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La processazione delle informazioni in Rete

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La processazione delle informazioni in Rete
Corso di Sistemi Telematici
Visione sistemica e concettuale
delle funzioni e dell’architettura
della rete
D. Giuli
1
La Rete: componenti fondamentali del sistema
2
provider
utente finale
Applicazione
in rete
provider
Servizio finale
mediato dalla
rete
3
Percorsi operativi
dell’informazione in rete
Tipi di operazione eseguiti sull’informazione (analogica o digitale):
1. immissione strumentale dell’informazione (contenuti e comandi) da parte dell’utente
finale, attraverso interfacce uomo-dispositivo;
2. elaborazione strumentale dell’informazione, intesa come gestione e memorizzazione
dell’informazione e controllo dei processi di elaborazione di dati in Rete;
3. trasferimento dell’informazione per la comunicazione (che si realizza attraverso
collegamenti fisici);
4. produzione strumentale dei contenuti informativi, per il trasferimento in forma
fruibile dall’utente finale, attraverso interfacce uomo-dispositivo.
1 e 4: operazioni per l’interazione dell’utente finale
2 e 3: operazioni che richiedono e l’integrazione delle risorse di Rete
Per l’esecuzione dell’Applicazione, ogni percorso operativo può comprendere,
sequenzialmente o in parallelo, molteplici operazioni di tipo 2) e 3) eseguite
mediante risorse strumentali di Rete eterogenee e spazialmente distribuite.
4
Ambiente Strumentale di Rete: interazione
utente-apparato terminale
End User
Human-Device
Physical Interaction
Off-the Shelf
Local
Media for
Voice
Hand-driven Environment
Production of
Visual
Information Commands Commands &
& contents
Contents
Monitoring
Contents
Other Local
Environment
Physical
Sensing
Electrical Transduction
(Insertion)
(
Digital &
Analog Signals
(To be handled by the Network )
Reproduction
Other
of Information
Local
Contents in
Audio
Visual Presentation Environment Off-the Shelf
Physical
Media
Presentation
Actions
Physical Reproduction
(Presentation)
Digital &
Analog Signals
(Delivered from the Network)
“The Network environment for information processing and communications”
5
Punto di vista dell’utente finale della Rete
• dal lato dell’utente finale la Rete appare come un ambiente di
elaborazione indefinito; ciò corrisponde all’aspettativa e
all’atteggiamento dell’utente finale che, ragionevolmente, è interessato
alla sola fornitura del servizio finale, in maniera trasparente, con scarso
interesse riguardo agli aspetti tecnici ed alle risorse strumentali
effettivamente impiegate per le operazioni di Rete.
• Dal punto di vista del soggetto che si occupa dell’implementazione
dell’ambiente strumentale della rete, risultano, invece, fondamentali le
sue specifiche e la piena realizzazione in conformità dei requisiti che
l’utente finale richiede per l’accesso alle Applicazioni. La definizione
di un’architettura di Rete, secondo una visione centrata sull’utente
finale è in effetti un’esigenza sempre più sentita.
6
Ambiente strumentale di Rete
“Reference End -User”
acting for the Application
Interaction
Actions &
Commands for
Information entry
Human-Device
Physical
Environment
(HD-PE)
Remote
Monitoring
Tele-acted
Equipment
Remote
Management
Information
Reproduction for
Human Sensing
Insertion
Equipment
Presentation
Equipment
Information generated by
other End-Users
Input
Tele-action
Physical
Interface
Output
Digital & Analog
Signals
Storing
Information
Processing
Physical
Environment
(IP-PE)
Logical
Processing
Environment
(LPE)
Core
Processing
Management
&
Control
Transmission
Equipment
Reception
Equipment
Transmission
Physical
Environment
(T-PE)
Physical
Instrumental
Environment
Logical
Processing
Environment
Physical Means for Transmission
(links)
7
Interfacce di Rete per l’utente finale
•
lo Human-Device Physical Environment (HD-PE) dell’utente finale
che accede all’Applicazione è costituito dalle interfacce fisiche uomodispositivo che abilitano l’interazione diretta dell’utente finale con il
suo dispositivo terminale.
• Interfacce fisiche dei dispositivi di tele-azione, telecomandati dallo
stesso utente, per la gestione e il controllo remoto delle operazioni di
dispositivi remoti esterni (strumenti, macchine, sensori, etc.).
• Ingressi e uscite queste di interfacce del sistema Rete, per la specifica
Applicazione, sono azionati direttamente o ricevuti dallo stesso utente
finale, o possono derivare dalle interazioni dirette di altri utenti finali
attraverso proprie analoghe interfacce terminali, comunque secondo i
processi attivati e gestiti dall’Applicazione in rete alla quale lo stesso
utente finale accede.
8
“Information Processing Physical
Environment (IP-PE)
Si estrinseca fisicamente e logicamente in una composizione, anche dinamica, delle
risorse strumentali di Rete che forniscono il supporto all’elaborazione
dell’informazione necessaria per l’esecuzione delle Applicazioni. L’elaborazione
riguarda i segnali e i dati che contengono o rappresentano l’informazione stessa
(contenuti) e i comandi nei processi di Rete.
il supporto deriva dalle operazioni singole o congiunte di varie componenti:
- il terminale dello stesso utente finale;
- terminali di altri utenti finali coinvolti nella stessa Applicazione;
- terminali di tele-azione comandabili dalla stessa Applicazione;
- apparati di servizio dei provider che rendono disponibili l’Applicazione in rete;
- dispositivi di comunicazione utilizzati per il trasporto dell’informazione
necessaria per il supporto strumentale dell’Applicazione.
9
Funzioni di base per l’elaborazione
dell’informazione
L’operatività, ovvero l’interazione operativa di risorse
strumentali, per l’elaborazione dell’informazione dipende
dalle seguenti funzioni principali, tra loro integrate, secondo il
processo logico-temporale necessario per l’esecuzione:
•- elaborazione computazionale (Core Processing);
•- memorizzazione dei dati (Storing);
•- data input/output
•- gestione e controllo dei suddetti processi (Management and
Control).
10
Transmission Physical
Environment, T-PE
• L’ambiente fisico di trasmissione (Transmission
Physical Environment, T-PE), è composto dalle
principali interfacce fisiche degli apparati di
trasmissione
e
ricezione,
che
abilitano
l’interconnessione tra nodi di rete e terminali per
consentire il trasporto dell’informazione per
l’interoperazione tra le risorse computazionali,
necessaria per l’esecuzione dell’Applicazione.
11
Esempi di Applicazioni Reali:e-mail
•
•
•
L’utente finale interagisce attraverso una sua interfaccia terminale esterna per
attivare l’Applicazione: attiva l’IP-PE attraverso le risorse strumentali di
elaborazione del proprio dispositivo terminale (ad es. un personal computer)
abilitando l’elaborazione locale e la propria interoperazione diretta con lo
stesso terminale.
Attraverso lo stesso terminale, compone il testo della e-mail e l’indirizzo
logico. Successivamente, attiva il comando per l’invio della e-mail stessa.
