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PERCORSO DI FORMAZIONE PER COLLABORATORI SCOLASTICI

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PERCORSO DI FORMAZIONE PER COLLABORATORI SCOLASTICI
PERCORSO DI FORMAZIONE
PER COLLABORATORI
SCOLASTICI
12 MAGGIO 2006
ASPETTI PRATICI
E
SUGGERIMENTI OPERATIVI
PER LA GESTIONE DELLA
QUOTIDIANITA’
ASS.TE EDUCATRICE
ALESSANDRA GIOMBINI
IL COLLABORATORE
SCOLASTICO
FIGURA DI RIFERIMENTO PER BAMBINI E
RAGAZZI PERCHE’ FORNISCE
ACCOGLIENZA E APPOGGIO MATERIALE
QUESTO RUOLO SI
ACCENTUA NEI CONFRONTI
DEI PORTATORI D’HANDICAP
• PER LE
PARTICOLARI
NECESSITA’ DI
APPOGGIO E
AIUTO
• PER IL CONTATTO
QUOTIDIANO PIU’
INTENSO E
CONTINUATIVO
RAPPORTO OPERATORE
SCOLASTICO-PORTATORE
D’HANDICAP
DI SOLITO E’ UN RAPPORTO MEDIATO
DA ALTRE FIGURE (INSEGNANTI,
EDUCATORI) MA PUO’ ANCHE ESSERE
DIRETTO E COMPORTARE INTERVENTI
AUTONOMI E PRESA IN CARICO DI
INIZIATIVE.
IL RAPPORTO DIRETTO PUO’
CAUSARE
SENSO DI
INADEGUATEZZA
1. TIMORE DI NON CAPIRE O NON
ESSERE CAPITI
2. PAURA DI NON AGIRE
CORRETTAMENTE
3. PANICO DI NON TROVARE
SOLUZIONI IMMEDIATE
COME PORSI?
L’OSSERVAZIONE
E’ IL PARAMETRO
CHE PRELUDE AD UNA GESTIONE DELLE
SITUAZIONI VALIDA ED EFFICACE
COSA DOBBIAMO
OSSERVARE?
1.
LE ESIGENZE E LE CARATTERISTICHE
PECULIARI DELLA PERSONA PORTATRICE
D’HANDICAP
2. LE ESIGENZE DEL CONTESTO UMANO
3. LE CARATTERISTICHE DELL’AMBIENTE
SCOLASTICO
OSSERVARE IL DISABILE
NELLA QUOTIDIANITA’ CON
LE FIGURE DI
RIFERIMENTO
CI AIUTA A CAPIRE IL SUO MODO DI AGIRE
E REAGIRE,IL SUO MODO DI
RAPPORTARSI,LE SUE ESIGENZE,LE SUE
ANSIE
E QUALI SOLUZIONI SONO
GIA’IMPOSTATE ED EFFICACI.
COS’E’ ESSENZIALE
OSSERVARE?
1.
COME COMUNICA
2. COSA SA FARE E COSA NON SA FARE
3. COME REAGISCE AGLI STIMOLI COMUNI
DELL’AMBIENTE SCOLASTICO
COME OSSERVARE IL
CONTESTO?
1.
CAPIRE E CHIEDERE QUALI SONO LE
ESIGENZE DEL GRUPPO CLASSE IN
RELAZIONE AL DISABILE E VICEVERSA
NELL’AMBITO DELLE DIVERSE ATTIVITA’
2. COME L’EDIFICIO SCOLASTICO
RISPONDE O PUO’ ESSERE ADATTATO AI
BISOGNI DEL DISABILE
TUTTO QUESTO CI SERVE A…
1.
INTERVENIRE OPERATIVAMENTE IN
MODO CORRETTO E FUNZIONALE,ANCHE
IN DECISIONI DA PRENDERE AL
MOMENTO
1.
DARE PUNTI FERMI AL DISABILE
MUOVENDOSI IN MODO COERENTE AL
PROGETTO EDUCATIVO DI CUI
DIVENIAMO PARTE
SUGGERIMENTI OPERATIVI
AUTONOMIE
(ANDARE AL BAGNO,
MANGIARE, LAVARSI
LE MANI ECC)
GESTIONE DEI
COMPORTAMENTI
PROBLEMA
(IPERATTIVITA’,AGG
RESSIVITA’, ANSIA)
COMUNICAZIONE
(MODALITA’
UTILIZZATE)
EMERGENZE
(FEBBRE,EPILESSIA
ECC)
APPOGGIO NELLA GESTIONE
DELLE AUTONOMIE
• IL MOMENTO DEL BAGNO
• LAVARE LE MANI
• IL MOMENTO DEL PASTO
• AIUTARE IL DISABILE A VESTIRSI
IL MOMENTO DEL BAGNO
• DISABILI CON IL PANNOLONE
NECESSITANO DI UN LUOGO APPARTATO PREDISPOSTO PER
IL CAMBIO. IN CASO DI EMERGENZA UTILIZZARE UN
MATERASSINO DELLA PALESTRA.
