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Determinazione dell`utile fiscale: variazioni …
Determinazione dell’utile fiscale Modello Unico Società di Capitali UNICO SC 2012 Dott. Simone Baronti Firenze, 11.05.2012 Programma • Aspetti generali del modello Unico SC 2012 • Quadro RF: Reddito d’impresa – – – – – Variazioni più comuni Prospetto delle plusvalenze e sopravvenienze Prospetto degli interessi passivi indeducibili Prospetto delle società di comodo Prospetto delle riserve • Quadro RN: determinazione dell’imposta • Quadro RS: Prospetti vari – Perdite d’impresa non compensate – A.C.E. (Deduzione per capitale investito proprio) • Quadro TN: regime della tassazione per trasparenza • Quadro RU: disciplina generale ed esempi di crediti d’imposta Unico 2012 - Società di capitali • Modello unificato delle dichiarazioni utilizzato per presentare le dichiarazioni fiscali: – Redditi – Iva (anche autonomamente) • Non sono comprese le dichiarazioni 770 e Irap Composizione • Si compone di due modelli a seconda del loro utilizzo: – Dichiarazione dei redditi (quadri contrassegnati prevalentemente dalla lettera “R”) – Dichiarazione annuale Iva (quadri contrassegnati dalla lettera “V”) – I contribuenti cui si applicano gli Studi di settore, Parametri o Indicatori di normalità economica sono tenuti a presentare l’ulteriore modello per la comunicazione di tali dati Soggetti tenuti alla presentazione del modello • • • • S.p.A. S.a.p.A. S.r.l. Soc.Cooperative – Cooperative che hanno acquisito la qualifica di Onlus – Cooperative sociali • Soc. di mutua assicurazione • Società Europee • Società Cooperative Europee residenti • Enti Commerciali (enti pubblici e privati diversi dalle società) • Trust che hanno per oggetto esclusivo l’esercizio di attività commerciale • Società di ogni tipo (tranne società semplici e ad esse equiparate) • Enti commerciali non residenti che hanno esercitato attività nel territorio dello Stato mediante stabile organizzazione Periodo d’imposta • UNICO SC 2012 deve essere utilizzato per dichiarare i redditi relativi al periodo d’imposta in corso alla data del 31/12/2011. • L’obbligo di presentazione unificata è previsto per i contribuenti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare. • Per i soggetti con periodo d’imposta chiuso anteriormente al 31/12/2011: – Dichiarazione dei redditi presentata in forma non unificata con modello Unico 2011. – Dichiarazione Iva presentata con modello Iva 2012, relativamente all’anno 2011. – Dichiarazione sostituti d’imposta ed intermediari presentate con modello 770/2012, relativamente all’anno 2011. Modalità di presentazione • In base al D.P.R. 322/98 tutti i soggetti Ires sono obbligati a presentare tale modello unicamente in via telematica. • Sono obbligati alla trasmissione in via telematica anche: – Intermediari abilitati – Curatori fallimentari e Commissari liquidatori Le dichiarazione inviate tramite ufficio postale sono da ritenersi non redatte in conformità al modello approvato e si rende applicabile la sanzione da € 258 a € 2.065. Modalità di presentazione • Diretta: i soggetti che predispongono la propria dichiarazione possono decidere di trasmetterla senza avvalersi di un intermediario abilitato (mediante Fisconline o Entratel) • Tramite intermediario abilitato: – Soggetti incaricati: • iscritti negli albi dei dottori commercialisti, ragionieri e periti commerciali, consulenti del lavoro • Associazioni sindacali • Centri di assistenza fiscale • Società appartenenti a gruppi: da uno o più soggetti appartenenti al gruppo (almeno una società o ente obbligato alla presentazione) Intermediario abilitato • Obblighi: – Rilasciare l’impegno a presentare la dichiarazione – Effettuare la trasmissione entro i termini previsti – Rilasciare l’originale della dichiarazione, entro 30 giorni dal termine previsto per la presentazione della dichiarazione e la copia della comunicazione di avvenuto ricevimento – Conservare copia delle dichiarazioni trasmesse. • Responsabilità: – In caso di tardiva od omessa trasmissione: • Sanzione amministrativa da € 516 a € 5.164 (è consentito il Ravvedimento) – Revoca dell’abilitazione per gravi o reiterate irregolarità Termini di presentazione • Entro l’ultimo giorno del 9° mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta La dichiarazione si considera presentata nel giorno in cui è conclusa la ricezione dei dati da parte dell’A.d.E. Periodo imposta coincidente con anno solare 90 giorni 31/12/2011 Il termine per la presentazione della dichiarazione scade il 01/10 (poiché il 30/09 cade di domenica) 01/10/2012 Dichiarazioni presentate tra il 02/10 ed il 30/12 sono valide, salvo l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge 30/12/2012 Dichiarazioni presentate oltre il 30/12 sono considerate omesse, ma costituiscono titolo per la riscossione delle imposte. Sanzioni Dichiarazione Scaduti i termini per presentazione TARDIVA Entro 90 gg Senza omesso versamento di imposte TARDIVA Omesso versamento imposte OMESSA Senza omesso versamento imposte OMESSA Omesso versamento imposte Entro 90 gg Sanzione AMMINISTRATIVA Sanzione PENALE Da € 258 a 1.032 (aumentabile fino al doppio per soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili) Da € 258 a 1.032 30% su imposte non versate - - Da € 258 a 1.032 Oltre 90 gg Oltre 90 gg (aumentabile fino al doppio per soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili) Da 120% a 240% su imposte da versare Da 1 a 3 anni se l’imposta evasa è maggiore di € 77.468,53 Sottoscrizione • La dichiarazione deve essere firmata a pena di nullità da: – Rappresentante legale – In mancanza, da chi ne ha l’amministrazione di fatto La nullità può essere sanata se il soggetto obbligato provvede a sottoscriverla entro 30 giorni dal ricevimento dell’invito da parte dell’ufficio delle entrate La dichiarazione deve essere sottoscritta anche dai soggetti che sottoscrivono la relazione di revisione, ossia dall'intero collegio sindacale se è incaricato anche del controllo contabile, ovvero dal revisore iscritto nel Registro ministeriale o dal responsabile della revisione se trattasi di società di revisione iscritta. Sottoscrizione • Trasmissione telematica diretta – Sottoscrizione apposta sulla copia conservata dal dichiarante • Trasmissione telematica mediante intermediario abilitato – Sottoscrizione apposta sulla copia conservata dall’intermediario Invio della dichiarazione • Dopo aver creato il file contenente la dichiarazione l’intermediario procede ad “autenticarlo” mediante software • Successivamente si provvede ad inviare la dichiarazione • Situazioni anomale: – File scartato: le dichiarazioni contenute nel file sono state scartate È necessario ritrasmettere per intero il file – Dichiarazione scartata: siamo in presenza di errori gravi È necessario rimuovere l’errore, predisporre un nuovo file contenente le sole dichiarazioni interessate e ripetere l’invio Invio della dichiarazione • Dichiarazione con dati inesatti o incompleti: Devono contenere anche i dati già dichiarati Operazione eseguibile solo da chi ha effettuato la trasmissione – Se rientriamo nei termini presentare dichiarazione correttiva – Se i termini sono scaduti presentare dichiarazione integrativa • Errori non sanabili (ex: dichiarazioni relative ad un dichiarante che contiene i dati di un soggetto diverso) Si deve procedere ad annullare la dichiarazione Principali novità per il periodo d’imposta 2011 • Modifica della disciplina di deducibilità delle perdite pregresse (D.L. 98/2011) • Aiuto alla crescita economica (A.C.E.