Inizialmente, all’interno del IP-PE della Rete, sono così attivate solo le risorse
strumentali locali dell’utente finale. Un link di trasmissione tra il PC ed il
primo nodo Internet che supporta il servizio di posta elettronica viene
conseguentemente attivato. I dati che rappresentano la e-mail vengono, quindi,
inviati dall’interfaccia fisica di trasmissione del terminale utente sul canale di
trasmissione così attivato, trasmessi su un mezzo fisico (doppino, cavo di rete,
fibra ottica, onde radio, etc.). La trasmissione ha luogo attraverso più nodi di
reti e diversi mezzi fisici che li colleghino, fino al nodo terminale. In tale
percorso si attivano le risorse di elaborazione dati dei server dei provider del
servizio di e-mail.
Nella fase di ricezione della e-mail viene eseguito il processo inverso da parte
dell’utente finale, per quanto riguarda l’interazione terminale.
12
Esempi di Applicazioni Reali:Web
In definitiva, questa operazione risulta analoga a quella descritta nel caso
dell’Aplicazione di posta elettronica. Una differenza essenziale è la
connessa bi-direzionalità del processo da cui derivano le seguenti
funzionalità:
•
le transazioni richieste dall’Applicazione sono supportate in
maniera continua nell’ambito di una sessione interattiva;
•
lo scambio di dati permette una interoperazione coordinata,
secondo logica preordinata dell’applicazione Web;
•
può essere richiesto il supporto di una interoperazione più
complessa ad esempio nel caso in cui l’Applicazione Web coinvolga
più provider di servizi, ad es. di un provider che opera come
intermediario (es. bancario) per il pagamento elettronico di un servizio
finale fornito all’utente finale dal provider principale.
13
Il paradigma client-server
•
•
•
Secondo questo modello, l’Applicazione viene eseguita mediante
l’interoperazione delle risorse elaborative, rese disponibili congiuntamente dal
terminale all’utente finale (terminale client) e dal provider del servizio
(terminale server). Secondo questo paradigma, l’utente finale è chiamato in
primo luogo a localizzare il server, e quindi ad attivare la sua interoperazione
con il proprio terminale (client).
Per una stessa Applicazione, le risorse di elaborazione sono principalmente
rese disponibili dal server per molteplici client nello stesso tempo; le
caratteristiche dell’Applicazione sono determinate in termini specifici dal
software applicativo che viene eseguito dal server. L’architettura strumentale
risulta gerarchica per la funzione centrale svolta dal server.
I client, da parte propria, devono essere in grado di eseguire alcune funzioni di
base, attraverso una configurazione del proprio software che consente loro di
interoperare con il server tramite la Rete.
14
Il paradigma peer-to-peer
indirizzato
•
•
•
Secondo questo modello, il servizio finale può essere direttamente fornito
attraverso un’Applicazione di tipo peer-to-peer, ovvero tra pari, con la diretta
interoperazione tra i terminali degli utenti finali agenti nell’Applicazione
stessa.
L’utente finale che avvia l’Applicazione invoca direttamente il terminale di
altro utente finale da coinvolgere nell’interoperazione. In questo caso
l’Applicazione può talvolta anche operare direttamente con l’invocazione delle
sole risorse disponibili a livello terminale, senza coinvolgere direttamente
alcun altro servizio applicativo fornito da altri soggetti della Rete.
Questo modello si applica ad esempio ai servizi finali basati sulle funzionalità
di teleazione. In altri casi può essere necessario anche un servizio applicativo
di un fornitore di servizi, ad esempio per servizi di comunicazione
interpersonale. In questo caso l’operatore di telecomunicazioni fornisce
almeno un servizio base di gestione della connessione, oltre ad eventuali, e
servizi finali a valore aggiunto per la comunicazione.
15
Il paradigma peer-to-peer
distribuito
•
•
•
•
Si basa su un processo distribuito tra i dispositivi terminali degli utenti finali, che rende
questi ultimi cooperanti, per il supporto dell’Applicazione per la fornitura del servizio
finale ad ognuno di essi.
Specifiche risorse strumentali (tipicamente software) per l’elaborazione
dell’informazione, rese disponibili ai dispositivi terminali degli utenti, abilitano le
Applicazioni peer-to-peer distribuite.
Si viene a formare una particolare comunità di Rete, che si costituisce come fornitore di
servizi applicativi e, insieme, di servizi finali per ogni utente finale della stessa
comunità. Il sevizio finale più tipico è la distribuzione di contenuti informativi
elettronici, resi disponibili in maniera collettiva da ogni utente della stessa comunità.
Può risultare necessario il supporto di un fornitore di servizi applicativi che operi in
posizione centralizzata per fornire una intermediazione strumentale, in modo da
coordinare le risorse computazionali locali nel processo distribuito, possibilmente senza
alcuna diretta elaborazione dei contenuti informativi gestiti dall’Applicazione in
esecuzione. Il software necessario ai dispositivi terminali degli utenti per eseguire
questo tipo di Applicazione può essere, anche esso, distribuito dal provider (ed anche
gratuito).
16
Il paradigma Grid
•
•
•
Il concetto di “grid” deriva da un’analogia con la rete di distribuzione e
generazione della energia elettrica: quando si accende un bollitore elettrico per
scaldare una tazza di tè, non ci si preoccupa della centrale da cui deriva
l’energia elettrica che si sta utilizzando in quel momento, ma ci si collega alla
rete e l’energia viene erogata in maniera trasparente.
Questo contrasta con le attuali Applicazioni presenti in Rete, per le quali è
necessario non solo individuare differenti basi di dati per supportare processi
di elaborazione specializzati, ma anche conoscere/localizzare le singole
componenti del sistema e il modo per poterle utilizzare.
Il concetto di Grid è, quindi, in linea con la visione user-centric dell’ambiente
di Rete si sviluppa secondo un’architettura a tre livelli composta, a partire
dall’alto:
–
–
–
la Knowledge Grid (KG);
la Information Grid (IG);
la Computation/Data Grid (CDG).
17
Verso una architettura software di
elaborazione distribuita per la Rete Globale
• E’ prevedibile l’evoluzione e lo sviluppo continuo di differenti modelli
di Rete per l’elaborazione distribuita rispetoo a quelli già descritti.
• Questa prospettiva è indicata da fattori molteplici. In primo luogo, si
può prospettare tra gli utenti una mutua interazione strumentale sempre
più diretta e distribuita su scala globale, che si realizza attraverso una
implicita cooperazione tra tutti gli utenti per garantire, ad ogni utente e
in maniera dinamica, la disponibilità di un supporto strumentale
ottimizzato
18
Architettura fisica di Rete
19
Apparati terminali
• Gli apparati terminali degli utenti (utenti finali o provider
di servizi) forniscono ad ogni utente le risorse - personali,
locali, strumentali - necessarie per supportare l’accesso e
l’esecuzione delle Applicazioni in Rete.
• Ogni utente deve avere a propria disposizione un apparato
terminale che possa opportunamente consentire l’accesso
alla Rete per rendere disponibili o utilizzare le
Applicazioni di interesse ed i servizi finali ad essi
associati.
