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Cosa ci sta succedendo? - Associazione Culturale Orizzonti

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Cosa ci sta succedendo? - Associazione Culturale Orizzonti
ASSOCIAZIONE
CULTURALE
NUMERO 10
SETTEMBRE 2009
LA “DISCARICA” DEL PONTE
PRESSO LA COOP DI PIAZZA FALCONE
LA “VERGOGNA” DELLA SCALINATA CHE
UNISCE IL CENTRO CON I GIARDINI
Cosa ci sta succedendo?
Come cittadini (se vogliamo esserlo veramente) non possiamo
più continuare ad essere indifferenti a tutto questo!!
IN QUESTO NUMERO:
pag. 2
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Massimo Mancini: Redazionale del Direttore
Dott. Tommaso Rubino: “Perché?”
3/4 Famiglie Calugi e Verdiani: importanza sociale delle
due più antiche licenze commerciali di Lamporecchio
5 Alena Magnani: “Lamporecchio con gli occhi del primo
Sindaco del dopoguerra: Gettulio Cenci”
6/7 Dott. Tommaso Rubino: “L’influenza suina”
8
Carlo Cinelli: “Porsi o cotrapporsi ?”
9
ESSE CLUB: Tante opportunità di benessere
in un unico centro
10/11 Mara Fadanelli: “Narrazione ed esperienze di vita”
11 La sorpresa della Fiera: i modellini di Ivo Francesconi
12 Michela Cammilli: “La biblotecaria unica”
13 Agraria Montalbano presenta: “Cominciano i raccolti”
14 “LA POSTA DI ORIZZONTI” ditelo a noi
pag. 15
pag. 16
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pag. 17
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pag. 19
pag. 20
pag. 21
pag. 22
pa.
23
Remo Micheli commenta l’attuale situazione
politico/sociale del nostro paese
Associazione cultura e musica “Giulio Rospigliosi”
dal 1993 un fiore all’occhiello per la nostra comunità
Dott. Gualtiero Martini: “La vaccinazione antitetanica”
S.O.S. Quattrozampe presenta 4^ mostra del
bastardino.......e non !!!”
Dott. Spartaco Capaccioli: “Dimenticato di pagare
le tasse? Ecco i rimedi”
Paolo Peri ha presentato il suo ultimo libro:
“Storia e arte del ricamo - il punto di Casalguidi”
Danilo Leporatti: MPS Banca Personale, per un
investimento di successo
Stefano Ferrali: ASD Volley Lamporecchio, intervista
alla Prof.ssa Sandra Alderotti
Massimo Mancini: “Forza Lampo...l’obiettivo è vincere
il campionato”
Stefano Ferrali: “Giovanni Visconti...a Mendrisio
per vincere”
A casa tua o in locations appositamente predisposte, affidati
all’esperienza e alla professionalità di Dea Party
per la tua cerimonia.
pag. 2
N. 10 SETTEMBRE 2009
PERCHÉ
REDAZIONALE
di Massimo Mancini
A
bbiamo
intenzionalmente
fatto una copertina provocatoria per mettere in risalto
alcune situazioni che non sono
più sopportabili. Non si tratta di
un problema di ordine pubblico,
che necessita l’intervento delle
forze dell’ordine, ma di educazione e civiltà. Non
possiamo trattare così male il nostro territorio. Si
abbruttisce e con esso anche il nostro stato d’animo. Ve lo immaginate il commento dei numerosi
turisti stranieri che visitano il nostro comune. Ho
visto alcuni che fotografavano lo stato indecente del rio, della scalinata, della recinzione spaccata con atti vandalici dei giardini, dei muri imbrattati alle scuole, cestini spaccati, lampade rotte.
Ma cosa sta succedendo? Dobbiamo capire che
la cosa pubblica merita rispetto. Dobbiamo, come
comunità civile, reagire a questo stato di cose.
Tutti devono fare uno sforzo, iniziando dagli adulti. Quando si esce dalla Coop, dopo avere fatto la
spesa, non buttiamo i sacchetti per terra. Quando
portiamo i rifiuti ai cassonetti, mettiamoli con un
certo ordine. Con la macchina rispettiamo le regole
del codice della strada e del buon senso. Un appello
ai vandali. Ma che gusto ci provate a rompere
le cose? L’Amministrazione comunale è obbligata
a spendere per riparare i vostri danni, dirottando
soldi che potevano essere spesi meglio. Dal mese
di gennaio il comune piazzerà sul territorio circostante le scuole e i giardini numerose telecamere. Serviranno da deterrente ed eventualmente
da prova, qualora si verificassero dei gesti incivili.
Ma non basta. I genitori, la scuola e la comunità
hanno l’obbligo di fare una massiccia campagna di
sensibilizzazione verso i giovani, che faccia capire
loro, l’importanza del rispetto delle regole che insieme all’educazione sono gli elementi portanti di
una convivenza civile.
SCUOLA- Siamo all’inizio dell’anno scolastico. La
redazione augura al preside Ivo Torrigiani, e a tutto
il corpo docente una stagione ricca di soddisfazioni. Tra tagli del personale, ristrettezze economiche
e riforme discutibili, possiamo dire che la situazione non è delle più facili. Ma ancora una volta,
siamo sicuri, emergerà la volontà , l’impegno degli
insegnanti, che pongono al centro del loro lavoro
l’istruzione dei nostri figli.
a cura del Dr. Tommaso Rubino
P
ERCHÉ quando chiamate ripetutamente
il dottore dite sempre:
”Io non chiamo mai” e
poi siete proprio voi che
chiamate
sempre?” –
VERIFICATO AL COMPUTER. PERCHÉ se un
altro medico del 118 o
della guardia medica vi ha
appena visitato e vi ha detto che non si tratta di
niente di grave dopo cinque minuti richiamate
il curante? Non vi rendete conto che in questa
maniera sottraete risorse a chi ne ha bisogno? PERCHÉ chiamate
il medico appena subito
dopo l’insorgenza della febbre, pur sapendo
che al momento niente
può essere evidenziato
con la visita ed occorre aspettare almeno un
giorno o due? Non dite che è per il certificato
perché sapete benissimo che si può fare anche
entro i due giorni successivi. PERCHÉ chiamate
il medico per le cose ordinarie alla sera quando
avete finalmente finito di lavorare anche se il
problema lo avete dalla mattina? La risposta
da dare è: “Pensavo mi passasse!!!” Anche il
medico ha diritto a finire di lavorare e poi la
stanchezza della sera può portare ad errori nella diagnosi. PERCHÉ se l’ambulatorio è pieno
e non ci sono più posti non potete civilmente
tornare il giorno dopo se non si tratta di una
urgenza? PERCHÉ non capite che l’urgenza non
è relativa ai vostri bisogni temporali ma solo a
reali problemi di salute che implichino un pericolo di vita? PERCHÉ non capite che la notte è
uguale al giorno e che “prima di andare nella notte” non ha alcun significato? PERCHÉ a
volte non capite che il medico è da solo e voi
siete tanti e che è difficile accontentarvi tutti? Il
medico efficiente non sempre è quello disponibile ma quello che usa la qualità nel suo lavoro.
SE STARETE PIU’ATTENTI LE RISORSE OFFERTE DAL VOSTRO MEDICO POTRANNO ESSERE
DISTRIBUITE IN MODO MIGLIORE E CON MAGGIORE EFFICACIA
N. 10 SETTEMBRE 2009
pag. 3
La vecchia insegna “T” ricorda sempre meno sigari e sigarette e assomiglia
sempre di più a un moderno centro al servizio dei cittadini:
le famiglie Calugi e Verdiani, titolari delle due più antiche licenze commerciali
del nostro paese, da sempre hanno espletato questa funzione
*CALUGI*
coltivata in grossi quantitativi, Oltre 150 quintali. La piazza, davanti al negozio del Calugi,
diventa un vero e proprio mercato. Arrivano
iamo alla fine del 1800, in Via
commercianti da molte parti della Toscana.
di Pucciato, nella zona bassa
Firenze, Prato, Pistoia, Empoli. I piselli sono
della Cerbaia. Lì è già attivo un nemessi in balle o cesti. Il posto diventa molto
gozio, condotto da Giovanni Calugi.
noto e questo aiuta notevolmente la crescita
Per il suo carattere
di questo piccolo centro commerciale. Tutti
un
personaggio
sanno dove si trova il centro di “ Gianni di
dell’epoca, ma anRòsa “ nomignolo che deriva dal fondatore
che un anticipatore
Giovanni Calugi, Prima dell’inizio della guerdei tempi, un comANGELO CALUGI
ra, Angelo Calugi, con Armido Sensi, portano
merciante di larghe
la corrente elettrica in Cerbaia. Comprano
vedute. Il suo netutto il necessario nella città Lucca e riescogozio ha già l’autono a portare una grande servizio a tutta la
rizzazione per vencomunità di Cerbaia. Tutto questo per dire
dere i tabacchi.
della dinamicità che animava questi persoInoltre ci si trovano
naggi. Ad Angelo Calugi, succede Luciano,
generi alimentari,
GIOVANNI CALUGI
(nato nel 1932) colui che ci sta raccontanmedicine (impordo la storia della famiglia e che ci fornisce
tante la vendita del chinino) e tutle fotografie. Dà un ulteriore impulso alla
to ciò che serve alla popolazione del
crescita del negozio. Il mondo cambia veposto. E’ l’inizio della dinastia della
locemente e diventa necessario adeguarsi
famiglia Calugi. Nei primi anni del
ai tempi moderni. Oggi c’è più concorrenza
1900 il negozio si trasferisce in CerLUCIANO CALUGI
e soprattutto esistono nuove esigenze. Non
baia, dove si trova attualmente. Un
periodo di forte sviluppo. In pratica traina la crescita ci sono problemi: Luciano Calugi, insieme ai figli,
economica della zona, diventando un vero e proprio Lauro (1963) e Claudia (1964) ultimi eredi della
centro d’incontro. Negli anni successivi Giovanni dinastia, si preparano adeguatamente, creando
un negozio
Calugi viene aiutato dal figlio Angelo, (nato nel
all’avan1906) che ugualmente mette impegno e sacrifiguardia,
cio. Negli anni precedenti alla guerra, la zona di
fornendo
Cerbaia era un deserto. Poche case e tanta mipiù servizi e
seria. Ma la popolazione del posto si mostra attimerci possiva. Grazie al Padule e alle sue ricchezze naturali,
bili. Anche
inizia un commercio del sarello (una particolare
oggi rimapianta palustre che si lavorava a treccia o a corda;
ne uno dei
serviva per fare i “cappelloni” per le damigiane;
punti
più
lavorato a corda era utilizzato per fare la stuoia
importanti e
per cannicci), del cicalino e si pratica la pesca.
aggregativi
Tanta impordella zona.
tanza in Cerbaia assume
Massimo
la pianta del
M ancini
pisello. Ne è
LAURO E CLAUDIA CALUGI
S
Associazione Culturale Orizzonti - Registrazione Tribunale di Pistoia n. 7/2008 del 11/11/2008 # Direttore Responsabile: Massimo Mancini Redazione : Massimo Mancini - Pubblicità: Stefano Ferrali - Sede Via G. Di Vittorio, 25 - Lamporecchio (PT) - Tel/Fax 0573/803029 e.mail : [email protected] - Stampa e Grafica: Nuova Tipografia Romani - Monsummano Terme (PT) Fotografie: M. Mancini, S. Ferrali, V. Ciurli, M. Leone e “Foto Nucci” - Anno 2 n. 8 Settembre 2009
pag. 4
N. 10 SETTEMBRE 2009
La vecchia insegna “T” ricorda sempre meno sigari e sigarette e assomiglia
sempre di più a un moderno centro al servizio dei cittadini:
le famiglie Calugi e Verdiani, titolari delle due più antiche licenze commerciali
del nostro paese, da sempre hanno espletato questa funzione
*VERDIANI*
bravi, gli avrebbero regalato i giocattoli comprati
da <Barincia>. “ Il noiamo all’inizio degli anni trenta del
stro negozio- ci dice anpassato secolo, quando a Giulio
cora Giovanni -svolgeva
Verdiani, grande invalido della prima
all’interno della comunità
guerra mondiale, riesce ad ottenere
di Lamporecchio anche
la concessione per la rivendita di Taun’importante
funzione
bacchi, Valori bollati e Francobolli. E’
di sociale e di servizio. La
l’inizio di una dinastia commerciale, la
vendita di valori bollati
famiglia Verdiani, che ancor oggi è atera una grande comodità
tiva nel centro di LampoGIULIO VERDIANI
e il servizio di prenotaziorecchio. Da Giulio la licenne dei libri scolastici, eviza passò al figlio Gastone
tava ai ragazzi e ai genie infine a Giovanni Verdiatori il disagio di percorrere
ni, l’attuale proprietario
molta strada per andare a
della tabaccheria, ubicata
comprare i testi. Le liste
nei locali dell’ex Casa del
erano sempre aggiornaPopolo.
te con cura e meticolosi“Sembrerà incredibile- ci
tà: la libreria scolastica
dice Giovanni VerdianiGastone Verdiani insignito
è sempre stata la nostra
ma a mio nonno Giulio
della onorificenza di
forza. Mio padre Gastone
piaceva già molto questo
“Maestro del Commercio”
è stato aiutato molto nelposto. Lo riteneva epicenla sua attività dalla moglie
trale, cioè che la gente da
Un giovanissimo Gastone
Verdiani
Pierina, da mia sorella Carla e chiaramente dal
quel posto ci dovesse passare per forza. Il nonno Giulio e mio padre Gasto- sottoscritto, da cui ho ereditato la passione e il
ne non avrebbero mai pensato di comprare i locali senso di servizio che vogliamo offrire alla gente
della Casa Del Popolo, fabbricato a cui avevano di Lamporecchio. Credo che ci stiamo riuscendo.
destinato dei contributi e che rispettavano con Tutta la famiglia è impegnata in questo obbiettivo
doverosa sudditanza. Poi quando in questi ultimi e gli ottimi risultati che stiamo ottenendo, sono
anni, per motivi noti, il fabbricato è stato vendu- un chiaro segnale positivo della bontà del nostro
Massimo Mancini
to ho pensato subito al desiderio dei miei prede- lavoro”.
cessori e alle larghe vedute di mio nonno ed ho
acquistato il piano terra dell’immobile.