-D.L. 201/2011) FRONTESPIZIO Tipo di dichiarazione Barrare la casella REDDITI e: • IVA: se viene presentato anche tale modello • Quadro VO: se comunicate opzioni o revoche IVA • Quadro AC: per gli amministratori di condominio • Studi settore/Parametri/Ine: in base all’attività • Addizionale Ires: per contribuenti soggetti ad addizionale (Robin Hood Tax) Tipo di dichiarazione Barrare: • Consolidato: se esercitata l’opzione per il Consolidato • Trasparenza: se esercitata l’opzione per la trasparenza Inserire nella casella Trust il: • Codice 1: se “trust opaco” • Codice 2: se “trust trasparente” • Codice 3: se “trust misto” Tipo di dichiarazione • Correttiva nei termini: se la dichiarazione viene ripresentata entro i termini ordinari • Integrativa a favore: se viene ripresentata oltre i termini ordinari e l’errore rilevato comporta un minor reddito del dichiarante • Integrativa: l’errore rilevato non comporta modifica del reddito • Integrativa (art.2, c.8-ter, DPR.322/98): per modificare l’originaria richiesta di rimborso (da presentare entro 120 gg. dalla scadenza del termine ordinario) Eventi eccezionali • Eventi eccezionali: barrare se il dichiarante fruisce di agevolazioni fiscali per calamità naturali od altri eventi eccezionali (ad es. vittime di richieste estorsive ed usura, alluvionati del Veneto, domicilio fiscale a Lampedusa, soggetti interessati dalle eccezionali avversità atmosferiche - La Spezia e Massa Carrara, …) Dati relativi alla società od ente • Indicare i dati relativi al soggetto dichiarante Altri dati • Grandi contribuenti: se il dichiarante ha un volume d’affari superiore a 10 milioni di euro • Canone Rai: inserire – Codice 1: se contribuente detiene uno o più apparecchi RADIO in esercizi pubblici in locali aperti al pubblico a scopo di lucro – Codice 2: se detiene apparecchi RADIOTELEVISIVI – Codice 3: se non detiene apparecchi • Onlus: inserire – Codice 1: se cooperative Onlus ( compilare anche il settore attività) – Codice 2: se cooperative sociali • Cessazione tassazione di gruppo: se è avvenuta nel corso del periodo d’imposta oggetto della presente dichiarazione Dati del rappresentante firmatario • Indicare i dati del rappresentante della società/ente che firma la dichiarazione * Il codice della carica deve essere riempito solo se diverso da quello della precedente dichiarazione Firma della dichiarazione • Firmata dal legale rappresentante della società Barrare se dichiarazione sottoscritta da organo incaricato del controllo contabile • Firmata da tutti i sottoscrittori della relazione di revisione: – – – – Codice 1: revisore contabile iscritto nel Registro Codice 2: responsabile della revisione Codice 3: senza firma, codice fiscale della società di Revisione Codice 4: Collegio sindacale con indicazione di ogni membro Impegno alla presentazione telematica • Spazio riservato all’intermediario: – Impegno a presentare in via telematica la dichiarazione: • codice 1: se predisposta dal contribuente • codice 2: se predisposta dall’intermediario Visto di conformità Certificazione tributaria • Visto di conformità: Codice fiscale e firma di chi rilascia il visto ( per credito Iva superiore ad euro 15.000) • Certificazione tributaria: se professionista ha rilasciato anche il visto di conformità Redditi – Quadro RF • RF1 Col.1: indicare il codice attività (Ateco2007) Col. 2: indicare causa di esclusione da Studi di settore Col. 3: indicare causa di esclusione da Parametri Col. 4: cause di inapplicabilità degli Studi di Settore Col. 5: causa di esclusione dall’applicazione degli Indicatori Redditi – Quadro RF • RF2: indicare l’ammontare dei componenti positivi rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di settore (indicati nel Quadro F degli Studi) • RF3: Deve essere barrata: - Col. 1: per soggetti che adottano i principi contabili internazionali - Col. 2: soggetti IAS che hanno deciso, unicamente ai fini fiscali, di mantenere il criterio LIFO per la valutazione delle rimanenze - Col. 3: soggetti IAS che si avvalgono della facoltà di valutare opere, forniture e servizi di durata ultrannuale in corso di esecuzione nell’esercizio di prima applicazione dei principi contabili internazionali, ai soli fini fiscali, al valore di costo. Risultato del conto economico • Indicare l’Utile in RF4 • ovvero la Perdita in RF5 Componenti positivi da Quadro EC • Vanno indicati gli ammortamenti, le maggiori plusvalenze e le minori minusvalenze e le sopravvenienze che concorrono a formare il reddito ai sensi dell’art. 109 c.4 lett. b) Tuir Redditi – Quadro RF Variazioni in aumento Plusvalenze e sopravvenienze • Plusvalenze: incremento del valore monetario dei beni diversi dai beni merce (ad esempio Automezzi, Macchinari,…) – Concorrono a formare il reddito se: • sono realizzate mediante cessione a titolo oneroso • mediante risarcimento anche assicurativo per la perdita o danneggiamento dei beni • se beni assegnati ai soci o destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa – Determinazione: confronto tra: valore di cessione (al netto oneri accessori di diretta imputazione) o valore normale se i beni sono destinati ai soci o a finalità estranee all’esercizio dell’impresa e valore di acquisizione (al netto dell’ammortamento effettuato) Concorrono a formare il reddito anche le plusvalenze delle aziende • Sopravvenienze attive: ricavi o altri proventi conseguiti a fronte di spese, perdite o oneri dedotti o di passività iscritte in bilancio in precedenti esercizi e i ricavi o altri proventi conseguiti per ammontare superiore a quello che ha concorso a formare il reddito in precedenti esercizi, nonché la sopravvenuta insussistenza di spese, perdite od oneri dedotti o di passività iscritte in bilancio in precedenti esercizi Plusvalenze e sopravvenienze • Concorrenza alla formazione del reddito: – per l’intero ammontare nell’esercizio in cui si sono formate – nell’esercizio stesso ed al massimo entro il quarto successivo in quote costanti Requisiti: i beni, devono essere stati posseduti per un periodo non inferiore a 3 anni le immobilizzazioni finanziarie, devono essere iscritte come tali negli ultimi 3 bilanci Contributi • in Conto Esercizio (art.85 Tuir): contributi o sovvenzioni erogate da Stato o altri enti pubblici con lo scopo: di integrare i ricavi d’esercizio di coprire determinati costi Esempi: – Sgravi di oneri sociali – Sovvenzioni a favore di concessionari di servizi pubblici di trasporto – Corrisposti per corsi di formazione, aggiornamento e riqualifica del personale Contributi • in Conto Impianti: – Ottenuti per l’acquisizione o realizzazione di uno specifico investimento Concorrono a formare il reddito in relazione al processo di ammortamento del cespite cui è riferito • in Conto Capitale: – Ottenuti genericamente senza una finalità specifica Concorrono a formare il reddito in quote costanti su un massimo di 5 esercizi Plusvalenze e sopravvenienze • RF7 - Variazione in aumento – Colonna 1: indicare la quota parte di competenza dell’esercizio della plusvalenza – Colonna 2: indicare l’importo di colonna 1 aumentato della quota dell’esercizio delle sopravvenienze • RF34 - Variazione in diminuzione – Indicare la variazione in diminuzione per l’intero ammontare del contributo incassato Prospetto “Plusvalenze e sopravvenienze attive” RF66 Colonna 1: riportare l’importo totale della plusvalenza da riportare Colonna 2: indicare l’importo totale della sopravvenienza da riportare Prospetto “Plusvalenze e sopravvenienze attive” RF67 Colonna 1: quota parte dell’importo della plusvalenza da riportare annualmente Colonna 2: quota parte della sopravvenienza da riportare annualmente Contributi o liberalità • RF8 - Variazione in aumento – Indicare la quota costante del contributo/liberalità da imputare a reddito nell’esercizio • RF35 - Variazione in diminuzione – Indicare la variazione in diminuzione per l’intero ammontare del contributo incassato Prospetto “Plusvalenze e sopravvenienze attive” RF68 Importo totale del contributo/liberalità costituenti sopravvenienze attive RF69 Quota costante da riportare annualmente Beni Immobili • I terreni ed i fabbricati che NON sono: – beni strumentali destinati all’impresa, – beni alla cui produzione/scambio è diretta l’attività d’impresa concorrono alla formazione del reddito secondo le risultanze catastali Terreni e fabbricati Terreni: Indicare la rendita catastale rivalutata del – 80% per il reddito dominicale – 70% per il reddito agrario Fabbricati: Indicare la rendita catastale rivalutata del 5% Fabbricati concessi in locazione • Indicare il valore maggiore tra: – Rendita catastale rivalutata del 5% – Canone di locazione ridotto delle spese di manutenzione ordinaria sostenute (nel limite del 15%) Spese ed altri componenti negativi degli immobili • Indicare i costi di