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Il personale della Direzione Regionale della Puglia

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Il personale della Direzione Regionale della Puglia
Direzione Regionale della Puglia
Trasferimento delle partecipazioni
societarie: una corretta gestione
della presentazione degli atti
all’Agenzia delle Entrate
Il punto di vista
dell’Agenzia delle
Entrate
A cura dell’Ufficio Sicurezza
Bari – 10 dicembre 2008
1
1
Presentazione dei
relatori
I relatori
• Francesco Maldera
• Nicola Pascazio
2
Bari – 10 dicembre 2008
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Presentazione degli
argomenti
Gli argomenti
• Cos’è la Firma Digitale
• Cos’è la Marca Temporale
• Firme Multiple
• La Circ. 58/e del 17 ottobre 2008
• I consigli dell’Agenzia delle Entrate
• Come opera l’Agenzia delle Entrate
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La Firma Digitale
Gli oggetti della Firma Digitale
• La Firma Digitale si appone solo su
documenti informatici.
• Non è possibile stampare la Firma Digitale
e vederla presente in calce ad un foglio di
carta così come si è abituati a vedere una
firma classica.
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La Firma Digitale
Gli oggetti della Firma Digitale
•La Firma Digitale consiste in un processo di
firma-verifica legato al documento da
sottoscrivere.
•Il processo è completamente di natura
informatica.
5
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La Firma Digitale
Gli oggetti della Firma Digitale
• L’obiettivo è quello di garantire
• L’INTEGRITÀ (ossia l’assenza di
alterazioni e/o modifiche)
• L’AUTENTICITÀ (cioè l’effettiva
provenienza)
• LA NON RIPUDIABILITÀ
del messaggio di partenza.
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La Firma Digitale
Gli oggetti della Firma Digitale
• Il Codice dell’Amministrazione digitale
(Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n.
82) stabilisce che l'uso della firma
digitale integra e sostituisce ad ogni
fine di legge l'apposizione di sigilli,
punzoni, timbri, contrassegni e marchi
comunque previsti.
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La Firma Digitale
Gli oggetti della Firma Digitale
• Il punto di partenza è un documento
informatico ed il punto di arrivo è ancora
un documento informatico, distinto dal
primo.
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La Firma Digitale
Gli oggetti della Firma Digitale
• Per la verifica della firma apposta da un
altro soggetto, il punto di partenza è un
documento informatico firmato ed il punto
di arrivo è ancora un documento
informatico.
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La Firma Digitale
Gli oggetti della Firma Digitale
•I documenti oggetto della firma non
devono essere successivamente
modificabili.
•Questo perché il documento informatico
potrebbe automodificarsi e, quindi,
ingannare il destinatario.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• Gli strumenti per la firma digitale, in via
astratta, sono due:
1. chiave privata
2. chiave pubblica
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• Infatti, il meccanismo tecnologico cui la
legge, in Italia, garantisce validità analoga
alla firma autografa è detto a chiave
asimmetrica.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• La chiave privata è
“segreta” e non nota ad
altri che al proprietario.
• La chiave pubblica è
“distribuita” e nota.
• Cifrati dei dati con la chiave privata, questi
possono essere decifrati solamente con la
corrispondente chiave pubblica e
viceversa.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• IMPORTANTE
In crittografia, i concetti di impossibile o
mai non vanno considerati assoluti.
Essi stanno piuttosto a significare che non
si può decifrare forzatamente un certo
messaggio crittografato in un ammontare
di tempo conveniente.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• Se un utente vuole firmare un documento
deve essere in possesso di una chiave
privata con la quale blocca il documento
informatico in maniera che nessuno possa
modificarlo.
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Gli strumenti della Firma Digitale
• Per verificare la provenienza, cioè per
sbloccare il documento, è necessaria la
chiave pubblica corrispondente alla chiave
privata utilizzata per la firma.
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Gli strumenti della Firma Digitale
• Non si può applicare una qualsiasi chiave
pubblica perché il documento non si
sbloccherebbe.
• L’applicazione della chiave pubblica giusta
garantisce lo sblocco del documento e la
certezza che è stata applicata la chiave
privata del firmatario.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• Pertanto, quando si vuole firmare un
documento digitalmente è necessario farsi
assegnare, dagli enti opportuni, una
coppia di chiavi: una privata e l’altra
pubblica.
• Ovviamente, l’assegnazione delle chiavi è
un procedimento che richiede, da parte
dell’ente che le assegna, la puntuale
identificazione dell’utente.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• La corrispondenza tra le chiavi di firma e
l’identità del sottoscrittore è garantita da
questa terza parte fidata, detta
Certificatore (spesso citato come CA =
Certification Authority).
• Ciascun utente potrà ottenere la chiave
pubblica del suo interlocutore rivolgendosi
direttamente alla CA di cui entrambi si
devono fidare.
