l’ordine,
conferisce il ritmo, il senso della narrazione.
Il montaggio è considerato l’elemento fondamentale del
linguaggio cinematografico per le infinite possibilità
espressive e tecniche. Può essere invisibile (unione
ordinata e logica delle sequenze: cinema americano
classico) oppure a stacchi (discontinuità fra le sequenze
e le inquadrature).
Il montaggio costruisce il tempo narrativo/l’arco delle vicende
narrate (un film di due ore può raccontare un’intera vita con una
contrazione/sintesi del tempo: ellissi). Con il montaggio il tempo può
essere manipolato rispetto all’ordine degli eventi:
•
•
•
•
tempo lineare, ordine fra il “prima” e il “dopo”.
flash-back (analessi) ritorno al passato.
flash-forward (prolessi) anticipazione del futuro.
Montaggio frequentativo, ripetizione degli stessi eventi nel tempo
con significati connotativi.
• Montaggio alternato, situazioni contemporanee ma non contigue
nello spazio (successione di immagini tra inseguitore ed inseguito)
per suggerire affinità o contrasto tra situazioni e personaggi.
• Montaggio parallelo, situazioni parallele che possono convergere in
un evento unificante per suggerire affinità o contrasto tra situazioni e
personaggi.
Il montaggio interviene anche sullo spazio per renderlo funzionale al
racconto, sempre con scopi connotativi/simbolici. Ad esempio la
frantumazione dello spazio (montaggio rapido tra le inquadrature)
intensifica la drammaticità della situazione rappresentata.
L’accostamento di inquadrature, per mezzo del montaggio, crea
complesse relazioni di significati, vere e proprie metafore
(montaggio poetico).
In alternativa al montaggio esiste il piano sequenza che consente di
narrare senza interrompere, apparentemente, la ripresa. Se ciò che è
rappresentato entra o esce dall’inquadratura e la macchina rimane
ferma, il piano sequenza è fisso; se invece la macchina da presa si
sposta lentamente, il piano sequenza è mobile.
Oltre al piano sequenza, un’altra possibilità per limitare l’uso del
montaggio è il ricorso alla profondità di campo: nella stessa
inquadratura si rappresentano più avvenimenti disposti in profondità.
La macchina da presa, con particolari strumenti tecnici, mette a fuoco
tutti i piani rappresentati o ne sottolinea uno sfocando gli altri.
Il Punto di vista o Focalizzazione
Nel cinema, analogamente a quanto riguarda il narratore in letteratura,
colui che narra, cioè il regista,decide la prospettiva da cui narrare, cioè
il punto di vista (focalizzazione).
- Se nell’opera letteraria i tipi di focalizzazione possono essere diversi
(zero, interna, esterna) e possono variare ed intrecciarsi, nel racconto
filmico il punto di vista è a focalizzazione zero quando la macchina da
presa si eleva all’altezza dell’occhio (campi lunghi o lunghissimi per
rappresentare scene di massa) oppure quando lo spettatore vede
qualcosa di più del personaggio stesso.
- Nella focalizzazione interna (soggettiva) la macchina da presa è al
posto degli occhi del personaggio che fa o subisce un’azione. Molto
frequente nel cinema è la focalizzazione su un personaggio, quando il
personaggio è seguito costantemente dalla macchina da presa.
- Nella focalizzazione esterna la macchina da presa segue dall’esterno i
fatti, senza intervenire a sottolineare personaggi o fatti: modo di
raccontare “documentaristico” (proprio del Neorealismo).
Liceo Scientifico “Pitagora” - Rende
Scheda di Analisi del Testo Filmico
(appunti per la discussione)
1. Dati
Titolo (in lingua originale)
Regia
Autore del Soggetto
Autore della Sceneggiatura
Autore della Musica
Direttore della Fotografia
Cast (Interpreti principali)
Durata
Genere (drammatico - commedia - storico - western - giallo - thriller
- horror - avventura - fantastico - musical - fantascienza - ecc.)
2. Il Film
Trama (Sintesi della vicenda rappresentata)
Contestualizzazione (collocazione storica della vicenda narrata e
nella filmografia del regista)
Focalizzazione (il punto di vista: interno, esterno, zero)
Tema del film
Scopo/messaggio dell’opera (informare – denunciare – suscitare
emozioni – divertire ecc. )
3. Linguaggio del Film
Struttura/Sintassi narrativa (sono presenti:1-“blocchi” di
narrazione, 2- ordine cronologico, 3- alternanza di piani
temporali)
Tecniche usate (tipologia delle inquadrature, usate con valore
espressivo/connotativo: la macchina da presa è mobile o fissa,
usa il campo lungo o il primo piano; elementi di risalto del
montaggio)
Ritmo (lento, rapido, alternato)
Effetti sonori (che conferiscono significato alla narrazione)
Effetti di luce/colore (che conferiscono significato alla narrazione)
4. Interpretazione Personale
(contributo alla discussione e/o al dibattito)
AVATAR: la scheda
•
Titolo originale: Avatar
Anno di uscita: 2009
Durata: 162 minuti
Genere: Fantascienza
Regia: James Cameron
Sceneggiatura: James Cameron
Produttore: James Cameron, Jon Landau
Produttore esecutivo: Colin Wilson
Casa di produzione: 20th Century Fox, Giant Studios, Lightstorm
Entertainment
Fotografia: Mauro Fiore
Musiche: James Horner
Personaggi: Sam Worthington (Jake Sully), Zoe Saldana (Neytiri), Sigourney
Weaver (Dr. Grace Augustine), Giovanni Ribisi (Parker Selfridge), Michelle
Rodriguez (Trudy Chacòn), Joel Moore (Norm Spellman), Stephen Lang (Col.
Miles Quaritch), CCH Pounder (Mo'at), Laz Alonso (Tsu'tey), Wes Studi
(Eytucan), Dileep Rao (Dr. Max Patel), Matt Gerald (Lyle Wainfleet).
AVATAR: un film da vedere
•
Avatar è stato uno dei film più attesi dell’anno e sicuramente non ha deluso le
aspettative dei milioni di spettatori accorsi nei cinema di tutto il mondo per
vederlo.
Il protagonista è Jake Sully, un ex marine sulla sedia a rotelle che si ritrova a
sostituire il fratello gemello, ucciso durante una rapina, in un progetto
scientifico sul pianeta Pandora, abitato dalla tribù dei Na’vi, una popolazione
dalla
pelle
blu
e
dai
tratti
simili
a
quelli
umani.
Pandora è un pianeta primordiale dalla fitta vegetazione, abitato da svariate
specie di animali fantastici; poiché l’aria del pianeta non è respirabile dagli
umani, essi hanno creato degli avatar, ovvero degli ibridi tra un umano e un
Na’vi,
controllabili
grazie
ad
un’interfaccia
mentale.
Jake ha il compito di controllare l’avatar di suo fratello, essendo l’unico
compatibile con il suo DNA, per aiutare alcuni scienziati disposti a tutto pur di
impadronirsi di una pietra preziosissima, l’unobtanium, anche a costo di
uccidere
la
popolazione
dei
Na’vi.
Però, entrando in contatto con la tribù e con la bella Neytiri, Jake comincia a
dubitare del suo compito, grazie anche all’appoggio della dottoressa Grace e
dei
suoi
amici.
Avatar è stato distribuito in formato 3D in tutto il mondo riscuotendo un
successo davvero strabiliante e riuscendo a diventare il film che ha incassato di
più nella storia del cinema, battendo Titanic, film tra l’altro dello stesso James
Cameron,
regista
di
Avatar.
Cameron ha cominciato ha lavorare ad Avatar fin dal 1996, e c’è da dire che
questi
14
anni
sono
stati
ben
ricompensati.
•
La trama potrà sembrare un po’scontata, anche perché nel corso del film si riesce
ad intuire quale sarà il finale della storia, ma nella sua semplicità cattura lo
spettatore per ben tre ore di proiezione senza annoiarlo, mostrando un mondo
davvero fantastico. Il pianeta Pandora, come la popolazione dei Na’vi e tutte le
specie che lo abitano, sono stati studiati alla perfezione, e gli effetti speciali sono
davvero ben strutturati; inoltre le immagini in 3D danno più animazione alla
storia
e
rendono
più
interessante
l’approccio
.
C’è da aggiungere che la lingua parlata dai Na’vi è una lingua creata
appositamente per il film, e ciò rende l’idea di quale sia stata la cura dei dettagli
da
parte
del
regista
e
di
tutti
i
collaboratori.
Avatar riesce a farci immergere nel mondo di Pandora tanto che alla fine non
vorremmo più uscirne, tutti vorremmo abitare in un pianeta insieme a creature
fantastiche, con alberi alti 300 metri e piante che si “illuminano”. Soprattutto
lancia un bel messaggio di rispetto ed uguaglianza verso il prossimo e dimostra
che, anche se due persone sono completamente diverse, possono andare
d’accordo o addirittura innamorarsi, proprio come Jake e Neytiri, il quale ha
deciso di abbandonare tutto per stare con la sua amata e per difendere quella che
ormai
è
diventata
anche
la
sua
terra.
Inoltre, nel periodo di crisi ambientale in cui ci troviamo, Avatar ci insegna a
difendere il nostro pianeta perché, come ci hanno spiegato i Na’vi, “tutta
l’energia è solo in prestito, e un giorno bisognerà restituirla”.
Decisamente 5 stelle.
Dal libro al film...Il Riccio
•
Scheda del Film:
Titolo: Il Riccio
Titolo originale: Le hèrisson
Nazione: Francia, Italia
Genere: Drammatico, Sentimentale
Durata: 100 min. circa
Anno di produzione: 2008
Distribuzione: Eagle Picture
Uscita: 05/01/2010
Produzione: Les Films des Tournelles
Regia: Mona Achache
Sceneggiature: Mona Achache
Produzione: Anne-Dominique Toussaint
Fotografia: Patrick Blossier
Musica: Gabriel Yared
Cast:
Renèe (protagonista): Josiane Balasko
Paloma (protagonista): Garance Le Guillermic
Kakuro Ozu (protagonista): Togo Igawa
Paul Josse (padre di Paloma): Wladimir Yardanoff
Solange Josse (madre di Paloma): Anne Brochet
Colombe Josse (sorella di Paloma): Solange Le Picard
Manuela Lopez (amica di Renèe): Ariane Ascaride
Tratto dal best seller "L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery. E' la storia di Renèe, portinaia del numero 7 in rue
de Granelle: cinquantaquattro anni, grassa, sciatta, pigra, perennemente presa dalle cure per il suo gatto, dalla
televisione e dalle sue piccole faccende private. In realtà l'apparenza inganna: è infatti una persona molto colta,
che si dedica all'arte, alla filosofia e soprattutto alla cultura giapponese. Nello stesso palazzo vive Paloma, di
dodici anni, figlia di un Ministro della Repubblica, in perenne lotta con tutta la sua famiglia che non vuole
comprendere le difficoltà di questo mondo. La bambina già da tempo coltiva il progetto di un ipotetico suicidio,
che
dovrebbe
portare
a
compimento
il
giorno
del
suo
tredicesimo
compleanno.