Possono essere distinti in:
– apparato terminale dell’utente finale
– apparato terminale di teleazione
– apparato terminale del provider di Applicazioni/servizi finali
20
Apparato terminale dell’utente
finale
•
•
•
dispositivi fisici per l’interfaccia uomo-macchina
risorse locali di elaborazione locale dell’informazione
dispositivi fisici locali di interfaccia per la trasmissione e/o la ricezione
dell’informazione su collegamenti trasmissivi fisici
L’apparato terminale dell’utente finale riveste un ruolo cardinale nell’ergonomia
delle Applicazioni in Rete. Questo dipende sia dalla configurazione della relativa
interfaccia-utente, sia dalle caratteristiche della processazione logica, associata
all’Applicazione e i cui effetti si ripercuotono sull’adeguatezza della modalità di
interazione.
21
Gli apparati e le connessioni di Rete
•
•
•
la “rete” si compone di apparati fisici, che costituiscono i suoi nodi, e di collegamenti
trasmissivi che abilitano l’interconnessione e l’interoperazione tra gli apparati terminali,
consentendo la comunicazione tra loro
Gli apparati e i collegamenti forniscono il supporto per il trasporto dell’informazione e
per la connessione end-to-end tra terminali che si pongono come sorgente e destinazione
dell’informazione. Le connessioni tra gli apparati di rete (compresi gli apparati
terminali) sono costituite da collegamenti trasmessivi fisici (wireless e cablati) che
abilitano la trasmissione e la ricezione dell’informazione.
Gli apparati di Rete possono consentire:
–
–
–
•
trasmissione/ricezione dell’informazione attraverso collegamenti trasmissivi fisici;
accesso multiplo a flussi di comunicazione indipendenti, o a singoli pacchetti di dati tramite lo
stesso apparato terminale, o collegamento della rete;
instradamento di tali flussi di comunicazione o pacchetti di dati per consentire il corretto
recapito alla destinazione dell’informazione digitale.
La “rete” opera complessivamente fornendo il supporto strumentale per le seguenti
funzioni:
–
–
–
–
–
accesso terminale;
connessione locale;
connessione pubblica;
connessione pubblica geografica
connessione end-to-end
22
Accesso terminale e connessione
locale
• L’”accesso terminale” riguarda l’interfaccia periferica per
l’accesso singolo ed indipendente alla rete di ogni apparato
terminale, attraverso nodi di connessione diretta al
nodo/stazione del provider di servizi di connettività
pubblica;
• La “connessione locale” è la modalità di accesso terminale
di un insieme di apparati terminali collegati ad un nodo
privato con apposita connessione locale (rete locale) che è
a sua volta connesso al nodo del provider di connettività
pubblica, che fornisce, così il servizio di connettività
pubblica a tutti i terminali della rete locale.
23
Connessione pubblica
• Nodi/stazioni di accesso alla rete di connessione pubblica. Tali nodi
possono disporre di differenti tipi di collegamenti e di servizi di
connettività per l’accesso terminale, in base a vari fattori, quali:
–
–
–
–
tipo di mezzo fisico impiegato per la trasmissione;
direzione dei flussi di comunicazione;
terminali fissi o in mobilità;
tipologia di comunicazione, multimediale o meno.
24
Reti pubbliche geografiche
•
•
•
La copertura pubblica geografica permette di ottenere una piena connettività
end-to-end in rete, su tutte le aree geografiche nelle quali almeno un provider
di connettività sia in grado di permettere un accesso terminale agli utenti della
Rete. Per questo scopo vengono utilizzati specifici apparati e collegamenti.
Il provider dei servizi di connettività pubblica può costituire la propria
architettura di rete interconnettendo nodi/stazioni di pubblica connetività. Tale
architettura si basa sull’interconnessione di sottoreti, che pur appartenendo a
provider differenti, possono garantire la piena connettività tramite roaming
reciproco.
Operatori di telecomunicazioni specifici possono fornire le infrastrutture di
rete che supportano le comunicazioni a lunga distanza, come servizio di base
per consentire l’interconnessione di tali sottoreti.
25
Architettura Logica di Rete
•
•
•
•
Si può ricorrere ad una rappresentazione schematica e concettuale
dell’architettura Logica di Rete.
L’approccio multi-livello consente la realizzazione da parte della Rete di una
suddivisione dei processi logici che determinano l’esecuzione delle
Applicazioni. Dal punto di vista concettuale, ogni livello intermedio
rappresenta un insieme di processi e funzioni che abilitano la fornitura di
servizi ai livelli superiori, sfruttando i servizi forniti dai processi/funzioni
operati al livello direttamente inferiore.
Il livello più alto riguarda i servizi necessari a supportare direttamente
l’interazione uomo-macchina dal lato utente e la relazione tra gli utenti (utenti
finali, provider) per l’esecuzione delle Applicazioni.
La rappresentazione multilivello può essere utilizzata per pervenire a schemi
che agevolano la specificazione formale dei moduli software che attualizzano i
processi di elaborazione in rete.
26
Schema Concettuale semplificato dell’
Architettura Logica della Rete
User Interaction Relation Layer
Application Platform
Basic Telematic Service
Platform
Information Transportation
Platform
Il modello dell’architettura logica della Rete risulta costituito dai seguenti livelli:
livello di interazione e relazione dell’utente;
piattaforma applicativa;
piattaforma di servizi telematici di base;
piattaforma di trasporto dell’informazione
I processi logici attivati a questi livelli guidano le operazioni dei dispositivi fisici e degli
apparati che costituiscono l’ambiente fisico di Rete.
27
Piattaforma di Trasporto
dell’Informazione
• Questo livello viene deputato all’elaborazione dei processi logici per il
trasporto dell’informazione in risposta alle esigenze di interoperazione
delle risorse strumentali, ai fini dell’esecuzione della specifica
Applicazione richiesta.
• Questo processo è sostenuto da specifiche risorse strumentali che
supportano detto servizio di base, comprendenti i nodi della rete e
l’infrastruttura per la trasmissione dell’informazione con i mezzi fisici
utilizzabili per la comunicazione.
• specifiche risorse strumentali devono fornire il supporto per operazioni
quali :
–
–
–
–
trasmissione dell’informazione (segnale elettrico)
accesso multiplo allo stesso canale di comunicazione
Commutazione
gestione tecnica e controllo per l’attivazione di servizi telematici a valore
aggiunto per la connettività, eventualmente invocati dall’Applicazione (es.
28
per la qualità del servizio richiesta)
Piattaforma dei Servizi Telematici di
base
• riguarda i processi logici che si traducono in servizi telematici di base,
che supportano trasversalmente le diverse Applicazioni in Rete,
avvalendosi a loro volta dei servizi di trasporto dell’informazione.
• Questi servizi telematici di base servono a sostenere l’interoperabilità e
la qualità dei servizi a livello applicativo.
