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Il saggio breve e l`articolo di giornale

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Il saggio breve e l`articolo di giornale
Associazione Stampa Italiana Scolastica
Roccapiemonte, Liceo Scientifico Statale
“B. Rescigno”, 31/1 – 4/2/2006
Il saggio breve e
l’articolo di giornale
Rinaldo Anastasi
“Il giornale:
mezzo di elevazione sociale”
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Il saggio breve o scrittura documentata è uno dei generi
testuali previsti dal regolamento dei nuovi esami di Stato
per la scuola secondaria superiore (D.M. 18 settembre
1998, n. 356), il quale al punto b dell’art. 1 prospetta lo
“sviluppo di un argomento scelto dal candidato tra quelli
proposti all’interno di grandi ambiti di riferimento storicopolitico, socio-economico, artistico-letterario, tecnicoscientifico. L’argomento può essere svolto in una forma
scelta dal candidato tra modelli di scrittura diversi: saggio
breve, relazione, articolo di giornale, intervista, lettera.
Fino allo scorso anno scolastico le forme di scrittura da
utilizzarsi da parte del candidato sono state quelle del
saggio breve o dell’articolo di giornale”.
2
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Il saggio breve
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006

Reale

perché utilizzata anche al di fuori
della scuola;

Argomentata

in quanto si adducono argomenti a
favore e contrari;

Critica

poiché esprime un giudizio.

per il fatto che deve essere svolta
con un determinato numero di
parole, righe o colonne entro una
banda di oscillazione min/max;

3
In forma sintetica
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Il saggio breve non è un tema ma
un’esposizione:
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Dati
Notizie
Tabelle Imma
-gini
Versi
4
Gra
fi-ci
Citazioni
Brani
Documenti
ma un dossier
di documentazione dal
quale bisogna
estrapolare la
propria
traccia.
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Il saggio breve non propone una
traccia di svolgimento come nel tema,
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Il dossier di documentazione
Notizie
Tabelle Imma
-gini
Versi
Gra
fi-ci
Citazioni
Brani
Documenti
Se lo si ritiene opportuno, il
dossier può essere arricchito
con il bagaglio delle proprie
conoscenze personali.
5
Il dossier ha l’obiettivo di
stimolare le conoscenze dei
candidati e le loro attitudini
critiche. La scrittura documentata
non è una semplice manipolazione
dei contenuti del dossier, ma
un’elaborazione in cui si tende a
dimostrare qualche cosa a partire
dalla realtà (dati e informazioni),
da ciò che hanno detto e pensato
gli altri (citazioni) e da quello che
si è studiato o sperimentato.
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Dati
Se la tesi di laurea in
relazione alle fonti o alla
bibliografia è un saggio,
6
una rapida elaborazione in
relazione ad un dossier o a dei
documenti è un saggio breve.
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006




Lo scopo;
La collocazione;
La tipologia;
La destinazione.
Sulla loro base saranno definiti il
registro linguistico, il lavoro sulle
fonti, sulla progettazione e sulla
stesura e l’elaborazione effettiva
ancorata alla realtà.
Scopo, collocazione, tipologia e destinazione non sono
solo delle “consegne”, ma elementi che determinano lo
stile e il registro linguistico.
7
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Nel saggio breve bisogna indicare:
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
l’estensione
e il tempo massimo.
8
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Criteri concreti e verificabili sono:
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
9

Sviluppa l’argomento in forma di “saggio breve”, utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano.

Interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa
base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con
opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di
studio.

Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e
ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialista,
fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di
argomento culturale, altro).

Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in
paragrafi cui potrai dare, eventualmente, uno specifico titolo.

Non superate le quattro o cinque colonne di metà di foglio
protocollo.
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Le consegne
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006



10
collocazione e destinazione editoriale: il saggio breve in una
tipica rivista di cultura (specialistica o no); l‘articolo di giornale
in un giornale o periodico ad alta frequenza e tiratura, che mira
alla informazione del grande pubblico e alla "divulgazione" di
temi, talvolta anche specialistici;
argomento da sviluppare generalmente riferito a fatti, eventi o
fenomeni determinati che contiene in sé, sia pure in misura
minima, una impostazione problematica. Essa è comunque
sempre accompagnata da un corredo di ulteriori indicazioni,
necessarie perché sia possibile trattare l'argomento in una delle
due forme testuali previste;
estensione: non più di 5 colonne di foglio protocollo per il
"saggio breve" e non più di 4 colonne per "l'articolo di giornale".
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Caratteri comuni al saggio breve e all‘articolo
di giornale (dalle indicazioni del Ministero):
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
11

dossier di documentazione , accompagnato da breve citazione
delle fonti, con lo scopo di attivare le attitudini critiche e le
conoscenze pregresse possedute dallo studente;

registro linguistico che, pur risentendo delle scelte peculiari
dell'autore, deve connotarsi per il carattere argomentativo della
trattazione e includere utilmente anche termini tecnici, purché
appropriati ed eventualmente spiegati.
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Indicazioni per la redazione del saggio breve
(dalle indicazioni del Ministero):
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006





12
tipo di "giornale“, o tutt'al più settimanale non
necessariamente esistente, sul quale si ipotizza la
pubblicazione;
collocazione: prima pagina, pagine di cronaca estera o di
cronaca nazionale, pagine dedicate a fatti di politica, di
costume, di economia, alla scienza, alla cultura, agli
spettacoli, allo sport, alla cronaca cittadina;
registro linguistico coerente con il tipo di destinazione;
titolazione, anche con articolazione in più parti, caratterizzate
anche tipograficamente;
Attualità dell’argomento, resa anche con riferimenti
immaginari o abbastanza realistici.
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Indicazioni per la redazione dell’articolo di
giornale (dalle indicazioni del Ministero):
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Differenze con l’articolo di giornale
Sviluppa l’argomento in forma di
«saggio breve» utilizzando i documenti e
i dati che lo corredano.

Interpreta e confronta i documenti e i
dati forniti e su questa base svolgi,
argomentandola, la tua trattazione,
anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.