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Gli strumenti della Firma Digitale
• I dati identificativi di un utente e la
rispettiva chiave pubblica sono
memorizzati, mediante un formato
universalmente riconosciuto, in file
chiamati CERTIFICATI.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• Il certificato digitale è, quindi, un
documento elettronico che attesta
l’associazione tra una chiave pubblica e
l’identità di un soggetto (una persona, ma
anche una società, un computer, ecc).
• Il certificato viene firmato con la chiave
privata della CA e reso pubblico online e/o
memorizzato nella carta firma.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• Uno tra i compiti più delicati dei
Certificatori è quello di gestire la
“Certificate Revocation List” (CRL), ossia
la lista dei certificati revocati e, quindi,
non più validi.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
Struttura di un Certificato
Dati del titolare
•Nome
•Cognome
•Codice Fiscale
•ecc.
Chiave pubblica
del titolare
Periodo di validità
•Scade il …
•Link alla CRL
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L’insieme viene cifrato
(firmato) con la chiave
privata del
Certificatore
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
Come viene realizzato un certificato digitale
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• In realtà, le CA possono rilasciare due tipi
di certificati:
• i certificati CA: sono quelli che servono
per il processo di firma di un file. Sono
anche detti di Non Ripudio.
• i certificati di cifra: sono quelli che
servono per cifrare un file (cioè,
renderlo riservato). Sono anche detti di
Autenticazione/Crittografia.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• Nella pratica, tuttavia, all’utente i processi
di firma e/o cifratura di un file vengono
resi abbastanza trasparenti grazie alle
funzionalità “amichevoli” del software
rilasciato dal proprio ente certificatore.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• Per accedere ai certificati utente
memorizzati nella propria carta firma, si
utilizza una funzione particolare
dell’applicazione software in dotazione.
• L’accesso ai dati della carta firma è sempre
protetto dal proprio PIN code riservato.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
Certificato di Cifra
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Certificato di Firma
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• Gli applicativi di firma sono in grado di
estrarre i dati di un soggetto e la relativa
chiave pubblica da un certificato la cui
validità è garantita dalla firma digitale
della CA.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
•Il titolare di firma digitale è assegnatario
di una chiave privata e di una chiave
pubblica.
•Concretamente, sarà dotato di:
• uno strumento fisico a microprocessore
(la Smart Card) che conterrà la chiave
privata e di
• un lettore di carta firma.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
L’accesso ai dati
contenuti nella Smart
Card è protetto da un
PIN code riservato.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• Il dispositivo di firma dovrà essere
gelosamente custodita affinché nessuno
possa utilizzarlo sostituendosi al titolare.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• La forza giuridica della firma digitale è
anche basata sul fatto che il titolare deve
avere una notevole difficoltà a
dimostrare che la carta firma sia stata
utilizzata da altri.
• Se ciò non fosse, sarebbe agevole
disconoscere la propria firma facendole
perdere validità legale.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• Tale obiettivo si raggiunge attraverso i
concetti di
• Possesso (del dispositivo di carta
firma)
• Conoscenza (del segreto necessario ad
usarlo = PIN code).
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• La chiave pubblica, invece, è una chiave
che deve essere facilmente accessibile ed
utilizzabile da chiunque perché consente
di poter verificare che il documento sia
stato effettivamente firmato dal titolare
della corrispondente chiave privata.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• La chiave pubblica è, di solito, divulgata a
cura dell’ente che emette la coppia di
chiavi.
• Solitamente, la pubblicazione avviene
attraverso un sito disponibile online sulla
rete Internet.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• Se Caio vuole firmare digitalmente un
documento elettronico, ha necessità di
possedere:
1. la propria chiave privata
2. un lettore di carta firma
3. l’applicazione software di firma
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
1. la chiave privata o, più propriamente, il
supporto fisico che la contiene (la smart
card): deve essere collegata, tramite il
lettore, al computer sul quale si sta
tentando di completare il processo di
firma;
2. l’applicazione: consente il processo di
firma e, di solito, viene rilasciata insieme
alla smart card.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• Se Tizio riceve un documento elettronico
firmato digitalmente da Caio, per poter
effettuare la verifica della firma, ha
necessità di possedere:
1. la chiave pubblica di Caio
2. l’applicazione software di verifica
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
1. la chiave pubblica di Caio: solitamente,
viaggia insieme al documento stesso
oppure è disponibile e accessibile presso
il sito Internet dell’ente che ha fornito a
Caio la coppia di chiavi;
2. l’applicazione: consente il processo di
verifica. Essa è disponibile, di solito,
presso l’ente che ha fornito a Caio la
coppia di chiavi.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• Quindi Tizio, che ha bisogno di verificare
un documento elettronico firmato
digitalmente da Caio,
NON È NECESSARIO CHE SIA TITOLARE
DI CARTA FIRMA
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• La firma di un documento non comporta
che esso sia riservato. Tutti possono
leggerlo e possono ricondurre l’origine del
documento al firmatario.
