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La carne
LA CARNE COS'E': La carne è il risultato di complesse modificazioni biochimiche che si realizzano a carico dei muscoli striati e dei tessuti strettamente connessi di animali da macello,da cortile e selvaggina. Dopo circa 24 ore dalla morte dell'animale (il rigor mortis inizia a risolversi) i muscoli tornano malleabili e incomincia il processo di FROLLATURA o MATURAZIONE DELLE CARNI: Graduale lisi delle strutture muscolari,che conduce ad un incremento della tenerezza,della sapidità e della succosità del prodotto carneo. Durante tale fase avvengono dei processi biochimici che modificano la struttura della carne,rendendola gradevole al consumatore. FROLLATURA: Processo chimico-fisico che avviene spontaneamente a livello della muscolatura scheletrica degli animali appena abbattuti,che la trasforma gradualmente in carne Queste alterazioni avvengono ad opera di enzimi proteolitici che degradano il connettivo che circonda le singole fibre e i fasci muscolari,trasformandolo dapprima in sostanze più semplici,fino a poi gelatinizzarlo. Tutto ciò conferisce alla carne un incremento della tenerezza,direttamente proporzionale alla scomposizione delle fibre collagene e alla progressiva perdita di elasticità delle fibre muscolari. I tempi e le modalità di frollatura variano dai 3-4 giorni fino ad un mese circa,in base alle caratteristiche dell'animale(razza,età,taglia..) La frollatura è un processo di maturazione controllata,che avviene a basse temperature(0-4° C); umidità e areazione sono tenute sotto controllo al fine di evitare che le carni vadano incontro a essiccamento,ossidazione,o che subentrino contaminazioni da microrganismi( batteri,lieviti,muffe),o che vadano incontro a putrefazione(disintegrazione delle sostanze proteiche con conseguente liberazione di sostanze volatili dall'odore nauseabondo),con alterazione della consistenza,colore e odore. PUTREFAZIONE: QUANDO AVVIENE? Se,dopo la macellazione,le carni non sono correttamente raffreddate e mantenute a temperatura di refrigerazione; Durante le fasi di macellazione,quando non vengono rispettate le normali norme igieniche; Quando vengono macellati animali affaticati,o non correttamente eviscerati o dissanguati; Possiamo avere putrefazione : SUPERFICIALE Quando le alterazioni si possono osservare sulla superficie esterna delle carcasse,con macchie verdastre,consistenza molle e odore putrido. PROFONDA Quando il processo ha origine nelle parti interne,sviluppandosi rapidamente e con produzione di gas. COMPOSIZIONE MEDIA DEL MUSCOLO ANIMALE: Acqua: 75% (acqua legata 4% e acqua libera96%);il contenuto di acqua dipende dall'età e dallo stato di ingrassamento;funzione plastica,eliminazione delle sostanze di rifiuto. Proteine 19%: miofibrillari 51,5%(actina e miosina),sarcoplasmatiche 32,5% (mioglobina ed emoglobina),stomatiche 16% (collagene ed elastina);costituenti principali dei tessuti. Composti azotati non proteici: 1,65% (aminoacidi liberi, nucleotidi, basi puriniche e pirimidiniche, creatinina, ammine, urea ammoniaca). Lipidi: 2,5% (grassi saturi, soprattutto nella carne rossa; e grassi insaturi, in particolare nel pollo e nel pesce);riserva energetica e isolante termico del corpo. Glucidi: 1,2%;funzione plastica ed energetica. Sali minerali: 0,65% (fosforo, ferro, calcio, potassio);funzione regolatrice. Vitamine: tracce (del gruppo B, in particolare B 12);funzione regolatrice. DATI SUL CONSUMO DI CARNE Il consumo di carne ha origine antichissime:si suppone che alimenti di origine animale fecero la loro comparsa circa 5 milioni di anni fa In Italia attualmente,si mangiano a testa(in media) circa 92 chili di carne all'anno. È quanto rileva Assocarni,in base a dati Eurostat,aggiungendo che nella penisola le previsioni sono per consumi stabili. Così come per tutti gli alimenti,il consumo eccessivo di carne può risultare nocivo,in quanto la carne è anche fonte di grassi come il colesterolo,e grassi saturi che,se assunti in quantità elevata,hanno effetti dannosi per la salute;regola fondamentale è,quindi, il consumo moderato di ogni cibo,compresa la carne. Nel periodo 2007-2008 i settore zootecnico italiano ha registrato variazioni in valore positivo per le produzioni di carni suine ed avicole(rispettivamente +8,5% e +5%),lievi per quanto riguarda le carni bovine e decisamente negative,invece,per le ovicaprine,cunicole e per la selvaggina(Tab. 3) Andamenti molto diversificati hanno caratterizzato le quantità. Nello stesso periodo di riferimento l'incremento produttivo maggiore è stato registrato per le carni avicole,con una variazione percentuale di +9,5%. positive anche le variazioni delle carni ovi-caprine(+3,4%)e