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COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DELLA SALUTE

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COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DELLA SALUTE
COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DELLA SALUTE
L’ATTIVITA’ DI CONTROLLO DEL N.A.S. CARABINIERI
NEL SETTORE AGROALIMENTARE
Conegliano (TV), 12 maggio 2012
1
I N.A.S., Nuclei Antisofisticazioni e
Sanità dell'Arma, sono stati istituiti
il
15
ottobre
1962,
quando
finalmente si è preso coscienza del
fenomeno
delle
sofisticazioni
alimentari,
che
tanto
allarme
cominciava a destare nell'opinione
pubblica.
Inizialmente la "forza" era costituita da un Ufficiale Superiore,
distaccato presso il Gabinetto dell'allora Ministero della Sanità,
e da 40 sottufficiali dislocati nelle città di Milano, Padova,
Bologna, Roma, Napoli e Palermo. Nel tempo, anche in relazione
ai consistenti risultati conseguiti, la presenza sul territorio degli
uomini dei N.A.S. si è notevolmente incrementata, fino al
momento in cui il reparto, acquisita l'attuale denominazione di
Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, ha assunto una
nuova fisionomia ordinativa.
2
Oggi esso dispone di 1000 unità specializzate,
ripartite in 3 Gruppi T.S. - con sede a Milano,
Roma e Napoli - e in 38 Nuclei, presenti
sull'intero
territorio
nazionale,
con
competenza regionale o interprovinciale.
L'attività dei N.A.S. ha sempre suscitato viva
ammirazione tra i vertici dell'Arma, del
Ministero della Salute, tra gli stessi operatori
commerciali e tra la popolazione, riscuotendo
ovunque
riconoscimenti
ed
attestati
di
benemerenza.
3
I Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma dei
Carabinieri provvedono alla tutela della salute pubblica
mediante la lotta alle sofisticazioni e frodi nel campo dei
prodotti alimentari e dietetici, dei fitofarmaci, della
produzione e del commercio di specialità medicinali e
veterinarie.
I N.A.S. costituiscono gli unici Reparti
dell’Arma che possono accertare infrazioni
di
natura
igienico-sanitaria nel settore
alimentare, in quanto i Carabinieri che in
essi operano hanno la qualifica di
Ispettore Sanitario.
4
COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DELLA SALUTE
Articolazione
Dipendenza Funzionale
Dipendenza Ordinativa Addestrativa Disciplinare
Ministero Salute
Comando Generale Arma Carabinieri
Unità Mobili e Specializzate “Palidoro”
Divisione Unità Specializzate
Comando Carabinieri per la Tutela della Salute
Gruppo T.S. Milano
Gruppo T.S. Roma
Gruppo T.S. Napoli
Nuclei A.S. – 38 su tutto il territorio nazionale
5
GRUPPO T.S. DI MILANO
TN
AO
BS
TV
UD
MI
TO
CR
PD
AL
GE
6
GRUPPO T.S. DI MILANO
Territorio
Liguria
(Ge-Sp-Sv-Im) N.A.S. Genova
Valle d’Aosta
(Ao) N.A.S. Aosta
Piemonte
(Al-At-Cn) N.A.S. Alessandria
(To-Vc-Bi-Vb-No) N.A.S. Torino
(Mi-Co-Va) N.A.S. Milano
Lombardia (Bs-Lc-So-Bg) N.A.S. Brescia
(Cr-Pv-Mn-Lo) N.A.S. Cremona
Veneto
(Pd-Vr-Vi-Ro)
(Tv-Ve-Bl)
N.A.S. Padova
N.A.S. Treviso
Friuli V.G. (Ud-Go-Pn-Ts) N.A.S. Udine
Trentino A.A.
(Tn-Bz) N.A.S. Trento
7
ATTRIBUZIONI E COMPITI
Caratteristica fondamentale del reparto è la
dipendenza funzionale dal Ministro della
Salute
in
virtù
della
quale
i
militari
appartenenti al reparto hanno –per decreto–
i
poteri
degli Ispettori Sanitari; poteri
che ne legittimano l'operato, nell'arco diurno e notturno, in tutti
quei luoghi ove vi è produzione, somministrazione, deposito o
vendita di prodotti destinati all'alimentazione umana.
8
I Carabinieri dei N.A.S., nella duplice funzione di ufficiali di polizia giudiziaria
e di ispettori sanitari, svolgono i compiti loro affidati - d'iniziativa, su
richiesta del Ministro della Salute o dei Reparti dell'Arma territoriale, oppure
su delega dell'Autorità Giudiziaria, su denunce o segnalazioni da parte dei
cittadini, o su notizie comunque acquisite nel corso di attività di "intelligence"
