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Restare - DIASEN

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Restare - DIASEN
Tecniche & Prodotti
Mauro Rancati
INTONACI RISANAMENTO
Restare
all’asciutto
È
LA SOLUZIONE PIÙ
DIFFUSA SUL MERCATO
PER LA DEUMIDIFICAZIONE
DELLE MURATURE.
GRAZIE
ALL’EVOLUZIONE DI
FORMULAZIONI E INGREDIENTI,
È OGGI IN GRADO DI OFFRIRE
UNA BUONA EFFICACIA E
UNA NOTEVOLE PRATICITÀ DI
IMPIEGO.
E,
NELLE VERSIONI
A BASE CALCE, UNA PERFETTA
COMPATIBILITÀ CON I
MATERIALI DELLA TRADIZIONE.
CARATTERISTICHE,
MERCATO,
INNOVAZIONI DEGLI INTONACI
DA RISANAMENTO.
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Specializzata 204 X Novembre/Dicembre 2011
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n patrimonio abitativo enorme, di cui il 75% è
vecchio almeno di trent’anni, e che in più del 50%
dei casi non è mai stato oggetto di interventi di manutenzione. Un panorama, questo, che lascia già intuire
chiaramente il numero e l’estensione delle problematiche da
affrontare nella loro riqualificazione - anche alla luce di criteri e
modalità costruttive non sempre a regola d’arte - e di conseguenza
anche i potenziali spazi di mercato che tale situazione apre.
In questo contesto, è noto che i fenomeni di degrado delle strutture edilizie ascrivibili all’umidità sono quelli numericamente più
frequenti, e non di rado di difficile e non sempre risolutiva gestione.
Ed è proprio per rispondere a tali problematiche che è nata e si
è quindi sviluppata la categoria di prodotti protagonista di queste pagine, gli intonaci deumidificanti. Una soluzione che ai vantaggi
di una spiccata familiarità di approccio per le imprese edili ha nel
tempo affiancato una crescente efficacia, frutto dell’evoluzione di
formulazioni e ingredienti di base nonché dell’adozione da parte
dei produttori di una filosofia di “sistema”, in cui il singolo prodotto
è inserito all’interno di un pacchetto funzionale finalizzato ad ottimizzare la resa di tutti i suoi componenti.
U
Un’offerta articolata…
Lo studio dei fenomeni alla base delle patologie murarie da umidità
ha fornito al settore della ricerca preziose informazioni, che si sono
rivelate determinanti nella formulazione di un’ampia varietà di intonaci da risanamento, di diversa composizione ed efficacia a seconda
delle situazioni di impiego. La ricerca, in particolare, si è in questi
L’AZIONE DI RISANAMENTO
Esemplificazione della funzionalità di un intonaco macroporoso:
nelle immagini A e B l’intonaco
tradizionale, saturo d’acqua
nei suoi capillari, si disgrega
per effetto della formazione dei
sali all’interno dei pori a seguito
dell’evaporazione dell’acqua;
nella C l’intonaco macroporoso,
che non risente del fenomeno
grazie alle maggiori dimensioni
degli alveoli ed alla loro più
numerosa presenza (dalla documentazione Fassa Bortolo).
DEUMIDIFICAZIONE: IL MERCATO
Intonaci da risanamento: 75%
Barriere chimiche: 20%
Taglio fisico: 5%
ultimi anni concentrata sull’individuazione di preparati non solamente in grado di contrastare efficacemente l’azione dell’umidità,
ma anche di svolgere, grazie all’esaltazione delle loro caratteristiche
di traspirabilità, una funzione più o meno efficace di deumidificazione delle murature idonea a prevenirne le patologie. I risultati
di tali sforzi si sono tradotti in una generazione di intonaci che, in
relazione alle proprietà fisico chimiche, alle modalità di applicazione
e al tipo di azione da essi esercitata, possono essere suddivisi in tre
grandi categorie: gli intonaci monostrato, gli intonaci a due strati (rinzaffo più intonaco), e gli intonaci monostrato con primer di
fondo. I prodotti appartenenti al primo gruppo vengono applicati
in un singolo strato, a due riprese, variando la percentuale d’acqua
nell’impasto: la prima ripresa svolge la funzione di rinzaffo ed è
generalmente più magra, mentre la seconda presenta un maggiore
contenuto d’acqua e viene posata in spessore più consistente. Nel
secondo gruppo, invece, rientrano i prodotti costituiti da due strati
che differiscono sia per la composizione, sia per la funzione che
sono chiamati ad assolvere (sottofondo di posa il primo, intonaco
vero e proprio il secondo). Al terzo gruppo, infine, appartengono
quei prodotti la cui posa prevede l’applicazione preventiva di un
primer di fondo: questo ha il compito, da un lato, di idrofobizzare
la muratura esterna in modo da impedire il passaggio di umidità e
contrastare la cristallizzazione di sali, dall’altro di agevolare l’adesione dell’intonaco al supporto. Qualunque sia la categoria di appartenenza, la corretta formulazione di tali prodotti svolge evidentemente un ruolo determinante ai fini dell’efficacia della loro azione.
