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IL FASCISMO - Home - Istituto San Giuseppe Lugo

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IL FASCISMO - Home - Istituto San Giuseppe Lugo
Il fascismo
Il fascismo
L’Italia degli anni Venti
Crisi
economica
politica e
sociale
Il fascismo
Nascita di
nuovi partiti
di massa
Diffuso risentimento per la mancata assegnazione
di Fiume e della Dalmazia: i nazionalisti parlavano
di vittoria mutilata.
1919 - Occupazione
e annessione di
Fiume
Biennio rosso (1919-1920): serie di proteste popolari e scioperi nelle
fabbriche e nelle campagne.
Partito Popolare Italiano (1919)
 fusione degli ideali cristiani con quelli democratici
Partito Comunista d’Italia (1921):
 scissione dal Partito Socialista delle correnti favorevoli
all’adesione all’Internazionale comunista e alla promozione di una
rivoluzione.
La debolezza dei governi liberali e il timore di una rivoluzione comunista
favorirono l’ascesa di Mussolini e dei suoi seguaci: industriali, grandi proprietari
terrieri, ma anche gran parte del ceto medio li appoggiarono.
Il fascismo
Motivi economici
• La situazione economica italiana nel 1918 è
molto critica
• Troppe spese per la guerra
• Aumento debito pubblico
• Necessità di stampare moneta svalutazione
• Difficoltà nella riconversione industriale
• Disoccupazione
• Forte divario economico
Il costo della guerra
Il fascismo
Riserve auree prima e dopo la guerra (in milioni di $)
Stati
in guerra
Italia
1913
1921
1913
1921
236.5
Stati
neutrali
USA
288.1
691
2529.6
Germania
278.7
260.0
Olanda
60.9
245.6
Austria
251.4
0
Spagna
92.5
479.2
Francia
678.9
688.3
Giappone
65
558.8
Totale
1516
1192
Totale
922
3833
Il fascismo
I problemi sociali
• A questi problemi economici si
legano anche molti problemi
sociali
• La difficoltà nella riconversione
industriale porta
disoccupazione e occupazione
di terre
• Nascita e sviluppo dei
sindacati
Il fascismo
Il debito pubblico
• Le spese belliche vennero
finanziate col debito pubblico
• Tra il 14 e il 20 il debito si ampliò
di 10 volte
• Per rispettare i debiti si stampò
+ carta moneta
• Questo provocò la svalutazione
della £
• 1918: 1$=13£ 1919: 1$=28£
Il fascismo
Indice di prezzi e salari
anno
alimentari
abbigliamento
salario reale
1913
100
100
100
1915
104.6
118.7
93.4
1917
221.9
355.5
73
1918
284.9
500.7
64.6
1919
326.6
594.4
93.1
1920
443.4
990
114.4
1921
464.4
671.3
127.1
I sindacati
dati x 1000
• La situazione provoca una
grande crescita sindacale
• Nascono nuovi sindacati
• Aumentano gli iscritti
(v.grafico)
• Aumentano soprattutto le
giornate di sciopero
2500
2000
1500
1000
Il fascismo
500
0
13
16
19
22
Il fascismo
Scioperi e scioperanti
anno
scioperi
scioperanti
giornate di sciopero
1918
303
158.036
906.471
1919
1663
1.049.438
18.887.917
1920
1881
1.267.953
16.398.227
1921
1045
644.464
7.772.870
1922
552
422.773
6.586.235
1923
200
66.103
259.929
Il fascismo
Il fascismo
I successi degli scioperi
• Notevoli aumenti
salariali (anche se non
tali da coprire
l’inflazione)
• Revisione dei patti di
mezzadria
• Giornata lavorativa di 8
ore
• Solo il ceto medio non
trae vantaggi
Il fascismo
Riassumendo…
Il percorso politico di Mussolini
Impegnato fin da giovane nelle file del Partito Socialista, nel 1912 divenne
direttore dell’“Avanti!”.
Espulso dal partito nel 1914 per le sue posizioni interventiste, fondò un
nuovo giornale, “Il Popolo d’Italia”, e si arruolò nell’esercito.
Il fascismo
Tornato dalla guerra fondò il Movimento dei Fasci di Combattimento
(1919), cui aderirono nazionalisti ed ex combattenti:
 elemento dominante: decisa avversione per il socialismo.
Per contrastare e reprimere le iniziative sindacali organizzò, tra la fine del
1919 e l’inizio del 1921, le squadre d’azione.
