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Diapositiva 1 - CONI Liguria

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Diapositiva 1 - CONI Liguria
MEZZI E METODI DI SVILUPPO
DELLE CAPACITA’ MOTORIE
Prof: G.U.Foscolo
Genova
25 febbraio 2014
http.//sds.coniliguria.it TMA per PG1
1
SCHEMI MOTORI DI BASE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Camminare
Correre
Saltare ( in alto, in basso)
Calciare ( di destro , sinistro )
Ricevere, Lanciare ( a una o due mani, da sopra e
da sotto)
Rotolare ( avanti, indietro)
Strisciare
Trasportare, trascinare
Salire
Scansare
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2
SCHEMI MOTORI DI BASE
SCHEMI MOTORI
( dinamici)
SCHEMI POSTURALI
( statici)
Camminare, Correre
Saltare, Afferrare, Ricevere
Lanciare, Rotolare,
Strisciare, Calciare
Piegare, Flettere
Addurre, Abdurre,
Slanciare
Costituiscono le forme fondamentali del movimento e sono chiamate di
base perché vengono sviluppate per prima durante la fase evolutiva e
diventano patrimonio dell’adulto.
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3
Schema motorio o abilità motoria di base
Gli schemi motori di base o abilità motorie di base
rappresentano le forme visibili del movimento,
vengono eseguite in modo automatico.
Il fenomeno dello sviluppo degli schemi motori di
base è più evidente nella primissima infanzia per
poi essere sempre più dipendente dagli stimoli
ambientali e dalla istruzione specifica .
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Abilità motorie sportive
L’acquisizione delle abilità motorie sportive è frutto di
apprendimento come le abilità cognitive.
Si ricorda e si apprende (cioè si riesce ad eseguire) un
salto in rotazione, non perché lo si è visto o ci è stato
descritto,ma, solo dopo averlo ripetuto un certo numero
di volte. L’esecuzione fisica è la via unica attraverso la
quale questo movimento possa venire memorizzato a
livello cognitivo.
In letteratura vengono suddivise in abilità motorie
sportive stereotipate (closed skills: tuffi, nuoto,
ginnastica artistica) o non sterotipate (open skills:
calcio, rugby, hockey, sci).
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Fasi sensibili delle capacità motorie
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Conoscenza
approfondita del proprio
schema corporeo
Limitata abilità motoria
Schemi di base
LIMITATO LIVELLO MOTORIO
Scarsa capacità di
apprendere nuove abilità
motorie
Scarsa capacità di
modificare il proprio
comportamento motorio
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Fasi sensibili delle capacità motorie
•
Fra il 7° e 12°anno di età
•
maschi 8/11 – 12 anni
- femmine 8/12 – 13 anni
•75% dello sviluppo: femmine 10 anni, maschi 12
anni
•Elevato impulso a muoversi, incremento nel
patrimonio dei movimenti
•Aumento capacità intellettive e volontà
•Aumento della forza muscolare
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Fasi sensibili della velocità
Dai 6/7 anni fino agli 11/12
capacità di reazione
capacità di eseguire movimenti ad elevata frequenza
Femmine 8/11 anni
maschi 8/14-15 anni
rapidità aciclica
velocità di azione ( accelerazione)
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Fasi sensibili della forza
Dagli 8 anni
forza rapida o veloce
resistenza alla forza veloce
Femmine dagli 11 anni
forza massima e rapida
.
maschi dai 12-13 anni
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Le capacità motorie
Capacità coordinative:
generali e speciali.
Capacità organico-muscolari:
forza,
resistenza,
rapidità-velocità.
Flessibilità-mobilità articolare.
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TMA (seconda parte)
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Schemi motori di base, Roth (1982) modificato Scotton
afferrare
1° ANNO
2° ANNO
3° ANNO
4° ANNO
alzarsi
stare in piedi
lanciare
senza
scopo
spinta di una
palla a 2 mani
afferrare
finalizzato
lancio con
afferrare
1-2 m
all’altezza del
obiettivo
petto
9° ANNO
10° ANNO
trascinarsi
arrampicarsi
all’ altezza
dell’anca
equilibrio
per 3-4 secondi
corsa ciclica
6° ANNO lanciare al bersaglio
(grande pallone)
8° ANNO
camminare
voltarsi
andare carponi
superare un
ostacolo
con aiuto
girarsi
prendere
stare in equilibrio
saltellare
rotolare
al volo
brevemente
saltare in basso
sull’asse
camminare in equilibrio per 20 cm
longitudinale
accenno corsa
5° ANNO
7° ANNO
movimenti del capo
sollevarsi e appoggiarsi
presa corsa in equilibrio
libera
su 10 cm
saltare
in alto a piè
pari
saltare ostacoli
con una gamba
equilibrio 10”
camminare in
equilibrio su 10 cm
combinazione
corsa arrampicata
tiro al bersaglio
capovolta da seduto
combinazione
corsa e ostacoli
corsa con
combinazione
slalom
corsa e salto a 1 e 2
combinazione
lancio-presa
capovolta da
in piedi
combinazione
corsa-capovolta
corsa, salto con rotazione
correre con salti in rotazione
TMA (seconda parte)
Roth (1982)
modificato
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Le capacità coordinative
Generali
Capacità di
apprendimento
motorio.
