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A Sacca - EPE Italiana Srl
Documento1 03-11-2005 13:49 Pagina 1 ACCUMULATORI IDROPNEUMATICI A SACCA EPE ITALIANA Srl INTERNATIONAL AUSTRALIA BELGIUM LUXEMBOURG BRAZIL CANADA EGYPT SLOVAKIA REPUBLIC HUNGARY CZECH REPUBLIC CHINA DENMARK FRANCE GERMANY GREAT BRITAIN GREECE HOLLAND INDIA ISRAEL KOREA MALAYSIA MEXICO MOROCCO NORWAY POLAND SINGAPORE SLOVENIA SOUTH AFRICA SPAIN SWITZERLAND TAIWAN THAILAND TURKEY EPE ITALIANA Srl Viale Delle Rimembranze di Greco, 45 I-20125 Milano - Italy tel. 0039 02 67071076 fax 0039 02 67071055 www.epeitaliana.it [email protected] EPE ITALIANA Srl Indice Pag. 1. Generalità 3 2. Impieghi principali 4-5 3. Scelta dell’accumulatore 6 -17 4. Serie alte pressioni 18 - 19 5. Serie basse pressioni 20 -21 6. Serie ASME U.S. 22 7. Bombole addizionali 23 8. Attacchi flangiati lato liquido 24 9. Tronchetti antipulsazione 25 10. Valvole di massima lato liquido 26 11. Valvole di sicurezza lato gas - liquido 27 12. Blocchi di collegamento e protezione serie B 10 - 20 28 - 29 13. Blocco di collegamento e protezione serie BS 25 - 32 30 - 31 14. Blocco di collegamento serie BC - lato gas 32 15. Elementi di fissaggio 33 16. Apparecchiatura di precarica e controllo 34 - 35 17. Sacche di ricambio per accumulatori 36 - 37 18. Batterie di accumulatori 38 19. Installazione 39 20. Controllo e gonfiaggio 40 21. Manutenzione e riparazione 22. Filiali e rappresentanze nel mondo 41 - 42 43 ® 1 General Generalità 1.1 Definizione e funzionamento L’accumulatore idropneumatico è un apparecchio che rende possibile, nei circuiti idraulici, un notevole accumulo di energia in spazi contenuti. Essendo i liquidi praticamente incomprimibili, perciò non idonei all’accumulo di energia, lo scopo viene raggiunto sfruttando la grande comprimibilità dei gas (fig. 1): A) In un contenitore (corpo accumulatore) è montato un separatore elastico (sacca). B) Da un’apposita valvola si immette gas inerte (azoto) nella sacca a pressione PO. La sacca si espande occupando tutto il volume interno del corpo accumulatore VO. C) Quando la pressione P1 nel circuito supera la pressione di precarica PO, si ha l’apertura della valvola liquido e la compressione della sacca con riduzione del volume a V1. P2 - V2 PO - VO D) Aumentando la pressione del liquido a P2, si ha una riduzione del volume del gas a V2 con aumento della sua pressione in modo da equilibrare la pressione del liquido. Questo significa che c’è stato un accumulo di liquido in pressione ∆V = V1 – V2 vale a dire un accumulo di energia potenziale di cui potremmo disporre nei modi e nei tempi più opportuni (v. cap. 2). A P1 - V1 B C D fig. 1 1.2 Caratteristiche costruttive Gas valve La realizzazione pratica di quanto sopra si ha con gli accumulatori a sacca EPE che sono costituiti essenzialmente dal corpo accumulatore, dalla sacca, dalla valvola gas e dalla valvola antiestrusione e attacco liquido (fig. 2): corpo accumulatore è un recipiente a pressione, • Ilgeneralmente in acciaio al carbonio ad alta resistenza forgiato o saldato, costruito secondo le vigenti normative internazionali. Per impieghi particolari il corpo può essere nichelato, costruito in acciaio inox, rivestito con verniciature speciali, ecc. La sacca che separa il gas dal liquido è costruita, • nella versione standard, in gomma a base nitrilica. Shell Per impieghi particolari sono disponibili sacche a base di butile, neoprene, etilene-propilene, ecc. La caratteristica principale della sacca EPE, che la rende unica nel suo genere, è data dal particolare procedimento di costruzione che ne rende possibile la realizzazione in un pezzo unico senza giunzioni, anche per le grandezze maggiori, in modo da evitare tutti gli inconvenienti che un incollaggio mal realizato può comportare. Altro vantaggio della sacca EPE è dato dalla valvola gas che, non essendo vulcanizzata alla sacca, può esserne agganciata e sganciata in modo facile e sicuro. Ciò dà la possibilità di fornire la stessa sacca con valvola gas in diverse versioni, o di recuperare la valvola contribuendo alla riduzione del costo dei ricambi. Bladder Poppet valve valvola gas è costituita da un corpo, da un disco • inLaacciaio gommato che aggancia il corpo alla bocca della sacca e garantisce una perfetta tenuta, e da una valvola di ritegno per il gonfiaggio dell’accumulatore. La sacca completa di valvola viene fissata al corpo accumulatore da un dado. Il coperchio serve di protezione alla valvola di ritegno. Fluid port valve valvola antiestrusione - attacco liquido svolge • La la funzione di contenimento della sacca precaricata di azoto e nel Bleed contempo permette il passaggio del liquido. Gli accumulatori della serie alta pressione utilizzano la valvola a fungo, mentre per la bassa pressione viene impiegato un disco forato. In questo caso la pressione di precarica non può superare i 15 bar. fig. 2 3 ® 2 Impieghi principali 2.1 Accumulatore di energia 2.3 Riserva di energia per emergenza Nei circuiti idraulici in cui si presenti la necessità di fornire grandi portate per brevi periodi, alternate da erogazioni più modeste o nulle, I’impiego dell’accumulatore si rivela utilissimo ai fini di un risparmio sia nel costo dell’installazione (pompe e motori più piccoli) sia nei costi di esercizio. Il ciclo operativo di fig. 3 richiederebbe una pompa con portata Q2. Impiegando l’accumulatore oleopneumatico è possibile immagazzinare olio durante i tempi (t2 – t1) e (t4 – t3) in cui la richiesta è bassa o nulla, per riutilizzarlo in t1 e t3—t2 quando la portata richiesta supera la portata della pompa Q1. Questa deve essere proporzionata in modo da avere i volumi V1 + V2 ≤ V3 + V4. Numerosissimi i campi di utilizzo fra cui: presse ad iniezione, trafile per termoplastici (cambio filtri), linee transfert, impianti per acciaierie, laminatoi, macchine utensili, presse idrauliche, ecc. Nei casi di mancanza improvvisa di energia o guasto alla pompa, I’accumulatore può sopperire come fonte di energia di riserva per completare un ciclo operativo o, quantomeno, riportare gli attuatori nella posizione voluta in modo da evitare i possibili danni che una brusca interruzione provocherebbe nella macchina o nel prodotto. Inoltre, il fatto di avere sempre disponibile e facilmente utilizzabile dell’energia, ne rende conveniente l’impiego nei casi in cui necessiti un azionamento veloce ed improvviso di una porta o paratia di sicurezza, di un interruttore elettrico, un deviatore una valvola di sicurezza, un freno d’emergenza, ecc. Altro impiego tipico è come riserva di combustibile per una temporanea alimentazione dei bruciatori delle centrali termiche. In fig. 5 il bloccaggio di sicurezza B può essere allentato, in mancanza di energia, azionando manualmente l’elettrovalvola A che utilizza l’energia dell’accumulatore. Portata 2.4 Compensatore di volume Ciclo In un circuito idraulico chiuso, a causa del diverso coefficiente di dilatazione termica delle tubazioni e dell’olio, si possono verificare aumenti di pressione coll’aumentare della temperatura. L’adozione di un accumulatore oleopneumatico assorbe la variazione di volume dell’olio evitando possibili danni a valvole guarnizioni, strumenti di misura, ecc. Altri casi tipici di utilizzo: raffinerie ed oleodotti. Tempo 2.2 Smorzatore di pulsazioni 2.5 Compensatore di pressione Le pompe a pistoni o a membrana producono inevitabilmente una pressione pulsante nel circuito idraulico. Questo fatto pregiudica sia il buon funzionamento dell’impianto che la durata dei componenti. L’inserimento di un accumulatore a sacca nella linea di mandata in prossimità della pompa, ne smorza le oscillazioni entro valori accettabili (fig. 4). Utilizzi tipici: pompe con numero basso di pistoni, pompe dosatrici, ecc. Ove si presenti la necessità di avere una pressicne statica costante per un periodo anche lungo, è indispensabile l’impiego dell’accumulatore che compensi le fughe d’olio, i drenaggi, ecc. La stessa funzione viene svolta dinamicamente dall’accumulatore nel compensare gli inevitabili sbalzi di pressione che si verificano nel circuito durante il ciclo operativo. Gli impieghi più tipici si hanno: nei sistemi di serraggio (fig. 6), piani di caricamento, presse per vulcanizzazione, macchine utensili, impianti di Iubrificazione, ecc. 4 ® 2 Impieghi principali 2.6 Bilanciamento di forze 2.9 Molla idraulica Il bilanciamento di un peso o di una forza può essere fatto mediante un cilindro comandato da un accumulatore. È possibile così evitare ingombranti contrappesi con evidenti vantaggi negli ingombri e nel peso delle macchine. Impieghi comuni per macchine utensili (fig. 7), bracci delle gru, ecc. L’accumulatore oleopneumatico può essere impiegato con vantaggio in sostituzione di molle meccaniche, ad esempio, nello stampaggio con imbutitura profonda (fig. 10). La spinta nei premilamiera può essere regolata facilmente e con precisione entro limiti piuttosto ampi agendo solo sulla pressione dell’olio senza dover sostituire molle o supporti. 2.10 Separatore di fluidi (transfert) Per come è concepito, l’accumulatore è di per se un separatore fra due fluidi (normalmente olio e azoto). Questa sua caratteristica viene sfruttata in tutti quei casi in cui si debba trasferire energia sotto forma di pressione fra due fluidi diversi (liquidi o gassosi) che non debbano venire in contatto fra loro. Da ciò la denominazione di TRANSFERT. Nella fig. 11 è indicato lo schema semplificato per una prova a fatica del serbatoio S sottoposto a pressione interna con acqua. La spinta pulsante viene data da una centralina che azionando ad intermittenza il pistone P trasferisce nell’accumulatore una certa quantità d’olio e, dall’accumulatore, la stessa quantità d’acqua, nel serbatoio, alla stessa pressione. Altri frequenti impieghi si hanno nell’industria petrolchimica. 2.7 Assorbitore colpi d’ariete La rapida chiusura di una valvola d’arresto crea un’onda d’urto che si propaga all’interno della canalizzazione. Questa sovrapressione pulsante che danneggia componenti e impianti, può essere ridotta o neutralizzata da un accumulatore. Usi comuni negli: acquedotti (fig. 8), oleodotti, circuiti di distribuzione del carburante, impianti di lavaggio, ecc. La fig. 11A mostra un’applicazione tipica di TRANSFERT fra liquido e gas, cioè l’uso dell’accumulatore con bombole addizionali di gas. Questa applicazione e conveniente in quei casi in cui la resa di liquido richiesta è piuttosto grande rispetto alla piccola differenza fra le pressioni di lavoro. Per limitare la capacità complessiva, e quindi il numero degli accumulatori necessari, si aumenta il volume del gas disponibile collegando gli accumulatori con bombole addizionali (v. cap. 3.11). 2.8 Ammortizzatore d’urti Gli urti meccanici nelle macchine movimentate idraulicamente sono facilmente assorbibili dall’accumulatore. Tipici gli impieghi nei carrelli elevatori, nelle gru semoventi, mietitrebbiatrici, tritasassi, sospensioni di autoveicoli (fig. 9), ecc. 5 ® 3 Scelta dell’accumulatore 3.1 Criteri di scelta 3.2 Pressione di precarica Nella scelta di un accumulatore entrano in gloco diversi parametri. Fra i più importanti da tenere presenti sono: La scelta della pressione di precarica dell’accumulatore ha una fondamentale importanza se si vuole ottenere il massimo rendimento operando, nel contempo, in condizioni che non pregiudichino la durata dei suoi componenti. Il massimo accumulo (o restituzione) di liquido si ha, in teoria, con una pressione di precarica PO il più vicino possibile alla pressione minima utile di funzionamento. In pratica per avere un certo margine di sicurezza ed evitare la chiusura della valvola di fondo durante il funzionamento, viene adottato (tranne in casi particolari sottoindicati) il valore: a) Pressioni di lavoro minima P1 e massima P2 Il valore di P2 deve essere inferiore o uguale alla pressione di esercizio massima dell’accumulatore da scegliere, per evidenti ragioni di sicurezza. P2 Il valore di P1 deve essere contenuto nel rapporto < 4, PO valori entro i quali si ha la maggior efficienza e durata dell’accumulatore. (La determinazione della precarica PO al cap. 3.2). PO = 0,9 P1 b) Volume ∆V del liquido da accumulare o prelevare I valori limite di PO sono: PO min ≥ 0,25 x P2 Dato indispensabile, oltre ai valori della pressione massima e minima, per il dimensionamento dell’accumulatore. PO max ≤ 0,9 P1 c) Modo e/o campo d’impiego Valori particolari si hanno per: Compensatore di pulsazioni e ammortizzatore È importante stabilire se il gas durante ll ciclo è sottoposto a trasformazione isotermica o adiabatica: Se la compressione (o espansione) è lenta, (superiore a 3 minuti) tale da permettere al gas dl mantenere la temperatura pressochè costante, si ha la trasformazione ISOTERMICA. (Stabilizzatore di pressione, bilanciatore di forze, compensatore di volume, alimentazione nei circuiti dl lubrificazione). In tutti gli altri casi (riserva di energia, compensatore di pulsazioni, assorbitore dei colpi d’ariete, ecc.) lo scambio di calore con l’ambiente è trascurabile data la velocità con cui si opera. Si hanno perciò contemporaneamente variazioni di pressione e temperatura dei gas, cioè si opera in trasformazione ADIABATICA. Indicativamente si ha la trasformazione adiabatica quando la durata della compressione o espansione è inferiore ai 3 minuti. PO = 0,6 ÷ 0,75 Pm oppure PO = 0,8 P1 dove: Pm = pressione media di funzionamento Assorbitore colpi d’ariete PO = 0,6 ÷ 0,9 Pm dove: Pm = pressione media di lavoro a flusso libero Accumulatore + bombole addizionali d) Temperatura d’esercizio PO = 0,95 ÷ 0,97 P1 Può essere determinante per la scelta dei materiali (sacca contenitore) e influire sulla pressione di precarica e perciò sul volume dell’accumulatore. Il valore PO è valido per la TEMPERATURA MASSIMA Dl FUNZIONAMENTO PREVISTA DALL’UTILIZZATORE. e) Tipo di liquido Il controllo o il gonfiaggio dell’accumulatore si effettua quasi sempre a temperature diverse da quelle di funzionamento θ 2 per cui il valore PO alla temperatura di controllo θ c diventa: Determinante per la scelta dei materiali. f) Portata massima richiesta A parità di ∆V richiesto la grandezza o l’attacco dell’accumulatore possono variare in funzione della portata istantanea necessaria. POC = PO θ c + 273 θ 2 + 273 per g) Luogo di installazione È importante stabilire il Paese in cui opererà l’accumulatore e di conseguenza il collaudo richiesto. θ c = 20°C si ha PO(20°) = PO Tenuto conto di quanto sopra l’accumulatore sarà completamente definito determinandone il volume e la pressione di precarica, in funzione dell’applicazione. 