Valutare le competenze - Istituto Comprensivo di Pisogne
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Valutare le competenze - Istituto Comprensivo di Pisogne
VALUTARE PER COMPETENZE Pisogne, 5 maggio 2011 Mario Martini OSCILLAZIONI DI POLITICA SCOLASTICA I CAMBIAMENTI NORMATIVI ULTIMI • ENFASI SUI VOTI, SULLA MISURAZIONE • DECISIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE (SECONDARIA 1° GRADO) PER L’AMMISSIONE Mario Martini RIFORMA MORATTI • PERSONALIZZAZIONE • PROCESSI (PORTFOLIO) Mario Martini A COSA SERVE VALUTARE? VALUTARE SOLO O PRINCIPALMENTE PER MISURARE-CERTIFICARE? • VORREBBE DIRE PORRE L’ATTENZIONE SUL SEGMENTO TERMINALE DEL PERCORSO DI APPRENDIMENTO • I VOTI NON FORNISCONO INFORMAZIONI SUGLI ASPETTI CARENTI E SULLE STRATEGIE PER MIGLIORARE • NON SI RIUSCIREBBE A PREVEDERE PER TEMPO UN’INTEGRAZIONE/VARIAZIONE DEGLI INTERVENTI IN BASE ALLE ESIGENZE INDIVIDUALI Mario Martini VALUTARE PER APPRENDERE • PRESTARE ATTENZIONE AI PUNTI PARTENZA INDIVIDUALI • PERSONALIZZARE I PERCORSI: CONTENUTI, METODOLOGIE, TRAGUARDI • CONTROLLARE E MISURARE IN ITINERE E AL TERMINE DEI PERCORSI PER VERIFICARE RISULTATI RAGGIUNTI E (RI)PROGETTARE PERCORSI • COINVOLGERE GLI ALLIEVI NE CONSEGUE Mario Martini GIANO BIFRONTE CONTROLLARE PROCESSI IN ITINERE MISURARE RISULTATI Mario Martini RIDUZIONISMI • ATTENZIONE SOLO A CONOSCENZE E ABILITÀ • ATTENZIONE SOLO ALLA PERSONA (AFFETTIVITÀ, SOCIALIZZAZIONE, MOTIVAZIONE…) • ATTENZIONE SOLO AI RISULTATI • ATTENZIONE SOLO AI PROCESSI Mario Martini PARADIGMA ECOLOGICOINTEGRATO FOCUS STRUMENTI PER RILEVARE PROCESSI STRUMENTI PER RILEVARE RISULTATI ASPETTI QUALITATIVI SOGGETTIVI (PROCESSI COGNITIVI, EMOTIVOAFFETTIVI, RELAZIONALI, DISPOSIZIONALI, VOLITIVI, MOTIVAZIONALI, METACOGNITIVI) • DIARIO-NARRAZIONI • DIALOGO INTERPERSONALE • MONOLOGO INTERIORE • DOMANDE AUTORIFLESSIVE • MAPPE COGNITIVE, MAPPE DEL PENSIERO •PROVE APERTE TRADIZIONALI • COMPITI SFIDANTI ASPETTI QUANTITATIVI – OGGETTIVI (PRESTAZIONI: CONOSCENZE, ABILITÀ, STRATEGIE…) • GRIGLIE SEMISTRUTTURATE • GRIGLIE STRUTTURATE Mario Martini • QUESTIONARI • PROVE STRUTTURATE • PROVE SEMISTRUTTURATE QUALITÀ DELLA VALUTAZIONE • PLURALITÀ DEI PUNTI VISTA : INSEGNANTE, COLLEGHI, ALUNNO, COMPAGNI • IMPORTANZA COINVOLGIMENTO ALUNNO • PLURALITÀ APPROCCI: SOGGETTIVA, OGGETTIVA • INTERNA ALL’ISTITUTO, ESTERNA (INVALSI, ENTI ACCREDITATI…) ALTRI (COMPAGNI…) ALLIEVO INSEGNANTE/I PUNTO DI VISTA SOGGETTIVO PUNTO DI VISTA OGGETTIVO PROVE STANDARDIZZATE DI ISTITUTO PROVE ESTERNE (INVALSI…) COME VALUTARE? VALUTAZIONE COME FENOMENO CARSICO: COSTANTEMENTE PRESENTE, ANCHE SE AFFIORA SOLO OGNI TANTO Mario Martini PERCORSO CONTROLLARE CONOSCERE RACCOGLIERE INFORMAZIONI SITUAZIONE PARTENZA TRAGUARDI ATTESI CONFRONTARE TRAGUARDI ATTESI RISULTATI TRAGUARDI CONSEGUITI PROCESSI ESPRIMERE GIUDIZI PER MIGLIORARE INTERPRETARE RIFLETTERE ASPETTI POSITIVI ASPETTI CRITICI (RI)PROGETTARE IPOTESI MIGLIORATIVE SUGGERIMENTI IMPEGNI OPERAZIONI VALUTATIVE PERCORSO/ UNITÀ APPRENDIMENTO INSEGNANTE ALLIEVO FASE DI PARTENZA Dialoga e osserva gli alunni, per cercare di conoscerli. Tiene un diario rilevando dati riferiti sia ai singoli soggetti che alla classe. Predispone delle griglie con indicatori relativi ad aspetti cognitivi, metacognitivi, emotivoaffettivi, relazionali, volitivi… Rileva dati per ogni alunno. Propone agli allievi di affrontare una competenza, sollecitandoli a riferire su proprie esperienze, conoscenze, abilità, strategie personali inerenti ad essa. Avvia brain storming. Dialoga, conversa. Elabora una mappa cognitiva della classe. Risponde alle domande, interloquisce con compagni e insegnante. Rievoca