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Lezione 2 - Sede operativa e mezzi

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Lezione 2 - Sede operativa e mezzi
LEZIONE N° 2
03/02/2009
LA NOSTRA SEDE
MEZZI E
ATTREZZATURE
La nostra associazione ha a
disposizione una buona dotazione
di attrezzature. Oltre a quelle
proprie del gruppo, in caso di
necessità, può usufruire di quelle
convenzionate con il comune.
Fisicamente questi mezzi
e attrezzature sono parcheggiati
nella nostra sede e mantenuti in
efficienza da alcuni volontari che si
occupano anche della logistica.
• Il volontario è tenuto ad usarle
secondo le prescrizioni d’uso ed a
riconsegnarle, dopo l’intervento,
nelle migliori condizioni
denunciando eventualmente
malfunzionamenti o danni subiti
dalle medesime compilando, in
tutte le sue parti, la “Scheda
Guasti” esposta in bacheca.
Mezzo
Attrezzatura
Guasto /Anomalia
Data
Firma
La “SCHEDA GUASTI” deve rimanere sempre esposta in
bacheca.
• Nelle nostre attività questi materiali
sono fondamentali per la
risoluzione dei problemi che si
presentano, va da sé che è
fondamentale utilizzarle nel
migliore dei modi, con la massima
efficienza e con la massima cura.
Oltre alla disponibilità di mezzi e
materiali è quindi fondamentale
conoscerne il funzionamento ed il
corretto utilizzo al fine di sfruttarne
al massimo l’efficacia, ottenere il
massimo dell’efficienza ed evitare
di danneggiarle a causa di un uso
non appropriato.
• Durante l’utilizzo delle attrezzature
è sempre fondamentale avere la
massima attenzione e conoscenza
rispetto ai rischi che si corrono, e
mettere al primo posto la propria ed
altrui sicurezza. In questa breve
lezione prenderemo una prima
conoscenza di alcuni materiali, nel
tempo seguiranno corsi più mirati e
approfonditi che ci permetteranno
di operare secondo le migliori
condizioni, nel frattempo, qualora
venissimo chiamati ad utilizzarli,
chiediamo sempre il supporto di un
collega più esperto.
Norme generali di utilizzo e di comportamento
• Ogni strumento, dalla semplice torcia elettrica
ad una grande motopompa, deve per legge
essere corredata da un manuale di utilizzo.
Questi documenti, troppo spesso, vengono
immediatamente archiviati e non degnati
nemmeno di uno sguardo. Questo è il modo
più sbagliato di agire in quanto in essi sono
contenuti tutti gli aspetti fondamentali per il
loro corretto utilizzo, per il mantenimento della
piena efficienza e soprattutto le norme per il
corretto uso in sicurezza.
• Ciò premesso sarebbe quindi opportuno che ogni
volontario leggesse almeno una volta tali
cataloghi in quanto da essi può scoprire se i
materiali in dotazione sono utilizzabili in ambienti
aperti o chiusi, che tipo di resistenza agli agenti
atmosferici hanno (pioggia, temperatura,ecc.)
qual è il modo corretto di trasporto e di
posizionamento operativo, che tipi di interventi di
manutenzione necessitano ma soprattutto quali
sono le norme di sicurezza e che tipo di dispositivi
di protezione individuali (D.P.I.) occorre indossare
o avere a disposizione durante l’utilizzo.
Nell’armadio presso l’ufficio del Presidente,
troverete un raccoglitore di colore blu contenente i
cataloghi delle attrezzature principali in dotazione
al gruppo.
• La prima norma fondamentale è quindi quella di
non utilizzare niente se non si è presa visione del
documento sopra menzionato.
Qualora non vi sia la disponibilità del documento
esigiamo di essere informati, generalmente da un
collega più esperto, su tutte le norme di utilizzo
della apparecchiatura che ci è stata affidata.
