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Diapositiva 1 - Funzione Pubblica Cgil

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Diapositiva 1 - Funzione Pubblica Cgil
Art. 4 Dl 78
Dipendenti Amministrazioni
statali con cedolino stipendiale
MEF
Dal 30/11/2010
Dal 1° gennaio 2011
Pagamento competenze accessorie
congiuntamente con le competenze
fisse
Non si applica art. 383 RD n.
827/1924:
Non si può rilasciare delega
per la riscossione di:
-stipendi;
-Assegni fissi;
-Retribuzioni e compensi a
carattere collettivo.
VDB
2
Art. 4 Dl 78
Dipendenti Amministrazioni
statali con cedolino stipendiale
MEF
Personale amministrazioni
centrali dello Stato
Dal 1° gennaio 2011
Competenze fisse e accessorie
sono imputate alla
“competenza” del bilancio
dell’anno finanziario in cui
vengono disposti i pagamenti
Solo per competenze accessorie: eventuali somme rimaste da
pagare alla fine di ogni esercizio finanziario sono versate all’entrata del
bilancio dello Stato per essere riassegnate ai competenti capitoli/piani
gestionali dell’esercizio successivo
VDB
3
Art. 4 Dl 78
MINISTERI
Competenze accessorie
Ad inizio di ogni anno, con DM, viene stabilita
una dotazione finanziaria per ogni struttura
periferica, sia decentrata che delegata, entro i
cui limiti le strutture programmano la loro
attività.
Successivamente questa dotazione finanziaria viene definita in
relazione ai criteri stabiliti dagli accordi sindacali intervenuti in sede
di contrattazione collettiva integrativa.
VDB
4
Art. 6 Dl 78
Per il personale
contrattualizzato
C. 12: SVOLGIMENTO
FUNZIONI
ISPETTIVE
A decorrere
dall’anno
2011
Non è possibile USO del
MEZZO PROPRIO
Non sarà corrisposta
INDENNITA’ Km
Cessano di avere effetto
disposizioni contenute
nei CCNL
(Nell’ambito della circoscrizione
territoriale dell’ufficio di
appartenenza e comunque non oltre
i limiti di quella provinciale)
VDB
5
Art. 9 Dl 78
Anni 2011,
2012 e 2013
Trattamento economico
complessivo, compreso
salario accessorio,
Singoli dipendenti anche
di qualifica dirigenziale
Previsto dai rispettivi
ordinamenti delle
Amministrazioni pubbliche
inserite nel conto economico
consolidato della P.A. (di cui
elenco ISTAT)
In ogni caso NON può
superare
Il trattamento ordinariamente
spettante per l’anno 2010
Incluse le variazioni dipendenti da:
- eventuali arretrati,
Al netto degli effetti derivanti da
- conseguimento di funzioni diverse
eventi straordinari della dinamica
in corso d’anno,
- maternità,
retributiva
- malattia,
- missioni svolte all’estero,
- effettiva presenza in servizio,
- indennità di vacanza contrattuale
Fermo quanto previsto per il blocco dei trattamenti economici per le progressioni di carriera
VDB e quarto periodo)
6
(comma 21, terzo
Art. 9 Dl 78
Dal 1/1/2011
al 31/12/2013
In ogni Amministrazione di cui
all’art. 1, comma 2, dlgs 165/2001
Ammontare complessivo risorse
destinate al trattamento
accessorio
Personale NON dirigenziale
Personale dirigenziale
NON può superare il
corrispondente importo
dell’anno 2010
È , comunque, automaticamente ridotto in
misura proporzionale alla riduzione del
personale in servizio
VDB
La riduzione del
personale in
servizio è da
considerare come
somma algebrica
fra cessati e
assunti
7
Art. 9 Dl 78
Miglioramenti economici personale in regime di
diritto pubblico
Biennio 2008/2009
Rinnovi contrattuali Biennio
2008/2009
Non possono, in ogni caso, determinare aumenti retributivi
superiori al 3,2% (si applica anche agli accordi e ccnl stipulati prima del 31/5/2010)
Eventuali clausole difformi contenute nei contratti e negli accordi Sono
inefficaci a partire dalla mensilità di giugno 2010
I trattamenti retributivi saranno conseguentemente adeguati
Sono esclusi dal
limite il Comparto
sicurezza-difesa ed
i Vigili del fuoco
VDB
8
Art. 9 Dl 78
Amministrazioni dello Stato,
anche ad ordinamento
autonomo, Agenzie fiscali,
Enti pubblici non economici e
Enti pubblici di cui all’art. 70
dlgs 165/2001
Assunzioni a
Tempo
Indeterminato
(turn over)
Categorie protette? La norma
di riferimento (art. 1 c. 523 L.
296/2006) le escluderebbe dai
limiti
Quadriennio
2010/2013
Contingente corrispondente ad una
spesa pari al 20% di quella relativa
al personale cessato nell’anno
precedente
In ogni caso il numero delle unità
non può eccedere , per ciascun
anno, il 20% delle unità cessate
nell’anno precedente
Anno 2014
Il limite è pari al 50%
Dall’anno 2015
Il limite è 100%
Corpi di polizia e Corpo
nazionale dei Vigili del fuoco
Dall’anno 2010
VDB
Il limite è 100%
9
È fatta salva
l’indennità di vacanza
contrattuale
Art. 9 Dl 78
CCNL 2010/2012
Personale A.P.
Contrattualizzato
Procedure negoziali
2010/2012
Personale in regime di diritto
pubblico
NON si dà luogo,
senza possibilità di
recupero, alle
procedure
contrattuali e
negoziali
Perdita media a regime: mensile, annua e cumulata nel triennio
5,9
Anno 2010
(IPCA 1,8)
Anno 2011
(IPCA 2,2)
Anno 2012
(IPCA 1,9)
SSN
€ 116,00
€ 460,07 € 1.022,37 € 1.508,00
€ 2.990,44
Ministeri
€ 107,00
€ 424,37 €
943,05 € 1.391,00
€ 2.758,42
Enti Pubblici n.e. € 122,00
€ 483,86 € 1.075,25 € 1.586,00
€ 3.145,12
Regioni e AALL
€ 101,00
€ 400,58 €
€ 2.603,75
Ag. Fiscali
€ 111,00 € 440,24 € 978,31 € 1.443,00 € 2.861,54
(con il modello contrattuale di Governo – Cisl e UIL)
VDB
890,17 € 1.313,00
10
Art. 9 Dl 78
È fatta salva l’indennità di
vacanza contrattuale
erogata nel 2010
Sono conseguentemente
rideterminate le risorse degli
stanziamenti statali
(a regime dal 2012)
Tutte le amministrazioni
pubbliche diverse da quelle
statali adeguano i loro bilanci, in
riduzione, alle misure previste
per quelle statali
L’indennità ha un costo inferiore
agli stanziamenti previsti dalla L.