ACCERTARSI CHE VI SIANO A DISPOSIZIONE GUANTI,
SALVIETTINE, CARTA BAGNATA E ASCIUTTA.
SOLLEVARE ENTRAMBE LE GAMBE E SFILARE IL PANNOLONE
DA CAMBIARE.
INFILARE L’ASSORBENTE PULITO E PROCEDERE A BLOCCARE
GLI ELASTICI COME CON QUELLI DEL NEONATO.
L’OPERAZIONE, SE NON SI È PRATICI O SE IL DISABILE E’
GRANDE O POCO COLLABORATIVO, VA NECESSARIAMENTE
EFFETTUATA IN DUE PERSONE.
DISABILI IPOTONICI
HANNO UN TONO MUSCOLARE MOLTO RILASSATO QUINDI
TENDONO AD ACCASCIARSI SU SE STESSI.
IL WC PUO’ AVER BISOGNO DI UN ADATTATORE A CIAMBELLA E
COMUNQUE IL RAGAZZO/A VA SOSTENUTO.
PER TRASFERLO SUL WC PRENDERLO IN BRACCIO OPPURE IN DUE
AFFERRANDOLO L’UNO SOTTO LE ASCELLE E L’ALTRO AL DI SOTTO
DELLE GINOCCHIA.
L’OPERATORE CHE SORREGGE LE GAMBE DOVRA’
PREVENTIVAMENTE SLACCIARE E ABBASSARE I VESTITI.
OVVIAMENTE E’ NECESSARIO PROVVEDERE A PULIRE IL
RAGAZZO/A DOPO I BISOGNI USANDO I GUANTI.
DISABILI IPERTONICI
PRESENTANO UNA FORTE RIGIDITA’ E SI MUOVONO A
SCATTI,POSSONO PERDERE L’EQUILIBRIO E QUINDI E’ BENE CHE
FACCIANO PIPI’ SEDUTI. PER ABBASSARE I VESTITI FAR
APPOGGIARE IL BAMBINO AL MURO TENENDOLO PER UNA SPALLA SE
SI MUOVE ECCESSIVAMENTE E SCENDENDO I VESTITI CON L’ALTRA
MANO.
ASSICURARSI CHE RIMANGA SEDUTO E PROVVEDERE A PULIRLO
USANDO SEMPRE I GUANTI.
RICORDIAMOCI….
• L’IMPORTANZA DELLA PRIVACY
UN ASPETTO DA TENERE SEMPRE PRESENTE PERCHE’ SPESSO IL
RAGAZZO/A,PUR NON MOSTRANDOLO APERTAMENTE,NON
GRADISCE LA PRESENZA DELL’ADULTO.
QUESTO ACCADE SOPRATTUTTO SE L’HANDICAP E’
PRIORITARIAMENTE FISICO, MA ANCHE IN CASO DI RITARDO
COGNITIVO GRAVE, CON MANIFESTAZIONI D’INSOFFERENZA.
SE POSSIBILE EVITATE DI FISSARLO, E CERCATE DI PARLARGLI
DI ALTRO.
• FAVORIRE L’AUTONOMIA
SE IL RAGAZZO/A PUO’ ESSERE AUTONOMO E VA SOLO
GUIDATO VERBALMENTE O CONTROLLATO PERCHE’ NON GIOCHI
O METTA IN ATTO COMPORTAMENTI INADEGUATI,
NON INSISTETE PER ENTRARE,E LASCIATOGLI IL TEMPO
NECESSARIO AD ESPLICARE IL BISOGNO, BUSSATE ALLA PORTA
SOLLECITANDOLO, TALVOLTA BUSSANDO E APRENDO
LEGGERMENTE LA PORTA SIMULTANEAMENTE.