Da’ al saggio un titolo coerente con la
tua trattazione e ipotizzane una
destinazione editoriale (rivista
specialista, fascicolo scolastico di
ricerca e documentazione, rassegna di
argomento culturale, altro).

Se lo ritieni, organizza la trattazione
suddividendola in paragrafi cui potrai
dare, eventualmente, uno specifico titolo.

Non superate le quattro o cinque
colonne di metà di foglio protocollo.
13

Sviluppa l’argomento in forma di
«articolo di giornale» utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano.

Se scegli la forma dell’«articolo di
giornale», individua nei documenti e nei
dati forniti uno o più elementi che ti
sembrano rilevanti e costruisci su di essi
il tuo «pezzo».

Da’ all’articolo un titolo appropriato ed
indica il tipo di giornale sul quale ne
ipotizzi la pubblicazione (quotidiano,
rivista divulgativa, giornale scolastico,
altro).

Per attualizzare l’argomento, puoi
riferirti a circostanze immaginarie o
reali (mostre, anniversari, convegni o
eventi di rilievo).

Non superare le quattro o cinque
colonne di metà di foglio protocollo.
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"

"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006










14
Lettura ed analisi delle consegne e dell’argomento;
Interpretazione e confronto dei documenti;
Raccolta delle idee anche in relazione ai documenti;
Definizione della tesi e degli argomenti;
Collocazione del testo;
Programmazione della scaletta;
Prima stesura del testo;
Redazione definitiva;
Titolazione del testo;
Rilettura.
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Operazioni da compiere prima
dello svolgimento:
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006

L’enumerazione, cioè l’esposizione ordinata di una serie di
cose, come in questo caso;

L’ordine cronologico degli avvenimenti;

Il rapporto di paragone o contrasto: tesi analoghe o
contrarie;

Il rapporto causa e effetto: da un fenomeno alle
conseguenze;

L’astrazione e la generalizzazione o l’esemplificazione: da
un serie di dati agli elementi storici comuni o viceversa;

Il raffronto con la propria od altrui esperienza;

La scomposizione di un dato in unità minori per l’analisi
particolareggiata.
15
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Tecniche per presentare le informazioni
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Tipi di ragionamento per sostenere la tesi

“Ragionamento deduttivo: parte da principi generali, da

Ragionamento induttivo: parte dall’osservazione di casi
particolari e cerca di ricavarne leggi valide in generale. La validità
di questo tipo di ragionamento è condizionata dalla qualità e
quantità di casi osservati.

Ragionamento abduttivo: si basa sull’osservazione di casi, come
il metodo induttivo, ma, in mancanza di un gran numero di
esempi, si affida a pochi indizi.

Ragionamento analogico: si basa sul confronto tra una situazione
nota ed una situazione ignota, che si suppone simile alla prima”1.
161. E. Degl’Innocenti, Le prove del Nuovo Esame di Stato, Paravia, Torino, 1999, pag. 64.
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
premesse presumibilmente condivise o da assiomi definiti e,
attraverso una serie di deduzioni, giunge a conclusioni
indiscutibili. Caratteristica del ragionamento deduttivo è la forma
ipotetica se… allora.
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
17

Introduzione, enunciazione o
presentazione dell’argomento;

Elaborazione, svolgimento,
argomentazioni o esposizione dei
contenuti.

Conseguenze o conclusioni.
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Scaletta per il saggio breve
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006








18
Anticipatrice della tesi e delle
conclusioni;
Riassuntiva degli argomenti che
si svolgeranno;
Autorevole con citazione
celebre;
Autorevole con citazione da
dossier;
Autorevole con episodio
storico;
Accattivante per guadagnarsi il
consenso;
Interrogativa per coinvolgere il
lettore sulle questioni che
saranno trattate nei contenuti;
Una via di mezzo di alcuni dei
punti sopra esposti.
Conclusione