I leganti generalmente impiegati sono di natura idraulica, e fra questi soprattutto il cemento Portland - anche se con sempre maggiore frequenza si tende ad adottare alternative come la calce - sia per
la loro eccellente resistenza ai solfati, sia per la notevole resistenza
meccanica che essi sono in grado di conferire all’intonaco. Come
inerti vengono generalmente utilizzati materiali di natura calcarea
o silicea: questi vengono spesso miscelati con inerti leggeri - ad
esempio argilla espansa, perlite, sughero - che hanno la funzione
di aumentare la porosità, e quindi la permeabilità al vapore dell’intonaco. All’impasto di leganti e inerti vengono infine miscelati, nella
quasi totalità dei casi, additivi di varia natura che hanno la funzione
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Tecniche & Prodotti
LA NORMATIVA
Intonaci da risanamento:
un decennio di cambiamenti
Una prima, doverosa citazione meritano la Direttiva 89/106 e
le relative norme armonizzate cui essa ha dato vita, che hanno
determinato la Marcatura CE della maggior parte dei prodotti
da costruzione, e il Decreto Legislativo 192/2005, attuazione
della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico
delle costruzioni. In particolare, all’interno dello specifico settore
di nostro interesse, l’introduzione dell’obbligo di marcatura CE
ha via via coinvolto il grassello di calce (Norma UNI EN 459-1),
le malte da intonaco e da muratura (Norme UNI EN 998-1-2),
gli aggregati silicei utilizzati per il confezionamento delle malte
(Norme UNI EN 13139 e 12620), determinando sia l’esigenza
di procedere a specifici adeguamenti produttivi, sia quella di
redigere ben precise procedure operative volte a definire con
precisione i processi produttivi. Non va dimenticato, inoltre, l’importante contributo fornito dal WTA alla disciplina del settore. Già
nel 1985, infatti, con la scheda WTA 1-85 sono stati stabiliti per
la prima volta, i requisiti tecnici per gli intonaci di risanamento,
formando così un insieme di regole. La scheda WTA 2-2-91 del
1991 ha poi sostituito la precedente, tenendo conto dell’ulteriore
sviluppo delle nuove conoscenze in materia e descrivendo con
maggiore precisione determinati criteri di prova e requisiti. Nel
2005, infine, la nuova norma europea EN 998-1 Tipo R (Malte da
Risanamento) ha riconosciuto il valore della norma WTA recependo
le sue direttive generali per definire le specifiche delle malte da
risanamento generiche. La certificazione WTA rimane comunque
l’unico attestato ufficiale specifico nel campo della conservazione
degli edifici e della preservazione dei monumenti riconosciuto a
livello europeo.
2000
2010
Prima diffusione dei premiscelati
I premiscelati conquistano il
mercato
Costanza dei formulati
da migliorare
Massima precisione e costanza
nella formulazione
Soluzioni basate su singoli
prodotti
Sistemi completi per il trattamento delle murature
Applicazione prevalentemente
manuale
Applicazione anche meccanica
Predominanza dei prodotti
calce-cemento
Diffusione dei prodotti a base
calce/biocompatibili
di elevarne le proprietà deumidificanti e idrofobizzanti.
Fra quelli più frequentemente utilizzati, particolarmente degni di
nota sono gli additivi aeranti, che agevolano la formazione di microbolle d’aria nella struttura dell’intonaco; gli adesivanti, che garantiscono un migliore aggrappo dello stesso alla superficie di supporto;
gli idrofobizzanti, in grado di abbattere radicalmente l’assorbimento
di acqua e umidità da parte della struttura muraria.