• Possono essere inclusi vari servizi di base:
– Attivazione di sessioni
– Localizzazione, risoluzione e individuazione risorse di Rete
– Presentazione standard dei dati in formati accettati
29
Piattaforma Applicativa
• Supporta tutti i processi di livello logico più
elevato necessari per l’esecuzione
dell’Applicazione, sfruttando i servizi telematici di
base del livello direttamente inferiore.
• Non sono quei processi che supportano
direttamente l’interazione uomo-macchina
dell’utente finale e la relazione tra gli utenti
coinvolti nell’Applicazione
30
Livello di Interazione utente e
Relazione
• Questo è il livello più alto, ed svolge i processi che supportano
l’interfacciamento fisico e cognitivo dell’utente finale attraverso il
proprio terminale
• Il servizio supportato a questo livello può essere adattato ad ogni
specifica Applicazione e reso operativo sia separatamente per ogni
singolo contesto applicativo, sia in maniera congiunta per ogni tipo di
Applicazione.
• Include un servizio di tipo assistivo per aiutare il processo cognitivo e
decisionale dell’utente finale, al fine di instaurare sia la sua relazione
in rete, sia la corrispondente esecuzione dell’Applicazione, al fine di
soddisfare nel modo migliore (personalizzato) i requisiti e le
aspettative individuali degli utenti finali
31
Visione sistemica di riferimento correntemente ispirata dal paradigma
“Cloud Computing” (I)
La visione sistemica, che indirizza l’evoluzione della Rete (Internet/Future-Internet), attiene sia ad
aspetti architetturali, sia ai servizi strumentali che i sistemi telematici variamente assemblabili
attraverso la Rete attivano, integrano e infine conformano per la migliore fruibilità da parte
dell’utente finale di specifiche applicazioni.
In questo ambito si pongono problemi di elevata e crescente complessità sistemica, derivanti in
particolare dai seguenti fattori:
• l’interoperazione in rete su crescente scala spaziale e dimensionale di suoi macro-nodi e micronodi dotati di intelligenza strumentale, potendo essi quindi includere capacità dinamiche di sensing /
data - storage / data - processing & computing / linking & communication / presentation / remote
actuation
• la crescita di intensità di interazione in rete e di varietà dei relativi contesti applicativi fruiti da
singoli individui e organizzazioni, assieme alla crescita sia della popolazione di tali soggetti proattivi
su scala globale, sia delle relazioni e cooperazioni in rete tra gli stessi soggetti
• il contestuale e crescente sviluppo di specifici sistemi basati sull’impiego di micro-nodi intelligenti
(fissi/mobili) distribuiti diffusamente in rete pur con le capacità di attuatore remoto oltre che di
remote sensing, configurantisi quindi anche come cyber-physical systems, richiedenti soluzioni
innovative per le funzioni di gestione e controllo a livello di sistema, nonché per i connessi servizi
telematici direttamente fruibili a livello applicativo
• le esigenze di agevole configurabilità ed evoluzione funzionale di detti sistemi telematici, sia come
sistemi autonomi, sia come sistemi tra loro interoperanti/cooperanti in rete (sistemi di sistemi).
Visione sistemica di riferimento correntemente ispirata dal paradigma
“Cloud Computing” (II)
In tale scenario ha un’importanza fondamentale l’evoluzione architetturale del sistema che si
traduca naturalmente nella enucleazione e composizione, tendenzialmente stratificata dal
punto di vista funzionale, di infrastrutture e piattaforme, le quali sulle componenti fisiche
vengono ad impiantare e assemblare le componenti logiche.
Trattasi di un processo che mira all’incremento dell’intelligenza, qualità e flessibilità dei servizi
strumentali (telematici) di base del sistema, a supporto e beneficio delle applicazioni, che
attraverso il relativo software applicativo si traducono a loro volta e terminalmente nei servizi
finali effettivamente fruiti dall’utente.
Questo approccio sistemico assume di poter rendere flessibile e conformabile secondo
convenienza e/o necessità la distribuzione e la composizione dell’intelligenza strumentale tra i
nodi della rete, sia della sua periferia a livello di “utenti finali” sia dei nodi associati a suoi
operatori centrali/periferici agenti, pur cooperativamente tra loro, quali “soggetti erogatori di
servizi di base o di servizi finali”.
Per tale evoluzione sistemica sta incidendo anche la parallela definizione e affermazione di
nuovi modelli di business, che vengono a concorrere alla determinazione dell’effettivo percorso
evolutivo. A quest’ultimo riguardo hanno rilievo i correnti trend per la enucleazione, lo sviluppo e
la composizione di infrastrutture e piattaforme erogatrici di servizi (telematici) di base, concepite
per operare a diverso livello incrementale della loro rispettiva intelligenza strumentale, nonché
per il conforme posizionamento dei provider dei diversi servizi di base a carattere sistemico. Il
nuovo paradigma “Cloud computing” sta attualmente incidendo significativamente in tal
senso.
Sono di seguito evidenziate infrastrutture e piattaforme attualmente principalmente prefigurate
per detto processo di produzione, composizione ed erogazione di servizi strumentali di base a
carattere sistemico, secondo livelli incrementali della loro intelligenza.
Visione sistemica di riferimento correntemente ispirata dal paradigma
“Cloud Computing” (III)
•“Linking & basic communication as a Service”
In questo ambito si collocano le infrastrutture e le piattaforme eroganti i servizi tipicamente
forniti dagli operatori delle telecomunicazioni. Tra i servizi abilitanti l’evoluzione sistemica si
connota in modo particolare l’ “IP-networking Service”. Connessi avanzamenti per l’evoluzione
multimodale dei servizi di comunicazione hanno altresì rilievo.
Altro paradigma emergente per l’evoluzione in questo ambito è “Network as a Service (NaaS)”.
Esso prefigura la produzione di nuovi servizi, erogabili direttamente da parte degli operatori
TLC, con relativo valore aggiunto esplicabile a livello applicativo e derivante dalla veicolazione
e valorizzazione di varie tipologie di contenuti che gli stessi servizi di comunicazione possono
rendere intrinsecamente e proficuamente fruibili a questo scopo. Specifiche potenzialità in
questo senso si riscontrano nelle comunicazioni mobili.
• Infrastructure as a Service (IaaS)
Il relativo servizio, secondo il paradigma “Cloud computing”, si estrinseca nell’accesso a server
virtuale, anche dinamicamente configurabile e distribuito in rete, reso esclusivamente fruibile al
cliente e fornito da parte del relativo provider attraverso proprio data-Center, includendo quindi
anche le necessarie relative risorse hardware
34
Visione sistemica di riferimento correntemente ispirata dal paradigma
“Cloud Computing” (IV)
•Platform as a service (PaaS) (1)
Il relativo servizio rende fruibile servizi di base a valore aggiunto (intelligenza strumentale
incrementale), finalizzati ad agevolare il deployment di specifiche applicazioni, che vengono a
completare l’asset funzionale del sistema per l’effettiva erogazione dei rispettivi servizi finali.
La piattaforma può quindi includere software con le funzioni di middleware, nonché con le
funzioni degli strumenti propri e tipici di un sistema operativo. Secondo il paradigma “Cloud
Computing”, questa piattaforma incorpora i servizi infrastrutturali IaaS.