manutenzione ordinaria relativa agli immobili suddetti Costi e spese: • Manutenzione • Pulizia • Amministrazione Esempio Rendita rivalutata € 3.000 Canone locazione € 15.000 - € 2.250 deduzione 15% spese € 12.750 Spese manutenzione Variazione in aumento Variazione in diminuzione € 2.500 (importo superiore alla rendita) Fabbricati strumentali • Sono quelli che possono essere utilizzati per lo svolgimento dell’attività d’impresa • Spese e costi sono interamente deducibili (nei limiti delle spese di manutenzione e riparazione) • Dal 2006 è stato fatto divieto di ammortizzare fiscalmente il costo del terreno sul quale insiste il fabbricato strumentale Fabbricati strumentali Divieto di ammortizzare fiscalmente il costo del terreno su cui insiste il fabbricato Acquisto autonomo dell’area – Il valore dell’area è costituito dal costo di acquisto Acquisto dell’area unitamente al fabbricato – Il valore del terreno è determinato in via forfetaria dal maggior valore tra quello iscritto in bilancio e: • 20% del costo dell’immobile • 30% per i fabbricati industriali (destinati alla produzione o trasformazione di beni)del costo dell’immobile Scorporare il valore del terreno ed applicare l’aliquota d’ammortamento prevista solo sul valore del fabbricato Esempio Fabbricato commerciale – Acquistato nel 2005: € 480.000 – Costi capitalizzati: € 20.000 – Costo totale in bilancio: € 500.000 • Valore terreno: € 500.000 x 20%= € 100.000 • Costo fabbricato ammortizzabile: € 500.000 – 100.000 = 400.000 € • Ammortamento in bilancio: 500.000 x 3%= 15.000 • Ammortamento deducibile: 400.000 x 3%= 12.000 Variazione in aumento da indicare in RF22= € 3.000 Rivalutazione – D.L. 185/2008 • Rivalutazione unicamente civilistica: il maggior ammortamento è indeducibile • Rivalutazione con valenza fiscale: maggiori valori riconosciuti ai fini dell’ammortamento solo a partire dal 2013 L’ammortamento indeducibile corrisponde alla differenza tra l’ammortamento effettuato a valori rivalutati e quello a valori non rivalutati Ammortamento beni immateriali Ammortizzabili in quote costanti nell’esercizio per una determinata frazione del costo: • Software: 1/3 • Marchi: 1/18 • Avviamento: 1/18 • Altri diritti iscritti nell’attivo del bilancio: in base alla durata di utilizzazione la quota che eccede tale importo è fiscalmente indeducibile nell’esercizio Ricavi non annotati • Colonna 1: Adeguamento a ricavi determinati in base a parametri e studi di settore, coi quali il contribuente intende adeguarsi senza l’applicazione delle sanzioni • Colonna 2: per l’adeguamento a studi “vecchi” che comportano l’indicazione di ricavi superiori al 10% di quelli indicati, deve essere indicato l’importo della maggiorazione 3% di tale differenza • Colonna 3: indicare l’ammontare dei ricavi non annotati nelle scritture contabili • L’adeguamento agli studi di settore deve essere indicato nell’apposito rigo RS104 Rimanenze • Criterio generale di valutazione delle rimanenze è il LIFO a scatti annuale • L’impresa è comunque libera di adottare il criterio che ritiene più idoneo • Se viene utilizzato un criterio diverso da quelli proposti dagli articoli del Tuir, il valore delle rimanenze non deve comunque scendere al di sotto del valore calcolato con tali metodi Si dovrà provvedere ad inserire una variazione in aumento nel rigo RF14 per: – L’importo delle rimanenze, se queste non sono state imputate a C.E. – La differenza, nel caso di imputazione di importi inferiori a quelli determinati in base agli articoli del Tuir Compensi amministratori non corrisposti • A norma dell’art. 95 c.5 Tuir, i compensi degli amministratori sono deducibili per CASSA Effettuare variazione in aumento nel rigo RF15 per gli importi non corrisposti Principio di cassa allargata: si applica ai compensi degli amministratori che rientrano nell’ambito dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa Sono deducibili nel periodo d’imposta 2011 gli importi corrisposti entro il 12 gennaio 2012 Interessi passivi indeducibili • Colonna 1: Interessi passivi indeducibili (Art. 96 Tuir) da “prospetto interessi passivi” • Colonna 2: Inserire anche altri interessi passivi indeducibili – Ad esempio: Interessi di mora indeducibili in quanto non ancora corrisposti (Art. 109 c.7 Tuir), interessi per liquidazione trimestrale Iva, … Prospetto interessi passivi non deducibili • Interessi da considerare: – Interessi passivi su c/c e finanziamenti – Commissioni su accordato/Disponibilità creditizia – Interessi impliciti nei contratti di leasing • Interessi che non vi rientrano: – Interessi su noleggio cassetta di sicurezza – Servizi per pagamento di utenze – Spese istruttoria finanziamenti – Interessi capitalizzati civilisticamente – Interessi passivi su finanziamenti garantiti da ipoteca per l’acquisizione di immobili/patrimonio locati Interessi passivi deducibili RF118 • Col. 1: indicare gli interessi passivi dell’esercizio • Col. 2: indicare gli interessi passivi indeducibili riportati da esercizi precedenti • Col. 3: indicare gli interessi attivi dell’esercizio • Col. 4: indicare il minor valore tra la somma delle colonne 1 e 2 e colonna 3 • Col. 5: indicare la parte di interessi passivi eccedente gli interessi attivi Risultato Operativo Lordo RF119 Calcolo del ROL: il suo valore corrisponde alla differenza tra la voce A e la voce B del C.E. ROL rettificato: corrisponde al ROL detto innanzi, aumentato di: – Ammortamenti – Canoni di leasing • Col. 1: indicare l’eccedenza di ROL riportata dall’esercizio precedente (Rigo RF 120 UnicoSC2011) • Col. 2: indicare l’importo del ROL rettificato • Col. 3: indicare la quota degli interessi passivi deducibili nei limiti del 30% del ROL pregresso e di quello del corrente esercizio Eccedenza ROL riportabile RF120 In caso di eccedenza di Rol indicare: • Col. 1: la parte di ROL eccedente non trasferibile al consolidato • Col. 2: la parte di ROL eccedente trasferita al consolidato • Col. 3: il ROL eccedente riportabile all’esercizio successivo la parte utilizzabile nell’esercizio e non sfruttata non può essere riportata in avanti • Col. 4: indicare la quota di ROL eccedente riportabile dalle società in regime di “Robin Tax” Interessi passivi non deducibili riportabili RF121 Indicare la quota di interessi passivi indeducibili in: • Col. 1: se non trasferiti al consolidato • Col. 2: se trasferiti al consolidato • Col. 3: l’importo degli interessi passivi indeducibili riportabili all’esercizio successivo Interessi passivi non deducibili riportabili RF122 Indicare l’ulteriore quota di interessi passivi deducibili a seguito dell’utilizzo dell’eccedenza di ROL riportata dal periodo d’imposta precedente (RF120 col.3 UnicoSC2011) per la determinazione dell’addizionale Ires (Robin Tax) Esempio Interessi attivi Interessi passivi Interessi passivi indeducibili riportabili 7.000 12.000 4.000 Rol rettificato 25.000 30% del Rol 7.500 Rol riportato da Unico 2011 5.000 Imposte indeducibili o non pagate • Rif.: Art. 99 c.1 Tuir – Imposte sui redditi – Imposte per le quali è prevista la rivalsa anche facoltativa Esempi: – – – – ICI Imposta sostitutiva sulle rivalutazioni Ires Irap (deducibilità 10% va indicata nel rigo RF54 – codice 12) Deducibilità IRAP • È deducibile il 10% dell’Irap versata nel periodo (saldo + acconti) – Rilevano i versamenti effettuati nel periodo d’imposta (se l’imposta dovuta per il 2011 è inferiore agli acconti versati, il 10% si calcola sull’imposta) – La società deve aver sostenuto nell’esercizio almeno uno dei seguenti costi: • Lavoro dipendente • Interessi passivi Esempio Deduzione IRAP • Versamento saldo 2010 in data 16/06/2011= € 2.000 • I° acconto 2011 in data 16/06/2011= € 1.500 • II° acconto 2011 non versato – Costi per lavoro dipendente= € 10.000 – Interessi passivi= € 0 • Totale Irap versata esercizio 2011= € 3.500 • Irap dovuta anno 2011= € 4.000 • Deducibilità: 3.500 x 10%= € 350 Variazione in diminuzione da indicare nel rigo RF54 codice 12= € 350 Oneri utilità sociale RF18 Col. 1: • Erogazioni liberali ex art. 100 c.2 Tuir – Non devono essere indicate le seguenti erogazioni liberali: • Lettera f) se importo < € 2.065,83 • Lettera h) se importo < € 2.065,83 o al 2% del