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CONVEGNO REGIONALE UNA FILIERA DEL LATTE PER IL FRIULI VENEZIA GIULIA: UTOPIA O NECESSITA’ Una opportunità unica di crescita per il settore lattiero-caseario Fulvio MATTIONI economista Udine Fiere, 25 gennaio 2013 La produzione di latte in Italia: le quote regionali, anno 2011 45,0% 41,4% 40,0% 35,0% 30,0% 25,0% Nell’annata 2011/2012, la produzione di latte in Italia è stata di 108,4 milioni di quintali mentre quella del FVG di 2,66 milioni La Germania (che produce 2,9 volte il latte dell’Italia) e la Francia (2,4 volte), negli ultimi 5 anni hanno aumentato la produzione di latte molto più di noi (+8,9%,+7,3% e +2,1% rispettivamente). Perché? Perché capaci di vendere i loro prodotti lattiero-caseari sui mercati esteri La quota del FVG, pertanto, è pari al 2,4% della produzione italiana. Dato che ci colloca al 7° posto della graduatoria regionale dominata dalla Lombardia 41,4%. Regione di riferimento, pertanto, per la fissazione del prezzo medio del latte italiano. Che vedremo poi 20,0% 16,1% 15,0% 10,2% 10,0% 10,0% 8,7% 4,7% 5,0% 3,4% 3,1% 2,4% Trentino A.A. Puglia Lazio Friuli V.G. Fonte: Istat, CLAL 0,0% Lombardia Emilia R. Veneto Piemonte Piemonte Altre regioni Il peso della zootecnia e del comparto lattiero caseario nell’agricoltura del FVG, in % del valore della produzione 60,0% 51,3% 50,0% 44,3% L’importanza del comparto zootecnico all’interno del settore agricolo regionale è ben rappresentata dalla sua quota di valore della produzione che, nel 2011, sfiora il 50% del totale 49,8% 48,6% 44,1% 40,8% 37,4% 40,0% 30,0% 37,9% E il traino, come si può notare, è fornito dal segmento della zootecnia che produce latte. Salita da una quota dell’11,8% (nel 2000) al 18,8% (2011) E’ una importanza in deciso aumento negli ultimi 10 anni essendo passata dal 37,9% del 2000 al 48,6% del 2011 20,0% 18,1% 19,7% 17,3% 15,8% 19,6% 18,8% 11,8% 10,0% 10,6% Fonte: Istat 0,0% 1980 1985 1990 1995 % latte 2000 % zootecnia 2005 2010 2011 La produzione di latte in FVG nel lungo periodo, in milioni di quintali, e la configurazione dell’allevamento 3 2,70 2,70 2,66 2,60 2,52 2,50 2,5 2,30 2 1,5 1 0,5 Negli ultimi 30 anni la produzione di latte del FVG risulta essere piuttosto STABILE con una media di 2,6 milioni annui. Nel 2011 è stata pari a 2,66 milioni, in linea con il trend La configurazione delle imprese produttrici di latte in FVG fotografata dall’Istat nel 2010 è la seguente: fino a 19 capi: 623 aziende (il 52,9% del totale) e 3.701 vacche da latte (l’8,8%). La dimensione media è di 6 capi; da 20 a 49 capi: 251 imprese (il 21,3%) e 8.296 capi (il 19,7%). La dimensione media è di 33 capi; da 50 a 99 capi: 167 imprese (il 14,2%) e 10.339 capi (il 24,6%). La dimensione media è di 62 capi; 100 capi e oltre: 136 imprese (l’11,6%) e 19.695 capi (il 46,9%). La dimensione media è di 145 capi. La dimensione media del FVG è di 36 capi: meno di Lombardia (63) e Emilia R. (49), più di quella italiana (28). Prossima a Germania (42) e Francia (40) Nel 2011 la numerosità delle vacche da latte in FVG era di 42.031 capi. Placidamente operose in 1.163 allevamenti Fonte: Aprolaca, Istat 20 11 20 10 20 09 20 08 20 07 20 06 20 05 20 04 20 03 20 02 20 01 20 00 19 99 19 98 19 97 19 96 19 95 19 94 19 93 19 92 19 91 19 90 19 89 19 88 19 87 19 86 19 85 19 84 19 83 0 Gli utilizzi del latte prodotto in FVG: anno 2011 = 100% 50,0% 45,0% 40,0% Posta pari a 100 la produzione del latte, vengono quantificati i suoi utilizzi. La cui ripartizione è costante nel tempo 44,0% Il 16% della produzione totale viene utilizzato come latte fresco, il 10% come latte uht mentre la quota prevalente, ovvero il 44% del totale, viene trasformato in formaggio. Posto pari a 100 il formaggio, il 46% è Montasio DOP, il 18% è latteria stagionato e il 36% fermentati e latticini (gran parte stracchino e mozzarella) 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% A fronte degli oltre 800 mila q.li che escono dal FVG, si stima un import pari a 400 mila q.li cosicché la quantità annua lavorata in FVG è pari a 2,3 milioni di quintali Una quota pari al 30% del totale si indirizza fuori regione, in gran parte verso l’Emilia R. e Veneto 30,0% 20,0% 15,0% 16,0% 16,0% 10,0% 10,0% 8,0% 5,0% Fonte: Aprolaca 0,0% Latte fresco Latte UHT Latte destinato a FORMAGGI di cui: Fermentati e latticini di cui: Stagionato (latteria) di cui: Montasio DOP venduto fuori regione L’andamento del prezzo medio del latte di lungo periodo in FVG, a valori costanti e costanti L’andamento di lungo periodo del prezzo medio del latte in FVG a prezzi correnti, spiega la scarsa soddisfazione data agli allevatori visto la sua stabilità (attorno ai 40 cc./litro) 65,0 60,4 60,0 58,2 57,6 54,1 55,0 53,4 53,0 52,3 51,5 50,9 49,7 50,0 48,5 44,7 45,0 42,9 43,3 42,9 40,6 39,9 40,0 39,4 46,6 43,4 44,2 43,1 42,3 42,5 44,3 39,9 39,5 39,1 36,2 35,0 30,0 25,0 Fonte: Aprolaca Con la valutazione a prezzi costanti si può cogliere meglio la delusione degli allevatori per il trend cedente sia rispetto a 20 anni addietro che a 7/8 anni fa 37,6 39,1 38,3 38,8 36,1 38,1 Dobbiamo chiederci, tuttavia, se il trend cedente penalizzi in modo particolare l’Italia e il FVG e se sia realistico pensare ad un aumento significativo del prezzo 20,0 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 prezzi correnti costanti 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Il prezzo medio del latte: confronto internazionale, 2012 40 38,5 38,5 35 32,7 31,6 30 31,0 30,5 29,9 29,8 29,5 25 20 15 10 Il confronto riferito al 2012 fotografa la discesa del prezzo medio del latte italiano che si posiziona a 38,5 cc./litro (erano 39,63 cc. nel 2011. Livello al quale scende anche quello medio del FVG 5 Il confronto con i maggiori produttori di latte comunitari (Germania, Francia e Austria), tuttavia, risulta favorevole all’Italia e al FVG per almeno 6 cc./litro. E il divario aumenta ancora (8/9 cc./l.) considerando gli allevatori della UE a 27 Arduo, dunque, sperare in un incremento del prezzo medio del latte. Illusorio in assenza di una innovazione dei prodotti lattiero-caseari, di una produttività crescente e di una capacità di vendere sui mercati esteri Fonte: CLAL 0 Friuli V.G. Lombardia Germania (Baviera) Francia (Rhone Alpes) Austria Repubblica Ceca Ungheria Polonia Slovacchia La configurazione della strutture di trasformazione del FVG n.° N.° conferitori Quota % latte lavorato (in q.) Quota % Fatturato 2011 Quota % Cooperative 24 674 58,0% 1.554.045 67,6% 155.000.000 70,5% Caseifici privati e Cobas 17 256 22,0% 641685 27,9% 55.000.000 25,0% Latterie turnarie e caseifici aziendali 14 232 20,0% 104.270 4,5% 10.000.000 4,5% TOTALE Friuli V.G. 55 1.162 100,0% 2.300.000 100,0% 220.000.000 100,0% STRUTTURE di trasformazione Le strutture di trasformazione del latte attive in FVG sono 55. (Più 7 di mera raccolta). La parte maggioritaria dei conferitori (il 58%), del latte lavorato all’interno del FVG (il 67,6%) e del ricavato della vendita dei prodotti lattiero-caseari (il 70,5%) fa riferimento alle strutture cooperative Fonte: ns. stime su dati Aprolaca e bilanci aziendali Significativa, peraltro, è l’attività svolta dai caseifici privati e dai Cobas quantificata nel 25% del fatturato. Alle latterie turnarie e agli allevatori che lavorano in proprio il latte il rimanente 4,5% La stima del fatturato del settore lattierocaseario del FVG raggiunge i 220 milioni di euro Il trend dei due gruppi lattiero-caseari leader del FVG 130.000.000 130.000.000 120.000.000 120.000.000 110.000.000 115.560.000 116.000.000 100.000.000 90.000.000 80.000.000 70.000.000 Rilevante ai fini dello sviluppo del settore lattiero-caseario e della filiera unica è il peso ed il traino fornito dai 2 gruppi leader: Latterie Friulane e Venchiaredo/Latterie Carsiche (V-LC). Che, con un fatturato cumulato di 115,6 milioni nel 2011, danno conto del 52,5% del totale settoriale stimato per quell’anno 60.000.000 Fonte: ns. stime su bilanci e indagine diretta Quale l’evoluzione cumulata prevista per i 2 gruppi? Una stasi per il 2012 legata alla ristrutturazione gestionale e impiantistica di Latterie Friulane (LF). Una ripresa per l’anno in corso (2013) grazie ai primi frutti raccolti con la ristrutturazione intrapresa da LF e al prosieguo della buona performance di V-LC. Una crescita più sostenuta nel 2014 Ritengo le stime “prudenziali”. Scontano, tuttavia, la fiducia degli interessati (e mia) nella ristrutturazione attivata da LF nel 2013; la scelta di posizionarsi sempre più sui mercati esteri da parte dei 2 gruppi e, un fattivo lavoro di costruzione della filiera unica fin dall’avvio del 2014 50.000.000 2011 2012 2013 2014