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La Firma Digitale
Gli strumenti della Firma Digitale
• In concreto, firmando un documento non
lo si rende segreto. La riservatezza di un
documento è cosa diversa dalla firma,
anche se si basa su meccanismi
tecnologici molto simili
certificati di cifra
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La Firma Digitale
Tecnica della Firma Digitale
• Quando viene firmato un file (es.
TESTO.DOC), viene generato un nuovo file
dal nome TESTO.DOC.P7M.
TESTO.DOC
TESTO.DOC.P7M
processo di Firma
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Tecnica della Firma Digitale
• Il file in formato P7M spesso viene detto
“busta crittografica”.
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La Firma Digitale
Tecnica della Firma Digitale
• Tecnicamente, la firma digitale è
un’informazione digitale cifrata.
• Essa viene aggiunta al documento
informatico di partenza.
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La Firma Digitale
Tecnica della Firma Digitale
Informazione da firmare
TESTO.DOC
TESTO.DOC
processo di Firma
Informazione cifrata
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Blocco di Firma
TESTO.DOC.P7M
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La Firma Digitale
Tecnica della Firma Digitale
• Nella pratica, però, la firma digitale non
si applica “cifrando” tutto il testo nella
sua interezza.
• Si cifra, con la chiave privata del
firmatario, un numero “limitato” di bit (di
solito 160) che vengono generati a
partire dal testo, e che vengono
denominati impronta del documento.
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La Firma Digitale
Tecnica della Firma Digitale
• L’impronta è un riassunto unico ed
univoco generato a partire dal
documento originale.
• L’impronta è di lunghezza fissa.
• Se si altera anche minimamente il
documento, l’impronta varia e quindi la
firma digitale non sarà più verificata.
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La Firma Digitale
Tecnica della Firma Digitale
• L’operazione che realizza l’impronta è a
tutti gli effetti una complessa operazione
matematica (algoritmo di HASH).
• Attualmente si utilizzano gli algoritmi
• SHA-1 (impronta di 160 bit)
• SHA-2 (impronta da 224 a 512 bit)
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La Firma Digitale
Tecnica della Firma Digitale
• La firma digitale di un messaggio usando
l’impronta è un processo su tre fasi.
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Tecnica della Firma Digitale
1. Il messaggio viene prima riassunto
sul PC in un’impronta di 160 bit;
2. L’impronta viene passata alla smart
card per essere cifrata con la chiave
privata del firmatario (min. 1024 bit).
L’impronta cifrata viene quindi
restituita al PC;
3. Infine, il messaggio originale viene
imbustato in un P7M insieme alla sua
impronta cifrata.
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La Firma Digitale
Tecnica della Firma Digitale
• Ricordiamo che:
• La Fase 2 viene eseguita tutta sulla
smart card, a bordo della quale c’è un
microprocessore in grado di
realizzare le operazioni necessarie.
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La Firma Digitale
Tecnica della Firma Digitale
• Osserviamo quindi che:
• Il passaggio dell’impronta verso la
smart card e la restituzione
dell’impronta cifrata verso il PC
avvengono tanto più velocemente
quanto migliore è la tecnologia di
interconnessione fisica PC-lettore di
smart card:
• seriale (più lenta)
• USB (più veloce)
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La Firma Digitale
Tecnica della Firma Digitale
Fase 2: Crittografia dell’impronta
con la chiave privata del
sottoscrittore
Fase 1: Funzione
“riassunto”
Cara Paola
Ti scrivo … ..
… …. …. ….
0100101010010
1011110101010
0101010101000
1011110100110
10011010
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
A presto.
Documento informatico
di partenza
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Impronta o
“riassunto”
(160 bit)
Impronta crittografata =
Firma Digitale (1024 bit)
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La Firma Digitale
Tecnica della Firma Digitale
• La Fase 2 (crittografia dell’impronta con
la chiave privata del sottoscrittore) è
anch’essa una complessa operazione
matematica (algoritmo).
• Attualmente gli algoritmi universalmente
riconosciuti sono
• RSA
• DSA
• ECDSA
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La Firma Digitale
Tecnica della Firma Digitale
Cara Paola
.P7M
Il documento
informatico firmato
Ti scrivo … ..
… …. …. ….
Documento informatico
di partenza
A presto.
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
Impronta crittografata
(1024 bit)
Blocco Firma
Certificato della chiave
pubblica del
sottoscrittore
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Alcune osservazioni
• Il documento elettronico firmato non si
può leggere (perché è bloccato) ma è
l’unico che ha valore legale.
