Comments
Description
Transcript
Tossina Botulinica e PCI
Tossina Botulinica e PCI L’esperienza di Forlì Dott.ssa Maltoni Paola Dirigente Medico UORM ASL Forlì Direttore: Dott. G. Pestelli TB A e PARALISI CEREBRALE INFANTILE nella farmacopea internazionale • Trattamento della spasticità dell’arto inferiore e superiore con obiettivi di – – – – – • Miglioramento delle performance funzionali ( deambulazione o manipolazione) con trattamento per approccio singolo o multilivello Facilitazione della care in pazienti non autosufficienti ad elevato grado di dipendenza nelle AVQ Riduzione del dolore locale post operatorio o da spasmo muscolare Miglioramento o facilitazione all’adattabilità alle ortesi Posticipazione della chirurgia funzionale; strumento da abbinare alla CF (contratture risolte in AG) o all’uso dei gessi progressivi Trattamento della scialorrea TB A e PARALISI CEREBRALE INFANTILE nella farmacopea italiana • Piede equino dinamico in pazienti pediatrici deambulanti > 2 aa affetti da paralisi cerebrale infantile Percorso organizzativo-formativo per uso TB 1. 2. 3. 4. 5. 6. Processo formativo Definizione protocolli e procedure d’uso Rapporti con la DS, farmacia e CE Apertura DH e personale infermieristico Collaborazione con i servizi territoriali Formazione degli operatori coinvolti Autorizzazione aziendale all’uso • Commissione dipartimentale del farmaco (richiesta di introduzione di nuovi farmaci nel prontuario ) • Comitato Etico ospedaliero Documentazione presentata: 1. Richiesta di autorizzazione all’uso 2. Razionale di utilizzo con i riferimenti bibliografici 3. Protocollo d’uso presso il DHR aziendale e presso il Centro di Riferimento Regionale 4. Procedure di preparazione farmaco 5. Modulo di Consenso Informato COLLABORAZIONE CON ALTRI SERVIZI • Condivisione dei protocolli e degli obiettivi terapeutici con il servizio di NPI e le FT • Condivisione di procedure e protocolli con Servizio Infermieristico • Formazione delle terapiste e infermiera PROTOCOLLI • Definizione dei criteri di selezione dei pazienti e dei muscoli da trattare • Protocolli di utilizzo della tossina botulinica • Procedura infermieristica di preparazione del paziente e del farmaco per l’inoculo • Procedura per la video registrazione • Protocollo fisioterapico CRITERI DI SELEZIONE DEL PAZIENTE (da Berweck, Heinen, 2003; Ferrari et alli 2001) • Patologia lesionale certa del SNC ; età superiore ai 2 aa. e peso>10 kg • Compliance della famiglia; consenso informato • Motivazione del paziente, abilità cognitive • Corretta interpretazione del “segno” spasticità; presenza/ assenza di disturbi percettivi severi • Età inferiore ai 4 anni per migliorare la funzione deambulatoria • Non criteri di età nel trattamento del dolore o per facilitare la care CRITERI DI SELEZIONE DEL /I MUSCOLI DA SOTTOPORRE A TRATTAMENTO (Ferrari 2003) CRITERI DI INCLUSIONE CRITERI DI ESCLUSIONE 1. 1. 2. 3. Contrattura muscolare dinamica Dominanza del pattern neuromotorio Stabilità dell’errore 2. Presenza di contrattura muscolare strutturata Instabilità dell’errore Griglia riassuntiva principali caratteristiche delle quattro forme di diplegia (Ferrari e Cioni 2004). segmenti I° forma II° forma III° forma IV° forma AASS Ausili per difesa; 4 tempi appoggio costante Ausili per direzione 4 tempi Appoggio costante Sollevati lateralmente; 2 tempi; appoggio incostante Arti superiori abbassati pendolo sagittale Combinato in prevalenza sagittale frontale Controtendenza tra spalle e bacino tronco Flesso ed antepulso +/senza lordosi verticale Antepulso con iperlordosi Verticale e leggermente antepulso bacino Flesso e instabile Tilt sagittale in ante e retroversione Traslazione frontale ed elevazione controlaterale Buona fissazione prossimale e iniziale rotazione tra cingoli progressione Rotazione sull’anca in appoggio Flessione sul ginocchio in appoggio Pendolo sagittale e pivot al piede Intrarotazione all’anca Piede