Affermativa delle conclusioni
con ripresa della tesi;
Riassuntiva;
Autorevole con citazione
celebre;
Autorevole con citazione da
dossier;
Autorevole con episodio
storico;
Accattivante per guadagnarsi
il consenso;
Interrogativa per coinvolgere
di più il lettore;
Una via di mezzo di alcuni
dei punti sopra esposti.
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Introduzione
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
1998-99
ARGOMENTO:
Poeti e letterati di fronte alla "grande guerra"
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
gesto distruttore dei liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna."
MANIFESTO DEL FUTURISMO, "Le Figaro", 1909
"Edizione della sera! Della sera! Della sera!
Italia! Germania! Austria!"
E sulla piazza, lugubremente listata di nero,
si effuse un rigagnolo di sangue purpureo!
Un caffè infranse il proprio muso a sangue,
imporporato da un grido ferino:
"Il veleno del sangue nei giuochi del Reno!
I tuoni degli obici sul marmo di Roma!"
Dal cielo lacerato contro gli aculei delle baionette
gocciolavano lacrime di stelle come farina in uno staccio
e la pietà, schiacciata dalle suole, strillava:
"Ah, lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi! …"
Vladimir MAJAKOVSKIJ, 1914
20
[...] siamo troppi. La guerra è un'operazione malthusiana. C'è un di troppo di qua e un di troppo di
là che si premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia
meno bocche intorno alla stessa tavola. E leva di torno un'infinità di uomini che vivevano perché
erano nati; che mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e maledicevano il lavoro
senza il coraggio di rifiutar la vita [...].
Fra le tante migliaia di carogne abbracciate nella morte e non più diverse che nel colore dei panni,
quanti saranno, non dico da piangere, ma da rammentare? Ci metterei la testa che non arrivino ai
diti delle mani e dei piedi messi insieme [...].
Giovanni PAPINI, Amiamo la guerra, in "Lacerba", II, 20, 1914
Documenti
"Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo -, il militarismo, il patriottismo, il
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
[...] Accesa è tuttavia l'immensa chiusa fornace, o gente nostra, o fratelli: e che accesa
resti vuole il nostro Genio, e che il fuoco ansi e che il fuoco fatichi sinché tutto il
metallo si strugga, sinché la colata sia pronta, sinché l'urto del ferro apra il varco al
sangue rovente della resurrezione [...].
Gabriele D'ANNUNZIO, Sagra dei Mille dal Discorso tenuto a Quarto il
5.5.1915)
21
Documenti
È una vecchia lezione! La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è
quello solo; accanto agli altri, che sono stati e che saranno: non vi aggiunge; non vi toglie
nulla. Non cambia nulla, assolutamente, nel mondo. Neanche la letteratura: [...].
Sempre lo stesso ritornello: la guerra non cambia niente. Non migliora, non redime, non
cancella: per sé sola. Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati. In questo mondo,
che non conosce più la grazia.
Il cuore dura fatica ad ammetterlo. Vorremmo che quelli che hanno faticato; sofferto, resistito
per una causa che è sempre santa, quando fa soffrire, uscissero dalla prova come quasi da un
lavacro: più duri, tutti. E quelli che muoiono, almeno quelli, che fossero ingranditi, santificati:
senza macchia e senza colpa.
E poi no. Né il sacrificio né la morte aggiungono nulla a una vita, a un'opera, a un'eredità [...].
Che cosa è che cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage:
quando i morti e i feriti, i torturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle, e l'erba
sopra sarà tenera lucida nuova, piena di silenzio e di lusso al sole della primavera che è
sempre la stessa? [...].
Renato SERRA, Esame di coscienza di un letterato, in "La Voce", 30.4.1915
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
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Documenti
"Guerra! Quale senso di purificazione, di liberazione, di immane speranza ci pervase
allora![...]. Era la guerra di per se stessa a entusiasmare i poeti, la guerra quale calamità, quale
necessità morale.
Era l'inaudito, potente e passionale serrarsi della nazione nella volontà di una prova estrema,
una volontà, una radicale risolutezza quale la storia dei popoli sino allora forse non aveva
conosciuto. [...].
La vittoria della Germania sarà un paradosso, anzi un miracolo, una vittoria dell'anima sulla
maggioranza. La fede in essa va contro la ragione. [...]. L'anima tedesca è troppo profonda
perché la civilizzazione divenga per essa il concetto più sublime. La corruzione o il disordine
dell'imborghesimento le sembrano un ridicolo orrore. [...].
Non è la pace appunto l'elemento della corruzione civile, corruzione che le appare divertente e
spregevole al tempo stesso?".
Thomas MANN, Pensieri di guerra, novembre 1914, in "Scritti storici e politici", trad.
it. Milano, 1957
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Esempio di saggio breve (ambito artistico-letterario agli
esami di Stato 1998/99): “Poeti e letterati di fronte alla
«grande guerra»”.
DESTINAZIONE EDITORIALE:
Settimanale di attualità, cultura, storia…
del tipo “SPECCHIO DELLA STAMPA”
23
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
TITOLO: Il selvaggio pontificale
dell’imperialismo.
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Orripilante è la guerra, per chi perde e per chi
vince, è “rossa neve in brandelli succosi di carne umana”,
scrive Vladimir Vladìmirovic Majakovskij, per il più
forte è “vittoria-assassina”, è notte “lugubremente listata
di nero”.
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Introduzione che è una via di mezzo tra l’affermazione che anticipa la tesi e la
citazione letteraria con l’aggiunta di espressioni fuori dossier
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Quando con il pretesto formale dell’assassinio
dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo a
Sarajevo, il 28 giugno 1914, scoppiò la prima guerra
mondiale, poeti e letterati esultarono perché l’avevano
glorificata come “sola igiene del mondo” per
l’accelerazione del divenire (Filippo Tommaso
Marinetti), come “un’operazione malthusiana” per la
selezione naturale dell’andamento demografico
(Giovanni Papini), come “urto del ferro [che apre] il
varco al sangue rovente della resurrezione” (Gabriele
D’Annunzio).
25
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Presentazione di informazioni da dossier con la tecnica del rapporto di
paragone tra tesi analoghe.
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
26
Certo, non tutti la pensavano alla stessa maniera
ed ecco “La Voce” di Renato Serra a dire che “la
guerra non cambia niente” e beve “il sangue di tanta
strage”, ma va combattuta lo stesso per avere
risposte sul perché di tutte le divisioni; i “Pensieri di
guerra” di Thomas Mann a ricordare che la
purificazione e la liberazione attraverso la guerra