APPARECCHIATURE ELETTRICHE
Le apparecchiature elettriche presentano sempre
il grave rischio di danni di folgorazione. Al fine di
minimizzare tale rischio è bene verificare che tutti
i cavi elettrici siano protetti mediante sistemi di
isolamento, che non esistano spelature o danni
sugli stessi ed in caso affermativo non utilizzarli e
portare a conoscenza del problema riscontrato.
Contrariamente a quanto comunemente si pensa
esiste la possibilità di utilizzare apparecchiature
elettriche in ambienti particolarmente umidi o
bagnati ed in certi casi in immersione. Per questo
tipo di utilizzo occorre che siano vere le diverse
condizioni fra le quali ricordiamo:
01-L’apparecchiatura deve essere omologata per
questo tipo di utilizzo.
02-Tutti i cavi, le spine, le prese ed ogni altro
sistema di trasporto e di distribuzione di energia
elettrica deve essere costruito e cablato al fine di
permetterne l’uso in ambienti ostili.
03-Chi utilizza tali strumenti deve essere a
conoscenza di tutte le norme e di tutti i rischi che
si corrono.
04-In assenza di almeno le sopraccitate condizioni non
vanno utilizzate apparecchiature elettriche in ambienti
particolarmente umidi, ambienti bagnati, in condizioni
atmosferiche avverse (pioggia, nebbia, neve, ecc.) o
comunque in situazioni in cui i medesimi, anche
accidentalmente, potrebbero venire a contatto con acqua
o altri liquidi.
05-Non manovriamoli se non siamo in una condizione
stabile di equilibrio.
06-Non torcere i cavi, non calpestiamo i cavi, non tiriamo
i cavi, o comunque non sollecitiamoli oltre il necessario in
quanto quasi sicuramente si danneggeranno.
07-Alle prime avvisaglie di malfunzionamento, uscita di
odori acri o di fumo, eccessivo ed anomalo riscaldamento
interrompiamo immediatamente il loro utilizzo e togliamo
tensione alle apparecchiature.
08-Diamo tensione solo quando siamo assolutamente certi
che tutto il sistema di distribuzione e di funzionamento
elettrico sia integro ed efficiente.
09-Teniamo presente che alcune apparecchiature
elettriche, ed in particolare le lampade, possono essere
una forte fonte di calore causando il rischio di ustioni o di
incendi.
10-Non utilizziamo mai acqua per spegnere principi di
incendi quando vi sono presenti apparecchiature elettriche
sotto tensione.
APPARECCHIATURE CON MOTORI A SCOPPIO
Le apparecchiature che prevedono il funzionamento
con motori a scoppio, siano essi a benzina o a gasolio,
presentano sempre un grave rischio di ustioni, incendio
o intossicazione da ossidi di carbonio.
La presenza di un motore endotermico (processo
chimico o fisico che avviene con assorbimento di calore)
in funzione, inevitabilmente genera la presenza di parti
ad alta temperatura con le quali si può inavvertitamente
venire a contatto. In aggiunta a tale pericolo poiché, per il
loro utilizzo, occorrono carburanti facilmente
infiammabili, occorre fare attenzione che questi ultimi
non vengano in contatto con le parti calde.
•In tale eventualità potrebbe immediatamente svilupparsi
un incendio con gravi conseguenze per la propria ed altrui
incolumità. Il loro utilizzo in zone con scarso ricambio
d’aria provoca la concentrazione di gas nocivi dovuti alle
emissioni del motore. La loro inalazione provoca gravi
danni alla salute portando, nei casi più estremi, alla morte.
•
Dal tubo di scarico del motore escono gas ad altissima
temperatura, residui di combustione, olio lubrificante,
oltre che, in taluni casi, fiamme accese. Occorre quindi
fare grande attenzione a non mantenere in prossimità di
tale zona materiali che potrebbero subire dei danni da
queste emissioni con particolare riguardo a tutti i
materiali infiammabili.
