Menegazzo - Agenzia Campana per la Mobilità Sostenibile
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Menegazzo - Agenzia Campana per la Mobilità Sostenibile
REGIONE VENETO Sezione Mobilità – Settore Trasporto Pubblico Locale Applicazione dei Costi standard al TPL nell’esperienza della Regione Veneto Convegno nazionale sul TPL Napoli, 30-31 marzo 2015 La situazione attuale (dal 2012 ad oggi ed all’immediato futuro) 2012 – 2013 Lavori della Commissione Tecnica di cui alla DGR n. 974/2012 per la definizione di criteri di riparto del Fondo regionale TPL sulla base della Domanda di Mobilità e dei Costi Standard . 2013 Approvazione dei nuovi criteri di riparto con DGR n. 686/2013 e loro applicazione con DGR n. 794/2013 al secondo semestre 2013 (130,2 M€ pari al 50,8% del Fondo) 2014 Applicazione con DGR n. 2260/2014 e con DGR n. 2744/2014 dei nuovi criteri di riparto all’intero anno 2014 e sul 100% del Fondo (totali 256,4 M€) . 2015 Applicazione dei nuovi criteri di riparto all’intero anno 2015 e sul 100% del Fondo (con correttivi su max 1% del Fondo) 2015 Ripresa dei lavori della Commissione Tecnica per la revisione dei criteri di riparto del Fondo regionale TPL sulla base dei dati aggiornati della Domanda di Mobilità e dei Costi Standard e sulla base dell’affinamento metodologie . 2016 Approvazione ed applicazione dei criteri di riparto aggiornati. Le motivazioni : dalla diminuzione delle risorse in poi Fare di necessità, virtù (…dopo Tremonti ed oltre…) ANNO 2010 2011 2012 2013 2014 Risorse (M€) 288,0 268,9 253,3 256,2 256,4 Non esistono risposte semplici(stiche) a problemi complessi Esperienza fatta : a tagli lineari subiti (dallo Stato) non possono conseguire tagli lineari imposti (agli enti ed alle Aziende) o soluzioni inventate! 2011 : taglio del 10% a tutte le aziende 2012 : fondo suddiviso al 80% storico e 20% criteri politico-aziendali Opporsi al caos con razionalità, equità e trasparenza Ricerca della condivisione su concetti e metodi “fisicamente basati”, resi conoscibili a tutti nei con dati noti e risultati forniti esplicitamente, implementati dalla Regione quale soggetto riconosciuto terzo rispetto ai diversi e contrastanti interessi in gioco. Come eravamo: i numeri del Trasporto Pubblico locale nel 2010 • 39 aziende affidatarie dei servizi •43.512.713,86 Km di percorrenze urbane su autobus e su tram • 90.901.956,27 Km di percorrenze automobilistiche extraurbane • 475.425,26 ore di moto per il servizio di navigazione • 372.588.391 passeggeri trasportati • Contratto di Servizio: Aziende con Province e Comuni • 288.000.000,00 € (finanziamento anno 2010 – origine risorse: Regione Veneto) • due gestori ferroviari (Trenitalia Spa – Sistemi Territoriali Spa) • 15.561.977 treni-Km offerti • 2.115.095.826 passeggeri - Km trasportati • Contratto di Servizio: Aziende con Regione Veneto • 130.000.000,00 € + IVA (finanziamento anno 2010 – origine principale risorse: Stato) … dal 2011 diminuzione delle risorse statali e regionali….. Il sistema del TPL Competenze della Regione : Regolazione e normativa Riparto risorse e verifica del loro corretto utilizzo Definizione dei livelli di servizio Gestione Contratto di Servizio Ferroviario Standard qualitativi e quantitativi Sistemi tariffari Rapporti con utenza Competenze Enti (Enti locali affidanti, enti di Governo) : Definizione dei Servizi e dei Modelli di esercizio Gestione Contratti di Servizio TPL Competenze delle Aziende : Produzione industriale del servizio Sviluppo del programma di esercizio Rispetto degli obblighi di servizio Interfaccia diretto con l’utenza La riorganizzazione del TPL nel Veneto : la ferrovia Servizio Ferroviario Regionale e Locale Gruppo di lavoro Regione – Trenitalia – Sistemi Territoriali – Rappresentanti Utenti – (RFI) DGR n. 1450 del 13 settembre 2011 Approvazione dello Schema di Orario Cadenzato DGR n. 2842 del 28 dicembre 2012 Protocollo di Intesa tra Regione del Veneto e Ferrovie dello Stato S.p.A. DGR 386 del 25 marzo 2013 Approvazione dell’Atto Modificativo-Integrativo al Contratto per i Servizi ferroviari DGR n. 436 del 10 aprile 2013 Attivazione Nuovo Orario Cadenzato : da cambio Orario del 15 dicembre 2013 La struttura dell’Orario Cadenzato del Veneto Servizi nell’ora tipo Relazioni tra le macro componenti del TPL Decisioni / Approvazioni Decisioni / Approvazioni Validazione del Servizio attuale (Enti) Programma di esercizio in avvio (Regione in confronto con Trenitalia) Specifiche del Servizio in avvio (Enti) Specifiche del Servizio con OC (Enti con Aziende) Programma di esercizio con Orario Cadenzato (Regione – Accordo programma con RFI) Quali sono le INTEGRAZIONI da raggiungere nel sistema del TPL FARE ASSIEME METTERE ASSIEME Nel territorio della Regione Veneto il processo di integrazione del servizio di trasporto pubblico locale si dovrà esplicitare su diversi livelli: INTEGRAZIONE FISICA infrastrutture (stazioni, rimesse, officine, biglietterie) e materiale (bus, tram, mezzi acquei, materiale rotabile) INTEGRAZIONE DELL’ESERCIZIO (a livello urbano e a livello urbano-extraurbano; integrazione ferro-gomma per i servizi in area SFMR ottenuta a livello regolatorio con programmi di esercizio coordinati dalla Regione) INTEGRAZIONE TECNOLOGICA (armonizzazione dei sistemi di gestione della flotta e di bigliettazione