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A Sacca - EPE Italiana Srl

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A Sacca - EPE Italiana Srl
Documento1
03-11-2005
13:49
Pagina 1
ACCUMULATORI
IDROPNEUMATICI
A SACCA
EPE ITALIANA Srl
INTERNATIONAL
AUSTRALIA
BELGIUM
LUXEMBOURG
BRAZIL
CANADA
EGYPT
SLOVAKIA REPUBLIC
HUNGARY
CZECH REPUBLIC
CHINA
DENMARK
FRANCE
GERMANY
GREAT BRITAIN
GREECE
HOLLAND
INDIA
ISRAEL
KOREA
MALAYSIA
MEXICO
MOROCCO
NORWAY
POLAND
SINGAPORE
SLOVENIA
SOUTH AFRICA
SPAIN
SWITZERLAND
TAIWAN
THAILAND
TURKEY
EPE ITALIANA Srl
Viale Delle Rimembranze
di Greco, 45
I-20125 Milano - Italy
tel. 0039 02 67071076
fax 0039 02 67071055
www.epeitaliana.it
[email protected]
EPE ITALIANA Srl
Indice
Pag.
1.
Generalità
3
2.
Impieghi principali
4-5
3.
Scelta dell’accumulatore
6 -17
4.
Serie alte pressioni
18 - 19
5.
Serie basse pressioni
20 -21
6.
Serie ASME U.S.
22
7.
Bombole addizionali
23
8.
Attacchi flangiati lato liquido
24
9.
Tronchetti antipulsazione
25
10.
Valvole di massima lato liquido
26
11.
Valvole di sicurezza lato gas - liquido
27
12.
Blocchi di collegamento e protezione serie B 10 - 20
28 - 29
13.
Blocco di collegamento e protezione serie BS 25 - 32
30 - 31
14.
Blocco di collegamento serie BC - lato gas
32
15.
Elementi di fissaggio
33
16.
Apparecchiatura di precarica e controllo
34 - 35
17.
Sacche di ricambio per accumulatori
36 - 37
18.
Batterie di accumulatori
38
19.
Installazione
39
20.
Controllo e gonfiaggio
40
21.
Manutenzione e riparazione
22.
Filiali e rappresentanze nel mondo
41 - 42
43
®
1
General
Generalità
1.1 Definizione e funzionamento
L’accumulatore idropneumatico è un apparecchio che rende possibile, nei circuiti idraulici, un notevole accumulo di energia in spazi
contenuti. Essendo i liquidi praticamente incomprimibili, perciò non idonei all’accumulo di energia, lo scopo viene raggiunto sfruttando
la grande comprimibilità dei gas (fig. 1):
A) In un contenitore (corpo accumulatore) è montato un separatore elastico (sacca).
B) Da un’apposita valvola si immette gas inerte (azoto) nella
sacca a pressione PO. La sacca si espande occupando tutto
il volume interno del corpo accumulatore VO.
C) Quando la pressione P1 nel circuito supera la pressione di
precarica PO, si ha l’apertura della valvola liquido e la compressione della sacca con riduzione del volume a V1.
P2 - V2
PO - VO
D) Aumentando la pressione del liquido a P2, si ha una riduzione
del volume del gas a V2 con aumento della sua pressione in
modo da equilibrare la pressione del liquido.
Questo significa che c’è stato un accumulo di liquido in pressione ∆V = V1 – V2 vale a dire un accumulo di energia potenziale di cui potremmo disporre nei modi e nei tempi più opportuni (v. cap. 2).
A
P1 - V1
B
C
D
fig. 1
1.2 Caratteristiche costruttive
Gas valve
La realizzazione pratica di quanto sopra si ha con gli accumulatori a
sacca EPE che sono costituiti essenzialmente dal corpo
accumulatore, dalla sacca, dalla valvola gas e dalla valvola
antiestrusione e attacco liquido (fig. 2):
corpo accumulatore è un recipiente a pressione,
• Ilgeneralmente
in acciaio al carbonio ad alta resistenza forgiato o
saldato, costruito secondo le vigenti normative internazionali.
Per impieghi particolari il corpo può essere nichelato, costruito in
acciaio inox, rivestito con verniciature speciali, ecc.
La sacca che separa il gas dal liquido è costruita,
• nella
versione standard, in gomma a base nitrilica.
Shell
Per impieghi particolari sono disponibili sacche a base di butile,
neoprene, etilene-propilene, ecc. La caratteristica principale della
sacca EPE, che la rende unica nel suo genere, è data dal
particolare procedimento di costruzione che ne rende possibile la
realizzazione in un pezzo unico senza giunzioni, anche per le
grandezze maggiori, in modo da evitare tutti gli inconvenienti che
un incollaggio mal realizato può comportare.
Altro vantaggio della sacca EPE è dato dalla valvola gas che,
non essendo vulcanizzata alla sacca, può esserne agganciata e
sganciata in modo facile e sicuro.
Ciò dà la possibilità di fornire la stessa sacca con valvola gas in
diverse versioni, o di recuperare la valvola contribuendo alla
riduzione del costo dei ricambi.
Bladder
Poppet valve
valvola gas è costituita da un corpo, da un disco
• inLaacciaio
gommato che aggancia il corpo alla bocca della sacca
e garantisce una perfetta tenuta, e da una valvola di ritegno per il
gonfiaggio dell’accumulatore.
La sacca completa di valvola viene fissata al corpo accumulatore
da un dado. Il coperchio serve di protezione alla valvola di
ritegno.
Fluid port valve
valvola antiestrusione - attacco liquido svolge
• La
la funzione di contenimento della sacca precaricata di azoto e nel
Bleed
contempo permette il passaggio del liquido.
Gli accumulatori della serie alta pressione utilizzano la valvola a
fungo, mentre per la bassa pressione viene impiegato un disco
forato. In questo caso la pressione di precarica non può superare
i 15 bar.
fig. 2
3
®
2
Impieghi principali
2.1 Accumulatore di energia
2.3 Riserva di energia per emergenza
Nei circuiti idraulici in cui si presenti la necessità di fornire
grandi portate per brevi periodi, alternate da erogazioni più modeste o nulle, I’impiego dell’accumulatore si rivela utilissimo
ai fini di un risparmio sia nel costo dell’installazione (pompe e
motori più piccoli) sia nei costi di esercizio.
Il ciclo operativo di fig. 3 richiederebbe una pompa con portata Q2. Impiegando l’accumulatore oleopneumatico è possibile
immagazzinare olio durante i tempi (t2 – t1) e (t4 – t3) in cui la
richiesta è bassa o nulla, per riutilizzarlo in t1 e t3—t2 quando
la portata richiesta supera la portata della pompa Q1.
Questa deve essere proporzionata in modo da avere i volumi
V1 + V2 ≤ V3 + V4.
Numerosissimi i campi di utilizzo fra cui: presse ad iniezione,
trafile per termoplastici (cambio filtri), linee transfert, impianti
per acciaierie, laminatoi, macchine utensili, presse idrauliche, ecc.
Nei casi di mancanza improvvisa di energia o guasto alla pompa, I’accumulatore può sopperire come fonte di energia di riserva per completare un ciclo operativo o, quantomeno, riportare
gli attuatori nella posizione voluta in modo da evitare i possibili danni che una brusca interruzione provocherebbe nella
macchina o nel prodotto.
Inoltre, il fatto di avere sempre disponibile e facilmente utilizzabile dell’energia, ne rende conveniente l’impiego nei casi in
cui necessiti un azionamento veloce ed improvviso di una porta
o paratia di sicurezza, di un interruttore elettrico, un deviatore
una valvola di sicurezza, un freno d’emergenza, ecc.
Altro impiego tipico è come riserva di combustibile per una
temporanea alimentazione dei bruciatori delle centrali termiche.
In fig. 5 il bloccaggio di sicurezza B può essere allentato, in
mancanza di energia, azionando manualmente l’elettrovalvola
A che utilizza l’energia dell’accumulatore.
Portata
2.4 Compensatore di volume
Ciclo
In un circuito idraulico chiuso, a causa del diverso coefficiente
di dilatazione termica delle tubazioni e dell’olio, si possono verificare aumenti di pressione coll’aumentare della temperatura.
L’adozione di un accumulatore oleopneumatico assorbe la
variazione di volume dell’olio evitando possibili danni a valvole
guarnizioni, strumenti di misura, ecc.
Altri casi tipici di utilizzo: raffinerie ed oleodotti.
Tempo
2.2 Smorzatore di pulsazioni
2.5 Compensatore di pressione
Le pompe a pistoni o a membrana producono inevitabilmente
una pressione pulsante nel circuito idraulico.
Questo fatto pregiudica sia il buon funzionamento dell’impianto
che la durata dei componenti.
L’inserimento di un accumulatore a sacca nella linea di mandata in prossimità della pompa, ne smorza le oscillazioni
entro valori accettabili (fig. 4).
Utilizzi tipici: pompe con numero basso di pistoni, pompe
dosatrici, ecc.
Ove si presenti la necessità di avere una pressicne statica
costante per un periodo anche lungo, è indispensabile l’impiego dell’accumulatore che compensi le fughe d’olio, i drenaggi, ecc.
La stessa funzione viene svolta dinamicamente dall’accumulatore nel compensare gli inevitabili sbalzi di pressione che si
verificano nel circuito durante il ciclo operativo.
Gli impieghi più tipici si hanno: nei sistemi di serraggio (fig. 6),
piani di caricamento, presse per vulcanizzazione, macchine
utensili, impianti di Iubrificazione, ecc.
4
®
2
Impieghi principali
2.6 Bilanciamento di forze
2.9 Molla idraulica
Il bilanciamento di un peso o di una forza può essere fatto
mediante un cilindro comandato da un accumulatore.
È possibile così evitare ingombranti contrappesi con evidenti
vantaggi negli ingombri e nel peso delle macchine.
Impieghi comuni per macchine utensili (fig. 7), bracci delle gru, ecc.
L’accumulatore oleopneumatico può essere impiegato con vantaggio in sostituzione di molle meccaniche, ad esempio, nello
stampaggio con imbutitura profonda (fig. 10).
La spinta nei premilamiera può essere regolata facilmente e
con precisione entro limiti piuttosto ampi agendo solo sulla
pressione dell’olio senza dover sostituire molle o supporti.
2.10 Separatore di fluidi (transfert)
Per come è concepito, l’accumulatore è di per se un separatore
fra due fluidi (normalmente olio e azoto).
Questa sua caratteristica viene sfruttata in tutti quei casi in cui
si debba trasferire energia sotto forma di pressione fra due
fluidi diversi (liquidi o gassosi) che non debbano venire in contatto fra loro. Da ciò la denominazione di TRANSFERT.
Nella fig. 11 è indicato lo schema semplificato per una prova
a fatica del serbatoio S sottoposto a pressione interna con
acqua. La spinta pulsante viene data da una centralina che
azionando ad intermittenza il pistone P trasferisce nell’accumulatore una certa quantità d’olio e, dall’accumulatore, la
stessa quantità d’acqua, nel serbatoio, alla stessa pressione.
Altri frequenti impieghi si hanno nell’industria petrolchimica.
2.7 Assorbitore colpi d’ariete
La rapida chiusura di una valvola d’arresto crea un’onda d’urto
che si propaga all’interno della canalizzazione.
Questa sovrapressione pulsante che danneggia componenti e
impianti, può essere ridotta o neutralizzata da un accumulatore.
Usi comuni negli: acquedotti (fig. 8), oleodotti, circuiti di distribuzione del carburante, impianti di lavaggio, ecc.
La fig. 11A mostra un’applicazione tipica di TRANSFERT fra
liquido e gas, cioè l’uso dell’accumulatore con bombole addizionali di gas.
Questa applicazione e conveniente in quei casi in cui la resa
di liquido richiesta è piuttosto grande rispetto alla piccola
differenza fra le pressioni di lavoro.
Per limitare la capacità complessiva, e quindi il numero degli
accumulatori necessari, si aumenta il volume del gas disponibile collegando gli accumulatori con bombole addizionali
(v. cap. 3.11).
2.8 Ammortizzatore d’urti
Gli urti meccanici nelle macchine movimentate idraulicamente
sono facilmente assorbibili dall’accumulatore.
Tipici gli impieghi nei carrelli elevatori, nelle gru semoventi,
mietitrebbiatrici, tritasassi, sospensioni di autoveicoli (fig. 9), ecc.
5
®
3
Scelta dell’accumulatore
3.1 Criteri di scelta
3.2 Pressione di precarica
Nella scelta di un accumulatore entrano in gloco diversi parametri.
Fra i più importanti da tenere presenti sono:
La scelta della pressione di precarica dell’accumulatore ha una
fondamentale importanza se si vuole ottenere il massimo rendimento operando, nel contempo, in condizioni che non pregiudichino la durata dei suoi componenti.
Il massimo accumulo (o restituzione) di liquido si ha, in teoria,
con una pressione di precarica PO il più vicino possibile alla
pressione minima utile di funzionamento.
In pratica per avere un certo margine di sicurezza ed evitare la
chiusura della valvola di fondo durante il funzionamento, viene
adottato (tranne in casi particolari sottoindicati) il valore:
a) Pressioni di lavoro minima P1 e massima P2
Il valore di P2 deve essere inferiore o uguale alla pressione
di esercizio massima dell’accumulatore da scegliere, per evidenti ragioni di sicurezza.
P2
Il valore di P1 deve essere contenuto nel rapporto
< 4,
PO
valori entro i quali si ha la maggior efficienza e durata dell’accumulatore. (La determinazione della precarica PO al cap. 3.2).
PO = 0,9 P1
b) Volume ∆V del liquido da accumulare o prelevare
I valori limite di PO sono: PO min ≥ 0,25 x P2
Dato indispensabile, oltre ai valori della pressione massima
e minima, per il dimensionamento dell’accumulatore.
PO max ≤ 0,9 P1
c) Modo e/o campo d’impiego
Valori particolari si hanno per:
Compensatore di pulsazioni e ammortizzatore
È importante stabilire se il gas durante ll ciclo è sottoposto
a trasformazione isotermica o adiabatica:
Se la compressione (o espansione) è lenta, (superiore a 3 minuti) tale da permettere al gas dl mantenere la temperatura
pressochè costante, si ha la trasformazione ISOTERMICA.
(Stabilizzatore di pressione, bilanciatore di forze, compensatore di volume, alimentazione nei circuiti dl lubrificazione).
In tutti gli altri casi (riserva di energia, compensatore di pulsazioni, assorbitore dei colpi d’ariete, ecc.) lo scambio di calore con l’ambiente è trascurabile data la velocità con cui
si opera.
Si hanno perciò contemporaneamente variazioni di pressione
e temperatura dei gas, cioè si opera in trasformazione
ADIABATICA.
Indicativamente si ha la trasformazione adiabatica quando
la durata della compressione o espansione è inferiore ai 3
minuti.
PO = 0,6 ÷ 0,75 Pm
oppure
PO = 0,8 P1
dove:
Pm = pressione media di funzionamento
Assorbitore colpi d’ariete
PO = 0,6 ÷ 0,9 Pm
dove:
Pm = pressione media di lavoro a flusso libero
Accumulatore + bombole addizionali
d) Temperatura d’esercizio
PO = 0,95 ÷ 0,97 P1
Può essere determinante per la scelta dei materiali (sacca
contenitore) e influire sulla pressione di precarica e perciò
sul volume dell’accumulatore.
Il valore PO è valido per la TEMPERATURA MASSIMA Dl FUNZIONAMENTO PREVISTA DALL’UTILIZZATORE.
e) Tipo di liquido
Il controllo o il gonfiaggio dell’accumulatore si effettua quasi
sempre a temperature diverse da quelle di funzionamento θ 2
per cui il valore PO alla temperatura di controllo θ c diventa:
Determinante per la scelta dei materiali.
f) Portata massima richiesta
A parità di ∆V richiesto la grandezza o l’attacco dell’accumulatore possono variare in funzione della portata istantanea
necessaria.
POC = PO θ
c
+ 273
θ 2 + 273
per
g) Luogo di installazione
È importante stabilire il Paese in cui opererà l’accumulatore
e di conseguenza il collaudo richiesto.
θ c = 20°C si ha
PO(20°) = PO
Tenuto conto di quanto sopra l’accumulatore sarà completamente definito determinandone il volume e la pressione di precarica, in funzione dell’applicazione.
293
θ 2 + 273
N.B. La pressione di precarica degli accumulatori forniti direttamente dalla fabbrica si riferisce ad una temperatura di 20°C.
6
®
3
Scelta dell’accumulatore
3.3 Principi di calcolo
Nei casi in cui serva un calcolo più preciso si possono usare i
valori intermedi di n in funzione di t, cioè della durata della
compressione o espansione, secondo quanto indicato nel diagramma (fig. 13).
La compressione e l’espansione del gas nell’accumulatore avvengono secondo la relazione dei Boyle - Mariotte sui cambiamenti di stato nei gas perfetti:
PO · VOn = P1 · V1 n = P2 · V2 n
Nel diagramma di lavoro (fig. 12) è esemplificato graficamente
la costanza del prodotto pressione • volume all’interno delI’accumulatore.
N.B. In tutti i calcoli le pressioni sono espresse in bar assolutl
e le temperature in gradi Kelvln.