…per un mercato in espansione
Quale che sia la tipologia, articolata nelle numerose varianti proposte dai produttori con formulazioni, ingredienti e cicli specifici, se
un dato assodato esiste è quello del loro successo commerciale.
DAL MERCATO
Colorificio Paulin
L’azienda propone un ciclo completo per
il risanamento delle murature che prevede
l’applicazione di Paulinsana Rinzaffo F750, rinzaffo
antisale di aggancio per intonaci deumidificanti
nello spes-sore di 5/7 mm fino a copertura totale
della muratura. Entro 24 ore segue la posa di
Paulinsana Into K670, intonaco macroporoso,
deumidificante che accelera l’evaporazione
dell’umidità di risalita per uno spessore minimo
di due centimetri, con un consumo di circa 11-12
kg/m2 per cm di spessore a partire da 10 - 15
cm dal livello del pavimento, e la rasatura finale
con rasante minerale a basso modulo elastico,
altamente traspirante, Paulinsana Ras R550,
rifinito a civile con frattazzo di spugna. Come
finitura decorativa possono essere utilizzati
prodotti altamente traspiranti come quelli delle
linee silossanica o a base di silicati di potassio
dell’azienda.
Seren del Grappa Bl
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Diasen
Fassa Bortolo
Diathonite è un intonaco premiscelato
fibrorinforzato con sughero (granulometria 0-3
mm), argilla, polveri diatomeiche e legante
idraulico, idoneo per la realizzazione di
rivestimenti termici a cappotto e deumidificazioni
per interni ed esterni. Il composto è un
prodotto termico, fonoassorbente, fonoisolante
e deumidificante: il suo indice di assorbimento
d’acqua (0,35 Kg/m2.h0,5) combinato con
l’altissima traspirabilità ( =5), fanno sì che
il prodotto svolga la funzione di polmone
igrometrico, ovvero tale intonaco ha la capacità di
assorbire l’umidità in eccesso smaltendola verso
l’esterno cedendo umidità all’ambiente interno
quando esso ne è carente. L’intonaco è classificato
classe 1 per resistenza al fuoco, è inserito nel
“Repertorio dei materiali in Bioedilizia” a cura
dell’ANAB ed è un prodotto certificato CE.
Sassoferrato An
Per far fronte adeguatamente ai problemi causati
dall’umidità, Fassa Bortolo propone il Sistema
Risanamento, una linea completa di soluzioni
specifiche per il risanamento delle murature
umide. Il ciclo messo a punto dall’azienda
prevede in particolare una prima fase con
l’applicazione di un rinzaffo e successivamente
uno strato di intonaco risanante macroporoso.
Il tutto si può rifinire poi i con un intonachino
di finitura e successiva applicazione di pittura
traspirante idrosiliconica o con l’uso di un
rivestimento decorativo a spessore traspirante
sempre della linea idrosiliconica. I prodotti offerti
da Fassa per il Sistema Risanamento, certificati
per la Bioedilizia (ANAB-ICEA) e conformi alla
normativa dell’Unione Europea, risultano adatti
all’impiego lungo tutte le fasi del trattamento,
dall’intonacatura, alla finitura fino alla decorazione.
Spresiano Tv
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Come abbiamo accennato, il mercato del recupero, e al suo interno in particolare quello della deumidificazione, è infatti oggi molto
vasto, e comprende numerose alternative basate su metodologie
più o meno invasive; ma fra queste, quella senza dubbio più “morbida” è rappresentata dagli intonaci da risanamento, che non a caso
oggi detengono una quota di mercato sul totale degli interventi di
ripristino stimata dai principali produttori intorno all’80% del totale. Buona efficacia, bassa invasività, facilità di approccio da parte
dell’impresa e buon grado di accettazione da parte del cliente hanno determinato il successo di questa tecnologia, che gode ancora
di buoni margini di evoluzione dal punto di vista tecnico grazie al
miglioramento dei materiali e dei trattamenti utilizzati.
Fra le tendenze della richiesta , una in particolare tende a spiccare
ed è quella che premia i prodotti a base calce, spesso commercialmente identificati come linee “ecologiche” o specificamente dedicate al restauro - per l’elevatissima compatibilità che questo legante
garantisce rispetto ai materiali da costruzione tradizionali - ma in
realtà in grado di conquistare un mercato che va al di là dei soli
segmenti di nicchia. A testimoniarlo è la quota di mercato, sempre
più rilevante, acquisita nel tempo da questa tipologia di prodotti,
che oggi è arrivata a pesare mediamente intorno al 20% sul totale
complessivo del segmento.
