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Studio Commerciale – Dott. Sergio Moretti

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Studio Commerciale – Dott. Sergio Moretti
Corso di Formazione
“Creare Impresa:
Metodologie e Strumenti”
Primo modulo
Gli aspetti economici
Presentazione
UNIONSERVICE s.c. a r.l.
Dott. Sergio Moretti
commercialista
CCIAA Ancona - 28 Marzo 2003 Dott. Sergio Moretti
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:
Gli Aspetti Economici
Argomento della lezione
 Gli elementi economici e patrimoniali
 Il sistema contabile dell’impresa
 La formazione del risultato di esercizio
 Il bilancio di esercizio e la valenza
informativa verso i terzi
CCIAA Ancona - 28 Marzo 2003 Dott. Sergio Moretti
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Gli elementi economici e
patrimoniali
 L’impianto di una nuova iniziativa imprenditoriale, sia essa in forma
individuale o societaria, implica una essenziale e imprescindibile
valutazione preliminare delle risorse necessarie per il corretto avvio e
per un equilibrato sviluppo dell’attività, nella quale è opportuno che si
faccia accompagnare da un esperto professionista.
 L’imprenditore deve anzitutto fare una attenta valutazione delle
possibilità di successo dell’attività che intende avviare: sia che si tratti
di iniziative “semplici”, quali una piccola attività artigianale o
commerciale, sia (e a maggiore ragione) in caso di attività complesse.
 È di fondamentale importanza che sia sviluppata criticamente una
preliminare valutazione del mercato, ma che sia pure valutata (senza
particolari patemi d’animo) la propria capacità di gestire se stessi ed il
lavoro altrui.
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Gli elementi economici e
patrimoniali
 Troppo spesso accade di considerare l’attività di impresa o autonoma
come mediamente più redditizia di un lavoro dipendente, cogliendo
elementi esteriori che a volte dissimulano situazioni particolarmente
critiche.
 Il neo-imprenditore deve perciò stimare con ragionevole precisione la
misura dei ricavi attesi per ogni anno di attività. Deve sapere/potere
valutare con cura il costo dei vari fattori necessari all’attività, e quindi i
costi “tipici”, i servizi indispensabili alla gestione, i costi per il
godimento di beni altrui (locazioni e leasing), i dipendenti, i costi di
amministrazione, gli oneri finanziari.
 Deve, in sintesi, stimare il break-even point, il punto di equilibrio sopra
il quale l’attività inizia ad essere realmente remunerativa.
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Gli elementi economici e
patrimoniali
 Superata questa indispensabile valutazione preliminare, occorre
procedere ad una accurata valutazione degli investimenti necessari per
l’attività da avviare, selezionando tutti i possibili fornitori, valutando
(se necessario, con l’assistenza di un professionista) le offerte ricevute
ed i vincoli che queste spesso pongono.
 Per acquisire i beni strumentali (impianti, macchinari, attrezzature,
automezzi, software, …) occorre poi individuare le corrette fonti di
finanziamento, che possono essere proprie oppure di terzi (banche –
leasing.
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Gli elementi economici e
patrimoniali
 Nel caso del ricorso a risorse esterne (banca, leasing o i fornitori stessi)
occorre quindi valutare la propria capacità di indebitamento (o
comunque di raccogliere garanzie idonee – di solito nel proprio ambito
familiare).
 Contestualmente si deve stabilire (soprattutto per le risorse provenienti
dal sistema bancario) un tempo di rientro compatibile con la capacità
di ricevere flussi finanziari dall’attività programmata, cercando di
bilanciare la durata dei finanziamenti con la vita utile dei beni stessi
 Questo comporta la determinazione preventiva della capacità/necessità
di autofinanziamento, che si può individuare solo sulla base di un
adeguato strumento (budget) di previsione economica e finanziaria (v.
altro modulo del corso).
 Con questo strumento si può inoltre stabilire la necessità di risorse
finanziarie “di cassa” (scoperti di conto, anticipi sbf).
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Il sistema contabile di impresa
 Con l’avvio dell’attività l’impresa deve essere dotata di un sistema
contabile per esigenze anzitutto legate alla normativa che presiede alle
attività imprenditoriali e di lavoro autonomo:
– Disposizioni del Codice civile
– Normativa fiscale
 Il sistema contabile cambia a seconda della dimensione dell’impresa,
della sua veste giuridica, dell’attività esercitata.