3.4 Calcolo del volume in
trasformazione isotermica
Essendo n = 1 la relazione di Boyle - Mariotte diventa:
dove:
VO = Volume dell’azoto alla pressione PO di precarica (litri).
È il volume massimo di gas che può contenere l’accumulatore e coincide, o è leggermente inferiore, alla
capacita nominale.
da cui
V1 = Volume azoto alla pressione P1 (litri)
e
La differenza fra il volume V1 (a pressione di lavoro minima) e
V2 (a pressione di lavoro max) dà la quantità di liquido accumulata (vedi cap. 1.1):
V2 = Volume azoto alla pressione P2 (litri)
∆V = Volume di liquido reso o accumulato (litri)
PO = Pressione di precarica (bar)
P1 = Pressione di lavoro minima (bar)
P2 = Pressione di lavoro massima (bar)
n
da cui:
= Esponente politropico
La curva della variazione del volume rispetto alla pressione dipende dall’esponente n che, per l’azoto, è compreso fra i valori
limite di:
n = 1
Il volume dell’accumulatore sarà:
Nel caso in cui la compressione o la decompressione
dell’azoto avvenga così lentamente da permettere un
completo scambio termico fra il gas e l’ambiente
esterno, cioè si operi a temperatura costante, in Trasformazione isotermica.
n = 1,4 Quando si operi così rapidamente da non permettere
alcuno scambio termico con l’ambiente esterno.
In questo caso si ha la Trasformazione adiabatica.
che si può anche scrivere
In realtà queste condizioni ideali non si verificano mai.
Tuttavia si può dire, con ragionevole approssimazione, che
nell’impiego dell’accumulatore quale compensatore di volume,
compensatore di fughe o di lubrificazione e compensatore di
pressione statica si operi in regime di trasformazione isotermica.
Nelle altre applicazioni come accumulatore di energia, smorzatore di pulsazioni, propulsore in casi di emergenza, compensatore di pressione dinamica, assorbitore colpi d’ariete, ammortizzatore d’urti, molla idraulica, ecc. si può ritenere, con
buona approssimazione, che l’accumulatore operi in regime di
trasformazione adiabatica.
ponendo in evidenza il fatto che il volume dell’accumulatore
aumenta coll’aumentare di ∆V, col diminuire di PO e della differenza fra le due pressioni di lavoro P1 e P2.
I valori di ∆V e VO si possono ricavare, più rapidamente, anche
dai diagrammi di pag. 12 e 13.
7
®
3
Scelta dell’accumulatore
3.4.1 Compensatore di volume (isotermica)
,
Un tipico esempio di calcolo in trasformazione isotermica si ha
nell’impiego dell’accumulatore come compensatore di volume.
b) Se si dovesse calcolare dopo quanto tempo deve intervenire
la pompa per caricare l’accumulatore da 15 L per mantenere
le condizioni poste In a) avremmo:
Si abbia una tubazione di Ø i = 77,7 mm lunga 120 m in cui scorre petrolio a 10 bar di pressione alla temperatura θ 1 = 10°C
e θ 2 = 45°C.
La variazione di pressione ammessa è ± 8%.
La variazione di volume sarà:
VO = 14,5 L di azoto per l’accumulatore AS15P360 (v. pag. 18)
∆V = VT ( θ 2 – θ 1) (ß - 3 α )
dove:
per cui:
La soluzione del problema richiede l’applicazione di una batteria
di 3 accumulatori del tipo AS 55P30...
3.5 Calcolo del volume in
trasformazione adiabatica
Partendo dalla relazione fondamentale
3.4.2 Compensatore di fughe (isotermica)
a) Si abbia una pressa che lavora a 200 bar e che debba mantenere per tutto il tempo di vulcanizzazione lo stampo chiuso con pressione costante. Pressione minima ammessa
198 bar. Dopo la chiusura dello stampo la pompa d’alimentazione viene esclusa.
Le perdite d’olio sono dell’ordine di 2 cm3/min.
Tempo di vulcanizzazione 60 min.
seguendo quanto indicato per il calcolo isotermico si ha:
dove 1 = 0,7143
n
∆V = Ql • t = 0.002 x 60 = 0,12 L
PO = 0,9 • 198 = 178 bar
P1 = 198 bar
P2 = 200 bar
Le formule sono valide quando si lavora in trasformazione
adiabatica sia in fase di espansione che di compressione.
Si tenga presente inoltre che la resa dell’accumulatore, e perciò il calcolo dello stesso, è influenzata sia dalla pressione che
dalla temperatura d’esercizio. (v. cap. 3.6 e 3.7).
I valori di ∆V e VO si possono ricavare, più rapidamente, anche
dai diagrammi di pag. 14 e 15.
La capacità in eccesso dell’accumulatore standard più prossimo al
valore calcolato è 15 L. Laccumulatore scelto è AS 15P360...
8
®
3
Scelta dell’accumulatore
Esempio:
si debba calcolare il volume dell’accumulatore avendo i seguenti dati:
3.6 Influenza della temperatura
Se si prevede che la temperatura di esercizio dell’accumulatore
possa avere un’escursione sensibile, è bene tenerne conto nel
calcolo del volume.
Infatti è chiaro che se i calcoli fatti li riferiamo alla temperatura
massima, anche la pressione di precarica sarà riferita alla stessa temperatura; quando la temperatura scenderà avremo una
diminuzione della pressione di precarica secondo la legge di
Gay Lussac sul rapporto fra pressioni e volumi e, conseguentemente, una minore capacità di accumulo.
Sarà perciò necessario avere un VO maggiore per accumulare
o rendere la stessa quantità di liquido ∆V. (v. cap. 3.4)
Volume reso
∆V = 1,7 L in 2 s
Pressione minima
P1 = 50 bar
Pressione massima
P2 = 115 bar
Temperatura d’esercizio
= +25°C ÷ +70°C
La pressione di precarica riferita alla temperatura massima è:
La relazione tra i volumi e le temperature è:
PO = 0,9 P1 = 45 bar
Il volume, calcolato in trasformazione adiabatica, sarà:
VOT
= VO T2
T1
dove:
T2 =
T1 =
VO =
VOT =
θ 2 (°C) + 273 = temp. max di funzionamento (°K)
θ 1 (°C) + 273 = temp. minima di funzionamento (°K)
Volume calcolato senza tener conto dell’escursione
termica ( L)
Volume maggiorato per l’escursione termica ( L)
3.7 Coefficiente di correzione per alte pressioni
Il comportamento dell’azoto industriale impiegato negli accumulatori si discosta rispetto al gas ideale cui si riferiscono le formule,
coll’aumentare della pressione.
Di questo è bene tener conto per pressioni d’esercizio P2 > 200 bar sia per la trasformazione isotermica che adiabatica.
Il valore di VO diventa:
VOr = VO (isotermica)
Ci
VOr = VO (adiabatica)
Ca
Il valore di accumulo ∆V diventa:
∆Vr = ∆V · Ci (isotermica)
∆Vr = ∆V · Ca (adiabatica)
Dove:
Vor
= Volume reale dell’accumulatore da
usare per le pressioni di esercizio
P1 e P2.
∆Vr
= Resa reale ottenuta dall’accumulatore per le stesse pressioni.
Ci, Ca = Coefficienti ricavabili dai diagrammi
di fig. 14 e 15.
9
®
3
Scelta dell’accumulatore
3.8 Riserva di energia per emergenza
3.9 Compensatore di pulsazioni
Caso tipico in cui si ha un accumulo lento (isotermico) e una
resa veloce (adiabatica).
Caso tlpico di calcolo in trasformazione adiabatica data l’alta
velocità di accumulo e resa.
La quantità di liquido ∆V da considerare nel calcolo dipende
dal tipo e dalla cilindrata della pompa:
Il volume sarà dato da:
Il volume diventa
e la resa da:
dove:
n
= 1,4 coefficiente adiabatico (fase di resa veloce)
nc
= 1 ÷ 1,4 coefficiente politropico (fase di caricamento lento)
Il valore è in funzione del tempo e si ricava dal diagramma
di fig. 13.
Nella maggior parte dei casi si puo adottare nc = 1 semplificando il
calcolo senza falsarne sensibilmente il risultato:
Esempio:
Un accumulatore deve restituire 4,6 L d’olio in 3 sec. passando da
P2 = 280 bar a P1 = 220 bar.
Il tempo di carica è di 4 min. Definirne la capacità tenendo presente che la temperatura ambiente varia da 20°C a 50°c.
1
1
2
2
3
3
4
4
5
5
6
7
Tipo di pompa
pistone semplice effetto
pistone doppio effetto
pistoni semplice effetto
pistoni doppio effetto
pistoni semplice effetto
pistoni doppio effetto
pistoni semplice effetto
pistoni doppio effetto
pistoni semplice effetto
pistoni doppio effetto
pistoni doppio effetto
pistoni doppio effetto
K
0,69
0,29
0,29
0,17
0,12
0,07
0,13
0,07
0,07
0,023
0,07
0,023
Esempio:
Si abbia una pompa a 3 pistoni s.e. con portata Q = 8 m3/h
e pressione di esercizio di 20 bar. Si calcoli il volume necessa
rio a limitare la pulsazione residua α = ± 2,5%. Giri pompa 148.
Temperatura esercizio 40°C.
Tenendo conto del coefficiente di correzione per le alte pressioni e della variazione di temperatura si ha:
L’accumulatore più adatto è il tipo per basse pressioni:
AS1,5P80..
L’accumulatore è del tipo AS55P360...
10
®
3
Scelta dell’accumulatore
3.10 Assorbitore colpi d’ariete
3.11 Accumulatore +
bombole addizionali (transfert)
Si definisce comunemente colpo d’ariete quel fenomeno d’innalzamento repentino della pressione dovuto all’accelerazione o decelerazione elevata del flusso.
La sovrapressione, ∆Pmax, che si origina in una tubazione nel caso
di chiusura di una valvola dipende dalla lunghezza della tubazione,
dalla velocità del flusso, dalla densità del liquido e dal tempo di chiusura della valvola.
Il valore è dato da:
In tutti i casi in cui si debba ottenere una notevole quantità di
liquido con un piccolo scarto fra P1 e P2, il volume Vo risultante
è piuttosto grande rispetto al ∆V.
Può essere conveniente in questi casi raggiungere il volume di
azoto richiesto usando delle bombole addizionali.
Il calcolo del volume si effettua, in funzione dell’impiego, sia in
trasformazione isotermica sia in trasformazione adiabatica,
con le formule viste precedentemente tenendo conto sempre
della temperatura.
Per avere la massima resa è bene definire per la precarica un
valore molto alto. Nel casi di riserva di energia, compensatore
di volume, assorbitore colpo d’ariete, ecc. si puo adottare:
Il volume dell’accumulatore, necessario per limitare la sovrapressione entro un valore prestabilito ∆P, si calcola con:
PO = 0,97 P1
Calcolato il volume di gas necessario si deve ripartire fra la
parte minima indispensablle VA, che sarà contenuta nell’accumulatore, e il resto VB che rappresenta il volume delle bombole addizionali.
V
OT
=
V
OA
+
V
OB
Essendo
dove:
VO =
Q
=
L
=
γ
=
volume del gas dell’accumulatore da impiegare (litri)
portata nella tubazione (m3/h)
lunghezza totale tubazione (m)
peso specifico del liquido (kg/m3)
Vale a dire la somma del volume del liquido richiesto più la variazione di volume dovuta alla temperatura deve essere inferiore a 3/4 della capacità dell’accumulatore.
Il volume delle bombole è dato dalla differenza
V
OB
d
∆P
P1
P2
t
=
=
=
=
=
diametro interno tubazione (mm)
sovrapressione ammissibile (bar)
pressione esercizio a flusso libero (bar assoluti)
P1 + ∆P = press. max ammissibile (bar assoluti)
tempo di decelerazione (chiusura valv.) in s
=
V
OT
—
V
OA
Esempio:
Si debba ottenere in 2 sec. un ∆V = 30 L passando da una
pressione P2 = 180 bar a P1 = 160 bar.
Le temperature: θ 1 = 20°C; θ 2 = 45°C.
Esempio:
Si abbia una condotta d’acqua (γ = 1.000 kg/m3) con diametro interno d = 80 mm, lunghezza L = 450 m, portata Q = 17 m3/h, pressione esercizio P1 = 5 bar, sovrapressione ammissibile 2 bar, tempo
di chiusura valvola 0,8 s.
PO(50°C) = 0,97 x 160 = 155 bar
Il volume dell’accumulatore da installare per ridurre il ∆P max a
2 bar è:
Si adottano 2 acc. AS55P360 con Vo complessivo = 100 L più
le 6 bombole da 50 L tipo BB52-360...
Si sceglie un accumulatore da 55 litri a bassa pressione tipo AS55P30...
11
12
A partire dai 2 punti d’intersezione della curva di PO = 3,5
P1 = 3,8 e P2 = 8,5 si traccino 2 rette parallele all’asse delle
tersecare le scale del ∆V.
Il volume reso, per ciascuna capacità, è quello compreso fra le
Nel nostro caso l’accumulatore che dà la resa più prossima
a 1,3 L, ha la capacità di 3 litri.
con le ordinate di
ascisse fino ad indue rette tracciate.
alla richiesta, cioè
bar
bar
bar
litri
A partire dai 2 punti d’intersezione della curva di PO = 3,5 con le ordinate di
P1 = 3,8 e P2 = 8,5 si traccino 2 rette parallele all’asse delle ascisse fino ad intersecare la scala del ∆V relativo al 15 litri.
Il volume reso, compreso fra le due rette, è di ~ 6,7 litri.
= 8,5
= 3,8
= 3,5
= 15
Pressione max di lavoro
Pressione min di lavoro
Pressione di precarica
Volume dell’accumulatore
P2
P1
PO
V
Dati:
bar
bar
bar
litri
Pressione max di lavoro
Pressione min di lavoro
Pressione di precarica
Volume di liquido richiesto
= 8,5
= 3,8
= 3,5
= 1,3
Dati:
P2
P1
PO
∆V
Esempio II:
Determinazione del liquido disponibile ∆V
3
Esempio I:
Determinazione del volume dell’accumulatore
®
Scelta dell’accumulatore
3.12.1 Determinazione del volume in trasformazione isotermica - abaco basse pressioni
∆V = Volume del fluido disponibile (litri)
13
A partire dai 2 punti d’intersezione della curva di PO = 90 con le ordinate di
P1 = 100 e P2 = 190 si traccino 2 rette parallele all’asse delle ascisse fino ad
intersecare le scale del ∆V.
Il volume reso, per ciascuna capacità, è quello compreso fra le due rette tracciate.
Nel nostro caso l’accumulatore che dà la resa più prossima alla richiesta, cioè
≥ a 7 L, ha la capacità di 20 litri.
A partire dai 2 punti d’intersezione della curva di PO = 90 con le ordinate di
P1 = 100 e P2 = 190 si traccino 2 rette parallele all’asse delle ascisse fino ad
intersecare la scala del ∆V relativa al 1,5 litri.
Il volume reso, compreso fra le due rette, è di ~ 0,615 litri.
= 190 bar
= 100 bar
= 90 bar
= 1,5 litri
Pressione max di lavoro
Pressione min di lavoro
Pressione di precarica
Volume dell’accumulatore
P2
P1
PO
V
Dati:
Pressione max di lavoro
Pressione min di lavoro
Pressione di precarica
Volume di liquido richiesto
= 190 bar
= 100 bar
= 90 bar
= 7 litri
Dati:
P2
P1
PO
∆V
Esempio II:
Determinazione del liquido disponibile ∆V
3
Esempio I:
Determinazione del volume dell’accumulatore
®
Scelta dell’accumulatore
3.12.2 Determinazione del volume in trasformazione isotermica - abaco alte pressioni
∆V = Volume del fluido disponibile (litri)
14
A partire dai 2 punti d’intersezione della curva di PO = 3,5 con le ordinate di
P1 = 3,8 e P2 = 8,5 si traccino 2 rette parallele all’asse delle ascisse fino ad
intersecare le scale del ∆V.
Il volume reso, per ciascuna capacità, è quello compreso fra le due rette tracciate. Nel nostro caso l’accumulatore che dà la resa più prossima a!la richiesta,
cioè ≥ a 1,3 L, ha la capacità di 5 litri.
A partire dai 2 punti d’intersezione della curva di PO = 3,5 con le ordinate di
P1 = 3,8 e P2 = 8,5 si traccino 2 rette parallele all’asse delle ascisse fino ad
intersecare la scala del ∆V relativa al 15 litri.
Il volume reso, compreso fra le due rette, è di ~ 5,3 litri.
= 8,5 bar
= 3,8 bar
= 3,5 bar
= 15 litri
Pressione max di lavoro
Pressione min di lavoro
Pressione di precarica
Volume dell’accumulatore
P2
P1
PO
V
Dati:
bar
bar
bar
litri
Pressione max di lavoro
Pressione min di lavoro
Pressione di precarica
Volume di liquido richiesto
= 8,5
= 3,8
= 3,5
= 1,3
Dati:
P2
P1
PO
∆V
Esempio II:
Determinazione del liquido disponibile ∆V
3
Esempio I:
Determinazione del volume dell’accumulatore
®
Scelta dell’accumulatore
3.13.1 Determinazione del volume in trasformazione adiabatica - abaco basse pressioni
∆V = Volume del fluido disponibile (litri)
15
A partire dai 2 punti d’intersezione della curva di PO = 90 con le ordinate di
P1 = 100 e P2 = 190 si traccino 2 rette parallele all’asse delle ascisse fino ad
intersecare le scale del ∆V.