Capacità di direzione
e controllo del
movimento.
Capacità di
adattamento
e trasformazione del
movimento.
Speciali
C. di combinazione.
C. di orientamento s-t.
C. di differenziazione.
C. di equilibrio.
C. di reazione.
C. di trasformazione.
C. di ritmizzazione.
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Le capacità motorie
Le capacità motorie influiscono sulla prestazione e possono essere
migliorate, educate, trasformate e mantenute attraverso forme di
movimento.
di base (apprendimento, organizzazione
e controllo motorio)
CAPACITA’ COORDINATIVE
speciali ( proprie della disciplina)
CAPACITA’ CONDIZIONALI
- forza - resistenza - velocità
La coordinazione è una elaborazione del sistema nervoso con massimo
sviluppo tra i 7 e 13 anni.
Le capacità coordinative costituiscono la base dell’apprendimento ed il
miglioramento delle capacità tecniche.
Lo sviluppo delle capacità coordinative è strettamente dipendente dal
sistema nervoso, dall’apparato percettivo( vista, udito, tatto),
dall’apparato senso motorio ( equilibrio, percezione spazio e tempo)
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Le capacità motorie
Capacità coordinative: insieme delle caratteristiche fisiche e
sportive che un individuo possiede e che permettono l’apprendimento
e l’esecuzione delle varie azioni motorie.
Le capacità sono proprie dell’individuo, in parte legate all’ereditarietà e
possono modificarsi con l’allenamento.
Tutti noi abbiamo le stesse capacità, che non sono poche; in campo
motorio ne sono state individuate più di 50. tuttavia esse raggiungono
un differente grado di sviluppo.
Non esiste una singola capacità motoria in grado di comprendere tutte
le capacità.
Abilità motorie: si intendono le capacità apprese e che si è in grado
di realizzare in un tempo ottimale, con elevata possibilità di riuscita e
minimo dispendio energetico a livello fisico che mentale.
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capacità motorie generali
Capacità di apprendimento: è la capacità che permette ad un
individuo di imparare nuovi movimenti e con la ripetizione e con la
ripetizione di questi giungere dopo varie correzioni e adattamenti alla
formazione di un programma motorio “ interno “ e di renderlo preciso e
permanente attraverso l’esercitazione e l’allenamento.
Se non stimolata causa una diminuzione della capacità di controllo e di
adattamento dei movimenti.
Capacità di controllo: è la capacità di controllare il movimento a
livello conscio ed inconscio, in modo tale che esso corrisponda ad un
programma d’azione precedentemente stabilito e risponda
adeguatamente a schemi che richiedano la massima precisione a livello
ritmico, spaziale e temporale ( nuoto,tuffi, ecc).
Capacità di adattamento e trasformazione: è la capacità di
cambiare, correggere, adattare e trasformare il proprio programma
motorio in condizioni che mutano continuamente, che sono imprevedibili
e quindi diverse da quelle abituali( sciatore su lastra di ghiaccio, tiro
dopo aver subito un fallo, ecc).
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capacità coordinative speciali/
capacità di orientamento
E’ la capacità di variare la posizione del corpo in relazione alle dimensioni
dello spazio e del tempo. Un’azione motoria intenzionale e finalizzata
presuppone la capacità dell’allievo di determinare la posizione dei
segmenti e della totalità del corpo nello spazio e di modificare i relativi
movimenti entro uno spazio d’azione circostante e ben definito, in
relazione con gli oggetti e gli altri, a loro volta fermi o in movimento.
Questa capacità è strettamente collegata a quella di controllo e di equilibrio
ed è influenzata dalle informazioni sensoriali, prodotte dagli analizzatori
ottico, cinestetico, acustico e statico-dinamico.
Controllare il proprio corpo e modificare la sua posizione in riferimento a se
stessi, gli oggetti e gli altri, sono fattori complessi del processo
coordinativo che devono essere dominati dall’atleta.