• In sede giudiziaria, infatti, chi ha ricevuto
il documento potrà far valere solo quello e
non altro.
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Bari – 10 dicembre 2008
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La Firma Digitale
Alcune osservazioni
• Viceversa, il documento risultante
dall’esecuzione del processo di verifica è
leggibile e, soprattutto, non contiene
alcun riferimento certo al firmatario e,
quindi, non ha alcun valore.
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Bari – 10 dicembre 2008
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Alcune osservazioni
• Per questi motivi, è sempre opportuno
archiviare elettronicamente i documenti
firmati, anche se non immediatamente
leggibili, piuttosto che i documenti finali
del processo di verifica.
• Oltretutto, questi ultimi sono sempre
ricavabili a partire dai documenti firmati.
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Bari – 10 dicembre 2008
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La Firma Digitale
Alcune osservazioni
• Normalmente, i produttori di smart card
rilasciano il relativo software per la firma.
• Ciò comporta che il software di firma di
un ente, in generale, non colloquia con la
smart card rilasciata da un altro ente.
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Alcune osservazioni
• Ma questa, che sembrerebbe una criticità,
di fatto non lo è.
• In definitiva, come già detto, al titolare di
carta firma interessa fare poche semplici
operazioni:
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La Firma Digitale
Alcune osservazioni
1. Firmare un file: la carta firma ed il
software ad essa associato sono
sufficienti a produrre un file firmato.
L’importante è che sia nel formato
standard .P7M.
Normalmente, carta firma e software
vengono entrambi rilasciati dall’ente cui
si è rivolto il titolare.
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La Firma Digitale
Alcune osservazioni
2. Verificare un file firmato: un qualsiasi
software di verifica, purché connesso ad
Internet, è in grado di verificare un file in
formato .P7M ed il relativo .TSR (la marca
temporale).
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La Firma Digitale
Alcune osservazioni
3. Emettere la marca temporale relativa ad
un file firmato: l’emissione avviene
online per mezzo di una terza parte
fidata. L’importante è che sia generata
nel formato standard .TSR.
65
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La Firma Digitale
Alcuni aspetti critici
• Uno degli aspetti più critici della firma
digitale è la compatibilità tra sistemi di
firma differenti.
• In Italia la compatibilità è assicurata dal
fatto che gli enti “Certificatori” che
emettono le coppie di chiavi (chiave
privata e chiave pubblica) devono
renderle uniformi agli standard definiti
dall’Autorità per l’Informatica nella
Pubblica Amministrazione (oggi CNIPA).
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Alcuni aspetti critici
• L’elenco degli enti Certificatori, cioè degli
enti che possono “vendere” le coppie di
chiavi, è consultabile sul sito
http://www.cnipa.gov.it
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Alcuni aspetti critici
• Un secondo aspetto critico riguarda la
tipologia di documenti che possono
essere firmati digitalmente.
• Come è stato precedentemente
accennato, è auspicabile, ancorché non
obbligatorio, che vengano firmati
digitalmente solo documenti elettronici
non modificabili.
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La Firma Digitale
Alcuni aspetti critici
•
Si possono verificare le seguenti
fattispecie:
1. chi riceve il documento lo verifica,
memorizza il documento in forma leggibile
e modifica il documento leggibile;
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La Firma Digitale
Alcuni aspetti critici
2. chi riceve il documento lo verifica,
memorizza il documento in forma leggibile,
non modifica il documento leggibile ma il
documento leggibile è diverso
(automodifica) dal documento originario
che il firmatario ha inteso firmare.
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La Firma Digitale
Alcuni aspetti critici
• Il primo caso non presenta criticità
perché, come è stato già detto, davanti
alle sedi giudiziarie, in caso di
contenzioso, fa fede il documento firmato
(bloccato, non leggibile e non
modificabile) e non il documento che
risulta dopo la verifica della firma.
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La Firma Digitale
Alcuni aspetti critici
• Il secondo caso, invece, è più critico. Si
presenta quando chi produce il
documento originario vi inserisce i
cosiddetti campi dinamici.
• Questi non sono altro che vere e proprie
funzioni autonome che fanno riferimento,
per esempio, alla data corrente del PC su
cui il documento viene visualizzato o ad
altre variabili.
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La Firma Digitale
Alcuni aspetti critici
• In questo caso, chi riceve il documento,
pur non effettuando modifiche allo
stesso, lo percepirebbe “diverso” da
quello originariamente firmato anche se,
intrinsecamente, il documento è identico.
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La Firma Digitale
Alcuni aspetti critici
• In questo caso, in sede giudiziaria la
valutazione sarebbe difficile perché,
effettuando la verifica del documento
davanti al giudice, esso continuerebbe ad
automodificarsi pur senza alcun
intervento modificativo di alcuno.