Il volume reso, per ciascuna capacità, è quello compreso fra le due rette tracciate.
Nel nostro caso l’accumulatore che dà la resa più prossima alla richiesta, cioè
≥ a 7 L, ha la capacità di 25 litri.
A partire dai 2 punti d’intersezione della curva di PO = 90 con le ordinate di
P1 = 100 e P2 = 190 si traccino 2 rette parallele all’asse delle ascisse fino ad
intersecare la scala del ∆V relativa al 1,5 litri.
Il volume reso, compreso fra le due rette, è di ~ 0,49 litri.
= 190 bar
= 100 bar
= 90 bar
= 1,5 litri
Pressione max di lavoro
Pressione min di lavoro
Pressione di precarica
Volume dell’accumulatore
P2
P1
PO
V
Dati:
Pressione max di lavoro
Pressione min di lavoro
Pressione di precarica
Volume di liquido richiesto
= 190 bar
= 100 bar
= 90 bar
= 7 litri
Dati:
P2
P1
PO
∆V
Esempio II:
Determinazione del liquido disponibile ∆V
3
Esempio I:
Determinazione del volume dell’accumulatore
®
Scelta dell’accumulatore
3.13.2 Determinazione del volume in trasformazione adiabatica - abaco alte pressioni
∆V = Volume del fluido disponibile (litri)
®
3
Scelta dell’accumulatore
3.14 Portata
Dopo aver definito la grandezza dell’accumulatore,
come precedentemente indicato, resta da verificare se
la portata richiesta (L/min) è compatibile con la portata
ammissibile per quel dato accumulatore secondo la
tabella qui a fianco riportata.
La portata massima è raggiungibile con l’accumulatore
installato in posizione verticale con la valvola gas in
alto. Inoltre è indispensabile che nell’accumulatore
rimanga un volume di liquido residuo ≥ 0,1 x VO.
Tipo
Portata media
(L/min)
1)
Portata massima 2)
ammissibile (L/min)
AS 0,2
70
AS 0,7-1-1,5
150
160
300
AS 3 - 5
300
600
AS 10 - 55
500
1000
1) Portata nella versione standard
2) Portata max raggiungibile (solo su richiesta)
3.15 Materiale della sacca
L’elastomero base con cui è costruita la sacca dipende dal liquido usato e dalla temperatura d’esercizio (e talvolta di stoccaggio).
Nella tabella ciascun elastomero è distinto da una lettera con cui si indica, nel codice di ordinazione, il materiale della sacca, delle guarnizioni e dei
particolari gommati. Per liquidi particolari è consigliabile rivolgersi al nostro ServizioTecnico.
Codice
Elastomero
Sigla
ISO
Temperatura
d’esercizio (°C)
Alcuni liquidi compatibili
con elastomero
P
Nitrile standard
(Perbunan)
NBR
-20 + 85
Olii minerali, vegetali, lubrificanti, siliconici, acque
industriali, glicoli, liquidi ininfiammabili (HFA - HFB - HFC),
idrocarburi alifatici, butano, gasolio, cherosene,
olio combustibile, ecc.
F
Nitrile per
basse temperature
NBR
-40 +70
Come per il nitrile standard + vari tipi di freon.
(Ha minor contenuto di acrilo-nitrile dello standard perciò
è più adatto a lavorare alle basse temperature ma la
resistenza chimica ai vari liquidi è leggermente
Inferiore).
H
Nitrile per
idrocarburi
NBR
-10 +90
Benzina normale e super scarsamente aromatiche, olio comb.
pesante, (e tutti i liquidi del Nitrile standard).
K
Nitrile
idrogenato
HNBR
-30 +130
Come per il nitrile standard ma con ottime prestazioni sia alle
basse che alle alte temperature e maggiore resistenza chimica.
A
Per alimenti
NBR
-20 +85
B
Butile
IIR
-30 +90
E
Etilene-propilene
EPDM
-20 +90
Liquidi freni, acqua calda, liquidi liscivianti, detersivi,
acqua glicole (HFC) molti acidi e basi, soluzioni saline,
skydrol 500, ecc.
N
Cloroprene
(Neoprene)
CR
-20 +85
Freon (12-21-22-113-114-115), acqua e soluz. acquose,
ammoniaca, biossido di carbonio, olii minerali,
paraffinici, siliconici.
Y
Epicloridrina
ECO
-30 +110
Benzina verde, olii minerali
Alimenti (specificare il tipo in fase di richiesta).
Esteri fosforici (HFD-R), acqua calda, ammoniaca, soda
caustica, alcuni tipi di freon (22-31-502), alcuni acidi,
Iiquido freni a base glicole, alcoli, chetoni, esteri,
skydrol 7000, ecc.
3.16 Durata della sacca
a
Per avere una scelta completa non si può prescindere dall’esame
delle condizioni di impiego a cui l’accumulatore è destinato perchè,
queste, influiranno sensibilmente sulla durata della sacca.
Dando per scontato che il liquido usato sia pulito e compatibile con
il materiale della sacca, la vita di quest’ultima dipende da vari fattori
quali:
Il valore della precarica Po. Nella maggior parte dei casi sono
validi i valori consigliati al cap. 3.2 anche se, con l’aumentare
della pressione e, soprattutto, della velocità di resa richiesta, c’è il
pericolo di far urtare ad ogni ciclo la sacca contro la valvola a
fungo. In questi casi si puo adottare Po = 0,8 ÷ 0,7 P1
Il rapporto P2/Po. Con l’aumentare di questo valore aumenta la
sollecitazione a cui è sottoposta la sacca ad ogni ciclo. In ogni
caso non dovrebbe essere superato il valore P2/Po = 4. Ove ciò
si rendesse necessario, si consulti il nostro Servizio Tecnico.
La pressione massima di lavoro P2. La sacca è più sollecitata
con l’aumentare delle pressioni di lavoro.
Portata. Non influenza la vita della sacca se non si superano i
valori medi indicati in tabella 3.14.
In prossimità dei valori massimi è necessario operare in modo
che nell’accumulatore si abbia, sia in fase di carica che di resa,
un residuo di liquido ≥ 10% del volume utile Vo.
• La frequenza o il n° di cicli al giorno.
È consigliato il posizionamento verticale con
• Installazione.
valvola gas in alto. Con il posizionamento orizzontale o obliquo la
•
•
•
•
•
sacca tende ad appoggiarsi e strisciare sul corpo accumulatore.
Ne può derivare un’accelerazione dell’usura.
La temperatura d’esercizio. È uno dei fattori che maggiormente
influenzano la durata della sacca: a temperature molto basse la
sacca tende a diventare fragile; con l’aumentare della
temperatura, fino a raggiungere o superare i limiti propri
dell’elastomero, lo stress a cui è sottoposta la sacca aumenta in
maniera esponenziale inducendo la rottura anche in tempi brevi.
Si tenga presente che la temperatura nell’accumulatore è in molti
casi, superiore alla temperatura dell’impianto e aumenta con
l’aumentare di P2, di P2/P1 e del volume dell’accumulatore (vale a
dire che con l’aumentare della taglia dell’accumulatore
diminuisce la capacità specifica di dissipazione del calore).
Tutti i modelli delle sacche EPE nella versione standard in gomma nitrilica P, sono stati sottoposti alla seguente prova a fatica:
Po = 65 bar; P1 = 90 bar; P2 = 200 bar; frequenza 10 cicli/min.
temperatura dell’olio 45°C, durata > a 106 cicli.
16
®
3
Scelta dell’accumulatore
3.17 Materiale del corpo e delle valvole
lettera di designazione N. (per altri spessori precisare a parte).
In alcuni casi la costruzione è prevista interamente in acciaio
inossidabile (indicato con X).
Se espressamente richiesto è possibile fornire la valvola del liquido
e/o la valvola del gas in materiale diverso dal corpo accumulatore.
Solo in questo caso è necessario aggiungere nel codice
d’ordinazione la lettera prevista per ciascuna valvola (v. cap. 3.19).
Nelle versioni standard il corpo è in acciaio al carbonio verniciato
esternamente con mano di antiruggine; le valvole sono in acciaio al
carbonio fosfatato.
Questa esecuzione è valida per i fluidi del gruppo 2 e viene indicata
complessivamente nel codice di designazione con la lettera C.
Per particolari esigenze il corpo e le valvole, sempre in acciaio al
carbonio, sono rivestiti con nichelatura chimica, spessore minimo 25 µm,
3.18 Collaudi e certificazioni
Gli accumulatori sono apparecchi a pressione e come tali sono
sottoposti alle specifiche normative vigenti, o accettate, nei Paesi in
cui verranno installati.
Per tutti i Paesi dell’Unione Europea, la progettazione, la
costruzione e il collaudo degli accumulatori devono essere conformi
alla Direttiva per attrezzature a pressione 97/23/CE.
La EPE ITALIANA, anche in virtù del sistema di qualità adottato, EN
ISO 9001: 2000, opera secondo i moduli H e H1 di garanzia di
qualità totale e controllo della progettazione rilasciati dall’Ente
Notificato. La succitata direttiva comprende gli apparecchi a
pressione che superino gli 0,5 bar. Tutti gli accumulatori ne sono
percio interessati anche se, in funzione del volume e del prodotto
volume per pressione, la direttiva prevede diverse procedure di
collaudo e certificazione.
A questo proposito si ricorda che gli accumulatori fino a 1 litro di
volume compreso, pur essendo costruiti secondo la direttiva
97/23/CE non portano la marcatura CE e non sono accompagnati
dalla dichiarazione di conformità.
Per volumi superiori a 1 litro ogni accumulatore dopo il collaudo
viene marcato con la sigla CE seguita dal numero che identifica
l’Ente Notificato.
Per questi accumulatori, sia di alta che di bassa pressione, la
documentazione necessaria comprende la dichiarazione di
conformità ed il manuale operativo.
La EPE ITALIANA prevede altri collaudi e certificazioni per Paesi
nei quali la normativa CE non sia accettata:
– ASME-U.S. per gli Stati Uniti, Canada, Sud Africa, ecc...
– ML (ex SQL) per la Cina
– RINA e in alcuni casi BS-L Loyd’s register e Germanischer
LLoyd per la costruzioni navali
– Per altri Paesi, in cui non è richiesto un collado specifico, gli
accumulatori sono sempre costruiti secondo la normativa
europea ma vengono forniti senza marcatura CE e con un
certificato di collaudo di fabbrica.
La documentazione relativa a ciascuna normativa viene fornita
normalmente in una apposita busta unitamente alla merce. In caso
di indisponibilità verrà recapitata per posta o altro mezzo nel più
breve tempo possibile.
Per poter definire correttamente sia il prezzo che la disponibilità è
indispensabile che in fase di richiesta di offerta sia precisata la
certificazione di collaudo necessaria.
3.19 Designazione
Nella compilazione del codice di identificazione si tenga presente che la capacità, la pressione di esercizio, il materiale del corpo, ecc. vanno
scelti solo fra quelli previsti per ciascuna serie di accumulatori (v. pag. 18 ÷ 22). La pressione di precarica va precisata a parte come la eventuale
flangia o riduzione dal lato liquido o il tronchetto dal lato gas.
AS
Tipo di
accumulatore
AS
= Accumulat.
a sacca
(standard)
Capacità
nominale
1)
3-5
10 - 15
20 - 25
ASL = Separatore
liquidi
ASA = Accumulat.
a sacca
ASME-U.S.
ASAT = Transfert per
ASME-U.S.
Materiale della
sacca
Litri
0,2 - 0,7
1 - 1,5
AST = Accumulat.
a sacca
transfert
1,5
35 - 55
P = Nitrile standard
(Perbunan)
F = Nitrile - 40°C
H = Nitrile per
idrocarb.
K = Nitrile idrogenato
A = Per alimenti
Galloni
1/4 - 1
2,5 - 5
10 - 15
B = Butile
E = Etilene-propilene
P
360
3) Bar
360 - 550
(Alta pressione
acc. al carbonio)
360 ÷ 100
(Alta pressione
acc. inossidabile)
G
Materiale
del corpo
e valvole
Press. mass.
di esercizio
C = corpo acc.
al carbonio
vern. antirug.
valvole acc.
carbonio
fosfatato
80 - 30
(Bassa pressione
acc. al carbonio)
N = acciaio al
carbonio
nichelato
25 µ
40 - 25
(Bassa pressione
acc. inossidabile)
X = acciaio inox
N = Neoprene
Y = Epicloridina
ASAL = Separatore
liquidi per
ASME-U.S.
C
4)
Psi
4000
V = acciaio al
carbonio
con rivestimento
speciale
(da precisare)
1 ) Capacità in galloni solamente per la serie ASME-U.S.
2) Da indicare entrambi solo se almeno uno è di materiale diverso dal corpo accumulatore.
3) Usare il valore scelto fra quelli indicati alle pagg 18 ÷ 21 relativi alla versione scelta.
4) Pressione in Psi solamente per la serie ASME-U.S.
5) Da precisare all’infuori della sigla di designazione.
8
–
Attacco
liquido
Collaudi
e certificazione
G= filettato
femmina
ISO 228
L = attacco
flangiato
SAE 3000
H = attacco
flangiato
SAE 6000
0 = collaudo
di fabbrica
M= filett. Metrica
P = filett. NPT
S = filett. SAE
riduz5)
R = con
(precisare)
F = con flangia5)
(precisare
tipo)
3 = ML
(ex SQL)
Materiale 2)
valvola
liquido
Materiale 2)
valvola
gas
4 = RINA
– = uguale al
corpo
accum.
– = uguale al
corpo
accum.
5 = BS-LLOYD’S
REGISTER
C = acc. carb.
fosfatato
C = acc. carb.
fosfatato
6 = GERMANISCHER
LLOYD
N = nichelato
(25 µ)
N = nichelato
(25 µ)
7 = ASME-U.S.
(v. pag. 22)
X = acc. inox
X = acc. inox
8 = 97/23/CE
9 = altri
da precisare
Salvo modifiche
17
®
4
Serie alte pressioni
4.1 Caratteristiche tecniche
Pressione di esercizio massima PS:
360 bar
Pressione di prova PT:
PS x 1,43 bar
Temperature di esercizio min. e max TS:
–40°C ÷ +120°C (suscettibili di restrizioni in funzione del materiale della sacca)
Capacità nominali:
0,2 ÷ 55 litri
4.2 Caratteristiche costruttive
L’ESECUZIONE STANDARD (AS) PREVEDE:
in acciaio al carbonio bonificato, sabbiato e verniciato esternamente
• Ilconcorpo
una mano di antiruggine.
• Le valvole in acciaio al carbonio fosfatate.
• L’attacco della valvola liquido G filettato ISO 228 femmina.
• La sacca e le guarnizioni in gomma nitrilica standard P.
• Il collaudo e la certificazione secondo la direttiva 97/23/CE.
• La precarica con azoto a 30 bar. (Altri valori se specificato nell’ordine)
N.B. Le caratteristiche costruttive della versione standard AS valgono anche per le
versioni AST e ASL salvo la conformazione della valvola lato gas (vedi pag. 36 e 37)
SU RICHIESTA l’accumulatore può essere fornito con:
IL CORPO E LE VALVOLE PROTETTI con rivestimento chimico di nichel
(spess. 25 micron. Per altri spessori precisarne il valore).
CORPO E VALVOLAME IN ACCIAIO INOSSIDABILE
Capacità 0,2 L: pressioni di esercizio max 210 e 360 bar.
Capacità 0,7-1-1,5-3 L: pressione di esercizio max 150 bar.
Capacità 5 L: pressione di esercizio max 120 bar.
Capacità 10-55 L: pressione di esercizio max 100 bar.
Per altri valori di pressione consultare il nostro Servizio Tecnico.
LA SACCA IN BUTILE, NEOPRENE, ETILENE-PROPILENE, NITRILE
IDROGENATO, NITRILE PER BASSE TEMPERATURE (–40°C), NITRILE
PER IDROCARBURI, EPICLORIDRINA, PER ALIMENTI.
PRESSIONE D’ESERCIZIO PS = 550 BAR per capacità 0,2 E 0,7 L in
acciaio al carbonio.
ATTACCO LIQUIDO SAE 3000 o SAE 6000 (v. pag. 24).
ATTACCO LIQUIDO FILETTATO NPT, SAE o METRICO.
LA RIDUZIONE R con filettatura ISO 228 per i diametri indicati in tabella, con
altre filettature da precisare, o cieca.
L’ATTACCO FLANGIATO LATO LIQUIDO (precisare PN e DN e normativa
della flangia. Per codice ordinazione v. pag. 24)1).
L’ATTACCO FLANGIATO LATO GAS per applicazioni speciali1).
VALVOLA Dl SICUREZZA lato gas o lato liquido o solamente con il
tronchetto adattatore per detta valvola (v. pag. 26-27)1).
L’ATTACCO SPECIALE ANTIPULSAZIONE lato liquido (v. pag. 251).