reddito • Lettera l) se importo < € 1.549,37 o al 2% del reddito Col. 2: somma di colonna1 e: • Spese relative ad opere o servizi utilizzabili dalla generalità dei dipendenti o categorie di dipendenti volontariamente sostenute per specifiche finalità di educazione, istruzione, assistenza per la parte eccedente il 5‰ dell’importo delle prestazioni lav.dip. • Spese relative a lav.dip. assunti a tempo indeterminato per prestazione servizi erogati ad Onlus (per la parte eccedente 5 ‰) Erogazioni liberali • La variazione in diminuzione relativa all’importo deducibile deve essere indicata nel rigo RF60 Mezzi di trasporto • Rif.: Art. 164 Tuir – Mezzi: • aerei da turismo; • navi ed imbarcazioni da diporto; • autovetture ed autocaravan (D.Lgs. 285/92 lett. a) ed m) ); • ciclomotori e motocicli Costi limitatamente deducibili • • • • Assicurazione Carburante Manutenzione e riparazione Pedaggi autostradali Limiti deducibilità • Interamente deducibili: • Se utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa • Deducibili nella misura del 40%: • Se utilizzati ad uso promiscuo • Se utilizzati da professionisti (limitatamente ad un unico mezzo) Ammortamento – Locazione Costo Acquisto Autovetture Autocaravan Costo Locazione € 18.075,99 € 3.615,00 Motocicli € 4.131,66 € 774,69 Ciclomotori € 2.065,83 € 413,17 Eccezioni • Agenti e rappresentanti: – Spese deducibili nella misura dell’80% – Limite importo per autovetture elevato ad € 25.822,84 • Veicoli in uso promiscuo a dipendenti: – Spese deducibili nella misura del 90% se concessi per la maggior parte del periodo d’imposta la metà + 1 dei giorni che costituiscono il periodo d’imposta del datore di lavoro Esempio Società commerciale • Acquisto automezzo amministratore: € 25.000 Limite deducibilità: € 18.076 Aliquota ammortamento: 25% (12,5% 1°anno) Amm.to civilistico= 25.000 x 12,5%= 3.125 Amm.to fiscale= 18.076 x 12,5%= 2.260 x 40%= 904 Variazione in aumento RF19= 2.221 (3.125 – 904) Esempio Società commerciale Costo – Deducibile 40% Assicurazione Importo Importo deducibile Variazione in aumento 1.000 400 600 Carburante 600 240 360 Pedaggi 150 60 90 3.125 904 2.221 Ammortamento Totale 3.271 Svalutazioni e minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite non deducibili • • Col. 2: indicare le svalutazioni, minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite non deducibili in base art. 94 e 101 Tuir Col. 1: indicare le minusvalenze Sono deducibili se derivano da: • Cessione a titolo oneroso di beni • Risarcimento per danneggiamento o perdita di beni diversi da quelli che danno ricavo • Da cessione a titolo oneroso di azienda Sono indeducibili se derivano da: – Destinazione di beni a finalità estranee all’esercizio dell’impresa – Spese od oneri che non hanno concorso a formare il reddito in esercizi precedenti Partecipazioni esenti (art. 87) • Realizzate su azioni o quote di partecipazioni in società ed enti con i seguenti requisiti: a) Ininterrotto possesso dal 1° giorno del 12° mese antecedente la cessione b) Classificazione tra le immobilizzazioni finanziarie fin dall’acquisto c) Residenza fiscale della società in stato o territorio che consente un adeguato scambio di informazioni (art. 168) d) Esercizio da parte della partecipata di attività commerciale Partecipazioni esenti • Se viene realizzata una minusvalenza questa deve essere indicata nel rigo RF21 • Se viene realizzata una plusvalenza questa deve essere indicata nel rigo RF46 Concorre alla formazione del reddito nella misura del 5% Esempio • La società X ha ceduto una partecipazione nella società Y ed ha realizzato una minusvalenza di € 20.000 Sia la partecipazione in Y che in Z presentavano i requisiti previsti dall’art.87 • La società ha ceduto anche una partecipazione nella società Z realizzando una plusvalenza di € 100.000 Spese di rappresentanza • Caratteristiche: spese sostenute per erogazione di beni e servizi • A titolo gratuito • Effettuate con finalità promozionali/pubbliche relazioni • Che siano ragionevoli in funzione degli obiettivi di natura economica Esempi: – Spese per viaggi turistici con svolgimento di attività promozionali – Spese per feste/ricevimenti in occasione di ricorrenze aziendali • Plafond di deducibilità: le spese sono deducibili in base a delle percentuali applicate sui ricavi – Imprese di nuova costituzione: le spese sostenute anteriormente al conseguimento dei primi ricavi sono deducibili dal reddito dello stesso periodo d’imposta e nel successivo, nei limiti del plafond di quegli anni in tal caso riportare l’importo nel rigo RS101 • Sono interamente deducibile le spese per beni gratuitamente distribuite di valore unitario non superiore € 50 Plafond deducibilità Limite quantitativo di congruità: • Le spese di rappresentanza deducibili nel periodo d’imposta di sostenimento sono commisurate all’ammontare dei ricavi e proventi della gestione caratteristica dell’impresa risultanti dalla dichiarazione dei redditi relativa allo stesso periodo in misura pari: – all’1,3 % dei ricavi e altri proventi fino a euro 10 milioni; – allo 0,5 % dei ricavi e altri proventi per la parte eccedente euro 10 milioni e fino a 50 milioni; – allo 0,1 % dei ricavi e altri proventi per la parte eccedente euro 50 milioni. Esempio • • Spese di rappresentanza: € 12.000 Ricavi dell’esercizio: € 900.000 1. Verificare inerenza: - Spese sostenute per viaggio turistico a favore di fornitori a titolo gratuito Verificata 2. Verificare congruità: – Limite deducibilità: 900.000 x 1,3%= 11.700 Non Verificata Spese alberghiere, somministrazione alimenti e bevande • Spese relative a prestazioni alberghiere e di somministrazione alimenti e bevande sono deducibili nella misura del 75% Devono rispettare il plafond di deducibilità se rientrano tra le spese di rappresentanza spese per ospitalità clienti non si configurano quali spese di rappresentanza e non devono quindi rispettare il plafond di deducibilità Se sostenute per dipendenti o collaboratori per trasferte effettuate fuori dal territorio comunale deducibili interamente Esempio • Spese per alberghi e ristoranti sostenute nel 2011 € 1.000 – di cui € 500 riferite a trasferte dipendenti – di cui € 500 qualificabili di rappresentanza • Ricavi € 1.000.000 Spese sostenute da dipendenti: deducibili 100% Spese residue: € 500 deducibili 500 x 75%= 375 Plafond deducibilità: 1.000.000 x 1,3%= 13.000 Inserire nel rigo RF24 le spese per alberghi e ristoranti diverse da quelle riferite ai dipendenti Inserire nel rigo RF43 l’ammontare deducibile delle spese che non si riferiscono ai dipendenti Rigo RF43 • Col. 1: il 75% delle spese di rappresentanza relative a prestazioni alberghiere e di somministrazione alimenti e bevande (non riferite a dipendenti) • Col. 2: ammontare delle spese di rappresentanza deducibili comprensive anche di colonna 1 e delle spese riportate sostenute in precedenti periodi d’imposta per le società di nuova costituzione • Col. 3: ammontare delle spese deducibili riportate da precedenti periodi d’imposta • Col. 4: ammontare di colonna 2, 3, quote di spese contabilizzate in precedenti esercizi rinviate a successivi periodi d’imposta e spese relative a prestazioni alberghiere e somministrazione alimenti e bevande non configurabili quali spese di rappresentanza Spese manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione eccedenti • Quota deducibile: – le spese sostenute su beni propri e non capitalizzate sono deducibili nel limite del 5% del costo complessivo dei beni materiali ammortizzabili quale risulta ad inizio esercizio (per i beni ceduti nel corso dell’esercizio la deduzione spetta in proporzione alla durata del possesso) – per le nuove società si applica sul valore dei beni a fine esercizio Non rientrano nel computo i canoni di manutenzione periodica e le spese su beni di terzi • Quota indeducibile: – Deducibile in quote costanti nei 5 esercizi successivi – Le quote delle eccedenze pregresse vanno nel rigo RF 54 col codice 6 (variazione in diminuzione) Spese manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione eccedenti • L’importo eccedente il 5% viene indicato nel rigo RF25 come variazione in aumento. • Nei 5 esercizi