293 θ 2 + 273 N.B. La pressione di precarica degli accumulatori forniti direttamente dalla fabbrica si riferisce ad una temperatura di 20°C. 6 ® 3 Scelta dell’accumulatore 3.3 Principi di calcolo Nei casi in cui serva un calcolo più preciso si possono usare i valori intermedi di n in funzione di t, cioè della durata della compressione o espansione, secondo quanto indicato nel diagramma (fig. 13). La compressione e l’espansione del gas nell’accumulatore avvengono secondo la relazione dei Boyle - Mariotte sui cambiamenti di stato nei gas perfetti: PO · VOn = P1 · V1 n = P2 · V2 n Nel diagramma di lavoro (fig. 12) è esemplificato graficamente la costanza del prodotto pressione • volume all’interno delI’accumulatore. N.B. In tutti i calcoli le pressioni sono espresse in bar assolutl e le temperature in gradi Kelvln. 3.4 Calcolo del volume in trasformazione isotermica Essendo n = 1 la relazione di Boyle - Mariotte diventa: dove: VO = Volume dell’azoto alla pressione PO di precarica (litri). È il volume massimo di gas che può contenere l’accumulatore e coincide, o è leggermente inferiore, alla capacita nominale. da cui V1 = Volume azoto alla pressione P1 (litri) e La differenza fra il volume V1 (a pressione di lavoro minima) e V2 (a pressione di lavoro max) dà la quantità di liquido accumulata (vedi cap. 1.1): V2 = Volume azoto alla pressione P2 (litri) ∆V = Volume di liquido reso o accumulato (litri) PO = Pressione di precarica (bar) P1 = Pressione di lavoro minima (bar) P2 = Pressione di lavoro massima (bar) n da cui: = Esponente politropico La curva della variazione del volume rispetto alla pressione dipende dall’esponente n che, per l’azoto, è compreso fra i valori limite di: n = 1 Il volume dell’accumulatore sarà: Nel caso in cui la compressione o la decompressione dell’azoto avvenga così lentamente da permettere un completo scambio termico fra il gas e l’ambiente esterno, cioè si operi a temperatura costante, in Trasformazione isotermica. n = 1,4 Quando si operi così rapidamente da non permettere alcuno scambio termico con l’ambiente esterno. In questo caso si ha la Trasformazione adiabatica. che si può anche scrivere In realtà queste condizioni ideali non si verificano mai. Tuttavia si può dire, con ragionevole approssimazione, che nell’impiego dell’accumulatore quale compensatore di volume, compensatore di fughe o di lubrificazione e compensatore di pressione statica si operi in regime di trasformazione isotermica. Nelle altre applicazioni come accumulatore di energia, smorzatore di pulsazioni, propulsore in casi di emergenza, compensatore di pressione dinamica, assorbitore colpi d’ariete, ammortizzatore d’urti, molla idraulica, ecc. si può ritenere, con buona approssimazione, che l’accumulatore operi in regime di trasformazione adiabatica. ponendo in evidenza il fatto che il volume dell’accumulatore aumenta coll’aumentare di ∆V, col diminuire di PO e della differenza fra le due pressioni di lavoro P1 e P2. I valori di ∆V e VO si possono ricavare, più rapidamente, anche dai diagrammi di pag. 12 e 13. 7 ® 3 Scelta dell’accumulatore 3.4.1 Compensatore di volume (isotermica) , Un tipico esempio di calcolo in trasformazione isotermica si ha nell’impiego dell’accumulatore come compensatore di volume. b) Se si dovesse calcolare dopo quanto tempo deve intervenire la pompa per caricare l’accumulatore da 15 L per mantenere le condizioni poste In a) avremmo: Si abbia una tubazione di Ø i = 77,7 mm lunga 120 m in cui scorre petrolio a 10 bar di pressione alla temperatura θ 1 = 10°C e θ 2 = 45°C. La variazione di pressione ammessa è ± 8%. La variazione di volume sarà: VO = 14,5 L di azoto per l’accumulatore AS15P360 (v. pag. 18) ∆V = VT ( θ 2 – θ 1) (ß - 3 α ) dove: per cui: La soluzione del problema richiede l’applicazione di una batteria di 3 accumulatori del tipo AS 55P30... 3.5 Calcolo del volume in trasformazione adiabatica Partendo dalla relazione fondamentale 3.4.2 Compensatore di fughe (isotermica) a) Si abbia una pressa che lavora a 200 bar e che debba mantenere per tutto il tempo di vulcanizzazione lo stampo chiuso con pressione costante. Pressione minima ammessa 198 bar. Dopo la chiusura dello stampo la pompa d’alimentazione viene esclusa. Le perdite d’olio sono dell’ordine di 2 cm3/min. Tempo di vulcanizzazione 60 min. seguendo quanto indicato per il calcolo isotermico si ha: dove 1 = 0,7143 n ∆V = Ql • t = 0.002 x 60 = 0,12 L PO = 0,9 • 198 = 178 bar P1 = 198 bar P2 = 200 bar Le formule sono valide quando si lavora in trasformazione adiabatica sia in fase di espansione che di compressione. Si tenga presente inoltre che la resa dell’accumulatore, e perciò il calcolo dello stesso, è influenzata sia dalla pressione che dalla temperatura d’esercizio. (v. cap. 3.6 e 3.7). I valori di ∆V e VO si possono ricavare, più rapidamente, anche dai diagrammi di pag. 14 e 15. La capacità in eccesso dell’accumulatore standard più prossimo al valore calcolato è 15 L. Laccumulatore scelto è AS 15P360... 8 ® 3 Scelta dell’accumulatore Esempio: si debba calcolare il volume dell’accumulatore avendo i seguenti dati: 3.6 Influenza della temperatura Se si prevede che la temperatura di esercizio dell’accumulatore possa avere un’escursione sensibile, è bene tenerne conto nel calcolo del volume. Infatti è chiaro che se i calcoli fatti li riferiamo alla temperatura massima, anche la pressione di precarica sarà riferita alla stessa temperatura; quando la temperatura scenderà avremo una diminuzione della pressione di precarica secondo la legge di Gay Lussac sul rapporto fra pressioni e volumi e, conseguentemente, una minore capacità di accumulo. Sarà perciò necessario avere un VO maggiore per accumulare o rendere la stessa quantità di liquido ∆V. (v. cap. 3.4) Volume reso ∆V = 1,7 L in 2 s Pressione minima P1 = 50 bar Pressione massima P2 = 115 bar Temperatura d’esercizio = +25°C ÷ +70°C La pressione di precarica riferita alla temperatura massima è: La relazione tra i volumi e le temperature è: PO = 0,9 P1 = 45 bar Il volume, calcolato in trasformazione adiabatica, sarà: VOT = VO T2 T1 dove: T2 = T1 = VO = VOT = θ 2 (°C) + 273 = temp. max di funzionamento (°K) θ 1 (°C) + 273 = temp. minima di funzionamento (°K) Volume calcolato senza tener conto dell’escursione termica ( L) Volume maggiorato per l’escursione termica ( L) 3.7 Coefficiente di correzione per alte pressioni Il comportamento dell’azoto industriale impiegato negli accumulatori si discosta rispetto al gas ideale cui si riferiscono le formule, coll’aumentare della pressione. Di questo è bene tener conto per pressioni d’esercizio P2 > 200 bar sia per la trasformazione isotermica che adiabatica. Il valore di VO diventa: VOr = VO (isotermica) Ci VOr = VO (adiabatica) Ca Il valore di accumulo ∆V diventa: ∆Vr = ∆V · Ci (isotermica) ∆Vr = ∆V · Ca (adiabatica) Dove: Vor = Volume reale dell’accumulatore da usare per le pressioni di esercizio P1 e P2. ∆Vr = Resa reale ottenuta dall’accumulatore per le stesse pressioni. Ci, Ca = Coefficienti ricavabili dai diagrammi di fig. 14 e 15. 9 ® 3 Scelta dell’accumulatore 3.8 Riserva di energia per emergenza 3.9 Compensatore di pulsazioni Caso tipico in cui si ha un accumulo lento (isotermico) e una resa veloce (adiabatica). Caso tlpico di calcolo in trasformazione adiabatica data l’alta velocità di accumulo e resa. La quantità di liquido ∆V da considerare nel calcolo dipende dal tipo e dalla cilindrata della pompa: Il volume sarà dato da: Il volume diventa e la resa da: dove: n = 1,4 coefficiente adiabatico (fase di resa veloce) nc = 1 ÷ 1,4 coefficiente politropico (fase di caricamento lento) Il valore è in funzione del tempo e si ricava dal diagramma di fig. 13. Nella maggior parte dei casi si puo adottare nc = 1 semplificando il calcolo senza falsarne sensibilmente il risultato: Esempio: Un accumulatore deve restituire 4,6 L d’olio in 3 sec. passando da P2 = 280 bar a P1 = 220 bar. Il tempo di carica è di 4 min. Definirne la capacità tenendo presente che la temperatura ambiente varia da 20°C a 50°c. 1 1 2 2 3 3 4 4 5 5 6 7 Tipo di pompa pistone semplice effetto pistone doppio effetto pistoni semplice effetto pistoni doppio effetto pistoni semplice effetto pistoni doppio effetto pistoni semplice effetto pistoni doppio effetto pistoni semplice effetto pistoni doppio effetto pistoni doppio effetto pistoni doppio effetto K 0,69 0,29 0,29 0,17 0,12 0,07 0,13 0,07 0,07 0,023 0,07 0,023 Esempio: Si abbia una pompa a 3 pistoni s.e. con portata Q = 8 m3/h e pressione di esercizio di 20 bar. Si calcoli il volume necessa rio a limitare la pulsazione residua α = ± 2,5%. Giri pompa 148. Temperatura esercizio 40°C. Tenendo conto del coefficiente di correzione per le alte pressioni e della variazione di temperatura si ha: L’accumulatore più adatto è il tipo per basse pressioni: AS1,5P80.. L’accumulatore è del tipo AS55P360... 10 ® 3 Scelta dell’accumulatore 3.10 Assorbitore colpi d’ariete 3.11 Accumulatore + bombole addizionali (transfert) Si definisce comunemente colpo d’ariete quel fenomeno d’innalzamento repentino della pressione dovuto all’accelerazione o decelerazione elevata del flusso. La sovrapressione, ∆Pmax, che si origina in una tubazione nel caso di chiusura di una valvola dipende dalla lunghezza della tubazione, dalla velocità del flusso, dalla densità del liquido e dal tempo di chiusura della valvola. Il valore è dato da: In tutti i casi in cui si debba ottenere una notevole quantità di liquido con un piccolo scarto fra P1 e P2, il volume Vo risultante è piuttosto grande rispetto al ∆V. Può essere conveniente in questi casi raggiungere il volume di azoto richiesto usando delle bombole addizionali. Il calcolo del volume si effettua, in funzione dell’impiego, sia in trasformazione isotermica sia in trasformazione adiabatica, con le formule viste precedentemente tenendo conto sempre della temperatura. Per avere la massima resa è bene definire per la precarica un valore molto alto. Nel casi di riserva di energia, compensatore di volume, assorbitore colpo d’ariete, ecc. si puo adottare: Il volume dell’accumulatore, necessario per limitare la sovrapressione entro un valore prestabilito ∆P, si calcola con: PO = 0,97 P1 Calcolato il volume di gas necessario si deve ripartire fra la parte minima indispensablle VA, che sarà contenuta nell’accumulatore, e il resto VB che rappresenta il volume delle bombole addizionali. V OT = V OA + V OB Essendo dove: VO = Q = L = γ = volume del gas dell’accumulatore da impiegare (litri) portata nella tubazione (m3/h) lunghezza totale tubazione (m) peso specifico del liquido (kg/m3) Vale a dire la somma del volume del liquido richiesto più la variazione di volume dovuta alla temperatura deve essere inferiore a 3/4 della capacità dell’accumulatore. Il volume delle bombole è dato dalla differenza V OB d ∆P P1 P2 t = = = = = diametro interno tubazione (mm) sovrapressione ammissibile (bar) pressione esercizio a flusso libero (bar assoluti) P1 + ∆P = press. max ammissibile (bar assoluti) tempo di decelerazione (chiusura valv.) in s = V OT — V OA Esempio: Si debba ottenere in 2 sec. un ∆V = 30 L passando da una pressione P2 = 180 bar a P1 = 160 bar. Le temperature: θ 1 = 20°C; θ 2 = 45°C. Esempio: Si abbia una condotta d’acqua (γ = 1.000 kg/m3) con diametro interno d = 80 mm, lunghezza L = 450 m, portata Q = 17 m3/h, pressione esercizio P1 = 5 bar, sovrapressione ammissibile 2 bar, tempo di chiusura valvola 0,8 s. PO(50°C) = 0,97 x 160 = 155 bar Il volume dell’accumulatore da installare per ridurre il ∆P max a 2 bar è: Si adottano 2 acc. AS55P360 con Vo complessivo = 100 L più le 6 bombole da 50 L tipo BB52-360... Si sceglie un accumulatore da 55 litri a bassa pressione tipo AS55P30... 