elettronica) SISTEMA TARIFFARIO ed INTEGRAZIONE TARIFFARIA (a livello di bacino, intrabacino, regionale) Le parole chiave STABILITA’ Possibilità di programmare con : - livelli di servizio stabili - risorse stabili Con la giusta flessibilità per raggiungere i giusti obiettivi - - CAMBIAMENTO Incentivarlo, riconoscerlo, misurarlo, gestirlo : nelle aziende nel servizio e nel territorio nel rapporto domanda/offerta nella governance La qualità del servizio va mantenuta anzi aumentata EQUITA’ Nell’uguaglianza riconoscere le diversità : - nelle condizioni e nelle esigenze - nelle prestazioni ma non morire di particolarismi ! RAZIONALITA’ Metodi semplici, efficaci, condivisi, oggettivi. Il servizio più economico non è il miglior servizio, è un servizio migliore ad essere quello più economico ! LA MACRO-RIORGANIZZAZIONE DEL TPL (GOMMA+ACQUA) IDEE PER UN PERCORSO 6 passi ….. a volte incerti 1/6 Passo 1 – Attribuzione di una quota di corrispettivi a ciascun ambito omogeneo del TPL (extra-urbano, urbano, navigazione) Finalità: ripartire il monte complessivo dei corrispettivi – nella misura in cui esso è reso disponibile dal Bilancio – tra i tre ambiti del TPL al fine di poter applicare poi le metodiche di cui al Passo 6 . Strumenti: Confronto con suddivisione storica o con risultanze anni precedenti ; applicazione di politiche di mercato per il recupero di risorse (navigazione) e scelte di sviluppo negli altri ambiti del TPL. Problematiche: quantificare correttamente le scelte di politica del trasporto tenendo conto nell’extra-urbano della compresenza anche del treno e nell’urbano delle specifiche problematiche di congestione; diversi criteri di “equità” ovvero di peso dell’equità nei diversi ambiti; essendo nota la diversa incidenza dell’offerta del TPL nell’extra-urbano rispetto all’urbano nei confronti delle rispettive domande di mobilità (in termini di mobilità extra-urbano 90% ed urbano 10% circa mentre in termini di offerta del TPL – escluso il treno - extra-urbano 66% ed urbano 33%) vi è la necessità di mantenere separati gli ambiti (extra-urbano, urbano, navigazione);. Risultato: importi per i tre ambiti omogenei eventualmente su più scenari. 6 passi ….. a volte incerti 2/6 Passo 2 – Attribuzione di un “peso” alla domanda di mobilità espressa da ciascuna porzione di territorio all’interno di un ambito omogeneo (extra-urbano; urbano; navigazione) avendo presente le peculiarità sia del territorio, sia della domanda stessa nonché delle condizioni per soddisfarla. Finalità: determinazione di indicatori della mobilità, riferiti a ciascuno dei tre ambiti omogenei di cui al Passo 1, tra gli Enti affidanti con criteri oggettivi. Strumenti: Matrice O/D degli spostamenti, sistematici, con tutte le modalità, basata su dati Censimento 2001 con aggiornamento ai dati di popolazione ultimi disponibili ; dati di popolazione residente e turistica; matrice delle distanze stradali . Problematiche : mantenere separati gli ambiti (extra-urbano, urbano, navigazione); riportare gli spostamenti, pesati con i parametri sopra illustrati, alla suddivisione amministrativa dei bacini; valutazione anche di una componente non sistematica per i bacini urbani; trattazione delle realtà più piccole (urbani non capoluogo; aziende private nell’extra-urbano); settore della navigazione con peculiarità da trattarsi separatamente. Risultato : incidenza, in percentuale, di ogni Ente rispetto a ciascun ambito omogeneo considerato singolarmente. 6 passi ….. a volte incerti 3/6 Passo 3 – Determinazione dei costi o parametri standard di produzione del servizio suddivisi per ambito omogeneo di applicabilità. Finalità: quantificazione dei costi standard. Strumenti: dati relativi ai costi ed ai parametri di produzione da raccogliere presso le aziende; elaborazioni statistiche dei dati; benchmarking con situazioni paragonabili. Problematiche: comparabilità dei processi industriali e delle condizioni di produzione; scelte in merito al livello dei costi standard ovvero delle singole componenti di costo (costo “ricostruito”; costo “più basso”; media dei costi; moda dei costi); individuazione ambito omogeneo a cui attribuire un determinato livello di costo; confrontabilità con le situazioni reali; costo della socialità e della qualità. Risultato: livello di costo standard attribuito a ciascuna azienda. 6 passi ….. a volte incerti 4/6 Passo 4 – Confronto tra costi standard e costi reali. Finalità : individuazione di un livello di costo “di riferimento” (non necessariamente coincidente con lo standard) azienda per azienda, per la successiva valutazione del corrispettivo. Strumenti : confronto tra costo standard e costo reale; elaborazioni statistiche degli scostamenti; modelli di premialità/penalizzazione. Problematiche : valutazione del costo della socialità e della qualità del servizio; valutazione dell’utile aziendale; valutazione sulle ricadute e sui tempi di attuazione. Risultato : livello di costo e di utile di “riferimento” attribuiti a ciascuna azienda con cui entrare nella formula di Passo 6. 