suine(+1,1%),a differenza delle carni bovine(-2,7%),cunicole e selvaggine(6,9%). In Italia all'interno della spesa alimentare il capitolo riguardante la carne ha inciso nel 2009 per circa il 23,3%,risultando cosi la prima voce di spesa,seguita da pane e trasformati(19,8%)e dai lattiero caseari e uova. VALORE ENERGETICO DI ALCUNI TIPI DI CARNE 100g di parte edibile cruda: Bovino adulto magro Bovino adulto semigrasso Bovino adulto grasso Vitello Cavallo Maiale magro Maiale semigrasso Maiale grasso Maiale bistecca magra Agnello Capretto Castrato Trippa di bovino Rene di bovino Fegato di bovino Kcal 129 214 330 92 113 141 268 394 100 101 122 226 108 118 146 CLASSIFICAZIONE: in base al colore : - carni rosse - carni bianche o rosee - carni nere o scure - prodotti ittici in base alla specie animale : - animali da macello:carne suina (maiale) carne ovi-caprina (abbacchio,pecora o montone agnellone, capra) carne equina (cavallo) carne bovina animali da cortile: faraona, pollo, tacchino, piccione, coniglio, anatra, oca selvaggina e cacciagione: “da pelo” : cervo, camoscio, capriolo,cinghiale, lepre,daino, stambecco, coniglio selvatico; “da penna”: fagiano, quaglia, anatra selvatica, oca selvatica. in base al taglio: - carne di prima categoria - carne di seconda categoria - carne di terza categoria in base alla digeribilità della stessa: più o meno digeribile a seconda di: - età dell’animale - pezzo di carne -freschezza della carne -sistema di preparazione - frollatura CLASSIFICAZIONE DETTAGLIATA: in base al colore (Il colore dipende dal tipo di attività muscolare svolta, dalla disponibilità di ossigeno accumulato e dall'acidità della carne): CARNE ROSSA: caratterizzata da alta concentrazione di mioglobina e tipica degli animali da macello adulti (bovini, bufalini, ovini, caprini, equini). CARNE BIANCA o ROSEA: caratterizzata da una scarsa concentrazione di mioglobina, caratteristica degli animali da macello giovani (vitello,agnello, capretto, suini), degli animali da cortile (polli, oche, anatre, tacchini, faraone, conigli). CARNE NERA o SCURA: selvaggina da penna (quaglia, fagiano, pernice) e da pelo (lepre,cervo, capriolo, cinghiale). PRODOTTI ITTICI: pesci, molluschi, crostacei, echinodermi in base all’animale da provenienza ANIMALI DA MACELLO CARNE SUINA: Si tratta di carni da sempre largamente utilizzate e di cui si consumano i vari tagli disponibili. Hanno un buon contenuto di proteine, vitamine del gruppo B e D, ma rispetto alla carne bovina l’apporto di ferro è inferiore. derivante dal suino pesante , con più alto contenuto in lipidi, destinato alla trasformazione derivante dal suino leggero, più magro, utilizzato per il consumo fresco. 18/20 g proteine ogni 100 g ( in funzione della specie, dell’età e del taglio) CARNE OVICAPRINA: agnello fino ad un anno di età, poi diventa pecora o montone a seconda del sesso(colore scuro e minor tenerezza) agnello da latte : meno di 4 settimane di vita L’agnellone (macellato dopo i 6 mesi di vita) ha carni bianche più simili a quelle del vitello, è più ricco di grassi e le carni hanno un sapore e un aroma più accentuati. Le caratteristiche della carne di capra dipendono da vari fattori, precedenti alla macellazione(razza, alimentazione, età , ambiente e tipo di allevamento) , legati alla macellazione stessa e alla successiva conservazione della carne ( meno grassi e colesterolo, priva di depositi di grasso inframuscolari) CARNE EQUINA: colore rosso scuro ( intensità variabile in funzione dell’età dell’animale, della razza,del tipo di alimentazione con cui è stato allevato) La carne di cavallo non è molto consumata ovunque sia perché ha un particolare sapore dolciastro che per motivazioni di ordine psicologico. Notevoli proprietà nutrizionali(+ ferro, - grassi) Categorie equini da macello: puledro da latte: 4-8 mesi di età puledrone: puledro svezzato di 10-18 mesi equino adulto : dopo i 18 mesi CARNE BOVINA: Rientrano tra le carni bovine, quelle di vitello, vitellone, manzo, bue, bovina, toro, bovino adulto. Ogni tipo di carne ha le sue caratteristiche e soprattutto il suo sapore. Distinguiamo: Vitello: animale giovane (macellato fino agli 8 mesi di età), con un peso che va dai 180 ai 230 kg. Carne rosa, tenera, digeribile; poco grasso Vitellone: maschio non castrato di non più di due anni tra i 400 ai 600 kg di peso. Carne rossa, digeribile; poco grasso Manzo: bovino castrato di età superiore ai due anni. Carne compatta di colore rosso (tanto più acceso quanto più l’animale è giovane)con presenza di grasso bianco e sodo. Bue: maschio del bovino castrato in giovane età di peso ed età variabile. Bovina: è la femmina destinata alla riproduzione. Quando è giovane e ben nutrita