191/2009 (legge finanziaria)
Da 585 a 313 milioni
di euro
Personale contrattualizzato
(Stato)
Da 307 a 222 milioni
di euro
Personale in regime di diritto
pubblico (Stato)
Da 788 a 548 milioni
di euro
VDB
Personale Settore non statale
11
Art. 9 Dl 78
NON si applicano per
2011/2012/2013
Meccanismi di
adeguamento retributivo
Personale in
regime di diritto
pubblico (non
contrattualizzato)
Anni 2011/2012/2013 non sono
utili ai fini della maturazione
delle classi e degli scatti di
stipendio
Progressioni
automatiche degli
stipendi
Progressioni di carriera
comunque denominate
Eventualmente Disposte negli
anni 2011/2012/2013 hanno
effetto, per i predetti anni, ai fini
esclusivamente giuridici
Magistrati, personale militare, forze di
polizia di Stato, carriera diplomatica e
prefettizia, corpo naz. Vigili del fuoco,
carriera dirigenziale penitenziaria,
professori e ricercatori universitari
Personale
Contrattualizzato
Progressioni di
carriera comunque
denominate e
passaggi tra le aree
Dal 2014,
stando alla
norma,
ripartono
anche gli
effetti
economici
Eventualmente DISPOSTE
negli anni 2011/2012/2013
hanno effetto, per i
predetti anni, ai fini
esclusivamente giuridici
Comparti: Ministeri, EPNE, SSN, Regioni
e AALL, Ag. Fiscali, Scuola, Università,
Ricerca, PCM, Enti art. 70 dlgs 165/01,
Accademie e conservatori
VDB
12
Quale relazione fra le norme?
Art. 23. Progressioni economiche
Dlgs
150/2009
1. Le amministrazioni pubbliche riconoscono selettivamente le
progressioni economiche di cui all'articolo 52, comma 1-bis, del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come introdotto dall'articolo 62 del
presente decreto, sulla base di quanto previsto dai contratti collettivi
nazionali e integrativi di lavoro e nei limiti delle risorse disponibili.
Art. 24. Progressioni di carriera
1. Ai sensi dell'articolo 52, comma 1-bis, del decreto legislativo n. 165
del 2001, come introdotto dall'articolo 62 del presente decreto, le
amministrazioni pubbliche, a decorrere dal 1° gennaio 2010, coprono i
posti disponibili nella dotazione organica attraverso concorsi pubblici,
con riserva non superiore al cinquanta per cento a favore del personale
interno, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di assunzioni.
Dl 78/2010 art.
9, c. 21
“progressioni di
carriera comunque
denominate e
passaggi tra le
aree”
52. Disciplina delle mansioni.
1-bis. I dipendenti pubblici, ……., sono inquadrati in almeno tre distinte aree funzionali.
Le progressioni all'interno della stessa area
Dlgs
165/2001
avvengono secondo principi di
selettività, in funzione delle qualità culturali e professionali, dell'attività svolta e dei
risultati conseguiti, attraverso l'attribuzione di fasce di merito. Le
progressioni fra le aree avvengono tramite concorso pubblico, ….. .
2. Per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni
proprie della qualifica immediatamente superiore: ……..
4. Nei casi di cui al comma 2, per il periodo di effettiva prestazione, il
lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore.
VDB
13
1000 = trattamento
economico complessivo
Limite al valore 2010
del Trattamento
economico, compreso
salario accessorio, nel
2011/2012/2013
800 = trattamento
economico fisso
200 = salario accessorio
Progressioni
economiche
1000 = trattamento
Si può ipotizzare
un meccanismo
compensativo?
economico complessivo
900 = trattamento
economico fisso
100 = salario accessorio
VDB
14
Art. 9 Dl 78
Dl 194/2009 (L.
25/2010) art. 2,
c. 8-bis
Amministrazioni dello Stato,
anche ad ordinamento
autonomo, PCM, Agenzie ,
incluse le Agenzie fiscali, gli enti
pubblici non economici e gli enti
art. 70 dlgs 165/2001
Eventuali unità risultanti in
soprannumero
Restano in posizione
soprannumeraria nell’ambito
di ciascuna area (o qualifica
dirigenziale)
In alternativa le Amministrazioni
possono stipulare accordi di
mobilità, per la ricollocazione del
personale presso uffici che
presentano vacanze di organico
ORGANICI: Riduzione del 10%
della spesa complessiva per il
personale non dirigenziale
NON costituiscono
eccedenze
La norma ,
sommata a
precedenti
riduzioni, ha creato
situazioni di
soprannumeriarità
di personale
NON si applica art. 33
dlgs 165/2001
Le posizioni soprannumerarie sono
riassorbite all’atto delle cessazioni, a
qualunque titolo, nell’ambito della
corrispondente area (o qualifica
dirigenziale
In relazione alla presenza di posizioni
soprannumerarie in un’area, viene reso
indisponibile un numero di posti
equivalenti dal punto di vista finanziario in
aree della stessa amministrazione che
presentino vacanze di organico
Fino al completo riassorbimento,
alle amministrazioni interessate è
vietato procedere ad assunzioni a
qualsiasi titolo e con qualsiasi
contratto
In relazione alle aree che presentino
soprannumeri e in relazione a posti
resi indisponibili in altre aree
VDB
15
Art. 9 Dl 78
A decorrere
dall’anno 2011
Amministrazioni dello Stato,
anche ad ordinamento
autonomo, le agenzie, incluse le
agenzie fiscali, gli enti pubblici
non economici, le università e
gli enti di cui all’art. 70 dlgs
165/2001
Personale a Tempo determinato
Personale con convenzioni
Possono
avvalersi di
Personale con contratti di
collaborazione coordinata e
continuativa
Contratti di Formazione Lavoro ed
altri rapporti formativi
La spesa per
Somministrazione lavoro
Lavoro accessorio
Queste disposizioni costituiscono
principi generali ai fini del
coordinamento della finanza
pubblica ai quali si adeguano
L’interpretazione corrente è
che i limiti riguardano i
rapporti nuovi che si
instaureranno dal 2011
Nel limite del 50%
della spesa
sostenuta per le
stesse finalità
nell’anno 2009
NON può essere
superiore al 50% di
quella sostenuta
per le stesse
finalità nell’anno
2009
REGIONI, PROVINCE
AUTONOME e ENTI del SSN
Considerando l’applicazione
progressiva della norma “a
decorrere dal 2011”, si avrà
un anno nel quale
effettivamente il 50% dei
rapporti “flessibili” non sarà
VDB
rinnovato
Mancato rispetto dei limiti
costituisce illecito disciplinare e
determina responsabilità
erariale
Per le amministrazioni che nell’anno 2009 non
hanno sostenuto spese per tempi determinati,
convenzioni e collaborazioni il riferimento è alla
media nel triennio 2007-2009
16
Art. 9 Dl 78
Dal 31/5/2010
Vedi limite 20%
fino 2013, 50%
nel 2014 e 100%
dal 2015
Trattenimenti in servizio (oltre i
65 anni di età)
Possono essere disposti
esclusivamente
nell’ambito delle facoltà
assunzionali e in base alle
cessazioni del personale
Aventi decorrenza anteriore al
1° gennaio 2011 disposti prima
del 31/5/2010
Sono fatti salvi i
trattenimenti in servizio
Sono privi di effetto i
trattenimenti in servizio
Le risorse destinabili a nuove
assunzioni, in base alle
cessazioni, sono ridotte in misura
pari al trattamento retributivo
derivante dai trattenimenti in
servizio
Aventi decorrenza successiva al
1° gennaio 2011 disposti prima
del 31/5/2010
VDB
17
Pensione
di
vecchiaia
Requisito
Periodo
Pensione
di
anzianità
Ai fini del raggiungimento delle
“Quote” valgono anche le