Ma le variazioni indotte dall’ambiente sono così numerose e imprevedibili
che richiedono sempre un programma flessibile.
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capacità coordinative speciali/
capacità di differenziazione
E’ la capacità di selezionare il giusto grado di forza nell’esecuzione del
movimento o del gesto, in relazione all’obiettivo da raggiungere.
Viene sviluppata mediante esercizi con aumento graduale della precisine
esecutiva( tiri al bersaglio da varie distanze e posizioni, salti ad altezze e
distanze varie e prefissate).
Lo svolgimento temporale si struttura nella dimensione prima/dopo,
veloce/lento.
Lo svolgimento spaziale si struttura nella dimensione di avanti/dietro,
sopra/sotto, di lato, vicino/lontano, lungo/corto, largo/stretto,
aperto/chiuso, alto/basso.
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capacità coordinative speciali/
capacità equilibrio
E’ la capacità di mantenere tutto il corpo in condizioni di equilibrio e di
mantenerlo o ripristinarlo dopo o durante l’esecuzione di un movimento
o di un gesto su superfici limitate di appoggio e sotto l’azione di forze
esterne che tendono a disturbare l’esecuzione programmata e ipotizzata.
Lo sviluppo di questa capacità è correlato col grado di controllo e di
orientamento del corpo nello spazio e con la qualità delle informazioni
sensoriali fornite dal sistema cinestetico, del sistema visivo e da quello
statico-dinamico.
Si può ottenere un elevato incremento proponendo agli allievi, soprattutto a
quelli delle fasce più basse, esperienze motorie varie, ludiche e
polivalenti,che costituiscono la base per un successivo affinamento e
consolidamento degli equilibri( statico, dinamico, statico-dinamico).
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capacità coordinative speciali/
capacità equilibrio
ESERCIZI
-
-
-
Equilibrio su due piedi ad occhi chiusi
Equilibrio su piede dx e sx ( anche ad occhi chiusi)
Saltelli su due piedi/un piede
Corsa con stop a segnale/spazio dx/sx avanti
Corsa con stop in discesa
Gioco dei galli
- duelli a coppie
- pampano
Capovolte
- capovolte + gesto tecnico
acrobatica
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capacità coordinative speciali/
capacità di reazione motoria
Capacità di reagire prontamente e in modo corretto ad uno stimolo
esterno. Lo spazio di tempo che intercorre tra la percezione della
sensazione e il primo movimento muscolare viene definito “tempo
latente della reazione motoria”.
Il tempo di reazione varia ain base al tipo di stimolo, che può essere
acustico (15-16 c/s), visivo ( 20-22 c/s), tattile ( 20-21 c/s).
•
•
•
•
•
Partenze in cui si utilizzano diversi stimoli sensoriali e di differente
entità.
Partenze da posizioni diverse ( proni, supini, seduti, in ginocchio,
quadrupedia)
Giochi propedeutici ( bianchi e neri, fazzoletto,ecc)
Esercizi propedeutici ala corsa ( skip, controskip, doppio impulso ,passo
stacco, ecc)
Sprint 20-60m
Funicella
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capacità coordinative speciali/
capacità di ritmo
La capacità di ritmo consiste nel sapersi adattare ad un ritmo imposto
dall’esterno ( seguendo una base musicale, nuoto seguendo un
avversario) o nell’imporre un proprio ritmo d’esecuzione ( corsa ad
ostacoli, canottaggio, fondo).
ogni forma di movimento possiede un ritmo d’esecuzione caratterizzato
da pause, durata, velocità ed intensità.
La capacità di ritmo consiste quindi nel saper dosare tali elementi per
organizzare il proprio movimento in modo che l’azione risulti fluida ed
armoniosa.
ESERCIZI
- superare in corsa vari tipi di ostacoli posti a distanza regolare
- eseguire balzi nei cerchi posti a distanze regolari
- slalom tra paletti a distanze regolari
- vari usi della scaletta
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capacità coordinative speciali/
capacità di anticipazione
Questa capacità permette all’atleta di prevedere cosa sta per accadere
nell’ambiente( anticipazione spaziale)e il momento nel quale accadrà
( anticipazione temporale) e di elaborare, in anticipo una serie di
informazioni possibili che gli consentono di essere preposti a ciò che in
realtà deve ancora accadere.
Sulla base delle proprie osservazioni, capacità , esperienze, ci si
costruisce una rappresentazione della situazione e la si utilizza come
modello d’azione.
L’esperienza permetterà di scegliere le informazioni più utili
( disposizione in campo dei compagni e avversari, velocità della palla,
distanza dalla rete) e a non considerare quelle meno importanti.