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La Firma Digitale
Alcuni aspetti critici
• Per questo motivo è buona norma firmare
documenti che non si possano
automodificare.
• Per esempio, generati in formato .PDF o
in formato immagine (.TIFF, .GIF, .BMP,
.JPG, ecc.).
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Bari – 10 dicembre 2008
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La Marca Temporale
Data ed ora certi:
la Marcatura Temporale
• La Marcatura Temporale (spesso detta
Marca Temporale) è un servizio online cui
si ricorre per dare data ed ora certi ad un
documento informatico.
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La Marca Temporale
Data ed ora certi:
la Marcatura Temporale
• Il servizio di Marcatura Temporale di un
documento informatico, consiste nella
generazione, da parte di una Terza Parte
Fidata, di una firma digitale del
documento (anche aggiuntiva rispetto a
quella del sottoscrittore).
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Bari – 10 dicembre 2008
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La Marca Temporale
Data ed ora certi:
la Marcatura Temporale
• La Marcatura Temporale consente di
applicare ai documenti una marca
temporale, che certifica in modo sicuro e
legale la data e l'ora in cui un documento
è stato creato, trasmesso o archiviato.
• Per richiedere le marche temporali si
deve essere connessi in rete.
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Bari – 10 dicembre 2008
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La Marca Temporale
Data ed ora certi:
la Marcatura Temporale
• Un file marcato temporalmente ha
estensione .TSR (Time Stamp Request).
• Al suo interno contiene un riferimento
certo al documento del quale si è chiesta
la validazione temporale da parte
dell’ente certificatore.
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La Marca Temporale
Data ed ora certi:
la Marcatura Temporale
• ESEMPIO:
• Richiedere la marca temporale del file
FOTO.PDF, comporta la ricezione del
file FOTO.PDF.TSR da parte dell’ente
cui ci si è rivolti.
80
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
La Marca Temporale
Data ed ora certi:
la Marcatura Temporale
• Le applicazioni rilasciate dagli stessi enti
certificatori sono in grado di:
1. Richiedere e applicare una marca temporale a un
documento.
2. Controllare l'associazione fra la marca temporale
e documento cui si riferisce. Con questa
funzionalità si possono controllare marche
temporali emesse da uno qualsiasi dei
certificatori accreditati e l'associazione ai
documenti originali.
3. Visualizzare il contenuto di una marca temporale
e il documento cui si riferisce.
81
Bari – 10 dicembre 2008
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La Firme Multiple
Le tipologie di Firma Multipla
• Con la Deliberazione CNIPA 4/2005, le
firme multiple non ripudiabili
riconosciute valide sono di tre tipologie:
82
82
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La Firme Multiple
Le tipologie di Firma Multipla
• Firma multipla a catena
• ovvero la firma viene applicata ad un
documento informatico già firmato. In
tal caso viene aggiunta un’ulteriore
estensione .P7M (Deliberazione CNIPA
4/2005 Art. 12 comma 6)
83
Bari – 10 dicembre 2008
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La Firme Multiple
Le tipologie di Firma Multipla
Cara Paola
.P7M
Ti scrivo … ..
… …. …. ….
Documento informatico
di partenza
A presto.
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
Ricordiamo come è
fatto un documento
informatico firmato
Impronta crittografata
(1024 bit)
Blocco Firma
Certificato della chiave
pubblica del
sottoscrittore
84
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La Firme Multiple
Le tipologie di Firma Multipla
• Firma multipla a catena
.P7M
.P7M
.P7M
1° Firmatario
2° Firmatario
3° Firmatario
Cara Paola
Ti scrivo … ..
… …. …. ….
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxx
A presto.
85
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La Firme Multiple
Le tipologie di Firma Multipla
• Firma multipla parallela
• ovvero si ha un'unica busta
crittografica .P7M che contiene le
firme riferite allo stesso documento
elettronico (Deliberazione CNIPA
4/2005 Art. 13 comma 1 lettera a)
86
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
La Firme Multiple
Le tipologie di Firma Multipla
• Firma multipla parallela
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxx
Cara Paola
Ti scrivo … ..
… …. …. ….
A presto.
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxx
87
.P7M
1° Firmatario
2° Firmatario
3° Firmatario
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxx
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
La Firme Multiple
Le tipologie di Firma Multipla
• Firma multipla controfirma
• ovvero si ha un'unica busta
crittografica .P7M che contiene la
prima firma riferita al documento
elettronico e le successive firme
applicate alla firma del precedente
firmatario (Deliberazione CNIPA
4/2005 Art. 13 comma 1 lettera a)
88
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
La Firme Multiple
Le tipologie di Firma Multipla
• Firma multipla controfirma
.P7M
1° Firmatario
2° Firmatario
3° Firmatario
Cara Paola
Ti scrivo … ..