“frazioni di anno” e di
“anzianità contributiva”
(esempio: 59 anni e 6 mesi + 35
anni e 6 mesi)
contributivo
minimo
Uomini
Donne
(privato)
Donne
(pubblico)
Anni
65
60
60
20
Da 1/1/2010
61
20
Da 1/1/2012
65
20
65 + 3 m
20
Da 1/1/2001
Dl 78/2009 (L. 102/2009):
PREVISIONE
Adeguamento ogni 5 anni
(3 mesi in prima
applicazione)
Età pensionabile
Da 1/1/2015
Anno
2010
2011
2012
dal 2013
65 + 3 m
60 + 3 m
Età anagrafica
(1)
Somma di età minima per la
anagrafica e maturazione
anzianità
del requisito
indicato in
contributiva
colonna 1
95
96
96
97
VDB
59
60
60
61
Anzianità
contributiva
minima 35
anni
Indipendente
mente dall’età
con 40 anni di
anzianità
contributiva
18
Art. 12 Dl 78 - Interventi in materia previdenziale (pensioni)
Donne (Settori
Pubblici)
Pensioni di Vecchiaia
Pensioni di Anzianità
Pensione di Vecchiaia
Per coloro che
maturano i
requisiti dal 2011
Non varranno più le
regole precedenti delle
“finestre”
Finestra di uscita
MOBILE a scorrimento
(trascorsi 12 mesi dalla
data di maturazione dei
requisiti)
Continuano ad applicarsi le
precedenti regole sulle “finestre”
per coloro che hanno maturato i
requisiti al 31/12/2010
Aumento Età
pensionabile
Età 65 anni dal
1/1/2012
Dal 1° gennaio 2015
VDB
Aggiornamento triennale
legato all’incremento
della speranza di vita
19
Art. 12 Dl 78 - Donne P.A. – Pensioni Vecchiaia e Anzianità Posticipo 12 mesi
Donne
(Pubblico
impiego)
Pensioni di
Vecchiaia
Accesso Pensioni
di Vecchiaia
Lavoratori dipendenti
che maturano i
requisiti
Dal 1/1/2010
Età 61 anni
Dal 1/1/2012
Età 65 anni
Dal 2011
Uomini: 65 anni
Donne (sett. Privato): 60 anni
Donne (sett. Pubblici): 61 anni
Pensioni di
Anzianità
Lavoratori dipendenti
che maturano i
requisiti
Conseguono il
diritto alla
decorrenza del
trattamento
pensionistico
TRASCORSI 12 MESI
dalla data di
maturazione dei
previsti requisiti
Dall’ 1/1/2011
Con riferimento ai soggetti con età inferiore a 65 anni per gli
uomini e a 60 anni per le donne del settore privato e a 61 per le
VDB
donne del settore pubblico
Vale anche per chi
matura i 40 anni di
anzianità
contributiva 20
Art. 12 Dl 78 – Totalizzazione e posticipo – Ricongiunzione onerosa
Trattamenti
pensionistici in
regime di
TOTALIZZAZIONE
dei periodi
assicurativi
Per coloro che maturano i
requisiti, a seguito di
totalizzazione, a
decorrere
dal 1° gennaio 2011
Decorrenza del
trattamento
pensionistico
TRASCORSI 18 MESI
dalla data di
maturazione dei
requisiti
Sia per le Pensioni di Anzianità che per
le Pensioni di Vecchiaia
A decorrere dal
1° luglio 2010
La RICONGIUNZIONE
di periodi assicurativi
Da INPDAP a INPS
VDB
Per l’iscritto :
da GRATUITA diventa
ONEROSA
21
[1]
LEGGE 23 agosto 2004, n. 243(1).
Norme in materia pensionistica e deleghe al Governo nel settore della previdenza pubblica, per il sostegno
alla previdenza complementare e all'occupazione stabile e per il riordino degli enti di previdenza ed
assistenza obbligatoria.
Tabella B (34)
(34) Le attuali tabelle A e B così sostituiscono l'originaria tabella A ai sensi di quanto disposto dal comma 1
dell'art. 1 e dall'allegato 1 alla L. 24 dicembre 2007, n. 247. Vedi, anche, i commi 92 e 94 dello stesso articolo
1.
Lavoratori dipendenti pubblici e
privati
Lavoratori autonomi iscritti
all'INPS
(1)
Somma di età
anagrafica e
anzianità
contributiva
Età anagrafica
minima per la
maturazione del
requisito indicato
in colonna 1
(2)
Somma di età
anagrafica e
anzianità
contributiva
Età anagrafica
minima per la
maturazione del
requisito indicato
in colonna 2
dal 01/07/2009
al 01/12/2009
95
59
96
60
2010
2011
2012
dal 2013
95
96
96
97
59
60
60
61
VDB
96
97
97
98
60
61
61
62
2009
22
Art. 12 Dl 78 – Aumento età pensionabile
Pensioni di anzianità
Pensioni di vecchiaia
A decorrere
Dal 1°
gennaio 2015
Requisiti di cui Tabella B
(L. 243/2004)
Requisiti di età
Requisiti di età
Valori di somma di età
anagrafica e anzianità
contributiva
65 anni (uomini
tutti e donne
Pubblico)
60 anni
(donne
Privato)
Con cadenza
triennale
Verranno adeguati agli incrementi della speranza di vita
(accertati dall’ISTAT in relazione al triennio di riferimento)
In sede di prima applicazione l’aggiornamento non può in ogni caso superare i 3 mesi e
l’aggiornamento non viene effettuato in caso di diminuzione della speranza di vita.
VDB
23
Art. 12 Dl 78 – Aumento età pensionabile
Adeguamento dei requisiti di accesso al sistema
pensionistico agli incrementi della speranza di vita
riguarda:
Con cadenza triennale
I requisiti di età e i valori di somma di età
anagrafica e di anzianità contributiva (c.d. sistema
delle quote)
I requisiti anagrafici di 65 anni e 60 anni nonché i 65
anni per le donne dei settori pubblici per il
conseguimento della pensione di vecchiaia
Il requisito di 65 anni (sistema contributivo)
Il requisito di 65 anni previsto ai fini dell’assegno
sociale (prestazione INPS)
Ogni qualvolta l’adeguamento
triennale dei requisiti anagrafici
comporta un incremento
dell’età da superare di una o più
unità il valore di 65
Il coefficiente di trasformazione
previsto per l’età di 65 anni è
esteso in modo dinamico anche
per le età superiori a 65 anni
I requisiti per il personale delle Forze armate, Forze
di polizia, personale VVFF nonché i dirigenti
VDB
24
Art. 12 Dl 78 – Computo TFS analogo per tutti per le anzianità contributive dal
1/1/2011
Per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico
consolidato della P.A. (elenco ISTAT):
Con effetto sulle anzianità contributive maturate Dal 1° gennaio 2011
(qualora non già regolate da TFR)
Per il Computo di questi periodi si applica l’art. 2120 del Codice
civile (TFR)
Con aliquota del 6,91%
Alla cessazione
dal servizio:
Trattamento di fine
servizio composto dalla
sommatoria:
VDB
di IBU o IPS o altra Indennità equipollente
per il periodo fino al 31/12/2010
eTFS per i periodi successivi al 1° gennaio
2011
25
Computo TFS analogo per tutti dal 1/1/2011
Pro rata
(IBU – IPS – Indenn. Anzianità) “Retribuzione
utile a TFS” all’atto della cessazione per il
numero degli anni di contribuzione maturati al
31/12/2010
Per le anzianità contributive maturate dal
1/1/2011: Sommatoria Accantonamenti
annuali determinati dall’applicazione del
6,91% sulla retribuzione utile (rivalutazione
annuale degli accantonamenti con 1,5% più
75% inflazione)
TFS 1
TFS 2
TFS = TFS 1 + TFS 2
L’INPDAP con la
Circolare n.17/2010
indica all’80% la
retribuzione utile
VDB
26
Contribuzione e Aspetti fiscali
Retribuzione
utile
Stato
Regioni e AALL
80%
SSN
EPNE
100%
Abbattimento
Totale imponibile ai fini
IRPEF
Datore
lavoro
Dipendente
7,10%
2,50%
9,60%
26,04%
3,60%
2,50%
6,10%
40,98%
3,60%
2,50%
6,10%
40,98%
Il computo è per intero a carico datore lavoro
VDB
27
Comparazione: TFS al 31/12/2010 e TFS dal 1/1/2011
Indennità di Buonuscita (statali)
Stipendio
RIA
IIS
13^
Indenn_Ammin
R_Mensile
N° Mesi
R_Annuale
€ 1.000,00
€ 200,00
€ 600,00
€ 1.800,00
€ 200,00
12
12
12
1
12
€ 12.000,00
€ 2.400,00
€ 7.200,00
€ 1.800,00
€ 2.400,00
€ 25.800,00
Divisorio
12
R_Riferimento
€
2.150,00
Quota %
Valore_Annuo Aliquota % per
per Accant.