fornisce una carne di eccellente qualità. Carne tenera e dolce Toro: Si tratta del maschio già utilizzato per la riproduzione. Carne dura e poco succulenta Sulle etichette è possibile trovare le definizioni: VITELLO (bovino maschio o femmina del peso vivo fino a 220 kg) BOVINO ADULTO (tutti gli altri bovini di età e peso superiore) ANIMALI DA CORTILE FARAONA: carni più tenere se l’animale è giovane. Si differenzia dal pollo per la presenza di una pigmentazione scura a livello delle zampe e del collo, presenta un gusto più aromatico e necessita, prima del consumo, di un periodo di frollatura. POLLO: la carne del pollo domestico, ovvero sia il maschio (gallo) che le femmina (gallina) e prende denominazioni diverse in funzione dell’età e del peso. carni molto tenere, a ridotto contenuto di grassi e tessuto connettivo TACCHINO: è la carne dell’animale macellato in genere tra i 4 e i 5 mesi di età, la più pregiata è quella che si ottiene dalla femmina macellata tra i 2 e i 3 mesi. Ha carni tenere e facilmente digeribili, caratterizzate da un buon contenuto proteico e modesto apporto lipidico. CONIGLIO: La carne del coniglio si ottiene dalla macellazione dell’animale tra i 2 e i 5 mesi di vita. elevato contenuto proteico, ridotto apporto di grassi e colesterolo. carne tenera e facilmente digeribile apportatrice di amminoacidi essenziali per lo sviluppo e a crescita ,di lipidi che forniscono energia,ma soprattutto di acidi grassi essenziali, minerali, ferro assimilabile e vitamina B12 ANATRA: In base alla provenienza variano le caratteristiche nutrizionali: l’anatra da allevamento ha una carne più grassa e più tenera, quella selvatica(24 ore di frollatura prima del consumo) ha un maggior contenuto di tessuto connettivo, che la rende meno tenera, e un minor tenore di grassi OCA: volatile da cui si ottiene una carne piuttosto grassa, dal sapore delicato e che diventa meno digeribile con l’aumentare dell’età dell’animale. SELVAGGINA E CACCIAGGIONE: Comprende gli animali selvatici detti “da pelo”, ovvero mammiferi come il cervo, il cinghiale, la lepre, il camoscio, il capriolo, il daino,lo stambecco e il coniglio selvatico e “da penna”, quali fagiano, quaglia, anatra selvatica , oca selvatica. Odore variabile, sapore forte e intenso Frollatura variabile in base al tipo di animale carne scura poco grassa e talvolta un po' fibrosa Alto valore nutrizionale (poco grasso e tessuto connettivo) in base al taglio: Nel negozio del macellaio la carne giunge in "quarti". Il macellaio divide quindi i quarti in "tagli", che in base alle caratteristiche organolettiche (cioè di aspetto e di sapore) hanno un diverso valore commerciale: TAGLI DI PRIMA CATEGORIA: si tratta delle carni più magre con minore infiltrazioni lipidiche: provengono dal quarto posteriore, cioè dalle cosce, dai lombi, dalle natiche (filetto, controfiletto, roast-beef, fesa, noce, scamone, cosciotto, arrosto) equino bovino TAGLI DI SECONDA CATEGORIA: provengono dal quarto anteriore (coppa, punta, reale, spalla, fiocco, carré) bovino coniglio TAGLI DI TERZA CATEGORIA: derivano dal collo, dall'addome, dalle sottospalle (collo, biancostato, garetto, muscolo, ossibuchi, testina). bovino bovino in base alla digeribilità :La carne in genere è più o meno digeribile anche a seconda di alcuni fattori quali: L’ETA’ : la carne di animali vecchi è più nutriente, ma meno digeribile di quella di animali giovani; nel caso del vitello, però, se l'animale è troppo giovane, la carne è di più difficile digestione; IL PEZZO DI CARNE: non tutte le parti usate, hanno la medesima digeribilità; alcune hanno una particolare struttura dei tessuti che le rendono più difficili da digerire; LA FRESCHEZZA DELLA CARNE: se la carne è troppo fresca, risulta più dura; bisogna quindi farla frollare per un determinato tempo, che non deve essere troppo, in quanto si possono sviluppare sostanze velenose per l'organismo. È perciò importante saper riconoscere la carne fresca dai suoi caratteri organolettici, tra i quali il più evidente è l'odore che non deve essere sgradevole. IL SISTEMA DI PREPARAZIONE: se cucinata bene, la carne può essere quasi sempre un cibo facilmente digeribile. FROLLATURA: una carne ben frollata risulta maggiormente digeribile. Dal punto di vista della digeribilità, contrariamente a quanto si crede in genere, le carni rosse sono facilmente digeribili, anche più digeribili di alcune carni bianche come quella di vitello, che, ricca di gelatina e più povera di albumina, rende più difficoltosa la digestione. Ad ogni modo carni bianche e carni rosse, sono abbastanza simili come composizione chimica, ma le carni rosse sono più saporite per la maggior quantità di sostanze estrattive contenute.