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Periodo ipotetico: dipendente

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Periodo ipotetico: dipendente
PERIODO IPOTETICO DIPENDENTE
A. CON APODOSI AL CONGIUNTIVO
I tipo o della realtà (schema base)
Latino
Pròtasi
congiuntivo
secondo le norme
della consecutio
temporum
Apòdosi
Pròtasi
come la pròtasi come periodo
ipotetico
indipendente
(indicativo)
Es.:
Indipendente:
si hoc dicis, erras
= se dici questo, sbagli
(realtà nel presente)
si hoc dixisti, erravisti
= se hai detto questo,
hai sbagliato
(realtà nel passato)
si hoc dices, errabis
= se dirai questo,
sbaglierai
(realtà nel futuro)
Italiano
Apòdosi
come richiesto
dalla natura
della
subordinata
Dipendente:
Æ non dubito quin, | si hoc dicas, erres
= non dubito che, se dici questo,
sbagli;
non dubitabam quin, | si hoc diceres,
errares
= non dubitavo che, se dicevi questo,
sbagliavi.
Æ non dubito quin, | si hoc dixeris,
erraveris
= non dubito che, se hai detto questo,
hai sbagliato;
non dubitabam quin, | si hoc dixisses,
erravisses
= non dubitavo che, se avevi detto
questo, avevi sbagliato;
Æ non dubito quin, | si hoc dicas (dixeris),
erraturus sis
= non dubito che, se dirai questo,
sbaglierai;
non dubitabam quin, | si hoc diceres
(dixisses), erraturus esses
= non dubitavo che, se avessi detto
questo, avresti sbagliato.
II tipo o della possibilità (schema base)
Latino
Italiano
Pròtasi
Apòdosi
Pròtasi
Apòdosi
congiuntivo
secondo le norme
della consecutio
temporum
congiuntivo
(di solito
presente o
imperfetto)
secondo le
norme della
consecutio
temporum
uguale al
periodo
ipotetico
indipendente
(congiuntivo
presente o
trapassato)
uguale al
periodo
ipotetico
indipendente
(condizionale
presente o
passato)
Es.:
Indipendente:
si hoc dicas, erres
= se dicessi questo, sbaglieresti
(possibilità nel presente o nel
futuro)
si hoc dixeris, erraveris
= se avessi detto questo,
avresti sbagliato
(possibilità nel passato)
Dipendente:
Æ non dubito quin, | si hoc dicas,
erres (erraturus sis)
= non dubito che, se dicessi
questo, sbaglieresti;
non dubitabam quin, | si hoc
diceres, errares (erraturus esses)
= non dubitavo che, se avessi
detto (lett.: dicessi) questo,
avresti sbagliato
(lett.: sbaglieresti);
Æ non dubito quin, | si hoc dixeris,
erraveris
= non dubito che, se avessi
detto questo, avresti sbagliato;
non dubitabam quin, | si hoc
dixisses, erravisses
= non dubitavo che, se avessi
detto questo, avresti sbagliato.
III tipo o della irrealtà (schema base)
Latino
Pròtasi
uguale a quello
indipendente:
congiuntivo
imperfetto
(irrealtà nel
presente)
piuccheperfetto
(irrealtà nel
passato)
Italiano
Apòdosi
congiuntivo
imperfetto
(irrealtà nel
presente);
-urus fuerim /
congiuntivo
piuccheperfetto
con verbi passivi o
privi di supino
(irrealtà nel
passato)
Pròtasi
Apòdosi
uguale al
periodo ipotetico
indipendente
(congiuntivo
presente o
trapassato)
uguale al
periodo
ipotetico
indipendente
(condizionale
presente o
passato)
Es.:
Indipendente:
si hoc diceres, errares = se
dicessi questo, sbaglieresti
(irrealtà nel presente)
si hoc dixisses, erravisses
= se avessi detto questo,
avresti sbagliato
(irrealtà nel passato)
Dipendente:
Æ non dubito quin, | si hoc diceres,
errares
= non dubito che, se dicessi
questo, sbaglieresti;
non dubitabam quin, | si hoc
diceres, errares
= non dubitavo che, se avessi
detto (lett.: dicessi) questo,
avresti sbagliato (lett.:
sbaglieresti);
Æ non dubito quin, | si hoc dixisses,
erraturus fueris (erravisses)
= non dubito che, se avessi detto
questo, avresti sbagliato;
non dubitabam quin, | si hoc
dixisses, erraturus fueris
(erravisses)
= non dubitavo che, se avessi
detto questo, avresti sbagliato.
N.B.:
1) Nell'apòdosi del I e del II tipo, se vi è l'idea del futuro, si può
trovare, in luogo del congiuntivo presente o imperfetto, la
perifrastica attiva con sim o essem, o (nel II tipo) anche
possim/possem + infinito presente, specie in presenza di un "falso
condizionale" presente.
