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Con tenacia e coraggio, restare e ripartire non è un
incontri e aziende Con tenacia e coraggio, restare e ripartire non è un miraggio A 16 mesi dal terribile sisma che ha colpito la bassa emiliana, la Mantovanibenne di Mirandola ha organizzato uno speciale evento per festeggiare i 50 anni di attività e l’inaugurazione del nuovo stabilimento, che sostituisce quello storico crollato con il terremoto n Tommaso Savina E rano le 9 del mattino del 29 maggio 2012. La terra ha iniziato a tremare, o meglio, non ha mai smesso dopo la prima scossa di nove giorni prima. Panico, paura, disagio, e soprattutto un insolito senso di impotenza di fronte a un evento naturale di imprevedibile distruzione. Le pietre cadute a terra dai solai sembravano potersi mettere sopra, per sempre, ad una realtà industriale tra le più innovative e virtuose d’Italia, privando il mondo del settore del movimento terra, della demolizione e del riciclaggio, delle migliori attrezzature in commercio. È possibile (e giusto) che pochi secondi di un quanto mai inaspettato terremoto, possano cancellare 49 anni di gloriosa storia aziendale? No, se l’azienda vittima di quel terrificante sisma si chiama Mantovanibenne. Malgrado il crollo di 9.000 m2 di capannone, gli 8 milioni di euro di danni materiali, due linee pro- 58 recycling novembre 2013 duttive robotizzate andate distrutte e le più di 50 mila ore di lavoro perse, l’azienda mirandolese non ne ha voluto sapere di chiudere i battenti. Anzi, il 28 settembre scorso, di fronte allo storico e ora inagibile stabilimento, l’azienda di Alberto Mantovani ha approfittato della festa dei 50 anni di attività per inaugurare il nuovo e moderno stabilimento antisismico: 6.000 m2 rinforzati da 140 tonnellate di acciaio che comprendono il reparto produttivo per role di un commosso Alberto Mantovani durante il discorso di apertura della cerimonia, nella quale, rivolgendosi sempre ai tanti presenti, non nasconde la sua sorpresa: “Non credevamo potessero essere qui, oggi, così tante persone. È un grande successo. Grazie a tutti”. A queste prime commosse parole di un fiero Alberto Mantovani è seguita la proiezione di un emozionante video nel quale sono stati ripercorsi i momenti più importanti della storia dell’azienda: da quell’operosa officina di carpenteria metallica, nel 1963, che gli permise di specializzarsi nella produzione di benne, fino alla dimensione industriale, raggiunta negli anni ’70, la costruzione delle attrezzature medio grandi (fino a 22 tonnellate), la sezione Ricerca e Sviluppo, l’ufficio acquisti, e la sezione commerciale per Italia ed estero, all’interno dei quali potranno continuare a lavorare in sicurezza i 50 dipendenti. Un evento in grande stile, dal nome “I miei primi 50 anni”, alla quale hanno partecipato oltre 500 persone tra istituzioni, fornitori, clienti, collaboratori italiani ed esteri, e molta gente comune della bassa modenese. “è per noi un grande onore aver raggiunto un traguardo così importante e vorremmo condividere con voi il nostro entusiasmo per proseguire questo cammino verso il futuro”, sono le pacon la costruzione degli stabilimenti di Mirandola e le prime partecipazioni alle più importanti fiere del settore come il Samoter; dalla lungimirante intuizione, alla fine degli anni ’80 di cimentarsi nel nuovo settore delle attrezzature per la demolizione, di cui divenne in breve uno dei principali produttori, fino al 1997, quando, grazie a una crescente posizione internazionale, Mantovanibenne inaugurò a Tolosa la filiale francese MBI France e salutò il nuovo millennio riqualificando ulteriormente gli stabilimenti e la sede e aprendone una nuova in Bulgaria; dall’avvento nel 2007 della perdurante crisi economica, che ha spinto l’azienda a varcare i confini europei per tuffarsi nel mercato cinese e brasiliano, fino ai terribili istanti del sisma del 2012, testimoniati dal filmato registrato novembre 2013 recycling 59 dalle videocamere dell’azienda quando, nello stabilimento, oltre il 50% dei pannelli prefabbricati crollavano, l’80% della superficie risultava inagibile e la produzione veniva provvisoriamente