Accant.
80%
Valore_Annuo
Tipo
€ 1.720,00
TFS 1
Effetti +/-
€ 25.800,00
80%
€
20.640,00
6,91%
€ 1.426,22
TFS 2
€ 25.800,00
100%
€
25.800,00
6,91%
€ 1.782,78
TFS 2
-17%
4%
Tipo
Effetti +/-
Indennità Premio di Servizio (enti locali e SSN)
Stipendio
RIA
IIS
13^
Indenn_Fisse
R_Mensile
N° Mesi
R_Annuale
€ 1.000,00
€ 200,00
€ 600,00
€ 1.800,00
€ 200,00
12
12
12
1
12
€ 12.000,00
€ 2.400,00
€ 7.200,00
€ 1.800,00
€ 2.400,00
€ 25.800,00
Divisorio
15
R_Riferimento
€
1.720,00
Quota %
Valore_Annuo Aliquota % per
per Accant.
Accant.
80%
Valore_Annuo
€ 1.376,00
TFS 1
€ 25.800,00
80%
€
20.640,00
6,91%
€ 1.426,22
TFS 2
€ 25.800,00
100%
€
25.800,00
6,91%
€ 1.782,78
TFS 2
4%
30%
Tipo
Effetti +/-
Indennità di Anzianità (Epne)
Stipendio
RIA
IIS
13^
Indenn_Fisse
R_Mensile
N° Mesi
€ 1.000,00
€ 200,00
€ 600,00
€ 1.800,00
12
12
12
1
12
R_Annuale
€
€
€
€
€
Divisorio
R_Riferimento
Quota %
Valore_Annuo Aliquota % per
per Accant.
Accant.
Valore_Annuo
12.000,00
2.400,00
7.200,00
1.800,00
-
€ 23.400,00
€ 23.400,00
12
€
1.950,00
VDB
100%
100%
€
23.400,00
6,91%
€ 1.950,00
TFS 1
€ 1.616,94
TFS 2
-17%
28
Art. 21 Bonus annuale delle eccellenze
Specifico finanziamento dai rinnovi CCNL
Art. 22 Premio annuale per l’innovazione
Graduatoria di performance (art. 40, c. 3-quater, dlgs 165)
Spetta al CCNL definire i trattamenti economici accessori
collegati alla “performance” individuale e organizzativa
Trattamento economico (art. 45, c. 3 e 3-bis, dlgs 165)
Per premiare il merito e il miglioramento della performance
dei dipendenti le RISORSE utilizzabili sono nell’AMBITO di
quelle previste per il RINNOVO del CCNL
Contratti collettivi di lavoro (art. 40, c.3-bis, dlgs 165)
Dlgs 150/2010
Dlgs 165/2001
Dl 78/2010
Anni 2011/2012/2013
Blocco trattamenti
economici individuali al
valore dell’anno 2010
Anni 2010/2012
Blocco Rinnovi
CCNL
VDB
29
Art. 9 DL
78/2010
Art. 2
165/2001
Art. 5
165/2001
Art. 6
165/2001
Art. 31
150/2009
Art. 6-bis
165/2001
Art. 24
150/2009
Contrattazione e
relazioni sindacali
Art. 9
165/2001
Art. 23
150/2009
Art. 40
165/2001
Art. 52
165/2001
Art. 44
165/2001
Art. 51
165/2001
Art. 47-bis
165/2001
Art. 45
165/2001
Art. 2 – Fonti (dlgs 165)
Rapporto di lavoro
dei dipendenti delle
amministrazioni
pubbliche
È
disciplinato
Rapporti
individuali di
lavoro
L’attribuzione di
trattamenti
economici
Dal Codice civile (Capo I, titolo II, libro V) e dalle leggi
sui rapporti di lavoro subordinato nell’impresa, fatte
salve le diverse disposizioni contenute nel presente
decreto, che costituiscono disposizioni a carattere
imperativo.
Nel caso di nullità delle disposizioni contrattuali per violazione
di norme imperative o dei limiti fissati dalla contrattazione
collettiva
1339. Inserzione automatica di clausole.
Le clausole, i prezzi di beni o di servizi, imposti dalla
legge , sono di diritto inseriti nel contratto, anche in
sostituzione delle clausole difformi apposte dalle parti
[c.c. 1419, 1679, 1815, 1932, 2066, 2077, 2554, 2936].
Può avvenire
esclusivamente
Mediante
contratti collettivi
Salvo i casi
previsti
Eventuali disposizioni di legge, regolamento o statuto, che introducano
discipline dei rapporti di lavoro la cui applicabilità sia limitata ai
dipendenti delle amministrazioni pubbliche, o a categorie di essi,
possono essere derogate da successivi contratti o accordi collettivi e,
per la parte derogata, non sono ulteriormente applicabili, solo qualora
ciò sia espressamente previsto dalla legge
Sono regolati
contrattualmente
Art. 40, comma 3ter: Unilateralità,
in via provvisoria,
in caso di
mancato accordo
Art. 40, comma 3quater: graduatoria
di performance delle
amministrazioni
statali e degli enti
pubblici nazionali
O, alle condizioni previste,
mediante contratti
individuali
Art. 47-bis: Tutela
retributiva per i
dipendenti
pubblici
Si applicano gli articoli 1339 e 1419, secondo
comma, del codice civile
1419. Nullità parziale.
La nullità di singole clausole non importa la nullità del
contratto, quando le clausole nulle sono sostituite di
diritto da norme imperative [c.c. 1339, 1500, 1501,
1679, 1815, 1932, 1972, 2066, 2077, 2115].
Art. 5 (Potere di organizzazione) dlgs 165
Determinazioni per
l’organizzazione degli
uffici e le misure inerenti
alla gestione dei rapporti
di lavoro
Sono assunte in via esclusiva dagli organi
preposti alla gestione
Con la capacità e i poteri del privato datore di
lavoro
Fatta salva la sola informazione ai sindacati,
ove prevista nei contratti di cui all’articolo 9
9. Partecipazione
sindacale.
1. Fermo restando quanto
previsto dall'articolo 5,
comma 2, i contratti
collettivi nazionali
disciplinano le modalità e
gli istituti della
partecipazione.
Rientrano, in particolare, nell’esercizio dei
poteri dirigenziali
Le misure inerenti la gestione delle risorse umane
nel rispetto del principio di pari opportunità
Nonché la direzione, l’organizzazione del lavoro
nell’ambito degli uffici
Art. 6 (Organizzazione e disciplina degli uffici e dotazioni organiche) dlgs 165
ORGANIZZAZIONE UFFICI
Sono determinate in funzione delle finalità
indicate all’art. 1, comma 1
DISCIPLINA UFFICI
Previa verifica degli effettivi fabbisogni
CONSISTENZA DOTAZIONE ORGANICA
VARIAZIONE DOTAZIONE ORGANICA
Per la ridefinizione
degli uffici e delle
dotazioni organiche
Si procede
periodicamente e
comunque a scadenza
triennale
e PREVIA CONSULTAZIONE DELLE OO.SS.