•Un motore a scoppio per funzionare necessita, oltre che
del carburante e del comburente (ossigeno presente
nell’aria), di lubrificanti. Quindi è necessario accertarsi che i
livelli dei carburanti siano entro i limiti indicati dalla casa
costruttrice. Tale verifica, oltre ad essere necessaria prima
dell’accensione, deve essere fatta periodicamente anche
durante l’utilizzo, specialmente qualora si stia facendo un
impiego gravoso dell’attrezzatura.
Grande attenzione va fatta anche al fine di individuare
eventuali perdite. Un tubo lesionato, una guarnizione
logora, un tappo svitato, ecc. possono portare alla
fuoriuscita di liquidi che, fra le varie conseguenze,
possono provocare incendi, inquinamento ambientale,
pericolo per le persone o le cose in loro prossimità oltre a
danneggiare gravemente il motore stesso. In caso si
verificassero tali anomalie è necessario arrestare
immediatamente l’apparecchiatura ed avvisare chi di
dovere.
•
L’avviamento di un motore, apparentemente, è una
attività piuttosto semplice se non banale. Attenzione
però che se non si rispetta la giusta sequenza delle
operazioni, così come indicato nelle istruzioni di
utilizzo, tale operazione risulterà estremamente difficile
se non penosa, arrivando nei casi più estremi alla
necessità di interventi meccanici al fine di poter
ripristinare il corretto funzionamento del sistema di
avviamento.
Ricordiamoci sempre che un motore, anche se
apparentemente non sembra, è una macchina molto
complessa e facilmente danneggiabile. Non intraprendiamo
alcuna azione se non siamo sicuri, nel dubbio un collega
più esperto può fornirci le giuste nozioni di utilizzo.
Una ulteriore raccomandazione è quella di fare molta
attenzione ad eventuali organi meccanici in movimento
quali alberi di trasmissione, pulegge, ventole, ecc.
Questi elementi, anche se contenuti in appositi sistemi
di protezione, in diversi casi possono essere
completamente isolati o irraggiungibili dall’esterno
quindi, inavvertitamente, si potrebbe arrivare al
contatto con essi di parti del corpo causandoci gravi
ferite o si potrebbe verificare una introduzione di corpi
estranei generando dei gravi danni all’apparecchiatura.
Un’ultima raccomandazione. I motori a causa del loro
principio di funzionamento, sono sempre macchine
che producono una grande quantità di vibrazioni.
Posizionando una macchina di questa natura su un
terreno scosceso il minimo che ci possiamo aspettare
è di trovarla, dopo breve tempo, ben distante dal luogo
in cui è stato posizionato arrivando, nei casi più
estremi, a rendere irrecuperabile l’apparecchiatura
stessa.
APPARECCHIATURE DA TAGLIO
In questa categoria oltre alle motoseghe e decespugliatori,
facciamo rientrare altri attrezzi che,se pur semplici,
altrettanto pericolosi come asce, roncole e falciole.
Motoseghe e decespugliatori sono macchine che oltre a
presentare tutti i rischi connessi all’utilizzo di un motore a
scoppio quale fonte di energia meccanica, presentando
ulteriori rischi dovuti alla presenza di lame o altri organi
da taglio in movimento che necessariamente non sono
protetti contro il contatto accidentale. Per l’utilizzo di tali
attrezzature occorre avere una buona conoscenza del
funzionamento ed essere dotati di D.P.I. (Dispositivi
Protezione Individuale)
PROVE PRATICHE DI UTILIZZO
• Oltre alle norme generali sopra esposte sarebbe
bene entrare nel merito delle caratteristiche di
ogni singola famiglia di apparecchiature, lo scopo
di questo corso non è comunque quello di fornire
una formazione specifica ma di dare le
informazioni di base per l’utilizzo delle
apparecchiature.
• Rimandiamo quindi a corsi specifici tutti gli
approfondimenti supplementari del caso.