Oggi, ho il negozio nel pieno Centro di
Lamporecchio e sono assai soddisfatto delle scelte”. La storia: la rivendita di tabacchi fu aperta nei primi anni
trenta. “In prevalenza mio nonno Giulio vendeva generi alimentari. Poi, al
momento della successione, le licenze
furono separate: a mio zio fu lasciata quella dei generi alimentati, mentre
mio padre Gastone continuò, ampliandola l’attività
di Cartoleria”. Molto spazio ebbero anche i giocattoli. Tutti i bambini di Lamporecchio si ricordano
GIOVANNI VERDIANI
le promesse fatte dai genitori, che se fossero stati
S
pag. 5
N. 10 SETTEMBRE 2009
Lamporecchio con gli occhi del primo Sindaco
del dopo guerra: Gettulio Cenci
a cura di Alena Magnani
rrivate
all’appuntamento,
A
Gettulio Cenci ci accoglie subito con galanteria d’altri tempi,
quelli alti che già nel
dopoguerra ne risultavano tristemente
contaminati”.
facendoci accomodare nel suo
Ci parli dei suoi primi passi in camstudio e accompagnando le sepo politico.
die alle nostre spalle. Ancor pri“Nel 1945, quando ancora c’era la guerma di iniziare l’attenzione cade su
ra sull’Appennino e l’Italia era divisa, ci
un pannello al muro che raccoglie
fu il 5° Congresso del Partito Comunista
bianchi e neri del passato, docua Roma e io, che all’epoca vi ero iscritGETTULIO CENCI NEL SUO STUDIO
menti e qualche ritaglio di giornato, ebbi l’incarico di partecipare a quele. Lui stesso ce lo mostra con orsto congresso con altri cinque componenti. Le intenzioni
goglio, lo sguardo si accende. Subito appare come
di questo congresso erano ottime, tutto era improntato
una persona di acuta intelligenza, non quella che si
sulla morale e uno dei nodi cruciali era proprio la famiimpara sui libri, quella innata, di chi si sa comporglia. La mentalità di quei tempi era molto distante da
tare, di chi si tiene saldo alle proprie radici. La priquella di oggi, molto più chiusa ma molto più seria”.
ma impressione perciò è positiva, di apprezzabile
Ci racconti qualche aneddoto divertente.
umiltà e di grande disponibilità nei nostri confronti.
“Ricordo che durante la mia carica di Sindaco, un anno
Il Sig. Cenci sposta dei giornali dalla sua scrivania
si verificò un accaduto spiacevole, durante un mercato
per farci spazio e l’intervista ha inizio.
venne smerciato l’intero raccolto di piselli dell’annata.
Come nacque l’idea della sua candidatura a sinAlla fine di questo mercato i conti non
daco?
tornavano, erano sparite £ 25.000 che all’epoca erano
“Era il 1946 quando Fellino Morelli venne a Porciano,
una bella somma. Venni così richiamato dal Prefetto a
dove vivevo all’epoca, eravamo seduti in terra quando
Pistoia. Entrai nel suo studio accompagnato dal capo
mi propose di candidarmi.
gabinetto, il Prefetto non mi guardò nemmeno, aspettai
Lui, che rivestiva la carica di sindaco provvisorio essendo
un po’, poi chiesi energico <Posso sedermi?>, rispose
stato l’ultimo prima dello scoppio della guerra, aveva
stitico <Si sieda!> Mi resi subito conto con chi avevo a
ormai una certa età e la chiara intenzione di ritirarsi.
che fare.. Iniziò ad interrogarmi a proposito di questa
Subito gli risposi <Io non ho nessuna intenzione di fare
storia dei piselli, gli dissi che l’unica cosa certa era che
il dipendente>, volevo fare il sindaco volontario e al connon li avevo presi io quei soldi e lui insinuò <Questo me
tempo aprire un’attività senza che questa si trovasse in
lo aspettavo!> allora gli spiegai <Ci sono più motivi per
contrasto con un partito. Volevo amministrare liberacui non sono stato io a prendere quei soldi: il primo rimente, senza tessera e senza vincoli. In ultimo gli dissi
guarda l’educazione che ho ricevuto, il secondo riguarda
“Se un giorno non dovessi più starvi bene vorrei che mi
la mia attività. Io non so quanto guadagna lei, gli dissi,
mandaste a casa”.
e non mi interessa, le dico solo che con la mia attività se
Come riuscì a conciliare gli impegni di sindaco con
voglio guadagnare £ 25.000 lo faccio con una certa faciquelli della sua attività?
lità, senza bisogno di venire meno ai miei principi>. Così
“Non fu facile ma ebbi la fortuna di avere a fianco colterminò il nostro incontro. Il giorno successivo il Prefetto
laboratori validi come l’Assessore Tullio Venturini, pervenne a Lamporecchio. L’ora dell’appuntamento era fissona capace e molto onesta, e una moglie con tanta
sata per le tre ed io dissi a Tullio Venturini <Noi arrivedisponibilità che mi sostituiva in negozio quando non ero
remo alle tre, puntualissimi, non un minuto di meno> ,
presente. E proprio l’onestà ritengo sia una delle qualità
e così fu. Quando andò via gli regalammo un sacchetto
essenziali per chi decide di ricoprire incarichi pubblici.
di brigidini. Qualche tempo dopo alle riunioni provinciali,
Dove va a finire la morale? Prima non si pensava che
parlando con altri Sindaci della montagna pistoiese, tutti
dietro ad un incarico di tipo comunale potessero nasconmi chiedevano che cosa avessi fatto al Prefetto: gli altri
dersi degli interessi!”
aspettavano le delibere che spesso tornavano indietro
A proposito dell’attuale situazione politica in cosa
senza essere state approvate e a me invece le firmavano
confida?
tutte. Non ho mai capito se fosse per i Brigidini o per il
“In più onestà e più serietà da parte di tutti coloro che
fatto che aveva capito che con me non attaccava. Fu una
sono coinvolti nella vita politica della nostra società. Vegrande soddisfazione per me, per tutto il periodo che fui
dete gli americani, loro ogni tanto un po’ di pulizia la fanin carica, tre legislature, 12 anni”.
no, loro non hanno il Vaticano. (Sorride sarcastico)”.
A proposito di Vaticano, qual è il suo rapporto con
Ci parli di cosa comportava fare il Sindaco nel 46.
la Chiesa?
“Potrei parlarvi delle riunioni della giunta comunale, si
“Devo dire che io ho moltissime foto con i preti giacché
tenevano abitualmente di sera poiché ognuno era impenon sono mai stato anti-prete ma sono anti-vescovo!
gnato con il proprio lavoro durante la giornata e nessuno
Con questo voglio dire che la corruzione non è un propercepiva un compenso. All’epoca si tenevano anche riblema che riguarda gli strati bassi della chiesa, bensì
unioni della commissione che aveva il compito di aiutare
le famiglie più bisognose. Ne facevamo parte io, il medico condotto dott.
Merlini, l’ostetrica Agatina, il segretario comunale Avv. Malanima, il
Proposto Sabatino Ferrali ed un rappresentante dei Carabinieri”.
----------------------------------------
Il signor Cenci ci invita infine a visitare gli spazi della sua fabbrica,
la Stamp Foil, frutto del lavoro di
una vita. Una perla rara trovare un uomo così che, a dispetto
dell’età, possieda idee tanto attuali, non poteva che proiettare il
nostro comune verso il futuro.
Alena Magnani
pag. 6
N. 10 SETTEMBRE 2009
L’INFLUENZA SUINA
N.D.R- : “ ...questa è la situazione all’inizio di settembre, le indicazioni ministeriali alle quali bisogna attenersi per non cadere nel disordine - sono in continua evoluzione”
a cura del Dott. Tommaso Rubino
A
nche questo è un argomento abbastanza difficile:
si tratta di una malattia in un certo senso “nuova”
di cui il medico di famiglia, come tutta la popolazione comune non era a conoscenza fino a poco tempo
fa e che pertanto, come tutte le cose sconosciute, porta
con sé il timore sempre legato a qualcosa di misterioso;
inoltre, dal punto di vista psicologico, il fatto che sia
passata attraverso un animale - il maiale appunto - costituisce un elemento di maggiore preoccupazione; in
realtà questo è un falso problema perché molti virus
che contagiano l’uomo hanno l’abitudine di
passare attraverso animali, che si tratti però
del maiale piuttosto che dei volatili (come
era per l’aviaria) un po’ può dar noia.
Dal punto di vista clinico devo dire che si
presenta esattamente come una normale
influenza ed è rispetto ad essa poco distinguibile (si tratta di una variante dello stesso
virus come lo era la aviaria - che di essa ha
qualche aspetto anche genetico in comune)
con la differenza che risulta essere in atto
in una stagione in cui l’influenza non c’è.
Su alcuni articoli specializzati si legge che
oltre ai normali sintomi dell’influenza quali
tosse, raffreddore, febbre alta, mal di gola
e dolori muscolari ed ossei ci sarebbe in più
una forte congiuntivite ed in qualche caso
dei sintomi gastrointestinali (mal di pancia)
ma su queste due ultime notizie non c’è da farci affidamento.
L’altra differenza è che è molto più veloce a propagarsi:
si è diffusa in sei settimane tanto quanto in sei mesi
il virus dell’influenza comune; infine risulta diversa la
popolazione interessata, prende cioè
prevalentemente i giovani adulti in virtù
del fatto che i giovani, specie quelli che
viaggiano, hanno maggiori contatti interumani - vedi quelli che vanno in gita
in Inghilterra - ma prende i giovani anche perché questi risultano essere poco
vaccinati sia naturalmente, cioè con le
influenze pregresse, sia artificialmente,
con il vaccino, in pratica i giovani hanno
spesso una scarsa memoria immunitaria; i più anziani, che al contrario hanno
conosciuto le vecchie pandemie, avrebbero il sistema di difesa, per così dire,
più pronto anche perchè tutti gli anni si
vaccinano per l’influenza normale il cui
vaccino comunque offre una certa protezione seppur minima.
L’influenza suina da virus H1N1 (a Lamporecchio ormai la chiamano la maialina…) registra una mortalità molto inferiore all’influenza normale forse perché il
virus è meno aggressivo o forse perché la malattia cade
al momento nella stagione estiva in cui le complicanze
respiratorie sono minori, in inverno, pertanto, potremmo aspettarci una recrudescenza anche della mortalità
per questo virus.