Nel 1921 trasformò il suo movimento nel Partito Nazionale Fascista (PNF):
 accolti nelle liste liberali alle elezioni del 1921, i fascisti entrarono
per la prima volta in Parlamento con 35 seggi.
Il fascismo
Mussolini: nascita e formazione
Benito Amilcare Andrea Mussolini
(nato a Dovia di Predappio, Forlì, il 29 luglio 1883
e morto a Giulino di Mezzegra, Como, il 28 aprile
1945) fu un uomo politico italiano, fondatore del
fascismo e dittatore del Paese dall'ottobre 1922 al
luglio 1943.
----------------------------------------------------------------Figlio di Alessandro e di Rosa Maltoni, maestra
elementare, visse un'infanzia modesta. Studiò nel
collegio salesiano di Faenza (1892-1893) e poi nel
collegio Carducci di Forlimpopoli, conseguendo
nel 1901 il diploma di maestro elementare.
Il fascismo
I fasci di combattimento
• La fondazione dei fasci di
combattimento, avvenuta a
Milano il 23 marzo 1919,
benché facesse appello alle
simpatie di elementi quanto
mai eterogenei e si basasse su
un ambiguo programma
mescolante in modo
spregiudicato istanze radicali
di sinistra e fermenti di acceso
nazionalismo, non ebbe
inizialmente successo
Nasce il MOVIMENTO FASCISTA
Il fascismo
23 marzo 1919
• 300 esponenti: futuristi, ex combattenti, seguaci di
D’Annunzio.
• PROGRAMMA: ‘Programma di San Sepolcro’
- Abbattimento della Monarchia e instaurazione di una
Repubblica
- Esproprio delle grandi proprietà terriere
- Abbattimento del Senato e mantenimento di una sola
Camera eletta a suffragio universale
= programma vago, vicino al socialismo ma fortemente
nazionalista e militarista
RACCOLSE SCARSI CONSENSI
Il fascismo
Le squadre d’azione
 Composte in prevalenza da
ex militari, disoccupati,
avventurieri senza scrupoli.
 Chiamate anche squadracce
per la violenza delle loro
azioni, si presentavano come
garanti dell’ordine contro il
pericolo rivoluzionario.
 La loro divisa era la camicia
nera, ripresa dai legionari di
D’Annunzio e dagli Arditi.
 Principali obiettivi delle
spedizioni punitive:
 sedi delle organizzazioni
sindacali e delle leghe dei
contadini
 Camere del Lavoro
 Case del popolo
 municipi socialisti.
Le cose cambiarono quando nelle file del
movimento entrarono proprietari e
imprenditori preoccupati per la crescita
del socialismo e convinti che i deboli
governi liberali non fossero in grado di
difenderle
15 aprile 1919 - Milano
Prima spedizione punitiva contro la
sede del quotidiano socialista “Avanti!”
Il fascismo
Il movimento fascista
• Autunno 1920: nascono le
squadre d’azione fasciste (le
“squadracce”)
• Operano nelle campagne del
Nord Italia
• Sono finanziate dai proprietari
terrieri per piegare i sindacati che
avevano ottenuto grossi successi
• Hanno come obbiettivo le sedi e
le personalità del PSI e dei
sindacati
Il fascismo
•man mano che il fascismo si caratterizzava come forza organizzata in
funzione antisocialista e antisindacale, Mussolini otteneva crescenti adesioni
e favori da agrari e industriali e quindi dai ceti medi
Il fascismo
Il fascismo non abbandonò nemmeno dopo la sua affermazione i mezzi di
persuasione violenta
Il fascismo
Le reazioni del governo
• L’appoggio ai fascisti fu dapprima solo degli agrari
e della piccola borghesia
• Col tempo le azioni si fecero più numerose e
anche clamorose (occupazione di Bologna)
• Il governo non intervenne mai con la forza
• Anche Giolitti in fondo sperava di piegare così il
movimento socialista
• Questo fu l’errore storico del liberalismo
Il fascismo
Consuntivo del governo Giolitti
Il fascismo
•Leggi elettorali (1919-20) che prevedono il suffragio universale maschile e la
rappresentanza proporzionale a scrutinio di lista (liste di candidati – divise per
partiti- a ciascun partito tocca un numero di rappresentanti che è pari – grosso
modo- al numero dei votanti). Questo sistema favorisce i partiti che hanno
strutture organizzative stabili
Il fascismo
Il Partito Fascista
• Vista la crisi politica Mussolini decide di
trasformare il movimento in partito
• Il programma era di chiara matrice
conservatrice:
Il fascismo
Governo + forte
Esaltazione della nazione
Divieti di sciopero
Parlamento - forte
Garanzie per le
industrie private
L’affermazione del fascismo
28 ottobre 1922
Marcia delle camicie nere
su Roma.