sono un’immane speranza, necessaria per
salvaguardare la cultura della Germania; e “Al di
sopra della mischia”, Romain Rolland a chiedere
agli intellettuali di ubbidire alla loro coscienza più
che alle leggi dello Stato, poiché la guerra è un
assassinio di massa ordinato dai Governi.
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Presentazione di informazioni da dossier e no con la tecnica del rapporto di
paragone e contrasto: paragone in questo capoverso; contrasto con quello
precedente. L’ultima posizione è diversa dalle due che la precedono.
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
La guerra scoppiò: gli Imperi centrali (Austria,
Germania, Turchia e Bulgaria) si scontrarono in
un’immane carneficina contro gli alleati dell’Intesa
(Francia, Inghilterra, Russia, Belgio, Italia, Serbia,
Montenegro, Giappone, Romania, Stati Uniti…).
27
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Brevissima presentazione della guerra
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Quella che doveva essere un guerra breve, prima che finisse il
1914, sprofondò nel fango delle trincee e dopo gli orrendi macelli
della battaglia di Verdun, definita dallo storico inglese Liddel Hart
“La macchina tritacarne” (febbraio - dicembre 1916: quasi
seicentomila morti), e della battaglia della Somme (luglio –
novembre 1916, oltre un milione di morti), la guerra si trasformò in
guerra di logoramento e si concluse nel 1918, dopo l'uscita della
Russia a causa della Rivoluzione e l'entrata in guerra degli Stati
Uniti (6 aprile 1917), che avvenne soprattutto per paura di perdere,
nel caso di una vittoria tedesca, gli immensi prestiti fatti ai paesi
dell'Intesa. La guerra aveva celebrato, prendendo a prestito un bella
espressione del poeta Lucio Piccolo, il suo “selvaggio pontificale”
nel nome dell’imperialismo, coinvolgendo anche i chierici delle
lettere, coloro i quali, cioè, avevano una coscienza più meditata e
profonda della realtà e degli eventi pubblici.
28
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Definizione della tesi con ragionamento abduttivo: la guerra imperialista come
“macchina tritacarne” e “selvaggio pontificale”, che a livello di coinvolgimento non
aveva risparmiato quasi nessuno, neppure i poeti e i letterari
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Sessantacinque milioni furono gli uomini coinvolti
nel conflitto, otto milioni e mezzo (dieci milioni secondo
altre stime) i caduti, venti milioni i feriti gravi, gli
invalidi e i mutilati, innumerevoli le vittime indirette
della denutrizione, delle malattie infettive e delle
epidemie. Intere zone distrutte, paesi cancellati, famiglie
disperse, truppe costrette al massacro. Perché far festa,
scriveva nel 1918 Benedetto Croce, se l’Italia esce dalla
guerra come da una “grave malattia”, ferita, indebolita e
con centinaia di migliaia di morti?
29
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Gravissime conseguenze della guerra e citazione autorevole per dare risalto
alla tesi ed alle catastrofiche conseguenze della guerra
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
30
Ma ci sono delle scene che pensiamo possano rendere
meglio di ogni altra cosa l’aberrazione della grande guerra e la
susseguente scoperta della vita: quella dei disertori legati come
cani agli alberi ed esposti per punizione e per esempio al fuoco
delle trincee nemiche (“Si sta come / d’autunno / sugli alberi / le
foglie”?, G. Ungaretti - punto interrogativo nostro); quella delle
esecuzioni sommarie di “fratelli” che avevano dimostrato scarso
valore e delle decimazioni per costringere con il terrore a
combattere. “Prendi il fucile e gettalo per terra, / vogliam la
pace”, si cantava a Torino. Intervenne l’esercito: cinquanta morti,
duecento feriti, mille arrestati. “Viva la pace! A casa! A casa!”,
gridavano i fanti a Caporetto. La situazione divenne così grave
che la repressione non bastò più; arrivarono allora le false
promesse delle terre e della partecipazione agli utili delle
imprese, ma i soldati italiani continuarono a cantare sempre più
convinti contro il gran capitale, considerato come l’unico vero
nemico.
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Ripresa e puntualizzazione della tesi con dettagli importanti per avvalorarla:
anche i poeti e molti di coloro che si erano schierati a favore della guerra e vi avevano
partecipato esprimono adesso “l’estrema precarietà della loro condizione” nella
sofferenza e nella disaffezione per la “grande guerra” e scoprono il valore della vita.
Parafrasi di una canzone popolare italiana contro l’imperialismo
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
La guerra per antonomasia si era sviluppata in un
clima di esasperato nazionalismo ed aveva falciato chi
come Renato Serra l’aveva combattuta per angoscia
esistenziale e deluso quanti l’avevano invocata
declamando versi e discorsi.
31
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Prima conclusione: morte e grande delusione
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
“Noi vogliamo glorificare la guerra, il militarismo, il
patriottismo, il gesto distruttore dei liberatori, le belle
idee per cui si muore e il disprezzo della donna”,
scrivevano i futuristi nel 1909. Certo, perché “gli uomini
che muoiono - dice un messaggio dal Vietnam - sono i
figli, gli amanti, i mariti. Una donna può solo perdere in
guerra, mai vincere. E a lei la guerra non dà nessun
brivido di emozione”.1
1. 734 parole, 147 parole, circa, per ogni colonna “di metà di foglio protocollo”; media, grosso
modo, fra le 125, 172 e 178 parole di tre candidati agli esami di Stato 1998/99.
32
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Seconda conclusione accattivante con citazione da dossier e accenno ad
un’altra guerra atroce
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Informazioni essenziali in
un articolo giornalistico
Chi? Che cosa?
Quando?
Come?
Perché?
33
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Dove?
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Struttura di un articolo
Sviluppo
dell’informazione centrale
Chi? Quando?
Dove? Come?
Perché
Motivazione dell’accaduto
Come?
Ulteriori
Informazioni e dettagli
34
Dove? Come?
Perché? Quando?
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Informazione centrale
Chi? Che cosa?
Quando? Dove?
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Occhiello
(per introdurre)
Secondo Ernesto Caffo,
presidente di Telefono Azzurro,
è solo l'ultima delle sindromi che
colpiscono gli adolescenti
Titolo
Adolescenti, dipendenza da sms
nuovo segno di disagio mentale
Sommario
L'allarme dell'Organizzazione mondiale della
sanità: un minore su cinque soffre di disturbi
mentali
(per riassumere)
(La Repubblica, venerdì 5 novembre 2004)
35
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
L’articolo di cronaca
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Che cosa?
Come?
Dove?