La malattia è molto contagiosa ma, tutto sommato,
poco seria nella sua aggressività: ci sono solo alcune
categorie a rischio che devono temerla che sono i sofferenti di malattie polmonari (specie l’asma), gli obesi
(quelli con MBI - un valore che si ottiene dividendo
l’altezza per il peso al quadrato - maggiore di trenta,
io purtroppo ho 34 di valore!!), le donne in gravidanza,
coloro che hanno delle patologie tumorali o comunque
un deficit dell’immunità, coloro che soffrono di malattie
metaboliche (diabete) e renali e coloro che hanno delle
patologie serie in genere; la diagnosi di caso sospetto
è essenzialmente clinica - la fa cioè il dottore a casa mentre per la conferma occorrono gli esami di laboratorio - in ospedale a Pistoia - e per andare in ospedale
viene raccomandato di non passare mai dal Pronto
Soccorso perché trattandosi di
un luogo affollato - così come lo
è l’ambulatorio del medico di famiglia - si rischia di diventare per
così dire untori cioè di diffondere
“aggratis” la malattia; esiste nel
nostro ospedale un accesso laterale preferenziale
di cui questi malati possono usufruire previa telefonata
del medico di famiglia; la maggior parte delle volte tuttavia, specie se si tratta di casi non complicati, non occorre, in particolar modo se si è giovani e sani,
andare all’ospedale per la conferma, tanto
la malattia si auto-limita nel giro di qualche
giorno e la guarigione porta ad immunizzazione; in particolar modo verrebbe consigliato al medico, in caso di sospetta febbre suina
con complicanze, di non andare neanche lui
al domicilio del malato perché potrebbe essere lo stesso dottore fonte di diffusione della malattia, per cui egli dovrebbe limitarsi a
dare consigli generici, come si dovrebbe fare
per la normale influenza, oppure telefonare
all’ospedale in caso di paziente a rischio questo penso sarà difficilissimo da realizzarsi da noi a Lamporecchio visto che l’ansia
per la febbre (atavica reminescenza di una
vita rurale contadina per cui con la febbre
non si poteva andare nel campo a lavorare)
fa sì che la mamma normalmente chiami il medico dopo 2 minuti che la temperatura comincia ad
alzarsi, come se il dottore possa accorgersi subito da
cosa dipende, salvo poi richiamarlo dopo un giorno o due
quando la causa è più evidente, ma questa è un’altra
storia….
Le raccomandazioni fatte dal ministero
per limitare il diffondersi della pandemia
sono le seguenti:
-
evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa
-
lavare regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone; in
alternativa possono essere usate soluzioni detergenti a base di alcol o salviettine disinfettanti
-
evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca
-
coprire la bocca e il naso con un
fazzoletto di carta quando si tossisce
e starnutisce e gettare il fazzoletto
usato nella spazzatura
-
aerare regolarmente le stanze di
soggiorno
-
in caso di febbre superiore a 38° C, tosse, mal di
gola, malessere, consultare telefonicamente il medico
-
isolamento volontario a casa di persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale: raccomandato - dopo la malattia bisognerebbe stare in isolamento per 7-10giorni
-
uso di mascherine in persone con sintomatologie
influenzali, quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali o ambulatori medici): raccomandato.
Mi preme sottolineare i due punti che ho evidenziato in
neretto:
1) gettare il fazzoletto, meglio se usato una sola volta, perché così eliminando il fazzoletto si elimina un po’
di virus, nel cestino e non altrove anche per motivi di
igiene 2) contattare telefonicamente il medico, come
dovrebbe avvenire per tutte le forme influenzali, perché
quando si arriverà alla vera epidemia, nei mesi invernali
magari con l’influenza A (così dovrebbe essere chiamata
correttamente la suina) mescolata con l’influenza normale il servizio sanitario può andare in tilt ed a rimetterci potrebbero essere i malati cronici di altre patologie
anche gravi per cui il medico avrebbe meno tempo a
pag. 7
N. 10 SETTEMBRE 2009
SEGUE: L’INFLUENZA SUINA
disposizione - se il medico qualche volta dice che momentaneamente non può venire a placare la vostra
ansia non è perché è cattivo e vi defrauda di un diritto,
semplicemente la sua giornata, come per tutti è costituita
da 24 ore, che alle volte sembrano non bastare (e poi
anche lui a volte a diritto, come tutti, a soddisfare altri
bisogni elementari quali dormire, mangiare ecc..).
MISURE NEI CONFRONTI DEI CONTATTI STRETTI
DEI CASI PROBABILI – cioè sorveglianza dei contatti di quelli che hanno la febbre ma non si sa se
hanno la suina:
sorveglianza sanitaria attiva ( misurazione della temperatura almeno due volte al giorno per 7 giorni) per i contatti stretti del malato. I contatti stretti sono:
• conviventi del malato
• compagni di banco e di classe del malato (con sintomi che causano emissione di goccioline di saliva come
starnuti o tosse) o degenti nella stessa stanza ospedaliera del caso o persone che condividono la camerata con il
malato stesso;
• persone che hanno contatti con veicoli o materiale contaminato da secrezioni respiratorie del malato;
• soggetti seduti nella stessa fila o entro le due file avanti
o dietro su un volo o un viaggio di lunga percorrenza (almeno 4 ore - non quello che ha salutato il cugino, che ha
visto lo zio di uno con la febbre passare sul pullman!!!) di
un caso che abbia sintomi che causano emissione
di goccioline di saliva come starnuti o tosse.
VIAGGI ALL’ESTERO: in linea con le indicazioni fornite
dall’OMS, fin dalla prima comparsa della nuova influenza
da virus A i viaggi internazionali non sono soggetti a restrizione. E’ comunque prudente, per le persone affette da patologie croniche, quali diabete, asma cronico,
neoplasie, stati di immunodeficienza, condizioni quali la
gravidanza, rinviare i viaggi internazionali non essenziali; è comunque sconsigliato mettersi in viaggio in
caso di malattia acuta.
USO DEI FARMACI ANTIVIRALI A SCOPO PREVENTIVO (profilassi):
si tratta dell’uso di farmaci per prevenire il contagio;
i farmaci sono di due tipi - inalatori (Relenza) e per bocca
(capsule o sciroppo per i bambini - Tamiflù) vanno presi
per 5 giorni a dose doppia in caso di malattia conclamata
(trattamento) o per 10 giorni a dose singola per prevenzione, quindi non in maniera fissa per tutto l’inverno come qualcuno mi ha detto: fare prevenzione non
significa comunque prendere il farmaco per prevenire la
malattia, significa invece prenderlo per prevenirla
dopo che il contatto con un malato sia avvenuto;
prendere questi farmaci senza avere avuto contatti
con un caso a rischio è inutile perché la loro azione
dura poco, giusto il tempo della assunzione, per cui
bisognerebbe prenderli di continuo con tutti gli effetti tossici collaterali.
L’assunzione di questi farmaci a scopo preventivo dopo
esposizione al virus deve essere fatta in ogni caso nelle
donne in gravidanza o in allattamento ed in tutte
le categorie di soggetti a rischio prima dette, come
anche negli operatori sanitari che si siano esposti a materiale infetto (per questo i dottori, gli infermieri e tutto il
personale sanitario verranno vaccinati per primi, non perché siano raccomandati ma perché altrimenti potrebbero
essere fonte di diffusione dell’infezione), si raccomanda
infine la profilassi in bambini che frequentano la scuola che abbiano avuto un contatto stretto (faccia-afaccia) con un caso sospetto o confermato.
TRATTAMENTO CON FARMACI ANTIVIRALI :
si tratta degli stessi farmaci usati per cura di chi è già
ammalato;
è raccomandato in pazienti con malattia che siano a corto
di ossigeno (ipossia), in donne in gravidanza o allattamento, negli obesi, o in coloro che hanno delle patologie
gravi o delle complicanze, infine nei bambini di età inferiore ai 2 anni, quindi non per tutti i pazienti, per i
malati comuni bastano infatti i farmaci sintomatici
(Tachipirina).
Queste raccomandazioni vengono fatte perché si faccia un uso
attento di questi farmaci anche
in virtù del fatto che essi non
sono disponibili per tutti e sempre e, chi li usasse a sproposito
o ne facesse incetta, creerebbe
sicuramente un danno per chi
ne avesse realmente bisogno.
Bisogna ricordare infine che i farmaci, ed i vaccini in
particolar modo, comperati su internet non sono mai affidabili e possono creare danni ed effetti collaterali.
VACCINI: siccome la suina ha, come si è detto, per
adesso una aggressività nella malattia ed una mortalità
inferiori rispetto all’influenza normale non tutti devono
vaccinarsi anche perché i vaccini, almeno all’inizio, non
saranno disponibili per chiunque e mentre per l’influenza stagionale siamo stati di manica larga nella distribuzione dei vaccini, per la suina, forse, dovremo stare più
attenti a distribuirlo agli aventi diritto – a meno che il
Ministero o la Regione non decidano altrimenti: prima
dovrebbero vaccinarsi alcune categorie più esposte e successivamente il resto della popolazione
a rischio; riporto pertanto, secondo uno dei tanti siti
internet - quindi in forma non ufficiale - quelle che dovrebbero essere le categorie da vaccinare in ordine
di priorità: 1) personale sanitario e di assistenza 2) polizia e forze dell’ordine 3) personale delle
ferrovie e dei trasporti 4) personale dei servizi di
pubblica utilità – scuole, poste ecc.
5) persone ad alto rischio di complicanze severe o fatali
- persone oltre i 64 anni o categorie a rischio.
Chi non deve essere vaccinato: la vaccinazione per
l’influenza normale è sconsigliata a chi è allergico alle
proteine dell’uovo che sono presenti in quantità minima nel vaccino. Va rimandata se sono in corso malattie
febbrili mentre non è controindicata se sono presenti
infezioni minori delle vie respiratorie. L’utilizzo di terapie che riducono l’immunità o il soffrire di patologie in
cui il sistema immunitario è compromesso non è una
controindicazione alla vaccinazione, ma in questi casi
l’immunità conferita dalla vaccinazione potrebbe non essere ottimale. Nel caso di malattie autoimmuni, poiché
la vaccinazione stimola l’attività immunitaria, è necessario valutare caso per caso l’opportunità di effettuare
la vaccinazione; penso che si tratti di indicazioni di massima che varranno anche per la vaccinazione contro il
virus dell’influenza A per la quale, forse, ci vorranno due
dosi di vaccino.
Per concludere una piccola considerazione circa i “fluparty” - le festicciole organizzate intorno ad un ammalato di influenza perché altri, specie bambini, possano
contrarla prima dell’inverno: gli esperti danno pollice
verso contro questa pratica perché aumenta il rischio di
diffusione e quindi aumenta i rischi correlati alla malattia
(anche la mortalità) non solo per chi partecipa a queste
riunioni ma anche per i loro contatti.
Dott. Tommaso Rubino
pag. 8
N. 10 SETTEMBRE 2009
Porsi o contrapporsi ?
di Carlo Cinelli
li Italiani che vengono spesso ed a sproposito
G
presi per idioti, su una cosa hanno le idee molto
chiare.
La larga maggioranza di loro infatti non ama la contrapposizione.
Chi la pratica è destinato a soccombere.
Prendiamo ad esempio lo scenario politico.
Berlusconi ha sempre badato, consapevolmente ed
intelligentemente, a proporre qualcosa, giusto o
sbagliato che fosse.
Questa sinistra, ormai giudicabile come perdente, si
è sempre contrapposta a lui senza mai farci capire
quale era l’anima del suo progetto.
Presto l’elettorato di sinistra (PD) sarà chiamato a
scegliere il suo nuovo leader. Io spero che scelga
il nuovo.
Cosa è nuovo? È nuovo la faccia e le idee di Debora
Serracchiani che ogni 4 parole dice 5 fregnacce, sia
a livello politico che culturale?
È nuovo l’approccio polemico di Franceschini (il
simpaticone della Debora) ed il suo antiberlusconismo? Io penso proprio di no.
Credo anzi che se alle primarie vincerà questa linea
l’Italia avrà una democrazia bloccata come ai tempi
della DC.
Bersani non è sicuramente un leader politico però
il suo spessore morale
e la sua credibilità sono
molto diverse da quelle
di Franceschini che rappresenta sicuramente il
vecchio modo di intendere la politica, quello della contrapposizione e
della ideologia. Lo abbiamo sentito in molte delL’attuale segretario PD
le sue uscite, anche sulla
On. Dario Franceschini
indegnità di essere figli di
Berlusconi.
Ho sempre pensato che il PD si doveva rinnovare e
rifondare dal basso, che non vuol dire dagli incapaci
(vedi la Debora) ma da chi oggi sta governando il
territorio a livello locale dimostrando capacità, praticità e poca affinità con i centri di potere.