11 12 A partire dai 2 punti d’intersezione della curva di PO = 3,5 P1 = 3,8 e P2 = 8,5 si traccino 2 rette parallele all’asse delle tersecare le scale del ∆V. Il volume reso, per ciascuna capacità, è quello compreso fra le Nel nostro caso l’accumulatore che dà la resa più prossima a 1,3 L, ha la capacità di 3 litri. con le ordinate di ascisse fino ad indue rette tracciate. alla richiesta, cioè bar bar bar litri A partire dai 2 punti d’intersezione della curva di PO = 3,5 con le ordinate di P1 = 3,8 e P2 = 8,5 si traccino 2 rette parallele all’asse delle ascisse fino ad intersecare la scala del ∆V relativo al 15 litri. Il volume reso, compreso fra le due rette, è di ~ 6,7 litri. = 8,5 = 3,8 = 3,5 = 15 Pressione max di lavoro Pressione min di lavoro Pressione di precarica Volume dell’accumulatore P2 P1 PO V Dati: bar bar bar litri Pressione max di lavoro Pressione min di lavoro Pressione di precarica Volume di liquido richiesto = 8,5 = 3,8 = 3,5 = 1,3 Dati: P2 P1 PO ∆V Esempio II: Determinazione del liquido disponibile ∆V 3 Esempio I: Determinazione del volume dell’accumulatore ® Scelta dell’accumulatore 3.12.1 Determinazione del volume in trasformazione isotermica - abaco basse pressioni ∆V = Volume del fluido disponibile (litri) 13 A partire dai 2 punti d’intersezione della curva di PO = 90 con le ordinate di P1 = 100 e P2 = 190 si traccino 2 rette parallele all’asse delle ascisse fino ad intersecare le scale del ∆V. Il volume reso, per ciascuna capacità, è quello compreso fra le due rette tracciate. Nel nostro caso l’accumulatore che dà la resa più prossima alla richiesta, cioè ≥ a 7 L, ha la capacità di 20 litri. A partire dai 2 punti d’intersezione della curva di PO = 90 con le ordinate di P1 = 100 e P2 = 190 si traccino 2 rette parallele all’asse delle ascisse fino ad intersecare la scala del ∆V relativa al 1,5 litri. Il volume reso, compreso fra le due rette, è di ~ 0,615 litri. = 190 bar = 100 bar = 90 bar = 1,5 litri Pressione max di lavoro Pressione min di lavoro Pressione di precarica Volume dell’accumulatore P2 P1 PO V Dati: Pressione max di lavoro Pressione min di lavoro Pressione di precarica Volume di liquido richiesto = 190 bar = 100 bar = 90 bar = 7 litri Dati: P2 P1 PO ∆V Esempio II: Determinazione del liquido disponibile ∆V 3 Esempio I: Determinazione del volume dell’accumulatore ® Scelta dell’accumulatore 3.12.2 Determinazione del volume in trasformazione isotermica - abaco alte pressioni ∆V = Volume del fluido disponibile (litri) 14 A partire dai 2 punti d’intersezione della curva di PO = 3,5 con le ordinate di P1 = 3,8 e P2 = 8,5 si traccino 2 rette parallele all’asse delle ascisse fino ad intersecare le scale del ∆V. Il volume reso, per ciascuna capacità, è quello compreso fra le due rette tracciate. Nel nostro caso l’accumulatore che dà la resa più prossima a!la richiesta, cioè ≥ a 1,3 L, ha la capacità di 5 litri. A partire dai 2 punti d’intersezione della curva di PO = 3,5 con le ordinate di P1 = 3,8 e P2 = 8,5 si traccino 2 rette parallele all’asse delle ascisse fino ad intersecare la scala del ∆V relativa al 15 litri. Il volume reso, compreso fra le due rette, è di ~ 5,3 litri. = 8,5 bar = 3,8 bar = 3,5 bar = 15 litri Pressione max di lavoro Pressione min di lavoro Pressione di precarica Volume dell’accumulatore P2 P1 PO V Dati: bar bar bar litri Pressione max di lavoro Pressione min di lavoro Pressione di precarica Volume di liquido richiesto = 8,5 = 3,8 = 3,5 = 1,3 Dati: P2 P1 PO ∆V Esempio II: Determinazione del liquido disponibile ∆V 3 Esempio I: Determinazione del volume dell’accumulatore ® Scelta dell’accumulatore 3.13.1 Determinazione del volume in trasformazione adiabatica - abaco basse pressioni ∆V = Volume del fluido disponibile (litri) 15 A partire dai 2 punti d’intersezione della curva di PO = 90 con le ordinate di P1 = 100 e P2 = 190 si traccino 2 rette parallele all’asse delle ascisse fino ad intersecare le scale del ∆V. Il volume reso, per ciascuna capacità, è quello compreso fra le due rette tracciate. Nel nostro caso l’accumulatore che dà la resa più prossima alla richiesta, cioè ≥ a 7 L, ha la capacità di 25 litri. A partire dai 2 punti d’intersezione della curva di PO = 90 con le ordinate di P1 = 100 e P2 = 190 si traccino 2 rette parallele all’asse delle ascisse fino ad intersecare la scala del ∆V relativa al 1,5 litri. Il volume reso, compreso fra le due rette, è di ~ 0,49 litri. = 190 bar = 100 bar = 90 bar = 1,5 litri Pressione max di lavoro Pressione min di lavoro Pressione di precarica Volume dell’accumulatore P2 P1 PO V Dati: Pressione max di lavoro Pressione min di lavoro Pressione di precarica Volume di liquido richiesto = 190 bar = 100 bar = 90 bar = 7 litri Dati: P2 P1 PO ∆V Esempio II: Determinazione del liquido disponibile ∆V 3 Esempio I: Determinazione del volume dell’accumulatore ® Scelta dell’accumulatore 3.13.2 Determinazione del volume in trasformazione adiabatica - abaco alte pressioni ∆V = Volume del fluido disponibile (litri) ® 3 Scelta dell’accumulatore 3.14 Portata Dopo aver definito la grandezza dell’accumulatore, come precedentemente indicato, resta da verificare se la portata richiesta (L/min) è compatibile con la portata ammissibile per quel dato accumulatore secondo la tabella qui a fianco riportata. La portata massima è raggiungibile con l’accumulatore installato in posizione verticale con la valvola gas in alto. Inoltre è indispensabile che nell’accumulatore rimanga un volume di liquido residuo ≥ 0,1 x VO. Tipo Portata media (L/min) 1) Portata massima 2) ammissibile (L/min) AS 0,2 70 AS 0,7-1-1,5 150 160 300 AS 3 - 5 300 600 AS 10 - 55 500 1000 1) Portata nella versione standard 2) Portata max raggiungibile (solo su richiesta) 3.15 Materiale della sacca L’elastomero base con cui è costruita la sacca dipende dal liquido usato e dalla temperatura d’esercizio (e talvolta di stoccaggio). Nella tabella ciascun elastomero è distinto da una lettera con cui si indica, nel codice di ordinazione, il materiale della sacca, delle guarnizioni e dei particolari gommati. Per liquidi particolari è consigliabile rivolgersi al nostro ServizioTecnico. Codice Elastomero Sigla ISO Temperatura d’esercizio (°C) Alcuni liquidi compatibili con elastomero P Nitrile standard (Perbunan) NBR -20 + 85 Olii minerali, vegetali, lubrificanti, siliconici, acque industriali, glicoli, liquidi ininfiammabili (HFA - HFB - HFC), idrocarburi alifatici, butano, gasolio, cherosene, olio combustibile, ecc. F Nitrile per basse temperature NBR -40 +70 Come per il nitrile standard + vari tipi di freon. (Ha minor contenuto di acrilo-nitrile dello standard perciò è più adatto a lavorare alle basse temperature ma la resistenza chimica ai vari liquidi è leggermente Inferiore). H Nitrile per idrocarburi NBR -10 +90 Benzina normale e super scarsamente aromatiche, olio comb. pesante, (e tutti i liquidi del Nitrile standard). K Nitrile idrogenato HNBR -30 +130 Come per il nitrile standard ma con ottime prestazioni sia alle basse che alle alte temperature e maggiore resistenza chimica. A Per alimenti NBR -20 +85 B Butile IIR -30 +90 E Etilene-propilene EPDM -20 +90 Liquidi freni, acqua calda, liquidi liscivianti, detersivi, acqua glicole (HFC) molti acidi e basi, soluzioni saline, skydrol 500, ecc. N Cloroprene (Neoprene) CR -20 +85 Freon (12-21-22-113-114-115), acqua e soluz. acquose, ammoniaca, biossido di carbonio, olii minerali, paraffinici, siliconici. Y Epicloridrina ECO -30 +110 Benzina verde, olii minerali Alimenti (specificare il tipo in fase di richiesta). Esteri fosforici (HFD-R), acqua calda, ammoniaca, soda caustica, alcuni tipi di freon (22-31-502), alcuni acidi, Iiquido freni a base glicole, alcoli, chetoni, esteri, skydrol 7000, ecc. 3.16 Durata della sacca a Per avere una scelta completa non si può prescindere dall’esame delle condizioni di impiego a cui l’accumulatore è destinato perchè, queste, influiranno sensibilmente sulla durata della sacca. Dando per scontato che il liquido usato sia pulito e compatibile con il materiale della sacca, la vita di quest’ultima dipende da vari fattori quali: Il valore della precarica Po. Nella maggior parte dei casi sono validi i valori consigliati al cap. 3.2 anche se, con l’aumentare della pressione e, soprattutto, della velocità di resa richiesta, c’è il pericolo di far urtare ad ogni ciclo la sacca contro la valvola a fungo. In questi casi si puo adottare Po = 0,8 ÷ 0,7 P1 Il rapporto P2/Po. Con l’aumentare di questo valore aumenta la sollecitazione a cui è sottoposta la sacca ad ogni ciclo. In ogni caso non dovrebbe essere superato il valore P2/Po = 4. Ove ciò si rendesse necessario, si consulti il nostro Servizio Tecnico. La pressione massima di lavoro P2. La sacca è più sollecitata con l’aumentare delle pressioni di lavoro. Portata. Non influenza la vita della sacca se non si superano i valori medi indicati in tabella 3.14. In prossimità dei valori massimi è necessario operare in modo che nell’accumulatore si abbia, sia in fase di carica che di resa, un residuo di liquido ≥ 10% del volume utile Vo. • La frequenza o il n° di cicli al giorno. È consigliato il posizionamento verticale con • Installazione. valvola gas in alto. Con il posizionamento orizzontale o obliquo la • • • • • sacca tende ad appoggiarsi e strisciare sul corpo accumulatore. Ne può derivare un’accelerazione dell’usura. La temperatura d’esercizio. È uno dei fattori che maggiormente influenzano la durata della sacca: a temperature molto basse la sacca tende a diventare fragile; con l’aumentare della temperatura, fino a raggiungere o superare i limiti propri dell’elastomero, lo stress a cui è sottoposta la sacca aumenta in maniera esponenziale inducendo la rottura anche in tempi brevi. Si tenga presente che la temperatura nell’accumulatore è in molti casi, superiore alla temperatura dell’impianto e aumenta con l’aumentare di P2, di P2/P1 e del volume dell’accumulatore (vale a dire che con l’aumentare della taglia dell’accumulatore diminuisce la capacità specifica di dissipazione del calore). Tutti i modelli delle sacche EPE nella versione standard in gomma nitrilica P, sono stati sottoposti alla seguente prova a fatica: Po = 65 bar; P1 = 90 bar; P2 = 200 bar; frequenza 10 cicli/min. temperatura dell’olio 45°C, durata > a 106 cicli. 16 ® 3 Scelta dell’accumulatore 3.17 Materiale del corpo e delle valvole lettera di designazione N. (per altri spessori precisare a parte). In alcuni casi la costruzione è prevista interamente in acciaio inossidabile (indicato con X). Se espressamente richiesto è possibile fornire la valvola del liquido e/o la valvola del gas in materiale diverso dal corpo accumulatore. Solo in questo caso è necessario aggiungere nel codice d’ordinazione la lettera prevista per ciascuna valvola (v. cap. 3.19). Nelle versioni standard il corpo è in acciaio al carbonio verniciato esternamente con mano di antiruggine; le valvole sono in acciaio al carbonio fosfatato. Questa esecuzione è valida per i fluidi del gruppo 2 e viene indicata complessivamente nel codice di designazione con la lettera C. Per particolari esigenze il corpo e le valvole, sempre in acciaio al carbonio, sono rivestiti con nichelatura chimica, spessore minimo 25 µm, 3.18 Collaudi e certificazioni Gli accumulatori sono apparecchi a pressione e come tali sono sottoposti alle specifiche normative vigenti, o accettate, nei Paesi in cui verranno installati. Per tutti i Paesi dell’Unione Europea, la progettazione, la costruzione e il collaudo degli accumulatori devono essere conformi alla Direttiva per attrezzature a pressione 97/23/CE. La EPE ITALIANA, anche in virtù del sistema di qualità adottato, EN ISO 9001: 2000, opera secondo i moduli H e H1 di garanzia di qualità totale e controllo della progettazione rilasciati dall’Ente Notificato. La succitata direttiva comprende gli apparecchi a pressione che superino gli 0,5 bar. Tutti gli accumulatori ne sono percio interessati anche se, in funzione del volume e del prodotto volume per pressione, la direttiva prevede diverse procedure di collaudo e certificazione. A questo proposito si ricorda che gli accumulatori fino a 1 litro di volume compreso, pur essendo costruiti secondo la direttiva 97/23/CE non portano la marcatura CE e non sono accompagnati dalla dichiarazione di conformità. Per volumi superiori a 1 litro ogni accumulatore dopo il collaudo viene marcato con la sigla CE seguita dal numero che identifica l’Ente Notificato. Per questi accumulatori, sia di alta che di bassa pressione, la documentazione necessaria comprende la dichiarazione di conformità ed il manuale operativo. La EPE ITALIANA prevede altri collaudi e certificazioni per Paesi nei quali la normativa CE non sia accettata: – ASME-U.S. per gli Stati Uniti, Canada, Sud Africa, ecc... – ML (ex SQL) per la Cina – RINA e in alcuni casi BS-L Loyd’s register e Germanischer LLoyd per la costruzioni navali – Per altri Paesi, in cui non è richiesto un collado specifico, gli accumulatori sono sempre costruiti secondo la normativa europea ma vengono forniti senza marcatura CE e con un certificato di collaudo di fabbrica. La documentazione relativa a ciascuna normativa viene fornita normalmente in una apposita busta unitamente alla merce. In caso di indisponibilità verrà recapitata per posta o altro mezzo nel più breve tempo possibile. Per poter definire correttamente sia il prezzo che la disponibilità è indispensabile che in fase di richiesta di offerta sia precisata la certificazione di collaudo necessaria. 3.19 Designazione Nella compilazione del codice di identificazione si tenga presente che la capacità, la pressione di esercizio, il materiale del corpo, ecc. vanno scelti solo fra quelli previsti per ciascuna serie di accumulatori (v. pag. 18 ÷ 22). La pressione di precarica va precisata a parte come la eventuale flangia o riduzione dal lato liquido o il tronchetto dal lato gas. AS Tipo di accumulatore AS = Accumulat. a sacca (standard) Capacità nominale 1) 3-5 10 - 15 20 - 25 ASL = Separatore liquidi ASA = Accumulat. a sacca ASME-U.S. ASAT = Transfert per ASME-U.S. Materiale della sacca Litri 0,2 - 0,7 1 - 1,5 AST = Accumulat. a sacca transfert 1,5 35 - 55 P = Nitrile standard (Perbunan) F = Nitrile - 40°C H = Nitrile per idrocarb. K = Nitrile idrogenato A = Per alimenti Galloni 1/4 - 1 2,5 - 5 10 - 15 B = Butile E = Etilene-propilene P 360 3) Bar 360 - 550 (Alta pressione acc. al carbonio) 360 ÷ 100 (Alta pressione acc. inossidabile) G Materiale del corpo e valvole Press. mass. di esercizio C = corpo acc. al carbonio vern. antirug. valvole acc. carbonio fosfatato 80 - 30 (Bassa pressione acc. al carbonio) N = acciaio al carbonio nichelato 25 µ 40 - 25 (Bassa pressione acc. inossidabile) X = acciaio inox N = Neoprene Y = Epicloridina ASAL = Separatore liquidi per ASME-U.S. C 4) Psi 4000 V = acciaio al carbonio con rivestimento speciale (da precisare) 1 ) Capacità in galloni solamente per la serie ASME-U.S. 2) Da indicare entrambi solo se almeno uno è di materiale diverso dal corpo accumulatore. 