L’evoluzione dei prodotti
Se per certi versi l’evoluzione di questi prodotti ha seguito alcune
direttrici generali che hanno caratterizzato lo sviluppo dei materiali
da costruzione in questi ultimi anni, per altri sono individuabili linee
Hydro-Edil
L’intonaco Hydroment WDS, a norma
DIN EN 998-1, è una malta altamente
traspirante ed isolante, che trova impiego,
in combinazione con Hydroment Transputz
SG, nel risanamento delle murature
umide soggette a
cristallizzazione saline
con necessità di
isolamento termico.
L’applicazione
dell’intonaco
Hydroment WDS
su muro umido
prevede un primo
strato da 0,5 cm di
intonaco Hydroment
SG, quindi, dopo 24
ore, l’applicazione
dell’intonaco Hydroment WDS per uno
spessore di aggrappo di circa 1 cm. Dopo
circa 2 ore si continua fino ad uno spessore
massimo di 5 cm.Trascorsi 5 giorni si passa
all’applicazione della rete portaintonaco
con Hydroment FO e, dopo altri 2 giorni,
della finitura Hydroment Fo o FP.
Casalbuttano ed Uniti Cr
intonaci.indd 673
UN MERCATO DI “PESO”
Andrea Sandri - Röfix
Gli intonaci da risanamento hanno visto in questi anni crescere
notevolmente il loro mercato: qual è ad oggi il loro peso percentuale sul totale della vostra produzione, e su quali gamme
si focalizza la richesta?
Limitandoci al segmento degli intonaci i prodotti deumidificanti, ivi compresi i
formulati per zoccolature, la famiglia dei prodotti da risanamento ha un valore
che si attesta intorno al 25% del totale della nostra produzione. I profili della
domanda tendono a variare in funzione dei segmenti di utilizzo, ognuno dei quali
ha il proprio best seller: i prodotti a base calce nel
restauro, i formulati biocompatibili nella bioedilizia e
i più tradizionali intonaci calce-cemento per applicazioni generiche. La tipologia più richiesta in assoluto
è comunque l’intonaco macroporoso deumidificante
a norma WTA, che garantisce la funzionalità del
prodotto e alcune sue caratteristiche specifiche, fra
cui la percentuale minima di pori e la resistenza a
compressione.
Quali sono state invece, dal punto di vista tecnologico, le tendenze
più marcate di questi ultimi anni?
All’interno di un progressivo miglioramento delle prestazioni del prodotto deumidificante, il fenomeno che più ha connotato questo segmento di prodotti è stato
senza dubbio la diffusione dei formulati a base calce, dettata dalle intrinseche
caratteristiche di traspirabilità di questo materiale oltre che da un marketing di
prodotto particolarmente efficace.
Index
Porovent System Pronto si basa
sull’applicazione di un intonaco macroporoso
deumidificante in cui il meccanismo di
evaporazione è dovuto alla notevole superficie
di macropori dell’intonaco ottenuta con
l’impiego di particolari additivi porogeni ed
inerti speciali.
Il sistema è
costituito da due
prodotti: Porovent
Fondo Pronto,
premiscelato in
polvere a base di
leganti idraulici,
inerti selezionati,
additivi vari
con funzione di
migliorare l’aggrappo, e Porovent Intonaco
Pronto, premiscelato in polvere a base di calce
idraulica, inerti naturali leggeri macroporosi
a base di silicati, idrofugo, additivi porogeni
e fibre di rinforzo. Per le tinteggiature sono
utilizzabili pitture murali traspiranti a base
di silicati o calce o rivestimenti minerali
decorativi.
