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Mentalizzazione - Dipartimento di Psicologia
Ipotesi di Liotti (1995) CC/U – MOI multipli e non integrati MOI- rapp. Sé-altro Metafora: triangolo drammatico B. Percepisce sé e caregiver secondo modalità diverse in successioni: Persecutore-vittima-salvatore Causa della paura- altro persecutore Sé vittima Sé salvatore Altro che ha paura quando si avvicina (debole e indifeso) Sé persecutore (causa dello spavento) Sé indifeso (da fonte esterna alla fig.attacc) transfert Configurazioni che si ripresenteranno in terapia: Sé vittima-terapeuta salvatore Sé vittima –terapeuta persecutore Sé e terapeuta vittime Sé persecutore del terapeuta impotente Sé salvatore -terapeuta fragile Implicazioni per la psicoterapia Terapia con soggetti DD: -attenzione alle configurazioni interpersonali (passate e presenti)- non solo a rielaborazione ricordi traumatici e sintomi dissoc. Lavoro sulla relazione con il terapeuta- alleanza terapeutica e sicurezza- il trauma work è secondario Pensare le ‘ emozioni + capacità di pensiero affettivamente saturo Mentalizzazione’ Funzione interpersonale: dare senso e quindi anticipare le azioni in nei termini di: intenzioni, emozioni, desideri, credenze (nei termini di stati mentali piuttosto che proprietà fisiche) Funzione intrapersonale: espressione all’esperienza soggettiva, conoscenza di sé e regolazione degli affetti Rodin “il pensatore” Modello di Fonagy et al. La capacità di interpretare il comportamento umano richiede: Intentional stance (Dennett, 1987)vs fisica e di disegno; -per Fonagy et al., si basa sull’abilità biologicamente data “funzione interpretativa interpersonale” che interpreta il comportamento dell’altro in termini ‘psicologici’ La funzione materna di contenimento/ rispecchiamento/rêverie Winni: holding (contenimento- per giungere all’integrazione) Bion: m. contenitore degli elementi β m. elabora- /’detossifica’ il contenuto- ma introietta anche la funzione α materna ‘capacità di mentalizzare’– operazionalizzata in Funzione riflessiva (Fonagy et al.) Modello di Fonagy et al. Winni (1967): “Che cosa vede il lattante quando guarda il volto materno? Suggerisco che, di solito, ciò che vede e se stessi. In altre parole, la madre guarda il lattante e il suo aspetto ha a che fare con ciò che vede” (trad. mia) Rispecchiamento materno = relativa ugualianza = relativa differenza Ogden (1992): Funzione Interpretativa Interpersonale Richiede per il suo sviluppo il dispiegamento all’interno di una prossimità alla figura di attaccamento; FII = a MOI (codifica rappresentazioni dell’esperienza: contenuti) e un meccanismo per l’elaborazione e l’interpretazione di nuove esperienze relazionali Perché mentalizzare? Le azioni acquisiscono senso e diventano prevedibili Promuove e sostiene un attaccamento sicuro (e non vice-versa) Permette di distinguere fra apparenza e realtà (‘mamma è ostile perché…’) Facilita la comunicazione (tenere presente il punto di vista dell’altro) Media lo stabilirsi di legami tra mondi esterni e interni- altri come esseri e non cose concrete (cfr. BL) Capacità di mentalizzare-FR e metacognizione Estensione della concettualizzazione di Main: la capacità di narrare esperienze passate in modo cooperativo e coerente e l’aspetto fondamentale della sicurezza adulta, ed è anche la componente più predittiva della sicurezza del b. L’intervista coerente= credibile prive di distorsione, contraddizioni o deragliamenti del discorso; il soggetto collabora con l’intervistatore- il sogg. è consapevole di pensare e comunicare con l’altro. Esperienze negative vengono trattate con insight e senso dell’umorismo- il sogg. è in grado di fare un passo indietro, considerare i propri processi cognitivi come oggetti di riflessione. La metacognizione riflette un processo di costruzione attuale ‘in linea’- le narrazioni sono succinte ma esaustive, credibili e chiare al di là del contenuto (pos. o neg) e rilevanti (massime di Grice); Main suggerisce: La coerenza riflette la presenza di un MOI coerente che permette l’integrazione delle informazioni e i ricordi relativi all’attaccamento; Le esperienze sono coscienti, quindi prive di distorsioni difensive; Invece le distorsioni e incoerenze sono le manifestazioni linguistiche di MOI multipli