COLLAUDI E CERTIFICAZIONI DIVERSE DA CE. (Chiedere la disponibilità).
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
1) Specificarne le caratteristiche al di fuori del codice di identificazione dell’accumulatore.
4.3 Dimensioni2)
Pressione
esercizio
(bar)
Volume
azoto
(litri)
Peso
a secco
(kg)
AS 0,2
360-550
0,2
1,7
AS 0,7
360-550
0,65
4,2
TIPO
AS 1
360
1
5,2
AS 1,5
360
1,5
6,3
AS 3
360
2,95
11
AS 5
360
5
15
AS 10
360
9,1
33
AS 15
360
14,5
43
AS 20
360
18,2
48
AS 25
360
23,5
59
AS 35
360
33,5
AS 55
360
50
Attacco liquido
G
R
A
B
C
øD
–
250 ± 2
22
40
53 + 0
0=cieca
3/8”
1/2”
280 ± 3
ISO 228
ISO 228
1/2”
3/4”
1”1/4
78
108
1”1/2
2”
H
20
26
–
52
47
553 ± 8
0=cieca
3/8” -1/2” - 3/4” 458 ±10
0=cieca
3/8”
1/2”
3/4”
1”
1”1/4
øF
65
ch 2
24
23
32
25
32
53
168 ± 1,5
50
11
140
224 ± 2
718 ± 15
873 ± 15
ch 1
36
114 ± 1
568 ± 15
1043 ± 15
I*
90 ± 1
295 ± 5
355 ± 5
1
øE
60
101
55
77
70
70
220 ± 2
1392 ± 20
1910 ± 20
* I = Ingombro apparecchiatura precarica
2) = Dati relativi alla versione standard in acciaio al carbonio PS = 360 bar.
Salvo modifiche
18
Serie alte pressioni
Capacità 0,7 ÷ 55 L
Capacità 0,2 L
4.4.1 Numero d’ordine per ricambi
Pos.
Componenti
Particolari e gruppi completi
1
Corpo accumulatore
2
Sacca senza valvola
3
Corpo valvola gas
4
Rondella gommata
5
Dado fissaggio valvola gas
6
Tappo protezione
7
Valvolina gonfiaggio completa
8
Targhetta
9
Anello appoggio
10
Guarnizione
11
Anello antiestrusione
12
Anello spallamento
13
Ghiera blocc. valvola liquido
14
Vite sfiato
15
Guarnizione per vite sfiato
16
Corpo valvola liquido
17
Fungo valvola liquido
18
Molla
19
Bussola freno
20
Dado autobloccante
21
Guarnizione riduzione
22
Riduzione
Gruppo valvola gas completa
(particolari 3-4-5-6-7)
Gruppo valvola liquido completa
(particolari 9 ÷ 20)
Serie di guarnizioni
N°
pezzi
Modelli
AS 0,2
AS 0,7
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2001
10024
10023
10337
–
–
10035
OR4112
10038
10037
10039
–
–
10031
10028
10029
–
10033
–
–
1
2002
2021
1
2004
2023
1
{
2010
OR2050
10341
10342
OR4112
10038
AS 1 - 1,5
AS 3
AS 5
Non viene fornito di ricambio
Vedere designazione particolareggiata a pag. 36-37
10107
10202
10104
10106
10205
10109
10103
2072
10300-A
10300-B
10300-C
10123
10127
10146
10222
OR4150
OR159
OR6212
10133
10150
10227
10120
10145
10223
10122
10217
10128
10129
10115
10144
10111
10221
10112
10149
10113
10226
10116
10211
OR2093
OR3150
10131/Ø filettatura
10233/Ø filettatura
2022
2024
OR2050
10341
10342
OR4150
10133
10129
OR2093
{
2030
2025
OR2050
10341
10342
OR159
10150
10129
OR3150
AS 10-15-20
25-35-55
10333
10334
10302
10301
10300-D
10317
OR181
10320
10319
10321
10316-A
10336-A
10311
10310
10322
10314
10315
OR3218
10323/Ø filettatura
2042
2062
2044
2064
OR2050
10341
10342
OR6212
10227
10129
OR3150
OR2050
10341
10342
OR181
10320
10336 - A
OR3218
{ { {
2031
2050
2080
Salvo modifiche
®
5
Serie basse pressioni
5.1 Caratteristiche tecniche
Pressioni di esercizio massime PS:
30 - 80 bar
Pressione di prova PT:
PS x 1,43 bar
Temperature di esercizio min. e max TS: –40°C ÷ +150°C (suscettibili di restrizioni in funzione del materiale della sacca)
Capacità nominali:
1,5-3-5-10-15-20-25-35-55 litri
Pressione di precarica Po:
≤ 15 bar
5.2 Caratteristiche costruttive
L’ESECUZIONE STANDARD (AS) PREVEDE:
in acciaio al carbonio saldato, sabbiato e verniciato esternamente
• Ilconcorpo
una mano di antiruggine
• La valvola lato gas in acciaio al carbonio fosfatata.
• L’attacco lato liquido G filettato ISO 228 femmina.
• La sacca in gomma nitrilica antiolio standard (P).
• Collaudo e certificazione secondo la direttiva 97/23/CE.
• La precarica con azoto a 5 bar. (Altri valori se specificato nell’ordine)
N.B. Le caratteristiche costruttive della versione standard AS valgono anche per le
versioni AST e ASL salvo la conformazione della valvola lato gas (vedi pag. 36 e 37)
SU RICHIESTA l’accumulatore può essere fornito con:
E VALVOLE PROTETTI con rivestimento chimico di nichel (spess.
• CORPO
25 micron. Per altri spessori precisarne il valore).
E VALVOLAME IN ACCIAIO INOSSIDABILE.
• CORPO
Accumulatori di capacità 1,5-3 e 5 L: pressione esercizio max 40 bar
Accumulatori di capacità 10 ÷ 55 L: pressione esercizio max 25 bar.
SACCA IN BUTILE, NEOPRENE, ETILENE-PROPILENE NITRILE
• LA
IDROGENATO, NITRILE PER BASSE TEMPERATURE (-40°C), NITRILE
PER IDROCARBURI, EPICLORIDRINA, PER ALIMENTI.
• PRESSIONE ESERCIZIO 50 bar per capacità 10 ÷ 55 L in acciaio al carbonio.
RIDUZIONE R con filettatura ISO 228, per i diametri indicati in tabella,
• LA
con altre filettature da precisare o cieca.
FLANGIATO lato liquido (precisare PN e DN e normativa della
• L’ATTACCO
flangia. Per codice ordinazione v. pag. 24) .
FLANGIATO LATO GAS per applicazioni speciali (precisare i
• L’ATTACCO
dati della flangia) .
di sicurezza lato gas o lato liquido o solamente con il tronchetto
• Valvola
adattatore per detta valvola (v. pag. 26 - 27) .
• L’ATTACCO SPECIALE ANTIPULSAZIONE lato liquido (v. pag. 25) .
1)
1)
1)
1)
1 ) Specificarne le caratteristiche al di fuori del codice di identificazione dell’accumulatore.
5.3 Dimensioni2)
TIPO
AS
AS
AS
AS
AS
AS
AS
AS
AS
1,5
3
5
10
15
20
25
35
55
Pressione
esercizio
(bar)
80
80
30
Volume
azoto
(litri)
1,5
2,95
5
9,6
14,5
18,8
23,5
33,5
50
Peso
a secco
(kg)
6,1
9,1
15,7
18
23
28
33
47
65
Attacco liquido
G
R
A
B C
ISO 228
ISO 228
0 = cieca
330 ± 3
2”
3/4”-1”-1”1/4 510 ± 5 47 48
2”1/2
1”-1”1/4-1”1/2 423 ± 5
475 ± 5
0 = cieca 615 ± 5
1/2”
755 ± 8
4”
60 50
1”1/4
900 ± 8
2” - 3”
1285 ± 10
1765 ± 10
* I = Ingombro apparecchiatura di precarica
2) = Dati relativi alla versione standard in acciaio al carbonio.
øD
114 ± 1
øE
25
168 ± 2
øF
72
H
*I
øL
74
11
98
ch 1
32
88
ch 2
70
80
140
219 ± 2
55
130
14
130
70
120
Salvo modifiche
20
®
5
Serie basse pressioni
5.4 Componenti e ricambi
Capacità 10 - 15 L
La tabella 5.4.1 dà l’elenco dei singoli componenti
dell’accumulatore e, per ciascun modello, il numero per
l’ordinazione del ricambio VALIDO SOLO PER LA VERSIONE
STANDARD.
Capacità 10 ÷ 50 L
Per tutte le versioni diverse dalla standard è necessario citare il
materiale e il numero di fabbricazione dell’accumulatore.
L’ordinazione della sacca va fatta secondo le indicazioni di pag. 37,
oppure riportando la designazione dell’accumulatore o il suo
numero di fabbricazione.
Capacità 1,5 - 3 - 5 L
5.4.1 Numero d’ordine per ricambi
Pos.
Componenti
Particolari e gruppi completi
N.
pezzi
1
Corpo accumulatore
2
Sacca
3
Corpo valvola gas
4
Rondella gommata
5
Dado fissaggio vavola gas
6
Tappo protezione
7
Valvolina gonfiaggio completa
8
Targhetta
9
Vite sfiato
10
Guarnizione per vite sfiato
11
Anello con piatto antiestrusione
12
Guarnizione riduzione
13
Riduzione
Gruppo valvola gas completa
(particolari 3-4-5-6-7)
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
Serie di guarnizioni
1
AS 1,5 - 3
Modelli
AS 5
AS 10-15-20
25-35-50
Non viene fornito di ricambio
Vedere designazione particolareggiata a pag. 37
10107
10202
10333
10106
10205
10334
10109
10302
10103
10301
2072
10300-B
10300-C
10300-D
10316
10336
10159-1
10241 -1
10421 - 1
OR3218
OR3281
OR4425
10323/Ø filettatura
10244/Ø filettatura
10444/Ø filettatura
2022
1
2032
{
2042
OR2050
10341
10342
OR3218
2052
{
OR2050
10341
10342
OR3281
2062
2082
{
OR2050
10341
10342
OR4425
Salvo modifiche
21
®
6
Serie ASME U.S.
6.1 Caratteristiche tecniche
Pressione d’esercizio massima PS:
4000 p.s.i.
Pressione di prova PT:
PS x 1,30 psi
Temperature di esercizio min. e max TS: –40°F ÷ +200°F (–40°C ÷93°C) (suscettibili di restrizioni in funzione del materiale della sacca)
Capacita nominali:
1/4 Gal ÷15 Gal (1 litro ÷ 55 litri)
6.2 Caratteristiche costruttive
L’ESECUZIONE STANDARD (ASA) PREVEDE:
Il corpo in acciaio forgiato (SA372 grado E classe 70) sabbiato e
verniciato esternamente con mano di antiruggine.
Valvole in acciaio al carbonio fosfatate.
L’attacco della valvola liquido filettato femmina SAE.
Sacca e guarnizioni in nitrile standard (P).
Collaudo e certificazione secondo normative ASME-U.S.
La precarica con azoto a 30 bar (altri valori se specificato
nell’ordine).
•
•
•
•
•
•
N.B. Le caratteristiche costruttive della versione standard ASA valgono
anche per le versioni ASAT e ASAL salvo la conformazione della valvola
lato gas (vedi pag. 36 e 37)
SU RICHIESTA, I’accumulatore può essere fornito con:
CORPO E VALVOLE NICHELATI con spessore 25 µ (per altri
spessori precisarne il valore).
CORPO E VALVOLE IN ACCIAIO INOSSIDABILE (per le
pressioni di esercizo consultare il nostro Servizio Tecnico).
LA SACCA IN BUTILE, NEOPRENE, ETILENE-PROPILENE,
NITRILE IDROGENATO, NITRILE PER BASSE TEMPERATURE
(–40°C), NITRILE PER IDROCARBURI, EPICLORIDRINA, PER
ALIMENTI.
ATTACCHI LATO LIQUIDO FLANGIATI SAE 3000 E SAE 6000
(vedi pag. 24 fig. A)
Attacchi lato liquido filettati femm. NPT, ISO 228 oppure metrico.
Riduzioni con filettature da specificare al momento dell’ordine.
Attacchi lato liquido flangiati (specificare PN, DN all’ordine).
•
•
•
•
•
•
•
6.3 Ricambi versione standard
Tipo
ASA 1/4
ASA 1
ASA 2.5
ASA 5
ASA 10
ASA 15
Gruppo
valv. gas
2376
2377
2378
Gruppo
valv. liquido
2024-2
2044-2
3064-2
Sacca
completa
S1P5
S4P5
S 10 P 5
S 20 P 5
S 35 P 5
S 55 P 5
Serie
guarnizioni
2380
2381
Valvola
gonfiaggio
Meccanismo
valvola
2077
2069
2382
6.4 Designazione
Per un accumulatore con capacità 5 galloni, pressione massima di servizio 4000 psi, sacca in nitrile, corpo in acciaio SA 372, valvole in acciaio al
carbonio fosfatate, attacco liquido standard con filettatura SAE, omologazione ASME-U.S., la designazione sarà: ASA5P4000CS7 (ved. pag. 17)
6.5 Dimensioni1)
Tipo
Pressione
massima di
esercizio
ASA 1/4
4000 psi
Attacco liquido “G”
A
Filettatura
Filettatura
(mm)
SAE
NPT
1
5,2
SAE 12-1 1/16”12 UN
3/4”
295 ± 5
1
3,5
13
SAE 20-1 5/8”12 UN
1”1/4
392 ± 10
2.5
9
37
58
96
1/4
ASA 1
ASA 2.5
Volume
Peso
nom. azoto
a secco
(Gal.)
(Litri)
(Kg)
ASA 5
ASA 10
5
10
19
34,5
ASA15
15
50
565 ± 15
SAE 24-1 7/8”12 UN
2”
870 ± 15
1382 ± 15
B
C
øD
øE
øF
*I
Ch1 Ch2
(mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm)
52
114 ± 1
36
65 168 ± 1,5
47
53
25
101 229 ± 2
32
50
140
77
32
70
1905 ± 15
133
* I = Ingombro apparecchiatura di precarica
2) = Dimensioni relative alla versione standard in acciaio al carbonio.
Salvo modifiche
22
®
7
Bombole addizionali
7.1 Generalità
Bombole in acciaio forgiato, concepite come bombole addizionali
d’azoto per gli accumulatori a sacca o a pistone.
7.2 Costruzione
La versione ASS (fig. I) può essere fornita con capacità da 0,7 a 55 litri, sia in bassa
che in alta pressione, e con tutte le certificazioni previste per gli accumulatori a sacca
salvo ASME-U.S.
Le dimensioni delle bombole da 0,7 a 5 L, non previste nella tabella 7.4, si ricavano
per le alte pressioni dalla tabella 4.3 e per le basse pressioni dalla tabella 5.3.
La versione ASSA (fig. I) è prevista per bombole con certificazione ASME-U.S., con
capacità in galloni e pressioni in psi.
La versione BB (fig. Il) viene costruita solo nelle capacità 52 L e con certificazione CE.
Tutte le versioni sono in acciaio al carbonio bonificato, sabbiato e verniciato
esternamente con mano di antiruggine e vengono fornite con un tappo sul lato
inferiore.
SU RICHIESTA le versioni ASS e ASSA possono essere fornite con bombola
nichelata o rivestita in Rilsan esternamente ed internamente. Gli attacchi nichelati o in
acciaio inossidabile.
Per la versione BB gli stessi rivestimenti si possono fare solo esternamente. Tappi e
riduzioni nichelati o in acciaio inox.
Per tutte le versioni può essere montato uno sfiato o la valv. 2072 al posto del tappo.
7.3 Caratteristiche tecniche
Pressioni d’esercizio massime:
360 bar
4000 psi (ASME)
Temperatura di servizio:
–40°C a +120°C
–40°F a +200°F (ASME)
Capacità nominale fig.I:
10-15-20-25-35-55 litri
2,5-5-10-15 galloni (ASME)
Capacità nominale fig. II:
52 litri
7.4 Dimensioni
Tipo
Pressione
di servizio max.
ASS 10
ASS 15
ASS 20
ASS 25
ASS 35
ASS 55
BB 52
ASSA 2.5
ASSA 5
ASSA 10
ASSA 15
360 bar
(CE e ML)
345 bar
RINA
BS - L.R.
Germanischer
Lloyd)
360 bar
4000 psi
(litri)
Capacità
(galloni)
10
15
20
24.5
35
54
52
–
–
–
–
Peso
(Kg)
–
–
_
–
–
–
–
2.5
5
10
15
Figure
31
41
45
56
74
102
96
35
55
91
127
ØD
ØG
I
224 +– 41
II
I
229 ± 1%
ØR
3/4” BSP
1 1/4” BSP
UNI - ISO 228
–
1”1/2 BSP
1”1/2 BSP o cieca
SAE 12
1 - 1/16“ - 12 UN
SAE 20
1 - 5/8” - 12 UN
–
L
495
645
800
970
1320
1837
1760
503
808
1320
1941
7.5 Designazione
L’esempio mostra una bombola addizionale di tipo BB, con una capacità nominale di 52 L, una pressione massima di esercizio di 360 bar; corpo e
raccordi in acciaio al carbonio; raccordo filettato femmina 1 1/2” BSP; collaudo CE.
