simulazione ad eventi discreti - Università degli studi di Genova
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simulazione ad eventi discreti - Università degli studi di Genova
Corso di Laurea Triennale in INGEGNERIA GESTIONALE Anno Accademico 2012/13 MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE Prof. Davide GIGLIO SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 1 INDICE ★ Modelli dinamici ad eventi discreti ★ La simulazione ad eventi discreti ★ Creazione di statistiche per i dati ingresso (“analisi dei dati in ingresso”) ★ Analisi dei risultati di esperimenti simulativi (“analisi di uscita”) ★ Esempio: simulazione di un porto militare SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 2 MODELLI DINAMICI AD EVENTI DISCRETI ★ I modelli di sistemi dinamici ad eventi discreti sono caratterizzati dalle seguenti peculiarità: 1. le variabili di stato assumono sempre valori discreti 2. le transizioni da uno stato all’altro hanno luogo in istanti discreti (generalmente non equispaziati) corrispondenti al verificarsi di eventi contrariamente a quanto accade per i più convenzionali modelli di sistemi dinamici a stato continuo (a tempo continuo o a tempo discreto) dove lo stato evolve nel tempo continuamente in base ad una dinamica descritta da equazioni differenziali o equazioni alle differenze finite ★ uno dei sistemi ad eventi discreti più semplice è la “coda singola” ARRIVI PARTENZE FILA DI ATTESA SERVER Tale modello ad eventi discreti è spesso considerato l’“elemento” base per la costruzione di sistemi complessi costituiti da numerose parti interagenti SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 3 MODELLI DINAMICI AD EVENTI DISCRETI ARRIVI ★ Si assume che: PARTENZE FILA DI ATTESA SERVER noti il processo degli arrivi e il processo delle partenze ‣ sono (sequenze di variabili aleatorie indipendenti e identicamente distribuite) ‣ i clienti del sistema appartengono tutti alla medesima classe ‣ la macchina è sempre operativa ‣ la politica di servizio è FIFO (First-In First-Out) macchina non può essere inattiva se vi sono clienti in attesa di ‣ laservizio (politica “work-conserving”) ★ Lo stato del sistema è la variabile n0 (t) = n(t) + (t) che rappresenta il numero complessivo di clienti nel sistema coda (dato dalla somma del numero di clienti nella fila di attesa e del cliente in servizio, se presente) SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 4 o notare che l’ipotesi che il sistema lavori secondo un regime “work conserving” rende incomp MODELLI DINAMICI AD EVENTI DISCRETI zioni δ(t) = 0 e n(t) > 0. Le due variabili di stato possono quindi essere “condensate” nell’ n! (t) = n(t) + δ(t) che è in grado, da sola, di rappresentare senza ambiguità lo stato comple a. n! (t) 5 4 3 2 1 t 0 2: Andamento variabile stato di singola. TipicoFigura andamento delladella variabile didistato di una unacoda coda singola (funzione costante a tratti) ! ico andamento nel tempo della variabile di stato n (t) è quello illustrato in Figura 2. Si noti, in pa “salto” è di ampiezza unitaria (t) è costante a tratti, e che ogniOgni “salto” è di ampiezza unitaria. SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 5 LA SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI ★ Per effettuare la simulazione ad eventi discreti bisogna innanzitutto individuare le variabili di stato del sistema le classi di eventi che danno luogo a transizioni di stato ‣ ‣ ★ Nell’esempio della coda singola le classi di eventi sono 2: ‣e ‣e 1 2 ! evento “arrivo di un cliente dall’esterno” ! evento “fine servizio” ★ La lista delle classi di eventi è pertanto LCE = e1 , e2 ★ La lista degli eventi attivi all’istante t elenca invece le classi di eventi per cui, all’istante t vi è un evento schedulato (ovvero si conosce l’istante di accadimento) LCA(t) = e1 , e2 SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 6 lista degli eventi attivi all’istante t può essere, ad esempio, la seguente LEA(t) = {e1 , e2 } LA SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI tal caso, sono giàattivi stati schedulati, per il futuro (rispetto all’istante t), due eventi, uno di cl ★ Laevidentemente, lista degli eventi è ovviamente una lista dinamica e uno di classe e2 . Si noti che la LEA(t), a differenza della LCE, è una lista dinamica. ★ Glifraintervalli tempo tra gli eventi istanti di accadimento degli già attivi, e l’ist distanza gli istanti didiaccadimento degli schedulati, contenuti nella listaeventi degli eventi t , lista schedulati presenti nella lista degliattivi eventi attivi)evidentemente, e l’istante attuale sono dei tempi degli eventi (si tratta, di un’altra dinam ttuale, sono contenuti(quindi nella lista contenuti ad in esempio, un’altratale lista la lista l caso considerato, listadinamica: può corrispondere a dei tempi degli eventi attivi LTEA(t) = {T1 (t), T2 (t)} LTEA(t) = T1 (t), T2 (t) Figura 3 riassume le informazioni disponibili al tempo t, relativamente agli eventi attivi (schedulati). eventi già verificatisi e1 e1 t e2 eventi attivi (schedulati) all’istante t e1 ··· e2 t T1 (t) T2 (t) Figura 3: Sequenza di eventi (già verificatisi o schedulati) per l’esempio della coda singola. SIMULAZIONE ADtutteEVENTI DISCRETI a un evento e il prossimo, le variabili di stato sono costanti. MODELLI E METODI 7 PERdiL’AUTOMAZIONE Si può quindi convenire indicare, in gene LA SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI ★ Tra un evento e il successivo tutte le variabili di stato sono costanti ★ x(th ) è il vettore delle variabili di stato nell’intervallo [th , th+1 ), h h t ottenuto in seguito al verificarsi dell’ -esimo evento (che si verifica a ) Simulazione ad Eventi Discreti e1 e2 e3 eh eh+1 eh+2 ··· t x(t) in questo intervallo di tempo il valore della variabile di stato è x(th ) t th th+1 Figura 4: Sequenza di eventi e valore del vettore delle variabili si stato. SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PERh−1 L’AUTOMAZIONE )e n cui viene evidenziato come il nuovo valore del vettore di stato x(t ) sia ottenuto dal vecchio valore x(t h 8 LA SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI ★ L’evoluzione dello stato, nei sistemi ad eventi discreti avviene sulla base delle funzioni di transizione ⇥ ⇤ h h 1 h x(t ) = f x(t ), e h x(t ) del vettore di stato è ottenuto sulla base del valore Il nuovo valore