esperienze, conoscenze. Descrive proprie modalità di apprendimento, strategie di apprendimento, di memorizzazione, di comunicazione. Rappresenta graficamente mappe cognitive, diagrammi procedurali. Partecipa ai brain storming. Partecipa alle conversazioni. CONOSCERE LA CLASSE E OGNI ALLIEVO • SITUAZIONE DI PARTENZA CLASSE • CARATTERISTICHE SINGOLI ALUNNI: STILE COGNITIVO (UDITIVO VS VISIVO…), STILE ATTRIBUTIVO, DISPOSIZIONI… OLTRE GLI STEREOTIPI E GLI SCHEMI CLASSIFICATORI FISSI Mario Martini SITUAZIONE DI PARTENZA • SELEZIONE DELLA COMPETENZA E DEL/DEI CAMPO/CAMPI DI APPLICAZIONE Mario Martini FAR EMERGERE ESPERIENZE, CONOSCENZE, MODALITÀ APPRENDIMENTO PERSONALI (MAPPE COGNITIVO-PROCEDURALI) TRAMITE: • • • • • DIALOGO PEDAGOGICO BRAIN STORMING ELABORAZIONE MAPPE COGNITIVE ELABORAZIONE DIAGRAMMI PENSARE AD ALTA VOCE/MONOLOGO INTERIORE ESPLICITAZIONE TRAGUARDI: - RAVVICINATI - LONTANI Mario Martini TRAGUARDI PERSONALIZZATI SITUAZIONE PARTENZA CONOSCENZE ABILITÀ STRATEGIE POSSEDUTE ZONA PROSSIMALE DI SVILUPPO TRAGUARDI DI SVILUPPO ANTICIPARE I TRAGUARDI DA CONSEGUIRE ARGOMENTO DI STUDIO LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE COSA DEVI FARE • INDIVIDUARE I CONCETTI CHIAVE CONTENUTI IN OGNI CAPOVERSO, SOTTOLINEANDO LA PAROLA-CONCETTO O SCRIVENDOLA SUL BORDO • ELABORARE UNA SCALETTA O, SE CI RIESCI, UNA MAPPA PER SCRITTO • FISSARTELA NELLA MENTE E POTERLA EVOCARE A RICHIESTA • RIPORTARE IN UNA TABELLA LE CAUSE CHE STANNO ALLA BASE DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, LE CARATTERISTICHE DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E LE CONSEGUENZE CHE NE SONO DERIVATE • COSTRUIRE UNA LINEA DEL TEMPO SU CUI RIPORTARE LE VARIE FASI DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE • ESPORRE L’ARGOMENTO A TUTTA LA CLASSE AVVALENDOTI DI MAPPE E DIAGRAMMI CONSIGLI • PUOI UTILIZZARE ANCHE DEI LIBRETTI A DISPOSIZIONE NELLA BIBLIOTECA DELLA SCUOLA DEDICATI ALL’INDUSTRIALIZZAZIONE TEMPO A DISPOSIZIONE DUE SETTIMANE CRITERI DI VALUTAZIONE VERRÀ TENUTO CONTO: Martini - DEL LAVOROMario PREPARATORIO RICHIESTO - SE TI ESPRIMI IN MODO PERSONALE TRAGUARDI CHE MI PONGO (ALLIEVO) TRAGUARDI LIVELLO LETTURA Mi propongo, prima di mettermi a studiare, di guardare il titolo, le immagini, le didascalie e ricavare delle ipotesi su quello ch evrrà trattato COMPRENSIONE Devo sapere riformulare con parole mie quanto ho appreso; per ogni capoverso segno sul bordo il concetto-chiave. Alla fine di un paragrafo mi preparo una scaletta. INTERIORIZZAZIONE Mi fisso nella mente la scaletta e me la ripeto. UTILIZZOCOMUNICAZIONE Ripeto ad alta voce davanti allo specchio quello che ho studiato. ORGANIZZAZIONE Incomincio a studiare alcuni giorni prima; devo dedicare un tempo sufficiente per capire capoverso per capoverso; ogni giorno ripeto quello che ho studiato precedentemente. METACOGNIZIONE Devo confrontare quello che ho capito con quello che c’è scritto sul libro; se vedo che non ho capito qualcosa, devo tornare a rileggere. MOTIVAZIONE Se non ho voglia di studiare, devo pensare ai problemi che creerei … e, se mi impegno, alla soddisfazione che ne trarrò; mi pongo dei piccoli traguardi in modo da potere via via raggiungere quello finale PERCORSO INSEGNANTE Tiene sotto osservazione i processi cognitivi, IN ITINE- emotivo-affettivi, relazionali, volitivi, attributivi, metacognitivi. RE Registra dati tramite diario, griglie di indicatori. Fornisce feedback descrittivi. Verifica gli effetti delle proprie azioni sui singoli allievi e modula/ modifica i propri interventi cercando di sintonizzarsi con gli stili cognitivi personali. Sollecita riflessioni sul proprio operato, ricorrendo