6 passi ….. a volte incerti 5/6 Passo 5 – Confronto tra livello tariffario raggiunto e livello tariffario standard. Finalità : individuazione di un livello di introito tariffario “di riferimento” azienda per azienda, per la successiva valutazione del corrispettivo. Strumenti: confronto tra introiti tariffari raggiunti (storici) e livello di copertura dei costi (reali, standard, di “riferimento”) ritenuto applicabile (minimo 35%; effettivo raggiunto; mediato per considerazioni sociali); elaborazioni statistiche degli scostamenti; modelli di premialità/penalizzazione. Problematiche: valutazione, dal punto di vista tariffario, del peso della socialità e della qualità del servizio; valutazione sulle ricadute e sui tempi di attuazione. Risultato: livello di introito tariffario di “riferimento” attribuiti a ciascuna azienda con cui entrare nella formula di Passo 6. 6 passi ….. a volte incerti 6/6 Passo 6 – Attribuzione di un importo di corrispettivo e di una percorrenza finanziabile . Finalità: ripartire il monte complessivo dei corrispettivi – nella misura in cui Strumenti: formula basata sul criterio CORRISP=COSTI+UTILE-TARIFFE che Problematiche : valutazione delle ricadute e dei tempi di attuazione; Risultato : corrispettivi unitari e totali e percorrenze finanziabili basati su esso è reso disponibile dal Bilancio – suddiviso nei tre ambiti omogenei di cui al Passo 1 tra i singoli Enti (Comuni e Province) attribuendo a ciascuno la percorrenza finanziabile con tali corrispettivi. ripartisce, ente per ente in ciascuno dei tre ambiti omogenei considerati separatamente, i corrispettivi tenendo conto di costi, utile ed introiti tariffari di “riferimento” , detti corrispettivi sono tali da finanziare una percorrenza pari, in termini percentuali, al peso della mobilità espresso da ciascun Ente (vedi Passo 2) nel proprio ambito omogeneo. eventuale percorso di avvicinamento. costi standard e criteri oggettivi diversi dallo storico. VALUTAZIONE DEL LIVELLO DEI SERVIZI MINIMI FINANZIABILI La Mobilità nel Veneto – situazione 2010 Il Territorio Gli Spostamenti BELLUNO VICENZA VERONA Gli Spostamenti (%) per tipologia di mezzo di trasporto a motore utilizzato. Veneto – Anni 2005:2008 Fonte: Regione del Veneto. Rapporto statistico 2010. PADOVA ROVIGO TREVISO VENEZIA Quantificazione dei Servizi Minimi per unità di rete Ipotesi fondamentale : il Servizio offerto deve essere in proporzione alla Domanda espressa ; la domanda espressa è calcolata come rapporto degli spostamentikm [ numero spostamenti x distanze percorse ] di una determinata rete rispetto alla sommatoria di tutti gli spostamentikm regionali effettuati con il medesimo modo. Si può definire per ogni Rete di un Insieme Omogeneo di Reti un Indicatore di Mobilità Relativo della Rete [IMRRete] dato dalla seguente relazione IMRRete = SpostamentKmRetei Rete[SpostamentKmRete] Noti: IMRRete x RisorseTotali x MRPTipo Servizio x [CSRete x (1+UGS) - RTSRete] •Servizi le totaliMinimi risorse disponibili per finanziare i Servizi Minimi [RisorseTotali] ed il Macro Riparto % delle RisorseTotali tra Rete = Rete {[CSRete x (1+UGS) RTSRete] ) - RTSRete] x -IMR Rete_} x IMRRete_} i 3 Insiemi Omogenei [MRTipoServizio], • i Costi chilometrici Standard di ogni Rete [CSRete], i Ricavi da Traffico Standard di ogni Rete [RTSRete] e l’Utile di Gestione Standard [UGS] (definito percentuale dei Costi chilometrici Standard di ogni Rete), IMRcome Rete x RisorseTotali x MRPTipo Servizio x [CSRete x (1+UGS) - RTSRete] Rete = •Servizi i valori Minimi degli IMRRete Rete {[CSRete x (1+UGS) - RTSRete] x IMRRete_} si calcolano i Servizi Minimi [ovvero le risorse in € ] associati ad ogni Rete applicando la seguente relazione: IMRRete x RisorseTotali x MRPTipo Servizio x [CSRete x (1+UGS) - RTSRete] Servizi Minimi Rete = Rete {[CSRete x (1+UGS) - RTSRete] x IMRRete_} Dati utilizzati nella metodologia di stima degli IMR Matrice OD Comune-Comune ISTAT 2001. Distanze stradali tra le OD Comune-Comune. aggiornati al 2010 ed integrati con Popolazione residente nel 2001 e 2010 per ognuno dei 1.656 Comuni presenti nella Matrice OD. Popolazione turistica. Addetti Industria nel 2004 e 2009 per i soli Comuni del Veneto. Addetti Servizi nel 2004 e 2009 per i soli Comuni del Veneto. Iscritti a scuole secondarie nel 2004 e nel 2008: Iscritti alle Università nel 2001 e nel 2009: Indicatori di mobilità delle persone di fonte Conto Nazionale dei Trasporti (serie storica 2000÷2009) Riparto delle percorrenze con metodo basato su domanda espressa Estratto da Allegato F della DGR n. 686/2013 Province affidanti Situazione non perturbata Percorrenza totale 2010 (2011 iniziale) Incidenza su 2010 km % totale Prov.di Belluno 6.194.715,18 6,71% totale Prov. di Padova 15.799.297,13 17,12% totale Prov. di Rovigo 6.226.095,80 6,75% totale Prov. di Treviso 14.079.264,00 totale Prov.di Venezia Modello con sterilizzazione IMR del 15% Modello base Sub-urbani con urbani SENZA salvaguardia per BL e RO IMR variaz. IMR variaz. 0,00% 6,71% 0,00% 18,88% 10,27% 17,40% 1,61% 6,75% 0,00% 6,75% 0,00% 15,26% 18,55% 21,55% 16,02% 4,98% 26.410.811,01 28,63% 17,41% -39,17% 25,70% -10,22% totale Prov. di Verona 11.639.620,44 12,62% 15,56% 23,33% 13,46% 6,69% totale Prov.di Vicenza 11.913.235,40 12,91% 16,13% 24,95% 13,96% 8,11% Totale province 92.263.038,96 100,00% 100,00% km % Belluno 955.265,19 2,45% 7.612.306,00 19,49% Rovigo 994.923,00 2,55% Treviso 3.084.426,42 6,64% IMR -1,59% variaz. variaz. IMR variaz. 