Sì perché i più pericolosi per il sistema, sia a sinistra
sia a destra, per toglierseli dai piedi, li hanno mandati a governare le regioni, le province ed i comuni.
Mi riferisco a Chiamparino, Cacciari, Soru, Galan,
Formigoni e chi più ne ha più ne metta.
Questo era inconfutabilmente il nuovo e questo andrebbe sostenuto da parte di tutti se si vuole scar-
dinare i vecchi sistemi.
Il problema è che quando Chiamparino ha messo il naso fuori gliel’hanno tagliato.
Ed allora si torna alla mia vecchia ricetta: ci vuole coraggio. Purtroppo anche lui non ne ha mostrato.
Tornando ai cavalli in corsa per la
carica di leader del PD, io penso che qualitativamente non ci sia gara.
Bersani ha un’altra impostazione mentale, quella
del porsi, che secondo me non può che pagare.
Allora io dico che nuovo non vuol dire giovane di
età ma giovane di idee e di approccio.
Per essere rispettati e stimati bisogna sempre proporre qualcosa di credibile e di conseguenza essere
anche noi che lo proponiamo, credibili.
Bisogna essere di esempio. Perché non si può dire
“Fate così o siate così” quando poi facciamo o siamo
diversi da quello che diciamo. Il leader della nuova
sinistra ha il dovere futuro di indicare una nuova via a tutto ciò che si è visto fino ad adesso,
la via di una società più solidale, più giusta e
laica ma non anticlericale.
Venendo a livello locale vorrei fare i miei
auguri di buon lavoro
al Sindaco, alla maggioranza ed alla minoranza.
Io continuo a chiamare minoranza chi ha
perso le elezioni e non
opposizione che sa di
vecchio.
L’On. Pier Luigi Bersani
Al NUOVO Sindaco
vorrei rimostrare anche tutta la mia più profonda stima.
Come diceva mia nonna materna di De Gasperi
(guai a chi glielo toccava) “Si è preso l’Italia quando
non la voleva davvero nessuno”, lui “Si è preso
Lamporecchio quando non lo voleva nessuno”
e nel silenzio della sua stanza si è messo a lavorare
per ritirarlo su da tutto ciò che i cittadini hanno sotto
gli occhi. Sono fermamente convinto che ci riuscirà
e che alla fine del suo mandato tante cose saranno
tornate al suo posto. Ha mostrato coraggio.
Quel coraggio che sa mostrare solo la gente che ha
la pelle bruciata dal sole.
Carlo Cinelli
pag. 9
N. 10 SETTEMBRE 2009
ESSE CLUB:
TANTE OPPORTUNITÀ DI BENESSERE IN UN UNICO CENTRO
E
S
S
E
C
L
U
B
SCEGLI LA
TUA FORMULA
PREFERITA
pag. 10
N. 10 SETTEMBRE 2009
NARRAZIONE ED ESPERIENZE DI VITA
di Mara Fadanelli
iamo alle porte con l’autunno, il mensile “OrizS
zonti” sta dirigendosi verso il suo primo anno
di vita (novembre 2009). Quando è stato “conce-
la era rimasto immutato fuorché le
nuvole, e sotto di esse, in un campo
di correnti ed esplosioni micidiali, il
pito” l’idea era quella di creare (oltre che un’assominuto e fragile corpo dell’uomo”.
ciazione culturale) uno strumento per comunicaCiò descrive Benjamin è comprensire, per conoscere e per raccontarsi.
bile, che la gente tornasse dal fronte
Sfogliando i vari numeri, posso dire (e credo senammutolita è naturale perché ciò che ha vissuto gli
za presunzione) che questi obiettivi, almeno in
ha lasciato una ferita, perché ciò che ha vissuto non
parte, sono stati raggiunti. Credo che le persone
incontra la possibilità di essere detto e forse neppure
di Lamporecchio abbiano colto questo messaggio,
compreso.
e i loro articoli, le loro storie e notizie sono frutto
Coloro che però studiano l’importanza della narradi relazioni fra persone, culture all’interno di una
zione affermano”[…]Dopo esperienze di estrecomunità.
ma disintegrazione, il racconto reintegra. Non
Questa è la forza della narrazione che dà la possisempre libera o riconcilia con il passato ma
bilità alla persona di costituirsi come storia.
è una strada per accettarlo attraverso la sua
Walter Benjamin, nel suo saggio “Il Narratore”,
condivisione”.1 Non solo, le narrazioni rappreesprime la sua idea secondo la quale, esperienza
sentano la memoria storica, di ciò che è stato
e narrazione si sono indebolite nella
affinché non venga dimenticamodernità. Questo è un passo del
to.
suo testo “l’arte di narrare si avvia
E’ vero che il tempo per raccontare,
al tramonto. Capita sempre più di
come si deve, è forse oggi più raro,
rado d’incontrare persone che sapma sono racconti anche quelli che
piano raccontare qualcosa come
scambiamo con persone che non
si deve: e l’imbarazzo si diffonde
vedevamo da tempo, con i figli a
sempre più quando in una compacui domandiamo com’è andata a
gnia c’è chi vuole sentirsi racconscuola, con i colleghi, con gli amici,
tare una storia. E’ come si fossimo
con i parenti…
privati di una facoltà che sembrava
Ed ecco che ritorna “Orizzonti”, che
inalienabile, la più certa e sicura
nel suo piccolo, vuole dare l’oppordi tutte: la capacità di scambiare
tunità a chi lo desidera di raccontaresperienze […] Con la guerra monsi. Anche se colui che racconta apdiale cominciò a manifestarsi un
pare il protagonista, colui che legge
processo che da allora non si è più
è tutt’altro che passivo. Anche se la
arrestato. Non si era visto alla fine
narrazione orale si dispiega in un’indella guerra, che la gente tornaterazione in cui colui che racconta
va dal fronte ammutolita, non più
è influenzato da colui che ascolta e
ricca, ma più povera di esperienviceversa, anche nella narrazione
za comunicabile? […] Perché mai
scritta il destinatario c’è (il lettore)
esperienze furono più radicalmente IL “MITICO” ORIZZONTI N° 1 ma lo scrivere ti permette di sentirsmentite di quelle strategiche dalla
ti più libero nel raccontare perché il
NOVEMBRE 2008
guerra di posizione, di quelle ecodestinatario è “anonimo”.
nomiche dall’inflazione, di quelle
A conferma che anche la narraziofisiche dalla guerra dei materiali, di quelle morali
ne scritta può determinare un’interazione, possiamo
dai detentori del potere. Una generazione che era
ricordare l’articolo scritto dal Dott. Fausto Amorini a
ancora andata a scuola col tram a cavalli si trovaseguito dell’articolo fatto dal Dott. Tommaso Rubino
va, sotto il cielo aperto, in un paesaggio in cui nulsulla futura Casa della salute e delle logiche esposte
1- F.Batini e A.A.V.V., Le storie siamo noi, Liguori editore, Napoli 2009, pag 7
pag. 11
N. 10 SETTEMBRE 2009
SEGUE: NARRAZIONE ED ESPERIENZE DI VITA
in merito dalla Dott.ssa Sandra Palandri e dal Dott.
Aldo Morelli. Il Dott. Rubino era stato sollecitato a
scrivere quell’articolo perché aveva letto un articolo fatto dalla sottoscritta nel numero precedente
“l’assistenza territoriale. Il pilastro della sanità che
va potenziato. Una delle risposte: la Casa della salute”. Così potrei ricordare l’articolo fatto da Selma
Ferrali:”Un passato da scoprire” sulle parole ormai
desuete nel nostro parlare quotidiano, articolo che
ha fatto dopo aver letto l’articolo di Michela Cammilli nel numero 6 “il dialetto pistoiese e lamporecchiano”, e così via potrei fare altri esempi.
A testimonianza che la “Storia siamo noi” voglio
ricordare le interviste fatte dal nostro direttore
Massimo Mancini a Giuseppe Giunti reduce della
seconda battaglia di El Alamein, a Gettulio Cenci,
a Raffaello Vescovi, ad Iseno Bianchini e ad Aldo
Bartoli. Tutte storie di vita da “ascoltare”.
Tanti sono i contributi dati ad “Orizzonti” che confermano quanto detto in questo articolo, pensiamo
di Mara Fadanelli
anche alla “fiera di Lamporecchio negli anni ‘ 50” raccontata da Ferruccio Ubaldi, “la storia del nostro paese…” di Stefano Ferrali e così i vari contributi di storia
dell’arte della Dott.ssa Michela Cammilli e della Prof.
ssa Michela Giacinti, senza dimenticare le osservazioni
politiche di Carlo Cinelli.
Altri sono gli articoli che potrei citare (e non me ne
vogliano coloro che non sono stati nominati), perché
tutto è storia e tutto merita di essere raccontato, dallo
sport, alla politica, alle novità normative e fiscali di cui
puntualmente il Dott. Spartaco Capaccioli ci tiene aggiornati, alle storie di vita quotidiana che sono state
riportate in “Orizzonti” (ricordiamo i racconti del Dott.
Gualtiero Martini, di Laura Grassi, di Serena Gozzi).
L’augurio che ci facciamo è che “Orizzonti” continui,
grazie al sostegno di tutti, che riesca a dare voce a
coloro che lo desiderano e a portare nelle case il senso
di appartenenza ad una comunità.
Grazie a tutti.
Mara Fadanelli
ORIZZONTI IL PIACERE DELLA LETTURA
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I MODELLINI DI IVO FRANCESCONI: LA SORPRESA DELLA FIERA
S
icuramente è stata la sorpresa
positiva della Fiera. Parliamo
della mostra, che si è tenuta in
via Gramsci, di modellini in legno.
Una mano di artista , pazienza e
tanta passione hanno permesso a Ivo Francesconi, la realizzazione di questi straordinari lavori,
che hanno avuto tanto successo
tra coloro che hanno visitato la
mostra. Davvero molto bravo.
I complimenti si sono sprecati. Ivo Francesconi, con molta modestia, ci ha raccontato
tutte le fasi della lavorazione.
Dall’idea, al progetto, all’inizio
del lavoro manuale. “occorre
tanta pazienza e precisione- ci
ha detto Ivo- ma alla fine tanta
è la soddisfazione per il lavoro
fatto, che ripaga ogni sacrificio.
Ho già fatto altre mostre fuori
dal paese.. Qui a Lamporecchio non sapevano di questa
mia passione e sono contento
e lusingato per i tanti complimenti che ho ricevuto. Uno
stimolo in più per continuare
a portare avanti questo mio
divertimento.”
pag. 12
La “bibliotecaria unica”
E
N. 10 SETTEMBRE 2009
di Michela Cammilli
ra il 1986 circa quando una colonna di ventiquattro
tazione di chiunque fosse interessato.
bambini, accompagnati da un’esemplare maestra
Le molte stanze permettevano anche
unica, si allontanava dalla scuola elementare (che andi accettare i libri che le persone decora si trovava in piazza IV Novembre) per andare a
cidevano di donare alla biblioteca; io li
conoscere un luogo nuovo per loro: la biblioteca.
prendevo volentieri, poi quando avevo
Sapevano che vi avrebbero trovato tanti libri da sfotempo li visionavo e valutavo se catalogarli e tenerli.
gliare e da portare a casa per un po’ di tempo; ricordo
I volumi aumentarono e con loro anche i frequentatori
ancora il mio primo prestito, avvenuto proprio
delle sale di lettura; arrivarono i ragazzi
quel giorno: “Rosaconfetto” di Adela Turin.
delle superiori e gli universitari, anche
Pronta ad aiutarci nella scelta del libro più
di paesi vicini come Larciano, Cerreto
adatto a noi c’era una giovane donna, genGuidi e Vinci. Nella stanza più esterna
tile e preparata: era la bibliotecaria.
del piano terra (quella che successiNonostante nel corso degli anni i libri pubblici
vamente fu occupata dalla Polizia Musi siano spostati da un ambiente all’altro del
nicipale) c’era un forno per la cottura
paese, lei è ancora la persona che se ne occudella ceramica; lì furono preparate le
pa e credo che per ogni bambino, specialmenformelle decorate dai bambini e dai raLA BIBLOTECA IN PIAZZA IV NOVEMBRE
te per i bambini cresciuti, “la bibliotecaria”
gazzi che ricoprono i due “alberi” situati
sarà sempre lei.
rispettivamente in piazza Berni e in via
All’inizio degli anni Ottanta la biblioteca si trovava in Via
Aldo Moro. Tra il 2000 e il 2001 fu finalmente installata
Gramsci, nelle sale dove attualmente si trova un noto
la prima postazione internet gratuita».
ristorante.