• Non esitiamo, durante le prove pratiche, a
chiedere chiarimenti o informazioni supplementari
ai nostri colleghi.
BARCA IN FERRO (Barbotta)
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Posti
Motore
Carrello
5500 mm.
1600 mm.
6
Evinrude 15 Cv
AD 02505
Prima di salire a bordo è OBBLIGATORIO indossare il
giubbotto salvagente e, una volta saliti, è OBBLIGATORIO
rimanere seduti al proprio posto.
BARCA IN VETRORESINA (Motoscafo)
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Posti
Motore
Carrello
4500 mm.
1600 mm.
6
Johnson 25 Cv
BO 029258
BARCA IN VETRORESINA (Motoscafo)
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Posti
Motore
Carrello
3800 mm.
1600 mm.
4
Mercury 20 Cv
BS 30250
BARCA IN ALLUMINIO (Starcraft)
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Posti
Motore
Carrello
4500 mm.
1600 mm.
6
Yamaha 25 Cv
AB 26075
RIMORCHIETTO MONOASSE “SMOLL 300”
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Altezza sponde
Portata
2000 mm.
1160 mm.
310 mm.
Kg 300
RIMORCHIO “PEDRETTI 1500”
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Altezza sponde
3660 mm.
2120 mm.
410 mm.
Portata
Targa
Kg 1500 MI 121570
RIMORCHIO DUE ASSI “SATELLITE 1800”
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Altezza sponde
Portata
Targa
3650 mm.
1860 mm.
380 mm.
Kg 1800
AB 26243
RIMORCHIO MONOASSE “SATELLITE 1500”
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Altezza sponde
Portata
Targa
3920 mm.
1460 mm.
380 mm.
Kg. 1500
AF 00831
Il basamento su cui è fissata la Pompa Idrovora,
all’occorrenza, è rimovibile rendendo il rimorchio disponibile
ad altri impieghi.
RIMORCHIO MONOASSE “ELLEBI 1290/700”
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Altezza sponde
Portata
Targa
3180 mm.
1540 mm.
400 mm.
Kg. 1500
AB 26103
Il rimorchio “Ellebi 1500” è adibito al trasporto specifico del
generatore 12 KVA e del gruppo colonna fari.
DEFENDER LAND ROVER 110 HC 2 POSTI
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Cilindrata
Targa
4580 mm.
1790 mm.
2495 c³
ZA 161 FD
VERRICELLO “WARN PRO 8000”
Alimentazione
Lunghezza cavo
Portata
12 Volt
30 metri Ø 10
Kg. 4080
Il veicolo è provvisto di aggancio rapido e trasporto dello
spargisale “SNO WAY 100 lt.”
DEFENDER LAND ROVER 110 LD 9 POSTI
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Cilindrata
Targa
4599 mm.
1790 mm.
2495 c³
ZA 163 FD
DEFENDER LAND ROVER 110 LD 5 POSTI
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Cilindrata
Targa
5245 mm.
1790 mm.
2495 c³
ZA 162 FD
Il veicolo è allestito con un Modulo Antincendio “BT 400”
che, all’occorrenza, può essere rimosso.
OM 40 POLISOCCORSO 7 POSTI
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Cilindrata
Targa
6000 mm.
2000 mm.
3456 c³
ZA 682 HJ
Il veicolo è fornito di verricello idraulico con innesto
della presa di forza posto in cabina di guida.
MODULO SCARRABILE SC4
SCHEDATECNICA
Lunghezza
Larghezza
Altezza
Altezza fari
2630 mm.
2150 mm.
2350 mm.
4200 mm.
Modulo Scarrabile allestito per il trasporto di attrezzature
necessarie ad Interventi Idrogeologici completo di
motopompa, generatore 220 Volt, colonna fari e motosega. Il
modulo può essere trasportato dal rimorchio due assi
“SATELLITE 1800”.
MODULO SCARRABILE SC4/1
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Altezza
Altezza antenna
2550 mm.
