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Diapositiva 1 - Veritatis Splendor

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Diapositiva 1 - Veritatis Splendor
Nell’ultima parte del Salterio sono inserite due raccolte:
i canti del pellegrinaggio o “canti delle ascensioni”
e “ l’Hallel ” o lode.
Grida di supplica attraversano ancora la preghiera,
ma già splende la gioia del pellegrino che si avvicina
al Signore; la vibrante acclamazione alla presenza di Dio
trasformerà il finale del Salterio in una meravigliosa
sinfonia della felicità.
Gli apostoli si ispirano a questo testo per proclamare
la gloria del Cristo risorto, Signore dell’universo.
Oracolo del Signore al mio Signore:
“ Siedi alla mia destra, finché
io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi ”.
dal Sal. 109
Non ci può essere altra fonte di felicità:
misericordia, tenerezza, e giustizia.
I sentimenti che Dio stesso ha.
Egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre
la sua potenza s’innalza nella gloria.
dal Sal. 111
Esaltando la salvezza del povero umiliato
e della donna abbandonata,
Solleva l’indigete dalla polvere,
dall’immondizia rialza il povero.
Israele mantiene viva la speranza di un meraviglioso
rinnovamento nei tempi messianici.
per farlo sedere tra i i principi,
tra i principi del suo popolo.
dal Sal. 113
E il sacerdote immolato misticamente,
la vittima divina, dice ancora: “Ti offriamo, Padre”
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.
…. il calice della salvezza
dal Sal. 114
Dal popolo giudaico la misericordia di Dio si espanderà,
per mezzo di Gesù, su tutti gli uomini.
Lodate il Signore, popoli tutti,
voi tutte nazioni, dategli gloria.
dal Sal. 116
E’ il Salmo dell’intimità spirituale,
dell’amore verso Dio, che è fare la sua volontà.
Ho aderito ai tuoi insegnamenti, Signore
che io non resti confuso.
Corro per la via dei tuoi comandamenti,
perché hai dilatato il mio cuore.
dal Sal. 118
La strada comporta fatiche, difficoltà, ma il Signore
protegge ognuno dei suoi. Una preghiera per il cristiano
nel tempo dell’incertezza
Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
dal Sal. 120
Gli occhi umilmente e ostinatamente rivolti verso il Signore.
Può un uomo essere più vero davanti a Dio?
A te levo i miei occhi,
a te che abiti i cieli.
dal Sal. 122
Il Salmo rappresenta anche la fede in un avvenire
ancor più meraviglioso, la riunificazione di tutti
attorno al Messia.
Nell’andare se ne va e piange,
portando la semente da gettare.
Ma nel tornare viene con giubilo,
portando i suoi covoni.
dal Sal. 125
E che ardire da parte del credente che ha peccato!
Reclama la grazia, la parola che dà la vita, la luce.
L’anima mia attende il Signore
più che le sentinella l’aurora.
dal Sal. 120
“ Se non sarete come bambini, non entrerete
nel regno dei cieli “ ( Mt 18, 3)
Io sono tranquillo e sereno
come bimbo svezzato in braccio a sua madre.
dal Sal. 130
Israele attende quel discendente di Davide
che stabilirà per sempre il regno di Dio,
lui sarà il Consacrato (Messia, Cristo)
Là farò germogliare la potenza di Davide,
preparerò una lampada al mio consacrato.
dal Sal. 131
Con gli accenti del “ grande Hallel ” il cristiano
canta la Pasqua universale, in attesa dell’Alleluja eterno.
Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi:
perché eterna è la sua misericordia.
dal Sal. 135
I mistici vivono di questo stupore:
Dio è presente al mio essere più profondamente
di quello che lo sia io stesso.
se li conto sono più della sabbia,
se li credo finiti con te sono ancora.
Quanto profondi per me i tuoi pensieri,
quanto grande il loro numero, o Dio;
dal Sal. 135
“ Vegliate e pregate per non cadere in tentazione “
Questa è la raccomandazione di Gesù ( Mt 23, 41 )
Ma l’olio dell’empio non profumi il mio capo;
fra le loro malvagità continui la mia preghiera.
Mi percuota il giusto e il fedele mi rimproveri,
dal Sal. 140
Ecco uno sconosciuto nel momento della sventura
che vive la passione di innumerevoli uomini.
Dietro di lui si intravede Gesù.
Ascolta
la mia
supplica:
Guarda
a destra
e vedi:
ho toccato
il fondo dell’angoscia.
nessuno
mi riconosce.
dal Sal. 140
La speranza di una umanità, ricolmata finalmente
dai doni di Dio.
siano migliaia i nostri greggi,
a Trabocchino
miriadi nelle
nostre
campagne.
di frutti
d’ogni
specie
dal Sal. 143
E così il cantore riconosce la presenza di Dio
nel mondo, nella storia e nella vita.
Una generazione narra all’altra le tue opere,
annunzia le tue meraviglie.
Proclamano lo splendore della tua gloria
e raccontano i tuoi prodigi.
dal Sal. 144
“ Hallel ” in questo grande coro, in questa sinfonia
destinata a non finire mai, è la pregustazione e il preludio
delle acclamazioni dell’eternità.
Egli è fedele per sempre,
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
dal Sal. 143
La riconoscenza e la gioia contemplativa:
i benefici naturali di Dio sono per tutti.
fa germogliare la terra sui monti.
Egli copre il cielo di nubi,
prepara la pioggia per la terra,
dal Sal. 146
Tutto l’universo e tutte le creature della terra
sono invitate alla lode di Dio.
Lodatelo voi tutti suo angeli,
lodatelo voi tutte sue schiere.
dal Sal. 148
Sulla terra le lodi si rispondono senza fine.
Tutto si compie nell’immensità della gloria di Dio
Ogni vivente dia lode al Signore.
Lodatelo con timpani e danze,
lodatelo con cembali squillanti,
ALLELUJA
dal Sal. 150
In questa serie di 5 pps. “Libri del Salterio “ i commenti dei Salmi
sono tratti da La Bibbia a cura dei Gesuiti di “ La Civiltà Cattolica “
Realizzazione di Pietro Vanetti S. J.
musica: SINFONIA N. 5 – I MOV.
di L. Van Beethoven
elaborazione di marcello abbondi
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