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Profilo professionale dell`insegnante Anno di prova

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Profilo professionale dell`insegnante Anno di prova
Università degli Studi di Firenze
Scuola di Studi Umanistici e della Formazione
Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia
Corso di Formazione docenti neoimmessi in ruolo
Siena, 25 e 26 maggio 2016
Il profilo professionale
dell’insegnante
Prof. Davide Capperucci
Indice
Il
profilo professionale dell’insegnante di oggi
Appendice
I - Il profilo docente del National
Board for Professional Teaching Standard
(NBPTS) – U.S.A.
Le competenze del profilo
professionale dell’insegnante
Quella dell’insegnante è
complessa (Morin), perché:
una
professione
- in costante evoluzione, a fronte delle richieste
formative del contesto e della società
- intreccio tra risorse personali e adattamento ad un
contesto organizzativo altamente strutturato e
regolamentato
- competenze vs “atteggiamento missionrio”
- creatività, passione e soprattutto interesse verso i
giorvani

-
-
competenze disciplinari
legate alle epistemologie disciplinari e ai
nuclei fondanti delle discipline
valorizzare le interconnessioni tra ambiti
disciplinari vicini (assi culturali), nella
prospettiva dell’interdisciplinarità e della
transdisciplinarità
oltre i programmi e il nozionismo
disciplinare
sviluppo di competenze sia disciplinari che
trasversali

competenze psico-pedagogiche
dall’istruzione all’educazione alla formazione
-costruzione di percorsi di insegnamento finalizzati al
raggiungimento di risultati di apprendimento
-prestare attenzione alle storie personali: la scuola equa è
quella che differenzia non quella che standardizza l’offerta
formativa
-alla relazione educativa docente-alunno
-alla comunicazione interna e scuola-famiglia
-alla costruzione di rapporti collaborativi sia con i colleghi che
con le istituzioni e le agenzie formative del territorio
- aspetti psicologici: immagine di sé, autostima, autoefficacia,
motivazione all’apprendimento
-

competenze metodologico-didattiche
-utilizzo consapevole di modelli e strumenti di
progettazione didattica (UdA, UdC, ecc.)
-ricorso a strategie e tecniche didattiche diversificate,
calibrate attorno ai bisogni formativi e agli stili
apprenditivi degli alunni (Bruner, Gardner)
-messa in pratica di strategie di problem solving, di
indagine, didattica laboratoriale
-messa in pratica di meta-analisi delle prassi didattiche
(Schön)
-capacità di documentare i processi e i prodotti
dell’azione educativa

competenze organizzative
-ricorso a molteplici modelli di funzionamento
della didattica
-gestione dei tempi e degli spazi
-strutturazione di attività e contesti laboratoriali,
anche mediante l’uso intenzionale delle ICT
-adozione di soluzioni organizzative ispirate al
cooperative learning, alla peer education, ad
un’articolazione funzionale del gruppo-classe

competenze relazionali
finalizzate al confronto costatante e produttivo:
-con i colleghi
-con la dirigenza
-con le famiglie degli alunni
-con gli stakeholders in fase di progettazione delle
attività di formazione
Competenze queste ultime che connotano lo stare e il
lavorare bene assieme, che promuovono la
partecipazione, la cooperazione, la comunicazione,
l’empatia, il benessere scolastico e la mediazione dei
conflitti

competenze necessarie allo sviluppo e al sostegno
dell’autonomia delle istituzioni scolastiche (come
previsto dal DPR n. 275/1999 e dalla L. 107/2015)
-gli insegnanti devono concorrere a definire l’identità
culturale e progettuale della scuola
-progetti per l’arricchimento dell’offerta formativa
curricolare e extracurricolare
-assunzione di responsabilità (funzioni di sistema, di
coordinamento, referenti di progetto)
-consapevolezza degli ambiti di autonomia delle
scuole (didattica, organizzativa, di ricerca,
sperimentazione e sviluppo)

competenze interculturali
-connesse all’accoglienza
-connesse alla promozione, alla relazione e
allo scambio tra culture diverse a partire
dalla didattica
-valorizzazione delle differenze culturali,
sociali e religiosi nella prospettiva
dell’accoglienza e dell’inclusione per tutti
(metodi autobiografici)
- differenziazione dell’offerta didattica

competenze legate all’inclusione degli alunni con
bisogni educativi speciali

-da esprimere nei rapporti con le famiglie, con l’équipe
multiprofessionale, nell’interpretazione delle diagnosi
funzionali, nella progettazione di PEI in grado di
valorizzare il potenziale degli alunni con disabilità,
-capacità di raccordare il proprio lavoro con quello
condotto da operatori, enti e strutture extrascolastiche di
supporto
-PDP, per alunni con disturbi specifici di apprendimento
(DSA), BES, individuazione di strumenti compensativi
e dispensativi



competenze linguistiche legate
all’insegnamento delle lingue straniere

-con particolare attenzione alla lingua
inglese di livello B2 secondo quanto
previsto dal «Quadro comune europeo di
riferimento per le lingue», adottato nel 1996
dal Consiglio d’Europa