Equino di contatto e pieno appoggio Equino di contatto/ talismo Equino di contatto e spinta, placing/pivot Equino di avvio e di spinta fulcro Anca/ ginocchio Tronco/ ginocchio Tronco/ piede Anca /piede Protocollo utilizzo Tossina Botulinica (da Presidio III° livello DI RE e IRCS Stella Maris Pisa, modificato) Prevede ricovero in DH Riabilitativo con quattro accessi: • • • • Prima visita Controllo a 1 mese Controllo a 3 mesi Controllo 6 mesi PRIMA VISITA A. B. C. D. E. Selezione pazienti 1. Anamnesi e diagnosi (eziologia della spasticità) 2. Valutazione clinica – funzionale Valutazione clinica della funzione target e videoregistrazione Valutazione distrettuale: esame muscolare, ROM, Modified Tardieu Scale (MTS), Modified Ashworth Scale (MAS), test controllo selettivo dorsiflex piede (CSD) Definizione obiettivi Goal Attainment Scaling (GAS) Consenso informato Preparazione paziente e inoculo Indicazioni fisioterapiche e prescrizione eventuali ortesi; istruzioni alla famiglia CONTROLLO A 1 MESE A. B. Colloquio con la famiglia e il paziente Controllo clinico della funzione target valutazione clinica della funzione e videoregistrazione Valutazione distrettuale: esame muscolare, ROM, MTS,( MAS),CSD C. Eventuale reinoculo ( in sede diversa) D. Controllo piano di trattamento fisioterapico E. Controllo ( eventuale modifica) ortesi CONTROLLO A 3 MESI A. B. Colloquio con la famiglia e il paziente Controllo clinico della funzione target valutazione clinica della funzione e videoregistrazione Valutazione distrettuale: esame muscolare, ROM, MTS, MAS,CSD C. Verifica obiettivi raggiunti secondo GAS D. Controllo piano di trattamento fisioterapico E. Controllo ortesi CONTROLLO A 6 MESI A. B. C. D. E. F. Colloquio con la famiglia e il paziente, somministrazione questionario Controllo clinico della funzione target valutazione clinica della funzione e videoregistrazione Valutazione distrettuale: esame muscolare, ROM, MTS,( MAS), CSD Verifica obiettivi raggiunti e mantenuti secondo GAS Verifica piano di trattamento fisioterapico Controllo ortesi Eventuale reinoculo nella stessa sede STRUMENTI VALUTATIVI • Strumenti di valutazione distrettuale: – esame muscolare, – Misurazione ROM articolari, – Scale di valutazione della spasticità: Scala di Tardieu (1954) modificata da Mackey (2004) Modified Ashworth Scale (MAS), – test controllo selettivo dorsiflex (CSD) • Procedura di videoregistrazione • GAS • Questionario per la famiglia SCALE DI MISURAZIONE SPASTICITA’ Misurano la resistenza offerta allo stretch passivo veloce Modified Tardieu Scale: • Grado 1. – 2. – 3. – 4. – 5. descrizione Leggera resistenza nel movimento articolare senza specifiche variazioni nel ROM Movimento passivo chiaramente interrotto da una variazione di resistenza ad uno specifico ROM Clono esauribile (<10°) ad uno specifico ROM Clono inesauribile (>10 sec.) ad uno specifico ROM Articolazione rigida Modified Ashworth Scale – – – – Grado 0 1. 1+. 2 3. 4. descrizione Non aumento di tono Lieve aumento del tono muscolare (minima resistenza alla fine dei ROM articolari) Lieve aumento del tono muscolare evidente come resistenza nei ROM articolari (meno della metà) Più evidente incremento nella maggior parte dei ROM articolari con articolazione ancora mobile Considerevole incremento del tono muscolare con mobilità passiva difficoltosa Articolazione rigida TEST MUSCOLARI • ANCA – Flessori d’anca 1. Test di Thomas 2. Test di Duncan- Ely – Adduttori 1. Phelps gracilis test 2. Adduzione a ginocchio flesso 3. Manovra di Phelps- Backer 4. Manovra per adduttori • GINOCCHIO – Flessori di ginocchio 1. Angolo popliteo 2. Postura seduta in long-sitting • TIBIO-TARSICA – Plantiflessori 1. Silfverskiold test 2. Manovra di esplorazione del tricipite surale e gastrocnemio con inibizione GAS Goal Attainment Scaling da Goal attainment scaling as a measure of change in infants with motor delays. Palisano RJ, Haley SM, Brown DA. Phys