Il fascismo
 Rispetto della legge nell’attività di
governo.
 Contenimento ma prosecuzione
dell’attività delle squadre fasciste.
 Istituzione della Milizia Volontaria per
la Sicurezza Nazionale, forza armata
alle dipendenze di Mussolini.
1925
 Trasformazione del fascismo in una
dittatura .
 Avvio della costruzione di un regime
totalitario.
30 ottobre 1922
Incarico a Mussolini di formare il nuovo
Governo.
1922 - 1924
Prima fase con appoggio dei liberali
e fino al 1923 dei popolari.
1924
Campagna elettorale all’insegna
della violenza e assassinio di
Giacomo Matteotti.
Il fascismo
La Marcia su Roma
• Con un programma così conservatore
Mussolini potè trattare il suo ingresso
al Governo
• Mentre trattava con Giolitti pensava al
golpe
• Nel congresso di Napoli del 22 si
forma il quadriunvirato (Balbo, De
Bono, De Vecchi e Bianchi) con
compiti insurrezionali
• Il 28 ottobre del 22, le Camicie Nere
armate marciano su Roma
Il fascismo
Il re incaricando
Mussolini
di formare il governo
legalizzò
la presa del potere
da parte del
fascismo.
I tanti volti di Mussolini
Il capo militare delle
squadracce
Il fascismo
Il socialista
Il soldato ferito
in guerra
Il rispettabile
primo ministro
Il dittatore
Il fascismo
Le elezioni del 1924, che
vedono una larga vittoria del
partito fascista si tengono con
una nuova legge elettorale che
premia con i 2/3 dei seggi il
partito che conquista la
maggioranza dei voti. Il clima
elettorale trascorre tra violenze
generali da parte degli squadristi
e intimidazioni di ogni sorta, alla
fine il partito con il suo LISTONE
conquista 403 seggi su 510
disponibili.
Il fascismo
Delitto Matteotti
Nel 1924 il segretario del partito socialista
Giacomo Matteotti in seguito ad un suo
discorso nel quale denuncia i metodi
antidemocratici del partito fascista viene
rapito da sicari fascisti.
Il fascismo
In seguito al ritrovamento del suo cadavere l’ opinione
pubblica viene colpita da sdegno per quanto successo
ma l’ opposizione è troppo debole per far cadere il
Governo e agli avversari non resta altro che
abbandonare il Parlamento, un atto passato alla storia
come secessione dell’ Aventino.
La dittatura fascista
Il fascismo
1925 - Leggi “fascistissime”:
pieni poteri al duce
1928 – Nuova legge elettorale
 PNF unico partito riconosciuto.
 Scioglimento di tutti i partiti dell’opposizione e
chiusura dei giornali antifascisti.
 Capo del governo, dotato di potere legislativo,
responsabile solo di fronte al re.
 Allontanamento dei dissidenti dalla pubblica
amministrazione.
 Istituzione di organismi per cercare, arrestare e
giudicare i colpevoli di reati politici:
 OVRA, Opera di Vigilanza per la Repressione
Antifascista
 Tribunale speciale.
 Lista unica di candidati preparata dal Gran
Consiglio del Fascismo:
 le libere elezioni si trasformarono in
plebisciti.
 Abolizione delle elezioni comunali:
 il sindaco fu sostituito dal podestà, nominato
direttamente dal Governo.
La conciliazione con la Chiesa
Mussolini era convinto che superare il conflitto tra Stato e Chiesa gli avrebbe
garantito una grande popolarità tra gli Italiani.
11 febbraio 1929
Firma dei Patti Lateranensi, che comprendevano:
 un trattato internazionale con il quale la Chiesa riconosceva il Regno d’Italia
con Roma capitale e otteneva la sovranità sullo Stato della Città del Vaticano
Il fascismo
 una convenzione finanziaria che impegnava l’Italia a versare un’indennità al
Vaticano per la perdita dello Stato pontificio
 un concordato che doveva regolare i rapporti tra lo Stato e la Chiesa:
 il cattolicesimo divenne la sola religione dello Stato, obbligatoriamente
insegnata nelle scuole pubbliche
 il matrimonio civile fu riconosciuto equivalente a quello religioso.
