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il power point prodotto dal Prof. Guastavigna e dal Prof. Gineprini.

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il power point prodotto dal Prof. Guastavigna e dal Prof. Gineprini.
Mappe concettuali nella
didattica
CORSO B RMBB1071
prof.ssa Della Longa
Materiali rielaborati dal fascicolo
“Mappe nella didattica”
di Mario Gineprini e Marco Guastavigna
www.pavonerisorse.to.it/cacrt/mappe/
Le mappe concettuali
*1
Una mappa concettuale è la rappresentazione grafica di concetti espressi in forma
sintetica (parole-concetto) all’interno di una forma geometrica (nodo) e collegati fra loro da
linee (frecce) che esplicitano la relazione attraverso parole-legamento
Concetto
inserito
in un nodo
A seconda
secondadello
dello
scopo
scopo
che che
la costruzione
la costruzione
della della
mappa si
si propone
proponedidiraggiungere,
raggiungere,l’accertamento
l’accertamento
o la
o la
riflessione di
diconoscenze
conoscenzepregresse,
pregresse,
la la
comprensione
comprensione
e/o la verifica di argomenti
argomenti di
di studio,
studio, la
la sua
sua tipologia
tipologia
avrà
caratteristiche
le mappe e si potranno
e la sua
struttura diverse
avrannoe caratteristiche
diverse. Le
suddividere
in:
mappe
e si possono
pertanto suddividere in:
Mappe cognitive
cognitive
•Mappe
Mappe mentali
mentali
•Mappe
Mappe strutturali
strutturali
•Mappe
2
Collegamento
Concetto
inserito
in un nodo
Concetto
inserito
in un nodo
Concetto
inserito
in un nodo
Concetto
inserito
in un nodo
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Concetto
inserito
in un nodo
Esci
Le diverse tipologie di mappe: Mappe cognitive
Le mappe cognitive sono utili per la rappresentazione delle conoscenze dei
modelli di ragionamento e delle spiegazioni su un dato argomento, da parte
di un soggetto, (ad es. la rappresentazione grafica di un alunno su tutto ciò che
conosce o gli viene in mente in relazione ad un testo narrativo).
Sono la rappresentazione grafica di “ciò che abita all’interno di ciascun individuo,
ossia l’insieme di concetti, esempi e descrizioni riferiti ad un dato di conoscenza e
*2
collegati fra loro”
AGLI INSEGNANTI SONO UTILI PER:
Conoscere i prerequisiti
Le aspettative
Gli stili di apprendimento degli allievi
progettare adeguate strategie
AGLI STUDENTI SONO UTILI PER:
riorganizzare personalmente le conoscenze
Acquisire consapevolezza dei propri percorsi cognitivi e logici
Attivare processi metacognitivi
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Le diverse tipologie di mappe: Mappe mentali
Le mappe mentali*3 rappresentano graficamente una successione di idee costruita
attraverso relazioni logico-associative, determinate dalla soggettività e dalla
creatività dell’autore.
Es. lo studente dopo aver letto un racconto dovrà evidenziare, gli elementi che lo
hanno colpito di più e le parole ritenute centrali, sviluppando anche le relazioni fra
gli elementi interni ed esterni eventualmente richiamati alla memoria
La mappa mentale ha:
un solo concetto-base, mentre le altre possono averne anche molti
e una struttura radiale*4(modello associazionista) e non gerarchica o reticolare
(modello connessionista)
Sono indicate per funzioni diagnostiche e progettuali come le mappe
cognitive.
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Le diverse tipologie di mappe: Mappe strutturali
Le mappe strutturali, rappresentano le relazioni che si stabiliscono tra i
concetti principali, individuati in una un’unità informativa di fonte autorevole e
di dimensioni e complessità variabili (un paragrafo, un libro, una pagina web o più
siti).
L’aggettivo strutturale che distingue queste, dalle altre tipologie di mappe, indica
la loro caratteristica di sintetizzare e mostrare la struttura dell’informazione,
sostituendo l’unidirezionalità del testo con la multidirezionalità connettiva
della rappresentazione grafica.