- giochi tradizionali ( gioco dei passaggi, possesso palla, possesso palla
con cambio dopo un tot passaggi, ecc)
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capacità coordinative speciali/
capacità di fantasia motoria
Capacità di ideare ed elaborare movimenti nuovi dando risposte efficaci
a situazioni che sono al di fuori degli schemi abituali già automatizzati.
ESERCIZI
Stazioni di lavoro con varianti esecutive di abilità già conosciute
(effettuare 10 tipi di salti, di rotolamenti, di lanci,ecc).
- Giochi con alternanza di attacco e difesa ( 1 > 1 opposizione piede
contro piede ; combattimento dei galli,ecc)
- situazioni di gioco in campi ristretti
- Situazioni di gioco in con numero giocatori ridotto- Situazioni di gioco con azioni difensive facilitate ( 2>3) o resa difficile
( 3>2)
- Situazioni di gioco con consegne restrittive ( solo goal di testa, solo dx,)
- imitazioni
-
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capacità coordinative speciali/
capacità di combinazione e accoppiamento motorio
Svolge un ruolo importante in tutte le attività motorie e nei giochi
complessi, che implichino l’attivazione di più schemi motori.
E’ costituita dalla capacità di saper collegare in una struttura motoria più
forme autonome e personali di movimento.
Questa capacità è considerata una delle capacità coordinative più
importanti, perché si riscontra nelle azioni della vita quotidiana ed è
soprattutto presente in quasi tutte le forme di movimento degli sport.
I mezzi per sviluppare le capacità di combinazione sono organizzati con dei
percorsi misti ( serie di prove in successione in una distanza di circa
30m).
Il percorso vivacizza l’allenamento riducendo i tempi di attesa
trasformandoli in tempi di recupero ideali per un’alternanza
lavoro/riposo. Esso consiste, data la varietà con la quale possono essere
sistemati gli attrezzi sul campo di proporre stimoli motivanti sempre
diversi, che mantengono a un livello elevato interesse degli allievi.
Soprattutto sotto forma di gara(due percorsi identici per due gruppi)crea
un’atmosfera di divertimento che deve essere sempre presente.
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capacità coordinative speciali/
capacità di combinazione e accoppiamento motorio
ESERCIZI
-
-
Eseguire rincorsa, stacco a uno o a due piedi e atterraggio
Eseguire oscillazioni degli arti superiori in contemporaneità e in alternanza
Saltare e toccare il più in alto possibile
Correre facendo circonduzioni degli arti superiori: in avanti, indietro, in modo
alternato, in coordinazione dissociata ( uno avanti e uno indietro) e in
contemporaneità
Saltelli a piedi uniti , uniti/divaricati e contemporaneamente spinta degli arti
superiori in avanti-alto-fuori
Eseguire rincorsa e lancio pallina/palla
Vari tipi di saltelli con la funicella
Girare su se stessi e tirare o colpire una palla contro un bersaglio/porta
Far rotolare una palla eseguire una capovolta ed eseguire un gesto tecnico
Lanciare avanti o in alto una palla eseguire una capovolta avanti o indietro e
riprenderla al volo
Conduzione + passaggio/+tiro
arresto + passaggio/tiro colpo di testa +
scatto
corsa + passaggio/tiro/colpo di testa/cross
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Principi metodologici per l’allenamento capacità
motorie
Variare l’esecuzione del movimento
• Cambiare le situazioni esterne
• Modificare le regole di gioco
• Combinare più abilità motorie già automatizzate
• Esecuzione di esercizi in determinati tempi
• Esecuzione di esercizi in stato di affaticamento
• Eseguire esercizi simmetricamente
• Individualizzazione ( assegnare compiti differenti)
•
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Metodi per miglioramento Capacità Motorie
•
METODO GLOBALE: il movimento è appreso in toto. In genere questo
metodo è preferibile quando l’esercitazione presenta caratteristiche di
bassa complessità in quanto facile da comprendere ed effettuare
•
METODO ANALITICO: in questo metodo i movimenti complessi o
difficili vengono scomposti,sotto forma di successione metodica di
esercizi nei loro singoli elementi funzionali e si procede
progressivamente dal facile al difficile, fino al movimento globale.
Si tratta di un metodo che deve essere sempre utilizzato quando non è
possibile un apprendimento globale o quando da parte di chi apprende,
si richiedono dettagli precisi del movimento.
Focalizzando l’attenzione su elementi singoli del movimento offre
indubbi vantaggi sulla comprensione dei dettagli del gesto e sulla
correzione dell’errore.