Solo l'arrivo di un nuovo inquilino giapponese, Kakuro Ozu, metterà in crisi gli equilibri del palazzo.
La sceneggiatura e la scelta dei personaggi riportano abbastanza bene la trama del libro da cui è tratto il film,
anche se in alcune parti della produzione vi sono vuoti colmati a pieno, invece, nel testo. Nonostante non sia di
facile comprensione per chi non ha letto il libro, questo film si dimostra un capolavoro cinematografico di
notevole intensità, dedicato a coloro che vivono chiusi in una gabbia di pregiudizi e ipocrisie.
Dal film al libro...L'eleganza del riccio
•
Scheda bibliografica:
Titolo: L'eleganza del riccio
Titolo originale: L'élégance du hèrisson
Autrice: Muriel Barbery
Area geografica: Letteratura Francese
Truduzioni: Emanuelle Caillat e Cinzia Poli
Grafica: Emanuele Ragnisco
per Mekkanografici Associati
Foto in copertina: Randy Faris/Corbis
Editore: Collana Del Mondo
Pagine: 335
Data di pubblicazione: ottobre 2007
Ultima stampa: luglio 2009
Prezzo: 18,00 euro
•
E' il confronto tra due donne di generazioni diverse e diversi ceti sociali, accomunate soltanto
dall'amore per il sapere e per la cultura giapponese. Sarà proprio un uomo giapponese, Kakuro Ozu, a
far incontrare le due: l'una, dodici anni e figlia di un ricco esponente della politica, troppo intelligente
per la sua età, l'altra, portinaia, vedova e povera in un mondo di ricchi, troppo istruita per la sua
condizione sociale. Il loro incontro aiuterà Paloma ad abbandonare il suo progetto di suicidio e farà
comprendere a Renèe che è necessario mostrarsi agli altri per ciò che si è, senza temere cattivi giudizi,
e
che
la
sapienza
non
si
quantifica
con
il
denaro
che
si
possiede.
La maggior parte dei ragazzi che ha letto il libro ha visto soddisfatte le proprie aspettative,
apprezzando il linguaggio usato e interessandosi particolarmente alla profondità dei pensieri delle
protagoniste.
Per gli adolescenti risulta facile immedesimarsi nel pensiero e nella vita degli altri; la storia raccontata
è infatti molto vicina a noi giovani, che spesso ci mostriamo per ciò che pensiamo che gli altri
apprezzino, ma non per ciò che siamo realmente.
Le attività Extracurriculari
.
.
.
.
.
.
.
.
L’articolo di giornale
L’intervista
La recensione
Il saggio breve
Il testo poetico
Il racconto
Il testo teatrale
La grafica
ATTIVITA’DI BIBLIOTECA APERTA
LETTURA-SCRITTURA
Prospetto per l’iscrizione ai Laboratori di Lettura e di Scrittura
CLASSE _________ SEZ.
N.
•
•
•
•
•
ALUNNO
Laboratorio di
lettura
in Biblioteca
Lettura
individuale
/
Incontro
con
autore**
Laboratorio di
Scrittura
Creativa***
Laboratorio di
Scrittura
Pragmatica
(Le consegne
dell’Esame di
Stato)
Redazione
Giornale on line
La voce del
Pitagor@
LEGENDA
* Lettura individuale autonoma e guidata
* Lettura collettiva
* Laboratori di Lettura
** Incontri-dibattiti con scrittori, poeti, editori, critici,intellettuali ecc. Seminari di studio con esperti
(Università, Enti ed Associazioni culturali)
•
*** Laboratorio di Scrittura Creativa (poesia, narrativa, grafica, scrittura teatrale…)
•
Data : _____
•
Firma del Docente Coordinatore della classe:_________________________________________
N.B. Le attività di Lettura-Scrittura saranno oggetto di valutazione e verranno certificate ai fini
dell’attribuzione del credito scolastico.
L’articolo di giornale
Chiarezza
(lessico chiaro ed accessibile al lettore medio)
Leggibilità
Essenzialità
Obiettività ( ? )
Diversificazione del lessico
in relazione all’argomento trattato
ed alla destinazione editoriale
Articolo di cronaca
( argomenti ed eventi di attualità )
politica, giudiziaria, nera, rosa
( eventi mondani o sentimentali )
bianca
(vicende connesse alla vita civile o di interesse generale )
Articolo culturale
Articolo specialistico
Articolo d’opinione
Commistione di generi
Articoli di cronaca
(riportano i fatti, illustrandoli
e lasciando ai lettori
la facoltà di giudicarli)
Articoli di commento
(esprimono i giudizi
apertamente, pur fondandoli
sulle notizie)
Le regole del Giornalismo di Informazione
1.
2.
3.
4.
5.
La regola delle cinque W :
Who - Chi ( di chi si parla )
Where - Dove
When - Quando
What - Che cosa ( di quale avvenimento )
Why - Perché
Background ( lo sfondo ) – fatti o dati precedenti o comunque
utili alla comprensione dell’evento descritto
Lead ( l’attacco ) - L’esordio dell’articolo riveste una notevole
importanza per catturare l’attenzione del lettore
Articolazione in paragrafi ( distinti attraverso il rientro dei
capoversi, corrispondenti alle varie fasi ed ai vari aspetti
dell’episodio descritto)
Notizie – Opinioni (distinguere tra notizie oggettive e opinioni
soggettive)
Le consegne dell’Esame di stato
“Sviluppa l’argomento scelto o in forma di saggio breve o
di articolo di giornale, utilizzando i documenti e i dati
che lo corredano… Se scegli la forma dell’articolo di
giornale, individua nei documenti e nei dati forniti uno
o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci
su di essi il tuo pezzo. Da’ all’articolo un titolo appropriato
ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la
pubblicazione(quotidiano, rivista divulgativa, giornale
scolastico, altro).Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti
a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari,
convegni o eventi di rilievo). Non superare le quattro o
cinque colonne di metà di foglio protocollo”
L’importanza del titolo
Necessità di sintetizzare in pochissime parole
il contenuto del testo
Linguaggio efficace e accattivante
Frasi “ellittiche”
Di solito, il titolo è formato da tre parti:
L’occhiello ( introduzione )
Il titolo vero e proprio ( necessità di evidenziare al massimo la notizia )
Il sommario ( breve sintesi del contenuto )
La struttura:
L’attacco ( LEAD – guida – di lunghezza variabile ( in
qualche caso assente); contiene in sintesi tutta la notizia
che verrà ripresa, ampliata, nel seguito dell’articolo.
Esposizione rapida e sintetica.
Il blocco – la notizia viene ripresa e ripetuta, rafforzata
con l’aggiunta di particolari, in forma più ampia e
articolata, anche attraverso il ricorso al parere di esperti,
sotto forma di brevi interviste o commenti.
La chiusa
Organizzazione delle attività di laboratorio
sulla scrittura giornalistica:
A.
B.
Scelta della tematica
Divisione in gruppi per classi aperte, in base alla
tematica prescelta.
C.
Ricerca della documentazione (giornalistica e non)
D.
Lettura guidata di varie testate giornalistiche
E.
Compilazione di schede di lavoro:
Attività n.1: scomposizione e ricomposizione di un testo
informativo sulle “regole delle cinque w”
Attività n.2: esercizi di smontaggio – rimontaggio sulla
struttura (attacco, blocco, chiusa)
Attività n.3: esercizi di smontaggio e rimontaggio di un
articolo di fondo
Attività n.4: stesura di un articolo di fondo
Attività n.1:
Scomposizione - Ricomposizione di un Testo
Informativo (“le regole delle cinque w”)
1. Informazione centrale:
Chi?………………………………………………………………………
Che cosa? ……………………………………………………………….
2. Sviluppo:
Quando? ………………………………………………………………….
Dove? …………………………………………………………………….
Perché? …………………………………………………………………..
3. Ulteriori informazioni:
Come?……………………………………………………………………
4. Dettagli meno importanti:
Dove?Come?…………………………………………………………….
Perché?Quando?………………………………………………………….
Attività n.2:
La Struttura
Scegli un articolo, indicane la tipologia (cronaca, cultura, scienza,
sport…), leggi attentamente e valuta se la sua articolazione coincide
con le parti strutturali costitutive di un articolo di giornale
(lead, blocco, chiusa), riportando negli appositi spazi le parti del
testo corrispondenti.
Tipologia: ……………………………………………………………
………………………………………………………………………..
Lead: …………………………………………………………………
………………………………………………………………………..
Blocco: ………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………
Chiusa: ……………………………………………………………….
…………………………………………………………………………
Divergenze o incongruenze rilevate rispetto alla struttura:
…………………………………………………………………………
Attività n.3:
L’articolo di Fondo (Smontaggio)
Nel quotidiano individua l’articolo di fondo. Dov’è situato?
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
Ritaglialo ed incollalo sotto mettendo in evidenza le quattro parti
essenziali (enunciazione del problema o esposizione dell’avvenimento;
argomentazioni: prove attestanti l’esistenza del problema o la
sussistenza del fatto; conseguenze; suggerimenti per risoluzioni o
ulteriori azioni;).
Rifletti: l’organizzazione di un articolo di fondo può esser considerata
vicina a quella di un testo argomentativo?
Esposizione della tesi
Argomenti a sostegno della tesi
Argomenti a sostegno della antitesi
Confutazione degli argomenti dell’antitesi
Conclusione
Attività n.4:
L’articolo di Fondo (Stesura)
Scrivi un articolo di fondo
1. Esponi la notizia di riferimento;
2. Appunta le idee, i dati, le motivazioni funzionali ad argomentare il tuo
punto di vista;
3. Scegli le migliori argomentazioni (individua e riportane almeno tre);
4. Schematizza in modo coerente le tue affermazioni;
5. Elabora - seguendo lo schema - le prime argomentazioni in modo
persuasivo;
6. Revisiona ciò che hai scritto rendendolo più chiaro (enunciazione);
7. Prosegui nelle argomentazioni (punto 2)
8. Esplicitane le conseguenze (punto 3)
9. In un periodo riassumi le argomentazioni già espresse (conclusione) –
(punto 4);
10. Controlla (post-scrittura) grammatica, sintassi, ortografia, lessico,
punteggiatura;
11. Rileggi e ricopia in bella.
L’Intervista
Un tipo particolare di articolo di giornale che riporta un
dialogo alternando le domande poste dal giornalista con le
risposte fornite dal suo interlocutore.