Nel suo complesso e in ottica evolutiva, la piattaforma a livello funzionale può in realtà concepirsi
come “Network Operating System” del medesimo sistema telematico. Pertanto, per tale
piattaforma si prefigura una evoluzione con arricchimenti funzionali che rendano sempre più
efficace il supporto strumentale all’interoperazione e alla cooperazione strumentale in rete, sia a
livello intra-sistema che inter-sistemi, come fattore agevolante il deployment di applicazioni in
uno spazio sempre più esteso di interoperabilità e cooperazioni strumentali in rete.
In questo senso si colloca, tra l’altro, l’evoluzione di strumenti software che strutturalmente
consentono il linkage, la composizione e la gestione di dati distribuiti in rete (data-centric
network). Altresì dicasi per gli strumenti SW che ricorrono ad un approccio ontologico-semantico
al fine di agevolare il trattamento e l’efficace fruizione dell’informazione per un effettivo processo
di conoscenza a livello applicativo, secondo le esigenze dei diversi domini applicativi e in
relazione al relativo contesto culturale e interculturale implicato per servizi finali e la relativa
utenza.
35
Visione sistemica di riferimento correntemente ispirata dal paradigma
“Cloud Computing” (V)
• Platform as a service (PaaS) (2)
Per altro verso nella medesima piattaforma possono opportunamente trovare spazio
funzionale ed evolutivo strumenti SW preposti alla gestione dell’informazione nella
connessione con capillari reti di sensori e attuatori. Ciò si pone laddove tali reti, nel
comporre il sistema, ne vengano a caratterizzare incisivamente sua specifiche
funzionalità e relative applicazioni. Specifiche esigenze possono ad esempio
derivare anche per il supporto di processi di “context awareness” e di ottimizzazione
funzionale per connesse esigenze di operatività real-time. Evoluzioni in questo senso
trovano particolare spinta nei sistemi rispondenti ai paradigmi “Internet of things” e
“Cyber-Physical Systems”.
36
Visione sistemica di riferimento correntemente ispirata dal paradigma
“Cloud Computing” (VI)
• Software as a Service (SaaS)
Nell’ambito della piattaforma fornita all’utente come servizio PaaS, il cliente può
direttamente integrare SW applicativo che ha in propria disponibilità, così
configurando il sistema in via completa e definitiva per l’uso delle applicazioni di
proprio interesse. Secondo il paradigma “Cloud computing”, tale SW può essere
fornito in rete in termini di apposito servizio (SaaS) da altro specializzato provider.
Tale approccio assume il ricorso a soluzioni per l’efficace integrabilità e agevole
configurabilità e personalizzazione di tale SW nella piattaforma PaaS. Nel contempo
viene assunta la particolarità e la convenienza economica di un approccio di
pagamento commisurato all’uso effettivo di tale software, come peraltro contemplato
anche per le altre tipologie di servizi “cloud computing”.
37
- Corso di “Sistemi Telematici”
Le funzionalità essenziali della Rete
(D. Giuli)
38
Le funzionalità essenziali della Rete
(1)
Ogni singola Applicazione può essere vista
come un processo il cui risultato è
determinato sostanzialmente dal ricorso a
“funzionalità essenziali di Rete”, tra loro
“composte” e ove necessario singolarmente
“specializzate”, secondo le finalità della
specifica Applicazione
39
Le funzionalità essenziali della Rete
(2)
Tipologie
i) Funzionalità di base per la Comunicazione e
l’interoperabilità Telematica
ii) Transazioni
iii) Funzionalità per l’accesso diretto alle Informazioni
iv) Funzionalità per l’elaborazione specializzata delle
informazioni e per l’Interazione Costruttiva ed
Esperienziale
v) Teleazioni
40
vi) Interazioni e Relazioni in rete fra Utenti.
Funzionalità di base per la comunicazione e la
interoperabilità telematica (1)
• Riguardano i servizi di “comunicazione” di base, i quali
consentono il trasporto dell’informazione attraverso la rete per la
connessione end-to-end tra le risorse strumentali la cui capacità di
trattamento delle informazioni è richiesta dall’Applicazione
• Riguardano i servizi “telematici” di base, i quali, mentre si
avvalgono dei servizi di “comunicazione” di base, consentono
l’interoperabilità delle risorse strumentali di elaborazione delle
informazioni così interconnesse, per il supporto di base ai processi
logici e elaborativi che determinano l’esecuzione della specifica
Applicazione
• Le funzionalità di base per la “comunicazione” divengono fattori
diretti e primari nei processi strumentali delle Applicazioni che si
traducono in servizi finali per la “comunicazione umana”
(interpersonale o diffusiva).
41
Funzionalità di base per la comunicazione e la
interoperabilità telematica (2)
La “qualità” dei servizi strumentali di base
• Tale qualità è direttamente condizionata dalle caratteristiche del
tipo di accesso locale di rete alla strumentazione terminale
dell’utente per l’Applicazione richiesta.
• L’accessibilità, le caratteristiche di multimedialità e la qualità
dell’Applicazione sono condizionate dalla banda disponibile
(velocità di trasmissione dei dati) e da altri fattori di qualità dei
servizi di trasporto dell’informazione, dipendenti anche dai punti
di accesso alla rete ed usati per l’Applicazione
• La qualità dei servizi strumentali di base incide notevolmente sulla
qualità dei servizi strumentali a livello applicativo (Applicazione)
42
Funzionalità di base per la Comunicazione e
l’interoperabilità Telematica (3)
Def:= allows to set-up basic
communications and/or telematics
services for transfer of information to
support the Application
quality factors of the information
transportation services at the
Network access points condition
the performace of the Application
Basic communications services
Basic telematic services
provide transport of information among the
network connection points
are provided by telecommunications
operators
exploit basic communication services to
allow basic interoperation of the data
processing resources
can be provided by specific operators, which
may coincide or not with
telecommunications operators
background s ervice providers
Comunication & Telematics Services
are directly conditioned by the
characteristics of the local
network access of the user
terminal equipment
different types of access can be
provided through different types
of communication networks
are necessarily embedded in all
types of Network-based
Applications
43
Transazioni (1)
• una Applicazione è il processo eseguito da un
sistema attivo/reattivo  può essere rappresentata,
dal punto di vista del suo comportamento, come un
sistema automatico a stati finiti.
• Il modello può essere suddiviso in diversi automi
interagenti,
ciascuno
corrispondente
alla
implementazione
fisica
di
stati
definiti
dell’Applicazione.
• A successivi istanti temporali, l’Applicazione
definisce uno “stato”, destinato a cambiare nel
tempo durante l’esecuzione dell’Applicazione.
44
Transazioni (2)
• I modelli teorici si riferiscono a “eventi” e “transizioni”.
• Nel presente contesto, si preferisce il termine “transazione”, che
denota una transizione bilaterale su un insieme di stati globalmente
inteso.