successivi, l’importo eccedente verrà indicato come variazione in diminuzione per quote costanti nel rigo RF54 codice 6 Esempio • La società ha: – Costo beni inizio esercizio € 100.000 – Spese manutenzione ordinaria € 7.000 – Spese di manutenzione ordinaria 2010 eccedenti per un totale di € 15.000 Quota deducibile spese sostenute 2011: 100.000 x 5%= 5.000 Quota deducibile spese sostenute 2010: 15.000 : 5= 3.000 Svalutazioni ed accantonamenti non deducibili • Col. 1: accantonamenti di quiescenza e previdenza imputato a C.E. eccedente la quota maturata nell’esercizio • Col. 2: eccedenza di svalutazione dei crediti imputato a C.E. rispetto allo 0,5% del valore nominale o di acquisizione • Col. 3: somma delle colonne precedenti più altri accantonamenti non deducibili (art. 107 Tuir). Ad esempio: – Manutenzione e revisione delle navi e degli aerei (oltre il 5% del costo di ciascuna nave/aereo). – Operazioni a premio (oltre il 30%) e concorsi a premio (oltre il 70%) dell’ammontare degli impegni assunti nell’esercizio. Esempio • La società ha: – – – – Crediti commerciali € 500.000 Fondo svalutazione crediti iniziale € 8.000 Accantonamento rischi su crediti € 3.000 Fondo svalutazione crediti finale € 11.000 Accantonamento deducibile: 500.000 x 0,5%= 2.500 Limite dell’ammontare complessivo del fondo per svalutazioni ed accantonamenti: 500.000 x 5%= 25.000 Spese ed altri componenti negativi (art. 109 c.5) • Costi deducibili se e nella misura in cui si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi o altri proventi che concorrono a formare il reddito o che non vi concorrono in quanto esclusi Esempi: Principio INERENZA: i componenti negativi devono trovarsi in rapporto di stretta correlazione con l’attività produttiva di ricavo imponibile e cioè in rapporto di causa-effetto – Tale principio è collegato non solo ai ricavi ma a tutta l’attività d’impresa sono deducibili anche spese ed oneri in proiezione futura (ex: spese promozionali) Differenze su cambi • Le attività e le passività in valuta ai fini fiscali rilevano solo al momento del loro effettivo realizzo la valutazione civilistica, al cambio in vigore alla data di chiusura dell’esercizio, non ha rilevanza fiscale nel rigo RF29 (RF51) vanno indicate le perdite (gli utili) su cambi imputate a C.E. derivanti da valutazioni civilistiche di crediti/debiti in valuta estera RF29 Differenze su cambi (art.110 c.3) xxxxxxxx RF51 Differenze su cambi (art.110 c.3) xxxxxxxx Spese ed altri componenti negativi operazioni con Paesi black list • Sono indeducibili le spese derivanti dalle operazioni effettuate con Paesi a fiscalità privilegiata salvo che il contribuente fornisca prova circa: – Effettivo svolgimento da parte dell’impresa estera di un’attività commerciale ovvero – Che le operazioni rispondono ad un effettivo interesse economico dell’impresa residente e Che le operazioni hanno avuto concreta attuazione • Vi rientrano anche i servizi resi da professionisti residenti in paesi a fiscalità privilegiata Esempio • La società ha sostenuto spese per operazioni effettuate con Emirati Arabi Uniti per € 20.000 • Il contribuente ritiene di poter dedurre interamente tali importi Variazione in aumento Variazione in diminuzione Applicazione Ias/Ifrs RF31 • • • Col. 3: ammontare complessivo di tutti i componenti positivi imputati direttamente a patrimonio e fiscalmente rilevanti in applicazione dei principi contabili internazionali Col. 1: componenti imputati a patrimonio derivanti dal cambiamento del criterio di valutazione dei beni fungibili Col. 2: componenti imputati a patrimonio derivanti dal cambiamento del criterio di valutazione delle opere, forniture e servizi di durata ultrannuale RF53 • Col. 2: ammontare complessivo di tutti i componenti negativi imputati direttamente a patrimonio da parte dei soggetti IAS • Col. 1: indicare i componenti imputati a patrimonio derivanti dal cambiamento dei criteri di valutazione dei beni fungibili Telefonia A norma dell’art.102 c.9 Tuir, sono deducibili nei limiti dell’80% relativamente ad apparecchiature terminali per servizi di comunicazione elettronica per uso pubblico: – – – – Quote ammortamento Canoni di locazione (anche finanziaria) Canoni di noleggio Spese impiego e manutenzione • Imprese di autotrasporto: integralmente deducibili gli oneri relativi ad impianti di telefonia di veicoli utilizzati per il trasporto di merci, limitatamente ad un solo apparecchio per ciascun veicolo. Telefonia Variazione in aumento Rigo variazione in aumento Codice Quote ammortamento 20% RF22 - Canoni locazione (anche finanziaria) 20% RF32 99 Canoni noleggio 20% RF32 99 Spese impiego e manutenzione 20% RF32 99 Costo Altre Variazioni • Altre variazioni in aumento diverse dalle precedenti: – Codice 1: quota deducibile 5% dividendi di esercizi precedenti ed incassati nel periodo d’imposta oggetto della dichiarazione – Codice 2: l’ammontare dell’incentivo fiscale ricevuto in seguito all’applicazione della Tremonti ter, se alcuni beni oggetto di tale agevolazione fiscale sono stati alienati prima del secondo periodo d’imposta successivo a quello dell’acquisto – Codice 3: ammontare delle eccedenze di spesa per vitto ed alloggio, effettuate fuori dal territorio comunale dai lavoratori dipendenti o collaboratori, eccedenti € 180,76 (€ 258,23 per le trasferte all’estero) – Codice 5: valore normale dei beni assegnati ai soci o destinati a finalità estranee a quelle dell’impresa Esempio • La società incassa dividendi per € 50.000 imputati per competenza nell’esercizio 2008 Importo della variazione in aumento 50.000 x 5%= 2.500 Altre Variazioni • Codice 7: redditi imputati da trust trasparenti o misti • Codice 8: ammontare dei costi dell’attività propria delle società agricole costituite da imprenditori agricoli che esercitano esclusivamente attività dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione di prodotti agricoli ceduti dai soci • Codice 19: ammontare della differenza positiva risultante dal realizzo, entro la fine del 5° periodo d’imposta successivo a quello in cui in bilancio è avvenuta la rivalutazione • Codice 99: altre variazioni non espressamente elencate (ad esempio spese telefoniche) Variazioni in diminuzione Dividendi da utili in regime di trasparenza RF38 • Indicare l’ammontare dei dividendi ricevuti imputati a C.E. formati con utili prodotti in periodi di applicazione del regime della trasparenza si tratta di utili già tassati • Si ha irrilevanza fiscale anche se: – La distribuzione avviene in periodi successivi – I soci verso cui avviene la distribuzione sono diversi da quelli a cui sono stati imputati i redditi Esempio • Quota di Utile formato nel 2008 in regime di trasparenza € 10.000 • Viene distribuito dividendo nel 2011 ed imputato a C.E. Poiché formato in regime di trasparenza tale utile è già stato tassato anche se non effettivamente percepito Utili a lavoratori dipendenti e associati in partecipazione RF40 • Indicare le quote di utili di competenza 2011 spettanti a: – Lavoratori dipendenti – Associati in partecipazione con apporto esclusivo di opere e servizi Deducibili indipendentemente dalla imputazione a C.E. • Indicare anche i Compensi spettanti ad amministratori di competenza di altri esercizi, ma corrisposti nel periodo Imposte anticipate RF44 Indicare l’ammontare delle imposte anticipate imputate a C.E. • Imposte anticipate: imposte che, pur essendo di competenza di esercizi futuri, sono esigibili con riferimento all'esercizio in corso danno luogo ad ammontari imponibili nell'esercizio in cui si rilevano, generando attività per imposte anticipate. Ne sono esempi: – componenti negativi di reddito deducibili ai fini fiscali in esercizi successivi a quello in cui vengono imputati al conto economico civilistico a seguito di norme fiscali: • Limitazioni per accantonamenti: – Ammortamento dell’avviamento • Deducibilità parzialmente differita: – Spese manutenzione eccedenti 5% • Riporto a nuovo di perdite fiscali Proventi non computabili RF45 • Proventi dei cespiti che fruiscono di esenzione dall’imposta • Proventi soggetti a – ritenuta alla fonte a titolo d’imposta – Imposta sostitutiva Utili da partecipazione • Gli utili derivanti da