Il resto è storia recente: il 26 maggio 2007 è stata
«Sono arrivata a Lamporecchio nel maggio 1979, vininaugurata la nuova biblioteca, la “Biblioteca
cendo il concorso comunale per bibliotecaria. L’amComunale Don Siro Butelli” a fianco del
ministrazione aveva già comprato dei testi di base
teatro, andando a costituire un complesso
(enciclopedie, vocabolari, classici di lettura) ed aveva
culturale più ampio in via di sviluppo.
allestito alcuni locali in via Gramsci, in affitto. C’era«Il nuovo ambiente è luminoso e accoglienno due stanze al piano terra, una più grande adibite; sembra proprio una “biblioteca amica”,
ta a sala di lettura e un piccolo ufficio;
anche grazie all’uso dei materiali che sono
gli scaffali con i libri erano nella stanza
stati utilizzati, come il legno, i mattoni rosprincipale. Nelle sale sottostanti venivasi e le vetrate. Lo scorso anno erano state
no organizzate alcune attività didattiche
previste delle iniziative per avvicinare i bamvolte a stimolare la creatività dei ragazzi
bini alla lettura e all’ambiente bibliotecario e
delle scuole, come laboratori di disegno
il progetto è quello di continuare. Oggi, come
e pittura. Ricordo una iniziativa in partinegli anni passati, gli adulti non frequentacolare del 1985 circa: si allestì nelle sale
no molto la biblioteca, anche se le numerodel piano terreno una mostra dedicata
se postazioni internet adesso sono un forte
alla storia di Pinocchio, con tutti i diserichiamo; in tanti vengono per usufruirne,
gni dei bambini delle scuole elementari.
chi per studio, chi per lavoro o per interessi
Talvolta venivano proiettati anche dei
personali. Anche gli stranieri sono sempre in
film per i ragazzi delle scuole. Nel temnumero maggiore».
po sono stati stanziati fondi per l’acquiDa quando è disponibile in internet un dasto di altri volumi e per gli abbonamenti
tabase che raccoglie tutti i volumi della rete
alle prime riviste; nel 1985 la biblioteca SANDRA, NELLA VECCHIA bibliotecaria pistoiese sono aumentati anche
contava già tra i tremila e i quattromila
gli scambi interbibliotecari, utile strumento
BIBLOTECA DI
volumi, come si può vedere nel registro
soprattutto per gli studenti che possono faVIA GRAMSCI, NEL 1987
cartaceo all’ingresso. Fui io a catalogare
cilmente trovarvi la collocazione di qualune registrare per prima tutti i testi, a parque testo presente nella provincia
tire da quelli che c’erano già; ricordo ancora che il primo
(http://biblio.comune.pistoia.it/easyweb/new/home.
libro catalogato, l’attuale numero 1, era (ed è) “Morte
html).
a Venezia” di Thomas Mann. Gli utenti, in quei primi
In un film del 1957, “La segretaria quasi privata”, una
anni, erano soprattutto i bambini delle scuole elemensuperba Katharine Hepburn tentava di convincere Spentari e medie, fatta eccezione per rare occasioni. Fu nelle
cer Tracy che i “cervelloni elettronici” non sarebbero mai
stanze didattiche della biblioteca, per esempio, che inistati all’altezza della sapienza e dell’intuizione umane;
ziarono a fare le prime prove di teatro i componenti del
penso a questo quando, entrando in biblioteca con un
gruppo guidato da Adelaide Faccenda (l’attuale gruppo
codice della collocazione trovato su internet, mi rendo
“Marvesio”)».
conto che diventa inutile di fronte alla memoria visiva
Nel corso del 1987 la biblioteca si trasferì in piazza IV
della bibliotecaria, che sa già dove andare a cercarlo.
Novembre, dopo che furono costruite le nuove scuole
Non molto tempo fa sono andata nella nuova biblioteca
elementari in via Aldo Moro.
per vedere se il mio primo libro in prestito era ancora su
«Quando ci spostammo in piazza trovai un ambiente
quegli scaffali: “Rosaconfetto” è ancora lì, proprio come
estremamente spazioso, che nel corso degli anni si è
Sandra, pronta ad accogliere tutti con un sorriso e la
dimostrato davvero utile; avevo la possibilità di consua disponibilità.
servare tutto, dai quotidiani alle riviste, per la consul-
pag. 13
N. 10 SETTEMBRE 2009
AGRARIA MONTALBANO: DOVE PUOI
COLTIVARE LA TUA PASSIONE
“COMINCIANO I RACCOLTI”
opo un agosto molto caldo e secco, che ha scongiurato
D
un massiccio attacco di mosca dell’olivo e ha evitato vari
trattamenti nelle vigne, siamo arrivati alla vendemmia. Se
non ci sono incidenti dell’ultima ora (p. es., grandinate o sterzate meteo dell’ultima ora) sarà un’ottima vendemmia; dalle
visite in campo che abbiamo fatto presso numerose aziende
agricole del Montalbano emerge uno stato fitosanitario che,
in generale, è ottimo e una maturazione delle uve che è in
anticipo di 10-12 giorni rispetto alla media. I quantitativi –
almeno nelle nostre zone - si preannunciano di poco superiori alla
vendemmia 2008. E in questi giorni tutti i viticoltori si stanno preparando all’appuntamento più importante dell’anno: perché è un
momento che spesso è lungo un mese, dove nella vigna, intorno
all’aia o vicino alla cantina si rinnovano riti e si confermano vincoli
di parentela e amicizia perché molti familiari e amici (chiamati o
meno, poco importa) vengono “a dare una mano” e, nelle aziende
più grandi, studenti e pensionati, arrotondano le magre entrate.
D’altra parte, non c’è nulla di nuovo: il mondo rurale è il custode più fedele delle tante tradizioni di questo territorio che tanto
hanno affascinato e ancora affascinano “gli altri”. Naturalmente la
febbre sta salendo e si comincia a verificare la funzionalità degli
attrezzi da vigna e per la cantina e a noi corre l’obbligo di ricordare che abbiamo a disposizione della nostra clientela tutta l’attrezzatura necessaria per una buona vendemmia, dalle forbici “cogliuva” alle bigonce e a tutto il necessario per effettuare le varie
operazioni nella massima sicurezza. Per quanto riguarda gli olivi,
attenzione ai rischi che settembre – mese cruciale - porta con sé,
dopo un agosto come quello di quest’anno: il rischio di piogge che
non fanno andare via il caldo ci obbliga a prepararci ad un attacco
insidioso di mosca olearia. Visto che in varie zone del nostro territorio anche quest’anno si prevede un buon raccolto chi ritiene opportuno prevenire infestazioni, può usare nel mese di settembre
solfato di rame e calce o in alternativa solfato di rame e “caolino”
(che ha la duplice funzione di restringere la drupa e di confondere
visivamente le mosche). In caso di infestazione (esistente là dove
almeno il 10% delle olive presenta l’esistenza della mosca), è
obbligatorio trattare le piante con il principio attivo (p.a.) Dimetoato (Rogatox, Rogor L20, Rogor L 40); ma non tutti intendono trattare con questo principio attivo e allora una alternativa
seria è il p. a. Fosmet. Mentre in agricoltura biologica, che non
prevede l’uso di prodotti antiparassitari di origine chimica, si può
proporre un nuovo principio attivo, lo Spinosad, ammesso dalle
norme comunitarie per l’agricoltura biologica e che ha un impatto
ambientale
complessivo indubbiamente minore rispetto
agli altri prodotti.
Dario
Bechini
Da ricordare
SI SEMINA:
in serra:
da settembre: lattuga da
serra, ravanelli, bietola,
rucola, valeriana.
in pieno campo:
rape, spinaci, bietola, ravanelli, rucola, cipolla rossa.
SI TRAPIANTA:
IN SERRA:
lattuga.
IN PIENO CAMPO:
con inizio a ottobre: cipolle.
SI RACCOGLIE:
IN PIENO CAMPO:
pomodori, melanzane, peperoni, lattughe, zucchine, barberosse, radicchi,
rucola, cardi.
IN GIARDINO:
si trapiantano le viole del
pensiero e le pratoline; da
metà ottobre iniziano i trapianti delle bulbose autunnali e delle piante arbustive (occhio alle piogge,
però).
NEL FRUTTETO:
anche nel frutteto si raccolgono: uva, fichi, melograne.
Naturalmente, per le esigenze di ognuno, siamo a
disposizione per sopralluoghi in azienda e per
consulenze personalizzate
presso la nostra sede in
Via P. Togliatti, 334 –
Lamporecchio
pag. 14
N. 10 SETTEMBRE 2009
LA POSTA DI “ORIZZONTI”
Dalle tante segnalazioni arrivate in redazione, a nome dei
cittadini di Lamporecchio, portiamo all’attenzione degli
amministratori alcuni problemi:
1) ECCESSIVA VELOCITÀ: “A seguito dell’ennesimo incidente
notturno dovuto ad eccesso di velocità nel tratto di Via
Matteotti che costeggia il Campo Sportivo, dove un’autovettura è uscita di strada travolgendo due cassonetti
per la raccolta della nettezza urbana e due cartelli segnaletici per finire la sua folle corsa schiantandosi contro il tronco di un
albero, segnaliamo l’urgente necessità dell’installazione di autovelox e/o
dossi artificiali nella zona sopraddetta per la tutela dei cittadini. Non è più
possibile rimanere inerti di fronte a tali e reiterate violazioni della legalità”.
2) SCARSA ILLUMINAZIONE: “Salve, abito in via Spicchio 28, proprio su una curva pericolosissima
e vorrei segnalare il fatto che nei paraggi l’illuminazione comunale è praticamente inesistente. Impossibile quindi fare una passeggiata serale perché la visibilità è nulla. Vi ringrazio e vi saluto cordialmente”.
3) ATTI VANDALICI: In questi ultimi tempi moltissime
sono le lettere inviate dai ns. lettori che denunciano un
preoccupante aumento di atti di vandalismo durante le ore
notturne, soprattutto nei giardini pubblici di Piazza Falcone e nelle zone le circondano le scuole medie ed elementari. Qui sono state gravemente danneggiate le palizzate
che costeggiano il rio ed i giochi dei bambini. I cittadini chiedono delle risposte, ma soprattutto una vigilanza
adeguata da parte delle forze dell’ordine. Noi come Orizzonti, ci batteremo per sensibilizzare l’opinione pubblica
e le autorità preposte perché riteniamo questa situazione
inaccettabile.
4) BUCA PERICOLOSA: “Salve, sono un abitante di Via Aldo Moro, nei giorni scorsi mio figlio ha rischiato di cadere con il motorino a causa una buca pericolosa che si trova all’inizio della strada dove
abito, esattamente sulla curva dell’ex “Casa del Regalo”, invito chi di dovere a provvedere con urgenza:
chi si prenderà la responsabilità di un eventuale incidente??”.
5) INCIVILTÀ E MALEDUCAZIONE: “Spett.le Orizzonti, vorrei segnalare il comportamento vergognoso di alcuni proprietari di cani di Lamporecchio. I signori in questione portano il loro cane a fare
i bisogni nei giardini pubblici senza preoccuparsi di raccogliere ciò che rimane...e chi se ne frega se
qualcuno va a fare una passeggiata o a lavorare ! Prima di tutto ci sono anche dei divieti (che come
sempre rimangono solo teoria), ma soprattutto è la maleducazione che mi fa arrabbiare: chi possiede
un cane non ha soltanto diritti ...ma anche doveri! La classifica dello sconcio é: 1° parcheggio in fondo
a Via G. Di Vittorio (vicino all’ambulatorio veterinario), 2° giardini di Piazza Falcone, 3° zona verde di
Cerbaia, 4° marciapiedi di Via Verdi”.