(rappresentative ai sensi dell’art. 9)
Nonché ove risulti necessario a
seguito di:
Riordino
Fusione
Ogni amministrazione procede
adottando gli atti previsti dal
proprio ordinamento
Trasformazione
Trasferimento di funzioni
Art. 6 bis (Misure in materia di organizzazione e razionalizzazione della
spesa per il funzionamento delle pubbliche amministrazioni) dlgs 165
Le pubbliche amministrazioni di
cui all’art. 1, comma 2
Sono autorizzati ad acquistare sul mercato i servizi,
originariamente prodotti al proprio interno, a condizione
di ottenere
Gli enti finanziati direttamente o
indirettamente a carico del
bilancio dello Stato
Conseguenti economie di gestione e di
adottare le necessarie misure in materia
Di personale e di dotazione
organica
Relativamente alla spesa per il personale e
alle dotazioni organiche
Le amministrazioni interessate dai processi di
cui al presente articolo provvedono
Al congelamento dei posti
Fermi restando i conseguenti processi di riduzione
e di rideterminazione delle dotazioni organiche
nel rispetto dell’art. 6
E alla temporanea riduzione dei
fondi della contrattazione
Nonché i conseguenti processi di riallocazione e di
mobilità del personale
Titolo IV – Capo I - Principi generali – Art. 36 Modifiche all’art. 9 del dlgs
165/2001
Art. 40 (Contratti collettivi nazionali e integrativi) dlgs 165
La contrattazione
collettiva determina
I diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al
rapporto di lavoro
Nonché le materie relative alle relazioni sindacali
Sono, in particolare, escluse dalla contrattazione collettiva
Le materie attinenti all’organizzazione degli
uffici
Le materie oggetto di partecipazione sindacale
ai sensi dell’art. 9
Le materie afferenti alle prerogative dirigenziali
ai sensi degli articoli 5, c. 2, 16 e 17
La materia del conferimento e della revoca
degli incarichi dirigenziali
Le materie di cui all’art. 2, c. 1, lett. c), L.
421/1992
9. Partecipazione sindacale. 1. Fermo restando quanto previsto
dall'articolo 5, comma 2, i contratti collettivi nazionali disciplinano le
modalità e gli istituti della partecipazione.
Art. 5. Potere di Organizzazione.
2. Nell'ambito delle leggi e degli atti organizzativi di cui all'articolo 2,
comma 1, le determinazioni per l'organizzazione degli uffici e le misure
inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro sono assunte in via
esclusiva dagli organi preposti alla gestione con la capacità e i poteri
del privato datore di lavoro, fatta salva la sola informazione ai
sindacati, ove prevista nei contratti di cui all'articolo 9. Rientrano, in
particolare, nell'esercizio dei poteri dirigenziali le misure inerenti la
gestione delle risorse umane nel rispetto del principio di pari
opportunità, nonché la direzione, l'organizzazione del lavoro
nell'ambito degli uffici.
c) prevedere l'affidamento delle controversie di lavoro riguardanti i
pubblici dipendenti, ……….
Art. 40 (Contratti collettivi nazionali e integrativi) dlgs 165
La contrattazione
collettiva determina
I diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al rapporto di
lavoro
Nonché le materie relative alle relazioni sindacali
La contrattazione è consentita negli esclusivi limiti
previsti dalle norme di legge
Nelle materie relative
Alle sanzioni disciplinari
Alla valutazione delle prestazioni ai fini della corresponsione del trattamento
accessorio
Le materie afferenti alle prerogative dirigenziali ai sensi degli articoli 5, c. 2, 16 e
17
Della mobilità
Delle progressioni economiche
Art. 40 (Contratti collettivi nazionali e integrativi) dlgs 165
La contrattazione
collettiva determina
I diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al rapporto di lavoro
Nonché le materie relative alle relazioni sindacali
Sono, in particolare, escluse dalla contrattazione collettiva
Le materie attinenti all’organizzazione degli uffici
Le materie oggetto di partecipazione sindacale ai sensi dell’art. 9
Le materie afferenti alle prerogative dirigenziali ai sensi degli articoli 5, c. 2, 16 e 17
La materia del conferimento e della revoca degli incarichi dirigenziali
Le materie di cui all’art. 2, c. 1, lett. c), L. 421/1992
Nelle materie relative
Alle sanzioni disciplinari
Alla valutazione delle prestazioni ai fini della corresponsione del
trattamento accessorio
Le materie afferenti alle prerogative dirigenziali ai sensi degli articoli 5, c. 2, 16 e 17
Della mobilità
Delle progressioni economiche
La
contrattazione è
consentita negli
esclusivi limiti
previsti dalle
norme di legge
Art. 40 (Contratti collettivi nazionali e integrativi) dlgs 165
Sono definiti fino a
max 4 Comparti
Tra Aran e OO.SS.
Cui corrispondono non
più di 4 aree dirigenziali
Un’apposita sezione contrattuale di
un’area dirigenziale riguarda la
dirigenza del ruolo sanitario del SSN
La contrattazione collettiva
disciplina
La struttura contrattuale
I rapporti tra i diversi livelli
La durata dei CCNL
La durata dei contratti integrativi
La durata viene stabilita in modo
che vi sia coincidenza fra la vigenza
della disciplina giuridica e di quella
economica
Art. 40 (Contratti collettivi nazionali e integrativi) dlgs 165
Le pubbliche
amministrazioni
attivano
La contrattazione
collettiva
integrativa
autonomi livelli di
contrattazione
integrativa
Assicura adeguati
livelli di efficienza e
produttività dei
servizi pubblici
Nel rispetto dell’art. 7 comma 5 e
dei vincoli di bilancio risultanti
dalla programmazione annuale e
triennale
Incentivando
l’impegno e la qualità
della performance ai
sensi dell’art. 45, c. 3
art. 7.c. 5. Le
amministrazioni
pubbliche non possono
erogare trattamenti
economici accessori che
non corrispondano alle
prestazioni
effettivamente rese.
A tal fine destina al
trattamento accessorio
collegato alla performance
individuale una quota
prevalente del trattamento
accessorio complessivo
comunque denominato
Si svolge sulle materie, con i vincoli e nei limiti stabiliti dai CCNL, tra i
soggetti e con le procedure negoziali che questi ultimi prevedono.
I CCNL definiscono
il termine delle
sessioni negoziali in
sede decentrata
Alla scadenza del termine le parti riassumono
le rispettive prerogative e libertà di iniziativa
e decisione
Art. 40 (Contratti collettivi nazionali e integrativi) dlgs 165
La contrattazione
collettiva
integrativa
Assicura adeguati
livelli di efficienza e
produttività dei
servizi pubblici
Incentivando
l’impegno e la qualità
della performance ai
sensi dell’art. 45, c. 3
A tal fine destina al
trattamento accessorio
collegato alla performance
individuale una quota
prevalente del trattamento
accessorio complessivo
comunque denominato
Si svolge sulle materie, con i vincoli e nei limiti stabiliti dai CCNL, tra i
soggetti e con le procedure negoziali che questi ultimi prevedono.