“Una conversazione, uno scambio di domande e risposte
tra un giornalista e una persona le cui dichiarazioni e opinioni
sono destinate ad essere diffuse pubblicamente attraverso la
stampa, la radio e simili”.
(da: Il grande dizionario Garzanti della lingua italiana)
Tipologie
A seconda del numero delle persone intervistate:
.
l’intervista individuale (la più semplice e la più diffusa)
.
l’intervista a più voci (particolarmente adatta ad approfondire
un argomento confrontando il parere di più persone, secondo
la formula del forum)
.
l’intervista a campionatura (mira a raccogliere un numero
piuttosto ampio di informazioni, sottoponendo un questionario
agli intervistati).
A seconda degli obiettivi (che si pone l’intervistatore):
.
l’intervista tematica (volta ad approfondire un evento o un
argomento specifico)
.
l’intervista personale (volta a conoscere e a mettere a fuoco la
personalità dell’intervistato).
.
l’intervista impossibile (rivolta ad un personaggio del passato, è
una forma di scrittura creativa assimilabile sia all’intervista
tematica sia a quella personale )
L’intervista impossibile
Rivolta ad un personaggio del passato, è una forma di
scrittura creativa assimilabile sia all’intervista tematica sia
a quella personale.
. Individuata e ben analizzata la tematica di riferimento,
nella realizzazione dell’intervista il primo passo è
scegliere il personaggio da intervistare in base a due
criteri:
1) che si tratti di un personaggio di rilievo, di un’autorità in
materia;
2) che lo si conosca abbastanza per riuscire a formulare le
domande giuste, ovvero che si disponga al riguardo di
un’ampia ed articolata documentazione.
. La documentazione è essenziale in quanto costituisce la
base su cui costruire l’intervista.
. E’ opportuno infatti partire dalle risposte che,
mettendosi nei panni del personaggio, si riescono ad
elaborare
.
Schema di Realizzazione
.
.
.
.
.
.
.
Scelta del personaggio da intervistare ( in base a criteri di
rappresentatività e di congruenza con la tematica di
riferimento)
Raccolta ed analisi della documentazione relativa al
personaggio in questione ed al contesto storico-socialeculturale di riferimento
Individuazione degli elementi documentari meglio adatti
ad affrontare la tematica di riferimento
Individuazione di un titolo che sintetizzi ed illustri le scelte
argomentative effettuate
Costruzione di una scaletta che preveda una serie di “risposte”
volte ad illustrare significativamente la tematica di riferimento e
di domande che fungano da elementi di raccordo
Stesura dello svolgimento ( introduzione; intervista;
conclusione: v. STRUTTURA )
Postscrittura: revisione di lessico, ortografia, sintassi,
evidenziazione a livello grafico del discorso diretto (virgolette
e trattini nella scrittura manuale, grassetto o maiuscoletto nei
testi stampati)
La Struttura
.
.
.
UN ATTACCO sintetico in cui contestualizzare e presentare
alcuni dati significativi relativi al personaggio intervistato,
chiarendo i motivi di interesse del colloquio.
L’INTERVISTA vera e propria in cui riportare la conversazione
nella forma di domande e risposte, facendo in modo che su
queste ultime si concentri l’interesse del lettore.
Una breve CONCLUSIONE (non sempre necessaria,
specialmente se l’ultima risposta dell’intervistato chiude il
discorso in modo definitivo)
Completezza
Coerenza Logica dei Contenuti Struttura
Linguistica Corretta
(preferibile un registro medio, mai eccessivamente
amichevole o confidenziale; se necessario, occorre saper
utilizzare anche un linguaggio tecnico)
Interviste impossibili:alcuni esempi
Tematica di riferimento: conflitto generazionale e disagio giovanile.
Per il periodico milanese "Nuovo Ricoglitore" (dicembre 1825 - gennaio 1826)
Intervista a Giacomo Leopardi, il giovane autore degli Idilli.
di Cristina Amato
Intervista-racconto impossibile a Jack Kerouac, poeta alla ricerca di se stesso e della libertà
…man, I’m beat!
di Antonio Festa
Tipologia B:
Ripensando il Sessantotto, Intervista a Mario Capanna
di Michele D’Ignazio
Da Torre del Greco un’ intervista risalente al 17 Aprile
ESCLUSIVO: UN’INTERVISTA A LEOPARDI SUI GIOVANI.
L’esperienza diretta della nostra inviata, Alessia Cipriano,
per una testimonianza senza tempo.
di Menuccia Ferraro
E’ lunedì, ci troviamo in Grecia, nella città di Efeso...
…ed abbiamo il piacere di passeggiare nel giardino
della villa di Eraclito…
È stato molto difficile poter parlare con il filosofo,
che, come sappiamo, si è sempre
rifiutato di rilasciare interviste. Non
potevamo però lasciarci sfuggire il
parere d’un così illustre personaggio.
Eraclito infatti è l’autore del trattato
filosofico “Intorno alla Natura”,
nel quale si è espresso
più volte in favore della
Guerra (Polemos).
Vista la complessità
della situazione internazionale
abbiamo deciso pertanto di intervistarlo.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa
reggersi il mondo
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Intanto, signor Eraclito, la ringraziamo
vivamente per il tempo che ci
concede; sappiamo infatti quanto
siano estremamente impegnate le sue
giornate; la meditazione richiede
molte ore…
Vorremmo sapere cosa pensa della
situazione del momento e della guerra
in Afghanistan.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Non mi meraviglia, l’avevo
già previsto !
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Ma la prego, ci spieghi meglio.
In che senso l’aveva già previsto ?
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Interroga non me, ma il logos, “è
saggio convenire che tutto è uno”.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
La prego, signor Eraclito, non faccia
il misterioso, si spieghi meglio,
altrimenti i lettori non capiranno !
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Non mi meraviglia, non tutti, ma
“solo il saggio può cogliere la
realtà delle cose;
non c’è speranza per coloro che
non si interrogano sulla natura e
sui suoi principi”.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
La prego, signor Eraclito, non sia
prevenuto, ci faccia partecipi di
quello che lei pensa. Ci dispiacerebbe
molto non conoscere il parere di un
così grande saggio quale lei è.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Si, effettivamente ad Efeso e
dintorni mi considerano un
saggio e mi apprezzano molto.
Beh, incominci ad essermi
simpatica, vuol dire che per te
farò un’eccezione.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Mi stava dicendo che lei aveva già
previsto la guerra in Afghanistan.
Perché non ci spiega in base a quali
elementi lei afferma ciò?
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Cara amica, stai ancora
sbagliando… il tuo errore è
questo: tu ignori il Logos !
E, come tutti gli uomini, vivi
credendo di avere una tua
particolare saggezza.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
La prego, non si dilunghi troppo su
discorsi enigmatici. Ci spieghi come
ha fatto a capire che ci sarebbe stata
la guerra. Neppure la CIA è riuscita
ad intercettare i movimenti dei
terroristi e ad evitare l’attentato
dell’ 11 settembre.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Investigai me stesso
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
D’accordo, ho capito. Lei ha
investigato se stesso, ma quali
elementi l’hanno portata a
pensare che ci sarebbe stata la
guerra ?
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
“Polemos di tutte le cose è padre,
di tutto poi è re; gli uni manifesta
come dei, gli altri invece come
uomini; gli uni fa esistere come
schiavi, gli altri invece come
liberi”.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Mi scusi signor Eraclito, ma quello
che ci sta dicendo appare molto
strano. Secondo lei, dunque, alla base
della vita stessa c’è il principio della
guerra.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Proprio così, mio nuovo
discepolo, incominci a ragionare
bene. Diffida di coloro che si
augurano che la contesa possa
estinguersi sia dal mondo degli
dei, che da quello degli uomini.
Difatti “non vi sarebbe armonia
se non vi fossero l’acuto e il
grave, né vi sarebbero animali
senza la femmina e il maschio,
che sono contrari. Ciò che si
oppone converge e la più bella
delle trame si forma dai
divergenti e tutte le cose sorgono
secondo contesa”.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Quello che ci sta rivelando, signor
Eraclito, mi perdoni, ma ci pare
difficile da credere.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
“La trama nascosta è più forte di
quella manifesta”.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Quindi lei non è assolutamente
d’accordo con chi presenta la guerra
come la più turpe di tutte le cose.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Certamente. “Belle, di fronte a dio
sono tutte le cose; ma gli uomini
hanno giudicato alcune cose come
ingiuste, altre invece come giuste”.
Ma mi spieghi come si può
pensare il bello senza il brutto?
“La malattia rende piacevole e
buona la salute; la fame rende
tale la sazietà; il penoso travaglio
rende piacevole o buono il riposo”.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Mi permetta di tradurre meglio il suo
pensiero e mi scusi se mi concedo
questa licenza. Lei sostiene che la
natura si fonda sull’esistenza dei
contrari e quindi sulla contesa.
Nulla potrebbe esistere senza il suo
contrario.
Se dovesse rispondere con una sola
parola, cosa mi direbbe della
guerra ?
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
VITA !
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Se invece le proponessi la stessa cosa
riguardo alla pace?
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Piattezza, morte !
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Cosa sono pace e guerra per lei?
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Due facce di una stessa medaglia,
l’una non potrebbe esistere senza
l’altra.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
La ringrazio signor Eraclito, è stato
molto chiaro. Volevo chiederle
inoltre cosa pensa dei terroristi e
in particolare dei kamikaze.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
“I trucidati di Ares, li onorano gli
dei e gli uomini”.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Mi scusi, signor Eraclito, ma sono
costretta a chiederle di fare chiarezza
su quanto affermato, in un momento
delicato come questo farebbe meglio
a non lanciare messaggi sospetti.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
…Eraclito non risponde…
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Mi ero illusa circa la nuova piega che
l’intervista stava prendendo,
comunque vuole aggiungere altro
alla sua risposta precedente?
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Si.“Questi, una volta nati, vogliono
vivere e incontrare destini di
morte, ma ancor più vogliono
riposare; e lasciano dietro di sé
figli, perché nascano destini
di morte”.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Mi corregga se sbaglio signor
Eraclito, lei vuole dire che i
kamikaze compiono questi gesti
estremi perché vogliono fuggire via
da una realtà molto triste e che essi
educano anche i loro figli a questo
tipo di martirio ?