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ROMA - Una nuova sindrome fa il suo
esordio e colpisce soprattutto i ragazzi: è
la dipendenza dagli sms, i messaggini
telefonici. Una dipendenza che provoca
irascibilità e disturbi dell'umore, che
conduce alla perdita progressiva del
lessico e alla capacità di parlare. Ragazzi
che si rifugiano in un linguaggio
simbolico e sintetico, che comunicano
attraverso abbreviazioni dimenticando la
parola. L'allarme arriva da Ernesto
Caffo, presidente di Telefono Azzurro
che oggi ha presentato il convegno sui
sistemi di cura in neuropsichiatria
dell'infanzia e adolescenza che si terrà a
Modena dal prossimo 7 novembre.
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Informazione centrale
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Dove?
Che cosa?
Come?
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Fra i giovani c'è oramai anche la
dipendenza da cellulare, computer e
tv - spiega Caffo - Secondo una
recente indagine della Demoskopea,
condotta su 13.360 ragazzi tra i 13 e
i 18 anni in Italia, il 37% è affetto da
dipendenza da cellulari e tv, il 49%
da videogiochi e il 44% da
computer".
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Sviluppo dell’informazione
centrale
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Ulteriori dettagli
38
più note, sono depressione, ansia, bulimia, isolamento,
iperattivismo. Ma ciò che più impressiona sono i numeri:
secondo i dati dell'Unione europea e dell'Organizzazione
mondiale della sanità, un minore su cinque soffre di problemi
mentali. "Il 4% dei ragazzi tra i 12 e i 17 anni soffre di
depressione e molto frequenti sono i casi di disturbi
dell'umore e dell'alimentazione", spiega Caffo. Disturbi che
compaiono già nella preadolescenza, che in alcuni casi si
cronicizzano e "che sono comunque i segnali di malattie che
potranno insorgere nell'età adulta. Un terzo degli adulti
clinicamente depresso - continua il presidente di Telefono
Azzurro - ha infatti avuto episodi di malattia prima dei 21
anni".
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Che
cosa?
Come? Ma la dipendenza dagli sms è l'ultima delle sindromi che
Quando? sempre più spesso colpiscono bambini e adolescenti. Le altre,
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Che cosa?
Come?
Perché?
39
Una mappa delle difficoltà del
mondo giovanile che trova
d'accordo i medici di famiglia. Il
disagio "lo vediamo direttamente nei
bambini visitandoli e ce lo
raccontano i genitori'', conferma Pier
Luigi Tucci, presidente della
Federazione Italiana Medici
Pediatri. La "cura" la suggerisce
Giovanni Bollea, neuropsichiatra
infantile. I genitori, consiglia Bollea,
devono sostenere i loro figli, "dargli
fiducia, alimentare la loro cultura e
valorizzare i loro lati positivi". No,
invece, al permissivismo che può
essere "un boomerang. I figli conclude Bollea - hanno bisogno di
colloquio, ascolto, sostegno".
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Sviluppo dei dettagli
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Motivazione
Ma quali sono i sintomi che devono mettere
in allarme? Nel bambino fino a 10 anni,
chiari segnali di disagio, suggerisce Caffo,
"sono le difficoltà di apprendimento, la
tendenza a isolarsi o all'iperattivismo, che
manifestano l'inadeguatezza o la mancanza
di relazione con gli adulti, la richiesta di
attenzione, insonnia, ansia. Negli
adolescenti invece il disagio mentale si
manifesta con la tendenza alla distruttività, i
disturbi alimentari, l'abuso di alcol e droghe,
rituali e cerimoniali ossessivi come lavarsi
spesso le mani, senso di inferiorità e apatia".
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Che cosa?
Quando?
Come?
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Consigli
Uno scenario allarmante, cui però
non si può dare risposta solo con gli
psicofarmaci."I genitori e gli
insegnanti devono ascoltare bambini
e adolescenti, prima di curarli con
gli psicofarmaci - conclude Caffo ormai prescritti anche quando non
sono necessari".
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Che cosa?
Come?
Perché?
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Informazione centrale
L’ECDL (European Computer Driving
Licence) è la patente europea per l’uso
del computer. Si tratta di un attestato che
certifica la capacità di usare il PC. E’
riconosciuta, oltre che dall’Italia, anche
da Inghilterra, Francia, Portogallo,
Olanda, Norvegia, Irlanda, Austria,
Svizzera, Danimarca, Grecia, Repubblica
Ceca, Slovenia, Estonia, Polonia,
Ungheria, Australia, Canada, Cipro…
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Che cosa?
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Sviluppo dell’informazione centrale
Conviene averla perché è
indispensabile, sia per conoscere
appieno il computer e le sue
potenzialità, sia per studiare o
entrare nel mondo del lavoro!
Dal 2001, addirittura, viene
riconosciuta ufficialmente tra i
titoli di merito nei concorsi
pubblici. Dal 16 marzo 2004
anche la Regione Sicilia l’ha
adottata come certificazione di
riferimento.
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Perché?
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Altre informazioni
Possono conseguirla tutti, senza
limiti di età, né prerequisiti a livello
di titoli di studio: studenti di ogni
ordine di scuola (elementare, media,
superiore, università), docenti,
operai, dirigenti, lavoratori,
impiegati, pensionati…
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Chi?
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
“Motivazione”
Per ottenerla bisogna acquistare una skills card,
che è un tessera individuale, e poi sostenere
sette esami sui seguenti argomenti:
1. concetti di base della tecnologia
dell’informazione;
2. uso del computer e gestione dei file;
3. elaborazione testi;
4. foglio elettronico;
5. basi di dati;
6. strumenti di presentazione;
7. reti informatiche.
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Come?
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Sviluppo della “motivazione”
Sono sette semplici test pratici da
svolgere in 45 minuti, escluso il
primo che è di natura teorica.
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Che cosa?
Come?
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Ulteriori dettagli
Per sostenere i sette esami ci sono tre anni
di tempo dal momento del rilascio della
skills card. La skills card può essere
acquistata presso un qualsiasi centro
accreditato. Il prezzo indicato dall’AICA
(Associazione Italiana per l'Informatica ed
il Calcolo Automatico) per gli utenti finali
è di 51 euro più IVA; per ogni esame il
candidato deve pagare una somma al
centro accreditato presso il quale l'esame è
sostenuto. Il prezzo indicato è di 15 euro
più IVA.
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Quando?
Dove?
Come?
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
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Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», individua
nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti
sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo «pezzo».
Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di
giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico,
altro).
Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze
immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o
eventi di rilievo).
Non superare le quattro o cinque colonne di metà di
foglio protocollo.
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Le consegne
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Tipologia B - REDAZIONE DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
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“Ritornato a Roma dopo la completa conquista della Spagna,
Scipione vu fu accolto con grandi onori. Fu eletto console, sebbene
la legge stabilisse che occorreva avere almeno 42 anni, ed egli non
ne aveva ancora 30. Scipione chiese allora di portare la guerra in
Africa per mettere in pericolo Cartagine e costringere Annibale a
lasciare l’Italia. Nel Senato v’era però un partito che voleva la guerra
direttamente contro lo stesso Annibale. Perciò a Scipione per
l’impresa contro l’Africa non si accordarono gli uomini ed i materiali
necessari. I numerosi volontari e le generose offerte prevenuti a
Scipione dimostrano il carattere nazionale italiano della guerra
contro Cartagine e l’antichità del volontarismo italiano”. (Francesco
Calderaro, Antologia storico letterario critica)
“La classe dirigente cartaginese era formata da agrari e mercanti con
interessi e obiettivi divergenti. I primi ad esempio erano favorevoli
ad una politica di espansione territoriale nel continente africano per
procurarsi nuove terre da sfruttare; i secondi invece guardavano con
favore ad una politica coloniale d’oltre mare per conquistare nuovi
mercati ed estendere la rete d’affari”. (Elio Bonifazi)
“La battaglia [finale della terza guerra punica] infuriò per sei giorni
e sei notti per le strade, nelle case, sui tetti. I superstiti, quasi tutti
donne e bambini, furono ridotti in schiavitù; la città fu rasa al suolo e
sulle rovine fumanti fu passato l'aratro”. (Elio Bonifazi)
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
1. AMBITO STORICO
ARGOMENTO: La distruzione di Cartagine (parte prima)
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Tipologia B - REDAZIONE DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
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“Annibale, si narra, ascoltò le parole dei messi gemendo,
digrignando i denti, frenando a stento le lacrime. Dopo che gli
furono trasmessi gli ordini, egli disse:
Ormai non con sotterfugi, ma scopertamente mi chiamano coloro
che, con l'impedire che mi venissero mandati rinforzi e
finanziamenti, già da tempo mi stavano costringendo a tornare.
Dunque Annibale non sarà stato vinto dal popolo romano, che
tante volte ha sbaragliato e posto in fuga, ma dall'ostilità e
dall'ostruzionismo del senato cartaginese.
Si narra che ben di rado qualcuno, costretto ad andar via esule
dalla patria, partisse così triste come Annibale quando lasciò la
terra nemica. Guardò indietro più e più volte la costa italiana,
inveendo contro gli uomini e gli dei e maledicendo se stesso, per
non aver fatto marciare su Roma i suoi soldati quando erano
ancora sporchi del sangue dei nemici uccisi a Canne”. (Da Tito
Livio, Le Storie)
“Annone il Grande: rivale di Amilcare Barca nel comando
della guerra contro i mercenari e gli indigeni (241-238), fu
l’anima della fazione antibarcina anche durante la seconda
guerra punica. Tratto con Scipione la pace del 201”.
(Enciclopedia Treccani)
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
1. AMBITO STORICO
ARGOMENTO: La distruzione di Cartagine (parte seconda)
Informazione
centrale
Chi?
Che cosa?
Quando?
Dove?
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La classe politica cartaginese, nel
III secolo a.C., era composta da
mercanti e agrari con interessi e
scopi differenti e opposti. I primi
erano fautori di una politica
coloniale d'oltre mare per
conquistare nuovi mercati ed
estendere la rete commerciale; i
secondi, invece, guardavano con
favore ad una politica di
espansione territoriale nel
continente africano per procurarsi
nuove terre da sfruttare (Elio
Bonifazi).
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Sviluppo
dell’informazione centrale
Chi?
Quando?
Dove?
Come?
Perché?
52
Annone era il leader dei grandi proprietari
terrieri a Cartagine durante la seconda guerra
punica (219-202). Rivale di Amilcare Barca
nel comando della guerra contro i mercenari
e gli indigeni (241-238), capeggiò la fazione
contraria ad Annibale per tutto il periodo
della seconda guerra punica. Dopo la vittoria
di Canne (una vera e propria ecatombe di
Romani ad opera dei Cartaginesi nel 216
a.C.), Magone, fratello di Annibale, si recò a
Cartagine per chiedere rinforzi al senato in
virtù degli splendidi risultati già conseguiti.
Annone rispose, però, che le argomentazioni
di Magone non erano sufficienti, perché
l’istanza di aiuti sarebbe stata la stessa anche
se Annibale, anziché vittorioso, si fosse
trovato in difficoltà perché sconfitto.
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Motivazione
dell’accaduto
Come?
53
Pensava Annone, rifiutando gli aiuti ad
Annibale, di fare gli interessi suoi e della sua
classe, ma determinò la pesantissima e
catastrofica sconfitta della sua città.
Racconta Tito Livio che Annibale ascoltò le
parole dei messi gemendo, digrignando i
denti, frenando a stento le lacrime. Dopo che
fu richiamato in patria, egli disse: "Ormai
non con sotterfugi, ma scopertamente mi
chiamano coloro che, con l'impedire che mi
venissero mandati rinforzi e finanziamenti,
già da tempo mi stavano costringendo a
tornare. Dunque Annibale non sarà stato
vinto dal popolo romano, che tante volte ha
sbaragliato e posto in fuga, ma dall'ostilità e
dall'ostruzionismo del senato cartaginese".
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Ulteriori
informazioni e
dettagli
Dove?
Come?
Perché?
Quando?
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Dopo la sconfitta di Zama (202 a.C.),
Annone trattò con Publio Cornelio
Scipione le durissime condizioni di pace
dettate da Roma. Condizioni di pace che
tali non furono mai perché posero le basi
della violenta distruzione della prospera e
ricca Cartagine, avvenuta poi nel 146 a. C..
La battaglia conclusiva della terza e ultima
guerra punica (149-146 a.C.) infuriò per
quasi una settimana e non risparmiò
nessun angolo della città. Nella spaventosa
carneficina finale, quasi tutti gli uomini
furono massacrati dai Romani e le donne e
bambini schiavizzati e deportati; “la città
fu rasa al suolo e sulle rovine fumanti fu
passato l'aratro” (Elio Bonifazi).
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Titolo
La comunità educante
Giornale sul quale se ne
ipotizza la pubblicazione

