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eta di cesare - S. Giuseppe De Merode
L’ETA’ DI CESARE E’ chiamata così perché • la figura di Cesare domina dal 60 a. C. (primo triumvirato) al 44 a. C., anno della sua morte • anche nel campo culturale fu esponente di rilievo e con lui dovettero fare i conti gli altri eminenti letterati dell’epoca: Catullo, Cicerone, Varrone, Sallustio Quadro politico • Optimates = conservatori. Difendevano gli interessi e i privilegi dei ceti più elevati. Attaccamento alla tradizione e alla legalità repubblicana • Populares = “democratici”, esclusi o ai margini della gestione del potere. Avvertono la necessità di modificare l’assetto politico e costituzionale SITUAZIONE • Solo i cittadini gestivano il potere • Sistema delle magistrature annuali: impediva un assetto stabile e la formazione di funzionari efficienti, favoriva i soprusi e gli arricchimenti privati • Il reclutamento dell’esercito non era più efficiente TRASFORMAZIONI ECONOMICHE • Avanzamento dei negotiatores: commercianti, finanzieri • Arricchimento dei “publicani”, che avevano l’appalto della riscossione delle imposte • Entrambi appartenevano alla classe degli equites • I proprietari terrieri, grazie alla crescita della manodopera servile, avevano messo in crisi la piccola e media proprietà agricola • Si era perciò accresciuta a dismisura la folla dei nullatenenti che si erano trasferiti in città, formando una massa pericolosa di proletariato urbano LOTTE DEI POPOLARES I programmi prevedevano: • Riforme agrarie, per la redistribuzione dell’ager publicus • Fondazione di colonie • Leggi per la distribuzione gratuita di grano • Cancellazione o riduzione dei debiti • Ricerca dell’appoggio degli Italici (che ottennero la cittadinanza solo dopo la guerra sociale: 90-88 a. C.) Episodi di violenza: morte di Tiberio e Gaio Gracco e di altri tribuni della plebe (Saturnino, Livio Druso) Riforme militari di Mario • Reclutamento volontario e retribuito • Afflusso di proletari e contadini poveri, per ottenere il soldo militare e l’assegnazione di terre al congedo • Si formano perciò eserciti professionali, i cui membri giuravano fedeltà ai generali • Ciò fu un incentivo per avventure militari esterne ed anche per tentativi di colpi di Stato (guerre civili) Principali avvenimenti • 88 a. C.: Silla entra con l’esercito a Roma, uccisione di Mario • 82-78 a. C.: dittatura di Silla: proscrizioni • 80-72 a. C.: ribellione di Sertorio in Spagna • 73-71 a.C.: ribellione degli schiavi (Spartaco) • 67 a. C.: guerra contro i pirati (Pompeo) • 66-63 a. C.: guerra contro Mitridate, conquiste in Oriente (Pompeo) • 63 a.C.: congiura di Catilina • 60 a.C.: 1° triumvirato tra Cesare, Pompeo e Crasso • 59 a.C.: consolato di Cesare • 58-50 a. C.: conquista della Gallia (Cesare) • 53 a.C.: disfatta di Crasso a Carre • 49-45 a. C.: guerra civile tra Cesare e Pompeo • Idi di marzo 44 a. C.: uccisione di Cesare Crisi dei valori tradizionali • Dedizione alla patria e al bene comune • Subordinazione del singolo alla collettività (individualismo) • Crisi religiosa con i suoi miti ed antropomorfismi (utilità praticopolitica) Diffusione delle filosofie: Epicureismo • Concezione materialistica e razionalistica • Negava ogni partecipazione degli dei nelle vicende umane • Consigliava l’astensione dalle cariche pubbliche e il “vivi nascosto” • Due maestri: Sirone e Filodemo • Epicurei famosi: Virgilio, Orazio, Cesare Cassio, Attico • Poeta dell’epicureismo: Lucrezio • Il nemico più illustre: Cicerone • Principio base: la felicità consiste nel piacere Stoicismo • Coerente interpretazione della realtà fisica ed umana • Storia più articolata: antico-medio-terzo stoicismo • Principio base: la felicità consiste nel possesso della virtù • Esorta d un fermo impegno morale e politico per il bene comune • Concezione fatalistica e provvidenzialistica • Dio è immanente al mondo, si identifica col Logos, la ragione • Strumento per il raggiungimento della felicità: l’apatia • Svaluta la vita, in certi casi consiglia il suicidio come liberazione • Maestro: Panezio •Stoici famosi: Catone Uticense, Bruto • Consonanze fra etica stoica e mos maiorum: austerità,distacco dai piaceri e dalle ricchezze, intransigenza nei principi