BB
Tipo
ASS = Bombola
addizionale
Fig. I
ASSA= Bombola
addizionale
versione ASME
Fig. I
BB
= Bombola
addizionale
Fig. II
Capacità nominale
Litri
Galloni
10
15
20
25
35
50
55
2.5
5
10
15
52
360
C
G2
Pressione massima
di esercizio
Materiale del corpo
e raccordi
360 bar : 97/23/CE
ML (ex SQL)
C = acciaio legato
con fondo
antiruggine
N = acciaio legato
con nichelatura
solo esterna 25µ
V = acciaio legato
con verniciatura
esterna speciale
(da precisare)
345 bar : RINA
B.S. - L.R.
Germanischer
Lloyd
4000 psi: ASME-U.S.
1) Indicare se diversi da quelli della bombola
8
–
Attacco gas
}
G1 = 1”1/4 BSP Versione
ASS
G3 = 3/4” BSP
S1 = SAE 12
1”1/6-12 UN Versione
ASSA
S2 = SAE 20
1”5/8-12 UN
}
}
G2 = 1”1/2 BSP Versione
BB
R0 = Rid. cieca
G2 = 1”1/2 BSP
A = altri da precisare
Collaudi
0 = di fabbrica
3 = ML (ex SQL)
4 = RINA
5 = BS-LLOYD’S
REGISTER
6 = Germanischer
Lloyd
7 = ASME U.S.
8 = 97/23/CE
A = altri da precisare
Materiale dei
raccordi 1)
– = come la
bombola
N = nichelati
25 µ
X = inox
AISI 316
Salvo modifiche
23
®
Attacchi flangiati lato liquido
8
8.1 Generalità
Gli accumulatori, oltre che nella esecuzione con valvola liquido filettata femmina, possono essere forniti con l’attacco flangiato.
La serie alta pressione prevede l’attacco del liquido (fig. A) per flange SAE 3000 e 6000 (capacità 3÷55 L) oppure flange avvitate quadre (fig. B) o
tonde UNI-DIN-ANSI (fig; C-D). Per la serie bassa pressione sono previste le flange UNI-DIN-ANSI (fig. C-D).
I codici di ordinazione si riferiscono alla versione standard in acciaio al carbonio e guarnizioni in nitrile (P).
Su precisa richiesta è possibile l’esecuzione nichelata o in acciaio inox e con guarnizioni diverse dallo standard.
8.2 Attacchi flangiati SAE
Modello
accumulatore
Cod. ord.
attacco
liquido
Flangia tipo
Press
eserc.
(bar)
øA
(mm)
øB
(mm)
øC
(mm)
H
(mm)
L
Guarniz.
(mm)
OR
AS 3...
360 bar
AS 5...
360 bar
AS 10 ÷ 55...
360 bar
2246
2247
2248
2249
2271
2272
1”1/4 SAE 3000
1”1/4 SAE 6000
1”1/4 SAE 3000
1”1/4 SAE 6000
2’’ SAE 3000
2” SAE 6000
210
360
210
360
210
360
50,8
53,3
50,8
53,3
71,5
77,6
43
44
43
44
62
67
31
29
31
29
45
45
8
10,3
8
10,3
9,5
12,5
89
4150
89
89
4150
89
115
4225
115
8.3 Flange quadre (360 bar)
Modello
accumulatore
Codice
ordinazione
Filettatura
G
AS 3 - 5...
360 bar
10473
10492
10349
10347
10448
1” 1/4 ISO 228
M 40x1.5
2” ISO 228
M 50x1.5
2” NPT
AS 10 ÷ 55
360 bar
øD
(mm)
26
32
Guarnizione OR
radiale
frontale
3150
–
3218
–
–
–
3168
–
159
–
8.4 Flange UNI-DIN-ANSI
Modello
accumulatore
AS 0,7-1-1,5
360 bar
AS 3-5
360 bar
AS 10÷55
360 bar
e
AS 1,5-3
80 bar
AS 5
80 bar
AS 10÷55
30 bar
Codice ordinazione
flangia tipo
UNI-DIN
ANSI
2205
2206
2211
2212
2215
2216
2221
2222
2223
2227
2228
2231
2232
2233
2241
2242
2251
2255
2256
2259
2261
2262
2207
2208
2213
2214
2217
2218
2224
2225
2226
2229
2230
2234
2235
2236
2243
2244
2252
2257
2258
2260
2263
2264
DN
mm
(inch)
20
(3/4”)
25
(1”)
32
(1”1/4)
25
(1”)
40
(1”1/2)
50
(2”)
65
(2”1/2)
25 (1”)
50
(2”)
80 (3”)
100
(4”)
PN
bar
(lbs.)
40
250
40
250
40
250
16
40
250
40
250
16
64
250
16
40
16
16
40
16
16
40
(300)
(1500)
(300)
(1500)
(300)
(1500)
(150)
(300)
(1500)
(300)
(1500)
(150)
(400)
(1500)
(150)
(300)
(150)
(150)
(300)
(150)
(150)
(300)
H
G
Guarn.
Fig. UNI-DIN ANSI
mm
mm ISO228 OR
C
D
C
D
D
C
C
D
C
23
45
51
76
22
55
49
51
76
56
91
23
40
61
23
30
52
65
68
70
31
44
40
3/4” 2093
59
73
90
1”1/4 3150
44
58
67
73
90
79
2” 3218
100
40
55
83
45
2”1/2 3281
52
70
84
90
4” 4425
90
46
60
Salvo modifiche
24
®
9
Tronchetti antipulsazione
9.1 Generalità
9.2 Caratteristiche costruttive
L’attacco antipulsazioni è un valido complemento all’accumulatore a
sacca impiegato come smorzatore di pulsazioni.
Il flusso infatti, data la particolare costruzione, viene convogliato
direttamente all’interno dell’accumulatore accentuandone al
massimo il rendimento.
L’attacco nelle varie grandezze è fatto in modo da poter essere
montato direttamente all’attacco liquido di tutti gli accumulatori della
gamma alta e bassa pressione.
Le esecuzioni di fig. II,III e IV sono previste solo per la serie bassa
pressione.
Dimensioni ed attacchi diversi, da quanto riportato in tabella,
possono essere forniti su richiesta.
L’ESECUZIONE STANDARD PREVEDE:
Corpo in acciaio al carbonio fosfatato.
Attacchi lato impianto: filettati gas cilindrico femm. (fig. I e II);
con estremità adatte per saldatura di flange a collarino (fig. III e IV).
•
•
SU RICHIESTA:
NICHELATO spessore 25 µ (altri spessori da specificare)
• CORPO
oppure in acciaio inox.
FLANGIATE (specificare DN, PN e normativa delle
• ESTREMITÀ
flange).
9.3 Caratteristiche tecniche
Pressione di esercizio:
16 ÷ 80 bar, basse pressioni
360 bar, alte pressioni
Temperatura di esercizio:
–20 ÷ +150°C
fig. I
fig. II
fig. III
fig. IV
9.4 Dimensioni e n° di ordinazione
AS 0.2
Attacco fig. I
- N°
Attacco fig. II - N°
Attacco fig. III - N°
Attacco fig. IV - N°
A
B
C
ØD (ISO 228)
ØE (ISO 228)
ØF
ØR
ord.
ord.
ord.
ord.
2012
–
–
–
46
16
12
1/2”
1/2”
–
10042
Serie alte pressioni
AS 0.7-1-1.5 AS 3-5 AS 10-55
2014
–
–
–
65
19
14
3/4”
3/4”
–
2093
2054
–
–
–
90
27
18
1”1/4
1”
–
3150
2114
–
–
–
120
38
22
2”
1”1/2
–
3218
Serie basse pressioni
AS 5
AS 10-15-20-25-35-55
AS 1,5-3
–
2016
–
–
150
70
22
2”
1”1/2
60,5
3218
–
–
2017
–
127
70
22
2”
–
60,3
3218
–
–
–
2018
127
64
–
–
–
60,3
–
–
2056
–
–
180
82
22
2”1/2
2”
73,5
3281
–
–
2057
–
152
82
22
2”1/2
–
73,1
3281
–
–
–
2058
152
76
–
–
–
73,1
–
–
–
–
2116
–
–
–
2117
–
–
–
2118
240
210
210
112
112
105
21
21
–
4“
4”
–
3”
–
–
114,5 114,3 114,3
4425 4425
–
Salvo modifiche
25
®
10
Valvole di massima lato liquido
10.1 Generalità
I sistemi idraulici che montano l’accumulatore idropneumatico
devono prevedere dal lato liquido una valvola di massima pressione
con taratura uguale o inferiore alla pressione ammissibile
stampigliata sulla targhetta dell’accumulatore.
Questa valvola non può essere usata per il controllo del sistema
idraulico. La sua taratura deve essere fatta solo da personale
autorizzato.
Sono previste due versioni:
il tipo a cartuccia DBDS... (vedi figura A) è il più comunemente
• usato
per praticità ed economicità;
tipo VS214 (descritto a pag. 27) è usato in alcuni casi nel
• ilmercato
italiano per accumulatori con collaudo ISPESL.
10.2 Costruzione e caratteristiche tecniche
La valvola DBDS.. è una valvola di massima pressione ad azionamento diretto con tenuta conica, regolabile mediante vite, o a taratura fissa e
piombata nel caso si richieda il collaudo CE. Nell’esecuzione senza certificato il valore di taratura, stampigliato sul corpo, indica il limite superiore del
campo di regolazione; il limite inferiore coincide col valore della valvola immediatamente precedente.
Viene fornita con cappellotto protettivo e guarnizione piana. Il corpo è in acciaio al carbonio brunito e le guarnizioni in perbunan. (Su richiesta si
possono fornire le guarnizioni in Viton o altri materiali e il corpo DBDS10 in acciaio inox).
DBDS 6 -10 - 20
• Grandezze nominali:
Tarature
(con
piombatura)
CE:
da 5 bar a 630 bar su indicazione dell’utilizzatore
•
senza certificazione: P=25-50-100-200-315-400 bar; (630 bar solo per DBDS10)
• Tarabili
(limite superiore campo regol.)
• Sovrapress. a piena portata: 10% di P
<10% di P
• Scarto di chiusura:
• Dichiarazione di conformità: secondo normativa 97/23/CE
10.3 Dimensioni e codice d’ordinazione valvola massima DBDS
Tipo
DBDS 6
DBDS 10
DBDS 20
1) Codice d’ordine
Tarabile
con CE
2102/...
2105/...
2107/...
2104/...
2106/...
2108/...
Peso
(kg)
øA øB øC
øD
0,4
0,5
1
24,9 15 25
31,9 18,5 32
39,9 24 40
M28x1,5
M35x1,5
M45x1,5
øE øF
6
10
20
G
H
35 67 11,5±5,5
35 80 15,5±7,5
41 110 21,5±8,5
I
L
M
N
O
R
Chiave
45
52
70
11
12
18
19
23
27
15
18
21
35
41
54
70
68
66
32
36
46
1) Il codice di ordinazione va completato con il valore della pressione di taratura. Per le valvole tarabili (senza certificazione e senza piombatura) si sceglie, fra i valori indicati, quello immediatamente
superiore al valore di utilizzo.
10.4 Blocchetto portavalvola BPV
È impiegato per il montaggio delle valvole DBDS6-10-20. È costruito
in acciaio al carbonio brunito. I due attacchi P sono usati per il
collegamento all’accumulatore e all’impianto (indifferentemente).
L’anacco T va collegato allo scarico.
Può essere fissato a parete utilizzando i 4 fori ø B (v. fig. B) o
direttamente alla valvola liquido dell’accumulatore utilizzando un
nipplo o un’apposita riduzione.
10.5 Installazione
Le valvole di sicurezza devono essere montate in prossimità e in
collegamento diretto con l’accumulatore (P). La linea di scarico T
deve essere libera senza possibilità di interruzioni. L’installazione
più semplice e completa si ottiene con i blocchi di sicurezza tipo
B e BS (vedi cap. 12 e 13). Soluzioni più economiche si hanno
impiegando il tronchetto 2130 (per gli accumulatori da 10÷50 L) che
può montare sia la valvola DBDS... che VS214/.. (v. fig. C).
Il blocco portavalvola BPV... puo essere montato direttamente su
tutte le capacità per mezzo di nippli o riduzioni.
10.6 Dimensioni e codice ordinazione blocco portavalvola (fig. B)
Tipo blocco
(codice ord.)
BPV 6
BPV 10
BPV 20
Valvola
tipo
DBDS 6...
DBDS 10...
DBDS 20...
Peso
(kg)
øA
ISO 228
øB
C
D
E
F
G
H
I
L
M
N
øQ
R
1,2
3,2
6
1/4”
1/2”
1”
6,6
9
9
45
60
70
25
31
50
55
70
100
10
10
15
45
59
81
80
100
135
40
60
70
60
80
100
25
40
50
45
60
70
M6
M8
M8
70
68
66
Salvo modifiche
26
®
11
Valvole di sicurezza lato gas - liquido
11.1 Generalità
11.2 Installazione
Queste valvole vengono montate per salvaguardare l’integrità
dell’accumulatore nel caso in cui si verifichino sovrappressioni del
gas superiori al valore della pressione massima d’esercizio
ammissibile.
La taratura della valvola deve perciò essere uguale o inferiore a
questo valore.
Sono previsti i tipi: VS214/.. con collaudo CE (ISPESL su richiesta)
e VS6E/.. o VS6T/.. (come ricambi per impianti con collaudo TÜV).
Per la designazione basta aggiungere al tipo la pressione di
taratura e la sigla del collaudo.
Le valvole di sicurezza devono essere montate in prossimità della
valvola gas e in diretta comunicazione con l’azoto contenuto
nell’accumulatore.
In casi particolari vengono installate dal lato liquido (Ved. pag. 26 28 - 29 - 30 - 31 ).
Per ciascun tipo di valvola sono previsti dei tronchetti di
collegamento per il montaggio diretto sui vari tipi di valvola gas.
È ammissibile un rubinetto d’esclusione tra accumulatore e valvola
solo se piombato in posizione “aperta”.
Prima di eseguire il montaggio assicurarsi che l’accumulatore
sia completamente scarico.
11.3 Valvola di sicurezza tipo VS214/... (con relativi adattatori)
ADATTATORI LATO GAS
Caratteristiche tecniche e costruttive
Questa valvola è caratterizzata da un diametro di
efflusso di 9,5 mm e dall’otturatore a sede piana in
copralluminio.
Non sono previste guarnizioni; la tenuta è assicurata
dalla lappatura delle superfici dell’otturatore.
Il corpo in acciaio A105, l’otturatore è in AISI 431.
di efflusso
: Ø 9.5 mm
• Diametro
: fino a 413 bar su
• Tarature P
richiesta
Sovrapress.
a
piena
portata
:10%
di P
• Scarto di chiusura
:
7%
di
P
• Alzata mm 2,1
:
fluido
azoto
• Regolazione molla
taratura
• Coefficiente di efflusso gas :: ±K 5%
=
0,95
• Coefficiente di efflusso liquidi: K = 0,6
• Campo temperature
: min. –20°C
•
max +150°C
: 97/23/CE
• Certificato di collaudo
(ISPESL su rich.)
11.4 Alcuni adattatori lato gas per collegamento valvole e manometri
11.4.1 Adattatori per collegamento valvola
11.4.2 Adattatori per collegamento manometro
11.4.3 Adattatori per collegamento valvola e manometro
1) Altre versioni: fornibili su richiesta
27
1)
12
Blocchi di collegamento e protezione serie B10 - B20
12.1 Generalità
B10MB315G1RP
I blocchi serie B10-20 riuniscono in una costruzionc
compatta quei dispositivi atti a facilitare il
collegamento dell’accumulatore ad un circuito
idraulico e la sua protezione dalle sovrapressioni.
Essi permettono inoltre lo smontaggio veloce
o il controllo della pressione di precarica
dell’accumulatore anche durante il funzionamento
dell’impianto.
La serie B10-20 è adatta per accumulatori da 0,7 a
55 litri.
B20EP360GRP
B10EP210GRP
12.2 Costruzione
LA VERSIONE BASE COMPRENDE:
Corpo in acciaio fosfatato.
Valvola a sfera a 3 vie, in acciaio cromato, che
collega l’accumulatore alla linea o allo scarico.
Sede per il montaggio della valvola di massima.
Attacco lato impianto filettato femmina ISO 228.
Attacco lato accumulatore fil. femmina metrico.
Valvola di strozzamento per regolare la portata
durante lo scarico dell’accumulatore (prevista solo
sul B20).
Attacco scarico e presa manometrica.
Guarnizioni per olio minerale (Perbunan)
••
••
••
12.3 Caratteristiche tecniche
••
SU RICHIESTA viene fornito con:
in acciaio nichelato; valvola di massima
• CORPO
inox.
per il collegamento all’accumulatore.
•• NIPPLO
TAPPO n° 2375 per chiusura sede valvola.
Dl MASSIMA tipo DBDS non tarata
• VALVOLA
(v. pag. 26).
TIPO DBDS piombata con certificato CE.