Ther. 1992 Jun;72(6):432-7. • La GAS è uno strumento di misurazione del cambiamento basato sulla predichiarazione di cosa e quanto si vuole modificare (obiettivo dell’intervento) , da confrontare successivamente con 5 possibili livelli di raggiungimento dell’obiettivo data GAS STATICA Distribuzione carico stabilità allineamento Con ortesi Senza ortesi data Con ortesi Senza ortesi grado descrizione -2 Situazione iniziale pretrattamento -1 Lieve miglioramento, ma al di sotto degli obiettivi terapeutici previsti 0 Obiettivo terapeutico realisticamente raggiungibile e prevedibile 1 Miglioramenti superiori agli obiettivi terapeutici previsti 2 Miglioramenti chiaramente eccedenti gli obiettivi terapeutici previsti DINAMICA velocità resistenza fluenza sicurezza Rid sincinesie AASS Rid discinesie TEST DEL CONTROLLO MOTORIO SELETTIVO DELLA DORSIFLESSIONE DEL PIEDE (Boyd e al. 1996) Paziente seduto comodamente con anca flessa (45° o precisare gradi) e ginocchio esteso, in grado di osservare i propri piedi* 0 No movimento articolare quando richiesta dorsiflex 1 Dorsiflex limitata, usando principalmente ELA e ELD 2 Dorsiflex usando ELA e ELD e in parte TA 3 Dorsiflex usando principalmente TA, accompagnata da flessione d’anca e/o ginocchio 4 Isolata e selettiva dorsiflex, ottenuta con ROM variabili ma buona e bilanciata attivazione TA e non flex d’anca e ginocchio * Segnalare se usata come facilitazione la dorsiflessione bilat. PROCEDURA VIDEOREGISTRAZIONE • Bimbo in slip, condizioni di videoregistrazione in relax e come occasione di gioco (con /senza ortesi ): – 1. cammino dal davanti, da dietro e di lato, arresti e partenze spontanee e a richiesta – 2. passaggi posturali seduto a terra e/o su panchetto e relativa risalita più volte – 3. raccogliere un oggetto da terra e portarlo a una persona o sul tavolo – 4. seduto in long sitting – 5. se possibile CSD – 6. stazione eretta senza sostegno – 7. monopodalica ( se possibile) – 8. corsa ( se possibile) – 9. supera un ostacolo (rullo) – 10 calcia una palla AZIENDA SANITARIA LOCALE FORLÌ Presidio ospedaliero STRUTTURA COMPLESSA di medicina riabilitATIVA direttore Dott. Germano Pestelli DAY HOSPITAL RIABILITATIVO AMBULATORIO SOMMINISTRAZIONE TOSSINA BOTULINICA QUESTIONARIO GENITORI Nome cognome utente …………………………………………………………………………………………………… Data di nascita…………………………. Data somministrazione tossina………………….. Data compilazione questionario………………………. • • • • Avete notato qualche cambiamento dopo l’applicazione della tossina? si no Se si, specificate quale/i cambiamenti ………………………………………………………………………………... Quando avete notato il massimo effetto farmacologico? Fino a quanto è durato l’effetto del farmaco? 1. 2. 3. 3. Specificate in quale delle seguenti categorie può essere compreso l’effetto farmacologico che avete osservato: Funzione 1. 2. 3. 4. 5. migliorato non variazioni peggioramento deambulazione controllo arresti/partenze nel cammino controllo bilanciamento e stabilità in stazione eretta Controllo passaggi posturali Funzioni arti superiori Altro:……………………………………… Effetti locali • • • • • • • • Avete notato qualche effetto indesiderato dopo l’applicazione della tossina? Se si, specificate quale /i e la loro durata. Effetto durata 1. febbre 2. dolore locale nel punto di applicazione 3. irritabilità 4. debolezza generalizzata 5. debolezza locale Altro………………………………….. 1. 2. si no si no Firma del genitore ……………………………………………… PROCEDURA DI PREPARAZIONE FARMACO E PAZIENTE 1. Guanti sterili, pulizia preventiva del tappo con disinfettante. 2. Diluire dolcemente il farmaco con soluzione fisiologica ( 1 ml per Botox, 2,5 ml per Dysport) utilizzando ago n° 23G con siringa sterile in polipropilene . 3. Agitare molto dolcemente (movimenti rotatori della fiala) e aspirare la dose da inoculare (fiala inclinata a 45°) in siringa tipo tubercolina da 1 ml. 4. Sostituire l’ago con ago da inoculo 25G. 5. Usare il prodotto ricostituito entro 4 ore (Botox) , entro 1 ora (Dysport) dalla preparazione; durante il periodo di ricostruzione se non immediatamente usato, va conservato tra i 2° e gli 8°. 