La politica economica
Il fascismo
1922-1925
 Favorevole al libero mercato e all’iniziativa privata.
 Mussolini non voleva perdere l’appoggio di industriali e proprietari che avevano
aiutato la sua ascesa.
A PARTIRE DAL 1926
 Limitazione delle importazioni
soprattutto di grano per arrestare la
perdita di valore della lira.
 Aumento dei dazi sui cereali
accompagnato dalla cosiddetta battaglia
del grano, cioè l’autosufficienza nelle
produzione del grano:
aumento delle aree coltivabili con
bonifica delle paludi nell’Agro Pontino
miglioramento delle tecniche di
coltivazione.
Alla fine degli anni Trenta la produzione
del grano era aumentata e le importazioni
crollate, ma a discapito dell’allevamento e
di altre coltivazioni.
Il fascismo
La politica economica
ANNI TRENTA
 Autarchia economica:
l’Italia doveva produrre tutto ciò di cui aveva
bisogno senza dipendere dalle importazioni
straniere.
 Forte intervento dello Stato nell’economia:
IMI (Istituto Mobiliare Italiano), istituto di
credito pubblico con il compito di sostituire le
banche in crisi nel sostegno alle industrie in
difficoltà
IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale),
che acquistò le azioni di industrie in crisi
facendo diventare lo Stato proprietario di
grandi imprese italiane.
 Introduzione del corporativismo:
aboliti tutti i sindacati liberi, lavoratori e
imprenditori dovevano riunirsi in corporazioni
(organizzazioni legate al settore economico di
appartenenza) per collaborare nell’interesse
della nazione.
La mancanza di materie
prime costrinse gli Italiani a
recuperare i rottami di ferro
o a consegnare argento e oro
alla patria.
La politica estera
Nazionalismo e colonialismo:
sostegno della necessità di
un’espansione coloniale con cui
dare all’Italia nuovo prestigio e
nuove terre da coltivare.
 1935 – Invasione dell’Etiopia, Paese
indipendente.
 1936 – Conquista di Addis Abeba e
proclamazione del “ritorno dell’Impero” a
Roma.
Il fascismo
La conquista, propagandata come un atto di
“civilizzazione”, non portò i vantaggi economici
sperati, ma fu un successo dal punto di vista
politico: anche Francia e Inghilterra riconobbero
l’Impero italiano.
Alleanza con Hitler, sostenitore
della conquista coloniale italiana con
rifornimenti di armi e materie prime.
 1936 – Firma di un patto di amicizia, l’asse
Roma-Berlino.
 1939 – Firma del Patto d’acciaio, che
prevedeva aiuto reciproco in caso di
guerra.
Le leggi antisemite
Il fascismo
1938: introduzione delle leggi razziali contro gli Ebrei su imitazione di quelle varate da
Hitler nel 1935.
L’organizzazione del consenso
Il fascismo
Tutte le attività degli Italiani furono
toccate dalla propaganda fascista con
l’obiettivo di formare un “uomo
nuovo” in totale sintonia con i valori
fascisti.
 Educazione dei giovani, inquadrati in organizzazioni divise per fasce d’età, alla
dottrina fascista e al culto di Mussolini con marce militari, esercitazioni, parate.
 Controllo diretto su testi scolastici, programmi e insegnanti.
 Controllo di tutte le attività culturali attraverso il Ministero della Cultura Popolare.
 Uso della radio e di tutte le forme d’arte per la diffusione dei valori del regime.
 Organizzazione di circoli del dopolavoro per le attività ricreative dei lavoratori.
 Creazione dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia per l’assistenza alle madri e ai
bambini.
Gesti, simboli e parole dell’Italia fascista
Il fascismo si presentò come
il naturale continuatore della
potenza e dei trionfi
dell’antica Roma.
Il fascismo
Impose il suo marchio
nel linguaggio.
DUCE: il capo militare valoroso amato dai suoi soldati.
FASCIO LITTORIO: fascio di bastoni legati insieme che
rappresentava il potere dei consoli.
SALUTO ROMANO: gesto con cui i soldati salutavano i
loro capi.
USO DEL “VOI”
CAMERATA: modo con cui si chiamavano tra loro i fascisti
(letteralmente “compagno”, “amico” )
GERARCA: nome delle massime autorità del partito (in passato
“capo delle funzioni religiose”)
PODESTÀ: sindaco (nel Medioevo capo del Comune)
ITALIANIZZAZIONE DEI NOMI STRANIERI
Creò molti slogan tramite
cui radicare i propri valori.