attuale x(th 1 ) e della classe di evento che ha luogo all’istante th ★ Ad ogni classe di evento corrisponde una specifica transizione di stato SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 9 in cui viene evidenziato come il nuovo valore del vettore di stato x(t ) sia ottenuto dal vecc h dall’evento (o, meglio, dalla classe di evento) che ha luogo all’istante t LA SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI . La (1) può essere rappresentata attraverso transizioni di stato. Ad ogni classe di evento corrisp h ★ Transizione statoaper l’evento di classe all’istante di stato. Neldi seguito, titolo esemplificativo, sonoe1riportate le duet transizioni di stato che so modellodi(coda singola) considerato in questo paragrafo e nel precedente. (arrivo un cliente dall’esterno) Transizione di stato per un evento di classe e1 (arrivo di un cliente dall’esterno) all’istante th : 1: 2: 3: n" (th ) ← n" (th−1 ) + 1 IF n" (th−1 ) = 0 THEN LEA(th ) ← {e1 , e2 } 4: ELSE 5: LEA(th ) 6: END IF ← LEA(th−1 ) 7: IF n" (th−1 ) = 0 THEN 8: T2 (th ) ← nuova realizzazione della variabile aleatoria Ts (tempo di servizio) 9: ELSE 10: T2 (th ) 11: END IF 12: ← T2 (th−1 ) − (th − th−1 ) T1 (th ) ← nuova realizzazione della variabile aleatoria Ta (tempo di interarrivo) Transizione di stato per un evento di classe e2 (fine servizio) all’istante th : 1: n" (th ) ← n" (th−1 ) − 1 2: IF n" (th ) #= 0 THEN 3: LEA(th ) ← LEA(th−1 ) SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI 4: ELSE MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 10 8: T2 (th ) ← nuova realizzazione della variabile aleatoria Ts (tempo di servizio) 9: ELSE ★ LA SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI 10: T2 (th ) ← T2 (th−1 ) − (th − th−1 ) 11: END IF di stato per l’evento di classe Transizione e2 all’istante th h 12: T 1 (t ) ← nuova realizzazione della variabile aleatoria Ta (tempo di interarrivo) (fine servizio) Transizione di stato per un evento di classe e2 (fine servizio) all’istante th : 1: n" (th ) ← n" (th−1 ) − 1 2: IF n" (th ) #= 0 THEN 3: LEA(th ) ← LEA(th−1 ) 4: ELSE 5: LEA(th ) ← LEA(th−1 ) − {e2 } = {e1 } 6: END IF 7: IF n" (th ) #= 0 THEN 8: T2 (th ) ← nuova realizzazione della 9: END IF 10: T1 (th ) ← variabile aleatoria Ts (tempo di servizio) T1 (th−1 ) − (th − th−1 ) Si noti che, oltre ai due tipi di eventi considerati, è necessario introdurre un terzo tipo di e simulazione”. E’ l’evento il cui verificarsi pone fine al programma di simulazione. Gli eventi in eventi esterni, indipendenti dal comportamento del sistema modellato e sempre presenti n attivi, ed eventi interni, dipendenti dal comportamento del sistema e non sempre presenti n attivi. L’evento fine simulazione può essere esterno (nel caso che la “durata” della simulazio SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 11 LA SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI ★ Gli eventi possono classificarsi in eventi esterni, indipendenti dal comportamento del sistema modellato e sempre presenti nella lista degli eventi attivi eventi interni, funzioni dello stato del sistema e non sempre presenti nella lista degli eventi attivi ‣ ‣ ★ In ogni modello di simulazione esiste sempre l’evento “fine simulazione” È l’evento il cui verificarsi pone fine alla simulazione. Tale evento può essere esterno (ad esempio il raggiungimento di una durata prefissata) o interno (ad esempio il raggiungimento di un certo valore per quanto riguarda la lunghezza di una coda del sistema) ★ Ogni volta che una classe di evento viene inserita nella LEA bisogna anche schedulare l’istante di accadimento dell’evento di tale classe nella LTEA. ★ Si determina pertanto una realizzazione della variabile aleatoria (con distribuzione nota) che caratterizza, dal punto di vista temporale, l’evento SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 12 vengonoutilizzate utilizzate delle dellerealizzazioni realizzazioni di divariabili variabilialea ale di di accadimento accadimentoèè fissato fissato per per lala prima primavolta), volta),vengono LA(come, SIMULAZIONE AD EVENTI assume ssume di diconoscere conoscere lalapdf pdf (come, ad ad esempio, esempio, quelle quelle riportate riportateDISCRETI in in Figura Figura55 per per quanto quantoriguarda riguardailil t rivo ivo eeililtempo tempodi diservizio). servizio). ffTTaa(τ (τ)) ffTTss(τ (τ)) ττ ττ 5: 5: (a) (a) pdf pdfDistribuzione relativa relativa alla alla variabile variabile aleatoria aleatoria “tempo “tempo di di interarrivo”. interarrivo”. (b) (b) pdf pdf relativa relativa alla alla variabile variabile a di probabilità Distribuzione di probabilità odi diservizio”. servizio”. relativa alla variabile aleatoria relativa alla variabile aleatoria “tempo di interarrivo” “tempo di servizio” stribuzioni, tribuzioni, in in virtù virtù delle delleipotesi ipotesi fatte fatte sui sui processi processidi diarrivo arrivo ee di di servizio, servizio,caratterizzano caratterizzanocompletam completam si. i. Si Sipone ponecomunque comunqueililproblema problemadell’estrazione dell’estrazionesuccessiva, successiva,da dauna unadistribuzione distribuzioneassegnata, assegnata,di direali real ★ Tali distribuzioni caratterizzano completamente i processi di arrivo e di ndenti denti (questo (questoproblema problemaverrà verràtrattato trattatonel nelparagrafo paragrafo4). 4). partenza dei clienti siderazioni siderazioni finora finora riportate riportate permettono permettono di di affermare affermare di di aver aver esposto, esposto, nella nella sua sua completezza, completezza, ii prin prin quindi fondamentale essere ad in grado di stimare, base dei“algoritm tono ono★di diRisulta “costruire” “costruire” un unprogramma programma di disimulazione simulazione adeventi eventi discreti. discreti. Si Sitratta trattasulla del delcosiddetto cosiddetto “algorit zione zionediscreta”. discreta”. In Inprimo primoluogo luogo sisiidentificano identificano lelevariabili variabili di distato. stato.In Insecondo secondo luogo, sisiidentificano identificano dati a disposizione (ottenuti in maniera sperimentale tramiteluogo, opportune nti ti (tipicamente, (tipicamente, ad ad di ogni ogni classe classe di di eventi, eventi, deve deve essere essere associata associata una unarelative variabile variabileaaleatoria aleatoria con con distri distr campagne misura), distribuzioni