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Globale situazionale
• Far scoprire la tecnica nel gioco
• Evidenziare gli errori
• Permettere l’esperienza situazionale
• Creare il problema tecnico
• Motivare gli allievi
Analitico situazionale
• Per la ripetizione del gesto
• Per la correzione degli errori
• Per la velocizzazione del gesto
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Metodi per miglioramento Capacità Motorie
•
METODO POLIVALENTE: le attività devono avere carattere orientato
allo sviluppo di capacità/abilità la cui trasferibilità, valenza e validità sia
molteplice. (sviluppo di tutte le capacità)
•
MULTILATERALITA’: fa riferimento ai contenuti, ai mezzi ed alle
organizzazioni ( circuiti, percorsi, giochi).
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Metodi per miglioramento Capacità Motorie
METODO DEDUTTIVO: dimostrazioni ed esercitazioni prestabilite
dall’allenatore. L’allenatore offre soluzioni da ricordare anticipando i
come, dove e perché delle esercitazioni.
Sostiene la motivazione ad apprendere incentrata sulla ricompensa
esterna o sulla approvazione degli altri (se riesci ti premio).
• METODO INDUTTIVO: favorisce la curiosità e la ricerca personale.
L’allenatore pone problemi da risolvere in modo che gli allievi possono
scoprire come, quando, dove e perché delle esercitazioni.
Sostiene la motivazione ad apprendere centrato sul bisogno di
competenza riuscita (essere capace).
Stimola la consapevolezza degli apprendimenti
Esempio: calciare la palla
deduttivo: l’allenatore dice come deve essere posizionato il corpo e il
piede affinchè la palla vada alta o bassa
induttivo: esercizio :tiro in porta con corda a metà dei pali.
Considerazioni sulla riuscita del tiro alto o basso e successiva analisi
della posizione del corpo/piede.
•
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L’allenamento è determinato da fasi successive e da scelte continue e
progressive legate da un comune obiettivo da perseguire
-
dal conosciuto al nuovo
dal facile al difficile
dal semplice al complesso
variazioni delle esercitazioni per favorire sempre stimoli nuovi
allenare in modo simile alla gara
ripetizioni di quanto insegnato e appreso
scomposizione dei gesti
correzione costante dell’errore
alternanza tra gioco ed esercizio
assenza di tempi morti
grande attenzione al singolo
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Capacità motorie/attività di base 6 – 8 anni
Si utilizza un metodo globale sotto forma di gioco ed esercitazioni gioiose
preparatorie al calcio.
Approccio al calcio senza forzature ricercando maggiormente l’aspetto
d’inserimento e socializzazione evitando impostazioni traumatizzanti.
Il bambino è in fase egoistica.
MEZZI
percorsi e giochi
METODOLOGIA polivalente e multilaterale
OBIETTIVI TECNICI
calciare in forma libera con palla ferma e in
movimento
guidare la palla in forma libera
fermare la palla correre
con la palla
sensibilità palla/piede
ricevere in forma libera da fermi e
in movimento
stimolare il superamento dell’avversario con ridotte
possibilità di movimento dribbling 1>1
OBIETTIVI EDUCATIVI socializzazione
rispetto delle regole
Attenzione in allenamento superare paure( suolo – palla - compagni)
OBIETTIVI MOTORI
schema motorio di base( camminare, correre, saltare)
coordinazione oculo-manuale/piede equilibrio
schema posturale
capacità coordinative generali
lateralizzazione
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Capacità motorie/attività di base 8 – 10 anni
Età favorevole per lo sviluppo della motricità
MEZZI percorsi e giochi
METODOLOGIA polivalente e multilaterale
OBIETTIVI TECNICI ricevere da fermi e in movimento con palla aerea ;
calciare da fermi e in movimento con finalità di passaggio e tiro ;
guida della palla in condizioni più complesse (controllo) ;
calciare con esterno collo del piede rimessa laterale ( di piede e mani) ;
colpo di testa dribbling ; 2>1 3>2 4>3
OBIETTIVI EDUCATIVI socializzazione ( con abbandono fase egocentrica)
rispetto delle regole
attenzione in allenamento e gara
comprensione concetto di gruppo
OBIETTIVI MOTORI
miglioramento capacità coordinative
consolidamento schemi motori
padronanza del proprio corpo
( equilibrio, oculo-manuale/podalica, lateralità) esercizi respiratori
sviluppo rapidità e ritmo
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Capacità motorie/attività di base 10 – 12 anni
Età favorevole per lo sviluppo della coordinazione, aumento della forza e della
rapidità.
MEZZI gioco
METODOLOGIA polivalente e altri tipi di sport per incremento capacità
coordinative
OBIETTIVI TECNICI
richiesta di maggior precisione e velocità nell’esecuzione
di tutti i fondamentali tecnici di base.