I CCNL definiscono
il termine delle
sessioni negoziali in
sede decentrata
Al fine di assicurare la
continuità e il
migliore svolgimento
della funzione
pubblica
Alla scadenza del termine le parti riassumono
le rispettive prerogative e libertà di iniziativa
e decisione
Qualora non si raggiunga
l’accordo per la stipulazione
di un contratto collettivo
integrativo
L’amministrazione può provvedere,
in via provvisoria, sulle materie
oggetto del mancato accordo, fino
alla successiva sottoscrizione
Art. 40 (Contratti collettivi nazionali e integrativi) dlgs 165
La contrattazione
collettiva
NAZIONALE
DISPONE, per le
amministrazioni di cui
al c. 3 dell’art. 45,
(rif.: Amministrazioni
Centrali)
le modalità di utilizzo
delle risorse indicate
all’art. 45, c. 3-bis
Individuando i criteri e i
limiti finanziari entro i
quali si deve svolgere la
contrattazione
integrativa
3-bis. Per premiare il
merito e il miglioramento
della performance dei
dipendenti, ai sensi delle
vigenti disposizioni di
legge, sono destinate,
compatibilmente con i
vincoli di finanza pubblica,
apposite risorse
nell'ambito di quelle
previste per il rinnovo del
contratto collettivo
nazionale di lavoro.
Art. 40 (Contratti collettivi nazionali e integrativi) dlgs 165
Le pubbliche
amministrazioni
Non possono in ogni caso
sottoscrivere in sede
decentrata contratti collettivi
integrativi
Nei casi di violazione dei
vincoli e dei limiti di
competenza imposti
dalla contrattazione
nazionale o dalle norme
di legge
In contrasto con i vincoli e con i limiti risultanti dai CCNL
Che disciplinano materie non espressamente delegate a tale
livello negoziale
O che comportano oneri non previsti negli strumenti di
programmazione annuale e pluriennale di ciascuna
amministrazione
le clausole sono nulle, non possono essere applicate
e sono sostituite ai sensi degli articoli 1339 e 1419,
secondo comma, del codice civile
In caso di accertato superamento dei vincoli finanziari è fatto
altresì obbligo di recupero nell’ambito della sessione
negoziale successiva
Le disposizioni del presente comma (3-quinquies) trovano applicazione a decorrere
dai contratti sottoscritti successivamente all’entrata in vigore del dlgs 150/2009
Art. 40 (Contratti collettivi nazionali e integrativi) dlgs 165
La contrattazione collettiva
NAZIONALE
DISPONE, per le amministrazioni di cui al c.
3 dell’art. 45,
(rif.: Amministrazioni Centrali)
le modalità di utilizzo delle risorse
indicate all’art. 45, c. 3-bis
3-bis. Per premiare il merito e il miglioramento della
performance dei dipendenti, ai sensi delle vigenti
disposizioni di legge, sono destinate,
compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica,
apposite risorse nell'ambito di quelle previste
per il rinnovo del contratto collettivo
nazionale di lavoro.
Individuando i criteri e i limiti
finanziari entro i quali si deve svolgere
la contrattazione integrativa
Le regioni, per quanto
concerne le proprie
amministrazioni, e gli
enti locali
Possono destinare risorse aggiuntive alla contrattazione integrativa
Nei limiti stabiliti dalla contrattazione nazionale
E nei limiti dei parametri di virtuosità fissati per la spesa di personale dalle vigenti disposizioni
Lo stanziamento è correlato
all’effettivo rispetto degli
articoli 16 e 31 del dlgs
150/2009
Le pubbliche amministrazioni
Non possono in ogni caso sottoscrivere in
sede decentrata contratti collettivi
integrativi
Nei casi di violazione dei vincoli e dei limiti di
competenza imposti dalla contrattazione
nazionale o dalle norme di legge
In ogni caso nel rispetto dei vincoli di bilancio e del patto di stabilità e di analoghi strumenti del contenimento della spesa
In contrasto con i vincoli e con i limiti risultanti dai CCNL
Che disciplinano materie non espressamente delegate a tale livello negoziale
O che comportano oneri non previsti negli strumenti di programmazione annuale e
pluriennale di ciascuna amministrazione
le clausole sono nulle, non possono essere applicate e sono sostituite ai
sensi degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile
In caso di accertato superamento dei vincoli finanziari è fatto altresì obbligo di
recupero nell’ambito della sessione negoziale successiva
Le disposizioni del presente comma (3-quinquies) trovano applicazione a decorrere
dai contratti sottoscritti successivamente all’entrata in vigore del dlgs 150/2009
Art. 44 (Nuove forme di partecipazione alla organizzazione del lavoro) dlgs 165
In attuazione dell’art. 2, c. 1 lett. a),
della L. 421/1992
La contrattazione
collettiva NAZIONALE
Definisce nuove forme di
partecipazione delle
rappresentanze del personale
Ai fini dell’organizzazione del
lavoro
Nelle amministrazioni pubbliche di
cui all’art. 1, c. 2
2. Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole
di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento
autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni
universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro
associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli
enti del Servizio sanitario nazionale, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni
(ARAN) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300.
Art. 45 (Trattamento economico) dlgs 165
Fatto salvo
quanto previsto
Art. 40, c. 3-ter e
c. 3-quater
Unilateralità in caso di
mancato accordo
Art. 47-bis
Tutela retributiva per i
dipendenti pubblici
Il trattamento economico
fondamentale ed accessorio
Graduatorie per amministrazioni
Statali e enti pubblici nazionali
È definito dai Contratti Collettivi
I Contratti Collettivi definiscono, in coerenza con le disposizioni
legislative vigenti, trattamenti economici accessori collegati :
Alla performance individuale
Alla performance organizzativa con riferimento all’amministrazione nel suo complesso
e alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola l’amministrazione
All’effettivo svolgimento di attività particolarmente disagiate ovvero pericolose o
dannose per la salute
Per premiare il merito e il
miglioramento della
performance dei dipendenti,
ai sensi delle disposizioni vigenti,
Sono destinate
apposite risorse
Nell’ambito di quelle
previste per il rinnovo
del CCNL
Art. 51 (Disciplina del rapporto di lavoro) dlgs 165
Secondo le
disposizioni
dell’articolo 2,
commi 2 e 3
Il rapporto di
lavoro dei
dipendenti delle
A.P. è
disciplinato
Secondo le
disposizioni
dell’articolo 3,
comma 1
2. I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono
disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile
e dalle legge sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa, fatte salve le
diverse disposizioni contenute nel presente decreto, che costituiscono
disposizioni a carattere imperativo. Eventuali disposizioni di legge,
regolamento o statuto, che introducano discipline dei rapporti di lavoro la
cui applicabilità sia limitata ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche,
o a categorie di essi, possono essere derogate da successivi contratti o
accordi collettivi e, per la parte derogata, non sono ulteriormente
applicabili, solo qualora ciò sia espressamente previsto dalla legge.
3. I rapporti individuali di lavoro di cui al comma 2 sono regolati
contrattualmente. I contratti collettivi sono stipulati secondo i criteri e le
modalità previste nel titolo III del presente decreto; i contratti individuali
devono conformarsi ai princìpi di cui all'articolo 45, comma 2.
L'attribuzione di trattamenti economici può avvenire esclusivamente
mediante contratti collettivi e salvo i casi previsti dai commi 3-ter e 3quater dell'articolo 40 e le ipotesi di tutela delle retribuzioni di cui
all'articolo 47-bis, o, alle condizioni previste, mediante contratti
individuali. Le disposizioni di legge, regolamenti o atti amministrativi che
attribuiscono incrementi retributivi non previsti da contratti cessano di
avere efficacia a far data dall'entrata in vigore del relativo rinnovo
contrattuale. I trattamenti economici più favorevoli in godimento sono
riassorbiti con le modalità e nelle misure previste dai contratti collettivi e i
risparmi di spesa che ne conseguono incrementano le risorse disponibili
per la contrattazione collettiva.
3-bis. Nel caso di nullità delle disposizioni contrattuali per violazione di
norme imperative o dei limiti fissati alla contrattazione collettiva, si
applicano gli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile.