6) PICCIONI: ORA BASTA!: Molti abitanti e negozianti del centro di Lamporecchio, ci chiedono di far
presente alle autorità comunali, di intervenire con urgenza per risolvere il problema piccioni. Purtroppo
questi animali continuano a riprodursi ed a produrre sporcizia, causando: 1) rischi igienico sanitari, 2)
danni al patrimonio artistico, 3) deturpazione di autoveicoli, abitazioni e tendaggi di negozi. Facendo
riferimento al sito www.igiencontrol.com riportiamo quanto segue: “I piccioni veicolano una sessantina di malattie ed ospitano una cinquantina di ectoparassiti, con conseguenze a volte
mortali per l’uomo; il loro guano è il principale veicolo d’infezione. Le patologie più conosciute dalla popolazione sono: salmonellosi, istoplasmosi, criptococcosi, toxoplamosi, clamidiosi
e ascaridiosi; mentre tra gli ectoparassiti - anch’essi possibili vettori di malattie - ritroviamo
zecche, cimici e acari. Il degrado su edifici ed autoveicoli è provocato dal loro guano che
corrode, imbratta e può veicolare microrganismi. Inoltre accumuli di feci e piume, nidi e carogne spesso ingorgano grondaie e tubature”. Nessuno chiede metodi cruenti, ma sappiamo che
esistono sistemi di allontanamento e disturbo incruenti, come dissuasori elettrici, dissuasori meccanici
e dissuasori chimici. Alcuni comuni hanno utilizzato con successo i falchi, quest’ultimi sono da sempre
i nemici principali dei piccioni e la loro presenza può farli allontanare in aree extraurbane.
7) FRASCHETTA, DISCESA PERICOLOSA: Ci viene segnalato da alcuni cicloamatori di San Baronto,
che a causa della inesistente pulizia, la discesa di fianco all’area verde della “Fraschetta”, quando
piove diventa pericolosissima... i rifiuti che si trovano sui bordi, invadono la carreggiata a causa del
deflusso dell’acqua e possono causare rovinose cadute ai ciclisti!!
“DITELO ALLA REDAZIONE”
Invitiamo i lettori a contattare, tramite posta o e.mail, la redazione di “Orizzonti” per segnalare problematiche,
proposte o suggerimenti, daremo voce alle vostre idee ed alle vostre segnalazioni che saranno pubblicate in forma
anonima nel totale rispetto della privacy - tel./fax 0573-803029 - e.mail: [email protected] -
pag. 15
N. 10 SETTEMBRE 2009
L’EX CONSIGLIERE COMUNALE REMO MICHELI (S.D.I.) , COMMENTA
L’ATTUALE SITUAZIONE POLICO/SOCIALE DEL NOSTRO PAESE
distanza di tre mesi dalle elezioni ed a
A
conoscenza della crescente difficoltà
nel reperire le risorse finanziarie per
anziano rimanga isolato. “Il problema delle
attività sportive”. A
fare fronte alle esigenze pubbliche, inviLamporecchio mancato con questo mio intervento ad aprire un
no strutture sportive. In
dibattito fra le forze politiche presenti
questo momento stiamo
nel paese. Il dibattito dovrà avere quale
parlando della necessità
tema centrale l’individuazione e la soluziodi fare l’impianto di ilne dei problemi che la nostra comunità
luminazione ai Giardeve quotidianamente affrontare. Lancio
dinetti. Il costo è parun appello al Sindaco Giuseppe Chiaraticolarmente
elevato.
monte e la giunta comunale affinché nel
Secondo la mia opinioloro lavoro e nelle loro scelte siano coinne, sarebbe opportuno
volte tutte le forze politiche. Innanziimpiegare tali risorse REMO MICHELI
tutto ricordo che l’attuale amministrazioper la costruzione del Esponente
del
ne rappresenta poco più della metà degli
nuovo campo sportivo S.D.I. (Socialisti
elettori, contro una forza di opposizione
di Cerbaia, per la siste- Democratici Itache rappresenta circa il 47% della popomazione, possibilmen- liani). Candidato
lazione votante. In secondo
te con manto a sindaco nell’ulluogo non dobbiamo dimensintetico,
del time elezioni amticare che dal confronto delle
sussidiario dei ministrative.
diverse idee possono nascere
Giardinetti e la Ha avuto 258 voti,
progetti interessanti e soprats i s t e m a z i o n e pari al 6% dei votutto utili per la comunità di
del campo di tanti
Lamporecchio. Quale metodo
San Baronto.
dovrebbe seguire il Sindaco
Senza dimentie la Giunta per coinvolgere i
carsi l’esistenza di altri sport, per
rappresentanti del paese? In
i quali vi è richiesta da parte enti,
primo luogo costituire comsocietà sportive di impiantistimissioni consiliari, all’inca. L’Amministrazione dovrebbe
terno delle quali dovranno
programmare, anche attingendo
rivestire un ruolo importante
ai contributi pubblici (Coni,
l’esponente dell’opposizione.
Federazioni sportive...), per
In secondo luogo stimolare e
investire in una struttura policreare dei momenti di dibattivalente, dove bambini, giovani,
Riccardo Nencini,
to, di discussione, di incontro segretario nazionale del adulti e anziani potrebbero praticon le forze politiche che non
Ps e presidente del
care sport diversi.
hanno raggiunto il quorum per Consiglio regionale della
entrare in Consiglio. Infine, in Toscana, grande amico
Remo Micheli
virtù della maggioranza condi Remo Micheli
seguita, sarà comunque il Sindaco a decidere, ma lo potrà
fare, con progetti arricchiti
di idee, motivazioni e con il sostegno
della maggioranza della persone. Non
possiamo analizzare in questa sede tutte
le problematiche esistenti, tante ed urgenti. Ma vorrei fermare l’attenzione su alcune di esse: “Il problema degli anziani”.
A Lamporecchio, come in altri paesi della
provincia, la percentuale degli anziani è
particolarmente elevata. L’Amministrazione comunale si deve impegnare a trovare
IL GRUPPO SDI CHE SI È PRESENTATO
strutture per il tempo libero, per l’attiviALLE ULTIME AMMINISTRATIVE’
tà motoria e quant’altro affinché nessuno
ORIZZONTI IL PIACERE DELLA LETTURA
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pag. 16
N. 10 SETTEMBRE 2009
Associazione cultura e musica “Giulio Rospigliosi”
dal 1993 un fiore all’occhiello per la nostra comunità
L
’Associazione Cultura e
ca e alla propedeutica strumenMusica “G. Rospigliosi” è
tale, il corso di canto corale; il
sorta nel 1993, con il pecorso propedeutico di pianoforte
culiare scopo di proporre attività
dall’età di 3 anni “dalla fiaba alla
culturali e concertistiche. Si è già
musica” e il corso di musica d’inpresentata al pubblico con l’orsieme classica e leggera.
ganizzazione di importanti evenRicordiamo che alcuni allievi hanti sul territorio, quali: Concorso
no ottenuto primi premi in connazionale pianistico, chitarristico
corsi nazionali e internazionali
e di musica da camera; stagione
e non solo, hanno superato vari
concertistica “Musicarte” presso
esami in conservatori di musica
Villa Rospigliosi; ciclo di incontri
italiani. Inoltre il coro, formatosi
GIOVANI ALLIEVI ESEGUONO UN SAGGIO
musicali e culturali; lezioni conall’interno
di questi corsi, si è esiCON IL VIOLINO
certo per le scuole di ogni ordibito in importanti manifestazioni,
ne e grado. Tutte queste attività
tra le quali all’udienza del Papa a
hanno avuto un lusinghiero successo di pubblico e di criRoma. L’interesse e la partecipazione di molti ragazzi e
tica, come dimostra l’attenzione riservataci dai giornali e
quindi il successo di tale iniziativa, incoraggiano e stidalle riviste specializzate.
molano l’ACM Rospigliosi a riproporre tali corsi per l’anInoltre l’Associazione è ben lieta di presentarVi la “Scuola
no scolastico 2009/2010. Coordinatore di tutti i corsi:
di Musica”, per tutte le fasce di età, dai 4 ai ….. 99 anni.
M° Luca Torrigiani, pianista e direttore artistico
In questi anni c’è stato una crescente partecipazione ai
dell’Associazione Cultura e Musica di Lamporeccorsi di pianoforte – chitarra – violino e propedeutica
chio aiutato da illustri maestri quali Lapo Vannucmusicale tenuti dal M° Luca Torrigiani e da alcuni suoi
ci, Rieko Okuma, Chiara Tommasoni.
colleghi, presso la scuola elementare di Lamporecchio.
Svolgimento dei corsi e iscrizioni
La funzione dei corsi strumentali è quella di permettere
I corsi si svolgeranno da ottobre 2009 a giugno 2010
a tutti, dai bambini agli adulti, di avvicinarsi gradualin orari e giorni da stabilire con le varie esigenze degli
mente e con gioia al mondo dei suoni, di seguire un iter
allievi. Le iscrizioni sono aperte dal 26 Settembre al 6
scolastico amatoriale o professionale. Tutto questo graOttobre e si ricevono telefonicamente ai numeri sotto
zie alle metodologie moderne adottate in questi corsi
indicati, per posta prioritaria indirizzata a M° Luca Torriper intraprendere lo studio dello strumento in modo più
giani, Via Giugnano 22 – 51030 San Baronto (PT) E-mail
divertente, proficuo e gratificante.
[email protected] oppure presso la biblioteca comunale di
Permette anche di organizzare corsi
Lamporecchio, in P.zza IV Novembre.
di musica d’insieme, piccole “BanPer informazioni telefonare al
de”, “Orchestrine” formate da gruppi
n. 0573-88037 oppure 335divisi per fasce di età (4 – 6 anni, 7
5439579 (prof. Luca Torrigiani)
–10...). In futuro queste potrebbeQuanti ragazzi saranno dotati a suoro essere utilizzate per valorizzare il
nare uno strumento e magari non
paese di Lamporecchio dal punto di
sono mai stati scoperti perché né la
vista culturale e musicale. La Scuofamiglia né la scuola ha dato loro la
la di musica è un punto di ritrovo
possibilità di provare?
per tanti ragazzi, in un mondo semEcco i corsi che fanno per voi, che
pre più frenetico e agitato, inoltre la
vogliono entrare a far parte del fanA FINE CORSO, PER I GIOVANI MUSICISTI,
musica è l’unica disciplina che rietastico mondo della musica in prima
IL MERITATO ATTESTATO!!
sce ad educare al massimo grado la
persona.
sensibilità di un individuo, lo aiuta a saper esprimere i
Vi aspettiamo tutti, vecchi e nuovi, Il giorno Sabato 26
suoi sentimenti ed a sviluppare il senso del bello. Il nosettembre dalle ore 15.00 alle ore 19.30 presso la scuola
elementare di Lamporecchio dove si svolgeranno leziostro obiettivo è di estendere e approfondire nuovi metodi
ni aperte a titolo gratuito e senza impegno alcuno,
di insegnamento, che permettono di imparare lo strusulle metodologie che verranno adottate in questi
mento in modo più divertente, proficuo e gratificante,
corsi. La prova del corso propedeutico per piccomediante tre concetti fondamentali:
lissimi si terrà dalle ore 17.00 alle ore 17.45. Chi
-
Incoraggiare la creatività e contribuire allo svidesidera intervenire è pregato di telefonare ai n.
luppo del gusto del bambino o dell’adulto.
0573-88037 op. 335-5439579.
-
Favorire le comunicazioni umane attraverso la
I moduli per le iscrizioni, possono essere consemusica d’insieme.
gnati anche durante la dimostrazione.
-
Sviluppare i sensi e l’abilità di pensare.
La scuola di musica “Giulio Rospigliosi” di Lamporecchio
Associazione Cultura e Musica “Giulio Rospigliosi”
riprenderà da ottobre a pieno ritmo. I corsi si terranno
all’interno dell’Istituto Comprensivo di Lamporecchio. Gli
strumenti principali saranno: pianoforte, chitarra, canto
Via Spicchio-Lamporecchio C/o Villa Rospigliosi
moderno e classico, tastiera, violino, flauto; il corso di
propedeutica musicale per piccolissimi, il corso di ritmi-
Tel. 0573/88037 oppure 335/5439579
pag. 17
N. 10 SETTEMBRE 2009
La vaccinazione antitetanica, una precauzione
per tutti da non sottovalutare a cura del Dott. Gualtiero Martini
L
a vaccinazione antitetanica è obbligatoria e molto opportuna a chi fa un’ attività sportiva: per la pesca (per le bucature dell’amo); il calcio, il ciclismo e l’atletica leggera (per
i traumi da cadute).
Il tetano non è scomparso e il vaccino antitetanico è il più semplice, il più sicuro ed innocuo e sarebbe opportuno che tutta la popolazione si vaccinasse. La vaccinazione antitetanica va tenuta in
regola, come il Medico di famiglia ben conosce, con opportuni richiami: ogni cinque-sette anni.