probabilistiche processi ata). ata). Successivamente, Successivamente, sisipassa passaalla alla“costruzione” “costruzione”del delprogramma programmadi disimulazione, simulazione,ovvero ovveroalla allascrittu scritt reali ioni oni (una (unaper perogni ognitipo tipo di dievento). evento). IlIlprogramma programmacomplessivo complessivoèè poi poicompletato completatoda dauna unasemplice sempliceist is una volta volta completata completata una una transizione transizione di distato, stato,MODELLI “calcola” “calcola” ililminim mini ratterizza atterizza ilil “main “main program”, program”, che, che, una E METODI SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI PER L’AUTOMAZIONE 13 DATI IN INGRESSO Analisi dei ANALISI dati diDEIingresso Analisi preliminare per l’identificazione dei componenti del sistema e dei reciproci nessi causali Definizione dei dati di input, ossia campagna dati per l'identificazione dei parametri caratterizzanti le entità del sistema: parametri deterministici parametri stocastici Nota bene - Sono errori comuni: assumere due parametri indipendenti quando non lo sono (si interviene quindi erroneamente su uno di essi ritenendo che non influenzi l'altro) assumere due parametri dipendenti quando non lo sono (si interviene quindi erroneamente su uno di essi ritenendo di potere modificare di conseguenza anche l'altro) SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 14 DATI IN INGRESSO Analisi dei ANALISI dati diDEIingresso Definizione di parametri deterministici teoricamente non si pongono particolari problemi, se non eventualmente quelli associati alla presenza di rumore nella misura di tali parametri praticamente molte aziende hanno informazioni poco affidabili; sono quasi sempre necessarie campagne di misura, inventario o catalogazione Definizione di parametri stocastici teoricamente e praticamente si pongono notevoli problemi la cui soluzione richiede generalmente un significativo investimento di tempo e denaro l’identificazione delle caratteristiche statistiche dei parametri stocastici presenti nel modello in esame si compie a partire da un vasto insieme di misurazioni reali per ognuno dei parametri stocastici inseriti nel modello è necessario eseguire una campagna di raccolta di misure reali e utilizzare la procedura descritta nel seguito SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 15 DATI IN INGRESSO Analisi dei ANALISI dati diDEIingresso Definizione di parametri deterministici teoricamente non si pongono particolari problemi, se non eventualmente quelli associati alla presenza di rumore nella misura di tali parametri praticamente molte aziende hanno informazioni poco affidabili; sono quasi sempre necessarie campagne di misura, inventario o catalogazione Definizione di parametri stocastici teoricamente e praticamente si pongono notevoli problemi la cui soluzione richiede generalmente un significativo investimento di tempo e denaro l’identificazione delle caratteristiche statistiche dei parametri stocastici presenti nel modello in esame si compie a partire da un vasto insieme di misurazioni reali per ognuno dei parametri stocastici inseriti nel modello è necessario eseguire una campagna di raccolta di misure reali e utilizzare la procedura descritta nel seguito SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 16 DEI DATI IN INGRESSO(1) - PASSO 1 Analisi ANALISI dei dati di ingresso Per la costruzione dell’istogramma delle frequenze (passo 1) sono necessari i passi seguenti: divisione del range di variazione dei dati in sottointervalli di uguale ampiezza etichettatura dell’asse orizzontale con i sottointervalli selezionati determinazione delle frequenze di occorrenza della variabile in ogni intervallo etichettatura dell’asse verticale con i valori di frequenza individuati disegno delle frequenze nel piano definito La scelta dell’ampiezza dei sottointervalli è cruciale: se l’intervallo è troppo ampio, l’istogramma risulta troppo aggregato e non consente di individuare una funzione di densità di probabilità se l’intervallo è troppo piccolo, l’istogramma evidenzia troppo eventuali picchi negativi e positivi risultando troppo “brusco” SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 17 DEI DATI IN INGRESSO(1): - PASSO 1 Analisi ANALISI dei dati di ingresso esempio Esempio Si vuole disegnare l’istogramma delle frequenze dei dati relativi alla durata dei viaggi aerei di un insieme di passeggeri. I campioni raccolti sono (unità di misura=ora): 0.5, 2.1, 3.4, 4.1, 4.6, 5.7, 6.2, 6.6, 7.8, 8.1, 8.3, 8.4, 8.6, 8.9, 9.2, 9.8, 10.0, 10.3, 10.5, 10.6, 10.8, 11.2, 11.3, 11.6, 11.7, 12.1, 12.5, 12.6, 12.8, 12.9, 12.9, 13.2, 14.4, 15.0, 15.5, 16.3, 17.0, 17.3, 18.5, 23.5 SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 18 DEI DATI IN INGRESSO(1): - PASSO 1 Analisi ANALISI dei dati di ingresso esempio Istogramma con interv alli di 1 ora 7 6 5 4 3 2 1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 L’ampiezza dei sottointervalli è troppo piccola SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 19 DEI DATI IN INGRESSO(1): - PASSO 1 Analisi ANALISI dei dati di ingresso esempio Istogramma con interv alli di 8 ore 30 25 20 15 10 5 0 8 16 24 L’ampiezza dei sottointervalli è troppo grande SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 20 DEI DATI IN INGRESSO(1): - PASSO 1 Analisi ANALISI dei dati di ingresso esempio Istogramma con intervalli di 3 ore 12 10 8 6 4 2 0 3 6 9 12 15 18 21 24 L’ampiezza dei sottointervalli è corretta SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 21 DEI DATI IN INGRESSO(2) - PASSO 2 Analisi ANALISI dei dati di ingresso il passo 2, ossia la selezione di una funzione di densità di probabilità, consiste nell’individuare tale funzione sulla base della forma dell’istogramma delle frequenze (che, quindi, deve essere eseguito in maniera attenta e corretta) Distribuzioni discrete (per variabili random discrete): Uniforme: per variabili che assumono indifferentemente uno dei valori compresi in un certo intervallo (valore di un dado singolo, posizione di una ruota, ...) Poisson: numero di eventi verificatisi tali che il tempo di intervento è distribuito in modo esponenziale (numero di telefonate, numero di clienti arrivati ad un sistema a coda) Bernoulli: per variabili con due sole realizzazioni, con probabilità p e 1-p, rispettivamente Binomiale: per variabili che rappresentano il numero di prove di successo x su un numero n di prove di tipo bernoulliano Geometrica: per variabili che rappresentano il numero di prove prima di un successo Binomiale negativa: per variabili che rappresentano il numero di insuccessi prima dell’i-esimo successo SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 22 DEI DATI IN INGRESSO(2) - PASSO 2 Analisi ANALISI dei dati di ingresso Distribuzioni continue (per variabili random continue): Gaussiana o normale: variabili con “piccoli” scostamenti rispetto ad un valore atteso (scostamento rispetto ad un tempo di servizio atteso, scostamento rispetto alla dimensione di un lotto) Normale troncata: è la distribuzione normale in cui non sono ammessi i valori esterni per le code Lognormale: per variabili il cui logaritmo ha distribuzione normale Esponenziale: per variabili che modellano l’intervallo tra due eventi il cui accadimento non è influenzato dal tempo trascorso dall’evento precedente (intervallo tra l’arrivo di due clienti, intervallo tra due guasti della stessa risorsa) Esponenziale doppia: generalizza l’esponenziale, è simmetrica rispetto all’origine Erlang: per variabili che modellano intervalli esprimibili come somma di esponenziali Gamma: generalizza Erlang, per fattore forma non intero; modella interarrivi e tempi di servizio, con un maggior numero di parametri che permettono di fissare la forma delle code Weibull: come la Gamma; trova applicazione, per esempio, per modellare intervalli tra guasti quando questi sono dovuti alla presenza di più difetti e dipendono dal più serio tra essi Beta: generalizzala Gamma, viene in genere utilizzata per lo studio su campioni delle variazioni percentuali di un elemento o di una situazione qualsiasi, quale ad esempio il numero di ore che si trascorrono quotidianamente davanti al televisore SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 23 DEI DATI IN INGRESSO(2) - PASSO 2 Analisi ANALISI dei dati di ingresso sigma=0.5 sigma=1 sigma=2 Distribuzione normale 1 0.8 0.6 0.4 0.2 0 -6 -4 -2 0 2 SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI 4 6 MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 24 DEI DATI IN INGRESSO(2) - PASSO 2 Analisi ANALISI dei dati di ingresso Distribuzione esponenziale lambda=0.5 lambda=1 lambda=2 2.4 2 1.6 1.2 0.8 0.4 0 0 2 4 SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI 6 MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 25 DEI DATI IN INGRESSO(2) - PASSO 2 Analisi ANALISI dei dati di ingresso beta=1 beta=2 beta=3 Distribuzione Gamma (teta=1) 1.2 0.8 0.4 0 0 1 2 SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI 3 4 MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 26 DEI DATI IN INGRESSO(3) - PASSO 3 Analisi ANALISI dei dati di ingresso il passo 3 riguarda, invece, la stima dei parametri della funzione di densità scelta è necessario, innanzitutto, calcolare le media campionaria e la varianza campionaria sulla base di tali valori si consultano opportune tabelle che contengono i cosiddetti stimatori a massima verosimiglianza, ossia il calcolo dei parametri di ogni distribuzione in funzione di media campionaria e varianza campionaria (o altri semplici parametri calcolabili dai campioni) Calcolo di media campionaria e varianza campionaria: Dati grezzi discreti o continui: X1, X2, … Xn sono osservazioni di un campione Dati discreti raggruppati per frequenza o dati continui divisi in classi SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 27 DEI DATI IN INGRESSO(3) - PASSO 3 Analisi ANALISI dei dati di ingresso Esempi di stimatori a massima verosimiglianza Funzione di densità di probabilità SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI Stimatori dei parametri MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 28 DEI DATI IN INGRESSO(3): - PASSO 3 Analisi ANALISI dei dati di ingresso esempio Esempio Si deve modellare un sistema di produzione che processa una sola classe di prodotti. I componenti di base necessari per la lavorazione costituiscono una prima entità del modello per la quale è definito il parametro relativo al tempo di interarrivo nel sistema. Tale parametro è di natura stocastica e deve quindi essere identificato sulla base di misurazioni sul sistema reale. Una campagna di misurazioni del dato in esame genera i seguenti campioni (in minuti): 0.19, 0.21, 0.34, 0.37, 0.51, 0.59, 0.72, 0.80, 0.88 0.95, 1.09, 1.24, 1.45, 1.57, 1.87, 2.19, 2.58, 2.98, 3.34, 3.88, 4.69, 5.73, 7.51, 9.82 Si sceglie un sottointervallo di durata 1 minuto e si costruisce l’istogramma. SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 29 DEI DATI IN INGRESSO(3): - PASSO 3 Analisi ANALISI dei dati di ingresso esempio La funzione di densità di probabilità scelta è la funzione esponenziale, caratterizzata dal parametro Istogramma con interv alli di 1 minuto 12 10 8 6 4 2 0 1 2 SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI 3 4 5 6 7 8 9 10 MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 30 DEI DATI IN INGRESSO(4) - PASSO 4 Analisi ANALISI dei dati di ingresso il passo 4 prevede la verifica di correttezza dell’ipotesi di distribuzione eseguita i test statistici più diffusi (goodness-of-fit tests) per questo scopo sono il test chi-quadro e il test Kolmogorov-Smirnov il test chi-quadro vale sia per ipotesi distribuzionali di tipo continuo che di tipo discreto; la procedura prevede di raggruppare gli n campioni in k classi e di calcolare la statistica 02 Oi è la frequenza osservata nell’i-esima classe e Ei è la frequenza attesa nella stessa classe il valore minimo di Ei è generalmente pari a 3-5 SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 31 ANALISI DEI RISULTATI DI ESPERIMENTI SIMULATIVI ★ I risultati di una serie di esperimenti simulativi (sullo stesso modello) possono essere utilizzati per effettuare un’analisi strutturale e un’analisi prestazionale (sia di transitorio che di regime) del sistema ★ L’analisi strutturale è finalizzata alla verifica di alcune proprietà quali la presenza di deadlock, il raggiungimento di stati indesiderati e la presenza di overflow ★ L’analisi prestazionale è finalizzata alla determinazione di alcune grandezze quali la produttività del sistema (throughput), l’utilizzazione media delle risorse e la lunghezza media della coda in ciascuna risorsa del sistema ★ L’analisi