Abilità tecniche combinate
copertura e difesa della palla
ottimizzare i fondamentali del calcio in fase di
volo sviluppo della finta correlata al dribbling
dribbling : superamento
avversario senza limite di spazio
OBIETTIVI EDUCATIVI
socializzazione e rispetto delle regole
attenzione e determinazione in allenamento e gara
OBIETTIVI MOTORI
miglioramento capacità coordinative
consolidamento schemi motori di base
sviluppo della rapidità e velocità
esercizi a carico naturale
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Capacità condizionali/la resistenza
Capacità di mantenere una prestazione per un periodo di tempo più lungo
possibile.
• Capacità di resistere all’affaticamento durante sforzi prolungati e recuperare
velocemente.
• Capacità di mantenere per un determinato tempo( senza che si determini un
calo della prestazione o scadimento tecnico dovuto alla fatica).
METODI
Metodo di gioco o ludico .Metodo a circuito Metodo di gara Metodi continui
Metodi intervallati(anaerobico alattacido) e basati sulle ripetizioni ( 3x5 x 100m
Metodo intermittente( tratti media/alta intensità e altri media/bassa intensità
10”/10” 15”/15” 15”/30. Fartlek( corsa in ambiente naturale)
- evitare la monotonia e le attività cicliche troppo prolungate
-- evitare lavori prolungati con sviluppo resistenza anaerobica lattacida
-- utilizzare soprattutto metodi di gioco e circuito
-- i giovani sono molto adatti a carichi di resistenza aerobica
-- è indicato concedere pause più lunghe
-- valutare sempre in modo accurato carichi, volume e intensità degli esercizi
•
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RESISTENZA 6 – 10 anni
CA
RAT
TERI
TIPI
DI
LAVORO
Giochi tradizionali (palla
avvelenata, gioco dei passaggi,
cacciatore e lepri, fulmine
1>1 2>2 3>3
STI
CHE
DURATA
INTENSITA’
RECUPERO
Variabili in relazione ai giochi adottati
SCOPO
FONDAMENTALE
Indurre risposte adattative a carichi
quasi esclusivamente di tipo aerobico
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RESISTENZA 11 – 13 anni
CA
RAT
TIPO
DI
LAVORO
TE
RI
INTENSITA’
STI
DURATA
CHE
RECUPERO
SCOPO
FONDAMENTALE
Giochi il più possibile correlati da un
punto di vista biomeccanico con il
gioco del calcio eseguiti dapprima a
bassa intensità e per tempi
progressivamente maggiori ed in
seguito ad intensità più elevata ma
per tempi più ridotti
Mediamente elevata compatibile con una
corretta esecuzione
Variabile, in relazione all’intensità
dell’impegno
Tali da consentire esecuzioni dinamiche e
corrette
Indurre risposte adattative a carichi
prevalentemente di tipo aerobico
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Capacità condizionali/la velocità
Capacità di compiere azioni motorie nel minor tempoEssa è legata a fattori neuromuscolari, genetici, sensoriali, biochimici, di forza, di
mobilità e coordinazione motoria ed è migliorabile di circa il 20% rispetto al
potenziale iniziale.
Si differenzia in RAPIDITA’ = Capacità di eseguire un gesto motorio nel
minor tempo possibile.
VELOCITA’ = velocità di spostamento ( spazio percorso)
nell’unità di tempo.
La velocità è una capacità complessa, condizionata dal sistema nervoso e
muscolare oltre che dalla tecnica esecutiva del soggetto.
VELOCITA’ CICLICA: movimenti ripetuti sempre simili ( corsa, pattinaggio,
ciclismo).
VELOCITA’ ACICLICA: successione di movimenti con una struttura non
regolare (sport di situazione : parata del portiere).
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Capacità condizionali/la velocità
VELOCITA’ DI
REAZIONE
SEMPLICE : il soggetto ha una sola possibilità di scelta che consiste nella
capacità di reagire nel minor tempo possibile ad uno stimolo.
Quando si richiede una risposta già nota ed allenata( partenza dai blocchi)
Grande importanza assume il tempo di latenza ( periodo compreso tra la
percezione dello stimolo e l’attivazione muscolare).
COMPLESSA : per rispondere allo stimolo l’atleta sceglie la risposta da dare in
base alle informazioni ricevute.
Nel calcio è la velocità con cui si sceglie e si esegue l’azione più opportuna in
seguito allo sviluppo della situazione di gioco.
Un calciatore che riceve un passaggio deve vedere il pallone, valutare la
distanza e la velocità , cosa fare e se può farlo.