Dott. Gualtiero Martini
da www.ass1.sanita.fvg.it:
Il Tetano è una malattia causata dal veleno di un batterio, che si trova soprattutto nel terriccio, nel letame,
nell’asfalto e nel tratto digerente di alcuni animali. Le ferite contaminate da terriccio sono le più temibili. A volte
per infettarsi basta una scheggia, una spina di rosa o di
carciofo. Una ferita banale può diventare la sua porta di ingresso nell’organismo; una volta penetrato,
il batterio diventa attivo e produce un potente veleno
che si fissa sulle terminazioni nervose dei muscoli, bloccandoli in una contrazione continuata. L’infezione, che
non può essere trasmessa da persona a persona,
è una malattia gravissima, che richiede il ricovero in un
centro specializzato e che in molti casi conduce a morte
(dal 10 al 50 per cento).
IN CASO DI FERITA:
Chi è regolarmente vaccinato (ha, cioè, ricevuto 3
dosi di vaccino nei tempi prescritti) ed è andato incon-
tro ad una ferita non contaminata e di poca importanza dovrà ricevere subito una dose di vaccino solo
se sono passati più di 10 anni dalla somministrazione
dell’ultima dose; se è, invece, andato incontro ad una
ferita contaminata e più grave, dovrà ricevere subito
una dose di vaccino solo se sono passati più di 5 anni
dalla somministrazione dell’ultima dose.
Chi non è regolarmente vaccinato (ha, cioè, ricevuto meno di 3 dosi di vaccino o non ne ha ricevute, oppure il suo stato vaccinale è ignoto) dovrà
ricevere subito (al massimo entro 24 ore dalla ferita), soprattutto se la ferita è grave e potenzialmente
contaminata, il siero antitetanico (immunoglobuline
specifiche antitetaniche di origine umana) e il vaccino
antitetanico (entrambi somministrati per via intramuscolare, ma in sedi corporee diverse) da completare
eventualmente con altre sedute vaccinali a seconda
dello stato vaccinale precedente.
S.O.S. QUATTROZAMPE PRESENTA: 4^ MOSTRA DEL BASTARDINO.......E NON!!!
D
omenica 27 settembre si svolgerà la
“4° mostra del bastardino.... e non” di
Lamporecchio.
La manifestazione sarà organizzata come tutti gli anni
dall’associazione S.O.S. Quattrozampe con il patrocinio
del Comune di Lamporecchio nei giardini adiacenti alla
Coop.
Come da tradizione la giornata partirà con della buona
musica e le battute dei presentatori aspettando l’ora delle
passerelle a 6 zampe
(4 del cane + 2 del padrone).
Anche quest’anno ci saranno numerose categorie per cani
di razza e bastardini ed i cani verranno giudicati e premiati tutti da una giuria popolare.
Siamo felici di riproporvi questa manifestazione perché
anche grazie ad essa quest’anno siamo in grado di affrontare economicamente l’acquisto dei primi 2 box del
rifugio di prima accoglienza di Via Volta e anche
perché, come avrete certamente capito, lo spirito della manifestazione non è
di effettuare una gara di bellezza vera e
propria, ma una giornata in compagnia e allegria con i nostri amici a 4
zampe.
Con i soldi raccolti in questi anni abbiamo anche cercato di regolarizzare le colonie feline di Lamporecchio con campagne di sterilizzazione sul territorio ottenendo anche buoni risultati grazie
ai volontari dell’associazione.
La manifestazione incomincerà come di solito dalle 14:00
alle 15:00 con le iscrizioni e dopo il via alle passerelle..
Vi ringraziamo anticipatamente per il sostegno economico e morale.
Il comitato di S.O.S. Quattrozampe
pag. 18
N. 10 SETTEMBRE 2009
DIMENTICATO DI PAGARE LE TASSE? ECCO I RIMEDI
a cura del Dott. Spartaco Capaccioli
C
ertamente può capitare a tutti di dimenticarsi di pagare una rata delle imposte sul
reddito, il bollettino ICI, l’imposta di registro,
l’iva ed altre imposte ancora. Nessuna preoccupazione, con un piccolo supplemento si possono
sanare queste “dimenticanze”. Infatti il D.Lgs.
18/12/1997 n. 472 all’articolo 13 prevede l’istituto del ravvedimento operoso una procedura
volta alla regolarizzazione di omissioni ed irregolarità commesse dai contribuenti. La motivazione che sottende all’utilizzo di questo strumento è
quella, da parte dell’Amministrazione Finanziaria,
di dirimere contenziosi futuri con i contribuenti al
fine di ridurre i costi dell’accertamento e allo stesso tempo, attraverso una riduzione delle
sanzioni, incentivare la spontanea regolarizzazione delle violazioni commesse.
Si capisce quindi che questa possibilità è
concessa solo a condizione che vi sia la
spontanea volontà del contribuente di regolarizzare la propria situazione. Infatti al
contribuente è fatto divieto di ravvedersi
nelle seguenti ipotesi: 1) se un Ufficio, o
altro ente impositore, abbia constatato la
violazione; 2) a seguito di accessi, ispezioni o verifiche; 3) in presenza di attività
amministrativa di accertamento. Vi è un termine
temporale oltre il quale non ci si può sanare il mancato versamento, individuato dalla scadenza della
presentazione della dichiarazione relativa all’anno
in cui la violazione è stata commessa; se non è
prevista alcuna dichiarazione il termine ultimo per il
ravvedimento è fissato in un anno dal termine originario di scadenza. Si possono sanare tutti i mancati
versamenti relativi alle imposte dirette (Ires, Ire,
Irap, addizionali ecc.), alle imposte indirette (Iva),
ai tributi locali (Ici, diritti camerali), alle imposte di
registro, ipotecarie e catastali.
Al fine di individuare il costo che dovremo sostenere si distingue il ravvedimento “breve” che si ha
quando il pagamento avviene entro 30 giorni dalla data di scadenza originaria e il ravvedimento
“lungo” che si ha quando il pagamento avviene
entro il termine di presentazione della dichiarazione cui l’imposta non pagata si riferisce (oppure un
anno dalla data di scadenza originaria dei relativi
tributi se non c’è l’obbligo dichiarativo). Le sanzioni
sono state notevolmente ridotte dal decreto anti-
crisi del 29 novembre 2008
che per il ravvedimento “lungo” passano da 1/5 a
1/10 delle sanzioni previste per legge e addirittura
a 1/12 in caso di ravvedimento “breve”. Sono inoltre dovuti gli interessi legali sui tributi non pagati
per il periodo di tempo che va dal termine
di scadenza dei tributi oggetto del ravvedimento fino giorno in cui avviene il versamento. Possiamo fare un esempio pratico
sull’entità delle somme dovute in caso di
versamento tardivo. Supponiamo di aver
dovuto pagare, senza poi farlo, un acconto
sull’imposta sul reddito delle persone fisiche
di 1000 euro con scadenza originaria il 16
giugno scorso. Poiché la sanzione per tale
imposta è del 30% abbiamo la possibilità di
avvalerci del ravvedimento lungo e pagare
una sanzione ridotta del 3%; pertanto se decidiamo di pagare il prossimo 16 ottobre, oltre ai 1000
euro dovuti, dobbiamo pagare una sanzione di 30
euro (con il codice 8901) oltre ad euro 10 a titolo di
interessi (con il codice 8901) per un totale di euro
1040. Il contribuente potrà effettuare il versamento
attraverso l’utilizzo dei modelli F24 o F23 a seconda
del tributo da regolarizzare, e quindi recarsi presso banche, uffici postali o concessionari. Il modello
F24 è previsto per le imposte sui redditi e relative
imposte sostitutive, I.V.A., I.R.A.P., e imposta sugli
intrattenimenti, mentre per gli altri tributi, occorre
compilare il mod. F23 con indicazione dell’anno cui
si riferisce la violazione, gli estremi dell’atto e la
causale “SZ”. Nel caso in cui siano dovuti interessi, questi ultimi verranno indicati cumulativamente
con il tributo o per alcuni separatamente.
In base all’art. 17 del D.Lgs 241/97 il contribuente può effettuare la compensazione delle somme
dovute per il ravvedimento operoso (sanzioni comprese) con i crediti d’imposta.
Dott. Spartaco Capaccioli
pag. 19
N. 10 SETTEMBRE 2009
Paolo Peri ha presentato il suo libro:
“Storia e Arte del Ricamo - Il Punto di Casalguidi”
o scorso 2 settembre, nella
L
splendida cornice dell’area
verde di Porciano e di fron-
te ad un numeroso pubblico, il
nostro concittadino Prof. Paolo
Peri, ricercatore di storia dell’ar
te nell’Università del Salento
(Lecce), ha presentato il suo
ultimo libro “Storia e Arte del
Ricamo - Il Punto di Casalguidi” (Settegiorni Editore). Paolo
Peri, uno dei massimi esperti mondiali di questo settore,
a suo tempo accettò con gioia
l’invito del Comune di Serravalle
Pistoiese (rappresentato durante
la serata dall’Assessore alla Cultura Simona Querci), a realizzare
quest’opera che riscopre tradizioni che hanno caratterizzato per
secoli le comunità della nostra
zona. Alla presenza del PresidenIL PUNTO DI
te della Provincia di Pistoia FedeLAMPORECCHIO
rica Fratoni, che ha sottolineato
come “se Pistoia si può definire la
città <del verde>... la provincia
può sicuramente essere indicata come quella <del
bianco> inteso come ricami e biancheria”, è stato
tracciato durante la serata, il percorso storico che il
ricamo ha compiuto nei secoli. Un lungo cammino
che fonda le sue antichissime origini nell’oriente
misterioso, passa nel periodo medioevale attraverso ambiti conventuali e liturgici, arrivando al lavoro
delle nostre nonne..fino a giungere ai nostri giorni.
Il fine di questo libro è quello di non disperdere un
patrimonio enorme di cultura e creatività, l’autore
ha stupito e coinvolto tutti con una esposizione nella quale ha messo tutta la sua competenza e professionalità. Il tutto è stato accompagnato da una
passione che è stata sicuramente il valore aggiunto
della serata e del lavoro svolto. Paolo Peri ha sottolineato la valenza artistica del ricamo, una forma di
creatività forse oggi, a torto, un po’ sottovalutata;
indubbiamente l’ingresso nelle nostre case di prodotti dozzinali a poco prezzo provenienti da paesi
dove più che alla qualità si pensa alla quantità ed
allo sfruttamento, ha impoverito i nostri gusti, ma
è proprio riscoprendo queste tradizioni che caratterizzano noi e il nostro territorio che possiamo ripartire verso un lavoro di qualità che forse ci potrà
garantire anche un futuro. Paolo Peri ha curato la
parte storico/artistica della pubblicazione, mentre
i dettagli tecnici sono stati illustrati dalle “Maestre
del Club del Ricamo” di Casalguidi, dove possiamo
trovare anche un museo nel quale vengono esposti
dei veri capolavori. Il “Punto di Casalguidi” o
“Ricamo di Casale” come lo ha
definito più specificatamente
l’autore, è caratterizzato dalla
realizzazione di figure a rilievo
con una notevole imbottitura.
Le donne di Casalguidi realizzavano queste figure prendendo
spunto da fregi e figure scolpite nei bassorilievi che ornano
le chiese romaniche di Pistoia,
oltre che dalla tradizione contadina. Queste rappresentazioni, spesso
sono
caratterizzate
da un simbolismo ben
augurante per la vita
coniugale. Ogni donna infatti, anche la
più povera, non poteva presentarsi al
matrimonio senza un
IL PUNTO DI
minimo di corredo, il
CASALGUIDI
ricamo in “bianco su
bianco” per il lenzuolo della prima notte o
della coperta, era una cosa fondamentale che
non poteva mancare. Durante la serata, l’autore ha
spiegato che esiste anche un “Punto di Lamporecchio” che ha caratteristiche simili a quello di
Casalguidi, ma si differenzia nei soggetti (spesso
animali o fidanzati stilizzati) e soprattutto nel cordoncino a rilievo che contorna tali figure. Anche il
ricamo di Lamporecchio ha origini antiche, ma vogliamo ricordare Laura Merrick (di cui abbiamo parlato nel numero 5 di Orizzonti), che tanto fece per
la nostra comunità. Da grande appassionata, nel
1910 riprendendo le tradizioni, fondò una scuola a
Papiano dandogli il nome di “Merletti e lavori femminili” dove si insegnava alle giovani donne l’arte
del ricamo. Analogamente altre scuole nacquero a
Quarrata (Lucciano) sotto la guida della Contessa
Gabriella Spalletti e a Casalguidi, dove Giuseppina
Morelli, definì i canoni dell’omonimo ricamo.