2720 mm.
2300 mm.
6770 mm.
Modulo Scarrabile allestito per il trasporto logistico del kit
completa della tenda “FERRINO” e, all’occorrenza, della
tenda “FERRINO P.I. mod. 1988”. Il modulo può essere
trasportato dal rimorchio monoasse “PEDRETTI 1500”.
TRATTORE DEUTZ 6006 D
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Cilindrata
Targa
Peso
rimorchiabile
3720 mm.
1990 mm.
3768 c³
CR 19067
Kg. 5000
CARRELLO ELEVATORE LINDE
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Altezza
Portata
Alzata massima
3300 mm.
1040 mm.
2100 mm.
Kg. 4250
4700 mm.
TENDA FERRINO “MONTANA 39”
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Altezza
Capienza
7800 mm.
5100 mm.
2650 mm.
12 posti
TENDA FERRINO “P.I. mod. 1988”
SCHEDA TECNICA
Lunghezza
Larghezza
Altezza
Capienza
5300 mm.
4000 mm.
2700 mm.
8 posti
POMPA IDROVORA “VARISCO J 156.5”
SCHEDA TECNICA
Portata
Carburante
Motore
Cilindrata
Batteria
5000 lt/min.
Gasolio
VM-SUN 2105 E 2
1992 c³
12 Volt
FINE
PRIMA PARTE
SECONDA
PARTE
LAND ROVER
DEFENDER
Entriamo nelle
funzioni principali
degli strumenti e dei
comandi guida.
1-Apertura ventilatore
12-Comando ventola riscald.
4-Portacenere
14-Leva cambio principale
5-Accendisigari
15-Leva del riduttore
6-Sganciacofano
16-Freno a mano
7-Apertura ventilatore
17-Interruttore principale luci
8-Comando ventola riscald.
18-Pedale della frizione
9-Leva luci, frecce e clacson
19-Pedale dei freni
10-Gruppo spie e strumenti
20-Acceleratore
11-Orologio
21-Leva tergicristallo
STRUMENTI
1-Indicatore della velocità: Indica la velocità su strada in Km./ora
2-Contachilometri:Indica i Km. totali della vettura
3-Contachilometri parziale:Riporta i Km. dei singoli viaggi
4-Pulsante azzeramento dei Km. parziali
5-Indicatore livello carburante:Si accende la spia di colore rosso
6-Indicatore della temperatura:Quando il liquido di
raffreddamento motore ha raggiunto la temperatura operativa
normale (90°), la lancetta deve rimanere tra “C” (freddo) ed “H”
(caldo). Se la lancetta passa nel settore caldo “H”, arrestare la
vettura prima possibile ed chiamare un meccanico prima di
riprendere la guida.
7-Orologio:Per regolare l’orologio, premere e ruotare il pulsante
al centro dell’orologio
SPIE
NOTA: Se la batteria è stata scollegata, l’orologio andrà
nuovamente regolato.
8-Spie:Le specifiche sono contraddistinte da codici colori.
Rosso: Sono avvisi (bassa pressione olio motore, carica batteria,
sistema frenante, freno a mano)
Verde e Blu: Indicano il mancato funzionamento di un’unità
(indicatori di direzione vettura e rimorchio, abbaglianti, luci di
posizione)
Arancione: Indicano che l’unità è in funzione e deve essere
spenta (o riparata) quanto prima possibile (bloccaggio
differenziale, retronebbia)
CAMBIO PRINCIPALE
La vettura è dotata di cambio principale a cinque rapporti+retromarcia
e riduttore a due rapporti.
Vi è inoltre un differenziale centrale nella scatola di rinvio che
distribuisce la trasmissione ai ponti anteriore e posteriore,
assicurando così la trazione permanente su tutte e quattro le ruote.
Impiegando la scatola cambio insieme agli ingranaggi di rinvio si
hanno dieci marce in avanti e due retromarce (cinque marce in avanti
normali + cinque marce in avanti ridotte)--(una retromarcia normale +
una retromarcia ridotta).