6. Preparazione del paziente: applicazione locale sul/i punti di inoculazione individuati dalla valutazione medica di pomata EMLA ( lidocaina-prilocaina, almeno 30 min.. prima dell’inoculo) oppure uso di etile cloruro spray previa disinfezione della cute. 7. Eventuale prodotto versato, siringhe e flaconi usati eliminati tra rifiuti speciali. 8. Conservazione del prodotto chiuso in frigo a 2°-8° o in congelatore a –5°. DOSAGGI (da Berweck, Heinen, 2003; Ferrari et alli 2001) Dosaggi per pazienti di età > 2 aa. , peso corporeo tra 10-30 kg; • Dosaggio massimo per paziente e per seduta di trattamento 12 U/kg senza superare le 400 u totali per paziente • • Dosaggio max per grandi muscoli: 6 u /kg senza superare le 100 u pro muscolo Dosaggio max per piccoli muscoli: 2 u /kg senza superare le 50 u pro muscolo Dosaggi max per sede iniezione 50 u (Berweck, Heinen, 2003) • Intervallo di reinoculo nella stessa sede > 3 mesi • Scelta del punto di inoculo nel muscolo per guida palpatoria • PROTOCOLLO FISIOTERAPICO (Ferrari et alii) Trattamento a breve termine 1° mese: 1. favorire diffusione della TB A 2. prevale l’intervento distrettuale Locale: 1. Stretching dei muscoli bersaglio (da associare a effetto termico) 2. Esercizi contro resistenza dei muscoli bersaglio 3. Bendaggio o valve notturne 4. Supervisione uso funzionale ortesi, cura allineamento in ortesi • Generale: 1. Favorire attività del/i muscolo/i target all’interno di attività funzionali specifiche 2.Proposte funzionali in accordo a GAS Tratt. a medio-lungo termine 2°-3° mese: 1. ricalibrare il comportamento motorio/funzionale in rapporto alle modificazioni distrettuali indotte 2. Prevale l’intervento funzionale 1. Trattamento rieducativo motorio 2. Trattamento di terapia occupazionale ORTESI e TB A Indicazioni e obiettivi d’uso differenziati nel: • Breve termine (1° mese) con obiettivi di facilitazione dell’effetto locale di inibizione indotto dalla TB A. Prevale l’intervento a valore distrettuale • Medio-lungo termine (2°-3° mese) con obiettivi di facilitazione della riorganizzazione funzionale indotta dalla tossina. Prevale l’intervento a valore funzionale - sistemico. PROBLEMI: Corretta prescrizione Corretta esecuzione e personalizzazione Tempestività e velocità nella consegna Costi Elementi fondamentali per l’efficacia del trattamento • Corretta selezione del paziente e dei muscoli da trattare in rapporto a : 1. 2. 3. 4. 5. • fase di sviluppo della funzione e conoscenza della storia naturale della specifica forma di PCI corretta interpretazione del segno “spasticità” uso di specifici strumenti di valutazione clinica e funzionale dell’outcome ( valutazione di segmento da integrare con valutazione di sistema) Definizione e esplicitazione degli obiettivi di trattamento Adeguato dosaggio, adeguata tecnica di inoculo Integrazione con gli altri strumenti a disposizione dell’equipe ( ortesi, FKT, gessetti) all’interno di un progetto condiviso tra tutti le persone coinvolte e inserito all’interno di protocolli rigorosi 10- POINT CHECK LIST Conoscenza dell’eziologia e corretta interpretazione del segno spasticità in rapporto alla forma di PCI (10,20,29,30,31) 2. Informazione della famiglia e consenso informato 3. Valutazione segmentaria e funzionale documentata (10,23,25,27) 4. Corretta e realistica definizione degli obiettivi terapeutici (31) 5. Corretta procedura di preparazione del paziente e del farmaco 6. Corretto dosaggio e tecnica di inoculo, rispetto degli intervalli di reinoculo 7. Conoscenza delle limitazioni d’uso 8. Valutazione longitudinale di efficacia secondo protocollo (segmentaria e funzionale) (10,23,25,27) 9. Approccio interdisciplinare con condivisione degli obiettivi (28,31) 10. Uso combinato con altri strumenti (10, 18,19,20,22,28) 1.