Agli insegnanti sono utili come:
strumento di valutazione e verifica alternativo alle prove scritte e orali
Agli studenti sono utili per:
organizzare e memorizzare il materiale di studio
rafforzare la comprensione delle conoscenze acquisite
rappresentare i processi cognitivi
Sono anche indicate, per la progettazione di strutture cognitive complesse come
IPERTESTI e MULTIMEDIA, per migliorare la qualità e la quantità
dell’apprendimento, nei setting comunicativi e nell’esposizione e presentazione di
argomenti disciplinari.
Le mappe concettuali di cui si tratterà in seguito saranno di tipo
prevalentemente strutturale.
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concetti
Mappe concettuali
relazioni
determinano
sono
rappresentazioni
delle conoscenze
Mappe concettuali
visualizzano
rappresentazioni
soggettive delle
conoscenze
strutturazione di
Conoscenze
Consolidate e condivise
o
realizzata con
Mappe
cognitive
realizzata con
Mappe
mentali
Mappe
strutturali
sono
sono
strumenti
metacognitivi
6
sono
sono
strumenti
diagnostici
sono
strumenti
di apprendimento
sono
strumenti
di comunicazione
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sono
sono
strumenti
di verifica
Esci
strumenti
di progettazione
multimediale
strumenti
di progettazione
di testi
Concetti e collegamenti
Uno degli scopi principali della costruzione di mappe, come di altri sistemi di
rappresentazione delle conoscenze, è quello di “esplicitare il modo di creare relazioni
tra concetti, rendendoci quindi consapevoli delle nostre costruzioni mentali”.*5
Il concetto
Si può definire il “concetto” come una regolarità percepita in eventi e oggetti ed
esplicitata convenzionalmente attraverso un etichetta.
I concetti, dunque, sono unità di significato con le quali pensiamo il mondo,
combiniamo e trasformiamo i molteplici elementi che lo compongono; sono strumenti
di conoscenza organizzata secondo regole, “utensili” per anticipare, comprendere e
rielaborare esperienze e conoscenze. *6
I collegamenti
Per costruire consapevolmente mappe concettuali e far sì che esse siano comprensibili
anche a chi non le ha prodotte, è necessario, inoltre, esplicitare quali rapporti in esse
sia possibile indicare, altrimenti rischierebbero di essere difficilmente decifrabili le
ragioni che legano i diversi concetti.
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La tipologia dei concetti
Per facilitare la comprensione dei molteplici significati che i concetti possono assumere,
proponiamo, una articolata tipologia degli stessi.
Concetti-evento: indicano avvenimenti o fenomeni di varia natura;
Concetti-tempo: indicano periodi più o meno lunghi che possiedono
specifiche caratteristiche;
Concetti-oggetto: indicano oggetti di varia natura;
Concetti-persone: indicano un insieme di individui identificabili a partire da
caratteristiche specifiche;
Concetti-luogo: indicano luoghi non solo di significato ma anche di altri
significati (politico, religioso, economico, ecc…);
Concetti-astrazione: indicano qualità, stati d’animo, aspirazioni, ideali, ecc…;
Concetti-definizione: chiariscono e/o descrivono un altro concetto.
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Le parole-concetto
parolesostantivo che
Nelle mappe i concetti vengono indicati attraverso l’uso delle etichette,
concetto.
L’etichetta che identifica il concetto corrisponde ad un
può essere eventualmente accompagnato da un aggettivo, ma soltanto se significativo,
o da un complemento indiretto, in particolare quella di specificazione.
I concetti, però, spesso sono espressi da testi lunghi e complessi e ciò richiederà una
precisa rielaborazione logica degli stessi, finalizzata alla individuazione delle paroleconcetto più adeguate a rappresentarli.
Le principali operazioni logiche per l’individuazione delle parole–concetto sono:
Sintesi: riduzione di più idee/nozioni ad una sola parola-concetto;
Nominalizzazione: trasformazione di uno o più periodi ad una sola parola-concetto;
Generalizzazione: trasformazione di casi particolari in affermazioni generali, di
varie informazioni in una parola-concetto;
Classificazione: suddivisione in classi, gruppi , categorie, ecc.. con singole parole-
concetto;
(Ri)definizione: estrapolazione di una sola parola-concetto da un insieme di
proprietà ed attributi.