-attivazione di moduli/insegnamenti CLIL
finalizzati a supportare l’apprendimento
della lingua e della cultura di altri paesi
competenze digitali
-capacità di utilizzo di software multimediali
-accesso a contenuti digitali e ad ambienti di
simulazione guidati
-adozione di soluzioni didattiche innovative
anche mediante il ricorso a internet, blog,
podcast, lavagne interattive multimediali,
piattaforme di cooperative learning, classi
virtuali, gruppi interattivi, comunità di
pratica, ecc.
competenze orientative
-capacità di promuovere il valore orientativo
delle discipline
-capacità di supportare i processi di autoanalisi
degli studenti (portfolio)
-promozione di interventi formativi e informativi
finalizzati alla conoscenza di sé e dell’offerta
formativa territoriale
-costruzione di rapporti con scuole di ordini e
gradi diversi, anche mediante l’attivazione di
accordi di rete e protocolli

competenze sulla valutazione
-individuazione di criteri e parametri per la valutazione
degli apprendimenti
-uso consapevole strumenti valutativi (prove tradizionali e
strutturate, validità e attendibilità)
-lettura e analisi dei dati derivanti dalle prove strutturate
nazionali (INVALSI) e internazionali (TIMSS, PIRL,
PISA)
-certificazione delle competenze (attraverso rubriche
valutative e compiti autentici)
-messa in opera di processi di autovalutazione d’istituto tesi
alla progettazione di futuri piani di miglioramento
-autovalutazione
della
propria
professionalità
e

competenze di ricerca
-capacità di condurre ricerche sul campo che
abbiano come oggetto la didattica
-percorsi di ricerca-azione tesi alla risoluzione di
problemi educativi, didattici, organizzativi
-percorsi di ricerca-formazione tesi allo sviluppo
professionale
-utilizzare diversi strumenti di ricerca (questionari,
interviste, focus group, griglie di osservazione,
prove strutturate, test, ecc.)
-saper leggere elaborare e interpretare dati raccolti
attraverso indagini qualitative e quantitative
Appendice I - Profilo docente del National
Board
for
Professional
Teaching
Standard
(NBPTS)
–
U.S.A.
1: Gli insegnanti sono responsabili degli studenti
e del loro apprendimento







Favoriscono e promuovono le capacità di apprendimento di tutti gli alunni
Manifestano comportamenti improntati all’equità e all’imparzialità
Individuano le caratteristiche peculiari di ciascun alunno e le tengono in
considerazione nella loro pratica di insegnamento
Individuano strategie per sviluppare l’apprendimento degli alunni alla luce delle
capacità che questi presentano
Rispettano le differenze culturali e familiari degli alunni
Promuovono l’autostima e la motivazione all’apprendimento nella
consapevolezza che questi aspetti hanno sull’apprendimento e sulle relazioni tra
pari
Concorrono alla costruzione e allo sviluppo di responsabilità civiche
2: Gli insegnanti conoscono la disciplina che
insegnano e sanno come insegnarla agli studenti
 Possiedono una conoscenza ed una comprensione
profonda della storia, della struttura e delle reali
applicazioni in contesti reali della disciplina che
insegnano
 Sono abili ed esperti nella pratica
dell’insegnamento e sono a conoscenza delle
difficoltà di apprendimento e dei preconcetti su
alcuni saperi che gli studenti possono presentare
 Padroneggiano molteplici strategie di
insegnamento capaci di favorire l’apprendimento





3: Gli insegnanti sono responsabili della conduzione e del
monitoraggio dell’apprendimento degli studenti
Mettono in atto un apprendimento efficace, nella misura in cui
ricorrono agevolmente ad un’ampia gamma di tecniche
didattiche, mantenendo alti l’interesse, la partecipazione e
l’attenzione degli alunni
Sanno come relazionarsi con gli alunni per assicurare un
ambiente di apprendimento disciplinato e come organizzare
attività finalizzate al raggiungimento di obiettivi di
apprendimento
Valutano i progressi individuali degli alunni e quelli riferibili
all’intera classe
Utilizzano diversi metodi per misurare la crescita degli
apprendimenti degli alunni ed il loro livello di comprensione e
sono in grado di spiegare le prestazioni degli alunni ai loro
genitori



4: Gli insegnati riflettono sistematicamente sulla
loro pratica didattica e apprendono
dall’esperienza
Si informano, si pongono quesiti, generano e sono
aperti a sperimentare nuove cose
Hanno familiarità con le teorie e le strategie
dell’apprendimento e sono attenti ai contributi della
ricerca educativa
Esaminano criticamente la loro pratica per
raggiungere una conoscenza più profonda ampliare il
loro repertorio di abilità, e accogliere nuove scoperte
scientifiche all’interno della loro pratica
5: Gli insegnati fanno parte di una comunità di
apprendimento





Collaborano tra loro per implementare gli apprendimenti degli alunni
Ricoprono il ruolo di leader e sanno come ricercare e attivare
partenariati con agenzie educative del territorio e del mercato del
lavoro
Lavorano con altri professionisti, responsabili delle istituzioni,
decisori politici, educatori per la costruzione di politiche educative e
giovanili
Valutano i progressi della scuola e destinano risorse al fine di
raggiungere obiettivi educativi previsti a livello nazionale e locale
Intrattengono rapporti collaborativi con i genitori allo scopo di
lavorare produttivamente in tutte le attività che hanno a che fare con
la scuola (alleanza educativa scuola-famiglia)
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