trasferita nelle sue sedi internazionali, il magazzino dislocato in una zona più sicura e gli uffici organizzati in containers. Il seguito è storia di oggi, di un’azienda che riparte con la stessa determinazione, forza e tenacia che l’ha contraddistinta nel corso dei lunghi decenni, guardando al futuro con rinnovata energia e speranza, guidata dalla qualità dei figli Paolo e Roberta, dall’entusiasmo dei nipoti e dall’efficienza di collaboratori e dipendenti (sono circa 100 quelli all’estero). Significative in questo senso le parole di ringraziamento di Alberto Mantovani: “Ringrazio tutta la mia famiglia per tutto quello che fa quotidianamente, in special modo mia moglie con la quale festeggio anche 50 anni di matrimonio; ringrazio i miei collaboratori esteri per la serietà e l’efficienza; ringrazio i miei 50 dipendenti che si sono adattati a lavorare in sedi delocalizzate e alla disponibilità degli amministratori locali, che mi hanno sempre supportato in questi mesi di ricostruzione”. E poi, non poteva mancare un 60 recycling novembre 2013 aneddoto sulla fondamentale copertura assicurativa che garantirà risarcimenti per almeno la metà dei danni subiti: “Il perito mi consigliò di fare l’assicurazione sul terremoto, io gli risposi che non ce n’era bisogno perché nella nostra zona non è mai venuto il terremoto. Lui ag- giunse che proprio per questo motivo era necessario farla e che sarebbe costata poco. Alla fine - per fortuna - gli diedi retta, e ora lo ringrazio per questo”. Poco dopo è toccato alle autorità presenti intervenire: il sindaco di Mirandola Maino Benatti e l’assessore regionale alle Attività produttive Giancarlo Muzzarelli, che hanno garantito che “i finanziamenti pubblici per la ricostruzione prima o poi arriveranno”, Giuseppe Panseri dell’Associazione Demolitori Europei, i presidenti di Confindustria provinciale e regionale, Pietro Ferrari e Maurizio Mar- chesini, il presidente della Camera di Commercio Maurizio Torreggiani e il presidente regionale CamCom Alberto Roncarati, il Generale dell’accademia militare Giuseppenicola Tota, il sindaco di Modena Giorgio Pighi, gli alti vertici della Guardia di Finanza, Polizia e Arma, il magnifico rettore della Unimore (università che ha conferito nel 2008 ad Honorem la Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica ad Alberto Mantovani), Angelo Oreste Andrisano e il presidente di Bper Ettore Caselli. La cerimonia ha raggiunto, poi, il suo apice, con il taglio del nastro e la benedizione dei nuovi locali dell’azienda data dal vescovo Monsignor Francesco Cavina. L’itinerario all’interno del nuovo stabilimento ci ha mostrato la prontezza con la quale la Mantovanibenne intende ripartire a pieno regime con la propria produzione, comparto aziendale che non si è mai fermato neppure durante il sisma PRESENTI A (lo staff si è attivato per progettare, costruire e consegnare, in autunno, la nuova cesoia SH 2000 Eagle II) e che Alberto Mantovani ha fortemente voluto che rimanesse a Mirandola: “Io sono pronto a rimboccarmi le maniche e anche a correre qualche rischio sulla mia persona, perché non ho intenzione né di chiudere né di spostarmi da qui”, dichiarava qualche giorno dopo il sisma, esprimendo con orgoglio l’attaccamento alla sua terra: “Troppe sono le cose che ci legano alla Bassa, le nostre passioni di uomini e imprenditori hanno senso qui, in questo territorio”. Oltre alla produzione di benne, pinze e frantumatori per grossi escavatori, a Mirandola verrà prodotta l’intera gamma di cesoie per il rottame ferroso, dalla più piccola alla più grande da 220 quintali. Infine, a coronare una giornata speciale ed emozionante, è stato un lunghissimo tavolo imbandito con le migliori specialità locali (porchetta allo spiedo, salumi emiliani, risotto con il salamino ecc.) che con al centro una particolare torta di compleanno a forma di benna, ci ha ricordato quanto sia difficile - anche nei momenti più tragici - abbandonare la nostra fantastica terra. Mantovani ce l’ha insegnato, con tenacia e coraggio, restare e ripartire non è un miraggio. RIMINI 06. – 09.11.2013 PAD. A3, STAND 104 Gennaio 2009 novembre 2013 recycling quarry & construction 161