partecipazione in società di persone concorrono interamente a formare il reddito • Gli utili distribuiti da società di capitali ed enti pubblici e privati non concorrono a formare il reddito dell’esercizio in cui sono percepiti, in quanto esclusi, nella misura del 95% – Indicare nel rigo RF47 l’importo corrispondente al 95% degli utili percepiti vale il principio di cassa • Gli utili percepiti in regime di trasparenza concorrono a formare il reddito nella misura del 49,72% – Indicare nel rigo RF47 l’importo corrispondente al 50,28% dell’utile Dividendi • In caso di dividendi che: – Siano stati imputati a C.E. nel 2011 – Ma non siano stati percepiti (principio di cassa) Si deve provvedere ad effettuare una variazione in diminuzione da indicare nel rigo RF54 codice 1 Altre variazioni in diminuzione • Codice 1: dividendi imputati a C.E. nel 2011 e non ancora percepiti • Codice 4: l'importo deducibile delle quote di accantonamento annuale al Tfr destinate a forme pensionistiche complementare (4% delle quote di accantonamento annuale che sale al 6% se la società ha meno di 50 addetti) • Codice 6: quote di eccedenze pregresse di spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione Altre variazioni • Codice 8: ammontare dei ricavi dell’attività propria delle società agricole costituite da imprenditori agricoli che esercitano esclusivamente attività dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione di prodotti agricoli ceduti dai soci • Codice 12: importo pari al 10% dell’IRAP versata nel periodo • Codice 13: importo relativo alla quota di interessi passivi indeducibili in precedenti periodi d’imposta che può essere dedotto • Codice 29: “Tremonti Ambientale” (L.388/2000 art. 6 c.13 – 19): è deducibile la quota di reddito delle PMI destinata ad investimenti ambientali (sono tali quelli che consentono di prevenire, ridurre o riparare danni causati all’ambiente) corrispondente al sovracosto rispetto all’investimento “normale” e che eccede la media degli investimenti ambientali dei 2 periodi d’imposta precedenti • Codice 99: altre variazioni in diminuzione Determinazione del reddito • RF56: sommare l’Utile o la Perdita le variazioni in aumento e sottrarre le variazioni in diminuzione Redditi e perdite da partecipazione • RF58: Perdite • RF57: Redditi – Col. 1: da società semplici o S.n.c. e S.a.s. aumentati dell’importo a col.3 – Col. 2: da società di capitali aderenti al regime della trasparenza – Col. 3: reddito minimo da partecipazione in società di comodo – Col. 4: somma di colonna1 e 2 – Colonna 1: da società semplici o S.n.c. e S.a.s. – Colonna 2: da società di capitali aderenti al regime della trasparenza – Colonna 3: somma di colonna 1e2 Reddito/Perdita RF59 – Col. 2: indicare la somma RF56 + RF57 col.4 – RF58 col.3 Nel caso in cui sia stata compilato RF57 col.3 l’importo del reddito non può essere inferiore al reddito minimo – Col. 1: eventuale eccedenza di perdite d’impresa non compensate per effetto della disciplina delle società operative RF58 col.3 – (RF56 + RF57 col.4 + RF59 col. 2) Determinazione del reddito RF60: Indicare l’importo deducibile delle erogazioni liberali nei limiti delle percentuali applicate all’importo di cui al rigo RF59 RF61: indicare il reddito se RF59 col.2 – RF60 >0 RF62: indicare la perdita se RF59 col. 2– RF60 < 0 Esempio Utile bilancio Società Alfa S.r.l. RF56= 100.000 25.000 + 50.000 – 100.000 Variazioni aumento 25.000 Variazioni diminuzione 50.000 Utili partecipazioni S.n.c. 15.000 Perdita parecipazioni x Trasparenza 60.000 Reddito da soc. Comodo “Gamma sas” 10.000 75.000 RF57= Col. 1= 15.000+10.000= 25.000 Col.4= 25.000 RF58= Col. 1= 60.000 Col.3= 60.000 Determinazione dell’Ires Determinazione dell’Ires • RN1: indicare in col. 2 l’importo di rigo RF61 • RN2: indicare l’importo di rigo RF62 • RN3: indicare l’ammontare del credito di imposta sui proventi percepiti in rapporto • • alla partecipazione a fondi comuni di investimento RN4: col. 3: indicare le perdite non compensate col. 1: perdite di periodi d’imposta precedenti scomputabili in misura non superiore all’80% del reddito col. 2: perdite di periodi d’imposta precedenti computabili in diminuzione del reddito in misura piena RN5: col. 1: perdite non compensate derivanti da quadro RF al netto delle quote utilizzate nel rigo RN4 col. 2: i proventi esenti col. 3: la perdita risultante dalla somma algebrica tra gli importi dei righi da RN1, col. 2 a RN4, col. 2, ovvero la perdita di cui alla col. 1 se compilata Perdite scomputabili • Normativa previgente – Le perdite dei primi 3 periodi d’imposta erano riportabili senza limiti di tempo – Le perdite maturate nei successivi periodi d’imposta erano riportabili per un massimo di 5 anni • Normativa attuale – Perdite illimitate: sono le perdite relative ai primi 3 periodi d’imposta – Perdite limitate: per le perdite maturate nei periodi successivi queste possono essere scomputate nel limite dell’80% del reddito Prospetto perdite • RS44 – Col. 3: perdite maturate nel presente periodo d’imposta (se successivo al 3°) e non compensate – Col. 7: perdite maturate nei periodi d’imposta precedenti (se successivi al 3°) e non compensate • RS45 – Col. 3: perdita del presente periodo d’imposta (entro il 3° esercizio) non compensate – Col. 7: perdite dei preimi 3 periodi d’imposta non compensate Determinazione dell’Ires • RN6 – Col. 1: reddito minimo di cui al rigo RF83 (società di comodo) – Col. 2: somma degli importi se positivi da RN1 col.2 a RN4 col. 3 • Se compilata col. 1 indicare l’importo maggiore – Col. 3: inserire l’importo dell’ACE (Aiuto alla Crescita Economica) – Col. 4: viene indicato il reddito imponibile pari alla differenza Col. 2 – col. 3 • RN7: indicare il reddito soggetto ad aliquota ridotta • RN8: indicare il reddito soggetto ad aliquota 27,5% e la relativa imposta • RN9: indicare l’imposta sommando RN7 e RN8 A.C.E. • Esclusione dal reddito complessivo del rendimento nozionale dei nuovi apporti di capitale di rischio • Si tratta di un incentivo alla capitalizzazione sotto forma di conferimenti in denaro e di utili reinvestiti nell’impresa Meccanismo di applicazione • Variazioni in aumento: – Conferimenti in denaro – Utili accantonati a riserva (ad esclusione di quelli destinati a riserve non disponibili) • Variazioni in diminuzione: – Riduzione del P.N. per attribuzione ai soci – Acquisti di partecipazioni in società controllate – Acquisti di aziende o rami di aziende Meccanismo di applicazione • In ciascun periodo d’imposta assume rilevanza l’incremento rispetto alla data del 31/12/2010 (al netto dell’utile dell’esercizio) • Le variazioni in aumento devono essere ragguagliate all’anno (ad es. in caso di versamento soci in c/capitale effettuato il 30/06/2011, l’importo rileva per la metà) Prospetto A.C.E. • • • • Col. 1: inserire le variazioni in aumento Col. 2: inserire le variazioni in diminuzione Col. 3: inserire le riduzioni Col. 4: la differenza tra var. in aumento (segno positivo) e var. in diminuzione e riduzioni (segno negativo) (c. 1 – c. 2 – c. 3) • Col. 5: inserire l’importo del P.N. alla data del 31/12/2011 al netto dell’utile di esercizio e della riserva per azioni proprie • Col. 6: l’importo minore tra la differenza ed il patrimonio netto • Col. 7: moltiplicare colonna 6 per il coefficiente 3% Prospetto A.C.E. • Col. 8: codice fiscale del soggetto partecipato o trust trasparente che attribuisce l’eccedenza al dichiarante • Col. 9: rendimento del soggetto di cui a col.8 attribuito al dichiarante • Col. 10: inserire la somma dei rendimenti (col. 7 + col. 9) • Col. 11: la quota di ACE non utilizzabile • Col. 12: eccedenza per società soggette a Robin Hood Tax Detrazioni • RN10: indicare le detrazioni d’imposta – Esempi: • il 19 per cento delle erogazioni liberali in denaro effettuate dalle società e dagli enti in favore dei partiti e movimenti politici per importi compresi tra euro 51,65 e euro 103.291,38 mediante versamento bancario o postale; • il 19 per cento delle erogazioni liberali in denaro, per un importo complessivo in ciascun periodo d’imposta non superiore a euro 1.500, effettuate in favore delle società e delle associazioni sportive