e incoerenti; Coerenza della narrazione Le massime di Grice 1) qualità= avere ‘prove’ di ciò che si sostiene (violazione:es.contraddizioni o oscillazioni: “era positivo, ma era negativo, a dire ilvero era positivo) 2) Quantità- succinti ma completi 3) Relazione-rilevanza (tempo o persona sbagliata) 4) Modo: chiarezza e ordine (uso di non parole, gergo, lapsus) metacognizione Riconoscere le distinzione fra: -realtà-apparenza- ciò che sembra non è sempre così Diversità rappresentazionale: la stessa esperienza può apparire diversa a persone diverse Cambiamenti rappresentazionali: nel tempo Incoerenza Si manifesta ad es., nelle inconsistenze, contraddizioni, lapsus, irrilevanze- sono tentativi di contenere esperienze non integrate e regolate = operazionalizzaione dell’ascolto clinico Cambiamenti di voce, irruzioni di elementi nella narrazione- indicatori delle difese o di intrusioni di elementi- ciò che può essere narrato-condiviso Fonagy et al. La funzione riflessiva si riferisce al processo che sta alla base della capacità di percepire e comprendere se stessi e gli altri nei termini di stati mentali; La capacità materna di comprendere i propri stati interni e quelli del figlio crea una rappresentazione del b. come essere intenzionale- un essere in grado di avere intenzioni, desideri, credenze… Come in Winnicott e Bion: -la rappresentazioni materna di sé come essere intenzionale costituisce il nucleo del sé – attribuisce un significato al vissuto del b. Le emozioni del b. acquisiscono un significato, sono contenute in quanto percepite come dotate di sensocome una comunicazione coerente e organizzata Come si sviluppa la FR? L’inizio: rispecchiamento materno(ri-rappresentare) (Fonagy et al., 2002,2005) Sé psicologico (rapp 2° ordine) Rapp dello stato del sé ______________ connessione simbolica dello stato interno Sé fisico: Rapp 1arie Rispecchiamento Facialevocale Sé in stato di arousal Fisiologica-viscerale segnala (paura) B M Deviazione 1(es. M preoccupata) non ‘marcato’- troppo reale Paura materna Espressione paura Escalation Panico materno Risonanza Sé in stato di arousal fisiologico-viscerale (paura) seganla (paura del b. ) DEVIAZIONE Tipo 1 1)rispecchiamento preciso ma non marcato: -genitore funziona secondo la modalità di equivalenza psichica (es., panico concreto quando b. è angosciato) -escalation degli affetti- mancano confini sé-altro -non stabilite rappresentazioni Di 2° ordine -l’affetto viene ‘distribuito al genitore ‘la fuori’ e non elaborato Deviation 2: m. evitante: marca ma manca congruenza con esperienza del b. Sé psicologico rappresentazioni di sé Come felice rappresentazioni 2° ordine Rispecchiamento incongruente ______________ Sé fisico rappresentazioni 1arie Sé in stato di arousal fisiologico-viscerale Bpaura segnala M. Deviazione 2: 1)rispecchiamento incongruente ma marcato es. M. funziona secondo modalità del ‘far finta’: - stato del sé sconnesso dal genitore e attribuito al sé; -rappresentazioni interne non corrispondono alla realtà interna : rappresentazioni 2arie distorte da difese- questo falso-sé Se i legami precoci sono non-ottimali Pattern di attaccamento poco adattativi & mina lo sviluppo della capacità di elaborare informazione relativa a stati mentali Vulnerabilità biologiche (es., deficit d’attenzione) I processi e meccanismi di controllo che contribuiscono allo svil. della FII 1) dare nome e comprendere gli affetti 2)la regolazione dell’arousal 3) il controllo intenzionale 4) lo sviluppo della capacità di mentalizzare La valutazione della FR -sull’AAI Domande che permettono di mostrare FR Es. cosa facevi quando eri angosciato da b? Domande che esigono FR: Es. Perché pensi che i tuoi genitori si siano comportati come hai descritto? Pensi che le tue esperienze infantili ti abbiano influenzate? Ti sei mai sentito rifiutato da b.? Come sono cambiate le tue emozioni rispetto ad allora? I marker della FR 1.Consapevolezza degli stati mentali 2. Sforzo esplicito di cogliere stati mentali che sottendono il comportamento 3. Riconoscimento degli aspetti evolutivi degli stati mentali 4. Stati mentali rispetto all’intervistatore 1.Consapevolezza degli stati mentali In sé e altri es., opacità degli sm (credo che mia madre fosse, ma non sono sicura che si sentisse cos’), differenza