al dialogo interpersonale, predisponendo e proponendo strumenti di autoriflessione (domande metacognitive, questionari…) e sollecita interventi integrativi o strategie nuove. Incoraggia, sollecita e, se necessario, aiuta. Predispone e somministra prove strutturate, semistrutturate, aperte. Predispone attività personalizzate di rinforzo, recupero, sviluppo. Predispone compiti sfidanti. ALLIEVO Dialoga con l’insegnante e con i compagni. Tiene conto dei feedback forniti dall’insegnante e dai compagni. Riflette sui propri processi cognitivi, emotivo-affettivi, relazionali, volitivi, attributivi, metacognitivi, ricorrendo agli strumenti forniti dall’insegnante e via via autonomamente, ricorrendo al monologo interiore. In base alle riflessioni effettuate, modifica, integra le proprie azioni. Sceglie le strategie più adeguate al contesto. Esegue le prove, controlla e cerca di rivedere con cura il proprio lavoro. Cerca di attivare e armonizzare tutte le risorse personali, sfruttando anche quelle disponibili nell’ambiente, tenendo conto delle richieste dei compiti. COINVOLGIMENTO ALLIEVO: AUTOVALUTAZIONE AUTOVALUTAZIONE • IPSATIVA (PIUTTOSTO CHE NORMATIVA, CON LIVELLI STANDARD) • MEZZO PER APPRENDERE: RICHIEDE CONSAPEVOLEZZA ATTIVAZIONE RISORSE PERSONALI CAPACITÀ DI ASSUNZIONE DECISIONI AUTONOMIA E RESPONSABILIZZAZIONE Mario Martini APPROCCIO ALL’AUTOVALUTAZIONE • VALUTAZIONE COLLABORATIVA TRA INSEGNANTE E ALLIEVO INDIVIDUAZIONE TRAGUARDI CONTROLLO E REGOLAZIONE PROCESSI CONFRONTO FRA TRAGUARDI ATTESI E TRAGUARDI CONSEGUITI IDEA DI QUALITÀ • VALUTAZIONE TRA PARI • AUTOVALUTAZIONE Mario Martini STIMOLI ALLA RIFLESSIONE: - DIALOGO PEDAGOGICO CON LA CLASSE O CON PICCOLI GRUPPI - DIALOGO INTERPERSONALE (CON DOMANDE STIMOLO) - QUESTIONARIO - GUIDA COME TI ORGANIZZI NELLO STUDIO? PENSI CHE SIA IMPORTANTE STUDIARE? - Studi solo perché sei obbligato? - Pensi che ci sia una buona ragione per studiare? - Pensi a quando, dopo aver fatto fatica, sarai in grado di rendere conto di quello che hai studiato? CREDI ESSERE IN GRADO DI STUDIARE? - Pensi di avere le capacità di studiare? - Incontri delle difficoltà? Quando? Per che cosa? - Se ottieni un buon risultato da chi dipende? - Se ottieni un brutto risultato da chi dipende? CERCHI DELLE RAGIONI VALIDE PER STUDIARE? - Hai sempre voglia di studiare? - Se non hai molta voglia, cerchi di trovare delle ragioni per convincerti che vale la pena di studiare? Come fai? RIESCI A CONCENTRARTI? - Scegli un ambiente tranquillo? - Ci sono rumori che ti distraggono? - Passano persone? - Se c’è qualcosa che ti disturba, cerchi di fare qualcosa? QUANDO STUDI? - Il giorno prima? - Alcuni giorni prima? - Il giorno della spiegazione rivedi? - Subito dopo pranzo? - Dopo cena? - Dopo esserti riposato? USI DEGLI STRUMENTI? - Quando non comprendi un termine, anche ricorrendo al contesto, ricerchi sul vocabolario il suo significato? - Quando non ti è chiaro un contenuto cerchi su altri testi (enciclopedie…)? - Studiando geografia utilizzi l’atlante? - Per storia utilizzi l’atlante storico? LETTURA • Quando devi studiare, ti metti subito a leggere? • Cerchi di richiamare nella tua mente quanto ha spiegato l’insegnante? • Leggi attentamente il titolo del capitolo e quello dei paragrafi? • Guardi attentamente le immagini, le cartine, i grafici che sono eventualmente presenti nel testo? • Cerchi di farti un’idea generale, sia pure approssimativa, di quanto dovrai studiare? Quali modalità usi? COMPRENSIONE • Ti rendi conto quando incontri una parola di cui non conosci il significato? Cosa fai in tal caso? • Cerchi di comprendere il significato rileggendo il pezzo, tornando