3) Usare il valore scelto fra quelli indicati alle pagg 18 ÷ 21 relativi alla versione scelta. 4) Pressione in Psi solamente per la serie ASME-U.S. 5) Da precisare all’infuori della sigla di designazione. 8 – Attacco liquido Collaudi e certificazione G= filettato femmina ISO 228 L = attacco flangiato SAE 3000 H = attacco flangiato SAE 6000 0 = collaudo di fabbrica M= filett. Metrica P = filett. NPT S = filett. SAE riduz5) R = con (precisare) F = con flangia5) (precisare tipo) 3 = ML (ex SQL) Materiale 2) valvola liquido Materiale 2) valvola gas 4 = RINA – = uguale al corpo accum. – = uguale al corpo accum. 5 = BS-LLOYD’S REGISTER C = acc. carb. fosfatato C = acc. carb. fosfatato 6 = GERMANISCHER LLOYD N = nichelato (25 µ) N = nichelato (25 µ) 7 = ASME-U.S. (v. pag. 22) X = acc. inox X = acc. inox 8 = 97/23/CE 9 = altri da precisare Salvo modifiche 17 ® 4 Serie alte pressioni 4.1 Caratteristiche tecniche Pressione di esercizio massima PS: 360 bar Pressione di prova PT: PS x 1,43 bar Temperature di esercizio min. e max TS: –40°C ÷ +120°C (suscettibili di restrizioni in funzione del materiale della sacca) Capacità nominali: 0,2 ÷ 55 litri 4.2 Caratteristiche costruttive L’ESECUZIONE STANDARD (AS) PREVEDE: in acciaio al carbonio bonificato, sabbiato e verniciato esternamente • Ilconcorpo una mano di antiruggine. • Le valvole in acciaio al carbonio fosfatate. • L’attacco della valvola liquido G filettato ISO 228 femmina. • La sacca e le guarnizioni in gomma nitrilica standard P. • Il collaudo e la certificazione secondo la direttiva 97/23/CE. • La precarica con azoto a 30 bar. (Altri valori se specificato nell’ordine) N.B. Le caratteristiche costruttive della versione standard AS valgono anche per le versioni AST e ASL salvo la conformazione della valvola lato gas (vedi pag. 36 e 37) SU RICHIESTA l’accumulatore può essere fornito con: IL CORPO E LE VALVOLE PROTETTI con rivestimento chimico di nichel (spess. 25 micron. Per altri spessori precisarne il valore). CORPO E VALVOLAME IN ACCIAIO INOSSIDABILE Capacità 0,2 L: pressioni di esercizio max 210 e 360 bar. Capacità 0,7-1-1,5-3 L: pressione di esercizio max 150 bar. Capacità 5 L: pressione di esercizio max 120 bar. Capacità 10-55 L: pressione di esercizio max 100 bar. Per altri valori di pressione consultare il nostro Servizio Tecnico. LA SACCA IN BUTILE, NEOPRENE, ETILENE-PROPILENE, NITRILE IDROGENATO, NITRILE PER BASSE TEMPERATURE (–40°C), NITRILE PER IDROCARBURI, EPICLORIDRINA, PER ALIMENTI. PRESSIONE D’ESERCIZIO PS = 550 BAR per capacità 0,2 E 0,7 L in acciaio al carbonio. ATTACCO LIQUIDO SAE 3000 o SAE 6000 (v. pag. 24). ATTACCO LIQUIDO FILETTATO NPT, SAE o METRICO. LA RIDUZIONE R con filettatura ISO 228 per i diametri indicati in tabella, con altre filettature da precisare, o cieca. L’ATTACCO FLANGIATO LATO LIQUIDO (precisare PN e DN e normativa della flangia. Per codice ordinazione v. pag. 24)1). L’ATTACCO FLANGIATO LATO GAS per applicazioni speciali1). VALVOLA Dl SICUREZZA lato gas o lato liquido o solamente con il tronchetto adattatore per detta valvola (v. pag. 26-27)1). L’ATTACCO SPECIALE ANTIPULSAZIONE lato liquido (v. pag. 251). COLLAUDI E CERTIFICAZIONI DIVERSE DA CE. (Chiedere la disponibilità). • • • • • • • • • • • • 1) Specificarne le caratteristiche al di fuori del codice di identificazione dell’accumulatore. 4.3 Dimensioni2) Pressione esercizio (bar) Volume azoto (litri) Peso a secco (kg) AS 0,2 360-550 0,2 1,7 AS 0,7 360-550 0,65 4,2 TIPO AS 1 360 1 5,2 AS 1,5 360 1,5 6,3 AS 3 360 2,95 11 AS 5 360 5 15 AS 10 360 9,1 33 AS 15 360 14,5 43 AS 20 360 18,2 48 AS 25 360 23,5 59 AS 35 360 33,5 AS 55 360 50 Attacco liquido G R A B C øD – 250 ± 2 22 40 53 + 0 0=cieca 3/8” 1/2” 280 ± 3 ISO 228 ISO 228 1/2” 3/4” 1”1/4 78 108 1”1/2 2” H 20 26 – 52 47 553 ± 8 0=cieca 3/8” -1/2” - 3/4” 458 ±10 0=cieca 3/8” 1/2” 3/4” 1” 1”1/4 øF 65 ch 2 24 23 32 25 32 53 168 ± 1,5 50 11 140 224 ± 2 718 ± 15 873 ± 15 ch 1 36 114 ± 1 568 ± 15 1043 ± 15 I* 90 ± 1 295 ± 5 355 ± 5 1 øE 60 101 55 77 70 70 220 ± 2 1392 ± 20 1910 ± 20 * I = Ingombro apparecchiatura precarica 2) = Dati relativi alla versione standard in acciaio al carbonio PS = 360 bar. Salvo modifiche 18 Serie alte pressioni Capacità 0,7 ÷ 55 L Capacità 0,2 L 4.4.1 Numero d’ordine per ricambi Pos. Componenti Particolari e gruppi completi 1 Corpo accumulatore 2 Sacca senza valvola 3 Corpo valvola gas 4 Rondella gommata 5 Dado fissaggio valvola gas 6 Tappo protezione 7 Valvolina gonfiaggio completa 8 Targhetta 9 Anello appoggio 10 Guarnizione 11 Anello antiestrusione 12 Anello spallamento 13 Ghiera blocc. valvola liquido 14 Vite sfiato 15 Guarnizione per vite sfiato 16 Corpo valvola liquido 17 Fungo valvola liquido 18 Molla 19 Bussola freno 20 Dado autobloccante 21 Guarnizione riduzione 22 Riduzione Gruppo valvola gas completa (particolari 3-4-5-6-7) Gruppo valvola liquido completa (particolari 9 ÷ 20) Serie di guarnizioni N° pezzi Modelli AS 0,2 AS 0,7 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2001 10024 10023 10337 – – 10035 OR4112 10038 10037 10039 – – 10031 10028 10029 – 10033 – – 1 2002 2021 1 2004 2023 1 { 2010 OR2050 10341 10342 OR4112 10038 AS 1 - 1,5 AS 3 AS 5 Non viene fornito di ricambio Vedere designazione particolareggiata a pag. 36-37 10107 10202 10104 10106 10205 10109 10103 2072 10300-A 10300-B 10300-C 10123 10127 10146 10222 OR4150 OR159 OR6212 10133 10150 10227 10120 10145 10223 10122 10217 10128 10129 10115 10144 10111 10221 10112 10149 10113 10226 10116 10211 OR2093 OR3150 10131/Ø filettatura 10233/Ø filettatura 2022 2024 OR2050 10341 10342 OR4150 10133 10129 OR2093 { 2030 2025 OR2050 10341 10342 OR159 10150 10129 OR3150 AS 10-15-20 25-35-55 10333 10334 10302 10301 10300-D 10317 OR181 10320 10319 10321 10316-A 10336-A 10311 10310 10322 10314 10315 OR3218 10323/Ø filettatura 2042 2062 2044 2064 OR2050 10341 10342 OR6212 10227 10129 OR3150 OR2050 10341 10342 OR181 10320 10336 - A OR3218 { { { 2031 2050 2080 Salvo modifiche ® 5 Serie basse pressioni 5.1 Caratteristiche tecniche Pressioni di esercizio massime PS: 30 - 80 bar Pressione di prova PT: PS x 1,43 bar Temperature di esercizio min. e max TS: –40°C ÷ +150°C (suscettibili di restrizioni in funzione del materiale della sacca) Capacità nominali: 1,5-3-5-10-15-20-25-35-55 litri Pressione di precarica Po: ≤ 15 bar 5.2 Caratteristiche costruttive L’ESECUZIONE STANDARD (AS) PREVEDE: in acciaio al carbonio saldato, sabbiato e verniciato esternamente • Ilconcorpo una mano di antiruggine • La valvola lato gas in acciaio al carbonio fosfatata. • L’attacco lato liquido G filettato ISO 228 femmina. • La sacca in gomma nitrilica antiolio standard (P). • Collaudo e certificazione secondo la direttiva 97/23/CE. • La precarica con azoto a 5 bar. (Altri valori se specificato nell’ordine) N.B. Le caratteristiche costruttive della versione standard AS valgono anche per le versioni AST e ASL salvo la conformazione della valvola lato gas (vedi pag. 36 e 37) SU RICHIESTA l’accumulatore può essere fornito con: E VALVOLE PROTETTI con rivestimento chimico di nichel (spess. • CORPO 25 micron. Per altri spessori precisarne il valore). E VALVOLAME IN ACCIAIO INOSSIDABILE. • CORPO Accumulatori di capacità 1,5-3 e 5 L: pressione esercizio max 40 bar Accumulatori di capacità 10 ÷ 55 L: pressione esercizio max 25 bar. SACCA IN BUTILE, NEOPRENE, ETILENE-PROPILENE NITRILE • LA IDROGENATO, NITRILE PER BASSE TEMPERATURE (-40°C), NITRILE PER IDROCARBURI, EPICLORIDRINA, PER ALIMENTI. • PRESSIONE ESERCIZIO 50 bar per capacità 10 ÷ 55 L in acciaio al carbonio. RIDUZIONE R con filettatura ISO 228, per i diametri indicati in tabella, • LA con altre filettature da precisare o cieca. FLANGIATO lato liquido (precisare PN e DN e normativa della • L’ATTACCO flangia. Per codice ordinazione v. pag. 24) . FLANGIATO LATO GAS per applicazioni speciali (precisare i • L’ATTACCO dati della flangia) . di sicurezza lato gas o lato liquido o solamente con il tronchetto • Valvola adattatore per detta valvola (v. pag. 26 - 27) . • L’ATTACCO SPECIALE ANTIPULSAZIONE lato liquido (v. pag. 25) . 1) 1) 1) 1) 1 ) Specificarne le caratteristiche al di fuori del codice di identificazione dell’accumulatore. 5.3 Dimensioni2) TIPO AS AS AS AS AS AS AS AS AS 1,5 3 5 10 15 20 25 35 55 Pressione esercizio (bar) 80 80 30 Volume azoto (litri) 1,5 2,95 5 9,6 14,5 18,8 23,5 33,5 50 Peso a secco (kg) 6,1 9,1 15,7 18 23 28 33 47 65 Attacco liquido G R A B C ISO 228 ISO 228 0 = cieca 330 ± 3 2” 3/4”-1”-1”1/4 510 ± 5 47 48 2”1/2 1”-1”1/4-1”1/2 423 ± 5 475 ± 5 0 = cieca 615 ± 5 1/2” 755 ± 8 4” 60 50 1”1/4 900 ± 8 2” - 3” 1285 ± 10 1765 ± 10 * I = Ingombro apparecchiatura di precarica 2) = Dati relativi alla versione standard in acciaio al carbonio. øD 114 ± 1 øE 25 168 ± 2 øF 72 H *I øL 74 11 98 ch 1 32 88 ch 2 70 80 140 219 ± 2 55 130 14 130 70 120 Salvo modifiche 20 ® 5 Serie basse pressioni 5.4 Componenti e ricambi Capacità 10 - 15 L La tabella 5.4.1 dà l’elenco dei singoli componenti dell’accumulatore e, per ciascun modello, il numero per l’ordinazione del ricambio VALIDO SOLO PER LA VERSIONE STANDARD. Capacità 10 ÷ 50 L Per tutte le versioni diverse dalla standard è necessario citare il materiale e il numero di fabbricazione dell’accumulatore. L’ordinazione della sacca va fatta secondo le indicazioni di pag. 37, oppure riportando la designazione dell’accumulatore o il suo numero di fabbricazione. Capacità 1,5 - 3 - 5 L 5.4.1 Numero d’ordine per ricambi Pos. Componenti Particolari e gruppi completi N. pezzi 1 Corpo accumulatore 2 Sacca 3 Corpo valvola gas 4 Rondella gommata 5 Dado fissaggio vavola gas 6 Tappo protezione 7 Valvolina gonfiaggio completa 8 Targhetta 9 Vite sfiato 10 Guarnizione per vite sfiato 11 Anello con piatto antiestrusione 12 Guarnizione riduzione 13 Riduzione Gruppo valvola gas completa (particolari 3-4-5-6-7) 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Serie di guarnizioni 1 AS 1,5 - 3 Modelli AS 5 AS 10-15-20 25-35-50 Non viene fornito di ricambio Vedere designazione particolareggiata a pag. 37 10107 10202 10333 10106 10205 10334 10109 10302 10103 10301 2072 10300-B 10300-C 10300-D 10316 10336 10159-1 10241 -1 10421 - 1 OR3218 OR3281 OR4425 10323/Ø filettatura 10244/Ø filettatura 10444/Ø filettatura 2022 1 2032 { 2042 OR2050 10341 10342 OR3218 2052 { OR2050 10341 10342 OR3281 2062 2082 { OR2050 10341 10342 OR4425 Salvo modifiche 21 ® 6 Serie ASME U.S. 6.1 Caratteristiche tecniche Pressione d’esercizio massima PS: 4000 p.s.i. Pressione di prova PT: PS x 1,30 psi Temperature di esercizio min. e max TS: –40°F ÷ +200°F (–40°C ÷93°C) (suscettibili di restrizioni in funzione del materiale della sacca) Capacita nominali: 1/4 Gal ÷15 Gal (1 litro ÷ 55 litri) 6.2 Caratteristiche costruttive L’ESECUZIONE STANDARD (ASA) PREVEDE: Il corpo in acciaio forgiato (SA372 grado E classe 70) sabbiato e verniciato esternamente con mano di antiruggine. Valvole in acciaio al carbonio fosfatate. L’attacco della valvola liquido filettato femmina SAE. Sacca e guarnizioni in nitrile standard (P). Collaudo e certificazione secondo normative ASME-U.S. La precarica con azoto a 30 bar (altri valori se specificato nell’ordine). • • • • • • N.B. Le caratteristiche costruttive della versione standard ASA valgono anche per le versioni ASAT e ASAL salvo la conformazione della valvola lato gas (vedi pag. 36 e 37) SU RICHIESTA, I’accumulatore può essere fornito con: CORPO E VALVOLE NICHELATI con spessore 25 µ (per altri spessori precisarne il valore). CORPO E VALVOLE IN ACCIAIO INOSSIDABILE (per le pressioni di esercizo consultare il nostro Servizio Tecnico). LA SACCA IN BUTILE, NEOPRENE, ETILENE-PROPILENE, NITRILE IDROGENATO, NITRILE PER BASSE TEMPERATURE (–40°C), NITRILE PER IDROCARBURI, EPICLORIDRINA, PER ALIMENTI. ATTACCHI LATO LIQUIDO FLANGIATI SAE 3000 E SAE 6000 (vedi pag. 24 fig. A) Attacchi lato liquido filettati femm. NPT, ISO 228 oppure metrico. Riduzioni con filettature da specificare al momento dell’ordine. Attacchi lato liquido flangiati (specificare PN, DN all’ordine). • • • • • • • 6.3 Ricambi versione standard Tipo ASA 1/4 ASA 1 ASA 2.5 ASA 5 ASA 10 ASA 15 Gruppo valv. gas 2376 2377 2378 Gruppo valv. liquido 2024-2 2044-2 3064-2 Sacca completa S1P5 S4P5 S 10 P 5 S 20 P 5 S 35 P 5 S 55 P 5 Serie guarnizioni 2380 2381 Valvola gonfiaggio Meccanismo valvola 2077 2069 2382 6.4 Designazione Per un accumulatore con capacità 5 galloni, pressione massima di servizio 4000 psi, sacca in nitrile, corpo in acciaio SA 372, valvole in acciaio al carbonio fosfatate, attacco liquido standard con filettatura SAE, omologazione ASME-U.S., la designazione sarà: ASA5P4000CS7 (ved. pag. 17) 6.5 Dimensioni1) Tipo Pressione massima di esercizio ASA 1/4 4000 psi Attacco liquido “G” A Filettatura Filettatura (mm) SAE NPT 1 5,2 SAE 12-1 1/16”12 UN 3/4” 295 ± 5 1 3,5 13 SAE 20-1 5/8”12 UN 1”1/4 392 ± 10 2.5 9 37 58 96 1/4 ASA 1 ASA 2.5 Volume Peso nom. azoto a secco (Gal.) (Litri) (Kg) ASA 5 ASA 10 5 10 19 34,5 ASA15 15 50 565 ± 15 SAE 24-1 7/8”12 UN 2” 870 ± 15 1382 ± 15 B C øD øE øF *I Ch1 Ch2 (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) 52 114 ± 1 36 65 168 ± 1,5 47 53 25 101 229 ± 2 32 50 140 77 32 70 1905 ± 15 133 * I = Ingombro apparecchiatura di precarica 2) = Dimensioni relative alla versione standard in acciaio al carbonio. Salvo modifiche 22 ® 7 Bombole addizionali 7.1 Generalità Bombole in acciaio forgiato, concepite come bombole addizionali d’azoto per gli accumulatori a sacca o a pistone. 