•• VALVOLA
VALVOLA TIPO VS214/... con certificato ISPESL o
CE (v. pag. 27).
per scarico elettrico, a due vie
• ELETTROVALVOLA
“normalmente aperta”.
•
Diametro luce passaggio:
Portate nominali a ~ 10 m/s:
Pressione max di esercizio:
Temperature di esercizio:
Le caratteristiche elettriche (tensione, frequenza,
etc.) o la versione “normalmente chiusa” da
specificare per esteso.
GUARNIZIONI IN VITON.
10 e 20 mm.
B10 = 50 I/min;
B20 = 190 I/min
360 bar
– 15 ÷ +80°C standard (70°C con elettrovalvola)
– 15 ÷ +150°C (guarnizioni in Viton)
Valvola di massima:
–
–
–
–
Ø passaggio = 10 mm.
DBDS non tarata (v. cap. 10.2)
DBDS tarata fra 5 e 360 bar, cert. CE
VS214/... tarata tra 5 e 360 bar
con certificazione CE o ISPESL
Elettrovalvola:
– Tensione alimentazione = CC24V - 110 V
CA110/220V
– Potenza assorbita
= 26 W
– Protezione
= IP65
12.4 Designazione
L’esempio indica un blocco di sicurezza serie B, luce di passaggio 20 mm, con scarico solo manuale, con valvola di massima DBDS con collaudo
CE a 360 bar, attacco lato accumulatore 2” gas, lato impianto 3/4” gas, guarnizioni in Perbunan, blocco in acciaio fosfatato.
(Specificare per esteso le caratteristiche elettriche dell’eventuale elettrovalvola).
Scarico
B 10
M = Solo
manuale
B 20
E = Elettrico
e manuale
F = Manuale
più foraura
per elettrov.
P
G
Taratura
valvola
(bar)
Valvola di massima
(vedere pag. 26-27)
A= Senza valvola
B= Valv. tipo DBDS10...
(non tarata)
C= Valvola tipo VS214/...
(certif. ISPESL)
P= Valvola DBDS
(certif. CE)
V= Valvola VS214/...
(certif. CE)
T = Senza valvola
(con tappo 2365)
360
Valvole DBDS10
o VS214 tarate
con certificato
5 ÷ 360
Valvole DBDS10
non tarate*
25 - 50 - 100
200 - 315 - 400
(limiti superiori
del campo di
regolazione)
R
P
Attacco lato
accumulatore
G = 2” BSP
G1= 1”1/4 BSP
G3= 3/4” BSP
M = M50x1,5
M1= M40x1,5
G = 2” BSP
G1= 1”1/4 BSP
M = M50x1,5
M1= M40x1,5
–
–
Attacco lato
impianto
Materiale
guarnizioni
B10
R = 1/2” BSP femm.
P = Perbunan
Materiale
blocco
B10
Tipo e luce
M
B20
B20
B20
R = 3/4” BSP femm.
V = Viton
– = Acciaio
fosfatato
N = Acciaio
nichelato
25 m µ
H = senza raccordo
S = filet. SAE
A = altre
12.5 Ricambi
Assieme al N° del ricambio richiesto è bene precisare la designazione completa del blocco o il suo numero di fabbricazione specialmente per
versioni diverse dallo standard.
TIPO
B 10
B 20
Attacco lato accumulatore
Nipplo
3/4” BSP 1”1/4 BSP
2”
M40x1,5 M50x1,5
10450
–
10451
10470
10452
10471
10453
10467
10454
10472
Sfera valvola
intercettazione
con guarnizioni
2132
2133
Valvola di massima Valvola di massima
DBDS non tarata
DBDS non tarata
(senza certificato) (con certificato CE)
2105/ (bar)*
....
*Scegliere, fra i limiti dei campii di regolazione, il valore immediatamente superiore alla pressione di utiilizzo
28
2105/ (bar)
.... /CE
Valvola di sicurezza
Collaudi
CE
ISPESL
Serie di
guarnizioni
(bar)
VS214/ (bar)
..../CE VS214/ ..../ISPESL
2140
2141
Salvo modifiche
®
12
Blocchi di collegamento e protezione serie B10 - B20
12.6 Dimensioni
29
®
13
Blocchi di collegamento e protezione serie BS25-32
13.1 Generalità
BS25EP360GSP
BS32MB210GRP-X
I blocchi serie BS25-32 riuniscono in una
costruzione compatta quei dispositivi atti a facilitare
il collegamento dell’accumulatore ad un circuito
idraulico e la sua protezione dalle sovrapressioni.
Essi permettono inoltre lo smontaggio veloce o il
controllo della pressione di precarica
dell’accumulatore anche durante il funzionamento
dell’impianto.
La serie BS 25-32 è particolarmente adatta negli
impieghi, con accumulatori da 10 a 55 litri, in cui si
richiedono grandi portate.
13.2 Costruzione
LA VERSIONE BASE COMPRENDE:
Corpo in acciaio fosfatato.
Valvola intercettazione a sfera DN25 o DN32.
Rubinetto scarico manuale dell’accumulatore.
Attacco scarico T 3/8” BSP laterale (v. pag. 31).
Sede per il montaggio della valvola di massima.
Attacco lato impianto filettato gas femmina.
Flangia lato accumulatore 2” BSP maschio.
Attacco scarico e presa manometrica
Guarnizioni per olio minerale (Perbunan).
••
••
••
••
•
SU RICHIESTA viene fornito con:
in acciaio nichelato o inox; valvola di
• CORPO
massima DBDS inox.
n° 2365 per chiusura sede valvola.
•• TAPPO
VALVOLA Dl MASSIMA tipo DBDS non tarata
(v. pag. 26).
TIPO DBDS piombata con certificato CE.
•• VALVOLA
VALVOLA tipo VS214/... con certificato ISPESL o
CE (v. pag. 27).
per scarico elettrico, a due vie,
• ELETTROVALVOLA
versione “normalmente aperta”.
••
••
•
12.3 Caratteristiche tecniche
Diametro luce passaggio:
Portate nominali a ~ 6 m/s:
Pressione max di esercizio:
Temperature di esercizio:
Le caratteristiche elettriche (tensione, frequenza,
etc.) o la versione “normalmente chiusa” da
specificare per esteso.
ATTACCO T1 lato impianto (v. pag. 31 ).
ATTACCO lato impianto per flange SAE e CETOP.
FLANGIA lato accumulatore diversa da 2” BSP.
FLANGIA lato impianto (da specificare per esteso).
GUARNIZIONI IN VITON.
25 e 32 mm.
BS25 = 180 I/min;
B32 = 290 I/min
400 bar
– 15 ÷ +80°C standard (70°C con elettrovalvola)
– 15 ÷ +150°C (guarnizioni in Viton)
Valvola di massima:
–
–
–
–
Ø passaggio = 10 mm.
DBDS non tarata (v. cap. 10.2)
DBDS tarata fra 5 e 400 bar, cert. CE
VS214/... tarata tra 5 e 400 bar
con certificazione CE o ISPESL
Elettrovalvola:
– Tensione alimentazione = CC24V - 110 V
CA110/220V
– Potenza assorbita
= 26 W
– Protezione
= IP65
13.4 Designazione
L’esempio indica un blocco di sicurezza serie BS, luce di passaggio 25 mm, con scarico solo manuale, attacco scarico laterale standard T 3/8” BSP,
con valvola di massima tipo DBDS con collaudo CE tarata a 360 bar, attacco lato accumulatore 2” gas, lato impianto 1” gas, guarnizioni in
Perbunan, blocco in acciaio fosfatato. (Specificare per esteso le caratteristiche elettriche dell’eventuale elettrovalvola).
BS25
Tipo e luce
passaggio
BS 25
BS 32
Scarico
M = Solo
manuale
E = Elettrico
e manuale
F = Manuale
più foratura
per elettrov.
1)
Valvola di massima
(vedere pag. 26-27)
A= Senza valvola
B= Valv. tipo DBDS10...
(non tarata)
C= Valvola tipo VS214/...
(certif. ISPESL)
P= Valvola DBDS
(certif. CE)
V= Valvola VS214/...
(certif. CE)
T = Senza valvola
(con tappo 2365)
M
P
360
Taratura
valvola
(bar)
Valvole DBDS10
o VS214 tarate
con certificato
5 ÷ 400
Valvole DBDS10
non tarate*
25 - 50 - 100
200 - 315 - 400
(limiti superiori
del campo di
regolazione)
G
R
Attacco lato
accumulatore
ØA
H = Senza flangia
G = 2” BSP
G1 = 1”1/4 BSP
M = M 50x1,5
M1 = m 40x1,5
P = 2” NPT
S = filett. SAE
(da precisare)
A = altre
(da precisare)
P
–
–
Attacco lato
impianto
–
Materiale
guarnizioni
R = Filettatura
gas cilindrica
– = Acciaio
fosfatato
S = Foratura per
flangia SAE 1)
P = Perbunan
C = Foratura per
flangia CETOP 1)
V = Viton
FS = Con flangia
SAE 1)
FS = Con flangia
CETOP 1)
Materiale
blocco
N = Acciaio
nichelato
25 mm
X = Acciaio
inox
Posizione
attacco scarico
– = Standard
laterale
T=3/8” BSP
1 = Lato
impianto
T1 ø 5
(v. pag. 31)
Specificare per esteso le caratteristiche della flangia.
13.5 Ricambi
Assieme al N° del ricambio richiesto è bene precisare la designazione completa del blocco o del suo numero di fabbricazione specialmente per
versioni diverse dallo standard.
TIPO
BS 25
BS 32
Valvola di
Valvola di
Valvola di
Flangia lato accumulatore
Sfera valvola Perno rubinetto
Serie di
sicurezza
ØA
intercettazione scarico manuale massima DBDS mass. DBDS
senza certificato con cert. CE CE o ISPESL guarnizioni
2” gas 1”1/4gas M50x1,5 M40x1,5 2”NPT con guarnizioni
completo
10492
10473
2134
2142
(bar)/
2105/ (bar)*
2106/ (bar)....
/CE VS214/....
10349
10347
10448
2152
....
....
–
–
2135
2143
*Scegliere, fra i limiti dei campi di regolazione, il valore immediatamente superiore alla pressione di utilizzo
30
Salvo modifiche
®
13
Blocchi di collegamento e protezione serie BS25-32
13.6 Dimensioni
Il blocco con valvola VS214/... deve avere un
collegamento per lo scarico manuale
attacco T o T1) e uno alla valvola (attacco TE)
RACCORDI LATO IMPIANTO
Tipo
Versione
standard
Ø D (gas)
BS 25
1”
BS 32
1”1/ 2
Su richiesta
Per flange SAE
1”1/4 SAE 6000
1”1/4 SAE 6000
1”1/2 SAE 6000
1”1/2 SAE 3000
2”
SAE 3000
31
A
B
d1
Profondità
filetto
31,6
31,6
36,7
35,7
42,9
66,7
66,7
79,4
70
77,8
M14
M14
M16
M12
M12
24
24
24
20
20
Per flange CETOP
C
d2
Profondità
filetto
CETOP 38-400
51,6
M12
20
CETOP 38-400
51,6
M12
20
CETOP 50-400
60,1
M14
24
®
14
Blocco di collegamento serie BC - lato gas
14.1 Generalità
Il blocco serie BC viene impiegato per rendere più
sicuro e funzionale il collegamento di una o più
bombole addizionali di azoto con un accumulatore a
sacca versione “transfert” o con un accumulatore a
pistone.
Comprende essenzialmente i seguenti dispositivi:
- Valvola di intercettazione R che rimane aperta
durante l’esercizio per assicurare il libero flusso
del gas dalle bombole all’accumulatore; viene
chiusa solo per una verifica o manutenzione
dell’accumulatore.
- Valvola di ritegno VR che garantisce il passaggio
del gas dall’accumulatore alle bombole anche
con il rubinetto R erroneamente chiuso.
- Valvole di sicurezza VS per la protezione dalle
sovrapressioni .
- Valvola di riempimento PC per il caricamento o la
verifica della pressione dell’azoto, con
l’apparecchiatura di precarica PC250.
14.2 Caratteristiche costruttive
A
B
M
VR
PC
VS
R
LA VERSIONE BASE COMPRENDE:
Corpo in acciaio fosfatato con valvola
d’intercettazione (R) e di ritegno (VR).
Raccordo per valvola di sicurezza.
Raccordo filettato femmina lato accumulatore (A)
e lato gas (B).
Raccordo filettato femmina per manometro (M).
Valvola per attacco apparecchiatura di precarica
e gonfiaggio PC/...
Guarnizioni in NBR (Perbunan P).
•
•
•
•
•
•
: ATTACCO LATO ACCUMULATORE
: ATTACCO PER BOMBOLE ADDIZIONALI
: ATTACCO PER MANOMETRO
: VALVOLA DI RITEGNO
: VALVOLA DI RIEMPIMENTO
: VALVOLA DI SICUREZZA
: RUBINETTO D’INTERCETTAZIONE DN25
14.3 Caratteristiche tecniche
Luce di passaggio:
Pressione massima di esercizio:
Temperatura di esercizio:
Valvola di sicurezza:
SU RICHIESTA:
Corpo in acciaio al carbonio nichelato.
Valvola di sicurezza con collaudo CE o ISPESL.
Guarnizioni in VITON.
Manometro con e ventuale esclusore. (da
specificare per esteso)
•
•
•
•
25 mm
400 bar
–20°C / +80°C (+150 con guarnizioni in Viton)
VS214/... con certificazione
CE o ISPESL e tarata al valore
indicato dall’utilizzatore
14.4 Codice d’identificazione
L’esempio sotto indicato mostra un blocco tipo BC in acciaio fosfatato, con un passaggio di 25 mm, una valvola di sicurezza certificata CE e tarata a
210 bar, un raccordo 1” BSP sia dal lato accumulatore che dalla bombola addizionale, guarnizioni in Perbunan.
BC25
Tipo
Valvola di sicurezza
(vedere pag. 27)
V
210
G
Taratura valvola
(bar)
P
–
Materiale
guarnizioni
Raccordi lato
AeB
Trattamento
superfici
A = Senza valvola VS
C = Con valv. tipo VS214/...
BC 25
certificazione ISPESL
5 ÷ 400
G = 1” BSP (standard)
P = Perbunan
– = Acciaio fosfatato
(valore di taratura
indicato all’utilizzatore)
A = Altri da precisare
V = Viton
N = Acciaio nichelato
25 µ
V = Con valv. tipo VS214/...
certificazione 97/23/CE
14.5 Riferimenti dei pezzi di ricambio
Oltre al riferimento dei pezzi di ricambio è indispensabile indicare ugualmente la designazione completa del blocco o il suo n° di serie.
Tipo
Rubinetto
con guarnizione
BC 25
2134
Valvola di
ritegno
2305
Valvola di
riempimento
gas
2072
Valv. di sicurezza
collaudata ISPESL
bar
VS214...
/lSPESL
Valvola di sicurezza
con certificazione CE
GuarnizionI
VS214/ bar
... /CE
2304
Salvo modifiche
32
®
15
Elementi di fissaggio
15.1 Generalità
15.2 Costruzione
Il fissaggio deve essere fatto in modo da non gravare con sforzi
esterni sul corpo o sull’attacco dell’accumulatore. Specialmente per
i montaggi orizzontali e per i tipi più pesanti è necessario usare
degli elementi di fissaggio (collari, mensole, ecc.) che supportino
l’accumulatore ed evitino pericolose vibrazioni.
I collari e le mensole sono costruiti in acciaio al carbonio zincato. Su
richiesta si possono fornire interamente inox.
Gli anelli di supporto sono in gomma nitrilica 80° Sh. Su richiesta
possono essere fatti con altri tipi di elastomeri.
Collari
fig. I
fig. II
15.3 Dimensioni e codice d’ordinazione
AS
AS
AS
AS
Accumulatore
Tipo
Max press. (bar)
Codice
ordine
Fig.
Peso
(kg)
A
B
C
H
I
L
M
0,7
1-1,5-3
5
10 ÷ 55
10155
10157
10250
10410
I
II
II
II
0,65
0,85
1,1
13,5
125
135
185
256
–
194
251
298
89 ÷ 93
114 ÷ 122
167 ÷ 176
215 ÷ 227
53 ÷ 55
66 ÷ 70
95 ÷ 100
120 ÷ 126
90
100
146
216
13
13
13
20
9
9
9
10
360 - 550
80 - 360
80 - 360
30 - 360
Mensola con anello
Anello supporto
15.4 Dimensioni e codice d’ordinazione
Codice ordinazione
Tipo
Mensola
Anello
accumulatore con
anello
AS 5
10263
AS 10 ÷ 55
10363
AS 1 ÷ 5
10266
AS 10 ÷ 55
10345
Peso
(kg)
A
B
C
øD
ø D1
ø D2
ø D3
1,5
36
0,13
0,22
200
260
175
232
90
120
11
17
140
200
140
200
120
170
120
170
90
150
90
150
ø D4
E
F
G
H
I
3
3
40
70
96
125
140
200
112
175
10
15
10
15
Salvo modifiche
33
®
16
Apparecchiatura di precarica e controllo
16.1 Generalità
Si utilizza per la verifica periodica della precarica degli accumulatori e per il
gonfiaggio degli stessi, dopo la sostituzione della sacca o per variare il valore della
precarica. Per il gonfiaggio è necessario allacciarsi a bombole contenenti azoto
industriale secco a pressione superiore al valore della precarica richiesto, munite di
riduttore di pressione (obbligatorio, per ragioni di sicurezza, nel gonfiaggio di
accumulatori con PS < a 210 bar).
