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IL BAMBINO CHE SARÒ DOMANI

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IL BAMBINO CHE SARÒ DOMANI
Bologna più che una città … è una famiglia!
IL BAMBINO CHE SARÒ DOMANI
Di Lisa Gorzegno
Tempo che corri, tempo che vai
Tempo che inseguo e non basti mai,
tempo prezioso, dono assai raro
che non si compra con il denaro.
Tempo che non torni,
che fuggi i miei giorni,
fermati un attimo e lasciami ricordare
di quel tempo in cui ho imparato a volare.
Di quella maestra che mi ha preso per mano
E con amore mi ha portato lontano.
Che mi ha insegnato a far uscire un’emozione
Come le note di una canzone.
Tempo, che usuri tutti i ricordi,
che di quel tempo io non mi scordi,
che con me io possa sempre portare
la gioia di quel tempo in cui ho imparato a sognare.
Draghi, gnomi, principesse e castelli,
hanno popolato i momenti più belli.
Quante fiabe raccontate,
quante le avventure e le prove superate.
Tempo
Ti prego, ancora un istante,
devo dire una cosa importante.
Cara maestra,
grazie del tempo che mi hai dedicato
e di quello che mi hai insegnato;
grazie per l’entusiasmo che mi hai messo in ogni cosa,
tanto da renderla davvero preziosa;
grazie al tuo cuore, a quella mente e a quelle mani
che hanno amato, pensato e cresciuto il bambino che sarò domani.
Bologna più che una città … è una famiglia!
AUTUNNO
Di Lisa Gorzegno
L'autunno visto con gli occhi di un bambino
è un vecchio e dispettoso Arlecchino
che ogni colore d'estate fiorito
si porta via, per farsi un nuovo vestito.
Piange il bambino, l'albero è nudo, fa freddo fuori
lui rivuole l'estate con i suoi colori.
L'azzurro del cielo riflesso nel mare
le verdi colline da cui ruzzolare.
Il sole ha perduto il suo giallo intenso
sembra avvolto da un fumo denso.
Il bimbo cresce ed impara ad amare
quel dolce autunno che l' estate fa riposare.
Gli alberi indossano un nuovo vestito
di giallo e di rosso cucito.
Il vento non porta l’odore del mare
ma quello dell'uva da vendemmiare.
Le foglie cadranno, l'albero resterà spoglio.
Nascerà presto un nuovo germoglio.
Bologna più che una città … è una famiglia!
BUON COMPLEANNO
Di Lisa Gorzegno
Non ci sono fiocchi
ne' carta colorata ad abbellire il mio dono;
ti regalo me' stessa, quello che sono.
Ti regalo il mio sorriso
per le volte in cui è mancato dal mio viso;
ti regalo il mio sguardo
per l'attenzione giunta in ritardo.
Ti regalo lo stupore
di qualcuno che ricambia il tuo amore.
Ti regalo queste parole
che siano sempre illuminate dal sole
e non giacciano seppellite
da parole non dette e frasi non finite.
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