0,00% 2,45% 0,00% 20,44% 4,86% 19,78% 1,49% 2,55% 0,00% 2,55% 0,00% 7,90% 7,48% -5,27% 7,90% 0,00% 15.483.439,42 39,64% 29,65% -25,21% 35,95% -9,32% Verona 6.687.957,48 17,12% 29,22% 70,62% 21,40% 25,00% Vicenza 4.238.054,00 10,85% 8,22% -24,21% 9,97% -8,12% 39.056.371,51 100,00% 100,00% Venezia (automobilistico) Totale capoluogo 2,35% -16,48% IMR 100,00% 2,45% Padova (compreso tram) 2,04% -24,57% IMR max +/-25% con salvaguardia dei benefici 6,71% Comuni capoluogo affidanti 5,06% variaz. Sub-urbani con urbani Salvaguardia per BL e RO -7,56% 100,00% DETERMINAZIONE DEI COSTI STANDARD (2010) NEL TPL Quantificazione del Costo Standard Il Costo standard del servizio di linea TPL su gomma è espresso come una sommatoria di componenti di costo suddivise in termini funzionali ed elaborate separatamente tenendo conto di condizioni di contesto o di classi di grandezze CS = f (Componenti = g (contesto)) ovvero CS = ∑ i=1,18 [CompCostoi (contesto, vel.commerc.)] Ordinamento logico delle componenti di costo Urbano < 150.000 ab. Incidenza corse tecniche Costi generali Spese di amministrazione e direzione generale Utenze e manutenzione immobili Ammortamento immobili e attrezzature Controllori e verificatori Interessi e altri oneri finanziari Imposte e tasse non detraibili Oneri di gestione non ripartiti Ammortamento Hardware e Software Autobus Interessi mutui per Bus Ammortamento Bus Manutenzione mezzi Urbano Costo autisti = F (vel. comm.) Consumo carburante = F (vel .comm.) Costo Standard = f(vel.comm.) Urbano > 150.000 ab. Incidenza corse tecniche Costo Standard = f(vel.comm.) Lubrificanti e pneumatici RCA e tassa automobilistica Extraurbano Pianura Costo autisti Costo manutenzioni Ammortamento impianti fissi Consumo carburante = F (ambito) Canoni di concessione impianti Servizi ausiliari Costo Standard a vel.comm. Predefinita 31,5 km/h Montagna Costo manutenzioni Costo Standard a vel.comm. Predefinita 25,0 km/h Determinazione delle componenti di Costo Standard 1/2 Dati rilevati tramite questionari elaborati dal Prof. Carlo Buratti (Università PD) e dalla Sezione Mobilità - Regione del Veneto Successiva revisione e integrazione attraverso contatti diretti con le Aziende Acquisizione di altro materiale: dati del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, bilanci, ecc. Organizzazione dei dati in una serie di tavole, secondo una classificazione prevalentemente di tipo funzionale Per esempio, si veda tabella che fornisce il costo della manutenzione per bus-km aggregando costi di personale, di materiali, servizi esterni Determinazione delle componenti di Costo Standard 2/2 In calce ad ogni tavola indicatori statistici e il valore standard (valore di riferimento utilizzato per la costruzione del costo standard) Si è scelto di adottare valori standard compresi fra la media aritmetica e la media ponderata sui km: è una scelta molto conservativa che non porta a determinare un costo standard di massima efficienza. Nel calcolo dei valori standard sono però stati ignorati gli outliers (valori anomali, troppo alti o troppo bassi) Sono state prodotte rappresentazioni tabellari e grafiche dei risultati Esempio : Costo di manutenzione dei mezzi 1/2 Anzianità media bus/tram (1) Azienda n.d. N. addetti officina (2) Costo medio addetto officina (3) Costi manutenzione (officina interna) (4) Costi manutenzione (officina esterna) (5) 51.350,00 Tot. costi manutenzione (6)= (2)*(3)+(4)+(5) Costo/Km manutenzion e (7) 1.212.750,31 0,262 17,28 39.331,21 481.757,00 11,07 95,62 47.613,22 4.177.707,00 1.231.133,00 9.961.616,00 0,342 14,38 19,00 47.349,00 400.798,22 394.884,38 1.695.313,60 0,345 8 extraurb. 11 urbano 33,00 46.548,00 1.598.400,00 3.532.031,00 0,440 n.d. 19,00 41.470,00 729.276,00 860.883,00 2.378.089,00 3,367 ATM spa 11,69 2,89 44.794,60 132.989,65 112.190,24 ATV srl 11,00 88,57 39.647,96 1.877.701,68 667.452,52 ATVO spa 11,59 33,00 45.860,00 1.517.456,00 ACTT spa ACTV spa: autobus ACTV metrotram spa: AIM spa APS Holding spa: autobus APS Holding spa: metrotram 397.547,00 73.196,00 374.636,29 0,312 6.056.774,02 0,347 3.104.032,00 0,286 Esempio : Costo di manutenzione dei mezzi 2/2 Azienda Costi Costi Tot. costi Anzianità Costo medio N. addetti manutenzione manutenzione manutenzione media bus/tram addetto officina officina (2) (officina (officina (6)= (1) (3) interna) (4) esterna) (5) (2)*(3)+(4)+(5) Costo/Km manutenzione (7) Omissis La Marca spa Lorenzi srl Perera Mario Pilotto Viaggi SAD spa SAF-FVG spa Sbizzera snc SE.AM. srl Tiengo Aldo Zambon Silla Corrado Zanconato Enio Aldo 7,97 11,00 11,66 22,00 21,00 n.d. n.d. n.d. 43.674,61 n.d. n.d. n.d. 686.181,00 n.d. n.d. n.d. 590.207,00 n.d. n.d. n.d. 2.193.554,77 n.d. n.d. n.d. 0,217 n.d. n.d. n.d. 17,00 10,00 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 20.280,00 n.d. n.d. 20.280,00 n.d. n.d. 0,559 n.d. Outliers Media senza outliers e metrotram Mediana senza outliers e metrotram 0,299 0,299 Media ponderata senza outliers e metrotram 0,317 Scarto quadratico medio 0,072 Valore Standard 0,310 Esempio : grafico dei costi di amministrazione Differenti costi di amministrazione e direzione aziendale espressi in €/km 0,600 0,500 0,400 0,300 0,200 0,100 VO en sp tu a r a Bu Ex sit pr al es ia s SI TA No rd CT Do M sp lo m a iti Bu s sp a FT V sp La a M Va ar lo c a re sp st a an da rd Bu s V sr l AT Bo na v AT sp sp a a: au to AP bu s S Ho AI