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“Punto Accapo”, giornale locale
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"

"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Struttura di un articolo di fondo
Enunciazione

Ipotesi

Prima argomentazione

Dimostrazione: primo passaggio

Seconda argomentazione

Dimostrazione: secondo passaggio

Terza argomentazione

Dimostrazione: terzo passaggio

Conseguenze o
conclusione

Tesi

Eventuale corollario
Consigli, incitamenti,
inviti
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"


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Hobbes: il
ragionamento
è un calcolo
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Tipologia B - REDAZIONE DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
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“La nostra Isola vive oggi una situazione di autentico paradosso, determinato da una sorta di
«sicilianitudine» inetta e cocciuta, che rifugge da ogni tipo di cambiamento necessario ed idoneo a
legittimare la «classe dirigente». Mentre da un lato emerge l'imprescindibile necessità di «buona
politica» e di «istituzioni virtuose», la classe politica non riesce ad essere sufficientemente
adeguata alla situazione e le istituzioni regionali sono relegate a recitare il ruolo perverso di freno
a tutte le possibili mete della comunità.Non ci sembra eccessivo ricordare, ancora una volta, che la
crisi in atto, è, e resta, una crisi istituzionale che alcuni si sforzano di camuffare in crisi politica
«pura e semplice». Non sempre però gli abiti di arlecchino vengono cuciti bene. Le falle e gli
strafalcioni sono sotto gli occhi di tutti”. (Antonino Amato, Segretario Generale Cisl Sicilia)
“L’Illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a sé stesso.
Minorità è l’incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a sé
stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla
mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un
altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! E’ questo il motto
dell’Illuminismo”. (Immanuel Kant, risposta al quesito “Che cos’è l’Illuminismo?”)
“Se il genere umano supererà le terribili minacce di schiavitù e di disumanizzazione che oggi
affronta, avrà sete di un nuovo umanesimo, e sarà ansioso sia di riscoprire l’integrità dell’uomo,
sia anche di finirla con le divisioni interne di cui tanto ha sofferto l’epoca precedente. Per
corrispondere a questo umanesimo integrale, occorrerebbe promuovere un’educazione integrale”.
(Jacques Maritain, L’educazione al bivio, 1943)
“Le ideologie sono finite in quanto riconosciamo che non esistono sistemazioni di grande
intelligenza, di grandi pensatori che possono servire per tutti i tempi e per tutti gli uomini. Al
contrario, proprio le opinioni anche dei piccoli, dei più sono indispensabili per avere una giusta
opinione della realtà umana”. (Aldo Nigro, medico, già docente presso la facoltà di Scienze
dell’Educazione di Messina)
“L’emancipazione sociale dell’ebreo è l’emancipazione della società dal giudaismo” (Karl Marx,
Sulla questione ebraica)
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
1. AMBITO STORICO-FILOSOFICO
ARGOMENTO: Il meridionalismo
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Basta con il sentirci meridionali,
rimbocchiamoci le maniche!
Siamo su una barca in balia delle
onde: o remiamo tutti e nella
stessa direzione o affoghiamo; o
insegniamo a remare anche a
coloro che non lo sanno fare o
diminuiscono le nostre
possibilità di venirne fuori.
58
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Enunciazione
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Posta la nostra comunità meridionale
come l'insieme degli individui sulla
stessa barca, che hanno interessi
comuni e partecipano della stessa
condizione, e l'educazione come il
processo che permette di educere, di
condur fuori la facoltà umana del
pensiero, di “remare” con la propria
testa, di uscire dallo stato di minorità,
direbbe Kant, ecco allora che i due
termini, la comunità e l'educazione, si
incontrano in quella necessità ormai
improcrastinabile che è la Comunità
Educante.
59
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Prima argomentazione
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Ho sempre pensato che il nostro essere
“meridionali” non sia legato ad una precisa area
geografica, ma ad un preciso modo di vivere e di
pensare (o di non pensare), determinato da avverse
condizioni storiche. Allora è soprattutto qui da noi
che la società deve essere educante con un'azione
sinergica di tutte le strutture pubbliche e private che
rivestono un ruolo sociale; lo deve essere per
abituare la gente a ragionar con la propria testa, in
una società in cui alcune persone esprimono
centinaia di voti e centinaia di persone non ne
esprimono nessuno; lo deve essere per portare tutti
a pensare ed agire in termini di comunità, poiché la
risoluzione di un problema individuale non è la
soluzione del problema collettivo, ma la risoluzione
del problema collettivo è certo la soluzione anche di
quello individuale.
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Seconda argomentazione
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Il motto illuministico Sapere aude!,
"Abbi il coraggio di servirti della tua
propria intelligenza!", diventi allora
Sapere debe!, "Abbi il dovere di
servirti della tua propria intelligenza!"
61
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Consigli, incitamenti, inviti
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Anche perché, per la prima volta nel corso della storia
dell'umanità, con le nuove tecnologie che permettono la
comunicazione interattiva a distanza in tempo reale, sono
ipotizzabili forme dirette di partecipazione politica fino a
qualche tempo fa utopistiche. Forme diverse da quella
dell'antica Atene, che esigeva la presenza fisica e la
qualità del saper parlare in modo convincente; forme
basate su una tecnologia che ha già eliminato sia le
distanze fisiche sia le differenze ascrivibili al linguaggio,
in quanto il suo uso richiede una preparazione più
immediata e meno specifica. E' vero, sarà necessaria una
maggiore autonomia di pensiero e quindi una crescita
globale dell'individuo finalizzata alla formazione
dell'uomo integrale, ma questa è del tutto in linea con
l'esigenza della compartecipazione per uscire fuori dalla
tempesta, questa è già l'educazione integrale per un
umanesimo integrale che auspicava Maritain nel lontano
1943.
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Terza argomentazione
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
“Le ideologie sono finite - scrive il prof. Aldo Nigro - in
quanto riconosciamo che non esistono sistemazioni di
grande intelligenza, di grandi pensatori che possono servire
