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Quartiere Rinascimento (G. Giovannoni)

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Quartiere Rinascimento (G. Giovannoni)
“Quartiere del Rinascimento” a Roma
Studi e proposte di Gustavo Giovannoni, 1908-1918.
Planimetria dello stato attuale dell’area
corrispondente al Quartiere del
Rinascimento.
L’area corrispondente al Quartiere del
Rinascimento nella pianta della Direzione
Generale del Censo, 1866.
1908
1913
Proposta di sistemazione
per la via dei Coronari e
le sue adiacenze (1911),
planimetria autografa di
G.Giovannoni,
pubblicata nel 1913 su
“Nuova Antologia”.
Proposta di sistemazione del rione di Ponte (1911), planimetria autografa di G.Giovannoni.
Piazza di Tor Sanguigna, veduta prospettica , disegno di Arturo Viligiardi (1911), pubblicato
nel 1913 su “Nuova Antologia”.
Disegni di Arturo Viligiardi (1911), pubblicati nel 1913 su “Nuova Antologia”.
Via dei Coronari e
piazza S.Salvatore
in Lauro,
veduta prospettica.
Via dei Vecchiarelli
con il palazzo
omonimo, veduta
prospettica.
Via dei Coronari e piazza
S.Salvatore in Lauro, veduta
prospettica.
Proposta di sistemazione per la via dei Coronari e le sue adiacenze (1911), planimetria
autografa di G.Giovannoni, pubblicata nel 1913 su “Nuova Antologia”.
Pianta del Quartiere del
Rinascimento presentata
della Commissione Galassi
al consiglio comunale di
Roma nel giugno 1918.
Via dei Vecchiarelli
con il palazzo
omonimo, veduta
prospettica.
Via dei Coronari e
piazza S.Salvatore in
Lauro, veduta
prospettica.
Piazza di Tor Sanguigna,
veduta prospettica , disegno
di Arturo Viligiardi (1911),
pubblicato nel 1913
su “Nuova Antologia”.
“Quartiere del Rinascimento” a Roma
Sistemazioni viarie, diradamenti, ricostruzione, 1925-1940
Progetti e proposte
nei primi anni di regime
La “variante generale” al piano del Sanjust
1923-1924
Piano della commissione Manfredi
• Contenimento dell’espansione a
macchia d’olio della città
• Limitazione degli interventi sul centro
• Progressivo decentramento verso est
• Quartiere del Rinascimento
1925-1926
Planimetria della variante al Piano regolatore del
1909 per la sistemazione degli Edifici Universitari
Centrali
Veduta assonometrica della
sistemazione della zona della
Sapienza, prog. di A. Foschini
Prospetto della scuola elementare “Alberto Cadlolo”, realizzata da Vincenzo Fasolo nel 1925
sul Lungotevere Tor di Nona
Il dibattito urbanistico
e il piano regolatore del 1931
Le proposte di Giovannoni e Piacentini
1929
Progetto del gruppo “La Burbera”
• Riorganizzazione del tessuto 600-700esco ad est
del nucleo antico per migliorare la circolazione
del centro
• Realizzazione di due assi ortogonali di
attraversamento
• Salvaguardia della sola area nell’ansa del Tevere
• Conferma del tracciato della nuova arteria tra S.
Andrea della Valle e via Zanardelli
Planimetria del centro di Roma secondo il progetto presentato dal gruppo “La Burbera”
Progetto del Gruppo Urbanisti Romani
• Piano regolatore fondato sul decentramento
urbano e sul tentativo di salvaguardare
integralmente il centro
• Contenimento delle espansioni periferiche
• Realizzazione di insediamenti satelliti a
distanza da Roma
1930-1931
Nuovo piano regolatore di Roma
• Rinnega il decentramento
• Favorisce una disordinata espansione “a macchia
d’olio”
• Incrementa la densità edilizia in tutte le zone
• Per il centro prevede sventramenti e liberazioni
archeologiche, realizzazione di assi di
attraversamento e l’apertura di Corso del
Rinascimento
Planimetria del
Quartiere
Rinascimento
allegata al piano
regolatore di
Roma del 1931
La bonifica del quartiere e l’apertura del
Corso del Rinascimento
1932-1933
Planimetria del piano particolareggiato esecutivo per la zona a Nord del Quartiere del
Rinascimento, compresa tra il corso Vittorio Emanuele, il lungotevere Tor di Nona e via della
Scrofa
1935-1940
Planimetria della
zona di Corso del
Rinascimento, con
evidenziate le aree
da demolire ed i
relativi cinque lotti
relativi alla
ricostruzione
Planimetria generale del Corso del
Rinascimento secondo il progetto
definitivo di A. Foschini
Lotto I
Veduta del cantiere del
primo lotto dall’alto della
chiesa di S. Andrea
della Valle
Veduta delle demolizioni
dell’isolato compreso tra via
dei Sediari e vicolo del
Melone
Scorcio di via dei Sediari verso
S. Andrea della Valle, con a
sinistra le demolizioni
dell’isolato corrispondente al
lotto I
Il nuovo edificio di testata del
Corso del Rinascimento posto al
termine dell’isolato
corrispondente al lotto I, verso S.