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I collegamenti
Per costruire consapevolmente mappe concettuali comprensibili a tutti è necessario
esplicitare quali relazioni, legano i diversi concetti, tramite diverse tipologie di
collegamenti, verticali ed orizzontali.
I Collegamenti Verticali:
Collegamenti inclusivi; tra un concetto inclusivo, superiore e posto in alto, ed uno o
più concetti inclusi, gerarchicamente inferiori e posti in basso. Le frecce si muovono nella
direzione dal superiore all’inferiore.
Collegamenti di causa/effetto; legano due concetti che sono, causa e conseguenza,
disposti dall’alto al basso. Le frecce che li uniscono vanno nella stessa direzione.
Collegamenti di fine o scopo; legano due o più concetti attraverso una relazione
che identifica nel secondo lo scopo del primo. I concetti sono disposti gerarchicamente
dall’alto al basso e le frecce vanno disposte nella stessa direzione.
Collegamenti transitivi o predicativi; indicano il tipo di azione compiuta da un
concetto nei confronti di un altro. La freccia va dal concetto che compie l’azione a quello
che la subisce. I concetti sono disposti dall’alto al basso.
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I collegamenti inclusivi
MOLLUSCHI
Gasteropodi
Bivalvi
Cefalopodi
calamaro
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polpo
seppia
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I collegamenti di causa ed effetto
Scoperta dei semi
determinò
Rivoluzione
agricola
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I collegamenti di fine o scopo
Caccia
per
per
cibo
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pelli
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I collegamenti transitivi o predicativi
Nuoto
migliora
apparato
respiratorio
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migliora
muscolatura
degli arti
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Esci
I collegamenti orizzontali
I Collegamenti Orizzontali:
Collegamenti temporali; pongono in relazione il concetto di partenza ad un altro
concetto che determina la contestualizzazione cronologica del primo, generalmente un
concetto evento. Per indicare una successione temporale è consigliabile disporre i
concetti dall’alto al basso, seguendo l’ordine cronologico.
Collegamenti di spaziali; pongono in relazione un concetto di partenza ad un altro
che determina la contestualizzazione spaziale del primo, generalmente un concetto
evento. Il nodo che contiene l’indicazione spaziale va disposto come estensione laterale
del concetto evento, da cui parte la freccia.
Collegamenti di addizione-ordine-paragone o di contrasto; segnalano che due
o più concetti, fanno parte di un insieme di un elenco, sono i vari punti di un
ragionamento, sono legati da un elemento, oppure indicano un contrasto fra concetti. I
concetti vanno disposti sullo stesso piano, uniti da frecce bidirezionali o normali linee.
Collegamenti di esplicazione o semplificazione; legano un concetto generale di
partenza a un concetto particolare di arrivo che esplicita o esemplifica il primo. La freccia
va dal concetto generale a quello particolare, disposto lateralmente.
Collegamenti nominali; legano un concetto alla sua modalità d’essere. La freccia va
dal primo concetto al secondo, disposto lateralmente.
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I collegamenti temporali
Paleolitico
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nel
Scheggiatura
della pietra
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Esci
Collegamenti spaziali
Mesopotamia
17
in
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Agricoltura
templare
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Collegamenti di addizione-ordine-paragone o di contrasto
Nuoto
e
Ciclismo
migliorano
Apparato
respiratorio
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Esci
Collegamenti di esplicazione o esemplificazione
Traffico
ad esempio
Fattori
inquinanti
provocano
Malattie
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Esci
Collegamenti nominali
Sport
completo
20
è
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Nuoto
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Le parole legame
Le parole legame definiscono i rapporti esistenti fra i nodi e ci permettono di
costruire una comunicazione dotata di significato dando il senso che, altrimenti, verrebbe
a mancare in una trasmissione composta di soli concetti. Le connessioni o relazioni fra i
concetti servono ad “affermare qualcosa, determinano conoscenze”.*7
Le parole legame, dal punto di vista grammaticale, corrispondono a forme verbali
variamente coniugate e, alcune volte, accompagnate da una preposizione. Possono esser
utilizzate anche preposizioni e congiunzioni, mentre non è corretto usare i sostantivi per
indicare il rapporto tra i concetti.