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Non ti rispondo, vedo che sei un
discepolo promettente. Cerca di
trarre da solo le tue conclusioni.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Un’altra domanda allora.
Dei talebani, cosa pensa?
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
“Si purificano macchiandosi di
altro sangue, come se qualcuno,
entrato nella melma, con la
melma si lavasse. E poi
rivolgono preghiere a tali
simulacri degli dei, come se
qualcuno volesse discutere con
le cose: non conoscono affatto
né gli dei né gli eroi, quali
sono davvero”.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
E degli Stati Uniti invece, cosa pensa
che li abbia spinti alla guerra contro i
talebani ? Secondo lei, si tratta di
vendetta o di qualcos’ altro ?
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Si tratta della brama. “Contro la
brama della passione è arduo
combattere, qualsiasi cosa voglia,
difatti essa è disposta a pagarla
con l’anima”.
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Ed ora, signor Eraclito, visto che sino
ad ora è stato estremamente gentile,
risponda a quest’ultima domanda. Lei
ha detto di aver previsto la guerra in
Afghanistan, ma adesso saprebbe dire
quando avrà fine ed in generale
quali saranno le sue conseguenze ?
Eraclito ci spiega come sul Polemos possa reggersi il mondo
Cosa vuoi che ti dica!
“La vita è un fanciullo che gioca,
che sposta i pezzi sulla
scacchiera:
è il reggimento di un fanciullo”.
BIBLIOGRAFIA
•Giorgio Colli, “La Sapienza Greca”, vol.III, Eraclito, traduzione di Gian Biagio Conte,
Adelphi, 1988
•Antonio Garzya, “Antologia della Letteratura Greca”, vol.II, SEI, 1971
•Nicola Abbagnano, Storia della Filosofia,
Vol.I, UTET, 1998
Le “risposte” di Eraclito sono state elaborate sulla base dei suoi frammenti, riportati spesso
integralmente, tra virgolette, nella traduzione di Gian Biagio Conte.
Graphic Design & Multimedia by
.:|:…. . Renato Umeton . .…:|:.
&
Text & Idea by
:… . Melissa Infusino . ...:
per il laboratorio di Scrittura Creativa
La Recensione
.
.
.
Informazioni precise sull’opera:
titolo – autore/regista – anno di pubblicazione/di uscita/di
rappresentazione dell’opera
Presentazione del contenuto dell’opera:
riassunto sintetico della storia o del soggetto dell’opera. Da
evidenziare uno o più episodi particolarmente significativi per
l’evoluzione della storia.
Rilevazione della caratteristiche dei personaggi e dei temi più
importanti:
Il protagonista – i personaggi più importanti: caratteri della
psicologia/rapporti conflittuali o cooperativi - temi
politici/sociali/morali presenti nell’opera – punto di vista
dell’autore/regista.
.
.
.
.
Collegamenti con altre opere dello stesso autore:
Continuità o rottura tra la precedente produzione e l’opera
considerata.
Analisi degli aspetti formali dell’opera:
Tecniche di costruzione – genere di appartenenza – linguaggio
specifico – descrizione delle scene più significative/dei passi
più rilevanti.
Valutazione critica dell’opera:
Giudizio critico su tutti gli elementi prima considerati –
ricezione dell’opera presso il pubblico – successo o
insuccesso: motivazioni.
Scheda bibliografica/scheda riassuntiva
Scheda Bibliografica
(Recensione di Testo Letterario)
.
.
.
.
.
.
Cognome e nome dell’autore;
Titolo dell’opera (eventualmente seguito dal nome e cognome del
curatore);
Casa editrice, seguita da luogo di pubblicazione, seguito da data;
Numero delle pagine (se volume unico);
Numero dei volumi, se l’opera è suddivisa in tomi (con titoli …
particolari di ciascun tomo);
Nome della collana editrice di cui l’opera fa parte.
Scheda per la Recensione di Film
· Titolo: in italiano, con aggiunta del titolo in lingua originale se si
tratta di film straniero;
· Giudizio critico sintetico: secondo un codice prestabilito (stellette,
asterischi, voci in gradazione:
capolavoro/ottimo/buono/medio/insufficiente);
· Produzione: paese di produzione, anno della prima distribuzione;
· Fotografia: bianco e nero (b/n) o a colori (col.);
· Durata: in minuti;
· Regista e interpreti: nome e cognome del regista; nomi e cognomi
degli attori principali in ordine di importanza;
· Trama: riassunto sintetico della vicenda del film con indicazione del
nome dei personaggi;
· Sceneggiatura: autore della sceneggiatura e, se il film è tratto da un
romanzo, anche l’autore di questo;
· Colonna sonora: autore della colonna sonora e di eventuali inserti
musicali;
· Interpretazioni del regista: riconoscimento dell’interpretazione data
dal regista alla vicenda, della sua ideologia, degli scopi prefissi;
· Elementi tecnici: riconoscimento delle tecniche filmiche utilizzate
dal regista, delle caratteristiche della recitazione, dell’ambientazione,
dell’uso di altri linguaggi (per es. quello musicale);
· Notazione storica: effetti prodotti dall’uscita del film, successo o
insuccesso, discussioni seguitene;
· Giudizio critico: proprio personale giudizio critico sul film.
Recensione di Spettacolo
·
·
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·
·
Titolo dell’evento: se è spettacolo teatrale, indicazione del titolo
dell’opera e dell’autore , se è musicale, indicazione sintetica del
genere musicale;
Allestimento: luogo (città e teatro) e periodo di svolgimento,
nome del/dei protagonisti; regista, interpreti, cantanti, orchestre,
gruppi…;
Contenuto: riassunto dell’evento (se è spettacolo teatrale
riassunto del testo);
Caratteristiche dell’allestimento: soluzioni registiche; modalità
di recitazione , luci e suoni;
Giudizio: su efficacia dell’allestimento, su regia e recitazione, su
interpretazione, fruibilità e gradimento del pubblico;
Scheda riassuntiva: titolo, autore, regia, interpreti.
•
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SCHEDA DI LAVORO
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Attività 1. Elaborazione di una recensione
1. Inquadramento (genere, autore, contesto, tema generale)
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2. Analisi (contenuti proposti, caratteristiche dell’ambiente e dei personaggi, lingua e stile)
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3. Confronti eventuali con altri testi
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4. Sintesi interpretativa ( il senso generale, aspetti di interesse, valutazioni sul modo in cui il testo è
realizzato e/o sui contenuti)
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SCHEDA PER L’ANALISI E LA COMPRENSIONE
DEL TESTO NARRATIVO
A. Dati narratologici
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•
Autore, titolo, data di composizione e di pubblicazione del testo
Narratore: rappresentato (testimone o protagonista), esterno alla storia; usa la prima o la terza persona.
Il punto di vista: focalizzazione zero (onnisciente); focalizzazione interna (adotta il punto di vista del
personaggio); focalizzazione esterna (sa meno di quanto ne sappia il personaggio: es. il racconto giallo)
Il destinatario (indicare se rappresentato o implicito)
Il referente: individuare i riferimenti a fatti, persone, situazioni reali
Intreccio e Fabula: ricostruire la fabula e confrontarla con l’intreccio
I personaggi: definire i ruoli (protagonista, antagonista, aiutanti, figure secondarie....)
Individuare i luoghi della narrazione, i tempi della narrazione; i luoghi e i tempi della storia
B. Comprensione globale
•
Tema e concezione del mondo: sulla base dell’analisi fin qui svolta, individuare il tema generale del testo e la
concezione del mondo che vi è sottesa
C. Lingua e stile
•
•
Aspetti rilevanti della lingua e della struttura retorica:
Strutture morfologiche ricorrenti: tempi e modi verbali; aggettivi, sostantivi, avverbi, etc. Sintassi: paratassi o
ipotassi; presenza di costrutti retorici (anastrofe, chiasmo, parallelismo, climax, anacoluto, etc.) Lessico: alto o
basso; ricercato o semplice; letterario o comune; Livello fonico: presenza di figure retoriche foniche:
allitterazione, assonanza, consonanza, onomatopea, etc)
D. Contestualizzazione (Rapportare i dati di analisi agli elementi di contesto)
•
•
Nell’ambito della biografia dell’autore
Nell’ambito di una definita tradizione filosofico-storico-culturale (con eventuale individuazione e indicazione di
“tòpoi”)
E. Interpretazione/Valutazione
•
•
Commento generico personale (sul tema e/o sui personaggi, sull’autore, sullo scopo della narrazione, su ogni altro
aspetto ritenuto importante e/o interessante)
Commento mirato (su consegna dell’insegnante, anche riguardo a saggio critico di riferimento, eventualmente
proposto a corredo della lettura)
IV Settimana Regionale delle Biblioteche
6 Dicembre 2007
Incontro con Nicoletta Torre,
autrice del libro “Mi ha svegliato il silenzio”,
Falco editore
I ragazzi del 2°I si raccontano
.. Mi ha
svegliato
Il silenzio..
Liceo Scientifico Statale“Pitagora”- Rende
Lettera all’autrice..
Carissima professoressa Nicoletta Torre,
Noi ragazzi della classe 2°I vogliamo ringraziarla di cuore per quello che il suo
“piccolo grande libro” ci ha trasmesso. Infatti, attraverso la lettura di “Mi ha
svegliato il silenzio”, abbiamo potuto riflettere su tante importanti tematiche che
accompagnano la nostra crescita :
sull’adolescenza, sull’amicizia, sull’importanza della famiglia, sui conflitti interni che
talvolta la segnano.
La lettura di questo libro è stata veramente molto interessante. Ognuno di noi lo ha
letto individualmente e poi vi ha riflettuto anche in classe e negli incontri di “lettura
guidata” aperti ad altre classi dell’Istituto.
Nel corso di queste attività abbiamo ascoltato ed espresso emozioni. Molti di noi
continuiamo a farlo.
Intanto sentiamo il bisogno di comunicarle che, attraverso questo piccolo, ma
interessante “viaggio” tra le pagine del suo libro, abbiamo avuto l’opportunità di
respirare la sua forte sensibilità; può immaginare, dunque, con quanta ansia abbiamo
atteso questo giorno.
Volevamo incontrarla, conoscerla di persona per ringraziarla dell’opportunità che ci ha
offerto, del suo essere qui oggi con noi.
Un’esperienza bellissima, indimenticabile, unica, irripetibile. Dialogare, poter porre
tutti gli interrogativi possibili, potersi confrontare con lei e grazie a lei.
Ecco perché abbiamo voluto elaborare un piccolo lavoro, cui affidare la “MEMORIA” di
questo viaggio e del quale vogliamo farle dono.