 Il sistema contabile risponde però ad una primaria esigenza
dell’imprenditore: controllare l’andamento della sua attività. Da qui la
necessità di effettuare tempestivamente l’aggiornamento dei dati.
 Non serve solo al puntuale rispetto degli adempimenti fiscali
obbligatori, ma deve consentire di controllare l’andamento della
gestione, mediante periodiche verifiche e riscontri delle previsioni
formulate con il budget.
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Il sistema contabile di impresa
 Il sistema contabile va dunque approntato (anche se affidato a terzi, in
ragione della ridotta dimensione dell’attività) come sistema
informativo in grado di fornire tempestivamente all’imprenditore le
indicazioni necessarie circa il rispetto delle previsioni formulate.
 Anche nel caso di affidamento del sistema contabile a terzi (per ragioni
di natura fiscale) l’imprenditore deve realizzare un proprio sistema
(anche elementare) di rilevazione di costi e ricavi, pagamenti e incassi.
 Perché il sistema funzioni correttamente, è necessario che i dati
contabili siano elaborati tanto più velocemente quanto più complessa è
l’organizzazione dell’impresa e, quindi, quanto più per il soggetto che
deve decidere è difficile avere una rapida percezione dei fatti aziendali.
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La formazione del risultato di esercizio
 La più importante e riconosciuta finalità del sistema contabile è quella
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di consentire di determinare il risultato dell’esercizio.
Convenzionalmente l’esercizio dura 12 mesi e di solito coincide con
l’anno solare.
Al 31 dicembre, quindi, il sistema contabile consente di “scattare” una
fotografia con i saldi progressivi (a partire dal 1° gennaio) del “conto
economico”: ricavi e costi che, per differenza, determinano il risultato
(utile o perdita) maturato nei 12 mesi.
Il risultato di esercizio viene formato a seguito di una serie di
valutazioni e di rettifiche che consentono di stabilire con (ragionevole)
certezza i ricavi ed i costi di competenza di un determinato esercizio.
Sulla base del risultato di bilancio, con gli assestamenti previsti dalle
norme fiscali, si procede alla determinazione del reddito imponibile e
del carico di imposte e contributi dell’esercizio.
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Il bilancio di esercizio e la valenza informativa verso i terzi
 Alla stessa data in cui formiamo il “risultato economico di esercizio”,
scattiamo anche la fotografia dello stato (o situazione) patrimoniale: la
situazione delle partite attive e passive e, per differenza, del patrimonio
netto dell’impresa, che troveremo variato, in più o in meno rispetto ai
12 mesi precedenti, proprio del risultato economico.
 La situazione patrimoniale ci consente di verificare l’andamento nel
tempo degli impieghi (attivo):
Immobilizzazioni - Scorte - Crediti a breve / medio / lungo termine Disponibilità liquide
 E delle fonti che hanno consentito quegli impieghi (passivo e
patrimonio netto):
Debiti di fornitura - Debiti di finanziamento - Apporti di capitale
proprio
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Il bilancio di esercizio e la valenza informativa verso i terzi
 Il bilancio di esercizio esplica una funzione “pubblicistica”
nei confronti di una pluralità di soggetti:
– Soci (apportatori di capitali non coinvolti nella gestione
dell’impresa)
– Fornitori (in quanto finanziatori dell’impresa, viste le normali
dilazioni di pagamento in uso); ma anche Clienti (che possono
valutare il vostro grado di solidità e affidabilità)
– Sistema bancario (in quanto erogatore di credito)
– Erario (per il controllo degli adempimenti fiscali obbligatori)
– Imprese concorrenti ………
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Il bilancio di esercizio e la valenza informativa verso i terzi
 Il bilancio di esercizio esplica soprattutto una funzione
informativa “interna”:
L’imprenditore deve essere costantemente a conoscenza
dell’andamento della sua gestione e deve “scattare la fotografia”
tanto più spesso quanto più articolati sono i rapporti che vengono a
realizzarsi con l’attività svolta, per verificare in particolare:
– Che le scorte abbiano la giusta rotazione e non tendano ad
immobilizzarsi
– Che i crediti ed i debiti siano puntualmente onorati
– Che non si creino situazioni di tensione finanziaria
– Che la remunerazione dell’attività ne giustifichi la sussistenza
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