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Tipi di struttura
Le mappe concettuali, come afferma C. Beritta*8”sono un modello di come noi
organizziamo le conoscenze”. Sulla base di quanto già affermato a proposito dei diversi
tipi di mappe concettuali, possiamo dire che le mappe mentali e le mappe cognitive sono
strutture che rappresentano il modo in cui la conoscenza è organizzata nella mente dei
soggetti mentre le mappe strutturali rappresentano graficamente campi di conoscenza
attraverso un’organizzazione espositiva non necessariamente isomorfa con quella
soggettiva.
Ma quale struttura dare alla mappa e come sviluppare i legami concettuali? La scelta da
operare partirà da una distinzione fondamentale: se la mappa rappresenterà le
conoscenze attraverso la strutturazione delle relazioni esistenti fra i concetti (modello
connessionista*9) si utilizzerà una struttura verticale o reticolare; se rappresenterà
grappoli concettuali a partire da un concetto centrale (modello associazionista) si userà
una struttura radiale.
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La struttura radiale
La struttura radiale (o mappa a raggiera) rappresenta un’espansione progressiva di
concetti correlati ad un concetto centrale.
Concetto
centrale
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La struttura radiale
La struttura radiale secondo T.Bulzan*10, presenta molti aspetti positivi:
L’idea centrale o principale viene rappresentata con immediata chiarezza;
L’importanza di ciascun concetto è indicata con precisione, in quanto le idee più
significative si troveranno vicine al centro mentre quelle meno importanti saranno più
lontane;
la natura della struttura, la sua forma aperta consentirà alla mente di formulare nuovo
collegamenti e di aggiungerli facilmente.
Questo tipo di organizzazione è adatta soprattutto agli scopi e alla filosofia realizzativa
delle mappe mentali o per semplici mappe cognitive; al contrario, non è adatta alle
mappe strutturali. La struttura radiale è indicata per i brain storming sollecitati da una
input iniziale ma inadeguata a formalizzare graficamente unità cognitive mediamente
complesse e articolate che non contengono una sola idea centrale.
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Le strutture verticali
Le strutture verticali sono le più utilizzate per realizzare mappe concettuali: i nodi
concettuali sono disposti nella parte superiore della mappa e più in basso; la maggior
parte dei collegamenti fra gli uni e gli altri sono diretti dall’alto al basso ma possono
essere presenti anche collegamenti trasversali. La natura delle connessioni tra
concetti soprastanti e inferiori permette, all’interno di questa tipologia di struttura,
una ulteriore suddivisione a seconda che la mappa preveda soltanto collegamenti
inclusivi o anche di altro tipo (causale, predicativo ecc…):
1. Struttura verticale ramificata dall’alto verso il basso con i concetti disposti
gerarchicamente,
a partire da quello principale posto in posizione
superiore.
Questo tipo di struttura, piramidale o ad albero si costruisce a partire da un
concetto principale da cui origina la struttura connettiva determinata dai concetti
sottostanti; questo concetto è superordinato,
in quanto più inclusivo, cioè
comprende i concetti ad esso collegati in posizione grafica inferiore*11.
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Le strutture verticali
Questo tipo di struttura può essere impiegata per la costruzione di mappe mentali,
mappe cognitive e mappa strutturali relative a campi di sapere predisposti ad essere
organizzati secondo criteri tassonomici.
La disposizione gerarchica che risponde alla logica relazionale di tipo inclusivo, a sua
volta, può essere definita in base a tre criteri logici*12:
dal più importante al meno importante;
dal generale al particolare;
Concetto
dall’astratto al concreto.
centrale
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Le strutture verticali
2. Struttura verticale ramificata dall’alto verso il basso con i concetti disposti
secondo la progressione delle idee nello sviluppo espositivo - argomentativo
di un campo di conoscenza.