Castel d’Azzano Vr
Mapei
Mape-Antique MC è una
malta premiscelata, in
polvere, esente da cemento,
composta da leganti
idraulici speciali a reattività
pozzolanica, sabbie
naturali, speciali additivi
e fibre sintetiche che,
dopo la miscelazione con
acqua, si trasforma in una
malta resistente ai solfati,
di consistenza tissotropica, facilmente
lavorabile sia su superfici verticali sia a
soffitto. Il prodotto è particolarmente
indicato per il risanamento di edifici
in pietra, mattone e tufo deteriorati
dall’umidità di risalita capillare e per il
recupero di strutture degradate da sali
solfatici. Mape-Antique MC, applicato
dopo Mape-Antique Rinzaffo, è idoneo
per il restauro degli edifici degradati dalla
forte presenza di cloruri e presenta colore,
resistenza, modulo elastico e porosità molto
simili alle antiche malte a base di calce,
calce-pozzolana o calce idraulica.
Milano
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Tecniche & Prodotti
I PERCHÉ DELLA CALCE
Negli interventi di recupero, così come esplicitamente richiesto dalle
Soprintendenze ai Beni Culturali ed Ambientali per gli immobili
vincolati, un grande ritorno si è avuto per gli intonaci a base di
calce naturale, grazie alle elevati doti di traspirabilità, resistenza
e protezione che il materiale è in grado di conferire alla malta per
intonaco. Grandi esempi ci sono trasmessi, infatti, dalle opere del
passato laddove il degrado dei rivestimenti di intonaco è relativamente recente, ma verificatosi veramente dopo secoli, e non solo
dopo qualche anno, di adeguate
prestazioni del complesso protettivo. In realtà, l’impiego
che oggi si fa di malte
imbastardite dal cemento, che pure è legante
di ampia diffusione, ha
una sua ragion d’essere
per il più veloce indurimento dello strato in opera, per
la minor fatica richiesta nella posa
manuale all’operatore, per la maggior impermeabilità conferita
all’intonaco. Tuttavia, proprio con il miglioramento del componente
all’origine, oggi più controllato e di facile impiego rispetto al
passato, la calce è oggi tornata fortemente d’attualità sia quale
componente principe di premiscelati naturali proprio per impieghi
nel recupero, sia in singolo confezionamento laddove l’intonaco
cui è destinato voglia essere del tipo il più vicino possibile a
quello di un tempo.
di tendenza loro peculiari. Se infatti modalità di utilizzo e tecniche esecutive sono ancora in molti casi legate alla tradizione,
non c’è dubbio che il loro tasso di innovazione sia indubitabilmente - e per certi versi forse sorprendentemente - molto
elevato.
Da un punto di vista generale, e iniziando dal versante del ciclo di produzione, è senz’altro migliorato il grado di precisione
della formulazione e del confezionamento dei vari ingredienti,
grazie soprattutto all’adozione di dispositivi di pesatura e dosaggio altamente sofisticati e in grado di garantire una assoluta
costanza nella composizione del prodotto. Molto più variegati,
da un altro lato, gli sviluppi e le evoluzioni che hanno coinvolto caratteristiche e prestazioni degli ormai numerosi formulati
oggi disponibili sul mercato. In questo senso, una forte spinta
sull’intero settore delle costruzioni è stata innanzitutto esercitata dal recepimento nella legislazione nazionale delle numerose normative europee in tema di materiali.
Una linea di sviluppo, questa, che a propria volta si inserisce
in una generale tendenza, evidenziatasi in questi anni, verso
l’aumento della richiesta di mercato di malte e intonaci speciali, e in particolare di prodotti con specifiche caratteristiche
tecniche e prestazionali come i prodotti biocompatibili a base
calce. Sempre sotto questo punto di vista, altrettanto spiccata è la tendenza dei produttori ad inserire singoli formulati
all’interno di più generali cicli di trattamento delle murature,
sia volti al loro risanamento e restauro che alla realizzazione
DAL MERCATO
Röfix
Röfix 645 è un intonaco risanante
premiscelato a base di calce idraulica con
inerte minerale pregiato (0 - 1,4 mm),
contenente additivi idrorepellenti e aeranti,
indicato come intonaco risanante per la
riparazione di superfici danneggiate da
umidità di risalita e da salinità media per
interni ed esterni, come intonaco risanante
per pareti di costruzioni vecchie e nuove
con problemi di umidità di risalita e per
sistema di risanamento tipo RS-Calce.
Elevata permeabilità al vapore acqueo,
buona idrorepellenza e resistenza ai sali e
facile lavorabile a macchina sono alcuni dei
vantaggi del prodotto, che presenta un valore
di permeabilità al vapore μ < 12.
