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Spinaci Comitato delle Regioni

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Spinaci Comitato delle Regioni
Unione europea
Benvenuti al
Comitato delle regioni
Gianluca Spinaci
Il Comitato delle regioni
Un’assemblea politica dell’Unione europea
che rappresenta gli enti locali e regionali
Perché un Comitato delle regioni?
 Per migliorare la legislazione dell’UE grazie alla
competenza specifica dei rappresentanti locali e
regionali
 Per far sentire la voce degli enti locali e regionali a
Bruxelles
 Per avvicinare l’Europa ai cittadini
Il CdR e il processo decisionale europeo
CONSULTAZIONE
Parlamento
europeo
CODECISIONE
Commissione
europea
PROPOSTA
CdR
Consiglio
dell’UE
DECISIONE
CESE
CONSULTAZIONE
Cronologia




1992 - Trattato di Maastricht - Creazione del CdR
1994 - Prima sessione plenaria a Bruxelles
1995 - Nell’UE a 15 il CdR passa da 189 à 222 membri
1997 - Trattato di Amsterdam - Rafforzamento del CdR (estensione
dei suoi ambiti di consultazione, possibilità anche per il Parlamento
europeo di consultarlo)
 2003 - Trattato di Nizza - Membri CdR: titolari di un mandato
elettivo o politicamente responsabili dinanzi a un’assemblea eletta
 2004 - Nell’UE a 25 il CdR passa da 222 a 317 membri
 2004 - Trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa Ampliamento del ruolo istituzionale e politico del CdR
Il CdR in breve
 317 membri, rappresentanti dei poteri locali e regionali,
e 317 supplenti (+ 27 osservatori bulgari e romeni)
 25 delegazioni nazionali, che riuniscono i membri di
uno stesso Stato
 4 gruppi politici
 6 commissioni tematiche
I membri del CdR
I membri del CdR in sessione plenaria:
317 membri e 317 supplenti
I membri del CdR
Rappresentanti locali e regionali, proposti dagli
Stati membri
Ufficialmente nominati dal Consiglio
Mandato quadriennale rinnovabile
Costituiscono gruppi politici
Formano delegazioni nazionali
Fanno parte di commissioni tematiche
I membri del CdR
317 (344) membri e 317 (344) supplenti
Francia, Germania, Italia, Regno Unito…………………….
Polonia, Spagna………………………………………………
Romania.………………………………………………………
Austria, Belgio, Bulgaria, Grecia, Paesi Bassi, Portogallo,
Repubblica ceca, Svezia, Ungheria…………………………
Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lituania, Slovacchia………
Estonia, Lettonia, Slovenia……………………..…………….
Cipro, Lussemburgo…………………………………………..
Malta………………………………………….…………..…….
24
21
15
12
9
7
6
5
Organigramma strutturale
PRESIDENTE
e Gabinetto del
Presidente
Servizi congiunti
(in comune con il CESE)
Segretario generale
Segreterie dei
gruppi politici
Divisione Comunicazione,
stampa e protocollo
Direzione
Amministrazione
Direzione Lavori
consultivi
Direzione Segreteria
dell’Ufficio di presidenza
e dell’Assemblea,
servizio giuridico
Il Presidente
 Il Comitato fa capo al Presidente, che
presiede le sessioni plenarie e lo
rappresenta all’esterno
 Presidente in carica:
Michel DELEBARRE (PSE, FR),
2006-2008
 Primo vicepresidente in carica:
Luc VAN den BRANDE (PPE, BE),
2006-2008
 Il Presidente e il primo vicepresidente sono
eletti con mandato biennale dai membri del
Comitato
 Sono affiancati da un vicepresidente per ogni
Stato membro
Michel DELEBARRE
L’Ufficio di presidenza
 56 membri, scelti in modo da riflettere gli equilibri nazionali e politici, e
54 rappresentanti ad personam