SCATOLA DI RINVIO
La seconda leva del cambio viene impiegata per
selezionare la gamme ALTA oppure BASSA dei rapporti
del riduttore: comanda inoltre il differenziale centrale detto
“DIFF LOCK” (bloccaggio differenziale).
Rapporti gamma alta “H”
Impiegare la gamma alta per la guida normale su strada e
per la guida in fuoristrada su terreno asciutto e
pianeggiante
Gamma bassa “L”
Impiegare la gamma bassa quando si effettua la partenza
da fermo con traino pesante, oppure quando occorre
effettuare manovre a bassa velocità, ad esempio per
attraversare un letto fluviale con molti massi.
Folle “N”
Quando la leva del riduttore è in folle, non è possibile
portare la trasmissione alle ruote, qualunque sia la
posizione della leva del cambio principale. Impiegare il folle
del riduttore quando la vettura viene trainata o quando si
impiega il verricello.
Differenziale centrale “Diff Lock” (bloccaggio differenziale)
Impiegare la posizione “sbloccata” per la guida normale.
Ricorrere alla posizione “DIFF LOCK” per migliorare la trazione
se le condizioni lo richiedono: erba bagnata, fango, sabbia,
ghiaccio o neve. Ritornare alla posizione “sbloccata” una volta
raggiunto il terreno asciutto e non cedevole.
COME IMPIEGARE LA SCATOLA DI RINVIO “L” O “H”
Quando la vettura è ferma con il motore acceso, premere la
frizione e poi spostare la leva completamente in avanti “L” o
all’indietro “H”.
Se si riscontra una certa resistenza nell’inserimento del
rapporto, non forzare mai la leva. Tenendo la leva principale in
rapporto, rilasciare per alcuni istanti la pressione sul pedale
della frizione e ritentare la manovra.
Come passare da “low” ad “high” con la vettura in movimento
Si può passare da “L” (bassa) ad “H” (alta) senza dovere
arrestare la vettura.
1-Esercitare una leggera pressione verso il retro sulla leva di
rinvio, pronti per perfezionare il passaggio
2-Ciò fatto, premere il pedale della frizione, rilasciare
l’acceleratore e portare la leva del rinvio in folle: queste tre
operazioni vanno eseguite contemporaneamente.
3-Rilasciare il pedale della frizione per circa tre secondi prima di
premerlo nuovamente e spostare la leva di rinvio nella posizione
“hight” con un colpo ben deciso.
4-Selezionare quindi un rapporto idoneo del cambio principale,
rilasciare la frizione e continuare la guida nel modo
convenzionale.
IL BLOCCADIFFERENZIALE
A differenza delle altre vetture a quattro ruote motrici, i modelli
Land Rover vantano la trazione permanente su tutte le ruote.
Ciò è ottenuto tramite il differenziale bloccabile tra gli alberi di
trasmissione delle ruote anteriori e posteriori. Quando il
differenziale è bloccato, gli alberi della trasmissione ai ponti
anteriore e posteriore sono (a tutti gli effetti) riuniti, pertanto
entrambi i ponti ruotano a pari velocità. Questa è una
caratteristica tipica di tutte le vetture a quattro ruote motrici. Il
blocco del differenziale aumenta la trazione quando la vettura
viaggia fuoristrada su percorsi piuttosto ardui. Quando il
differenziale non è bloccato, i due ponti possono funzionare a
regimi differenti.
Come inserire il bloccadifferenziale
Il bloccadifferenziale può essere inserito e disinserito quando la
vettura è ferma o in marcia (a qualsiasi velocità su strada). Se
però la vettura è in movimento, è ESSENZIALE accertarsi che
si stia viaggiando su rettilineo asfaltato, senza rischi di
slittamento delle ruote.