o attraverso organi di informazione - in 18 settori merceologici, così distinti:
•acque minerali e bibite;
•carni ed allevamenti;
•conserve alimentari;
•alimenti particolari (prima infanzia – dietetici);
•farine, pane e pasta;
•latte e derivati;
•oli e grassi;
•prodotti ittici;
•salumi ed insaccati;
•vini ed alcolici;
•zuccheri e sofisticanti;
•ristorazione;
•prodotti fitosanitari;
•mangimi e prodotti zootecnici;
•farmaceutici e sanità;
•inquinamenti;
•stupefacenti e comunità terapeutiche;
•interventi vari.
9
ATTIVITÀ
OPERATIVA
10
L'attività svolta dai N.A.S. si sviluppa attraverso le seguenti
modalità operative principali:
•un'azione investigativa, che consiste in indagini volte a stroncare le attività
illecite nello specifico campo delle sofisticazioni, delle frodi alimentari e della
sanità. Sono indagini molto lunghe e laboriose, che richiedono acume
investigativo, spiccata professionalità e conoscenza dell'ambiente socio
economico nel quale si opera;
•una pianificazione operativa mensile, nel
corso della quale vengono effettuati controlli,
per un intero mese, in uno o più settori
d'intervento su tutto il territorio nazionale;
• servizi di controllo in campo nazionale su obiettivi precedentemente
individuati, pianificati d'intesa con il Ministero della Salute. Sono
monitoraggi su particolari settori della sfera produttiva, commerciale ed
etico-sociale, finalizzati ad accertare l'esatta applicazione di leggi e
regolamenti ed ottenere anche memorie statistiche utili per verificare
l'efficacia dell'azione di controllo e per individuare i settori maggiormente a
rischio sui quali far convergere interventi più appropriati.
11
Collaborazione con altri reparti dell’Arma
I N.A.S. si avvalgono del supporto dei comandi Arma
territoriali (oltre 4.600 Stazioni distribuite sul territorio
nazionale).
Per le attività “contigue” operano in collaborazione
anche con altri reparti speciali dell’Arma:
CC per la Tutela dell’Ambiente (N.O.E.);
CC Politiche Agricole (N.A.C.);
CC Tutela Lavoro (N.I.L.).
12
Nas e UE: la Cooperazione con l'Unione Europea
Per notificare in tempo reale i rischi diretti o indiretti
per la salute pubblica connessi al consumo di alimenti
o mangimi è stato istituito il sistema rapido di allerta
comunitario (Rapid Alert System For Food And Feed),
sotto forma di rete, a cui partecipano la Commissione
Europea e gli Stati membri dell’Unione.
L’Ufficio VI della Dir. Gen. della Sanità Veterinaria e
degli Alimenti del Ministero della Salute è il punto di
contatto italiano per il sistema di allerta comunitario.
13
Nas e UE: la Cooperazione con l'Unione Europea
Le notifiche vengono comunicate e condivise tra gli
Stati membri via rete, in tempo reale. L’attività del
sistema prevede il ritiro di prodotti pericolosi per la
salute umana o animale. Nel caso di rischio grave e
immediato (es. tossina botulinica), viene subito
disposto il sequestro dei prodotti tramite l’intervento
dei N.A.S. e degli Assessorati Regionali.
Il sistema di allerta comunitario trova fondamento
giuridico nella Direttiva 92/59/CEE del Consiglio
Europeo e nel Regolamento (CE) 178/2002.
14
Nas e UE: nuovi regolamenti comunitari
In attuazione della direttiva 2004/41/CE relativa ai
controlli in materia di sicurezza alimentare e applicazione
dei regolamenti comunitari nel medesimo settore è stato
emanato il D.Lgs. 06 novembre 2007 n. 193, il quale,
nell’abrogare alcuni provvedimenti legislativi, all’art.6 ha
stabilito nuove sanzioni amministrative.
15
Nas e UE: nuovi regolamenti comunitari
Art. 2 D.Lgs. 193/2007.
Autorità competenti: Ministero
Regioni
Prov. Autonome (TN – BZ)
A.U.S.L.
NO Sindaco
16
Nas e UE: nuovi regolamenti comunitari
Il D.Lgs. 193/1997 ha attribuito alle U.L.S.S. la
competenza in materia di applicazione dei nuovi
regolamenti
Art.54 Reg.882/2004, tra le varie ipotesi formulate,