magari indietro o andando avanti un pezzettino? • Verifichi se la tua comprensione è corretta ricercando le parole sul vocabolario? • Quando mancano informazioni su un personaggio o su un fatto ricorri ad enciclopedie o ad altri strumenti ? • Quando hai letto e riletto un capoverso, cerchi di ripeterlo/rappresentarlo mentalmente? • Cerchi di rielaborare quanto hai appreso, usando delle parole, delle espressioni tue? • Cerchi di memorizzare dei termini e delle espressioni specifiche, ma all’interno di una costruzione personale del discorso? • Verifichi se quanto hai rielaborato corrisponde al significato effettivo del testo? • Mentre studi cerchi di porti delle domande (chi, quando, dove, come, perché…)? RIELABORAZIONE SINTETICA • Quando hai letto, cerchi di trovare all’interno di un capoverso la parola o la frase più importante? • Sottolinei le parti più importanti? • Sul bordo del libro segni le parole o la frase che sintetizza un capoverso? • Elabori graficamente una scaletta o una mappa del testo che hai studiato? • Cerchi di verificare quanto hai appreso ponendoti delle domande (chi, quando…) e cercando di rispondere ad esse? • Riassumi verbalmente quanto hai studiato? MEMORIZZAZIONE • Rileggi ciò che hai studiato? • Nel ripassare quanto hai studiato, tieni conto delle sottolineature e delle parole/frasi che hai segnato sui bordi? • Esponi più volte quanto hai studiato, cercando di variare l’ordine, la costruzione del discorso? • Cerchi di associare quanto hai studiato a delle immagini mentali o a una storia o a dei luoghi che possono aiutarti a ricordare? • Cerchi di fissarti nella mente una scaletta, una mappa di quanto hai studiato? COMUNICAZIONE • Ti eserciti a ripetere oralmente quanto hai studiato? • Cerchi di immaginare di essere interrogato o di dovere relazionare alla classe e di simulare come stessi su un palcoscenico (o davanti ad uno specchio) quanto devi esporre, argomentare? • Prima di comunicare ti dai il tempo di ripercorrere mentalmente quanto devi esporre/argomentare? • Ti eserciti a rispondere analiticamente a possibili domande che l’insegnante o i compagni possono porti? • Ti eserciti a rispondere sinteticamente, anche molto sinteticamente, cogliendo l’essenziale? GUIDA RIFLESSIVA PER L’ALLIEVO SULLO STUDIO CHE COSA SO SULL’ARGOMENTO CHE DOBBIAMO AFFRONTARE? CHE COSA SO FARE/ COME LO FACCIO? QUALI TRAGUARDI MI PONGO? QUALI PROGRESSI HO COMPIUTO E QUALI DIFFICOLTÀ HO INCONTRATO/ INCONTRO RILEVAZIONE PROCESSI DA PARTE DELL’INSEGNANTE: ES. INDICATORI STUDIO STRUMENTI • Carta e penna (o file word e computer): diario, descrizione, racconto, elaborazioni grafiche; • griglia semi-strutturata con punti di osservazioni ritenuti significativi preindicati, ma con possibilità di annotazioni libere; • griglia strutturata con punti di osservazione e ventaglio di possibili risposte pre-indicate. Mario Martini COMPRENSIONE ALLIEVO: PROCESSI INFERENZE • COMPRENDE IL LESSICO INFERENDOLO DAL CONTESTO • RILEVA INFORMAZIONI IMPLICITE • COGLIE L’IDEA CENTRALE • ELABORA AGGIUNTE PERSONALI • IPOTIZZA SVILUPPI DEL TESTO (PREDICE) INTERROGA IL TESTO • SI PONE DOMANDE MECCANICHE PER LA COMPRENSIONE • SI PONE DOMANDE ESPLICATIVE (CHI, DOVE, QUANDO, COME, PERCHÉ?) • RILEVA NODI PROBLEMATICI • FORMULA IPOTESI • METTE ALLA PROVA LE IPOTESI PARAFRASI • TRASFORMA LE PAROLE/ TROVA I COREFERENTI • RAGGRUPPA LE PAROLE (IPERONIMI, IPONIMI) • TRASFORMA LE FRASI MUTANDO PAROLE, ORDINE, STRUTTURA • RIFORMULA IL TESTO EVIDENZIANDO LEGAMI CAUSALI, LOGICI… OTTO BRE NO VEM BRE DI CEM BRE GENN AIO FEB BRAI O MAR ZO APRI LE MAG GIO LETTURA ORIENTATIVA ALLIEVO BIANCHI L. ROSSI M. CONTI R. TIENE