L’uso del riduttore facilita inoltre l’immissione lenta e graudale dell’azoto nella sacca
evitando così la possibilità di danneggiamento della stessa.
16.2 Costruzione
Nella VERSIONE STANDARD è composta da:
Un blocchetto per il rilevamento della pressione dotato di ghiera per l’attacco alla
valvola gas dell’accumulatore, di manometro, di sfiato e di valvola di ritegno con
attacco rapido al tubo di gonfiaggio.
Un tubo di gonfiaggio lungo 3 m per alte pressioni, con raccordo per l’attacco alle
bombole azoto.
Un nipplo per l’attacco del tubo di gonfiaggio al riduttore di pressione.
Un set di guarnizioni di ricambio.
Una valigetta.
•
•
••
•
SU RICHIESTA viene fornito con:
per attacchi speciali della valvola gas dell’accumulatore.
•• RIDUZIONI
TUBO GONFIAGGIO con lunghezza di 6 m.
16.3 Caratteristiche tecniche
Pressione massima:
600 bar
5/8” UNF (standard)
Attacco accumulatore:
7/8” UNF - Ø7,7x1/32” (Vg8) -1/4” ISO 228 - (a richiesta)
Attacco bombola:
Vedi designazione (cap. 16.5) e el figure e la tabella
cap. 16.7 pag. 35
Manometro:
– Ø 63 attacco 1/4 gas
– Fondo scala 250 (standard)
– Altri valori su richiesta
Peso:
1,8 Kg (valigetta completa)
16.4 Ricambi
Serie di guarnizioni
Valvolina di ritegno
Perno centrale completo
2160
2162
2165
(metri)
2164 ...
(bar)
2166/ ...
2163/
Sfiato completo
Tubo flessibile
Manometro
16.5 Designazione
L’esempio indica una apparecchiatura di precarica e controllo con manometro da 250
bar, con l’attacco accumulatore da 5/8” UNF e attacco bombole secondo normativa
italiana, completa di tubo gonfiaggio lunghezza 3 m e di valigetta.
PC
Tipo
Manometro
(fondo scala bar)
(riduz. 50019)
(Precarica e
controllo)
250
(altri valori
a richiesta)
S
Attacco
accumulatore
S = 5/8" UNF (standard)
A = Ø 7,7x1/32” (Vg8)
PC
250
B = 7/8” UNF
(riduz. 10143)
C = 1/4" ISO 228
(riduz. 50510)
D = Ø 7,7x1/32” (Vg8)
(filetto lungo)
(riduz. 50508)
1 – –
Attacco bombola
(secondo normativa del Paese)
1 = Italia
2 = Austria
3 = Egypt
Belgium
Czech Republic
Denmark
Finland
Germany
Netherlands
Norway
Poland
Sweden
Switzerland
France
Hungary
Mexico
Morocco
Romania
Saudi Arabia
Slovenia
Spain
Tunisia
Tubo gonfiaggio
(metri)
4 = Argentina
6 = South Africa
Australia
7 = Canada
Great Britain
USA
Greece
8 = Russia
India
Venezuela
Indonesia
New Zeland
9 = Japan
Philippines
10 = Taiwan
Portugal
11 = China
Singapore
12 = Korea
Turkey
5 = Brazil
South America
– =3m
(standard)
L =6m
(su richiesta)
Salvo modifiche
34
®
16
Apparecchiatura di precarica e controllo
16.6 Raccordo tubo gonfiaggio - riduttore di pressione
L’uso delle apparecchiature di precarica per
il gonfiaggio degli accumulatori serie “basse
pressioni” richiede, per ragioni di sicurezza
un riduttore di pressione montato sulla
bombola d’azoto tarato ad una pressione
uguale o inferiore alla pressione massima
di esercizio PS stampigliata sul corpo
accumulatore.
Il nipplo di raccordo fra il tubo di gonfiaggio
e il riduttore è rappresentato a lato e viene
fornito di serie con l’apparecchiatura di
precarica.
16.7 Raccordo tubo gonfiaggio - bombola azoto
Per gli accumulatori serie “alta pressione” e, in generale, per tutti i modelli con PS≥210
bar, ci si può collegare alla bombola d’azoto tramite l’apposito raccordo senza l’uso del
riduttore di pressione.
Il raccordo adatto va scelto in funzione del Paese di origine della bombola d’azoto, come
indicato nella tabella a lato.
Il n° della colonna contrassegnata dalla x indica la figura del raccordo valido per quel
Paese e coincide col numero usato per indicare l’attacco bombola nel codice di
designazione (cap. 16.5).
Ciascun raccordo ha un suo codice (indicato fra parentesi) da usare per l’ordinazione di
ricambi e non nella designazione dell’apparecchiatura di precarica.
Salvo modifiche
35
®
17
Sacche di ricambio per accumulatori
17.1 Generalità
vi siano nell’impianto accumulatori della stessa grandezza con valvola di
diametro o tipo diversi (v. pag. 37).
Inoltre, quando è necessaria la sostituzione di una sacca, si può
riutilizzare la valvola esistente risparmiando sull’acquisto della sacca.
L’aggancio della valvola alla sacca si effettua in modo sicuro mediante
la rondella gommata (v. pag. 41).
La costruzione della sacca in un unico pezzo senza saldatura o
incollaggi, secondo un procedimento originale EPE a lungo
perfezionato, è la caratteristica essenziale di questo prodotto. Da
non trascurare inoltre la particolarità di avere la valvola del gas
separabile dalla sacca.
Questo dà la possibilità di poter montare su una stessa sacca vari
tipi di valvola con evidenti risparmi di immagazzinaggio, nel caso
17.2 Caratteristiche tecniche e costruttive
•
SACCA, impiegata nella versione standard degli
• LA
accumulatori di tutte le serie previste dalla EPE, è costruita con il
LA VALVOLA GAS impiegata negli accumulatori EPE è
costruita, in acciaio al carbonio fosfatato, nelle tre esecuzioni:
S = STANDARD (fig. 1a). Per le capacità da 0,2 ÷ 55 litri, con
valvolina di gonfiaggio 5/8” UNF.
Questa valvola può essere fornita con ø B e attacchi di
gonfiaggio speciali (v. cap. 18.4).
ST= TRANSFERT (fig. 1b). Adatta per l’impiego dell’accumulatore collegato ad una o più bombole addizionali di azoto.
Per capacità 5 ÷ 55 litri.
SL= SEPARATORE LIQUIDI (fig. 1c). Si impiega nei casi in cui
si abbia un liquido anche all’interno della sacca.
Per capacità 0,2 ÷ 55 litri.
SU RICHIESTA tutte le valvole possono essere fornite nichelate
spess. 25 µm (altri spess. da specificare) o in acciaio inox.
copolimero butadiene-acrilnitrile (NBR) con contenuto medio-alto
di ACN, che abbiamo denominato “nitrile standard” e distinto con la
lettera P. È adatto soprattutto all’impiego con olii minerali, ma dà
ottimi risultati anche con molti altri liquidi (v. cap. 3.15 pag. 16). La
temperatura d’esercizio può essere compresa fra i –20 e i +85°C.
Per esigenze particolari (temperature oltre i limiti suddetti, liquidi
speciali, ecc.) la sacca può essere fornita nei seguenti materiali:
Nitrile per basse temperature (F), Nitrile per idrocarburi (H), Nitrile
idrogenato (K), per Alimenti (A), Butile (B), Etilene-propilene (E),
Neoprene (N), Epicloridrina (Y).
Attenzione: non tutte le sacche sono disponibili in tutti i
materiali. Prima di ordinare consultare il nostro Servizio
Tecnico.
•
17.3 Dimensioni sacche e codice ricambi valvole standard
Capacità
nominale
(litri)
0,2
0,7
1
1,5
2,5
3
4
5
10
1
15
20
25
35
55
øA
øB
Dimensioni sacca con valvole fig. 1 a - 1 b - 1 c
øG
ø C (ISO
E
F
H
I
L1
228) D
38
75
5/8” UNF 20
95
M22x1,5
(øB spec.
v. cap.
18.4)
25
1/8”
–
1/4” BSP
47
146
M50x1,5
198 (øB spec.
v. cap.
18.4)
55
1” BSP
60
25
–
–
23
51
36
28
52
37
32
63
72
43
L2
155 180
–
126 182
–
148 204 184
198 254 234
325 381 361
374 430 410
215 272 252
284 341 321
315 390 387
400 475 472
450 525 522
583 658 655
735 810 807
1080 1155 1152
1535 1610 1607
Gruppo valv. gas completa
Peso
fig. 1a
fig. 1b
fig. 1c
sacca
L3
kg codice peso codice peso codice peso
kg
kg
kg
178 0,03 2002 0,1
–
–
2003
–
154 0,07 2021
–
–
2027-1 0,27
176 0,13
2026 0,55
226 0,17 2022 0,3
2027 0,18
353 0,30
2029 0,7
402 0,36
247 0,33
2042 0,42 2043 1,1 2048 0,33
316 0,43
358 0,96
443 1,08
2065 2,6
493 1,29
626 1,79 2062 1,7
2073 1,1
2066 3,1
778 2,22
1123 3,28
2067 3,6
1578 4,59
Salvo modifiche
36
®
17
Sacche di ricambio per accumulatori
17.4 Valvole gas speciali
Allo scopo sono disponibili delle valvole gas (v. sotto) con diametro
del gambo (ø B) ed attacchi di gonfiaggio diversi dallo standard.
Oltre che per gli accumulatori EPE le nostre sacche possono essere
perfettamente intercambiabili con molti altri tipi esistenti sul mercato.
17.4.1 Dimensioni e codici ricambi delle valvole speciali
Capacità
nominali
sacche
Fig.
0,7 - 1 - 1,5
2,5 - 3
4-5
10 - 12 - 15
20 - 25 - 35
55
2a
3
4
2a
3
4
2b
3
4
Codice
sacca con
valvola
S....2
S....3
S....4
S....2
S....3
S....4
S....2
S....3
S....4
1)
Dimensioni
2)
øB
E
5/8” UNF
26
7/8” UNF
46
5/8” UNF
30
7/8” UNF
49
M22x1,5
57
7/8” UNF
52
2)
Peso Gruppo valv. Pos. 1
Kg gas completa corpo valv.
0,15
0,38
0,3
0,27
0,48
04
0,75
0,83
0,75
2015
2019
2020
2041
2045
2046
2061
2084
2085
Pos. 2
rondella
10110
10118
10119
10255
10258
10259
10332
10329
10330
Codice ordinazione ricambi
Pos. 3
Pos. 4
Pos. 5
dado
valv. gonf. tappo valv.
10105
10023
2070
10106
10108
2069
10257
10023
2070
10205
10108
2069
10109
2072
10108
2069
10331
10337
10201
10134
10337
10201
10134
10337
10201
10134
Pos. 6
tappo
–
10200
10135
–
10200
10135
10103
10200
10135
1) Il codice identifica i componenti nell’esecuzione in acciaio al carbonio e rondella gommata in Nitrile standard. Per esecuzioni diverse aggiungere al n° di codice la lettera N per
l’acciaio nichelato, e la lettera X per l’acciaio inox.
2) Se la rondella è gommata con un elastomero diverso dal Nitrile standard, far seguire al n° di codice sia la lettera che identifica l’acciaio, che la lettera che identifica l’elastomero.
17.5 Designazione
indicare esattamente il tipo di valvola, che può essere scelta sia fra i tipi
standard, (fig 1a-b-c) e indicato con 1, sia fra le valvole speciali e
indicato rispettivamente con 2 (fig. 2a-2b), 3 (fig. 3), 4 (fig. 4), 5 (v. pag.
22), 6 per altre da specificare. In caso di dubbio è bene indicare anche il
tipo e la marca dell’accumulatore. L’esempio indica una sacca versione
standard, per accumulatore da 25 litri, in Nitrile, completa di valvola con
ø B = M50x1,5 in acciaio C40 fosfatato.
La sigla di designazione delle sacche è molto semplice e ricalca la
prima parte del codice di designazione dell’accumulatore EPE (tipo,
senza la lettera A, grandezza, materiale della sacca) a cui si
aggiunge lo 0 se non si vuole la valvola e 1 se la sacca è completa
di valvola (fig. 1a -1b -1c).
Se la sacca è destinata come ricambio ad accumulatori di altre
marche, oltre alla grandezza ed al materiale della sacca, è necessario
S
Tipo di sacca
S = Standard (fig. 1a)
ST = Transfert (fig. 1b)
SL = Separatore
liquidi (fig. 1c)
Capacità
nominale (litri)
0,2 - 0,7 - 1
1,5 - 2,5 - 3
4 - 5 - 10
12 - 15 - 20
25 - 35 - 55
25
1)
P
1
Materiale sacca
P = Nitrile standard
F = Nitrile basse temp.
H = Nitrile per idrocarburi
K = Nitrite idrogenato
A = Per alimenti
B = Butile
E = Etilene-propilene
N = Neoprene
Y = Epicloridrina
1) Caratteristiche e compatibilità v. pag. 16
–
Valvola gas
0 = Senza valvola
1 = Con valvola ø B
standard (fig. 1a/b/c)
2 = Con valvola ø B
speciale (fig. 2a/2b)
3 = Con valvola ø B e
attacco gonfiaggio
speciale (fig. 3)
4 = Con valvola ø B e
attacco gonfiaggio
speciale (fig. 4)
5 = Valvola per ASME U.S.
(v. pag. 22)
6 = Altre (su richiesta)
Materiale
valvola gas
- = Acciaio al carbonio
fosfatato
N = Acciaio al carbonio
nichelato sp. 25 µm
(altri spess. da
specificare)
X = Acciaio inox
AISI 316
Salvo modifiche
37
®
18
Batterie di accumulatori
18.1 Generalità
Le batterie d’accumulatori sono utilizzate quando la portata o i volumi richiesti superano la capacità di un solo accumulatore disponibile nella nostra
gamma. Queste batterie sono assemblate in linea semplice da 2 a 5 accumulatori (fig. A) o in linea doppia fino a 8-10 accumulatori (fig. B). Le
batterie possono essere ugualmente utilizzate per l’installazione d’accumulatori a pistone collegati a bombole d’azoto addizionali.
18.2. Costruzione con collettore saldato
Un’incastellatura, in acciaio saldato e verniciato con una mano di antiruggine, sostiene gli accumulatori. In funzione del loro numero e dell’ingombro
che si vuole ottenere possono essere posizionati in un’unica (fig. A) o in doppia fila (fig. B). Ciascun accumulatore appoggia su un anello elastico, è
fissato con due collari e monta un blocco di collegamento (serie B10/20 o, più spesso, serie BS25/32). Un collettore di mandata composto da un
tubo centrale a cui sono saldati più stacchi di collegamento ai relativi blocchi (dimensioni da stabilire in base alla portata e pressione d’esercizio). Ha
le due estremità filettate ISO 228 femmina o, a richiesta, flangiate. Una delle due estremità è chiusa da un tappo o flangia cieca. La stessa cosa
vale anche per il collettore che collega gli scarichi dei singoli blocchi. A richiesta può essere installato un manometro o pressostato per il controllo
della pressione in mandata e una bacinella per la raccolta dell’olio. La batteria doppia può essere usata anche per l’installazione di accumulatori
transfert collegati con le bombole addizionali di azoto montate parallelamente agli stessi. Varie altre esecuzioni possono essere fornite è perciò
consigliabile, per la migliore scelta, consultare il ns. Servizio Tecnico.
18.3 Costruzione con collettore a blocco portante
Questa costruzione prevede il montaggio degli accumulatori su un blocco con funzione di supporto e di collettore di mandata e di scarico. La
versione più semplice e la più economica (fig. C) prevede il fissaggio degli accumulatori direttamente sul collettore con l’ausilio di flange CETOP o di
semiflange SAE; non è previsto lo scarico nè l’isolamento degli accumulatori. La versione più completa (fig. D) prevede l’isolamento di ogni
accumulatore tramite il blocco di sicurezza serie BS25 o BS32 su cui è possibile montare tutti gli accessori previsti alle pagg. 30/31. Lo scarico di
ciascun accumulatore tramite il blocco è ricavato nello stesso collettore di mandata.
Salvo modifiche
38
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19
Installazione
19.1 Generalità
19.2 Controlli preliminari
Gli accumulatori a sacca EPE vengono forniti, dopo singolo
collaudo ed accurato controllo in fabbrica, perfettamente
corrispondenti alla sigla di designazione stampigliata sulla
targhetta montata dal lato valvola gas di ogni accumulatore.
Sulla stessa targhetta sono riportati inoltre i seguenti dati:
La pressione massima d'esercizio PS in bar;
Le temperature TS, minima e massima, ammissibili (°C);
Il valore della precarica Po in bar (etichetta incollata);
Il numero di fabbricazione dell'accumulatore;
Il marchio CE col N° dell'Ente Certificatore (solo quando è
previsto dalla normativa);
La data di fabbricazione: mese/anno;
Il Gruppo dei Fluidi e alcune prescrizioni essenziali per la sicurezza;
Il nome, il logo, la nazione, il n° telefonico del fabbricante.