anche quella di sospensione dell’attività e della
chiusura in toto o in parte dell’azienda.
17
Nas e UE: nuovi regolamenti comunitari
Segnalazione alle U.L.S.S. delle inadeguatezze
(requisiti generali igienici e strutturali) emerse in
fase ispettiva per i successivi provvedimenti:
- chiusura stabilimenti;
- distruzione derrate alimentari;
- valutazione tecnica conformità manuali
autocontrollo HACCP;
- emissione prescrizioni.
18
FRODI ALIMENTARI
19
LE CARNI
20
Le principali frodi
Vendita di carni provenienti da animali
ingrassati con sostanze non consentite
(ormoni, tireostatici, stilbenici, beta-agonisti).
In questo caso le carni sono ricche di acqua e
si riducono notevolmente dopo la cottura.
Vendita di carni contenenti residui di
medicinali il cui trattamento non è stato
dichiarato e senza l’osservanza di sospensione
tra il trattamento stesso e l’avvio alla
macellazione.
21
Vendita di carni della stessa specie ma di
qualità diversa (vitello adulto per vitello).
Vendita di tagli meno pregiati per tagli pregiati
(es. lombata del quarto anteriore per lombata
del quarto posteriore o filetto).
22
PESCE E
MOLLUSCHI
23
Le principali frodi:
• vendita di prodotti scongelati per freschi;
• vendita di prodotti di allevamento per prodotti di cattura
in mare;
• vendita di specie diverse da quelle dichiarate (esempi:
totani per calamari, melù per merluzzi, zanchette per
sogliole, ecc.);
• vendita di prodotti congelati coperti da glassatura senza
l’indicazione del peso netto o della percentuale di
glassatura;
• vendita di prodotti trattati con additivi per mascherare
un preesistente stato di alterazione.
24
E’
importante
verificare
le
caratteristiche del pesce fresco:
compattezza delle carni, scaglie
lucenti, branchie rosse e occhi vivi.
Quello scongelato ha le carni
mollicce, gli occhi “cotti” e le
scaglie non brillanti.
Occorre altresì controllare che nell’etichetta dei
prodotti ittici congelati sia indicata la quantità di
glassatura per evitare di acquistare un prodotto di
peso netto inferiore a quello dichiarato.
25
L’OLIO DI
OLIVA
26
La frode più usuale nel settore oleario è
quella di miscelare olio di semi con olio
di oliva e farlo passare per olio
extravergine d’oliva. In alcuni casi è
stato accertato che olio di semi colorato
artificialmente
con
clorofilla
e
betacarotene era venduto per olio
extravergine.
Un’altra frode più specialistica e raffinata, di difficile
individuazione, consiste nel far passare per olio extra
vergine d’oliva oli che all’origine erano stati qualificati
lampanti o maleodoranti. Questi, opportunamente
trattati e con l’aggiunta di modeste quantità di oli
vergini di oliva, acquistano, sotto l’aspetto chimico,
parametri propri dell’olio extravergine.
27
•diffidare dalla vendita “porta a porta”, spesso si tratta di
persone che smerciano miscele di olio di semi e di oliva
con l’aggiunta di clorofilla e betacarotene;
•acquistando prodotti preconfezionati, scegliere aziende
che, per serietà ed immagine, assicurino la qualità (in più
occasioni sono state scoperte aziende fantasma, senza
legale responsabile né sede sociale, che avevano immesso
sul mercato ingenti quantitativi di olio dichiarato
extravergine risultato invece sofisticato);
•l’etichetta, anche se non sempre garantisce l’origine
dell’olio, costituisce comunque una “carta d’identità” di
qualsiasi alimento;
•diffidare delle confezioni anonime prive della corretta
etichettatura;
•tenere anche presente il rapporto qualità-prezzo.
28
FARINA, PANE E PASTA
29
Le principali frodi:
• vendita di pane a pezzi e non a peso;
• vendita di pane ricco di umidità e pertanto
più pesante per
non essere stato portato
alla cottura dovuta;
• vendita di pane speciale con l’impiego di
grassi diversi da quelli consentiti;
• vendita di pasta di semola di grano duro
ottenuta con la miscelazione di sfarinati di
grano tenero.
30
L A T T E
31
Le principali frodi:

annacquamento con o senza salagione e scrematura;

ricostituzione di latte in polvere;

latte inacidito neutralizzato con l’aggiunta di alcali;

aggiunta di acqua ossigenata per ridurre una carica
batterica elevata.
32
33
VINO
E’ una bevanda idroalcoolica ottenuta dalla fermentazione del mosto d’uva.
La classificazione merceologica dei vini è tra le più complesse.
Relativamente alla denominazione d’origine i vini italiani si
classificano in:
- vini da tavola……………………………………….………………….....
45 %
- vini ad indicazione geografica tipica (IGT)……………………………
30 %
- vini a denominazione di origine controllata (DOC)………………...
- vini a denominazione di origine controllata e garantita (DOCG)....
25 %
Secondo le normative UE i vini di pregio sono classificati:
- vini di qualità prodotti in regioni determinate (V.Q.P.R.D.)
34
L’attività di controllo è finalizzata soprattutto a tutelare il
consumatore e i produttori attraverso il contrasto:
- delle frodi (adulterazioni – sofisticazioni)
- dei fenomeni di concorrenza sleale
35
ADULTERAZIONI:



annacquamento del vino
aggiunta di glucosio al mosto
aggiunta di alcool (se non in vini
speciali es. vini liquorosi)
36
SOFISTICAZIONI:
- aggiunta di saccarina o dulcina
- aggiunta di coloranti artificiali (diversi dall’enocianina), di acidi e sali
minerali che ravvivano il colore
- aggiunta di antifermentativi (es. acido borico, aldeide formica) proibiti
dalla legge
- taglio con vini di frutta
- aggiunta di sostanze come il metanolo o alcol metilico
37
Inoltre è vietata la vendita di vini ottenuti da:



torchiatura ad alta pressione delle vinacce
torchiatura delle fecce
uve di vitigni proibiti (ibridi produttori diretti,
es.fragolino)
38
ADULTERAZIONI
Comprendono tutte quelle operazioni
che determinano modificazioni nella
composizione analitica del prodotto
alimentare, attuate mediante l’aggiunta o la
sottrazione di alcuni componenti senza che
apparentemente il prodotto venga modificato
in maniera apprezzabile.
Es. vendita di latte scremato o parzialmente
scremato per latte intero o vino annacquato.
39
SOFISTICAZIONE
È una operazione fraudolenta che consiste
nell’aggiungere all’alimento sostanze
estranee alla sua composizione con lo scopo
di migliorarne l’aspetto o coprirne i difetti.
Esempi:
- aggiunta alle carni di sostanze destinate a
ravvivarne il colore (nitrati nelle carni macinate);
- impiego di coloranti o conservanti non autorizzati per
mascherare l’utilizzo di materie prime di cattiva
qualità o difetti dei procedimenti produttivi;
-vino al metanolo e vino al metil-isotiocianato.
40
CONTRAFFAZIONE
È la totale sostituzione di una sostanza alimentare
con altra di minore pregio che induce in inganno il
compratore.
Esempi:
-olio di semi per olio di oliva;
- margarina per burro.
41
ALTERAZIONE
Una sostanza alimentare si dice in stato di
alterazione quando la sua composizione
originaria si modifica a causa di
fenomeni degenerativi spontanei
(errate modalità o eccessivo prolungamento
dei tempi di conservazione).
42
Infrazioni piu’ ricorrenti rilevate:
Per quel che concerne le sostanze alimentari in
generale (prodotti carnei, ittici, caseari, ortofrutticoli,
da forno comprese anche materie prime) solitamente,
a seguito di analisi di laboratorio, si rilevano
irregolarita’:
43
• penali riconducibili principalmente all’art.5 Legge
30/04/1962 n.283.
E’ vietato impiegare nella preparazione di alimenti
e bevande, vendere, detenere per vendere o
somministrare come mercede ai propri dipendenti,
o comunque distribuire per il consumo …….
44
…..sostanze alimentari:
a) private anche in parte dei propri elementi nutritivi e
mescolate a sostanze di qualità inferiore;
b) in cattivo stato di conservazione;
c) con elevate cariche microbiche;
d) insudiciate, invase da parassiti, in stato di alterazione o
comunque nocive;
g) con aggiunta di additivi chimici non autorizzati;
h) contenenti residui di prodotti, usati in agricoltura per la
protezione delle piante e a difesa delle derrate immagazzinate, tossici per l’uomo.
45
• amministrative, per prodotti confezionati, riconducibili
principalmente al Decreto Legislativo 27.01.1992 n.109,
concernente l’etichettatura, la presentazione e la pubblicita’ dei prodotti alimentari, modificato dal D.L.vo 23
giugno 2003, n.181 (termine minimo di conservazione,
numero di lotto, non dichiarata presenza di ingrediente
rilevato ad analisi).
46
Attraverso mirate investigazioni è possibile ravvisare
ipotesi delittuose riconducibili a:
•adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari prima che
siano state attinte o distribuite per il consumo, rendendole
pericolose alla salute pubblica (art. 440 C.P.);
•commercio di sostanze alimentari contraffatte od adulterate (art.
442 C.P.);
•commercio o distribuzione per il consumo di sostanze alimentari
non contraffatte né adulterate ma comprovatamente pericolose
per la salute pubblica (art. 444 C.P.);
•frode nell’esercizio del commercio (art. 515 C.P.);
•vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine (art.
516 C.P.);
•vendita di prodotti industriali con segni mendaci (art. 517 C.P.).
47
FRODE NELL’ESERCIZIO DEL COMMERCIO
(art. 515 C.P.)
consegnare all’acquirente:


una cosa mobile per un’altra;
una cosa mobile diversa (per origine,
provenienza, qualità o quantità) da quella
dichiarata o pattuita.
E’ configurabile il tentativo.
48
CIRCOSTANZA AGGRAVANTE
(art. 517 bis C.P.)
Le pene stabilite dagli artt. 515, 516 e 517 sono
aumentate se i fatti da questi previsti hanno per
oggetto alimenti o bevande la cui denominazione
di origine o le cui caratteristiche sono protetti dalle
norme vigenti.
PUBBLICAZIONE DELLA SENTENZA
(art. 518 C.P.)
A seguito di condanna per delitti previsti dagli artt. 515, 516 e 517.
49
Modalità di attivazione
I Carabinieri dei N.A.S. intervengono:
su indicazione del Ministero della

Salute;
a richiesta del cittadino;

d’iniziativa;

su delega dell’Autorità Giudiziaria;

su richiesta dei vari Enti Pubblici.

50
Grazie per l’attenzione
51
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