Per bloccare il differenziale rilasciare per alcuni istanti
l’acceleratore e premere il pedale della frizione mentre si sposta
la leva del riduttore verso sinistra dalla posizione “H” oppure
verso “L”. Rilasciare la frizione non appena il differenziale è
bloccato (la spia sul cruscotto si accende).
Per sbloccare il differenziale spostare la leva di rinvio verso
destra su “H” (alta) oppure “L” (bassa) a seconda del caso;
quando il bloccadifferenziale si disinserisce, la spia si spegne.
Quando si usa il bloccadifferenziale
In linea di massima, il bloccadifferenziale va bloccato
per la guida fuoristrada su terreni sdrucciolevoli o
cedevoli. Sbloccare SEMPRE il differenziale per la
guida normale su strada o non appena si passa su
terreno che assicura una buona presa, qualunque sia il
rapporto selezionato
AVVISO IMPORTANTE
Se la vettura viene guidata su strade normali e con il
differenziale bloccato, lo sterzo risulterà piuttosto duro;
inoltre si avrà eccessiva usura dei pneumatici
Spia del bloccadifferenziale
La spia arancione sul quadro si accende quando il
bloccadifferenziale è inserito e non quando è stato
selezionato. Ne consegue che si spegnerà solo quando
il bloccadifferenziale si è disinserito. Ecco perché vi è
sempre un leggero ritardo tra il disinserimento e lo
spegnimento della spia: ciò è perfettamente normale.
FRIZIONE
Fare attenzione a NON impiegare il pedale della frizione
come se fosse un poggiapiede!!! Al fine di evitare usura
prematura della frizione, ricordare che è bene tenere il
piede discosto dal pedale fino a che non si intende
cambiare marcia.
FUSIBILI E BATTERIA
La scatola principale dei fusibili è posta davanti alla
leva del cambio principale. Una seconda scatola
porta fusibili si trova sotto il sedile lato passeggero.
Sotto il sedile di guida si trova la batteria da 12 VOLT.
La pressione di gonfiaggio dei pneumatici anteriori deve
essere di 2 bar, i pneumatici posteriori di 3,3 bar.
La capacità del serbatoio carburante è di 69 litri
Per ulteriori informazioni, nel portaoggetti di ogni vettura,
è riposto il manuale di “uso e manutenzione”.
VERRICELLO “WARN PRO 8000”
Nella parte anteriore delle tre Land Rover è fissato il verricello
elettrico “Warn Pro 8000”. Alimentato da corrente 12 Volt, ha una
forza di traino di 4080 Kg. sul primo giro di fune. Il cavo in acciaio
ha una lunghezza di 30 metri e un diametro di 10 mm. Il verricello
va usato con il motore del veicolo acceso per non compromettere
la carica delle batterie.
Attivare il pulsante generale in cabina
-Collegare il comando a distanza
nell’apposito attacco.
-Azionare tramite la pulsantiera
facendo attenzione alle manovre di
avvolgimento e svolgimento del cavo.
-Tramite la leva posta sul lato dx è possibile effettuare lo sfilo rapido
del cavo. Prima di riavvolgere o svolgere nuovamente il cavo
assicurarsi di aver reinserito correttamente la leva dello sfilo rapido.
-Non usare il verricello per lunghi periodi continuativi. Ogni 15/20
secondi è consigliabile effettuare piccole pause che servono per non
surriscaldare il motore del verricello.
-Non tentare di rimuovere e/o trainare strutture con masse superiori
a quella del veicolo di soccorso.
-L’impiego del verricello per effettuare sollevamenti, di qualsiasi tipo, è
assolutamente vietato.
-Quando il cavo è in trazione è consigliabile avvolgere dei tratti dello
stesso con strisce di tessuto colorato.
-Controllare periodicamente il cavo assicurandosi che non siano
presenti strozzature o sfilamenti.
USARE I GUANTI PROTETTIVI QUANDO SI IMPUGNA IL CAVO.
FINE
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