7.2 Costruzione La versione ASS (fig. I) può essere fornita con capacità da 0,7 a 55 litri, sia in bassa che in alta pressione, e con tutte le certificazioni previste per gli accumulatori a sacca salvo ASME-U.S. Le dimensioni delle bombole da 0,7 a 5 L, non previste nella tabella 7.4, si ricavano per le alte pressioni dalla tabella 4.3 e per le basse pressioni dalla tabella 5.3. La versione ASSA (fig. I) è prevista per bombole con certificazione ASME-U.S., con capacità in galloni e pressioni in psi. La versione BB (fig. Il) viene costruita solo nelle capacità 52 L e con certificazione CE. Tutte le versioni sono in acciaio al carbonio bonificato, sabbiato e verniciato esternamente con mano di antiruggine e vengono fornite con un tappo sul lato inferiore. SU RICHIESTA le versioni ASS e ASSA possono essere fornite con bombola nichelata o rivestita in Rilsan esternamente ed internamente. Gli attacchi nichelati o in acciaio inossidabile. Per la versione BB gli stessi rivestimenti si possono fare solo esternamente. Tappi e riduzioni nichelati o in acciaio inox. Per tutte le versioni può essere montato uno sfiato o la valv. 2072 al posto del tappo. 7.3 Caratteristiche tecniche Pressioni d’esercizio massime: 360 bar 4000 psi (ASME) Temperatura di servizio: –40°C a +120°C –40°F a +200°F (ASME) Capacità nominale fig.I: 10-15-20-25-35-55 litri 2,5-5-10-15 galloni (ASME) Capacità nominale fig. II: 52 litri 7.4 Dimensioni Tipo Pressione di servizio max. ASS 10 ASS 15 ASS 20 ASS 25 ASS 35 ASS 55 BB 52 ASSA 2.5 ASSA 5 ASSA 10 ASSA 15 360 bar (CE e ML) 345 bar RINA BS - L.R. Germanischer Lloyd) 360 bar 4000 psi (litri) Capacità (galloni) 10 15 20 24.5 35 54 52 – – – – Peso (Kg) – – _ – – – – 2.5 5 10 15 Figure 31 41 45 56 74 102 96 35 55 91 127 ØD ØG I 224 +– 41 II I 229 ± 1% ØR 3/4” BSP 1 1/4” BSP UNI - ISO 228 – 1”1/2 BSP 1”1/2 BSP o cieca SAE 12 1 - 1/16“ - 12 UN SAE 20 1 - 5/8” - 12 UN – L 495 645 800 970 1320 1837 1760 503 808 1320 1941 7.5 Designazione L’esempio mostra una bombola addizionale di tipo BB, con una capacità nominale di 52 L, una pressione massima di esercizio di 360 bar; corpo e raccordi in acciaio al carbonio; raccordo filettato femmina 1 1/2” BSP; collaudo CE. BB Tipo ASS = Bombola addizionale Fig. I ASSA= Bombola addizionale versione ASME Fig. I BB = Bombola addizionale Fig. II Capacità nominale Litri Galloni 10 15 20 25 35 50 55 2.5 5 10 15 52 360 C G2 Pressione massima di esercizio Materiale del corpo e raccordi 360 bar : 97/23/CE ML (ex SQL) C = acciaio legato con fondo antiruggine N = acciaio legato con nichelatura solo esterna 25µ V = acciaio legato con verniciatura esterna speciale (da precisare) 345 bar : RINA B.S. - L.R. Germanischer Lloyd 4000 psi: ASME-U.S. 1) Indicare se diversi da quelli della bombola 8 – Attacco gas } G1 = 1”1/4 BSP Versione ASS G3 = 3/4” BSP S1 = SAE 12 1”1/6-12 UN Versione ASSA S2 = SAE 20 1”5/8-12 UN } } G2 = 1”1/2 BSP Versione BB R0 = Rid. cieca G2 = 1”1/2 BSP A = altri da precisare Collaudi 0 = di fabbrica 3 = ML (ex SQL) 4 = RINA 5 = BS-LLOYD’S REGISTER 6 = Germanischer Lloyd 7 = ASME U.S. 8 = 97/23/CE A = altri da precisare Materiale dei raccordi 1) – = come la bombola N = nichelati 25 µ X = inox AISI 316 Salvo modifiche 23 ® Attacchi flangiati lato liquido 8 8.1 Generalità Gli accumulatori, oltre che nella esecuzione con valvola liquido filettata femmina, possono essere forniti con l’attacco flangiato. La serie alta pressione prevede l’attacco del liquido (fig. A) per flange SAE 3000 e 6000 (capacità 3÷55 L) oppure flange avvitate quadre (fig. B) o tonde UNI-DIN-ANSI (fig; C-D). Per la serie bassa pressione sono previste le flange UNI-DIN-ANSI (fig. C-D). I codici di ordinazione si riferiscono alla versione standard in acciaio al carbonio e guarnizioni in nitrile (P). Su precisa richiesta è possibile l’esecuzione nichelata o in acciaio inox e con guarnizioni diverse dallo standard. 8.2 Attacchi flangiati SAE Modello accumulatore Cod. ord. attacco liquido Flangia tipo Press eserc. (bar) øA (mm) øB (mm) øC (mm) H (mm) L Guarniz. (mm) OR AS 3... 360 bar AS 5... 360 bar AS 10 ÷ 55... 360 bar 2246 2247 2248 2249 2271 2272 1”1/4 SAE 3000 1”1/4 SAE 6000 1”1/4 SAE 3000 1”1/4 SAE 6000 2’’ SAE 3000 2” SAE 6000 210 360 210 360 210 360 50,8 53,3 50,8 53,3 71,5 77,6 43 44 43 44 62 67 31 29 31 29 45 45 8 10,3 8 10,3 9,5 12,5 89 4150 89 89 4150 89 115 4225 115 8.3 Flange quadre (360 bar) Modello accumulatore Codice ordinazione Filettatura G AS 3 - 5... 360 bar 10473 10492 10349 10347 10448 1” 1/4 ISO 228 M 40x1.5 2” ISO 228 M 50x1.5 2” NPT AS 10 ÷ 55 360 bar øD (mm) 26 32 Guarnizione OR radiale frontale 3150 – 3218 – – – 3168 – 159 – 8.4 Flange UNI-DIN-ANSI Modello accumulatore AS 0,7-1-1,5 360 bar AS 3-5 360 bar AS 10÷55 360 bar e AS 1,5-3 80 bar AS 5 80 bar AS 10÷55 30 bar Codice ordinazione flangia tipo UNI-DIN ANSI 2205 2206 2211 2212 2215 2216 2221 2222 2223 2227 2228 2231 2232 2233 2241 2242 2251 2255 2256 2259 2261 2262 2207 2208 2213 2214 2217 2218 2224 2225 2226 2229 2230 2234 2235 2236 2243 2244 2252 2257 2258 2260 2263 2264 DN mm (inch) 20 (3/4”) 25 (1”) 32 (1”1/4) 25 (1”) 40 (1”1/2) 50 (2”) 65 (2”1/2) 25 (1”) 50 (2”) 80 (3”) 100 (4”) PN bar (lbs.) 40 250 40 250 40 250 16 40 250 40 250 16 64 250 16 40 16 16 40 16 16 40 (300) (1500) (300) (1500) (300) (1500) (150) (300) (1500) (300) (1500) (150) (400) (1500) (150) (300) (150) (150) (300) (150) (150) (300) H G Guarn. Fig. UNI-DIN ANSI mm mm ISO228 OR C D C D D C C D C 23 45 51 76 22 55 49 51 76 56 91 23 40 61 23 30 52 65 68 70 31 44 40 3/4” 2093 59 73 90 1”1/4 3150 44 58 67 73 90 79 2” 3218 100 40 55 83 45 2”1/2 3281 52 70 84 90 4” 4425 90 46 60 Salvo modifiche 24 ® 9 Tronchetti antipulsazione 9.1 Generalità 9.2 Caratteristiche costruttive L’attacco antipulsazioni è un valido complemento all’accumulatore a sacca impiegato come smorzatore di pulsazioni. Il flusso infatti, data la particolare costruzione, viene convogliato direttamente all’interno dell’accumulatore accentuandone al massimo il rendimento. L’attacco nelle varie grandezze è fatto in modo da poter essere montato direttamente all’attacco liquido di tutti gli accumulatori della gamma alta e bassa pressione. Le esecuzioni di fig. II,III e IV sono previste solo per la serie bassa pressione. Dimensioni ed attacchi diversi, da quanto riportato in tabella, possono essere forniti su richiesta. L’ESECUZIONE STANDARD PREVEDE: Corpo in acciaio al carbonio fosfatato. Attacchi lato impianto: filettati gas cilindrico femm. (fig. I e II); con estremità adatte per saldatura di flange a collarino (fig. III e IV). • • SU RICHIESTA: NICHELATO spessore 25 µ (altri spessori da specificare) • CORPO oppure in acciaio inox. FLANGIATE (specificare DN, PN e normativa delle • ESTREMITÀ flange). 9.3 Caratteristiche tecniche Pressione di esercizio: 16 ÷ 80 bar, basse pressioni 360 bar, alte pressioni Temperatura di esercizio: –20 ÷ +150°C fig. I fig. II fig. III fig. IV 9.4 Dimensioni e n° di ordinazione AS 0.2 Attacco fig. I - N° Attacco fig. II - N° Attacco fig. III - N° Attacco fig. IV - N° A B C ØD (ISO 228) ØE (ISO 228) ØF ØR ord. ord. ord. ord. 2012 – – – 46 16 12 1/2” 1/2” – 10042 Serie alte pressioni AS 0.7-1-1.5 AS 3-5 AS 10-55 2014 – – – 65 19 14 3/4” 3/4” – 2093 2054 – – – 90 27 18 1”1/4 1” – 3150 2114 – – – 120 38 22 2” 1”1/2 – 3218 Serie basse pressioni AS 5 AS 10-15-20-25-35-55 AS 1,5-3 – 2016 – – 150 70 22 2” 1”1/2 60,5 3218 – – 2017 – 127 70 22 2” – 60,3 3218 – – – 2018 127 64 – – – 60,3 – – 2056 – – 180 82 22 2”1/2 2” 73,5 3281 – – 2057 – 152 82 22 2”1/2 – 73,1 3281 – – – 2058 152 76 – – – 73,1 – – – – 2116 – – – 2117 – – – 2118 240 210 210 112 112 105 21 21 – 4“ 4” – 3” – – 114,5 114,3 114,3 4425 4425 – Salvo modifiche 25 ® 10 Valvole di massima lato liquido 10.1 Generalità I sistemi idraulici che montano l’accumulatore idropneumatico devono prevedere dal lato liquido una valvola di massima pressione con taratura uguale o inferiore alla pressione ammissibile stampigliata sulla targhetta dell’accumulatore. Questa valvola non può essere usata per il controllo del sistema idraulico. La sua taratura deve essere fatta solo da personale autorizzato. Sono previste due versioni: il tipo a cartuccia DBDS... (vedi figura A) è il più comunemente • usato per praticità ed economicità; tipo VS214 (descritto a pag. 27) è usato in alcuni casi nel • ilmercato italiano per accumulatori con collaudo ISPESL. 10.2 Costruzione e caratteristiche tecniche La valvola DBDS.. è una valvola di massima pressione ad azionamento diretto con tenuta conica, regolabile mediante vite, o a taratura fissa e piombata nel caso si richieda il collaudo CE. Nell’esecuzione senza certificato il valore di taratura, stampigliato sul corpo, indica il limite superiore del campo di regolazione; il limite inferiore coincide col valore della valvola immediatamente precedente. Viene fornita con cappellotto protettivo e guarnizione piana. Il corpo è in acciaio al carbonio brunito e le guarnizioni in perbunan. (Su richiesta si possono fornire le guarnizioni in Viton o altri materiali e il corpo DBDS10 in acciaio inox). DBDS 6 -10 - 20 • Grandezze nominali: Tarature (con piombatura) CE: da 5 bar a 630 bar su indicazione dell’utilizzatore • senza certificazione: P=25-50-100-200-315-400 bar; (630 bar solo per DBDS10) • Tarabili (limite superiore campo regol.) • Sovrapress. a piena portata: 10% di P <10% di P • Scarto di chiusura: • Dichiarazione di conformità: secondo normativa 97/23/CE 10.3 Dimensioni e codice d’ordinazione valvola massima DBDS Tipo DBDS 6 DBDS 10 DBDS 20 1) Codice d’ordine Tarabile con CE 2102/... 2105/... 2107/... 2104/... 2106/... 2108/... Peso (kg) øA øB øC øD 0,4 0,5 1 24,9 15 25 31,9 18,5 32 39,9 24 40 M28x1,5 M35x1,5 M45x1,5 øE øF 6 10 20 G H 35 67 11,5±5,5 35 80 15,5±7,5 41 110 21,5±8,5 I L M N O R Chiave 45 52 70 11 12 18 19 23 27 15 18 21 35 41 54 70 68 66 32 36 46 1) Il codice di ordinazione va completato con il valore della pressione di taratura. Per le valvole tarabili (senza certificazione e senza piombatura) si sceglie, fra i valori indicati, quello immediatamente superiore al valore di utilizzo. 10.4 Blocchetto portavalvola BPV È impiegato per il montaggio delle valvole DBDS6-10-20. È costruito in acciaio al carbonio brunito. I due attacchi P sono usati per il collegamento all’accumulatore e all’impianto (indifferentemente). L’anacco T va collegato allo scarico. Può essere fissato a parete utilizzando i 4 fori ø B (v. fig. B) o direttamente alla valvola liquido dell’accumulatore utilizzando un nipplo o un’apposita riduzione. 10.5 Installazione Le valvole di sicurezza devono essere montate in prossimità e in collegamento diretto con l’accumulatore (P). La linea di scarico T deve essere libera senza possibilità di interruzioni. L’installazione più semplice e completa si ottiene con i blocchi di sicurezza tipo B e BS (vedi cap. 12 e 13). Soluzioni più economiche si hanno impiegando il tronchetto 2130 (per gli accumulatori da 10÷50 L) che può montare sia la valvola DBDS... che VS214/.. (v. fig. C). Il blocco portavalvola BPV... puo essere montato direttamente su tutte le capacità per mezzo di nippli o riduzioni. 10.6 Dimensioni e codice ordinazione blocco portavalvola (fig. B) Tipo blocco (codice ord.) BPV 6 BPV 10 BPV 20 Valvola tipo DBDS 6... DBDS 10... DBDS 20... Peso (kg) øA ISO 228 øB C D E F G H I L M N øQ R 1,2 3,2 6 1/4” 1/2” 1” 6,6 9 9 45 60 70 25 31 50 55 70 100 10 10 15 45 59 81 80 100 135 40 60 70 60 80 100 25 40 50 45 60 70 M6 M8 M8 70 68 66 Salvo modifiche 26 ® 11 Valvole di sicurezza lato gas - liquido 11.1 Generalità 11.2 Installazione Queste valvole vengono montate per salvaguardare l’integrità dell’accumulatore nel caso in cui si verifichino sovrappressioni del gas superiori al valore della pressione massima d’esercizio ammissibile. La taratura della valvola deve perciò essere uguale o inferiore a questo valore. Sono previsti i tipi: VS214/.. con collaudo CE (ISPESL su richiesta) e VS6E/.. o VS6T/.. (come ricambi per impianti con collaudo TÜV). Per la designazione basta aggiungere al tipo la pressione di taratura e la sigla del collaudo. Le valvole di sicurezza devono essere montate in prossimità della valvola gas e in diretta comunicazione con l’azoto contenuto nell’accumulatore. In casi particolari vengono installate dal lato liquido (Ved. pag. 26 28 - 29 - 30 - 31 ). Per ciascun tipo di valvola sono previsti dei tronchetti di collegamento per il montaggio diretto sui vari tipi di valvola gas. È ammissibile un rubinetto d’esclusione tra accumulatore e valvola solo se piombato in posizione “aperta”. Prima di eseguire il montaggio assicurarsi che l’accumulatore sia completamente scarico. 11.3 Valvola di sicurezza tipo VS214/... (con relativi adattatori) ADATTATORI LATO GAS Caratteristiche tecniche e costruttive Questa valvola è caratterizzata da un diametro di efflusso di 9,5 mm e dall’otturatore a sede piana in copralluminio. Non sono previste guarnizioni; la tenuta è assicurata dalla lappatura delle superfici dell’otturatore. Il corpo in acciaio A105, l’otturatore è in AISI 431. di efflusso : Ø 9.5 mm • Diametro : fino a 413 bar su • Tarature P richiesta Sovrapress. a piena portata :10% di P • Scarto di chiusura : 7% di P • Alzata mm 2,1 : fluido azoto • Regolazione molla taratura • Coefficiente di efflusso gas :: ±K 5% = 0,95 • Coefficiente di efflusso liquidi: K = 0,6 • Campo temperature : min. –20°C • max +150°C : 97/23/CE • Certificato di collaudo (ISPESL su rich.) 11.4 Alcuni adattatori lato gas per collegamento valvole e manometri 11.4.1 Adattatori per collegamento valvola 11.4.2 Adattatori per collegamento manometro 11.4.3 Adattatori per collegamento valvola e manometro 1) Altre versioni: fornibili su richiesta 27 1) 12 Blocchi di collegamento e protezione serie B10 - B20 12.1 Generalità B10MB315G1RP I blocchi serie B10-20 riuniscono in una costruzionc compatta quei dispositivi atti a facilitare il collegamento dell’accumulatore ad un circuito idraulico e la sua protezione dalle sovrapressioni. Essi permettono inoltre lo smontaggio veloce o il controllo della pressione di precarica dell’accumulatore anche durante il funzionamento dell’impianto. La serie B10-20 è adatta per accumulatori da 0,7 a 55 litri. B20EP360GRP B10EP210GRP 12.2 Costruzione LA VERSIONE BASE COMPRENDE: Corpo in acciaio fosfatato. Valvola a sfera a 3 vie, in acciaio cromato, che collega l’accumulatore alla linea o allo scarico. Sede per il montaggio della valvola di massima. Attacco lato impianto filettato femmina ISO 228. Attacco lato accumulatore fil. femmina metrico. Valvola di strozzamento per regolare la portata durante lo scarico dell’accumulatore (prevista solo sul B20). Attacco scarico e presa manometrica. Guarnizioni per olio minerale (Perbunan) •• •• •• 12.3 Caratteristiche tecniche •• SU RICHIESTA viene fornito con: in acciaio nichelato; valvola di massima • CORPO inox. per il collegamento all’accumulatore. •• NIPPLO TAPPO n° 2375 per chiusura sede valvola. Dl MASSIMA tipo DBDS non tarata • VALVOLA (v. pag. 26). TIPO DBDS piombata con certificato CE. •• VALVOLA VALVOLA TIPO VS214/... con certificato ISPESL o CE (v. pag. 27). per scarico elettrico, a due vie • ELETTROVALVOLA “normalmente aperta”. • Diametro luce passaggio: Portate nominali a ~ 10 m/s: Pressione max di esercizio: Temperature di esercizio: Le caratteristiche elettriche (tensione, frequenza, etc.) o la versione “normalmente chiusa” da specificare per esteso. GUARNIZIONI IN VITON. 