… …. …. ….
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxx
A presto.
89
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Direzione Regionale della Puglia
La 58/e
La Circ. 58/e del 17/10/2008
• La Circolare 58/E è disponibile sul
Servizio di Documentazione Tributaria
dell’Agenzia delle Entrate.
• Si conforma all’Art. 36 del decreto legge
25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto
2008, n. 133 (Trasferimento di quote di
S.r.l.).
90
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
La 58/e
La Circ. 58/e del 17/10/2008
• Illustra le prime indicazioni operative che
gli uffici dell’Agenzia delle Entrate e gli
intermediari dovranno seguire per la
tassazione di atti della specie quando
vengono presentati in formato digitale.
91
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
La 58/e
La Circ. 58/e del 17/10/2008
• L’attuale situazione è comunque
provvisoria.
• Infatti, è in via di predisposizione
un’apposita procedura telematica per la
registrazione dei contratti in oggetto e
per il relativo pagamento.
92
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
La 58/e
La Circ. 58/e del 17/10/2008
• Attualmente, il documento informatico
dovrà essere munito di marcatura
temporale al momento dell’apposizione,
a cura delle parti, dell'ultima firma
digitale.
• Allo scopo di semplificare il controllo
dell’ufficio sull’avvenuto rispetto del
termine, è auspicabile che la data del
contratto coincida con quella risultante
dalla marca temporale.
93
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
La 58/e
La Circ. 58/e del 17/10/2008
• Dal punto di vista tecnico, l’Ufficio deve
verificare che:
1. il documento non sia stato modificato dopo la
firma;
2. il certificato del sottoscrittore sia garantito
da un’autorità di certificazione (CA) inclusa
nell'elenco pubblico dei Certificatori;
3. il certificato del sottoscrittore non sia scaduto;
4. il certificato del sottoscrittore non sia stato
sospeso o revocato;
5. la marca temporale sia valida e riferita al
documento presentato.
94
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• I software di firma rilasciati da InfoCert
sono due:
• DiKe (gratuito)
• DiKePRO (coperto da licenza)
95
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Il software DiKe rilasciato da InfoCert
96
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Il software DiKe rilasciato da InfoCert
emette marche temporali in modalità
“associata”, ossia in formato .M7M
• Una busta crittografica .M7M, a sua volta,
contiene al suo interno:
1. il documento del quale si è chiesta la
validazione temporale (.P7M) e
2. la marca emessa da InfoCert (.TSR).
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
Busta .M7M
.P7M
98
.TSR
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Il formato .M7M è un formato
proprietario e non interoperabile.
99
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Per INTEROPERABILITÀ si intende la
capacità di un sistema o di un prodotto
informatico di cooperare e di scambiare
informazioni o servizi con altri sistemi o
prodotti in maniera più o meno completa
e priva di errori, con affidabilità e con
ottimizzazione delle risorse.
100
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Cosa significa interoperabilità nel campo
della firma digitale:
101
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
affinché la diffusione della firma digitale
possa avvenire in modo efficace occorre
che i documenti firmati da un soggetto
mittente che utilizza i servizi offerti da un
certificatore possano essere letti e gestiti
(riconosciuti e verificati) da un soggetto
destinatario che invece utilizza i servizi
offerti da un altro certificatore.
102
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Se ciò non fosse possibile, lo scambio di
documenti elettronici potrebbe avvenire
solo fra soggetti che utilizzano uno
stesso certificatore.
103
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• In questo senso, non è detto che il
formato .M7M rilasciato da DiKe venga
recepito correttamente dai software
ufficialmente adottati dall’Agenzia delle
Entrate.
104
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• In conformità alle norme tecniche, i
formati interoperabili sono soltanto:
• il .P7M (il documento elettronico
firmato digitalmente)
• il .TSR (la marca temporale associata
al documento firmato).
105
Bari – 10 dicembre 2008
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Pertanto, per ridurre le difficoltà di
interpretazione tra i vari software
applicativi adottati, è indispensabile
estrarre la marca temporale e il
documento firmato da un documento
.M7M
106
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
.P7M
Busta .M7M
.TSR
107
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Tale funzionalità, già presente nella
prima release del software DiKe (4.2.2),
permette di separare, da un file di tipo
.M7M, la marca temporale e il documento
firmato che lo compongono.
108
Bari – 10 dicembre 2008
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Sequenza operativa di DiKe per la
scomposizione di un file .M7M:
• Aprire DiKe
• Selezionare il file .M7M
• Attivare il menu “Strumenti – Separa
Marca da documento”
109
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Proseguire indicando al programma le
cartelle dove memorizzare
rispettivamente i due file P7M e TSR
110
Bari – 10 dicembre 2008
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
111
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Al termine dell’operazione vengono creati
due file:
•
•
un file di tipo .TSR contenente la marcatura
temporale
un file di tipo .P7M contenente il file firmato.