Parcines Bz
intonaci.indd 674
Ruredil
Naturcalce Zoccolatura è una malta da
intonaco a base di calce idraulica naturale
NHL 3,5 (conforme alla norma EN 459-1) da
utilizzare per l’esecuzione della zoccolatura
traspirante destinata alle murature di nuove
costruzioni eco-compatibili e al restauro degli
edifici di pregio storico e artistico. Il prodotto
premiscelato, opportunamente confezionato
con l’aggiunta di acqua, permette di ottenere
una malta per intonaci traspiranti da interno
ed esterno conforme alla norma EN 998-1. È
particolarmente indicato nel risanamento delle
murature poiché la sua caratteristica porosità
esercita una spiccata azione deumidificante
grazie al basso coefficiente di assorbimento
capillare e all’elevata capacità di evaporazione.
San Donato Milanese Mi
Sika Italia
SikaMur- 1000 SP è un intonaco
monocomponente, a ridottissimo contenuto
di cemento, ad azione deumidificante,
caratterizzato da altissima traspirabilità, basso
peso specifico e ottime capacità coibenti. Di
colore grigio chiaro, è disponibile in imballi
predosati da 20 kg. È particolarmente idoneo
per il trattamento, il risanamento e l’isolamento
termico di murature soggette all’umidità di
risalita. Può essere impiegato su sottofondi,
in interni ed esterni, come mattoni pieni,
murature in pietrame o miste, blocchi di tufo
non sfarinanti. SikaMur®-1000 SP fa parte del
sistema Sika Green Line per il risanamento
delle murature, ed è conforme ai requisiti
richiesti alle malte per risanamento tipo R
come da normativa UNI EN 998-1.
Peschiera Borromeo Mi
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dell’ordinario strato di intonaco a finitura delle murature. La
logica insomma, in questo come ormai in molti altri casi nel
settore delle costruzioni, è quella del “sistema” o del “pacchetto” completo: soluzioni volte ad eseguire specifiche lavorazioni
o risolvere altrettanto specifiche problematiche, comprendenti
tutti i materiali e componenti necessari.
Sempre rimanendo sul versante esecutivo, e data ormai come
acquisita quella grande rivoluzione per il settore rappresentata dall’introduzione e dall’oggi diffuso utilizzo di macchine
e attrezzature per l’applicazione delle malte, un fronte senza
dubbio interessante e su cui i produttori hanno operato con
grande attenzione è quello delle condizioni minime di posa.
Un’attenzione che si è tradotta nella formulazione e messa
in commercio di prodotti premiscelati e predosati utilizzabili
pressoché in qualsiasi periodo dell’anno, indipendentemente
dalle condizioni di temperatura, liberando almeno parzialmente l’utilizzatore da uno dei maggiori vincoli nel loro impiego.
EFFICACI E MULTIFUNZIONALI
Gli impieghi
Essendo chiaro l’ambito di destinazione, a rilevare per questa
famiglia di prodotti sono le accortezze di posa, quanto mai
determinati ai fini della bontà del risultato. La prima delle operazioni da eseguire consiste nella rimozione del vecchio intonaco dalla muratura da trattare, fino a un’altezza che superi di
almeno 50 centimetri, e in alcuni casi di almeno un metro, il
punto più alto in cui sia evidente la presenza di umidità. Il muro
intonaci.indd 675
Diego Mingarelli – Diasen
Nel segmento degli intonaci da risanamento, su quali tipologie di prodotto si focalizza attualmente la domanda delle
imprese?
L’impresa è indubbiamente alla ricerca di prodotti semplici da applicare e in
grado di garantire la certezza di risultato, soprattutto in un settore particolare
e delicato come quello del risanamento, dove il risultato estetico dell’intera
lavorazione viene fortemente percepito dall’utilizzatore finale dell’ambiente
risanato.In questo senso, la richiesta si orienta su materiali che, in una unica
applicazione, riescano a risolvere un problema che per sua natura è complesso ed articolato.
Quali sono state, negli ultimi cinque
anni, le più importanti evoluzioni tecnologiche e di prestazioni all’interno
di questa famiglia di prodotti?
Direi l’unione di più funzioni in un singolo prodotto.
Per quanto ci riguarda, abbiamo realizzato un
intonaco, la Diathonite Evolution, che coniuga
la capacità deumidificante con il valore di conducibilità termica (0,045 W/m°K) più prestante
attualmente presente sul mercato per quanto riguarda la categoria intonaci.