Alla serata hanno partecipato anche l’Assessore
alla pubblica istruzione del Comune di Lamporecchio Silvia Torrigiani, l’ex Sindaco Aldo Morelli e
l’attuale primo cittadino di Lamporecchio Giuseppe
Chiaramonte che ha sottolineato, come l’attività
del ricamo ha consentito alle donne, in tempi non
troppo lontani da noi, di poter intraprendere il cammino verso l’emancipazione e soprattutto, con quei
pochi spiccioli che le nostre nonne guadagnavano
(nonostante lo sfruttamento delle “fattorine”), molte
famiglie contadine hanno potuto sopravvivere alla
miseria.
S.F.
DA SINISTRA: ALDO MORELLI, FEDERICA FRATONI,
SIMONA QUERCI, PAOLO PERI, SILVIA TORRIGIANI
E GIUSEPPE CHIARAMONTE.
pag. 20
N. 10 SETTEMBRE 2009
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pag. 21
N. 10 SETTEMBRE 2009
RIPARTE LA STAGIONE DEL “A S D VOLLEY LAMPORECCHIO”
Orizzonti ha intervistato la Prof.ssa Sandra Alderotti
A
settembre ricominciano le scuole e puntualmente
anche la stagione dell’A S D Volley Lamporecchio. Una società sportiva che si contraddistingue per la sua vitalità, da anni opera
nel settore giovanile con ragazze e
ragazzi dai 6 ai 15 anni, sia a livello
agonistico che a livello amatoriale.
Come ci dice la Prof.ssa Sandra
Alderotti, vera anima del volley a
Lamporecchio: “La finalità è quella
di stimolare aggregazione e spirito di
squadra in un mondo dove, purtroppo, l’individualismo sta sempre più prendendo il
posto della collaborazione e dell’aiuto reciproco.
È questo il concetto che sta alla base della nostra società sportiva, in ogni
partita di pallavolo è sempre la squadra che vince o
che perde, è fondamentale
considerare lo sport come
un importante polo di aggregazione, per consentire
ai ragazzi ed alle ragazze
di creare tra loro un rapporto di amicizia che va oltre la palestra o la partita”.
La Prof. Alderotti ringrazia
il collega Attilio Magnani
LA FESTA DI
- anche lui da anni in prima fila come allenatore di
volley a Lamporecchio - e dice: “Questa società non
esisterebbe senza la passione e la competenza di
Attilio, il suo apporto è stato decisivo per raggiungere i risultati ottenuti e sono felicissima che oggi abbiamo la fortuna di essere coadiuvati anche da giovani
e valide collaboratrici come Bettarini Elisa e dalle
gemelle Sara e Silvia Alderighi che sono diventate
fondamentali per la nostra attività sportiva”. La società
“ASD volley Lamporecchio”, negli ultimi anni ha tesserato atleti per formare squadre di “Under 13 - Under
14 - Super Mini e Mini Volley”. Anche quest’anno ci sarà
la squadra di 2^ divisione Master UISP, aperta ad atlete
dai 16 anni in poi, che ha ottenuto ottimi risultati durante la passata stagione. I corsi si svolgeranno da settembre a giugno nei giorni di martedì e giovedì dalle 15
alle 19, naturalmente divisi per età, nella palestra della
Scuola Media di Lamporecchio. Anche gli adulti possono
trovare il loro spazio, partecipando al corso di ginnastica dolce a corpo libero che si tiene, sempre presso la
di Stefano Ferrali
palestra della Scuola Media Francesco Berni, il lunedì e
il giovedì dalle 21 alle 22 da ottobre a maggio. La società si presta,
anche
all’insegnamento
della
pallavolo in ambito scolastico,
realizzando
con le scuole
elementari di
Lamporecchio
e di Larciano
corsi
propedeutici, tenuti
dagli allenatori
della società,
in collacorazione con gli stessi insegnanti delle scuole.
Le squadre delle varie categorie afrontano due allenamenti settimanali, per
poi gareggiare nei tornei provinciali che
si svolgono in località diverse ma mai
fuori dalla provincia. La stagione 2009
ha visto le ottime prestazioni di tutte le
formazioni a partire dall’under 14, che
ha partecipato ai due campionati orgaFINE ANNO
nizzati dalla Federazione piazzandosi in
entrambi ai vertici della classifica, tenendo testa alle squadre più blasonate della provincia. La
stagione si è chiusa il 14 giugno scorso con la consueta
“Festa della Pallavolo” ai giardini pubblici di Piazza Falcone a Lamporecchio. La Prof.ssa Alderotti ci tiene a dire
un’ultima cosa: “A nome della società, vorrei ringraziare
tutti i collaboratori e i partecipanti per l’impegno profuso,
ma un “ grazie” particolare va al nostro Presidente
Roberto Vescovi -della Vescovi Renzo SPA-, che mai ci
ha fatto mancare il suo sostegno per consentirci di ottenere i risultati che le nostre squadre hanno raggiunto”.
ASD VOLLEY LAMPORECCHIO:
Stefano Ferrali
e.mail: [email protected]
ALLENATORI: Magnani Attilio - Sandra Alderotti
coadiuvati da:
Bettarini Elisa,
Sara Alderighi e Silvia Alderighi
DIRIGENTI: Mina Biagini - Bordoni Maurizia Frigerio Maruska - Cappelli Paola (amministratore)
PRESIDENTE: VESCOVI ROBERTO
pag. 22
N. 10 SETTEMBRE 2009
FORZA LAMPO -
La squadra azzurra affronta
la stagione con grandi ambizioni. Tutto è stato
ponderato, l’obiettivo è vincere il campionato
di Massimo Mancini
UNIONE SPORTIVA LAMPO 1919
ORGANIGRAMMA:
Presidenti: Walter Maccioni Alessandro Alderighi
Vicepresidenti: Fabio Bruno,
Davide Vescovi, Luca Bruno
Direttore Generale: Francesco Cinelli
Direttore tecnico: Carlo Panati
Direttore sportivo: Vairo Mugri
Segretario: Alessandro Panati
Cassiere: Marco Mancini
Allenatore: Luca Venturini
Allenatore in seconda: Riccardo Panati
Massaggiatore: Alfio Biagini
Il “Mister” Luca venturini
Dopo tanti anni sarà giocato
nuovamente il derby per eccellenza contro la Larcianese. Appuntamento al 4 ottobre, alla
Daniele Ciattini in azioquarta giornata. Si giocherà allo
ne, difende la maglia del
proprio paese
stadio dei Giardinetti. Obiettivo
dichiarato della società è quello
di raggiungere i Play Off. Nella passata stagione
Squadra:
è stata sfiorata la promozione nel campionato
PORTIERI: Matteo Belloni (89)
di Eccellenza. Quest’anno la squadra è assai più
Stefano Migliorini (66)
forte ed equilibrata. Gli addetti ai lavori la indicaDIFENSORI: Iacopo Greco (88), Carlo Sacno, insieme alla Larcianese, come la favorita al
chelli (83), Maurizio Picchi (84), Daniele Ciattisuccesso finale. Fiore all’occhiello della squadra è
ni (83), Matteo Sollazzi (90), Alessandro Rosil reparto offensivo, composto da quattro giosetti (92), Gabriele Di Sacco (90), Giacomo
catori veramente forti. Mister Luca Venturini
Papini (86), Stefano Lorenzi (88)
avrà problemi di abbondanza. Sicuramente partirà con la coppia che fa sognare i tifosi azzurri,
CENTROCAMPISTI: Massimiliano Fabiani
composta da Tarabusi e Palazzolo.
(74) Simone Baronti (81), Aldo Bendo (91),
Massimo Mancini
Matteo Sorini (85), Marco Cellai (86),
Ermes Spinelli (91)
ATTACCANTI: Emiliano Tarabusi (73), Antonio Palazzolo
(84), Marco Giovannelli (86),
Federico Stobbia (88)
---------------------La Lampo partecipa al campionato di Promozione Girone
A. Incontrerà
squadre della zona, come Monsummano
Terme, Anchione, Cerretese...
U.S. LAMPO 2009-10
pag. 23
N. 10 SETTEMBRE 2009
GIOVANNI VISCONTI: A MENDRISIO PER VINCERE!!!
di Stefano Ferrali
GIOVANNI VISCONTI, 26 anni, nato a Torino il 13/01/1983 da madre napoletana
e padre palermitano, vive da anni a San Baronto dove annovera tantissimi tifosi
I
l “Marine” di San Baronto, dopo una estate
entusiasmante che lo ha portato a vincere
La “Coppa Agostoni” e il “Trofeo Melinda”,
(con la dovuta scaramanzia) punta decisamente
al bersaglio grosso: il Campionato del Mondo
su strada che si svolgerà a Mendrisio, in Svizzera, il prossimo 27 settembre. Quella stessa
località che, nel 1971, vide trionfare il grande
Eddy Merckx su di un altrettanto grande Felice
Gimondi in un’epica sfida mondiale. Il tracciato
è decisamente impegnativo: dopo i primi 1.930
m i corridori affronteranno
la prima asperità con una
salita di 1.600 m che nei
primi 820 m attraversa il
Centro di Mendrisio fino ai
piedi della salita dell’Acqua
Fresca, uno strappo di 780
m con una pendenza media superiore al 10%. Qui si
raggiunge il punto più alto ALTIMETRIA DEL MONDIALE DI MENDRISIO
del circuito posto ai 438
m/sm di Castel San Pietro, dove inizia l’unica discesa:
4.580 m mozzafiato e tecnicamente difficili che portano alla quota più
bassa del tracciato, i 250 m/
sm di Balerna.
Dopo solo 1.420
m relativamente pianeggianti
ecco la seconda asperità del
circuito: la mitica salita della
Torrazza di NoGIOVANNI VISCONTI VINCE
vazzano: 1.750
LA COPPA AGOSTONI
m di lunghezza con tratti di
pendenza attorno al 10% per raggiungere quota 376
m/sm. Questo sarà il trampolino di lancio che consentità ai corridori di involarsi verso il traguardo affrontando
prima una facile discesa di 800 m e poi il tratto finale
pianeggiante di 1.810 m che da Genestrerio conduce
all’arrivo di Mendrisio.
Giovanni Visconti tiene
giustamente i piedi per
terra, ma l’attesa a Lamporecchio e soprattutto
nel suo “feudo” di San
Baronto è grande. Giovanni ha avuto
per due anni un maestro di eccezione, uno che di mondiali se ne intende:
Paolo Bettini! Quando gli faceva da
gregario, ha sicuramente fatto tesoro
dei consigli e dell’esempio del grande campione livornese, siamo sicuri
che una telefonata con Paolo potrebbe dare una carica in più a Giovanni il
prossimo 27 settembre. Il suo attuale D.S. Luca Scinto,
della ISD-NERI, dopo la vittoria nel “Melinda”, ha dichiarato alla “Gazzetta dello Sport”: “Quando abbiamo creato la squadra professionistica abbiamo pensato immediatamente a lui”. Giovanni è un atleta che non ha paura di
assumersi grandi responsabilità, negli ultimi anni è molto
maturato, a volte eccede nel voler attaccare a tutti i costi,
ma come ripete Luca Scinto alla “Gazzetta”: “A stare nella
pancia del gruppo sono capaci tutti, a mettere la testa
fuori è dura, ad andare in fuga è già una mezza vittoria,
a vincere un dono raro!”. La vittoria nella “Coppa Agostoni”, ha dimostrato che Visconti
comincia ad acquisire anche l’astuzia del maestro Bettini: ha aspettato
che Santambrogio partisse a 200 m
dal traguardo, gli ha preso la scia e
lo ha bruciato prima del traguardo,
un capolavoro!! La vittoria nel “Melinda” invece è da attribuire al 50%
al D.S. Luca Scinto. Giovanni durante la corsa ha avuto un momento di
crisi, aveva le gambe dure e una mezza intenzione di ritirarsi. Il D.S. lo ha rassicurato e spronato a continuare...
fino alla vittoria sul traguardo trentino. Il C.T. Ballerini si
aspetta da Giovanni un grande mondiale, Orizzonti augura un grande “in bocca al lupo” al “marine” di San
Baronto. Giovanni Visconti è tranquillo e concentrato, ha
dedicato le sue ultime due vittorie alla compagna Katy
che lo renderà papà negli ultimi giorni del prossimo mese
di novembre (sarà un maschio e si chiamerà Thomas), ...
quale regalo più bello sarebbe la maglia iridata!
Stefano Ferrali
Il sapore della tradizione
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N. 10 SETTEMBRE 2009
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