• Il termine transazione, inoltre, è qui inteso come quella funzionalità di
Rete che permette l’avanzamento dell’esecuzione dell’Applicazione,
ovvero di raggiungere lo stato successivo, secondo le indicazioni e
decisioni dell’utente finale, risultanti dai comandi e dalle informazioni
introdotte dall’utente stesso, per effetto della sua diretta interazione
strumentale in rete.
• Come risultato, l’azione dell’utente è quindi tradotta ed attuata per
raggiungere un nuovo stato operativo dell’Applicazione nella Rete
(ossia, la transazione), lungo il percorso necessario a completarne
45
l’esecuzione.
Transazioni (3)
Le transazioni, adottabili per l’esecuzione delle
Applicazioni, possono variare in relazione alla finalità
esecutiva, come di seguito esemplificato:
– Attivare l’ambiente strumentale di Rete che supporta
l’Applicazione richiesta;
– Abilitare i permessi di accesso all’Applicazione ed al servizio
finale associato, se soggetto a restrizioni;
– Avviare l’esecuzione dell’Applicazione
– Consentire che l’Applicazione in esecuzione proceda per passi
successivi, secondo le indicazioni/decisioni espresse
progressivamente dall’utente finale, gestendo i contenuti
informativi e i comandi così forniti dall’utente, per raggiungere
l’obiettivo finale dell’Applicazione.
46
Transazioni (4)
Def:=allows to step forward the
running of Application according
to the user's expressed wish and
decision as expressed and
produced by means of user
instrumental interaction
multiple sequential transactions
can be requested for the subtasks,
and the final task of the
Application
sequences of transactions are referred to as
"sessions"
Transaction
set-up of the instrumental Network environment
enabling permission to access the Application
typically accompany any other
type of essential functionality
within Applications
start-up of the Application run
certification and contracting
typical tasks are
electronic payment or payment commitment
step-forward the running of Application
commitment of the service provider to
deliver the final service
physical delivery
electronic delivery
others
47
Funzionalità per l’accesso diretto
all’informazione (1)
• Tali funzionalità consentono di dare il supporto strumentale necessario all’utente
finale e specificatamente finalizzato alla ricerca, selezione, accesso,
presentazione e/o riproduzione di contenuti informativi, da rendere disponibili
all’utente finale in qualche formato digitale, nei termini necessari per la loro
efficace percezione e cognizione.
• Le risorse informative a tal fine necessarie sono tipicamente rese disponibili
attraverso i service providers: in modo gratuito, oppure a pagamento, come
servizio commerciale (anche con canone di accesso).
• L’accesso può riguardare il reperimento pro-attivo e la conseguente disponibilità
da parte dell’utente finale di specifici contenuti informativi; oppure può
riguardare la loro ricezione passiva, come comunicazione diffusiva, programmata
con continuità dal relativo produttore/service provider, seppur ancora
selezionabile dall’utente finale.
• L’accesso può includere la contestuale e indipendente ricezione di messaggi
pubblicitari trasmessi dal service provider (con loro accettazione implicita o
esplicita da parte dell’utente finale).
48
Funzionalità per l’accesso diretto
all’informazione (2)
- Esempi di Applicazioni che usano tale funzionalità • Accesso ed esplorazione di siti Web su Internet;
• Accesso selettivo a programmi di comunicazione diffusiva (radio
e TV);
• Accesso a cataloghi on-line di prodotti e servizi;
• Accesso a servizi on-line per la distribuzione elettronica di
prodotti informativi multimediali;
• Accesso a specifiche basi dati e servizi on-line di data-mining
(es.: motori di ricerca);
• Accesso on-line a informazione prodotta strumentalmente da
sensori e sistemi di monitoraggio remoto (es. per sorveglianza
remota).
49
Funzionalità per l’accesso diretto
all’informazione (3)
search
Def:=allows to support end-user
Network interaction for
selection
access
of information contents
retrieval
presentation
reproduction
this essential functionality is
typically included in all
Applications, combined with the
other types of essential Network
functionality
Internet Web sites
broadcasting communication programs (radio
& TV )
information resources are typically provided by
service providers for free or restricted access
examples
on-line catalogues of products and
services
electronic delivery of multimedia information
products
on-line data-bases and data mining services
remote-monitoring sensored information
others
Information access and retrieval
it implies the need for
instrumental support for end-user
guidance in searching and
selecting information resources
made available through the
Network for such a purpose.
it is also needed to support
search and access of
Applications
50
Funzionalità per la Elaborazione specializzata
delle Informazioni e per l’Interazione
Costruttiva ed Esperenziale in Rete (1)
- Obiettivi e caratteristiche • Tali funzionalità consentono all’utente finale di disporre del
supporto di risorse di Rete con specifiche capacità di elaborazione
dell’informazione” (richieste dall’Applicazione)
• Sono funzionalità complementari a quelle indicate per l’accesso
diretto all’informazione
• Queste funzionalità includono l’impiego di risorse di elaborazione
dei dati finalizzate all’analisi e alla sintesi dell’informazione e dei
dati
51
Funzionalità per la Elaborazione specializzata
delle Informazioni e per l’Interazione
Costruttiva ed Esperenziale in Rete (2)
- Finalità dell’interazione “esperenziale” • Produrre - in formati elettronici e multimediali – nuovi oggetti virtuali
rappresentativi di specifiche conoscenze/capacità/creatività, individuali o
collettive, per loro usocondiviso o riservato
• Fornire il supporto strumentale per l’immersione attiva dell’utente finale in
ambienti interattivi virtuali di Rete, anche per esperienze personali individuali e
costruttive
• Fornire il supporto strumentale per esperienze virtuali, sia di tipo individuale
che sociale, in nuovi spazi di interazione che consentono di esprimere
sensazioni umane e percepire ambienti sociali, durante l’interazione dell’utente
finale, quale estensione dell’ambiente esperenziale reale.
52
Funzionalità per la Elaborazione specializzata
delle Informazioni e per l’Interazione
Costruttiva ed Esperenziale in Rete (3)
- Esempi Applicazioni e servizi finali che sfruttano questo tipo di funzionalità
essenziale di Rete:
– Accesso a giochi multimediali nella Rete, in modalità singola o
partecipata da più utenti;
– Accesso a forum tematici (anche in modalità anonima) orientati
alla comunicazione sociale interattiva attraverso la Rete;
– Accesso ad ambienti strumentali basati sulla Rete per il lavoro
cooperativo;
– Accesso ad ambienti strumentali per la formazione, il supporto a
esperienze di individui o di gruppi ispirate al “costruttivismo”,
53
per la formazione e il training mediante la Rete.
Funzionalità per la Elaborazione specializzata
delle Informazioni e per l’Interazione
Costruttiva ed Esperenziale in Rete (4)
Def:=allows the end-user to
access instrumental resources for
individual or cooperative activities
to enable
targeted information processing
experiential interaction
to process data which is at his disposal
for a specific objective such as research
and/or focused analysis and synthesis of
information
to produce new objects representative of
specific, individual or collective,
knowledge/skill/creativity for individual or
shared use
to experience active immersion in virtual
interactive environments, also for
constructivist experiences
Targeted Information processing & experiential interaction
multimedia electronic games
thematic forum
instrumental environment for cooperative work
learning environment
examples
allow new specific interaction and
relation modalities to be "virtually"
experienced
new space for human expression and
perception of a social and individual
environment as extension of real environment
for experience
54
Funzionalità essenziali per la
Teleazione (1)
• Consentono all’utente finale di eseguire le interazioni strumentali
di Rete necessarie per comandare e controllare azioni remote,
attuabili perifericamente nell’ambiente reale, mediante attuatori
automatici, controllabili attraverso la Rete.