dilettantistiche • l’importo corrispondente alla rata relativamente alle spese di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente Determinazione dell’Ires • • • • • • • • RN11: indicare l’imposta netta quale differenza RN9 – RN10 RN12: indicare l’importo di rigo RN3 RN13: indicare i crediti per le imposte pagate all’estero RN14: indicare gli altri crediti d’imposta RN15: indicare le ritenute d’acconto subite RN16: indicare la somma dei crediti e delle ritenute RN17: indicare la differenza RN11 – RN16 RN18: indicare i crediti d’imposta ricavati dal quadro RU fino a concorrenza dell’imposta dovuta Eccedenze d’imposta • RN19: indicare l’eccedenza d’imposta scaturita dalla precedente dichiarazione • RN20: indicare la parte compensata con F24 Acconti RN22 – Col. 1: eccedenze ricevute da società del gruppo ed utilizzate per il 1° e 2° acconto – Col. 2: importo degli acconti versati – Col. 3: indicare la quota dell’acconto versato dai soggetti partecipanti in società fuoriuscite dal regime della trasparenza che hanno ceduto alla società già trasparente – Col. 4: importo di eventuali imposte sostitutive – Col. 5: la somma algebrica RN22 col. 1 + RN22 col. 2 – RN22 col. 3 + RN22 col. 4 Imposta • RN23 – A DEBITO – Col. 1: eccedenze di società del gruppo ricevute ed utilizzate dal dichiarante – Col. 2: importo a debito • RN24 – A CREDITO – Imposto a credito • RN25: importo di rigo RN24, per la parte dell’IRES che il contribuente cede a società o ente appartenenti allo stesso gruppo Società di comodo • Art. 30 L.724/1994 • Scopo: contrastare l’utilizzo di società che per ottenere significativi risparmi d’imposta utilizzavano impropriamente la struttura fiscale delle società commerciali. Soggetti • Soggetti interessati: – S.p.A. – S.a.p.A. – S.r.l. – S.n.c. – S.a.s. – Società ed enti di ogni tipo, con stabile organizzazione nel territorio dello Stato Verificare cause esclusione Innanzitutto dobbiamo verificare se sussistono delle cause di esclusione dall’applicazione della normativa Ad esempio: a. b. c. d. e. Soggetti obbligati a costituirsi sotto forma di società di capitale Soggetti che si trovano nel 1° periodo d’imposta Società in amministrazione controllata o straordinaria Società e enti che controllano società ed enti i cui titoli sono negoziati in mercati regolamentati italiani ed esteri Società esercenti pubblici servizi di trasporto Effettuare test operatività • Nel caso in cui non sussistano cause di esclusione si procede ad effettuare il test di operatività: 1. Si mettono a confronto: • • La media dei proventi effettivi conseguiti nell’esercizio e nei due precedenti L’importo risultante dall’applicazione dei coefficienti stabiliti dalla norma ai beni presenti nell’attivo patrimoniale (media degli ultimi 3 anni) Se i proventi medi effettivi sono < ai proventi presunti Società è NON OPERATIVA 2. Se la società è non operativa si provvede a calcolare il reddito minimo applicando ai beni presenti nell’attivo determinati coefficienti I beni rivalutati rilevano solo a decorrere dal periodo di decorrenza fiscale della rivalutazione Novità D.L. 138/2011 • Le società che presentano dichiarazioni in perdita per tre periodi d’imposta consecutivi, sono considerati NON OPERATIVI a decorrere dal successivo 4° periodo d’imposta. • Sono considerate altresì società NON OPERATIVE, le società che presentano in tre esercizi consecutivi dichiarazioni in perdita per due esercizi ed in uno abbiano dichiarato un reddito inferiore a quello minimo. Entreranno in vigore dal periodo d’imposta 2012 Interpello disapplicativo • Le società non operative che possono addurre valide ragioni per non aver raggiunto ricavi “congrui” possono presentare interpello disapplicativo della disciplina antielusiva Prospetto VERIFICA OPERATIVITA’ RF74 • Col. 1: cause esclusione/disapplicazione. • Col. 2: soggetti che rientrano nelle nuove disposizioni. • Col. 3 - 4 - 5: barrare se la disapplicazione è stata ottenuta ai fini Ires, Irap o Iva. • Col. 6: codice 1 se nell’esercizio relativo alla dichiarazione e nei due precedenti non ha beni indicati da Rf75 a Rf80 codice 2: se non ha beni indicati da RF75 a 80 nell’esercizio relativo alla dichiarazione Porspetto Società non operative • Inserire in queste colonne i valori medi degli ultimi tre esercizi • Inserire in queste colonne i valori dell’esercizio 2011 Confronto ricavi • RF81 – Col. 2: ricavi presunti medi del triennio – Col. 3: ricavi effettivi sulla media del triennio La società non è operativa Col. 5: Reddito presunto applicando le percentuali previste ai beni dell’esercizio • RF82: indicare i redditi esclusi • RF83: indicare la differenza RF81 – RF82 Regime opzionale Trasparenza • Con il regime di trasparenza fiscale (art. 115 e 116 Tuir) il reddito della società partecipata è imputato ai soci – Indipendentemente dall’effettiva percezione – In proporzione alla quota di partecipazione agli utili Trasparenza • Vantaggi: – La società partecipante può compensare i propri redditi con le perdite della società e viceversa – Evitare la doppia imposizione • Svantaggi: – Può comportare la tassazione prima che gli utili siano effettivamente percepiti Trasparenza ex art. 115 • Soggetti che vi possono accedere: – – – – – S.p.A. S.a.p.A. S.r.l. Soc. Cooperative Soc. Mutua Assicurazione • Requisiti: – Residenti nel territorio dello Stato – Capitale interamente posseduto da società ed enti rientranti nelle medesime tipologie – I soci devono detenere una quota di partecipazione agli utili e di diritti di voto in assemblea compresa tra il 10% ed il 50% Requisiti rispettati ininterrottamente dal 1° giorno di esercizio dell’opzione fino al termine Trasparenza ex art. 116 Società a ristretta base proprietaria • Soggetti che possono accedervi: – S.r.l.: • Volume d’affari dichiarato esercizio precedente inferiore alla soglia prevista per l’applicazione degli studi di settore • Capitale interamente posseduto da soci persone fisiche • Numero soci inferiore a 10 (20 per società cooperative a responsabilità limitata) Opzione per il regime • È irrevocabile per 3 esercizi • Non è consentito se: – Soci fruiscono riduzioni aliquota Ires – Partecipata ha optato per consolidato – Partecipata assoggettata a procedure concorsuali in dichiarazione 1. Determinare il proprio reddito nel Quadro RF 2. Compilare il Quadro TN Sezione I Tipo trasparenza: – – Codice 1 per art. 115 Codice 2 per art. 116 TN1 – Col. 2: reddito di cui al rigo RF61 al netto di colonna 1 Col. 1: indicare erogazioni liberali TN2 – Col. 1: proventi esenti da imposta diversi dalle Plusvalenze esenti (art.87 Tuir - PEX) Col. 2: perdita di cui al rigo RF62 (al netto del reddito delle soc.sport. dilettantistiche) diminuito dei proventi esenti di cui a col.1 per la parte che eccede i componenti negativi non dedotti in quanto non inerenti (art. 109 c.5 Tuir) Col. 3: importo del P.N.C. alla data di chiusura dell’esercizio al netto della perdita ed incrementato dei conferimenti effettuati entro la data di approvazione del bilancio Col. 4: determinare per ogni socio il minor valore tra: a) quota P.N.C. di cui a col.3 b) quota perdita spettante Indicare la somma degli importi determinati per ciascun socio Sezione I TN3 – Col. 1: perdite di periodi d’imposta precedenti computabili in misura limitata (art.84 c.1 Tuir) Col. 2: perdite di periodi d’imposta precedenti computabili in misura illimitata (art.84 c.1 Tuir) Col. 3: ammontare delle perdite di periodi d’imposta precedente nei limiti dell’importo del rigo TN1 col.2 TN4 – Col. 1: indicare il maggiore tra: * reddito minimo di cui al rigo RF83 (società di comodo) * reddito minimo derivante da partecipazione a società di comodo RF57 col.3 Col. 2: indicare il reddito da sottoporre a tassazione (il maggiore tra reddito minimo di col.1 e quello del rigo TN1 col.2 – TN3) Col. 3: riportare l’ammontare dell’aiuto di cui al rigo RS113 col.10 fino a concorrenza dell’importo di col.2 Col. 4: reddito imponibile pari alla differenza: Col.2 – Col.3 Sezione II TN5 – Indicare il credito Ires relativo all’esercizio precedente TN6 – Inserire il credito dell’esercizio precedente già compensato (entro la data di presentazione della dichiarazione) TN7 – Indicare l’eccedenza di cui al rigo TN5 (non utilizzata in compensazione) che si intende attribuire ai soci per effetto dell’opzione per il regime della trasparenza TN8 – Indicare l’eccedenza da destinare ad altre società del gruppo (non utilizzata in compensazione e non attibuita ai soci) TN9 – Indicare l’eccedenza che la società intende utilizzare in proprio Sezione III TN10 – Inserire l’importo degli oneri detraibili da imputare ai soci TN11 – Inserire l’importo delle spese sostenute per il risparmio energetico col. 1: inserire codice da 1 a 6 in base al tipo di spesa col. 2: l’anno di sostenimento della spesa col. 3: l’importo della spesa TN12 – Inserire i crediti per imposte pagate all’estero relativi a redditi esteri anteriori all’inizio della trasparenza TN13 – Inserire crediti d’imposta relativi a proventi derivanti da partecipazioni a fondi comuni d’investimento TN14 – Indicare in col. 2 l’importo degli altri crediti d’imposta Sezione III TN15 – Inserire le ritenute d’acconto subite TN16 – Riportare gli acconti effettuati dalla società col. 1: eccedenze cedute a società dello stesso gruppo ed utilizzate per gli acconti Ires col. 2: acconti versati col. 3: acconti ceduti alla società col. 4: somma di col. 1 + col. 2 – col. 3 TN17 – indicare l’ammontare dell’agevolazione attribuita ai soci pari alla differenza: RS113 col. 10 – TN4 col. 3 Sezione IV • Indicare i crediti d’imposta derivanti da agevolazioni concesse alle imprese (Quadro RU) che vengono attribuiti ai soci – Col. 1: inserire il codice del credito – Col. 2: indicare l’anno in cui è sorto il credito – Col. 3: l’ammontare Sezione V • Da indicare se la società trasparente ha prodotto redditi all’estero – – – – Col. 1: codice dello Stato estero Col. 2: l’anno di produzione del reddito Col. 3: il reddito estero prodotto Col. 4: importo dell’imposta estera per il quale non è ancora avvenuto il pagamento a titolo definitivo – Col. 5: l’imposta estera resasi definitiva Sezione VI • Indicare le eccedenze d’imposta nazionale o estera pagate a titolo definitivo rispetto alla quota d’imposta italiana Sezione VII • Indicare il reddito/perdita imputato ai soci – Col.1: codice fiscale del socio – Col.2: quota di partecipazione agli utili – Col.3: quota di partecipazione alle perdite Sezione VII – – – – Col.4: l’importo del reddito o della perdita Col.5: reddito minimo se si tratta di società non operativa Col.6: l’importo della perdita se risulta compilata la col.5 Col.7: barrare se i soci partecipano per il tramite di società fiduciarie Sezione VIII • Indicare i redditi prodotti da imprese estere partecipate – Col.1: l’importo dei redditi prodotti in Stati o territori a fiscalità privilegiata – Col.2: imposte dell’anno pagate dal soggetto estero – Col.3: imposte relative ad anni precedenti pagate dal soggetto estero partecipato – Col.4: imposte pagate all’estero su utili distribuiti dall’impresa non residente Prospetto capitale e riserve Capitale Sociale • Col. 1: C.S. risultante dal bilancio precedente Col. 2 - 3: incrementi/decrementi dell’esercizio Col. 4: saldo finale di C.S. • Col. 5: quota di C.S. formatasi a seguito dell’imputazione di riserve di utili Col. 6 - 7: incrementi/decrementi dell’esercizio dell’importo di colonna 5 Col. 8: il saldo finale • Col. 9 - 10 - 11 - 12: quota di C.S. formatasi imputando riserve in sospensione d’imposta Riserve di Capitale • Indicare saldo iniziale, incrementi, decrementi e saldo finale delle riserve di capitale Ad esempio: – Riserva sovrapprezzo azioni – Riserva di rivalutazione – Versamento soci in conto futuro aumento di capitale Riserve • Indicare: saldo iniziale – incrementi – decrementi – saldo finale – – – – – – RF107: riserve di CAPITALE RF108: riserve di TRASFORMAZIONE RF109: riserve di UTILI formati in regime TRASPARENZA RF110: riserve di UTILI RF111: riserve di UTILI formati fino al 2007 RF115: riserve in SOSPENSIONE D’IMPOSTA Utile o Perdite • RF116 e RF117 – – – – Col. 1: la quota di utile d’esercizio oggetto di distribuzione Col. 2: la quota di utile che viene accantonata a riserva Col. 3: la quota di utile utilizzata per coprire perdite pregresse Col. 4: la perdita dell’esercizio e quelle di esercizi precedenti portate a nuovo Quadro RU • Il quadro in esame è relativo ai crediti d’imposta concessi alle imprese • Regole generali: – No diritto al rimborso se non utilizzato completamente – Credito utilizzato in compensazione – I crediti ricevuti non concorrono a formare il reddito – In caso di utilizzo in compensazione di crediti inesistenti si rende applicabile la sanzione dal 100% al 200% dell’importo fruito è ammesso il ravvedimento Sezione XIX - Pluricredito • Tra i più comuni vediamo: – Mezzi antincendio ed ambulanze – Indennità di mediazione Mezzi antincendio ed ambulanze • Riferimento Normativo: art. 20, D.L. 269/2003 • Codice credito: 28 • È previsto a favore delle associazioni di volontariato e delle Onlus un contributo per l'acquisto di autoambulanze e mezzi antincendio nella misura del 20% del prezzo complessivo di acquisto, mediante corrispondente riduzione del medesimo prezzo praticata dal venditore. Il venditore, a sua volta, può recuperare le somme corrispondenti alla riduzione praticata mediante compensazione, utilizzando il codice tributo "6769" Indennità di mediazione • • • Riferimento normativo: art. 60 L. 69/2009 Codice credito: 78 L'art. 60 della L. 69/2009, riconosce alle parti che corrispondono l'indennità ai soggetti abilitati a svolgere il procedimento di mediazione presso gli organismi un credito d'imposta commisurato, in caso di successo della mediazione, all'indennità corrisposta, fino a concorrenza di Euro 500,00 (la misura del credito d'imposta è ridotta della metà in caso di insuccesso della mediazione). A decorrere dall'anno 2011, con decreto del Ministro della giustizia è determinato, entro il 30 aprile di ciascun anno, l'ammontare del credito d'imposta effettivamente spettante per ciascuna mediazione, in misura proporzionale alle risorse stanziate. Possono beneficiare dell'agevolazione i soggetti che hanno ricevuto dal Ministero della giustizia la comunicazione attestante l'importo del credito d'imposta spettante. Il credito d'imposta è utilizzabile, a decorrere dalla data di ricevimento della predetta comunicazione, in compensazione ai sensi dell'art. 17 del D.lgs. n. 241 del 1997 e deve essere indicato, a pena di decadenza, nella dichiarazione dei redditi. RU sezione XIX Compilazione • RU98: codice identificativo del credito d’imposta • RU99: ammontare del credito d'imposta residuo risultante dal rigo RU103 del modello Unico 2010 • RU100: ammontare del credito spettante nel periodo d'imposta cui si riferisce la presente dichiarazione • RU101: ammontare del credito utilizzato in compensazione nel 2010 • RU102: ammontare del credito di cui al rigo RU101 versato, a seguito di ravvedimento, nel periodo d'imposta cui si riferisce la presente dichiarazione e fino alla data di presentazione della medesima, al netto dei relativi interessi e sanzioni Credito d’imposta • RU103 – colonna 1, l'ammontare del credito d'imposta ceduto ai sensi degli articoli 1260 e seguenti del codice civile. Con la risoluzione n. 15 del 5 marzo 2010, l'Agenzia delle entrate ha precisato che il credito d'imposta di cui all'articolo 1, comma 231, della legge n. 296 del 2006 (incentivi per l'acquisto e la rottamazione di veicoli) spettante alle imprese costruttrici e importatrici di veicoli può essere ceduto secondo le ordinarie regole civilistiche. La colonna, pertanto, può essere compilata con riferimento ai crediti d'imposta contraddistinti dai codici da 41 a 45, da 57 a 60 e da 69 a 73; – colonna 2, l'importo del credito residuo utilizzabile in compensazione ai sensi del D.Lgs. n. 241 del 1997 successivamente alla chiusura del periodo d'imposta cui si riferisce la presente dichiarazione, risultante dalla differenza tra la somma degli importi indicati nei righi RU99, RU100 e RU102 e la somma degli importi indicati nei righi RU101 e RU103, colonna 1. Conclusione La presentazione verrà pubblicata on-line sul sito dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Firenze Indirizzo: www.ugdcfi.it