prestazionale di transitorio corrisponde all’analisi del comportamento del sistema in relazione a situazioni specifiche per quanto riguarda lo stato iniziale del sistema ★ L’analisi prestazionale di regime corrisponde all’analisi del comportamento del sistema in condizioni di equilibrio stocastico SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 32 ANALISI STRUTTURALE ★ L’analisi strutturale attraverso esperimenti simulativi ha una criticità di fondo dovuta al fatto che a domande del tipo nel sistema si possono verificare deadlock? nel sistema si possono raggiungere stati indesiderati? nel sistema si possono verificare overflow? si può solo rispondere in maniera affermativa ‣ ‣ ‣ ★ Infatti, se in uno degli esperimenti simulativi si verifica il raggiungimento di una situazione di deadlock, allora si può affermare con certezza che il sistema non è deadlock-free ★ Ma il non avere mai raggiunto una situazione di deadlock, anche in un numero elevato di esperimenti simulativi, non garantisce che non si possa verificare tale situazione in un ulteriore esperimento; non si può avere certezza ★ Dal punto di vista pratico, un numero elevato di esperimenti simulativi in cui non si verifica una condizione di deadlock, è un buon indizio per quanto riguarda la proprietà di essere deadlock-free SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 33 ANALISI PRESTAZIONALE ANALISI DI TRANSITORIO ★ Le analisi di transitorio, in genere, devono essere condotte a partire da stati iniziali diversi, stocasticamente generati ★ Un’analisi di transitorio può essere finalizzata alla valutazione delle prestazioni del sistema in seguito a determinate tipologie di perturbazioni che possono verificarsi su di esso; in questo caso si considera, come stato iniziale, uno specifico stato del sistema e si analizza il comportamento di esso ANALISI DI REGIME ★ Un’analisi di regime deve essere, almeno concettualmente, indipendente dallo stato iniziale; occorre quindi, in genere, realizzare diversi esperimenti simulativi per essere (più o meno) sicuri che le conclusioni tratte da essi non dipendano dallo stato iniziale ★ Dovendo inoltre raggiungere una condizione di equilibrio stocastico, ciascun esperimento deve avere una durata (in termini di tempo simulato) sufficientemente lunga SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 34 INTERVALLO DI CONFIDENZA ★ Si consideri una certa grandezza X (ad esempio, l’utilizzazione media di una macchina o il numero massimo di pezzi in un buffer) di cui si vuole fornire un valore rappresentativo a valle di una serie di esperimenti simulativi ★ Relativamente a tale grandezza, ogni esperimento simulativo fornisce un valore xi diverso dagli altri esperimenti, essendo le simulazioni ad eventi discreti delle simulazioni stocastiche. Questo significa che X è una variabile aleatoria con una certa media ( µ ) e una certa varianza ( 2 ) ★ Il valore rappresentativo che è logico fornire è la media campionaria x̄ (“stima puntuale”), calcolata a valle di n esperimenti simulativi, ovvero su n campioni x̄ = n 1X n xi i=1 ★ Anche la media campionaria è una variabile aleatoria, essendo stata ottenuta tramite realizzazioni di una variabile aleatoria SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 35 INTERVALLO DI CONFIDENZA ★ L’informazione data dalla media campionaria spesso non è sufficiente in quanto bisogna dare una indicazione di quanto può variare il valore atteso µ rispetto alla media campionaria x̄ ★ L’intervallo di confidenza fornisce questa informazione ★ Ad esempio, l’intervallo di confidenza al 95% è l’intervallo entro il quale si trova con probabilità 0.95 il valore atteso µ , ovvero Pr [a µ b] = 0.95 ★ Dovendo fare riferimento all’informazione disponibile che è la media campionaria, l’intervallo di confidenza verrà espresso in funzione di essa ★ L’intervallo di confidenza diventa più grande all’aumentare della percentuale di confidenza e diventa più piccolo all’aumentare del numero di esperimenti ★ Per calcolare l’intervallo di confidenza si ipotizzi, inizialmente, di conoscere la varianza 2 (ipotesi in realtà molto poco verosimile) SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 36 DETERMINAZIONE DELL’INTERVALLO DI CONFIDENZA ★ Si può dimostrare che la media campionaria x̄ è una variabile aleatoria che si distribuisce approssimativamente come una distribuzione normale con media µ e varianza 2 /n x̄ ⇠ N µ, 2 n (tale approssimazione migliora all’aumentare del numero n di campioni a disposizione) ★ Essendo la distribuzione centrata su µ significa che x̄ può essere usato come uno stimatore non polarizzato del valore atteso µ = E [X] ★ Considerando la variabile aleatoria x̄ al netto della media e della varianza, si ha x̄ µ s ⇠ N [0, 1] 2 n SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 37 DETERMINAZIONE DELL’INTERVALLO DI CONFIDENZA N [0, 1] Area = 1 Area = ↵ ↵ Area = 2 z↵/2 0 ★ Per ogni valore di probabilità 1 Pr h z↵/2 ↵ 2 z↵/2 ↵ si può scrivere i x̄ µ s z↵/2 = 1 2 ↵ n con valori z↵/2 e z↵/2 ricavabili da opportune tabelle SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 38 DETERMINAZIONE DELL’INTERVALLO DI CONFIDENZA z↵/2 x̄ µ s z↵/2 2 n z↵/2 x̄ z↵/2 x̄ 2 ★ Quindi Pr 4 x̄ z↵/2 s s z↵/2 s 2 x̄ n µ z↵/2 2 n 2 n s µ x̄ + z↵/2 2 n µ x̄ + z↵/2 2 n s µ x̄ + z↵/2 SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI s 2 n 3 s s 2 n 2 n 5=1 ↵ MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 39 INTERVALLO DI CONFIDENZA ★ In altre parole, è approssimativamente uguale a 1 ↵ la probabilità che l’intervallo 2 3 s s 2 4 x̄ z↵/2 n 2 ; x̄ + z↵/2 n 5 contenga il valore “vero” della media µ della grandezza in questione ★ In generale è difficile che si conosca a priori la varianza 2 della grandezza X , ed è quindi necessario stimarla sulla base dei campioni a disposizione ★ Una stima non polarizzata della varianza è data da ˆ2 = n n 1 " 1 n n X xi 2 i=1 x̄2 # = 1 n 1 (varianza campionaria corretta dal fattore n/(n n X (xi x̄) 2 i=1 1) ) La correzione è necessaria in quanto la varianza campionaria, soprattutto per valori bassi di n, è uno stimatore polarizzato della varianza “vera” SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 40 DISTRIBUZIONE “T” DI STUDENT ★ In questo caso, la variabile aleatoria x̄ µ s ˆ2 n (si noti la presenza della stima ˆ 2 ) è distribuita approssimativamente secondo