• Presuppone l’impiego di un terminale per funzioni di comando e
di presentazione dell’informazione dalla parte dell’utente finale, e
di un terminale remoto con funzionalità di attuatore/sensore
• Il terminale remoto si configura come una “protesi dell’utente”,
finalizzata ad estendere le sue possibilità di azione, per la capacità
di osservazione e azione a distanza nell’ambiente reale.
55
Funzionalità essenziali per la
Teleazione (2)
- La Teleazione nella comunicazione interpersonale:
un esempio • Le stesse azioni di far squillare un telefono a distanza, o
di inviare una chiamata su un sistema di Instant
Messaging, possono essere considerate come funzionalità
di teleazione.
• In entrambi i casi queste operazioni non trasportano il
contenuto del messaggio ma, piuttosto, correttamente
interpretate come “chiamate” per l’azionamento del
mezzo principale di comunicazione.
56
Funzionalità essenziali per la
Teleazione (3)
• Esempi di applicazioni e servizi finali che utilizzano questo tipo di
funzionalità essenziale:
– Gestione remota di sistemi di tele-sorveglianza;
– Controllo a distanza
– Tele-assistenza e manutenzione tecnica a distanza di strumenti, applicazioni
domestiche (incluse le “applicazioni della domotica”), impianti industriali di
produzione, etc;
– Gestione remota di strumentazione medica per il monitoraggio clinico dei
pazienti;
– Tele-chirurgia;
– Uso/gestione remota di laboratori (es.. telelaboratori per scopi formativi e di
ricerca);
– etc.
57
Funzionalità essenziali per la
Teleazione (4)
Def:= allows the end-user to carry
out the instrumental Network
interactions needed to command
and control remote actions,
peripherally acting on the real
environment
tele-surveillance systems
it can be employed by the end-user for
remote activation and control of production,
assistance and management processes, to
be operated in a remote real environment
tele-command
tele-assistance and remote
technical-maintainance of instruments, home
appliances, (including the "domotic
applications"), industrial production plants,
etc.
remote management of medical instruments
for clinical monitoring of patients
management of remote instrumented
laboratories (also for training and research)
for acquisition of remote sensing data
information on the current status of the
peripheral process
to send the user commands through the
Network
examples
Teleaction
requires activation and
management of bidirectional
information flows
acts outside the Network directly
on the real external environment
is actuated through automatic
peripheral devices driven through
the Network
also seen as particular Network terminal
equipment devised for teleactions, at the
disposal of the end-user managing
them remotely
58
Interazioni e Relazioni in Rete
fra gli Utenti (1)
• Sono funzionalità di supporto strumentale diretto per
l’interazione terminale degli utenti (utenti finali, service
providers, etc.) in Rete, coinvolti nell’Applicazione.
• L’utente finale è chiamato, attraverso tale interazione, a
guidare l’esecuzione dell’Applicazione secondo i propri
requisiti ed obiettivi.
• Allo stesso tempo, gli utenti coinvolti nell’Applicazione
vengono a stabilire tra di loro una relazione, sia in modo
esplicito che implicito.
59
Interazioni e Relazioni in Rete
fra gli Utenti (2)
- Il processo di mutua accettazione della relazione • Nel momento in cui un utente finale accede all’Applicazione
fornita dal provider, crea o accetta una relazione implicita con il
provider.
• Affinchè tale relazione sia esplicita e stabilita in accordo fra
entrambe le parti, è necessario dunque avere un’accettazione
esplicita fra gli utenti coinvolti.
• La modalità con cui l’interazione e relazione in Rete viene
supportata strumentalmente, anche in modo da soddisfare i
requisiti individuali, soggettivi e relazionali delle persone,
determina una particolare caratteristica del funzionamento della
Rete, che in questo contesto delineiamo come una specifica
funzionalità essenziale della Rete.
60
Interazioni e Relazioni in Rete
fra gli Utenti (3)
- Obiettivi Tali funzionalità possono offrire specifico supporto strumentale per i seguenti
obiettivi:
─ interazione fisica uomo-macchina dell’utente finale mediante la propria
strumentazione terminale, secondo i propri requisiti soggettivi, nonché secondo le
caratteristiche esecutive dell’Applicazione.
─ attivazione e conformazione della sottostante relazione fra l’utente finale e gli altri
utenti coinvolti nelle Applicazioni, secondo i loro requisiti soggettivi e relazionali;
─ negoziazione ed accettazione reciproca del livello di qualità del servizio
dell’Applicazione, fra gli utenti coinvolti nella specifica Applicazione, 
definizione delle modalità esecutive dell’Applicazione stessa, sua personalizzazione,
secondo i corrispondenti requisiti soggettivi dell’utente finale;
─ assistere gli utenti finali nei loro processi cognitivi e decisionali, rispondendo ai
requisiti soggettivi individuali per l’usabilità e la soddisfazione personale in merito
alle Applicazioni in Rete e ai corrispondenti servizi finali erogati.
61
Interazioni e Relazioni in Rete
fra gli Utenti (4)
- Interazione dell’utente finale con il terminale • L’utente finale può agire fisicamente (con azioni manuali, comandi vocali, etc)
per controllare le Applicazioni, anche inserendo contenuti informativi (a voce,
testo, etc) utili alle Applicazioni
• Contemporaneamente, l’utente finale deve essere messo in grado di percepire
fisicamente l’informazione attraverso i propri sensi (vista, udito, etc), attraverso
sensazioni generate con la presentazione sul terminale stesso per la
comunicazione umana.
• Sia l’azione da parte dell’utente che la presentazione rivolta all’utente stesso
delle informazioni attraverso l’interfaccia uomo-macchina, contribuiscono
assieme ad attivare e integrare processi di percezione umana, cognitivi,
decisionali e di azione  condiziona l’efficacia e la qualità dell’interazione
• Deve essere garantito il supporto all’adattamento flessibile dell’Applicazione ai
requisiti variabili posti dai differenti tipi di strumentazione terminale e di
interfacce uomo-macchina, e/o da differenti fattori umani ed ambientali 62
che condizionano l’interfacciamento fra l’utente ed il proprio terminale.
Interazioni e Relazioni in Rete
fra gli Utenti (5)
- Modalità di negoziazione • La negoziazione richiede la fornitura di un supporto strumentale per assistere
gli utenti nel definire e stabilire le relazioni fra di loro, per le loro interazioni ai
fini dell’attivazione e dell’esecuzione dell’Applicazione secondo i rispettivi.
• Richiede preliminarmente di chiarire il ruolo degli utenti coinvolti (utenti
finali, providers, etc).