CONTO DEI TITOLI PAROLE IN GRASSETTO IMMAGINI E DIDASCALIE INIZIO/ TERMINE COMPIE PREVISIONI/ IPOTESI COMPRENSIONE ANALITICA ALLIEVO SUDDIVIDE/ AFFRONTA TESTO PER UNITÀ COMPIE PROCESSI INFERENZIA LI INTERROGA IL PROBLETESTO (CON MATIZZA DOMANDE TESTO MECCANICHE, ESPLICATIVE) COMPIE PARAFRASI RIELABORAZIONE SINTETICA ALLIEVO RILEGGE TESTO SOTTOLINEA/ SEGNA INTITOLA CAPOVER SI PRENDE APPUNTI SINTETIZ ZA TRAMITE SCALETTA SINTETIZ ZA TRAMITE MAPPA SINTETIZ ZA TRAMITE RIASSUNTO FEEDBACK • SONO IMPORTANTI SOPRATTUTTO PER GLI ALLIEVI CHE SONO INSICURI • IN FORMA ORALE (IMPORTANZA DELLO STUDIO A SCUOLA; GIRARE TRA I BANCHI) • IN ITINERE • DI CARATTERE COGNITIVO MA ANCHE EMOTIVO-AFFETTIVO (INCORAGGIAMENTO) Mario Martini PERCORSO INSEGNANTE ALLIEVO AL TERMINE Sollecita ad attivare tutte le risorse interne ed esterne disponibili. Predispone prove sommative e compiti sfidanti. Sollecita, soprattutto i più deboli, a controllare e a rivedere il proprio lavoro. Sollecita ad individuare, alla luce dei risultati, delle riflessioni personali, della valutazioni espresse dall’insegnante, sui punti di forza e di debolezza. Sollecita a ricostruire/raccontare tutto il percorso compiuto. Sollecita una revisione/integrazione delle mappe cognitive personali Sollecita ad individuare campi, contesti in cui si potranno riutilizzare le competenze acquisite/costruite. Cerca di mettere a frutto tutte le risorse interne ed esterne disponibili. Controlla e rivede il proprio lavoro. Ripercorre tutto il tragitto compiuto. Integra e modifica, se necessario, le proprie mappe cognitive. Generalizza, elabora teorie complessive. Analizza il proprio operato (processi e risultati), individuando punti di forza e punti di debolezza. Elabora un progetto di miglioramento tenendo conto dei suggerimenti dell’insegnante. Prefigura capi in cui può riutilizzare quanto ha appreso (conoscenze, abilità, strategie, disposizioni…). VALUTAZIONE RISULTATI PROVE DI VERIFICA • strutturate: test oggettivi con domande e risposte (tipo sì/no o multiple) tra cui scegliere; • semi-strutturate: si tratta di prove basate su stimoli chiusi e risposte aperte (ad es. domande strutturate, saggio breve); • aperte: vi rientrano, ad esempio, le interrogazioni orali, i temi, i problemi. Mario Martini PROVE DI ISTITUTO • VALUTAZIONE SETTORIALE (AD ESEMPIO COMPRENSIONE DEI TESTI) • PREDISPOSIZIONE (O UTILIZZZO) PROVE STANDARD • RACCOLTA E INTERPRETAZIONE RISULTATI • PIANI DI MIGLIORAMENTO COMPITI SFIDANTI RAGIONI • SAPERE AFFRONTARE SITUAZIONI PROBLEMATICHE APERTE COME ACCADE NELLA VITA • ESERCITARSI A MOBILITARE GLOBALMENTE E AD ARMONIZZARE LE RISORSE ACQUISITE, IN SITUAZIONI PROBLEMATICHE APERTE • RICERCARE SOLUZIONI PERSONALI, ADATTANDOMODIFICANDO-RICREANDO CONOSCENZE, ABILITÀ, STRATEGIE ACQUISITE (PENSIERO PRODUTTIVO) • VALUTARE PRESTAZIONI SU COMPITI INTELLETTUALI SIGNIFICATIVI E SFIDANTI • FARE RIFERIMENTO ALLE MIGLIORI PRATICHE DI APPRENDIMENTO-INSEGNAMENTO PRIMARIA COMPETENZA: ASCOLTARE IL MAGO DI OZ ascolto della lettura del libro · ASCOLTA GLI INSEGNANTI CHE TI LEGGONO, A TAPPE, IL LIBRO “IL MAGO DI OZ”, PER SETTE GIORNI. · PARTECIPA ATTIVAMENTE ALLE CONVERSAZIONI CHE SI SVOLGERANNO ALLA CONCLUSIONE DI OGNI TAPPPA · PER IL GIORNO DI OZ (fra sette giorni): 1. 2. 3. 4. 