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Diapositiva 1 - Società Triveneta di Chirurgia
Società Triveneta di Chirurgia Padova, 15 dicembre 2007 Chirurgia iterativa nelle recidive addominali di carcinoma del colon F. Di Bartolo, A. Cuviello, G. Gemo, L. Griggio Dipartimento Area Chirurgica U.O.A di Chirurgia Direttore: L. Griggio Ospedale di Arzignano Vicenza CASO CLINICO B.R. donna Età: 30 anni Anamnesi patologica familiare e remota: nulla di rilevante Anamnesi patologica prossima: da 2 settimane dolori addominali crampiformi in fossa iliaca destra CASO CLINICO Esame obiettivo: dolorabilità in fossa iliaca destra. Es. Laboratorio: - emocromo nei limiti - Ca 125: 102 U/mL Ecografia addome e pelvi: neoformazione di probabile origine annessiale destra di 6x4cm Ricovero c/o Ginecologia CASO CLINICO Primo Intervento chirurgico (20.03.2006) : Videolaparoscopia convertita in laparotomia per evidenza di neoplasia del cieco conglobante l’ultime due anse ileali. Emicolectomia destra con anastomosi ileotrasversocolica LL e linfoadenectomia Es istologico: adenocarcinoma scarsamente differenziato del cieco. Metastasi in 3 su 10 linfonodi. (pT4,N1,M0,G3) Decorso post operatorio regolare Dimissione XVI giornata Chemioterapia postoperatoria con 5FU: sospesa al II ciclo per grave mucosite diffusa CASO CLINICO PRIMA RECIDIVA 04.07.2006 (4 mesi dopo) Paziente asintomatica Esame obiettivo : tumefazione palpabile in ipogastrio Es laboratorio: anemia sideropenica Esami strumentali (ecografia + PET TC): carcinosi peritoneale localizzata alla pelvi con lesione al giunto retto sigma+ lesione anastomosi ileotrasverso+ invasione dell’uretere dx. CASO CLINICO PRIMA RECIDIVA INTERVENTO: Resezione ileo-trasverso+ sigma retto+uretere segmentario+omentectomia+annessectomia destra e linfoadenectomia e ricostruzione mediante ileo-colicaLL manuale, colorettale meccanica sec Knigth Griffen , uretere TT su stent, Chemioterapia intraperitoneale intraoperatoria ipertermica con Oxaliplatino 500mg per 45’ a 42°C. Istologia : infiltrazione di adenocarcinoma sul sigma, uretere dx, colon trasverso e annesso dx metastasi ad 1 su 10 linfonodi colici. Decorso post operatorio regolare Dimissione XIX gg Chemioterapia post operatoria CASO CLINICO CASO CLINICO CASO CLINICO CASO CLINICO CASO CLINICO CASO CLINICO CASO CLINICO METASTASI EPATICA 30.10.2006 (4 mesi dopo) Paziente asintomatica Esame obiettivo: nei limiti Esami laboratorio: anemia ,bil tot: 2.3 , dir.0.7, AST 56, ALT 52, CA199: 50 U/Ml Es strumentali ECT epatica, RMN,TAC PET : formazione solida al I segmento epatico di 2cm III intervento : resezione atipica I segmento epatico Decorso post operatorio regolare Dimissione VII gg Istologia : metastasi da adenoCa colico CASO CLINICO CASO CLINICO CASO CLINICO SECONDA RECIDIVA 24.01.2007 (3 mesi dopo) Esame addome: tumefazione parete addominale in mesogastrio a dx, duro lignea, non dolorabile. TAC Addome e PET TAC: recidiva parete addominale (muscolo retto dx) di 3.5x2.5 cm IV intervento: exeresi della recidiva muscolare, asportazione di cisti ovarica sinistra Istologia : metastasi di adenoca al muscolo retto dx, cistoadenoma sieroso ovarico Decorso post operatorio regolare Dimissione VI gg CASO CLINICO CASO CLINICO TERZA RECIDIVA 15.07.2007(6 mesi dopo) Paziente asintomatica Esame obiettivo addome: tumefazione teso elastica in fossa iliaca destra. TAC addome: neoformazione parauterina dx di 5x5cm infiltrante ansa intestinale V intervento chirurgico:recidiva pelvica di carcinosi peritoneale coinvolgente ansa ileale e fondo uterino. Isterectomia “ en bloc”con resezione di ansa ileale Istologia: infiltrazione da adenoca del colon al fondo uterino. Dimissione IV gg CASO CLINICO CASO CLINICO CASO CLINICO QUARTA RECIDIVA 12.10.2007 (3 mesi dopo) Paziente asintomatica Esame obiettivo addome: tumefazione palpabile in fossa iliaca destra. TAC addome e pelvi: neoformazione pelvica di 9x7x6cm conglobante anse ileali ed infiltrante la parete addominale anteriore VI intervento : asportazione della recidiva” en bloc” con anse digiunali e muscolo retto dell’addome di destra Chemioterapia ipertermica intraperitoneale con Oxaliplatino 500mg x60min Istologia: recidiva di adenocarcinoma scarsamente differenziato Decorso post operatorio regolare Dimissione Vgg CASO CLINICO CASO CLINICO CASO CLINICO CASO CLINICO La paziente ( età 30aa) e` stata complessivamente sottoposta in quasi due anni, a 6 interventi: - 1 emicolectomia destra - 1 resezione atipica epatica - 4 asportazioni di recidive addominali con peritonectomia "a la demande" e 2 chemioterapie ipertermiche intraperitoneali. Non ci sono state complicanze postoperatorie. Carcinosi peritoneale La carcinosi peritoneale da carcinoma colorettale rappresenta una delle cause più frequenti di morte con una sopravvivenza media, se non trattata di circa 6 mesi. Negli ultimi 10 anni , numerosi studi hanno dimostrato che un approccio aggressivo mediante citoriduzione chirurgica e chemioterapia ipertermica intraperitoneale possono migliorare significativamente la sopravvivenza in questi pazienti. Tuttavia rimane ancora dibattuto quali criteri usare per la selezione dei pazienti da sottoporre a tali procedure. Carcinosi peritoneale Alcuni Autori sostengono che il fattore più importante capace di modificare la sopravvivenza a lungo termine è la possibilità di ottenere, mediante la citoriduzione chirurgica, un CCR0, cioè l’eradicazione di ogni residuo macroscopico di malattia. -CCR0: assenza di residuo -CCR1: residuo < 5mm -CCR2: residuo > 5mm Iterative cytoreductive surgery associated with hiperthermic intraperitoneal chemotherapy for treatment of peritoneal carcinmatosis of colorectal origin with or without liver metastasis Kianmanesh et al Ann Surg. 2007; 245:597-603 Carcinosi peritoneale Altro fattore capace di modificare significativamente la sopravvivenza è l’estensione della malattia, alla laparotomia, sec la classificazione di Gilly et al. -Gilly I: singolo nodulo < 5mm -Gilly II: multipli noduli diffusi <5mm -Gilly III: noduli multipli di diametro compreso tra 5mm e 2cm -Gilly IV: noduli multipli > 2cm Gilly et al Anticancer Res. 1999; 19:2317-232 Carcinosi peritoneale Classificazione di Sugarbaker et al. : valutazione del Peritoneal Cancer Index (PCI) Score-0: assenza di tumore Score-1: <5mm Score-2: 0.5-5cm Score-3:> 5cm Sugarbaker PH et al Semin Surg Oncol 1998; 14:254-261 Carcinosi peritoneale 43 pz con CP da K colon di cui 16 con meta epatiche Iterative second look in 11 pazienti (media interventi da 1a 4) Kianmanesh et al Ann Surg. 2007; 245:597-603 Carcinosi peritoneale Tuttavia rimangono molti e controversi problemi da affrontare : -Selezione dei pazienti: - Buone condizioni generali, - Assenza di metastasi extra-addominali, - Possibilità di asportare la recidiva :CCR-0-CCR1 - Metastasi epatica resecabile - Tecnica della Chemioterapia intraoperatoria (aperta, chiusa) - Tipo di chemioterapico (MMC, Oxaliplatino, Irinotecan) - Estensione della peritonectomia ( totale, localizzata) Conclusioni Nel 25% dei casi di carcinoma colorettale recidivo, la cavità peritoneale rappresenta l’unica sede di metastasi. In questi pazienti la carcinosi peritoneale dovrebbe essere considerata come malattia localizzata all’addome e non come una malattia disseminata. Conclusioni La chirurgia iterativa ( second look) finalizzata al raggiungimento di un CCR 0, associata alla chemioterapia ipertermica intraperitoneale potrebbe migliorare la sopravvivenza nei pazienti con CP da carcinoma del colon analogamente a quanto gia` praticato per altri tipi di tumori ( es. ovaio e appendice). Per i pazienti nei quali non è possibile eradicare la recidiva, il debulking chirurgico può in casi selezionati migliorare la qualità di vita residua ma non la sopravvivenza