fra ciò che appare e realtà; (mia madre si comportava così, ma credo che forse si sentisse…;) limiti nella comprensione di sé o altri; la natura difensiva di sm (si tende a bloccare le cose che rendono infelici); 2. Sforzo esplicito di cogliere stati mentali che sottendono il comportamento Creare nessi fra comportamenti e sm Es. attribuire sm a sé e altri in modo plausibile Affetti non necessariamente sono legati agli aspetti osservabili (trovo difficile fare..ma è solo perché al momento sono un po’ infelice); Riconoscere prospettive diverse (sé e altri, o persone diverse); Riconoscere come si viene percepiti dagli altri; 3. Riconoscimento degli aspetti evolutivi degli stati mentali Es., avere una prospettiva intergenerazionale (es., mia madre si comportava così perché credo che a sua volta i suoi…); Cambiamenti dovuti a momenti evolutivi diversi (quando eravamo piccoli era…ma poi quando siamo cresciuti..); Rivedere pensieri o emozioni infantili alla luce del presente; Riconoscere dinamiche familiari; 4. Stati mentali rispetto all’intervistatore “può sembrarle strano ma...” Non dare per scontato che l’altro sappia Sintonizzazione affettiva con l’intervistatore (per es. discussione di abusi, lutti, “mi dispiace, non deve essere gradevole ascoltare…”); Non sono FR Frasi fatte “ero un figlio edipico” Riferimenti alla personalità in assenza di sm Diagnosi “mia madre era così perché era una depressa” Esempi di basso o negativo FR Rifiuto aggressivo della FR- perché si sono comportati così? “dimmelo tu, sei tu lo psicologo” Fr inappropriata, bizzarra o non-integrata “credo che la cosa che mi fa sentire così, la cosa che mi ha fatto sentire proprio rifiutato è che mi ha allattato, ma non mia sorella”; Diniego della FR: rifiuto? Non so, non saprei dire”; Esempi di basso o negativo FR Spiegazioni sociologiche, spiegazioni fisiche (per il suo problema alla caviglia); ero il figlio più piccolo (anche se plausibile); RF distorta o egocentrica “si sono separati a causa mia”; formulazioni semplicistiche cliché Iper-analitici:”Ahm era ahm, … credo che fossimo, fossimo ciò che di solito viene chiamata una famiglia disfunzionale. Soddisfacevamo tutti I …I criteri per la famiglia disfunzionale…” FR limitata o negativa Non è chiaro il significato del avere una FR limitata Ipotesi sono: 1) interferenze con il FR che funzionano in modo difensivo- riflette mancanze durante lo sviluppo, conflitti o limiti dell’ambiente psicosociale; 2) la mancanza può essere legata a un funzionamento di personalità relativamente stabile o disturbi es. paranoide- mancanza legato al disturbo FR e psicoterapia Molte forme terapeutiche (φA, dialett.comport.,ter.cogA) comportano: 1) Stabilire relazione (attacc) 2) Per creare contesto interpersonale per comprendere stati mentali 3) Più o meno implicitamente creare un setting in cui il terapeuta riconosce il sé intenzionale del paziente e viene riconosciuto dal paziente L’effetto del trauma in generale -distorce la mentalizzazione Se la mentalizzazione già compromessa: collasso -b abusati- difficoltà nell’apprendere parole legate a stati mentali (Beeghly &Cicchetti, 1994); -b. con storie di abusi sessuali bassi livelli di mentalizzazione; -75% avevano elevati punteggi scale dissociaziazione; Ma solo 20% elevati punteggi su scale mentalizzazione (Normandin et al., 2002); Caregiver Trauma: 2 adattamenti possibili Evitare stati mentali: - Evitare l’ostilità del m. - focus sul mondo esterno; Mentalizzazione iperattiva, sterile -monitorare madre abusiva a spese della comprensione di sé Molly Capacità di mentalizzare va storta Momenti di grave arousal: perduta (Sandler) e.g. flashbacks dopo trauma ricordi esperiti come reali equivalenza psichica= (stato interno= realtà) Dissociazione(non sta accadendo) = la realtà non connessa all’esperienza della realtà (stato mentale), Spesso: oscillazione fra i due stati Esempio: pazienti BL- abusi- inibizione difensiva della FR Con altri: scissioni e IP Sé: vuoto o stati del sé caotici- (difficoltà a descriversi in termini di emozioni e pensieri); assenza di rappresentazioni secondarie Acting out- azione prende il posto del pensiero (tensione- autodistruttività); Impulsività: mancanza di simbolizzazione delle emozioni; che ha fatto piuttosto che intenzionalità