Con stima, i ragazzi della 2°I del Liceo Pitagora
.. Mi ha svegliato il silenzio..
(schedatura libro)
- Tipologia:Testo Narrativo
-Informazioni Bibliografiche:
1)Autore: Nicoletta Torre
2)Titolo: Mi ha svegliato il silenzio
3)Editore: Michele Falco Editore
4) Anno di pubblicazione: 2007
5)N° pagine:91
-Citazioni:
<<Quando un libro è con me è come se avessi il migliore degli amici>>
<< è uno spettacolo talmente sorprendente che non si può descrivere>>
-Commenti:
<< è stato appassionante, ha catturato la nostra attenzione e ci siamo
immersi nelle vicende>>
Schematizzazione libro
Riflessioni: ci fa capire il mondo
dell’adolescenza a volte così complessa
e difficile da affrontare.
Messaggio:l’importanza
di confrontarsi
Mi ha
svegliato il
silenzio
Autrice:Nicoletta Torre
Editore:Falco Editore
Temi: La scoperta
dell’altro
Mi ha svegliato il silenzio
(sintesi)
Per la corrispondenza estiva la prof decide di formare “strane coppie”: Chiara e Rob. Chiara e
Rob non avevano mai socializzato a scuola e così il loro rapporto inizialmente non è di
amicizia, ma con il passare del tempo imparano a conoscersi. Chiara è una ragazza cresciuta
con i nonni adottivi, poiché la madre vive lontano per motivi di lavoro. Lei passa l’estate a
Pietranera di Maremma, in compagnia di Cerasina e Mingo. Ama molto gli animali : possiede
una cavalla, Dora, fedele amica e sostegno nei momenti neri. Rob inizialmente trascorre
l’estate a Torino, in attesa di andare in campeggio con gli amici. Ma i suoi programmi vengono
sconvolti, poiché il nonno inizia a dare segni di fragilità mentale ed il padre gli “impone” di
trascorrere il resto dell’estate in montagna, a Borgovecchio, in sua compagnia. Chiara passa
le sue giornate al mare con gli amici,attende con ansia la madre, inizia a porsi mille
interrogativi dopo aver trovato in soffitta, in un giorno di pioggia, una foto che ritrae lei, la
madre e un uomo con un bambino…
Rob accetta a malincuore il cambio di programma voluto da suo padre, ma a poco a poco riesce a
superare il suo rammarico: incontra Peppe,le sorelle e Irma, una ragazzina che lo incuriosisce
molto. Inizia a frequentarla e a capire che quell’estate non sarebbe stata così male. Con
Irma scopre l’esistenza di un mondo nuovo, fatto di sentimenti ed emozioni.
Emozioni condivise!
Emozioni urlate!
E poi la scoperta del confronto, dell’amicizia , dell’affetto, di cose “piccole” che non hanno
prezzo.
Rob e Chiara crescono.
Rob e Chiara scelgono la loro strada e, perdonando, iniziano un nuovo avvincente cammino, a
Pietranera, a Bordovecchio, in un mondo che li illude e nello stesso tempo li gratifica.
Rob e Chiara continueranno a scriversi e a camminare, seppur lontani, insieme.
Mi ha svegliato il silenzio
Nicoletta Torre
• La famiglia;
• Il difficile rapporto genitori figli;
• Il complesso mondo
dell’adolescenza;
• L’amicizia;
• L’amore;
• La scoperta dell’altro;
• Il dolore del distacco e/o
dell’assenza di un genitore;
• Il sapersi donare;
• Adolescenti e anziani: due
universi lontani e vicini;
• L’amore per la natura.
• L’importante dell’amicizia nella
crescita;
• Non si può crescere senza
amore e famiglia;
• L’importanza di confrontarsi;
• L’importanza di sentirsi
gratificati dal donare;
• L’importanza dei nonni nella
crescita degli adolescenti;
• La fedeltà verso la natura.
MESSAGGIO
Difficile il viaggio,
Tortuoso il cammino,
La vita ti si denuda nella sua
Autenticità e crudeltà.
Cadi e ti rialzi,
Ti senti solo.
Il tuo sguardo smarrito cerca l’approdo
E ti ritrovi!
Il sole ritorna ad illuminare
La strada…
E ti ritrovi, mentre la vita
Ti porge i suoi doni: AMORE, AFFETTI,
FAMIGLIA.
Lo sguardo si posa sul meraviglioso spettacolo
Della natura inviolata in cui immergersi,
Per rinascere, per continuare a credere che,
Nonostante tutto, il viaggio è occasione
Per credere ancora…
Credere ancora che
Questo nostro fluire nel tempo
Non è una menzogna…
I ragazzi della I G
alle
tradizioni
agli
affetti
ai colori
RITORNI...
ai ricordi
ai
profumi
ai sapori
INDICE
•L’autore: uno scrittore di origine calabrese
•Le opere: un lungo ed intenso percorso
letterario
•Gli anni veloci: un romanzo di emozioni
•Conclusione:ringraziamenti
La vita di Carmine Abate
•
•
•
Carmine Abate, uno dei più
grandi scrittori dei nostri tempi
nasce a Carfizzi, piccolo centro
che sorge sulle colline
dell’entroterra crotonese. Nato
nel 1954 da una famiglia italoalbanese si trasferì per studiare
nella città pugliese di Bari dove
conseguì la laurea.
Successivamente, a causa del
grande fenomeno dell’emigrazione
che investì l’Italia, si trasferì
con la sua famiglia ad Asburgo.
Da oltre dieci anni vive in
Trentino, dove esercita la
professione di insegnante; ciò
nonostante, ama tornare ogni
volta che può al suo paese di
origine.
Come narratore ha esordito nel
1984 in Germania; fra le sue
grandi opere troviamo “Il muro
dei muri”, “ I germanesi”, “Il
ballo tondo”, “Terre di
andata”(raccolte di poesie) “La
moto di Scanderberg” e tra gli
ultimi romanzi “Gli anni veloci”.
Molte di queste opere sono state
vincitrici di numerosi premi.
Le opere
I Germanesi {1986}
Il ballo tondo {1991}
Il muro dei muri {1993}
La moto di Scanderbeg {1999}
Tra due mari {2002}
La festa del ritorno {2004}
Il mosaico del tempo grande {2006}
Gli anni veloci {2008}
I GERMANESI..
•
Apparso in Italia nel 1986 è ormai
praticamente introvabile; il libro racconta
storia e “vita di una comunità della
Calabria e dei suoi emigranti”. Scritta a
quattro mani assieme alla sociologa
tedesca Merke Behrmann, i Germanesi è
un’opera fondamentale per la
comprensione dei temi e delle peculiarità
di Carmine Abate. Senza cadere nel
vittimismo e nell’emotività scontata,con
un’esposizione lineare e brillante, gli
autori conducono il lettore all’interno della
comunità di Carfizzi, paese simbolo della
“Calabria spopolata” dall’emigrazione,
rendendolo partecipe delle vicende umane
tratteggiate “nel corso di questo
movimento migratorio di esodo e ritorno”.
Un libro-documento, che ha il pregio non
comune di farsi leggere d’un fiato.
IL BALLO TONDO
•
Quella di Costantino, figlio più piccolo di
Francesco Avati, detto “il Mericano”, è una
famiglia davvero singolare. Il padre, impetuoso
e malinconico, è emigrato in Germania dalla
nativa Hora, uno dei centri di origine albanese
in Calabria; la madre, grande preparatrice di
cibi piccantissimi, è rosa da un segreto
novello; le due sorelle Orlandina e Lucrezia,
dagli occhi brillanti e tempestosi, vivono
tormentate storie d’amore; il nonno Lissandro,
ironico e saggio, è l’ultimo depositario di
un’epoca e di un mondo che vanno
scomparendo. E mentre Costantino cresce,
attratto ugualmente dal passato mitico della
sua gente e dalla modernità, irrompono nella
sua vita il vecchio Luca Rodotà, misterioso
rapsodo di Corone, il maestro Carmelo
Bevilacqua, cacciatore di sentimenti e di
ricordi e infine, come un turbine, la sensuale e
sfuggente Isabella. Attorno alle divertenti e
drammatiche vicende di Costantino e della sua
famiglia, Carmine Abate tesse un’opera lirica,
comica e visionaria ambientata in un piccolo
paese del sud, trasfigurato a regione
dell’anima, magica e leggendaria, dove il tempo
sembra essersi fermato per sempre. Il ballo
tondo, acclamato esordio di uno dei più
“originali” scrittori italiani di questi anni, è un
romanzo dalle tante storie, tra cronaca e
mito, tutte legate da un unico filo poetico
(amore ed attese). Toccante racconto di
formazione, affettuoso omaggio a un mondo
visionario e incantato.
Il muro dei muri
•
Storie di ribellione e di amore, di conflitti
generazionali e di razzismo, di partenze e di
attese. I protagonisti sono i Germanesi, gli
immigrati italiani in Germania dalla “vita
capovolta, con i piedi al nord e la testa al sud”,
stranieri all’estero ed a casa propria.
Pubblicata per la prima volta in tedesco nel
1984 ed in italiano nel 1993 in un’edizione
ampliata, Il muro dei muri è l’opera di esordio
di Carmine Abate narratore: un sorprendente
“romanzo a racconti” incentrati sul tema
dell’emigrazione e dell’incontro forte e
partecipato di culture diverse. I suoi personaggi
sono spesso giovani che si dibattono con rabbia
o ironia tra improbabili miti del ritorno e
voglia di integrazione, tra spaesamento e
apertura a un mondo moderno, talvolta aspro e
difficile, ma che offre comunque prospettive e
speranze. Carmine Abate riesce a coniugare
con abilità scrittura civile e capacità di
affabulazione, in 14 storie intense ed esemplari,
così simili a quelle di chi, nell’Italia e
nell’Europa di oggi, viene a cercare la
possibilità di vita nuova.
LA MOTO DI SCANDERBEG
•
•
Giovanni Alessi è sempre scappato dalla sua
famiglia, dal suo paese dove è nato e cresciuto,
dalla lingua che gli appartiene, l’arbereshe degli
albanesi in Calabria, da se stesso e dai fantasmi
del proprio passato. Ora, in Germania, dove
finalmente ha raggiunto Claudia,la donna di cui è
innamorato fin da ragazzino,torna con la memoria
a ripensare la sua storia e la storia di suo padre
Scanderberg, avventuriero strampalato e
affascinante, sempre in sella all’ indistruttibile
moto Guzzi Dondolino, leader delle rivolte
contadine nell’Italia del dopoguerra.