ld M in sp g sp a a (o ut lie r) AT M sp a - AC TT 0,193 0,246 0,298 0,494 0,195 0,245 0,169 0,167 0,132 0,282 0,240 0,072 0,126 0,200 AC TV ACTT spa ACTV spa: autobus AIM spa APS Holding spa (outlier) ATM spa ATV srl ATVO spa Bonaventura Express Busitalia SITA Nord CTM spa Dolomiti Bus spa FTV spa La Marca spa Valore standard Bus Costo/Km Amministrazione e direzione aziendale euro/Km Azienda Costo/Km Amministrazio ne e direzione aziendale Esempio : grafico degli oneri finanziari Interessi sui mutui per mezzi e impianti e altri oneri finanziari/km Azienda 0,4500 0,4000 0,3500 Altri oneri finanziari/ km 0,2500 0,2000 0,1500 Interessi sui mutui per mezzi e impianti/km 0,1000 0,0500 AT M AT V Bo A T na VO ve nt sp ur a a Ex pr es s Bu Br s it us al ut ia ti SI TA Do No lo rd m iti Bu s sp a Va L lo a re M ar St ca an da rd Bu s AC T V AC T T sp sp a a: Ho a ld u ing to bu sp AP s a S :a Ho ut ob ld ing us sp a: tra m 0,0000 AP S euro/Km 0,3000 ACTT spa ACTV spa: autobus APS Holding spa: autobus APS Holding spa: tram ATM ATV ATVO spa Bonaventura Express Brusutti Busitalia SITA Nord Dolomiti Bus spa La Marca Valore Standard Bus Interessi sui Altri oneri mutui per finanziari/ Totale mezzi e km impianti/km 0,0080 0,0046 0,1565 0,3606 0,0000 0,0000 0,0041 0,0177 0,0356 0,0029 0,0056 0,0000 0,03 0,0405 0,0034 0,0478 0,0478 0,0041 0,0001 0,0088 0,0068 0,0000 0,0060 0,0023 0,0000 0,0100 0,0486 0,0080 0,2043 0,4084 0,0041 0,0001 0,0129 0,0245 0,0356 0,0089 0,0079 0,0000 0,0400 Costo annuo autisti nelle aziende maggiori correlazione tra costi autisti e dim. aziendale (serv. urbano) 50.000 48.000 ACTV spa APS Holding spa: APS Holding spa: metrotram autobus FTV spa La Marca ATM spa Busitalia SITA spa Nord ATVO spa 44.000 42.000 40.000 ACTT spa 38.000 ATV srl correlazione tra costo autista e dim. aziendale (serv. extraurbano) Dolomiti Bus spa 50.000 48.000 36.000 34.000 De Zen sas 32.000 30.000 - 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 Migliaia totale bus-km ACTV spa APS Holding spa 46.000 Costo autista extraurbano costo autista urbano 46.000 ATV srl FTV spa La Marca spa ATM spa Busitalia SITA Nord ATVO spa Dolomiti Bus spa CTM spa 44.000 42.000 40.000 38.000 36.000 34.000 32.000 Coefficiente di correlazione = 0,59 30.000 0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 Migliaia Totale bus-km Coefficiente di correlazione = 0,77 Costo medio annuo autisti per ambito Azienda (servizio urbano) Costo medio annuo di un autista in servizio urbano comprensivo di oneri sociali e accessori 50000 Costo medio annuo autista comprensivo di oneri sociali e accessori 48000 46000 44000 39.375 ACTV spa: Autobus APS Holding spa: Autobus APS Holding spa: Metrotram 47.271 45.142 36000 ATM spa 43.078 34000 ATV srl 45.427 32000 ATVO spa 42.350 BUSITALIA 42.866 De Zen s.a.s. 33.961 Dolomiti Bus spa 39.628 FTV spa 43.788 La Marca spa 43.630 Valore standard 43.500 47.271 APS Holding spa 45.142 ATM spa 43.078 ATV srl 45.438 ATVO spa 42.350 Bonaventura Express 40.000 40000 38000 A A AP CTV CT T S sp H sp AP old a: A a i S ut H ng ol sp obu di ng a: A s sp ut ob a: M us et ro tr am AT M sp a AT V s AT rl VO s BU pa SI T D ALI e A Ze D ol n s om .a iti .s. Bu s sp a FT V La s M pa ar Va c lo a s pa re st an da rd Costo medio annuo autista in servizio extraurbano comprensivo di oneri sociali e accessori Costo medio annuo autista comprensivo di oneri sociali e accessori ACTV spa 42000 30000 50.000 45.000 40.000 35.000 euro/anno Azienda (servizio extraurbano) 45.142 euro/anno ACTT spa 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 CTM spa 39.106 Dolomiti Bus spa 39.628 FTV spa 43.788 La Marca spa 43.630 Zambon Silla Corrado (outlier) Valore standard 5.000 - s na AT rl ve V O nt s Br ura pa us Ex ut ti pre ss Bu srl ( si ta out lia lie SI r) TA N or d D CT ol M om s iti pa Bu s sp Za a m bo FT V n s Si La lla M pa a Co r rr ca ad sp a o Va (ou lo tli re er st ) an da rd 42.866 Bo Busitalia SITA Nord AT V 5.720 A AP CT V S s H ol p a di ng sp a AT M sp a Brusutti srl (outlier) 1.800 43.000 Dal costo annuo di un autista al costo/Km Costo aziendale autista anzianità 10 anni (senza straordinari) ATM spa 40.695 ATV srl 42.140 ATVO spa 40.677 Bonaventura Express 37.000 CTM spa 41.521 Dolomiti Bus spa 37.974 FTV spa 41.979 La Marca spa 41.327 38.000 36.000 34.000 32.000 AP S 43.584 40.000 T sp H a ol di au ng to H ol bu di spa ng :a s u sp a: tob u m et s ro tr am AT M sp a AT V Bo sr l na AT VO ve nt ur spa a Ex pr es CT s D M ol om sp a iti Bu s sp a FT V La s M pa ar ca sp a 43.584 AP S APS Holding spa: autobus APS Holding spa: metrotram 42.000 AC T 43.211 sp a: ACTV spa: autobus 44.000 V 38.427 AC T ACTT spa Costo aziendale autista con anzianità 10 anni (senza straordinari) 46.000 euro/anno Azienda Dal costo annuo di un autista dividendo per le ore di guida effettuate (comprensive delle soste brevi) si ottiene il costo orario della guida Dalle rilevazioni risulta un impiego medio degli autisti nella guida (incluse le soste brevi e i percorsi tecnici) pari a 1.470 ore/anno nei servizi urbani e 1.400 ore/anno nei servizi extraurbani. Il costo medio di un autista comprensivo di oneri sociali e accessori è di 43.500 euro/anno per l’Urbano e 43.000 euro per l’Extraurbano. Dividendo il costo orario per la V.C. si ottiene infine