Personale in regime di diritto pubblico
Art. 52 (Disciplina delle mansioni) dlgs 165
Il prestatore di
lavoro
Deve essere adibito
Alle mansioni per le quali è stato assunto
L’esercizio di fatto di mansioni non
corrispondenti alla qualifica di
appartenenza non ha effetto ai fini
dell’inquadramento del lavoratore o
dell’assegnazione di incarichi di
direzione
O alle mansioni equivalenti nell’ambito dell’area
di inquadramento
Ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore che abbia
successivamente acquisito per effetto delle procedure selettive
I dipendenti
pubblici
Sono inquadrati
in almeno tre
distinte aree
funzionali
Per l’accesso nelle posizioni
economiche apicali nell’ambito
delle aree funzionali
Per obiettive
esigenze di
servizio
Può essere adibito a
mansioni superiori
Progressioni all’interno
della stessa area
Art. 23 dlgs 150/2009
Progressioni fra le aree
Art. 24 dlgs 150/2009
È definita una quota di accesso nel limite complessivo
del 50% da riservare a concorso pubblico sulla base di
un concorso bandito dalla SSPA
Per il periodo di effettiva
prestazione ha diritto al
trattamento economico previsto
per la qualifica superiore
Titolo II – Capo IV – Art. 14 Organismo indipendente di valutazione della performance dlgs 150
Su appositi MODELLI
forniti dalla COMMISSIONE
PER LA VALUTAZIONE, LA
TRASPARENZA E
L’INTEGRITA’ DELLE A.P.
ORGANISMO INDIPENDENTE DI
VALUTAZIONE DELLA
PERFORMANCE
Riferisce alla COMMISSIONE
ANNUALMENTE, CURA INDAGINI
Sul PERSONALE DIPENDENTE
Per RILEVARE la VALUTAZIONE DEL PROPRIO
SUPERIORE GERARCHICO DA PARTE DEL
PERSONALE
Per RILEVARE il LIVELLO DI BENESSERE
ORGANIZZATIVO
Per RILEVARE il GRADO DI CONDIVISIONE del
SISTEMA DI VALUTAZIONE
VDB
Titolo II – Capo I – Art. 3 Principi generali dlgs 150
EROGAZIONE PREMI LEGATI AL
MERITO ED ALLA PERFORMANCE
È C O N D I Z I O N ATA A L R I S P E T T O D E L L E
DISPOSIZIONI CONTENUTE NEL TITOLO II
Che prevede l’ISTITUZIONE DI UN SISTEMA DI MISURAZIONE,
VA LU TA Z I O N E E T R A S PA R E N Z A D E L L A P E R F O R M A N C E
CICLO DI GESTIONE DELLA
PERFORMANCE
TRASPARENZA E
RENDICONTAZIONE DELLA
PERFORMANCE
SOGGETTI DEL PROCESSO DI
MISURAZIONE E VALUTAZIONE
DELLA PERFORMANCE
Dall’applicazione delle disposizioni del Titolo II non devono derivare nuovi o
maggiori oneri per la finanza pubblica. Le amministrazioni , a tal fine, utilizzano le
VDB
risorse attualmente
disponibili.
Struttura
Titolo III
Capo I
Merito e premi
Merito
Art. 16 – Oggetto e finalità
Art. 17 – Valorizzazione del merito ed incentivazione della performance
Art. 18 – Criteri e modalità per la valorizzazione del merito ed incentivazione della
performance
Art. 19 – Criteri per la differenziazione delle valutazioni
Capo II
Premi
Art. 20 - Strumenti
Art. 21 – Bonus annuale delle eccellenze
Art. 22 – Premio annuale per l’innovazione
Art. 23 – Progressioni economiche
Art. 24 – Progressioni di carriera
Art. 25 – Attribuzione di incarichi e responsabilità
Art. 26 - Accesso a percorsi di alta formazione e di crescita professionale
Art. 27 – Premio di efficienza
Art. 28 – Qualità dei servizi pubblici
Capo III
Norme finali, transitorie e abrogazioni
Art. 29 – Inderogabilità
Art. 30 – Norme transitorie e abrogazioni
Art. 31 (Norme per gli Enti territoriali e il Servizio sanitario nazionale)
VDB
Titolo III – Capo III – Norme finali, transitorie e abrogazioniArt. 29 INDEROGABILITÀ dlgs 150
HANNO CARATTERE
IMPERATIVO
LE DISPOSIZIONI
DEL
TITOLO III MERITO E PREMI
NON POSSONO
ESSERE DEROGATE
DALLA
CONTRATTAZIONE
COLLETTIVA
SONO INSERITE DI
DIRITTO NEI CCNL
(CC - Art. 1339 e 1419, c.2 )
CON
DECORRENZA
dal primo CCNL
successivo
all’entrata in
vigore del
DECRETO n. 150
1339. Inserzione automatica di clausole.
Le clausole, i prezzi di beni o di servizi, imposti dalla legge [o da norme corporative] (1), sono di diritto inseriti nel contratto, anche in
sostituzione delle clausole difformi apposte dalle parti.
1419. Nullità parziale.
La nullità di singole clausole non importa la nullità del contratto, quando le clausole nulle sono sostituite di diritto da norme
VDB
imperative
Titolo III – Capo I – Art. 19 Criteri per la differenziazione delle valutazioni (1/2) dlgs 150
GRADUATORIA DEI DIRIGENTI GENERALI
Sulla base DEI LIVELLI
DI PERFORMANCE
attribuiti ai valutati
secondo il SISTEMA DI
VALUTAZIONE
In ogni Amministrazione
l’ORGANISMO INDIPENDENTE di
valutazione della performance
GRADUATORIA DEI DIRIGENTI
GENERALI
GRADUATORIA DEI DIRIGENTI (non generali)
GRADUATORIA DEL PERSONALE
GRADUATORIA DEI DIRIGENTI
GRADUATORIA DEL PERSONALE
FASCIA MERITO ALTA (25%)
FASCIA MERITO ALTA (25%)
FASCIA MERITO ALTA (25%)
FASCIA MERITO INTERMEDIA
(50%)
FASCIA MERITO INTERMEDIA
(50%)
FASCIA MERITO INTERMEDIA
(50%)
FASCIA MERITO BASSA (25%)
FASCIA MERITO BASSA (25%)
FASCIA MERITO BASSA (25%)
Al personale: Se il numero dei
Non si redigono le
graduatorie e né si
applicano le fasce di
merito
dipendenti in servizio
nell’amministrazione non è
superiore a 8.
Ai dirigenti: Se il numero dei
dirigenti in servizio
nell’amministrazione non è
superiore a 5.
VDB
In ogni caso deve essere garantita
l’attribuzione selettiva della quota prevalente
delle risorse destinate al trattamento
economico accessorio collegato alla
performance a una percentuale limitata del
personale dipendente o dirigente.