Si tratta quindi di un materiale che realizza un vero e proprio sistema di
risanamento e riqualificazione energetica, soluzione ideale per gli interventi
di ristrutturazione di vecchi edifici, che permette, in una unica lavorazione,
di risanare ed allo stesso tempo isolare la muratura oggetto del’intervento.
Tecnored
Torggler Chimica
Saint – Gobain Weber
Mescolato all’impasto dell’intonaco,
TRH780 Intonaca&Deumidifica
produce una considerevole espansione
della massa, creando all’interno della
stessa microbolle calibrate collegate
tra di loro, in grado di far trasmigrare
l’acqua contenuta nella muratura
verso l’ambiente esterno sotto forma
di vapore. Una caratteristica peculiare
degli intonaci macroporosi realizzati
con TRH780® è quella di poter
assorbire l’eventuale vapore acqueo
in eccedenza negli ambienti, senza
permettere la condensazione dello
stesso sulle superfici restituendolo
successivamente non appena i valori
dell’umidità relativa eccedente si
saranno normalizzati.
Verona
Antol Risan System Intonaco è una malta
premiscelata pronta all’uso, di colore
grigio, da impastare solamente con
acqua, a base di speciali cementi solfatoresistenti e ad azione pozzolanica e inerti
selezionati, additivata
con agenti aeranti e
resine adesivanti e
idrofobizzanti. Dopo
miscelazione con
acqua si ottiene un
intonaco leggero, di
ottima lavorabilità,
facilmente applicabile
in verticale e a soffitto,
per realizzare intonaci
idrorepellenti e traspiranti detti di
risanamento, perché adatti a prosciugare
muri soggetti ad umidità saliente e a
prevenire le efflorescenze e la crescita
di muffe. Antol Risan System Intonaco
è conforme a quanto richiesto dalla
norma UNI EN 998-1 per un intonaco di
risanamento (classe EN 998-1 R).
Marlengo Bz
Weber.san Evoluzione è un intonaco da
risanamento polivalente per pareti interne ed
esterne, utilizzabile su supporti quali mattoni,
tufo e murature miste. Applicabile a mano e
anche con le usuali macchine intonacatrici
in continuo su murature umide di ogni tipo,
idoneo per tutti i casi di salinità, è un prodotto
alleggerito e fibrato e non richiede trattamenti
preliminari; caratterizzato da una e levata
stabilità dimensionale, rispetta l’equilibrio
termo-igrometrico del supporto e garantisce
una perfetta compatibilità con finiture minerali
alla calce e ai silicati. Il prodotto indurito
ha una massa volumica pari a 1,1 kg/l, una
percentuale di aria occlusa >40% e una
permeabilità al vapore μ inferiore a 12.
Fiorano Modenese Mo
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Tecniche & Prodotti
SOLUZIONI AL “NATURALE”
Alessia Pol – Fassa Bortolo
Qual è la tendenza della richiesta per questa tipologia di
prodotti? E su quali gamme si concentra la domanda degli
utilizzatori?
Nell’ultimo periodo la tendenza è maggiormente orientata verso i prodotti
biologici. A questa richiesta la nostra azienda può rispondere con cicli
applicativi sia a base di calce idraulica naturale NHL 3,5 sia a base di calce idrata con
soluzioni specifiche anche per le problematiche
di umidità da risalita. Tutti i prodotti della linea
bio hanno ottenuto la certificazione ANAB-ICEA,
un riconoscimento importante che ne attesta la
massima attenzione per l’ambiente e la piena
rispondenza ai più rigorosi criteri della moderna
bioedilizia.
FRA PRODOTTO E SERVIZIO
Pasquale Zaffaroni - Mapei
Quali sono attualmente i trend di evoluzione più marcati all’interno di questa tipologia di prodotti? E su quali soluzioni si
orienta in particolare la richiesta?
Mapei è storicamente presente in questo mercato con l’ampia gamma d’offerta
di intonaci da risanamento esenti da cemento a base di calce ed eco-pozzolana
della linea Mape - Antique, particolarmente apprezzata sia per le sue valenze
estetiche che per le spiccate caratteristiche di resistenza chimica. Più recentemente a questa linea
abbiamo affiancato una gamma di prodotti per il
risanamento, Mape-Antique Intonaco NHL, a base
di calce idraulica naturale, anche in questo caso
totalmente esente da cemento, che abbiamo introdotto
sul mercato poco più di un anno fa, affiancati quindi
dalle rasature Mape - Antique FC Ultrafine, Grosso
e Civile, e dalla malta Mape - Antique Allettamento.