Questo tipo di struttura, specifica delle mappe strutturali ma utilizzabile anche per la
costruzione di mappe cognitive, è caratterizzata dalla presenza di più concetti – chiave,
non collocati necessariamente in posizione predefinita e con una disposizione piramidale
e dall’inserimento di collegamenti non soltanto inclusivi ma anche di altro tipo, compresi
quelli laterali. La progressione relazionale dei concetti, in effetti, non porterà
necessariamente all’espansione piramidale delle ramificazioni, ma potrà dar vita a
strutture che pur muovendosi dall’alto al basso, assumeranno forme svariate causate
dalla molteplicità tipologica dei collegamenti e dalla collocazione dei concetti-chiave.
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Le strutture verticali
Questa forma di organizzazione concettuale ci pare la più indicata ad assolvere la
funzione principale delle mappe strutturali che consiste nel costruire l’interpretazione e
nel determinare la comprensione di un’unità cognitiva più o meno complessa.
AGRICOLTURA
Piogge
assidue
rendono possibile
Opere
Idrauliche di
canalizzazione
può essere
può essere
consentono
Coste
Palestina
e Siria
in
Agricoltura
secca
Agricoltura
irrigua
non richiede
dà vita a
Economia
pluviale
in
richiede
Intervento
dell’uomo
sviluppa
sviluppa
divisione
dei compiti
complessa
organizzazione
conduce a
conduce a
Formazione
Civiltà
urbane
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Mesopotamia
Egitto
La struttura reticolare
La struttura reticolare prevede una distribuzione non sequenziale dei concetti che
entrano in relazione per mezzo di connessioni prive di gerarchia interna. La reticolarità
pura non considera riferimenti rigidi e si sviluppa attraverso interconnessioni continue.
Questo tipo di organizzazione viene comunemente associata alla nozione di ipertesto nel
quale la reticolarità dovrebbe assicurare il massimo di flessibilità costruttiva e di libertà
di consultazione. La struttura ipertestuale ”a rete” prevede l’interazione di una
molteplicità di nodi attraverso collegamenti di vario tipo; ogni nodo può essere letto
prima o dopo altri nodi ed è assolutamente indifferente il nodo da cui ha inizio la lettura o
quello con cui essa si conclude. È evidente che tutto ciò determina la rottura della
sequenzialità testuale e una circolarità dell’informazione.
Grazie proprio a queste particolarità, a giudizio dei suoi fautori, la struttura reticolare
è la forma più indicata a rappresentare le molteplici connessioni tra contenuti di
conoscenza eterogenei.
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La struttura reticolare
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Note
1.
*1 J. D. Novak, D. B. Gowin, Imparando ad imparare, SEI,Torino, 1999 (2000)
2.
*2 da materiale del Circolo Didattico Padre Gemelli di Torino.
www.pavonerisorse.to.it/scuolinrete/materiali1.htm#focus
3.
*3 T: Buzan, Usiamo la testa, Frassinelli, Milano,1982
4.
*4 U. Santucci, Mappe concettuali e mappe mentali, www.umbertosantucci.it/testi/mappe.rtf
5.
*5 G. Taurino ed E. Cremieux, Mappe cognitive e concettuali al coputer, IS- anno VI numero 3
6.
*6 E. Damiano (a cura di), Insegnare con i concetti, SEI, Torino, 1995, pag. 20
7.
*7 R. Trinchero, Wmap: un software per la costruzione collaborativa di mappe concettuali, (indirizzo
internet)
8.
*8 C. Beritta, Mappe concettuali e information tecnology, IS, anno VII, numero 3, settembre 1999
9.
*9 Molto genericamente, con connessionismo indichiamo la scelta di individuare ed esplicitare le
relazioni che legano i concetti e che stanno alla base del processo cognitivo inteso come sistema basato
sulla interazione.
10.
*10 T.Buzan, op. cit., pag.95
11.
*11 Novak, 2001, pag. 11
12.
*12 Questa suddivisione è stata ispirata da R. Trinchero, idem
31
Settembre 1998, http://www.iwn.it/is/directory/a98n03/taurino.htm
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