Titolo III – Capo I – Art. 19 Criteri per la differenziazione delle valutazioni (2/2) dlgs 150
GRADUATORIA
IL 25% DEL
PERSONALE
IL 50% DELLE RISORSE DESTINATE AL TRATTAMENTO
ECONOMICO ACCESSORIO COLLEGATO ALLA
PERFORMANCE INDIVIDUALE
FASCIA MERITO
INTERMEDIA
IL 50% DEL
PERSONALE
IL 50% DELLE RISORSE DESTINATE AL TRATTAMENTO
ECONOMICO ACCESSORIO COLLEGATO ALLA PERFORMANCE
INDIVIDUALE
FASCIA MERITO BASSA
IL 25% DEL
PERSONALE
NESSUN TRATTAMENTO ECONOMICO COLLEGATO
ALLA PERFORMANCE INDIVIDUALE
FASCIA MERITO ALTA
(PER I DIRIGENTI SI APPLICANO I CRITERI DI COMPILAZIONE DELLA
GRADUATORIA E DI ATTRIBUZIONE DEL TRATTAMENTO
ACCESSORIO CON RIFERIMENTO ALLA RETRIBUZIONE DI
RISULTATO)
Deroghe sottoposte al
monitoraggio del
Dipartimento funzione
pubblica
LA CONTRATTAZIONE
COLLETTIVA
INTEGRATIVA PUO’
PREVEDERE
DEROGHE:
AUMENTANDO O
DIMINUENDO DI 5
PUNTI
LA PERCENTUALE DI
PERSONALE NELLA FASCIA
ALTA
ALLA COMPOSIZIONE DELLE
PERCENTUALI DI PERSONALE NELLE
FASCE INTERMEDIA E BASSA
VDB
CON CORRISPONDENTE VARIAZIONE
COMPENSATIVA DELLE PERCENTUALI DI
PERSONALE DELLE FASCE MEDIA E BASSA
E ALLA DISTRIBUZIONE TRA LE MEDESIME
FASCE DELLE RISORSE DESTINATE ALLA
PERFORMANCE INDIVIDUALE
Titolo III – Capo II Premi – Art. 20 Strumenti dlgs 150
Per premiare MERITO
e PROFESSIONALITA’
BONUS ANNUALE DELLE
ECCELLENZE (art. 21)
LA SPESA E’ A
CARICO DELLE
RISORSE
DESTINATE ALLA
CONTRATTAZIONE
COLLETTIVA
INTEGRATIVA
PREMIO ANNUALE PER
L’INNOVAZIONE (art. 22)
PROGRESSIONI ECONOMICHE
(art. 23)
PROGRESSIONI DI CARRIERA
(art. 24)
ATTRIBUZIONE INCARICHI E
RESPONSABILITA’ (art. 25)
ACCESSO A PERCORSI DI ALTA
FORMAZIONE E CRESCITA
PROFESSIONALE (art. 26)
PREMIO NAZIONALE PER L’INNOVAZIONE
NELLE A.P. (art. 22)
PREMIO DI EFFICIENZA (art. 27)
VDB
Dlgs 150/2009 - Titolo III – Capo II – Art. 23 Progressioni economiche dlgs 150
Le Amministrazioni
Pubbliche
RICONOSCONO
SELETTIVAMENTE
Sulla base di quanto previsto dai CCNL e dai
Contratti Integrativi e nei LIMITI delle risorse
disponibili
PROGRESSIONI
ECONOMICHE
SELETTIVE
PER UNA QUOTA LIMITATA DI
DIPENDENTI
IN RELAZIONE ALLO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
PROFESSIONALI
COSTITUISCE TITOLO PRIORITARIO ESSERE STATI COLLOCATI NELLA
FASCIA DI MERITO ALTA PER 3 ANNI CONSECUTIVI O PER 5
ANNUALITA’ NON CONSECUTIVE
IN RELAZIONE AI RISULTATI
INDIVIDUALI E COLLETTIVI
RILEVATI DAL SISTEMA DI
VALUTAZIONE
Questo criterio Non si
applica negli ENTI
TERRITORIALI
I dipendenti pubblici, con esclusione dei dirigenti ………..., sono inquadrati in almeno tre aree funzionali. Le
progressioni all’interno della stessa area avvengono secondo principi di selettività, in funzione delle qualità culturali e
professionali, dell’attività svolta e dei risultati conseguiti, attraverso l’attribuzione di fasce di merito.
(nuovo c. 1-bis art. 52 dlvo 165/2001)
Dlgs 150/2009 - Titolo III – Capo II – Art. 24 Progressioni di carriera dlgs 150
Le Amministrazioni
Pubbliche COPRONO i
posti disponibili nella
dotazione organica
A decorrere dal 1°
gennaio 2010
POSSONO RISERVARE MAX
50% AL PERSONALE
INTERNO
per
Con CONCORSI
PUBBLICI
POSSESSO TITOLI DI STUDIO RICHIESTI
PER L’ACCESSO DALL’ESTERNO
PROGRESSIONI DI
CARRIERA
SI INTENDONO I PASSAGGI
DALL’AREA INFERIORE A
QUELLA SUPERIORE
COSTITUISCE TITOLO RILEVANTE ESSERE STATI COLLOCATI
NELLA FASCIA DI MERITO ALTA PER 3 ANNI CONSECUTIVI O
PER 5 ANNUALITA’ NON CONSECUTIVE
Questo criterio Non si
applica negli ENTI
TERRITORIALI
I dipendenti pubblici, con esclusione dei dirigenti ………..., sono inquadrati in almeno tre aree funzionali. ……………. Le
progressioni fra le aree avvengono tramite concorso pubblico, ferma restando la possibilità per l’amministrazione di
destinare al personale interno, in possesso dei titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno, una riserva di posti
comunque non superiore al 50 per cento di quelli messi a concorso. (nuovo c. 1-bis art. 52 dlvo 165/2001)
Titolo III – Capo III – Norme finali, transitorie e abrogazioniArt. 30 Norme transitorie e abrogazioni dlgs 150
Commissione per la
valutazione, la trasparenza e
l’integrità delle
amministrazioni pubbliche
Da costituire entro 30 giorni
dalla data di entrata in vigore
del presente decreto
Organismo
indipendente di
valutazione della
performance
Da costituire
entro 30/4/2010
Fino alla loro costituzione
operano organismi previsti da
art. 6 dlgs 286/1999
Sulla base di INDIRIZZI
della COMMISSIONE
Definisce i SISTEMI DI
VALUTAZIONE DELLA
PERFORMANCE
Entro
30/9/2010
VDB
Assicurando la loro
operatività dal
1/1/2011
Titolo IV – Capo IV – Contrattazione collettiva nazionale e integrativa –
Art. 65 Adeguamento ed efficacia dei contratti collettivi vigenti dlgs 150
Contratti collettivi
integrativi
Entro il 31/12/2010
(vigenti alla data di
entrata in vigore del
decreto ____ )
Devono essere adeguati alle disposizioni
riguardanti :
La definizione degli ambiti riservati alla
Contrattazione collettiva
La definizione degli ambiti riservati alla
Legge
Qualora entro il 31/12/2010
non vengono adeguati,
cessano la loro efficacia dal
1/1/2011 e non sono
ulteriormente applicabili.
Devono essere adeguati a quanto previsto nel
“Titolo III – Merito e Premi”
Per il comparto regioni e autonomie locali, i termini sono fissati
rispettivamente al 31/12/2011 e al 31/12/2012
VDB
Schema di decreto per la modifica al dlgs 150
Interpretazione
Art. 65 comma 5
Le disposizioni che si
applicano dalla tornata
contrattuale successiva
sono quelle relative al
procedimento negoziale
“le disposizioni relative
alla contrattazione
collettiva nazionale di
cui al presente decreto
legislativo si applicano
dalla tornata successiva
a quella in corso”
Art. 41 “Poteri di indirizzo nei confronti
dell’Aran”
Art. 46 “Agenzia per la rappresentanza
negoziale delle pubbliche amministrazioni”
Art. 47 “Procedimento di contrattazione
collettiva”
Vigenti all’entrata in vigore
del dlgs 150
Art. 65 “Adeguamento ed
efficacia dei contratti
collettivi vigenti”
Successivi all’entrata in
vigore del dlgs 150
Da ADEGUARE
Con le REGOLE previste dal
dlgs 150
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