• Ogni operazione di cessione quote,
quindi, si deve comporre di soli questi
due file che vanno consegnati presso gli
uffici dell’Agenzia delle Entrate.
112
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• L’importante, in definitiva, è
comprendere che l’operazione di
marcatura temporale con DiKe non può
essere l’ultima operazione, poiché genera
un file .M7M che non è conforme.
• Ad essa deve sempre necessariamente
far seguito un’operazione di
scomposizione nei relativi file .P7M e
.TSR.
113
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Attualmente l’apposizione della marca
temporale direttamente in modalità
“separata” (detached) è attuabile solo
tramite DiKePRO.
114
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Altro fattore importante è il formato del
documento elettronico originale.
115
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• I formati consentiti nelle operazioni di
trasferimento di quote societarie sono
quelli:
• orientati all’archiviazione nel lungo
periodo
• non automodificanti
116
Bari – 10 dicembre 2008
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Infatti, per il formato dell’atto firmato
digitalmente, la circolare Unioncamere Camere di Commercio d’Italia n. 14288
del 22/9/2008 ha precisato che i formati
che saranno accettati dagli uffici del
registro delle imprese sono solo i
seguenti:
• TIFF
• PDF/A
117
Bari – 10 dicembre 2008
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• In particolare:
• Il formato TIFF è un tipico formato
immagine.
• Il formato PDF/A è uno standard che
identifica un “profilo” per i documenti
elettronici e che assicura che questi
possano essere riprodotti esattamente
sempre allo stesso modo e negli anni a
venire.
118
Bari – 10 dicembre 2008
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Quindi dire PDF/A non è come dire PDF
119
Bari – 10 dicembre 2008
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I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Il PDF/A e la riproducibilità
• Un elemento chiave della
riproducibilità è il requisito per cui i
documenti sono completamente
AUTO-CONTENUTI
• Tutte le informazioni necessarie per la
visualizzazione del documento sono
incorporate nel documento stesso.
120
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
I consigli
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Per creare un file in formato PDF/A, la
versione minima di Adobe è Acrobat 8
Professional.
• È comunque possibile utilizzare prodotti
specifici o tool di conversione.
• La versione 2.4 del software OpenOffice
permette di eseguire l'export dei file
direttamente in formato PDF/A.
• Acrobat 8 Pro può essere utilizzato anche
per verificare se un file PDF, comunque
generato, rispetti i criteri PDF/A.
121
Bari – 10 dicembre 2008
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La Firma Digitale
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Un ultimo aspetto riguarda la natura del
supporto informatico utilizzato per la
consegna dei file presso gli Uffici
dell’Agenzia.
122
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
La Firma Digitale
I consigli dell’Agenzia delle
Entrate
• Sono preferibilmente accettati
• CD/DVD
• pendrive USB
• La lettura di floppy disk potrebbe
risultare difficoltosa a causa delle
progressiva scomparsa dei lettori floppy
dalle recenti forniture informatiche.
123
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• Il software in dotazione all’Agenzia delle
Entrate è FirmaVerifica.
• La versione attuale è la 4.0.
• Si tratta di un applicativo non libero per
uso esterno.
124
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• Accanto a questo software da installare
localmente, è possibile usufruire dei
servizi online offerti da:
• Actalis
• PosteCert
• InfoCert
125
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• Vantaggi dei servizi online:
• Nessuna installazione.
• Nessuna configurazione.
• Nessun aggiornamento degli archivi
locali (cache).
• Costituiscono un valido termine di
confronto con FirmaVerifica.
• Svantaggi dei servizi online:
• Limitazione sulla dimensione del file
da controllare.
• Incertezza sulla disponibilità.
126
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• L’applicazione FirmaVerifica 4.0 è
certificata per lavorare con uno dei
seguenti modelli di smart card:
•
•
•
•
127
Gemplus GemGATE CardOS-M4
Gemplus GemGATE 32K
Incard incrypto34v2DSD
Intesa
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• Le attività di collaudo sono state eseguite
su smart card rilasciate dalle seguenti
Certification Authority:
• Postecom
• Infocamere
• Incard
128
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• La versione attuale consente, tra l’altro,
la funzione di verifica:
• di un file firmato digitalmente
• della Marcatura Temporale relativa ad
un determinato file firmato
129
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• L’installazione di FirmaVerifica 4.0 su
piattaforma Microsoft® XP Professional
non necessita dei privilegi di
Administrator locale.
130
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• L’uso dell’applicativo, tuttavia, va
preceduto da tre semplici operazioni di
preimpostazione.
131
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
1. Configurare i server di rete
132
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• Quest’operazione va eseguita una sola
volta subito dopo l’installazione.