LAVARE LE MANI
QUESTA OPERAZIONE, CHE DI SOLITO SI ESEGUE DOPO IL
BAGNO O PRIMA DI MANGIARE, CI DA L’OCCASIONE DI PARLARE
DI UNA IMPORTANTE MODALITA’ PER FARE RICHIESTE, LA
SCOMPOSIZIONE DEL COMPITO IN SOTTO-OPERAZIONI
ESEMPIO: TIRA SU LE MANICHE-APRI L’ACQUA, BAGNA
LE MANI,PRENDI IL SAPONE, SFREGA LE MANI, METTI
LE MANI SOTTO L’ACQUA.
QUESTA TECNICA DI RICHIESTA E’ APPLICABILE A TUTTE LE
OPERAZIONI PRATICHE CHE POTREBBERO APPARIRE ALLA
PORTATA DEL RAGAZZO/, MA NELLE QUALI VA GUIDATO
VERBALMENTE E TALVOLTA USANDO LA TECNICA
DELL’INDUZIONE FISICA ,CIOE’SOVRAPPONENDO LE VOSTRE
MANI ALLE SUE E FACENDOGLI COMPIERE LE AZIONI.
FERMIAMOCI A RIFLETTERE…
MA COSI’ CI
METTIAMO
PIU’ TEMPO?
PERO’ SIETE
PARTE DEL
PROGETTO
EDUCATIVO
E DELLA
CRESCITA
DEL
RAGAZZO!
IL MOMENTO DEL PASTO
MAGARI NON E’ UN MOMENTO DI VOSTRA
COMPETENZA MA SE L’INSEGNANTE O
L’EDUCATORE NON CI SONO SPESSO SIETE
CHIAMATI A SUPPORTARE L’INSEGNANTE DI
CLASSE.
• SE IL BAMBINO/A DEVE ESSERE IMBOCCATO FATELO
SEDERE CON LE MANI SOTTO IL TAVOLO .
• AVVICINATELO QUANTO PIU’ POSSIBILE ALLA TAVOLA
SOPRATTUTTO SE E’ IPERATTIVO O TENDE A MUOVERSI
MOLTO,LASCIANDOGLI POCO SPAZIO.
• IMBOCCATELO O INDUCETELO A PORTARE IL CUCCHIAIO
ALLA BOCCA SE CI SONO PROBLEMI FISICI MA IL
BAMBINO/A E’ TRANQUILLO.
• NEL CASO DI COMPORTAMENTI SCORRETTI POTETE DIRE
‘NO’ IN MODO DECISO E FAR CORRISPONDERE
UN’INTERRUZIONE DEL PASTO.
•NEL CASO DI PROBLEMI DI DEGLUTIZIONE IL CIBO DEVE
ESSERE FATTO A PEZZI MOLTO PICCOLI O TRITATO E LA
DEVE ESSERE FAVORITA MANUALMENTE O COMUNQUE
SOLLECITATA VERBALMENTE.
• PUO’ ESSERE NECESSARIO DETERGERE SPESSO LA BOCCA SE VI
E’ UN’ECCESSIVA SALIVAZIONE.
• FATE BERE IL BAMBINO/A LENTAMENTE REGGENDO VOI IL
BICCHIERE E INDUCENDOLO AL GESTO CORRETTO.
• SE IL BAMBINO/A NON E’ IN GRADO DI GESTIRE DA SOLO IL
COLTELLO E’ SUFFICIENTE TAGLIARGLI IL CIBO O, ANCHE IN
QUESTO CASO INDURLO.
• SE L’AUTONOMIA GLI CONSENTE DI MANGIARE DA SOLO E’
SOLO NECESSARIO CONTROLLARE CHE I BOCCONI NON SIANO
TROPPO GRANDI O CHE IL CIBO NON SIA UTILIZZATO IN
MODO IMPROPRIO INTERVENENDO
VERBALMENTE,INTERROMPENDO IL PASTO O BLOCCANDO
MOVIMENTI NON FUNZIONALI.
VESTIRSI E SVESTIRSI
• PUO’ NECESSITARE
UN APPOGGIO FISICO
TOTALE MA E’ BENE
SEMPRE SCANDIRE
CIO’ CHE SI FA COME
SE FOSSE UNA
STORIA PER FAR
SENTIRE PARTECIPE
IL DISABILE.
• PUO’ ESSERE IN
GRADO DI FARLO PIU’
LENTAMENTE, CON
INDUZIONE, GUIDA
VERBALE E CON
AIUTO SOLO PER
QUANTO RIGUARDA
OPERAZIONI
COMPLESSE COME
ALLACCIARE ZIP
BOTTONI E
STRINGHE.
L’IMPORTANZA DEL
‘RINFORZO’
LA TECNICA DEL RINFORZO CONSISTE NEL PREMIARE O
SANZIONARE UN COMPORTAMENTO PERCHE’ CRESCA O
DIMINUISCA.