10 e 20 mm. B10 = 50 I/min; B20 = 190 I/min 360 bar – 15 ÷ +80°C standard (70°C con elettrovalvola) – 15 ÷ +150°C (guarnizioni in Viton) Valvola di massima: – – – – Ø passaggio = 10 mm. DBDS non tarata (v. cap. 10.2) DBDS tarata fra 5 e 360 bar, cert. CE VS214/... tarata tra 5 e 360 bar con certificazione CE o ISPESL Elettrovalvola: – Tensione alimentazione = CC24V - 110 V CA110/220V – Potenza assorbita = 26 W – Protezione = IP65 12.4 Designazione L’esempio indica un blocco di sicurezza serie B, luce di passaggio 20 mm, con scarico solo manuale, con valvola di massima DBDS con collaudo CE a 360 bar, attacco lato accumulatore 2” gas, lato impianto 3/4” gas, guarnizioni in Perbunan, blocco in acciaio fosfatato. (Specificare per esteso le caratteristiche elettriche dell’eventuale elettrovalvola). Scarico B 10 M = Solo manuale B 20 E = Elettrico e manuale F = Manuale più foraura per elettrov. P G Taratura valvola (bar) Valvola di massima (vedere pag. 26-27) A= Senza valvola B= Valv. tipo DBDS10... (non tarata) C= Valvola tipo VS214/... (certif. ISPESL) P= Valvola DBDS (certif. CE) V= Valvola VS214/... (certif. CE) T = Senza valvola (con tappo 2365) 360 Valvole DBDS10 o VS214 tarate con certificato 5 ÷ 360 Valvole DBDS10 non tarate* 25 - 50 - 100 200 - 315 - 400 (limiti superiori del campo di regolazione) R P Attacco lato accumulatore G = 2” BSP G1= 1”1/4 BSP G3= 3/4” BSP M = M50x1,5 M1= M40x1,5 G = 2” BSP G1= 1”1/4 BSP M = M50x1,5 M1= M40x1,5 – – Attacco lato impianto Materiale guarnizioni B10 R = 1/2” BSP femm. P = Perbunan Materiale blocco B10 Tipo e luce M B20 B20 B20 R = 3/4” BSP femm. V = Viton – = Acciaio fosfatato N = Acciaio nichelato 25 m µ H = senza raccordo S = filet. SAE A = altre 12.5 Ricambi Assieme al N° del ricambio richiesto è bene precisare la designazione completa del blocco o il suo numero di fabbricazione specialmente per versioni diverse dallo standard. TIPO B 10 B 20 Attacco lato accumulatore Nipplo 3/4” BSP 1”1/4 BSP 2” M40x1,5 M50x1,5 10450 – 10451 10470 10452 10471 10453 10467 10454 10472 Sfera valvola intercettazione con guarnizioni 2132 2133 Valvola di massima Valvola di massima DBDS non tarata DBDS non tarata (senza certificato) (con certificato CE) 2105/ (bar)* .... *Scegliere, fra i limiti dei campii di regolazione, il valore immediatamente superiore alla pressione di utiilizzo 28 2105/ (bar) .... /CE Valvola di sicurezza Collaudi CE ISPESL Serie di guarnizioni (bar) VS214/ (bar) ..../CE VS214/ ..../ISPESL 2140 2141 Salvo modifiche ® 12 Blocchi di collegamento e protezione serie B10 - B20 12.6 Dimensioni 29 ® 13 Blocchi di collegamento e protezione serie BS25-32 13.1 Generalità BS25EP360GSP BS32MB210GRP-X I blocchi serie BS25-32 riuniscono in una costruzione compatta quei dispositivi atti a facilitare il collegamento dell’accumulatore ad un circuito idraulico e la sua protezione dalle sovrapressioni. Essi permettono inoltre lo smontaggio veloce o il controllo della pressione di precarica dell’accumulatore anche durante il funzionamento dell’impianto. La serie BS 25-32 è particolarmente adatta negli impieghi, con accumulatori da 10 a 55 litri, in cui si richiedono grandi portate. 13.2 Costruzione LA VERSIONE BASE COMPRENDE: Corpo in acciaio fosfatato. Valvola intercettazione a sfera DN25 o DN32. Rubinetto scarico manuale dell’accumulatore. Attacco scarico T 3/8” BSP laterale (v. pag. 31). Sede per il montaggio della valvola di massima. Attacco lato impianto filettato gas femmina. Flangia lato accumulatore 2” BSP maschio. Attacco scarico e presa manometrica Guarnizioni per olio minerale (Perbunan). •• •• •• •• • SU RICHIESTA viene fornito con: in acciaio nichelato o inox; valvola di • CORPO massima DBDS inox. n° 2365 per chiusura sede valvola. •• TAPPO VALVOLA Dl MASSIMA tipo DBDS non tarata (v. pag. 26). TIPO DBDS piombata con certificato CE. •• VALVOLA VALVOLA tipo VS214/... con certificato ISPESL o CE (v. pag. 27). per scarico elettrico, a due vie, • ELETTROVALVOLA versione “normalmente aperta”. •• •• • 12.3 Caratteristiche tecniche Diametro luce passaggio: Portate nominali a ~ 6 m/s: Pressione max di esercizio: Temperature di esercizio: Le caratteristiche elettriche (tensione, frequenza, etc.) o la versione “normalmente chiusa” da specificare per esteso. ATTACCO T1 lato impianto (v. pag. 31 ). ATTACCO lato impianto per flange SAE e CETOP. FLANGIA lato accumulatore diversa da 2” BSP. FLANGIA lato impianto (da specificare per esteso). GUARNIZIONI IN VITON. 25 e 32 mm. BS25 = 180 I/min; B32 = 290 I/min 400 bar – 15 ÷ +80°C standard (70°C con elettrovalvola) – 15 ÷ +150°C (guarnizioni in Viton) Valvola di massima: – – – – Ø passaggio = 10 mm. DBDS non tarata (v. cap. 10.2) DBDS tarata fra 5 e 400 bar, cert. CE VS214/... tarata tra 5 e 400 bar con certificazione CE o ISPESL Elettrovalvola: – Tensione alimentazione = CC24V - 110 V CA110/220V – Potenza assorbita = 26 W – Protezione = IP65 13.4 Designazione L’esempio indica un blocco di sicurezza serie BS, luce di passaggio 25 mm, con scarico solo manuale, attacco scarico laterale standard T 3/8” BSP, con valvola di massima tipo DBDS con collaudo CE tarata a 360 bar, attacco lato accumulatore 2” gas, lato impianto 1” gas, guarnizioni in Perbunan, blocco in acciaio fosfatato. (Specificare per esteso le caratteristiche elettriche dell’eventuale elettrovalvola). BS25 Tipo e luce passaggio BS 25 BS 32 Scarico M = Solo manuale E = Elettrico e manuale F = Manuale più foratura per elettrov. 1) Valvola di massima (vedere pag. 26-27) A= Senza valvola B= Valv. tipo DBDS10... (non tarata) C= Valvola tipo VS214/... (certif. ISPESL) P= Valvola DBDS (certif. CE) V= Valvola VS214/... (certif. CE) T = Senza valvola (con tappo 2365) M P 360 Taratura valvola (bar) Valvole DBDS10 o VS214 tarate con certificato 5 ÷ 400 Valvole DBDS10 non tarate* 25 - 50 - 100 200 - 315 - 400 (limiti superiori del campo di regolazione) G R Attacco lato accumulatore ØA H = Senza flangia G = 2” BSP G1 = 1”1/4 BSP M = M 50x1,5 M1 = m 40x1,5 P = 2” NPT S = filett. SAE (da precisare) A = altre (da precisare) P – – Attacco lato impianto – Materiale guarnizioni R = Filettatura gas cilindrica – = Acciaio fosfatato S = Foratura per flangia SAE 1) P = Perbunan C = Foratura per flangia CETOP 1) V = Viton FS = Con flangia SAE 1) FS = Con flangia CETOP 1) Materiale blocco N = Acciaio nichelato 25 mm X = Acciaio inox Posizione attacco scarico – = Standard laterale T=3/8” BSP 1 = Lato impianto T1 ø 5 (v. pag. 31) Specificare per esteso le caratteristiche della flangia. 13.5 Ricambi Assieme al N° del ricambio richiesto è bene precisare la designazione completa del blocco o del suo numero di fabbricazione specialmente per versioni diverse dallo standard. TIPO BS 25 BS 32 Valvola di Valvola di Valvola di Flangia lato accumulatore Sfera valvola Perno rubinetto Serie di sicurezza ØA intercettazione scarico manuale massima DBDS mass. DBDS senza certificato con cert. CE CE o ISPESL guarnizioni 2” gas 1”1/4gas M50x1,5 M40x1,5 2”NPT con guarnizioni completo 10492 10473 2134 2142 (bar)/ 2105/ (bar)* 2106/ (bar).... /CE VS214/.... 10349 10347 10448 2152 .... .... – – 2135 2143 *Scegliere, fra i limiti dei campi di regolazione, il valore immediatamente superiore alla pressione di utilizzo 30 Salvo modifiche ® 13 Blocchi di collegamento e protezione serie BS25-32 13.6 Dimensioni Il blocco con valvola VS214/... deve avere un collegamento per lo scarico manuale attacco T o T1) e uno alla valvola (attacco TE) RACCORDI LATO IMPIANTO Tipo Versione standard Ø D (gas) BS 25 1” BS 32 1”1/ 2 Su richiesta Per flange SAE 1”1/4 SAE 6000 1”1/4 SAE 6000 1”1/2 SAE 6000 1”1/2 SAE 3000 2” SAE 3000 31 A B d1 Profondità filetto 31,6 31,6 36,7 35,7 42,9 66,7 66,7 79,4 70 77,8 M14 M14 M16 M12 M12 24 24 24 20 20 Per flange CETOP C d2 Profondità filetto CETOP 38-400 51,6 M12 20 CETOP 38-400 51,6 M12 20 CETOP 50-400 60,1 M14 24 ® 14 Blocco di collegamento serie BC - lato gas 14.1 Generalità Il blocco serie BC viene impiegato per rendere più sicuro e funzionale il collegamento di una o più bombole addizionali di azoto con un accumulatore a sacca versione “transfert” o con un accumulatore a pistone. Comprende essenzialmente i seguenti dispositivi: - Valvola di intercettazione R che rimane aperta durante l’esercizio per assicurare il libero flusso del gas dalle bombole all’accumulatore; viene chiusa solo per una verifica o manutenzione dell’accumulatore. - Valvola di ritegno VR che garantisce il passaggio del gas dall’accumulatore alle bombole anche con il rubinetto R erroneamente chiuso. - Valvole di sicurezza VS per la protezione dalle sovrapressioni . - Valvola di riempimento PC per il caricamento o la verifica della pressione dell’azoto, con l’apparecchiatura di precarica PC250. 14.2 Caratteristiche costruttive A B M VR PC VS R LA VERSIONE BASE COMPRENDE: Corpo in acciaio fosfatato con valvola d’intercettazione (R) e di ritegno (VR). Raccordo per valvola di sicurezza. Raccordo filettato femmina lato accumulatore (A) e lato gas (B). Raccordo filettato femmina per manometro (M). Valvola per attacco apparecchiatura di precarica e gonfiaggio PC/... Guarnizioni in NBR (Perbunan P). • • • • • • : ATTACCO LATO ACCUMULATORE : ATTACCO PER BOMBOLE ADDIZIONALI : ATTACCO PER MANOMETRO : VALVOLA DI RITEGNO : VALVOLA DI RIEMPIMENTO : VALVOLA DI SICUREZZA : RUBINETTO D’INTERCETTAZIONE DN25 14.3 Caratteristiche tecniche Luce di passaggio: Pressione massima di esercizio: Temperatura di esercizio: Valvola di sicurezza: SU RICHIESTA: Corpo in acciaio al carbonio nichelato. Valvola di sicurezza con collaudo CE o ISPESL. Guarnizioni in VITON. Manometro con e ventuale esclusore. (da specificare per esteso) • • • • 25 mm 400 bar –20°C / +80°C (+150 con guarnizioni in Viton) VS214/... con certificazione CE o ISPESL e tarata al valore indicato dall’utilizzatore 14.4 Codice d’identificazione L’esempio sotto indicato mostra un blocco tipo BC in acciaio fosfatato, con un passaggio di 25 mm, una valvola di sicurezza certificata CE e tarata a 210 bar, un raccordo 1” BSP sia dal lato accumulatore che dalla bombola addizionale, guarnizioni in Perbunan. BC25 Tipo Valvola di sicurezza (vedere pag. 27) V 210 G Taratura valvola (bar) P – Materiale guarnizioni Raccordi lato AeB Trattamento superfici A = Senza valvola VS C = Con valv. tipo VS214/... BC 25 certificazione ISPESL 5 ÷ 400 G = 1” BSP (standard) P = Perbunan – = Acciaio fosfatato (valore di taratura indicato all’utilizzatore) A = Altri da precisare V = Viton N = Acciaio nichelato 25 µ V = Con valv. tipo VS214/... certificazione 97/23/CE 14.5 Riferimenti dei pezzi di ricambio Oltre al riferimento dei pezzi di ricambio è indispensabile indicare ugualmente la designazione completa del blocco o il suo n° di serie. Tipo Rubinetto con guarnizione BC 25 2134 Valvola di ritegno 2305 Valvola di riempimento gas 2072 Valv. di sicurezza collaudata ISPESL bar VS214... /lSPESL Valvola di sicurezza con certificazione CE GuarnizionI VS214/ bar ... /CE 2304 Salvo modifiche 32 ® 15 Elementi di fissaggio 15.1 Generalità 15.2 Costruzione Il fissaggio deve essere fatto in modo da non gravare con sforzi esterni sul corpo o sull’attacco dell’accumulatore. Specialmente per i montaggi orizzontali e per i tipi più pesanti è necessario usare degli elementi di fissaggio (collari, mensole, ecc.) che supportino l’accumulatore ed evitino pericolose vibrazioni. I collari e le mensole sono costruiti in acciaio al carbonio zincato. Su richiesta si possono fornire interamente inox. Gli anelli di supporto sono in gomma nitrilica 80° Sh. Su richiesta possono essere fatti con altri tipi di elastomeri. Collari fig. I fig. II 15.3 Dimensioni e codice d’ordinazione AS AS AS AS Accumulatore Tipo Max press. (bar) Codice ordine Fig. Peso (kg) A B C H I L M 0,7 1-1,5-3 5 10 ÷ 55 10155 10157 10250 10410 I II II II 0,65 0,85 1,1 13,5 125 135 185 256 – 194 251 298 89 ÷ 93 114 ÷ 122 167 ÷ 176 215 ÷ 227 53 ÷ 55 66 ÷ 70 95 ÷ 100 120 ÷ 126 90 100 146 216 13 13 13 20 9 9 9 10 360 - 550 80 - 360 80 - 360 30 - 360 Mensola con anello Anello supporto 15.4 Dimensioni e codice d’ordinazione Codice ordinazione Tipo Mensola Anello accumulatore con anello AS 5 10263 AS 10 ÷ 55 10363 AS 1 ÷ 5 10266 AS 10 ÷ 55 10345 Peso (kg) A B C øD ø D1 ø D2 ø D3 1,5 36 0,13 0,22 200 260 175 232 90 120 11 17 140 200 140 200 120 170 120 170 90 150 90 150 ø D4 E F G H I 3 3 40 70 96 125 140 200 112 175 10 15 10 15 Salvo modifiche 33 ® 16 Apparecchiatura di precarica e controllo 16.1 Generalità Si utilizza per la verifica periodica della precarica degli accumulatori e per il gonfiaggio degli stessi, dopo la sostituzione della sacca o per variare il valore della precarica. Per il gonfiaggio è necessario allacciarsi a bombole contenenti azoto industriale secco a pressione superiore al valore della precarica richiesto, munite di riduttore di pressione (obbligatorio, per ragioni di sicurezza, nel gonfiaggio di accumulatori con PS < a 210 bar). L’uso del riduttore facilita inoltre l’immissione lenta e graudale dell’azoto nella sacca evitando così la possibilità di danneggiamento della stessa. 