Il Presidente e il primo vicepresidente
Un vicepresidente per ogni Stato membro
Quattro presidenti di gruppi politici
Altri venticinque membri
 Organizzazione dei lavori del CdR
 Si riunisce sette volte all’anno
 Gestisce l’ordine del giorno delle sessioni plenarie
 Elabora il programma politico del CdR
 Decide a quale commissione attribuire un parere
 Decide se sia opportuno formulare un parere d’iniziativa
I gruppi politici
PPE
Partito popolare europeo
PSE
37%
ALDE
16%
PSE
Partito socialista europeo
UEN-AE
5%
ALDE
PPE
38%
NI
4%
Alleanza dei democratici e dei
liberali per l'Europa
UEN-AE
Unione per l'Europa delle nazioni
- Alleanza europea
Le commissioni
 COTER: commissione Politica di coesione territoriale
 ECOS: commissione Politica economica e sociale
 DEVE: commissione Sviluppo sostenibile
 EDUC: commissione Cultura, istruzione e ricerca
 CONST: commissione Affari costituzionali, governance europea,
spazio di libertà, sicurezza e giustizia
 RELEX: commissione Relazioni esterne e cooperazione decentrata
 Inoltre: commissione Affari finanziari e amministrativi (CAFA)
Sessione plenaria
 Riunione di tutti i membri del CdR
 Cinque volte all’anno
 Adozione di pareri e dibattiti politici
Consultazione obbligatoria
Consultazione obbligatoria nei seguenti settori:
 Coesione economica
e sociale
 Istruzione e gioventù
 Cultura
 Sanità pubblica
 Reti transeuropee






Trasporti
Occupazione
Politica sociale
Ambiente
Fondo sociale europeo
Formazione
professionale
Consultazione facoltativa
 Il Consiglio, la Commissione o il Parlamento
possono chiedere al CdR di formulare un parere
nei casi in cui lo ritengono opportuno
 Il CdR può decidere di formulare un parere su un
tema sul quale è stato consultato il Comitato
economico e sociale europeo se ritiene che siano
in gioco specifici interessi locali o regionali
 Il CdR può decidere di formulare un parere di sua
iniziativa nei casi in cui lo ritiene opportuno
Elaborazione dei pareri
1.
Consultazione da parte della Commissione europea, del Consiglio
dei ministri o del Parlamento europeo
2.
Attribuzione della proposta legislativa a una commissione del
CdR da parte dell’Ufficio di presidenza
3.
Nomina del relatore e inizio dei lavori
4.
Presentazione alla commissione di un primo progetto di parere
5.
Prosecuzione dei lavori del relatore
6.
Discussione, emendamenti e adozione in commissione
7.
Adozione in sessione plenaria, seguita dalla pubblicazione in
Gazzetta ufficiale (serie C)
Tipi di consultazione
 Pareri consultivi
 Risoluzioni - Dichiarazioni adottate con procedura accelerata
 Pareri di prospettiva - Pareri formulati prima dell’elaborazione
di un Libro verde/bianco della Commissione europea sul tema
 Rapporti di prospettiva - Rapporti preliminari redatti prima
della pubblicazione di una proposta della Commissione europea
 Rapporti di impatto - Destinati a valutare l’impatto prodotto da
una politica sul piano regionale e locale
 Studi - Vertono su vari aspetti della dimensione regionale e
locale dell’UE
Il CdR e l’allargamento
Prima di ogni
allargamento, il
CdR organizza
convegni e
costituisce comitati
consultivi misti e un
forum permanente
per lo scambio di
informazioni
insieme agli enti
locali e regionali dei
paesi candidati, in
modo da garantire
che siano
pienamente
coinvolti in questo
processo
Il CdR e il Trattato di Nizza
 I membri del CdR devono essere “titolari di
un mandato elettorale nell'ambito di una
collettività regionale o locale oppure
politicamente responsabili dinanzi a
un'assemblea eletta”
Il CdR e il Trattato che istituisce
una Costituzione per l'Europa
 Inversione nell’ordine protocollare: in virtù della
sua composizione politica, ora il CdR precede il
CESE
 Modifiche apportate dal Trattato di Roma:
il mandato dei membri passa da 4 a 5 anni
competenza della Corte di giustizia a pronunciarsi
sui ricorsi proposti dal CdR per salvaguardare le
sue prerogative
facoltà per il CdR di proporre ricorsi per violazione
mediante un atto legislativo del principio di
sussidiarietà
Per ulteriori informazioni:
www.cor.eu.int
Dal 9 maggio 2006: www.cor.europa.eu
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