5. Procurati almeno un elemento caratteristico di ognuno dei personaggi principali. Realizza un manufatto che rappresenti un personaggio o un elemento della storia. Predisponi una tabella dove inserirai personaggi, luoghi e tempi della storia. Disegna, secondo la sua descrizione nella storia, il personaggio nel quale ti riconosci meglio Componi una poesia adatta alla situazione vissuta da Doroty. STORIA LOCALE : Ricavare informazioni da una fonte PREPARATE UNA RELAZIONE A CARATTERE STORICO DA ESPORRE E UTILIZZARE, IN OCCASIONE DEL 25 APRILE, QUANDO FARETE DA “GUIDA” AGLI ALUNNI DELLE ALTRE CLASSI E/O AD ALTRI ADULTI Mario Martini MATEMATICA: RISOLVERE PROBLEMI SI DEVE REALIZZARE UN ORTO, NEL GIARDINO DELLA SCUOLA, PER LE SEMINA E PIANTUMAZIONE DI 4 ORTAGGI/FRUTTI PER OSSERVAZIONI A CARATTERE SCIENTIFICO E PER UN EVENTUALE PRANZO DI FINE ANNO CON GLI ALUNNI DELLE CLASSI COINVOLTE. Mario Martini Come fase conclusiva di un’unità di lavoro sulla misura sviluppata interdisciplinariamente, si propone il seguente compito autentico “COSTRUIRE UN MODELLINO DI BANCO IDEALE, CONSIDERANDO LE DIVERSE ESIGENZE DEGLI ALUNNI RISPETTO ALLA LORO ALTEZZA” CONSEGNA OPERATIVA In base alle misurazioni effettuate sui vostri banchi di scuola e alle riflessioni che abbiamo ricavato assieme, quali sono secondo voi le misure di un banco che possa andar bene per alunni di altezza diversa? Dopo aver condiviso con il gruppo le misure adeguate, avete l’opportunità di progettare/costruire il vostro modellino di banco ideale. Al termine del lavoro ogni gruppo presenterà il suo prodotto illustrandolo anche con il relativo progetto. Mario Martini STUDIO • IN VISTA DELLA PARTECIPAZIONE ALLA VISITA DI UNA MOSTRA DI CARATTERE STORICO, DEVI CERCARE SU LIBRI E SU INTERNET DELLE INFORMAZIONI, RIELABORARLE I MODO PERSONALE E ORGANIZZARLE IN MODO DA POTERE PRESENTARE UNA RELAZIONE AI TUOI COMPAGNI DI CLASSE (PUOI USARE POWER POINT) Mario Martini COMPETENZA: STUDIO · Leggi il testo” il tirannosauro e gli altri” · dividi il testo “il tirannosauro e gli altri” in capoversi · Dai un titolo ad ogni capoverso e costruisci una mappa con le informazioni essenziali · Cerca libri ed altri materiali che parlino dei dinosauri e utilizzali per ricavare le informazioni · Fai un elenco di nomi, aggettivi e azioni relativi ai dinosauri · Riproduci con materiali e modi diversi il dinosauro preferito · Scrivi un testo scegliendo tra testi argomentativi, storie fantastiche, testi letterari (poesie , filastrocche, limerik, acrostici…) · Relaziona oralmente ai compagni ponendo e rispondendo a domande · Prepara un cartellone riassuntivo dove siano visibili: le zone del planisfero dove vivevano i dinosauri la classificazione scientifica tra ornitischi e saurischi gli ambienti di vita l’alimentazione la riproduzione TEMPO ASSEGNATO: dieci giorni. •Leggi il testo “i ghiacciai” •Cerca tutti i capoversi e contrassegnali con diversi colori •Prepara una tabella organizzando le informazioni che ritieni importanti •Predisponi uno schema logico su cause e conseguenze del ritiro dei ghiacciai •Realizza lo schema adatto per produrre un testo sul ritiro dei ghiacciai •Individua e colora sulla cartina dell’Italia le zone dove si trovano i ghiacciai •Cerca in biblioteca, su riviste scientifiche o su Internet articoli che trattano dell’argomento e utilizzali per aumentare le tue conoscenze in materia •Riferisci ai compagni le informazioni nuove che hai trovato Questi materiali ti serviranno per: •predisporre una relazione scientifica sull’argomento •realizzare un cartellone che documenti, con disegni, fotografie, immagini, quanto conosci sull’argomento e quanto hai verificato durante le uscite didattiche •studiare e preparare la relazione orale per presentare la tua relazione. TEMPO ASSEGNATO: dieci giorni. SECONDARIA 1° grado COMPETENZA: RISOLVERE PROBLEMI GEOMETRICI Gli alunni e l’insegnante di Educazione artistica intendono decorare con un mosaico la superficie di un muro posto davanti all’entrata dell’edificio scolastico, ricavando