16.2 Costruzione Nella VERSIONE STANDARD è composta da: Un blocchetto per il rilevamento della pressione dotato di ghiera per l’attacco alla valvola gas dell’accumulatore, di manometro, di sfiato e di valvola di ritegno con attacco rapido al tubo di gonfiaggio. Un tubo di gonfiaggio lungo 3 m per alte pressioni, con raccordo per l’attacco alle bombole azoto. Un nipplo per l’attacco del tubo di gonfiaggio al riduttore di pressione. Un set di guarnizioni di ricambio. Una valigetta. • • •• • SU RICHIESTA viene fornito con: per attacchi speciali della valvola gas dell’accumulatore. •• RIDUZIONI TUBO GONFIAGGIO con lunghezza di 6 m. 16.3 Caratteristiche tecniche Pressione massima: 600 bar 5/8” UNF (standard) Attacco accumulatore: 7/8” UNF - Ø7,7x1/32” (Vg8) -1/4” ISO 228 - (a richiesta) Attacco bombola: Vedi designazione (cap. 16.5) e el figure e la tabella cap. 16.7 pag. 35 Manometro: – Ø 63 attacco 1/4 gas – Fondo scala 250 (standard) – Altri valori su richiesta Peso: 1,8 Kg (valigetta completa) 16.4 Ricambi Serie di guarnizioni Valvolina di ritegno Perno centrale completo 2160 2162 2165 (metri) 2164 ... (bar) 2166/ ... 2163/ Sfiato completo Tubo flessibile Manometro 16.5 Designazione L’esempio indica una apparecchiatura di precarica e controllo con manometro da 250 bar, con l’attacco accumulatore da 5/8” UNF e attacco bombole secondo normativa italiana, completa di tubo gonfiaggio lunghezza 3 m e di valigetta. PC Tipo Manometro (fondo scala bar) (riduz. 50019) (Precarica e controllo) 250 (altri valori a richiesta) S Attacco accumulatore S = 5/8" UNF (standard) A = Ø 7,7x1/32” (Vg8) PC 250 B = 7/8” UNF (riduz. 10143) C = 1/4" ISO 228 (riduz. 50510) D = Ø 7,7x1/32” (Vg8) (filetto lungo) (riduz. 50508) 1 – – Attacco bombola (secondo normativa del Paese) 1 = Italia 2 = Austria 3 = Egypt Belgium Czech Republic Denmark Finland Germany Netherlands Norway Poland Sweden Switzerland France Hungary Mexico Morocco Romania Saudi Arabia Slovenia Spain Tunisia Tubo gonfiaggio (metri) 4 = Argentina 6 = South Africa Australia 7 = Canada Great Britain USA Greece 8 = Russia India Venezuela Indonesia New Zeland 9 = Japan Philippines 10 = Taiwan Portugal 11 = China Singapore 12 = Korea Turkey 5 = Brazil South America – =3m (standard) L =6m (su richiesta) Salvo modifiche 34 ® 16 Apparecchiatura di precarica e controllo 16.6 Raccordo tubo gonfiaggio - riduttore di pressione L’uso delle apparecchiature di precarica per il gonfiaggio degli accumulatori serie “basse pressioni” richiede, per ragioni di sicurezza un riduttore di pressione montato sulla bombola d’azoto tarato ad una pressione uguale o inferiore alla pressione massima di esercizio PS stampigliata sul corpo accumulatore. Il nipplo di raccordo fra il tubo di gonfiaggio e il riduttore è rappresentato a lato e viene fornito di serie con l’apparecchiatura di precarica. 16.7 Raccordo tubo gonfiaggio - bombola azoto Per gli accumulatori serie “alta pressione” e, in generale, per tutti i modelli con PS≥210 bar, ci si può collegare alla bombola d’azoto tramite l’apposito raccordo senza l’uso del riduttore di pressione. Il raccordo adatto va scelto in funzione del Paese di origine della bombola d’azoto, come indicato nella tabella a lato. Il n° della colonna contrassegnata dalla x indica la figura del raccordo valido per quel Paese e coincide col numero usato per indicare l’attacco bombola nel codice di designazione (cap. 16.5). Ciascun raccordo ha un suo codice (indicato fra parentesi) da usare per l’ordinazione di ricambi e non nella designazione dell’apparecchiatura di precarica. Salvo modifiche 35 ® 17 Sacche di ricambio per accumulatori 17.1 Generalità vi siano nell’impianto accumulatori della stessa grandezza con valvola di diametro o tipo diversi (v. pag. 37). Inoltre, quando è necessaria la sostituzione di una sacca, si può riutilizzare la valvola esistente risparmiando sull’acquisto della sacca. L’aggancio della valvola alla sacca si effettua in modo sicuro mediante la rondella gommata (v. pag. 41). La costruzione della sacca in un unico pezzo senza saldatura o incollaggi, secondo un procedimento originale EPE a lungo perfezionato, è la caratteristica essenziale di questo prodotto. Da non trascurare inoltre la particolarità di avere la valvola del gas separabile dalla sacca. Questo dà la possibilità di poter montare su una stessa sacca vari tipi di valvola con evidenti risparmi di immagazzinaggio, nel caso 17.2 Caratteristiche tecniche e costruttive • SACCA, impiegata nella versione standard degli • LA accumulatori di tutte le serie previste dalla EPE, è costruita con il LA VALVOLA GAS impiegata negli accumulatori EPE è costruita, in acciaio al carbonio fosfatato, nelle tre esecuzioni: S = STANDARD (fig. 1a). Per le capacità da 0,2 ÷ 55 litri, con valvolina di gonfiaggio 5/8” UNF. Questa valvola può essere fornita con ø B e attacchi di gonfiaggio speciali (v. cap. 18.4). ST= TRANSFERT (fig. 1b). Adatta per l’impiego dell’accumulatore collegato ad una o più bombole addizionali di azoto. Per capacità 5 ÷ 55 litri. SL= SEPARATORE LIQUIDI (fig. 1c). Si impiega nei casi in cui si abbia un liquido anche all’interno della sacca. Per capacità 0,2 ÷ 55 litri. SU RICHIESTA tutte le valvole possono essere fornite nichelate spess. 25 µm (altri spess. da specificare) o in acciaio inox. copolimero butadiene-acrilnitrile (NBR) con contenuto medio-alto di ACN, che abbiamo denominato “nitrile standard” e distinto con la lettera P. È adatto soprattutto all’impiego con olii minerali, ma dà ottimi risultati anche con molti altri liquidi (v. cap. 3.15 pag. 16). La temperatura d’esercizio può essere compresa fra i –20 e i +85°C. Per esigenze particolari (temperature oltre i limiti suddetti, liquidi speciali, ecc.) la sacca può essere fornita nei seguenti materiali: Nitrile per basse temperature (F), Nitrile per idrocarburi (H), Nitrile idrogenato (K), per Alimenti (A), Butile (B), Etilene-propilene (E), Neoprene (N), Epicloridrina (Y). Attenzione: non tutte le sacche sono disponibili in tutti i materiali. Prima di ordinare consultare il nostro Servizio Tecnico. • 17.3 Dimensioni sacche e codice ricambi valvole standard Capacità nominale (litri) 0,2 0,7 1 1,5 2,5 3 4 5 10 1 15 20 25 35 55 øA øB Dimensioni sacca con valvole fig. 1 a - 1 b - 1 c øG ø C (ISO E F H I L1 228) D 38 75 5/8” UNF 20 95 M22x1,5 (øB spec. v. cap. 18.4) 25 1/8” – 1/4” BSP 47 146 M50x1,5 198 (øB spec. v. cap. 18.4) 55 1” BSP 60 25 – – 23 51 36 28 52 37 32 63 72 43 L2 155 180 – 126 182 – 148 204 184 198 254 234 325 381 361 374 430 410 215 272 252 284 341 321 315 390 387 400 475 472 450 525 522 583 658 655 735 810 807 1080 1155 1152 1535 1610 1607 Gruppo valv. gas completa Peso fig. 1a fig. 1b fig. 1c sacca L3 kg codice peso codice peso codice peso kg kg kg 178 0,03 2002 0,1 – – 2003 – 154 0,07 2021 – – 2027-1 0,27 176 0,13 2026 0,55 226 0,17 2022 0,3 2027 0,18 353 0,30 2029 0,7 402 0,36 247 0,33 2042 0,42 2043 1,1 2048 0,33 316 0,43 358 0,96 443 1,08 2065 2,6 493 1,29 626 1,79 2062 1,7 2073 1,1 2066 3,1 778 2,22 1123 3,28 2067 3,6 1578 4,59 Salvo modifiche 36 ® 17 Sacche di ricambio per accumulatori 17.4 Valvole gas speciali Allo scopo sono disponibili delle valvole gas (v. sotto) con diametro del gambo (ø B) ed attacchi di gonfiaggio diversi dallo standard. Oltre che per gli accumulatori EPE le nostre sacche possono essere perfettamente intercambiabili con molti altri tipi esistenti sul mercato. 17.4.1 Dimensioni e codici ricambi delle valvole speciali Capacità nominali sacche Fig. 0,7 - 1 - 1,5 2,5 - 3 4-5 10 - 12 - 15 20 - 25 - 35 55 2a 3 4 2a 3 4 2b 3 4 Codice sacca con valvola S....2 S....3 S....4 S....2 S....3 S....4 S....2 S....3 S....4 1) Dimensioni 2) øB E 5/8” UNF 26 7/8” UNF 46 5/8” UNF 30 7/8” UNF 49 M22x1,5 57 7/8” UNF 52 2) Peso Gruppo valv. Pos. 1 Kg gas completa corpo valv. 0,15 0,38 0,3 0,27 0,48 04 0,75 0,83 0,75 2015 2019 2020 2041 2045 2046 2061 2084 2085 Pos. 2 rondella 10110 10118 10119 10255 10258 10259 10332 10329 10330 Codice ordinazione ricambi Pos. 3 Pos. 4 Pos. 5 dado valv. gonf. tappo valv. 10105 10023 2070 10106 10108 2069 10257 10023 2070 10205 10108 2069 10109 2072 10108 2069 10331 10337 10201 10134 10337 10201 10134 10337 10201 10134 Pos. 6 tappo – 10200 10135 – 10200 10135 10103 10200 10135 1) Il codice identifica i componenti nell’esecuzione in acciaio al carbonio e rondella gommata in Nitrile standard. Per esecuzioni diverse aggiungere al n° di codice la lettera N per l’acciaio nichelato, e la lettera X per l’acciaio inox. 2) Se la rondella è gommata con un elastomero diverso dal Nitrile standard, far seguire al n° di codice sia la lettera che identifica l’acciaio, che la lettera che identifica l’elastomero. 17.5 Designazione indicare esattamente il tipo di valvola, che può essere scelta sia fra i tipi standard, (fig 1a-b-c) e indicato con 1, sia fra le valvole speciali e indicato rispettivamente con 2 (fig. 2a-2b), 3 (fig. 3), 4 (fig. 4), 5 (v. pag. 22), 6 per altre da specificare. In caso di dubbio è bene indicare anche il tipo e la marca dell’accumulatore. L’esempio indica una sacca versione standard, per accumulatore da 25 litri, in Nitrile, completa di valvola con ø B = M50x1,5 in acciaio C40 fosfatato. La sigla di designazione delle sacche è molto semplice e ricalca la prima parte del codice di designazione dell’accumulatore EPE (tipo, senza la lettera A, grandezza, materiale della sacca) a cui si aggiunge lo 0 se non si vuole la valvola e 1 se la sacca è completa di valvola (fig. 1a -1b -1c). Se la sacca è destinata come ricambio ad accumulatori di altre marche, oltre alla grandezza ed al materiale della sacca, è necessario S Tipo di sacca S = Standard (fig. 1a) ST = Transfert (fig. 1b) SL = Separatore liquidi (fig. 1c) Capacità nominale (litri) 0,2 - 0,7 - 1 1,5 - 2,5 - 3 4 - 5 - 10 12 - 15 - 20 25 - 35 - 55 25 1) P 1 Materiale sacca P = Nitrile standard F = Nitrile basse temp. H = Nitrile per idrocarburi K = Nitrite idrogenato A = Per alimenti B = Butile E = Etilene-propilene N = Neoprene Y = Epicloridrina 1) Caratteristiche e compatibilità v. pag. 16 – Valvola gas 0 = Senza valvola 1 = Con valvola ø B standard (fig. 1a/b/c) 2 = Con valvola ø B speciale (fig. 2a/2b) 3 = Con valvola ø B e attacco gonfiaggio speciale (fig. 3) 4 = Con valvola ø B e attacco gonfiaggio speciale (fig. 4) 5 = Valvola per ASME U.S. (v. pag. 22) 6 = Altre (su richiesta) Materiale valvola gas - = Acciaio al carbonio fosfatato N = Acciaio al carbonio nichelato sp. 25 µm (altri spess. da specificare) X = Acciaio inox AISI 316 Salvo modifiche 37 ® 18 Batterie di accumulatori 18.1 Generalità Le batterie d’accumulatori sono utilizzate quando la portata o i volumi richiesti superano la capacità di un solo accumulatore disponibile nella nostra gamma. Queste batterie sono assemblate in linea semplice da 2 a 5 accumulatori (fig. A) o in linea doppia fino a 8-10 accumulatori (fig. B). Le batterie possono essere ugualmente utilizzate per l’installazione d’accumulatori a pistone collegati a bombole d’azoto addizionali. 18.2. Costruzione con collettore saldato Un’incastellatura, in acciaio saldato e verniciato con una mano di antiruggine, sostiene gli accumulatori. In funzione del loro numero e dell’ingombro che si vuole ottenere possono essere posizionati in un’unica (fig. A) o in doppia fila (fig. B). Ciascun accumulatore appoggia su un anello elastico, è fissato con due collari e monta un blocco di collegamento (serie B10/20 o, più spesso, serie BS25/32). Un collettore di mandata composto da un tubo centrale a cui sono saldati più stacchi di collegamento ai relativi blocchi (dimensioni da stabilire in base alla portata e pressione d’esercizio). Ha le due estremità filettate ISO 228 femmina o, a richiesta, flangiate. Una delle due estremità è chiusa da un tappo o flangia cieca. La stessa cosa vale anche per il collettore che collega gli scarichi dei singoli blocchi. A richiesta può essere installato un manometro o pressostato per il controllo della pressione in mandata e una bacinella per la raccolta dell’olio. La batteria doppia può essere usata anche per l’installazione di accumulatori transfert collegati con le bombole addizionali di azoto montate parallelamente agli stessi. Varie altre esecuzioni possono essere fornite è perciò consigliabile, per la migliore scelta, consultare il ns. Servizio Tecnico. 