“Credere, obbedire, combattere”.
“Libro e moschetto, fascista perfetto”
“Mussolini ha sempre ragione”
“Vincere e vinceremo”
L’eliminazione del dissenso
La repressione colpì gli oppositori
condannandoli a pene durissime, al
carcere, al confino.
Misura di polizia che imponeva al
condannato il domicilio coatto in un luogo
isolato lontano dalla sua residenza.
Il fascismo
Furono 17.000 i
condannati al confino.
 In molti pagarono con la vita: Amendola, Gobetti o Gramsci, rinchiuso in
carcere dal 1926 al 1937.
 Un ruolo di primo piano nella lotta antifascista fu svolto da esponenti del
Partito socialista (Turati, Pertini, Nenni) e del Partito comunista, che stabilì la
sua sede a Parigi sotto la guida di Togliatti.
 Nel 1929 fu fondato a Parigi il movimento Giustizia e Libertà, che cercava di
coniugare liberalismo e marxismo: i fratelli Rosselli, due dei fondatori, furono
giustiziati in Francia da sicari fascisti nel 1937.
 Don Sturzo e De Gasperi, esponenti del Partito popolare, furono costretti
all’esilio
 Il regime ebbe una certa tolleranza per l’intellettuale di tradizione liberale
Benedetto Croce, la cui opposizione fu essenzialmente morale.
Il fascismo
R
i
a
s
s
u
m
e
n
d
o
…
Il fascismo
L’EPOCA FASCISTA
L’ educazione
paramilitare costituiva
una parte fondamentale
della pedagogia fascista.
I bambini venivano
iscritti a 4 anni ai "Figli
della Lupa", da 8 a 14
anni ai "Balilla", da 14
a 18 agli"
Avanguardisti", oltre i
18 anni alla "Gioventù
Fascista".
Parallelamente le
formazioni femminili
erano le “Piccole italiane”
e le “Giovani italiane”.
Il fascismo
Il fascismo
Nel mondo scolastico i professori e i
maestri dovevano prestare fedeltà al
regime oppure venivano licenziati.
Il fascismo
In Italia la radio non era così diffusa come nei paesi industrializzati così
la forma di comunicazione di massa più in voga erano i quotidiani. Il
regime fascista istituì un Ministero per la culture popolare (Minculpop)
che aveva il compito di controllare i giornali e dare direttive ai giornalisti
su quanto scrivere e su quanto tacere.
Il fascismo
La parte da leone nel regime
fascista la facevano gli slogan,
diffusi presso la popolazione dai
gerarchi e spesso ripetuti nei
discorsi che il duce faceva da
Piazza Venezia
Il fascismo
Il fascismo
Il regime fascista era tutto basato sul culto della Romanità, quindi
vennero recuperati molti aspetti dell’ impero romano, il saluto che divenne
il saluto ufficiale dei fascisti, il fascio littorio, lo stesso nome Duce. Il
futurismo che elogiava gli aspetti della violenza e della velocità, diede
pieno appoggio al regime. L’ architettura propose edifici imponenti e
squadrati.
Propaganda e formazione dei
giovani
Il fascismo
- Una maschia gioventù con
romana volontà combatterà...
Il fascismo
- Il popolo italiano ha
creato col suo sangue
l'Impero. Lo feconderà
col suo lavoro e lo
difenderà contro
chiunque e con le sue
armi
Il fascismo
- Il fascismo femminile che si raccoglie
intorno ai nostri gagliardetti è destinato
a scrivere una storia splendida, a
lasciare tracce memorabili, a dare un
contributo sempre più profondo di
passione e di opere al fascismo italiano
CRONOLOGIA
Il fascismo
ANNO
EVENTO
1919
Nasce il Movimento dei Fasci di Combattimento
1921
Movimento Fascista diventa Partito
1922
Marcia su Roma
1923
Gran Consiglio
1924
Elezioni, delitto Matteotti
1925
Leggi fascistissime
1929
Patti Lateranensi
1933
Fondazione dell’ IRI
1936
Conquista dell’ Etiopia, firma asse Roma Berlino,
autarchia, appoggio a Franco
1939
1940
1943
Il fascismo
1945
Scoppia la Seconda Guerra
Mondiale, firma del Patto
d’acciaio
Entrata in guerra dell’ Italia
Armistizio e nascita della
Repubblica Sociale Italiana
Fine della guerra e del
Fascismo
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