Proponendo una gamma particolarmente ampia di
soluzioni, focalizzate sulla risoluzione di un ampio ventaglio di problematiche
applicative, la domanda tende a spalmarsi in maniera relativamente uniforme
sull’intera proposta, anche se le soluzioni a base calce godono oggi di una
domanda importante.
La scelta e l’utilizzo di questi prodotti comportano supporti e
azioni di affiancamento nei confronti dell’utilizzatore?
Data comunque per assunta una buona conoscenza dei prodotti da parte degli
utilizzatori, da tempo abbiamo strutturato una serie di servizi di supporto, in particolare corsi, convegni, incontri tecnici con architetti, progettisti, Soprintendenze.
Si tratta di una scelta adottata per l’intera nostra produzione, e che costituisce
un importante supporto anche grazie all’azione di uno staff tecnico altamente
qualificato che dedichiamo a questo tipo di attività.
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Qual è la quota di mercato di questa tipologia di prodotti? E
quali attività di supporto presuppone la loro distribuzione?
La quota è di circa il 10%, ma è in continua evoluzione viste le recenti richieste
provenienti da un mercato sempre più esigente verso le soluzioni destinate
ad interventi di restauro degli edifici, interventi dove spesso è presente il
problema dell’umidità di risalita.
Quanto ai supporti, innanzitutto l’applicatore richiede una consulenza specifica
sulle tecniche di posa e le prestazioni dei prodotti con prove applicative.
Questo avviene sia tramite la presenza capillare della nostra rete commerciale
sia attraverso un intenso programma di corsi formativi con dimostrazioni
pratiche delle applicazioni sia con la presentazione dei prodotti nel nostro
Centro di Formazione Mobile. Abbiamo anche elaborato tipologie diversificate di promozioni, ma in generale promuoviamo il ciclo completo di
applicazione piuttosto che il singolo prodotto. Questo permette di ottimizzare
le prestazioni dei prodotti e di proporre Fassa Bortolo come partner unico
per molteplici esigenze.
va quindi lavato e spazzolato con cura, in modo da eliminare
ogni residuo di polvere e sporcizia; ove necessario, può essere
opportuno procedere ad un ulteriore lavaggio con idropulitrice
ad acqua in pressione, al fine di rimuovere tracce di oli, sali, parti
incoerenti o friabili, mentre eventuali cavità o fughe sconnesse
devono essere ripristinate con malta di cemento e sabbia pulita. Prima dell’eventuale applicazione di un primer di sottofondo
la muratura deve essere bagnata a rifiuto, al fine di evitare che
durante la presa dell’intonaco si verifichino immediati fenomeni
di ritiro dello stesso, con conseguenti distacchi e screpolature.
Lo strato di fondo assolve in generale alla funzione di migliorare l”aggrappo dell’intonaco al supporto, consentendo inoltre di
bloccare i sali provenienti dalla muratura rendendoli insolubili; ad
esso è demandato anche il compito di formare apposite strisce
guida per l’intonaco, nonché una zoccolatura di adeguata altezza avente la funzione di evitare il contatto diretto con l’acqua
e l’intonaco deumidificante. In questo modo è possibile creare
uno struttura microporosa, atta da un lato a distribuire uniformemente la fuoriuscita dell’umidità sotto forma di vapore, dall’altro
ad arrestare eventuali sali che tendano ad affiorare in superficie
prima della stagionatura dell’intonaco.
Dopo tali operazioni è quindi possibile procedere all’applicazione
dell’intonaco vero e proprio, le cui modalità di posa possono
differire a seconda della composizione dello stesso, della natura
del sistema adottato (monostrato, doppio strato, ecc.) e delle
specifiche circostanze di utilizzo. Tutti i prodotti in commercio
sono in ogni caso corredati di apposite schede tecniche, contenenti esaurienti e specifiche modalità d’impiego che dovranno
essere seguite con estrema accuratezza al fine di ottenere i
migliori risultati possibili.
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Specializzata 204 X Novembre/Dicembre 2011
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