133
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
2. Aggiornare le CRL in locale
134
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• Quest’operazione deve essere ripetuta
più volte anche nel seguito, al fine di
poter disporre di liste CRL aggiornate
sulla cache locale del PC.
135
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
3. Aggiornare l’archivio locale dei certificati
136
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• Il pulsante “CNIPA” permette di scaricare
dal server CNIPA verso il proprio archivio
locale l’elenco pubblico dei certificatori
accreditati.
• Lo scarico del file è necessario ogni volta
che il CNIPA riconosce ufficialmente un
nuovo ente certificatore e lo aggiunge
all’elenco pubblico dei certificatori
accreditati.
137
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• È evidente che per poter completare le
operazioni descritte, nonché effettuare
quelle di verifica, è indispensabile che la
postazione sia connessa perlomeno alla
rete aziendale.
138
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• Significato della colonna “Validità”
nell’archivio delle CRL e delle CA:
 Valido
!

139
Sta per scadere
Scaduto (non valido)
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• Qualora non si siano manifestati errori
nel corso delle operazioni precedenti, si
può procedere alle operazioni di verifica.
140
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• FirmaVerifica consente la verifica delle
firme multiple
• a catena
• parallele (l’applicazione le definisce
genericamente
“multiple/controfirme”)
141
Bari – 10 dicembre 2008
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Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• Una firma a catena è una firma eseguita
su un documento già firmato, e quindi
non solo sulla parte dati della busta
crittografica, ma anche sul resto del suo
contenuto (certificati, CRL ecc.).
• Un documento firmato a catena ha una
estensione .P7M per ciascun firmatario
(se i firmatari sono 3, il documento avrà
le estensioni .P7M.P7M.P7M).
142
Bari – 10 dicembre 2008
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Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• Una firma parallela è una firma eseguita
da più firmatari solo sulla parte dati della
busta crittografica. Tipicamente, tali
firme sono eseguite in tempi successivi.
143
Bari – 10 dicembre 2008
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Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• Un documento firmato con firma parallela
(cioè congiunta) ha una sola estensione
.P7M.
• Rispetto al precedente formato di firma
multipla, presenta una migliore
flessibilità in quanto consente la
rimozione di una o più firme senza
invalidare le firme precedenti, possibilità
questa richiesta in molte situazioni reali.
144
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• La procedura di verifica della firma
digitale apposta ad un documento
informatico consiste sostanzialmente nel
verificare che:
145
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Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
Verifica
Note
Il documento non sia stato modificato
dopo la firma
Il certificato del sottoscrittore sia
garantito da una CA inclusa nell’Elenco
Pubblico dei Certificatori
È necessario che siano stati caricati nel
database locale i certificati delle CA
Il certificato del sottoscrittore non sia
scaduto
Il certificato del sottoscrittore non sia
stato sospeso o revocato
È necessario essere collegati alla rete
finanze
Il documento sia stato firmato con una
chiave di firma appropriata
La marca temporale sia valida e riferita
al documento presentato
146
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• Verifica di un .P7M
• È sufficiente fare doppio click
sull’icona del file
147
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Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
148
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Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• I due riquadri “Vista Firme a Catena” e
“Vista Firme Multiple/Controfirme”
rappresentano graficamente l’insieme
delle firme, a catena e/o multiple,
presenti nel documento verificato.
149
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Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• Il riquadro “Riepiloghi Verifica”
rappresenta il risultato complessivo delle
segnalazioni di anomalia sulla verifica di
tutte le firme.
• La finestra “Dettaglio Risultati”
rappresenta invece il dettaglio dei
risultati della verifica sulla firma
corrente.
150
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Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• All’operatore spetta procedere al
controllo dei risultati proposti dalla
finestra di verifica.
• Consultare il manuale dell’applicazione
per una descrizione dettagliata di tutti i
possibili tipi di errore e di informazione.
151
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Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• Verifica di un .TSR
• È sufficiente fare doppio click
sull’icona del file
152
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Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
153
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
154
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
155
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
• Non è indispensabile stampare queste
finestre di verifica.
• Perché?
156
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
1. le verifiche di documenti elettronici
andrebbero ripetute nel tempo poiché un
certificato può essere stato sospeso o
revocato.
D’altra parte, non ha senso effettuare
questa operazione di verifica off-line
(cioè in locale), poiché le liste CRL
vengono aggiornate quotidianamente da
parte dei rispettivi Certificatori.
157
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Presso l’Agenzia
Come opera l’Agenzia delle
Entrate
2. il foglio di carta che dice di aver fatto la
verifica ad una determinato momento,
potrebbe anche essere stato ricostruito
abilmente.
158
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Grazie per l’attenzione
159
Bari – 10 dicembre 2008
Direzione Regionale della Puglia
Fly UP