il costo/Km di un autista Il costo standard/Km della guida si ottiene dalla seguente formula: Costo standard di 1 h di guida effettiva * (1 + δ) / V.C. standard = costo standard /Km autisti dove il costo standard di 1h di guida è differenziato per urbano ed extraurbano e la V.C. è specifica di quella categoria di TPL e il fattore δ tiene conto dei percorsi a vuoto (percorsi tecnici) necessari per espletare il servizio (valore standard 2,5% per l’urbano minore, 4% urbano maggiore e 3,5% per l’extraurbano). Il costo di un’ora di guida (comprese le soste brevi) Costo di un'ora di guida effettiva (servizi urbani) Azienda ACTT spa 24,37 ACTV spa: Autobus APS Holding spa: Autobus APS Holding spa: Metrotram 31,18 ATM spa 23,84 ATV srl 30,84 ATVO spa 29,06 BUSITALIA 23,81 De Zen s.a.s. (oulier) 15,77 Dolomiti Bus spa 26,54 FTV spa 35,05 La Marca spa 29,50 Valore standard 30,00 Costo di un'ora di guida effettiva (servizi urbani) 40,00 35,00 C.S. = 30,0 €/h 33,86 25,00 38,00 20,00 Costo di un'ora di guida effettiva nei servizi extraurbani 2,21 Valore standard 32,5 u ol om lier iti ) Bu s sp a FT V sp La M a ar Va ca s lo re p a st an da rd A (o s. s. a. e D Ze n BU SI T AL I sp a O sr AT V AT V D Va rd lo re Co Si lla bo n st an da rr ad o a sp ar ca M pa sp a La lo m iti Bu ss sp a M CT Do A N or d ss SI T FT V Za m Zambon Silla Corrado lia 29,50 Ex pr e 35,05 La Marca spa ita FTV spa 15 Bu s 26,54 sp a 38,24 Dolomiti Bus spa ra CTM spa 20 O 23,81 nt u Busitalia SITA Nord ve 22,22 l Bonaventura Express 25 sr 33,45 AT V 33,87 ATVO spa Bo na 23,84 ATV srl AT V ATM spa C.S. = 32,5 €/h 30 sp a Ho ld in g sp a AT M sp a 34,72 AP S APS Holding spa 35 V 36,22 Costo di un'ora di guida effettiva nei servizi extraurbani 40 AC T ACTV spa l AC AC TT AP TV s s S pa pa H :A ol AP di ut ng S o H sp bu ol s a di ng : A ut sp ob a: us M et ro tr am AT M sp a 15,00 euro Azienda euro 30,00 Il costo di un’ora di guida è assunto pari a 30 euro per l’urbano e 32,50 euro per l’extraurbano Relazione tra V.C. e consumi di gasolio Valori dichiarati V.C. 18,78 17,96 17,23 14,00 15,83 27,94 17,91 21,83 22,49 26,02 26,07 ACTT spa ACTV spa: autobus AIM spa APS Holding spa: autobus ATM spa ATVO spa Busitalia SITA Nord CONAM srl Dolomiti Bus spa FTV spa La Marca spa litri/Km 0,43 0,42 0,50 0,49 0,49 0,42 0,36 0,44 0,46 0,40 0,36 euro/Km 0,40 0,39 0,46 0,45 0,45 0,39 0,33 0,41 0,42 0,37 0,33 OUTPUT RIEPILOGO Statistica della regressione R multiplo 0,55545296 R quadro 0,30852799 R quadro corretto 0,23169776 Errore standard 0,0419787 Osservazioni 11 ANALISI VARIANZA gdl Regressione 0,55 SQ 1 0,00707653 Residuo 9 Totale 0,50 Coefficienti consumo al km 0,0158599 10 0,02293643 Errore standard Intercetta 0,55189487 0,06040073 Variabile X 1 -0,0057593 0,002874 0,45 Valori standard Velocità commerciale 0,40 14,5 18,5 24,5 29 0,35 0,30 10 12 14 16 18 20 22 velocità commerciale 24 26 28 30 litri/km 0,47 0,45 0,41 0,38 euro/Km 0,43 0,41 0,38 0,36 del costo standard le varie modalità dia TPL – Anno 2010 – dati €/Km CostiCalcolo Standard con per riferimento dati 2010 – invalori in €/km Voci di costo Servizio Urbano Autobus piccoli e medi centri < 150.000 ab δ=2,5% Servizio Extraurbano centri maggiori > 150.000 ab δ=4,0% Pianura δ=3,5% Urbano Montagna δ=3,5% Metrotram Costi di amministrazione e direzione generale Utenze e manutenzione immobili aziendali Altri oneri relativi al servizio di TPL Ammortamento di mobili, attrezzature, Hw e Sw e immobilizzazioni immateriali Interessi e altri oneri finanziari Imposte e tasse non deducibili Costi relativi a controllori e verificatori più Bonus € 0,012 per Comuni > 150.000 abitanti 0,200 0,050 0,170 0,064 0,240 0,065 0,245 0,064 0,200 0,050 0,170 0,064 0,200 0,050 0,170 0,064 0,200 0,050 0,170 0,064 0,010 0,013 0,010 0,010 0,010 0,030 0,130 0,030 0,030 0,030 0,140 0,042 0,072 0,050 0,140 0,042 0,140 0,042 0,140 0,284 0,030 0,045 0,030 0,030 0,361 C11 Oneri per servizi ausiliari Ammortamento immobili e impianti fissi (**), canoni di concessione infrastrutture, canoni locazione immobili Interessi sui mutui e altri finanziamenti per acquisto mezzi e realizzazione impianti fissi Ammortamento dei mezzi (**) 0,130 0,125 0,130 0,130 0,718 C12 Assicurazione RCA e tassa automobilistica 0,080 0,120 0,080 0,080 0,125 C13 Costo carburanti e costi di trazione (en. el. Tram) 0,330 0,400 0,700 C14+15+16 C17 Costi di manutenzione, lubrificanti, additivi e pneumatici 0,400 3,430 C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 C9 C10 Somma C1÷C17 C.S. consumi = (C.S. gasolio) * [Consumi= F (Vel. Commerciale Effettiva)] 0,327 0,360 Costo degli autisti C.S. autista = ((C.S. ora di guida) * (1+δ))/(Velocità Commerciale Effettiva) COSTO STANDARD per categoria di TPL (N.B. per Urbano sono escluse le voci C13 e C17 quantificabili separatamente con le tabelle delle pagine seguenti) C18 Ammortamento quota invest. finanziata con contributi Somma C1÷C18 COSTO STANDARD inclusa voce C18 (N.B. per Urbano sono escluse le voci C13 e C17 quantificabili separatamente con le tabelle delle pagine seguenti) più bonus controll.