• I RINFORZATORI POSITIVI
SONO TUTTE QUELLE
MANIFESTAZIONE DI
GRATIFICA ( BRAVO,
CAREZZE, BACI, UN DOLCE,
UN GIOCO GRADITO) CHE
FA SEGUITO AD UN
COMPORTAMENTO
ADEGUATO O UN COMPITO
BEN SVOLTO.
SERVE A FAR SI’ CHE IL
COMPORTAMENTO VENGA
APPRESO PIU’ FACILMENTE.
• I RINFORZATORI NEGATIVI
SONO TUTTE QUELLE
MANIFESTAZIONI DI
RIMPROVERO O COMUNQUE
NEGATIVE (NON SEI
BRAVO,……)CHE FANNO
SEGUITO AD UN
COMPORTAMENTO
SCORRETTO O
DISFUNZIONALE AL FINE DI
LIMITARNE LA RICOMPARSA.
CAPIRE E FARSI CAPIRE
• LA MAGGIOR PARTE DELLE SITUAZIONI DI
DISABILITA’ SI ACCOMPAGNANO A DEFICIT PIU’ O
MENO COMPROMISSIVI LA COMUNICAZIONE.
• NEI CASI PIU’ GRAVI COME L’AUTISMO O LA
SORDITA’ PROFONDA IL BAMBINO APPARE QUASI
ASSENTE O SI ESPRIME ATTRAVERSO MOVIMENTI
STEREOTIPATI E SUONI CHE SEMBRANO SOLO
RUMORI.
• DIETRO QUEL SILENZIO C’E’ UN MONDO DI
BISOGNI, DI PENSIERI, DI EMOZIONI. ED UN
LINGUAGGIO PER ESPRIMERLI.
I LINGUAGGI ALTERNATIVI
IL LINGUAGGIO OGGETTUALE
SI USA IN CASI GRAVISSIMI. IL
RAGAZZO/A TOCCA UN OGGETTO,
CHE IN UN CODICE
PRESTABILITO,CORRISPONDE AD UN
BISOGNO O A RICHIEDERE
UN’ATTIVITA’.
ESEMPIO:IL BICCHIERE PER BERE, LA
PALLA PER GIOCARE,LA CARTA
IGIENICA PER IL BAGNO,UN
CUSCINO PER RIPOSARE ECC.
LA COMUNICAZIONE FACILITATA
SI FACILITA IL RAGAZZO/A
PONENDO DOMANDE A CUI
RISPONDERE SOLO SI’ OPPURE NO,O
UN CARTELLINO CHE INDICA UNA
PAROLA FRASE.
ESEMPIO:VUOI LA PIZZA SI O NO?
VUOI IL TE’ SI O NO? E NON VUOI
LA PIZZA O IL TE’?
IL LINGUAGGIO
ICONOGRAFICO
IL RAGAZZO/A TOCCA UNA
FOTO
O UN DISEGNO
RAPPRESENTATIVI DI UN
BISOGNO O DI UN’ATTIVITA’
PER RICHIEDERLA,RISPONDERE
O ESPRIMERE UNA PREFERENZA.
ESEMPIO: LA FOTO DI UNA
RADIO PER CHIEDERE DI
ASCOLTARE MUSICA,IL
DISEGNO DI UNA CASA PER
DIRE CHE VUOLE LA MADRE
IL LINGUAGGIO GESTUALE
E’ UNA VERA E PROPRIA LINGUA CON LA QUALE COMUNICANO I NON
UDENTI E CONSISTE IN GESTI ESPRESSI CON LE MANI E
RAFFORZATI DALLA MIMICA DEL VISO E DEL CORPO,
CORRIPONDENTI A LETTERE O PAROLE.
CON I DISABILI CHE HANNO PROBLEMI DI COMUNICAZIONE SI USA
LE GESTUALITA’ NATURALE ACCOMPAGNATA DALLA VOCE ED
ESPRESSIONI DEL VISO MOLTO MARCATE PER RENDERE LE
EMOZIONI( ES.RABBIA O GIOIA)
ESEMPIO
GESTIONE DEI
COMPORTAMENTI PROBLEMA
RAGAZZI IPERATTIVI
NON SONO MALEDUCATI,MA NON
RIESCONO A STARE A LUNGO
FERMI, QUINDI LI VEDETE IN
CORRIDOIO SPESSO. NON VANNO
RIPRESI IN MALO MODO,MA
INVITATI GENTILMENTE A
RIENTRARE IN CLASSE.