La storia di Scanderberg, del suo amore
immortale per Lidia, le vicende di Giovanni e
Claudia, si intrecciano con la misteriosa figura di
Stefano Santori ( il ragazzino dagli occhi di
calamita, dotato dal potere della preveggenza) e
con la saga dello Scanderberg che condusse le lotte
degli albanesi contro i turchi. La moto di
Scanderberg, magistralmente sospeso tra
narrazione, memoria e registro lirico, è uno
straordinario e sorprendente romanzo
sull’identità e la ricerca di se stessi, opera della
maturità di uno degli scrittori italiani più
originali e “appartati” dell’ ultimo decennio.
TRA DUE MARI
•
Giorgio Bellusci ha un sogno: ricostruire il
“Fondaco del fico”, una locanda nei pressi di
Roccalba, paesino della Calabria, “appoggiato
come un ferro di cavallo su una collina tra due
mari, lo Ionio e il Tirreno”. La locanda
custodisce una memoria preziosa: un giorno di
ottobre del 1835 “ai tempi d’oro del bisnonno
di Giorgio” al “Fondaco del fico” si fermarono
tre viaggiatori e un cane; uno dei tre uomini
era Alexandre Dumas. Nel secondo
dopoguerra in questa stessa Calabria remota,
in questa terra scandita da boschi, burroni,
rovi e colline, isolata dagli infiniti tornanti
delle sue rare strade, martellata da un sole
furibondo, arriva Hanse Human, giovane
fotografo tedesco che, come tanti stranieri
prima di lui, è venuto fin qui, al sud, in cerca
di luce, paesaggi, di nutrimento per la sua arte.
Sarà proprio Giorgio, suo coetaneo, ad
accompagnarlo nelle esplorazioni e nelle
scoperte. Il loro rapporto resisterà alla
lontananza, al tempo e al destino che fa sì che
il primo diventi un fotografo di fama
internazionale ed il secondo un patriarca
passionale e “Sgherroso”. Infine il figlio di
Hans sposerà la figlia di Giorgio. Da questo
matrimonio nascerà Florian, ragazzo diviso
tra due mondi e da due culture, tra Amburgo e
la Calabria.
LA FESTA DEL RITORNO
•
Un padre e un figlio. Il primo racconta la
sua vita da emigrato sospesa tra partenza
e ritorno, tra Francia e paese. Il secondo
ricorda il suo spaesamento a la sua rabbia
nei periodi senza il padre, ma anche
l’incanto dell’infanzia, immersa in un
paesaggio vivido, esuberante. Davanti a
loro, un grande fuoco acceso sul sagrato, la
notte di Natale. Tutti e due hanno un
segreto da nascondere, un segreto legato
all’amore della figlia maggiore per un
uomo misterioso. Un enigma che si svela a
poco a poco, fino all’inattesa conclusione.
Ambientato in un paese arberesh della
Calabria è narrato da due voci
inconfondibili. La festa del ritorno è
insieme un romanzo di formazione, storia
d’amore, atto di denuncia verso le
condizioni di vita che spingono tanta gente
del sud a cercare fortune emigrando. Un
romanzo insolito e intenso sulla fatica di
crescere lo strazio dell’addio e il senso
della vita.
IL MOSAICO DEL TEMPO GRANDE
•
La storia comincia da Antonio Damis
che sopra un camion, vestito con la
camicia bianca della festa, vola verso la
città per farsi la foto per il passaporto. Il
camion ha un incidente poiché i freni
sono stati manomessi. Chi ha fatto
questo e perché? Dopo anni ad Hora in
paese arriva una ragazza bionda con i
capelli lunghi. E’ bellissima! Ha un
figlio! Lei è la figlia di Antonio Damis.
Perché è tornata in paese? Come sempre
in Abate c’è il racconto
dell’innamoramento che è anche un
racconto di formazione, con figure
maschili e femminili di rara potenza
vitale come quella di Antonio Damis,
l’uomo che rincorre il suo amore per
mezza Europa, perduto dietro le vesti di
una ballerina che canta e balla sulle
antiche musiche albanesi. Abate è uno
scrittore che lavora in profondità, dove
la fondazione e l’invenzione del mito
serve a spiegare fatti della nostra
quotidianità.
 VICENDA
 TEMI E MESSAGGI
 FRASI D’EFFETTO
 RIFLESSIONI PERSONALI
•VICENDA: Hanno 14 anni e molti sogni, Nicola e Anna, quando si incontrano nella
bella Crotone. Lui ha il mito di Pietro Mennea: vuole diventare un grande velocista. Lei
ha il mito di Lucio Battisti, a cui scrive lunghe e appassionate lettere, sognando di
vedergli interpretare i testi che gli invia. Nicola ci mette poco a innamorarsi di Anna,
ma la ragazza è ritrosa, testarda. Ciò nonostante, davanti al mare scintillante su cui si
erge la colonna di Hera Lacinia, nei campi dai mille profumi, in mezzo ad amici rari
come Rino Gaetano che cantano e amano la vita, anche per Anna è difficile non
innamorarsi. Saranno per Anna e Nicola anni belli e “ pieni”; anni con il vento tra i
capelli, ma veloci, veloci per chi avverte il bisogno di allontanarsi, crescendo, da quella
terra meravigliosa e pure povera, dura, che ai suoi figli offre, nel migliore dei casi, i
veleni che respira chi lavora alla Montecatini: un’ombra nera in riva al mare -. Tra i
personaggi indimenticabili soprattutto Capocolò, misterioso e saggio, silenzioso e
profondo, e Rino Gaetano, con la sua autentica parabola di uomo e artista.
•Nicola rincorre a testa bassa le sue speranze, scatta in avanti con l’impazienza della
gioventù.
•Anna, come ogni donna, guarda più lontano…
•I loro cammini si separano, intanto gli anni passano, mentre l’amore brucia sotto la
cenere. Il 9 settembre 1998 la radio annuncia la morte di Lucio Battisti, consumato da
un male senza scampo. Spinto dalla musica di Lucio e Rino Gaetano, Nicola sente che è
venuto il momento di ritornare da Anna. Vuole confidarle finalmente il segreto che da
anni lo tormenta. Non sospetta che lei ne custodisca uno ben più decisivo per entrambi.
Il ritorno è accompagnato da una “rivoluzione che non intralcia affatto i sentimenti
vissuti”. In questo romanzo pieno di passione Carmine Abate compie una scelta
coraggiosa: il passato è costantemente “presente”, custodito dalla memoria e dipinto
con le parole di Battisti e Gaetano o con quelle che coraggiosamente Abate accosta al
dialetto del crotonese, caldo ed originale anche per noi giovani calabresi.
•TEMI E MESSAGGI
•Gli anni veloci sono quelli dell’adolescenza, che scorrono velocemente lasciando
in ciascuno fermenti e scorie di un’esistenza felice e ingrata nello stesso tempo,
spensierata e carica di difficoltà, di bisogni e delusioni.
•TEMI:
•situazione socio-politica Calabrese;
•sogni e passioni degli adolescenti:
•la precarietà lavorativa; l’emigrazione;
•la scarsa sicurezza sul posto di lavoro; le morti bianche
•la famiglia e l’amicizia.
•MESSAGGI:
•imparare a vedere la Calabria con occhi diversi, oltre i pregiudizi, per scoprire
una terra fatta non solo di violenza ma anche di valori autentici;
•lottare contro i pregiudizi e contro una società che ci costringe a “fuggire”;
•vivere con intensità, con coraggio, sognando e lottando per ciò in cui si crede.
... e come dimenticare...
Che la vita è comunque bella: ecco cosa non devi mai scordare.
Se vuoi riuscire nella vita devi mettercela tutta , non basta il talento, conta
soprattutto la volontà, non devi mai mollare,altrimenti la vita con le sue
ferite e i suoi scazzeggi ti seppellisce vivo, ti affuca nella tua stessa
pigrizia.
… erano contenti della vita come devono esserlo i guagliùni , della vita
che ha bisogno del sale giusto per essere sfiziùsa , altrimenti diventa
troppo insipida o troppo salata e il troppo guasta, ti toglie il pitìtto o ti fa
vomicàre.
… una passione è una passione, è incarnata dentro di te come un organo
vitale , come il cuore, i polmoni, i reni, non puoi eliminarla così.
I rancori della giovinezza non si cancellano mai.
Chi non sogna quello che vede non vede.
• RIFLESSIONI
• Un libro emozionante e coinvolgente, in grado di catapultarci in
un’altra dimensione. Essenze inconsuete: l’odore del buon pesce
cucinato da ‘zzia Pina, il profumo della terra arroventata dal sole di
un’estate crotonese…
• E poi il frangersi delle onde che lambiscono la costa, i falò delle
rubate notti fanciulle. Indimenticabile, intenso, affascinante. Un
romanzo che fa vibrare le corde del cuore, letto tutto d’un fiato.
• È stato facile riconoscersi nei due quattordicenni alle prese con i
primi amori, le prime vere difficoltà.
• Com’è duro il mestiere di crescere.!!! Ciononostante, anche noi
crediamo: “ CHE LA VITA E’ COMUNQUE BELLA” (…), soprattutto
quando si ha il privilegio di viverla in una terra bella, nonostante
tutto…
• Le tracce della “calabritudine” guidano i passi del lettore in un
mondo che, nella sua semplicità, ha il dono del “FORTE SENTIRE”,
tanto da trovare in esso la risposta e il coraggio di vivere un
“SALVIFICO RITORNO”.
•Gruppo di lavoro:
•2° G:Martina Barbieri- Mariarita CribariAlessandra Gallo-Daniele Pecora- Francesca
Pellegrini-Federica Salerno-Claudia Bossio- Maria
Rosaria Perri
•2° A: Giada Salerno- Fadwa Gharioui- Simona
Garropoli
•3° I:Domenico Viapiana-Daniela Bria- Federica
Paolillo- Alessandra Sbano- Fatima ElkarmouchiElvira Aragona-Martina Silvestri- Pierfrancesco
Minervini
Il Saggio Breve
Sviluppo di un argomento
- scelto dal candidato tra quelli proposti all’interno di
grandi ambiti di riferimento
Storico - politico
Socio - economico
Artistico - letterario
Tecnico - scientifico
L’argomento può essere svolto in una forma scelta dal
candidato tra modelli di scrittura diversi:
saggio breve, relazione, articolo di giornale, intervista,
lettera…
Testo scritto consistente nella trattazione di un problema o
evento o personaggio, su cui si sia svolta un’indagine o su cui
si sia raccolta della informazione, e su cui l’autore abbia
elaborato una personale interpretazione.