18.3 Costruzione con collettore a blocco portante Questa costruzione prevede il montaggio degli accumulatori su un blocco con funzione di supporto e di collettore di mandata e di scarico. La versione più semplice e la più economica (fig. C) prevede il fissaggio degli accumulatori direttamente sul collettore con l’ausilio di flange CETOP o di semiflange SAE; non è previsto lo scarico nè l’isolamento degli accumulatori. La versione più completa (fig. D) prevede l’isolamento di ogni accumulatore tramite il blocco di sicurezza serie BS25 o BS32 su cui è possibile montare tutti gli accessori previsti alle pagg. 30/31. Lo scarico di ciascun accumulatore tramite il blocco è ricavato nello stesso collettore di mandata. Salvo modifiche 38 ® 19 Installazione 19.1 Generalità 19.2 Controlli preliminari Gli accumulatori a sacca EPE vengono forniti, dopo singolo collaudo ed accurato controllo in fabbrica, perfettamente corrispondenti alla sigla di designazione stampigliata sulla targhetta montata dal lato valvola gas di ogni accumulatore. Sulla stessa targhetta sono riportati inoltre i seguenti dati: La pressione massima d'esercizio PS in bar; Le temperature TS, minima e massima, ammissibili (°C); Il valore della precarica Po in bar (etichetta incollata); Il numero di fabbricazione dell'accumulatore; Il marchio CE col N° dell'Ente Certificatore (solo quando è previsto dalla normativa); La data di fabbricazione: mese/anno; Il Gruppo dei Fluidi e alcune prescrizioni essenziali per la sicurezza; Il nome, il logo, la nazione, il n° telefonico del fabbricante. ATTENZIONE: La pressione d'esercizio massima stampigliata sull'accumulatore deve essere ≥ alla pressione di taratura della valvola di massima del circuito idraulico. Prima di eseguire interventi (riparazioni, sostituzione, ecc.) su un impianto che monta un accumulatore è necessario scaricare completamente la pressione del liquido. I certificati di collaudo, se previsti, vengono forniti unitamente all'accumulatore o, successivamente, per posta o altro mezzo. Al ricevimento ci si assicuri che: L'accumulatore non abbia subito danni durante il trasporto. La designazione indicata sulla targhetta corrisponda all'ordine. • • • • • • • • • • Prima dell'installazione è inoltre indispensabile verificare che: La pressione di precarica corrisponda al valore scelto. Questa scelta deve essere fatta accuratamente, in funzione dell'utilizzo. A grandi linee ricordiamo: PO = 0,9 P1 (riserva di energia - antiariete - ecc.) PO = 0,6-0,7 P1 (antipulsazione) Un'errata scelta della pressione di precarica è spesso causa del cattivo funzionamento dell'impianto e influisce negativamente sulla durata della sacca. Si tenga inoltre presente che il valore di precarica indicato sulla targhetta (per tutti gli accumulatori forniti con precarica) è relativo a una temperatura di 20°C. • Per gli accumulatori forniti senza precarica, o dopo una riparazione, è necessario eseguire il gonfiaggio con azoto e la successiva verifica usando l'apposita apparecchiatura tipo PC/... seguendo la procedura indicata al cap. 20 pag. 40. 19.3 Installazione Generalmente il miglior rendimento si ha montando l'accumulatore il più vicino possibile all'utilizzatore. LA POSIZIONE va dalla verticale (con valvola gas in alto) all'orizzontale. Si raccomanda di lasciare: Lo spazio necessario per l'uso dell'apparecchiatura di precarica. La targhetta con il valore di precarica ben visibile. Libero l'accesso alla vite di spurgo. • • • IL FISSAGGIO corretto si ha utilizzando le mensole e i collari disposti come in figura. È assolutamente proibito saldare supporti o eseguire lavorazioni sul corpo accumulatore. IL COLLEGAMENTO alla valvola liquido, direttamente o mediante riduzione o flangia, va fatto aiutandosi con una chiave in modo che la valvola liquido non possa venire girata indipendentemente dal corpo accumulatore. • Prevedere una valvola di ritegno fra la pompa e l'accumulatore. che la valvola limitatrice di pressione del circuito sia in collegamento diretto • Assicurarsi con l'accumulatore e tarata ad un valore inferiore alla pressione di esercizio stampigliata sulla targhetta dell'accumulatore. spesso consigliabile prevedere un rubinetto di intercettazione e scarico in modo da • Èpoter Isolare l'accumulatore (per verifiche o per riparazioni) anche durante il funzionamento dell'impianto. Tutte queste funzioni si ottengono con l'applicazione del blocco di collegamento EPE serie B o BS limitando ingombranti collegamenti. (vedere pag. 28 ÷ 31) 19.4 Messa in funzione 19.5 Verifiche periodiche Per evitare possibili danneggiamenti alla sacca è necessario assicurarsi che l'accumulatore sia precaricato. Portare quindi l'impianto in pressione, controllare che non vi siano perdite nei collegamenti ed eseguire lo spurgo dell'aria. Verificare che il dado che fissa la valvola gas sia ben stretto. Si può quindi effettuare l'avvio definitivo dell'impianto senza ulteriori manovre dato il funzionamento completamente automatico dell'accumulatore. Ci si deve assicurare soprattutto del mantenimento della pressione di precarica. Il primo controllo è bene eseguirlo subito entro la prima settimana dall'avvio dell'impianto. Se non si sono riscontrate perdite si esegue un successivo controllo dopo 3 mesi e successivamente ogni 6 mesi. Per impieghi pesanti la verifica va fatta mensilmente. 39 ® 20 Controllo e gonfiaggio 20.1 Generalità Per un corretto funzionamento dell’accumulatore è necessario mantenere costante la pressione di precarica, che verrà perciò controllata periodicamente coll’ausilio dell’apparecchiatura di precarica e controllo PC250. La stessa apparecchiatura verrà utilizzata inoltre per il gonfiaggio della sacca (dopo una riparazione, per una variazione di utilizzo, ecc.) allacciandola coll’apposito flessibile ad una bombola di azoto secco munita di riduttore di pressione in modo che l’azoto entri nella sacca dell’accumulatore molto lentamente per evitare possibili scoppi della medesima. IN OGNI CASO Sl DEVE UTILIZZARE SOLO AZOTO, MAI ARIA O OSSIGENO. 20.2 Verifica della precarica L’operazione è semplice ma va eseguita correttamente come indicato: Isolare l’accumulatore dall’impianto e scaricare il liquido contenuto in pressione. Togliere il tappo di protezione della valvola gas e della valvolina di gonfiagglo. Prima del montaggio dell’apparecchiatura PC250 assicurarsi che il pomello A sia svitato, che lo sfiato B sia chiuso, che la valvolina di ritegno C abbia il cappuccio avvitato. Avvitare a mano, servendosi della ghiera zigrinata D, I’apparecchio sulla valvola gas. Avvitare, senza forzare, il pomello A fino a leggere la pressione. • • • • • Se il valore corrisponde a quello prescritto si smonta l’apparecchio, svitando la ghiera D, avendo prima cura di: Svitare fino a fine corsa, senza forzare, il pomello A. Aprire lo sfiato B. • • 20.3 Diminuzione della precarica Se il valore di precarica risulta superiore a quello cercato si scarica la pressione eccedente agendo sullo sfiato B fino al raggiungimento del valore desiderato. È consigliabile scaricare lentamente ed eseguire la lettura definitiva dopo un’attesa di qualche minuto dall’operazione di scarico, dopodichè si puo togliere l’apparecchio come sopra indicato. 20.4 Aumento o ripristino della precarica Se la precarica risulta inferiore al valore stabilito (o se si deve eseguire il gonfiaggio della sacca dopo una riparazione) si procede nel modo seguente (I’apparecchlatura è già posizionata come indicato al punto 20.2): Montare il raccordo in dotazione alla bombola di azoto o al riduttore di pressione. Collegare un’estremità del tubo flessibile al raccordo. Collegare l’estremità libera del flessibile alla valvolina C dopo averne tolto il cappuccio. Aprire lentamente il rubinetto riduttore di pressione della bombola e tenerlo aperto fino al raggiungimento di una pressione leggermente superiore al valore richiesto, quindi chiudere il rubinetto. Svitare il pomello A e decomprimere l’apparecchio con lo sfiato B. Scollegare il flessibile della valvola di ritegno C. Chiudere lo sfiato, mettere il cappuccio alla valvola C e attendere qualche minuto che si stabilizzi la pressione. Riavvitare infine il pomello A fino a leggere la pressione che dovrebbe essere leggermente superiore a quanto richiesto. Aggiustare, sfiatando, il valore di precarica e procedere allo smontaggio dell’apparecchio come già indicato. Controllare con dell’acqua saponata che non vi siano perdite della valvolina di gonfiaggio dell’accumulatore. Riavvitare il coperchio della valvolina e quello di protezione esterno. • • • • • • • • • • • A questo punto l’accumulatore è pronto per la messa in esercizio. N.B.: L’apparecchiatura di precanca PC 250 ha in dotazione un solo manometro da 0÷250 bar. Naturalmente per il controllo di pressioni superiori a 250 bar è necessario dotarsi di un manometro con valore di fondo scala adeguato. Anche per le basse pressioni la precisione della misurazione e maggiore usando un apposito manometro: p.es. con pressioni ≤ 30 bar è consigliabile un fondo scala di 60 bar. È NECESSARIO USARE UN RIDUTTORE Dl PRESSIONE PER IL GONFIAGGIO DEGLI ACCUMULATORI (P. ES. GAMMA BASSE PRESSIONI) CHE HANNO LA PRESSIONE Dl ESERCIZIO MAX INFERIORE ALLA PRESSIONE DELLA BOMBOLA Dl AZOTO. 40 ® 21 Manutenzione e riparazione 21.1 Generalità GAMMA BASSE PRESSIONI GAMMA ALTE PRESSIONI Foto A Foto B Per un’improvvisa avaria, per un controllo programmato, per ricollaudare il corpo accumulatore o per altre ragioni si può presentare la necessità di smontare l’accumulatore e controllarne i componenti. È importante eseguire le operazioni nell’ordine in cui sono indicate ricordandosi soprattutto di non smontare niente se non si è sicuri di aver scaricato completamente la pressione del gas. Data la conformazione diversa dell’attacco liquido (v. foto A e B) il modo di procedere allo smontaggio sarà leggermente diverso per i tipi della gamma alta dai tipi della bassa pressione. La sacca invece, è perfettamente uguale nei due tipi. 21.2 Smontaggio dell’accumulatore Una volta isolato, scaricato dalla pressione del liquido e rimosso dall’impianto, I’accumulatore viene sistemato orizzontalmente su una morsa (a catena o a ganasce). Si procederà quindi, per entrambi i tipi, a: Togliere i tappi di protezione della valvola gas. Scaricare, coll’aiuto dell’apparecchio PC..., I’eventuale residuo di precarica. Smontare la valvolina di gonfiaggio. Solo a questo punto si potrà iniziare lo smontaggio dell’attacco liquido. • • • GAMMA ALTE PRESSIONI 1 4 2 5 3 6 1) Smontare la vite di spurgo. 2) Svitare e sfilare la ghiera e l’anello di spallamento. 3) Spingere il corpo valvola liquido all’interno dell’accumulatore e togliere le guarnizioni. 4) Sfilare l’anello appoggio gommato piegandolo. 5) Estrarre il corpo della valvola liquido. 6) Togliere il dado che fissa la valvola gas e la targhetta. 7) Estrarre la sacca dal lato liquido attorcigliandola leggermente. 7 GAMMA BASSE PRESSIONI Si libera l’apertura dal lato liquido togliendo: vite di spurgo: • La elastico: • L’anello • Anello con piatto forato antiestrusione. A questo punto si procede come per l’alta pressione togliendo il dado che fissa la valvola gas e la targhetta ed infine, estraendo la sacca completa di valvola dal lato liquido. 41 ® 22 AUS B L BY Filiali e rappresentanti in tutto il mondo AUSTRALIA BELGIUM + LUXEMBOURG ATHENS HYDRODYNAMIC S.A. 56, Athinion Avenue - 10441 Athens Tel.: 0030 210 5221155 Fax: 0030 210 5221485 E-mail: [email protected] EMAC S.A. Industrialaan 1, Zone Maalbeek 1702 Groot-Bijgarden Tel.: 0032 2 4810211 Fax: 0032 2 4810301 E-mail: [email protected] F MAL MEX EPE (U.K.) LTD 16 Manor Industrial Estate Flint, Flintshire, CH6 5UY Tel.: 0044 1352 730720 Fax: 0044 1352 730820 E-mail: [email protected] KLADIVAR ZIRI Industrijska c. 2, p.p. 14 4226 Ziri Tel.: 00386 4 5159100 Fax: 00386 4 5159130 E-mail: [email protected] ZA MA MOROCCO E NORWAY SERVI MOTION CONTROL AS Haugenveien, 2 - 1402 Ski Tel.: 0047 64 979797 Fax: 0047 64 979899 E-mail: [email protected] SPAIN TECONASA SUMINISTROS S.A. Avda. 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LTD 27 Gul Lane, Jurong 629421 Singapore Tel.: 0065 6861 2000 Fax: 0065 6861 5000 E-mail: [email protected] ISRAEL LEE HWA SPECIAL TRADING CO., LTD RA 1323 Chungang Complex, Guro-Dong Guro-Ku, Seoul 152-721 Tel.: 0082 2 26165511 Fax: 0082 2 26167545 E-mail: [email protected] DENMARK ABDON S.A.R.L. 11, Rue Louis Blanc - 13400 Aubagne Tel.: 0033 4 42842046 Fax: 0033 4 42842072 E-mail: [email protected] GB ROK CHINA PMC TECHNOLOGY A/S Klausdalsbrovej, 11 - 2860 Soborg Tel.: 0045 70 212121 Fax: 0045 70 212122 E-mail: [email protected] SGP INDIA OZ HYDRAULICS & PNEUMATICS LTD No.5 Horkanus, North Ind. Area 71293 Lod Tel.: 00972 8 9777640 Fax: 00972 8 9777679 E-mail: [email protected] SLOVAKIA REPUBLIC + HUNGARY STAUFF (SHANGAI) INTERNATIONAL TRADING CO. LTD Shangdian Mansion, 331 Binzhou Rd., Pudong, Shangai 200126 Tel.: 0086 21 58456818 Fax: 0086 21 58456680 E-mail: [email protected] DK IL POLAND F.E.H. FABRIKA ELEMENTOW HYDRAULIKI S.A. Ul. Wojska Polskiego, 29 34100 Wadowice Tel.: 0048 33 8234441 Fax: 0048 33 8233840 E-mail: [email protected] EPE PROCESS FILTERS & ACCUMULATORS PVT. LTD. 59-A, C.I.E., Gandhinagar, Balanagar Hyderabad 500 037 Tel.: 0091 40 23085750 Fax: 0091 40 23086781 E-mail: [email protected] COLOMBIA HYDRAULIK INNOVATION GMBH Oberbreitenstrasse, 17a 4050 Traun/Linz Tel.: 0043 7229 516660 Fax: 0043 7229 5166614 E-mail: [email protected] RC IND PL HOLLAND EPE GOLDMAN B.V. Admiraal Trompstraat, 4 3115 HH Schiedam Tel.: 0031 10 4269999 Fax: 0031 10 4269080 E-mail: [email protected] BRAZIL HYDRÁULICA Y NEUMÁTICA LTDA Cra. 50FF No.7 Sur-17 Apartado Aereo No.49204 Medellin Tel.: 0057 4 3621600 Fax: 0057 4 3620969 E-mail: [email protected] SK NL BIELORUSSIA HT-HIDRAUTRONICA ICEI LTDA Rua: E. Volpini, 45 - Sao J. Batista CEP: 31515-190 Belo Horizonte - Minas Gerais Tel.: 0055 31 34941657 Fax: 0055 31 34941831 E-mail: [email protected] CO GREECE HYDRAULIC TECHN. O.E. SARAFIANOS BROSS Monastiriou 100 - 54627 Thessaloniki Tel.: 0030 2310 525523 Fax: 0030 2310 516531 E-mail: [email protected] HYDRO-CONNECT ODO Kalinovski st. 53/3 220103 Minsk Tel.: 00375 17 2839420 Fax: 00375 17 2839767 E-mail: [email protected] BR GR STAUFF CORPORATION PTY LTD 24-26 Doyle Avenue P.O. BOX 227 Unanderra NSW 2526 Tel.: 0061 2 42711877 Fax: 0061 2 42718432 E-mail: [email protected] TR TURKEY MERT TEKNIK FABRIKA MALZEMELERI Ticaret ve Sanayi A.S. Tersane Cad. 43, Karakoy - 80000 Istanbul Tel.: 0090 212 2528435 Fax: 0090 212 2456369 E-mail: [email protected] 1007E/03-2005 - www.epeitaliana.it