• L’accordo sulla relazione deve soddisfare i requisiti soggettivi dell’individuo
ed i requisiti relazionali secondo al tipologia/dominio applicativo
dell’Applicazione che intendono utilizzare gli utenti in questione. Per tali
Applicazioni, può essere richiesto un accordo sui livelli di qualità del servizio
(Service-Level Agreement), connessa anche alle possibilità di
personalizzazione dell’Applicazione.
63
Interazioni e Relazioni in Rete
fra gli Utenti (6)
- Il supporto alla negoziazione • Opportuno utilizzo dei profili soggettivi dell’utente, in modo
simmetrico, da parte di utenti e providers
• Appropriato utilizzo comune degli spazi di conoscenza
condivisa in Rete, prodotti dalle comunità di utenti finali, per il
soddisfacimento dei requisiti reputazionali nelle relazioni fra
utenti finali e service providers.
• Evoluzione di soluzioni e architetture per l’intermediazione e
personalizzazione simmetrica
64
Interazioni e Relazioni in Rete
fra gli Utenti (7)
- Relazioni simmetriche • Si osserva un uso crescente (in modo asimmetrico) di sistemi di gestione delle
relazioni commerciali in rete con i clienti (Customer Relationship Management –
CRM) da parte dei fornitori di servizi commerciali, per la penetrazione e la
crescita del proprio mercato.
• E’ possibile concepire un approccio simmetrico: ciò comporta, da parte degli
utenti finali, la disponibilità di un proprio supporto strumentale per la Gestione
delle Relazioni con i Provider (Provider Relationship Management – PRM). Ciò
implica, in modo reciproco, la profilazione dei provider (sistemi di e-PRM)
• Si delinea così una Gestione Mutua della Relazione fra Utenti (Mutual User
Relationship Management – MURM), che potrebbe anche avvalersi di uno
specifico supporto strumentale integrato (e-MURM) per funzioni di
intermediazione tra le diverse tipologie di utenti.
65
Interazioni e Relazioni in Rete
fra gli Utenti (8)
Def:= to instrumentally support
user Network interaction and
relation to cope with their
individual, subjective and
relational requirements
finally provides Application service
specification (personalization)
Relation among
users
explicit (eg: telephone call)
activated for the Application run
implicit (eg: with a service provide
accessing a Final Service)
Ne twork-base d use r inte raction and re lation
linked to physical and cognitive intrinsic
abilities of the person
conditioned by the usability of the
Applications
to the human-device physical
interaction of the end-user through his
terminal equipment
End user interaction
to help the end-users with human cognitive
and decisional processes for utmost usability
and personal satisfaction of Applications
an "instrumental interaction" is
activated among users' (end-user,
service providers) terminal
equipment of the users involved
in the Network-based Application
provides specific support
for the relation agreement between the
end-user and the other users to be involved in
the Applications
for the Application service level
agreement among the users involved in a
specific Application
66
Intermediazione e personalizzazione
simmetrica di relazioni & servizi (1)
- Processi strumentali per la personalizzazione dei servizi e la negoziazione in Rete Other user agents
Network
Shared
Knowledge
Spaces
End User
Profi le
Network
Interaction through
human -device
interface
C onstraints
coming from
socially
shared
values and
objectives
Other User
Profile
Users Relation
Negotiation
Management
End User
Agent
Other User
Agent
Users Relation
Agreement
"Reference End
User"
Knowledge
bases
Network
Interaction
Other User
Users
Application
Service -Level
Negotiation
Management
Instrumental
processes
Application
Service
Specification
(Personalisation)
67
Intermediazione e personalizzazione
simmetrica di relazioni & servizi (2)
Il processo di Negoziazione mediante agenti intelligenti
(esempio)
• “Agenti intelligenti sociali”, che interagiscono strumentalmente con gli agenti
individuali dei singoli utenti (utenti finali, provider), possono essere resi
strumentalmente operativi, al fine di mediare la negoziazione, sia per quanto riguarda le
relazioni tra utenti e sia gli accordi sul livello del servizio a livello applicativo.
• La scelta del provider e delle caratteristiche dell’Applicazione può essere
personalizzata mirando al rispetto dei requisiti individuali, soggettivi e relazionali degli
utenti coinvolti nell'Applicazione stessa.
• L'accordo di relazione può essere stabilito tra l’“utente finale” agente ed un altro
utente (es. provider), per le Applicazioni che possono coinvolgerli congiuntamente.
• Anche un accordo sul livello della qualità del servizio delle applicazioni può essere
così preventivamente stabilito.
68
Intermediazione e personalizzazione
simmetrica di relazioni & servizi (3)
- La personalizzazione • Le specifiche di servizio dell’Applicazione personalizzata possono
includere:
– l'indirizzo logico e il certificato dell'interlocutore remoto;
– gli accordi sui meccanismi di sicurezza e riservatezza;
– gli accordi sulla qualità del servizio delle Applicazioni;
– l'accordo sull'attribuzione del costo e sull'uso delle risorse di Rete;
– ogni altro accordo per la personalizzazione dell'Applicazione.
• La corrente evoluzione sistemica della Rete mira a soddisfare i
requisiti per la personalizzazione delle Applicazioni secondo lo
scenario esposto.
69
Intermediazione e personalizzazione
simmetrica di relazioni & servizi (4)
- Il ruolo di USP e NSK • Un ruolo base in questo tipo di architetture è giocato da:
• User Subjective Profile (USP): profilo soggettivo dell'utente; ottenuto attraverso la
rappresentazione soggettiva dell'utente (utente finale, provider) in forma digitale.
Può essere direttamente espresso dall'utente stesso, o e/o strumentalmente dedotto
monitorando l'attività di Rete dell'utente
• Network Shared Knowledge (NSK) spaces: spazi di conoscenza condivisa in rete.
Ha un ruolo fondamentale nella semplificazione dell'accesso dell'utente – o
dell'agente dell'utente che media strumentalmente le sue richieste – per tutte le
sorgenti di conoscenza credibili e condivise disponibili in Rete. Si adottano
ambienti strumentali che agevolano la costruzione ed il deposito di nuova
conoscenza, ospitanti anche processi collaborativi per la negoziazione culturale e
per lo sviluppo di nuovi domini concettuali, attraverso processi dialettici e attività
collaborative.
70
Intermediazione e personalizzazione
simmetrica di relazioni & servizi (5)
- Principi dell’Architettura logica • La precedente architettura potrà evolvere in applicazione dei seguenti
principi:
– il supporto strumentale personale è fornito a ciascun utente per aiutare i
suoi processi cognitivi e decisionali per l'interazione e la relazione
attraverso la Rete;
– lo sviluppo di USP e NSK, può essere utilmente impiegato per il
precedente obiettivo, ma deve prevedere anche soluzioni che consentono
l'autocontrollo da parte di ogni utente finale e di una comunità di utenti
finali;
– le soluzioni devono adottare un approccio simmetrico (democratico) per il
supporto strumentale alla negoziazione tra differenti categorie di utenti.
– si prospetta il consolidamento di un principio di Intermediazione
71
Fiduciaria.
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