A differenza del tema tradizionale, che nella traccia contiene
la tesi da dimostrare e su cui argomentare, il saggio breve
deve essere organizzato sulla base di una documentazione da
utilizzare per l’articolazione del discorso e la dimostrazione
della tesi scelta dallo studente .
A seconda dei documenti utilizzati, la tipologia del saggio è dunque di
tipo:
Argomentativo
Descrittivo
Informativo
Il saggio breve deve essere effettuato sulla base di un argomento, cui
seguono:
una serie di documenti e di dati che si propongono allo studente
la consegna del titolo e della destinazione editoriale
la predeterminazione degli spazi
la consegna del tempo massimo.
Saggio breve
Scritto di tipo argomentativo
Si fonda su un’ampia documentazione
Seleziona da questa le notizie giudicate pertinenti
alle ipotesi da dimostrare
Consulta i materiali di studio per desumere
da questi i dati di fatto, gli indizi, gli esempi
che possano corroborare (probatio) i giudizi elaborati
coeso
appropriato
corretto
Il titolo
Diversamente dal tema, in cui la tesi è enunciata nella
traccia, il saggio breve ha normalmente una struttura “a
soggetto”, indica soltanto la materia, l’ambito, la tematica
su cui deve svilupparsi la breve trattazione saggistica.
All’alunno compete l’organizzazione dei documenti ,
la scelta del titolo in funzione della tesi da dimostrare
e la stesura di una “scaletta” che faciliti la stesura del
discorso, focalizzando i passaggi dell’esposizione argomentazione.
Il formato
normalmente quattro/cinque colonne del foglio protocollo
Il tempo
. sei ore: un’ora per la prescrittura (raccolta e
organizzazione della documentazione);
. quattro ore per la scrittura (stesura dello svolgimento);
. un’ora per la postscrittura (rilettura e correzione).
Valutazione:
-
qualità del bagaglio informativo acquisito;
capacità di trattare - argomentare - correlare le
informazioni su cui si basa l’apparato argomentativo
capacità di costruire un discorso coerente, coeso,
appropriato, corretto.
Pianificazione del Lavoro
Prescrittura
Analisi dei documenti
Raccolta e organizzazione della documentazione
(documenti e dati forniti -esperienze di studio-conoscenze
personali )
Scelta della tesi e degli argomenti
Elaborazione di una scaletta
SCRITTURA
Stesura dello svolgimento
Postscrittura
Rilettura e correzione
Copiatura
Rilettura
Le Consegne dell’Esame di Stato
“Sviluppa l’argomento scelto o in forma di saggio breve o
di articolo di giornale, utilizzando i documenti e i dati che lo
corredano. Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e
confronta i documenti e i dati forniti e svolgi su questa
base la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle
tue conoscenze ed esperienze di studio.
Da’ al tuo saggio un titolo coerente e ipotizzane una destinazione
editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico
di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro)…
Non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo”
Prescrittura
a)
-AAnalisi dei
documenti
b)
scrittura di un breve testo in cui viene
riassunto il contenuto di ciascun documento
ed evidenziato l’argomento generale e gli
eventuali argomenti secondari o specifici
evidenziazione delle parole-chiave ed
“espansione” di ciascuna di esse con una
breve definizione o frase
Letture personali, studi compiuti,
ricerche…
-BRaccolta e organizzazione
della documentazione
Tecniche di amplificazione delle
informazioni
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
per analogia o per contrario
per causa o per effetto
per vicinanza cronologica o geografica o
ideale o d’altro genere (contiguità)
per generalizzazione (un fenomeno
come esempio di una categoria generale)
per esemplificazione (esempi di un
fenomeno evidenziato in generale)
per suddivisione interna (possibili
articolazioni interne di un fenomeno)
per confronto con esperienza personale
per confronto con esperienze di altri
(personaggi autorevoli)
-CScelta della tesi e
degli argomenti
Tesi
Argomenti della tesi
Antitesi
Argomenti della antitesi
Confutazione degli
argomenti dell’antitesi
-DScelta del Titolo
-EElaborazione di una
scaletta
Conclusione
E1- Introduzione
E2 - Svolgimento
E3 - Conclusione
a)
b)
c)
d)
e)
inquadramento sintetico
dell’argomento:
. attraverso la riformulazione del titolo
scelto e l’evidenziazione delle sue idee
portanti;
. attraverso l’anticipazione delle
parti in cui si articolerà la trattazione
. attraverso una breve presentazione
informativa dell’argomento principale
affermazioni che anticipano la tesi
interpretativa e le conclusioni cui si
tenterà di giungere
domande che pongono
problematicamente le principali
questioni del saggio a cui lo svolgimento
tenterà di dare risposta;
citazione di brano letterario o frase di
personaggio autorevole che esprime in
modo suggestivo e sintetico quanto ci si
appresta ad argomentare
fatto storico o aneddoto o vicenda
personale da cui trarre spunto per le
successive argomentazioni
E1- introduzione
Presentazione dell’argomento centrale
E2 - svolgimento
E3 - conclusione
a)
b)
c)
d)
e)
Argomentazione attraverso
ragionamenti logici, informazioni
essenziali, esempi, confronti,
riferimenti a dati oggettivi.
riassunto sintetico dell’argomento attraverso la ripresa, molto
sintetica, dei passaggi principali dello svolgimento;
affermazioni che definiscono in modo sintetico le conclusioni a
cui si è giunti e verificano la validità della tesi;
citazione di brano letterario o di frase di personaggio famoso che
dà autorevolezza a quanto si è argomentato;
fatto storico o aneddoto o vicende personali che confermano,
anch’essi, quanto si è argomentato;
nessuna conclusione quando si ritiene che il discorso sia già
sufficientemente chiaro.
Scrittura
Stesura dello svolgimento
Postscrittura
Controllare che:
.
tutti gli argomenti richiesti dal titolo scelto e
dai documenti proposti siano stati sviluppati
.
la tesi interpretativa sia chiaramente riconoscibile
.
l’ordine della scaletta sia stato rispettato; se tale
ordine è stato modificato in corso d’opera,
accertarsi che il nuovo ordine sia coerente e logico
.
le proporzioni fra introduzione, svolgimento,
conclusione siano equilibrate
.
ogni paragrafo /sequenza evidenzi con
chiarezza l’argomento principale
.
ogni affermazione sia suffragata da informazione e
-Aargomentazione
Rilettura e .
i connettivi, soprattutto all’inizio dei paragrafi,
siano corretti
Correzione
Controllare inoltre:
.
l’ortografia (per ogni dubbio usare il dizionario)
.
la punteggiatura (soprattutto i punti e i punti a capo)
.
la sintassi (in particolare che vi sia concordanza tra
soggetto e predicato, che non vi siano periodi in
sospeso; che i modi e i tempi verbali rispettino
le regole della concordanza)
.
il lessico (evitare parole generiche e cercare per
ogni concetto la parola di significato più specifico)
-BCopiatura e Presentazione Grafica
.
.
grafica chiara e comprensibile
opportunità di evidenziare con i rimandi
a capo gli inizi dei paragrafi
-CRilettura finale
.
considerare sinteticamente gli aspetti di
contenuto, correttezza formale ed
apprezzamento visivo dello svolgimento.
Argomentazione
TESTO ARGOMENTATIVO
TEMA
SAGGIO BREVE
TESI - TRACCIA
TESI (tematica su tesi centrale)
PENSIERO DIVERGENTE
PENSIERO CONVERGENTE
Ragionamento complesso di
ragioni tendenti a dimostrare
qualcosa (nella logica, serie
concatenata di proposizioni che
tendono a provare o a confutare
una proposizione finale)
Documentazione di studi e
ricerche su un tema determinato
che si sviluppa attorno a tesi
centrali
PROVA DELLE PROPRIE
OPINIONI – ESPERIENZE
(fantasia – umori)
PENSIERO CONVERGENTE
PROVA DELLE PROPRIE
OPINIONI – ESPERIENZE
(fantasia – umori)
PENSIERO DIVERGENTE
1) Operazione
mentale per mezzo
della quale da
alcune premesse si
intuisce (desume,
deduce) una
conclusione
2) Dimostrare,
illustrare (rendere
chiaro con documenti)
per mezzo di
documenti raccolti a
un fine determinato
(argomento o tematica
di riferimento)
Organizzazione delle attività di laboratorio
sul Saggio Breve
A.
B.
Scelta della tematica
Divisione in gruppi per classi aperte, in base
alla tematica prescelta.
C . Ricerca ed analisi della documentazione
D . Compilazione di schede di lavoro:
Attività n.1: PRESCRITTURA
Attività n.2: SCRITTURA
Attività n.3: POSTSCRITTURA
Attività n.1: Prescrittura
1. Leggi i documenti proposti
2. Evidenzia le valutazioni espresse nei testi documentari (convergenza)
……………………………………………………………………………
3. Elabora una “mappa” di concetti, conoscenze, dati di riferimento
relativi alla problematica affrontata nei documenti (divergenza)
……………………………………………………………………………
4. Scegli alcuni dati – conoscenze (quelli che appaiono più rilevanti)
……………………………………………………………………………
5. Elabora uno schema di trattazione (dal convergente al divergente,
ossia dai dati documentari alle valutazioni personali)
……………………………………………………………………………
6. Proponi un titolo al saggio progettato
……………………………………………………………………………
Attività n.2: Scrittura
Stendere il saggio secondo lo schema progettato
(Introduzione, svolgimento, conclusione)
Attività n.3: Postscrittura
Rileggi e controlla:
.
Sono stati sviluppati tutti gli argomenti sottesi dal titolo?
.
La tesi interpretativa è chiaramente riconoscibile?
.
L’ordine della scaletta è stato rispettato? (Se l’ordine è stato
modificato in corso d’opera, accertarsi che il nuovo ordine sia
coerente e logico)
.
Le proporzioni tra introduzione, svolgimento, conclusione sono
equilibrate?
.
Ogni affermazione è suffragata da informazione ed
argomentazione?
.
Ogni sequenza argomentativa evidenzia con chiarezza
l’argomento principale?
.
I connettivi, soprattutto all’inizio dei paragrafi (sequenze
argomentative) sono corretti?
Controlla inoltre:
.
Ortografia – punteggiatura – sintassi – lessico
Ricopia in bella:
.
Utilizzando una grafia chiara e comprensibile ed evidenziando
con opportuni rimandi a capo gli inizi dei paragrafi.
Rileggi:
.
Considerando sinteticamente gli aspetti di contenuto,
correttezza formale ed apprezzamento visivo dello svolgimento.