RAGAZZI ANSIOSI
PERDONO IL CONTROLLO PER NULLA.
CRISI DI PIANTO, ISTERISMI.
VANNO CALMATI CON GARBO,
MINIMIZZANDO L’ACCADUTO E
CERCANDO DI RINCUORARLI. NON
FATELI SENTIRE ‘STUPIDI’ PERO’.
FATEGLI COMPRENDERE CHE SONO
AGITATI,MA CHE CAPITA A TUTTI!
RAGAZZI AGGRESSIVI O
AUTOLESIONISTI
HANNO CRISI VIOLENTE E
COMPULSIVE CONTRO SE STESSI O
GLI ALTRI.
VANNO CONTENUTI TENENDOLI PER
LE BRACCIA O ABBRACCIANDOLI DA
DIETRO CON LE BRACCIA
INCROCIATE SU QUELLE DEL
RAGAZZO/A. LA PRESA DEVE ESSERE
DECISA E IL TONO DI VOCE FERMO
MA PACATO. IL CONTATTO
CORPOREO DEVE ESSERE
PROTETTIVO, POTETE ANCHE
SOFFIARGLI DELICATAMENTE SUL
COLLO. UNA VOLTA RAGGIUNTA LA
CALMA POTETE MANTENERE IL
CONTATTO ACCARREZZANDO LE
MANI.
GESTIONE EMERGENZE
MALESSERI
EPILESSIA
SE UN RAGAZZO/A SEMBRA NON
STARE BENE MA NON RIESCE A
SPIEGARSI CHIEDETEGLI DI
TOCCARE LA PARTE DEL CORPO CHE
GLI FA MALE: LA PANCIA, LA TESTA,
LO STOMACO FACENDOGLI VEDERE
VOI COME SI FA SUL VOSTRO CORPO
E FACENDO DOMANDE CHIUSE.
MOLTI DISABILI EPILETTICI SONO
COPERTI DA FARMACI CHE
SCONGIURANO CRISI RIPETUTE.
E’ COMUNQUE BUONA NORMA, SE
QUALCUNO NE VIENE COLPITO,
POSIZIONARLO SU UN FIANCO
PERCHE’ LA SALIVA DEFLUISCA E
METTERGLI QUALCOSA DI
MORBIDO(ES.UNA MAGLIA) SOTTO
LA TESTA PERCHE’ NON SI FACCIA
DEL MALE SBATTENDOLA.
CHIAMATE IMMEDIATAMENTE IL
118. QUANDO RIPRENDE
CONOSCENZA IL RAGAZZO/A
POTREBBE AVERE CRISI DI PIANTO
E VA CONSOLATO. IN OGNI CASO
SAREBBE BUONA NORMA CHE VOI O
LE INSEGNANTI ABBIA
MISURARE FEBBRE
SE LA CORPORATURA LO CONSENTE
PRENDETELO IN BRACCIO,
ALTRIMENTI BLOCCATEGLI IL
BRACCIO DA DIETRO COME NEL
CONTENIMENTO. UN
CONSIGLIO:L’ANNO PROSSIMO
NELLA SPESA DEL PRONTO
SOCCORSO CHIEDETE UN
TERMOMETRO DIGITALE!
QUALCHE REGOLA GENERALE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
STABILITE UN RAPPORTO COL RAGAZZO/A A PRESCINDERE: UN
SALUTO, QUALCHE DOMANDA, UN PICCOLO GESTO DI AFFETTO O UN
CONTATTO CORPOREO SONO LA BASE PER RENDERVI MENO ESTRANEI
AL SUO MONDO.
OSSERVATE COME SI COMPORTA, COME COMUNICA, COME REAGISCE
CON LE FIGURE CHE LO SUPPORTANO O NELLE VARIE SITUAZIONI
QUOTIDIANE.
RICORDATEVI DI GRATIFICARLO SEMPRE QUANDO FA QUALCOSA DI
POSITIVO IN VOSTRA PRESENZA.
NON ABBIATE PAURA DI RIMPROVERARLO CON FERMEZZA SE LA
SITUAZIONE LO RICHIEDE: LA VOSTRA PIETA’ NON LO AIUTA A
CRESCERE.
PONETE RICHIESTE IN MODO MOLTO SEMPLICE, FACENDO DOMANDE
A CUI SI POSSA RISPONDERE CON UN SI’ O UN NO.
AIUTATELO MA NON FATE LE COSE AL SUO POSTO SE E’ SOLO UN PO’
LENTO,VA SOLAMENTE SOLLECITATO!
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