Andrea della Valle
Fotomontaggio relativo all’edificio di
testata verso S. Andrea della Valle,
secondo un’ipotesi di modifica della
facciata elaborata da A. Foschini
Lotto III
Veduta del cantiere del lotto III, corrispondente
all’emiciclo Nord di piazza Navona
Veduta dell’emiciclo Nord di piazza
Navona, con i prospetti ripristinati
1937
Lotto IV
Scorcio di piazza delle Cinque Lune
verso la testata Nord del Corso del
Rinascimento
Scorcio della chiesa di San Salvatore in Lauro,
con il fianco nuovamente visibile grazie alle
demolizioni avviate nel 1938
Scorcio del Corso del Rinascimento verso S. Andrea della Valle, nel tratto compreso tra piazza
Madama ed il nuovo largo antistante la chiesa
QUARTIERE DEL
RINASCIMENTO
ESIGENZA DI
RINNOVAMENTO
si traduce in
PROBLEMA DI
RESTAURO
inteso come:
• intoccabilità dei “monumenti”
presenti nel quartiere
• valorizzazione dei “monumenti”
rispetto alla edilizia “minore”
• traslazione di facciate
ed a volte di interi edifici
CRITICA
OPERAZIONE URBANISTICA IN ITINERE
1936: BOTTAI, governatore di Roma
Dal punto di vista dell’estetica la nuova arteria rappresenterà un notevole elemento di valorizzazione di
pregevolissime fabbriche […] [Gli alzati delle fabbriche da costruire] , senza esser pedisseque copie del passato
dovranno intonarsi all’ambiente, costituendo quasi elementi di secondo piano rispetto ai maestosi edifici che
fronteggeranno la nuova arteria. Inoltre s’è prevista la riproduzione in essi di alcuni fra i più interessanti prospetti
delle case che si demoliranno, impiegando di nuovo gli elementi decorativi in pietra da taglio.”
1937: FOSCHINI
“Con questa variante il Corso del rinascimento diverrà quasi completamente rettilineo assumendo un carattere più
aderente allo spirito urbanistico romano.”
AD INTERVENTO ULTIMATO
1946: GIOVANNONI
“ […] Quanto al Corso del Rinascimento […] La via presenta interesse per la modalità del suo tracciato, pei risultati
economici dell’impresa e per l’esperimento dell’adattarsi all’ambiente della moderna architettura. […]. All’attivo
della sistemazione del Corso del Rinascimento si debbono porre: lo scoprimento dei resti dello Stadio Domizianeo,
il restauro di una casa con bellissima zona basamentale a bugnato, di tipo raffaellesco, ricostruita integralmente su
piazza dell’Apollinare, gli studi per la liberazione ed il completamento d’un magnifico cortile, forse del Vignola, nei
casamenti verso via dell’Anima; ed il complesso nel bilancio il bene supera il male […].
CRITICA NEGATIVA
1950: MURATORI
“[…]è in questo clima che sorgono i primi orientamenti verso il restauro e la restituzione dei nuclei storici delle
vecchie città, tra i quali va citata in primo luogo la teoria del diradamento affacciata dal Giovannoni. […] Questo
orientamento, al quale conviene riconoscere la grande importanza innovatrice, appare oggi un compromesso
insufficiente e indeciso tra il vecchio e il nuovo […], perché ebbe dell’antico un interesse prevalentemente
antiquario e vide nell’ambiente, più che un valore architettonico compiuto, un sentimentale quadro pittoresco.
L’organismo urbano con il suo tipico tessuto edilizio, il caratteristico originale ritmo spaziale delle sue vie e delle
sue piazze risulta troppo spesso ugualmente distrutto e confuso dai vuoti delle pur limitate e dosate demolizioni”.
1979: APOLLONI GHETTI
1979: CEDERNA
1992: CURUNI
1994: CAPERNA
:”[…] Gli aspetti metodologici […] non sono sfiorati da alcuna riflessione o revisione critica [da parte del
Giovannoni], […]; e di essi pertanto è ribadito ogni valore. Piuttosto l’ accento è posto dal Giovannoni sulla
mancata metodicità ed organicità degli interventi, a causa dell’inefficacia della gestione realizzativa. Ed a questo
dunque egli viene ad addebitare la qualità dei risultati”.
CRITICA POSITIVA
1994: SPAGNESI
“[…] Questa strada […] può essere considerata tale da non far rimpiangere […] quanto si è perduto con la sua
realizzazione: essa è a sua volta una testimonianza importante e significativa di quagli anni della storia della città
e ne rappresenta la manifestazione concreta dei suoi nuovi valori figurativi”.
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