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Diapositiva 1 - EDB Scuola Digitale

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Diapositiva 1 - EDB Scuola Digitale
I BAMBINI
STRANIERI
NELLA
NOSTRA
SCUOLA
PRIMARIA
Caro amico ti racconto ….
“Vorrei tanto approfondire i saperi
della sua religione molto complicata e
insegnargli la mia, anche se la sa non
può conoscerne tutta la storia.
Mi piace che gli stranieri vengano in
Italia perché ci si possono scambiare
usi e costumi”.
“Secondo me avere dei compagni
stranieri è bellissimo perché si
possono conoscere le loro religioni, i
loro vestiti e perché ci possono
insegnare alcune parole nella loro
lingua come hanno fatto con me le
mie compagne Angela e Slavica.
Io ho insegnato l’italiano a loro”.
“Penso che per un ragazzo
straniero vivere in Italia sia
un’opportunità perché può
conoscere e imparare cose nuove”.
“L’aspetto negativo è che queste
nuove conoscenze possono fargli
dimenticare le tradizioni della sua
terra”.
“Insegnerei soprattutto le leggi
che ci sono nel nostro paese e che
non bisogna infrangere”.
“Del compagno nuovo mi ha
incuriosito la sua religione e le sue
tradizioni diverse dalle mie. Mi sono
chiesta se al suo paese si fa
catechismo e se si va in chiesa
tutte le domeniche”.
“Lo aiuterò a inserirsi nel gruppo,
cercando di conoscerlo, di farlo
conoscere anche ai miei amici e di
farlo migliorare nelle materie
scolastiche in cui ha più difficoltà”.
“Penso che avere a scuola dei ragazzi
stranieri possa arricchire le
conoscenze di un bambino e aiutarlo
a socializzare senza timidezza con gli
altri”.
“Di uno straniero vorrei conoscere la
lingua, le tradizioni, i giochi per
riuscire ad adattarmi a lui e
conoscerlo. Io gli insegnerei il
corrispondente. Sarebbe un’occasione
per ampliare le mie conoscenze”.
“Penso sia bello avere stranieri nella
propria classe perché è simbolo di
amicizia verso tutto il mondo e
perché si possono conoscere tante
culture nuove e tanti nuovi riti”.
“Oltre agli aspetti religiosi sono
importanti anche quelli amichevoli
perché più si è, più amici si hanno”.
“A scuola ci insegnano a rispettare
le culture e le religioni altrui, qui a
Vicenza siamo tutti uguali”.
“Mi ha sempre incuriosito come mai
venissero proprio in Italia. Li ho visti
molte volte giocare con gli altri
bambini e sembra che si siano
adattati a questa scuola”.
“Mi fa sentire a disagio quando
vengono esclusi perché anche se
stranieri sono lo stesso bambini. Mi
rende felice quando riescono, anche
se con difficoltà, a fare gli esercizi”.
“Non tutti sono così: la nostra
compagna di religione cristiana
ortodossa ci ha insegnato molte
cose”.
“Ritengo positiva la loro presenza
perché sono scappati da guerre e
siccità. Però arrivano tanti
clandestini che spesso non hanno il
permesso di soggiorno, e questo è un
problema da risolvere”.
“Degli stranieri mi piace la loro
cultura perché essere più sapiente
mi incoraggia a essere di più loro
amico”.
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