la distribuzione “t” di Student con (n 1) gradi di libertà” ★ L’approssimazione diminuisce all’aumentare di n (numero di campioni a disposizione) La distribuzione “t” di Student è molto simile alla distribuzione normale standardizzata. Essa è infatti centrata sullo 0 e simmetrica rispetto ad esso. Si differenzia dalla distribuzione normale in quanto ha delle code “più” pesanti, ovvero valori lontani dallo 0 hanno una probabilità maggiore di essere estratti rispetto a quella che avrebbero avuto se fossero stati estratti da una normale standardizzata Tali differenze si attenuano all’aumentare del numero di campioni a disposizione. Pertanto, quando n è molto elevato, si può utilizzare la distribuzione normale standardizzata in luogo della “t” di Student SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 41 DISTRIBUZIONE “T” DI STUDENT Area = 1 x̄ µ Tn = s ˆ2 Area = n ↵ Area = 2 tn tn GRADI DI LIBERTÀ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ↵ 0.1 3.078 1.886 1.638 1.533 1.476 1.440 1.415 1.397 1.383 1.372 0.05 6.314 2.920 2.353 2.132 2.015 1.943 1.895 1.860 1.833 1.812 0.025 12.706 4.303 3.182 2.776 2.571 2.447 2.365 2.306 2.262 2.228 ↵ 1,↵/2 0 tn ↵ 2 1,↵/2 1,↵/2 0.02 15.894 4.849 3.482 2.999 2.757 2.612 2.517 2.449 2.398 2.359 SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI AREA ↵/2 0.01 31.821 6.965 4.541 3.747 3.365 3.143 2.998 2.896 2.821 2.764 0.005 63.656 9.925 5.841 4.604 4.032 3.707 3.499 3.355 3.250 3.169 0.0025 127.321 14.089 7.453 5.598 4.773 4.317 4.029 3.833 3.690 3.581 0.001 318.289 22.328 10.214 7.173 5.894 5.208 4.785 4.501 4.297 4.144 0.0005 636.578 31.600 12.924 8.610 6.869 5.959 5.408 5.041 4.781 4.587 MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 42 DISTRIBUZIONE “T” DI STUDENT ★ In maniera analoga a quanto visto prima si ottiene Pr h tn 1,↵/2 x̄ µ s tn ˆ2 1,↵/2 i =1 ↵ n 2 Pr 4 x̄ tn 1,↵/2 s ˆ2 n µ x̄ + tn 1,↵/2 s ˆ2 n 3 5=1 ↵ ★ Considerando la stima della varianza, l’intervallo di confidenza è 2 6 6 6 6 x̄ 6 4 tn 1,↵/2 v uX u n u (xi u t i=1 n(n x̄)2 1) ; x̄ + tn SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI 1,↵/2 v uX u n u (xi u t i=1 n(n 3 x̄)2 7 7 7 7 1) 7 5 MODELLI E METODI PER L’AUTOMAZIONE 43 DISTRIBUZIONE “T” DI STUDENT – TABELLE Tavola della distribuzione T di Student Tavola della distribuzione T di Student (continua) Area Area nella nella coda coda di di destra destra 0.02 0.01 0.005 0.02 0.01 0.005 2.108 2.402 2.676 15.894 31.821 63.656 2.107 2.400 2.674 4.849 6.965 9.925 2.106 2.399 2.672 3.482 4.541 5.841 2.105 2.397 2.670 2.999 3.747 4.604 2.104 2.396 2.668 2.757 3.365 4.032 Gradi Gradi di di libertà libertà 51 1 52 2 53 3 54 4 55 5 0.1 0.1 1.298 3.078 1.298 1.886 1.298 1.638 1.297 1.533 1.297 1.476 0.05 0.05 1.675 6.314 1.675 2.920 1.674 2.353 1.674 2.132 1.673 2.015 0.025 0.025 2.008 12.706 2.007 4.303 2.006 3.182 2.005 2.776 2.004 2.571 56 6 57 7 58 8 59 9 60 10 1.297 1.440 1.297 1.415 1.296 1.397 1.296 1.383 1.296 1.372 1.673 1.943 1.672 1.895 1.672 1.860 1.671 1.833 1.671 1.812 2.003 2.447 2.002 2.365 2.002 2.306 2.001 2.262 2.000 2.228 2.103 2.612 2.102 2.517 2.101 2.449 2.100 2.398 2.099 2.359 2.395 3.143 2.394 2.998 2.392 2.896 2.391 2.821 2.390 2.764 61 11 62 12 63 13 64 14 65 15 1.296 1.363 1.295 1.356 1.295 1.350 1.295 1.345 1.295 1.341 1.670 1.796 1.670 1.782 1.669 1.771 1.669 1.761 1.669 1.753 2.000 2.201 1.999 2.179 1.998 2.160 1.998 2.145 1.997 2.131 2.099 2.328 2.098 2.303 2.097 2.282 2.096 2.264 2.096 2.249 66 16 67 17 68 18 69 19 70 20 1.295 1.337 1.294 1.333 1.294 1.330 1.294 1.328 1.294 1.325 1.668 1.746 1.668 1.740 1.668 1.734 1.667 1.729 1.667 1.725 1.997 2.120 1.996 2.110 1.995 2.101 1.995 2.093 1.994 2.086 71 21 72 22 73 23 74 24 75 25 1.294 1.323 1.293 1.321 1.293 1.319 1.293 1.318 1.293 1.316 1.667 1.721 1.666 1.717 1.666 1.714 1.666 1.711 1.665 1.708 76 26 77 27 78 28 79 29 80 30 1.293 1.315 1.293 1.314 1.292 1.313 1.292 1.311 1.292 1.310 81 31 82 32 83 33 1.292 1.309 1.292 1.309 1.292 1.308 0.0025 0.0025 2.934 127.321 2.932 14.089 2.929 7.453 2.927 5.598 2.925 4.773 0.001 0.001 3.258 318.289 3.255 22.328 3.251 10.214 3.248 7.173 3.245 5.894 0.0005 0.0005 3.492 636.578 3.488 31.600 3.484 12.924 3.480 8.610 3.476 6.869 2.667 3.707 2.665 3.499 2.663 3.355 2.662 3.250 2.660 3.169 2.923 4.317 2.920 4.029 2.918 3.833 2.916 3.690 2.915 3.581 3.242 5.208 3.239 4.785 3.237 4.501 3.234 4.297 3.232 4.144 3.473 5.959 3.469 5.408 3.466 5.041 3.463 4.781 3.460 4.587 2.389 2.718 2.388 2.681 2.387 2.650 2.386 2.624 2.385 2.602 2.659 3.106 2.657 3.055 2.656 3.012 2.655 2.977 2.654 2.947 2.913 3.497 2.911 3.428 2.909 3.372 2.908 3.326 2.906 3.286 3.229 4.025 3.227 3.930 3.225 3.852 3.223 3.787 3.220 3.733 3.457 4.437 3.454 4.318 3.452 4.221 3.449 4.140 3.447 4.073 2.095 2.235 2.095 2.224 2.094 2.214 2.093 2.205 2.093 2.197 2.384 2.583 2.383 2.567 2.382 2.552 2.382 2.539 2.381 2.528 2.652 2.921 2.651 2.898 2.650 2.878 2.649 2.861 2.648 2.845 2.904 3.252 2.903 3.222 2.902 3.197 2.900 3.174 2.899 3.153 3.218 3.686 3.216 3.646 3.214 3.610 3.213 3.579 3.211 3.552 3.444 4.015 3.442 3.965 3.439 3.922 3.437 3.883 3.435 3.850 1.994 2.080 1.993 2.074 1.993 2.069 1.993 2.064 1.992 2.060 2.092 2.189 2.092 2.183 2.091 2.177 2.091 2.172 2.090 2.167 2.380 2.518 2.379 2.508 2.379 2.500 2.378 2.492 2.377 2.485 2.647 2.831 2.646 2.819 2.645 2.807 2.644 2.797 2.643 2.787 2.897 3.135 2.896 3.119 2.895 3.104 2.894 3.091 2.892 3.078 3.209 3.527 3.207 3.505 3.206 3.485 3.204 3.467 3.202 3.450 3.433 3.819 3.431 3.792 3.429 3.768 3.427 3.745 3.425 3.725 1.665 1.706 1.665 1.703 1.665 1.701 1.664 1.699 1.664 1.697 1.992 2.056 1.991 2.052 1.991 2.048 1.990 2.045 1.990 2.042 2.090 2.162 2.089 2.158 2.089 2.154 2.088 2.150 2.088 2.147 2.376 2.479 2.376 2.473 2.375 2.467 2.374 2.462 2.374 2.457 2.642 2.779 2.641 2.771 2.640 2.763 2.639 2.756 2.639 2.750 2.891 3.067 2.890 3.057 2.889 3.047 2.888 3.038 2.887 3.030 3.201 3.435 3.199 3.421 3.198 3.408 3.197 3.396 3.195 3.385 3.423 3.707 3.421 3.689 3.420 3.674 3.418 3.660 3.416 3.646 1.664 1.696 1.664 1.694 1.663 1.692 1.990 2.040 1.989 2.037 1.989 2.035 2.087 2.144 2.087 2.141 2.087 2.138 2.373 2.453 2.373 2.449 2.372 2.445 2.638 2.744 2.637 2.738 2.636 2.733 2.886 3.022 2.885 3.015 2.884 3.008 3.194 3.415 3.375 3.633 3.193 3.413 3.365 MODELLI 3.622 E METODI 3.191 3.412 3.356PER L’AUTOMAZIONE 3.611 SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI 44 18 19 20 21 22 Tavola della 23 24 di Gradi 25 libertà 1.330 1.328 1.325 1.734 1.729 1.725 2.101 2.093 2.086 2.214 2.205 2.197 2.552 2.539 2.528 2.878 2.861 2.845 3.197 3.174 3.153 3.610 3.579 3.552 3.922 3.883 3.850 2.831 2.819 2.807 2.797 2.787 0.005 3.135 3.119 3.104 3.091 3.078 0.0025 3.527 3.505 3.485 3.467 3.450 0.001 3.819 3.792 3.768 3.745 3.725 0.0005 DISTRIBUZIONE “T” DI STUDENT – TABELLE 1.323 1.321 distribuzione 1.319 1.318 1.316 0.1 1.721 2.080 2.189 2.518 2.508 T1.717 di Student2.074 (continua)2.183 1.714 2.069 2.177 2.500 Area nella coda di destra 1.711 2.064 2.172 2.492 1.708 2.060 2.167 2.485 0.05 0.025 0.02 0.01 51 26 52 27 53 28 54 29 55 30 1.298 1.315 1.298 1.314 1.298 1.313 1.297 1.311 1.297 1.310 1.675 1.706 1.675 1.703 1.674 1.701 1.674 1.699 1.673 1.697 2.008 2.056 2.007 2.052 2.006 2.048 2.005 2.045 2.004 2.042 2.108 2.162 2.107 2.158 2.106 2.154 2.105 2.150 2.104 2.147 2.402 2.479 2.400 2.473 2.399 2.467 2.397 2.462 2.396 2.457 2.676 2.779 2.674 2.771 2.672 2.763 2.670 2.756 2.668 2.750 2.934 3.067 2.932 3.057 2.929 3.047 2.927 3.038 2.925 3.030 3.258 3.435 3.255 3.421 3.251 3.408 3.248 3.396 3.245 3.385 3.492 3.707 3.488 3.689 3.484 3.674 3.480 3.660 3.476 3.646 56 31 57 32 58 33 59 34 60 35 1.297 1.309 1.297 1.309 1.296 1.308 1.296 1.307 1.296 1.306 1.673 1.696 1.672 1.694 1.672 1.692 1.671 1.691 1.671 1.690 2.003 2.040 2.002 2.037 2.002 2.035 2.001 2.032 2.000 2.030 2.103 2.144 2.102 2.141 2.101 2.138 2.100 2.136 2.099 2.133 2.395 2.453 2.394 2.449 2.392 2.445 2.391 2.441 2.390 2.438 2.667 2.744 2.665 2.738 2.663 2.733 2.662 2.728 2.660 2.724 2.923 3.022 2.920 3.015 2.918 3.008 2.916 3.002 2.915 2.996 3.242 3.375 3.239 3.365 3.237 3.356 3.234 3.348 3.232 3.340 3.473 3.633 3.469 3.622 3.466 3.611 3.463 3.601 3.460 3.591 61 36 62 37 63 38 64 39 65 40 1.296 1.306 1.295 1.305 1.295 1.304 1.295 1.304 1.295 1.303 1.670 1.688 1.670 1.687 1.669 1.686 1.669 1.685 1.669 1.684 2.000 2.028 1.999 2.026 1.998 2.024 1.998 2.023 1.997 2.021 2.099 2.131 2.098 2.129 2.097 2.127 2.096 2.125 2.096 2.123 2.389 2.434 2.388 2.431 2.387 2.429 2.386 2.426 2.385 2.423 2.659 2.719 2.657 2.715 2.656 2.712 2.655 2.708 2.654 2.704 2.913 2.990 2.911 2.985 2.909 2.980 2.908 2.976 2.906 2.971 3.229 3.333 3.227 3.326 3.225 3.319 3.223 3.313 3.220 3.307 3.457 3.582 3.454 3.574 3.452 3.566 3.449 3.558 3.447 3.551 66 41 67 42 68 43 69 44 70 45 1.295 1.303 1.294 1.302 1.294 1.302 1.294 1.301 1.294 1.301 1.668 1.683 1.668 1.682 1.668 1.681 1.667 1.680 1.667 1.679 1.997 2.020 1.996 2.018 1.995 2.017 1.995 2.015 1.994 2.014 2.095 2.121 2.095 2.120 2.094 2.118 2.093 2.116 2.093 2.115 2.384 2.421 2.383 2.418 2.382 2.416 2.382 2.414 2.381 2.412 2.652 2.701 2.651 2.698 2.650 2.695 2.649 2.692 2.648 2.690 2.904 2.967 2.903 2.963 2.902 2.959 2.900 2.956 2.899 2.952 3.218 3.301 3.216 3.296 3.214 3.291 3.213 3.286 3.211 3.281 3.444 3.544 3.442 3.538 3.439 3.532 3.437 3.526 3.435 3.520 71 46 72 47 73 48 74 49 75 50 1.294 1.300 1.293 1.300 1.293 1.299 1.293 1.299 1.293 1.299 1.667 1.679 1.666 1.678 1.666 1.677 1.666 1.677 1.665 1.676 1.994 2.013 1.993 2.012 1.993 2.011 1.993 2.010 1.992 2.009 2.092 2.114 2.092 2.112 2.091 2.111 2.091 2.110 2.090 2.109 2.380 2.410 2.379 2.408 2.379 2.407 2.378 2.405 2.377 2.403 2.647 2.687 2.646 2.685 2.645 2.682 2.644 2.680 2.643 2.678 2.897 2.949 2.896 2.946 2.895 2.943 2.894 2.940 2.892 2.937 3.209 3.277 3.207 3.273 3.206 3.269 3.204 3.265 3.202 3.261 3.433 3.515 3.431 3.510 3.429 3.505 3.427 3.500 3.425 3.496 76 77 78 79 80 1.293 1.293 1.292 1.292 1.292 1.665 1.665 1.665 1.664 1.664 1.992 1.991 1.991 1.990 1.990 2.090 2.089 2.089 2.088 2.088 2.376 2.376 2.375 2.374 2.374 2.642 2.641 2.640 2.639 2.639 2.891 2.890 2.889 2.888 2.887 3.201 3.199 3.198 3.197 3.195 3.423 3.421 3.420 3.418 3.416 81 82 83 1.292 1.292 1.292 1.664 1.664 1.663 1.990 1.989 1.989 2.087 2.087 2.087 2.373 2.373 2.372 2.638 2.637 2.636 2.886 2.885 2.884 3.194 3.415 3.193 MODELLI 3.413 E METODI 3.191PER L’AUTOMAZIONE 3.412 SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI 45 DISTRIBUZIONE “T” DI STUDENT – TABELLE Tavola Tavola della della distribuzione distribuzione T T di di Student Student (continua) (continua) 0.025 0.025 2.008 2.008 2.007 2.007 2.006 2.006 2.005 2.005 2.004 2.004 Area Area nella nella coda coda di di destra destra 0.02 0.01 0.02 0.01 2.108 2.402 2.108 2.402 2.107 2.400 2.107 2.400 2.106 2.399 2.106 2.399 2.105 2.397 2.105 2.397 2.104 2.396 2.104 2.396 0.005 0.005 2.676 2.676 2.674 2.674 2.672 2.672 2.670 2.670 2.668 2.668 0.0025 0.0025 2.934 2.934 2.932 2.932 2.929 2.929 2.927 2.927 2.925 2.925 0.001 0.001 3.258 3.258 3.255 3.255 3.251 3.251 3.248 3.248 3.245 3.245 0.0005 0.0005 3.492 3.492 3.488 3.488 3.484 3.484 3.480 3.480 3.476 3.476 1.673 1.673 1.672 1.672 1.672 1.672 1.671 1.671 1.671 1.671 2.003 2.003 2.002 2.002 2.002 2.002 2.001 2.001 2.000 2.000 2.103 2.103 2.102 2.102 2.101 2.101 2.100 2.100 2.099 2.099 2.395 2.395 2.394 2.394 2.392 2.392 2.391 2.391 2.390 2.390 2.667 2.667 2.665 2.665 2.663 2.663 2.662 2.662 2.660 2.660 2.923 2.923 2.920 2.920 2.918 2.918 2.916 2.916 2.915 2.915 3.242 3.242 3.239 3.239 3.237 3.237 3.234 3.234 3.232 3.232 3.473 3.473 3.469 3.469 3.466 3.466 3.463 3.463 3.460 3.460 1.296 1.296 1.295 1.295 1.295 1.295 1.295 1.295 1.295 1.295 1.670 1.670 1.670 1.670 1.669 1.669 1.669 1.669 1.669 1.669 2.000 2.000 1.999 1.999 1.998 1.998 1.998 1.998 1.997 1.997 2.099 2.099 2.098 2.098 2.097 2.097 2.096 2.096 2.096 2.096 2.389 2.389 2.388 2.388 2.387 2.387 2.386 2.386 2.385 2.385 2.659 2.659 2.657 2.657 2.656 2.656 2.655 2.655 2.654 2.654 2.913 2.913 2.911 2.911 2.909 2.909 2.908 2.908 2.906 2.906 3.229 3.229 3.227 3.227 3.225 3.225 3.223 3.223 3.220 3.220 3.457 3.457 3.454 3.454 3.452 3.452 3.449 3.449 3.447 3.447 66 66 67 67 68 68 69 69 70 70 1.295 1.295 1.294 1.294 1.294 1.294 1.294 1.294 1.294 1.294 1.668 1.668 1.668 1.668 1.668 1.668 1.667 1.667 1.667 1.667 1.997 1.997 1.996 1.996 1.995 1.995 1.995 1.995 1.994 1.994 2.095 2.095 2.095 2.095 2.094 2.094 2.093 2.093 2.093 2.093 2.384 2.384 2.383 2.383 2.382 2.382 2.382 2.382 2.381 2.381 2.652 2.652 2.651 2.651 2.650 2.650 2.649 2.649 2.648 2.648 2.904 2.904 2.903 2.903 2.902 2.902 2.900 2.900 2.899 2.899 3.218 3.218 3.216 3.216 3.214 3.214 3.213 3.213 3.211 3.211 3.444 3.444 3.442 3.442 3.439 3.439 3.437 