Es.: scire volo quid facturus sis, si eum videas = voglio sapere che
cosa farai (faresti) se lo vedrai (vedessi);
Es.: non dubito quin errare possis, si hoc dicas = non dubito che
sbaglieresti (potresti sbagliare), se dicessi questo.
2) Nell'apòdosi del III tipo, in luogo del piuccheperfetto, si preferisce
la perifrastica attiva con fuerim se il verbo è attivo ed ha il
participio futuro.
Es.: nescio quid facturus fuerit (= fecisset), si consul fuisset = non
so che cosa avrebbe fatto se fosse stato console.
In luogo di fuerim si può trovare fuissem nelle interrogative
indirette dipendenti da un tempo storico.
3) Con i falsi condizionali passati ("avrei potuto", "avrei dovuto",
"sarebbe stato troppo lungo", ecc.) e la perifrastica passiva
l'irrealtà si rende di solito, anziché con il piuccheperfetto, con il
perfetto (potuerim, debuerim, longum fuerit, ecc.).
Es.: non dubitabam quin, si verum scisses, tibi dicendum fuerit =
non dubitavo che, se avessi saputo la verità, avresti dovuto dirla.
CONSIGLI PRATICI DI TRADUZIONE:
1)Avrai notato che, se la reggente è al passato (dubitabam), tutti e
tre i tipi possono essere identici (con l’eccezione dell’apòdosi del
III tipo in -urus fuerim): infatti, la pròtasi del I tipo passa al
congiuntivo per attrazione modale, mentre i tempi del congiuntivo
non possono che essere l'imperfetto ed il piuccheperfetto, per
ragioni di consecutio. In casi del genere solo il contesto ti
permetterà di stabilirne il tipo.
2)In italiano non è consigliabile rispettare i rapporti temporali propri
del periodo ipotetico latino riferito al presente o al futuro, se
dipendente da un tempo storico: un enunciato come “pensava che
farebbe questo” anziché “pensava che avrebbe fatto questo” suona
ormai obsoleto alle nostre orecchie (cfr. la prosa manzoniana).
SCHEMA RIASSUNTIVO
(completo di particolarità)
Pròtasi:
I tipo
Congiuntivo secondo le
regole della consecutio
Apòdosi:
Congiuntivo secondo le
regole della consecutio
participio futuro + sim /
essem se c’è idea di futuro
II tipo
Congiuntivo secondo le
regole della consecutio
Congiuntivo (per lo più
presente o imperfetto)
secondo le regole della
consecutio
1) participio futuro + sim /
essem se c’è idea di
futuro;
2) possim / possem +
infinito presente col falso
condizionale presente
III tipo
Congiuntivo:
imperfetto
(irrealtà nel presente)
piuccheperfetto
(irrealtà nel passato)
(svincolati dalla consecutio)
Congiuntivo imperfetto
(irrealtà nel presente)
participio futuro + fuerim
o congiuntivo
piuccheperfetto con verbi
passivi o privi di supino
(irrealtà nel passato)
(svincolati dalla consecutio)
falso condizionale e
perifrastica passiva nel
passato: congiuntivo
perfetto
A. CON APODOSI ALL'INFINITO
I tipo o della realtà (schema base)
Latino
Italiano
Pròtasi
Apòdosi
Pròtasi
Apòdosi
congiuntivo
secondo le norme
della consecutio
temporum
infinito presente,
perfetto o futuro
(a seconda del
rapporto temporale
con la reggente)
indicativo
indicativo
Es.:
Indipendente:
si hoc dicis, erras
= se dici questo, sbagli
(realtà nel presente)
si hoc dixisti, erravisti = se hai
detto questo, hai sbagliato
(realtà nel passato)
si hoc dices (dixeris), errabis
= se dirai questo, sbaglierai
(realtà nel futuro)
Dipendente:
Æ
scio | te errare, si hoc dicas
= so che, se dici questo,
sbagli;
sciebam | te errare, si hoc diceres
= sapevo che, se dicevi questo,
sbagliavi.
Æ scio | te erravisse, si hoc dixeris
= so che, se hai detto questo, hai
sbagliato;
sciebam | te erravisse, si hoc dixisses
= sapevo che, se avevi detto
questo, avevi sbagliato;
Æ scio | te erraturum esse, si hoc dicas
= so che, se dirai questo,
sbaglierai;
sciebam | te erraturum esse, si hoc
diceres (dixisses)
= sapevo che, se avessi detto
questo, avresti sbagliato.