-verif. per Comuni > 150.000 ab. 0,327 1,068 1,273 + C13 + C17 0,120 1,393 + C13 + C17 1,529 1,346 2,769 Percorrenza v comm Percorrenza v comm 44.100 km 31,5 km/h 35.000 km 25,0 km/h 2,671 3,092 9,051 + C13 + C17 0,120 1,649 + C13 + C17 0,012 0,120 2,791 0,120 3,212 3,831 12,882 0,012 Calcolo del costo standard per le varie modalità di TPL – Anno 2010 – dati in euro/Km SERVIZIO URBANO (centri piccoli - medi) Correlazione Costo Standard – Velocità commerciale €/h % €/l Costo standard orario δ costo gasolio 30,00 2,50% 0,925 Servizi URBANI – centri medio-piccoli consumo=F(vel. Comm.) Costo standard autista consumo= A* vel.comm. + B δ percorsi tecnici Costo gasolio A= B= 30 €/h 2,5% -0,00748 0,5948 0,925 €/l Consumo = A *Vel.Comm. + B A = - 0,0748 B = 0,5948 1/2 velocità commerciale C.S. al km per autista riga C 17 Consumo gasolio C.S. al km per gasolio riga C 13 km/h 40,00 39,50 39,00 38,50 38,00 37,50 37,00 36,50 36,00 35,50 35,00 34,50 34,00 33,50 33,00 32,50 32,00 31,50 31,00 30,50 30,00 29,50 29,00 28,50 28,00 27,50 27,00 26,50 26,00 25,50 25,00 24,50 24,00 23,50 23,00 22,50 22,00 21,50 21,00 20,50 20,00 19,50 19,00 €/km 0,769 0,778 0,788 0,799 0,809 0,820 0,831 0,842 0,854 0,866 0,879 0,891 0,904 0,918 0,932 0,946 0,961 0,976 0,992 1,008 1,025 1,042 1,060 1,079 1,098 1,118 1,139 1,160 1,183 1,206 1,230 1,255 1,281 1,309 1,337 1,367 1,398 1,430 1,464 1,500 1,538 1,577 1,618 l/km 0,2956 0,2993 0,3031 0,3068 0,3106 0,3143 0,3180 0,3218 0,3255 0,3293 0,3330 0,3367 0,3405 0,3442 0,3480 0,3517 0,3554 0,3592 0,3629 0,3667 0,3704 0,3741 0,3779 0,3816 0,3854 0,3891 0,3928 0,3966 0,4003 0,4041 0,4078 0,4115 0,4153 0,4190 0,4228 0,4265 0,4302 0,4340 0,4377 0,4415 0,4452 0,4489 0,4527 €/km 0,273 0,277 0,280 0,284 0,287 0,291 0,294 0,298 0,301 0,305 0,308 0,311 0,315 0,318 0,322 0,325 0,329 0,332 0,336 0,339 0,343 0,346 0,350 0,353 0,356 0,360 0,363 0,367 0,370 0,374 0,377 0,381 0,384 0,388 0,391 0,395 0,398 0,401 0,405 0,408 0,412 0,415 0,419 Correlazione Costo Standard – Velocità commerciale Servizi URBANI – centri maggiori Costo standard autista 30 €/h δ percorsi tecnici 4,0% Costo gasolio 0,925 €/l Consumo = A *Vel.Comm. + B A = - 0,0748 B = 0,5948 2/2 Azienda per azienda (DGR 686/2013) Considerazioni sui risultati 1/2 Il costo di produzione del servizio in condizioni di efficienza (cioè a costi standard) è pari a 404,5 mln di euro contro un costo storico che risulta dai dati ministeriali, pari a 427,3 mln. Sono presi in considerazione, ovviamente, solo i costi delle aziende che hanno fornito i dati al Ministero ed alla Regione. La differenza di 22,8 mln di euro è tuttavia imputabile per ben 17,1 mln alla diversa definizione degli ammortamenti. Non contando fra i costi gli ammortamenti già coperti dai contributi in conto capitale opportunamente annualizzati, il “risparmio” si riduce a 5,7 mln di euro, pari ad appena l’1,3% dei costi di bilancio rilevati dal Ministero. I tagli si concentrerebbero su poche aziende ma di dimensioni medio/grandi. I risparmi sui costi effettivi per l’urbano e l’extraurbano interessano un numero maggiore di aziende, ma sono calcolati sui costi al lordo dei contributi. Si ha inoltre, spesso, una compensazione fra urbano ed extraurbano. Per le due maggiori aziende, XXX e YYY, le eccedenze di costo riguardano sia i servizi urbani che quelli extraurbani Per XXX l’eccedenza di costo parrebbe addebitabile all’alta velocità commerciale (che riduce il costo standard), oltre a modesti divari rispetto a talune categorie di costo. Nel caso di YYY, l’eccedenza si verifica su quasi tutte le categorie di costo. Tuttavia, una eccedenza dei costi effettivi sui costi standard non è necessariamente indice di inefficienza e può essere dovuta in tutto o in parte ad altri fattori: - una politica di forti investimenti sostenuta da entrate finanziarie autonome dell’ente proprietario (utili provenienti da altre partecipate, vendita di pacchetti azionari, altre operazioni straordinarie); - la volontà di accrescere la qualità del servizio offerto. I due fattori, ovviamente, in genere coesistono. Una ulteriore ragione è il livello retributivo più elevato nei grandi centri urbani, in parte giustificato dalle più onerose condizioni di servizio, in parte il risultato del forte potere sindacale. Considerazioni sui risultati 2/2 Nel caso di YYY è evidente l’impatto della politica di investimento sui costi di gestione. Tuttavia, altri fattori (come gli alti costi amministrativi/Km e la forte incidenza dei percorsi tecnici) sembrano più propriamente ascrivibili a una relativa inefficienza produttiva. La tavola che effettua un benchmarking delle principali aziende del settore (slide Azienda per azienda (DGR 686/2013)) è abbastanza illuminante in merito. Risulta che il problema dell’eccedenza dei costi effettivi sui costi standard non si presenta per tutte le grandi aziende: alcune di esse, anzi, (in particolare ZZZ e WWW) si collocano ben al di sotto del rispettivo costo standard. Si tenga presente, però, che il confronto è effettuato con i costi effettivi rilevati tramite questionari, che sono inferiori a quelli di fonte ministeriale. In linea di massima, aziende maggiori dovrebbero avere costi/Km più bassi perché vari studi hanno accertato la presenza economie di scala e di varietà (scope economies), legate alla gestione congiunta del trasporto urbano ed extraurbano. La tesi contraria, per cui le grandi dimensioni comporterebbero diseconomie di scala, chiaramente infondata, renderebbe controproducenti le fusioni fra