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Capacità condizionali/la velocità
METODI
•
•
•
•
•
•
•
•
L’allenamento della velocità va praticato con costanza, altrimenti tende a regredire in
breve tempo.
Nell’allenamento della velocità è sempre meglio eseguire l’esercizio alla massima
velocità esecutiva.
Inserire gli esercizi di velocità all’inizio dell’allenamento in quanto i livelli di attenzione
e reattività devono essere nel momento di maggiore funzionalità.
Porre attenzione alla buona esecuzione degli esercizi.
Il tempo di esecuzione deve essere breve, non più di 6-8 secondi.
Prima di eseguire l’esercizio successivo è bene aver recuperato in maniera ottimale.
Il lavoro di velocità si deve interrompere se la velocità esecutiva diminuisce
(presenza di affaticamento).
Eseguire sempre un riscaldamento adeguato
MEZZI
- partenze utilizzando diversi stimoli sensoriali ( uditivi, visivi, tattili)
- Partenze da posizioni diverse( in piedi, seduti, in ginocchio, proni, supini, ecc).
- Tutte le forme di skip utilizzando over, ostacoli, funicelle.
- Andature atletiche ( passo saltellato, passo stacco, doppio impulso, ecc).
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Capacità condizionali/la velocità
Per migliorare la velocità:
Distanze non superiori ai 50/60m
Micro pause tra una prova e l’altra di 45/60 secondi
Macropausa 3/4 minuti
Per migliorare la resistenza alla velocità:
Distanze 80/200m ( 11/26 secondi) M=2’/4’ min
Progressivi 80/100 m aumentando progressivamente la velocità per raggiungere il
massimale
ripetizioni 6/8
m = 2’/3’
Variazioni di velocità: alternanza tra accelerazioni e decelerazioni
ripetizioni 6/8 m=2’/3’
Esercitazioni di slalom ( 20/40m) intensità sostenuta con cambi di direzione
tira e molla/ vai e torna corsa in salita
corsa con traino
esercizi propedeutici alla corsa
cambi di direzione
Test CAPANNA
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VELOCITA’ 6 – 10 anni
CA
RAT
TIPO
DI
LAVORO
Giochi e staffette di facile esecuzione su
brevi distanze (sostituendo oggetti,
girando attorno o toccando segni di
riferimento, ecc).
Schemi elementari di spostamento
combinando insieme i movimenti tipici
del calciatore ( colpo di testa, stop, colpo
al volo, ecc).
TE
RI
INTENSITA’
STI
DURATA
LIMITATA
CHE
RECUPERO
COMPLETO
SCOPO
FONDAMENTALE
Alta, ma tale da consentire esecuzioni
dinamiche ma corrette
Indurre gli allievi a ripetere azioni basate su
accelerazioni, decelerazioni e riaccelerazioni
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VELOCITA’ 11 – 13 anni
CA
RAT
TIPO
DI
LAVORO
Staffette più impegnative
comprendenti capovolte, superamento
di ostacoli inseriti all’inizio o al termine
delle accelerazioni.
Corse a navetta su brevi distanze.
Esecuzione di gesti tecnici eseguiti alla
massima intensità per periodi inferiori
ai 10 secondi
TE
RI
INTENSITA’
STI
DURATA
LIMITATA
CHE
RECUPERO
COMPLETO
SCOPO
FONDAMENTALE
Indurre gli allievi a ripetere azioni basate su
accelerazioni, decelerazioni e riaccelerazioni.
Migliorare le doti di velocità
Migliorare la coordinazione neuromuscolare
Alta ma tale da consentire esecuzioni
dinamiche ma corrette
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Capacità condizionale/ mobilità articolare
Capacità di movimenti che un’articolazione è in grado di consentire alle
strutture anatomiche
• Un’elevata flessibilità risulta utile in tutte le specialità sportive (
riduzione del rischio di traumi).
• Fattori rilevanti per l’espressione della flessibilità sono: età, sesso,
ambiente, affaticamento muscolare.