SCHEDA DI LAVORO
Attività 1. Smontaggio di un testo argomentativo
■ Individuare il problema
■ Esporre la tesi
■ Evidenziare la strategia argomentativa
■ Sintetizzare gli argomenti (classificandoli per categorie)
Argomenti: ________________
Fatti :
Esempi:
Riflessioni :
______________________________________________
■ Individuare ed esporre la soluzione al problema di partenza
■ Individuare ed esporre eventuali punti, della questione,
rimasti aperti
SCHEDA DI LAVORO
Attività 2. Smontaggio di un testo argomentativo
■ Individuare ed esporre il problema
■ Ricercare nel testo le parti che si riferiscono al problema, sottolineandole
■ Sottolineareare i connettivi lessicali e/o sintattici che segnalano i rapporti logici tra le parti
del discorso argomentativo (rapporti di causa/effetto, di esemplificazione, di conclusione,
verbi come "affermare", "provare", "dimostrare, "verificare", ...)
■ Riformulare il problema, parafrasando con altre parole
■ Riconoscere la tesi proposta (predicativa, esplicativa, propositiva, preferenziale),
evidenziando sul testo la parte che la contiene, e riformularla
■ Riconoscere la strategia argomentativa (affermativa, di sostegno, confutativa, dialettica) ed
esporre in sintesi gli argomenti
■ Riconoscere la soluzione/conclusione
■ Attività di controllo
- La tesi fa riferimenti chiari
- I dati sono sufficienti e significativi
- Lo spazio dedicato ai vari argomenti è equilibrato
- I nessi causa-effetto degli argomenti sono evidenti e convincenti
- Sono presenti citazioni di autorevoli opinioni
- Gli aspetti presi in considerazione confermano effettivamente la tesi (argomenti deboli?)
- La conclusione riprende la posizione complessiva
SCHEDA DI LAVORO
Attività 3. Elaborazione di una scaletta di un testo argomentativo
Problema
Identificare il fuoco dell’argomento
Proporre la tesi da sostenere o confutare (definendone la tipologia: predicativa,
esplicativa, propositiva, preferenziale)
Identificare le idee centrali e quelle di supporto scegliendo la strategia argomentativa
(affermativa, di sostegno, confutativa, dialettica)
Identificare la soluzione/conclusione all’argomentazione
Dare un’organizzazione interna al testo
Introduzione
Argomento 1
Argomento 2
Argomento 3…
Conclusione
Il Testo Poetico
Il Racconto
•
•
•
•
•
•
•
•
Testo narrativo breve
Inventare una storia presuppone un’idea
Stimolo cognitivo(una notizia)
Stimolo visivo(un’immagine)
Stimolo emotivo(uno stato d’animo)
Stimolo problematico(un problema che ci interessa)
Stimolo verbale(un’associazione inconsueta di parole)
Stimolo fantastico(una realtà impossibile)
Fabula e Intreccio
Fabula
L’insieme degli elementi contenutistici, avvenimenti
e /o azioni, nel loro ordine logico e temporale
Intreccio
L’insieme degli stessi elementi contenutistici
nell’ordine in cui il narratore li dispone
Le parti costitutive della Fabula
Esordio
Situazione iniziale caratterizzata da un elemento
perturbatore
Spannung
(sviluppo narrativo con punti di tensione)
Sequenze narrative(espositive,descrittive, riflessive…)
Scioglimento finale
Stabilizzarsi di una nuova situazione, non necessariamente
di segno positivo
Organizzazione delle attività di Laboratorio
per la produzione di un racconto
-
Scelta della tematica
-
Divisione in gruppi per classi aperte, in base alla
tematica prescelta
-
Compilazione schede di lavoro
Il Testo Teatrale
Al centro la rappresentazione sul palcoscenico
Il messaggio dell’autore viene mediato dal dialogo
Elementi Costitutivi:
Battute, Didascalie, Scenografia (realistica o simbolica),
Illuminazione (realistica o simbolica), Commento
sonoro, Costumi
Le battute
Dialogo:
Tra due o più personaggi che parlano tra loro
Monologo:
Un personaggio si apparta sulla scena ed esprime a voce
alta le proprie riflessioni
Soliloquio:
Simile al monologo. Il personaggio è solo sulla scena e
pensa ad alta voce
“A parte”:
Un personaggio interrompe la finzione scenica e si rivolge
direttamente al pubblico per commentare l’accaduto
Le didascalie
(d’ambiente, del personaggio, delle battute…)
- In corsivo o tra parentesi, hanno una funzione
informativa.
- Indicano il luogo, l’epoca in cui si svolge la
vicenda, come devono muoversi i personaggi,
come sono vestiti, come vanno pronunciate
determinate battute, come deve essere allestita una
scena, i cambiamenti di scena.
Le parti costitutive del testo teatrale
Atti (macrosequenze)
Di numero variabile
Scene (microsequenze)
Anch’esse di numero variabile, a seconda dei
personaggi che le compongono: l’uscita o l’entrata
in scena di un personaggio comporta il passaggio
da una scena ad un’altra.
I personaggi
Protagonista
motore dell’azione
Comprimari
Svolgono parti che per importanza vengono subito dopo
quella del protagonista
Secondari
Di importanza minore, ma utili a chiarire ancora meglio il
contesto e l’atmosfera in cui si svolge la vicenda
Comparse
Compaiono sulla scena insieme ad altri senza pronunciare
battute
La riduzione teatrale
- Adattamento di una storia alla scena teatrale
- Ideazione di una storia (inventata originalmente da un
autore, oppure ripresa da altre forme d’arte,ad esempio
da un racconto, da un romanzo, anche da un fatto di
cronaca)
- Stesura di una serie di ipotesi o suggerimenti per la
concreta “messa in scena”dell’opera (come arredare gli
ambienti, far vestire e far muovere gli attori mentre
pronunciano le battute, come scegliere ed orientare le
luci, eventualmente quale commento sonoro
utilizzare…)
Organizzazione delle attività di laboratorio
per la realizzazione di una riduzione teatrale
- Scelta della tematica
- Divisione in gruppi per classi aperte, in base alla
tematica prescelta
- Compilazione schede di lavoro
PAUSA DIDATTICA
ATTIVITA’ CREATIVA
Laboratorio Teatrale/Grafica
Gruppo n° 2
L’IDEA TEATRALE
• Caratteri preliminari
TRASFORMABILE IN AZIONE
• (nello spazio limitato del palcoscenico: accorgimenti scenografici)
SVOLGIMENTO SERRATO DELLE SCENE
• (ogni battuta/movimento dei personaggi deve far progredire la vicenda)
MOVIMENTO INTERNO ALLA VICENDA ATTRAVERSO IL CONTRASTO O LA
CONTRAPPOSIZIONE
• (es. carnefice/vittima – buono/cattivo – conflitto di sentimenti – impulsi contrastanti:
rimorso…)
IL DIALOGO
PAROLA ESSENZIALE – RIGOROSA – STRINGATA
• (ogni battuta è essenziale per il progredire della vicenda)
OGNI SCENA DEVE ESSERE PRECEDUTA DA INDICAZIONI DI AMBIENTE
• (brevi didascalie indicano il luogo di svolgimento della scena e qualche suggerimento
utile alla caratterizzazione dei personaggi: movimenti, espressione, tono di voce,
abbigliamento…)
PAUSA DIDATTICA
ATTIVITA’ CREATIVA
Laboratorio Teatrale/Grafica
Gruppo n° 2
•
•
•
•
•
•
•
•
IL TESTO TEATRALE
SEQUENZE PER LA COSTRUZIONE
DEFINIZIONE DEL SOGGETTO
DEFINIZIONE DEI PERSONAGGI
STESURA DELLA SCALETTA
(FASI DELLA STORIA)
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE
STESURA DEI DIALOGHI
PAUSA DIDATTICA
ATTIVITA’ CREATIVA
Laboratorio Teatrale/Grafica
Gruppo n° 2
• IL TESTO TEATRALE
• IL MONOLOGO
– PEZZO DI PROSA RECITATO DA UN SOLO PERSONAGGIO
– SVILUPPO NARRATIVO SUGGERITO DALLE PAROLE/BATTUTE
– DURATA BREVE (5/10 MINUTI)
– SI PARTE DAL PERSONAGGIO E NON DALLA SITUAZIONE
– LINGUAGGIO COERENTE O VOLUTAMENTE DIFFORME (comico)
PAUSA DIDATTICA
IL TESTO TEATRALE
SCHEDA DI LAVORO
•
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•
Sintetizza la storia del testo letto
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2. Elabora il soggetto di una Scena che rispecchi la vicenda del testo proposto
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3. Individua i personaggi e delineane le caratteristiche socio-ambientali
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4. Indica luogo e tempo per l’ambientazione
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5. Stendi un dialogo secondo gli accorgimenti suggeriti nella scheda allegata (4/5 battute)
(continua sul retro del foglio)
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La Grafica
Il disegno realizzato con grafica computerizzata anima la Biblioteca di Istituto con grandi personaggi del passato:
Platone, Dante, Petrarca, Pirandello, Shakespeare, Einstein siedono attorno al tavolo…
sullo sfondo la magia dei libri, strumenti indispensabili
per realizzare la consapevolezza di sé e la conoscenza dell’altro.
La grafica…
Gli elaborati grafici costituiscono le “copertine” di racconti brevi
realizzati dagli alunni all’interno dei laboratori di scrittura creativa
I Promessi Sposi … a fumetti
“Quel ramo del lago di Como …”
Anna Ida Pisani
La Valutazione
ATTIVITA' DI LETTURA SCRITTURA
Scheda di monitoraggio dei dati di gradimento dell'attività svolta
L’attività di Lettura / Scrittura cui hai partecipato è stata a tuo parere utile e proficua
Molto
Poco
Per niente
La scelta di partecipare a questa attività è stata dettata da tuoi interessi
Sinceri
Opportunistici
Indotti
Gli incontri sono stati interessanti e stimolanti
Molto
Poco
Per niente
Le modalità di preparazione e organizzazione degli incontri sono state utili a stimolare
il tuo desiderio di leggere / scrivere
Molto
Poco
Per niente
Sintetizza le tue riflessioni e/o proposte sulle attività di Lettura / Scrittura da svolgersi
in una scuola a misura dei giovani
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ATTIVITA' DI LETTURA SCRITTURA
Scheda di Valutazione
(a cura del docente tutor)
•
•
Attiva
Alunno………………..Classe…….Sez. ….
• Partecipazione
Sufficiente
Sollecitata
•
•
Vivo
•
•
Motivato
•
Interesse
Adeguato
Impegno
Costante
Saltuario
Opportunistico
• Sintetica descrizione dell’attività
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• Impegno orario complessivo ore……..
• Partecipazione effettiva ore………
• Note…………………..
La Certificazione
Fly UP