3.437 3.435 3.435 71 71 72 72 73 73 74 74 75 75 1.294 1.294 1.293 1.293 1.293 1.293 1.293 1.293 1.293 1.293 1.667 1.667 1.666 1.666 1.666 1.666 1.666 1.666 1.665 1.665 1.994 1.994 1.993 1.993 1.993 1.993 1.993 1.993 1.992 1.992 2.092 2.092 2.092 2.092 2.091 2.091 2.091 2.091 2.090 2.090 2.380 2.380 2.379 2.379 2.379 2.379 2.378 2.378 2.377 2.377 2.647 2.647 2.646 2.646 2.645 2.645 2.644 2.644 2.643 2.643 2.897 2.897 2.896 2.896 2.895 2.895 2.894 2.894 2.892 2.892 3.209 3.209 3.207 3.207 3.206 3.206 3.204 3.204 3.202 3.202 3.433 3.433 3.431 3.431 3.429 3.429 3.427 3.427 3.425 3.425 76 76 77 77 78 78 79 79 80 80 1.293 1.293 1.293 1.293 1.292 1.292 1.292 1.292 1.292 1.292 1.665 1.665 1.665 1.665 1.665 1.665 1.664 1.664 1.664 1.664 1.992 1.992 1.991 1.991 1.991 1.991 1.990 1.990 1.990 1.990 2.090 2.090 2.089 2.089 2.089 2.089 2.088 2.088 2.088 2.088 2.376 2.376 2.376 2.376 2.375 2.375 2.374 2.374 2.374 2.374 2.642 2.642 2.641 2.641 2.640 2.640 2.639 2.639 2.639 2.639 2.891 2.891 2.890 2.890 2.889 2.889 2.888 2.888 2.887 2.887 3.201 3.201 3.199 3.199 3.198 3.198 3.197 3.197 3.195 3.195 3.423 3.423 3.421 3.421 3.420 3.420 3.418 3.418 3.416 3.416 81 81 82 82 83 83 84 1.292 1.292 1.292 1.292 1.292 1.292 1.292 1.664 1.664 1.664 1.664 1.663 1.663 1.663 1.990 1.990 1.989 1.989 1.989 1.989 1.989 2.087 2.087 2.087 2.087 2.087 2.087 2.086 2.373 2.373 2.373 2.373 2.372 2.372 2.372 2.638 2.638 2.637 2.637 2.636 2.636 2.636 2.886 2.886 2.885 2.885 2.884 2.884 2.883 3.194 3.415 3.194 3.415 3.193 3.413 3.193 3.413 MODELLI E METODI 3.191 3.412 3.191 3.412 3.190PER L’AUTOMAZIONE 3.410 Gradi Gradi di di libertà libertà 51 51 52 52 53 53 54 54 55 55 0.1 0.1 1.298 1.298 1.298 1.298 1.298 1.298 1.297 1.297 1.297 1.297 0.05 0.05 1.675 1.675 1.675 1.675 1.674 1.674 1.674 1.674 1.673 1.673 56 56 57 57 58 58 59 59 60 60 1.297 1.297 1.297 1.297 1.296 1.296 1.296 1.296 1.296 1.296 61 61 62 62 63 63 64 64 65 65 SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI 46 75 76 77 Tavola della 78 79 di Gradi 80 libertà 1.293 1.665 1.992 2.090 2.377 2.643 2.892 3.202 3.425 2.642 2.641 2.640 2.639 2.639 0.005 2.891 2.890 2.889 2.888 2.887 0.0025 3.201 3.199 3.198 3.197 3.195 0.001 3.423 3.421 3.420 3.418 3.416 0.0005 DISTRIBUZIONE “T” DI STUDENT – TABELLE 1.293 1.293 distribuzione 1.292 1.292 1.292 0.1 1.665 1.992 2.090 2.376 2.376 T1.665 di Student1.991 (continua)2.089 1.665 1.991 2.089 2.375 Area nella coda di destra 1.664 1.990 2.088 2.374 1.664 1.990 2.088 2.374 0.05 0.025 0.02 0.01 51 81 52 82 53 83 54 84 55 85 1.298 1.292 1.298 1.292 1.298 1.292 1.297 1.292 1.297 1.292 1.675 1.664 1.675 1.664 1.674 1.663 1.674 1.663 1.673 1.663 2.008 1.990 2.007 1.989 2.006 1.989 2.005 1.989 2.004 1.988 2.108 2.087 2.107 2.087 2.106 2.087 2.105 2.086 2.104 2.086 2.402 2.373 2.400 2.373 2.399 2.372 2.397 2.372 2.396 2.371 2.676 2.638 2.674 2.637 2.672 2.636 2.670 2.636 2.668 2.635 2.934 2.886 2.932 2.885 2.929 2.884 2.927 2.883 2.925 2.882 3.258 3.194 3.255 3.193 3.251 3.191 3.248 3.190 3.245 3.189 3.492 3.415 3.488 3.413 3.484 3.412 3.480 3.410 3.476 3.409 56 86 57 87 58 88 59 89 60 90 1.297 1.291 1.297 1.291 1.296 1.291 1.296 1.291 1.296 1.291 1.673 1.663 1.672 1.663 1.672 1.662 1.671 1.662 1.671 1.662 2.003 1.988 2.002 1.988 2.002 1.987 2.001 1.987 2.000 1.987 2.103 2.085 2.102 2.085 2.101 2.085 2.100 2.084 2.099 2.084 2.395 2.370 2.394 2.370 2.392 2.369 2.391 2.369 2.390 2.368 2.667 2.634 2.665 2.634 2.663 2.633 2.662 2.632 2.660 2.632 2.923 2.881 2.920 2.880 2.918 2.880 2.916 2.879 2.915 2.878 3.242 3.188 3.239 3.187 3.237 3.185 3.234 3.184 3.232 3.183 3.473 3.407 3.469 3.406 3.466 3.405 3.463 3.403 3.460 3.402 61 91 62 92 63 93 64 94 65 95 1.296 1.291 1.295 1.291 1.295 1.291 1.295 1.291 1.295 1.291 1.670 1.662 1.670 1.662 1.669 1.661 1.669 1.661 1.669 1.661 2.000 1.986 1.999 1.986 1.998 1.986 1.998 1.986 1.997 1.985 2.099 2.084 2.098 2.083 2.097 2.083 2.096 2.083 2.096 2.082 2.389 2.368 2.388 2.368 2.387 2.367 2.386 2.367 2.385 2.366 2.659 2.631 2.657 2.630 2.656 2.630 2.655 2.629 2.654 2.629 2.913 2.877 2.911 2.876 2.909 2.876 2.908 2.875 2.906 2.874 3.229 3.182 3.227 3.181 3.225 3.180 3.223 3.179 3.220 3.178 3.457 3.401 3.454 3.399 3.452 3.398 3.449 3.397 3.447 3.396 66 96 67 97 68 98 69 99 70 100 1.295 1.290 1.294 1.290 1.294 1.290 1.294 1.290 1.294 1.290 1.668 1.661 1.668 1.661 1.668 1.661 1.667 1.660 1.667 1.660 1.997 1.985 1.996 1.985 1.995 1.984 1.995 1.984 1.994 1.984 2.095 2.082 2.095 2.082 2.094 2.081 2.093 2.081 2.093 2.081 2.384 2.366 2.383 2.365 2.382 2.365 2.382 2.365 2.381 2.364 2.652 2.628 2.651 2.627 2.650 2.627 2.649 2.626 2.648 2.626 2.904 2.873 2.903 2.873 2.902 2.872 2.900 2.871 2.899 2.871 3.218 3.177 3.216 3.176 3.214 3.176 3.213 3.175 3.211 3.174 3.444 3.395 3.442 3.394 3.439 3.393 3.437 3.391 3.435 3.390 71 101 72 102 73 103 74 104 75 105 1.294 1.290 1.293 1.290 1.293 1.290 1.293 1.290 1.293 1.290 1.667 1.660 1.666 1.660 1.666 1.660 1.666 1.660 1.665 1.659 1.994 1.984 1.993 1.983 1.993 1.983 1.993 1.983 1.992 1.983 2.092 2.081 2.092 2.080 2.091 2.080 2.091 2.080 2.090 2.080 2.380 2.364 2.379 2.363 2.379 2.363 2.378 2.363 2.377 2.362 2.647 2.625 2.646 2.625 2.645 2.624 2.644 2.624 2.643 2.623 2.897 2.870 2.896 2.869 2.895 2.869 2.894 2.868 2.892 2.868 3.209 3.173 3.207 3.172 3.206 3.171 3.204 3.170 3.202 3.170 3.433 3.389 3.431 3.389 3.429 3.388 3.427 3.387 3.425 3.386 76 106 77 107 78 108 79 109 80 110 1.293 1.290 1.293 1.290 1.292 1.289 1.292 1.289 1.292 1.289 1.665 1.659 1.665 1.659 1.665 1.659 1.664 1.659 1.664 1.659 1.992 1.983 1.991 1.982 1.991 1.982 1.990 1.982 1.990 1.982 2.090 2.079 2.089 2.079 2.089 2.079 2.088 2.079 2.088 2.078 2.376 2.362 2.376 2.362 2.375 2.361 2.374 2.361 2.374 2.361 2.642 2.623 2.641 2.623 2.640 2.622 2.639 2.622 2.639 2.621 2.891 2.867 2.890 2.866 2.889 2.866 2.888 2.865 2.887 2.865 3.201 3.169 3.199 3.168 3.198 3.167 3.197 3.167 3.195 3.166 3.423 3.385 3.421 3.384 3.420 3.383 3.418 3.382 3.416 3.381 81 30000 82 83 84 85 1.292 1.282 1.292 1.292 1.292 1.292 1.664 1.645 1.664 1.663 1.663 1.663 1.990 1.960 1.989 1.989 1.989 1.988 2.087 2.054 2.087 2.087 2.086 2.086 2.373 2.326 2.373 2.372 2.372 2.371 2.638 2.576 2.637 2.636 2.636 2.635 2.886 2.807 2.885 2.884 2.883 2.882 3.194 3.415 3.091 3.291 3.193 3.413 3.191 3.412 E METODI 3.190 MODELLI 3.410 3.189PER L’AUTOMAZIONE 3.409 SIMULAZIONE AD EVENTI DISCRETI 47