per tutti i tempi e per tutti gli uomini. Al contrario, proprio
le opinioni anche dei piccoli, dei più sono indispensabili per
avere una giusta opinione della realtà umana”. Il riscatto del
nostro Meridione non può, per questo, venire da fuori, da
false coscienze esterne, deve eruttare come l’Etna, dal di
dentro, dal rosso sudore delle nostre menti troppo a lungo
represse. I nostri primi nemici sono allora tutti coloro che ci
allontanano dallo studio e dai libri per evitare, dicono,
l’«imbottitura del cervello», per evitare di farci stancare con
il «remo» della nostra intelligenza; sono gli idolatri di se
stessi: i cultori della questione meridionale! Sono coloro che
sanno perfettamente bene che l’emancipazione culturale e
sociale del meridionale, parafrasando Karl Marx, è
l’emancipazione della società italiana dal meridionalismo!
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Conseguenze o conclusione
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
La classe politica cartaginese, nel III secolo a.C., era composta da mercanti e agrari con interessi
e scopi differenti e opposti. I primi erano fautori di una politica coloniale d'oltre mare per
conquistare nuovi mercati ed estendere la rete commerciale; i secondi, invece, guardavano con
favore ad una politica di espansione territoriale nel continente africano per procurarsi nuove terre
da sfruttare.
Annone era il leader dei grandi proprietari terrieri a Cartagine durante la seconda guerra punica
(219-202). Rivale di Amilcare Barca nel comando della guerra contro i mercenari e gli indigeni
(241-238), capeggiò la fazione contraria ad Annibale per tutto il periodo della seconda guerra
punica. Dopo la vittoria di Canne (una vera e propria ecatombe di Romani ad opera dei Cartaginesi
nel 216 a.C.), Magone, fratello di Annibale, si recò a Cartagine per chiedere rinforzi al senato in
virtù degli splendidi risultati già conseguiti. Annone rispose, però, che le argomentazioni di
Magone non erano sufficienti, perché l’istanza di aiuti sarebbe stata la stessa anche se Annibale,
anziché vittorioso, si fosse trovato in difficoltà perché sconfitto.
Pensava Annone, rifiutando gli aiuti ad Annibale, di fare gli interessi suoi e della sua classe, ma
determinò la pesantissima e catastrofica sconfitta della sua città. Racconta Tito Livio che Annibale
ascoltò le parole dei messi gemendo, digrignando i denti, frenando a stento le lacrime. Dopo che fu
richiamato in patria, egli disse: "Ormai non con sotterfugi, ma scopertamente mi chiamano coloro
che, con l'impedire che mi venissero mandati rinforzi e finanziamenti, già da tempo mi stavano
costringendo a tornare. Dunque Annibale non sarà stato vinto dal popolo romano, che tante volte
ha sbaragliato e posto in fuga, ma dall'ostilità e dall'ostruzionismo del senato cartaginese".
Dopo la sconfitta di Zama (202 a.C.), Annone trattò con Publio Cornelio Scipione le durissime
condizioni di pace dettate da Roma. Condizioni di pace che tali non furono mai perché posero le
basi della violenta distruzione della prospera e ricca Cartagine, avvenuta poi nel 146 a. C.. La
battaglia conclusiva della terza e ultima guerra punica (149-146 a.C.) infuriò per quasi una
settimana e non risparmiò nessun angolo della città. Nella spaventosa carneficina finale, quasi tutti
gli uomini furono massacrati dai Romani e le donne e bambini schiavizzati e deportati; “la città fu
rasa al suolo e sulle rovine fumanti fu passato l'aratro” (Elio Bonifazi).
Coloro che non hanno memoria, ha detto qualche tempo addietro il presidente Carlo
Azeglio Ciampi, gli ignari della storia, ci viene da aggiungere, non sono padroni del
loro futuro!
64
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
La cronaca,
con piccoli
accorgimenti
(due righe di
premessa, due
di
conclusione e
un segno
grafico come
il punto
esclamativo),
si trasforma
in articolo di
fondo.
La politica di alcuni gruppi locali richiama alla memoria, sia nei modi sia nei
contenuti, la storia di Annone il Grande (!).
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
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Non usare il tasto “invio”;
Non utilizzare mai più di uno spazio fra le parole;
Non inserire righe vuote;
Rispettare categoricamente le consegne in termini di battute
escludendo il titolo;
Inserire i caratteri “speciali” quando occorre;
Non utilizzare mai i segni < > per scrivere le virgolette;
Non usare mai l’apostrofo al posto dell’accento;
Rispettare i criteri di stesura dattilografica con i segni di
interpunzione, con le parentesi e con le virgolette;
Non cambiare il font e il corpo dei caratteri;
Non utilizzare il grassetto, il corsivo o il sottolineato;
Salvare in base alle indicazioni di impaginazione;
Scrivere il titolo alla fine e non all’inizio.
Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Criteri per l’uso dell’elaboratore testi
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
La Repubblica
di lunedì 30 gennaio 2006
Alle urne ottantamila elettori, molti più del previsto. All’ex prefetto quasi il 70% dei voti, Dario Fo è al 23 per cento
Milano, code per le primarie
Soddisfatti i dirigenti dell’Unione che temevano l’effetto maltempo sull’affluenza
E davanti ai seggi torna la fila
«Stavolta ci sono più giovani»
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Vince Ferrante. Duello sulla par condicio, Fi accusa Ciampi
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Bondi e Cicchitto: «Le norme scattano soltanto con l’avvio dei comizi elettorali»
Forza Italia accusa Ciampi
è scontro sulla par condicio
Follini, Udc, critica Berlusconi : «E rivendico il merito di avere difeso la par condico»
“La campagna non può diventare
l’occupazione militare della tv”
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
L’Unione: la situazione è ormai fuori controllo
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Da oggi cancellati 18 convogli su 132 per manutenzione urgente. Protesta di sindacati e consumatori
«Danni ai treni per il maltempo»
le Ferrovie fermano gli Eurostar
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L’allarme meteo
si sposta al Sud
E sulle Alpi
rischio valanghe
IL BLOCCO
Alla stazione di Brignole
Si liberano gli scambi per
Evitare il blocco
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Marco Trabucco
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
Canada, interviste a tappeto a studenti universitari. E la conlcusione: l’umorismo nuoce alle femmine
Uno studio: gli uomini non amano le donne ironiche
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
«Sei spiritosa? A lui non piaci»
"Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006
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Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale"
Grazie per l’attenzione!
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