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Diapositiva 1 - Aritmologia in Campania
Storm aritmico: strategie preventive e terapeutiche Dr A. De Simone Storm aritmico Eifling M. Texas Heart Institute Journal 2011;38:11-21 Storm aritmico:incidenza e prognosi L’incidenza dello storm aritmico varia a seconda delle popolazioni di pazienti studiate. Interessa il 10-20% di pz portatori di AICD Interessa pz con infarto miocardico acuto o con pregresso infarto miocardico Interessa pz con sindromi aritmogene congenite L’incidenza nei portatori di AICD è più alta per pz con indicazione per prevenzione secondaria (20% contro il 4%) Eifling M. Texas Heart Institute Journal 2011;38:11-21 Storm aritmico Lo storm Elettrico è più spesso triggerato da una Tachicardia Ventricolare monomorfa la quale è espressione di un rientro dovuto ad un substrato elettrofisiologico che può triggerare e sostenere uno storm aritmico nella maggioranza dei casi. Ciò può spiegare l’alta prevalenza di SE nei pazienti con scompenso cardiaco in cui un rimodellamento cardiaco postischemico o idiopatico può favorire vie di rientro attorno a cicatrici o ad altre barriere anatomiche. Tachicardie ventricolari Polimorfe e/o fibrillazioni ventricolari sono cause meno frequenti di SE, spesso associate ad un’ischemia miocardica acuta storm aritmico con TV trattate con ATP AICD FV e ES FV e TV Prognosi di SE Aumento di 3.15 volte del rischio di morrtalità se presente uno SE Prognosi di SE La presenza di un precedente episodio di vt/vf , con successivo episodio di SE aumentava la mortalità di 2.5 volte PROGNOSI DI SE Il rischio di morte era 3,3 volte più alto per i pz che non avevano avuto vt/vf ed in cui lo Storm aritmico era la prima manifestazione aritmica Prognosi di ES Endpoint composito più alto di 3.4 volte per mortalità, trapianto ed ospedalizzazioni a causa di scompenso cardiaco acuto o shock cardiogeno Gasperini M. Am H J 2008 Storm aritmico Sorajja D. JBR 2015:20-34 Sorajja D. JBR 2015:20-34 Terapia elettrica: la CRT CRT migliora la mortalità e riduce il numero di ricoveri The MADIT Family of Clinical Trials Continuing the legacy of landmark MADIT clinical trials in CRM MADIT MADIT II MADIT-CRT (196 patients) (1232 patients) (1820 patients) Clinical Question: Can heart attack survivors with impaired heart function (EF≤30%), and no other risk stratification, benefit from ICD therapy versus conventional therapy alone? Size: 1200 patients from 76 sites in the U.S. Endpoint: All-cause mortality. Key Finding: Use of ICDs resulted in a 31% reduction in the risk of death in heart attack survivors (p value: 0.016). Clinical Question: Does early intervention with CRT-D slow the progression of heart failure in high-risk patients* with mild heart failure* when compared to ICD-only therapy? Size: 1820 patients at 110 centers in 14 countries Endpoint: All-cause mortality OR first heart failure event. Key finding: CRT-D therapy is associated with a significant 34% reduction in death or first HF event when compared to ICD therapy alone (p value: 0.001) Clinical Question: Can prophylactic implantable cardioverter defibrillator (ICD) therapy dramatically improve survival when compared to conventional medical therapy alone? Size: 196 patients in the U.S. Endpoint: All-cause mortality. Key Finding: Use of ICDs resulted in a 54% reduction in the mortality rate in the defibrillator group as compared to the conventional medical therapy group. (p value: 0.009) Observation: HF hospitalizations for more than 25% of the patients. * Notes: “mild heart failure” refers to NYHA Class I and II HF patients; “high-risk” defined as EF ≤30%; QRS ≥130ms Gasparini M Am H J 2008 Terapia SE: ruolo della CRT La CRT migliora l’emodinamica riducendo la dissincronia ventricolare con conseguente aumento di FE, di capacità funzionale e di stabilizzazione dell’instabilità elettrica. E’ inoltre possibile una soppressione del meccanismo aritmico da CRT dovuto alla preeccitazione dell’area di conduzione lenta responsabile del rientro (Kowal RC HeartRhytm 2004) Ablazione transcatetere