ATTENZIONE: La pressione d'esercizio massima stampigliata
sull'accumulatore deve essere ≥ alla pressione di
taratura della valvola di massima del circuito
idraulico.
Prima di eseguire interventi (riparazioni, sostituzione, ecc.) su un
impianto che monta un accumulatore è necessario scaricare
completamente la pressione del liquido.
I certificati di collaudo, se previsti, vengono forniti unitamente
all'accumulatore o, successivamente, per posta o altro mezzo.
Al ricevimento ci si assicuri che:
L'accumulatore non abbia subito danni durante il trasporto.
La designazione indicata sulla targhetta corrisponda all'ordine.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Prima dell'installazione è inoltre indispensabile verificare che:
La pressione di precarica corrisponda al valore scelto.
Questa scelta deve essere fatta accuratamente, in funzione
dell'utilizzo.
A grandi linee ricordiamo:
PO = 0,9 P1 (riserva di energia - antiariete - ecc.)
PO = 0,6-0,7 P1 (antipulsazione)
Un'errata scelta della pressione di precarica è spesso causa del
cattivo funzionamento dell'impianto e influisce negativamente sulla
durata della sacca.
Si tenga inoltre presente che il valore di precarica indicato sulla
targhetta (per tutti gli accumulatori forniti con precarica) è relativo a
una temperatura di 20°C.
•
Per gli accumulatori forniti senza precarica, o dopo una riparazione,
è necessario eseguire il gonfiaggio con azoto e la successiva
verifica usando l'apposita apparecchiatura tipo PC/... seguendo la
procedura indicata al cap. 20 pag. 40.
19.3 Installazione
Generalmente il miglior rendimento si ha montando l'accumulatore il più vicino possibile
all'utilizzatore.
LA POSIZIONE va dalla verticale (con valvola gas in alto) all'orizzontale.
Si raccomanda di lasciare:
Lo spazio necessario per l'uso dell'apparecchiatura di precarica.
La targhetta con il valore di precarica ben visibile.
Libero l'accesso alla vite di spurgo.
•
•
•
IL FISSAGGIO corretto si ha utilizzando le mensole e i collari disposti come in figura.
È assolutamente proibito saldare supporti o eseguire lavorazioni sul corpo accumulatore.
IL COLLEGAMENTO alla valvola liquido, direttamente o mediante riduzione o flangia, va fatto
aiutandosi con una chiave in modo che la valvola liquido non possa venire girata
indipendentemente dal corpo accumulatore.
• Prevedere una valvola di ritegno fra la pompa e l'accumulatore.
che la valvola limitatrice di pressione del circuito sia in collegamento diretto
• Assicurarsi
con l'accumulatore e tarata ad un valore inferiore alla pressione di esercizio stampigliata
sulla targhetta dell'accumulatore.
spesso consigliabile prevedere un rubinetto di intercettazione e scarico in modo da
• Èpoter
Isolare l'accumulatore (per verifiche o per riparazioni) anche durante il
funzionamento dell'impianto.
Tutte queste funzioni si ottengono con l'applicazione del blocco di collegamento EPE serie
B o BS limitando ingombranti collegamenti. (vedere pag. 28 ÷ 31)
19.4 Messa in funzione
19.5 Verifiche periodiche
Per evitare possibili danneggiamenti alla sacca è necessario
assicurarsi che l'accumulatore sia precaricato. Portare quindi
l'impianto in pressione, controllare che non vi siano perdite nei
collegamenti ed eseguire lo spurgo dell'aria.
Verificare che il dado che fissa la valvola gas sia ben stretto.
Si può quindi effettuare l'avvio definitivo dell'impianto senza ulteriori
manovre dato il funzionamento completamente automatico
dell'accumulatore.
Ci si deve assicurare soprattutto del mantenimento della pressione
di precarica.
Il primo controllo è bene eseguirlo subito entro la prima settimana
dall'avvio dell'impianto.
Se non si sono riscontrate perdite si esegue un successivo controllo
dopo 3 mesi e successivamente ogni 6 mesi.
Per impieghi pesanti la verifica va fatta mensilmente.
39
®
20
Controllo e gonfiaggio
20.1 Generalità
Per un corretto funzionamento dell’accumulatore è necessario
mantenere costante la pressione di precarica, che verrà perciò
controllata periodicamente coll’ausilio dell’apparecchiatura di
precarica e controllo PC250.
La stessa apparecchiatura verrà utilizzata inoltre per il gonfiaggio
della sacca (dopo una riparazione, per una variazione di utilizzo,
ecc.) allacciandola coll’apposito flessibile ad una bombola di azoto
secco munita di riduttore di pressione in modo che l’azoto entri nella
sacca dell’accumulatore molto lentamente per evitare possibili
scoppi della medesima. IN OGNI CASO Sl DEVE UTILIZZARE
SOLO AZOTO, MAI ARIA O OSSIGENO.
20.2 Verifica della precarica
L’operazione è semplice ma va eseguita correttamente come
indicato:
Isolare l’accumulatore dall’impianto e scaricare il liquido
contenuto in pressione.
Togliere il tappo di protezione della valvola gas e della valvolina
di gonfiagglo.
Prima del montaggio dell’apparecchiatura PC250 assicurarsi che
il pomello A sia svitato, che lo sfiato B sia chiuso, che la
valvolina di ritegno C abbia il cappuccio avvitato.
Avvitare a mano, servendosi della ghiera zigrinata D,
I’apparecchio sulla valvola gas.
Avvitare, senza forzare, il pomello A fino a leggere la pressione.
•
•
•
•
•
Se il valore corrisponde a quello prescritto si smonta
l’apparecchio, svitando la ghiera D, avendo prima cura di:
Svitare fino a fine corsa, senza forzare, il pomello A.
Aprire lo sfiato B.
•
•
20.3 Diminuzione della precarica
Se il valore di precarica risulta superiore a quello cercato si scarica
la pressione eccedente agendo sullo sfiato B fino al raggiungimento
del valore desiderato.
È consigliabile scaricare lentamente ed eseguire la lettura
definitiva dopo un’attesa di qualche minuto dall’operazione di
scarico, dopodichè si puo togliere l’apparecchio come sopra indicato.
20.4 Aumento o ripristino della precarica
Se la precarica risulta inferiore al valore stabilito (o se si deve
eseguire il gonfiaggio della sacca dopo una riparazione) si procede
nel modo seguente (I’apparecchlatura è già posizionata come
indicato al punto 20.2):
Montare il raccordo in dotazione alla bombola di azoto o al
riduttore di pressione.
Collegare un’estremità del tubo flessibile al raccordo.
Collegare l’estremità libera del flessibile alla valvolina C dopo
averne tolto il cappuccio.
Aprire lentamente il rubinetto riduttore di pressione della
bombola e tenerlo aperto fino al raggiungimento di una pressione
leggermente superiore al valore richiesto, quindi chiudere il
rubinetto.
Svitare il pomello A e decomprimere l’apparecchio con lo
sfiato B.
Scollegare il flessibile della valvola di ritegno C.
Chiudere lo sfiato, mettere il cappuccio alla valvola C e
attendere qualche minuto che si stabilizzi la pressione.
Riavvitare infine il pomello A fino a leggere la pressione che
dovrebbe essere leggermente superiore a quanto richiesto.
Aggiustare, sfiatando, il valore di precarica e procedere allo
smontaggio dell’apparecchio come già indicato.
Controllare con dell’acqua saponata che non vi siano perdite
della valvolina di gonfiaggio dell’accumulatore.
Riavvitare il coperchio della valvolina e quello di protezione
esterno.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
A questo punto l’accumulatore è pronto per la messa in esercizio.
N.B.: L’apparecchiatura di precanca PC 250 ha in dotazione un
solo manometro da 0÷250 bar. Naturalmente per il controllo
di pressioni superiori a 250 bar è necessario dotarsi di un
manometro con valore di fondo scala adeguato.
Anche per le basse pressioni la precisione della misurazione
e maggiore usando un apposito manometro: p.es. con
pressioni ≤ 30 bar è consigliabile un fondo scala di 60 bar.
È NECESSARIO USARE UN RIDUTTORE Dl PRESSIONE PER IL
GONFIAGGIO DEGLI ACCUMULATORI (P. ES. GAMMA BASSE
PRESSIONI) CHE HANNO LA PRESSIONE Dl ESERCIZIO MAX
INFERIORE ALLA PRESSIONE DELLA BOMBOLA Dl AZOTO.
40
®
21
Manutenzione e riparazione
21.1 Generalità
GAMMA
BASSE
PRESSIONI
GAMMA
ALTE
PRESSIONI
Foto A
Foto B
Per un’improvvisa avaria, per un controllo programmato, per ricollaudare il corpo accumulatore o per altre ragioni si può presentare la necessità di smontare l’accumulatore
e controllarne i componenti.
È importante eseguire le operazioni nell’ordine in cui sono indicate ricordandosi soprattutto di non smontare niente se non si è sicuri di aver scaricato completamente
la pressione del gas.
Data la conformazione diversa dell’attacco liquido (v. foto A e B) il modo di procedere
allo smontaggio sarà leggermente diverso per i tipi della gamma alta dai tipi della
bassa pressione.
La sacca invece, è perfettamente uguale nei due tipi.
21.2 Smontaggio dell’accumulatore
Una volta isolato, scaricato dalla pressione
del liquido e rimosso dall’impianto, I’accumulatore viene sistemato orizzontalmente su una morsa (a catena o a ganasce).
Si procederà quindi, per entrambi i tipi, a:
Togliere i tappi di protezione della valvola gas.
Scaricare,
coll’aiuto
dell’apparecchio
PC..., I’eventuale residuo di precarica.
Smontare la valvolina di gonfiaggio.
Solo a questo punto si potrà iniziare lo
smontaggio dell’attacco liquido.
•
•
•
GAMMA ALTE PRESSIONI
1
4
2
5
3
6
1) Smontare la vite di spurgo.
2) Svitare e sfilare la ghiera e l’anello di
spallamento.
3) Spingere il corpo valvola liquido all’interno dell’accumulatore e togliere le
guarnizioni.
4) Sfilare l’anello appoggio gommato
piegandolo.
5) Estrarre il corpo della valvola liquido.
6) Togliere il dado che fissa la valvola
gas e la targhetta.
7) Estrarre la sacca dal lato liquido attorcigliandola leggermente.
7
GAMMA BASSE PRESSIONI
Si libera l’apertura dal lato liquido togliendo:
vite di spurgo:
• La
elastico:
• L’anello
• Anello con piatto forato antiestrusione.
A questo punto si procede come per l’alta pressione togliendo il dado che fissa la valvola gas e la targhetta ed infine, estraendo la sacca completa di valvola dal lato liquido.
41
®
22
AUS
B
L
BY
Filiali e rappresentanti in tutto il mondo
AUSTRALIA
BELGIUM + LUXEMBOURG
ATHENS HYDRODYNAMIC S.A.
56, Athinion Avenue - 10441 Athens
Tel.: 0030 210 5221155
Fax: 0030 210 5221485
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EMAC S.A.
Industrialaan 1, Zone Maalbeek
1702 Groot-Bijgarden
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Fax: 0032 2 4810301
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F
MAL
MEX
EPE (U.K.) LTD
16 Manor Industrial Estate
Flint, Flintshire, CH6 5UY
Tel.: 0044 1352 730720
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Industrijska c. 2, p.p. 14
4226 Ziri
Tel.: 00386 4 5159100
Fax: 00386 4 5159130
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ZA
MA
MOROCCO
E
NORWAY
SERVI MOTION CONTROL AS
Haugenveien, 2 - 1402 Ski
Tel.: 0047 64 979797
Fax: 0047 64 979899
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Avda. Carlos Marx, 80
Poligono Ind. Horno de Alcedo - 46026 Valencia
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Fax: 0034 96 3182275
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CH
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HINEL AG
Industriestrasse, 2 - 3178 Bösingen
Tel.: 0041 31 7478881
Fax: 0041 31 7479827
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ROC
TAIWAN
LIMIT TEIN INDUSTRIAL CO., LTD
3F-7, No. 4, Lane 609, Sec. 5 - Chung Shin Rd.
Sanchung City, Taipei Hsien, 241, R.O.C.
Tel.: 00886 2 29995022
Fax: 00886 2 29995055
E-mail: [email protected]
T
THAILAND
PNEUMAX CO., LTD
104/21 Moo 8, Chaloem Phrakiat R.9 Rd.
Pravet, Bangkok 10250
Tel.: 0066 2 7268000
Fax: 0066 2 7268260
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GT MAROC S.A.R.L.
47, Zankat Marmoucha
La Villette - 20300 Casablanca
Tel.: 00212 2 2623667
Fax: 00212 2 2623811
N
SOUTH AFRICA
GOLDQUEST INTERNATIONAL HYDRAULICS LTD
P.O. BOX 4299 - 26 Barney Road
2094 Benrose - Johannesburg
Tel.: 0027 11 6142004
Fax: 0027 11 6142033
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MALAYSIA
MEXICO
SLOVENIAN
LE-TEHNIKA, d.o.o.
Suceva ulika, 27
4000 Kranj
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Fax: 0086 4 2042122
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ALFA HIDRAULICA S.A.
A. Gonzales 244 col. Sta M. Aztahuacan
C.P. 09570 - D.F.
Tel.: 0052 555 6923077
Fax: 0052 555 6923495
E-mail: [email protected]
FRANCE
GREAT BRITAIN
SLO
KOREA
POWERMATICS HYDRAULICS
& ENGINEERING (M) SDN. BHD
No.7 Lengkuk Keluli 2, Kaw Perindustrian Bukit
Raja, 41050 Klang, Selangor
Tel.: 0060 3 33448000
Fax: 0060 3 33446000
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SINGAPORE
PH HYDRAULICS & ENGINEERING PTE. LTD
27 Gul Lane, Jurong
629421 Singapore
Tel.: 0065 6861 2000
Fax: 0065 6861 5000
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ISRAEL
LEE HWA SPECIAL TRADING CO., LTD
RA 1323 Chungang Complex, Guro-Dong
Guro-Ku, Seoul 152-721
Tel.: 0082 2 26165511
Fax: 0082 2 26167545
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DENMARK
ABDON S.A.R.L.
11, Rue Louis Blanc - 13400 Aubagne
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Fax: 0033 4 42842072
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GB
ROK
CHINA
PMC TECHNOLOGY A/S
Klausdalsbrovej, 11 - 2860 Soborg
Tel.: 0045 70 212121
Fax: 0045 70 212122
E-mail: [email protected]
SGP
INDIA
OZ HYDRAULICS & PNEUMATICS LTD
No.5 Horkanus, North Ind. Area
71293 Lod
Tel.: 00972 8 9777640
Fax: 00972 8 9777679
E-mail: [email protected]
SLOVAKIA REPUBLIC + HUNGARY
STAUFF (SHANGAI) INTERNATIONAL
TRADING CO. LTD
Shangdian Mansion,
331 Binzhou Rd., Pudong, Shangai 200126
Tel.: 0086 21 58456818
Fax: 0086 21 58456680
E-mail: [email protected]
DK
IL
POLAND
F.E.H. FABRIKA ELEMENTOW HYDRAULIKI S.A.
Ul. Wojska Polskiego, 29
34100 Wadowice
Tel.: 0048 33 8234441
Fax: 0048 33 8233840
E-mail: [email protected]
EPE PROCESS FILTERS & ACCUMULATORS PVT. LTD.
59-A, C.I.E., Gandhinagar, Balanagar
Hyderabad 500 037
Tel.: 0091 40 23085750
Fax: 0091 40 23086781
E-mail: [email protected]
COLOMBIA
HYDRAULIK INNOVATION GMBH
Oberbreitenstrasse, 17a
4050 Traun/Linz
Tel.: 0043 7229 516660
Fax: 0043 7229 5166614
E-mail: [email protected]
RC
IND
PL
HOLLAND
EPE GOLDMAN B.V.
Admiraal Trompstraat, 4
3115 HH Schiedam
Tel.: 0031 10 4269999
Fax: 0031 10 4269080
E-mail: [email protected]
BRAZIL
HYDRÁULICA Y NEUMÁTICA LTDA
Cra. 50FF No.7 Sur-17
Apartado Aereo No.49204 Medellin
Tel.: 0057 4 3621600
Fax: 0057 4 3620969
E-mail: [email protected]
SK
NL
BIELORUSSIA
HT-HIDRAUTRONICA ICEI LTDA
Rua: E. Volpini, 45 - Sao J. Batista
CEP: 31515-190 Belo Horizonte - Minas Gerais
Tel.: 0055 31 34941657
Fax: 0055 31 34941831
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CO
GREECE
HYDRAULIC TECHN. O.E.
SARAFIANOS BROSS
Monastiriou 100 - 54627 Thessaloniki
Tel.: 0030 2310 525523
Fax: 0030 2310 516531
E-mail: [email protected]
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Kalinovski st. 53/3
220103 Minsk
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Fax: 00375 17 2839767
E-mail: [email protected]
BR
GR
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Fax: 0061 2 42718432
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