aziende (che sono state attuate o in corso anche in Veneto). ...ancora a proposito dei CS La maggiore qualità del servizio deve essere riconosciuta nei costi standard ? Con “qualità” si intende qui riferirsi a dimensioni che non sono riconducibili alla frequenza delle corse o all’estensione delle linee (esigenze da trattare nell’ambito della definizione dei livelli minimi di servizio) ; ci si riferisce, ad esempio, al confort dei bus (aria condizionata, pianale ribassato, segnalazione delle fermate, ecc.), alle paline intelligenti, al basso impatto ambientale dei mezzi utilizzati. Il costo standard deve fare riferimento a una qualità standard. Livelli maggiori di qualità devono essere a carico dell’ente proprietario o dell’ente affidante. In particolare, le aziende che programmano forti investimenti perché condizioni particolari e contingenti lo consentono devono valutare se saranno in grado di far fronte ai costi correnti indotti dall’investimento. Come usare i Costi Standard Le divergenze, in eccesso o in difetto, fra costi storici e costi standard sono rilevantissime per molte aziende e non pare possibile una immediata piena applicazione dei costi standard nel finanziamento del TPL. I costi standard devono servire come riferimento per tracciare un percorso verso una maggiore efficienza. Suggerimenti Premiare la aziende che hanno costi inferiori allo standard attribuendo loro una quota dello scarto fra costi standard e costi effettivi. Promuovere una progressiva riduzione dei costi delle aziende che abbiano costi effettivi superiori ai costi standard. Riservare una quota dei fondi per sostenere progetti tesi a migliorare la qualità del servizio. Problema: Tali incentivi devono premiare chi ha già operato in autofinanziamento (premiare i virtuosi) o ad aziende che non siano state finora in grado di fare tali investimenti (esigenze di equità e parificazione livelli qualitativi) ? APPLICAZIONE DEI LIVELLI DI SERVIZIO FINANZIABILI E DEI COSTI STANDARD AL RIPARTO DEL FONDO REGIONALE PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Riparto risorse servizi di TPL con nuovi criteri (DGR 686 e 794/2013) Traduzione della relazione fondamentale di bilancio Costi aziendali totali = Introiti tariffari + Corrispettivi + Altri introiti +/- ∆ nella formula generale : Corr i = IMRi * Risorse * ( α i * Cu rif.i - Runit.i) / (∑i (IMRi ( α i * Cu rif.i - Runit.i))) dove Corr i = quota complessiva, espressa in €, delle risorse disponibili per il tpl riconosciuta in conto corrispettivo all’azienda o unità di rete i-esima ; IMRi = indicatore di mobilità relativo per l’azienda o unità di rete i-esima calcolato per ambito omogeneo (extra-urbano , urbano) e poi riproporzionato in ambito regionale per tpl su gomma; Risorse = risorse, espresse in €, rese disponibili per il servizio di tpl su gomma ; α i = indice di copertura, espresso in %, dei costi unitari di riferimento (vedi successiva definizione) posto uguale al coefficiente di copertura dei costi aziendali tramite corrispettivi e ricavi da traffico rilevato nel 2010 per l’azienda o unità di rete i-esima; Cu rif.i = costo unitario aziendale di riferimento per l’azienda o unità di rete i-esima, espresso in €/km, ovvero costo convenzionale pari alla seguente somma Cu rif.i = 90% C unitario (2010) + 10% Costo Standard (2010) ove il C unitario (2010) è il costo unitario complessivo aziendale rilevato nel 2010 – calcolato con riferimento alle percorrenze ammesse – e dove il Costo Standard (2010) è il costo standard determinato dalla Commissione Tecnica con riferimento al 2010 ; Runit.i = ricavo unitario da tariffa, espresso in €/km, per l’azienda o unità di rete i-esima calcolato come rapporto tra i ricavi da tariffa dichiarati nel 2010 e le percorrenze ammesse nello stesso periodo Calcolata la quota di risorse destinate a ciascuna azienda o unità di rete i-esima, il servizio minimo finanziabile, espresso in km di percorrenza, è a sua volta calcolabile con la seguente relazione: Percorrenza i = Corr i / ( α i * Cu rif.i - Runit.i) mentre il corrispettivo unitario, espresso in e/km, si ricava dalla : Corr_unit.i = Corr i / Percorrenza i Gli effetti della riorganizzazione sul riparto Confrontando le percentuali di riparto 2014 con le analoghe del 2010 si ricava che rispetto al valore totale del Fondo TPL 2014, pari a 256.435.019,43 € , si è avuta una diversa destinazione di 33.377.292,94 € (ovvero 16.688.647,47 € sono stati guadagnati da alcune aziende ed altrettanti perse da altre) pari al 13,02% del Fondo stesso. Ambito Extraurbano Urbano Navigazione Peso ambito nel 2014 sul Fondo Peso ambito nel 2010 sul Fondo Variazione % per l’ambito 49,50% 47,28% 4,08% 34,50% 16,0% 32,51% 20,1% 5,75% -25,04% Max variazione € aziendale Correlata variazione % aziendale -3.136.033,35 -16,03% 1.469.728,37 10,76% -2.159.991,19 8,53% 4.388.503,03 24,41% -10.272.206,97 Questioni ancora aperte IL PASSAGGIO DA COSTI STANDARD A CORRISPETTIVI OVVERO VALUTAZIONE/EFFETTO DEGLI INTROITI TARIFFARI LIVELLI DI SERVIZIO MINIMO SERVIZIO FINANZIATO EFFETTI SUL RIPARTO RISORSE REVISIONE DELLE METODICHE IN FUNZIONE DEI RISULTATI OVVERO INCENTIVAZIONE DEI COMPORTAMENTI VIRTUOSI Regione Veneto – Sezione Mobilità – Settore TPL GRAZIE PER L’ATTENZIONE. ARRIVEDERCI. Ing. Mauro Menegazzo – [email protected]