le tessere da piastrelle colorate. Si pongono il problema di realizzare l’opera e conoscerne il costo. Consegna: misura le dimensioni del muro e rappresentalo in scala opportuna; esegui il disegno del mosaico sulla riduzione in scala ed individua i colori che vorrai utilizzare; calcola la superficie delle piastrelle di ciascun colore che serviranno per l’esecuzione, prima nel bozzetto e poi nella realtà; informati sul costo delle piastrelle; calcola quante piastrelle di ciascun colore verranno ordinate, prevedendo uno scarto opportuno (puoi chiedere il parere dell’insegnante); informati sulla quantità e sul costo di altri materiali necessari alla realizzazione del mosaico (stucchi, leganti, …); rappresenta le quantità dei materiali ed i loro costi in una tabella e calcola il costo totale; prevedi le ore necessarie alla realizzazione, in base al numero di persone impegnate. COMPRENSIONE TESTI SCRITTI Organizzare un incontro serale al fine di presentare ai genitori un tema o un problema (uno per gruppo) compreso partendo dall’analisi di vari testi e successivamente rielaborato. Gli alunni utilizzeranno il materiale prodotto nel percorso di comprensione eventualmente trasferito in power point. Esempi di tematiche/problemi condivisi con gli alunni: •il fenomeno del bullismo: caratteri generali; •relazioni nel gruppo dei pari; •l’origine della vita (scienza e filosofia); •diritti e doveri dei cittadini e del bambino; •la televisione: buona e cattiva maestra. PERCORSO CONTROLLARE CONOSCERE RACCOGLIERE INFORMAZIONI SITUAZIONE PARTENZA TRAGUARDI ATTESI CONFRONTARE TRAGUARDI ATTESI RISULTATI TRAGUARDI CONSEGUITI PROCESSI ESPRIMERE GIUDIZI PER MIGLIORARE INTERPRETARE RIFLETTERE ASPETTI POSITIVI ASPETTI CRITICI (RI)PROGETTARE IPOTESI MIGLIORATIVE SUGGERIMENTI IMPEGNI CONFRONTO TRA TRAGUARDI ATTESI E TRAGUARDI RAGGIUNTI Mario Martini TRAGUARDI ATTESI E TRAGUARDI CONEGUITI • CONFRONTO LIVELLI DI PADRONANZA ATTESI CON LIVELLI RAGGIUNTI • UTILIZZO RUBRICHE VALUTATIVE • TRIANGOLAZIONE Mario Martini ATTIVITA’ SVOLTE NEL COMPITO DI PRESTAZIONE LIVELLO RAGGIUNTO Ho diviso il brano in capoversi Pieno Adeguato parziale Ho costruito schemi ( mappa, tabelle, schemi logici, diagrammi…) Pieno Adeguato parziale Ho compilato le tabelle Pieno Adeguato parziale Ho ricercato altro materiale Pieno Adeguato parziale Ho realizzato il prodotto finale ( cartellone, ricerca, testo…) Pieno Adeguato parziale Ho relazionato l’argomento Pieno Adeguato parziale DIMENSIONI CAPACITA’ DI COMPRENSIONE DEL BRANO LETTO CAPACITA’ DI INTERIORIZZARE LE INFORMAZIONI STUDIATE CAPACITA’ DI UTILIZZARE QUANTO STUDIATO CAPACITA’ DI CONOSCERE E DI CONTROLLARE LE CONOSCENZE E LE STRATEGIE CAPACITA’ DI ORGANIZZARE L’ATTIVITA’ DELLO STUDIO CAPACITA’ DI MOTIVARE IL LAVORO DA FARE TRAGUARDO ATTESO TRAGUARDO CONSEGUITO PERCORSO CONTROLLARE CONOSCERE RACCOGLIERE INFORMAZIONI SITUAZIONE PARTENZA TRAGUARDI ATTESI CONFRONTARE TRAGUARDI ATTESI RISULTATI TRAGUARDI CONSEGUITI PROCESSI ESPRIMERE GIUDIZI PER MIGLIORARE INTERPRETARE RIFLETTERE ASPETTI POSITIVI ASPETTI CRITICI (RI)PROGETTARE IPOTESI MIGLIORATIVE SUGGERIMENTI IMPEGNI TRIANGOLAZIONE RUBRICA VALUTATIVA GENERALE INCROCIATA: Considerato come strumento di registrazione delle valutazioni espresse dai tre soggetti. Docenti allievo compagni COMMENTI Mario Martini COMMENTO DELL’ALUNNO: 1. Questo percorso mi è servito per imparare a studiare? Sì no in parte 2. Quale parte del lavoro mi è risultata più facile? …………………………………………………………………………… ……………………………………..……………………………………… …………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………… …………………………………………………. 