II tipo o della possibilità (schema base)
Latino
Italiano
Pròtasi
Apòdosi
Pròtasi
congiuntivo
secondo le norme
della consecutio
temporum
infinito futuro
o posse + infinito
presente
uguale al
periodo
ipotetico
indipendente
(congiuntivo
imperfetto o
trapassato)
Apòdosi
uguale al
periodo
ipotetico
indipendente
(condizionale
presente o
passato)
Es.:
Indipendente:
si hoc dicas, erres
= se dicessi questo, sbaglieresti
(possibilità nel presente
o nel futuro)
si hoc dixeris, erraveris
= se avessi detto questo, avresti
sbagliato
(possibilità nel passato)
Dipendente:
Æ scio | te erraturum esse, si hoc
dicas
= so che, se dicessi questo,
sbaglieresti;
sciebam | te erraturum esse, si
hoc diceres
= sapevo che, se avessi
detto questo, avresti
sbagliato;
Æ scio | te erraturum esse, si hoc
dixeris
= so che, se avessi detto
questo, avresti sbagliato;
sciebam | te erraturum esse, si
hoc dixisses
= sapevo che, se avessi
detto questo, avresti
sbagliato.
III tipo o della irrealtà (schema base)
Latino
Italiano
Pròtasi
uguale a quello
indipendente:
congiuntivo
imperfetto (irrealtà
nel presente)
piuccheperfetto
(irrealtà nel passato)
Apòdosi
Pròtasi
infinito futuro
in
-urum,
am, um fuisse;
verbi passivi o
senza supino:
futurum fuisse
ut +
congiuntivo
imperfetto
uguale al
periodo
ipotetico
indipendente
(congiuntivo
imperfetto o
trapassato)
Apòdosi
uguale al
periodo
ipotetico
indipendente
(condizionale
presente o
passato)
Es.:
Indipendente:
si hoc diceres, errares = se
dicessi questo, sbaglieresti
(irrealtà nel presente)
si hoc dixisses, erravisses
= se avessi detto questo,
avresti sbagliato
(irrealtà nel passato)
Dipendente:
Æ scio | te erraturum fuisse, si hoc
diceres
= so che, se dicessi questo,
sbaglieresti;
sciebam | te erraturum fuisse, si
hoc diceres
= sapevo che, se avessi detto
(lett.: dicessi) questo, avresti
sbagliato;
Æ scio | te erraturum fuisse, si hoc
dixisses
= so che, se avessi detto
questo, avresti sbagliato;
sciebam | te erraturum fuisse, si
hoc dixisses
= sapevo che, se avessi detto
questo, avresti sbagliato.
N.B.:
1) Nell’apòdosi del II tipo si può trovare anche, in luogo dell’infinito
futuro, posse + infinito presente.
Es.: scio, si hoc feceris, me posse irasci tibi = so che, se tu avessi
fatto questo, mi infurierei con te.
2) Nell’apòdosi del III tipo, se il verbo è passivo oppure manca del
supino, si ricorre alla perifrasi futurum fuisse ut + congiuntivo
imperfetto.
Es.: credo, si eius carmina amares, futurum fuisse ut ea disceres =
credo che, se tu amassi le sue poesie, le avresti imparate
(impareresti).
3) Se l’apòdosi del III tipo contiene un falso condizionale o una
perifrastica passiva riferiti al presente, questi si rendono con
l’infinito presente; se invece il falso condizionale o la perifrastica
passiva sono riferiti al passato, si usa l’infinito perfetto.
Es.: puto me, nisi tempus deesset, plura dicere posse = credo che,
se non mancasse il tempo, potrei parlare più a lungo;
Es.: puto mihi, nisi tempus defuisset, plura dicenda fuisse = credo
che, se non fosse mancato il tempo, avrei dovuto parlare più a
lungo.
CONSIGLI PRATICI DI TRADUZIONE:
1)Nel periodo ipotetico con apòdosi all’infinito, il tipo della realtà
riferito al futuro ed il tipo della possibilità in -urum esse risultano
morfologicamente identici: ancora una volta, sarà solo il contesto a
permetterti di distinguerne la funzione.
2)Nell’apòdosi del III tipo, erraturum fuisse o futurum fuisse ut
errares possono corrispondere ad un errares (da tradurre con il
condizionale presente) o a un erravisses (da tradurre con il
condizionale passato): in questo caso, saranno il confronto con la
pròtasi e un attento esame del contesto a suggerirti la scelta giusta.
SCHEMA RIASSUNTIVO
(completo di particolarità)
Pròtasi:
Apòdosi:
I tipo
Congiuntivo secondo le
regole della consecutio
Infinito presente, perfetto o
futuro
II tipo
Congiuntivo secondo le
regole della consecutio
Infinito futuro;
Congiuntivo:
Infinito futuro in -urum,
am, um fuisse
(verbi senza supino o passivi:
futurum fuisse ut +
congiuntivo imperfetto)
III tipo
imperfetto
(irrealtà nel presente)
piuccheperfetto
(irrealtà nel passato)
(svincolati dalla consecutio)
posse + infinito presente
falso condizionale e
perifrastica passiva:
infinito presente o perfetto.
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