•
-
Non eseguire gli esercizi a freddo
I tempi di allungamento devono essere abbastanza lunghi
Non superare la soglia del dolore che è diverso da individuo a individuo
e tende a irrigidire la muscolatura per proteggerla
Non sentirsi in competizione mentre si eseguono gli esercizi
Inspirare ed espirare profondamente e lentamente ed in modo
controllato(è durante l’espirazione che si può accentuare lo stiramento
Esercitare sia muscoli agonisti che antagonisti
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MOBILITA’ ARTICOLARE 6 – 10 ANNI
CA
RAT
TE
TIPI
DI
LAVORO
ESERCIZI A CARATTERE
DINAMICO DI TIPO
ATTIVO_PASSIVO
RI
STI
INTENSITA’
SCARSA DA UN PUNTO DI VISTA
METABOLICO
CHE
NUMERO
DI ESERCIZI
TALE DA INTERESSARE LE
PRINCIPALI ARTICOLAZIONI
SCOPO
FONDAMENTALE
MIGLIORARE LA MOBILITA’
ARTICOLARE E L’ESTENSIBILITA’
MUSCOLARE PIU’ PER OBIETTIVI
FUTURI CHE IMMEDIATI
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MOBILITA’ ARTICOLARE 11 – 13 ANNI
CA
RAT
TE
TIPI
DI
LAVORO
ESERCIZI A CARATTERE
DINAMICO (DI TIPO ATTIVOPASSIVO E MISTO) E STATICO (
DI TIPO ATTIVO E PASSIVO)
RI
STI
INTENSITA’
SCARSA DA UN PUNTO DI VISTA
METABOLICO
CHE
NUMERO
DI ESERCIZI
TALE DA INTERESSARE LE PIU’
IMPORTANTI ARTICOLAZIONI
FONDAMENTALE
MIGLIORARE LA MOBILITA’
ARTICOLARE E L’ESTENSIBILITA’
MUSCOLARE
SCOPO
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Capacità condizionale/ la forza
E’ la capacità di vincere una resistenza esterna o di opporvisi con un
impegno muscolare.
FORZA MASSIMA: è la più elevata espressione di forza che
un’atleta è in grado di sviluppare con una contrazione volontaria.
FORZA VELOCE o FORZA ESPLOSIVA: capacità di esprimere
elevate tensioni muscolari nel minor tempo possibile ( sprint, lanci).
FORZA RESISTENTE: capacità di opporsi all’insorgere della fatica
nelle azioni in cui è richiesto un impegno muscolare ripetuto.
Esercizi a carico naturale, esercizi a corpo libero
Esercizi con piccoli attrezzi( bastoni di ferro, manubri)
Esercitazioni pliometriche
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FORZA ED ELASTICITA’ 6 – 10 anni
CA
RAT
TERI
STI
CHE
TIPI
DI
LAVORO
INTENSITA‘
SCOPO
FONDAMENTALE
Esercizi a carico naturale , saltelli
frontali e laterali, corsa e
superamento di ostacoli alti 30-50
cm
Esercizi a carico naturale e con
leggero sovraccarico (clavette,
ceppi, palle zavorrate) eseguiti
anche in forma di circuito
Giochi
Tale da consentire esecuzioni dinamiche
ma corrette
Favorire uno sviluppo armonico del
corpo
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FORZA ED ELASTICITA’ 11 – 13 anni
CA
RAT
RE
RI
STI
TIPO
DI
LAVORO
Circuiti a carico naturale e con leggero
sovraccarico( bastoni e manubri di ferro
1,2 kg, palle zavorrate 1,2 kg)
Lanci da fermi ed in movimento di palle
zavorrate.
Balzi tra ostacoli di 50 cm
Balzi pari e alternati sul posto, in
avanzamento e lateralmente
INTENSITA’
Alta, ma tale da consentire esecuzioni
dinamiche e corrette
CHE
NUMERO
ESERCIZI
Da 6 a 8 che interessano i più importanti
distretti muscolari ed in particolare il busto
SCOPO
FONDAMENTALE
Allenare i muscoli a rispondere ad intense
richieste motorie
Indurre gli allievi a ripetere azioni basate su
accelerazioni , decelerazioni e riaccelerazioni
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AZIONE DIDATTICA DELL’ALLENATORE
SPIEGARE DIMOSTRARE CONTROLLARE L’ESECUZIONE
Inoltre
CORREGGERE
- creare un ambiente sereno, positivo disponibile all’aiuto
- aver fiducia nei ragazzi
- orientare i’attenzione dei ragazzi sugli obiettivi
- eseguire frequenti verifiche
- istituire regole che garantiscono l’ordine
- Organizzare la seduta in base alle esigenze dei ragazzi
Le strategie di conduzione dell’allenamento devono rispettare le seguenti regole
metodologiche:
- individualizzazione:assegnare dei compiti differenti
- quantità: ricercare maggior numero di rapporti con la palla e di movimenti di
apprendimento
- variabilità: nel bambino è riferita all’acquisizione ed al perfezionamento degli
schemi motori – nel ragazzo è riferita all’apprendimento ed all’affinamento
dei gesti tecnici
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Bibliografia essenziale
.
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