3. Quale parte mi è risultata più difficile? Perché? …………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………… …………………………………………….. SVILUPPI Mario Martini PIANO DI MIGLIORAMENTO: AUTOPROPOSTA ALLIEVO: COMPETENZE/ OBIETTIVI ATTESI COSA HO IMPARATO PUNTI POSITIVI PUNTI CRITICI COSA POSSO FARE PER MIGLIORARE PIANO DI MIGLIORAMENTO: PROPOSTA INSEGNANTE ALLIEVO: COMPETENZE/ OBIETTIVI ATTESI COSA HAI IMPARATO PUNTI POSITIVI PUNTI CRITICI COSA PUOI FARE PER MIGLIORARE RUBRICA VALUTATIVA SPECIFICA PROATTIVA INCROCIATA Considerato come strumento di riflessione rispetto alla rubrica incrociata (commenti), alle proposte di valorizzazione (suggerimenti) e agli aspetti da potenziare (impegni). SOGGETTI COINVOLTI DOCENTI ALUNNI COMMENTI SPECIFICI SUGGERIMENTI IMPEGNI IN QUALI OCCASIONI POSSIAMO/O RIUTILIZZARE LE CONOSCENZE E LE ABILITA’/STRATEGIE APPRESE? -PER ORGANIZZARE UN VIAGGIO DI ISTRUZIONE - PER IMPARARE AD USARE UN NUOVO SOFTWARE - …… Mario Martini SINTESI FUNZIONI FORMATIVA • TENERE CONTROLLATI I PROCESSI NON SOLO COGNITIVI • COINVOLGERE L’ALUNNO • PRENDERE DECISIONI IN BASE ALLE NECESSITÀ SOMMATIVA • MISURARE I RISULTATI • VERIFICARE EFFICACIA PERCORSI • CONFRONTARE TRAGUARDI ATTESI E TRAGUARDI RAGGIUNTI ASPETTATIVE CONNESSE ALLA VALUTAZIONE • ORIENTAMENTO ALLA PADRONANZA (SVILUPPO APPRENDIMENTO) • ORIENTAMENTO ALLA PRESTAZIONE (ASPIRAZIONE AL BEL VOTO) • ATTEGGIAMENTO DI IMPOTENZA APPRESA Mario Martini CIRCOLO VIRTUOSO O VIZIOSO VOTO POSITIVO/ NEGATIVO SENSO DI AUTEFFICACIA FORTE/DEBOLE AUMENTO IMPEGNO/ DISIMPEGNO AUMENTO MOTIVAZIONE/ DEMOTIVAZIONE RISVOLTO ETICO DELLA VALUTAZIONE Mario Martini METAFORA DON MILANI e PAG 82: “Noi per i casi estremi si adopra anche la frusta. Non faccia la schizzinosa… ma butti giù la penna dal registro. La sua penna lascia il segno per un anno. La frusta il giorno dopo non si conosce più. Gianni per quella sua penna “moderna” e perbenino non leggerà mai un libro in vita sua. Non saprà mai scrivere una lettera decente”. “… Lottereste per il bambino che ha più bisogno… Vi svegliereste la notte col pensiero fisso su di lui a cercare un modo nuovo di far scuola, tagliato su misura sua”. “… io i miei figlioli li amo, che ho perso la testa per loro, che non vivo che per farli crescere, per farli aprire, per farli sbocciare, per farli fruttare”. BIBLIOGRAFIA • • • • • • • • • • • • • • • • P. Bertolini (a cura di), La valutazione possibile, La Nuova Italia, Milano 1999 M. Bratti, D. Checchi e A Checchi, Da dove vengono le competenze degli studenti?, Il Mulino, Bologna 2007 CERI-OCSE, Personalizzare l’insegnamento, Il Mulino, Bologna 2008 G. Bertagna, Valutare tutti valutare ciascuno, La Scuola, Brescia 2004 N. Bottani e A. Cenerini, Una pagella per la scuola, Erickson, Trento 2003 M. Castoldi, Portfolio a scuola, La Scuola, Brescia 2005 M. Castoldi, Valutare le competenze, Carocci, Roma 2009 M. Comoglio, Insegnare e apprendere con il portfolio, Fabbri, Milano 2003 G. Domenici, Manuale di valutazione scolastica, Laterza, Bari 1993 M . Lichtner, Valutare l’apprendimento: teorie e metodi, Angeli, Milano 2004 T. Pedrizzi e V. Fabbricatore, Il portfolio. L’esperienza delle scuole lombarde, Angeli, Milano 2004 M. Pellerey, Le competenze individuali e il portfolio, La Nuova Italia, Milano 2004 F. Tessaro, Valutare per formare… con i Modelli di lavoro, in U. Margiotta (a cura di), Riforma del curricolo e formazione dei talenti, Armando, Roma 1997 D. A. Schön, Il professionista riflessivo, Dedalo, Bari 1993 B. M. Varisco, Portfolio. Valutare gli apprendimenti e le competenze, Carocci, Roma 2004 P. Weeden, J. Winter e P. Broadfoot, Valutazione per l’apprendimento nella scuola, Erickson, Trento 2009